"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA

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"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA
i n f o r m a

ABITARE E ANZIANI INFORMA                                         Numero 3 – 2020

                                                  “La povertà
                                                   energetica
                                                 e gli anziani”
                             Per una politica integrata di contrasto alla povertà
"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA
Sommario
                                    03 Editoriale
                                       I n Italia 2,2 milioni
                 i n f o r m a
                                          le famiglie in povertà
                                          energetica, l’8,6% del totale
       Numero 3/2020
                                          delle famiglie
      Associazione AeA,             	
                                     Serena Rugiero - Responsabile
      Abitare e Anziani              dell’Area di Ricerca Energia, Sviluppo
            Soci 2020
    Auser, associazione per
     l’invecchiamento attivo        05 Sintesi del rapporto:
          Cgil Nazionale
Fillea Cgil, federazione italiana     	“La povertà energetica
     lavoratori legno e affini            e gli anziani”
Spi-Cgil Nazionale, sindacato
         pensionati italiani
                                    	
                                     Per una politica integrata di contrasto
    Sunia, sindacato unitario        alla povertà
         nazionale inquilini              Rapporto realizzato dalla Fondazione di Vittorio
           e assegnatari                  per conto e in collaborazione con lo Spi Cgil.

         AeA Informa

                                    19 I presidi di assistenza
       Rivista periodica
        di informazione
     sui problemi abitativi               socio-sanitaria territoriale
          degli anziani
       Numero 3/2020                      per la tutela della popolazione
                                          longeva.
       Proprietà e editore
     AeA, Abitare e Anziani
                                          Gli insegnamenti dell’impatto avuto
  Via Nizza, 154 - 00198 Roma             sulla popolazione anziana dal
      Tel 06.8440771 – Fax                Covid–19 in relazione alla efficienza ed
          06.84407777                     efficacia del sistema sanitario
 e-mail info@abitareeanziani.it
sito web www.abitareeanziani.it           e assistenziale.
                                          (Su gentile concessione di Articolo 99 –
                                          Associazione per il dialogo sociale - Contributo di
   Direttore Responsabile
                                          analisi e proposte licenziato dal C.D di Articolo 99
         Giusy Colmo
                                          il 3 giugno 2020)
    Comitato di Direzione
Giusy Colmo, Marco Di Luccio,
       Claudio Falasca,
       Fabio Piccolino              29 Le rubriche
     Progetto grafico                 	• Governo e istituzioni
     e impaginazione
   Massimiliano D’Affronto
                                          • Organizzazioni sociali
          8x8 Srl                         e volontariato
      Foto di copertina                   • Osservatorio internazionale
   “La lampada ad arco” di                • Osservatorio dell’innovazione
Giacomo Balla 1909 - Museum
  of Modern Art di New York.              • Indagini, studi, ricerche
  http://www.arte.it/opera/               a cura di Fabio Piccolino
    lampada-ad-arco-4628
"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA
Editoriale

In Italia 2,2 milioni
le famiglie in povertà
energetica, l’8,6%
del totale delle famiglie
Serena Rugiero E Responsabile dell’Area di Ricerca Energia, Sviluppo,
Innovazione della Fondazione Di Vittorio

La “povertà energetica”, con cui si intende la difficoltà delle famiglie ad acquistare
un paniere minimo di servizi energetici (elettricità, riscaldamento o raffrescamento
adeguato della propria abitazione, acqua calda sanitaria, possibilità di cucinare
i cibi), con effetti sul mantenimento di uno standard di vita dignitoso, sulla salute e,
in ultima istanza, sulla mortalità, è una nuova forma di povertà e di rischio sociale
che caratterizza in modo crescente le economie avanzate come l’Europa.

I
     n Italia, nel 2016, erano ol-     non adeguatamente climatiz-            favorire l’incremento dell’effi-
     tre 2,2 milioni le famiglie       zata in presenza di fenomeni di        cienza energetica degli edifici
     in povertà energetica, pari       ondate di caldo.                       e della loro accessibilità per le
     all’8,6% del totale delle         Oltre alla stretta correlazione        fasce di reddito più basse. In
famiglie, in base alla misura uf-      con lo stato di salute delle per-      particolare, l’aiuto alle famiglie
ficiale adottata con la Strategia      sone, la povertà energetica di-        attraverso il bonus energia elet-
Energetica Nazionale del 2017.         pende da numerosi altri fattori:       trica e gas, che rappresenta lo
Nella bozza del Piano integrato        i livelli di reddito e di consumo,     strumento principale in Italia
energia e clima, inviato dal Go-       la dimensione e composizione           per contrastare la povertà ener-
verno alla Commissione euro-           della famiglia, il costo dell’e-       getica e che consiste in uno
pea, l’obiettivo è ridurre la po-      nergia, ma anche la posizione          sconto praticato alla platea di
vertà energetica entro il 2030         geografica e l’inefficienza ener-      famiglie in stato di disagio eco-
in un intervallo fra il 7 e l’8% del   getica del patrimonio abitativo.       nomico stimato attraverso il va-
totale delle famiglie (Oipe- Os-       La lotta alla povertà energetica       lore dell’indice ISEE-Indicatore
servatorio Italiano sulla Povertà      richiede pertanto politiche d’in-      di Situazione Economica Equi-
Energetica, 2020).                     tervento integrate - energetiche       valente, non ha finora sortito i
La povertà energetica colpisce         e sociali – che agiscano sulle         risultati sperati, considerando
le fasce più deboli della popola-      diverse determinanti del feno-         che meno della metà della en-
zione, in primis, gli anziani, più     meno.                                  tità complessiva del bonus è
soggetti di altri alle conseguen-      Accanto alla salvaguardia delle        stato erogato alla platea delle
ze sulla salute e sull’aumento         fasce deboli della popolazione         potenziali famiglie aventi diritto.
del tasso di mortalità che de-         ed ai tradizionali meccanismi          Oltre al basso grado di utiliz-
rivano dall’abitare in una casa        di riduzione dei prezzi dell’e-        zo del bonus è da considerare
non adeguatamente riscaldata           nergia, sono fondamentali gli          inoltre che molte delle famiglie
nei regimi climatici più rigidi o      indirizzi strategici di policy volti   che nel corso degli anni han-

                                                                                                               3
"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA
no almeno una volta ottenuto           di coloro i quali sono costretti     una ricerca sulla povertà ener-
il bonus per l’elettricità e/o gas     a vivere in alloggi in cui manca     getica focalizzata sulla popola-
hanno deciso di non rinnovare          l’accesso ai servizi energetici      zione anziana, e in particolare
la richiesta. La complessità del       essenziali.                          sui pensionati, volta a rilevare
meccanismo di erogazione che           Le diseguaglianze legate alla        oltre i classici indicatori di red-
determina alti costi di gestione       dignità degli alloggi e all’acces-   dito e dei bilanci di spesa del-
del sistema e amministrativi è         so all’energia, enfatizzate dal-     le famiglie anche variabili at-
uno dei limiti principali di que-      la condizione di reclusione in       tualmente non rilevate dai dati
sto imporrante strumento di            casa imposta dalle politiche di      statistici nazionali e di valutare
contrasto alla povertà energeti-       contenimento della emergenza         nel giudizio degli intervistati la
ca. Attualmente l’ARERA- Auto-         sanitaria provocata dal nuovo        conoscenza e l’efficacia delle
rità di Regolazione per Energia        coronvirus, hanno riguardato in      attuali politiche di lotta alla po-
Reti e Ambiente sta valutando          modo particolare gli anziani, in     vertà energetica anche al fine di
le possibili modalità di funzio-       quanto più vulnerabili al virus,     calibrare al meglio gli interven-
namento del sistema di ricono-         ma va considerato che anche          ti di mitigazione e contrasto al
scimento automatico dei bonus          in tempi normali, tendenzial-        fenomeno. L’indagine, di cui di
con l’obiettivo di garantirne l’e-     mente, la popolazione anziana        seguito si riportano i principali
rogazione a tutti gli aventi diritto   trascorre la maggior parte del       risultati, ha permesso di trat-
senza la necessità, per questi         proprio tempo in casa rispetto       teggiare i profili degli anziani
ultimi, di presentare apposita         alle altre fasce demografiche.       in condizione di povertà ener-
istanza di ammissione.                 In tal senso appare di fonda-        getica, fornendo un’accurata
Il rafforzamento dei meccani-          mentale importanza contribu-         descrizione delle loro caratteri-
smi di sostegno per i consu-           ire alla promozione di strate-       stiche, del loro comportamento
matori vulnerabili appare più          gie di intervento appropriate        e della loro percezione, nonché
che mai necessaria in questa           per ridurre i disagi economici       di quelli “vulnerabili”, persone
fase di crisi determinata dal-         e sociali indotti dalla povertà      che rischiano nel breve perio-
la pandemia da COVID-19 che            energetica, e con particolare        do di cadere in condizione di
sta inasprendo fortemente le           attenzione al segmento del-          povertà a causa di un peggio-
condizioni di povertà energeti-        la popolazione anziana, il cui       ramento delle loro condizioni
ca e di diseguaglianza abitativa       peso demografico è da molti          economiche o di salute, di un
preesistenti. Nella fase di lock-      anni crescente.                      aumento dei prezzi dell’energia
down si è verificato un aumen-         A tal fine la Fondazione Di Vit-     o di situazioni inattese come la
to delle bollette energetiche          torio nel 2018 ha condotto, in       crisi generata dalla pandemia
cosi come della vulnerabilità          collaborazione con lo Spi-Cgil,      Covid- 19.

