Szoven2 - Parrocchie di Montecavolo
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Lergh ai 203 Szoven Coronamento de “Il Ponte” di Giugno 2020 - Numero 203 Anno XXI “..senza Coppa, cosa ci resta..?” La Coppa del titolo è la Coppa dei Cantoni, ça va sans dire, sarà stata presa, ma ad oggi siamo davvero combattuti. che nel nostro piccolo mondo (Montecavolo e dintorni) rap- Le nuove regole vogliono 1 maggiorenne ogni 7 bambini/e (lo presenta tanto, tantissimo... e allora davvero cosa ci resta? scorso anno era 1 a 20). Le tabelline le conoscete, per soli Un ritorno alla normalità che tale non è, probabilmente lo 35/40 minori ci vogliono 5 adulti. Volontari/e che per 3 setti- diventerà, almeno ad oggi pare che il trend contagi si stia mane si prendano tutte le mattine disponibili, non se ne ve- arrestando o quasi. Stamattina (ndr domenica 31 maggio) dono in giro, o almeno non così tanti. I bravi educatori della mentre da “addetto al distanziamento”, mi apprestavo ad cooperativa Pangea che già da un paio di anni ci hanno af- accompagnare i (pochi) fedeli ad accomodarsi ai banchi per fiancato, hanno un costo (in linea con il mercato), e non pos- la prima Messa post quarantena, mi sono chiesto che senso siamo attivarne più di tanti. Poiché non riusciremmo a copri- avesse questo tipo di celebrazione. re i costi, quindi la Commissione Oratorio da settimane si sta Sarò stato io, sarà stata la pioggia, sarà stata la messa delle ingegnando per trovare una soluzione. Io non so come andrà 8:00, che non è mai stata frizzantina, composta per lo più a finire, ma vale la pena fare il Campo Estivo. Con il coraggio da nonni e nonne, oggi sapeva di poco. Ma credo sia stato che in questi lunghi mesi abbiamo avuto tutti/e. È un segna- importante ritornare ad esserci. Anche in questa realtà con le, è un esserci, il non avere paura. In sicurezza, seguendo le le ali semi tarpate, fatta di mascherine, gel per le mani e di- rigide norme ma facciamolo. Non siamo soli. stanziamento sociale. Inoltre da tutte queste precauzioni, Lo stesso coraggio che da cittadino e da genitore, mi piace- possiamo anche imparare qualcosa, che magari prima ave- rebbe vedere nella scuola. La grande assente di questi lun- vamo rimosso: l’accoglienza, ad esempio. Accogliere le per- ghi mesi. E non parlo delle lezioni on-line, di tutto quello che sone sul sagrato, dare il buongiorno, ce l’eravamo ripromessi presidi, insegnati personale ATA, alunni e famiglie hanno fat- da anni, credo dai tempi di don Riccardo, mai fatto, mentre to in questo periodo. Ma parlo della scuola come istituzione. stamattina è stata una delle cose che più piacevoli e impor- Ci sono 3 mesi, per attivarsi per arrivare a settembre prepa- tanti. rati. Non ci sono scuse, se in poche settimane abbiamo rea- Messa ma non solo, siamo in ballo con il campo estivo, quan- lizzato o adeguato interi reparti di ospedali in tutto il paese, do riceverete questo giornale, sicuramente una decisione con grandi sacrifici, anche errori, la scuola non può essere
Lergh ai szoven giugno 2020 sempre l’ultima della classe. Ma ora tornerei alla Coppa, sotto ho scritto un breve testo, che abbiamo già pubblicato sulla pagine Facebook della Coppa dei Cantoni, per far capire quanto ci mancherà, in questo caso purtroppo non c’erano proprio le condizioni le- gali per organizzarla, quindi non abbiamo rimpianti, ma solo una gran voglia di guardare al 2021 e realizzare una edizio- ne in grande stile. Poi se a fine giugno o a luglio qualcosa relativamente al distanziamento sociale (anche nello sport) dovesse cambiare... un piano B ce lo abbiamo. Scorro la chat del gruppo Whatsapp denominata “Direttivo Coppa”, torno al primo marzo, qualcuno scrive “marzo, lo sentite il profumo di Coppa?”; risponde un altro “troviamoci”, “domenica 8 h 19 al circolo”, “ottimo ci sono, se l’azienda non mi manda in trasferta in Belgio” risponde Dodo; “allora stai sereno, perché qua non si muoverà più nessuno” ribatterà un profetico Cervi. In solo 8 righe era stato concentrato lo spirito della coppa, Dopo pochissimi giorni si fermerà l’Italia e a ruota il mondo. anzi l’essenza, e tutto questo ci manca già, si perché quando Ma si può fermare la Coppa dei Cantoni? Sarebbe stata la leggerete queste righe, la Coppa sarebbe già dovuta iniziare. 18° edizione, invece tutto resta in sospeso. Meglio rifugiarsi nei ricordi o guardare avanti? E dove eravamo rimasti? Solo così ci sarebbero state tante cosa di cui parlare: Tripoli Sul sito della coppa si può ancora leggere la splendida cro- si sarebbe riconfermata? Squadra giovane ma con giocatori naca, della finale 2019 Tripoli vs La Buca, che si apriva così: d’esperienza, ben equilibrata, sostenuta da un pubblico uni- co, l’unico capace di apparecchiare le tribune (cit.). La Buca “Foto ricordo col Sindaco Olmi, sel- ferita ma non abbattuta, in cerca di vendetta e a caccia del fie con Salvini (Denis; il portiere, non titolo. Il Cerro, dopo un biennio di sconfitte e umiliazioni, aveva messo in giro la voce che quest’anno avrebbe schie- Matteo il noto politico, ndR), fumoge- rato Costa e Cannuccia. Cantone, può sempre vincere e ad ni, Inno italiano, Dodo molesto al mi- ogni modo se vuoi vincere la devi battere. Rodano lo scorso hanno aveva dato segni di ripresa, sarebbe stato l’anno della crofono, odore di salsiccia perenne in conferma? Infine Scampate, Matteo Bertolini voleva girare zona porta ovest, facciamo accomo- un documentario durante la Coppa di quest’anno intitolato “Tha last dance”, l’avete già sentita questa? dare due del Cerro che ancora stanno Tutte supposizioni, sogni, illusioni che dobbiamo posticipare cercando la palla e si comincia.” al prossimo anno, ma non tutto il male viene per nuocere, un anno senza, aiuterà a dare meno per scontato tante cose, tra e si concludeva così: cui anche il fatto che ci sia la Coppa. Un anno senza aiuterà anche ad aumentare la voglia di coppa il prossimo anno, an- che perché l’estate a Montecavolo, iniziava proprio con tutto “Si spengono le luci sulla coppa 2019 quello che circondava la Coppa. (..per una volta non da sole…) Il movimento di ragazze e ragazzi che si creava tutt’intorno. Da tanto tempo non avevamo un La convivialità, lo stare insieme, del resto oggi cos’è che uni- sce una comunità? Cos’è che ti fa sentire parte di uno stesso campo così verde per la finale… luogo? Di certo non l’indirizzo stampato sulla carta d’identi- E non è merito di Tommy e il suo staff. tà, piuttosto Sei di Montecavolo se... almeno una volta hai giocato o hai partecipato ad una serata della Coppa dei Can- Dovevamo capirlo subito.. toni. Verde speranza…. Verde Tripoli!” Arrivederci al 2021 #lacoppamiglioredisempre Lorenzo Braglia
