Confermati a Pomezia alcuni casi di Coronavirus. Le indicazioni del Comune - Pomezianews
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Confermati a Pomezia alcuni casi di Coronavirus. Le indicazioni del Comune COMUNICATO STAMPA – Aggiornamento Coronavirus a Pomezia, il bollettino medico dello Spallanzani conferma positività ai test per la moglie, i figli e la cognata del cittadino pometino, sottoposti a sorveglianza domiciliare da parte della Asl Si comunica che, il Bollettino medico diramato dall’ospedale Spallanzani di Roma, conferma la positività al test del Coronavirus per la moglie, i due figli e la cognata del cittadino di Pomezia. Il nucleo familiare è sottoposto a sorveglianza sanitaria domiciliare da parte della Asl competente. A seguito di ciò, in via precauzionale e in attesa del completamento dell’indagine epidemiologica, sono state sospese le attività didattiche del liceo Pascal di Pomezia, frequentato da uno dei figli, e le lezioni del Corso di Laurea in Informatica della Università Sapienza di Roma, canale AL, frequentato dall’altro figlio. Il Sindaco ha appena incontrato i dirigenti scolastici degli istituti di Pomezia per un confronto sulla situazione, ribadendo le indicazioni del Ministero e della Regione Lazio sulla prevenzione e sulla sanificazione delle aree. Il liceo Pascal rimane chiuso fino a nuova comunicazione. La Asl sta ricostruendo tutti i contatti con il nucleo familiare interessato per eseguire il protocollo sanitario. Si raccomanda di non creare allarmismo e di seguire le indicazioni fornite dalle autorità. Chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come
identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus (vedi elenco sotto), deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente (vedi ordinanza Regione allegata). Nella Regione Lombardia: a) Bertonico; b) Casalpusterlengo; c) Castelgerundo; d) Castiglione D’Adda; e) Codogno; f) Fombio; g) Maleo; h) San Fiorano; i) Somaglia; j) Terranova dei Passerini. Nella Regione Veneto: a) Vo’
In tutte le librerie “Strani amori”, il nuovo romanzo di Fabio Croce Verrà presentato, sabato 7 marzo a Sezze, presso il Bar Arduini – Delizie Setine nell’ambito della seconda edizione della rassegna letteraria “L’ora del tè e delle parole” Un romanzo sui gusti sessuali che cambiano inaspettatamente. La presentazione di “Strani Amori”, l’ultimo libro di Fabio Croce, apre la seconda edizione della rassegna letteraria “L’ora del tè e della parole” di Sezze, organizzata dall’Atelier Angelus Novus onlus e dal Bar “Arduini- Delizie setine” . E così come l’anno passato, questo e gli altri incontri programmati si terranno presso lo stesso Bar Arduini. Sabato 7 marzo, alle 17,30, a questa prima presentazione, oltre all’autore, interverranno la poetessa Antonella Rizzo, il poeta e saggista Antonio Veneziani e lo scrittore Ignazio Gori. A detta del giornalista Roberto Schena, questo di Croce è romanzo sulla bisessualità. “Molto, ma molto raramente – sostiene – gli scrittori prendono seriamente in considerazione la bisessualità degli individui. Il motivo è semplice: i bisessuali sono antipatici a tutti. Agli eterosessuali, che li accusano di essere dei ‘froci’; agli omosessuali, per la stessa identica ragione. In più, una donna con un uomo bisex generalmente si sente frustrata in anticipo, o perché sa di non bastargli, o perché non può neppure sentirsi “competitiva”, perlomeno provarci a esserlo, se c’è un altro di mezzo. Un gay, invece, pensa che la bisessualità sia tutta repressione indotta. Insomma, per i deliri della vulgata non