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"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA
SINTESI
DEL RAPPORTO
“LA POVERTÀ ENERGETICA
E GLI ANZIANI”
Per una politica integrata
di contrasto alla povertà
Il rapporto è stato realizzato dalla Fondazione di Vittorio per conto e in collaborazione con lo Spi Cgil.
Autori del rapporto: Serena Rugiero (coordinatrice scientifica), Giuliano Ferrucci, Pier Paolo Angelini

I
     n Italia, come in altre econo-   nale hanno condotto una ricerca        vertà energetica che completino
     mie avanzate, cresce il nu-      sul campo il cui scopo è contri-       le informazioni, spesso parziali,
     mero di persone in “povertà      buire al contrasto della povertà       delle analisi ufficiali su questo
     energetica” (PE), espressio-     energetica e agire in un’ottica di     fenomeno. La ricerca ha con-
ne con cui si intende la difficoltà   prevenzione, sostenendo i con-         sentito di rilevare, oltre ai classici
ad acquistare un paniere minimo       sumatori vulnerabili attraverso        indicatori del reddito e dei bilan-
di servizi energetici (elettricità,   un’analisi mirata su un segmen-        ci di spesa delle famiglie, anche
riscaldamento o raffrescamento        to specifico della popolazione         variabili attualmente non osser-
adeguato della propria abitazio-      esposta - gli anziani – il cui peso    vate e di valutare la conoscenza
ne, acqua calda sanitaria, etc.)      demografico è destinato a cre-         degli intervistati sulle attuali po-
con effetti sul mantenimento di       scere e che le statistiche indica-     litiche di contrasto alla povertà
un standard di vita dignitoso,        no più a rischio di altri.             energetica, prendendo in con-
sulla salute delle persone e, in      L’indagine si è basata sulla som-      siderazione sia gli strumenti di
ultima istanza, sulla mortalità. In   ministrazione di un questionario       riduzione del costo dell’energia
base a stime recenti della Com-       semi-standardizzato ad una pla-        - quali i bonus sociali energia
missione Europea gli italiani che     tea di 979 soggetti, attraverso il     elettrica e gas – che agiscono
vivono in famiglie in PE sarebbe-     coinvolgimento di leghe dello Spi      sugli effetti della condizione di
ro poco più di 9 milioni, più del     di: Liguria (307 interviste), Tosca-   povertà energetica, sia quelli
15% del totale.                       na (295), Puglia (205) e Calabria      che agiscono sul versante del-
In questo scenario la Fondazione      (102). La ricerca mira a produrre      le cause, come l’efficienza ed il
Di Vittorio e lo Spi CGIL Nazio-      dati innovativi sul tema della po-     risparmio energetico.

                                                                                                                 5
"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA
A) Principali risultati emersi dall’indagine

L
       o scopo della ricerca è
       quello individuare cluster
       di famiglie che si possono
considerare in condizione di po-
vertà energetica o gruppi di citta-
dini “vulnerabili” che, in un’ottica
previsionale, potrebbero trovar-
si in futuro nella condizione di
energy poverty, poiché vivono
in abitazioni energeticamente
inefficienti, per la loro condizio-
ne economica, per l’alto livello
di consumo di energia. A tale
fine, l’analisi è stata impostata
classificando gli intervistati in
tre gruppi - i “poveri energetici”,
i “vulnerabili energetici” e gli al-
tri (né poveri né vulnerabili) - in
base ai dati rilevati sul campo1.

Natalia Goncharova
Lampada elettrica - 1913

1
  In particolare, i poveri energetici sono coloro che soddisfano almeno uno dei criteri d’indagine che seguono:
- hanno usufruito negli ultimi 12 mesi del bonus per la fornitura di energia elettrica o del gas;
- hanno redditi familiari bassi, anche in relazione alla numerosità del nucleo familiare (inferiori a 10.000 euro netti annui per tutti i nuclei - familiari,
compresi tra 10.000 e 20.000 euro per le famiglie con più di due persone);
- riferiscono una condizione economica particolarmente disagiata (dichiarano di non riuscire a far fronte ai bisogni primari);
- hanno usufruito negli ultimi 12 mesi di altre agevolazioni (quali sostegno da parte dei servizi sociali comunali, social card…).
Al fine di evitare ‘falsi positivi’ – sarebbe a dire soggetti che, sulla base dei criteri menzionati, vengono inseriti tra i ‘poveri’ – sono stati esclusi coloro che non
hanno avuto accesso al bonus elettrico/gas o non hanno beneficiato di altre agevolazioni a causa di un ISEE troppo elevato.
Il gruppo dei vulnerabili include gli intervistati che soddisfano tutte le seguenti condizioni:
- vivono in un’abitazione vetusta (costruita prima del 1980);
- presentano un reddito familiare netto annuo non elevato, anche in relazione alla numerosità del nucleo familiare (escludendo, dunque, - coloro che hanno
un reddito superiore a 40.000 euro o compreso tra 20.000 e 40.000 euro e vivono soli);
- non hanno introdotto misure per incrementare l’efficienza energetica dell’abitazione (al netto di coloro che dichiarano che la propria abitazione è già
efficiente);
- vivono in un’abitazione nella quale gli infissi non sono dotati di doppi vetri.

6
"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA
Dalla classificazione risultano                  entrano né tra i poveri, né tra i veri’ (184 persone, il 19,1%); i
quindi i seguenti tre gruppi: gli                vulnerabili, pari a 632 individui ‘vulnerabili’ non poveri (146 in-
‘altri’, ovvero coloro che non ri-               (pari al 65,7% del totale); i ‘po- tervistati, il 15,2%) (Fig. 1).

