Back to the cave seventonine - Verso una edilizia compatibile Complessità e contraddizioni delle nuove tecniche di costruzione - Assimpredil Ance

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Back to the cave seventonine - Verso una edilizia compatibile Complessità e contraddizioni delle nuove tecniche di costruzione - Assimpredil Ance
seventonine
                            conversations for a better city
                                           21 marzo 2007

                             Back to
                            the cave
               Verso una edilizia compatibile
                Complessità e contraddizioni
                       delle nuove tecniche
                               di costruzione

a cura di   Lombardia                                         assim
                                                              Associazio
                                                              e complem
                                                              di Milano,
Back to the cave seventonine - Verso una edilizia compatibile Complessità e contraddizioni delle nuove tecniche di costruzione - Assimpredil Ance
Seventonine
Brevi conversazioni e momenti di convivio
su soggetti di vasto raggio tematico con
protagonisti del mondo dell’informazione
e della cultura, esponenti di nuovi mercati
immobiliari, rappresentanti di organizzazioni
no-profit applicate al settore, imprenditori
della moda e design, esperti di comunicazione
e marketing, per scoprire altri punti di vista
sulla città, il costruire e l’abitare
contemporaneo.
Assimpredil vi aspetta tra le sette e le nove
di sera per un aperitivo insieme.
L’evoluzione della ricerca nel campo del risparmio                             qualità dell’abitare al dovuto contenimento dei consumi
energetico e della bio-architettura ha prodotto un’evidente                    energetici. La tecnica costruttiva risulta inadeguata sia per i
discrasia tra l’immaginario collettivo che attende un                          modelli di consumo proposti dalle norme sia per la
modello di edificio ad alta tecnologia, realizzato con                         consuetudine degli stili di vita. Quale dunque la chiave per
materiali innovativi, bio compatibili e sostituibili,                          arrivare ad una sinergia virtuosa tra l’economia domestica
assemblato per componenti secondo tecniche costruttive                         del costruire e l’esibizione spettacolare della “casa del
avanzate, e l’economia reale di prodotto che deve fare i conti                 desiderio”? Assimpredil Ance Milano, in collaborazione con
con i requisiti sempre più cogenti di isolamento termico e                     Inarch Lombardia, apre il dibattito sulla definizione di nuove
acustico. Progettisti e consumatori immaginano case di                         tecniche costruttive che sappiano contenere i consumi
vetro, attrezzate con impianti alternativi di governo                          energetici ma che non rinuncino al trend innovativo che si
dell’energia, costruttori e normatori si arroccano sulla casa                  sta finalmente consolidando negli ultimi anni. Architetti e
passiva che riduce significativamente le aperture e                            studiosi del settore presenteranno e discuteranno esempi di
raddoppia gli spessori dei muri, in un ritorno al passato che                  architetture già realizzate che siano paradigmatiche per la
esclude ogni ricerca di prodotto che consenta di riunire la                    definizione di un nuovo modo di abitare, l’EcoHousing.
Mario Cucinella                                                                Attilio Carotti
Nato in Italia nel 1960, si è laureato presso la facoltà di Architettura di    Svolge la propria attività di ricerca nel Dipartimento di Ingegneria
Genova nel 1987 e ha fondato Mario Cucinella Architects a Parigi nel           Strutturale del Politecnico di Milano. Autore di circa 70 memorie
1992 e Bologna nel 1999. Lo studio si avvale di un team di architetti e        scientifiche prevalentemente su riviste internazionali e atti di congressi
ingegneri provenienti da vari paesi, possiede una solida esperienza nella      internazionali. Autore di testi specialistici e manuali d’ingegneria con
progettazione architettonica con particolare attenzione alle tematiche         primari editori italiani e stranieri. Collabora - in qualità di Direttore di
energetiche ed ambientali, nel design industriale e nella ricerca              ricerca - con l’industria in progetti di R&D.
tecnologica, anche attraverso collaborazioni con Istituti Universitari e       Contributi scientifici:
programmi di ricerca banditi dalla Commissione Europea.                        • in problemi di energetica applicata all’edilizia
Mario Cucinella ha raccolto sin dall’inizio della sua attività importanti      • in problemi dinamici non-lineari e in problemi di impatto ad alta
riconoscimenti in concorsi internazionali di progettazione e si dedica         energia.
costantemente alla ricerca e allo sviluppo di prodotti di design               • in controllo della dinamica sismica e aerodinamica di grandi strutture
industriale. Ha inoltre sempre coltivato uno speciale interesse per i temi     dell’Ingegneria Civile.
legati alla progettazione ambientale e alla sostenibilità in architettura.     ‘Visiting scholar’ presso l’Università di Cardiff (UK), il ‘Virginia Tech’,
Prima di aprire MCA, Mario Cucinella ha lavorato per cinque anni nello         Blacksburg, VA (USA), Waterloo University (Canada), Columbia University
studio di Renzo Piano a Genova e successivamente a Parigi.                     (NYC, USA) .
Profondamente impegnato nell’attività didattica, insegna nel corso di          Socio della European Mechanics Society (EUROMECH), dell’Unione
Tecnologia dell’architettura presso la Facoltà di Architettura di Ferrara ed   Matematica Italiana (UMI) e della Società Italiana di Fisica (SIF).
è “visiting Professor” all’Università di Nottingham oltre a tenere             È stato socio fondatore della ACS Associazione di Controllo Strutturale.
regolarmente conferenze in Italia e all’estero.

Gian Luigi Marazzi                                                             Benedetto Camerana
Gian Luigi Marazzi è ingegnere progettista in ingegneria termotecnica;         Nel 1991 si laurea in architettura al Politecnico di Torino. Nel 1995
dal 1996 è libero professionista e Direttore Tecnico di Planning s.r.l. con    è Dottore di Ricerca in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica al
attività di consulenza, progettazione e coordinamento per la                   Dipartimento di Progettazione Architettonica del Politecnico di Torino.
realizzazione di impianti tecnologici con sviluppo di studi di fattibilità,    Dedica una parte importante del suo lavoro alla ricerca, in particolare
certificazioni, perizie, progetti prevenzione incendi; più di recente si è     nei settori dell’architettura bioclimatica, del paesaggio, degli spazi per la
dedicato attivamente al tema della certificazione energetica degli edifici.    musica e della corporate identity delle case automobilistiche.
Nel 2004 ha presentato al convegno AICARR “Impiantistica alberghiera :         Nel 1996 Camerana entra a far parte del Consiglio di amministrazione di
impianti ausiliari, supervisione controllo e gestione, problematiche           Palazzo Grassi; nel 1999 del Comitato Scientifico dello IED - Istituto
acustiche” tenuto durante il SAIE di Bologna, una relazione riguardante        Europeo di Design, sede di Torino, dove da 2000 è fondatore e
la realizzazione del Bulgari Hotel & Resort di Milano.                         coordinatore del Master in Exhibit Design.
In collaborazione con ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili,           È stato capogruppo del progetto vincitore del concorso per la
svolge seminari per l’applicazione del decreto legislativo 192/2005            realizzazione del Villaggio Olimpico, inaugurato nel 2006 per le
“Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico       Olimpiadi Invernali.
in edilizia”.

