Guerrilla Girls arte attivista - Shakira
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D D onne e guerrilla ietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna. Pare l’abbiano detto i latini. La sfilata di politici al G8 di questi giorni, al di là di ogni risultato da telegiornale, ci ha ricordato che anche questi signo- diano di esprimerci con i nostri simili. Moltissimi uffici marketing e comunicazione sono in mano a donne, e funzionano benissimo. Del resto, avevamo dubbi? Si, li avevamo, ma non certo innati da un maschilismo in- ri, quasi tutti, alla sera devono fare i conti con il gentil sito nel dna quanto forzati dallo stato delle cose, dalle sesso. Chissà se e come avranno discusso Michelle proporzioni dei numeri che riempiono le annuali stati- e Obama per quell’occhiata indiscreta di lui. Carla, stiche sull’argomento. Questo che avete tra le mani o c’è da giurarlo, sarà stata assai meno gelosa, vista tra i pixel del vostro computer non è un numero che la sua storia nata già rocambolescamente. Uomini incita la rivolta femminista, né tanto meno che sostiene “grandi” a detta di loro stessi, e donne che li seguono una gender war. Ci siamo chiesti: cosa succede alle e li completano. Mentre loro sono intenti in luculliane donne quando si entra nel campo (nuovo) del guerrilla “colazioni” di lavoro, loro visitano le zone terremotate marketing? A livello teorico, le intervistate ci hanno det- come un gruppo di normalissime e quotidiane amiche, to nulla, anzi...pure meglio. A livello pratico, abbiamo superiori alla diversità dei mondi da cui provengono e faticato non poco a reperire nomi, fatti, case history. realmente interessate, si commuovono. E’ innegabile, Troppi impegni? Troppe vacanze estive? No, la real- sono immagini che completano, migliorano, ingran- tà è che le donne nel guerrilla marketing ci sono, ma discono quelle dei loro uomini, curiosamente spesso sono poche. Perché? Cosa ne pensano pubblicitarie, accomunati da tutt’altro che grande statura (fisica). docenti, blogger e creative? Subvertising ha chiesto, E nella pubblicità? Ci sono donne che hanno firmato e le donne, grandi, hanno risposto. Buona lettura. i claim più famosi, quelli entrati nell’uso quasi quoti- Francesco Rossi Direttore (IR)Responsabile fr@subvertising.it 3
BLOG NEWS Colophon Subvertising Anno III, numero 20 del 15 luglio 2009 5 Blog News She wolf She wolf Direttore Responsabile Francesco Rossi (fr@subvertising.it) M entre in Italia si infiamma il dibattito sulla neces- sità o meno di chiudere le porte alla speranza, sul web continua a imperversare, progredendo, una il 13 luglio, è stata preceduta, il 29 giugno scorso, da un’anteprima in spagnolo. La singolarità di questa case history risiede princi- 6 Comunicati stampa, informazioni democratica voglia di condivisione e partecipazione, palmente nel grado di coinvolgimento raggiunto dal o altre richieste redazione@subvertising.it un desiderio che ha dimostrato di essere in grado di target, la cui partecipazione non ha avuto bisogno di abbattere la più imponente delle censure. essere stuzzicata dalla messa in palio di alcun pre- Pubblicità L’ascendente bisogno di incontro e di scambio libera- mio. Barbara Zanardi lizzatosi nel cyberspazio, ha sedimentato nelle stra- Come nella più classica campagna virale, tutto è ini- (zanardibarbara@gmail.com) tegie di comunicazione la consapevolezza dell’esi- ziato con la comparsa di un fake girato a New York, Donne e guerrilla Grafica e impaginazione che mostrava la raccapricciante scena di una donna Frameart.it intenta a completare il proprio pasto, costituito da un malcapitato e decisamente defunto passante, e Edizioni Cnet Web con la creazione di un canale Youtube ad opera di 12 Mensile iscritto presso il Tribunale di Bologna, un fantomatico cacciatore che asseriva di essere da numero 7803 del 16/10/2007 sempre sulle tracce della pericolosa lupa e di voler raccogliere ulteriori informazioni utili alla sua cattura. Avviato il gioco e affidata la regia al