Lergh ai szoven giugno 2020 CARITAS SINE aul MODO S L’evento mediatico e sportivo di questa quarantena è stato senza ombra di dubbio “The Last Dance”, il docu-film su His Air- ness Michael Jordan, per i non millenials.. MJ. Non l’avete visto? Siete dei pazzi. Cosa ci ha lasciato questa serie? Ricordi, sicuramente. Senso di grandezza, dominio, divinità. Successo senza compromessi, farcela ad ogni costo. Poi, dopo aver letto questa intervista, che parla di un ragazzo.. normale, che vive esperienze ordinarie e disordinarie, cam- bierà il vostro parere su Michael Jordan, sul concetto di grandezza ma soprattutto sul corretto ordine delle cose nella vita. L’affetto e la stima per Saul Bittesnich, invece, generoso montecavolese protagonista di queste colonne.. non cambierà. alle 1. Partiamo dalla tua espe- Questa esperienza è iniziata rienza. Spiega a noi ma so- grazie a una proposta di Luca prattutto ai lettori, cosa hai Cilloni, l’amico con cui condi- combinato questa volta... vido questo pezzo di strada. Nei mesi invernali Caritas atti- Se parliamo di voce interiore, va delle accoglienze notturne, si può dire che ognuno, in cer- quelli che chiamiamo dormi- ti passaggi, può esaminarsi e tori. Queste accoglienze sono verificare verso quale direzio- dislocate su alcune parrocchie ne tenda la sua vita. che mettono a disposizio- Credo che in realtà ciascuno ne parte dei propri locali (mi di noi sia un alpinista. Ognuno vengono in mente ad esem- ha la propria vetta da scalare, pio Regina Pacis e Gaida). Le che si chiama vocazione, e la persone in necessità vengono vocazione è quella forma di accolte o respinte a seguito di vita che ci permette di ama- un colloquio in centro d’ascol- re pienamente noi stessi e gli Nella nostra comunità andiamo dai 70 to. Si tratta di presenze che in questi altri. La vita di famiglia, ad esempio, anni di età ai 18, di provenienze geo- mesi devono essere stabili; i numeri è una grande vetta! Se poi devo dir- grafiche diverse. La maggior parte di in ogni caso sono contenuti per ogni ti quale metafora preferisco, più che noi ha una situazione lavorativa preca- parrocchia. A Baragalla viene attivata un alpinista vorrei essere il cliente di ria e storie personali che non hanno ogni anno la struttura della vecchia un ristorante che si scofana le portate permesso un progetto di vita duratu- sede Ifoa, che in precedenza era il che gli vengono servite: la salita che ro; oppure c’era un progetto bello che seminario dei gesuiti. Ci sono circa preferirei scalare è quella che porta da è stato stravolto per varie ragioni. Il 15/16 posti letto. In parallelo, sempre Mandarein. Se la mettiamo in questo dormitorio è una sorta di punto d’ap- in questa sede, sono alloggiati alcuni modo, il Padre è uno chef di grande poggio per rimettersi in piedi in modo migranti seguiti da una cooperativa. fantasia e che ci stupisce sempre. sufficiente, per quanto possibile, e re- Questa realtà gode del sostegno pre- 3. Premettendo il rischio che né io cuperare un’indipendenza. zioso della comunità del Sacro Cuore. né i lettori potremmo capirti a fon- Prima del Covid il dormitorio sarebbe 2. Partiamo cronologicamente dalla do, ma lasciati andare… Cosa si può stato chiuso, come ogni anno, il 31 di fine, e cioè da questa esperienza al trovare, di bello e brutto, in un dor- marzo. Data la situazione c’è stata la dormitorio Ex Ifoa gestito dalla Ca- mitorio della Caritas? possibilità di prolungare l’accoglienza ritas. Qual è quella voce nella tua Purtroppo suona come una frase re- fino alla fine di maggio. Inizialmente il testa che ti fa dire “ma si, proviamo torica, ma non credo di riuscire a tra- dormitorio apriva alla sera e chiudeva anche questa?”. Non ti senti un po’ smettere quanto abbiamo riso in que- alla mattina ad orari precisi; è poi di- come un alpinista.. sempre in cer- sti mesi. Ci sono sempre momenti di ventato un luogo di quarantena aper- ca di nuove sfide ed “esperienze di difficoltà, come in ogni esperienza, a to a tempo pieno. vita” da scalare? maggior ragione quando si parla di
Lergh ai szoven giugno 2020 convivenza, ma viene da dire dell’uomo piuttosto che nella sua for- che “tutto è grazia”, anche gli za; sappiamo anche come le ascese e ostacoli che ci sfidano a libe- le cadute di questi personaggi si con- rarci delle nostre ipocrisie. sumino in un battito di ciglia, nell’or- dine di grandezza della Storia. Non Tavola della Pasqua La parola che incarna tutto è “fraternità”: siamo quindici per questo dobbiamo lasciare loro uomini ciascuno con una di- carta bianca; è bene battersi perché gnità, e ci siamo sostenuti a non compiano il male verso gli altri e vicenda per un periodo della verso se stessi. Avere fede nella forza vita. Il vero “brutto” è, ora che dell’uomo significa raccogliere le sfide l’esperienza è avviata a una più faticose, e preferire edificare piut- conclusione, vedere la pre- tosto che distruggere. In questo caso, occupazione e la paura del la sfida più faticosa e sofferta è amare futuro in persone che sono chi alza dei muri; probabilmente vuo- diventate importanti e con le quei muri perché non è stato abba- sul lavoro), e se un fratello va in centro cui si è creato un legame: oggi ho un stanza amato. Non dobbiamo odiare d’ascolto per un qualsiasi motivo, lo posto dove vivere, dove rimettermi in personaggi che seguono logiche non consideriamo come uno “da servire”, e voglio dire malvage, ma quantomeno piedi e trovare una soluzione lavora- perciò un “poverino”; ma in realtà chi poco evangeliche. Ignoranza ed egoi- tiva, ma domani, fra uno o due mesi, siamo noi per negargli la qualifica di smo vanno chiamate col loro nome, non avrò una certezza. È preoccupan- “servo”? Solo noi siamo autorizzati a e dobbiamo respingere l’ignoranza e te come l’attuale situazione economi- rimboccarci le maniche? Essere servi- l’egoismo che sono in certe persone, ca estenda questa condizione a tantis- tori, ossia veri figli del Padre, non è il ma non dobbiamo odiare quelle per- simi uomini e donne. privilegio di un gruppo ristretto, per- sone stesse in quanto uomini e donne. 4. In tanti in paese ti conoscevano ché per fortuna non decidiamo noi Siamo chiamati a dare una risposta più come quel giovane professore di quali sono i requisiti alta, a partire dai pic- Italiano, catechista dei bambini di per servire. In questi coli gesti. 3^ elementare. Con quel passaggio mesi sono stato servi- “...il tocco di Dio è un mistero, Una realtà a volte più sul Carlino, e conseguente amplifi- to e accudito in diver- sobria, spesso più cazione del Sindaco, molti ti hanno se occasioni. e la comunità è il luogo per ec- povera, lascia consa- rivisto come un “nuovo Peter Par- Riguardo alla merce pevolezza. Un argo- ker locale”, un ragazzo normale che rara non pretendo cellenza in cui si manifesta...” mento di noi italiani come tanti prova a far quadrare i di avere una rispo- spesso è “Noi abbia- conti tra famiglia, amici, hobbies e sta; mi sembra più mo lavorato, e tutto lavoro ma che sotto la camicia.. met- efficace rovesciare la domanda: qua- questo ci spetta di diritto perché ce te i propri poteri a servizio della co- li testimonianze di servizio diamo ad lo siamo sudato”. Niente di più vero, munità. adolescenti e giovani? Sono credibili? soprattutto per chi tra famiglia e tasse Cosa significa per te “servire”? Nella nostra comunità ho goduto di compie dei reali sacrifici: ma quando Sbaglio, o è diventata merce rara tantissimi e preziosi esempi, e ne rice- vediamo di persona un uomo zappare nelle nostre comunità (sia parroc- vo tuttora. Sono persone che si sono a mano un campo per i suoi figli, una chiali ma anche territoriali..)