NON ABBIATE PAURA DELLA BONTÀ E NEANCHE DELLA TENEREZZA - Suore Salesie
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ANNO LVI - N. 3 - 2018 - Bollettino della Congregazione delle Suore Salesie PD - POSTE ITALIANE SPA - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/2/2004 N. 46) art. 1 comma 2 e 3 NE/PD NON ABBIATE PAURA DELLA BONTÀ E NEANCHE DELLA TENEREZZA Vita della Chiesa Missioni Norberta Piva: Educare è una passione Una grande Madre che ci muove pagina 12 pagina 40
Sommario Vita della Chiesa 3. Sognare in grande! 4. Esci dalla tua terra e va 6. 25 anni di vita! Casa Famiglia Leonati festeggia 7. 100 anni, 100 anni, 100 anni. È festa...festa...festa! 8. L’umiltà della mosca... non sia la nostra! 9. Canteremo senza fine l’amore del Signore! 12. Norberta Piva: una grande madre! Beata Liduina 16. Beata Liduina Meneguzzi 18. Giovani siete meravigliosi! 19. Grazie per l’accoglienza 20. La Beata è sempre con noi 21. Mettiamo un sorriso nei nostri volti 22. Beata Liduina proteggici! LA TUA MISSIONE IN CRISTO Cara Redazione 24. Fondazione Don Carlo Gnocchi Anche tu hai bisogno di concepire la totalità della tua vita 24. Thailandia 25. C’è bisogno di più umanità come una missione. 26. Dall’Angola un ringraziamento ai familiari di suor Stefania Ragazzo Prova a farlo ascoltando Dio nella preghiera Dalle Comunità e riconoscendo i segni che Egli ti offre. 27. FISM Roma: «Mettersi in ascolto dei bambini Chiedi sempre allo Spirito Santo che cosa Gesù e dei loro sogni» 29. 50 anni insieme a Gesù, con gioia! si attende da te in ogni momento della tua esistenza 30. Uscite! ...andate! ...incontrate! 32. Una presenza serena che sa di buono! e in ogni scelta che devi fare, 34. Nostalgia! 35. Eccomi! per discernere il posto che ciò occupa nella tua missione. 36. Esperienza in Italia 37. Un saluto a suor Lorenzetta! E promettigli di plasmare in te quel mistero personale che possa riflettere Gesù Cristo al mondo di oggi. Missioni 38. Una vita sostenuta dall’amore di Dio Voglia il cielo che tu possa riconoscere 39. Presentazione dei progetti scolastici 2018 qual è quella parola, quel messaggio di Gesù 40. Educare è una passione che ci muove 42. La santità esercitata nella vita quotidiana che Dio desidera dire al mondo con la tua vita. 43. Detto e fatto! Meravigliose sono le tue opere 45. Dio è d’accordo con per quello che sei e fai! Lasciati trasformare, lasciati rinnovare dallo Spirito, 47. Viaggiare per l’Angola oggi e ora affinchè ciò sia possibile e così la tua preziosa missione Nella luce di Dio non andrà perduta. 48. I nostri defunti Il signore la porterà a compimento anche in mezzo ANNO LVI - N. 3 - 2018 ai tuoi errori Bollettino trimestrale per la Congregazione delle Suore Salesie - PD Direttore Responsabile: Mimmo Vita e ai tuoi momenti negativi purché tu non abbandoni Direzione e Amministrazione: Corso Vittorio Emanuele II, 172 - 35123 Padova Tel. 049.8801355 - 8801433 Fax 049.8801426 la via dell’amore e rimanga sempre aperto mail: salesrivista@salesie.it web: www.salesie.it CCP 15278351 POSTE ITALIANE SPA - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 alla sua azione soprannaturale che purifica e illumina. (conv. in L.27/2/2004 N. 46) art. 1 comma 2 e 3 NE/P Aut. Trib. PD n. 245 del 5 Novembre 1963 STAMPA e GRAFICA: Grafiche Erredici Srl - Padova Ai sensi del D.L. n. 196/2003 si garantisce la massima riservatezza dei dati personali forniti dai lettori a Vita Salesia e la possibilità di richie- Da “Gaudete et Exsultate” (n° 23 -24) di Papa Francesco derne la rettifica o la cancellazione.
Vita della Chiesa Sognare in grande! Q uando di qualcuno si vuo- le dire che manca di buon senso, o anche solo di senso comune, si dice: «È un sogna- tore». Perché il sognatore non ha i piedi sulla terra, non sa che cosa sia la concretezza, non ha con- sapevolezza dell’opportunità, non è capace (o magari non vuole?) di “farsi furbo”. Una condizione tipica dei giovani, ai quali non a caso vie- ne spesso ripetuto fino alla nausea «quando te la smetterai di sogna- re, allora finalmente…». Così che il sognare finisce con l’avere una sua propria dignità esclusivamente come attività onirica notturna, men- tre il sognare di giorno è solo una perdita di tempo. Già, una perdita di tempo. Ma per chi? E rispetto a che cosa? Per papa Francesco ci sono pochi dubbi, e lo ha detto chiaramente incontrando qualche mese fa i 70.000 giovani italiani nel raduno convocato in vi- di sognare ad occhi aperti grandi giato nel vescovado, si è spogliato sta del Sinodo di questo ottobre: progetti di bene e non dovete la- delle vesti e le ha date al padre: “La- perché, ha affermato, i sogni dei ra- sciarvi scoraggiare dalle difficoltà. sciami andare”». Questo ragazzo «si gazzi «fanno un po’ paura agli adul- Cristo – sottolineò – ha fiducia in chiamava Francesco, e ha cambiato ti. Forse perché hanno smesso di voi e desidera che possiate realiz- la storia dell’Italia». Per il Papa il sognare e di rischiare, forse perché zare ogni vostro più nobile ed alto «Santo Poverello» di Assisi «ha ri- i vostri sogni mettono in crisi le loro sogno di autentica felicità. Niente è schiato sognando in grande, non co- scelte di vita». E sì, mettono in crisi impossibile per chi si fida di Dio e si nosceva le frontiere. Era un giovane le certezze di ripiego, un po’ vigliac- affida a Dio. Guardate alla giovane come voi, e come sognava!». Sogni che, di chi ha tirato i remi in barca: Maria! L’Angelo le prospettò qualco- grandi, belli, per vedere i quali non «Ma voi – ha aggiunto Francesco – sa di veramente inconcepibile: par- aveva bisogno di artifici né droghe non lasciatevi rubare i vostri sogni» tecipare nel modo più coinvolgente che «ti addormentano il cuore, ti perché «un giovane che non sa so- possibile al più grandioso dei piani bruciano il neurone, ti rovinano la gnare è un giovane anestetizzato», di Dio, la salvezza dell’umanità». vita». Sogni che hanno ogni dirit- mentre peggio ancora sono «i gio- Anche Francesco ha voluto propor- to di cittadinanza e che, dunque, vani da divano», o quelli «senza so- re ai suoi interlocutori, la settimana non soltanto non meritano di es- gni che vanno in pensione a 20-22 scorsa, l’esempio di un ragazzo che sere mortificati, ma che in qualche anni». «sognava in grande», e non aveva modo, in ogni modo, il “mondo dei Alla veglia di preghiera con i giova- paura di farlo: «C’era un ragazzo qui grandi” dovrebbe sempre incorag- ni italiani del 1 settembre del 2007, in Italia, che cominciò a sognare alla giare, spingendo i giovani a coltivar- a Loreto, Papa Benedetto lanciò un grande, e il suo papà, un grande af- li come un fiore prezioso. Che forse messaggio analogo: «Lasciate che farista, cercò di convincerlo, ma lui non darà mai nessuna ricchezza, ma questa sera io vi ripeta: ciascuno disse: “No, io voglio sognare questo aggiungerà bellezza al mondo. di voi se resta unito a Cristo, può che sento dentro”, e alla fine se n’è compiere grandi cose. Ecco perché, andato per sognare». Allora il padre Dott. Salvatore Mazza cari amici, non dovete aver paura lo seguì: «Quel giovane si è rifu- Ottobre 2018 Vita Salesia 3
