ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL - INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO
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N. 29 - giugno 2011 - Periodico di informazione per i soci “SENIORES TELECOM ALATEL LAZIO” - Allegato a “Esperienza” giugno 2011 ALATEL Copertina n. 29 18-05-2011 19:38 Pagina 1 INFORMAZIONE PER I SOCI DEL LAZIO ASSOCIAZIONE SENIORES TELECOM - ALATEL
ALATEL Copertina n. 29 18-05-2011 19:38 Pagina 2 SENIORES TELECOM ALATEL sommario n. 29 1 i nCIPIT 15 i nATTUALITÀ Cari Soci • Uno sguardo sull’oggi 2 i nITALCABILE • Le donne del risorgimento Periodico d’informazione per i Soci • Il Cippo dell’Italcabile SENIORES TELECOM - ALATEL/LAZIO 17 i nEUROPA 4 i nSANITÀ L’Antica Europa Direttore Editoriale Guglielmo Carretti ASSILT, intervista 18 i nTERRITORIO Comitato di Redazione 6 i nSPEDALITÀ Casa del Bucardo Francesco Abet, Aldo Baldazzi, Virio Berti, Il San Gallicano 20 i nINSIEME Renato Cardinali, Carlo Carissimi, Guglielmo 8 i nAIUTO • Sinagoga Carretti, Enrico Casini, Giancarlo Cocco, • Palazzo Farnese Franco Fontana, Giuseppe Gargano, • Facilitazioni telefoniche • S. Maria sopra • Consulenza su veicoli Cesare Lucarelli, Amalia Madonna, Roberto Malasoma, Minerva Maria Rosaria Miola, P. Paolo Musicarelli, • Pantheon 9 i nDIRITTO • Concerto di Primavera Gian Carlo Pasquini, Franco Roscini, Gocce Legislative Giorgio Sollinger, Luciano Stoppa, Marco Turbati 23 i nMEMENTO 10 i nTERZAETÀ Sede SENIORES TELECOM Spigolature Il nonno ALATEL LAZIO 24 i nSENORITY Via Cristoforo Colombo,142 - 00147 Roma 11 i nDIALETTO Elenco Premiati Tel. 06.54432940 - fax 06.54432175 (0-24) La mansarda 25-30-35 anni 12 i nNOTIZIE 1° DI COPERTINA • L’Alberone Roma di notte (A. Movizzo) • Maestri del lavoro • Aiuti 3° DI COPERTINA (dal lunedì al venerdì ore 9-12) Foto Seniority Day 13 i nINCIDENTI E-mail:alatellz@tin.it • Io che c’entro 4° DI COPERTINA Sito: www.alatel.it • Ricordi Foto attività per versamenti: • conto corrente postale numero 91364000 intestato a: ALATEL - Associazione Lavoratori Seniores Gruppo Telecom Italia s.p.a. oppure • Bonifico bancario sul c/c Unicredit Banca di Roma codice IBAN IT 20 Q 02008 05134 000005485499 • Bonifico sul c/c postale Alatel Lazio IBAN IT 15 C 07601 03200 000091364000 Fotografie G. Carretti, A. Movizzo, L. Stoppa. P. Zaccaria Collaborazioni V. Dei Giudici, F. Pettorini, C. Venturelli Impaginazione e grafica S. Gagliardi Stampa Duemmegrafica Via della Maglianella, 71 00166 Roma tel./fax 06.45437273 - 06.45437338 info@duemmegrafica.it - http:www.duemmegrafica.it Finito di stampare nel mese di maggio 2011 I.P.
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 1 incipit Cari Soci, mentre andiamo in stampa il mondo intorno a noi “esplode”; in alcuni paesi riviera- schi africani che apparivano tranquilli nelle loro relazioni internazionale ed erano apprezzati per le loro bellezze naturali sono squassati da sommosse e rivolte, nel paese del “sol levante” una guerra della natura (terremoti e maremoti), seminando morte e danni, sta sconvolgendo una intera nazione e le contigue isole del Pacifico. Ma che succede nel mondo? Tutte le Nazioni anche se non interessate da conflitti sul proprio territorio risentono di questi eventi. Direttamente o indirettamente tutti ne siamo 1 colpiti oltre che, naturalmente, nell’animo anche nella visione economica del futuro. Sembra che il nostro mondo non possa vivere in pace, anzi non riesca a vivere con tranquillità nonostante tutti gli sforzi e gli impegni messi in campo. Per i disastri della natura, spesso, si può far poco (o forse nulla) ma per la pace si può fare molto; ricordiamo che nessuna guerra è giusta nonostante che i “geni della guerra” cerchino di dirci il contrario. Come conclusione vorrei dire che anch’io sono d’accordo sulla guerra, ma vorrei che tutto il mondo facesse GUERRA alla GUERRA. Con queste tristi parole e nella speranza che il sole d’estate porti calore e pace in tutto il mondo. Vi saluto caramente e Vi auguro Buone Vacanze. Gian Carlo Pasquini Di recente in seno all’ANLA è stato nominato Vice Presidente Nazionale il DOTT. ANTONIO ZAPPI che, ricordiamo, fu Direttore Generale e poi Amministratore Delegato SIP e che ci onoriamo di annoverare tra i Soci della nostra Associazione Seniores Telecom Alatel Lazio; pertanto è con particola- re soddisfazione che abbiamo appreso la notizia e a nome di tutti i Soci espri- miamo al Dr. Zappi le più vive congratulazioni e un augurio di “Buon Lavo- ro”.
