TIGRI TEMPLI TRIBU' Alla scoperta dei parchi indiani - Viaggi Avventure nel Mondo
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www.avventu.re/3165 RACCONTI DI VIAGGIO | East Africa RACCONTI DI VIAGGIO | India TIGRI TEMPLI TRIBU’ Alla scoperta dei parchi indiani Da un Tigri Templi Tribu’ Gruppo B. Bertoz P erché mi sono iscritta al viaggio TTT? Per la curiosità di vedere un parco naturale in Asia, e poterlo confrontare con quelli dell’Africa, prima di tutto, e poi perché anche se sono sempre stata attratta più dall’animalità dell’Africa che dalla spiritualità dell’India mi pareva giusto conoscere anche questa parte del mondo. In verità sentivo che questa area non rispondeva ai canoni della classica India ma aveva qualcosa di più carnale e meno spirituale, più vicina all’Africa insomma, ed avevo sentito bene! Ma i confronti li farò alla fine, quando avrò analizzato e metabolizzato con calma questi 15 giorni di full immersion in questo mondo che mi ha colpito come pochi altri. SAB 24/3. Non si può dire che siamo proprio riposati dopo la notte in aereo e la mattinata in aeroporto in attesa del volo interno che ci ha portato a Bhubaneswar, ma già nel primo pomeriggio iniziamo la visita dei vecchi templi induisti. Dopo Mukteshwar e Parshurameswar cerchiamo di raggiungere il complesso di Lingara quando ci troviamo nel bel mezzo di una rumorosissima e coloratissima festa in onore di Shiva. Un enorme carro decorato e Testo e Foto di Laura Furlan carico di persone rumorose è circondato da una folla in festa. C’è anche tanta polizia a controllare e contenere la folla, musica fortissima e tanta 32 - Avventure nel mondo 1 | 2020 02 RACCONTI VIAGGIO 1-2020 pag 2-147.indd 32 13/12/19 07:14
RACCONTI DI VIAGGIO | India confusione, ma l’atmosfera non è di pericolo, tutto anche i colori ma ti sembra sempre di essere nello strada affollata di tutto, venditori di qualsiasi cosa, sembra tranquillo in quella incredibile confusione. stesso posto, in Europa, in Africa, in India, sulla costa automobili, biciclette, tanti motorini, ma proprio Pian piano cominciamo a vedere che un gruppo adriatica. E quando vinco il senso di fastidio e decido tanti, e poi gente a piedi, cani, mucche. Ogni tanto di uomini tenta di tirare questo enorme carro con di andare sulla spiaggia mi trovo tra barche in secca, una pompa per prendere l’acqua, dal che deduco delle funi, sostenuti a gran voce dalla folla, ed il cataste di nasse, boe e galleggianti ed uomini che che non tutte le case sono fornite di acqua corrente, carro si muove un poco, poi tutto si blocca. Che riparano le reti con quello strumento che credo sia ed ai margini della strada una canaletta a cielo significato avrà questo rituale? Ci spostiamo e universale. Poi arriva il pulmino, puntualissimo come aperto raccoglie l’acqua di scarico. Incominciamo facciamo fatica a restare uniti. C’è un palco coperto sarà sempre, e raggiungiamo il nostro albergo. a prendere confidenza con il traffico locale ed da un tendone con tante sedie di plastica rosse, Nemmeno due ore dopo, rifocillati e riposati, ci arriviamo incolumi nella grande piazza al cui centro dei ventilatori in funzione, più in là i vigili del fuoco, facciamo accompagnare sul lungomare, la spiaggia c’è questo tempio immenso con quattro grandi una cisterna di acqua potabile, un furgone per la è frequentata da parecchia gente e fa caldo, è portali orientati verso i punti cardinali, ciascuno stampa e la televisione. Sui tetti e sui terrazzi delle domenica anche in India. Vanessa si è già informata dedicato ad una divinità. Noi non possiamo entrare case ancora gente festante ad assistere. E ancora che vicino al lungomare c’è un posto dove fanno ma per vederlo più da vicino entriamo in una casa e, gli uomini tirano il carro, sostenuti dalle urla della le cremazioni, ce lo facciamo indicare ed infatti ad salita una ripida scala, arriviamo in una biblioteca. folla e poi mollano tutto. Saliamo su un terrazzino un certo punto attraversiamo la strada e saliamo Le bacheche chiuse e impolverate racchiudono libri ed ammiriamo il meraviglioso complesso di templi lungo una gradinata affollata di gente che torna risalenti a molto tempo fa, ma nessuno qua viene per sottostante, illuminato dalla luce dorata che precede dal mare o che vende qualcosa; sotto le arcate che leggere, il custode riscuote la mancia dovuta e ci fa il tramonto, poi a fatica ci allontaniamo mentre il la