Figura 1: Profilazione rispondenti

Fonte: nostra elaborazione su dati di indagine

A.1) Caratteristiche socio-anagrafiche

D
        ai dati di indagine emer-
        ge, rispetto al genere,
        una lieve sovra-rap-
presentazione dei poveri tra le
donne. Le situazioni di disagio
energetico tendono ad essere
maggiormente diffuse con l’a-
vanzare dell’età: difatti, le per-
sone che non vivono in condi-
zioni di difficoltà hanno un’età
media di 71,9 anni, dato che
cresce a 74,5 per i vulnerabili e
a 75,1 per i poveri.
Dal punto di vista territoria-
le, la quota più sostanziosa di
poveri energetici è in Calabria
(45,4%) cui si contrappone net-
tamente il dato osservato in To-                 Giacomo Balla - Dinamismo di un cane al
scana (6,8% di poveri), mentre                   guinzaglio 1912

                                                                                                                  7
"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA
in Puglia e Liguria si osservano        lo di istruzione, passando dal          fessioni impiegatizie (84,6%).
percentuali prossime al dato            61,4% di coloro che non hanno           Rispetto al tipo di pensione
globale (19,2%).                        alcun titolo di studio al 5,4% os-      percepita, la povertà ha un’in-
L’incidenza della povertà rad-          servato tra i diplomati. Un trend       cidenza maggiore tra coloro che
doppia per coloro che sono se-          simile, si osserva tra i vulnerabili.   non percepiscono una pensione
parati/e (o divorziati/e) o vedo-       L’occupazione prima del pen-            da lavoro (38,1% di poveri) e tra
vi/e e arriva a superare il 30%         sionamento mostra come i po-            quelle categorie che, benefician-
per nubili e celibi. La condizione      veri siano sovra-rappresentati          do di emolumenti quali la pen-
di povertà energetica incide in         tra ex-artigiani e casalinghe e         sione di invalidità, l’indennità di
misura più accentuata nelle fa-         – in misura meno accentuata –           accompagnamento, la pensione
miglie mononucleari.                    tra gli operai. Diversamente, gli       sociale e la reversibilità, sono in
La quota dei poveri decresce rapi-      ‘altri’ vanno a saturare il gruppo      una condizione di fragilità econo-
damente all’aumentare del livel-        di intervistati che svolgeva pro-       mica e/o di salute.

A.2) Condizioni di salute

L’
        indagine mostra una             della metà dei poveri dichiara di       più rigido o più caldo. In ter-
        associazione forte tra          stare bene o molto bene, valore         mini generali, 6 poveri su 10
        gli indicatori di povertà       che cresce al 73,3% nel caso            non vivono in una situazione
energetica e gli indicatori medi-       dei vulnerabili e all’83,4% negli       confortevole, con temperature
co-sanitari. La salute “va mol-         ‘altri’ intervistati.                   domestiche troppo alte o trop-
to male” solo nel 2,8% di chi           Strettamente collegata alle             po basse. Si tratta di una con-
non è in condizione di disagio,         condizioni di salute è la pos-          dizione che nella quasi totalità
percentuale che raddoppia nel           sibilità di mantenere una               di poveri e vulnerabili è dovuta
caso dei vulnerabili (5,5%) e           temperatura confortevole                a spese eccessive per il riscal-
supera l’11% se si considerano          nell’ambiente domestico nei             damento o il raffreddamento
i poveri. All’opposto, poco più         periodi dell’anno con un clima          della casa.

A.3) Informazioni sull’abitazione

D
         ai dati emerge come            rebbero di ridurre il costo della       Condizioni di povertà e vulne-
         la necessità di pagare         bolletta abbassando i consumi           rabilità si associano anche a
         un affitto, o comunque         di energia.                             dimensioni ridotte dell’abi-
l’assenza della casa di pro-            Del resto, l’aver effettuato la-        tazione: il 35,9% dei poveri
prietà, sia associata a condi-          vori di ristrutturazione, even-         vive in abitazioni di 41-60 mq
zioni di difficoltà o disagio ener-     to comunque collegato alla              e il 10,9% in case ancora più
getico: il 27,9% dei poveri e il        proprietà dell’abitazione, è un         piccole (fino a 40 mq), contro,
22,6% dei vulnerabili vive in af-       fatto meno frequente tra i po-          rispettivamente, il 28,8% e il
fitto, contro il 16,1% degli ‘altri’.   veri (26,1%) che tra i vulnerabili      6,2% dei vulnerabili e il 16,3%
Inoltre, la condizione di affittuari    (44,5%) e gli altri intervistati        e l’1,1% degli ‘altri’.
rappresenta un limite alla pos-         (57,3%).                                La dotazione di riscaldamen-
sibilità di realizzare interventi       Si riscontra una percentuale            to autonomo è più frequente
infrastrutturali per il migliora-       maggiore di poveri e vulnerabili        tra coloro che non versano in
mento dell’efficienza energetica        che vivono in abitazioni mono-          condizioni di disagio o difficoltà
dell’abitazione che consenti-           familiari o bifamiliari.                (75,1%), rispetto ai vulnerabi-

8
"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA
li (63,0%) e ai poveri (48,9%),      E’ da notare che il 18% dei           impianto di riscaldamento
mentre la presenza di un im-         vulnerabili e ben più del 30%         (condizione tendenzialmente
pianto centralizzato è ugual-        dei poveri energetici vivono in       associabile ad uno stato di alta
mente diffusa tra i tre gruppi.      un’abitazione sprovvista di           deprivazione materiale).

A.4) Comportamenti associati
al consumo di energia

R
        iguardo l’utilizzo e la      tra coloro che non vivono in una      vestono maggiormente in com-
        gestione del riscalda-       condizione di disagio/difficoltà      portamenti che mirano a ridurre
        mento c’è una tendenza       economica. In particolare, i poveri   il fabbisogno di energia senza
più accentuata da parte dei poveri   e i vulnerabili tendono ad adotta-    mutare le proprie abitudini di con-
(73,8%) e dei vulnerabili (68,3%)    re comportamenti di risparmio in      sumo investendo maggiormente
ad accendere i riscaldamenti         termini di limitazione dei consu-     nell’acquisto di tecnologie più ef-
solo se strettamente necessa-        mi, che producono un risparmio        ficienti che comportano un rispar-
rio, rispetto a quanto osservato     immediato, mentre gli ‘altri’ in-     mio nel medio-lungo termine.

Carlo Carrà – Ciclista - 1913

                                                                                                            9
"La povertà energetica e gli anziani" - ABITARE E ANZIANI INFORMA
Per quanto concerne la gestio-           e 588 euro (altri). La forbice tra           valori ben più bassi rispetto ai
ne energetica sull’elettricità si        poveri, da un lato, e vulnerabili e          costi sostenuti dai vulnerabili,
osserva come tra i poveri i con-         ‘altri’, dall’altro lato, aumenta se         che vanno dai 696 euro di co-
sumi siano decisamente più               si considerano i costi per i con-            loro che utilizzano un impianto
contenuti, con una media di 491          sumi di gas: tra i primi si riscon-          centralizzato ai 728 euro di co-
euro all’anno, rispetto agli altri       trano medie annue di 258 euro                loro che vivono in un’abitazione
due gruppi per i quali i costi medi      (riscaldamento condominiale) e               dotata di impianto autonomo, e
arrivano a 619 euro (vulnerabili)        531 euro (impianto autonomo),                dagli ‘altri’.

A.5) Stili di vita e partecipazione sociale

I
   n merito agli stili di vita emerge    svolgere attività formative. Più fre-        lentemente nell’associazionismo
   la scarsa propensione da parte        quenti sono in generale le attività          sindacale, in misura maggiore per
   dei poveri alla lettura di gior-      di cura e legate alle relazioni fami-        gli ‘altri’, i quali rispetto ai poveri
nali e periodici di informazione (la     liari ma, anche in questo caso, si           e ai vulnerabili hanno anche una
metà degli appartenenti a questo         osservano delle differenze sostan-           maggiore tendenza a frequentare
gruppo dichiara di non leggerli mai      ziali tra i tre gruppi, denotando una        associazioni culturali. Solo la par-
e più del 40% lo fa solo saltuaria-      maggiore situazione di isolamento            tecipazione ad associazioni reli-
mente), nonché la loro difficoltà a      dal punto di vista relazionale per           giose risulta essere più popolare
partecipare ad eventi culturali (9       poveri e vulnerabili. La partecipa-          tra i poveri (27,1%) e i vulnerabili
su 10 non vi si dedicano mai), a         zione sociale si sostanzia preva-            (29,4%) rispetto agli ‘altri’.