? chieste “Maestro dove abiti?”, e da lì si donna spaccarsi la schiena per l’equi- Sfrutto una frase di Paulo Freire che sono messe in cammino, in tanti modi valente di tre euro al giorno, abbiamo Luca mi ha fatto conoscere: “Nessu- diversi. il coraggio di difenderci dietro a que- no libera nessuno, nessuno si libera Se vogliamo un discrimine sulla nostra sta frase? Forse la realtà è che lavoria- testimonianza, possiamo verificare se mo in molti, ma il sudore e la fatica di da solo: gli uomini si liberano nella le nostre attività siano guidate davve- alcuni sembrano valere meno. Non ho comunione”. C’è poi un brano di Luca (17, 7-10… l’evangelista, non Cilloni) ro da questa domanda, “Maestro dove che è un autentico sollievo dai nostri abiti?”, e non da altre logiche. ego, e così si conclude: “Così anche 5. Facciamo però cronologicamente voi, quando avrete fatto tutto quello un passo indietro, e dunque ritiria- che vi è stato ordinato, dite: «Siamo mo fuori uno slogan famoso, l’ “aiu- servi inutili. Abbiamo fatto quanto do- tiamoli a casa loro”, purtroppo anda- vevamo fare»”. L’eroismo è una distor- to tanto di moda. Sei stato più volte sione. È un’ideologia, e come tutte le in Albania, e non dimentichiamoci ideologie è fallace alla radice perché (specialmente ai lettori) anche per non porta alla vera libertà. Ci rende un anno intero. Viste ad oggi, cosa schiavi della proiezione mentale di ti hanno lasciato quelle esperienze, noi stessi che vogliamo alimentare, quella terra e quelle persone? e che in ogni caso non risponde alla Pochi anni fa si sentiva dire “rottamia- realtà. La carità… “non si vanta, non si moli”: qualcuno se ne ricorda più? gonfia” (1Cr 13, 4). Aspirando al tito- Gli slogan muoiono in fretta. Un pic- lo di eroi creiamo quelli che la Bibbia colissimo gesto di amore e di cura è chiama idoli. Come conseguenza ci in realtà potente, perché penetra in ritagliamo uno spazio in cui sentirci chi è smarrito più di quanto faccia un superiori all’altro (una dinamica uma- post sui social. Chi sfrutta certe parole na che si replica ovunque, in famiglia e lo fa perché ha fede nelle debolezze
Lergh ai szoven giugno 2020 risposte per l’argomento, però mi pongo delle domande. Nel nostro sistema economico, qui, in Italia, abbiamo tol- lerato la semi-schiavitù dei braccianti agricoli, abbiamo in- direttamente guadagnato del loro sfruttamento, e ci siamo inventati attività come la wedding planner e l’influencer; Cena preparata da un ospite e scrivo “attività” perché non voglio offendere il senso del termine “mestieri”. E nonostante questo, se pensiamo alla recente regolarizzazione (parola grossa) dei braccianti sta- gionali in agricoltura: quanta ignoranza, quanta ipocrisia e quanta miseria morale ci sono volute per chi si è opposto a quel provvedimento? Per questo amare certe persone è una sfida molto faticosa, ma che dobbiamo raccogliere. M. L. King ha scritto un sermone su questo, Amate i vostri nemi- ci, una lettura che merita. 6. Un’altra frase che sentiamo ultimamente (..vedi rien- tro di Silvia Romano..) è… “c’è bisogno qua… prima che là!”. Quali sono per te le differenze che hai trovato tra esperienze missionarie all’estero.. e le esperienze locali tari dell’anno scorso, una bambina non credente, spaven- di vita, catechesi e caritative. tata dal pensiero della morte per la perdita della nonna, al Due aspetti. Da una parte, di solito chi ha il tempo e le ener- termine della settimana ha risposto così ad alcune doman- gie per lamentarsi con queste frasi non sta facendo nulla de sul suo diario: “qua”; diversamente, se si stesse impegnando secondo ve- “- In questo viaggio ho imparato che… Dio è un uomo di qui rità, rimarebbe in silenzio. Dall’altra, Orazio scrive: “Caelum (sic!) ci si può fidare. non animum mutant qui trans mare currunt”, ossia: “Quanti - Grazie Gesù perché… ascolti e rispondi alle nostre doman- corrono al di là del mare mutano il cielo (sulla propria te- de e nei momenti di tristezza ci aiuti sempre sta), non il loro cuore”. Le motivazioni sono fondamentali, e - Grazie a… Dio… perché mi ha fatto capire che… quando si così la preparazione e la programmazione. Nei volontari è muore l’anima e la vita continueranno per sempre” fisiologico che bussino alla porta la sindrome dell’eroismo e Il tocco di Dio è un mistero, e la comunità è il luogo per ec- quella del terzomondismo; poi devono essere gestite, altri- cellenza in cui si manifesta. menti si corre al di là del mare senza che sia cambiato l’ego, 8. “Caritas Sine modo”. Che importanza ha la Carità nella il cuore. Missione e comunità locale vivono l’una dell’altra: è così sin dagli Atti degli Apostoli. Un giovane preparato tua vita? che parte in missione non sarà comunque perfetto e inden- C’è un bel testo che esprime il valore della carità, e lo si può ne dai rischi, compierà errori, ma al suo ritorno potrà esse- leggere in una lettera di Paolo ai Corinzi (1Cr 13). Mi riferi- re una risorsa particolare per la sua comunità. Dipende da sco a quello perché dice già tutto e, per evitare personali- quel giovane decidere se il suo è stato solo uno “scappare” smi, parla dell’importanza della carità nella vita di tutti. Spe- al di là del mare in cerca di qualcosa di diverso, o se c’è ro che l’Anna Contrucci non stia leggendo, perché mi lancio qualcosa di più, un dono di sé e una maturazione. in un’ipotesi etimologica. In greco biblico agape designa La differenza più evidente tra realtà locale e missionaria l’amore disinteressato di Dio, e nelle prime traduzioni in la- sono le diverse priorità materiali. È una verità sempre mol- tino dell’antichità venne tradotto come caritas, equivalente to semplice e molto dura da considerare. Oltre l’apparenza al nostro amore (vd. 1Gv 4, 8 “…Deus caritas est = Dio è materiale, le differenze culturali e antropologiche sono un amore”). Questa parola viene a sua volta da carus, “caro”. C’è anche una vicinanza con careo, un verbo che significa “es- punto su cui non so ancora esprimermi in modo semplice. sere senza, essere privo di (qualcosa)”. Noi facciamo un uso 7. Nel 2013 (Maggio, n° 132) scrivevi in un’intervista per pragmatico del termine, parliamo spesso di “fare la carità” in Lergh: “a fare i cristiani solamente in Parrocchia si perde senso pratico, ma può essere un uso limitante. Leggiamo ad tutto il gusto”. Sono passati 7 anni, la pensi ancora così? esempio: “Se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi Cosa possono ancora dare oggi le il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, nien- parrocchie ai giovani? Cosa ha dato, te mi giova” (1Cr 13, 3). Se compiamo scelte di amore è per- a te, la Parrocchia di Montecavolo? ché