fiancheggiano ci sono molte cataste di legna, uscire sulla terrazza dalla quale si vede molto bene il rumore svanisce alle nostre spalle. Che significato anche quella in vendita. Arriviamo su una specie di tempio essendo all’altezza del suo tetto, ed anche la avrà avuto tutto ciò? Non sarà mica che quel carro terrapieno dalle dimensioni più o meno di un campo trafficatissima e colorata piazza sottostante. che riproponeva in qualche modo la struttura dei da calcio, il terreno è sabbioso, braci fumanti un Partiamo quindi in direzione ovest per raggiungere templi induisti aveva qualche nesso col templio del po’ dappertutto. Adattiamo un po’ la vista a quello Pushangia, che non sono riuscita ad individuare sole a Konark che alla base aveva delle enormi ruote spettacolo e realizziamo che davanti a noi, su una su nessuna delle mappe consultate ma sta a una di pietra? Ma quello lo vedremo appena domani specie di lettiga circondata da alcuni uomini, il quarantina di km da Baliguda, attraversando mattina. corpo coperto da un tonaca bianca è un cadavere. una zona dell’Odisha molto poco attrezzata Dall’altra parte un’altra lettiga con uno stuolo di turisticamente tanto che pernotteremo in una Dom 25/3 . E’ il secondo giorno in India, ormai donne in lacrime. I loro lamenti si alternano a quello struttura che l’agenzia che ci ha organizzato il abbiamo preso in pieno il ritmo del viaggio; iniziamo strano suono che le donne africane sono capaci di viaggio mette a disposizione dei suoi clienti. Il posto con una sosta a Konark per visitare l’imponente emettere schioccando in qualche modo la lingua e è molto carino e la cena che ci preparano è ottima, tempio eretto nel XIII secolo in onore del dio del che ho sempre sentito in occasione di feste e danze; anche perché non eccessivamente piccante. sole Surya, lasciato in completo abbandono dal ora scopro che lo sanno fare anche le donne indiane XVII al XX secolo ed ora finalmente in restauro. e non solo in occasioni di gioia. Siamo attoniti, non Mar 27/3. Partiamo presto per una passeggiata Il sito è affollatissimo di visitatori ma di “bianchi” osiamo fotografare per un nostro insito senso di lungo i sentieri che i locali utilizzano per spostarsi ed quasi non ne vediamo, sono turisti indiani, le rispetto davanti alla morte nonostante gli uomini che andare ai mercati. Fa caldo, il percorso comprende donne in sari, coloratissimi, solo qualche giovane lavorano sul posto, gli “intoccabili” ci invitino a farlo. anche alcuni tratti in salita, non sempre siamo vestita all’occidentale, la maggior parte dall’aspetto Pian piano realizziamo che sotto a tutti quei fili di all’ombra ma ben presto raggiungiamo il primo di benestante e colto. Ed è qua che ha inizio quella fumo sta bruciando un corpo, ormai annerito, lasciato una serie di villaggi dove le donne sono tatuate in che poi diventerà un’abitudine: con gran riguardo e da solo dai parenti che lo hanno accompagnato; i faccia; i disegni sulle loro guance possono imitare gentilezza queste persone ci chiedono di fotografarsi figli maschi hanno il compito di i baffi della tigre, ma ci sono con noi e ci ringraziano come per un favore, un eseguire dei giri rituali, recitare tante interpretazioni sul loro regalo; mi era già capitato in Giappone nel lontano delle preghiere, poi mettere significato, la loro origine ed il 1984, e poi ultimamente nei paesi ex URSS, chissà la torcia in bocca al cadavere loro fine. Di uomini ne vediamo che tra qualche anno questa moda arrivi anche da per fargli uscire lo spirito, e pochi, non sembra ci sia un gran noi! infine accertarsi che il rogo da fare in giro, ci chiediamo In mezz’ora raggiungiamo Puri ma prima di entrare abbia inizio. A quel punto la se qualcuno lavora, e se sì in città ci fermiamo lungo il mare in un villaggio cerimonia è finita, se ne vanno. dove. Quando raggiungiamo di pescatori. Sono le ore più calde della giornata Rumori strani indicano ossa la strada asfaltata vediamo ed il sole picchia forte; io per evitare la sabbia che si rompono, arti che si qualche automobile, anche mi ritrovo a passeggiare da sola lungo la strada staccano dal corpo, uno scoppio qua motociclette. La mattinata principale del paese, l’unica strada del paese. ci fa girare, da un ventre si conclude con una doccia A destra la spiaggia, a sinistra altra sabbia, una aperto è uscito una specie di rinfrescante ed un opportuno specie di laguna, lungo la strada