ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL - INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO

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ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL - INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO
N. 29 - giugno 2011 - Periodico di informazione per i soci “SENIORES TELECOM ALATEL LAZIO” - Allegato a “Esperienza” giugno 2011
                                                                                                                                                                                                                ALATEL Copertina n. 29
                                                                                                                                                                                                                18-05-2011
                                                                                                                                                                                                                19:38
                                                                                                                                                                                                                Pagina 1

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                                                                                                                                                                       ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL
ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL - INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO
ALATEL Copertina n. 29     18-05-2011       19:38     Pagina 2

           SENIORES TELECOM ALATEL                                sommario                                       n. 29
                                                                  1    i nCIPIT                      15   i nATTUALITÀ
                                                                       Cari Soci                          • Uno sguardo
                                                                                                            sull’oggi
                                                                  2    i nITALCABILE                      • Le donne del
                                                                                                            risorgimento
            Periodico d’informazione per i Soci                        • Il Cippo
                                                                         dell’Italcabile
            SENIORES TELECOM - ALATEL/LAZIO                                                          17   i nEUROPA
                                                                  4    i nSANITÀ                          L’Antica Europa
            Direttore Editoriale
            Guglielmo Carretti                                         ASSILT, intervista
                                                                                                     18   i nTERRITORIO
            Comitato di Redazione                                 6    i nSPEDALITÀ                       Casa del Bucardo
            Francesco Abet, Aldo Baldazzi, Virio Berti,                Il San Gallicano
                                                                                                     20   i nINSIEME
            Renato Cardinali, Carlo Carissimi, Guglielmo
                                                                  8    i nAIUTO                           • Sinagoga
            Carretti, Enrico Casini, Giancarlo Cocco,
                                                                                                          • Palazzo Farnese
            Franco Fontana, Giuseppe Gargano,                          • Facilitazioni telefoniche
                                                                                                          • S. Maria sopra
                                                                       • Consulenza su veicoli
            Cesare Lucarelli, Amalia Madonna, Roberto Malasoma,                                             Minerva
            Maria Rosaria Miola, P. Paolo Musicarelli,                                                    • Pantheon
                                                                  9    i nDIRITTO                         • Concerto di Primavera
            Gian Carlo Pasquini, Franco Roscini,                       Gocce Legislative
            Giorgio Sollinger, Luciano Stoppa, Marco Turbati                                         23   i nMEMENTO
                                                                  10   i nTERZAETÀ
            Sede SENIORES TELECOM                                                                         Spigolature
                                                                       Il nonno
            ALATEL LAZIO                                                                             24   i nSENORITY
            Via Cristoforo Colombo,142 - 00147 Roma               11   i nDIALETTO                        Elenco Premiati
            Tel. 06.54432940 - fax 06.54432175 (0-24)                  La mansarda                        25-30-35 anni

                                                                  12   i nNOTIZIE                     1° DI COPERTINA

                                                                       • L’Alberone                  Roma di notte (A. Movizzo)
                                                                       • Maestri del lavoro
                                                                       • Aiuti                        3° DI COPERTINA
                         (dal lunedì al venerdì ore 9-12)
                                                                                                     Foto Seniority Day
                                                                  13   i nINCIDENTI
            E-mail:alatellz@tin.it
                                                                       • Io che c’entro               4° DI COPERTINA
            Sito: www.alatel.it                                        • Ricordi                     Foto attività
            per versamenti:
            • conto corrente postale numero 91364000
            intestato a: ALATEL - Associazione
            Lavoratori Seniores Gruppo Telecom Italia s.p.a.
            oppure
            • Bonifico bancario sul c/c
            Unicredit Banca di Roma codice
            IBAN IT 20 Q 02008 05134 000005485499
            • Bonifico sul c/c postale Alatel Lazio
            IBAN IT 15 C 07601 03200 000091364000
            Fotografie G. Carretti, A. Movizzo,
            L. Stoppa. P. Zaccaria
            Collaborazioni V. Dei Giudici, F. Pettorini,
            C. Venturelli

            Impaginazione e grafica S. Gagliardi
            Stampa Duemmegrafica
            Via della Maglianella, 71 00166 Roma
            tel./fax 06.45437273 - 06.45437338
            info@duemmegrafica.it - http:www.duemmegrafica.it

            Finito di stampare nel mese di maggio 2011
            I.P.
ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL - INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO
ALATEL N.29-2011   18-05-2011    19:36   Pagina 1

                                                                                                                  incipit
               Cari Soci,
                   mentre andiamo in stampa il mondo intorno a noi “esplode”; in alcuni paesi riviera-
               schi africani che apparivano tranquilli nelle loro relazioni internazionale ed erano
               apprezzati per le loro bellezze naturali sono squassati da sommosse e rivolte, nel paese
               del “sol levante” una guerra della natura (terremoti e maremoti), seminando morte e
               danni, sta sconvolgendo una intera nazione e le contigue isole del Pacifico.
                   Ma che succede nel mondo? Tutte le Nazioni anche se non interessate da conflitti sul
               proprio territorio risentono di questi eventi. Direttamente o indirettamente tutti ne siamo

                                                                                                                  1
               colpiti oltre che, naturalmente, nell’animo anche nella visione economica del futuro.
                   Sembra che il nostro mondo non possa vivere in pace, anzi non riesca a vivere con
               tranquillità nonostante tutti gli sforzi e gli impegni messi in campo.
                   Per i disastri della natura, spesso, si può far poco (o forse nulla) ma per la pace si
               può fare molto; ricordiamo che nessuna guerra è giusta nonostante che i “geni della
               guerra” cerchino di dirci il contrario.
                   Come conclusione vorrei dire che anch’io sono d’accordo sulla guerra, ma vorrei che
               tutto il mondo facesse GUERRA alla GUERRA.
                   Con queste tristi parole e nella speranza che il sole d’estate porti calore e pace in
               tutto il mondo.

                   Vi saluto caramente e Vi auguro Buone Vacanze.

                                                                                   Gian Carlo Pasquini

                                Di recente in seno all’ANLA è stato nominato Vice Presidente Nazionale il
                                DOTT. ANTONIO ZAPPI che, ricordiamo, fu Direttore Generale e poi
                                Amministratore Delegato SIP e che ci onoriamo di annoverare tra i Soci della
                                nostra Associazione Seniores Telecom Alatel Lazio; pertanto è con particola-
                                re soddisfazione che abbiamo appreso la notizia e a nome di tutti i Soci espri-
                                miamo al Dr. Zappi le più vive congratulazioni e un augurio di “Buon Lavo-
                                ro”.
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ALATEL N.29-2011                           18-05-2011   19:36   Pagina 2

                                    LA STORIA DELLE TLC
               Guglielmo Carretti
initalcabile

                                    Un cippo di fronte al mare
                                    Quando vi capita di fare una passeggiata ad          del disappunto provocato dal notevole ritardo
                                    Ostia ed arrivate al lungomare Lutazio Catu-         con il quale laggiù si era appresa la fine della
                                    lo, a fianco dello sbocco a mare del Canale          prima guerra mondiale con la vittoria italiana
                                    dei Pescatori, potrete vedere sul belvedere          sugli austriaci; oltre tutto la notizia era giunta
                                    recentemente restaurato un cippo di traverti-        non direttamente dall’Italia ma da un collega-
                                    no a parallepipedo verticale che reca sui            mento via Londra.
                                    quattro lati iscrizioni in maiuscoletto antico: lì
 2