crescente micro- blogging, nel giro di pochi giorni, da tutto il mondo, Subvertising.it Mask-ulinity sono sbucati avvistamenti e testimonianze dei feroci, quanto scherzosi, attacchi della Loba, tutti rigorosa- Non perderti nessun numero di Subvertising. stenza di un percorso evolutivo non più in grado di mente realizzati da utenti, in larga parte costituiti da Clicca su www.subvertising.it e scarica gra- garantire i permanenti stadi di sviluppo dei bei tempi informatissimi fans della reginetta colombiana del tuitamente anche i numeri precedenti. Inoltre andati. A confermarlo sono i ripetuti segnali, captati pop, che si sono divertiti a tessere consapevolmente 16 puoi iscriverti alla newsletter e ricevere in abbonamento il magazine direttamente nella dalle obsolete antenne dei questuanti di visibilità e le maglie di questa piccola campagna dall’interes- tua casella di posta. rappresentati dalle incessanti richieste (sempre più sante riscontro mediatico. avanzate dagli utenti), di imbottire il pane quotidia- Così, dopo aver adottato il futuro ed eponimo fonda- no non soltanto di stuzzicanti video o di avvincenti tore di Roma, fagocitato la nonna di cappuccetto ros- advergame ma anche di caserecci contributi auto- so e ballato con Kevin Costner, questo affascinante e prodotti. misterioso animale torna, dopo poco più di un mese, Marketing di frontiera L’accresciuto livello di attenzione nei confronti di a rendersi nuovamente protagonista del palcosceni- questo neonato stimolo, ha avviato interessanti e co virale della comunicazione. Dopo l’ eccezionale sperimentali percorsi di comunicazione in cui il con- successo di Three Wolf Moon, è toccato questa vol- sumatore/utente, allontanatosi dal ruolo di mero un- ta a She Wolf avvalorare l’importanza raggiunta dal 17 tore al quale era stato relegato nella fase embrionale viral marketing nel processo di democratizzazione del viral marketing, diventa finalmente parte attiva dei contenuti e dimostrare come, in alcuni casi, le nella costruzione delle campagne. battaglie possano essere combattute (e vinte) sen- Esattamente in questa fresca e trascinante corrente, za l’ausilio di potenti armamenti, ma semplicemente si immerge la campagna realizzata per il lancio di mettendo in campo ambizioni e capacità, accompa- Hagakure She Wolf, titolo del primo singolo estratto dall’ultimo gnate da una buona dose di entusiasmo. lavoro di Shakira, la cui uscita ufficiale, prevista per Daniele Magliocca (viralmente.blogspot.com) 5
n n e Do rillae n n e Do rillae guer di Marina Costabile (ilguerrillero.wordpress.com) guer di Marina Costabile (ilguerrillero.wordpress.com) I l guerriglia marketing è “maschio”, ma solo in ter- mini di correttezza grammaticale e semantica. In questo settore sono molteplici le donne che occu- un buon progetto-guerriglia può offrire un rapporto investimento/risultati davvero interessante. Volendo indicare dei requisiti essenziali per intra- In ultimo consiglia a chi vuole iniziare questa pro- fessione di far lavorare continuamente la mente, di osservare tutto e dare agli oggetti delle funzioni e usi Emanuela Conti. In passato è stata responsabile marketing in un’azienda del setto- pano posizioni di responsabilità anche se, soprattut- prendere questa carriera dice: eccellente formazione non convenzionali. Altre caratteristiche fondamentali re meccanico e in un’ azienda spe- to in Italia, si è costretti ancora a parlare di “quote di base e specialistica, essere informati, capacità di sono la curiosità e il tenersi informati. Tutto può es- cializzata nella produzione e com- rosa”. I numeri e i dati, sebbene in crescita, sono gestire la complessità, tenacia, curiosità ed energia. sere d’ispirazione. Non di poco importanza infine è il mercializzazione di make-up. Ora preoccupanti. Secondo la classifica stilata dal World credere in se stessi. si dedica alla formazione e alla consulenza in area Economic Forum, su 128 paesi, l’Italia si trova all’84° Eleonora Chiomento. marketing ed è docente di