un susseguirsi di pallone biancastro gonfio d’aria che scoppietta spuntino prima di imbarcarci sul pulmino e, case di pescatori. Davanti alle case pesce che si fino a scoppiare del tutto: andato anche l’apparato confortati dall’ottima guida di Amu, il nostro autista, asciuga al sole, pesce secco in vendita, donne che digerente! Le donne urlanti sono andate via, i giovani lasciarci andare ad un sonnellino ristoratore che ci cucinano pesce. Nessuno ti importuna, ti guardano maschi iniziano i giri rituali mentre da un’altra parte permetterà di raggiungere Rayagada in piena forma. con indifferenza, solo i bambini e le bambine si un’ambulanza scarica una lettiga piccola, il corpo Ci aspetta un albergo dove incontriamo gli unici dimostrano curiosi, ti seguono, ti chiedono il nome di un bambino. A parte il fumo non c’è puzza, tutto turisti bianchi di tutto il viaggio, che poi ritroveremo ed anche se hai qualche penna per la scuola. In è tranquillo, ormai ci siamo abituati, scattiamo foto nei mercati e nei villaggi i giorni successivi, ed fondo alla strada, cioè in fondo al paese, un piccolo all’impazzata, qualche filmino col cellulare e poi anche delle birre fresche. gruppo di uomini al riparo di una tenda suona alcuni andiamo via anche noi, verso l’albergo per berci una strumenti, è giorno di festa. L’atmosfera è uguale birra fresca. Mer 28/3. Siamo ora in una zona dove l’accesso ai a quella di quasi tutti i paesi di pescatori che ho villaggi non è ben accetto e, causa alcuni sgradevoli avuto occasione di visitare in giro per il mondo o Lun 26/3. Prima di lasciare Puri andiamo a vedere il episodi capitati tempo fa, nemmeno permesso agli anche vicino a casa mia. Cambia l’architettura delle famoso tempio di Jagannath, il pulmino ci lascia in stranieri. Allora non ci resta che andare ai mercati, abitazioni, cambiano i materiali di costruzione ed una piazzetta e da lì proseguiamo a piedi lungo una e ce ne sono tanti, settimanali, alcuni si svolgono al Avventure nel mondo 1 | 2020 - 33 02 RACCONTI VIAGGIO 1-2020 pag 2-147.indd 33 13/12/19 07:14
RACCONTI DI VIAGGIO | India mattino, altri dopopranzo, e cercare di vedere là di avventori e venditori è coloratissima; anche mi sconvolge, l’avevo già visto, ma qui non c’era gli abitanti di questi villaggi proibiti. Sono uomini e gli uomini qua sono vestiti con un costume che nemmeno un foro dove far colare la pipì, o forse donne, appartengono ad etnie diverse, vestiti con ancora non avevamo visto, una specie di tonaca era nascosto sotto le immondizie che occupavano i loro abiti tradizionali, tutti dai colori sgargianti, blu e tanti ornamenti di metallo e perline, in parte del pavimento. Comunque il livello d’igiene ornati con orecchini, piercings, anellini al naso, testa delle cuffiette di perline. La nostra guida li era tale che non entravano neanche le mosche! catene, collane, cavigliere, bracciali d’oro, argento, distrae e noi facciamo miriadi di foto. Nel mercato Ci avviamo al pulmino ma Jaga, con aria complice ci plastica, perline, ed arrivano a piedi, in bicicletta, ritroviamo anche tutti gli altri turisti bianchi che invita ad assistere ad uno spettacolo interessante. in motorino, in automobile, magari taxi, ma anche avevamo visto al ristorante dell’albergo la sera Lo seguiamo verso un gruppo di persone ed i rumori in tuktuk o con l’autobus. Sono là per comperare o precedente. Come stabilito ci allontaniamo prima che provengono sono molto simili a quelli che per vendere le loro merci, riservati ma cordiali, li che il tasso alcolico superi la soglia di guardia e escono da uno stadio quando c’è una partita: c’è possiamo fotografare o farci fotografare con loro; facciamo una sosta per vedere una cascata. Jaga qualche gara in corso e gli spettatori scommettono qualcuno più evoluto ha imparato a sfruttare la vuol proprio farci contenti ed ogni tanto ci propone e tifano rumorosamente. E’ un combattimento situazione ed in cambio di poche rupie si mette qualche piccolo extra fuori programma, da noi di galli. Siamo gli unici bianchi, come sempre, e in posa. Per fortuna Jaga, la nostra guida, pratico sempre puntualmente apprezzato. La cascata gentilmente ci fanno entrare in questa specie di del posto ci dà utili consigli sul comportamento è panoramica, io non scendo per il sentierino arena, ci offrono anche delle sedie in prima fila; da adottare senza offendere nessuno, ma anche scivoloso e mi accontento della