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 2 LA STORIA DELLE TLC Guglielmo Carretti initalcabile Un cippo di fronte al mare Quando vi capita di fare una passeggiata ad del disappunto provocato dal notevole ritardo Ostia ed arrivate al lungomare Lutazio Catu- con il quale laggiù si era appresa la fine della lo, a fianco dello sbocco a mare del Canale prima guerra mondiale con la vittoria italiana dei Pescatori, potrete vedere sul belvedere sugli austriaci; oltre tutto la notizia era giunta recentemente restaurato un cippo di traverti- non direttamente dall’Italia ma da un collega- no a parallepipedo verticale che reca sui mento via Londra. quattro lati iscrizioni in maiuscoletto antico: lì 2 La costituzione della Società, avvenuta il 2 c’è praticamente la storia dell’ITALCABLE. agosto 1921, fu favorita dal finanziamento di La società era nata per iniziativa di un grup- grandi banche italiane come la Banca Com- po di oriundi italiani, che facevano capo merciale Italiana, il Credito Italiano ed il all’ing. Giovanni Carosio, nell’intento di sta- Banco di Napoli. bilire collegamenti veloci ed affidabili tra la E già nel 1925, come leggiamo nella prima madre patria e l’America del Sud, sull’onda epigrafe del lato Sud, gli emigrati in Argenti- na potevano essere collegati con la madre patria. I brillanti risultati dell’opera dell’Italcable che aveva raggiunto livelli di eccellenza nei colle- gamenti intercontinentali furono rapidamente vanificati dal conflitto bellico che provocò la distruzione di tratte di cavi sottomarini e di stazioni ricetrasmittenti. Alla fine della guerra l’impulso alla ricostruzione fu deciso ed effi- cace come ricordano le iscrizioni del lato Ovest e del lato Nord. Dieci anni dopo la Società era presente nei luoghi più distanti del globo e le stazioni di competenza vengono ricordate nella iscrizio- ne lato Est; sarebbe un bell’esercizio di geo- grafia far posizionare a qualche nipotino di buona volontà delle bandierine italiane su un mappamondo, facendogli ricercare sullo stes- so le località qui indicate; molte delle quali, oggi, con i diversi sistemi tecnologici delle comunicazioni via satellite, non hanno più necessità di operare.
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 3 Lato Sud Lato Ovest I LAVORATOR AD ANZIO I DELLA ITALC ABLE E 1925 IN ITALIA E A IL 12 OTTOBR LL’ESTERO IA ITALIANA RICORDANO LA COMPAGN I COMPAGNI GRAFICI DEI CAVI TELE CHE DONARO NO I LA VITA ALLA SOTTOMARIN PATRIA ITA’ O CADDERO LE PROFOND SUL LAVORO ATTRAVERSO DELL’OCEANO NI I FRATELLI LATI ENTE PIU’ SALDAM CONGIUNSE 3 Lato Est IL 12 OTTOBR E 1957 LA RICOSTRU ZIONE COMPL L’EFFICIENZA ETA RIPRISTINATA E SUPERATA IL PRESTIGIO CONFERMATO E RICONOSC IUTO IL PERSONALE DELLA ITALCA FIERO DELLA BLE Lato Nord COLLABORAZ RICORDA RIC IONE PRESTA TA ONOSCENTE E 1947 IL FONDATOR IL 12 OTTOBR I PIONIERI I R E I RIATTIVATI QU ICOSTRUTTOR I ITER ANEO R I CAVI DEL MED DA ROMA – ANTWERPEN RE E DELLE AZOR BIELLA – BOLO – BARCELON A E RIAPERTE GNA – BRUXEL E BUENOS AIRES LE S A E MALNOM – CATANIA – A TORRENOV E GENOVA – LA FI R EN ZE VIE DELL’ETER PANNE – LAS LE PRINCIPALI LENTINI – LISB PALMAS ITALCABLE OA – MADRID LA SOCIETA’ MALAGA – M NACE FIDENTE ESSINA – MIL COMPATTA TE MONTEVIDEO ANO NOVANDOSI NAPOLI – FER INIZIAVA RIN NORONHA – NANDO PALERMO – PR RECIFE – REG ATO GIO CALABRIA RIO DE JANEI RO – SANTO SAO PAULO – S SAO VICENTE SIRACUSA – TA CV ORMINA – TO RINO TRIESTE – VEN EZIA