esistono bisex, o sei gay o sei etero, punto e basta. Se sei bisex è perché non sai scegliere. Ovviamente – conclude Schena – non è vero.” E la storia, secondo lui, raccontata da Croce lo dimostrerebbe. Paolo, il protagonista, nel 2018, vive l’anno più complicato della sua esistenza. A cinquant’anni scopre la sua omosessualità, distrugge il rapporto con la compagna e fa coming out. Il suo percorso di liberazione però incontra ostacoli difficili: due gravi perdite lo conducono verso la depressione. Grazie all’aiuto del suo migliore amico e di un psicoterapeuta, si rimetterà in gioco e capirà che solamente amando prima se stesso potrà riuscire ad amare gli altri. È un racconto di vita comune in cui parecchi lettori potranno specchiarsi, con un finale positivo che saprà restituire ottimismo. Ma anche la storia di un amore fallito sul nascere, per la quale il protagonista impegnerà tutto se stesso, pur sapendo in partenza che la sconfitta sarà l’unico risultato possibile. Nato a Roma, dove vive e lavora, Fabio Croce è anche un editore. Oltre a questo, quattro i romanzi che ha pubblicato: “Uomini oltre”, tradotto in lingua inglese per l’editore indiano Cyberwit, “Amerai l’uomo”, “Delitto in Vaticano: la verità”, “Perché no?” e “Il cardinal mia cara. Via crucis laica”. Ha scritto anche quattro testi teatrali. Nel 2006, ha curato la voce “Lettarura gay in Italia” per la Routledge International Encyclopedia of Queer Culture. Nell’ambito dell’evento “Words – Internationale Literary Festival 2008” di Oslo, dai membri della giuria del Premio Nobel ha ricevuto, in qualità di editore, un importante riconoscimento culturale per il suo impegno a favore dei diritti civili
Coronavirus, il Comune di Pomezia in costante contatto con le autorità sanitarie Coronavirus, il Comune di Pomezia in costante contatto con le autorità sanitarie. Il Sindaco: “Evitare allarmismi” Il Comune di Pomezia è in costante contatto con le autorità sanitarie competenti che stanno monitorando la situazione di contagio relativa al Coronavirus. “Seguiamo gli aggiornamenti ministeriali e del comitato operativo della Protezione civile – spiega il Sindaco Adriano Zuccalà – La situazione è delicata ma è importante evitare ogni tipo di allarmismo. Invito la cittadinanza a seguire le indicazioni relative alla prevenzione e ad informarsi tramite i canali ufficiali”. Tutte le informazioni: http://www.comune.pomezia.rm.it/coronavirus
efficiente Le dichiarazioni di Giovanni Maga, direttore CNR-IGM, Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche
Il cittadino che ritenga di avere avuto contatti con persone attualmente poste sotto sorveglianza o che provenissero dalla Cina, soprattutto se manifesta sintomi influenzali, dovrebbe segnalarlo al 112 o al 1500 per essere preso in carico dagli operatori specializzati. Non serve correre al pronto soccorso né chiudersi in casa. Ricordiamo che al momento parliamo di un gruppo (cluster) di pochi casi localizzati e i cui contatti sono tracciati attivamente. Inghilterra, Germania, Francia hanno avuto episodi simili senza conseguenze. Non c’è un’epidemia di SARS-CoV2 in Italia. Il quadro potrebbe cambiare ovviamente nei prossimi giorni, ma il nostro sistema sanitario è in stato di massima allerta e capace di gestire efficacemente anche la eventuale comparsa di altri piccoli focolai come quello attuale. Quindi, ribadiamo, al di fuori dell’area limitata in cui si sono verificati i casi, il cittadino può continuare a condurre una vita assolutamente normale. Seguendo le elementari norme di igiene, soprattutto levandosi le mani se ha frequentato luoghi affollati, ed evitando di portarsi alla bocca o agli occhi le mani non lavate. L’IIS Copernico a sostegno delle scuole di Pomezia colpite da gravi atti antisemiti AL COMUNE DI POMEZIA
