Il Papa in Irlanda - L'Osservatore Romano il Settimanale - L'Osservatore Romano
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L’Osservatore il Settimanale Romano Città del Vaticano, giovedì 30 agosto 2018 anno LXXI, numero 35 (3.958) Il Papa in Irlanda
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 30 agosto 2018 #editoriale 2 A delineare un bilancio meditato del viaggio in Inevitabilmente aspetti diversi degli abusi, Irlanda, breve e che si annunciava irto di osta- «di potere, di coscienza e sessuali», da parte coli, è stato lo stesso Papa durante il volo di di esponenti della Chiesa sono stati discussi ritorno a Roma. Al termine della lunga confe- nella conferenza stampa, durante la quale il renza stampa, come sempre fitta di domande, Papa ha anche risposto su un nuovo episodio Francesco ha infatti voluto aggiungere di aver di opposizione interna. «Io non dirò una pa- trovato nel paese «una fede radicata e forte». rola su questo» ha detto, perché «parla da se E proprio attingendo a questa, il popolo irlan- stesso, e voi avete la capacità giornalistica suf- dese sta attraversando un difficile processo di ficiente per trarre le conclusioni». Dimostran- guarigione dalle ferite ancora aperte per gli do così fiducia nella «maturità professionale» scandali causati, nel corso di diversi decenni, dei giornalisti, secondo una linea avviata nella da abusi su minori, veri e propri crimini, Chiesa al tempo del concilio e poi sviluppata all’interno della Chiesa. nei decenni successivi, sia pure tra ombre e lu- Il Pontefice lo ha voluto dire ai giornalisti ci, da entrambe le parti. che lo hanno accompagnato «perché è quello che ho visto, ho sentito e su cui in questi due Questa fiducia è tornata nelle parole di Ber- giorni mi sono informato». Tra l’altro, in un goglio in un’altra risposta su «come i media sofferto e toccante incontro durato più di possono aiutare», quando il Pontefice ha cita- un’ora e mezza con alcuni «sopravvissuti» e to il caso che ha coinvolto un prete di Grana- svoltosi poco dopo l’arrivo a Dublino. Da qui da, don Román Martínez Velázquez, accusato è nata la proposta del Papa di chiedere perdo- senza fondamento di abusi con altri sacerdoti della diocesi andalusa: per ben tre anni segna- L’OSSERVATORE ROMANO ti da una vera e propria criminalizzazione giornalistica, e di conseguenza anche pubblica, Gli scandali Unicuique suum Non praevalebunt ma poi tutti assolti sia dalla giustizia civile che Edizione settimanale in lingua italiana da quella ecclesiastica. Dunque, «il lavoro vo- stro è molto delicato», perché «dovete dire le Città del Vaticano ornet@ossrom.va cose ma sempre con questa presunzione» di www.osservatoreromano.va innocenza, e non di colpevolezza, ha riassunto e la guarigione GIOVANNI MARIA VIAN Francesco. D irettore Altrettanto meditata e attenta a non entrare GIANLUCA BICCINI Coordinatore minimamente negli aspetti politici è stata la ri- sposta del Papa sull’accoglienza dei migranti: PIERO DI D OMENICANTONIO Progetto grafico un principio morale antichissimo ma che va declinato oggi con ragionevolezza e prudenza, Redazione via del Pellegrino, 00120 Città del Vaticano no, «ma su cose concrete», nella messa con- tenendo presente l’indispensabile integrazione fax +39 06 6988 3675 clusiva; «e loro l’hanno accettata e mi hanno dei nuovi arrivati e gli orrori molteplici, nei aiutato a realizzarla» ha aggiunto Bergoglio. paesi di partenza e in quelli di arrivo, della Servizio fotografico telefono 06 6988 4797 fax 06 6988 4998 Con un processo doloroso, «ma anche con la tratta di esseri umani, vergogna delle nostre photo@ossrom.va www.photo.va consolazione di poter aiutare a chiarire» ciò società. Sullo sfondo di un viaggio papale che TIPO GRAFIA VATICANA EDITRICE che è avvenuto ed è stato poi dichiarato da ha avuto comunque al suo centro una festa L’OSSERVATORE ROMANO Francesco davanti a quasi mezzo milione di fe- delle famiglie, ma soprattutto la fede del po- Abbonamenti deli nell’atto penitenziale all’inizio della cele- polo irlandese. Italia, Vaticano: € 58,00 (6 mesi € 29,00). brazione a Phoenix Park, tra il vento e la telefono 06 6989 9480 fax 06 6988 5164 pioggia. g.m.v. info@ossrom.va
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 30 agosto 2018 #ilpunto 3 di LUCIANO VIOLANTE I l settembre del 1938, ottant’anni fa, per gli ebrei italiani fu un mese tragico. Il 5 settem- bre, infatti, il governo di Mussolini approvò un decreto legge che cacciava dalle scuole e dalle università gli studenti e i professori di origine ebraica. Il titolo del provvedimento era il seguente: «Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista». Due mesi prima, il 15 luglio, tutti i quotidia- ni avevano pubblicato il Manifesto degli scien- ziati razzisti, firmato da dieci docenti universi- tari, il più noto dei quali era l’endocrinologo Nicola Pende. Il documento era costituito da dieci proposizioni. I punti decisivi erano tre: «Esiste una pura razza italiana», «La questio- ne del razzismo in Italia deve essere trattata dal punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose», «Gli ebrei non appartengono alla razza italiana». In ago- sto, poi, il ministro dell’Educazione nazionale, Giuseppe Bottai, aveva emanato i primi prov- vedimenti amministrativi antiebraici, disponen- do il divieto di iscrizione a ogni tipo di scuola degli ebrei stranieri, il divieto di conferimento di incarichi o di supplenze a insegnanti di ori- gine ebraica, il divieto di adozione di libri di testo di autori ebrei. Il decreto legge del 5 settembre estese la espulsione a tutti gli studenti ebrei, anche se di nazionalità italiana. In ottobre, poi, il Gran Consiglio del fascismo approvò una dichiara- ra o perché zingara o perché omosessuale fun- zione sulla razza che enunciava i motivi e i ziona come fatto costitutivo o rafforzativo di contenuti della persecuzione antiebraica. Co- una identità che tende alla esclusione, alla de- minciava così un percorso doloroso per tutti terminazione di confini tra sé e l’altro. gli ebrei italiani, che destinò oltre settemila di Si sta di fatto configurando un nuovo crimi- loro ai lager nazisti. ne sociale, il crimine di appartenenza: io ti ag- gredisco non perché hai fatto qualcosa ma perché appartieni a un genere diverso dal mio e io, aggredendoti, rafforzo la mia supremazia In Italia Crimini nei tuoi confronti e nei confronti di quelli co- me te. Io non ti colpisco a caso, ti colpisco perché io sono bianco e tu sei nero, io sono (o aumentano meglio, penso di essere) cattolico e tu sei isla- mico, io sono eterosessuale e tu sei omosessua- le aggressioni di appartenenza le. Ti colpisco perché sei diverso da me e tu turbi la mia identità; di qui alla identità fon- contro coloro data su una fantomatica purezza il passo, per quanto tragico, è breve. che sono «Mi urlavano bastardo nero. Mi sono volta- considerati to e hanno sparato» ha riferito Buba Ceesay minacciato a Pistoia il 2 agosto scorso. Due diversi Il ricordo di quanto avvenne ottant’anni fa è ragazzi di tredici anni avevano sparato con opportuno oggi, davanti alle manifestazioni una pistola a salve. Ma quei colpi, per fortuna razziste che si moltiplicano in Italia e in altri non lesivi della integrità fisica della vittima, paesi europei. Le cronache ci dicono che sono servivano però a rafforzare la linea di discrimi- aumentate le aggressioni nei confronti di colo- nazione identitaria che rendeva evidente, agli ro che sono considerati altro da sé: neri, zinga- occhi degli sparatori, la colpa di Ceesay: non ri, omosessuali. Si tratta di una conseguenza essere bianco. Molte delle vittime sono oggi diretta dell’intendere la propria identità in mo- cittadini italiani, ma questo non li preserva do nazionalista ed escludente. Insultare, pic- dalle aggressioni, come ieri l’essere cittadini chiare, ferire, uccidere una persona perché ne- italiani non preservò gli ebrei.