Vita della Chiesa Esci dalla tua terra e va S ono le prime parole di Dio a un uomo che sarà padre dei credenti. Ad Abramo è chiesto di uscire dai suoi confini e di mettersi alla guida di un popolo per dirigersi verso uno spazio-indefinito che gli verrà mostrato. Abramo deve sce- gliere di muoversi per iniziativa di un Dio che si rivela a lui come un Dio nuovo. Abramo non appare mai come un giovane. Si trova nella maturità adulta al momento della chiamata. La vecchiaia sembra vestirsi di un coraggio, una lucidità e una capacità di distacco da se stessi apparente- te per noi, oggi. Vivere in uscita. chio attracchi all’isola, ricco di tutto mente ignota ai giovani. Dice un poeta: “Avere il coraggio di ciò che hai guadagnato per via, sen- Del resto sono vecchi anche i più partire significa avere il coraggio di za contare tutto ciò che Itaca ti darà. audaci esploratori del nuovo testa- vivere, di crescere e anche di mori- Itaca ti diede il bel viaggio. Senza di mento: quei Re Magi che si misero re. Perché si è in cammino?” essa non saresti uscito per via… sulla scia del segno fornito da una Secondo un apologo arabo esistono Cometa. Anche per essere i Magi, ci tre tipi di viaggiatori: vuole il coraggio, la speranza, l’osti- chi procede coi piedi: i suoi passi La vita come un viaggio: nazione del vecchio, che sono qua- si impolverano su piste assolate, si istruzioni per l’uso litativamente diversi dall’audacia inerpicano su erte scoscese, si ripo- ambiziosa dei giovani. sano in valli, oasi, locande. Sono i Il viaggio è metafora della vita. Un Il vecchio ha sperimentato abba- mercanti i cui percorsi sono gover- viaggio non sempre agevole, non stanza a lungo la realtà interna ed nati da fini precisi; sempre pianificabile nei dettagli esterna al suoIo, per coltivare illu- chi avanza per strade e città con e prevedibile, ma che porta in sé il sioni, ambizioni, deliri di onnipo- gli occhi. Costui vuole capire e sa- senso dell’uomo, l’attuazione di una tenza, ma ha acquisito un distacco pere, perdere lo sguardo in oriz- promessa. adeguato da sé per rischiare se stes- zonti luminosi di un panorama o in Esistono: so e per rischiare di guidare gli altri arabeschi di un bassorilievo. Sono i Viaggi subiti e viaggi agiti: Passa- lungo il cammino ignoto. sapienti; vo i giorni della mia vita seguendo le Nella storia di Abramo, la triplice chi viaggia col cuore. Non si ac- vie della verità e della giustizia formulazione: Vattene dal tuo pa- contenta di camminare, visitare, sa- Viaggi iniziatici: Generano re- ese, dalla tua patria e dalla casa di pere ma vuole vivere con gli uomini sponsabilità. Introducono a una vita tuo padre evidenzia l’enormità del- e le donne della terra visitata. È il più grande. la richiesta divina. Abramo, giunto pellegrino. alla soglia della vecchiaia quando i bisogni di sicurezza sono maggiori, Kavafis, un poeta che scrive su “ita- Chi è il grande regista del deve sradicarsi da tutto ciò che, co- ca”, il viaggio di ritorno verso casa viaggio? Il cammino stituendo la sua esperienza di vita, dice: “Quando esci per intraprende- del pellegrino lo ha reso Abramo, deve perdere le re il viaggio verso Itaca prega che sicurezze legate alle conoscenze e sia lunga la via, colma di avventure Partire è proprio morire. abilità possedute, alla posizione so- colma di conoscenze. Sempre nel Il pellegrino quando «parte» lascia ciale acquisita, alle reti amicali, alla tuo animo abbi Itaca. L’approdo, lì è la sua casa, supera le abitudini, in- religione consegnata dai padri. la tua destinazione. Ma non affret- terrompe il lavoro. Dalla fede ai nostri giorni. tare assolutamente il viaggio. È me- È la logica di ogni giornata della vita. Papa Francesco usa frequentemen- glio che duri molti anni; e già vec- Ogni mattina occorre rischiare di 4 Vita Salesia Ottobre 2018
Vita della Chiesa uscire, affrontare l’ignoto. Siamo un popolo in cammino. tri per le loro idee, le loro abitudini, Nel pellegrinaggio: si lasciano re- Chiamati ad aiutarci, a condividere. 72. Egli disse: «Imparate da me che altà anche importanti. Ci si ribella Ci riconosciamo non per la profes- sono mite e umile di cuore, e trove- alla ciclicità dei ritmi. Si va altrove. sione ma come uomini. Scopriamo rete ristoro per la vostra vita» (Mt Si cerca qualcosa. Occhi e cuore si la fatica dell’altro. Cerchiamo di ve- 11,29). Se viviamo agitati, arroganti concentrano su una meta: la possi- dere ciò che ci unisce. di fronte agli altri, finiamo stanchi e bilità di ritornare cambiati. Lasciamoci condurre … da Dio. spossati. Ma quando vediamo i loro Il rischio è che si tratti di un giro at- Non viviamo con tutto deciso, pro- limiti e i loro difetti con tenerezza torno a se stessi. Può darsi che, alla grammato. Perdiamo le nostre sicu- e mitezza, senza sentirci superiori, base di tutto, ci sia solo la voglia di rezze abituali! possiamo dar loro una mano ed evi- evadere. Viviamo come nomadi d’amore. tiamo di sprecare energie in lamenti (Ungaretti) inutili. Per santa Teresa di Lisieux «la carità perfetta consiste nel sop- Nel partire ci chiediamo: portare i difetti altrui, non stupirsi qual è la meta? Ma esiste un compito assolutamente delle loro debolez- importante in questo ze». Non ci accontentiamo di essere viaggiare: la missione 73. Paolo menziona la mitezza come turisti, che devono osservare e fo- un frutto dello Spirito Santo (cfr Gal tografare tutto, vogliamo essere Andate, è l’ultimo invito di Gesù ai 5,23). Propone che, se qualche volta pellegrini, coloro che cercano nel suoi discepoli. Ci aspetta il mondo. ci preoccupano le cattive azioni del frammento, un monte, l’oltre. La Qui siamo chiamati a vivere come fratello, ci avviciniamo per correg- meta ha una valenza simbolica. pecore in mezzo ai lupi. Credere che gerle, ma «con spirito di dolcezza» Sospendere per un po’ la vita ordi- la mitezza è più forte della violenza. (Gal 6,1), e ricorda: «e tu vigila su te naria è per conoscere diversamente Ascoltiamo cosa dice in Gaudete et stesso, per non essere tentato an- i compagni di viaggio. exultate il papa: che tu» (ibid.). Allora: va’ dove ti porta il cuore. 71. È un’espressione forte, in questo Reagire con umile mitezza, questo è Scopriamo la bellezza di cosa signi- mondo che fin dall’inizio è un luogo santità. fica avere solo l’essenziale, dipen- di inimicizia, dove si litiga ovunque, dere, chiedere, non essere nei nostri dove da tutte le parti c’è odio, dove p. Piero Ottolini ambienti abituali… continuamente classifichiamo gli al- Chi segue il cammino della verità non inciampa. Mahatma Gandhi Ottobre 2018 Vita Salesia 5