                                                                                         La costituzione della Società, avvenuta il 2
                                    c’è praticamente la storia dell’ITALCABLE.
                                                                                         agosto 1921, fu favorita dal finanziamento di
                                    La società era nata per iniziativa di un grup-
                                                                                         grandi banche italiane come la Banca Com-
                                    po di oriundi italiani, che facevano capo
                                                                                         merciale Italiana, il Credito Italiano ed il
                                    all’ing. Giovanni Carosio, nell’intento di sta-
                                                                                         Banco di Napoli.
                                    bilire collegamenti veloci ed affidabili tra la
                                                                                         E già nel 1925, come leggiamo nella prima
                                    madre patria e l’America del Sud, sull’onda
                                                                                         epigrafe del lato Sud, gli emigrati in Argenti-
                                                                                         na potevano essere collegati con la madre
                                                                                         patria.
                                                                                         I brillanti risultati dell’opera dell’Italcable che
                                                                                         aveva raggiunto livelli di eccellenza nei colle-
                                                                                         gamenti intercontinentali furono rapidamente
                                                                                         vanificati dal conflitto bellico che provocò la
                                                                                         distruzione di tratte di cavi sottomarini e di
                                                                                         stazioni ricetrasmittenti. Alla fine della guerra
                                                                                         l’impulso alla ricostruzione fu deciso ed effi-
                                                                                         cace come ricordano le iscrizioni del lato
                                                                                         Ovest e del lato Nord.
                                                                                         Dieci anni dopo la Società era presente nei
                                                                                         luoghi più distanti del globo e le stazioni di
                                                                                         competenza vengono ricordate nella iscrizio-
                                                                                         ne lato Est; sarebbe un bell’esercizio di geo-
                                                                                         grafia far posizionare a qualche nipotino di
                                                                                         buona volontà delle bandierine italiane su un
                                                                                         mappamondo, facendogli ricercare sullo stes-
                                                                                         so le località qui indicate; molte delle quali,
                                                                                         oggi, con i diversi sistemi tecnologici delle
                                                                                         comunicazioni via satellite, non hanno più
                                                                                         necessità di operare.
ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL - INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO
ALATEL N.29-2011   18-05-2011   19:36   Pagina 3

                          Lato Sud                                 Lato Ovest
                                                          I LAVORATOR
                            AD ANZIO                                    I DELLA ITALC
                                                                                      ABLE
                                      E 1925                  IN ITALIA E A
                       IL 12 OTTOBR                                         LL’ESTERO
                                   IA ITALIANA                     RICORDANO
                    LA COMPAGN                           I COMPAGNI
                                      GRAFICI
                      DEI CAVI TELE                                    CHE DONARO
                                                                                       NO
                                           I                   LA VITA ALLA
                           SOTTOMARIN                                        PATRIA
                                              ITA’          O CADDERO
                                 LE PROFOND                               SUL LAVORO
                   ATTRAVERSO
                            DELL’OCEANO
                                           NI
                           I FRATELLI LATI
                                        ENTE
                          PIU’ SALDAM
                              CONGIUNSE

                                                                                                    3
                                                                         Lato Est
                                                                    IL 12 OTTOBR
                                                                                  E 1957
                                                              LA RICOSTRU
                                                                             ZIONE COMPL
                                                         L’EFFICIENZA                      ETA
                                                                         RIPRISTINATA
                                                                                      E SUPERATA
                                                               IL PRESTIGIO
                                                                              CONFERMATO
                                                                    E RICONOSC
                                                                                  IUTO
                                                            IL PERSONALE
                                                                             DELLA ITALCA
                                                      FIERO DELLA                         BLE
                         Lato Nord                                   COLLABORAZ
                                                               RICORDA RIC
                                                                                   IONE PRESTA
                                                                                               TA
                                                                              ONOSCENTE
                                      E 1947                         IL FONDATOR
                       IL 12 OTTOBR                          I PIONIERI I R
                                                                                   E
                                          I
                           RIATTIVATI QU                                    ICOSTRUTTOR
                                                                                         I
                                     ITER ANEO
                                         R
                   I CAVI DEL MED                     DA ROMA –
                                                                   ANTWERPEN
                                         RE
                           E DELLE AZOR                   BIELLA – BOLO
                                                                                – BARCELON
                                                                                               A
                              E RIAPERTE                                 GNA – BRUXEL
                                                 E     BUENOS AIRES                      LE S
                                   A E MALNOM                          – CATANIA –
                   A TORRENOV                     E    GENOVA – LA                  FI R EN ZE
                                    VIE DELL’ETER                     PANNE – LAS
                    LE PRINCIPALI                          LENTINI – LISB           PALMAS
                                      ITALCABLE                           OA – MADRID
                        LA SOCIETA’                      MALAGA – M
                                    NACE FIDENTE                       ESSINA – MIL
                    COMPATTA TE                       MONTEVIDEO                    ANO
                                     NOVANDOSI                       NAPOLI – FER
                      INIZIAVA RIN                      NORONHA –                 NANDO
                                                                      PALERMO – PR
                                                          RECIFE – REG              ATO
                                                                        GIO CALABRIA
                                                          RIO DE JANEI
                                                                        RO – SANTO
                                                       SAO PAULO –                  S
                                                                      SAO VICENTE
                                                      SIRACUSA – TA                 CV
                                                                     ORMINA – TO
                                                                                   RINO
                                                              TRIESTE – VEN
                                                                            EZIA
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                            LA NOSTRA REALTÀ...
           Luciano Stoppa
insanità

                            ...ASSILT, intervista.
                            Ci ritroviamo nuovamente a parlare di ASSILT e lo facciamo sempre con piacere, ma questa volta non solo per
                            sottolinearne finalità ed obiettivi, ormai noti dopo trent’anni di storia consolidata, ma per provare ad osservar-
                            la da una diversa prospettiva, cioè dalla nuova realtà operante nella Service Unit Welfare della Società HR Ser-
                            vices, incaricata dal 1° maggio 2010 di assicurare lo svolgimento delle attività funzionali all’erogazione del
                            servizio verso tutti i Soci.
                            Ci siamo pertanto rivolti al Dott. Lamberto D’ETTORRE nuovo Responsabile dei Servizi Amministrativi per
                            ASSILT (ved. box in calce), al quale abbiamo rivolto alcune domande.
 4

                            D) Dott. D’Ettorre, dopo il primo anno di attività è possibile avere una sua personale valutazione?
                            R) Lo faccio molto volentieri, anzi ringrazio la Redazione di “New Continuare Insieme” dei Seniores Telecom
                               Lazio per questa opportunità, consapevole di parlare ad una platea, quella dei vostri lettori, vasta, qualifi-
                               cata e ricca di esperienza. Volendo confrontare il passato con il presente colgo la presenza di un filo rosso
                               che lega le mie diverse esperienze. La cura del “cliente interno” - allora i dipendenti del Gruppo, ambito
                               oggi esteso anche ai pensionati - e l’attenzione alla loro “salute” anche se con profili diversi, rappresenta-
                               no a mio avviso un denominatore comune importante; quindi per quanto mi riguarda, un segno di conti-
                               nuità pur nella forte complessità, diversità e discontinuità di ruolo ed attività.

                            D) Perché parla di complessità?
                            R) Perché la realtà, in cui opero dal 1° maggio del 2010, rappresenta un “mondo” dalle sue complessità. Lo
                               si può capire bene probabilmente solo vivendolo intensamente come accaduto in questi mesi, standoci
                               immerso e scoprendolo giorno dopo giorno. Un complessità che trova conferma nella grandezze in gioco:
                               oltre 180.000 iscritti tra soci principali e beneficiari; oltre 500.000 pratiche lavorate ogni anno, con un
                               ammontare dei rimborsi che annualmente supera i 50 milioni di euro. Numeri significativi che danno anche
                               il senso della delicatezza del compito affidatoci, svolto da personale specializzato e qualificato, chiamato
                               ad operare in un contesto ed in una fase caratterizzati da forti “novità” rispetto al passato sul piano orga-
                               nizzativo ed operativo.