marketing presso la Fa- posto in base all’indice di disparità tra ruoli e stipendi Creativa dell’agenzia di comunicazione ed eventi Costanza Calabresi. coltà di Sociologia dell’Università di Urbino. di uomini e donne. Piano B di Milano. Una delle quattro menti all’origine del portale Tooquoque.com, il pri- Ritiene che nonostante esista ancora discriminazio- Riguardo al tema donne,marketing e guerriglia sono Definisce il settore del guerriglia ancora un campo mo social network italiano di cam- ne nei luoghi di lavoro, oggi la donna ha molte pos- state raccolte le opinioni di alcune donne del settore. “unisex” per l’alone di novità e mistero che lo accom- pagne user generated. sibilità per esprimersi e farsi valere specie quando pagna. La creatività è alla base della realizzazione il livello di istruzione è elevato e si aspira a ricoprire Annamaria Testa. di un buon lavoro, a prescindere dal sesso. La novità In merito alla discriminazione pensa che il mondo del ruoli che richiedono un mix di conoscenze tecniche, “Uno dei più brillanti talenti creativi del settore permette alle donne di partire dallo stes- marketing non ne sia immune, ma che per fortuna, capacità relazionali e creatività. italiani”. Si occupa di comunicazio- so livello degli uomini. Anzi, le donne possiedono una buona idea non ha sesso e sta al committente La diversità tra uomini e donne la intende come com- ne e di creatività e ha scritto diver- armi emotive e caratteriali che possono distinguerle valutarne l’efficacia. plementarietà. Vantaggioso sarebbe lavorare insie- si testi sull’argomento. E’ realizza- positivamente dai colleghi maschi. La sensibilità delle donne rivolta al lato emozionale me per unire e valorizzare le competenze. Inoltre trice del sito dedicato ai temi della La sensibilità volta ad osservare per cogliere lati dif- la considera una marcia in più nell’advertising e nel l’essere madre porta la donna ad avere una più forte creatività Nuovoeutile.it. ferenti ed originali, la maggiore capacità di analisi, guerriglia, anche se per far funzionare il tutto c’è attenzione e preoccupazione verso l’altro. Peculiari- il “romanticismo”, l’essere sognatrici, considera que- bisogno di entrambi i punti di vista. tà che le permette di individuare dettagli che a prima Parlando di discriminazione di genere nell’ambito ste le doti caratterizzanti dell’universo femminile che Per quanto riguarda l’esperienza italiana, ritiene che vista sfuggono e che le consente di ottenere maggio- lavorativo afferma che il mondo dell’ADV fortunata- permettono di svolgere al meglio la professione di esista ancora nelle aziende un timore diffuso nel pro- re collaborazione dalle persone che intende studia- mente tende a premiare il talento ed il merito. Diffe- guerriglia woman. vare un percorso “differente”, che deriva dalla poca re. Nella traduzione delle informazioni raccolte sulla rente è la situazione quando si interagisce con azien- Per quanto riguarda la situazione italiana crede che conoscenza del web e delle sue potenzialità. E’ ne- domanda in specifici prodotti, servizi o esperienze, de che hanno una diversa cultura interna e quando il guerriglia sia praticamente inesistente. Il problema cessario che le aziende inizino a giocare con il loro inoltre, può essere più fantasiosa e bizzarra dell’uo- si tratta dei ruoli di governo delle agenzie. non lo rintraccia nella mancanza di creatività, ma brand, ad affrontare il confronto diretto con gli utenti, mo, non a caso si dice che “la curiosità è femmina” Disuguaglianza tra uomini e donne. Su questa tema- nelle aziende, nella mancanza di conoscenza e di a “darsi in pasto” alla community. Anche se rischioso oppure che “ne sanno una più del diavolo”. tica dichiara che l’affermare di essere migliore rispet- informazione sul marketing non convenzionale. Si si rivela poi molto costruttivo. L’unico suggerimento Pone l’attenzione sul fatto che nel nostro Paese, an- to all’altro non è mai una cosa buona. Bisogna però domanda “Come fanno i creativi italiani a pensare che si sente di dare a chi vuole intraprendere questa cora prima del guerriglia, sia poco diffuso un orien- ammettere che, come ci dicono i dati ministeriali, le delle idee stupefacenti e geniali di guerriglia se poi le professione è credere nel proprio percorso. Il motto tamento al mercato vero e proprio. Le piccole e le donne escono dall’università prima, meglio prepara- aziende si inorgogliscono nel definire nei comunicati del suo team è: “giocare senza paura di osare.”