A.6) Sensibilità pro-ambientale

S
       ebbene atteggiamenti di           gruppi, tuttavia si registra una mag-        che la protezione dell’ambiente sia
       scarsa o nulla sensibilità        giore sensibilità per la protezione          molto importante, valore che cre-
       ambientale sono comun-            dell’ambiente da parte di vulnerabi-         sce all’86,8% tra gli ‘altri’ mentre si
que pressoché assenti in tutti e tre i   li e ‘altri’. Tra i primi il 78,5% ritiene   ferma al 68,5% tra i poveri.

A.7) Analisi multivariata: un identikit
degli anziani in povertà energetica

A
         ttraverso il ricorso a tec-     descrizione generale dell’infor-             rali ed economiche delle tipo-
         niche di analisi multiva-       mazione raccolta sul problema                logie di consumatori vulnerabi-
         riata (analisi fattoriale e     ad una verifica del potere discri-           li, al fine di tarare al meglio gli
analisi dei cluster) è stato pos-        minante delle singole domande                interventi sociali di mitigazione
sibile delineare gruppi tipologi-        del questionario. In tal modo è              e contrasto al fenomeno della
ci differenti di soggetti anziani        stato ricostruito un quadro sin-             povertà energetica.
sotto il profilo della povertà           tetico ma efficace dell’insieme              Le variabili che da un confronto
energetica, passando da una              delle specificità sociali, cultu-            tra le nostre ipotesi e i risulta-

10
ti delle interviste, sono emerse           punto di vista del confort abi-      mente in affitto, situate in con-
come rilevanti sono state sele-            tativo, sia per quanto riguarda      dominio in contesti urbani; nelle
zionate e aggregate in due fat-            le condizioni economiche e           zone rurali il modello abitativo
tori funzionali alla costruzione           di salute.                           vede abitazioni più ampie, a ca-
delle tipologie:                        • Un secondo fattore, che speci-       rattere mono/bi-familiare, ten-
•Il fattore più rilevante lungo           fica quanto definito dal primo,      denzialmente di proprietà.
  il quale leggere il fenomeno             riguarda l’aspetto territoria-     A loro volta i suddetti fattori co-
  della povertà energetica degli           le – dunque la localizzazione      stituiscono indici sintetici degli
  anziani è composto da aspetti            dell’abitazione – in concomi-      aspetti che più caratterizzano
  riguardanti il confort abitativo e       tanza ad altre caratteristiche     i soggetti intervistati, che sono
  definisce un’area di povertà/di-         della casa. Da questo punto di     stati classificati in tre gruppi (clu-
  sagio nella quale l’impossibili-         vista, emerge come la povertà      ster): un primo gruppo include i
  tà di mantenere una tempera-             energetica degli anziani possa     “benestanti”, in un secondo grup-
  tura adeguata si accompagna              manifestarsi nei contesti urbani   po troviamo i soggetti “a rischio”,
  a carenze strutturali dell’abita-        e rurali in dimensioni abitative   mentre le persone che vivono le
  zione e condizioni economiche            differenti. In città prevalgono    condizioni più difficili sono clas-
  e di salute precarie, opposta            situazioni che vedono case di      sificate tra gli “indigenti” (terzo
  ad un’area di benessere sia dal          dimensioni ridotte, tendenzial-    gruppo).

Umberto Boccioni – La città che sale – 1910

                                                                                                                11
I “benestanti”                                 vendo in condizioni di maggiore                 – anche a causa dell’assenza di
La tipologia dei “benestanti” cor-             agiatezza non usufruiscono del                  doppi vetri e di altre misure di
risponde al gruppo più consi-                  bonus elettrico/gas e hanno una                 efficientamento energetico – pur
stente in termini di numerosità                casa di proprietà. Rispetto alle                facendo affidamento, in alcuni
(429 individui, il 52,7% del to-               variabili socio-anagrafiche, sono               casi, sul bonus elettrico/gas. Si
tale). Questo gruppo identifica                persone coniugate/conviventi,                   tratta generalmente di famiglie
quelle persone che possono go-                 con un titolo di studio elevato e               mononucleari, tendenzialmente
dere di un maggiore benessere                  hanno svolto professioni impie-                 vedovi/e, che vivono in un’abita-
tanto dal punto di vista finanzia-             gatizie. Dal punto di vista territo-            zione di dimensioni ridotte (fino a
rio (possono affrontare spesso/                riale si tratta di individui che ten-           60 mq) situate in un condominio
sempre spese non essenziali),                  denzialmente vivono in Toscana.                 in ambiente urbano. Per quan-
quanto sul versante del con-                                                                   to riguarda la professione svol-
fort abitativo poiché riescono                 Gli anziani “a rischio”                         ta prima del pensionamento, si
a mantenere una temperatura                    Il secondo gruppo (271 indivi-                  tratta principalmente di ex-casa-
adeguata sia nella stagione esti-              dui, 33,3%) è maggiormente                      linghe o collaboratori domestici.
va, sia in quella invernale, senza             associato a condizioni econo-                   Dal punto di vista territoriale si
ripercussioni negative sulle con-              miche familiari né agiate, né di                tratta di persone generalmente
dizioni di salute (giudicate come              indigenza (riescono a far fronte                residenti in Liguria.
buone o molto buone), grazie ad                ai bisogni primari, non alle spe-
una maggiore disponibilità eco-                se non essenziali) che comun-                   Gli “indigenti”
nomica immediata per il paga-                  que non permette alle persone                   La tipologia che rientra sotto
mento delle bollette e a consumi               che ne fanno parte di raggiun-                  questa etichetta (114 individui,
limitati dall’adozione di misure di            gere una temperatura confor-                    14,0%) comprende quelle per-
efficientamento energetico. Vi-                tevole nell’ambiente domestico                  sone che vivono in condizioni

Figura 2: Proiezione dei clusters sullo spazio dimensionale definito dai primi due fattori dell’ACM

Fonte: nostra elaborazione su dati di indagine

12
di indigenza, non riuscendo a                           di poter mantenere una tempe-                            stato di povertà energetica ed
far fronte ai bisogni primari. Per                      ratura adeguata nell’abitazione,                         economica si accompagnano
quanto, tendenzialmente, riesco-                        anche in ragione della totale as-                        condizioni di salute precarie e/o
no ad accedere al bonus elettri-                        senza di misure di efficientamen-                        compromesse dalla presenza
co/gas, non sono nelle condi-                           to energetico, a partire dai doppi                       di patologie specifiche. Si tratta
zioni – al pari di coloro che sono                      vetri, e dalla mancanza dell’im-                         di persone che vivono principal-
classificati nel secondo gruppo,                        pianto di riscaldamento. Ad uno                          mente in Calabria.