                            D) Quali le principali azioni avviate e le difficoltà incontrate
                            R) Avendo rilevato una condizione di forte sofferenza nella gestione dei rimborsi, ci siamo fin da subito con-
                               centrati su quest’area ottenendo una significativa riduzione dei tempi di liquidazione in tutto il territorio
                               nazionale.
                               Abbiamo poi intensamente lavorato su di un progetto strategico fortemente sostenuto da Assilt finalizzato
                               al rinnovamento di tutto il sistema informativo dedicato alla gestione delle attività di rimborso. Stiamo par-
                               lando dell’innovativo sistema “fax server”, in esercizio dal 3 gennaio u.s. , che ha determinato una radi-
                               cale trasformazione della modalità di compilazione, trasmissione e lavorazione delle richieste di rimborso
                               delle spese sanitarie. Uno strumento che, pur se con qualche iniziale difficoltà connessa alla fase di rodag-
                               gio, in questi primi mesi di esercizio sta confermando potenzialità e vantaggi rispetto alla vecchia modali-
                               tà: riduzione dei tempi di evasione della pratica; conferma immediata tramite SMS della acquisizione a
                               sistema della documentazione inviata con il numero verde 800.844.445; mantenimento dei documenti ori-
                               ginali in possesso del socio e riduzione delle carte. Anche i dati di utilizzo appaiono particolarmente inco-
                               raggianti; infatti fin dai primi giorni di esercizio le richieste di rimborso inviate tramite fax server sono state
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               molte, oltre 70.000 nei mesi di gennaio e febbraio. Inoltre sempre nel corso del 2010 abbiamo revisiona-
               to tutti i nostri processi interni – inclusi i sistemi di controllo - che abbiamo provveduto a formalizzare in
               specifici documenti procedurali, in ottica di trasparenza e rigore.

           D) Quindi l’anno 2010 ha visto dei progressi e dei cambiamenti quasi radicali?
           R) Senz’altro: l’anno 2010 è stato l’anno del cambiamento, segnato appunto dalla nascita di HR Services, una
               realtà societaria costituita con l’intento di unificare alcune attività tipiche dell’Area del Personale, conflui-
               te in 4 Service Unit – oltre quindi a Welfare, la Formazione, l’Amministrazione del Personale, il Recrui-
               ting e Selezione - puntando su efficienza, competitività e qualità.

           D) Quali sono state le “chiavi” di questo successo?
           R) Le procedure, l’informatica aiutano e sostengono i cambiamenti, ma l’artefice principale è l’uomo: il lavo-
              ro di squadra, lo spirito di servizio, la professionalità e l’attaccamento al mestiere sono stati i fattori chia-
              ve per il raggiungimento proprio nel 2010 dei primi risultati.

           D) Ed ora guardiamo al futuro: quali i programmi?

                                                                                                                                   5
           R) Pur se il lavoro fin qui condotto riteniamo sia stato tanto e di buon livello, siamo tuttavia consapevoli che la
              strada davanti a noi sia ancora lunga e faticosa; la sfida continuerà e sarà all’insegna del miglioramento.
              In questo senso continueremo a lavorare sui tempi di liquidazione delle pratiche di rimborso per una loro
              ulteriore riduzione affinando ulteriormente il supporto del sistema informativo.
              Inoltre interverremo sul servizio erogato tramite il numero verde 800.462.462 in modo da migliorarne la
              qualità sia in termini di accesso che di contenuti. Continueremo a lavorare sui nostri processi interni per
              renderne la gestione più semplice e fluida e poter migliorare la nostra efficienza e la capacità di risposta
              verso i soci, rafforzando le sinergie con l’Associazione, con i suoi organismi ed emanazioni territoriali.

           D) Questo è futuro o futuribile
           R) Tutto questo è già una realtà che cammina: cercheremo di percorrerla con serietà ed umiltà affinchè i
              segnali di cambiamento e di attenzione verso l’Associazione e tutti i suoi soci siano ancora più concreti e
              tangibili. Infatti, proprio per accentuare la centralità e l’orientamento al cliente, insieme alle altre Service
              Unit di HRS, stiamo definendo un Sistema di Gestione della Qualità in linea con lo standard ISO 9001 di
              cui sarà certificata la conformità da parte di ente terzo entro la prossima estate; infine in accordo con l’Area
              del Personale di Telecom Italia, abbiamo inoltre avviato un progetto volto all’adozione all’interno della
              nostra organizzazione del modello EFQM, quale ulteriore stimolo al raggiungimento dell’eccellenza nei
              nostri processi interni e dei servizi/prodotti offerti.

                                                                   ****

           Ringraziamo il Dott. D’Ettorre per la disponibilità a questa intervista e lo lasciamo al suo importante impegno
           a vantaggio dei Soci ASSILT con i nostri sinceri auguri di “buon lavoro”.

                                              Lamberto D’Ettorre: 47 anni, laureato in giurisprudenza, in azienda
                                              da oltre 20 anni vissuti nell’Area del “ Personale”; per un lungo
                                              periodo è stato impegnato ed ha operato sui temi della sicurezza e
                                              salute nei luoghi di lavoro nonché della tutela dell’ambiente, prima in
                                              Telecom Italia, poi in Tim sino alla fusione e quindi nuovamente in
                                              Telecom. Dal 1° maggio 2010 è Responsabile dei Servizi Ammini-
                                              strativi per ASSILT.
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                                    IN TRASTEVERE A ROMA...
              Maria Rosaria Miola
inspedalità

                                    ...una realtà sociale: Il San Gallicano
                                    “Non sei romano se non sei passato da Regina             curandis pauperibus et miserabilibus” affetti da
                                    Coeli e dal San Gallicano”: esiste questo antico         “lepra, scabie et tinea, seu prurigine in capite”
                                    detto a Roma (ripreso in parte anche da una              come si legge nella lapide situata all’ingresso
                                    nota canzone dialettale) che identifica il romano        dell’Ospedale. Venivano invece escluse dal rico-
                                    “verace” attraverso due simboli della Roma tra-          vero le persone affette da “lepra et scabie vene-
                                    steverina e popolana: il carcere e il primo centro       rea seu gallica” ovvero le persone affette da
                                    di accoglienza. Oggi desideriamo soffermarci su          malattie veneree. Le vicende successive del San
 6

                                    quest’ultimo e cioè l’Ospedale SAN GALLICA-              Gallicano invece si legano alla storia della cura
                                    NO.                                                      della sifilide. Infatti nella prima metà del nostro
                                     Fu fondato nell’anno Santo 1725 da Papa Bene-           secolo l’impatto sociale della venereologia è
                                    detto XIII per accogliere e curare i malati di           stato massiccio e l’Ospedale San Gallicano ha
                                    Roma e i pellegrini che giungevano nella città da        svolto in tal senso una funzione di primo piano.
                                    tutta Europa, specialmente i poveri e gli esclusi        Nacquero le “Sale Celtiche” (denominazione
                                    affetti da malattie della pelle, in particolare la       derivante dall’infezione del Morbo Gallico o Cel-
                                    lebbra e la scabbia. L’Istituto San Gallicano è          tico) , istituite all’inizio del nostro secolo con la
                                    anteriore allo stesso prestigioso Ospedale parigi-       funzione di ricoverare donne affette da malattie
                                    no, il Saint Louis, sorto nel 1607, ma che consa-        veneree, principalmente lue e gonorrea. Le Sale
                                    crò la sua specializzazione solo nel 1801. La            Celtiche hanno rappresentato il monitoraggio
                                    nuova struttura si collocava in una Roma sette-          della sanità ufficiale sulla venerologia, legato in
                                    centesca, apparentemente fastosa dove viveva,            parte al controllo della prostituzione, considera-
                                    da una parte un ceto ricco e privilegiato e, dal-        ta la maggior causa di tali malattie, richiamando
                                    l’altra, una povertà nella sua manifestazione più        l’attenzione sul problema come sociale. Fin dal-
                                    misera e repellente. Nella Bolla di fondazione           l’origine quindi l’Istituto si è sempre rivolto in par-
                                    sono riportate le finalità istitutive del San Gallica-   ticolare ai malati più poveri ed emarginati e, nel
                                    no, essenzialmente a sfondo caritatevole “pro            1936, ha acquisito lo status giuridico di Istituto di