vista dall’alto ma la ci sono contemporaneamente due coppie di galli senza instaurare brutte abitudini, nei limiti del sosta è piacevole. Continuiamo il nostro percorso pronti alla lotta, per il momento trattenuti dai loro possibile, nei rapporti tra locali e visitatori. ed ogni dobbiamo fermarci davanti ad una sbarra proprietari, poi incitati a combattere. Il volume delle Di prima mattina andiamo al mercato di Chaticona di legno sorvegliata da gruppi di bambini, talvolta voci aumenta, vengono recitati degli slogan, il tifo è e per assistere all’arrivo dei coloratissimi Dongoriya anche donne. Sono tutti allegri e sorridenti, pronti a alle stelle, i galli si azzuffano per pochi secondi poi Kondhs andiamo nella stazione ferroviaria dove farci passare non appena l’autista ha sganciato le tutto finisce, non ho capito chi ha vinto e perché, la passerella pedonale che attraversa i binari ci 5 rupie, prezzo fisso non soggetto a contrattazioni, non ho neanche capito se il perdente era morto offre un ottimo punto di vista. che raccolgono per pagarsi la o solamente ferito. Ci è bastato, sorrisi sorrisi, Personaggi che sembrano festa che faranno al villaggio. namastè namastè ed usciamo dalla calca. Ma uscire da un libro di leggende Simpatica usanza anche se le nonostante tutto la curiosità è tanta e ci fermiamo convivono con apparente sbarre si faranno sempre più a guardare la preparazione al combattimento. Il naturalezza con i mezzi più frequenti fino a distanziarsi proprietario porta il suo gallo da un uomo che lo moderni ed i più recenti di poche decine di metri! Ed “arma”; un aiutante affila la lama di una specie prodotti tecnologici. arriviamo all’ora di pranzo di sperone, quando la lama è affilatissima questo Quasi tutti hanno braccia e quando ci attende una nuova sperone viene legato con giri e giri di spago alla gambe ricoperti di tatuaggi sorpresa: Jaga e gli autisti di zampa destra del gallo fino a sostituirsi alla zampa ed alcuni li esibiscono con altre due auto (fornite dalla stessa. Penso che già questa manipolazione orgoglio, noi li fotografiamo con piacere. Vendono stessa agenzia) ci preparano un pranzo ottimo infastidisca il gallo, immobilizzato con una certa molto pesce secco, polli vivi e come sempre tanta e non troppo piccante, a base di verdure, riso e forza, e lo renda più aggressivo del naturale: bellissima verdura; vedremo uscendo da quel frutta. In questa occasione mangiamo per la prima adesso un’artigliata può essere mortale! Non sono mercato che fuori paese c’è un fiume, risaie ed volta la papaia acerba cotta, ottima, ed incontriamo animalista, non mi turbo particolarmente all’idea di orti ben curati. Ci fermiamo in un localino lungo gli unici due italiani in 15 giorni di viaggio. La ammazzare un gallo per corrispondere a qualche la strada per lo spuntino di mezzogiorno, una giornata prosegue con la visita di altri villaggi, cucina enorme e qualche panca per mangiare. I altre foto a donne, bambini e all’australiano che locali mangiano, sempre con le mani, il riso e delle oltre ad essere alto ed ingombrante aveva la verdure piccantissime. Io ordino uno “ciapati”, me pretesa di fotografare tutti in primo piano, cioè da lo servono caldissimo, appena fatto, su un piatto molto vicino, cioè mettendosi signorilmente tra il fatto di foglie cucite. Dall’oscurità del locale esce soggetto da fotografare ed il nostro obiettivo. un uomo, sembra anziano, sdentato, capelli lunghi e bianchi, una tonaca arancione; lo fotografo e mi VEN 30/3. Nella mattinata attraversiamo ancora sorride in posa per un’altra foto. Al pomeriggio qualche interessante villaggio prima di raggiungere altri villaggi e altro mercato, ancora tatuaggi ed un altro dei mercati settimanali pomeridiani, ornamenti a naso e orecchie. Lohandigua. Parcheggiamo il pulmino in un ampio piazzale sterrato e ci avviamo lungo la strada che Gio 29/3. Anche il mercato di Onkhudelli che entra nella zona del mercato. E’ una festa di colori visitiamo oggi si tiene la mattina, inoltre è anche perché molti venditori si riparano dal sole opportuno andarci presto e lasciarlo verso le 10 con dei tendoni o degli ombrelli coloratissimi. Come perché sembra che gli uomini delle tribù dei Bondas sempre vendono di tutto, dai braccialetti di plastica e dei Gadabba abbiano l’abitudine d’iniziare subito agli indumenti alle stoffe. Uno sta spellando un a bere non so che intruglio di fattura locale