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’IIS Copernico di Pomezia circa le scritte antisemite comparse oggi davanti a due scuole del territorio: Istituto Largo Brodolini (ex Ipsia) e Liceo Pascal IL PENSIERO DI DISAPPROVAZIONE DELL’ISTITUTO VIA COPERNICO in relazione al grave episodio antisemita avvenuto in territorio pometino Il Dirigente scolastico, i docenti, il personale e la comunità educante tutta, le studentesse e gli studenti dell’I.I.S. “Via Copernico” esprimono con forza il proprio dissenso e lo sdegno più profondo nei confronti degli autori delle vergognose scritte comparse in prossimità di istituzioni scolastiche del territorio pometino a dispetto degli esemplari progetti di cittadinanza attiva posti in essere dalle stesse istituzioni oggi oltraggiate. La riflessione comune operata e le azioni progettuali poste in essere dalle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio pometino da tempo hanno dato luogo ad una apertura dialogica che ritiene prioritario dover “aprire le identità e non chiuderle”: l’identità, infatti, non può essere concepita come elemento dato, ma come punto di partenza per nuove acquisizioni. In tale prospettiva non si mira a dissolvere l’identità etnica con l’annullamento del senso di
appartenenza ad un determinata comunità, ma ad introdurre su questo sentimento elementi aggiuntivi di maturazione, cognitivi ed etici, funzionali a modificare il punto di vista etnocentrico, a riconoscere l’esistenza di altri orizzonti culturali, a promuovere atteggiamenti di permeabilità culturale ed, infine, a prevenire e contrastare razzismo e xenofobia. L’interazione, che presuppone un rapporto tra pari, favorisce, infatti, il confronto e, di conseguenza, potenzia la relazione e promuove il dialogo. Lo sforzo comune delle istituzioni scolastiche pometine è sempre andato nella direzione di una progettualità formativa idonea a promuovere forme di convivenza costruttiva attraverso cui l’incontro con l’altro sappia andare oltre la semplice tolleranza della diversità. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Francesco Celentano I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI
Mattia Bizzaglia,Gabriele De Luca, Erich Michnowicz, Cristian Salerno Il bilancio sarà approvato entro i termini di legge Intervento di Massimiliano Villani, Capogruppo M5S Pomezia Si fa un gran parlare in queste ultime settimane del Bilancio del comune di Pomezia, di prossima approvazione. Si usano addirittura le “indiscrezioni”, il ricorso alle famigerate “gole profonde” per cercare di provocare reazioni e di minare gli equilibri interni alla maggioranza di governo. Ma questa Amministrazione è abituata a un certo tipo di notizie e di giornalismo, ha le spalle larghe, l’onestà e l’esperienza per dire che, senza il Movimento 5 Stelle, Pomezia sarebbe sì nel baratro, quello vero, finanziario, sociale e
culturale. Ma andiamo con ordine e partiamo dai fatti, oggettivi e inconfutabili. Il 17 dicembre 2019 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale che fissava il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 da parte degli enti locali al 31 marzo 2020. Il differimento, richiesto dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dall’UPI (Unione Province d’Italia), era basato sulla considerazione che gli enti locali, in sede di predisposizione dei bilanci di previsione 2020/2022, non disponevano ancora in maniera completa di dati certi sulle risorse finanziarie disponibili, in quanto la legge di bilancio per l’anno 2020 era in corso di approvazione da parte dello Stato. Nulla di segreto e tutto secondo norma. Poi chiediamoci: di che “salute” finanziaria gode il comune di Pomezia?