                                    Il S.Gallicano in un antica stampa                       La facciata dell’Ospedale oggi
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           Ricovero e Cura a Carattere scientifico. In linea             gio. Merito del Raguzzini, nella realizzazione di
           con l’ispirazione originaria, e in risposta a con-            questo prospetto, è stato quello di aver sapiente-
           creti principi etici, continua ancor oggi l’attività          mente fuso architettura e tecnologia realizzando,
           di accoglienza e cure gratuite rivolte ai più debo-           per la prima volta in Europa, un nosocomio nel
           li ed emarginati, italiani e immigrati a rischio di           quale era possibile, grazie a particolari accorgi-
           esclusione all’accesso alle cure sanitarie a causa            menti igienico-sanitari, la cura delle malattie
           della povertà. Dal 1996, l’Ospedale San Galli-                all’interno di una struttura di notevole valore arti-
           cano si avvale di mediatori linguistici e cultura-            stico. Tra gli elementi più significativi e di rilevan-
           li, che interagiscono con i pazienti stranieri in lin-        za architettonica ed artistica si sottolinea: la cap-
           gua madre, allo scopo di facilitare la comunica-              pella,la biblioteca e il teatro anatomico.
           zione per una migliore comprensione della dia-                L’“Ospedalone” (così detto) è sempre stato
           gnosi e della terapia.                                        un’opera di carità amata dai Pontefici che ne
           Inserito in uno dei contesti rionali più famosi e             autorizzarono i lavori necessari per mantenerlo
           caratteristici della vecchia Roma, Trastevere, tra            nell’alto livello in cui fu considerato nella sua fon-
           alterne vicende e non pochi ostacoli, nell’appros-            dazione. Un miracolo di ingegneria sanitaria di

                                                                                                                                   7
           simarsi dell’anno giubilare, l’attuale Istituto di            cui vari re richiesero le piante ed i sistemi di
           Santa Maria e San Gallicano venne edificato su                costruzione per ripeterli nei loro regni. Un vero
           progetto di notevole portata dimensionale, fun-               “fiore all’occhiello” per lo Stato Pontificio, per il
           zionale e architettonico dell’Architetto Filippo              quale i Papi dimostrarono sempre un grande
           Raguzzini, figura professionale di grande presti-             interesse.

                                               LA CEDOLARE SECCA
                                              Cos’è? Come funziona?
             Con l’entrata in vigore, a far tempo dal 7 aprile u.s., del Decreto Legislativo n° 23/2011 la “CEDOLARE
             SECCA” è ormai una realtà. La materia è un po’ complessa ma tentiamo di renderla semplice limitandoci
             a precisare solo le più importanti novità con alcune note applicative.
             • Anzitutto: chi è obbligato verso la “cedolare secca”?
             Non è un obbligo, ma si tratta di una facoltà per chi ha unità immobiliari date in locazione.
             • La cedolare secca si somma alle altre imposizioni?
             No, questo sistema fiscale è sostitutivo dell’IRPEF, delle addizionali regionali e comunali, dell’imposta di
             registro e di bollo previste per il contratto; quindi per molti aspetti si presenta più favorevole, ma i proprie-
             tari di immobili saranno però tenuti a bloccare il canone d’affitto, escludendo anche gli adeguamenti Istat,
             comunicando formalmente tale scelta al conduttore.
             • In concreto come funziona?
             Oggi (è noto) il proprietario deve, nella denuncia dei redditi, includere anche l’affitto percepito (diminuito
             delle note deduzioni); sul totale viene poi applicata l’IRPEF e le altre addizionali, con aliquote diverse e sem-
             pre maggiori a seconda degli scaglioni di reddito. Chi sceglie invece il sistema “cedolare secca” non deve
             più attuare questo conteggio (cioè non deve far confluire l’affitto nel suo reddito complessivo ) poiché viene
             a pagare sull’affitto percepito una imposta fissa.
             • Di che importo è questa imposta?
             L’aliquota è del 21% ridotta al 19% per i contratti c.d. a “canone concordato” (cioè definiti con accordi tra
             le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini)
             • Per tutti i locali “affittati” è possibile applicare la cedolare secca?
             No, i locali devono essere affittati per “finalità abitative” e riguarda anche le pertinenze (cantine, box, ecc)
             se affittate congiuntamente con l’appartamento di competenza.
             • Se il locale affittato è di più proprietari, come si agisce?
             Ogni comproprietario può liberamente scegliere la formula che più gli conviene senza che questa possa
             influenzare la scelta degli altri.
ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL - INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO
ALATEL N.29-2011         18-05-2011   19:36   Pagina 8

          La Redazione
inaiuto

                                                 Una “opportunitá”
                                                da prendere al volo
                                          Rammentiamo che la Telecom ha ritenuto di estendere alcune
                                        “facilitazioni telefoniche”anche agli “ex dipendenti Soci Alatel”.
                                          Gli accordi tra Telecom e Seniores Telecom Alatel riguardano:

                                           A) Il pacchetto “TUTTO SENZA LIMITI“ che consente di
                              • chiamare tutti i numeri fissi nazionali gratis a qualsiasi ora e senza limiti
                                            • e navigare a 7 Mega parimenti senza limiti,
                                     viene offerto ad un costo fisso unico di 32,00 Euro/mese
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                                               (comprensivo del canone della linea base)
                                                 con un risparmio quindi di Euro 168,00/anno

                                               B) Offerta di “ALTA VELOCITÀ A 20 MEGA”
                                                      a solo 14,95 Euro/mese anziché 24,95
                                                (oltre il canone della linea base 16,08 Euro/mese)
                                                 e quindi con un risparmio di 10,00 euro/mese.

                                             Per richiedere tali facilitazioni è necessario essere
                                          ex-Dipendenti di società del Gruppo Telecom Italia ed
                                     essere ISCRITTI all’Associazione Seniores Telecom- Alatel Lazio.
                                        È sufficiente compilare un apposito “modulo di adesione”.
                                       La nostra Segreteria è a disposizione dei Soci: telefontate al
                                   Numero Verde 800299225 (attivo dal lunedì al venerdì ore 9-12)
                                  oppure venite nella Sede di Roma- V.C.Colombo, 142 (stesso orario).
                            I Soci residenti fuori Roma potranno rivolgersi anche ai rispettivi Fiduciari locali
                             dell’Alatel di Albano, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo (info al numero verde).

                                                 Il nostro Socio Franco DINI, per la sua pluriennale esperienza matu-
                                                 rata nella gestione del parco macchine della Telecom, si rende dispo-
                                                 nibile verso i Soci dell’Alatel Lazio per consigli e suggerimenti con-
                                                 cernenti problemi sull’utilizzo e buona conservazione dei veicoli, con
                                                 particolare riferimento alla meccanica, carrozzeria, pneumatici, revi-
                                                 sione e quant’altro.
                                                 Chi avesse necessità di questa consulenza (prettamente “tecnica” con
                                                 esclusione di segnalazioni “commerciali”) può rivolgersi al Numero
                                                 Verde lasciando un recapito telefonico e sarà contattato.
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           GOCCE… LEGISLATIVE

                                                                                                                                            Luciano Stoppa

                                                                                                                                                             indiritto
                                 Continuiamo la rubrica che “apre le finestre” su principali leggi, sentenze, decreti o quant’altro possa
                                 interessare i nostri Soci ed il loro ambiente familiare, condominiale, lavorativo, economico, ecc. –
                                 Come già precisato, non possiamo qui pubblicare per intero le normative, le sentenze, i decreti, le
                                 circolari, ecc. ma ci limitiamo a darne il “succo” con alcuni riferimenti (es.: n° della Gazz.Ufficiale,
                                 estremi della Sentenza, della Circolare, ecc.) utili per chi voglia ricercare ed approfondire maggior-
                                 mente l’argomento.

                                  Il Condominio –occupazione del pianerottolo
           La Cassazione (sentenza n. 3376 del 6/5/1988)                     a porre fine a questa situazione ma non vi provve-
           ha ritenuto legittima la collocazione davanti alla                de, lo stesso amministratore, o un qualunque con-
           porta d’ingresso di zerbino, piante o altri oggetti               domino in prima persona, possono rivolgersi al
           ornamentali; ma questo diritto non sussiste quando                Giudice di Pace per far cessare il lamentato incon-
           tali oggetti costringono gli altri condomini a disage-            veniente.

                                                                                                                                                             9
           voli o pericolosi movimenti, perché rendono diffi-                N.d.R.: se tutti usassero il pianerottolo per mettervi
           coltosi l’accesso alle rampe; in tal caso infatti risulta         portaombrelli, poggiarvi scarpe, o numerosi vasi di
           violato il principio per cui l’uso della cosa comune,             piante .. ecc. non credo che la situazione possa esse-
           da parte di un condominio, non deve impedire agli                 re tollerata. Insomma i pianerottoli (parti comuni),
           altri condomini un uso tendenzialmente pari della                 vanno usati solo per la loro destinazione strutturale,
           medesima cosa. Di conseguenza, se il condòmino                    cioè il libero transito delle persone: le cose private
           sia stato formalmente diffidato dall’amministratore               vanno tenute in casa propria.