estratto pollo, un altro taglia carne forse di capretto, c’è dai fiori bianchi e rossi che crescono su alberi di come sempre una quantità ed un assortimento cui mi sfugge il nome e dopo le 10 sono già tutti di verdure da far venir voglia di cucinare; poca ubriachi fradici, quindi anche aggressivi, quindi frutta, ma riusciamo anche oggi a comperarci le pericolosi. La zona adibita a mercato è fuori dal banane, sempre piccole e buonissime. Al centro centro abitato, ampia e pianeggiante situata su della piazza c’è un piccolo edificio di cemento ed un terrazzo fluviale. Tende colorate sostenute io approfitto per fare l’interessante esperienza dei da pali di legno riparano i venditori dalla luce gabinetti pubblici, esperienza invero già fatta ma e dal calore del sole; vi si vende ogni genere di in posti evidentemente più “avanti”, e mi trovo mercanzia ma come sempre io sono attirata dalle ad entrare in un corridoio lungo il quale si aprono verdure, varie, belle, sicuramente buone. La folla piccole celle. Il fatto che non ci siano porte non 34 - Avventure nel mondo 1 | 2020 02 RACCONTI VIAGGIO 1-2020 pag 2-147.indd 34 13/12/19 07:14
RACCONTI DI VIAGGIO | India rito, se gli animali si combattono spontaneamente vestito di arancione, lunghi capelli bianchi, faccia poco cominciano a dimenarsi, scuotendo la testa e penso che un motivo ci sia e non è affare mio dipinta. Avanza con un bastone, parla, canta, emette vibrando gli arti, una cosa simile ad un principio di evitarlo, ma quello che mi disturba è la scommessa. strani versi. Arrivato in una casa entra nel cortile crisi epilettica. Quando è il danaro a dettare le regole del gioco il gesticola, si agita, ruota il bastone, dallo sguardo si All’inizio non ci faccio un gran caso, più in là vedo gioco non mi piace più, mi disturba. Stessa opinione può ipotizzare che sia un po’ “fatto” di qualcosa, poi un giovane sorretto da un paio di amici, non sta in in merito al tifo negli stadi della “civile” Europa con punta il bastone in un punto del terreno ben preciso, piedi, penso sia ubriaco ma non me ne curo. Dopo l’intervento degli ultras, tutto lecito in onore al dio lo ruota fino a fare un foro nel quale viene messa un po’ lo rivedo seduto sotto al totem in notevole denaro. Mi rimane una curiosità: è un rito tribale o un dell’acqua; difficile da descrivere la sequenza di stato di eccitazione: trema, si scuote, si dimena. segno del passaggio degli inglesi? Non sono loro a suoni e gesti che seguono, con una canna succhia Alcuni uomini lo sorvegliano da vicino. Ad un certo fare combattimenti tra cani? Spero di sbagliare ma dal terreno dell’acqua fangosa punto questo scatta in piedi, le le scommesse sì che sono una loro caratteristica, che sputa poi si quieta, anche gambe incrociate, la schiena ahimè! gli altri zittiscono e riprendono incurvata all’indietro, rigido Prima di raggiungere l’hotel che ci ospiterà nelle la strada verso un’altra casa. che più non si può. Tentano di prossime due notti lasciamo lo stato dell’Odisha per Era lo sciamano che andava metterlo nuovamente seduto, in entrare nello Chhattisgarh. a cacciare il malocchio! Un quattro non riescono a piegargli anziano del posto ha confidato le gambe; lo fanno bere poi si Sab 31/3. In pulmino ci dedichiamo ad un’accurata alla nostra guida che meno male affloscia e riprende come prima. analisi per risolvere l’importante quesito: andare a sia venuto in quella casa perché L’episodio si ripete un paio di vedere le danze nel Bison Horn Muria Ghond village non sa come avrebbero fatto volte, gli amici controllano, si o no visto che sono a pagamento quindi certamente con tutti i guai che avevano, per lanciano occhiate, sembrano turistiche? Il nostro motto è non rinunciare a niente. fortuna lui li ha cacciati! comunicarsi che è meglio por In un’ora di macchina percorriamo i 12 km di Ed intanto si è formato il gruppo di danzatori, a dire fine a quello stato di trance, forse sta diventando deviazione e raggiungiamo un villaggio costituito il vero ci sono tutte le donne ma di uomini ce ne sono pericoloso. Uno si china davanti a lui e con due dita da molte case tutte sparse e distanti tra loro. solo otto. Sono vestiti con dei bei costumi colorati, gli prende l’alluce del piede sinistro: lui si placa e in Davanti alla prima casa che incontriamo appesa sonagli alle caviglie ed attorno alla vita, bastoni un attimo si alza, del tutto normale, beve qualche ad una fune