un desiderio ci spinge, c’è una mancanza che vogliamo Penso che a vent’anni si abbiano molte colmare, ed è così in tutte le relazioni: careo, la mancanza, presunzioni; resta il fatto che mettere è il motore che porta alla caritas, l’amore disinteressato. Tra fuori il naso arricchisce sempre. La par- marito e moglie c’è eros/amor, ma quante volte, se la fiam- rocchia è una casa, e senza una casa ma di eros è divenuta una brace, un rapporto è salvato dalla si vive male. Se penso alla mia storia caritas. Intenderemo ancora la carità come una questione di diverse scelte sono state possibili gra- opere, ma possiamo ricordarci come dietro ci sia un venta- zie agli esempi di vita in parrocchia; glio di scelte più fantasioso. Non compiamo opere perché penso a famiglie con ragazzi in affido, siamo bravi e perfetti, ma perché ci muove una mancanza, agli educatori nei campeggi e in ca- una nostalgia, quella per il Padre, che colmiamo nell’incon- nonica, al Giardino di san Giuseppe, ai tro con l’altro. “Fare la carità” suona a volte come compiere sacerdoti, agli amici che si sono sposa- un dovere, magari per sentirsi a posto; sapere che invece ti; penso soprattutto a chi, in silenzio, siamo mossi dalla nostra parzialità ed imperfezione, che ci ogni giorno rende un servizio alla par- affama, ci ricorda che siamo creati non per la logica del do- rocchia dato per scontato, ma in realtà vere ma del desiderare. fondamentale. Se nelle nostre scelte seguiamo i desideri autentici del no- È importante, ad esempio, che ci sia stro cuore, quelli che ci portano all’altro, tutto diviene leg- una comunità ad organizzare un cam- gero come una danza, anche le scelte pratiche che a prima peggio? Al campeggio delle elemen- vista sembrano faticosissime.
Lergh ai szoven giugno 2020 Quando si versano lacrime è perché si provano diversi stati d’animo che esprimono in modo diretto o indiret- to i sentimenti. Dentro una lacrima, vi è nascosto un messaggio che viene dal cuore. I più bei messaggi, C’è un detto tra la comunità afroamericana: “it’s better sono quelli di gioia. Nell’attesa di condividere nuovi to be judged by twelve, than carried by six”. È meglio essere giudicato da 12, che essere portato da 6. Dove momenti di gioia, auguro ogni bene, serenità ed una 12 sono le persone delle giuria popolare, 6 sono quelle piacevole lettura a tutti voi. le solitamente portano su di se la bara. Insomma, se c’è un poliziotto che ti provoca, lascia perdere, non reagire, perché potrebbe finire molto male. Meglio essere arre- stati e giudicati da una giuria che finire uccisi. Già questo LE LACRIME la dice lunga sul rapporto tra polizia e neri in America. A Minneapolis però non è successo nemmeno questo. Per- (Versione 2) ché George Floyd, l’uomo ucciso da un poliziotto bianco, non ha reagito (ditemi voi se sarebbe comunque un mo- tivo valido per ammazzare qualcuno ma vabbè), ma è Le lacrime, gocce d’acqua che scendono dagli occhi delicata- stato immobilizzato, pancia a terra, con un ginocchio sul mente sul tuo viso. collo. Finché non è morto. Scrive Francesco Costa, vice direttore de Il Post (che vi coniglio di seguire): “negli Stati Uniti un maschio afroamericano su mille muore ucciso Sono di gioia, regalano al cuore e all’anima una lampante bellis- dalla polizia, più di due volte e mezzo di quanto accada a un bianco.” E pensate che questo caso sarebbe stato sima ed intensa emozione. Tocchi con un dito, il cielo, hanno il insabbiato con tutta probabilità dalla polizia; non è sta- profumo della felicità. to possibile grazie agli smartphone che hanno registrato tutto (e non è stato l’unico caso). Continua Costa “ Sono storie che non hanno origine soltanto nel razzismo, ma Le lacrime, sono di dolore, fuoco lacerante che spezza a metà nel modo in cui negli Stati Uniti per oltre due secoli e cuore ed anima, ferendoli profondamente lasciando al loro inter- mezzo il razzismo è stato imposto con tutta la forza della legge, prima con quattro secoli di schiavitù e poi con un no una ferita sanguinante difficile da sanare. secolo di apartheid e segregazione razziale che si è con- cluso formalmente soltanto nel 1964, cioè l’altro ieri, con l’approvazione della legge sui diritti civili. È stata fatta Le lacrime, un grido silenzioso. Rumoroso. molta strada da allora, ma siamo ancora lontanissimi da Le lacrime, un grido di gioia. Di dolore. una situazione che si possa definire accettabile. Gli stati del Sud, nell’800, fecero addirittura una guerra Un grido, di rabbia e paura. (quella di Secessione) per poter difendere il loro diritto di avere gli schiavi e farne ciò che volevano. Sempre Co- sta ci ricorda due dati agghiaccianti, che ci fanno capi- Le lacrime, uno sfogo liberatorio dove esternare le proprie sensa- re quanto la questione razziale in America non sia roba zioni, emozioni e sentimenti. da radical chic, ma tratteggia quanto ancora i neri siano umiliati e discriminati. Gli afroamericani sono il 13% del- la popolazione americana, ma sono la maggioranza dei Una lacrima, versata in silenzio racchiude ciò che le parole non detenuti (ci sono stati casi di ragazzi minorenni condan- dicono. Parlano attraverso il cuore e l’anima. nati all’ergastolo). Il Covid ha uccisio (in proporzione) molti più afro che bianchi, perché sono quelli più poveri, Esprimono, i desideri di ogni persona. con i lavori peggiori e senza assicurazione (così la smet- Parlano di fede e di speranza. tiamo di dire che il corona virus colpisce tutti indistinta- mente: chi è povero ha meno probabilità di sopravvive- re, come sempre). Le lacrime, gocce d’acqua che scendono dagli occhi delicata- Ci vorrebbe un bel cineforum per rinfrescare questi temi. Segnalo un film appena uscito (il diritto di opporsi, in mente sul tuo viso. inglese Just mercy), poi ci sono Detroit, Green Book, il diritto di contare, BlacKKKlansman (del grade Spike Lee) per citare i più recenti. Guardateli e poi fateci sapere. Facciamo un cineforum virtuale. Montecavolo lì, 19 giugno 2012 iotti.stefano@gmail.com rossi.erica78@alice.it