                                                   Il Condominio – Morosità
           La Corte di Cassazione ha ribadito (Ordinanaza n°                 portiere l’amministratore dovrà predisporli in busta
           186 del 4 gennaio 2011) che l’amministratore non                  chiusa. Con l’occasione si rammenta che in caso di
           può affiggere nei locali o spazi comuni accessibili               morosità che non consente di pagare le fatture ai
           agli estranei né avvisi di morosità né solleciti di               vari fornitori di beni o servizi, è legittimo comunica-
           pagamento personalizzati (lecito affiggere un avviso              re al fornitore tutte quegli elementi atti ad individua-
           anonimo diretto a tutti i condomini per sollecitare o             re il condomino moroso per permettere il recupero
           ricordate le scadenze di pagamento) ; parimenti per               coattivo (così la Cassazione n° 9148
           la trasmissione di atti o rendiconti annuale tramite il           dell’8/4/2008).

                                                  Pagamento con “voucher”
           I voucher (ossia i “buoni lavoro”) sono regolamenta-              del voucher mentre per i lavori domestici il ricorso al
           ti dal D.Lgs 10/9/2003 n° 276 e dalle circolari                   voucher è consentito solo per quelle attività per loro
           INPS n° 44 del 24/3/2009 e n. 88 del 9/7/ 2009                    natura occasionali e accessorie che non possono
           . In grande sintesi viene precisato che i lavori da
                                                                             essere riconducibili alla legge sul “rapporto domesti-
           svolgere in ambiente condominiale (e che si riferi-
           scono a pulizia e manutenzione dell’edificio, giardi-             co”- (D.P.R. 31/12/71 n° 1403) né regolate dal
           naggio) possono essere realizzati tramite il sistema              Contratto Collettivo di Lavoro del settore.

                                Perequazione automatica sulle pensioni “alte”
           Ricorderete che una legge del 2007 (la n° 247)                    tuzionale, con riferimento agli articoli 38 e 36 della
           aveva previsto che per tutto l’anno 2008 non venis-               Costituzione e sull’argomento si è espressa di recen-
           se concessa alcuna perequazione automatica nei                    te la Corte Costituzionale che (sentenza n° 316
           confronti dei titolari di pensioni superiori a 8 volte il         dell’11 novembre 2010) ha giudicato infondata
           minimo (le c.d. pensioni “auree”); verso questa                   l’eccezione sollevata. ( per i dettagli leggere “Espe-
           legge è stata sollevata questione di legittimità costi-           rienza” n°4/2011 pag. 10)
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                                IL NONNO...
             Renato Cardinali
interzaetà

                                ...e la sua condizione!
                                La condizione di nonni è, in genere, conside-           chezza umana insostituibile. Attenzione, però,
                                rata sinonimo di vecchiaia. C’è, invece, gran-          a non pensare di trasformarli in lavoratori
                                de attenzione e simpatia per questa fase d’età          dipendenti con il genero o la nuora pronti a
                                che non è da considerare affatto, come diceva           dire loro cosa fare o non fare, ma considerar-
                                Seneca, “una malattia inguaribile”. La figura           li come persone fondamentali ed utili per la
                                dei nonni è sempre più                                                    famiglia tutta. La televisione
                                importante nell’attuale pano-                                             che, per certi versi, è la
 10

                                rama sociale. Infatti se ci                                               “comunicazione” per eccel-
                                sono ancora dei frammenti                                                 lenza, tratta molto poco la
                                di saggezza in questo pazzo                                               figura ed il ruolo dei nonni
                                mondo, bisogna ringraziare                                                o, se li tratta, il più delle
                                i nonni. Occorre stare con                                                volte in maniera distorta o
                                loro ed ascoltarli.                                                       sotto forma di macchietta. Al
                                Viviamo, purtroppo, in una                                                contrario, essi sono essen-
                                società che i nonni cerca di                                              ziali alla dinamica della
                                buttarli via mentre sarebbe                                               famiglia e della società.
                                molto più importante indivi-                                              Grazie al cielo, però, uscia-
                                duare come “renderli utili”.                                              mo da una società in cui il
                                Ad esempio, bisogna far                                                   vecchio significava malato e
                                capire che i nonni hanno                                                  di peso e che ha fatto nasce-
                                una funzione fondamentale                                                 re i luoghi in cui morire.
                                per i nipoti; hanno una visione del mondo che           Oggi, senza per questo essere affetti da gio-
                                aiuta l’educazione; si pongono con molta                vanilismo, quando i nonni lasciano la vita
                                modestia vicino ai padri ed alle madri per far          lavorativa e non vogliono “sentirsi vecchi” e
                                crescere i figli.                                       privati della funzione sociale precedente, si
                                Molti pensano, a sproposito, che i nonni ven-           organizzano in modo da considerare la vec-
                                gono “usati” come comode baby sitter gratui-            chiaia come una stagione bella della vita e
                                te. E’ finita l’epoca che riteneva meglio una           viverla insieme agli altri e considerarsi utili. In
                                baby sitter diplomata che un nonno certi che            questo nuovo modo di vivere, essere nonni
                                l’educazione, soprattutto sin dalla tenera età,         rappresenta senza ombra di dubbio il più
                                passa attraverso i sentimenti e gli affetti. I          affascinante, straordinario ed essenziale
                                nonni potranno non essere aggiornati sulle              “stato di vita” che possa capitare ad un esse-
                                ultime novità pedagogiche, ma hanno una ric-            re umano.

                                                                                  ***
                                Saper invecchiare significa saper trovare un accordo decente tra il tuo volto
                                              di vecchio e il tuo cuore e cervello di giovane.
                                                              (dal volumetto “Sessanta” di Ugo Ojetti)
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           L’ANGOLO DEI POETI

                                                                                                                                              La Redazione

                                                                                                                                                             indialetto
           Riceviamo dal Socio di Viterbo Cesare Venturelli (box in calce) una significativa e nostalgica poesia dialettale (a lato la let-
           tura in “chiaro”) che volentieri pubblichiamo con le congratulazioni della Redazione.

                                                          la mansarda
                                   Mo, ‘desso che semo                                     Oggi, che siamo
                                     mal terzo millegno,                                  nel terzo millennio,
                                     la gente tene tanto                               la gente desidera tanto
                               a ‘nabetà ma le “mansarde”,                      andare ad abitare nelle “mansarde”
                                  perché millj, se senteno                                perché lì ,si sentono
                                  signore ‘nse sa quanto.                             signori non si sa quanto.
                                           Io ‘llora                                            Io allora
                                    signore ce so’ nato !                               Signore ci sono nato!
                                      Quanno stavemo                                       Quando stavamo
                                     giù pe “Ponticello”,                                    a “Ponticello”

                                                                                                                                                             11
                                      mica ce pensavo                                       non ci pensavo
                                        ch’adero nato                                         che ero nato
                                       tanto fortunato !                                    tanto fortunato!
                                     Certo, all’ingresso                                   Certo, all’entrata
                                     ‘lportone te veniva                           il portone ti cadeva addosso;
                                          appresso;                                    il bagno era un buco e
                                   ‘lbagno era ‘na buca                                    non dentro casa!!
                                    e, mica drento casa
                                 se ! L’evemo giù de sotto
                                                                                        L’avevamo di sotto
                                    mal tinello e, giorno
                                 o notte c’evi d’annà votà                              nel tinello e, giorno
                                     quell’orinale ch’evi                            o notte ci dovevi andare
                                         d’addoprà.                             a svuotare il vaso che dovevi usare.