B) Strumenti di contrasto
alla povertà energetica

I
    n Italia, lo strumento princi-                       la percentuale di famiglie ef-                           riscaldamento, verosimilmente
    pale per contrastare il feno-                        fettivamente agevolate sul to-                           le più povere, sono escluse dal
    meno della povertà energeti-                         tale delle famiglie aventi dirit-                        beneficio.
ca è il bonus sociale energia                            to ha continuato ad attestarsi                           Altro aspetto critico nell’appli-
elettrica e gas, introdotto in                           intorno al 30–32%. È rimasto                             cazione del bonus sociale è la
Italia negli anni 2008 e 20092.                          quindi sostanzialmente stabile                           complessità dell’iter ammini-
Tuttavia, l’aiuto alle famiglie at-                      e decisamente basso il take up                           strativo, che determina alti co-
traverso i bonus non ha sortito                          della misura.                                            sti di gestione del sistema e co-
i risultati sperati. Da una parte,                       Per quanto riguarda l’Isee                               sti amministrativi ai distributori
molte famiglie che oggi hanno                            come strumento di accesso al                             e venditori di energia elettrica e
diritto ai bonus in base al va-                          bonus, si sottolinea il fatto che                        gas che devono provvedere a
lore ISEE non ne fanno richie-                           è un indicatore reddituale e pa-                         corrispondere il bonus in fase
sta; dall’altra, se anche tutte                          trimoniale che non tiene conto                           di fatturazione.
le famiglie che oggi hanno di-                           di alcuni fattori importanti che                         Il bonus sociale resta nondime-
ritto al bonus lo ricevessero,                           entrano nella definizione di po-                         no uno degli strumenti cruciali
in base all’attuale architettura                         vertà energetica, quali la tipo-                         nella lotta alla povertà per la sua
della misura, resterebbe co-                             logia di abitazione e il contesto                        capacità di dare sollievo imme-
munque fuori una parte rile-                             locale di riferimento (urbano,                           diato alle famiglie più in diffi-
vante delle famiglie che sono                            montano, rurale).                                        coltà, in particolare quando la
(de facto) in condizione di po-                          Per quanto concerne in parti-                            povertà energetica, come nella
vertà energetica.                                        colare le condizioni di accesso                          maggioranza dei casi, è asso-
Prima della entrata in vigore nel                        al bonus gas, inoltre, gli attuali                       ciata alla povertà economica,
2015 del nuovo Isee le famiglie                          criteri escludono i soggetti che                         quando colpisce le persone
potenzialmente beneficiarie del                          utilizzano fonti di energia diver-                       che non hanno una casa di pro-
bonus elettrico e/o gas per di-                          se dal gas naturale e i soggetti                         prietà e le persone anziane alle
sagio economico erano com-                               che ricorrono al teleriscalda-                           quali non si può chiedere di fare
plessivamente 2,5/3 milioni;                             mento (perché non possono                                progetti di lungo periodo (come
dopo la riforma quel numero si                           beneficiare degli sconti in bol-                         quelli richiesti dalle misure di
è notevolmente ridotto (2 milio-                         letta). Anche le famiglie del                            efficientamento energetico).
ni nel 2015 e 2,2 nel 2016) ma                           tutto sprovviste di impianto di                          Risulta perciò di fondamentale

2
   Il bonus elettrico e gas consiste in una compensazione della spesa energetica alla platea di famiglie in stato di disagio economico stimato attraverso
il valore dell’indice ISEE- Indicatore di Situazione Economica Equivalente o che sono in condizione di dovere richiedere, per motivi di salute, l’utilizzo di
apparecchiature elettromedicali salvavita. Per l’accesso al bonus si aggiungono le famiglie titolari di carta Acquisti: dal 2010, infatti, i titolari di carta acquisti
ricevono automaticamente (l’INPS si interfaccia direttamente con SGAte) in bolletta il bonus elettrico (se dichiarano il POD). Inoltre, il d.lgs 147/2017 che
ha istituito il Reddito di Inclusione ha previsto l’estensione automatica ai titolari di Carta Acquisti anche del bonus gas (inserendo il PDR) e l’estensione
automatica del bonus elettrico e gas ai titolari di Carta REI (in attesa dei decreti attuativi).

                                                                                                                                                                  13
importanza aprire una seria ri-
flessione sui motivi dello scar-
so accesso al bonus da parte
degli aventi diritto e sulle pos-
sibili misure correttive nell’ot-
tica di un rafforzamento dello
strumento, che oggi è reso an-
cor più urgente dai rincari che
dal primo ottobre 2018 porta-
no la luce a costare il 7,6% in
più (pari a 32 euro in più per un
“consumatore medio” nell’an-
no ‘scorrevole’ 2018), mentre
il metano sale del 6,1% (+61
euro).
Per quanto riguarda le misu-
re volte ad accrescere l’ef-
ficienza energetica delle
abitazioni (le detrazioni per
gli interventi di riqualificazione
energetica degli edifici), esse
consentono di abbattere il co-
sto complessivo dell’energia
riducendo i consumi, ma richie-
dono di spostarsi sul fronte de-
gli investimenti. Si passa per-
tanto da provvedimenti di breve
termine ad interventi infrastrut-
turali di lunga durata in grado
di ridurre i fabbisogni e dimi-
nuire la spesa, dalle azioni di
mitigazione a quelle di contra-
sto della povertà energetica. Ci                      Gino_Severini - Ballerina in blue – 1912
sono, tuttavia, alcuni importan-
ti fattori - impliciti nella natura                   debito irpef sufficiente a coprire         detrazioni sono fruibili anche
dell’investimento - che limitano                      il beneficio di imposta, sebbene           dagli istituti autonomi case po-
la pratica di questi interventi, in                   le attuali modalità di erogazio-           polari, comunque denominati,
particolare tra i più anziani.                        ne dell’ecobonus consenta-                 e dalle cooperative di abita-
Un primo ostacolo è rappresen-                        no di raggiungere anche parte              zione a proprietà indivisa ed è
tato dal costo tendenzialmente                        degli incapienti e dei residenti           possibile la cessione del cre-
elevato, soprattutto per sog-                         nella case popolari, superan-              dito fiscale dell’ecobonus alle
getti in condizione di disagio                        do così uno dei principali punti           imprese esecutrici o ad altri
economico. Le famiglie a basso                        di debolezza della misura. La              soggetti privati, mentre i contri-
reddito non possono infatti ri-                       legge n. 205 del 27 dicembre               buenti “incapienti” possono ce-
correre alle detrazioni fiscali – e                   2017 (Legge di Bilancio 2018)              dere il credito relativo all’eco-
quindi accedere alla misura -                         ha infatti prorogato le detrazio-          bonus anche alle anche e agli
perché non hanno maturato un                          ni3 e dal 2018 alcune di queste            istituti finanziari.

3
    Riducendole tuttavia al 50% della spesa sostenuta (dal 65%) per molte delle voci previste.

14
Altro punto critico, soprattutto                     bilmente meno inclini a fare                          gegnato e migliorato nel tem-
per la popolazione anziana, è                        sacrifici che portino frutti nel                      po, richiede una prospettiva di
la dimensione long term degli                        futuro. Questo aspetto incide                         medio lungo periodo affinché
interventi di efficientamento.                       fortemente considerando che                           l’investimento si traduca in be-
Gli anziani sono comprensi-                          l’ecobonus, seppure ben con-                          neficio economico netto.

C) Indicazioni di policy

L
       a lotta alla povertà energeti-                strategie e politiche di intervento                   ri, il mondo della ricerca ed altri
       ca richiede politiche d’inter-                in materia. Tra i soggetti princi-                    stakeholder. L’obiettivo ultimo do-
       vento integrate, energetiche                  pali troviamo gli amministratori                      vrebbe essere quello di operare
e sociali, da attuarsi attraverso                    pubblici, l’Autorità competente, il                   all’interno di un processo condi-
la promozione di un confronto                        Governo, gli Enti Locali, le grandi                   viso per la costruzione di una go-
tra tutti gli attori socio-economi-                  aziende Multiutilities, i Sindacati,                  vernance finalizzata alla lotta alla
ci interessati alla costruzione di                   i rappresentanti dei consumato-                       povertà energetica.

C.1) Interventi correttivi dello strumento
dei bonus sociali energia elettrica e gas.