Vita della Chiesa 25 anni di vita! Casa Famiglia Leonati festeggia G ià dai primi mesi del 2018, in casa famiglia si incomincia a parlare di festa: la mente cor- re indietro negli anni, fino al settembre 1993, quando Ma- dre Paola e suor Carlottina entrano nell’appartamento di via dei Salici, per abitarvi con le prime ospiti. Sia- mo nel venticinquesimo anno! E poi, vent’anni fa, si è costituita anche l’Associazione di volontariato “Leo- nati”: bisogna festeggiare! Tutto incomincia a muoversi, si fan- no ipotesi sulla data e sulle moda- lità di svolgimento della festa e si prendono i primi contatti per or- ganizzare al meglio. Vogliamo che sia una festa di famiglia da vivere ragazze che oggi vivono in casa fa- nella semplicità e nella riconoscen- miglia. L’idea sembra buona. Si sta- za verso quanti hanno sostenuto e bilisce la data del 23 settembre, in continuano a sostenere un’opera accordo con don Giuseppe, attuale tanto bella e importante. Come or- parroco di S. Teresa, e ci mettiamo ganizzarla? Si pensa alle numerose in movimento. Questi in sintesi i ragazze che negli anni hanno vissu- preparativi. to in casa famiglia e ai volontari che Si arriva al giorno della festa. ne sono parte attiva; a don Egidio, Siamo numerosi in chiesa per rin- primo parroco di S. Teresa con cui graziare il Signore del bene ricevuto si è dato avvio all’opera e che po- e donato. Don Egidio nomina tut- trebbe celebrare l’Eucaristia; a chi, te le ragazze che sono state ospiti sembra più piccola di come la ricor- in un modo o nell’altro, si fa vicino della casa famiglia e le suore che davano! Un breve giro tra le stanze con la sua presenza e il suo aiuto. vi hanno prestato servizio; ricorda e si siedono in cucina a sfogliare Tante persone da invitare: come le origini dell’opera e l’entusiasmo gli album delle foto che catturano raggiungerle? E-mail, whatsapp o iniziale dei parrocchiani; ricorda frammenti di vita serena. lettera cartacea? L’invito potrebbe gioie e fatiche e guarda avanti con A sera ci aspetta un altro appun- essere preparato dalle bambine e la fiducia di chi sa che Dio accom- tamento: il recital “Liduina story”. pagna i nostri passi. Interviene con Siamo in pochi in chiesa, ma anche gioia anche Madre Paola e guarda chi entra solo per curiosità ammette con soddisfazione le giovani non che è veramente bello. più bambine. La festa si conclude così: con il ri- Ci ritroviamo poi in patronato con cordo della Beata Liduina e della tutti coloro che vogliono festeggia- sua generosa disponibilità a servi- re con noi e, più tardi, sotto il ten- re. Crediamo che sia lo spirito del- done allestito in occasione della la casa famiglia, dove si accoglie, si sagra, per condividere un semplice ascolta, si accompagna, si condivide, “porta e offri”. Si respira serenità dove le porte sono aperte e dove, e comunione. La giornata è carica con l’aiuto del Signore, si cerca di di emozioni! Le ragazze che hanno donare amore. accolto l’invito tornano a visitare la casa dove hanno vissuto alcuni anni: Salesie della Casa Famiglia Leonati 6 Vita Salesia Ottobre 2018
Vita della Chiesa 100 anni 100 anni 100 anni È festa … festa …festa! N ella casa “Don Domenico Le- late tutte che si guardavano intorno tesi con Maria ad esprimere il gra- onati” a Ponte di Brenta, da per chiedersi cosa succedesse. zie più sincero. Le voci maschili dei tempo le Salesie si prepara- La giornata è iniziata con la S. Mes- nipoti si distinguevano per la loro vano a festeggiare i 100 anni sa: un grande grazie è salito, di cuo- potenza. La gioia interiore che inva- di vita della cara suor Liset- re, al Signore per le grandi opere deva i presenti era palpabile. ta. Alle consorelle che le dicevano: compiute nella nostra Sorella lungo La festa si è protratta fino a sera: “Coraggio! Stai contenta fra qualche l’arco della lunga vita. Fin dalle pri- è sembrata veramente una festa giorno è il tuo compleanno!”, lei ri- me ore del pomeriggio la casa si è di nozze attorno a 100 anni di vita spondeva: “Non so se arriverò…”. affollata di parenti, nipoti, cugini, e spesi per il Signore al servizio e dei Per lei 100 anni erano troppi! conoscenti arrivati per circondare di fratelli, una testimonianza di affetto La nostra Madre Paola, Superiora ge- affetto e riconoscenza la nostra cen- fraterno, sincero, una famiglia unita nerale, ha pensato di ricordare l’av- tenaria e si sono uniti alle sorelle in nella carità. I familiari hanno gentil- venimento, con una e-mail, a tutte le un coro di auguri. FESTA…FESTA…FE- mente ringraziato per aver goduto comunità vicine per renderle parte- STA! Si leggeva nel cuore di tutti! E di tanta gioia. cipi della gioia dell’avvenimento. La suor Lisetta? Vigile e partecipe era risposta non è mancata. Un numero stupita di tanta allegria intorno a lei. Comunità di Ponte di Brenta impensato di salesie sono accorse il Il momento più commovente è stato 31 agosto con tanto entusiasmo per quando è salito al cielo il canto del festeggiare suor Lisetta e le amma- Magnificat. Gli animi di tutti erano Ottobre 2018 Vita Salesia 7
Vita della Chiesa L’umiltà della mosca… non sia la nostra! «Per una mosca sentirsi nulla di fronte a una montagna non è idee dominanti. Tali atteggiamen- grande umiltà; lo stesso si dica di una favilla o una scintilla di ti potrebbero generare fenomeni che possono portare a veri e propri fronte al sole; l’umiltà consiste nel non sentirsi superiori agli altri disturbi, come, ad esempio, la pre- e nel non pretendere di essere stimati dagli altri. A che punto sei a sunzione, lo sminuire le doti e le questo proposito?» capacità altrui, l’accentrare poteri o cariche, l’attirare l’attenzione, la (San Francesco di Sales, Filotea, V, 5). ricerca spasmodica di notorietà, il L fare smanioso ed impaziente, ma a sottile ed arguta distinzio- sempio, perché come ho fatto io, fac- anche il defilarsi, l’isolarsi, il trince- ne che San Francesco di Sales ciate anche voi» (Gv 13,14-15). Per rarsi dietro false urgenze, il simula- opera all’interno del concetto il cristiano è necessario e sufficiente re malattie, ecc. L’umiltà umana sta di umiltà è fondamentale per che l’attività delle proprie virtù mo- nell’evitare di porsi da sé al centro, compiere passi importanti rali, tra cui l’umiltà, venga permeata ma anche di decidere di stabilirsi al verso la comprensione della vera ed informata da fede-carità, verso di fuori. L’equilibrio tra queste due umiltà cristiana. L’umiltà non consi- se stesso e gli altri, alla sequela del tendenze, rivela in un soggetto la ste nel sentirsi debole di fronte ad Cristo. propria maturità caratteriale e la uno più forte, o piccolo di fronte a La virtù dell’umiltà offre al creden- propria stabilità emotiva, per mezzo persone più grandi. Dice san Fran- te un’idea