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Back to the cave seventonine - Verso una edilizia compatibile Complessità e contraddizioni delle nuove tecniche di costruzione - Assimpredil Ance
Claudio De Albertis
Questo è il terzo appuntamento del-      Il professor Carotti svolge buona
la serie che abbiamo chiamato “Se-       parte della sua attività di ricerca e
ventonine”. Il mio vicepresidente        di didattica al Dipartimento di Inge-
Roberto Mangiavacchi ha trovato il       gneria Strutturale del Politecnico di
titolo “Back to the Cave” in un mo-      Milano. È autore di numerosi scrit-
mento in cui depressi ci guardava-       ti su riviste internazionali e di testi
mo e dicevamo: ”Accidenti, queste        scientifici anche in questo specifi-
norme nuove che riguardano gli           co ambito di ricerca.
aspetti energetici, la 192 dell’anno     Mario Cucinella, dopo la laurea a
scorso, la 311 di questo mese, più       Genova, oggi opera da Bologna su
tutta la normativa acustica che non      tutto il territorio nazionale soprat-
ha trovato ancora la sua attuazio-       tutto sul versante dell’architettura
ne regolamentare ma che comun-           innovativa e ha espresso una parti-
que si richiama a direttive comuni-      colare attenzione a tutte le tema-
tarie, ci impongono dei modelli pro-     tiche energetiche importanti; sin
gettuali che, se tutto l’insieme di      dall’inizio della sua attività ha rac-
queste norme non viene sostanzial-       colto su questo versante riconosci-
mente rivisitato da un lato e dal-       menti in importanti concorsi inter-
l’altro vissuto in una chiave di in-     nazionali.
terpretazione virtuosa attraverso la     Questo suo interesse per i temi le-
sfera dell’innovazione tecnologica,      gati alla progettazione sostenibile
rischiano di farci tornare veramen-      poi l’ha potuto sperimentare anche
te verso le caverne.”                    in un importante progetto per il go-
Pochi giorni fa con un convegno im-      verno italiano all’estero.
pegnativo abbiamo affrontato le          Infine Gianluigi Marazzi è un pro-
normative in quanto tali e gli aspet-    gettista e un esperto di ingegneria
ti tecnologici più propriamente det-     termotecnica col quale molte no-
ti; questa sera vorremmo discuter-       stre imprese collaborano.
ne i riflessi sulla progettazione per    Il nostro sistema associativo Assim-
capire se tutta la sfera delle que-      predil Ance da un po’ di tempo ha
stioni energetiche e ambientali, tut-    avviato con lui e con il CNR una ri-
to quello che sta all’interno della      cerca proprio sulle tematiche spe-
parola “edilizia compatibile”, può al-   cifiche legate all’efficienza energe-
la fine contribuire o impedire una       tica e all’acustica: dopo le prove in
buona progettazione. Quindi abbia-       sito su un edificio analizzato da ci-
mo cercato di chiamare persone che       ma a fondo, ci siamo resi conto che
negli anni, anche molto prima che        tra i valori teorici e i valori realizza-
le normative venissero introdotte,       ti ci sono dei differenziali troppo ri-
hanno acquisito esperienza in que-       levanti, stiamo quindi verificando
sto campo, perché il tentativo è         in laboratorio i risultati relativi ai
quello di fare emergere le comples-      diversi pacchetti e tamponamenti;
sità, le contraddizioni, ma anche le     è un lavoro in fase di avanzata rea-
soluzioni ai problemi. L’architetto      lizzazione, spero nei prossimi mesi
Camerana ha studiato, insegna e          porterà a una pubblicazione utile a
lavora a Torino, ed è un professio-      tutti coloro che rappresentano il no-
nista che ha speso molte delle sue       stro uditorio. Marazzi, che ha al suo
energie nel campo della ricerca bio-     attivo innumerevoli pubblicazioni
climatica: il progetto più noto e re-    e convegni, è stato chiamato stase-
clamizzato da questo punto di vi-        ra a fare da contraltare, dal punto di
sta è il progetto del villaggio Olim-    vista della termotecnica, a chi af-
pico di Torino, inaugurato poco pri-     fronta la progettazione nel suo
ma che si aprissero le Olimpiadi in-     complesso.
vernali, e vincitore di un concorso.

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Back to the cave seventonine - Verso una edilizia compatibile Complessità e contraddizioni delle nuove tecniche di costruzione - Assimpredil Ance
Benedetto Camerana
    Mi è piaciuto molto il titolo “Back to    cia una linea nuova per alcune ra-       importante edificio sede dell’azien-
    the Cave”, sottotitolo “Le contrad-       gioni che è interessante approfon-       da municipalizzata dell’acqua,
    dizioni del linguaggio contempora-        dire. Il tema della torre alta per uf-   Aguas Barcelona, ha invece costrui-
    neo”, che vorrei interpretare come        fici è infatti quasi sempre risolto      to un edificio che, pur avendo un’im-
    il conflitto fra trasparenza ed effi-     con facciate tutto vetro per un mo-      magine relativamente trasparente
    cienza energetica nell’architettura       tivo di immagine, pensiamo               e molto rappresentativa, è in real-
    di oggi. “Back to the cave” lo leggo      un’azienda che costruisce la propria     tà assimilabile al concetto di caver-
    in senso positivo, non come un ri-        corporate identity attraverso un         na come lo abbiamo qui inteso, nel
    torno all’età della pietra: la caver-     grande palazzo, quindi il ricorso a      senso di una struttura di cemento
    na come protezione dal calore del         valori come trasparenza, moderni-        con un’inerzia termica molto forte
    sole, quindi come una possibilità         tà, contemporaneità; inoltre que-        che si protegge dal notevole carico
    tutto sommato da affinare in quan-        sto tipo di edificio si è sviluppato     solare di Barcellona, caratterizzata
    to valore tecnologico, architettoni-      soprattutto in aree dove il carico so-   da una situazione termica simile
    co e compositivo della contempora-
    neità. C’è una contraddizione, so-
    prattutto nei nostri climi, fra la ne-      C’è una contraddizione, soprattutto nei nostri
    cessità di efficienza energetica, ora-      climi, fra la necessità di efficienza energetica,
    mai considerata valore assoluto, e          oramai considerata valore assoluto, e un
    un valore – che per l’architettura
    contemporanea continua a essere             valore – che per l’architettura contemporanea
    una mania o una necessità – che è           continua a essere una mania o una necessità
    quella della trasparenza. Su questa         – che è quella della trasparenza.
    contraddizione volevo analizzare un
    tema fra i più importanti nel mon-
    do del costruire che è quello del pa-     lare è relativamente limitato, come      alle nostre. Se dobbiamo costruire
    lazzo alto, la torre per uffici. C’è un   Londra, Francoforte, Parigi, o Chica-    a Roma, ma ormai anche qui nella
    edificio a Barcellona, la Torre Agbar     go, New York, dove d’estate fa cal-      Pianura Padana, la necessità di pro-
    (ill.1), molto conosciuta soprattut-      do ma non per un periodo prolun-         teggerci dal sole assommata alle
    to perché ha una forma particola-         gato: questi edifici sono nati in cli-   questioni del calore endogeno pro-
    re, ma è un progetto secondo me           mi non mediterranei, è un fattore        dotto da questi grossi palazzi e uf-
    molto interessante proprio dal pun-       importante da considerare. Jean          fici porta anche noi probabilmente
1   to di vista energetico perché trac-       Nouvel, che è l’architetto di questo     a dover ragionare su questa linea.
                                                                                       Nouvel ha avuto il coraggio di con-
                                                                                       cepire un edificio dove ci sono al-
                                                                                       cune bucature che corrispondono
                                                                                       a entrate della luce del sole e a vi-
                                                                                       ste dell’esterno, ma non è tutto ve-
                                                                                       tro. Aguas Barcelona è un’azienda
                                                                                       municipalizzata che si occupa di ac-
                                                                                       qua, un campo vicino all’ambiente,
                                                                                       quindi faceva in un certo senso an-
                                                                                       che a loro obbligo di esprimersi in
                                                                                       un modo nuovo dal punto di vista
                                                                                       energetico; Jean Nouvel è una per-
                                                                                       sonalità che può imporre idee; in-
                                                                                       fine non si tratta di un palazzo da
                                                                                       affittare piano per piano, per cui ri-
                                                                                       sulta tutto sommato facile obbli-
                                                                                       gare chi deve starci dentro ad abi-
                                                                                       tare spazi non completamente tra-
                                                                                       sparenti.
                                                                                       Se dovessi fare un palazzo da affit-
                                                                                       tare ci penserei due volte perché