P
           er rafforzare lo strumento                lori Isee (valori al 2016).                           to del bonus elettrico (totalmente
           del bonus si propone di:                  Un obiettivo ambizioso – e tutta-                     alimentato dalla componente ta-
                                                     via doveroso nell’attuale conte-                      riffaria AS raccolta attraverso la
• allargare la platea degli aventi                  sto di crescente disagio – è rad-                     bolletta elettrica a carico di tutti
   diritto;                                          doppiare il numero di percettori,                     i clienti con l’esclusione di quel-
• aumentare l’importo del bo-                       portando il take up della misura                      li agevolati), ha sostenuto una
   nus per garantire una maggio-                     (calcolato sui potenziali benefi-                     spesa compresa tra i 0,77 - 1,15
   re copertura della spesa;                         ciari) dal 30-32% al 60-64%,                          euro anno.
•semplificare l’iter amministra-                    aumentando, a tale scopo, le                          Incrementare le somme stan-
  tivo con una conseguente ridu-                     somme complessivamente ero-                           ziate per finanziare questi con-
  zione dei costi di gestione (e va-                 gate che nel 2017 si attestavano                      tributi monetari appare ineludi-
  lutando attentamente i possibili                   a 95 milioni di euro per il bonus                     bile, non solo per corrispondere
  benefici dell’automatizzazione).                   elettrico e a 57 milioni di euro                      ai bisogni di chi oggi ha diritto al
Il primo punto all’ordine del                        per il bonus gas. Aumentare le                        sostegno ma non lo riceve, ma
giorno è quindi ampliare la pla-                     risorse ad oggi corrisposte non                       anche per coprire una percen-
tea dei percettori dei bonus so-                     comporterebbe un aumento rile-                        tuale maggiore di spesa che,
ciali energia e gas, attualmente                     vante delle bollette a carico degli                   almeno per quanto riguarda il
stimata in poco più di 700 mila                      utenti-contribuenti, consideran-                      gas naturale, risulta del tutto
famiglie su circa 2,2 milioni di                     do che nel 2017 un cliente do-                        insufficiente (solo il 15% della
quelle aventi diritto in base ai va-                 mestico tipo, per il finanziamen-                     spesa netta)4.

4
  Come accennato, l’aumento recente dei prezzi dell’energia e del gas naturale comporta un aumento medio di spesa per famiglia pari a poco meno di
100 euro nell’anno: a bocce ferme, questi aumenti produrranno comunque un incremento delle somme corrisposte per i bonus sociali nella stessa misura
percentuale dell’aumento dei prezzi (+7,6% per quello dell’energia elettrica, +6,1% per quello del gas naturale), aumento che graverà sui poveri energetici
per la parte non coperta dai bonus (70% della spesa lorda per l’elettrico, 85% della spesa netta per il gas naturale). Occorrerebbe almeno prevedere le
risorse necessarie per azzerare l’aumento dei prezzi nelle bollette scontate a carico dei poveri energetici attualmente percettori dei bonus sociali (energia
e/o gas).

                                                                                                                                                        15
Con riferimento alla necessità       be fissata in percentuale della        platea dei beneficiari occorre
di estendere il bonus gas anche      spesa media annuale stimata            aumentare la consapevolez-
agli utenti attualmente esclusi      in funzione di:                        za e la conoscenza dei cittadi-
(utenze diverse dal gas natura-      • sistema di riscaldamento della      ni-consumatori promuovendo
le), si propone di unificare i due      casa e dell’acqua sanitaria (e di   campagne di informazione e
bonus in un unico bonus ener-           alimentazione della cucina);        comunicazione su tutto il territo-
gia non più legato all’oggetto di    • certificazione energetica dell’a-   rio nazionale. Una informazione
consumo (attualmente energia            bitazione;                          chiara e completa è di fonda-
elettrica per l’alimentazione dei    • numero di componenti della fa-      mentale importanza su questio-
dispositivi domestici e il gas          miglia;                             ni complesse come le procedu-
naturale per la cucina, l’acqua      zona climatica.                        re burocratiche per ottenere il
sanitaria e il riscaldamento) -      Un importante contributo ad            bonus elettrico e gas e per su-
e quindi alla relativa bolletta –    un migliore utilizzo dei bonus         perare le barriere psico-sociali
ma esteso a tutte le materie e       energetici può venire dalla de-        connesse alla condizione di po-
modalità possibili di riscalda-      finizione di un regolamento che        vertà (la reticenza ad ammettere
mento. Questo comporterebbe          migliori le possibilità di accesso     la propria condizione di disagio e
la corresponsione diretta del        al di là dei limiti già sottolineati   la diffidenza nell’esporsi e forni-
contributo non più nella forma       dello strumento Isee. Per la de-       re informazioni) che si ripercuo-
di sconto in bolletta ma come        finizione del nuovo regolamento        tono sulla volontà di chiedere e
buono di spesa che andrebbe          si considera fondamentale apri-        ricevere supporto. Al riguardo
vincolato all’acquisto dei beni      re un tavolo presso l’Autorità di      può essere efficace dare mag-
e servizi energetici di cui la fa-   Regolazione per Energia Reti e         giore esecutività diretta alla rete
miglia abbisogna (dall’energia       Ambiente (Arera) con le rappre-        dei CAF (centri di assistenza fi-
elettrica al pellet, sulla base di   sentanze istituzionali, di gestio-     scale) per favorire una migliore
quanto dichiarato nel modulo         ne e dei sindacati finalizzato alla    conoscenza degli aventi diritto e
di richiesta del contributo). La     stesura del nuovo regolamento.         agevolare il rapporto con uffici e
misura del contributo andreb-        In ultimo, al fine di estendere la     sportelli dedicati.

C.2) Azioni di risparmio e misure
per incentivare gli interventi
di efficientamento energetico
Per riconoscere anche alle fa-       Per ‘rafforzare’ l’accessibilità       stimento per questo segmento
miglie meno abbienti il diritto      degli interventi di efficientamen-     specifico della popolazione. è
a migliori condizioni di vita ri-    to energetico agli anziani si po-      matura la convinzione che i due
strutturando la casa con in-         trebbe pensare di intrecciare le       strumenti di mercato preposti -
terventi centrati sull’efficienza    esigenze di ammodernamento             la vendita della nuda proprietà
energetica, si suggerisce di         energetico con quelle di valoriz-      e il prestito vitalizio ipotecario -
calibrare la quota di spesa da       zazione del patrimonio immobi-         non si stiano rivelando idonei a
portare in detrazione in base al     liare attraverso la monetizzazio-      rendere liquida questa ricchez-
valore dell’ISEE, riconoscendo       ne anticipata dell’immobile che        za immobiliare (tema che esiste
una percentuale maggiore ai          riguarda soprattutto gli anziani       anche per il concorso alla parte-
meno abbienti (fino al 90% per       che vengono definiti poveri di         cipazione alla spesa dei servizi
gli incapienti), e incrementando     reddito ma – relativamente – ric-      pubblici quando regolati dall’I-
per quanto possibile i fondi a       chi di patrimonio, incentivando        SEE) e che sarebbe utile pensare
disposizione.                        in tal modo meccanismi di inve-        a strumenti ad hoc, più tutelanti

16
Umberto Boccioni – Bevitore – 1914

verso gli anziani nella determi-     risparmio energetico e promuo-        efficientamento dell’immobile.
nazione dei valori e delle condi-    vere interventi per migliorare        Il contenuto tecnico-scientifico
zioni, che coinvolgano EELL con      l’efficienza energetica delle abi-    degli interventi può avere infat-
il supporto di soggetti del terzo    tazioni è necessario diffondere       ti un effetto “scoraggiante”, in
settore come le Fondazioni, in       una corretta informazione tanto       particolare per i meno abbienti
grado di coinvolgere in funzione     sulle buone pratiche in ambito        che in genere manifestano una
di supporto, e non come attore       domestico quanto sulle moda-          maggiore debolezza nella com-
principale, il sistema bancario.     lità di accesso alle agevolazioni     prensione di queste informa-
Per stimolare comportamenti di       fiscali e alle diverse soluzioni di   zioni.