adeguata della posizio- delle quali si arriva a comprendere cesco: «l’umiltà consiste nel non ne che l’uomo ha davanti a Dio e al che «il segno più evidente dell’umil- sentirsi superiori agli altri e nel non prossimo. In questa ottica, l’umiltà tà è la prontezza nell’obbedienza» pretendere di essere stimati dagli non è una qualità umana spregevo- (San Benedetto Regola, 5). La vera altri». le, come molti la intendono, propria umiltà, dunque, risiede nella cono- Da grande conoscitore dell’animo di una morale da schiavi, ovvero scenza realistica del proprio valore umano, ma anche della legge di Dio, frutto di un animo debole e impo- e nel coraggio di ammettere i propri San Francesco individuò i due “am- tente, come di «una mosca di fronte limiti ed errori, oltre che nella con- biti” dove si esercita l’umiltà: nel ad una montagna». Ma non è nean- sapevolezza di poterla raggiungere “non sentirsi superiore” e nel “non che il tentativo di far passare per soltanto gradualmente, mediante pretendere di essere stimati”. Il cri- umiltà il mascherare proprie e ripro- una costante azione di contrasto e terio è scorgere il proprio bene, nel vevoli debolezze e squilibri. L’umil- una continua richiesta di grazia. bene dell’altro. L’assenza di superio- tà è lo “strumento” che equilibra gli L’umiltà procede per gradi, ma an- rità e di pretesa stima, conduce alla eccessi di valutazione e ristabilisce che attraverso segni e manifesta- vera e «grande» umiltà e, quindi, ad relazioni. L’esperienza ci conferma zioni di realtà interiori, non sempre una grande ed equilibrata esisten- che non è soltanto bello che gli al- facili da scorgere. Si sale alla perfe- za personale. L’umiltà, essendo una tri scoprano le nostre buone quali- zione dell’umiltà di grado in grado, virtù, se vuol essere perfettamente tà, senza il nostro aiuto, ma è anche attenti a cogliere i suoi i segni e le cristiana, deve essere fermentata più fruttuoso e meritorio. Se l’auto- sue manifestazioni e a leggerli alla dall’amore caritativo. stima è necessaria, essa tuttavia non luce della vita di Cristo. Sapremo L’umiltà è una dimensione vitale ne- deve farci perdere la percezione re- di aver raggiunto un certo grado di cessaria all’esistenza umana e cri- alistica del proprio valore. umiltà solo quando non ci porremo stiana. Prima di Gesù, dove non era La necessità di essere stimati ri- più la domanda, consapevoli che si considerata una qualità negativa, vela che la persona non è capace potrà essere umili solo quando si l’umiltà andava «cercata» (cfr. Sof 2, di raggiungere un distacco suffi- crederà di non esserlo. 3), quasi fosse il tentativo insistente cientemente equilibrato, rispetto Non dimentichiamoci mai che «la di un saggio, volto a trovare qualco- al giudizio degli altri. Chi dipende felicità è una porta che si apre sa che gli potesse dare lustro, farlo esclusivamente dal giudizio degli dall’interno: per poterla aprire biso- splendere agli occhi dell’altro e di altri, cerca sempre la loro appro- gna umilmente fare un passo indie- Dio. Con Cristo, invece, l’umiltà di- vazione e fa di tutto per ottenerla, tro» (Sören Kierkegaard). venne una delle virtù da vivere per subendo, se non accettando di buon imitazione: «Vi ho dato infatti l’e- grado, consuetudini alla moda e Mons. Luigi Telesca 8 Vita Salesia Ottobre 2018
Vita della Chiesa CASA MADRE - PADOVA Il 5 agosto 2018, in Casa Madre, sono stati festeggiati i Giubilei di Professione. Ha presenziato la Celebrazione Eucaristica don Cristiano Arduini e hanno concelebrato altri sacerdoti. Le festeggiate erano attorniate dai superiori, molte consorelle, parenti, amici che si sono uniti al loro rendimento di grazie per i molti doni ricevuti dal Signore. Canteremo senza fine l’amore del Signore! L’ anno 2018 ha avuto Vogliamo cantare al Signore per noi un significa- to tutto particolare le stupende meraviglie all’interno della storia che ha operato nella nostra vita d’amore che Dio da 25 - 50 - 60 - 70 - 75 anni ha soste- con i suoi doni! nuto con la Sua fedeltà. Vivere il Giubileo di Consacrazione è stata l’occasione per rendere Chi siamo noi, Signore grazie a Dio, lodarlo per i tanti che tu ci abbia pensato doni spirituali e materiali rice- guardato, seguito vuti, in particolare per il nutri- mento che ogni giorno ci offre con la Tua benevolenza e misericordia? con la Sua Parola e con l’Euca- ristia. Il servizio dato alla Chiesa e Tu ci hai dato la vita all’Istituto per tanti anni, è ci hai concesso dignità sempre stato sostenuto dalla “grazia” per questo non sono per lavorare in Tuo nome mai mancati in noi l’entusia- nelle creature che portano smo e la gioia di trasmettere il “Carisma Salesio” che esprime la Tua immagine. i valori di Cristo: la mitezza e l’umiltà. Abbiamo vissuto i vari avve- Grazie per tutto quello nimenti di quest’anno con la che con amore gratuito consapevolezza che tutta la vita è stata un dono di predile- ci hai donato. zione. Vogliamo ricordare con Continueremo a servirti, Signore, gratitudine verso i Superiori, l’opportunità che ci è stata negli anni che ancora ci concederai. data di una visita guidata ai luoghi del Fondatore, il pelle- E quando Tu ci chiamerai grinaggio ad Assisi, ai luoghi di S. Francesco e a La Verna. Tutte contempleremo il Tuo volto insieme abbiamo vissuto gior- che sempre abbiamo cercato ni felici nella fraternità. Per questo con Davide faccia- desiderato e amato. mo nostra la preghiera del sal- mo 8: suor Aurora Bonaguro e consorelle salesie Ottobre 2018 Vita Salesia 9
Vita della Chiesa 70 ° 25 di professione ° di professione Sr Costanzina Virgis Sr Paolina Ferro Sr Rosa Dalla Valle Sr Santina Giacomin Italia, il 5 A Sr Lorena Bonato Sr Michela Pontin go s t o 50 di ° professione Sr Lucia Regnoli Sr M. Grazia Putinato Sr Nazarena Ballan Sr Franca Guidolin Sr Silvana Ceron Sr Virginiana Luisotto Sr Giuliana Minelle Sr Cecilia Borella Sr M. Elena Pettenon 10 Vita Salesia Ottobre 2018
Vita della Chiesa 60 di ° professione Sr Egista Ceccon Sr Anita Fornasiero Sr Argia Griggio Sr Biagina Rossato Sr Aurora Bonaguro Sr Gerarda Martin Sr Consolata Bressan Sr Maurenzia Camilloni 75 di ° professione Ecuador, il 2 1 Ago s o t 25 di professione ° Sr Rosmeri Chauca Sr Silveria Tamburini Ottobre 2018 Vita Salesia 11