Anche in questo caso nulla che non si possa dire e che, anzi, non sia stato già detto: basterebbe guardare il post che l’Assessore con delega al Bilancio – chi meglio di lui – scrisse in data 1° dicembre 2019: – 20 milioni di euro di anticipo di tesoreria per mancanza di liquidità; – circa 60 milioni di crediti per tributi mai riversati da Aser/Tributi Italia (ex concessionaria della riscossione) nelle casse del Comune; – evasione fiscale del 30% per un mancato incasso di almeno 8 milioni di euro l’anno; – 8 milioni annui da accantonare per il piano di rientro e per il DL 35 (decreto “salva comuni”, senza il quale nell’aprile 2013 il Comune sarebbe andato in dissesto). L’inversione di tendenza dal 2013 ad oggi è stata netta, mirata ed efficace nel taglio degli sprechi: per questo il deficit che ammontava a circa 130 milioni, è oggi attestato a 95 milioni di euro, un percorso di risanamento che
sta proseguendo, in maniera ancora più efficace, in questi ultimi anni. Quindi, questa maggioranza può dire con orgoglio che i conti, dopo anni di malsane amministrazioni, sono in ordine: ma questo non vuol significare avere zero debiti e casse piene di soldi da spendere. Vuol dire invece che ogni anno riusciamo a garantire i servizi ai cittadini senza creare nuovo deficit; che ogni anno dobbiamo fare delle scelte su dove investire e dove trovare i finanziamenti per garantire le opere pubbliche necessarie al rilancio della città; vuol dire garantire le fasce più deboli grazie alla manovra del welfare, nonostante la lotta all’evasione, che sta portando i primi risultati, sia ancora un male da combattere. Chi oggi insinua il dubbio del dissesto finanziario lo fa senza cognizione di causa, dimostrando scarsa conoscenza della pubblica amministrazione. Come ha già avuto modo di ricordare il Sindaco Zuccalà, il Bilancio, dopo l’imminente approvazione in Giunta, passerà entro i termini di legge in Consiglio: un lavoro scrupoloso
e attento, portato avanti senza la necessità di solleciti da parte di alcuno e, soprattutto, condiviso da tutto il gruppo consiliare di maggioranza. Spetta esclusivamente a questa maggioranza stabilire tempi, modi e investimenti ed è proprio in questi momenti che non si devono ripetere gli errori del passato, quando errate pianificazioni di entrate e uscite, fatte proprio da quella parte politica che oggi vuole sapere se rischiamo il dissesto finanziario, generarono un buco di circa 200 milioni di euro. Questa eredità, lascito di quelli “competenti”, è pesante. Ma rassicuriamo i cittadini: fin quando il Movimento 5 Stelle governerà Pomezia, lo spettro del dissesto finanziario rimarrà lontano dalle tasche dei cittadini che potranno godere dei servizi che abbiamo sempre garantito. Questa è storia, altro sono solo chiacchiere e “indiscrezioni”.
IL FAVOLOSO CIRCO DEGLI STRUMENTI Spettacolo di Teatro Musicale per famiglie Nell’ambito della rassegna: “NOTE SI VA IN SCENA” DOMENICA 16 febbraio 2020 DUE TURNI: 16.45 oppure 18.30 Auditorium DANTE ALIGHIERI (via Giuseppe Mazzini, 4)
ℹ️ info e prenotazioni allo 0773 820011 (15.30/19.30) ➡️ ticket: 5,00 euro ➡️ la biglietteria in loco apre un’ora prima degli spettacoli Per prenotazioni chiamare dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30 allo: 0773 820011 TROMBE e tromboni che diventano leoni e tigri domate da un insolito Mago con tanto di bacchetta magica, quella del direttore d’orchestra, un dispettoso sax il pagliaccio innamorato della dolce Violinella, un oboe che
riesce a incantare serpenti e spettatori, la nota più lunga del mondo suonata dal favoloso Mr Clarinet e infine le bacchette più veloci del West in un duello senza esclusione di colpi! Tutto questo e molto altro è Il Favoloso Circo degli strumenti, uno spettacolo unico e originale che coinvolge e diverte dai 3 ai 99 anni. Un intreccio di fantasia e note, uno splendido viaggio nel meraviglioso mondo della musica, degli strumenti e dei suoni. L’appuntamento per grandi e piccini per festeggiare in allegria il Carnevale è domenica 16 febbraio presso l’Auditorium del Liceo Classico Dante Alighieri di Latina, all’interno della rassegna Note si va in scena giunta con grande successo di pubblico alla sua III edizione. Interpreti: Anna Maria De Blasio, Laura Schultis, Bruno Soscia, Simone Vecciarelli, Vincenzo Vecciarelli, Roberto Stivali, Francesco De Palma, Nathan Scibiwolk, Flavia Di Tomasso. “Note si va in scena” è un progetto originale che ha dimostrato come la musica dal vivo di qualità possa essere un sano divertimento e un eccellente nutrimento per bambini e ragazzi. Il Favoloso Circo degli strumenti è realizzato grazie alla collaborazione di musicisti professionisti di Latina sotto la direzione artistica di Laura Schultis, flautista