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 30 agosto 2018 #scaffale 4 di DARIO FERTILIO N aturalmente, prima di Shark, il primo squalo, tata di una saga basata sulle crescenti dimen- Illustrazione uno dei film più visti dell’estate italiana, c’era sioni del pescecane assassino. per una delle prime edizioni stato quello proverbiale girato da Steven Terreno ideale per le interpretazioni psica- (1892) di «Moby Dick» Spielberg oltre quarant’anni fa, responsabile di nalitiche (intorno all’inconscio rimosso degli nevrosi marine per milioni di bagnanti. E mol- spettatori), ecologiste (la ribellione della natu- to prima aveva lasciato la sua impronta lettera- ra agli uomini divenuti apprendisti stregoni), ria il celeberrimo Moby Dick di Herman Mel- persino politiche (la metafora dello spietato ville, capostipite ottocentesco dei diari di av- cannibalismo capitalistico), il tema del mostro ventura e orrore al limite del metafisico. Anco- acquatico ci interroga però più sottilmente, ar- ra, a testimoniare la costante mitica del mostro rivando a sfiorare quel sentimento del sublime acquatico sempre in agguato, dalla forza in- di fronte ai grandi e spaventosi spettacoli della commensurabile e spaventosa, ci sono le carte natura su cui, fra gli altri, Burke e Kant scris- nautiche e le rappresentazioni dei secoli anti- sero grandi pagine di estetica filosofica. Fino a chi, nonché tutte le tradizioni folcloristiche risalire alla simbologia che accomuna l’entrata più note, dall’Africa all’India, dalla Lapponia e l’uscita dalla bocca del mostro — come nel alla Polinesia. E, di ramo in ramo, si deve risa- caso di Giona o della balena Al-Bahhut nelle lire necessariamente ai testi biblici dei libri di sure del Corano — intesa come discesa agli in- Giona e di Giobbe, fino al passo della Genesi feri e auspicabile resurrezione. che colloca nel quinto giorno della creazione Ma forse la migliore guida sull’argomento la comparsa delle balene, o dei «grandi anima- rimane Cesare Pavese, primo traduttore in ita- li acquatici» a loro affini. liano di Moby Dick, che considera quel roman- Una discendenza così nobile è certamente sproporzionata alle modeste risorse dell’ultimo film di Jon Turteltaub, ambientato in una claustrofobica stazione subacquea alle Fosse Dal capolavoro di Melville «Moby Dick» delle Marianne, dove in seguito a un’incauta esplorazione viene fatto risalire alla superficie un preistorico megalodonte — squalo di pro- porzioni imponenti, realmente esistito qualche Nella bocca del mostro decina di milioni d’anni fa — capace di provo- al film care prevedibili disastri e terrori prima della sua scontata eliminazione da parte dell’eroe di «Shark turno. Eppure, deve esistere una ragione se il pubblico accorre, disposto a sottoporsi a tortu- il primo squalo» re visive in tre dimensioni di fauci in grado di inghiottire balene, e di denti lunghi un metro abbondante capaci di perforare corazze di sommergibili atomici. Lo provano gli altri film zo «un vero e proprio poema sacro» dove «gli in arrivo sullo stesso tema in tutte le varianti orgogli umani si rintuzzano davanti a Dio», e immaginabili: in The Last Sharknado, It’s about il «terrore naturale è diretta manifestazione di time gli squali piovono sulle città, sollevati da Lui». Non a caso, il desiderio di vendetta che trombe d’aria; 6-Headed Shark Attack fin dal attraversa tutti i film su squali e balene finisce titolo offre agli spettatori un mostro con sei te- regolarmente annientato, mentre una certa pu- ste; Megalodon è una variazione rivale del film rezza di cuore conduce — come nel caso del di Turteltaub; e il prossimo anno chiuderà giovane Ismaele, il narratore del romanzo di provvisoriamente la serie 48 metri, nuova pun- Melville — fino alle soglie della salvezza.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 30 agosto 2018 #copertina 5 Nel centro dei cappuccini Nel centro di accoglienza dei senzatetto dei frati L a ragione della mia visita è prendere parte cappuccini di Dublino il all’Incontro Mondiale delle Famiglie, che si Papa si è recato in visita nel tiene quest’anno a Dublino. La Chiesa è, effet- pomeriggio di sabato 25, tivamente, una famiglia di famiglie, e sente la dopo l’incontro con le necessità di sostenere le famiglie nei loro sforzi giovani coppie nella pro- per rispondere fedelmente e gioiosamente alla cattedrale della capitale irlandese. «Voi avete una vocazione data loro da Dio nella società. Per speciale sintonia con il le famiglie, questo Incontro è un’opportunità popolo di Dio, anzi, con i non soltanto per riaffermare il loro impegno poveri» ha detto all’amorevole fedeltà, al mutuo aiuto e al sacro rivolgendosi ai religiosi che rispetto per il dono divino della vita in tutte le dal 1969 lavorano nella sue forme, ma anche per testimoniare il ruolo struttura per aiutare le unico svolto dalla famiglia nell’educazione dei persone più bisognose. suoi membri e nello sviluppo di un sano e fio- «Qui voi non domandate rente tessuto sociale. nulla» ha proseguito, sottolineando che «la vostra Mi piace vedere l’Incontro Mondiale delle testimonianza insegna ai Famiglie come una testimonianza profetica del sacerdoti ad ascoltare, a ricco patrimonio di valori etici e spirituali, che essere vicini, perdonare e è compito di ogni generazione custodire e pro- sti sentimenti. Il mio predecessore, Papa Bene- non domandare troppo». teggere. Non occorre essere profeti per accor- detto, non risparmiò parole per riconoscere la Poi, rivolgendosi ai poveri gersi delle difficoltà che le famiglie affrontano gravità della situazione e domandare che fos- accolti nel centro, li ha nella società odierna in rapida evoluzione o sero prese misure «veramente evangeliche, giu- esortati a rivolgersi ai per preoccuparsi degli effetti che il dissesto ste ed efficaci» in risposta a questo tradimento religiosi «con fiducia», del matrimonio e della vita familiare inevitabil- di fiducia (cfr Lettera pastorale ai Cattolici perché «loro vi aiutano mente comporteranno, ad ogni livello, per il dell’Irlanda, 10). Il suo intervento