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 4 LA NOSTRA REALTÀ... Luciano Stoppa insanità ...ASSILT, intervista. Ci ritroviamo nuovamente a parlare di ASSILT e lo facciamo sempre con piacere, ma questa volta non solo per sottolinearne finalità ed obiettivi, ormai noti dopo trent’anni di storia consolidata, ma per provare ad osservar- la da una diversa prospettiva, cioè dalla nuova realtà operante nella Service Unit Welfare della Società HR Ser- vices, incaricata dal 1° maggio 2010 di assicurare lo svolgimento delle attività funzionali all’erogazione del servizio verso tutti i Soci. Ci siamo pertanto rivolti al Dott. Lamberto D’ETTORRE nuovo Responsabile dei Servizi Amministrativi per ASSILT (ved. box in calce), al quale abbiamo rivolto alcune domande. 4 D) Dott. D’Ettorre, dopo il primo anno di attività è possibile avere una sua personale valutazione? R) Lo faccio molto volentieri, anzi ringrazio la Redazione di “New Continuare Insieme” dei Seniores Telecom Lazio per questa opportunità, consapevole di parlare ad una platea, quella dei vostri lettori, vasta, qualifi- cata e ricca di esperienza. Volendo confrontare il passato con il presente colgo la presenza di un filo rosso che lega le mie diverse esperienze. La cura del “cliente interno” - allora i dipendenti del Gruppo, ambito oggi esteso anche ai pensionati - e l’attenzione alla loro “salute” anche se con profili diversi, rappresenta- no a mio avviso un denominatore comune importante; quindi per quanto mi riguarda, un segno di conti- nuità pur nella forte complessità, diversità e discontinuità di ruolo ed attività. D) Perché parla di complessità? R) Perché la realtà, in cui opero dal 1° maggio del 2010, rappresenta un “mondo” dalle sue complessità. Lo si può capire bene probabilmente solo vivendolo intensamente come accaduto in questi mesi, standoci immerso e scoprendolo giorno dopo giorno. Un complessità che trova conferma nella grandezze in gioco: oltre 180.000 iscritti tra soci principali e beneficiari; oltre 500.000 pratiche lavorate ogni anno, con un ammontare dei rimborsi che annualmente supera i 50 milioni di euro. Numeri significativi che danno anche il senso della delicatezza del compito affidatoci, svolto da personale specializzato e qualificato, chiamato ad operare in un contesto ed in una fase caratterizzati da forti “novità” rispetto al passato sul piano orga- nizzativo ed operativo. D) Quali le principali azioni avviate e le difficoltà incontrate R) Avendo rilevato una condizione di forte sofferenza nella gestione dei rimborsi, ci siamo fin da subito con- centrati su quest’area ottenendo una significativa riduzione dei tempi di liquidazione in tutto il territorio nazionale. Abbiamo poi intensamente lavorato su di un progetto strategico fortemente sostenuto da Assilt finalizzato al rinnovamento di tutto il sistema informativo dedicato alla gestione delle attività di rimborso. Stiamo par- lando dell’innovativo sistema “fax server”, in esercizio dal 3 gennaio u.s. , che ha determinato una radi- cale trasformazione della modalità di compilazione, trasmissione e lavorazione delle richieste di rimborso delle spese sanitarie. Uno strumento che, pur se con qualche iniziale difficoltà connessa alla fase di rodag- gio, in questi primi mesi di esercizio sta confermando potenzialità e vantaggi rispetto alla vecchia modali- tà: riduzione dei tempi di evasione della pratica; conferma immediata tramite SMS della acquisizione a sistema della documentazione inviata con il numero verde 800.844.445; mantenimento dei documenti ori- ginali in possesso del socio e riduzione delle carte. Anche i dati di utilizzo appaiono particolarmente inco- raggianti; infatti fin dai primi giorni di esercizio le richieste di rimborso inviate tramite fax server sono state
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 5 molte, oltre 70.000 nei mesi di gennaio e febbraio. Inoltre sempre nel corso del 2010 abbiamo revisiona- to tutti i nostri processi interni – inclusi i sistemi di controllo - che abbiamo provveduto a formalizzare in specifici documenti procedurali, in ottica di trasparenza e rigore. D) Quindi l’anno 2010 ha visto dei progressi e dei cambiamenti quasi radicali? R) Senz’altro: l’anno 2010 è stato l’anno del cambiamento, segnato appunto dalla nascita di HR Services, una realtà societaria costituita con l’intento di unificare alcune