Vita della Chiesa Norberta Piva: una grande madre! “O dolce Vergine Maria, Madre di Negli ultimi tempi era bisognosa Misericordia, mostraLe, dopo que- di più cure e tante attenzioni di sto esilio, Gesù, il frutto benedetto cui era riconoscente alle sorelle. del tuo seno...” Era commovente osservarla nella I sua fragilità pensando a lei che ncessante e corale si è levata era stata quella figura di religiosa la preghiera delle Salesie per intelligente, dinamica, forte nelle accompagnare negli ultimi sue energie spirituali, tenace nei istanti di vita terrena la cara perseguire gli obiettivi per la cre- Madre Norberta a cui vanno scita della Congregazione di cui tutta la riconoscenza e l’affetto era stata per 12 anni guida sicura della Congregazione. La Vergine e sollecita nel mantenere vivo il Maria che tanto amava ed invoca- Carisma salesio e la comunione va, l’avrà attesa alle porte del cie- fraterna. lo per condurla, nella sfolgorante Era nata l’1 marzo 1923 a Cam- luce della vita eterna, all’abbrac- posanto (MO) da una numerosa cio del suo Figlio Gesù per riceve- famiglia ricca di valori morali e re il premio e la corona della sposa cristiani della quale lei conser- fedele ed appassionata. Ci ha la- verà sempre, nel suo carattere, le sciato Il 16 agosto 2018; si trovava caratteristiche positive. Manterrà solo da qualche giorno nell’infer- lungo gli anni, legami di affetto meria di Casa Madre proveniente profondo con i familiari e con co- dalla casa di riposo di Teolo “S. raggioso distacco e fede incrolla- Francesco di Sales”. Completava bile soffrirà dei parecchi lutti per lì da diversi anni, serenamente, la perdita delle persone care. En- l’ultima parte della sua lunga vita trata a vent’anni nell’Istituto delle nella preghiera, nell’adorazione, suore di S. Francesco di Sales, ave- Consacrazione, aveva affrontato nel silenzio contemplativo della va dato, fin dall’inizio, segni di un il periodo della formazione con Parola di Dio, dedita anche a gra- grande amore alla Vita Religiosa; responsabilità e docilità ai Supe- ziosi lavori manuali a ferri, che la entusiasta, esigente con se stessa, riori che avevano pensato subito occupavano e la soddisfacevano. ligia agli impegni che comporta la di farle conseguire il Diploma di Abilitazione alla Scuola dell’In- fanzia, per immetterla nell’attivi- tà educativa. Instancabile lettrice di libri, riviste, arricchirà la sua cultura approfondendo con cura le sue conoscenze umane e reli- giose. Madre Norberta percorrerà la comune strada di ogni salesia passando per piccole o grandi comunità scolastiche, ma ancora giovanissima, come Superiora in un crescendo di responsabilità. Ha arricchito le sue esperienze fra le giovani nel pensionato di Monte- verde a Roma e a Venezia. Curava molto l’educazione dei bambini, 1983 - Madre Norberta tra sr Giacinta Miotto e sr Flora Dalla Pozza. dei ragazzi, si dedicava a loro con 12 Vita Salesia Ottobre 2018
Vita della Chiesa amore e trasmetteva quei valori di attento ai bisogni della società vita che riteneva fondamentali, in contemporanea, attivo nella sua collaborazione con i genitori. No- umiltà, che vuole le sue Figlie con minata Consigliera generale nel grande amore a Gesù Cristo, salde 1969, aveva dato il suo saggio e e costanti, con gran concordia tra determinato apporto nel governo loro… Su sollecitazione e colla- dell’Istituto. Il Capitolo del 1975 borazione dell’Abate benedettino mette in evidenza la sua figura au- di allora Giorgio Giurisato, dagli torevole, preparata, stimata come archivi di Casa Madre fa emergere religiosa fedele, innamorata della gioielli di spiritualità salesia non sua vocazione, franca nei rapporti conosciuti. Le Regole del Leonati con gli altri, aperta all’apostolato. vengono stampate perché la sin- Viene scelta come Madre Generale gola salesia possa godere del te- dell’Istituto e vi rimarrà per dodici soro spirituale ereditato dal Fon- anni, dal ’75 all’87, periodo di la- datore. È una Superiora Generale 1976 - Madre Norberta e Madre Raffaella voro illuminato ed intenso, in una instancabile, organizza incontri di con un indios ecuadoriano. fase storica di rinnovamento della approfondimento del prezioso te- Vita religiosa, nello spirito del Va- sto, lo fa corredare da un commen- Non si può sorvolare sull’espan- ticano II°. to dove si può leggere in parallelo sione, in questo periodo, delle Forse troppo si potrebbe dire di la spiritualità di San Francesco di opere missionarie in America La- questi anni con le loro luci ed om- Sales e del Leonati. C’è un fermen- tina, Ecuador, Argentina, che visita bre, ma non si possono trascurare to gioioso che percorre l’Istituto. più volte con entusiasmo e mas- alcuni avvenimenti importanti per Nel 1987 c’è la sua dedica nel- sima dedizione senza trascurare la storia dell’Istituto. Madre Nor- la prima biografia del Fondatore l’Angola dove si reca in un perico- berta con il suo spirito innovati- scritta da don Guido Beltrame. Co- loso periodo di guerra e di grande vo, per certi aspetti creativo e con gliendo dalla spiritualità del Leo- indigenza. Con saggezza prenderà il desiderio di approfondimento nati che raccomandava l’adorazio- decisioni forti e sofferte per l’in- del carisma, si è impegnata in una ne perpetua alle sue figlie, Madre columità delle sorelle. Dalle bel- ricerca costante di documenti, Norberta, con oculata intuizione, le foto che possiamo ammirare scritti, testimonianze delle origi- organizza le comunità con un ora- negli archivi la vediamo in piena ni dell’Istituto fino alla riscoperta rio preciso, in modo che nell’alter- vitalità, coraggiosa, intraprenden- della Figura del Fondatore, Don nanza dell’impegno ‘notte e gior- te, pronta ad animare, soccorrere, Domenico Leonati in tutta la sua no’ si trovino suore salesie davanti consolare. luce di grande uomo di Chiesa, al Santissimo. Altro momento importante per l’Istituto è stata la consegna delle Costituzioni rinnovate secondo lo Spirito del Concilio Vaticano II°, nel 1983. Nel presentare il testo, Madre Norberta scrive alle sorelle: “…nutro in cuore la fiducia che dal- la sua meditazione e soprattutto nella sua amorosa e fedele osser- vanza deriverà una nuova vitalità spirituale e apostolica della nostra famiglia religiosa… Auguro che cia- scuna di noi sia sempre spiritual- mente attiva, pronta e disponibile all’azione di Dio e al dono ai fratel- li”. Sarà instancabile nel sollecita- re le giovani suore, preoccupata di dar loro una formazione spirituale, ma attenta anche ad offrire la pos- sibilità di studio e preparazione all’attività apostolica. Dal 1987 al 1999, terminato il 1988 - P. Justicia con Madre Norberta e altre due Salesie. mandato di Superiora generale, Ottobre 2018 Vita Salesia 13