franco e de- senza togliervi la dignità. futuro delle nostre comunità. La famiglia è il Per loro ognuno di voi ciso continua a servire da incentivo agli sforzi è Gesù Cristo». collante della società; il suo bene non può es- delle autorità ecclesiali per rimediare agli erro- E, ha aggiunto, «voi siete sere dato per scontato, ma va promosso e tute- ri passati e adottare norme stringenti volte ad la Chiesa, siete il popolo lato con ogni mezzo appropriato. assicurare che non accadano di nuovo. Più re- di Dio. Gesù è con voi. È nella famiglia che ciascuno di noi ha mos- centemente, in una Lettera al Popolo di Dio, Loro vi daranno le cose di so i primi passi nella vita. Lì abbiamo impara- ho ribadito l’impegno, anzi, un maggiore im- cui voi avete bisogno, ma to a convivere in armonia, a controllare i no- pegno, per eliminare questo flagello nella ascoltate i consigli che loro stri istinti egoistici, a riconciliare le diversità e Chiesa; a qualsiasi costo, morale, e di sofferen- vi danno: sempre vi soprattutto a discernere e ricercare quei valori za. consiglieranno bene». E, ha che danno autentico significato e pienezza alla concluso, «se avete Ogni bambino è infatti un dono prezioso di qualcosa, qualche dubbio, vita. Se parliamo del mondo intero come di Dio da custodire, incoraggiare perché sviluppi qualche dolore, parlate con un’unica famiglia, è perché giustamente rico- i suoi doni e condurre alla maturità spirituale loro, e vi consiglieranno nosciamo i legami della nostra comune umani- e alla pienezza umana. La Chiesa in Irlanda bene. Voi sapete che vi tà e intuiamo la chiamata all’unità e alla soli- ha svolto, nel passato e nel presente, un ruolo vogliono bene». darietà, specialmente nei riguardi dei fratelli e delle sorelle più deboli. Troppo spesso, tutta- via, ci sentiamo impotenti di fronte ai mali Il discorso A qualsiasi persistenti dell’odio razziale ed etnico, a con- flitti e violenze inestricabili, al disprezzo per la alle autorità dignità umana e i diritti umani fondamentali ed al crescente divario tra ricchi e poveri. all’arrivo Quanto bisogno abbiamo di recuperare, in costo ogni ambito della vita politica e sociale, il sen- a Dublino so di essere una vera famiglia di popoli! la mattina Sono ben consapevole della condizione dei nostri fratelli e sorelle più vulnerabili — penso del 25 agosto specialmente alle donne, e ai bambini, che nel passato hanno patito situazioni di particolare difficoltà; e agli orfani di allora. Considerando la realtà dei più vulnerabili, non posso che ri- di promozione del bene dei bambini che non conoscere il grave scandalo causato in Irlanda può essere oscurato. È mio auspicio che la dagli abusi su minori da parte di membri della gravità degli scandali degli abusi, che hanno Chiesa incaricati di proteggerli ed educarli. Il fatto emergere le mancanze di tanti, serva a fallimento delle autorità ecclesiastiche — vesco- sottolineare l’importanza della protezione di vi, superiori religiosi, sacerdoti e altri — nell’af- minori e adulti vulnerabili da parte dell’intera frontare adeguatamente questi crimini ripu- società. In questo senso, siamo tutti consape- gnanti ha giustamente suscitato indignazione e voli dell’urgente necessità di offrire ai giovani rimane causa di sofferenza e di vergogna per un saggio accompagnamento e valori sani per la comunità cattolica. Io stesso condivido que- il loro cammino di crescita.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 30 agosto 2018 #copertina 6 C ertamente dobbiamo riconoscere che oggi non Sappiamo che l’amore è il sogno di Dio per siamo abituati a qualcosa che realmente dura noi e per l’intera famiglia umana. Per favore, per tutta la vita. E c’è la tentazione che quel non dimenticatelo mai! Dio ha un sogno per “per tutta la vita” che voi direte l’uno all’altro, noi e chiede a noi di farlo proprio. Non abbia- si trasformi e, col tempo, muoia. Se l’amore te paura di quel sogno! Sognate in grande! non si fa crescere con l’amore, dura poco. Fatene tesoro e sognatelo insieme ogni giorno Quel “per tutta la vita” è un impegno da far nuovamente. In questo modo sarete in grado crescere l’amore, perché nell’amore non c’è il di sostenervi a vicenda con speranza, con for- provvisorio. Se no si chiama entusiasmo, si za e col perdono nei momenti in cui il percor- chiama, non so, incantamento, ma l’amore amore è definitivo, è un “io e tu”. L’amore è so si fa arduo. Con le giovani Il primo e più importante luogo per far pas- così: tutto e per tutta la vita. sare la fede è la casa: si impara a credere a ca- coppie Tra tutte le forme dell’umana fecondità, il matrimonio è unico. È un amore che dà origi- sa, attraverso il calmo e quotidiano esempio di nella pro-cattedrale ne a una nuova vita. Implica la mutua respon- genitori che amano il Signore e confidano nel- sabilità nel trasmettere il dono divino della vi- la sua parola. Lì, nella casa, che possiamo ta e offre un ambiente stabile nel quale la nuo- chiamare la “Chiesa domestica”, i figli impara- va vita può crescere e fiorire. Il matrimonio no il significato della fedeltà, dell’onestà e del nella Chiesa, cioè il sacramento del matrimo- sacrificio. Non dimenticatevi mai, fratelli e so- nio, partecipa in modo speciale al mistero relle: la fede si trasmette in dialetto! Il dialetto dell’amore eterno di Dio. Quando un uomo e della casa, il dialetto della vita domestica, lì, una donna cristiani si uniscono nel vincolo del della vita di famiglia. Che i vostri figli vi veda- no così, che vi accarezzate, vi baciate, vi ab- bracciate; questo è bellissimo, perché così im- parano questo dialetto dell’amore, e la fede, in Il dialetto questo dialetto dell’amore. Le virtù e le verità che il Signore ci insegna non sono sempre popolari nel mondo di oggi — a volte, il Signore chiede cose che non sono popolari — il mondo di oggi ha scarsa consi- dell’amore derazione per i deboli, i vulnerabili e per tutti coloro che ritiene “improduttivi”. Il nostro mondo ha bisogno di una rivoluzione dell’amore! La “bufera” che noi viviamo è piuttosto di egoismo, di interessi personali... il mondo ha bisogno di una rivoluzione matrimonio, la grazia di Dio li abilita a pro- dell’amore. Che questa rivoluzione inizi da voi mettersi liberamente l’uno all’altro un amore e dalle vostre famiglie! esclusivo e duraturo. L’amore di Gesù per le Qualche mese fa qualcuno mi ha detto che coppie è una roccia, è un rifugio nei tempi di stiamo perdendo la nostra capacità di amare. prova, ma soprattutto è fonte di crescita co- Lentamente ma decisamente stiamo dimenti- stante in un amore puro e per sempre. Fate cando il linguaggio diretto di una carezza, la scommesse forti, per tutta la vita. Rischiate! forza della tenerezza. Sembra che la parola te- Perché il matrimonio è anche un rischio, ma è nerezza sia stata tolta dal dizionario. Non ci un rischio che vale la pena. Per tutta la vita, potrà essere una rivoluzione di amore senza la perché l’amore è così. rivoluzione della tenerezza!