. La piccolissime imprese, spina dorsale della nostra te e con voti migliori ed inoltre sono mediamente più stampa “azione di guerriglia” un’attività di volantinag- Rete ci mette tutti sullo stesso livello. Si può entra- economia, pur essendo orientate al cliente non pos- flessibili e più abituate al multitasking. gio??“. re in un mondo sconosciuto, e con molto impegno, siedono spesso una cultura di marketing . Occorrono Entrando nello specifico del guerriglia e dell’ Italia, uscirne formati. dunque maggiore apertura fiduciosa crede che prima o poi ci si accorgerà che 8 9
n n e Do rillae guer di Marina Costabile (ilguerrillero.wordpress.com) da parte dei vertici aziendali e maggiori risorse da paesi, l’Italia ha avuto da sempre tempi più lunghi. impiegare nel marketing. Oggi l’investimento in ri- Afferma:“Produciamo buoni frutti ma in tempi non cerche di mercato, in innovazione tecnologica, in troppo brevi”. costruzione del brand, in comunicazione, ecc. viene troppo spesso considerato un costo da limitare. E’ necessario che le società di consulenza specializza- te nel guerriglia facciano capire al piccolo imprendi- tore che ogni azienda può ricorrere a tale modalità di comunicazione, grazie anche ai costi più contenuti rispetto ai canali tradizionali di comunicazione. Per terminare ecco gli elementi distintivi che dovreb- be possedere chi aspira a questa occupazione: de- terminazione, capacità relazionale, originalità e tanto studio. Rossana Cipolletta. Studentessa universitaria presso la Facoltà di Sociologia dell’Uni- versità di Urbino. Autrice del blog womaninadv.wordpress.com A suo parere le donne hanno una marcia in più so- prattutto nella sponsorizzazione di tutti quei prodotti che le riguardano da vicino. Ricorda che in passato (anni ‘60/’70 in particolare) esse venivano conside- rate le RA (responsabile acquisti), in quanto uniche addette al soddisfacimento dei bisogni e desideri della famiglia. Avendo la donna il compito di sce- gliere i prodotti migliori per la pulizia della casa, per l’igiene personale, per gli articoli da bambino e molto altro ancora, risulta più competente nell’attuazione di tecniche di comunicazione destinate soprattutto a quei specifici settori. Lo scarso sviluppo del guerri- glia marketing lo collega all’ “arretratezza” che ca- ratterizza il nostro Paese in diversi campi. In parti- colar modo nell’ambito pubblicitario, rispetto ad altri 10 11
di Francesco Porzio (fp@subvertising.it) di Francesco Porzio (fp@subvertising.it) S ono passati quasi venticinque anni da quando un gruppo di anonime femministe ha comincia- to ad apparire in pubblico indossando maschere da ovviamente... molto “buzz”. Improvvisamente l’argo- mento delle Guerrilla Girls diviene “l’Argomento” al centro di parecchi incontri, feste, discussioni e ver- si intendono quelli della Chiesa Cattolica, che fino al 1869 consentiva l’interruzione di gravidanza. gorilla e adottando come pseudonimi i nomi di impor- nissage. Nomi come Frida Kahlo, Rosalba Carriera, Sono soprattutto i manifesti applicati sulle pareti dei tanti protagoniste della storia dell’arte ora decedute. Kathe Kollwitz, Eva Hesse cominciano ad essere bagni all’interno dei musei più prestigiosi a rendere Era il 1985 ed il MOMA di New York inaugurava una associati a lavori provocatori e critici nei confronti orgogliose alcune delle Guerrilla Girls. In quasi 25 mostra dal titolo “An International Survey of Painting dell’arte istituzionale: poster ma anche billboards, anni di lavoro partecipano ad