                                  Eremo maschi e femmine
                                          li fije, divisi da                         Eravamo maschi e femmine
                                   ‘ntramezzo de cartone                                     i figli, divisi da
                             e, mo capisco ‘nd’era la fortuna !                         un tramezzo di cartone
                             Stavemo ma ‘na stanza sotto-tetto                  e, ora capisco quale era la fortuna!
                               dove, ‘nfra li buchi del mattoni,                 Stavamo in una stanza sotto-tetto
                                    potevi mirà ‘lchiarore                           dove, tra i fori dei mattoni,
                                      de la Luna,’nsieme                             potevi ammirare il chiarore
                                    coi lumini de le Stelle;                               della luna insieme
                                  ‘nvece, quanno pioveva,                               al luccichio delle stelle;
                                  ‘nnavi a raccoje l’acqua                             invece quando pioveva,
                                            ‘ndo cadeva.                            andavi a raccogliere l’acqua
                                         L’anni so’ passe                                     dove cadeva.
                                   e so’ pure ‘nvecchiato,                               Gli anni sono passati
                                    nostargiche ritornano                             e sono anche invecchiato,
                                     ‘lricorde, de quanno                           i ricordi ritornano nostalgici,
                                  sotto ‘ntetto ‘npò bucato,                                    di quando
                              ‘ncapivo quanto adero fortunato                         sotto il tetto un po’ bucato
                               perché, ‘llora mica ce pensavo                     non capivo quanto ero fortunato
                                 ch’adera ‘na “mansarda”                            perché allora non ci pensavo
                                             ‘ndabitavo !                              che era una “mansarda”
                                                                                              dove abitavo!

                                  Cesare VENTURELLI nato a Viterbo il 09/07/1935 venne assunto come “operaio”
                                  nella TETI nel 1959 sino a diventare Capo Tecnico Responsabile del Centro di Lavoro
                                  di Montefiascone (Agenzia SIP di Viterbo). In pensione dal 1992, ha iniziato a scrive-
                                  re poesie nel 1997 allorché ha cominciato ad accusare i primi sintomi di una infermi-
                                  tà che, malgrado le cure, lo ha costretto all' invalidità. Alcuni suoi scritti sono stati pub-
                                  blicati dalla "Associazione Tuscia Dialettale Viterbo".
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            La Redazione
innotizie

                                              I ricordi della vecchia Roma
                                                              Esiste a Roma un quartiere che si estende tra le vie Appia Anti-
                                                              ca e Appia Nuova ed è attraversato dalla via Latina; da qui il
                                                              nome di “Appio Latino”: nasce, insieme ad altri quartieri, con
                                                              delibera del Governatore di Roma n. 3454 del 24 maggio
                                                              1926, ma il popolo l’ha da sempre chiamato “ALBERONE” per
                                                              via di una enorme quercia piantata quasi al centro della zona.
                                                              Passano gli anni e anche l’”alberone”, in mezzo al traffico cit-
                                                              tadino e lo smog delle auto, ha cominciato a sentire il “peso del-
                                                              l’età”; dopo oltre mezzo secolo il tronco si era ormai ridotto ad
                                                              un rudere, cavo per l’incuria e zeppo di rifiuti di ogni genere.
                                                              Ed ecco che il Comune ha dovuto prendere la malinconica deci-
                                                              sione di abbatterlo: scocca l’ora fatidica: è 9 settembre 1986.
 12

                                                              (di cui alla foto). Al suo posto, dopo poco, verrà trapiantata una
                                                              nuova quercia offerta dal quotidiano “Il Messaggero” e fatta
                                                              venire appositamente dai boschi di Terni. Con il vecchio “albe-
                                                              rone” è scomparso un po’ il folklore del quartiere e anche una
                                                              vecchia simpatica osteria gestita da Mariuccia detta la “Velle-
                           trana”. (notizie e foto da “Le strade di Roma “ – ediz. Newton Compton 1987).

                           Questo ricordo la Redazione lo dedica al Presidente dell’Alatel Lazio Giancarlo Pasquini che
                           nella zona dell’Alberone è nato e ha trascorso gran parte dei suoi anni giovanili.

                           Maestri del lavoro: Madonna Amalia, Morgante Candida
                                         Quest’anno la cerimonia del conferimento delle “Stelle al Merito del Lavoro” (svol-
                                         tasi a Roma al Palazzo del Quirinale sabato 30 aprile) ha visto premiate: Madon-
                                         na Amalia e Morgante Candida, due nostre Associate Alatel Lazio, alle quali la
                                         Redazione, a nome di tutti i Soci, rivolge le più fervide felicitazioni.

                                                         Aiuti e consulenze
                                                      per i SOCI con sportello telefonico gratuito

                           PRATICHE ASSICURATIVE – tutti i martedì dalle ore 10 alle 12 in sede (Roma- Via Colombo,142)
                           il Socio Pier Paolo MUSICARELLI, già agente Generale Assicurazioni, sarà a disposizione dei Soci
                           per suggerimenti, consigli e chiarimenti su “pratiche assicurative” (auto, casa, infortuni, ecc)
                           LEGALE – (fiscale, tributario, lavoro e previdenziale, successioni, infortunistica stradale) – rivol-
                           gersi a Studio Socio LASTEI (Roma V.Foligno,10)– telef. info n° 06.7021633 – merc. e ven. ore
                           17- 19,30 SERVIZI BANCARI - Socio Fabio CENTOMINI– telef. info ufficio - 06.3269801 oppu-
                           re cell. 335.7788753 INFORTUNISTICA STRADALE - Socio Marcello MARIANI ––V. Quintilio
                           Varo, 193 - Roma telef. info 06.7481671 (lun- mer- giov- ore 17-19,30) – fax attivo 0-24 n°
                           06.7481671DONAZIONE SANGUE – Socio Giorgio NASTA –– telef. info 06.5683788 oppure
                           cell. 335.123587
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           IO CHE C’ENTRO?

                                                                                                                         P. Paolo Musicarelli

                                                                                                                                                inincidenti
           Non l’ho nemmeno toccata!
           Quante volte ho sentito questa                                              che va ad urtare altra auto o
           frase ! Sempre da parte del                                                 addirittura va fuori strada.
           maggior responsabile della                                                  Esempio n°2: arrivo a forte
           collisione. E quante volte ho                                               velocità all’incrocio e forte
           dovuto spiegare che esistono                                                frenata: il conducente del-
           delle regole nella circolazione                                             l’auto che procedeva tran-
           stradale ! E quante volte ho                                                quillamente sull’altra strada