e ideatrice del progetto. La voce recitante e le scenografie sono di Anna Maria De Blasio, giornalista e socio fondatore dell’Associazione culturale “Polvere e Ciliegia Acchiappastorie” che promuove numerosi progetti di sensibilizzazione alla lettura e all’arte tra i bambini e i giovani nelle scuole. La direzione dell’orchestra è affidata al maestro Bruno Soscia, eccellente clarinettista e saxofonista, compositore e direttore d’orchestra. La rassegna vede la collaborazione di Luogo Arte Accademia Musicale, realtà di professionismo musicale a Latina, dedita alla divulgazione della musica, dalla didattica all’organizzazione di concerti, il cui Presidente Flavia Di Tomasso ricopre anche il ruolo di Primo Violino. Per info stampa: 329 6312610 Pagina Fb: Note si va in scena Bilancio, l’incontro del M5S Pomezia
Si è svolto lo scorso 7 febbraio l’incontro sul tema del Bilancio, organizzato dal Movimento 5 Stelle Pomezia in collaborazione con Ardea: portavoce e cittadini comuni hanno ascoltato i vari interventi che si sono succeduti.Ad iniziare da quelli del Sindaco Zuccalà e del Sindaco Savarese, per poi passare a quelli della Consigliera regionale Corrado e dei parlamentari Silvestri, Flati e Salafia.Il bilancio è il motore della Pubblica Amministrazione e la sua lettura, in chiave non contabile, così come è stata proposta dai relatori intervenuti, è servita a far comprendere a tutti come, tra mille difficoltà, questo è lo strumento attraverso il quale lo Stato, la Regione e gli enti di prossimità programmano l’utilizzo delle risorse pubbliche per la realizzazione degli interventi sul territorio in materia di sicurezza, ambiente,
sanità, lavoro, infrastrutture, sviluppo, formazione, scuola e tutto ciò che impatta sul quotidiano dei cittadini.In questo modo è stato possibile introdurre a Pomezia il Reddito di Cittadinanza comunale; portare la raccolta differenziata al record del 70%; realizzare il primo punto salute oncologico certificato presso una delle farmacie comunali; portare avanti appalti, come quello della manutenzione stradale, che permetterà di riasfaltare circa 10 km di strade; varare un pacchetto di misure che adegua al ribasso le tariffe di alcuni servizi a domanda individuale, garantendo al contempo uno standard qualitativo di alto livello per i servizi erogati.Il Movimento 5 Stelle continuerà ad amministrare Pomezia avendo come unici punti di riferimento il programma elettorale e i cittadini. 70° Festival di Sanremo: vince Diodato Vi confesso che questo è un articolo in divenire, scritto durante la serata. Alla fine devo dire Bravo Amadeus, (che non è tra i miei personaggi TV preferiti) dopo un inizio non troppo brillante, stasera una finale superlativa. Nonostante si sia arrivati praticamente all’alba (si chiude alle 2.35) La serata è stata scorrevole. Dopo le prime serate un po’ appesantite dal contorno questa
sera finalmente la musica è vera protagonista con un livello di performance dei cantanti in gara decisamente alto. Bravo Amadeus a scegliersi i giusti compagni di viaggio, la presenza di Fiorello preziosissima, e quella di Tiziano Ferro superlativa. (Potrei scrivere un articolo solo su questo) Bravo Amadeus anche nel mettersi in gioco, a passare dalle risate alla serietà senza mai sembrare imbalsamato. Ma soprattutto Bravo Amadeus per la scelta dei brani in gara, (su questo aspetto avevo già espresso la mia scarsa fiducia) perché al di là dei gusti personali, che mi hanno portato ad apprezzare alcuni più di altri, bisogna dire che questo Festival ci lascia tanta buona musica, non ci sono stati pezzi oggettivamente brutti. Abbiamo ascoltato generi diversi in grado di accontentare ogni tipo di pubblico, con il giusto mix di concorrenti storici e giovani talenti. Ma scorriamo velocemente la serata. Apertura con l’inno d’Italia eseguito dall’Arma dei carabinieri, un incursione di Cristiana Capotondi in veste di Vicepresidente della Lega Pro, Mara Venier che scende le scale scalza, poi arrivano le donne della serata, Diletta Leotta, Sabrina Salerno e Francesca Sofia Novello (che alla fine non ci ha stupito), ultima esibizione di Tiziano Ferro, verso mezzanotte arriva Biagio Antonacci. L’ultimo cantante in gara si e esibisce alle 1.00 e si chiude il televoto.