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 30 agosto 2018 #copertina 7 L a Chiesa è la famiglia dei figli di Dio. Una fa- miglia in cui si gioisce con quelli che sono nel- la gioia e si piange con quelli che sono nel do- lore o si sentono buttati a terra dalla vita. Una famiglia in cui si ha cura di ciascuno, perché Dio nostro Padre ci ha resi tutti suoi figli nel Battesimo. Ecco perché continuo a incoraggia- re i genitori a far battezzare i figli appena pos- sibile, perché diventino parte della grande fa- miglia di Dio. Voi, care famiglie, siete la grande maggio- ranza del Popolo di Dio. Che aspetto avrebbe la Chiesa senza di voi? Una Chiesa di statue, una Chiesa di persone sole... È per aiutarci a riconoscere la bellezza e l’importanza della fa- miglia, con le sue luci e le sue ombre, che è stata scritta l’Esortazione Amoris laetitia sulla gioia dell’amore, e ho voluto che il tema di questo Incontro Mondiale delle Famiglie fosse cio. I social media possono essere benefici se Nel santuario “Il Vangelo della famiglia, gioia per il mondo”. usati con moderazione e prudenza. È impor- Dio desidera che ogni famiglia sia un faro che tante che questi mezzi non diventino mai una di Knock irradia la gioia del suo amore nel mondo. minaccia alla vera rete di relazioni di carne e E questo come si chiama? Questo si chiama sangue, imprigionandoci in una realtà virtuale All’indomani dell’incontro e isolandoci dai rapporti concreti che ci stimo- di festa al Croke Park santità. Mi piace parlare dei santi “della porta Stadium, la giornata di accanto”, di tutte quelle persone comuni che lano a dare il meglio di noi stessi in comunio- ne con gli altri. domenica 26 si è aperta con riflettono la presenza di Dio nella vita e nella al visita al santuario di L’incontro storia del mondo (cfr Esort. ap. Gaudete et In ogni società le famiglie generano pace, Knock, dove il Pontefice ha exsultate, 6-7). La vocazione all’amore e alla perché insegnano l’amore, l’accoglienza, il per- recitato l’Angelus. Prima di festa santità non è qualcosa di riservato a pochi pri- dono, i migliori antidoti contro l’odio, il pre- della preghiera Francesco si vilegiati, no. Anche ora, se abbiamo occhi per giudizio e la vendetta che avvelenano la vita di è rivolto ai numerosi nel Croke Park vedere, possiamo scorgerla attorno a noi. È si- persone e di comunità. presenti invitandoli a rivolgersi a Maria per Stadium lenziosamente presente nel cuore di tutte quel- le famiglie che offrono amore, perdono, mise- Mentre ascoltavo il coro, ho visto lì una mamma che insegnava al figlio a fare il segno chiederle che «le famiglie siano sostenute nel loro ricordia quando vedono che ce n’è bisogno, e della croce. Vi domando: voi insegnate ai impegno di diffondere il lo fanno tranquillamente, senza squilli di bambini a fare il segno della croce? Sì o no? regno di Cristo e di trombe. [Yes] O insegnate a fare qualcosa così [fa un prendersi cura degli ultimi». Il perdono è un dono speciale di Dio che gesto veloce], che non si capisce cosa sia? È Il Papa stesso ha rivelato di guarisce le nostre ferite e ci avvicina agli altri e molto importante che i bambini da piccolini aver affidato alla Madonna imparino a fare bene il segno della croce: è il «tutti i sopravvissuti vittime a lui. Piccoli e semplici gesti di perdono, rin- di abusi da parte di membri primo Credo che imparano, il Credo nel Pa- della Chiesa in Irlanda». dre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Questa «piaga aperta ci Una società — ascoltate bene questo! — una sfida a essere fermi e decisi Come una società che non valorizza i nonni è una società nella ricerca della verità e senza futuro. Una Chiesa che non ha a cuore della giustizia» ha l’alleanza tra generazioni finirà per mancare di affermato. «Imploro — è ciò che veramente conta, l’amore. I nostri non- stata la sua invocazione — il ni ci insegnano il significato dell’amore coniu- perdono del Signore per grande famiglia questi peccati, per lo gale e genitoriale. Loro stessi sono cresciuti in scandalo e il tradimento una famiglia e hanno sperimentato l’affetto di avvertiti da tanti nella figli e figlie, di fratelli e sorelle. Per questo co- famiglia di Dio. Chiedo alla stituiscono un tesoro di esperienza, un tesoro nostra Madre beata di di sapienza per le nuove generazioni. intercedere per tutte le Voi, famiglie, siete la speranza della Chiesa persone sopravvissute di e del mondo! Dio, Padre, Figlio e Spirito San- abusi di qualsiasi tipo e di novati ogni giorno, sono il fondamento sul confermare ogni membro to, ha creato l’umanità a sua immagine e somi- della famiglia umana nel quale si costruisce una solida vita familiare cri- glianza per farla partecipe del suo amore, per- risoluto proposito di non stiana. Ci obbligano a superare l’orgoglio, il ché fosse una famiglia di famiglie e godesse permettere mai più che distacco e l’imbarazzo e a fare pace. quella pace che Lui solo può dare. Con la vo- queste situazioni accadano». stra testimonianza al Vangelo, potete aiutare I social media non sono necessariamente un Dio a realizzare il suo sogno. Potete contribui- problema per le famiglie, ma possono contri- re a far riavvicinare tutti i figli di Dio, perché buire a costruire una “rete” di amicizie, solida- crescano nell’unità e imparino cosa significa rietà e mutuo sostegno. Le famiglie possono per il mondo intero vivere in pace come una connettersi attraverso internet e trarne benefi- grande famiglia.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 30 agosto 2018 #copertina 8/9 Con i vescovi del paese Prima della partenza da Dublino, nella serata di domenica 26, il Papa ha incontrato i vescovi irlandesi nel convento delle suore domenicane. Dopo averli ringraziati e incoraggiati per il lavoro pastorale svolto, Francesco ha toccato nuovamente il tema degli abusi, rilanciando la D urante il volo da Dublino a Roma, la sera Il problema dell’aborto non è un pro- «necessità per la Chiesa di del 26 agosto, al termine del viaggio in Ir- blema religioso: noi non siamo contro riconoscere e rimediare con landa il Papa ha incontrato i giornalisti a l’aborto per la religione. No. È un pro- onestà evangelica e coraggio bordo dell’aereo. Pubblichiamo stralci delle blema umano, e va studiato dall’antropo- agli errori passati — peccati sue risposte. logia. Studiare l’aborto incominciando gravi — circa la protezione dal fatto religioso, è scavalcare il pensie- dei bambini e degli adulti [Sulle parole della ministra per l’in- ro. Il problema dell’aborto va studiato vulnerabili». Il Pontefice fanzia] La Ministra mi ha detto prima dall’antropologia. E sempre c’è la que- ha riconosciuto che una cosa che non toccava tanto madri e stione antropologica sull’eticità di far «negli anni recenti voi, figli; mi