                                                                                                                                                13
           constatato che ,nella coscien-                                              dell’incrocio si spaventa,
           za di molti, esse vengono                                                   compie una brusca sterzata
           deformate a propria giustifi-                                               per evitare il bolide in arrivo
           cazione, spesso in buona                                                    e va scontrarsi con altra auto
           fede. Devo confessare che                                                   o addirittura fuori strada. Si
           molte regole erano estranee                                                 sente dire: Non l’ ho nemme-
           anche a chi scrive e che gli si sono rivelate solo    no toccato ! …Che centro io !... ho frenato!...
           con la lunga esperienza maturata a fianco di          Perché “lui” si è spostato ?... io non l’avrei nem-
           Ennio Nardi che era responsabile dell’ufficio         meno sfiorato!...
           liquidazione sinistri di una Società di Assicura-     Inutile insistere, in entrambi gli esempi, e se ne
           zioni dove mi sono formato come il più vecchio        potrebbero fare molti altri, siamo noi i respon-
           giovane “Agente Generale” , essendo pervenu-          sabili perché, come ha spiegato bene il mio
           to a questa professione in età matura e dopo          sopracitato mentore Ennio Nardi:
           aver trascorso circa 35 anni tra TETI prima e SIP     “abbiamo creato una turbativa nella circola-
           poi in ruoli che nulla avevano a che fare con le      zione”!
           assicurazioni.                                        Consiglio ai nostri saggi lettori di tenere a
           Con queste poche righe vorrei che il lettore          mente che nostri comportamenti alla guida con-
           fosse stimolato alla lettura attenta del codice       siderati innocui possono causare danni di cui
           della strada o delle sentenze (pubbliche) pro-        saremo chiamati a rispondere. Nella mia prati-
           nunciate dal giudice nei casi di controversie su      ca di 15 anni di attività assicurativa la fatica
           incidenti stradali : penso diverrebbe più equili-     maggiore è stata sempre quella di dimostrare al
           brato nel valutare le situazioni più o meno criti-    cliente (spesso amico) la sua responsabilità in
           che in cui si trovasse coinvolto. In quanti casi      eventi del tipo descritto e,quando ,non riuscen-
           infatti ho dovuto convincere il mio cliente che si    dovi,sono stato guardato con diffidenza dal
           ha colpa anche quando, pur non essendosi              cliente (spesso amico); l’unica via era quella di
           verificato contatto tra la nostra e l’altra auto il   indirizzarlo all’ufficio sinistri dove il già citato
           nostro comportamento aveva causato danni a            amico Ennio, disponendo di ampia documenta-
           quest’ultima? Cito casi concreti per spiegare         zione giurisprudenziale e certamente di modi
           meglio. Esempio n°1: brusco cambiamento di            più carini e più convincenti dei miei, conduceva
           direzione che costringe l’auto che si trova al        il cliente, passo passo, fino alla giusta conclu-
           nostro fianco ad uno spostamento verso destra         sione e cioè che doveva considerarsi responsa-
           o sinistra al fine di evitare il contatto con noi e   bile dell’accaduto. Il bello era che spesso il
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           cliente, solo preoccupato per il peggioramento             co’ mme ma io nun l’ho nemmeno toccata! Che,
           della “classe di merito”, riteneva che la compa-           devo fa a denuncia?”
           gnia assicuratrice si compiacesse di pagare                2) “In sorpasso ero costretto a invadere la cor-
           risarcimenti non dovuti,e mai pensando                     sia opposta, ma il sorpassato, per evitare un
           all’equo comportamento nei confronti dell’in-              cane ,si spostava improvvisamente a sinistra ed
           colpevole danneggiato.                                     io finivo nella cunetta insieme al cane il di cui
           In questa attività, che oltre alla gestione e allo         proprietario mi ha chiesto il risarcimento delle
           sviluppo degli affari, prevede una prima assi-             spese per le cure del cane: che devo fare?”
           stenza al cliente in caso di sinistro, ho avuto            3) “Entrando nel cortile del condominio ho urta-
           modo di ascoltare, su questo tema, i racconti              to contro una piccola betoniera messa li’ per
           più strani, che riferisco con la speranza di ral-          lavori, che è finita contro l’auto dell’amministra-
           legrare il lettore dopo la precedente, reprimen-           tore del condominio rompendogli il vetro del
           da, descrizione di negatività:                             parabrezza. Siccome provenivo da destra la
           1) “Ho fatto incidente dottò’ ma nun l’ho nem-             colpa è dell’amministratore.” Mi fermo qui, ma
           meno toccata,perché allo stop ho fatto nà bella            conto di tornare sul tema a proposito di altri tipi
 14

           frenata ma quella ,che veniva sulla strada prin-           di danni: da cani ;da biciclette;carrozzine con
           cipale, fortunatamente me schivava e s’annava              neonati a bordo; da canotti gonfiabili; etc. etc.
           a schiantà contro un platano. Se la so’ presa              generalmente non assicurati. A presto!

                   La storia e la memoria attraverso i ricordi
                                                          Cari amici lettori
              La Redazione è impegnata a far diventare questo giornale sempre più “nostro”, cioè a farne uno
              strumento nel quale riconoscere i nostri colleghi ed anche noi stessi nel corso di una lunghissima
              vita in comune. Quindi vorremmo addentrarci in due percorsi, in modo particolare:
              1. Le attività di nostri Soci rivolte ad ambienti o circostanze diverse da quello che è il nostro
              “mestiere” di telefonici o addetti alle comunicazioni, cioè sportivi, letterati, viaggiatori, falegnami,
              pittori, orologiai, attori, cuochi e chi più ne ha più ne metta.
              Quindi raccontiamo le gesta e/o le attività svolte in qualsiasi campo.
              Il racconto potrebbe anche venire registrato come intervista e fedelmente riferito nel ns. giornale.
              2. Le storie e gli avvenimenti successi durante la vita aziendale e che sono oggetti di racconto o
              di rammento in occasione dei nostri incontri o riunioni.
              Con questo obiettivo raccontiamoci la storia e la memoria di chi ha partecipato ad un cammino
              comune che rivive attraverso i ricordi più salienti, i fatti più significativi della nostra vita lavorati-
              va che sono legate anche alla crescita dell’azienda.
              Pertanto attendiamo i ricordi della vostra vita lavorativa e quello che avete fatto di interessante
              fuori del mondo lavorativo.
               Le vostre esperienze saranno pubblicate su questo Giornale.

                                Alcuni nostri Soci saranno lieti di contattarvi e con voi collaborare
                                                per scrivere queste pagine di storia

                    I Soci Maria Rosaria MIOLA e Pier Paolo MUSICARELLI sono già pronti a parlare con voi.
                               Chiamate il Numero Verde il venerdì dalle ore 10 alle 12 e lasciate
                                             un vostro recapito. Sarete contattati.
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           UNO SGUARDO SULL’OGGI...

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                                                                                                                                       inattualità
           ... al contesto sociale
           È necessario, di tanto in tanto,                                       non solo in attività ludiche ma
           volgere uno sguardo al nostro                                          anche in iniziative di vario
           mondo interiore per riflettere                                         genere, tenendo informati i
           non solo su quello che siamo,                                          nostri amici e colleghi pensio-
           sulle nostre aspettative, sui                                          nati e familiari su tematiche di
           nostri progetti futuri, ma su ciò                                      impatto sociale, su tematiche
           che siamo stati capaci di dare                                         legislative di nostro peculiare

                                                                                                                                       15
           con l’esempio e con i compor-                                          interesse, sul nostro retaggio
           tamenti soprattutto alle perso-                                        aziendale e fornendo altresì
           ne care ai nostri cuori, come                                          momenti di interesse culturale
           sono solita dire io, ovvero ai                                         che contribuiscono al miglio-
           nostri figli e ai nostri nipoti.                                       ramento ed arricchimento del
           Dopo di ciò è importante vol-                                          nostro essere. Dante Alighieri
           gere il nostro sguardo al di                                           così scriveva: “fatti non foste a
           fuori di noi, a quello che acca-                                       viver come bruti ma per seguir
           de giornalmente sempre con                                             virtute e conoscenza”. In tal
           particolare attenzione ai pro-                                         modo diventiamo esempio
           blemi dei nostri giovani che a                                         anche per i giovani del nostro
           stento riescono a trovare la                                           contesto familiare ed amicale,
           loro giusta connotazione personale, sociale e la    dimostrando loro, con la nostra fattiva collabo-
           loro realizzazione lavorativa. Lo sgomento è        razione ed operosità, quanta capacità e forza
           forte e mille domande e mille incertezze ci         sono ancora vive in noi. Nell’attuale contesto
           assalgono: dove abbiamo sbagliato? Abbiamo          sociale avvertiamo, di giorno in giorno, un
           fatto tutto il possibile? Possiamo ancora fare      imbarbarimento. Sembra prevalere l’indifferen-
           qualcosa? Ritengo che a quest’ultima domanda        za, l’egoismo, la superficialità nei rapporti,
           la risposta sia positiva. Abbiamo ancora tante      tanto per citare alcune delle negatività. L’attua-
           energie da dare, ognuno nel proprio ambito e        le cultura sociale è quella dell’apparire piuttosto
           non per meri fini utilitaristici o di facciata. I   che dell’essere, dell’arrivare facile senza impe-
           valori che ci hanno trasmesso, le difficoltà        gnarsi, del prevalere spesso della furbizia e
           incontrate nei vari momenti della vita, le espe-    dell’arroganza, ma dietro tutto ciò c’è il vuoto
           rienze lavorative che ci hanno temprato, valo-      pneumatico. Rimangono però tante persone i
           rizzando le nostre capacità ed il nostro impe-      cui valori sono forti e radicati, le quali continua-
           gno professionale, sono la nostra essenza           no a dare il loro contributo per una società
           fanno parte del nostro vissuto e sono un baga-      migliore.
           glio inscindibile del nostro presente. La nostra    Mi sembra quindi giusto e doveroso a comple-
           Associazione rappresenta quindi una continui-       tamento di questo mio breve excursus aggiun-
           tà di tutto ciò. Infatti da anni cerca in ogni      gere un articolo che spero sia gradito in parti-
           modo di dare un giusto e meritato risalto alla      colare alle nostre numerose lettrici, che accen-
           nostra “seconda giovinezza”, impegnandosi           na al ruolo delle “Donne Risorgimento”.
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                                Donne e il risorgimento italiano
           Il 17 marzo 2011 sono stati                                               marito e al figlio dodicenne in
           festeggiati i 150 anni dell’Unità                                         Trastevere nel lanificio Aiani,
           d’Italia. Un traguardo difficile                                          dove erano depositate le armi
           ed impervio, un obiettivo di                                              dei congiurati.
           grande valenza, che ha visto il                                           GIORGINA CRAUFURD SAFFI
           contributo di tanti uomini illustri                                       (Firenze 1827 – Forlì 1911) di
           e di gente semplice, onesta e                                             famiglia inglese vicina alla
           schiva che hanno speso e                                                  causa italiana sposò nel 1857
           donato la propria vita per un                                             Aurelio Saffi anch’egli esule ita-
           valore così grande. Desidero in                                           liano a Londra. Dall’idea maz-
           questo contesto ricordare il                                              ziniana trasse il profondo inte-
           contributo dato alla causa del                                            resse per l’educazione delle
 16