Vita della Chiesa andrà come Responsabile nella Casa Sacro Cuore di Torreglia, che doveva essere avviata a diventare una Casa di spiritualità. Innamora- ta delle bellezze naturali e artisti- che si adopererà, con il gusto del bello e dell’eleganza che le erano naturali, a mantenere l’ambiente accogliente, armonioso perché aiuti lo spirito degli ospiti ad ele- varsi nella lode al Signore. Amante della cucina, da buona emiliana, si dedicherà anche ad aiutare la cuo- ca non disdegnando di occuparsi nei servizi più semplici ed umili, mantenendo attorno a sé, con tut- ti, quella sobria cordialità che le era propria. Negli ultimi anni, la vediamo tra- sferita in varie comunità dove dà il suo apporto spirituale e materiale con tanta disponibilità mantenen- do il vigore spirituale, la preghie- 1980 - In occasione di alcune sue visite in Ecuador, Madre Norberta ricevette la Profes- ra, la conformità alla volontà di sione delle Sorelle Neoprofesse. Dio che non andranno scemando con l’anzianità. Continuerà ad es- sere esempio alle sorelle e sprone CONDOGLIANZE O momento que nos envolve é de a perseverare nell’amore al Signo- Sono arrivati numerosi e commossi consternação porque perdemos re e ai fratelli. i messaggi di condoglianze per la aquela que é para nós uma mãe Ogni Salesia porterà nel cuore morte di Madre Norberta. Vorrem- que gerou dentro desta Congrega- ricordi indelebili di una grande mo far conoscere a tutti la profon- ção das Irmãs de São Francisco de sorella e Madre che ora dal cielo dità dei sentimenti che anima ogni Sales, “filhas angolanas”, pois, foi sicuramente volgerà lo sguardo persona che l’ha incontrata e ha ela a permitir que Irmãs angola- supplice allo Sposo Celeste per- potuto godere della sua fraternità, nas fizessem a Profissão religiosa. ché non manchi mai nell’Istituto amicizia e profonda spiritualità. È Sentimos também um imperio- lo spirito mite ed umile del Cuore impossibile farlo in queste pagine so dever de agradecer a Deus por di Gesù, e tra i suoi familiari, che e ringraziamo di cuore tutte le per- tudo quanto recebemos dela, des- ha tanto amato, la concordia e l’af- sone che, con vari mezzi di comu- de o seu ser: humilde, delicada, fetto. nicazione, si sono fatte presenti in respeitosa, plenamente humana, questo momento di sofferenza. atenta aos detalhes mais profun- I suoi funerali si sono svolti nella Diamo voce alle varie Delegazioni dos das suas Irmãs, cheia de fé. Chiesa di Casa Madre gremita di che si sono volute unire come in Madre Norberta foi uma mulher Salesie e tanti amici e conoscenti un’unica Famiglia, attorno a Madre muito sábia até na maneira de es- che hanno voluto darle l’ultimo Paola per dimostrarle la loro pros- crever as Circulares que enviava tributo di riconoscenza ed affet- simità e ancora una volta testimo- às suas Irmãs nos longos anos que to con una preghiera unanime al niare la riconoscenza per Colei che, serviu a Congregação como Madre Signore per il dono di Madre Nor- fra le prime Madri, le ha accolte con Geral. Por isso, com fortaleza ad- berta. amore nella Congregazione sale- quirida pelo seu exemplo de vida, La cara Madre riposa ora nel cimi- sia. enxugamos as nossas lágrimas e tero di S. Felice sul Panaro (MO) erguemos as nossas mãos ao Pai accanto ai suoi cari. Celeste como sinal de agradeci- Reverenda Madre Paola Contin mento por todo bem realizado ao e seu Conselho, queridas Irmãs longo da sua peregrinação. Salésias, familiares, amigos e co- O que nós sentimos não se pode nhecidos da nossa querida Madre resumir numa folha de papel, mas Norberta Piva. na vivência concreta do seu lega- 14 Vita Salesia Ottobre 2018
Vita della Chiesa do. Ela queria que fôssemos “con- radical en nuestra entrega, sinti- sagradas a Deus sem reservas” éndonos parte de una sola familia. como pronunciamos na actual Su profunda espiritualidad, su sa- fórmula da profissão. Ela soube biduría la compartió con nosotros animar-nos, encorajar-nos, orien- con tanta sencillez, haciéndonos tar-nos a perseverarmos naquele gustar de nuestro “ser” Salesias. Deus do qual nos sentimos cha- Su ejemplo de fidelidad y entrega madas a viver e a testemunhar o nos motiva a caminar tras los pa- seu amor de Pai vivendo o caris- sos de Jesús “manso y humilde de ma salésio. corazón”. Confiamos que ya ahora Ora, ela deixa de existir fisicamen- se encuentra contemplando cara te no nosso seio familiar mas está a cara el rostro del Señor, que tan- viva nas nossas memórias pelo to amó, ya que como las vírgenes exemplo concreto da sua vida. prudentes se preparó día a día ali- Um agradecimento particular mentando su lámpara con el acei- 1981 - Madre Norberta con Zeffrina nella queremos endereçar às Irmãs que te de la fe, esperanza y la caridad missione a Luanda, Angola. souberam cuidar com muito cari- para salir al encuentro del esposo nho, os últimos momentos de vida y entrar con Él a gozar del banque- terrena da nossa Madre. te celestial. Norberta. Que o Senhor em quem acreditou La Delegación de Ecuador, Perú y Ancora una volta abbiamo perdu- e anunciou lhe dê o eterno des- Cuba acompañamos con nuestra to un grande pilastro della nostra canso. oración y pedimos al Señor le con- Congregazione qui in terra, però ceda la recompensa de los justos. l’abbiamo conquistata in Cielo. As Irmãs da Delegação de Angola Estamos seguras que continuará La Madre è stata per noi tutte intercediendo desde el cielo por modello di amore alla nostra Fa- ––––––– nosotras. miglia, di spirito di sacrificio, tra- sparenza, allegria e, per ognuna Querida Madre Paola unidas a Sor Sonia Pozo y Hnas. di noi “Vera Madre”, che nel tempo toda nuestra familia Salesia, sen- Delegación de Ecuador, Perú y Cuba difficile della Chiesa, ha saputo timos el gran vacío que deja Ma- accompagnarci con uno spirito di dre Norberta Piva, pero a la vez ––––––– rinnovamento del carisma salesio agradecemos al Señor por el don e di amore a noi tutte. maravilloso de su vida. Su presen- Carissima Madre Paola e Sorelle Preghiamo perché dal Cielo inter- cia silenciosa fue un estímulo e tutte, abbiamo ricevuto la notizia ceda presso il Signore, con il nostro invitación a un compromiso más della morte della carissima Madre Fondatore, la Beata Liduina e tutte le Sorelle, per noi tutte che siamo impegnate ad imitare l’esempio che Lei ci ha lasciato. Unite nell’af- fetto e nella preghiera... suor Luisa Césped e Sorelle tutte dell’Argentina ––––––– Carissima Madre e sorelle del Con- siglio generale, abbiamo ricevuto la notizia della perdita della cara Madre Norberta. Siamo unite nello Spirito e noi che restiamo abbiamo il compito de rendere vivo il Suo ricordo nelle nostre preghiere approfittando so- prattutto del suo insegnamento di 2015 - Sr Norberta festeggia il 70° di professione con sr Rosaria, sr Carola in compa- vita. gnia di Madre Paola. Sorelle del Brasile Ottobre 2018 Vita Salesia 15