ha detto — ma è stata breve — fuori un essere vivente per risolvere un come corpo episcopale, “Santo Padre, noi abbiamo trovato fosse avete risolutamente problema. Ma questa già è la discussio- comuni di bambini, bambini sotterrati. proceduto, non solo ne. Soltanto voglio sottolineare questo: ad intraprendere percorsi Stiamo facendo indagini. La Chiesa ha io non permetto mai che si incominci a di purificazione e qualcosa a che vedere in tutto questo?”, discutere il problema dell’aborto dal fat- riconciliazione con le ma lo ha detto con molta educazione, to religioso. No. È un problema antro- vittime, le vittime davvero, e con molto rispetto. Io l’ho pologico, è un problema umano. Questo e i sopravvissuti degli ringraziata, mi ha toccato il cuore que- è il mio pensiero. abusi», ma anche a «fissare sto, a tal punto che ho voluto ripeterlo [Sulle famiglie in cui è presente una un insieme rigoroso di nel discorso. È stata molto equilibrata persona omosessuale] Sempre ci sono norme volto a garantire nel dirmi: c’è un problema, ancora non stati gli omosessuali e le persone con la sicurezza dei giovani». Per un cammino di guarigione è stata finita l’indagine, ma mi ha fatto «In questi anni, tutti noi tendenze omosessuali. Sempre. Dicono i abbiamo dovuto aprire gli sentire anche che la Chiesa aveva qual- sociologi, ma non so se sia vero, che nei cosa a che fare, in quella cosa. Secondo occhi — è doloroso — sulla tempi di cambiamenti d’epoca crescono gravità e l’estensione me, questo è stato un esempio di colla- alcuni fenomeni sociali ed etici, e uno di dell’abuso di potere, di borazione costruttiva, prima che... non questi sarebbe questo. Questa è l’opinio- coscienza e sessuale in voglio dire la parola “protesta”, ma di ne di alcuni sociologi. La tua domanda diversi contesti sociali» ha lamento, di lamento per quello che in è chiara: cosa direi io a un papà che ve- proseguito Francesco, il un tempo passato forse la Chiesa aveva de che suo figlio o sua figlia ha quella quale ha assicurato che «in favorito. Quella Signora era di una di- pea. Si deve continuare a parlare: le so- Una cosa: io preferirei — anche se ri- do che questo non è peccato mortale, re... Tre giorni dopo, tutto scritto nella tendenza. Io gli direi anzitutto di prega- Irlanda, come altrove, gnità che mi ha toccato il cuore. luzioni si trovano... Cosa è successo con sponderò alla domanda — preferirei che ma è il quarto comandamento. E le cose parrocchia, “preti pedofili” e cose del re: prega. Non condannare, dialogare, l’onestà e l’integrità con cui [Sull’istituzione di tribunali speciali la Chiesa decide di la “D iciotti”? Io non ho messo lo zam- prima parlassimo del viaggio e poi di al- che oggi ho detto, alcune non le sapevo, genere, e così si è creata la coscienza che capire, fare spazio al figlio o alla figlia. affrontare questo capitolo per i vescovi accusati di gli abusi sessua- pino. Quello che ha fatto il lavoro con il tri argomenti... ma rispondo. Ho letto, ed è stato per me doloroso, ma anche questi preti fossero criminali. Sette sono Fare spazio perché si esprima. Poi, in doloroso della sua storia li] Si è visto che questo non era pratica- Ministro dell’Interno è stato padre Aldo, questa mattina, quel comunicato. L’ho con la consolazione di poter aiutare a stati interrogati, e non si è trovato nulla; quale età si manifesta questa inquietudi- può offrire un esempio e un bile e non era neanche conveniente per il bravo padre Aldo, che è quello che se- letto e sinceramente devo dirvi questo, a chiarire queste cose. su tre è andata avanti l’indagine, sono ne del figlio? È importante. Una cosa è richiamo all’intera società». le diverse culture dei vescovi che devono gue l’Opera di Don Benzi, che gli italia- Lei e a tutti coloro tra voi che sono inte- [Sulle iniziative che fedeli e sacerdoti rimasti in carcere per cinque giorni, due, quando si manifesta da bambino, quan- Da qui l’invito a continuare essere giudicati. Si fa la giuria per ogni ni conoscono bene, che lavorano per la ressati: leggete voi, attentamente, il co- posso intraprendere per partecipare alla e uno — padre Roman, che era il parro- do ci sono tante cose che si possono fa- su questa strada: «Le vescovo, ma non è la stessa. Questo ve- liberazione delle prostitute, quelle che municato e fate voi il vostro giudizio. Io lotta contro gli abusi] Se ci sono sospet- co — per sette giorni. Durante quasi altri re, per vedere come sono le cose; un’al- umiliazioni sono dolorose — scovo va giudicato e il Papa fa una giu- sono sfruttate e tante cose... Ed è entra- non dirò una parola su questo. Credo ti o prove o mezze prove, non vedo tre anni hanno sofferto l’odio, gli schiaf- tra cosa è quando si manifesta dopo i 20 ha ammesso — ma siamo ria che sia più capace di prendere quel ta anche la Conferenza Episcopale Ita- che il comunicato parla da sé stesso, e fi di tutto il popolo: criminalizzati, non anni o cose del genere. Ma io mai dirò stati salvati dall’umiliazione niente di cattivo nel fare un’indagine, del Figlio di Dio, e questo caso. È una cosa che funziona meglio, liana, il Cardinale Bassetti, che era qui, voi avete la capacità giornalistica suffi- sempre che si faccia sul principio giuri- potevano uscire fuori, e hanno sofferto che il silenzio è il rimedio: ignorare il fi- anche perché, per un gruppo di vescovi, ma al telefono seguiva tutta la mediazio- ciente per trarre le conclusioni. È un at- umiliazioni fatte dalla giuria per com- glio o la figlia con tendenza omosessua- ci dà coraggio». Ai presuli dico fondamentale: Nemo malus nisi pro- ha domandato, in lasciare la diocesi per questo non è pos- ne, e uno dei due sottosegretari, Mons. to di fiducia: quando sarà passato un betur, nessuno è cattivo se non lo si pro- provare le accuse del ragazzo, che io le è una mancanza di paternità e mater- particolare, «vicinanza al sibile. Così i tribunali, le giurie cambia- Maffeis, negoziava con il Ministro. E po’ di tempo e voi avrete tratto le con- va. E tante volte c’è la tentazione non non oso ripetere qui. Dopo tre anni e nità. Tu sei mio figlio, tu sei mia figlia, Signore e al popolo di Dio. no. E così abbiamo fatto fino adesso. credo che sia entrata l’Albania... Hanno clusioni, forse io parlerò. Ma vorrei che solo di fare l’indagine, ma di pubblicare più, la giuria dichiara innocenti i preti, così come sei; io sono tuo padre e tua Prossimità. Non ripetere Un vescovo va giudicato da un tribuna- preso un certo numero di migranti l’Al- la vostra maturità professionale faccia che è stata fatta l’indagine e perché è innocenti tutti, ma soprattutto questi madre, parliamo. E se voi, padre e ma- atteggiamenti di lontananza le, ma non è sempre lo stesso tribunale, bania, l’Irlanda e il Montenegro, credo, questo lavoro: vi farà