Lergh ai szoven giugno 2020 SPECIALE CORONAVIRUS - “IN PRIMA LINEA” SPECIALE CORONAVIRUS - “IN PRIMA LINEA” SPECIALE CORO- Sociale ituazione Montecavolo & Quattro Castella edition al tempo del covid In questo numero proponiamo un breve intervento di Sabrina Picchi, assessore alla Scuola e al Welfare del comune di Quattro Castella. Sabrina ci affresca la collaborazione tra servizi sociali del comune e Caritas per tutelare le situazioni di fragilità economica sorte in questi mesi. A seguire abbiamo intervistato tre esercizi commerciali del comune riguardo agli ultimi mesi, per confrontare a livello locale le notizie che ascoltiamo dai telegiornali nazionali. interviste a cura di Simone Diana, Saul Bittesnich, Giovanni Mazzoli Il Governo, attraverso un’ordinanza della Prote- zione Civile, ha messo a disposizione 400 milioni di euro da distribuire ai Comuni Italiani per permette- re loro di erogare il buono spesa alimentare a tutti quei nuclei familiari in situazione di necessità, biso- gno e fragilità economica a causa dell’emergen- za da virus COVID-19. L’entità dei buoni spesa è stata determinata in re- lazione al numero dei componenti del nucleo fa- miliare, da un minimo di euro 150 ad un massimo di euro 400. Le domande accolte nel nostro comu- ne sono state 191 consentendo di beneficiarne a 577 persone per un contributo medio a famiglia di 313 euro. Sugli aiuti alimentari da sempre sul nostro territorio è attiva anche la Caritas interparrochiale a noi come ad una comunità che saprà aiutare e so- che con la distribuzione della borsa alimentare si rivolge stenere le persone, impegnata nell’inclusione sociale in modo continuativo ad un’ottantina di nuclei familiari con la mano tesa. È con questa immagine che voglio per un totale di oltre 300 persone. Caritas è un interlocu- ringraziare tutti i volontari Caritas, gli operatori dei Servizi tore con cui da diversi anni, insieme al comune di Vez- Sociali dell’Unione, gli esercizi commerciali che stanno zano e ai servizi sociali dell’Unione Colline Matildiche, continuando a sostenerci con iniziative come la spesa abbiamo attivato una proficua collaborazione, una si- sospesa grazie alla quale si possono conferire alimenti nergia che ci consente di avere un quadro preciso delle o buoni spesa, le associazioni, le parrocchie e i tanti cit- esigenze che ci impegnamo a verificare ogni 15 giorni. tadini che hanno fatto donazioni sul conto Caritas o sul Il sostegno di questi volontari non è solo un sostegno fat- conto #IO AIUTO, un conto corrente aperto insieme a to di alimenti, vestiti o beni ma soprattutto è ascolto, è tutti i comuni dell’unione colline matildiche -Quattro Ca- umanità, è relazione. Mi voglio soffermare sull’eviden- stella, Albinea e Vezzano- che utilizzeremo per prosegui- za che in questo periodo oltre il 50% delle famiglie che re nell’erogazione di aiuti economici. Le manifestazioni hanno richiesto aiuto non erano conosciute dalla no- di solidarietà sono state tantissime e in tantissime forme stra rete dei servizi; famiglie che spesso si sono trovate diverse, la vostra concreta testimonianza è stata per tut- a disagio anche solo nel manifestare questa loro tem- ti noi motivo per poter pensare che davvero una Comu- poranea fragilità, a volte raccontata con occhi lucidi, nità dove la solidarietà è contagiosa potrà affrontare mai urlata e dove l’aiuto non è mai stato preteso. Tutti anche queste difficoltà non lasciando nessuno solo. sentiamo l’urgenza di fare presto, alcune testimonianze Sabrina Picchi scuotono le nostre coscienze e ci spronano a pensare Assessore Scuola e Welfare
Lergh ai szoven giugno 2020 SPECIALE CORONAVIRUS - “IN PRIMA LINEA” SPECIALE CORONAVIRUS - “IN PRIMA LINEA” SPECIALE CORONAVIR intervista a intervista a Marcella Abbadini Marzia Benev Ristorante Ca’Matilde (Rubbianino) Alimentare Margh Nome e Cognome. Nome e Cognome. Marcella Abbadini. Marzia Benevelli. Dove si trova la sua attività e da Dove si trova la sua attività e da quanto quanto tempo la conduce? tempo la conduce? Gestisco dal 2006 insieme allo chef Gestisco uno spaccio alimentare Margheri- Andrea Incerti Vezzani il ristorante Ca’ Matilde a Rubbianino. ta in centro a Salvarano da più di 30 anni. Come sono cambiati gli affari Come sono cambiati gli affari con l’emer- con l’emergenza? genza? Ci siamo trovati di fronte a una si- Inizialmente non avevo idea di come si sa- tuazione inedita, ma abbiamo voluto rebbe comportata la clientela e che cambia- reagire fin da subito attraverso una menti avrebbe imposto questa situazione. riorganizzazione della nostra cucina. Non abbiamo mai affrontato un’emergenza È stato un discorso di responsabili- di queste proporzioni in passato. tà: avevamo dei fornitori e dei di- Un primo passo è stato quello di studiare pendenti verso cui ci eravamo presi degli impegni di pagamento, delle le normative sanitarie e applicarle al mio che regalare a quella signora alcune scadenze e degli affitti. Sapevamo, giardiniere che stavo consegnando contesto di vendita al dettaglio di generi inoltre, che la Cassa Integrazione e avevo in macchina. Questo è lo alimentari e di prima necessità. Prima di sarebbe stata un’incertezza per i no- stesso spirito che ci ha portato il 13 pensare a qualsiasi strategia di marketing stri dipendenti. Per questo abbiamo maggio organizzare un pranzo pre- mi sono sentita in dovere di mettere in sicu- scelto di non chiudere e di avviare parato da noi per tutti gli ospiti della rezza i miei clienti e le persone con le qua- un sistema di consegne a domicilio. mensa Caritas. È stata un’iniziativa li collaboro. In un contesto piccolo come Sebbene lo avessimo già sperimen- molto bella, il nostro chef si è reso quello di Salvarano, in cui sono l’unico ne- tato qualche anno fa per la conse- subito disponibile e anche tutti i for- gna di alcuni prodotti, era un busi- gozio rimasto aperto, i clienti non sono dei nitori che abbiamo contattato. ness completamente nuovo per noi Cosa è cambiato nella sua attivi- passanti che si fermano di sfuggita mentre e un servizio difficile da offrire per tà con le nuove riaperture? vanno a lavoro, sono i miei compaesani, i chi cerca di fare alta cucina. Abbia- Di certo, la sala è gestita tutta in vicini di casa e gli amici storici. Mi sono im- mo rivisitato il nostro menu in modo maniera diversa, e dobbiamo far ri- posta di accoglierli come accoglierei in casa che tutti i piatti fossero rigenerabili spettare le distanze tra i clienti. Ma un ospite. con gli strumenti che si trovano nor- la sensazione di riaprire il locale è Quali sono le difficoltà più importanti che malmente in casa, come un forno molto bella: la sera in cui abbiamo ha incontrato per continuare a condurre elettrico o il microonde, cercando fatto il primo servizio, la gente si è comunque di mantenere un alto li- la sua attività? seduta inizialmente ancora un po’ vello di qualità. Abbiamo dovuto ri- intimorita, poi si sono tolti le ma- L’igienizzazione degli ambienti e alla pu- progettare tutto, ma è stata anche scherine ed è stato come se si libe- lizia. Non sembra, ma anche se sono solo un’opportunità: nonostante ora con rassero di un peso che portavano 60 mq di attività commerciale, preparare i le riaperture abbiamo riavviato l’at- dentro da mesi. Il fatto di sentire la locali prima dell’apertura e ripulirli dopo tività del ristorante, non smetteremo fiducia che ci danno i nostri clienti la chiusura richiede un carico di lavoro di fare consegne a domicilio, perché quando vengono al nostro ristorante aggiuntivo importante. Inoltre in alcuni è comunque un nuovo modo di lavo- ci dà molta soddisfazione e ci dà an- momenti non era facile neppure per me re- rare che abbiamo inaspettatamente che una responsabilità importante, appreso durante questa emergenza. perire tutti i prodotti. Le persone non an- di garantire uno spazio sicuro. Quali sono le difficoltà più im- Cosa vorrebbe dire ai clienti che dando più a lavoro, hanno cucinato di più portanti che ha