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magari ci sono utenti potenziali che     Maunsell che è una delle più gran-         scono a dare un salto di scala inte-
vogliono prendere due piani ma vo-       di società di ingegneria inglesi) e        ressante alla proporzione della fac-
gliono la trasparenza, quindi questo     con Merlo Brise Soleil, azienda di         ciata vetrata. Abbiamo leggermen-
è un esempio abbastanza pionieri-        punta in questo settore, in modo           te aumentato distanza e profondi-
stico. Dall’esterno Nouvel ha utiliz-    che le lamelle possono allontanar-         tà delle lamelle, che a nostro pare-
zato i classici elementi per la prote-   si e riavvicinarsi, conferendo così        re permettono anche un migliore
zione solare, in questo caso solo par-   una forma piuttosto nuova e irrego-        utilizzo dello spazio per le persone
zialmente trasparenti e poi ha gio-      lare all’edificio. La pianta è disposta    che soffrono di vertigini, perché ci
cato con pannelli a basso costo, di      a Y, in modo da sviluppare una gran-       si può accostare alla vetrata aven-
colori diversi per creare un’imma-       de superficie vetrata, ma le lamel-        do degli elementi di protezione psi-
gine variopinta, colorata, quasi con     le, cui avevamo dato un ritmo di 80        cologica immediatamente esterni.
una tessitura a pixel che quindi ri-     cm una dall’altra, permettono allo         A Faenza abbiamo vinto un concor-
chiama una contemporaneità, pur          stesso tempo una godibilità del            so per un centro di ricerca sui nuo-
avendo dietro appunto questa sor-        paesaggio esterno e un costo ge-           vi materiali nel campo delle cera-
ta di caverna.                           nerale più contenuto perché ci per-        miche (ill. 4).
Ecco ora un progetto del 2000 che        mette di evitare l’impiego di vetri
abbiamo sviluppato per il concor-        super selettivi sul calore solare.
so della Regione Piemonte (ill.2) con    Questa era la nostra proposta per
Emilio Ambasz, architetto america-       il concorso, vinto da Massimiliano
no pioniere dell’integrazione fra na-    Fuksas con un bel progetto basato
tura e architettura tanto per gli        su una proposta più tradizionale
aspetti formali che per quelli ener-     sotto il profilo del sistema costrut-
getici. Nella seconda fase di questo     tivo della facciata (una tripla vetra-
progetto abbiamo presentato un           ta), bilanciata dal sistema di ener-
palazzo per uffici con una costru-       gia interna molto ben studiato da
zione molto regolare, una facciata       AI Engineering di Torino.
tutto vetro, conforme a ciò che in       Oggi stiamo cercando di riportare
genere chiedono i clienti, protetta      all’applicazione reale la proposta
dal carico solare diretto con un si-     fatta in concorso cinque anni fa in
stema di brise soleil in aggetto, che    un palazzo per uffici sempre a To-
risolve alla base uno dei grossi pro-    rino(ill. 3), è un primo studio in cor-
blemi energetici, quello del surri-      so di svolgimento con società im-
scaldamento della parete interna         mobiliari associate: abbiamo ripre-
della facciata. L’idea era di usare un   so le lamelle di brise soleil che si in-
brise soleil low tech cioè fisso, mol-   fittiscono da un lato e dall’altro a
to semplice, organizzato con incli-      seconda dell’esposizione e, anche
nazioni studiate con ECD Energy          grazie all’impiego di pannellini tra-
Contest Design (poi fusa in Faber        slucidi, movimentano e contribui-                                          3

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Nel progetto preliminare a base di
gara sul lato sud verso il giardino
era previsto un portico normale con
alte colonne abbastanza classiche,
in concorso abbiamo invece cerca-
to di rovesciare il tema proponen-
do un portico solare, un’idea insie-
me di architettura e di energia, con
queste lamelle di alluminio, che in
alcuni punti sono anche dotate di
dispositivi fotovoltaici, ma che so-
stanzialmente proteggono la fac-
ciata retrostante rendendola più ef-
ficiente dal punto di vista energe-
tico, con riduzione dell’isolamento                                                                                              4
e della spesa per la protezione, e al-   che d’inverno un po’ di sole arrivi a        de parco pubblico. Siccome siamo
lo stesso tempo le conferiscono          scaldare i muri. Il porticato è una          nell’area delle vecchie ferriere, in cui
l’immagine architettonica: il porti-     riedizione in chiave architettonica-         era la produzione più inquinante,
cato e il tessuto continuo di lamel-     mente atipica di un porticato clas-          abbastanza vicina al centro di Tori-
le danno un’idea un po’ naturalisti-     sico, con le travi in legno lamellare        no, abbiamo voluto dare un forte
ca, come un’onda, una parete di una      inclinate e appoggiate con una tec-          valore alla presenza della natura
collina; insomma una specie di gio-      nica molto semplice alla facciata,           sulla facciata e sul tetto proprio per
co di ambiguità tra un oggetto con       sull’altro lato invece c’è una faccia-       simboleggiare in senso architetto-
un’immagine astrattamente natu-          ta ventilata per la protezione dal           nico questa carica ambientale. In
rale e una soluzione tecnologica. Il     freddo.                                      più i tetti verdi sono estremamen-
portico di circa centoventi metri ac-    Nel mio primo lavoro, l’Environment          te protettivi sotto il profilo energe-
compagna quattro grossi blocchi di       Park (ill. 5), il parco scientifico e tec-   tico, è una solettona di cemento
laboratorio con corpi scale in mez-      nologico di Torino dedicato all’am-          prefabbricata che grazie a un nuo-
zo, caratterizzati da una tecnologia     biente, sempre con Emilio Ambasz             vo sistema costruttivo tedesco può
costruttiva piuttosto semplice, e        avevo fatto una proposta piuttosto           accogliere, con una buona dose di
protetta dall’ombra dai brise soleil,    radicale: sulla porzione retrostante         sicurezza sulla perdita d’acqua, un
distanziati in modo tale da avere        i fabbricati-laboratorio, capannoni          prato, con arbusti e piccoli alberi,
nelle stagioni calde e nelle stagio-     industriali molto semplici, davanti          che da un punto di vista energeti-
ni intermedie una adeguata prote-        i fabbricati-uffici destinati alla ri-       co ha un risultato straordinario, tra-
zione solare e invece a consentire       cerca, più bassi, e sui tetti un gran-       sformando l’energia solare attra-