                                                                                                         17
C.3) Azioni trasversali

P
         er una politica coordi-          Caf che attestano la presenza dei      – Patronati – associazioni) con-
         nata degli strumenti di          requisiti per ottenere i diversi be-   sentirebbe di coprire in modo
         contrasto alla pover-            nefici previsti.                       pressoché totale il territorio na-
tà, un ruolo fondamentale può             Le strutture sindacali grazie          zionale.
essere svolto dai Comuni at-              alla loro presenza diffusa in          La contrattazione sociale terri-
traverso l’Anci e la Piattaforma          tutti i territori possono svolge-      toriale dei sindacati nelle loro
SGATE.                                    re un’utile azione di supporto         articolazioni può essere un
In primo luogo va promosso il             informativo, come del resto ha         ulteriore elemento di forte so-
dialogo tra i diversi soggetti che        evidenziato la ricerca attraver-       stegno alla piena realizzazione
gestiscono gli interventi (REI, bo-       so il coinvolgimento delle strut-      degli strumenti di contrasto alla
nus, altre forme di agevolazione):        ture territoriali dello Spi Cgil       povertà definendo anche speci-
i servizi sociali che fanno la presa      che hanno diffuso il questiona-        fici protocolli d’intesa sia con le
in carico delle varie situazioni di       rio da cui sono stati tratti i dati    associazioni di rappresentanza
disagio (non solo economico), i           oggetto dell’analisi. Un’azione        come le Anci regionali, sia con
soggetti istituzionali preposti alla      coordinata dei sindacati Cgil          le realtà amministrative loca-
gestione degli strumenti (Comu-           Cisl Uil Confederali, dei Pensio-      li in forma singola o associata
ni, Inps, Agenzia delle Entrate), i       nati e della rete dei servizi (Caf     (Unioni di comuni).

Carlo Carrà – Funerale dell’anarchico Galli – 1911

18
I PRESIDI DI ASSISTENZA
SOCIO-SANITARIA TERRITORIALE
PER LA TUTELA DELLA
POPOLAZIONE LONGEVA.
Gli insegnamenti dell’impatto avuto
sulla popolazione anziana dal Covid–19
in relazione alla efficienza ed efficacia
del sistema sanitario e assistenziale.
Il Documento è stato elaborato dal Gruppo di lavoro formato da Claudio Falasca
(che ha curato anche la stesura finale), Aldo Amoretti, Renato Matteucci, Giuseppe Taddei

 In progress al 3 giugno 2020        Anche Articolo 99 – Associa-          accettarle e, coerentemente,

C
                                     zione per il dialogo sociale,         tenerne conto.
           i avviamo verso il        con questa nota vuole dare il
           superamento        del-   suo contributo di idee e propo-       Le misure del Governo
           la emergenza Co-          ste ben sapendo che si potrà          Innanzitutto è doveroso ricorda-
           vid-19. Una espe-         corrispondere al debito con-          re che il Governo nazionale con
rienza durissima per il Paese        tratto solo se sapremo attivare       il D. L. Rilancio Italia interviene
che richiederà tempo e cure per      tempestivamente tutte quelle          sulla sanità territoriale e sulla
superare l’eredità che ci lascia.    riforme tese a evitare che quan-      rete ospedaliera. Malgrado che
Tra queste il bilancio degli an-     to accaduto si possa ripetere.        il sistema sanitario italiano sia
ziani morti a causa del virus,       Consideriamo che questo sia           considerato tra i migliori è in-
un pesantissimo debito sulle         anche il messaggio, più o meno        dubbio che, nonostante l’impe-
spalle della collettività per non    implicito nei recenti importanti      gno dei suoi operatori, numero-
aver saputo proteggere ade-          indirizzi maturati dalla Com-         se sono state le falle venite alla
guatamente la parte più fragile      missione europea riguardo alle        luce. Segnatamente riteniamo
della popolazione. Su questo         misure di sostegno economico          che il punto di maggiore crisi
drammatico argomento, che ha         finanziarie per i Paesi più colpiti   si sia manifestato nel sistema
messo in evidenza tutti i limiti     dalla pandemia. Riteniamo che         dei presidi di assistenza socio
del sistema italiano di assisten-    se le eventuali condizionalità        sanitaria territoriali. Che que-
za sanitaria e sociale dei longe-    saranno finalizzate a preveni-        sto potesse avvenire era del
vi, in numerosi hanno espresso       re il ripetersi di una eventuale      tutto prevedibile in quanto da
le opinioni e dato consigli.         pandemia è un dovere morale           tempo le organizzazioni sociali

                                                                                                          19
e del volontariato denunciano          convenzionati. Risorse stan-            infrastrutture e strumentazio-
la poca attenzione che viene           ziate per personale e servizi:          ni: 72.271.204 euro.
prestata ai distretti sociosa-         61 milioni di euro;                   assistenti sociali - Per la
nitari con particolare riguardo       infermiere di famiglia - É
                                                                             valutazione complessiva dei
alle cure domiciliari. È quindi       previsto il rafforzamento dei           bisogni dei pazienti e l’integra-
quanto mai opportuna, anche           servizi infermieristici territoria-     zione con i servizi socio-sani-
se tardiva, l’attenzione conte-       li, per potenziare l’assistenza         tari, le USCA saranno integrate
nuta nel DL a questo livello di       domiciliare integrata ai pa-            dalla figura degli assistenti so-
servizi.Per lasanità territoriale è   zienti in isolamento domicilia-         ciali regolarmente iscritti all’Al-
previsto, infatti,un investimento     re e ai malati cronici, disabili,       bo professionale. Risorse
complessivo pari a 1 miliardo e       persone con disturbi mentali            stanziate: 14.256.000 di euro.
256 milioni di euro, destinato a      o in situazioni di fragilità. Con       strutture territoriali di iso-
finanziare le aree che si sono ri-    questo obiettivo viene intro-            lamento - Laddove per appli-
levate di maggiore criticità. Qui     dotta la figura dell’infermiere          care le misure di isolamento
di seguito riportiamo alcune          di quartiere, 9.600 nuovi infer-         domiciliare e di quarantena, o
delle misure contenute nel DL:        mieri, 8 ogni 50mila abitanti,           per ospitare pazienti dimessi
  assistenza domiciliare -           anche a supporto delle USCA.             dagli ospedali, sia necessario
   Verranno implementate sul          Risorse stanziate per le nuo-            disporre temporaneamente di
   territorio, con personale de-      ve assunzioni: 332.640.000               immobili alternativi al domici-
   dicato, le azioni terapeuti-       euro. Si aumenta inoltre, con            lio privato, Regioni e Province
   che e assistenziali domici-        10 milioni di euro, la disponi-          autonome potranno stipulare
   liari. L’assistenza ai pazienti    bilità del personale infermieri-         contratti d’affitto con strutture
   ultra 65enni passerà dagli         stico a supporto degli studi di          alberghiere o di tipologia ana-
   attuali 610.741, pari al 4%        medicina generale, per fron-             loga. Verranno stanziati fondi
   della popolazione over 65, a       teggiare l’emergenza;                    per infermieri, operatori tecni-
   923.500, pari al 6,7%. Risor-      monitoraggio domiciliare -              ci assistenziali, sanificazione,
  se stanziate per personale e         Per una maggiore sorveglian-            formazione del personale al-
  servizi: 733.969.086 euro;           za sanitaria domiciliare verrà          berghiero, lavanderia, manu-
   rete territoriale e USCA
                                      potenziato il monitoraggio,             tenzione delle strutture. Risor-
   (Unità Speciali di Continui-        anche attraverso l’uso di App           se stanziate: 32.497.693 euro.
   tà Assistenziale) - In tutte le     di telefonia mobile. Tutto ciò
  Regioni e Province autonome          permetterà di coordinare al          Il DL interviene anche sulla rete
  verrà potenziata l’attività di       meglio i servizi d’assistenza        ospedaliera, messa a dura prova
  sorveglianza attiva a cura dei       necessari ai pazienti, che ri-       nei mesi più caldi dell’emergenza
  Dipartimenti di prevenzione,         ceveranno in dotazione anche         coronavirus, con un investimen-
  in collaborazione con i me-          i saturimetri per misurare i li-     to complessivo pari a 1 miliardo
  dici di medicina generale e i        velli di ossigenazione, e di in-     e 467 milioni di euro. La logica di
  pediatri di libera scelta. Vie-      dividuare subito un eventuale        base è quella di garantire un’as-
  ne disposto l’incremento dei         peggioramento clinico di un          sistenza pronta e adeguata ai
  controlli nelle residenze sa-        assistito a domicilio o in una       pazienti più gravi che necessi-
  nitarie assistite (RSA), anche       residenza assistenziale, met-        tano di cure intensive rendendo
  attraverso la collaborazione         tendo in moto una tempestiva         possibili percorsi rigorosamente
  di medici specialisti. Sul ter-      ospedalizzazione. A questo           distinti per pazienti Covid o non
  ritorio sarà aumentata la fun-       scopo saranno attivate cen-          Covid. Qui di seguito alcune delle
  zionalità delle USCA, depu-          trali operative regionali, dota-     misure previste:
  tate al supporto dei servizi di      te di apposito personale e di          Covid-Hospital - Verrà in-
  assistenza domiciliare, anche        apparecchiature per il telemo-          crementata e resa stabile la
  reclutando al loro interno me-       nitoraggio e telemedicina. Ri-          realizzazione di Covid-Hospi-
  dici specialisti ambulatoriali       sorse stanziate per personale,          tal, un pezzo fondamentale