incontrato per hanno usufruito del vostro servi- e alcuni generi di base non erano facili da continuare a condurre la sua at- zio in questi mesi? reperire. Ad esempio ci son state un paio di tività? Vorrei ringraziare tutti coloro che settimane in cui il lievito era impossibile da Abbiamo sicuramente avuto un dan- ci hanno fatto degli ordini in questi trovare; grazie alla collaborazione con un no economico, ma non mi sento di mesi di chiusura dell’attività, e tutti lamentarmi, perché è una situazione coloro che hanno scelto di venire al che è toccata a tutti, non possiamo ristorante una volta aperto. Quando farci niente e dobbiamo solo rim- scegli di acquistare stai scegliendo boccarci le maniche ed affrontarla. chi finanziare, e se mi stai finanzian- D’altra parte, sarebbe ingiusto nei do sento il senso di responsabilità di confronti di chi è meno fortunato: fare in modo che quel tuo finanzia- qualche settimana fa, sono anda- mento sia andato a buon fine. È per ta a fare una consegna a Reggio, e questo che cerchiamo di essere un dopo aver fermato la macchina ho ristorante di alta qualità, ma che allo incontrato una signora anziana che stesso tempo conservi un’etica, per rovistava dentro ad un cassonetto. È creare nel nostro piccolo una nuova stata una scena così triste che mi ha economia più sostenibile e capace di colpito, e non ho potuto fare a meno rispettare i clienti e i lavoratori.
Lergh ai szoven giugno 2020 RUS - “IN PRIMA LINEA” SPECIALE CORONAVIRUS - “IN PRIMA LINEA” SPECIALE CORONAVIRUS - “IN PRIMA intervista a velli Marcello Zavaroni herita (Salvarano) Hotel Bar Ristorante Barabba (Roncolo) forno sono riuscita a garantirne comunque Marcello, del bar-ristorante Barabba ricevuti solo uno di noi. Con la ga- la fornitura. Fare rete con gli altri commer- a Roncolo, è in attività col fratello dal ranzia dello Stato ho ricevuto dalla cianti non è mai stato fondamentale come 1991. Si sono ampliati nel 2008 con la banca un prestito di 25k€ con un in- in questo periodo. realizzazione dell’albergo. L’impresa teresse dell’1,5%. L’abbiamo sfruttato Ci sono stati dei cambiamenti nella con- coinvolge due soci e quattro dipen- in buona parte per pagare forniture e duzione della sua attività? La consegna della spesa porta a porta, l’uso denti fissi. Marcello ha avuto la gen- bollette arretrate a cui normalmente dei social media per informare la clientela e tilezza di condividere il suo punto di avrei sopperito con le entrate dell’at- fare pubblicità, la gestione dei flussi in nego- vista. tività. Come tutti, poi, ho avuto le zio: sono tutte novità che hanno modificato uscite extra dovute al periodo: per il le abitudini storiche. Anche in questo caso Marcello: Ovviamente con la chiu- momento 1200€ di igienizzanti (che non c’è stata una strategia decisa a tavolino, sura sono calati tutti i flussi. A nor- spero siano effettivamente detraibi- ma tutto è nato spontaneo dall’attenzione male regime, per quanto riguarda li!). per le persone. Se conosci i tuoi clienti, sai l’albergo, durante la settimana il Non tutti hanno fatto la scelta di ri- anche anticipare alcune loro necessità. Un 70/80% delle camere erano impe- aprire. Il mio ex-cuoco lavora in un messaggio su Whatsapp per sapere se man- gnate. Ad oggi vengono cancellate albergo di Reggio legato ad un’im- ca qualcosa in casa e da lì a mettere su un servizio di consegne a domicilio è stato un quasi tutte le prenotazioni: come portante azienda di moda e in fun- attimo. Poi con mio marito Tito a fare le sappiamo tutto ciò che riguar- consegne è stato un gioco da ragazzi. Si sa da fiere, matrimoni, concerti, come vanno queste cose: il cliente ha sem- ecc. è sospeso. pre ragione e nel dubbio il marito comun- Sono stato contento di riapri- que prende su ugualmente. re, sia per la voglia di lavorare Come ha vissuto la sua famiglia questa che per incontrare la richiesta fase? dei clienti storici. L’utenza più La difficoltà principale è stata il carico di affezionata è di over sessan- lavoro. Essendo aumentato molto il lavoro, ta; si fa sentire la mancanza le persone passavano dal negozio a tutti gli orari. Sono due mesi che dal lunedì al sa- del giornale e delle carte da bato inizio a lavorare alle 6:00 e termino di briscola, vietati dalle norme mettere a posto il negozio a tarda sera dopo attuali. Abbiamo un forno le 20:00. Alla lunga questa situazione si ri- a legna per le pizze, ma ho percuote anche sulle dinamiche famigliari. preferito evitare le consegne C’è da dire che il fatto che nella prima fase a domicilio perché l’autorizzazione zione soprattutto di questa: tutto non si potesse incontrare nessuno, ha fatto dell’Ausl richiede una pratica legger- chiuso. La nostra attività è a gestione sì che il lavoro potesse impegnare più tem- mente brigosa. Inoltre c’è una pizze- familiare (siamo in quattro) e per i po durante la giornata, ma è una situazione ria qui vicino e sulle pizze noi lavo- due dipendenti “non di famiglia”, che che per sua natura deve rimanere limitata riamo con numeri più contenuti. normalmente avevano 24 ore setti- nel tempo. Non possiamo vivere senza in- contrare fisicamente le persone a cui voglia- Riaprendo abbiamo il 20/25% della manali, abbiamo diviso il lavoro con mo bene. normale clientela. A pranzo si ferma- 12 ore settimanali a testa. Ho un’altra Vuole aggiungere qualcosa? vano circa 40/50 lavoratori nei giorni persona assunta di recente, prima Solo ma un grande ringraziamento a tutti feriali; adesso siamo sui 15 coperti di dell’epidemia quando il lavoro era quanti. Sicuramente il fatto che a Salvarano media. La cassa che registravo per le aumentato, ma purtroppo non pos- non ci siano stati focolai ha aiutato, ma a colazioni si è ridotta considerevol- siamo più rinnovare questo contratto prescindere le persone si sono dimostra- mente. in scadenza a giugno. te molto mature e collaborative. Vedere Ho tre mutui aperti per l’attività, le- Nonostante le preoccupazioni della nuovi clienti entrare in negozio, apprez- gati al bar-ristorante, all’albergo e chiusura, sotto l’aspetto familiare è zare il servizio e ritornare anche dopo alla liquidità: tutti sono stati sospe- stato un periodo bellissimo, durante che le riaperture permetterebbero di re- cuperare le vecchie abitudini, vuol dire si dalla banca per sei mesi, con una il quale mi sono gustato il legame con tanto per me e vuol dire che il mio lavoro formula per cui continuo a pagare mia moglie e i miei figli. Ricomincia- ha lasciato un segno positivo. Questo è solo la quota di interessi sulla rata. re a lavorare e vedere i clienti abitua- motivo di orgoglio e soddisfazione. Non Come soci (io e mio fratello) abbia- li è stata una soddisfazione, l’unica possiamo vivere isolati e anche nelle real- mo attivato due richieste per i 600€ paura è quella di dover chiudere an- tà più piccole le relazioni personali han- di sostegno statale, ma per ora li ha cora in futuro se il virus dovesse tor- no un valore che va oltre il mero lavoro. nare a diffondersi in modo serio.