c’è una cesta nella quale un bambino tamburi ed altro, e fanno delle figure in cui le coppie sorso di acqua e se ne va come se niente fosse sta beatamente dormendo, più in là qualche cane si formano e si lasciano per poi riformarsi varie accaduto. Io non ho potuto filmare la scena perché e qualche maiale. Vediamo alcune donne accanto volte, molto coreografico. E’ durato poco ma siamo naturalmente il mio telefono aveva la memoria un’altra casa, intente a tirare su l’acqua dal pozzo soddisfatti lo stesso: senza le danze ci saremmo piena, ma più tardi, guardando il breve filmato che per riempire i secchi. Jaga si dà da fare a contattare persi lo spettacolo dello sciamano e quello non era qualcuno aveva fatto ad un altro invasato abbiamo qualcuno ed informarsi delle danze. Un vecchio lo stato allestito per noi, quello era autentico e ci siamo notato che quello dopo la danza si era seduto sotto il accompagna da un altro, poi vanno a cercare un capitati in mezzo per puro caso. totem ed aveva cominciato a manipolarsi le dita dei terzo, praticamente girano per le case per formare Tornati sulla strada principale continuiamo verso piedi fino al momento in cui aveva iniziato a tremare il gruppo di danzatori, ce ne dovrebbero essere 20, il prossimo mercato, a Mardum. Questo mercato è e dimenarsi; in quel caso però le manifestazioni si 10 uomini e 10 donne. Intanto la nostra attenzione piccolo ma molto colorato. Anche qui tutti sono molto erano smorzate ed infine esaurite spontaneamente viene catturata da un gruppo di uomini che si sposta tranquilli ed accoglienti, ci sorridono e si lasciano nel giro di poco tempo. Questa tribù Muria Ghond da una casa all’altra dietro ad uno più anziano, fotografare. Mangio un paio di ottimi samusa per si riunisce una volta all’anno in concomitanza del pranzo con una coca locale neanche tanto fredda. mercato settimanale per partecipare a questa Comperiamo le nostre banane quotidiane ed un celebrazione, MONDAI; avviene in un momento paio di cavigliere, poi, mentre stiamo andando verso molto importante dell’anno, prima del monsone, il pulmino notiamo un gruppo di persone poco più dopo del quale non ci sarà più verde né riso per tutto in là, e sentiamo della musica. Abbiamo tempo ed il tempo della siccità. Quegli uomini che sembrano andiamo a buttare un occhio. C’è una specie di indemoniati accettano la divinità dentro di sé e la enorme totem decorato con coroncine di fiori che invocano. Lo spettacolo è stato forte, risaliamo in cadono ma vengono subito rimpiazzate da altre da pulmino per continuare il nostro viaggio con il ritmo parte delle donne. Gli uomini sono sotto l’albero e della musica negli orecchi e l’aspetto invasato di danzano freneticamente, il ritmo segnato da un quei giovani uomini negli occhi. gruppo di suonatori armati di vari strumenti. La Ancora una sosta alle cascate di Chitrakut, altre maggior parte sono giovani e sembrano anche un foto con gruppi di giovani studenti e poi, abbastanza po’ invasati; solo uno più anziano, capelli lunghi presto arriviamo nel nostro hotel. Usciamo per un bianchi, bel fisico ancora agile e scattante balla giretto prima di cena in cerca di quel wine shop ma il suo sguardo è limpido e non dà segno di che non siamo stati in grado di trovare ma si sta alterazioni. Scatto molte foto perché anche in questa avvicinando un brutto temporale, nubi di densa occasione al nostro arrivo pur discreto e rispettoso, polvere si avvicinano rendendo l’atmosfera scura e il cerchio si apre e ti trovi in prima fila ad assistere livida, il vento si fa più forte; acceleriamo il nostro ai loro riti come uno di loro ma uno di riguardo. rientro e riusciamo a raggiungere l’albergo con le Salutiamo sempre al loro modo, sorridenti e loro ci prime gocce di quella pioggia che continuerà tutta rispondono altrettanto sorridenti. Quando qualcuno la notte. conosce qualche parola d’inglese ci chiedono da dove veniamo, chissà se sanno dov’è l’Italia? Le Dom 1/4. In questa zona la popolazione è in donne ed i bambini invece ci chiedono il nome e prevalenza vegetariana e noi per la seconda volta ci dicono il loro, ma per noi sono nomi difficili da facciamo una colazione addirittura vegana. Giornata ricordare. Quasi casualmente mi ritrovo nuovamente di trasferimento, stiamo puntando verso nord e in prossimità del totem e vedo che a turno i danzatori ci fermiamo solo in alcuni villaggi di artigiani. Per vanno a sedersi a terra davanti ad esso e dopo un interrompere il lungo pomeriggio facciamo una Avventure nel mondo 1 | 2020 - 35 02 RACCONTI VIAGGIO 1-2020 pag 2-147.indd 35 13/12/19 07:14