Beata Liduina Giovedì 31 maggio 2018, presso la Biblioteca Civica di Abano Terme alle ore 17.00, è stato Beata Liduina Meneguzzi presentato dal prof. don Leonardo Scandellari, il nuovo saggio del prof. Ivano Cavallaro: Il comandamento nuovo divenuto persona È stato scritto in memoria di Mons. Antonio Sartori, l’insigne teologo ecumenista collana blu - Messaggeri d’aMore padovano, nel decennale della morte (2007 protagonisti della fede 31 maggio 2018 – 2017). Nella prefazione scritta da Don Alberto Albertin - Delegato Vescovile per la Vita Consacrata Giovedì della Diocesi di Padova - è presentata la figura della presso la biblioteca civica di 17 Beata come una lampada accesa che ha saputo far risplendere quei valori essenziali che noi, società moderna, abbiamo ormai dimenticato o almeno abano ore accantonato… e nella sua semplicità Lei ci insegna che terme non basta solo amare Dio, ma che è importante amare le cose che Dio ama: questa è la sua genialità, questa è stata la sua profezia. Questi sono anche gli aspetti che emergono dalla lettura approfondita che il prof. Cavallaro ha fatto delle lettere che la Beata scriveva nel periodo della sua permanenza in Etiopia come missionaria. Al prezzo di: Il testo è corredato da belle ed appropriate illustrazioni Euro 4,00 e foto che lo rendono piacevole; fa parte della Collana Blu – Messaggeri d’amore – Protagonisti della fede, 48 pagine a colori 12x20,5 cm. per Una edita dalla “Velar”. Copertina in brossura FEDE SENZA In occasione della presentazione del “libriccino”, frontiere: La beaTa LidUina MeneGUZZi come lo chiama il prof. Cavallaro, Egli è intervenuto presentando in parallelo delle persone sante che chiama complementari per gli aspetti importanti che le associano: Il Concilio Ecumenico Vaticano II anticipato da una nostra concittadina TRE FIORI DELLA CHIESA PADOVANA Don LeonarDo ScanDeLLari presenta il saggio di ivano cavaLLaro Il Vescovo di Padova, don Claudio Cipolla, al momento Seguici su Oltre Rimani sempre aggiornato sul sito: www.velar.it 580li della benedizione - in ambito ospedaliero - di Editrice Velar - Tel. 035 6592811 - Fax 035 6592888 - E-mail: velar@velar.it - acquisto@velar.it tito un bassorilievo in onore della beata Liduina (nel cosiddetto Ospedale Vecchio) non molti giorni fa, ha ricordato come, anche in tempi recenti, ci siano state persone ricche di santità. Tre di esse sono state della speranza di una salvezza universale. Fino al ampiamente ricordate nel libriccino presentato suo pellegrinaggio a Lourdes nel 1934, san Leopoldo oggi; tutte e tre con il nome che inizia con la lettera non aveva ancora evidente in sé questo valore, in elle e che, in ordine alfabetico sono Leopoldo, quanto pensava e pregava quasi esclusivamente Liduina e Luigi (ovviamente monsignor Sartori). Essi per il suo Oriente e solo in anni successivi – in condividono insieme tre valori ideali che mi permetto particolare a partire dal 1936, al compimento cioè di sottolineare e di offrire alla vostra attenzione. dei sessant’anni – amplia il suo orizzonte fino agli Il primo valore è quello dell’universalità, nel senso estremi confini dell’universalità, iniziando a parlare 16 Vita Salesia Ottobre 2018
Beata Liduina non più tanto di Oriente quanto di Humanam salutem. Luigi Sartori poi non faceva mistero di evidenziare il fatto di avere scoperto il messaggio paolino, presente nella Lettera ai Romani, della salvezza universale negli anni centrali del Concilio, e in pratica nel 1964, al compimento dei suoi quarant’anni. Liduina invece, quando ancora si chiamava Angela, si apre all’universalità della salvezza quando – intorno al compimento dei vent’anni - si trova a pregare non nella cattolicissima sua parrocchia di San Lorenzo, ma in oratorio eretto accanto ad un luogo di culto pagano, ovviamente ad Abano Terme. Una scaletta cronologica quindi di grande interesse. Perché va da chi all’universalità a sessant’anni e da chi vi arriva a quaranta ad una semianalfabeta che vi arriva a soli venti. Il secondo valore è quello che il teologo Sartori ma sempre essa è accompagnata dalla espressione definiva, in stretta collaborazione con i pastori humani generis, particolarmente negli ultimi anni di protestanti in servizio ad Abano Terme a favore dei vita. E questa è la spiegazione che ne dava un suo loro conterranei presenti per cure, definiva della massimo interprete come monsignor Luigi Sartori: spiritualità in discesa. Per padre Leopoldo tale in questo modo Leopoldo – su probabile esempio valore, quasi del tutto assente in lui prima della sua di un altro grande francescano del passato, ossia di presenza a Fiume per brevi settimane verso la fine Giovanni Duns Scoto, ora beato - temeva che così del 1923, matura invece verso il 1926 quando – a potesse essere messo in dubbio il valore sperato cinquant’anni suonati - si rende conto che rimanendo della salvezza universale, e quindi la ribadiva in nella sua amata città orientale avrebbe creato sì delle termini fortissimi, perché nessuno potesse dire che amicizie ma che invece solo la- anche se forzata e l’umanità era come spaccata in due, tra redenti e non quindi dolorosa – lontananza da essa consentiva al redenti. La beata Liduina vive la pienezza della sua Figlio di Dio di essere Lui a scendere e a creare vere maturità spirituale ed umana nel 1933, proclamato ed eterne relazioni tra Leopoldo e i suoi fratelli slavi. ufficialmente come Anno Santo della Redenzione, E ancora verso i quarant’anni, sempre nel cuore del termine da lei non usato in nessunissima circostanza. Concilio Ecumenico Vaticano II, Luigi Sartori inizia Anzi, il 1933 è il solo anno in cui la beata non scrive capire e a spiegare che il verbo salire – inteso come quasi nulla. Un caso o una scelta? Se Leopoldo al nostro sforzo di perfezione personale – ci porta non riguardo si era dimostrato molto prudente, qui Liduina vicino ma sempre più lontano dal cammino vero in lo supera. direzione della fede, dal momento che la fede non consiste nella nostra faticosa salita verso Dio ma Ivano Cavallaro nell’accoglienza della sua discesa, in Maria, nella nostra vita e nella creazione intera. suor Liduina quando comincia a testimoniare tutto questo già dalla prima delle sue lettere, di anni non ne ha cinquanta come Leopoldo e nemmeno quaranta come Sartori, essendo tale sua lettera – in cui compaiono quasi i doveri d’amore di Dio verso di noi molto più che i doversi nostri verso di Lui - scritta verso la fine del 1931, ma ne ha compiuti solamente 30, da pochissimi mesi. E veniamo al terzo valore che qualifica il livello spirituale dei tre credenti la cui fede stiamo esaminando, e che consiste nella prudenza e attenzione con cui guardare al concetto e alla parola stessa di redenzione. Nel suo diario costituito dai suoi scritti in latino, mai una volta il santo confessore usa la parola redenzione da sola, né da sola la possiamo trovare in lui neanche vedendo ogni sua riga al rallentatore, Ottobre 2018 Vita Salesia 17