un numero incredibi- and Sculpture” dove venivano esposti i lavori di 169 pannelli pubblicitari sui bus, pagine sui magazine, le di esposizioni. Giusto per non dimenticare la pro- artisti: di questi solo 13 erano donne. Il curatore Ky- azioni di protesta, petizioni. Ottimamente architetta- vincia italiana nel 2005 sono anche alla Biennale di naston McShine aggiungeva che tutti gli artisti non te: con sorpresa scopriamo ad esempio che le Guer- Venezia per protestare: come può essere possibile inseriti nel catalogo avreb- bero fatto bene a riconsi- derare la propria carriera. to solamente dal 2% al 9%? Ma non Perché le artiste degli anni mancano neppure di realizzare alcuni ‘70 facevano meno fatica billboard di protesta contro le major di che negli ‘80 ad esibire i Hollywood, ree di sfruttare nelle loro propri lavori? Perché le produzioni i peggiori stereotipi femmi- gallerie boicottavano i loro nili, e di limitare l’accesso alla carriera lavori, visto che quasi tutte di regista praticamente ai soli uomini. esponevano opere di uo- mini? Questione di qualità Quante siano veramente e quale sia o di pregiudizio? Qualcuno la loro identità è appunto mistero. Di decise che era il momen- certo sono migliaia, dicono. Non la to di restituire un guizzo di pensano tutte allo stesso modo, rara- ironia alla protesta femmi- mente si vota e le decisioni vengono nista. Soho era il terreno prese di solito con il consenso di tutti i giusto. Protagoniste della presenti. Alcune escono dal gruppo, la prima imboscata furono maggior parte di esse vi rientra dopo le “girls” le cui maschere qualche giorno, mese o anno. “Tutte da gorilla consentivano di hanno un poster che odiano parec- tutelare la propria identità, chio o che amano altrettanto. Siamo e al tempo stesso di ac- d’accordo sul poter essere in disac- quisire una visibilità finora cordo. Forse la democrazia è questa.” sconosciuta, come il pas- Forse... Sono passati venticinque samontagna per gli Zapa- anni, ma se chiedi alle Guerrilla Girls tisti del Chiapas, che li ha cosa faranno tra pochi minuti ti rispon- resi visibili e quindi protetti deranno sempre allo stesso modo: dallo sterminio. Le armi a disposizione: poster e ade- rilla Girls sono per un “ritorno ai valori tradizionali che dalla prima edizione della manifestazione targa- “Torniamo là fuori, nella jungla. Torniamo al lavoro.” sivi. Le prime reazioni? Scetticismo, shock, rabbia e sul tema dell’aborto”, quando per valori tradizionali ta 1895, il numero di donne che espone sia passa- 14 15
di Francesco Porzio (fp@subvertising.it) Enel nei social media per seguire i mondiali di nuoto Roma09 E nel entra a far parte del mondo dei social me- dia per informare, condividere e coinvolgere gli utenti della rete. Con Enel Sharing, l’account vedere i video in esclusiva degli atleti, raccolti in playlist dedicate ai singoli campioni. Su Flickr (www.flickr.com/photos/enelsharing) ufficiale presente su Facebook, Twitter, Flickr e saranno a disposizione set fotografici con imma- Friendfeed è possibile seguire il Dream Team, gini inedite. Inoltre, per essere sempre aggiornati sette atleti italiani ai mondiali di nuoto Roma09 su news e curiosità e per poter interagire con gli atleti in maniera diretta e immediata, basterà se- YouTube, Facebook, Twitter, Flickr e Friendfeed guire il profilo Twitter (twitter.com/enelsharing) di sono i principali canali nei quali Enel ha scelto di Enel Sharing. L’account Facebook (www.facebo- essere presente con Enel Sharing, il profilo uffi- ok.com/enelsharing) ha lo scopo di informare e ciale dell’azienda per interagire con gli utenti. condividere i contenuti audio e video riguardanti i campioni e interagire con amici e fan. E grazie a In occasione dei mondiali di nuoto Roma09, Enel, Friendfeed (friendfeed.com/enelsharing) sarà più partner ufficiale del campionato, seguirà sette tra facile tenere traccia di tutti i contenuti multimedia- i più importanti atleti italiani: Tania Cagnotto, Va- li pubblicati da Enel Sharing. lerio Cleri, Alessia Filippi, Filippo Magnini, Luca Marin, Federica Pellegrini, Massimiliano Rosoli- Dal 10 luglio è on line uno spazio ideato da Enel no. Grazie a una presenza diffusa nei social me- (roma2009.enel.it/dreamteam) interamente dedi- dia sarà possibile essere informati su anticipazio- cato ai sette campioni del Dream Team e ai mon- ni, notizie e curiosità legate al campionato, vivere diali di nuoto. le gare e condividere le emozioni dei campioni. Sul branded channel di Enel su YouTube (www.youtube.com/enelvideo) gli utenti potranno Info: energiaper@enel.com 16 17