RACCONTI DI VIAGGIO | India piccola deviazione e, dopo una breve passeggiata, inizialmente avevamo messo in conto che forse arriviamo ad un tempietto scavato nella roccia non l’avremmo vista ora la vogliamo vedere: ma dove s’intravvedono alcune tracce di pitture siamo ottimisti e speriamo nel prossimo parco. Una rupestri; scarso il valore storico-artistico ma molto rinfrescata in piscina, un lungo sonnellino in pulmino bello il paesaggio ed il panorama dall’alto della e siamo al Bandhavgarh Park che è quasi il tramonto. rupe. Arriviamo presto a Raipur ma questa città è Questo parco è più piccolo dell’altro ma proprio per abbastanza grande e molto caotica e ci mettiamo questo dicono che la probabilità di vedere una tigre un bel po’ di tempo ad attraversarla prima di sia maggiore. Le costruzioni di questo lodge sono raggiungere l’albergo, situato quasi dentro la stazione ferroviaria. Verso il tramonto, come ieri, il cielo si fa buio, il vento trasporta cumuli di polvere ed inizia a piovere, a differenza di ieri il nubifragio più datate ma senz’altro più consone all’ambiente che ci ospita; si può bere la birra al tavolo e la cena è squisita. Andiamo a letto presto pregustando già inconsciamente le emozioni che l’indomani ha in L non durerà a lungo. serbo per noi. Lun 2/4. Anche questa sarà una giornata di trasferimento; nella mattinata visitiamo l’ultimo GIO 5/4. Le nostre jeep Maruti aperte sono pronte, tempio, il Bhoramdeo, risalente al XI-XII secolo, gli autisti sono al volante, le guide salgono alle affiancato da un laghetto coperto da ninfee e da 6 in punto e partiamo! Giriamo tutta la mattina e un giardinetto per il relax, poi proseguiamo verso ripetiamo il rituale già sperimentato. Stiamo quasi nord. Oggi però è una giornata di sciopero generale, per concludere il nostro giro quando un gruppo di ci dicono, e le strade sono pattugliate da gruppi jeep ferme con cannocchiali e fotocamere puntate di giovani che bloccano il transito; su indicazione in mezzo ad un prato ci fanno capire che stavolta un bagnetto in piscina ed un ottimo brunch partiamo di qualcuno il nostro autista prende una strada ci siamo. Per avvicinarci usciamo dal parco: è dalla per l’ultima tappa del nostro viaggio, Jabalpur. Ci alternativa, più lunga, che sembra non essere strada che vedrò le prime tigri selvagge della mia sistemiamo nelle nostre stanze e poco dopo siamo interessata da questi blocchi e, dopo essere entrati vita, si tratta di due giovani che probabilmente stanno già sulla strada a contrattare un tuktuk che ci porterà nello stato di Madhya Pradesh, entriamo nella zona tornando dalla mamma nascosta nella radura. sulla riva del fiume sacro Narmada. Dopo mezzora di Khana dove ci sistemiamo in un lodge moderno Quando partiamo per il safari pomeridiano con un di scomodo tragitto siamo arrivati, scendiamo per ma poco in sintonia con l’ambiente. Approfittiamo altro equipaggio chiariamo subito che di cervi, un’ampia scalinata ai lati della quale sono sedute però della piscina, dove con un bagno prima del pavoni e scimmie ne abbiamo visti tanti, ora molte persone che ci guardano e ci salutano. Ben tramonto ci togliamo di dosso il calore della giornata, puntiamo sulla tigre. Il driver schiaccia l’acceleratore presto ci troviamo immersi in un’atmosfera molto e della grande terrazza, dove brinderemo all’arrivo e parte sparato mentre chiacchiera allegramente particolare. Il lungofiume è parecchio affollato, da nella zona dei parchi con una birra fresca. con la guida; ogni tanto rallenta e controlla qualche una parte un tendone sotto al quale una piccola folla traccia, ogni tanto zittiscono ed ascoltano. Arriviamo seduta su sedie di plastica ascolta un oratore, ma c’è Mar 3/4. Non sono ancora le sei e siamo già ai in una radura dove già altre jeep sono in postazione, anche della musica. Verso la riva ci sono bancherelle, cancelli. E’ ancora buio e non siamo soli, decine di dicono che Lei sta scendendo da quel pendio alla tempietti votivi, gente che canta, bambini vestiti a jeep Maruti , la Suzuki indiana, disciplinatamente in nostra sinistra: aspettiamo. Ed è a questo punto che festa. Sulla sponda si possono noleggiare piccole fila attendono che il cielo si rischiari, che accanto ai accade: tra