                                                                                                                                 5

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Attilio Carotti
    verso la fotosintesi in crescita del-    sto San Giovanni, di nuovo un’ac-           Vorrei partire proprio dall’osserva-
    le foglie, dell’erba, portando anche     ciaieria, un’area dismessa molto            zione che il corpus disciplinare su cui
    un grande vantaggio sotto il profi-      grande, dove eravamo passati in se-         fonda la progettazione a risparmio
    lo urbano perché l’area è tutta mol-     conda fase con un progetto estre-           energetico nasce dalla Germania.
    to più fresca. Allora questo proget-     mamente spinto nell’integrazione            Ovviamente nell’ambiente centro-
    to era abbastanza pionieristico, tra     fra natura e architettura (ill.6). Nel-     europeo in cui i problemi invernali
    l’altro abbiamo utilizzato l’acqua       la vista dall’alto del masterplan           sono dominanti la questione è tra-
    del vecchio canale scolmatore del-       sembra esserci solo natura, in real-        ducibile in modelli algebrici statici.
    la Dora che era usata per il raffred-    tà le forme che disegnano come              Il trasferimento di questo corpus
    damento dell’acciaio, e oggi per raf-    delle foglie o dei quadrifogli o dei fio-   disciplinare alle problematiche del-
    frescare l’acqua dei pannelli a sof-     ri, di fatto sono dei tetti inclinati,      l’Italia che, come sappiamo, è un
    fitto radiante. La produzione base di    anche qui verdi, che nascondono             Paese estremamente allungato
    riscaldamento e raffreddamento           sotto di essi edifici diversi che sul-      (nell’Italia settentrionale abbiamo
    dell’aria è ottenuta tramite una         la stessa impronta a terra propon-          dei problemi paragonabili a quelli
    pompa di calore alimentata con il        gono spazi diversamente specializ-          dell’Europa centrale, ma man ma-
    cippato di legno, dunque una fon-        zati. Nella parte più vicina a terra è      no che ci spostiamo verso il centro
    te di energia termica davvero rin-       previsto un sistema di ambienti, di         e verso il meridione i problemi esti-
    novabile, e l’acqua fredda della Do-     parcheggi, di aree di servizio, di cen-     vi diventano dominanti), implica
    ra aiuta la produzione dell’acqua        trali tecnologiche, mentre negli spa-       una revisione in senso dinamico, co-
    fresca che in parte si mixa con il si-   zi più aulici, alti e a doppio affaccio,    me la variazione della temperatu-
    stema di pannelli radianti. Nella no-    sono previsti uffici, abitazioni e ser-     ra nell’arco delle 24 ore in condizio-
    stra idea gli abitanti sarebbero ve-     vizi pubblici. In un certo senso è di       ni estive.
    nuti a farsi le loro passeggiate sui     nuovo questa idea della “caverna”           L’apparato matematico e quindi gli
    parchi sui tetti dell’Environment        tecnologica che energeticamente             strumenti di calcolo dei nostri pro-
    Park, già piacevolmente utilizzati       protegge gli ambienti interni, con          gettisti sono un po’ più sofisticati
    dalle persone che lavorano sotto.        una immagine molto naturalistica            di quelli che ci sono arrivati per la-
    Nel ’98, l’anno successivo all’aggiu-    sotto il profilo urbano e architetto-       titudini centro europee. Vorrei co-
    dicazione del concorso per l’Envi-       nico, che è uno dei punti centrali          gliere subito la potenzialità dell’edi-
    ronment Park, è stato bandito un         della mia filosofia di progettazione        lizia. Facciamo una prova dei nostri
    altro concorso per l’area Falck di Se-   architettonica.                             consumi: l’unità di misura KW/h, i
                                                                                         kilowatt sono le potenze, se le mol-
                                                                                         tiplichiamo per un tempo abbiamo
                                                                                         delle energie, il motore della nostra
                                                                                         automobile ha una potenza in ki-
                                                                                         lowatt ma l’energia che produce per
                                                                                         andare da Milano a Torino si espri-
                                                                                         me in KW/h, quindi se proviamo a
                                                                                         farlo a casa, si trova un consumo
                                                                                         per KW/h per metro quadro. Imma-
                                                                                         ginate di sommare tutti i consumi
                                                                                         su un anno e dividere per la super-
                                                                                         ficie dell’appartamento – dell’ordi-
                                                                                         ne tra i 100 e i 200; espressi in Eu-
                                                                                         ro, sui 20/25 Euro per metro qua-
                                                                                         dro/anno e quindi su un apparta-
                                                                                         mento di cento metri si arriva rapi-
                                                                                         damente a 2.000-2.500 Euro all’an-
6                                                                                        no per il riscaldamento. Se chiede-
                                                                                         te ad amici di Carugate:
                                                                                         ”Ma voi in Euro quanto spendete
                                                                                         per mq di appartamento all’anno
                                                                                         per puro riscaldamento?”, vi dico-
                                                                                         no: “10-9-8 Euro al mq annuo.”