Il marketing di frontiera Nuove metodologie di lavoro e di ricerca: cool hunting, cult searching ed edge marketing di Federica De Paulis (redazione@subvertising.it)
Il marketing di frontiera Nuove metodologie di lavoro e di ricerca: cool hunting, cult searching ed edge marketing di Federica De Paulis (redazione@subvertising.it) N ella nuova prospettiva del marketing orientato al societing, il mercato è visto come una con- versazione tra pari, dove, cioè, il consumatore non re scovati”. A tal scopo ogni strumento sarà lecito: macchine fotografiche, block notes, videocamere... tutto, pur di catturare ciò che di più trendy c’è in giro. da frequentare e degli eventi mondani a cui parte- cipare, il cool hunter deve essere dotato di una fitta rete di contatti con tutta una serie di hub della co- to dalla Nike, che in tutti questi anni ha potuto conta- re sulla collaborazione e sull’apporto di personaggi di spicco considerati molto influenti sui nuovi stili di è più visto come un individuo da manipolare per il Meglio ancora, poi, se si riesce, periodicamente, a municazione, vale a dire persone che a loro volta consumo, citando come esempio, fra gli altri, Aaron tornaconto personale dell’azienda ma un utente da fare un salto a Londra, o a Tokyo, o a Barcellona, o possiedono una grande capacità relazionale, e che Ross, famoso critico d’arte. consultare perché parte attiva del processo di crea- a New York, tanto per fare qualche esempio di città- quindi conoscono con ogni probabilità gli ambienti Dunque solo immergendosi nella quotidianità del zione di valore. ombelico del mondo! più vari e disparati: si tratta di pr e proprietari dei lo- consumatore, vivendo come lui e muovendo i suoi Per garantire una comunicazione pubblicitaria più Oltre ad una perfetta mappatura dei luoghi strategici cali più “in”, giornalisti, orga- efficace e rispondente davvero alle esigenze nizzatori di eventi culturali, i dei target di riferimento è dunque necessario quali rappresentano un’ot- che lo studio del mercato non avvenga più tima fonte di informazioni e tanto “a tavolino”, “sui libri” o “dietro una scri- curiosità. vania”, quanto tra la gente, a contatto diretto L’enorme mole di materia- con i consumatori, spesso non solo per co- le raccolta dal cool hunter noscere i loro bisogni, ma per crearli deve essere sistematizzata In linea con questa nuova tendenza sono ed elaborata per poter esse- nate figure professionali inedite, quali quella re utilizzata dai pubblicitari, del cool hunter, del cult searcher e dell’ edge che dovranno successiva- marketer. mente creare dei collega- Il cool hunter è un cacciatore di tendenze: menti tra le nuove tendenze sue caratteristiche peculiari sono una spic- e i vari brand. cata curiosità e una buona dose di fiuto. Egli Questo lavoro di selezione spetta ad un’al- stessi passi, che i ricercatori di marketing riusciranno ha il compito rintracciare stili e tendenze tra figura nascente: quella del cult searcher a dar vita ad una comunicazione più in linea con i culturali e di consumo non ancora comple- , che, difatti, si occuperà di cercare tra la cor- suoi bisogni, ma ancor più con le sue passioni, con i tamente emersi, laddove essi sono, quindi, posa documentazione del cool hunter, i tren- suoi desideri, con il suo modo di essere. ancora latenti. ds più appetibili da proporre a marketers e Ogni cool hunter che si rispetti deve, dun- pubblicitari. Per maggiori