Beata Liduina Giovani, siete meravigliosi! A lle 18.30 arriva un Gruppo di Giovani del Vicariato Abano-Montegrotto- Galzignano-Valsanzibio. È uno dei tanti Gruppi che nella Diocesi di Padova si sono preparati con tre giorni di cammino-preghiera-riflessione sulla Parola e la conoscenza dei Santi del luogo, visto che la tematica proposta da Papa Francesco è la “Santità”. Arrivano a piedi, li vedo tutti stanchi, sudati, ma con il volto sereno. Mi chiedono di presentare la figura della Beata Liduina, cosa che faccio molto volentieri pen- sando che questa meravigliosa Sorella ha qualcosa da insegnare anche ai giovani d’oggi. Terminata la mia presentazione, i due sacerdoti che accompagnano i giovani, Don Stefano e Don Sebastiano, dicono ai gio- vani che loro devono celebrare la S. Messa e chi vo- I leva poteva fermarsi oppure raggiungere il Patronato parrocchiale che li avrebbe ospitati per la notte. Come sacerdoti e i giovani dopo la visita, hanno grande meraviglia nessuno dei giovani si è alzato ma inviato una lettera che ci ha fatto infinitamente tutti hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica. piacere e desideriamo far conoscere a tutti i Questa loro scelta mi ha dato una grande gioia perché lettori della Rivista. una volta in più mi sono resa conto che i giovani han- no sete di Gesù a differenza di ciò che pensa la gente. Cara comunità delle Suore Salesie, GRAZIE giovani, di questa vostra testimonianza! Vi au- vorremmo ringraziarvi per la generosità con guro che nei giorni che vi attendono assieme a Papa cui ci avete accolto il pomeriggio di giovedì 9 agosto. Francesco, sappiate aprire il vostro cuore al Signore Avete fatto sentire apprezzati e voluti bene i ragazzi che perché lo possa riempire del suo amore e soprattutto hanno partecipato al cammino. Grazie per aver dato abbiate il coraggio di mettervi in ascolto per capire la disponibilità attraverso suor Bianca per dare una che cosa Lui voglia fare della vostra vita. testimonianza sulla vita e la morte della Beata Liduina Questa esperienza possa lasciare un segno indelebile Meneguzzi. nel vostro cuore, ma il vostro impegno, il vostro sacri- Per noi questo era estremamente importante, perché ficio e la vostra gioia possano scuotere questa nostra è una figura di rilievo nel nostro Vicariato e volevamo società dove regna la totale confusione e la mancanza che il nostro cammino vertesse anche sulla sua storia di valori. Il Signore vi dia il coraggio e la forza per co- e sul suo esempio. Molti sono stati colpiti dalla nostra struire un mondo migliore! Beata e volevamo proprio che accadesse questo. suor Bianca Gualtiero Un grazie particolare anche per averci dato la possibili- tà di celebrare l’Eucaristia insieme, nella vostra cappel- lina. Noi preti non lo immaginavamo, ma tutti i giovani hanno scelto di restare a Messa (che avevamo proposto come facoltativa) e nei giorni successivi l’hanno de- scritta come uno dei momenti di maggior gioia e affetto di tutto il cammino. Crediamo che sia questo uno dei miracoli che possiamo attribuire a suor Liduina. Grazie di queste esperienze, le realtà del nostro territo- rio non sono più sconosciute, ma sono amiche ed ospi- tali per questi ragazzi. Don Sebastiano, don Stefano e i ragazzi del cammino XI000 STRADE 18 Vita Salesia Ottobre 2018
Beata Liduina Grazie per l ’accoglienza A nche se un po’ in ritardo, vi invio le interpretare e mettere in atto al meglio l’insegnamen- impressioni raccolte dopo la visita del to del Signore. gruppo di adolescenti della parrocchia Il raccolto di questa visita, lo si è visto nei giorni del Sacro Cuore di Abano Terme, seguenti dove, magari un po’ per scherzo (ma con i accompagnati dalla catechista Giuliana, ragazzi qualsiasi mezzo va bene), le parole SI, VOLEN- alla quale hanno partecipato anche alcuni genitori dei TIERI, SUBITO, sono divenute uno slogan per compren- ragazzi. dere che ogni tanto è bello e appagante, abbandonare La prima sensazione che abbiamo colto, è stata la il proprio egoismo ed essere un po’ altruisti. grande passione narrativa espressa da suor Bianca, Nel ringraziarVi per l’accoglienza ricevuta. che è riuscita a trasferire con parole semplici ma chia- Cordialmente saluto. re, la grande personalità di suor Liduina ai ragazzi che l’hanno ascoltata in religioso silenzio (mai parola più Gianni Camporese appropriata). Evidentemente la semplicità d’animo ed il grande amore per il Signore di suor Liduina, hanno contribui- to quel pomeriggio nel creare attenzione e compren- sione della sua grande opera d’amore, a tutti noi. Interesse scaturito anche dal fatto di essere orgogliosi di avere una concittadina aponense che abbia saputo Ottobre 2018 Vita Salesia 19
Testimonianze La Beata è sempre con noi M i chiamo Silvia, ed è giunto il momento di scrivere la mia testimonianza. Ho conosciuto suor Liduina un paio d’anni fa accompagnando mia sorella per una visita in cappellina, dopo la morte del suo caro marito Roberto. Da quel momento mi recavo spesso da suor Liduina la domenica, dopo la messa presso la chiesa di San Leopoldo, pregando per Roberto che ci aveva lasciato improvvisamente e per Carla rimasta con i figli e tanti ostacoli. Nel frattempo forti dolori alla schiena mi costringevano a restare giorni e notti stesa a letto immobile e in quelle condizioni non riuscivo ad essere di aiuto e supporto ai miei cari. Ogni volta che provavo forte dolore ero solita appoggiare l’immagine di suor Liduina sulla parte dolente e recitavo la sua preghiera. Lo scorso inverno è giunta la soluzione guaritrice: dopo anni di cure estenuanti, iniezioni di ozono, ginnastica,… un intervento chirurgico di notevole entità, avrebbe rimesso a posto la schiena disastrata. Lo scorso febbraio, prima dell’intervento chirurgico a cui mi dovevo sottoporre, ero passata a dare il consueto saluto a suor Liduina con l’intenzione di pregare per tutti i miei cari e per le persone a me vicine e in difficoltà. Mi è venuta incontro suor Bianca con un grande sorriso accogliente e mi ha chiesto come stavo, io con commozione le ho confidato che dovevo subire un intervento chirurgico alla schiena per il quale il rischio era alto di rimanere in sedia a rotelle. Lei mi ha preso per mano e mi ha condotto alla tomba di suor Liduina per affidarle tutti i miei pensieri e timori e abbiamo pregato assieme in raccoglimento. Lacrime di commozione scendevano cospicue dai miei occhi. Come potevo chiedere ulteriore aiuto? Già stava aiutando i miei cari a gestire i problemi! Tuttavia, con la pace nel cuore mi sono affidata alle mani del chirurgo affinché procedesse a sistemare la mia schiena. Ora, a distanza di sei mesi dall’intervento, cammino spedita e faccio quasi tutto ciò che facevo prima senza aver riportato alcun deficit! Il dolore è stato notevole e ha coinciso con il periodo di Quaresima: motivo per me di poter offrire al Signore i miei patimenti. Quando sono stata dimessa, la prima tappa è stata la visita a suor Liduina, a ringraziare lei e il Signore di tanto Amore per me! Sono certa che c’è stata l’intercessione della Beata che mi ha fatto incontrare il chirurgo giusto e ne ha guidato le mani per favorire la mia guarigione! La mia Gioia è immensa! Grazie di vero cuore. Silvia Z. 20 Vita Salesia Ottobre 2018
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