                                                                 7
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perficie si riduce la dispersione; in
L’architetto può ridurre le perdite                                                  linea di massima gli edifici di gran-
                                                                                     de taglia sono virtuosi energetica-
non soltanto aumentando lo spessore                                                  mente, la grande taglia porta dei
di isolamento, eliminando i ponti termici,                                           rapporti superficie/volume parti-
ma anche riducendo rispetto al volume                                                colarmente favorevoli mentre inve-
la superficie                                                                        ce i piccoli edifici coincidono con si-
                                                                                     tuazioni sfavorevoli. Il classico esem-
                                                                                     pio che si fa in questi casi è il con-
Insomma un fattore 2 o 3, è il limi-      ficato tra energie, risparmio ener-        fronto tra piccoli condomini, villet-
te che caratterizza la così detta ca-     getico e problemi dell’ambiente,           te a schiera e casette unifamiliari,
sa passiva, la casa in cui tutto ciò      l’emissione stabilisce un commer-          la superficie è sempre la stessa pe-
che è fatto a spese di energia vie-       cio tra i Paesi virtuosi a livello di      rò il rapporto tra superficie e volu-
ne ridotto al minimo; – addirittura       emissioni gas serra e Paesi meno           me diventa sempre più favorevole.
a Bolzano ci potrebbero indicare co-      virtuosi, in modo tale da rispettare       Un altro parametro è quello che si
me fiore all’occhiello una casa che       certe soglie di emissione; quello che      dice gradi/giorno GG ed è una sor-
produce tutta l’energia che consu-        interessa particolarmente l’edilizia       ta di furbizia matematica facilmen-
ma o addirittura consumo zero. La         è la direttiva sulle performance           te implementabile su un computer
situazione in Europa non cambia           energetiche dei building, le EPBD          per simulazioni di preprogetto, riu-
molto, il parco edilizio è spostato       nel 2002, che è la matrice di tutta        nendo in un unico parametro due
verso gli edifici vecchi o molto vec-     la normativa, la 192, più recente-         informazioni: una durata tempora-
chi. Se noi vogliamo tenere 20° in        mente 311 più restrittiva – per altro      le, la durata della stagione inverna-
quella casetta e fuori ce ne sono 0°,     l’Italia aveva già visto quattordici       le, per esempio da ottobre a febbra-
c’è una fuga di energia tanto mag-        quindici anni fa una legge molto           io, e insieme un’informazione termi-
giore quanto più scadente è l’edili-      sofisticata da un punto di vista           ca cioè il salto termico in gradi cen-
zia dell’involucro: micidiali sono gli    scientifico-tecnico, la 10 del 1991,       tigradi e in gradi Kelvin medio tra
spifferi, le aperture di finestra per     ma i tempi non erano ancora ma-            l’interno e l’esterno. Immaginate di
cambiare l’aria, la pregiata energia      turi, adesso direi che lo sono: le re-     prendere nota giorno per giorno
gialla gratuita che ci arriva va uti-     gole, pur con riserve, ci sono, rigo-      nella stagione invernale di riscal-
lizzata bene e comunque se quello         rose, vigorose ed è pensabile che          damento del salto termico fra l’in-
che esce è più di quello che entra la     l’Italia possa colmare i ritardi rispet-   terno di casa vostra e l’esterno e poi
differenza va reintegrata spenden-        to agli altri Paesi. Le Regioni posso-     di sommare tutti questi valori. Mi
do quattrini.                             no bypassare lo Stato centrale e re-       aspetto di avere a Sestriere, nel-
Come si possono migliorare le co-         cepire direttamente la direttiva –         l’estremo nord Italia, dei gradi gior-
se? Può avvenire proprio a livello già    anche la Regione Lombardia è mol-          no estremamente elevati ma rispet-
di ideazione architettonica. Il gio-      to attiva con un proprio protocollo        to a Pantelleria dei gradi giorno mol-
vane architetto può utilizzare ma-        di certificazione Cened che si af-         to bassi.
croparametri implementati addirit-        fiancherà a quello della Provincia.        Di solito si distinguono quattro fa-
tura su uno strumento di calcolo di       Questo è uno di quei macropara-            sce climatiche e i problemi cambia-
fascia bassa, come il foglio elettro-     metri che in fase di concezione del-       no sostanzialmente quando si pas-
nico, per simulare cosa succede           l’architettura è possibile facilmen-       sa alle basse latitudini, al di sotto
cambiando rapporto fra superficie         te discutere: con un foglio elettro-       addirittura dei 37°. Ricavare una mo-
e volume: quindi può ridurre le per-      nico sotto mano riusciamo a capi-          dellistica semplificata per l’uso pro-
dite non soltanto aumentando lo           re che riducendo il rapporto di su-        fessionale quotidiano è un tema di
spessore di isolamento, eliminan-
do i ponti termici, ma anche stu-
diando il rapporto tra superficie e         In linea di massima gli edifici di grande
volume, riducendo rispetto al volu-
me la superficie, riduce l’opportuni-
                                            taglia sono virtuosi energeticamente,
tà di fuga del calore. Le linee d’azio-     la grande taglia porta dei rapporti
ne europee prevedono di ridurre la          superficie/volume particolarmente
dipendenza dall’estero, di spostare
i mercati e renderli più favorevoli a
                                            favorevoli mentre invece i piccoli edifici
noi, creando un mix più che giusti-         coincidono con situazioni sfavorevoli.
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Back to the cave seventonine - Verso una edilizia compatibile Complessità e contraddizioni delle nuove tecniche di costruzione - Assimpredil Ance
Mario Cucinella
ricerca molto interessante. Direi di      sibile affrontare dei problemi “What      Non vorrei che si pensasse che per
puntare sempre più sull’edificio im-      if?”, cosa succede se aumento di 5        fare architettura “ecologica” sia suf-
pianto perché ormai non si può par-       centimetri, trovare i costi, trovare i    ficiente un ingegnere che fa i con-
lare più di edilizia e di impiantisti-    tempi di pay back e stimare addirit-      ti. Nell’architettura è importante il
ca, il problema è proprio dell’intera-    tura la CO2 evitata.                      rapporto con la forma, l’ingegneria
zione, dello scambio. Ho cercato di       Un altro fondamentale parametro           ci aiuta. Io sono un sostenitore del-
portare a un maggiore livello di ren-     è la costante di tempo dell’edificio      l’idea che l’architettura, di per sé,
dimenti il sistema di trasformazio-       che da un’idea dell’inerzia termica       sia già responsabile di una serie di
ne dell’energia per la climatizzazio-     dello spazio interno riscaldato. Tut-     benefici o di errori, cui fa seguito
ne invernale ed estiva: ridurre la per-   to quello che abbiamo detto per i         evidentemente un lavoro di inge-
dita della caldaia, estendere l’uso       gradi/giorno, quel famoso parame-         gneria per migliorare la prestazio-
delle pompe di calore reversibile,        trino che caratterizza la durata del-     ne di una costruzione.
valorizzare il recupero di calore del-    la stagione invernale e la severità       L’efficienza di un edificio dipende
l’aria esausta in uscita prodotta in      del salto termico, può essere este-       essenzialmente dalla sua forma, poi
questi sistemi di trasformazione,         so ai gradi/giorno estivi.Tutti i feno-   dalle sue performance e dall’isola-
grazie a scambiatori di calore mol-       meni dinamici sono caratterizzati         mento: su un edificio disegnato ma-
to potenti.                               dal fatto che la risposta del siste-      le si possono apportare correttivi
Se un tecnico viene a certificare ca-     ma a un carico dinamico ha un ri-         ma senza risolvere realmente il pro-
sa vostra dal punto di vista energe-      tardo e ha un’attenuazione o              blema.
tico, deve verificare in condizione di    un’esaltazione rispetto all’ingresso.     Il tema dell’energia è innanzitutto
un delta pressorio di 50 Pascal fra       È affascinante la possibilità di stu-     una grande opportunità creativa
l’interno e l’esterno che i ricambi       diare le caratteristiche dell’involu-     sia per un architetto, che per un in-
d’aria vadano da un quinto a poco         cro in modo da tarare questo suo          gegnere. In questi giorni si parla
meno di metà del volume in un’ora,        sfasamento e portarlo verso le ore        molto del tema “sostenibilità”, ma
è una definizione rigorosa di imper-      notturne in cui le condizioni am-         occorre essere coscienti che, per il
meabilità del vostro edificio: un cer-    bientali esterne sono invece parti-       momento, si tratta fondamental-
to N indice 50, cioè il numero dei ri-    colarmente favorevoli. Utilizzando        mente di operazioni di marketing
cambi d’aria quando il delta presso-      tecniche di raffrescamento passi-         perché viviamo in un contesto do-
rio fra interno ed esterno è uguale       vo, eventualmente con un aiuto nel-       ve i consumi sono sproporzionati a
a 50 Pascal, non supera un valore         la casa passiva si possono utilizza-      un qualsiasi concetto di sostenibi-
fissato massimo di mezzo volume           re dei piccoli input di energia, per      lità. Insomma per il momento si trat-
in un’ora. Se andiamo a vedere i ser-     esempio in inverno con la stufetta        ta di una grande contraddizione: se
ramenti high tech abbiamo uno 0,8,        elettrica, oppure in estate con il ven-   ne parla tanto, ma si agisce poco.
magari uno 0,01, uno 0,15 e uno 0,8       tilatore a soffitto, senza modificare     La cosa particolarmente inquietan-
che è un’eccellenza dei serramenti,       il budget energetico; con scherma-        te, in tutta questa vicenda, è che chi
ecco la possibilità quindi di recupe-     ture opportune è possibile control-       parla di riduzione di emissioni di CO2
ro evidenziato, quello che si chia-       lare il surriscaldamento.                 sono soprattutto i produttori di pe-
ma un aggregato compatto, cioè un
aggregato di calore, una pompa di
calore e un serbatoio di acqua, la
possibilità di pretrattare pensando
a una pompa di calore aria/aria, per
esempio preriscaldandola di 3°-4°
per farne aumentare poi il rendi-           Utilizzando tecniche di raffrescamento passivo,
mento in inverno.                           eventualmente con un aiuto nella casa passiva
Sempre a livello di preprogetto ar-
chitettonico è possibile con una cal-
                                            si possono utilizzare dei piccoli input di
colatrice programmabile fare simu-          energia, per esempio in inverno con la stufetta
lazioni su come approdare dalla             elettrica, oppure in estate con il ventilatore a
classe E alla classe C se sono neces-       soffitto, senza modificare il budget energetico;
sari dei costi nell’ordine del 10% con
dei pay back relativamente brevi di         con schermature opportune è possibile
4 o 5 anni e poi dei risparmi; è pos-       controllare il surriscaldamento.
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trolio. Tuttavia, la nostra dipenden-     la mattina – quando iniziano le at-        dell’inquinamento, quindi al decre-
za da questa risorsa, è assolutamen-      tività lavorative – e la notte si fa im-   mento dei consumi, ma per miglio-
te reale e la sua sostituzione con una    portante; quella che noi chiamia-          rare la qualità della vita, non tanto
differente implica cambiamenti mol-       mo “Società sostenibile” si è mani-        per ridurre i KW consumati. Negli
to importanti,che in questo momen-
to non stanno avvenendo.                    L’efficienza di un edificio dipende
L’evento recente più interessante in
questo senso è stato l’impegno del          essenzialmente dalla sua forma, poi dalle
Governo Blair sul tema della soste-         sue performance e dall’isolamento.
nibilità: con il grande programma
“Londra 2050” l’Inghilterra ha ridot-     festata nell’ultimo decennio, quan-        Usa l’energia pulita si paga di più,
to di molto le sue emissioni per la       do la domanda è cresciuta fino a           e questo ha attivato un meccani-
semplice ragione che è passata dal        50 giga watt. Il trend è in crescita.      smo di rapporto con la tecnologia
petrolio al gas avendone trovato nel      Per il prossimo decennio si ipotizza       – credo – molto vantaggioso. In
Mare del Nord.                            una curva che supera la linea ros-         America i produttori di energia eo-
Mi sembra inoltre interessante che        sa, quella del motore dell’Italia, che     lica vendono l’energia “pulita” al tri-
                                                                                     plo del prezzo usuale e in tanti la
                                                                                     acquistano, perché ritengono che
Sostenibilità e architettura possono integrarsi                                      un simile prodotto abbia un conte-
in una grande opportunità creativa per                                               nuto etico importante, dunque un
disegnare edifici con nuovi linguaggi                                                valore aggiunto, e credo che que-
e un atteggiamento maggiormente etico.                                               sto sia giusto. La Napa Valley, uno dei
                                                                                     più grandi distretti produttori di vi-
                                                                                     no, in California, ha necessità di fred-
in questo momento si stiano final-        non ha più potenza. Come faccia-           do per i processi di produzione del
mente evidenziando sempre di più          mo per superare questo limite? Tan-        vino, con costi energetici stratosfe-
gli aspetti economici della sosteni-      ti sono i metodi, prima forse anco-        rici. Il governo di Schwarzenegger
bilità. Un esempio molto chiaro è il      ra di pensare alle energie alterna-        finanzia per l’80% la costruzione di
meccanismo dell’impollinazione:           tive potremmo pensare a rendere
grazie all’equilibrio ecologico, noi      più efficienti i nostri sistemi. Le so-
mangiamo mele, pere e tutti gli al-       luzioni sono molte. Tutte le grandi
tri frutti, poiché gli insetti impolli-   avventure cominciano con un pic-
natori svolgono questo lavoro “gra-       colo passo, cominciamo a fare que-
tuitamente”, nel senso che nessu-         sti piccoli passi per cercare di capi-
no di noi li paga. Se domani i cam-       re dove possiamo andare.
biamenti climatici causassero un          Il tema dell’energia è trasversale al-
rivolgimento come quello di cui si        le società, quali esse siano. Due eco-
discute, il sistema gratuito che of-      nomie distanti e strutturalmente
frono gli insetti impollinatori sareb-    diverse come quella Nord Africana
be distrutto. Riprodurlo artificial-      e quella di Los Angeles negli Stati
mente, costerebbe all’uomo, due-          Uniti, presentano un problema co-
cento miliardi di dollari l’anno.         mune, anche se speculare: la prima
Questo a dimostrazione che la na-         non dispone di energia sufficiente,
tura non è indifferente all’econo-        la seconda ne consuma troppa.
mia, e per l’uomo rappresenta un          Questo bilancio problematico può
capitale enorme e ben valutabile.         essere in parte risolto con il contri-
Noi architetti siamo responsabili di      buto tecnologico.
tanti problemi legati ai consumi. Fi-     Nei Paesi in cui sta crescendo la do-
no agli anni Sessanta, la quota di        manda di sviluppo, il fotovoltaico
consumo elettrico diurno era pra-         come altre tecnologie ci aiutano a
ticamente equivalente a quella not-       costruire meno reti, a rendere più
turna. Negli anni Settanta e Ottan-       efficienti i sistemi. La politica negli
ta la forbice si è allargata significa-   Stati Uniti, soprattutto in Califor-
tivamente: la domanda di picco tra        nia, è invece molto attenta al tema
                                                                                     7
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campi fotovoltaici nei terreni di col-     possono integrarsi in una grande          vatore. Il tema dell’energia è fonda-
    tivazione delle viti. Il periodo in cui    opportunità creativa per disegna-         mentalmente legato alla forma del-
    le lavorazioni richiedono la refrige-      re edifici con nuovi linguaggi e un       l’edificio: com’è fatto, com’è esposto,
    razione è in realtà molto breve, co-       atteggiamento maggiormente eti-           com’è orientato;e la forma di un edi-
    sì per il resto dell’anno l’energia pro-   co. Se approfittiamo di questa op-        ficio per geometria e struttura, è già
    dotta viene venduta.                       portunità potremo di nuovo dise-          di per sé causa del 50% degli errori che
    Questo fatto ha generato un circo-         gnare finalmente degli edifici non        non si riescono più a recuperare.
    lo virtuoso e ora, sia l’industria che     regionalistici, perché il rapporto cli-   A Rimini abbiamo terminato l’an-
    i privati iniziano a intervenire con       matico è un rapporto che determi-         no scorso un edificio con la faccia-
                                                                                         ta a sud caratterizzata da una gri-
                                                                                         glia, su cui si arrampicano un gran-
                                                                                         de glicine e una grande edera, fa-
                                                                                         cendone un giardino verticale co-
                                                                                         me quello di certe case ottocente-
                                                                                         sche (ill. 7).
                                                                                         Per la sede ARPA di Ferrara, l’Agen-
                                                                                         zia della protezione dell’Ambiente,
                                                                                         abbiamo presentato un progetto
                                                                                         che rende l’edificio un filtro (ill. 8).
                                                                                         Si sviluppa su un solo piano con ca-
8                                                                                        mini che consentono una resa, dal
                                                                                         punto di vista della ventilazione e del
    piccoli impianti. Io credo che sia mi-     na delle soluzioni tecniche impor-        riscaldamento, assolutamente stra-
    gliore la strada della moltiplicazio-      tanti, non sono indifferenti le scel-     ordinaria.In un progetto analogo,per
    ne di tanti piccoli centri di produzio-    te architettoniche; io credo che non      l’Istituto di ricerche solari in Francia,
    ne energetica piuttosto che la gran-       sia una grande soluzione avere gli        abbiamo ottenuto un edificio che su-
    de centrale elettrica o la grande cen-     edifici attaccati alla macchina di re-    pera i 27° durante l’estate per solo
    trale fotovoltaica, come quella che        spirazione, potremmo fare molto           novanta ore all’anno.
    l’Enea ha a Monte Aquilone, in Pu-         meglio. La maggior parte dei consu-       Presso l’Università di Torino esiste
    glia, vicino a Manfredonia. Qui è          mi energetici proviene dalla mas-         uno straordinario laboratorio sulla
    stato costruito un pannello fotovol-       sa del costruito, poi ci sono i tra-      luce naturale dove abbiamo svolto
    taico lungo seicento metri, un og-         sporti e c’è l’industria. L’evoluzione    test su modelli per studiare la qua-
    getto di dimensioni enormi, il più         tecnologica nell’ambito dei traspor-      lità della luce: questo tipo di lavo-
    grande pannello fotovoltaico che           ti e dell’industria – sollecitata an-     ro richiede anche un grande impe-
    sia stato allacciato alla rete, una co-    che da molti aspetti normativi – è        gno di sperimentazione.
    sa davvero straordinaria. Tuttavia,        tale da rendere sempre più efficien-      Un edificio disegnato per Pechino,
    grazie all’immobilità del nostro Pae-      ti questi mondi.                          in collaborazione con il Politecnico
    se – in quell’impianto ci sono mo-         Al contrario, il mondo delle costru-      di Milano, il Sieeb (ill. 9) , non solo
    duli ormai vecchi di venticinque an-       zioni è notoriamente molto conser-        consuma poca energia ma, quan-
    ni. Per assurdo è diventato un cam-
    po di ricerca sul degrado dei mate-
    riali. Progrediamo perché conqui-
    stiamo nuove frontiere anche tec-
    nologiche. Ma questo non signifi-
    ca diventare uomini tecnologici o
    fare architettura ipertecnologica.
    Penso che il grande filone dell’ar-
    chitettura high-tech sia finito da
    molto tempo – per fortuna – e ora
    stiamo riconquistando un’architet-
    tura molto più umana, dove la tec-
    nologia non è l’oggetto, ma com-
    plemento di un processo.
    Allora, sostenibilità e architettura                                                                                             9