informazioni, si invita alla que, possedere un’approfondita conoscen- Mentre quello del cool hunter è un lavoro di instinto, consultazione dei testi: za del contesto socio-culturale di riferimento, basato sul carpe diem, cioè sull’incontrare le perso- Gabriella D’Ambrosio, Le nuove terre della per potersi muovere al meglio; strade, piaz- ne giuste o capitare nei luoghi cool al momento giu- pubblicità, Meltemi Editore ze, locali notturni, sono, in questo senso, fu- sto, il cult searcher svolge un lavoro molto più meto- Cova, Pallera, Giordano, Marketing non cine di sub-culture, di mode e di stili in via dico, sistematico. convenzionale, Il Sole 24 Ore di formazione che aspettano solo di “esse- Un caso molto calzante è sicuramente rappresenta-
nth nth brain of the mo brain of the mo Marco Massarotto Marco Massarotto Il fondatore della buzz agency Hagakure Il fondatore della buzz agency Hagakure sul guerrilla, i blog e la web generation Loro hanno cambiato il modo di intendere il Bu- che non temono la tecnologia, ma che sanno usarla siness, noi cerchiamo di mettere in pratica questo per i propri scopi. Anche e soprattutto nella comuni- sul guerrilla, i blog e la web generation nuovo modo. cazione. La campagna di Barack Obama ha fatto un Community First è un manifesto nel vero senso del- uso intenso della tecnologia, ma credo sia stata la N on mi è mai piaciuto etichettare la rete, general- mente cerco di non usare mai espressioni quali web 2.0, credo che di web ne esista uno e uno sol- è meno complesso che cablare i nostri paesini ar- rampicati sugli Appennini. Detto questo però esiste una nuova “Web Genera- la parola, ne stiamo stampando centinaia di copie. Ed è davvero virale, nel senso che chiunque voglia campagna elettorale più “umana” della storia. sottoscriverlo ne riceverà 10 copie da dare ai propri Parlando ancora delle potenzialità della rete, il guer- tanto, che si è evoluto con gli anni, questo è sotto gli tion” italiana che promette molto bene. Il 2009 è un clienti. rilla marketing si avvale da tempo del cosiddetto se- occhi di tutti, quello della condivisione e della libe- anno che ha visto spuntare progetti, Venture Capita- Un manifesto che ci fa capire da vicino quanto è im- eding, ossia la possibilità di diffondere come un virus ra espressione. Avviene di costante che un numero list, voglia di innovazione. Anche i grandi gruppi indu- portante per Hagakure dare ascolto alle persone, un messaggio magari rivolto inizialmente ai normali sempre maggiore di aziende accetti l’importanza di striali si sono “tolti la giacca” e vanno ai barcamp. E’ E’ importantissimo perché ti dà la mappa del territo- spettatori della performance, quali sono le tue consi- “vivere” da vicino questo universo sfruttando la sua un’Italia un po’ più blogger, quella che ci ha portato il rio dove ti dovrai muovere. Ti fa capire i punti di forza derazioni su questa tecnica. grande capacità, quella di saper dare una voce alle 2009. Diamo tempo ai nostri manager di assimilare e i punti deboli di un brand. E per chi deve costruire Abbiamo lavorato con i danesi di Go Viral, i maestri persone che lo compongono. Così percezioni, senti- un nuovo modo di relazionarsi con il mercato, con i un piano di comunicazione sono le prime informazio- mondiali del seeding. Loro lo hanno elevato a una menti e opinioni diventano un ulteriore, nuovo modo consumatori, ma anche con i loro uomini in azienda. ni che servono. Dove sono i fans della marca? Dove scienza quasi esatta, ma è una forma di pianifica- di capire cosa la gente pensa di noi. Un dialogo che Questa era digitale assomiglia molto più a un nuovo c’è maretta e ci si dovrà confrontare con le difficoltà e zione media. Hanno un database sterminato, pianifi- sembrava potesse essere solo Umanesimo, che a un mondo i problemi che qualunque prodotto ha? Non iniziamo cano con tanta e tale precisione che possono “ven- unidirezionale, quando i siti ve- Orwelliano. Mi aspetto molto quasi nessun lavoro senza una approfondita analisi dere” il