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nella strategia contro il virus,
  dal momento che gli ospedali
  misti facilmente moltiplicano
  il contagio. Saranno struttu-
  re ad alto valore aggiunto in
  termini di innovazione, tecno-
  logia e competenze, dedicate
  esclusivamente ai pazienti
  Covid-19 che saranno curati
  da personale adeguatamente
  formato, all’interno di spazi
  strutturalmente distinti;
terapie intensive e ospedali
 mobili - Vengono consolidati
stabilmente 3.500 posti in più
in terapia intensiva. Si passa
da un numero di 5.179 (pre-e-
mergenza) a 8.679, con un
incremento del 70%. A questi
si aggiunge la predisposizione
alla terapia intensiva, con la
sola implementazione di ven-
tilazione meccanica e monito-
raggio, di 2.112 posti letto di
terapia semintensiva. Inoltre
si aggiungono 300 posti letto
di terapia intensiva suddivisi
in 4 strutture movimentabili,
                                     Composizione - Natalia Goncharova - 1914
pronte per essere allestite in
breve tempo nelle zone ad ac-
cresciuto fabbisogno. Questo          pronto soccorso - I pron-                  medico, infermiere e autista/
porta la disponibilità di terapie      to soccorso e Dea verranno                 barelliere.
intensive a 11.091 posti letto         ristrutturati e riorganizzati,           Il terzo asse del DL è relativo a
di terapia intensiva, +115%            prevedendo la separazione                nuove assunzioni, incentivi, for-
rispetto alla disponibilità in         delle strutture, l’acquisto di           mazione. Gli interventi previsti
pre-emergenza.                         attrezzature, la creazione di            per supportare i professionisti
 terapie semintensive - Si            percorsi distinti per i malati           del Servizio Sanitario Naziona-
  incrementano        stabilmente      Covid-19 e di aree di perma-             le dopo la fase più acuta della
  su tutto il territorio naziona-      nenza per i pazienti in attesa           crisi coronavirus sono sostenu-
  le 4.225 posti letto di terapia      di diagnosi.                             ti da un investimento comples-
  semintensiva, di cui il 50%,       Covid-ambulance - Verran-                 sivo pari a 526 milioni di euro
  come sopra detto, prontamen-        no acquistati mezzi di soc-               così ripartiti:
  te convertibile in terapia in-      corso h24 ad alto biocon-                   incentivi al personale del
                                                                                  
  tensiva. Potranno cioè essere       tenimento, da utilizzare per                SSN - Incremento delle risor-
  trasformati immediatamente          trasferimenti di pazienti Co-               se per straordinari del perso-
  in vere e proprie postazioni di     vid-19, per dimissioni protette             nale ospedaliero, indennità
  rianimazione con la sola inte-      o per trasporti interospedalie-             contrattuali, produttività e
  grazione di apparecchiature di      ri. Prevista anche la dotazio-              risultato. Risorse stanziate:
  ventilazione e monitoraggio.        ne di personale dedicato con                190 milioni di euro;

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r isorse per ulteriori assun-      previste per la emersione del        domiciliari delle persone an-
    zioni - Altri 241 milioni servi-   lavoro di cura (art. 103) e l’in-    ziane. Se l’esito della rinno-
    ranno per ulteriori assunzioni     cremento dei finanziamenti per       vata attenzione tributata ai
    in ambito ospedaliero;             il Fondo non autosufficienza         servizi domiciliari consisterà
  formazione - un incremento di       (art.104).                           nel reiterare – fedelmente ma
  4.200 borse di specializzazio-                                            su più ampia scala, grazie ai
  ne in area medica. In particola-     Le osservazioni che avan-            maggiori finanziamenti – le
  re, saranno aumentate le bor-        ziamo a questo insieme di            attuali criticità del settore,
  se in Anestesia e rianimazione,      misure, nel quadro di un ge-         sicuramente un maggior nu-
  Medicina d’urgenza, Pneumo-          nerale apprezzamento per il          mero di anziani verrà seguito
  logia, Malattie infettive e loro     consistente sforzo nei finan-        a casa propria, ma altrettan-
  specialità equipollenti.             ziamenti previsti, sono fon-         to certamente si sarà persa
In questo quadro di interventi         damentalmente riconduci-             un’occasione fondamentale
del Governo vanno anche ri-            bili alla esigenza di un salto       per rendere più adeguate le
condotte le misure di sostegno         di qualità nel sistema di cure       risposte ai loro bisogni.

Il parere del CNEL

S
        u questa complessa e           pianificazione e coordinamento       zione tra sanità e sociale. Oc-
        delicata materia anche il      in caso di emergenze a carat-        corre definire i livelli essenziali
        CNEL ha ritenuto oppor-        tere nazionale. Occorre quindi       dell’assistenza sociale (LEPS)
tuno esprimersi con un Docu-           cogliere questa occasione per        anche come passo indispen-
mento di osservazioni e proposte       investimenti che rafforzino il si-   sabile per l’attuazione dei nuovi
“Per la ricostruzione dopo la crisi    stema sanitario nazionale per-       LEA sanitari. Bisogna assicu-
Coronavirus” approvato nella As-       ché sia in grado di garantire ef-    rare coincidenza tra i Piani So-
semblea del 22Aprile 2020.             fettivamente i livelli essenziali    ciali e quelli Sanitari nonché la
                                       di assistenza e di fronteggiare      centralità del distretto sociosa-
Con riferimento al sistema sa-         in futuro eventuali emergenze        nitario. Occorre investire in pre-
nitario il CNEL si esprime nel         sanitarie in condizioni di sicu-     venzione (rispettando il vincolo
modo seguente:                         rezza e non con decretazioni         di destinazione del finanzia-
“La capacità di risposta del si-       d’urgenza. Le risorse investite      mento al 5% del FSN) per dare
stema sanitario nazionale in           nell’emergenza non riallineano       al sistema la capacità di co-
occasione di questa straordi-          i finanziamenti al fabbisogno        gliere le evoluzioni epidemiolo-
naria pressione epidemica, se          standard dopo i tagli dell’ul-       giche e riorganizzarsi. Occorre
da un lato ha confermato la            timo decennio. Lo Stato deve         recuperare il gap di personale,
solidità, professionalità e qua-       garantire un maggior presidio        perché la qualità del lavoro è
lità complessiva del sistema,          territoriale. Bisogna potenzia-      qualità dei servizi.”
ha purtroppo anche messo in            re l’assistenza continua con
evidenza le disomogeneità tra          una maggiore integrazione tra        Con riferimento alle politiche
regioni, le scoperture dei presi-      medici convenzionati e servizi       e servizi sociali il CNEL sotto-
di di primo livello, le carenze di     pubblici, sviluppare l’integra-      linea come: “La pandemia ha

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