Lergh ai szoven CALCIO giugno 2020 NON DI SOLO …il pallone nel pallone… VIVE L’UOMO Con l’arrivo della pandemia sono cambiate tante cose. Nuovi volti e nuove figure professionali sono andate alla ribalta nazionale. Virologi, epidemiologici, esperti di statistica. Nuove terminologie abbiamo appreso. Nuove regole e nuovi modi di vivere. Una cosa è rimasta uguale, invariata, sempre presente nel dibattito giornaliero. Il pallone. Quando si ricomincia? Perché si ricomincia? Polemiche tra governo e lega calcio, tra ministri e dirigenti. W l’Italia. W il calcio..si fa per dire. Per capire meglio il tutto abbiamo chiesto il parere a due storici montecavolesi, Maurizio Rabotti detto “Rabbo”, ex arbitro e guar- dalinee nonché attuale dirigente alle Terre Matildiche e Davide Prandi detto “Bobo”, tra i migliori giocatori di calcio della storia di Montecavolo, con un passato come Allenatore. A voi la palla. Billy 1. Arrigo Sacchi ha dichia- della riapertura, stiamo parlando le, la libertà, il lavoro (per tutti), nel Nord Italia). Tutte le attività rato: “Il calcio è la cosa di un’industria che ha un insie- incontrare i parenti e amici, ma sportive, ed in particolare degli più importante delle cose me di aziende che porta nelle con un occhio vigile al nemico sport di squadra, hanno dovuto meno importanti”. Mai casse dello Stato cifre attorno invisibile che da un momento (alcune deciso) sospendere (in come in questo periodo di al miliardo di euro come entrate all’altro potrebbe tornare. Che via temporanea o definitiva) i crisi sanitaria, sociale ed fiscali. Dunque con due mesi di ci piaccia o no questo virus ha propri campionati e tutte gli alle- economica si è capita la totale inattività i fatturati si az- delle caratteristiche di trasmis- namenti. Impossibile garantire si- verità di questa frase. zerano, come in qualsiasi azien- sione ben definite. Forse all’ini- curezza personale, in particolare Sei rimasto sorpreso da da. Ritornando alla conclusione zio non era chiaro, ora ne sap- negli sport di contatto. Quindi tutta questa attenzione della prima domanda, il sistema piamo di più. Inevitabile che chi ritengo che il calcio, non debba intorno al calcio in questo calcio non è fatto di soli top club ci governa ha definito il ritorno avere corsie preferenziali rispet- momento cosi delicato e top player ma anche di dipen- alla normalità attraverso scaglio- to ai principi guida che valgono per il nostro paese? denti, collaboratori, impiegati, namenti delle riaperture delle per tutti. Penso invece sia giusto, Rabbo: Non sono rimasto sor- … (si parla di parecchie migliaia attività lavorative e delle attività pensare e programmare la ripar- preso da questa attenzione per- di persone) che percepiscono in genere (quindi anche sporti- tenza solo quando le condizioni ché il calcio, nel bene e nel male, retribuzioni “comuni”, anche è sempre stato un argomento di calciatori professionisti (soprat- discussione per chiunque, esper- tutto lega pro, la vecchia serie c) ti e non. Dunque non mi meravi- hanno retribuzioni annuali pari a glio di quest’attenzione da parte impiegati/operai e molte società dei media e dell’opinione pubbli- hanno dovuto ricorrere alla cas- ca in generale, molto generaliz- sa integrazione straordinaria. zata, confusa e, a tratti, discrimi- Per concludere, come tutte le natoria (non bisogna collegare il aziende che sono ripartite per sistema calcio ai soli top club e necessità, anche l’industria cal- top player). cio debba fare altrettanto. Bobo: Assolutamente no. L’Ita- B: Questa Pandemia, ha per- lia e il calcio sono quasi sinonimi. messo a noi tutti di mettere Se si parla di Italia, tra le prime davanti le priorità, la protezione dieci cose che vengono in men- delle cose più care: la nostra vita te, sicuramente il calcio si posi- e quella del prossimo, la famiglia, ziona in testa alla classifica. Il cal- il lavoro. Tutto il resto poteva/ cio per l’Italia ha sempre voluto doveva aspettare tempi miglio- dire tanto sia nel bene che nel ri. E cosi è stato. Sembra ieri ve). La priorità è stata definita lo permetteranno. Stabilire pro- male. E’ parte della nostra sto- quando si poteva uscire solo per per gradi, sulla base dei bisogni tocolli per società, atleti, tifosi al ria e tradizione e noi, sportivi o fare la spesa, le forze dell’ordine della popolazione, attività prima- fine di trovare il minor rischio in semplici cittadini, ci affezioniamo facevano la ronda per control- rie e minor rischio di contagio. quella che è l’attività sportiva e o ci arrabbiamo quando si parla lare il rispetto della quarante- Si può non essere d’accordo sui di aggregazione sociale più diffu- di calcio. Inutile dire che Sacchi na, le strade deserte, il silenzio tempi, troppo lunghi o troppo sa nel nostro Paese. aveva ragione, il calcio è e sarà nella notte interrotto dalle si- corti, oppure su alcune attività 3. Ritieni realizzabili le sempre una calamita di attenzio- rene delle ambulanze. Forse la definite prioritarie rispetto ad proposte uscite dal pro- ni. cosa più simile alla guerra che altre. La ratio dietro questo pro- tocollo per la riapertura? 2. Riapertura si/no. la mia generazione abbia vissu- cedere è cercare di mantenere Giocatori in ritiro per tut- Qual’è il tuo parere? to. Certo la voglia di normalità, bassa la probabilità di aumen- to il periodo del campio- R: Sono sicuramente a favore di quotidianità è tanta. E’ giusto ti di contagio in una situazione nato, quarantena di tutta pian piano tornare alla vita civi- già drammatica (soprattutto la squadra in caso di posi-