numero di riproduzioni esatte di un filmato. trina la facevano da padrone, anche da chi oggi fatica a com- della Brand Reputation. Chapeau. Spesso ci chiedono del seeding “fatto in un dialogo che sta diventando prendere le logiche della Rete. L’altro motivo per cui è fondamentale l’ascolto conti- casa”, quasi sempre rifiutiamo gentilmente. Il nostro bidirezionale dal momento in nuo è che non sai mai da dove nasce un’opportunità lavoro ci porta a dover contattare le persone, dob- cui la naturale evoluzione a cui Il Cluetrain Manifesto ha in (o un pericolo) e se non si vive profondamente im- biamo far parlare dei nostri clienti, dei loro prodotti. E stiamo assistendo ha portato parte rivoluzionato il mondo di mersi nel tessuto della Rete non si coglieranno mai farne parlar bene, ca va sans dir. Il faro che ci guida alla nascita di strumenti natu- intendere la comunicazione, tutti i segnali. in questo è la rilevanza. Prima di inviare una singola ralmente a doppia via, quali i David Weinberger e gli altri co- mail ci chiediamo: interesserà a chi la riceve? Non blog o i social network. Parlan- autori hanno dato vita a 99 re- La rete è estremamente people-oriented, questo è solo etica, è anche efficacia. Sparare nel mucchio do con Marco Massarotto, fon- gole che ancora fluttuano negli aspetto sta andando di pari passo con la sua natura- costa molto tempo e se non si ha qualcosa di rilevan- datore di Hagakure, abbiamo ambienti della rete, Marco e le evoluzione, quanto conta il fattore umano nel vo- te da dire è difficile portare a casa i risultati. cercato di capire quali possono essere le differenze il suo team hanno sentito il bisogno di condividere stro lavoro? Fin dove si spingono i software analitici Spesso poi, i risultati migliori si ottengono stando in tra quello che succede in Italia e quello che succede 10 punti altrettanto importanti. un piccolo proget- e dove cominciano gli essere umani? Rete, con le persone e raccontando le cose in modo oltremanica, dove uno strumento come il corporate to collettivo che vuole distillare le esperienze, non Internet sta unendo le persone come mai prima nel- semplice e trasparente. A forza di parlare e condivi- blog è ormai parte integrante della cultura popolare. solo nostre, di questi ultimi anni e portare dentro le la storia dell’uomo. Sta sovvertendo molte regole di dere idee ne uscirà una con le gambe lunghe, che Noi siamo il paese delle piazze e dei caffè, dei palaz- aziende (quelle per cui lavoriamo e non solo) una convivenza obsolete, disegnando un nuovo tessuto comincerà a camminare da sola. Probabilmente il zi e dei salotti. Il nostro “networking” è storicamente fiaccola che getti un po’ di luce su quella che ci piace sociale, nuove forme e possibilità di interazione e co- viral marketing non esiste, ma semplicemente “suc- stato centrato sul contatto diretto: la piazza, la chie- chiamare “La parte abitata della Rete” (Cit. Granieri/ noscenza. cede”. sa, il bar. Lo ha notato anche il Guardian, sbeffeg- Maistrello). Ben vengano la tecnologia e l’automazione, quando giandoci in un purtroppo celebre articolo di qualche Il paragone, per quanto lusinghiero, rischia di of- possono aiutare l’uomo. Facciamo attenzione però 1 http://www.guardian.co.uk/technology/2008/ mese fa1. fendere David Weinberger, persona straordinaria che, soprattutto per chi deve comunicare, nessun al- nov/06/internet-blackberry-social-networking La refrattarietà alle tecnologie e al loro uso nel no- che ho avuto la fortuna di avere ospite a Milano, goritmo ha ancora lontanamente maturato né l’intelli- stro paese ha anche una matrice infrastrutturale: ca- e i suoi coautori. genza (interpretativa e decisionale) né la sensibilità e blare le pianure degli Stati Uniti, per quanto lunghe, la finezza di un buon comunicatore. Servono uomini Fabio Antonacci (redazione@subvertising.it) Fabio Antonacci (redazione@subvertising.it) 22 23
Arrivederci a settembre con Subvertising 21
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