           Risorgimento italiano dalle                                               donne e dei giovani, incentrata
           donne che, pur in assenza di                                              sul rispetto dei diritti e dei dove-
           una visibilità pubblica, e di                                             ri dell’uomo e sull’idea che solo
           diversa estrazione sociale, con-                                          attraverso l’emancipazione e la
           divisero, sostennero gli stessi                                           partecipazione alla vita civile e
           ideali dei propri uomini, con                                             civica si potesse essere cittadini
           sacrificio ed abnegazione per il                                          e non sudditi e contribuire al
           conseguimento di una Patria                                               progresso della Patria e del
           unita e di un’autentica accezione di Nazione. In         Popolo.
           particolare mi fa piacere ricordare con alcuni           JESSIE WHITE MARIO (Portsmouth 1832 –
           brevi flash alcune di esse impegnate, tra l’altro,       Firenze 1906) (vedi foto), patriota, scrittrice,
           anche in campo sociale in qualità di educatrici          filantropa inglese naturalizzata italiana che
           sia sotto il profilo umano che culturale.                fece propri i valori del Risorgimento italiano,
           La nobile CRISTINA TRIVULZIO BELGIOIOSO                  mettendo spesso in gioco la sua stessa vita e
           (Milano 1808-1871) la quale si dedicò                    condividendo questi ideali con il proprio mari-
           all’apertura di asili e scuole per i figli e le figlie   to Alberto Mario. Partecipò alla terza guerra di
           del popolo. Nel 1848 reclutò 200 volontari               indipendenza nel 1866. Spesso in prima linea,
           costituendo la “Divisione Belgioioso” che guidò          diede risonanza agli accadimenti di quegli anni
           e trasportò in piroscafo da Napoli a Genova e            oltre i nostri confini. Conobbe Garibaldi e Maz-
           di lì a Milano. A Roma, nei primi mesi della             zini e scrisse anche le loro biografie. Fu sopran-
           Repubblica guidata da Mazzini, durante l’asse-           nominata da Mazzini la Giovanna d’Arco della
           dio della città, lavorò giorno e notte negli ospe-       causa italiana. Nel febbraio del 1879 il premio
           dali, creando infermiere laiche di diversa estra-        Nobel Giosuè Carducci così disse di lei : ”la
           zione sociale, comprese le prostitute. Nel 1866          democrazia conta un solo scrittore sociale: ed è
           così scriveva : “ Vogliano le donne felici ed ono-       un inglese, ed è una donna, la signora Jessie
           rate dei tempi a venire rivolgere tratto tratto il       Mario, che non manca mai dove ci sia da pati-
           pensiero ai dolori ed alle umiliazioni delle             re o da osare per una nobile causa”.
           donne che le precedettero nella vita….”
           GIUDITTA TAVANI ARQUATI (Roma 1830 –                     Queste vite fanno parte delle nostre radici e
           1867) partecipò al movimento clandestino dei             della nostra storia ed è su questi temi e su altri,
           patrioti che tentò di liberare Roma dal dominio          altrettanto importanti e significativi, che biso-
           papale del 1867. Incinta del quarto figlio, fu           gna continuare ad educare le nuove genera-
           massacrata dagli zuavi pontifici insieme al              zioni.
ALATEL N.29-2011   18-05-2011     19:36    Pagina 17

           L’ANTICA EUROPA

                                                                                                                                         Giancarlo Cocco

                                                                                                                                                           ineuropa
           Conosciamola meglio!
           Siamo in Europa ma                                                                                San Colombano, che
           forse non sappiamo                                                                                in una lettera al Papa
           bene la sua origine o                                                                             Gregorio Magno citò
           quanto meno qualche                                                                               per la prima volta
           “curiosità del passa-                                                                             l’espressione latina
           to; ed allora deside-                                                                             “totius Europae” nello
           riamo soffermarci su                                                                              scrivere che “gli euro-

                                                                                                                                                           17
           alcuni punti.                                                                                     pei devono essere un
           Anzitutto: donde pro-                                                                             unico popolo, un
           viene il nome EURO-                                                                               “corpo solo” che
           PA? Il nome viene                                                                                 viene unito da radici
           dalla lingua greca                                                                                cristiane in cui le bar-
           che significa “occi-                                                                              riere etniche e cultu-
           dente”; nella mitolo-                                                                             rali vanno superate”
           gia greca Europa era                                                                              (un europeista ante
           la figlia di Agenore                                                                              litteram!). Parimenti
           re di Tiro, antica città                     Tiziano, Il ratto d’Europa                           un altro monaco (Isi-
           fenicia e colonia greca in area mediterranea                   doro Pacensis) indicò come “europei” i soldati
           (oggi Tito è un bellissimo sito del Libano a sud di            che combatterono a Poitiers; in questo contesto
           Beirut); Agenore era figlio del dio Poseidone ed               venne usato l’aggettivo “europeo” per attribuire
           ebbe molti maschi ed una sola femmina, per                     un’identità collettiva ai guerrieri che avevano fer-
           l’appunto Europa, giovane bellissima. Zeus se ne               mato gli invasori musulmani. Saltiamo i tempi ed
           innamorò e decise di rapirla: si trasformò allora              ecco che l’Europa diviene per la prima volta una
           in uno splendido toro bianco. Mentre Europa                    concreta e nuova realtà politica con l’impero di
           giocava in riva al mare vide un toro che le si                 Carlo Magno, tra la fine del VIII e l’inizio del IX
           avvicinava; era spaventata ma il toro si sdraiò ai             secolo; una nuova entità che da generica espres-
           suoi piedi ed Europa si tranquillizzò tanto da                 sione geografica diventa un grande Impero che
           salire sulla sua groppa; il toro allora cominciò a             usa la stessa moneta, che adotta il latino come
           correre, attraversò il mare e la condusse fino a               lingua ufficiale scritta e che professa una sola
           Creta, ove Zeus si ritrasformò in dio e le rivelò il           religione. Oggi esiste l’Unione Europea.
           suo amore. Ebbero tre figli, tra cui Minosse che               E qui ci fermiamo: dalla storia, anche se con
           divenne re di Creta e diede vita alla civiltà crete-           varie vicissitudini, ci deriva l’obbiettivo di una
           se, culla della civiltà europea. Da quel momento               Europa unita; vediamo di credere in questa iden-
           il nome Europa si estese alle terre poste a nord               tità e di mantenerla integra.
           del Mar Mediterraneo, ma era un termine geo-
           grafico indefinito del quale non si conoscevano i              ERRATA CORRIGE - Nel precedete numero a pag. 15 nel-
           confini settentrionali.                                        l’articolo “Europa”, è stata pubblicata una foto con una
           I termini “Europa” ed “europei”, però, non veni-               didascalia errata: la foto infatti non ritrae “una veduta di
                                                                          Budapest”, bensì una “veduta dell’Ungheria” e più preci-
           vano usati dagli autori latini; il primo che li usò            samente “ La città di Ajka”. Ci scusiamo con i lettori per
           fu, alla fine del VI secolo d.C., l’abate irlandese            l’involontario refuso.
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