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Gianluigi Marazzi
do non ha utilizza tutta quella pro-       Dopo esposizioni così brillanti ritor-      ributtiamo in esterno, con eviden-
dotta anche dai pannelli fotovoltai-       niamo con i piedi per terra e vedia-        ti perdite energetiche.
ci, la vende; quindi è un edificio che     mo i problemi. Una serie di norme           Questo bilancio energetico ha una
cambia di segno, invece di consu-          recenti ci hanno detto che è vicino         parte in negativo dove c’è un ren-
mare meno produce.                         il 2012, il primo step della verifica       dimento che moltiplica la somma
Molti anni fa eravamo un po’ più           del protocollo di Kyoto: l’Italia si tro-   degli apporti di energia: ossia noi
bravi. Quando Marco Polo andò in           va in una situazione drammatica             possiamo intervenire sulla pelle del-
Cina nel suo viaggio del 1270, arri-       nel senso che, contrariamente alla          l’edificio, creare murature, parti opa-
vato in Persia, dove non avevano           riduzione prevista, arriveremo a            che, parti vetrate, con trasmittan-
mai visto un bianco, in segno di ap-       quella data con un incremento del-          ze bassissime, possiamo immagi-
prezzamento e di benvenuto gli             le emissioni di CO2.                        nare di adottare dei sistemi di ven-
venne offerto un gelato al tamarin-                                                    tilazione con dei recuperatori spin-
do: come riuscivano a fare nel 1270                                                    ti anche termodinamici dotati di
il gelato al tamarindo in mezzo al           Anche l’intervento                        pompe di calore che recuperano
deserto? Lo facevano con l’architet-         sullo stock esistente                     l’energia dall’aria prelevata dal-
tura: durante il periodo invernale                                                     l’esterno prima di rimetterla in at-
veniva scavata la terra e costruito
                                             deve assumere un                          mosfera ma, se non pensiamo e non
un grande muro, che proteggeva               atteggiamento                             progettiamo bene l’edificio in mo-
dal sole una porzione di terra; die-         consapevole verso                         do tale da riuscire a portare dentro
tro questo muro c’era un invaso di           questi temi.                              l’edificio gli apporti solari gratuiti,
pochi centimetri, dove era versata                                                     non riusciamo ad abbattere in mo-
l’acqua, un bene prezioso, raccolto                                                    do deciso i consumi.
con lunghi viaggi. Di notte la tem-        A Bruxelles, dove per il 2020 sono già      Su questo principio si basano tutti
peratura del cielo scendeva a -55°,        state previste ulteriori riduzioni del      i sistemi con facciate esposte a sud,
lo strato di acqua che era stato pro-      20% dei parametri previsti, ci si è         serre solari, serre bioclimatiche e
tetto durante il giorno dal sole len-      resi conto che tutte le economie            quant’altro. Ma il nuovo rappresen-
tamente ghiacciava per effetto ra-         verranno punite da questo atteg-            ta una piccola percentuale del co-
diante. Strato dopo strato, la cister-     giamento verso l’ambiente: sembra           struito, per cui immaginare di riu-
na veniva riempita, e su di essa si        arrivato al capolinea la sconsidera-        scire ad abbattere nei prossimi an-
realizzava il cupolone che d’estate        ta progettazione per corpi indipen-         ni le emissioni di CO2 intervenen-
creava il sistema di stratificazione       denti, dove l’impianto deve com-            do solo sul nuovo è una partita per-
del calore in alto. Strato dopo stra-      pensare nelle varie stagioni. Il D.L. 311   sa: se si paragona quello che po-
to si ghiacciava la terra e durante        in recepimento delle direttive eu-          tremmo risparmiare in termini di
l’estate questa cisterna mantene-          ropee ci pone di fronte a un diver-         emissioni pesandolo sullo stock esi-
va il freddo necessario per il ghiac-      so atteggiamento verso la proget-           stente, attualmente in Italia stima-
cio.Avevamo allora tutte le capaci-        tazione, che richiede un sforzo agli        to sotto le trecentomila unità abi-
tà di dialogare con l’ambiente. Quel-      architetti e agli ingegneri.                tative all’anno, vediamo che non ci
lo descritto è solo un caso, ma ci so-     Se guardiamo il semplicissimo sche-         arriveremo al 2012, e nemmeno al
no altri esempi straordinari di co-        ma che vi ha già mostrato il profes-        2050.
me si riusciva a sopravvivere senza        sor Carotti, vediamo un edificio e          Quindi anche l’intervento sullo
condizionatori. Quella sfida l’abbiamo     una semplice formula algebrica do-          stock esistente deve assumere un
vinta una volta e la vinceremo di nuovo.   ve QH è uguale al calore che l’edi-         atteggiamento consapevole verso
                                           ficio disperde: stiamo parlando di          questi temi. Utilizzando due siste-
                                           termico invernale, quindi di disper-        mi che mi portano ad avere la stes-
                                           sione di energia verso l’esterno, ab-       sa trasmittanza, sto applicando due
                                           biamo calore di trasmissione che            concetti di fisica tecnica completa-
                                           esce dall’involucro edilizio, il calore     mente opposti: immaginiamo il ca-
                                           di ventilazione, perché sia che si ri-      so in cui ho un edificio esistente e
                                           tratti di ventilazione naturale o mec-      faccio un intervento di coibentazio-
                                           canica prendiamo aria dall’esterno          ne termica: se agisco dall’esterno,
                                           per rinnovare l’aria all’interno, l’aria    quindi creo un involucro a cappot-
                                           all’esterno ha una temperatura più          to sull’edificio, lascio all’interno la
                                           bassa, la riscaldiamo, dopodiché la         muratura, un’inerzia che può diven-