bene, davvero. Va colpevole..., e così alcuni media — non i tre: gli altri già erano fuori causa, e col- dre, non ve la cavate, chiedete aiuto, ma e clericalismo che alcune perché non è possibile. non sono sicuro. Gli altri li ha presi in bene così. vostri, non so — incominciano a creare pevole il denunciante. Perché avevano sempre nel dialogo, sempre nel dialogo. volte, nella vostra storia, Colloquio [Sull’accoglienza dei migranti e carico la Conferenza Episcopale, non so [Sull’incontro con le vittime degli un clima di colpevolezza. E mi permetto visto che quel giovane era fantasioso, Perché quel figlio e quella figlia hanno hanno dato l’immagine reale sull’esito della vicenda della nave Di- se sotto “l’ombrello” del Vaticano o no... abusi] L’incontro è durato un’ora e mez- di dire una cosa che è successa in questi ma era una persona molto intelligente e diritto a una famiglia e la famiglia è di una Chiesa autoritaria, con i giornalisti ciotti] Non si tratta di accogliere “alla non so come sia stata negoziata la cosa; za, una cosa che mi ha fatto soffrire tan- tempi, che potrà aiutare in questo, per- lavorava anche in un collegio cattolico e questa che c’è: non cacciarlo via dalla dura e autocratica». Proprio ma vanno al Centro “Mondo migliore”, aveva questo prestigio, che dava l’im- famiglia. Questa è una sfida seria alla riferendosi alle vicende che belle étoile”, no, ma un accogliere ragio- to. Ma credo che fosse necessario fare ché per me è importante come si procede durante nevole. E questo vale in tutta l’Europa. a Rocca di Papa, saranno accolti lì. Il questo ascolto di quelle otto persone; e e come i media possono aiutare. Tre anni pressione di dire la verità. È stato con- paternità e alla maternità. «hanno messo alla prova la fede tradizionalmente forte numero credo che sia più di cento. E lì dannato, lui, a pagare le spese e tutte il volo Quando mi sono accorto di come dev’essere questo atteggiamento ragione- incominceranno a imparare la lingua e a da questa riunione è uscita la proposta — che ho fatto io, e loro l’hanno accetta- fa, più o meno, è incominciato a Grana- da il problema dei cosiddetti preti pedo- queste cose, e loro innocenti. Questi uo- [Sulla realtà di fede dell’Irlanda] E poi, io vorrei dire una cosa per gli irlan- del popolo irlandese», il Papa ha ricordato che essi di ritorno vole? Quando c’è stato l’attentato a Za- fare quel lavoro che si è fatto con i mi- ta e mi hanno aiutato a realizzarla — di fili, un gruppetto di sette-otto-dieci pre- mini sono stati condannati dai media del desi che sono qui: io ho trovato tanta fe- possono costituire una ventem [Belgio]: i ragazzi, i guerriglieri granti integrati. Questo è il lavoro con i chiedere perdono oggi nella Messa, ma ti, che sono stati accusati di abuso di posto prima della giustizia. E per que- de, in Irlanda. Tanta fede. È vero, il po- «opportunità di un a Roma che hanno fatto l’attentato a Zaventem migranti. C’è l’apertura del cuore per tutti, soffrire; poi, l’integrazione come su cose concrete. Per esempio, l’ultima, minori e anche di fare feste, orge e que- sto, il lavoro vostro è molto delicato: voi dovete accompagnare, voi dovete dire le polo irlandese ha sofferto tanto per gli rinnovamento interiore della erano belgi, ma figli di immigrati non che io mai avevo sentito: quelle mam- ste cose. L’accusa l’ho ricevuta io, diret- scandali. Ma c’è fede, in Irlanda, e forte. Chiesa in questo Paese» e integrati, ghettizzati. Cioè, erano stati condizione per accogliere; e poi la pru- me... — si chiamava il “lavaggio delle tamente: una lettera fatta da un giovane cose ma sempre con questa presunzione E inoltre il popolo irlandese sa distin- indicare «nuovi modi per accolti dal Paese ma lasciati lì, e hanno denza dei governanti per fare questo. Io donne” — quando una donna rimaneva ventitreenne; secondo lui era stato abu- legale di innocenza, e non la presunzio- guere, e cito quello che oggi ho sentito immaginare la sua vita e la fatto un ghetto: non sono stati integrati. ho visto, ne ho un filmato clandestino, ne legale di colpevolezza! [Ma bisogna] sua missione. «Con umiltà e incinta senza matrimonio, andava in un sato, dava nomi e tutto. Un giovane che da un prelato: “Il popolo irlandese sa cosa succede a coloro che sono mandati parlare. E parlare con le persone giuste, fiducia nella sua grazia — ha Per questo ho sottolineato questo, è im- ospedale o non so come si chiamava, lavorava in un collegio religioso di Gra- distinguere bene tra le verità e le mezze auspicato — possiate portante. Ho parlato della virtù della indietro e sono ripresi dai trafficanti: è istituto..., ma erano le suore che lo reg- nada, di molto prestigio; la lettera, per- parlare con coloro che possono iniziare verità: è una cosa che ha dentro”. È vero discernere e intraprendere prudenza che è la virtù del governante, orribile, le cose che fanno agli uomini, gevano, e poi davano il bambino in ado- fetta... E mi chiedeva cosa fare per de- un giudizio, almeno l’investigazione pre- che è in un processo di elaborazione, di nuove strade per questi e ho parlato della prudenza dei popoli alle donne e ai bambini..., li vendono, zione alla gente. E c’erano figli, a quel nunciare questo. Io ho detto: “Vai via. Parlare con il giudice o con il vesco- guarigione da questo scandalo; è vero nuovi tempi». sul numero o sulle possibilità: un popo- ma agli uomini fanno le torture più sofi- tempo, che cercavano di trovare le mam- dall’Arcivescovo, l’Arcivescovo sa cosa vo, o se il parroco è bravo parlare con il che alcuni si aprono a posizioni che lo che può accogliere ma non ha possi- sticate. Per questo, a mandarli indietro me, se erano vive, non sapevano..., e di- tu devi fare”. L’Arcivescovo ha fatto tut- parroco. Questa è la prima cosa che può sembrano allontanarsi dalla fede. Ma il bilità di integrare, meglio non accolga. ci si deve pensare bene, bene, bene... cevano loro che era peccato mortale fare to quello che doveva fare, la cosa è arri- fare il popolo di Dio. Queste cose non popolo irlandese ha una fede radicata e Lì c’è il problema della prudenza. E cre- [Sulla pubblicazione di un documen- questo; e anche alle mamme che cerca- vata anche al tribunale civile. Ci sono vanno coperte, non vanno coperte. forte. Lo voglio dire perché è quello che do che proprio questa sia la nota dolen- to con presunte rivelazioni sull’atteggia- vano i figli, dicevano che era peccato stati i due processi. I media del posto [Sula questione dell’aborto] Sull’abor- ho visto, ho sentito e su cui in questi te del dialogo oggi nell’Unione Euro- mento della Chiesa di fronte agli abusi] mortale. Per questo ho finito oggi dicen- hanno incominciato a parlare, a parla- to, voi sapete come la pensa la Chiesa. due giorni mi sono informato.