I voti di stasera sono divisi tra 33% giuria demoscopica, 33% sala stampa, 34% televoto. Dopo l’annuncio della classifica si riaprono le votazioni per decidere il podio e Fiorello ci intrattiene nell’attesa e sono ormai le 1.40 quando il pubblico gli dedica una Standing Ovation. Straordinaria la complicità tra Fiorello e Amadeus, amici da 35 anni, che rende tutto più naturale anche a tarda ora. E quando pensi che sia finita, Amadeus infila uno dietro l’altro tutti gli ospiti previsti: Edoardo Pesce con un omaggio ad Alberto Sordi, il cast del film di Fausto Brizzi «La mia banda suona il pop», l’esibizione di Ivan Cottini, un ballerino che ha continuato a ballare anche dopo la diagnosi di sclerosi multipla, il tenore Vittorio Grigolo con un omaggio ai Queen, i Gente de Zona che quando sono ormai le 2.20 hanno il coraggio di chiedere al pubblico “su le mani” Intanto si scatena il caso SKYTG24 che alle 2.00 già inserisce tra i banner la notizia: Festival di Sanremo, vince Diodato. Finisco di scrivere ormai alle 2.30 conn Amadeus che fa avanti e indietro a prendere buste e premi (mentre tutti gli altri presenti sul palco sembrano improvvisamente pietrificati) e in meno di 10 minuti consegna tutti i premi e annuncia il vincitore. Vince Diodato con “Fa rumore” un brano dal classico impatto Sanremese, con un testo poeticamente potente e ben interpretato dal suo autore. Segue Francesco Gabbani con la sua “Viceversa”, terzo posto per i Pinguini Tattici Nucleari
con “Ringo Starr” Diodato raccoglie anche il Premio Mia Martini e il Premio Lucio Dalla, a Tosca va il premio Giancarlo Bigazzi, il premio Sergio Bardotti a Rancore e a Gabbani il premio Tim Music per il brano più ascoltato sulla piattaforma digitale. E credo che andrà in po’ così, Diodato vincitore sul palco, Gabbani vincitore fuori, lo dimostra anche il televoto che lo ha premiato con il 38% dei voti contro il 23% di Diodato. Questo articolo era partito con dei toni molto entusiasti per la bellissima serata dedicata alla musica, totalmente incomprensibile perché relegare la maggior parte degli ospiti a tarda notte, tutti di corsa uno dopo l’altro (in mezzo anche una inutile esibizione di Diletta Leotta e ovviamente non potevamo non ascoltare Boys Boys di Sabrina Salerno). Tutto mentre il pubblico in attesa della notizia del vincitore nel frattempo ha anche dovuto subire lo spoiler di SKYTG24. Ero pronta a dare un bel 9 a questo festival che scende inevitabilmente a 8 facendo tesoro di tutti gli aspetti positivi indicati in apertura per non scendere ancora. Probabilmente Amadeus paga paradossalmente l’aver fatto troppo, tirando troppo a lungo tutte le serate, costretto a chiudere una finale in fretta perché ormai ben oltre il pianificato. In ogni caso, dopo due anni di Sanremo a direzione Baglioni, era abbastanza facile fare di meglio ma il risultato era tutt’altro che scontato.