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tare un accumulatore termico, met-            sistema di calcolo Best Class, lo stru-    condizione di dover utilizzare del-
to gli apporti solari che posso cap-          mento usato per fare le certifica-         l’energia che attualmente nella nor-
tare con superfici vetrate in una sor-        zioni energetiche, è un codice di cal-     mativa non è neanche presa in con-
ta di batteria, quando spengo l’im-           colo semplice, scaricabile da inter-       siderazione.
pianto questo calore viene ricedu-            net gratuitamente, si riesce ad im-        La normativa fa riferimento a qual-
to nell’ambiente e quindi riesco a            plementare in una giornata anche           cosa che ha origine come si diceva
sfruttare al meglio gli apporti sola-         il modello matematico di un edifi-         dal nord Europa o dall’Europa cen-
ri; viceversa se faccio un interven-          cio complesso, si riescono a fare si-      trale, tratta solo i problemi inver-
to di ristrutturazione mettendo tut-          mulazioni in cui si può giocare con        nali, un edificio a Milano richiede
to l’isolamento all’interno, lascian-         l’edificio, cambiando i tipi di vetri,     una progettazione complessa per-
do fuori la capacità di accumulare            le schermature, il tipo di impianto,       ché abbiamo nel periodo inverna-
energia dell’involucro senza riusci-          il tipo di isolamento interno o esterno.   le forti escursioni termiche e un pe-
re a sfruttarla, quel rendimento va           Per catturare energia solare la pri-       riodo estivo con temperatura e
a zero. Immaginiamo una situazio-             ma cosa è cercare l’esposizione mi-        umidità elevate.
ne di questo tipo nel momento in              gliore a sud, estendere le superfici       Un altro tema da considerare ogni
cui porto all’interno dell’energia e          vetrate, utilizzare vetri a bassa emis-    volta che affrontiamo un progetto
non so dove metterla, o apro la fi-           sione che abbiano capacità filtran-        è quello della conoscenza del luo-
nestra e quindi non la sfrutto, op-           ti, in modo tale che queste super-         go dove andrà realizzato l’edificio.
pure per assurdo devo intervenire             fici vetrate lascino penetrare all’in-     Nell’immaginario collettivo ci sono
con l’impianto di climatizzazione             terno dell’edificio l’energia senza        edifici derivati dall’idea delle “pas-
per cui spendo energia (abbiamo               farla uscire; ma ne vanno analizza-        sive house” dove l’impianto non c’è,
visto di recente dei casi dove si ar-         ti gli effetti in modo dinamico, co-       quindi l’edificio tende a sopperire
                                                                                         a tutte le funzioni di controllo del-
                                                                                         la temperatura solo giocando sul-
                                                                                         l’impostazione architettonica, ed è
Un edificio a Milano richiede una                                                        sicuramente la strada da percorre-
progettazione complessa perché abbiamo                                                   re. Questi temi richiedono però an-
nel periodo invernale forti escursioni termiche                                          che la conoscenza dei luoghi, un
                                                                                         edificio di tipo passivo in un centro
e un periodo estivo con temperatura                                                      come Milano può portare a proble-
e umidità elevate.                                                                       mi se non è affrontato nel modo
                                                                                         corretto proprio perché si creano
                                                                                         isole di calore; riportare in modo
riva, nell’applicazione meccanicisti-         sa succede a un certo punto se la          acritico all’interno delle città speri-
ca della nuova normativa, a fare de-          temperatura interna inizia a salire,       mentazioni o comunque modi di
gli interventi di ristrutturazione do-        se per esempio sulle superfici ve-         progettare pensati per contesti non
ve si applicano in modo così pedis-           trate non ho previsto protezioni           urbani può invece creare problemi
sequo i principi e i limiti del 311 da        esterne. Il fattore solare è la capa-      soprattutto in estate, quando non
installare serramenti con prestazio-          cità che ha un serramento di tene-         sappiamo più come smaltire il ca-
ni incredibili, poi non si mettono le         re verso l’esterno il carico termico       lore accumulato all’interno delle
schermature all’esterno perché han-           per cui se ho una protezione ester-        strutture.
no bisogno di manutenzione), è più            na, anche a parità di vetro traspa-        Oggi il primo vincolo progettuale è
comodo mettere le protezioni so-              rente, ho dei fattori solari 0,8-0,9,      tornato a essere il consumo del-
lari sui vetri o all’interno, con il risul-   significa che entra solo il 10% del        l’energia in inverno e in estate.Van-
tato di attivare gli impianti di con-         carico radioattivo, viceversa se ten-      no considerati ovviamente la desti-
dizionamento anche in inverno e di            go la protezione solare all’interno,       nazione d’uso e il luogo di realizza-
consumare energia elettrica pregia-           minimo entra il 40%, una volta che         zione, lo studio dell’involucro edili-
ta durante la stagione invernale. Il          è dentro poi il calore durante l’in-       zio non può essere sempre uguale
processo progettuale deve essere              verno aiuta a non utilizzare l’im-         a nord o a sud ma anche in funzio-
organizzato e gestito cercando fin            pianto e quindi riduce l’emissioni         ne dell’uso che si fa delle strutture.
dai primi passi di creare un’integra-         nocive ma, se ho come dicevo pri-          Per il residenziale, almeno al nord
zione con la progettazione.                   ma applicato i limiti di legge per cui     Italia o comunque nelle nostre zo-
Ci sono sistemi di supporto proget-           ho isolato o iper-isolato l’edificio,      ne, l’isolamento a cappotto è la so-
tuale anche a basso costo come il             posso trovarmi veramente nella             luzione che ci porta più vantaggi:

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utilizzando questo tipo di coiben-        gliamo raggiungere, la prima rispo-       pianto di climatizzazione classico a
tazione riduciamo i consumi di un         sta è: “Classe A”.                        fancoil o a tutt’aria, immettiamo
7-8% perché eliminiamo tutti i pon-       Quando però si mettono insieme            nella batteria dell’acqua a 7°, ab-
ti termici su travi e pilastri; non è     tutti i costi fa retromarcia; un di-      bassiamo la temperatura e indiret-
una scelta obbligatoria, è in funzio-     scorso è l’applicazione delle nor-        tamente teniamo bassissima l’umi-
ne anche dell’uso degli ambienti.         mative che richiedono di rispetta-        dità, è un modo assurdo di conti-
Nel progetto che abbiamo fatto per        re i limiti delle trasmittanze e si ar-   nuare a fare climatizzazione perché
un collegio universitario qui a Mi-       riva a un certo consumo, altro te-        per controllare uno dei parametri
lano c’era l’esigenza di avere una        ma è quello delle certificazioni ener-    che dà comfort, che è la tempera-
zona con camere, destinata quindi         getiche che sul nuovo diventa una         tura, continuiamo per tutta la gior-
a un uso continuativo, e una zona         libera scelta della committenza: de-      nata e tutta la notte ad abbassare
destinata a ospitare un auditorium        ve decidere se porsi verso il merca-      l’umidità anche a valori superiori al
usato per poche ore durante la set-       to in un modo nuovo, realizzando          necessario; viceversa con il sistema
timana o addirittura durante il me-       un immobile estremamente com-             a pannelli radianti abbiamo già del-
se quindi con un diverso consumo          petitivo dal punto di vista dei con-      le condizioni di confort estive otti-
di energia: in quel caso abbiamo          sumi, oppure situarsi in una situa-       me a 27°-28° con un’umidità anche
pensato di privilegiare un isolamen-      zione intermedia.                         al 60% ; in termini di gestione si ar-
to interno con una minima venti-          Altri temi da sviluppare riguarda-        rivano ad avere risparmi del 40%.
lazione naturale, se l’impianto non       no l’immissione dell’energia termi-       L’altro tema che volevo trattare è
viene attivato non consuma ener-          ca e frigorifera all’interno degli am-    l’alimentazione del sistema di pro-
gia, quando decido di utilizzare l’au-    bienti. Negli ultimi tempi cresce         duzione dell’energia termica frigo-
ditorium in pochi minuti viene por-       l’applicazione di tecnologie radian-      rifera, e qui riallacciarmi al discor-
tato in temperatura, nell’arco del-       ti: quando l’edificio è progettato be-    so del fotovoltaico. Fino a pochi gior-
l’anno si spende un decimo di quel-
lo che avremmo speso nell’ipotesi
che prevedeva un involucro tratta-         Riportare in modo acritico all’interno delle
to tutto l’anno.                           città sperimentazioni o comunque modi di
Oltre al filone normativo e quindi
all’applicazione della 311, oggi si sta
                                           progettare pensati per contesti non urbani
portando in luce il tema della cer-        può invece creare problemi soprattutto in
tificazione energetica: dall’1 luglio      estate, quando non sappiamo più come
2007 per ogni vendita di edifici in        smaltire il calore accumulato all’interno
blocco che superino i 1000 mq do-
vremo allegare al rogito il certifica-     delle strutture.
to energetico che ci dirà quanti
KW/h all’anno, per il riscaldamento       ne dal punto di vista dell’involucro      ni fa su questo tema ero abbastan-
invernale, l’edificio consuma. Dall’1     e quindi ha ridotto le necessità          za scettico, un corso di aggiorna-
luglio 2008 l’obbligo del certificato     energetiche, l’applicazione del si-       mento mi ha chiarito tanti dubbi.
energetico verrà esteso anche agli        stema radiante diventa facile, in sé      L’architetto Cucinella citava prima
edifici inferiori ai 1000 mq slp e        il sistema di controllo della tempe-      quel pannellone mai collegato alla
dall’1 luglio 2009 la certificazione      ratura interna con impianti radian-       rete, che ha permesso di stabilire
energetica riguarderà qualsiasi tipo      ti ha il vantaggio di utilizzare flui-    cosa succede in venticinque anni di
di immobile nel momento in cui lo         di a bassa temperatura in inverno         permanenza al vento, al sole, all’ac-
metto sul mercato. Il tema della cer-     e ad alta temperatura in estate. Ri-      qua del mare: pur costruito con tec-
tificazione energetica sta creando        spetto alla produzione usuale di ac-      nologie scarse, il pannello ha evi-
forti aspettative, modificando il mo-     qua refrigerata a 7°(che implica          denziato delle macchiette, però al-
do di vedere un’abitazione: para-         macchine ad alto consumo energe-          cune parti messe in funzione han-
dossalmente anche su beni di mi-          tico), con un impianto a pannelli ra-     no perso il 4% rispetto al rendimen-
nor valore tipo le automobili più o       dianti in estate l’acqua può essere       to iniziale. La manutenzione di tut-
meno tutti hanno idea dei consu-          immessa a 18°-20°; l’altro grande         to questo materiale, pannelli, inver-
mi; sulle abitazioni che valgono al-      vantaggio è che la deumidificazio-        ter, eccetera, mi ha suscitato qual-
cuni milioni di Euro, c’è un tabù.        ne, un costo notevole in termini di       che preoccupazione. Chi sta seguen-
Quando chiediamo al nostro com-           gestione energetica, viene effettua-      do il problema mi ha rassicurato
mittente che classe energetica vo-        ta solo quando serve. Con un im-          che sono stati ideati con concetti

                                                            14
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