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 30 agosto 2018 #copertina 10 Bisogno di famiglia R ingraziamo il Signore per le tante benedizioni mondo con Dio e fare di noi ciò che da sem- L’atto ricevute nelle nostre famiglie. Vogliamo impe- pre siamo destinati a essere: un’unica famiglia gnarci a vivere pienamente la nostra vocazione umana che vive insieme nella giustizia, nella penitenziale per essere, secondo le toccanti parole di Santa santità, nella pace. Teresa di Gesù Bambino, “l’amore nel cuore Il compito di dare testimonianza a questa «Chiediamo perdono»: della Chiesa”. l’invocazione di Papa Buona Notizia non è facile. Naturalmente, ci Francesco è risuonata per Ogni nuovo giorno nella vita delle nostre saranno sempre persone che si opporranno al- ben otto volte durante l’atto famiglie, e ogni nuova generazione, porta con la Buona Notizia, che “mormoreranno” contro penitenziale pronunciato sé la promessa di una nuova Pentecoste, una le sue “parole dure”. Tuttavia, come San Co- all’inizio della messa di Pentecoste domestica, una nuova effusione dello lombano e i suoi compagni, che affrontarono domenica 26. Una richiesta Spirito, il Paraclito, che Gesù ci manda come acque ghiacciate e mari tempestosi per seguire che ha dato voce al grido di nostro Avvocato, nostro Consolatore e Colui Gesù, non lasciamoci mai influenzare o sco- dolore di tutte le vittime che veramente ci dà coraggio. raggiare dallo sguardo gelido dell’indifferenza degli abusi, e in particolare o dai venti burrascosi dell’ostilità. a quello delle «otto persone Quanto ha bisogno il mondo di questo in- sopravvissute» con le quali coraggiamento che è dono e promessa di Dio! Tuttavia, riconosciamo umilmente che, se Francesco si era incontrato Come uno dei frutti di questa celebrazione siamo onesti con noi stessi, possiamo anche per un’ora e mezza in della vita familiare, possiate tornare alle vostre noi trovare duri gli insegnamenti di Gesù. nunziatura nel pomeriggio case e diventare fonte di incoraggiamento per Quanto è sempre difficile perdonare quelli che di sabato 25. «Raccogliendo gli altri, per condividere con loro “le parole di ci feriscono! Che sfida è sempre quella di ac- quello che mi hanno detto, cogliere il migrante e lo straniero! Com’è dolo- vorrei porre davanti alla vita eterna” di Gesù. Le vostre famiglie infatti misericordia del Signore sono sia un luogo privilegiato sia un impor- roso sopportare la delusione, il rifiuto, il tradi- questi crimini» ha scandito tante mezzo per diffondere quelle parole come mento! Quanto è scomodo proteggere i diritti il Pontefice, invocando il “buone notizie” per ciascuno, specialmente per dei più fragili, dei non ancora nati o dei più perdono del Signore per gli quelli che desiderano lasciare il deserto e la anziani, che sembrano disturbare il nostro sen- «abusi di potere e di L’omelia “casa di schiavitù” (cfr Gs 24, 17) per andare so di libertà. coscienza», per gli «abusi sessuali da parte di membri verso la terra promessa della speranza e della Tuttavia, è proprio in quelle circostanze che della messa libertà. il Signore ci chiede: «Volete andarvene anche qualificati della Chiesa», per «gli abusi commessi in Nella seconda lettura odierna, San Paolo ci voi?» (Gv 6, 67). Con la forza dello Spirito conclusiva dice che il matrimonio è una partecipazione al che ci incoraggia e con il Signore sempre al diversi tipi di istituzioni dirette da religiosi o da nostro fianco, possiamo rispondere: «Noi ab- nel Phoenix Park mistero della perenne fedeltà di Cristo alla sua sposa, la Chiesa (cfr Ef 5, 32). Tuttavia questo biamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo religiose e da altri membri della Chiesa». Il Papa ha insegnamento, seppure magnifico, può appari- di Dio» (v. 69). Con il popolo d’Israele, pos- chiesto perdono, inoltre, re a qualcuno come una “parola dura”. Perché siamo ripetere: «Anche noi serviremo il Signo- «per le volte in cui come re, perché egli è il nostro Dio» (Gs 24, 18). Chiesa non abbiamo offerto vivere nell’amore, come Cristo ci ha amato (cfr ai sopravvissuti di qualsiasi Ef 5, 2), comporta l’imitazione del suo stesso Con i sacramenti del Battesimo e della Con- tipo di abuso, compassione, sacrificio di sé, comporta morire a noi stessi fermazione, ogni cristiano viene inviato per es- ricerca di giustizia e di per rinascere a un amore più grande e più du- sere un missionario, un “discepolo missiona- verità, con azioni concrete», raturo. Quell’amore che solo può salvare il rio” (cfr Evangelii gaudium, 120). La Chiesa nel e per «alcuni membri della mondo dalla schiavitù del peccato, dall’egoi- suo insieme è chiamata ad “uscire” per portare gerarchia che non si sono smo, dall’avidità e dall’indifferenza verso i bi- le parole di vita eterna alle periferie del mon- fatti carico di queste sogni dei meno fortunati. Questo è l’amore do. Possa questa nostra celebrazione di oggi situazioni dolorose e che sono rimasti in silenzio». Il che abbiamo conosciuto in Gesù Cristo. Esso confermare ciascuno di voi, genitori e nonni, Signore, ha concluso, «ci si è incarnato nel nostro mondo mediante una bambini e giovani, uomini e donne, frati e dia la forza per impegnarci famiglia, e mediante la testimonianza delle fa- suore, contemplativi e missionari, diaconi e sa- affinché mai più accadano miglie cristiane in ogni generazione ha il pote- cerdoti e vescovi, nel condividere la gioia del queste cose e perché si re di infrangere ogni barriera per riconciliare il Vangelo! faccia giustizia».