Autodichia pelosa Forse non tutti sanno che cosa sia l’autodichia. Si tratta della facoltà, di cui godono alcuni organi costituzionali, di decidere autonomamente e in deroga al principio di separazione dei poteri i ricorsi avanzati dai propri dipendenti avverso atti di amministrazione prodotti dagli organi stessi. Essa viene definita anche “giurisdizione domestica” e spetta al Parlamento (ai sensi degli art. 12 comma 3 reg. Camera e 12 comma 1 Reg. Senato) e alla Corte Costituzionale (secondo l’art. 14 comma 3 l. 11 marzo 1953, n. 87). La ragione di tale prerogativa viene di regola individuata nell’indipendenza che caratterizza tali organi. (www.wikipa.net). L’argomento non è di quelli di cui si parla ogni giorno, infatti riguarda soltanto alcune categorie di dipendenti, ma è tornato alla ribalta a seguito della cosiddetta “riduzione dei vitalizi”. Certamente le ragioni che giustificano un’autonomia così forte sono nobili, ma come accade spesso nel nostro Paese, con il tempo sono state sottomesse a finalità di bottega o strettamente personali. Non è un mistero che i dipendenti che lavorano in quelle amministrazioni godano di privilegi e siano al riparo da vincoli di finanza pubblica e dinamiche salariali comuni a tutto il resto del Paese, proprio grazie alla possibilità di potersi autodeterminare che non è stata intesa come tutela da
eventuali ingerenze esterne, ma come occasione per curare i propri interessi senza interferenze dall’esterno. Ma chi ha sollevato la questione sulla opportunità della sopravvivenza dell’istituto dell’autodichia, nel 2019, è stato, paradossalmente, un ex parlamentare che, dopo avere ottenuto per anni, i benefici che gli assicurava lo stesso istituto, a seguito del cambio di presidenza della Camera, si è trovato, improvvisamente destinatario della decisione della riduzione dal proprio “vitalizio” per l’applicazione del sistema retributivo, già in vigore per tutti gli altri abitanti del Paese. A questo punto il nostro “onorevole” ha pensato bene di rivendicare il diritto all’uguaglianza con gli altri cittadini e di ritenere una ingiustizia essere soggetto all’autodichia. Ha preteso, dunque il diritto di ricorrere alla giurisdizione ordinaria, ritenendosi ingiustamente escluso da questa e rivendicando l’applicazione di un principio di uguaglianza rispetto agli altri cittadini, trascurando il fatto che … stava rivendicando il diritto all’uguaglianza per difendere la sua pretesa alla diversità. Una sorta di etica “pelosa”, per la quale ha ritenuto di essere uguale agli altri nel riconoscimento del proprio “diritto acquisito”, ma non ha manifestato alcuna intenzione di sottoporsi allo stesso meccanismo di calcolo della pensione, ormai obbligatorio per tutti. Peraltro, a proposito di “diritto acquisito”, di cui tanto di discute, sarebbe il caso di ricordare che in occasione dei cosiddetti “esodati” (cittadini, regolarmente pensionati con regole vigenti, privati del diritto alla pensione per norme
successivamente modificate, per effetto della cosiddetta “legge Fornero”), la questione, come si dice, è passata in cavalleria e non si è vista la stessa sensibilità nei nostri “onorevoli”, nonostante che il fenomeno avesse colpito circa 300.000 cittadini. Il ricorso dell’onorevole è stato fermato dalla Corte di Cassazione che non l’ordinanza n. 18265/2019 lo ha respinto in modo deciso. Dunque dovrà rassegnarsi all’autodichia e alla riduzione del proprio vitalizio. Ma ciò che agitava i deputati, tranquillizza, invece, i nostri senatori. In questi giorni, infatti, grazie alla stessa autodichia, poiché il Senato ha una guida con “diverse sensibilità” e orientata verso “altri valori”, la decisione sulla riduzione dei vitalizi, precedentemente assunta analogamente anche nei confronti dei senatori, è stata rivista, grazie al riesame da parte degli organi interni dello stesso ramo del parlamento. Questa volta non è venuto in mente a nessuno di lamentarsi dell’esistenza dell’autodichia. Al contrario, è stata salutata come la trovata che riuscirà a salvare i vitalizi di centinaia di senatori, le cui preoccupazioni per la loro sopravvivenza e per l’ingiustizia della riduzione, sono state oggetto di dibattito acceso, come nemmeno le sorti degli operai dell’Ilva o della Pernigotti. A difesa di poveri senatori si sono persino scomodate equazioni che li volevano equiparati ai pensionati a cui veniva sottratta improvvisamente la fonte di sostentamento (la stessa equitazione non si è fatta per gli esodati). Tra questi, la famosa “Cicciolina” di cui si ignorano le qualità “politiche” e gli ambiti di rappresentanza parlamentare, ma che incarna bene il modello di partecipazione politica di molti.
Santo Fabiano
Puoi anche leggere