gli sterpi del sottobosco la vedo, io la imbarcazioni fiabescamente decorate con cui drivers salgano le guide e che finalmente sollevino vedo! Non so se l’ho detto o se l’ho urlato, non so che raggiungere il tempio in mezzo all’acqua o il grande la sbarra del gate. Fa parecchio freddo, le jeep sono lingua ho usato, se italiano o inglese, o triestino, tutti tempio Sick situato dall’altra parte del fiume. Siamo completamente aperte ma l’eccitazione è tanta: si sono girati da quella parte, c’è stata un’agitazione avvicinati da un uomo che al momento scambiamo inizia l’avventura. generale, tutti in piedi sui sedili, le macchine che per uno straccione o mendicante, si rivolge a noi La luce aumenta rapidamente e già intravvediamo si spostavano per andare davanti, tutti fuori pista! in un inglese perfetto e dalla breve conversazione tra gli alberi della foresta i primi cervi, ce ne sono La stessa situazione che avevo vissuto in barca a scopriamo in lui una grande cultura. Intanto si tre specie ma i più belli sono quelli pomellati. Gibuti quando era stato avvistato lo squalo balena. avvicinano le 19,30 ed in fretta allestiscono un palco Questo parco, il Khana, dichiarato già santuario della E Lei è venuta verso di noi, poi si è fermata tra due con delle stuoie e delle sedie, un distinto signore ci fauna selvatica nel 1933, e che attualmente è il più alberi, si è distesa, si è rigirata, si è stiracchiata, si spiega che oggi la preghiera sarà dedicata a sua grande e più importante dell’India, è stato dichiarato è pulita poi lentamente si è alzata ed è uscita dal mamma, morta da poco, e ci invita a salire assieme ufficialmente parco nazionale nel 1955 proprio per folto dei cespugli. Foto all’impazzata, mentre sulla ad alcuni parenti ed un paio di vecchi santoni. La salvaguardare questa specie; attualmente ospita pista ci precedeva. Poi si è fermata per espletare una cerimonia, che si ripete tutte le sere, ha inizio anche un cospicuo numero di tigri. formalità sua personale, di quelle che noi preferiamo quando ormai fa quasi buio; cinque giovani sacerdoti Percorriamo piste su piste incrociando le stesse fare in posti più appartati, ed ha ripreso la sua si avvicinano a dei piedestalli, vi salgono sopra e jeep con gli stessi turisti molte volte. Di turisti tranquilla passeggiata fino a rientrare nel bosco e danno il via ad una sequenza di canti e movimenti “bianchi” non ce ne sono tanti, e la maggior parte pian piano sparire dalla nostra vista. Siamo alle rituali con acqua e fuoco ai quali pian piano vengono di essi sono australiani; le guide ed i drivers si stelle! Quasi ci sembra impossibile! Ed invece è tutto coinvolti tutti i presenti. I colori, le luci, il crescendo scambiano informazioni, ci fanno vedere le orme del vero, siamo stati fortunati. dei suoni sarà quasi ipnotizzante, ci desteremo maschio, della femmina, dei cuccioli, ci insegnano quando, risalita la scalinata, andremo in cerca di un a riconoscere tra i vari suoni quelli che indicano Ven 6/4. Il sole non è ancora sorto ma il cielo è già altro tuktuk per tornare in albergo. un allarme di pericolo, ed il pericolo qua è solo chiaro; tra gli alberi s’intravvedono cervi solitari o a Lei, la tigre. Ma la mattinata passa, passa anche il piccoli gruppi che brucano tranquilli, scimmiette che Sab 7/4. Il viaggio è finito. Un ultimo samusa fuori pomeriggio, siamo diventati esperti ma non abbiamo giocano beate, pavoni che passeggiano, gli uccelli dall’hotel, il volo per Delhi e l’ultima cena indiana visto la tigre. Siamo un po’ delusi ma confidiamo cantano il loro buongiorno da un ramo ad un altro. Non sulla terrazza dell’albergo. Questo viaggio mi ancora nel giorno successivo. promette bene, nessun richiamo, nessun allarme, rimarrà dentro più a lungo di tanti altri: un insieme nessuna tigre in vista. Ormai abbiamo imparato di circostanze e di occasioni particolari così come Mer 4/4. Purtroppo anche il safari di questa mattina quali sono i segnali! Anche questa mattinata la i quattro fantastici compagni di avventura me lo è stato deludente: il posto è bello, ci sono molti trascorreremo andando in cerca di orme, ascoltando hanno reso veramente speciale! animali ma ormai siamo proiettati sulla tigre. Se i suoni ma senza ripetere l’emozione di ieri. E dopo 36 - Avventure nel mondo 1 | 2020 02 RACCONTI VIAGGIO 1-2020 pag 2-147.indd 36 13/12/19 07:14
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