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 30 agosto 2018 #catechesi 11 L e migliaia di famiglie — sposi, nonni, figli — viaggio non comprendesse una visita in Irlan- convenuti a Dublino, con tutta la varietà delle da del Nord, ho rivolto un saluto cordiale al loro lingue, culture ed esperienze, sono state suo popolo e ho incoraggiato il processo di ri- segno eloquente della bellezza del sogno di conciliazione, pacificazione, amicizia e coope- Dio per l’intera famiglia umana. E noi lo sap- razione ecumenica. piamo: il sogno di Dio è l’unità, l’armonia e la Questa mia visita in Irlanda, oltre alla gran- pace, nelle famiglie e nel mondo. de gioia, doveva anche farsi carico del dolore e Sono grato al Presidente dell’Irlanda, al Pri- dell’amarezza per le sofferenze causate in quel mo Ministro, alle diverse autorità governative, Paese da varie forme di abusi, anche da parte civili e religiose, e alle tante persone di ogni li- di membri della Chiesa, e del fatto che le au- vello che hanno aiutato a preparare e realizza- torità ecclesiastiche in passato non sempre ab- re gli eventi dell’Incontro. E grazie tante ai biano saputo affrontare in maniera adeguata Vescovi, che hanno lavorato tanto. Rivolgen- questi crimini. Un segno profondo ha lasciato domi alle Autorità, nel Castello di Dublino, l’incontro con alcuni sopravvissuti — erano ot- ho ribadito che la Chiesa è famiglia di fami- to —; e a più riprese ho chiesto perdono al Si- glie, e che, come un corpo, sostiene queste sue gnore per questi peccati, per lo scandalo e il cellule nel loro indispensabile ruolo per lo svi- senso di tradimento procurati. I Vescovi irlan- luppo di una società fraterna e solidale. desi hanno intrapreso un serio percorso di pu- rificazione e riconciliazione con coloro che Veri e propri “punti-luce” di queste giornate hanno sofferto abusi, e con l’aiuto delle autori- sono state le testimonianze di amore coniugale tà nazionali hanno stabilito una serie di norme date da coppie di ogni età. Le loro storie ci severe per garantire la sicurezza dei giovani. E hanno ricordato che l’amore del matrimonio è uno speciale dono di Dio, da coltivare ogni giorno nella “chiesa domestica” che è la fami- All’udienza Con coraggio glia. Quanto ha bisogno il mondo di una rivo- luzione di amore, di una rivoluzione di tene- generale il Papa rezza, che ci salvi dall’attuale cultura del prov- visorio! parla del viaggio Nella Pro-Cattedrale di Dublino ho incon- contro gli abusi trato coniugi impegnati nella Chiesa e tante in Irlanda coppie di giovani sposi, e molti bambini pic- coli. Ho incontrato poi alcune famiglie che af- frontano particolari sfide e difficoltà. Grazie ai Frati Cappuccini, che sempre sono vicini al popolo, e alla più ampia famiglia ecclesiale, sperimentano la solidarietà e il sostegno che sono frutto della carità. poi, nel mio incontro con i Vescovi, li ho inco- Momento culminante della mia visita è stata raggiati nel loro sforzo per rimediare ai falli- la grande festa con le famiglie, sabato sera, menti del passato con onestà e coraggio, confi- nello stadio di Dublino, seguita domenica dal- dando nelle promesse del Signore e contando la Messa nel Phoenix Park. Nella Veglia ab- sulla profonda fede del popolo irlandese, per biamo ascoltato testimonianze molto toccanti inaugurare una stagione di rinnovamento della di famiglie. Chiesa in Irlanda. In Irlanda c’è la fede, c’è Nella mattina di domenica ho fatto il pelle- gente di fede: una fede con grandi radici. Ma grinaggio al Santuario mariano di Knock, tan- sapete una cosa? Ci sono poche vocazioni al to caro al popolo irlandese. E sebbene il mio sacerdozio. Come mai questa fede non riesce?
il Settimanale L’Osservatore Romano giovedì 30 agosto 2018 #catechesi 12 Per questi problemi, gli scandali, tante cose… figli, con fedeltà, chiedendosi perdono quando Dobbiamo pregare perché il Signore invii santi ci sono dei problemi. Dimentichiamo perché sacerdoti in Irlanda, invii nuove vocazioni. oggi è di moda sulle riviste, sui giornali, parla- Cari fratelli e sorelle, l’Incontro Mondiale re così: “Questo si è divorziato da questa… delle Famiglie a Dublino è stata un’esperienza Quella da quello… E la separazione…”. Ma profetica, confortante, di tante famiglie impe- per favore: questa è una cosa brutta. È vero: io gnate nella via evangelica del matrimonio e della vita familiare; famiglie discepole e mis- rispetto ognuno, dobbiamo rispettare la gente, sionarie, fermento di bontà, santità, giustizia e ma l’ideale non è il divorzio, l’ideale non è la pace. Noi dimentichiamo tante famiglie — tan- separazione, l’ideale non è la distruzione della te! — che portano avanti la propria famiglia, i famiglia. L’ideale è la famiglia unita. Con i colori degli antichi maya C’è l’Avemaria in latino e in arabo, insieme al Padre Quintana Roo, nella parte orientale della penisola nostro, nell’artistica e originale decorazione di due dello Yucatán. «Siamo a Roma per dar vita a piatti che due giovani studenti hanno donato al “Manos del mundo”, un evento culturale che fa Papa. L’italiano Francesco Foto e il siriano conoscere la nostra storia», fa presente il Mouhannad Soulyman si sono conosciuti sui banchi governatore Carlos Manuel Joaquín González. «È dell’Istituto superiore industrie artistiche di Firenze. un messaggio di pace, di dialogo, di tolleranza e di «Dal nostro incontro — raccontano — sono nate accoglienza» spiega il prelato di Cancún-Chetumal, opere che esprimono la relazione tra due culture e monsignor Pedro Paolo Elizondo Cárdenas. due lingue che però si riconoscono nella comunione Il pilota messicano di formula uno Sergio “Checo” e nella convivialità, alla luce di un’unica grande Pérez, ha presentato a Francesco le iniziative della fede». E proprio i piatti e la tavola, spiegano, «sono sua fondazione per aiutare i più poveri e sostenere un segno di condivisione e di unione». lo sviluppo dei settori più vulnerabili nel suo paese A parlare a Francesco dell’«impegno di aiutare le e le popolazioni colpite dalle calamità naturali. Con donne in difficoltà» erano presenti in piazza San una particolare attenzione ai bambini in difficoltà Pietro le religiose che stanno per dar vita per disabilità o disagi sociali, per garantire loro all’undicesimo capitolo generale delle Pie suore della Redenzione. Ad animarle, la volontà di un’educazione e una formazione. rilanciare il carisma di suor Anna Figus, che nel Francesco ha anche benedetto una copia 1935, a Cagliari, incontrò un gruppo di ex prostitute dell’affresco della Madonna di Carbonara, venerata e iniziò a progettare un’opera per restituire loro a Giffoni Valle Piana nel salernitano. A dignità e futuro. presentargliela il rettore del santuario don Mario Con una coloratissima rappresentazione, i Cerrato. E un saluto particolare il Papa ha rivolto ai discendenti degli antichi maya hanno voluto ventisei sacerdoti milanesi ordinati nel 2016, venuti raccontare al Papa «il significato che ha avuto, e ha a Roma per fare il punto sul loro ministero. ancora, per i popoli indigeni l’apparizione della Prima di incontrare i pellegrini in piazza San Madonna di Guadalupe nel 1531 a Juan Diego». Pietro, il Papa ha benedetto proprio davanti a Casa Proprio attraverso le danze e i suoni delle loro Santa Marta l’altare dell’adorazione eucaristica, tradizioni, hanno rievocato la celebrazione della intitolato “Stella dell’immacolata”, che sarà prima messa nel territorio dell’attuale stato di collocato nel santuario di Niepokalanów, in Polonia.
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