Lergh ai szoven giugno 2020 tività, attenzione ai contatti fisici, responsabilità del medico, allenamenti con distanziamento ecc... R: Dalle ultime notizie il CTS (comitato tecnico scientifico) ha “al- leggerito” il protocollo evitando il ritiro preventivo per tutti i club, in caso di positività di un giocatore resta la quarantena per tutta la squadra però con la possibilità di allenarsi (io sono per il modello tedesco che in caso di positività si isola solo il calciatore coinvolto), sui contatti fisici purtroppo la vedo molto dura dato che si tratta di uno sport di contatto, penso che i giocatori siano abbastanza consci che sia una via impervia evitare o fare molta attenzione sui contatti fisici (è l’ABC del calcio il contatto) e, a mio modesto parere, anche qualsiasi lavoratore può essere esposto a questo tipo di rischio e virus. Tra l’altro i calciatori hanno la “fortuna” di essere monitorati quotidianamente, o quasi, dallo staff medico rispetto ad un qualsiasi lavoratore, certo sono a rischio però c’è del monitoraggio costan- te, vedere uno sport di squadra con solo allenamenti distanziati o, addirittura, individuali è piuttosto triste e disarma completamente la parola squadra. B: Si sta cercando di trovare delle soluzioni ad una situazione com- plessa. Se, come sembra nelle ultime settimane, il contagio con- siano essi calciatori o altro non conta. Qui si parla di persone non tinuerà la sua discesa, i protocolli potranno essere complessi ma di macchine da far giocare per divertire il pubblico. Magari il loro dovranno essere realizzabili. Mi spiego. La proposta quarantena di alto compenso potrebbe essere utilizzato per aiutare persone che tutta la squadra in caso di positività di un giocatore equivale a non hanno bisogno o semplicemente aiutare le loro aziende (società) provare neanche a riprendere il campionato o comunque compro- tagliando i propri compensi. metterne la regolarità. A questo punto “perché riprendere?” mi chiedo. Certo non dobbiamo dimenticarci che il calcio non è solo 6. In Italia si calcolano più di 14 mila società sportive sport ma industria. Intorno al mondo sportivo ci sono interessi e due milioni di praticanti a tutti i livelli. Quanto in- importanti e molti lavoratori (oltre agli atleti) che stanno vivendo ciderà questa crisi nei settori giovanili, nelle società situazione non semplice e di grande incertezza. Quindi la speranza non professionistiche? è che la ripartenza non sia affrettata, con regole realizzabili sia in R: Sarà un bagno di sangue… molte società, con la nuova stagione, campo che fuori. Non a tutti i costi, magari alcune settimane dopo non partiranno nemmeno, molte si autofinanziano e se ne risen- il previsto e trovare forme alternative per finire il campionato e le tono i professionisti, a reazione a catena, le società dilettantistiche coppe. In situazione eccezionali certe scelte si possono o si devono (che ricevono aiuti economici anche dal calcio professionistico) fare, penso ai playoff o alle partite di coppa in sfida unica. avranno un tracollo non indifferente. Nelle realtà locali, di paese, molte si appoggiano a degli sponsor (per esempio la classica fab- 4. Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha dichiara- brica del paese o i commercianti) e la maggior parte di questi non to che il calcio deve riprendere a tutti i costi perchè sponsorizzeranno più, dunque non ci saranno più entrate. Le scuole racchiude “un importante ruolo sociale nella società”. calcio, che sono come una seconda famiglia per i ragazzi, avranno Come giudichi questa affermazione? La ripresa del grandissime difficoltà ad applicare certi protocolli… non voglio es- calcio può concretamente migliorare la vita quotidia- sere catastrofista ma dal punto di vista sportivo e in particolare na delle persone, “distrarle” dal momento difficile? quello dilettantistico, che mi tocca in prima persona, saranno tempi R: Claudio Lotito ha fatto, a volte, dichiarazioni particolari che, molto difficili. Mi auguro che tutte le autorità politiche che hanno in certe situazioni, mi hanno lasciato un po’ perplesso, però su deleghe allo sport diano aiuti concreti, perché lo sport in generale quest’affermazione sono d’accordo perché, come dicevo nella pri- è una fonte sociale importantissima. ma risposta, chiunque parla di calcio, dai più grandi ai più piccoli. E’ B: Questa crisi scuoterà il sistema calcio anche per le società non uno sport che unisce gli esperti ai non e nel mio piccolo quotidiano, professionistiche, le società di paese, le piccole realtà. Difficile ca- in situazioni difficili, mi è stato di aiuto e una buona dose di di- pire quanto ma una cosa è certa; si deve trovare il modo di andare strazione, dunque se ripartisse ritengo che possa aiutare a svagarci avanti, magari ripensando ai modi, ai costi, accorpando le competen- da una situazione generale molto difficile che ha cambiato tutto il ze e i servizi. Sarà chiesto un cambio di prospettiva ai molti dirigenti nostro stile di vita. e responsabili dei centri sportivi. L’unica speranza è che si metta B: Da interista mi piacerebbe sentire cosa direbbe (se fosse ancora comunque sempre al centro i ragazzi, il loro stare insieme in una con noi) Peppino Prisco. Solo lui saprebbe strapparci un sorriso ed squadra, la cultura sportiva (quella vera) e la capacità di trasferire allo stesso tempo farci tornare alla realtà. Qui si parla di vita delle la bellezza del calcio. Un grande in bocca al lupo a tutti quelli che persone da tutelare e garantire; lo svago può attendere. Quando si impegneranno per far ripartire il calcio dal basso, i nostri ragazzi purtroppo attende anche il lavoro, non mi sembra il caso di pensare ne hanno bisogno! a “distrazioni”. Al contrario, in questi casi, è meglio essere poco distratti e molto concentrati nella nostra socialità. 7. Per chiudere, da esperti di calcio, la domanda delle 5. L’alto compenso percepito dalla maggior parte dei domande. (In caso di riapertura) Chi vincerà il cam- calciatori professionisti e il loro stato di salute con- pionato? trollato giustifica un rischio più elevato di contagio? R: Da romanista mi auguro che la Lazio non vinca lo scudetto, R: Personalmente la retribuzione di una buona parte dei calciatori anzi, magari che lo perda all’ultima giornata. E’ dura ammetterlo ma professionisti non penso che influisca sui rischi di contagio, anzi, la vecchia signora è di un’altra categoria, ovviamente è la favorita ritornando a quello che ho detto in una precedente risposta, han- per l’ennesima volta. Grazie a te per avermi dato spazio nel vostro no la possibilità di essere monitorati spesso o quotidianamente, giornale. con esami diagnostici (per non generalizzare, pagati dalla società) in B: Il bello del calcio è che tutti sono esperti e possono dire la tempi brevissimi e, di questi tempi, avere degli esami in tempi brevi loro. Così da tifoso dico Inter. Siamo ancora in corsa e si sa che non è per tutti. Infine, opinione personale, un pizzico di rischio in la beneamata ci ha abituati a tutto in questi anni (grandi vittorie e più credo che se lo possano permettere dato che non tutti i ragazzi grandi sconfitte). D’altronde come dice Beppe Severgnini “Sappia- arrivano a giocare a certe categorie. mo di aver scelto un amore difficile: ma questo è il bello”. Quindi B: Non scherziamo. Davanti alla salute e incolumità delle persone che vinca la squadra migliore, sperando abbia la maglia neroazzurra!
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