attività tipiche dell’Area del Personale, conflui- te in 4 Service Unit – oltre quindi a Welfare, la Formazione, l’Amministrazione del Personale, il Recrui- ting e Selezione - puntando su efficienza, competitività e qualità. D) Quali sono state le “chiavi” di questo successo? R) Le procedure, l’informatica aiutano e sostengono i cambiamenti, ma l’artefice principale è l’uomo: il lavo- ro di squadra, lo spirito di servizio, la professionalità e l’attaccamento al mestiere sono stati i fattori chia- ve per il raggiungimento proprio nel 2010 dei primi risultati. D) Ed ora guardiamo al futuro: quali i programmi? 5 R) Pur se il lavoro fin qui condotto riteniamo sia stato tanto e di buon livello, siamo tuttavia consapevoli che la strada davanti a noi sia ancora lunga e faticosa; la sfida continuerà e sarà all’insegna del miglioramento. In questo senso continueremo a lavorare sui tempi di liquidazione delle pratiche di rimborso per una loro ulteriore riduzione affinando ulteriormente il supporto del sistema informativo. Inoltre interverremo sul servizio erogato tramite il numero verde 800.462.462 in modo da migliorarne la qualità sia in termini di accesso che di contenuti. Continueremo a lavorare sui nostri processi interni per renderne la gestione più semplice e fluida e poter migliorare la nostra efficienza e la capacità di risposta verso i soci, rafforzando le sinergie con l’Associazione, con i suoi organismi ed emanazioni territoriali. D) Questo è futuro o futuribile R) Tutto questo è già una realtà che cammina: cercheremo di percorrerla con serietà ed umiltà affinchè i segnali di cambiamento e di attenzione verso l’Associazione e tutti i suoi soci siano ancora più concreti e tangibili. Infatti, proprio per accentuare la centralità e l’orientamento al cliente, insieme alle altre Service Unit di HRS, stiamo definendo un Sistema di Gestione della Qualità in linea con lo standard ISO 9001 di cui sarà certificata la conformità da parte di ente terzo entro la prossima estate; infine in accordo con l’Area del Personale di Telecom Italia, abbiamo inoltre avviato un progetto volto all’adozione all’interno della nostra organizzazione del modello EFQM, quale ulteriore stimolo al raggiungimento dell’eccellenza nei nostri processi interni e dei servizi/prodotti offerti. **** Ringraziamo il Dott. D’Ettorre per la disponibilità a questa intervista e lo lasciamo al suo importante impegno a vantaggio dei Soci ASSILT con i nostri sinceri auguri di “buon lavoro”. Lamberto D’Ettorre: 47 anni, laureato in giurisprudenza, in azienda da oltre 20 anni vissuti nell’Area del “ Personale”; per un lungo periodo è stato impegnato ed ha operato sui temi della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro nonché della tutela dell’ambiente, prima in Telecom Italia, poi in Tim sino alla fusione e quindi nuovamente in Telecom. Dal 1° maggio 2010 è Responsabile dei Servizi Ammini- strativi per ASSILT.
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 6 IN TRASTEVERE A ROMA... Maria Rosaria Miola inspedalità ...una realtà sociale: Il San Gallicano “Non sei romano se non sei passato da Regina curandis pauperibus et miserabilibus” affetti da Coeli e dal San Gallicano”: esiste questo antico “lepra, scabie et tinea, seu prurigine in capite” detto a Roma (ripreso in parte anche da una come si legge nella lapide situata all’ingresso nota canzone dialettale) che identifica il romano dell’Ospedale. Venivano invece escluse dal rico- “verace” attraverso due simboli della Roma tra- vero le persone affette da “lepra et scabie vene- steverina e popolana: il carcere e il primo centro rea seu gallica” ovvero le persone affette da di accoglienza. Oggi desideriamo soffermarci su malattie veneree. Le vicende successive del San 6 quest’ultimo e cioè l’Ospedale SAN GALLICA- Gallicano invece si legano alla storia della cura NO. della sifilide. Infatti nella prima metà del nostro Fu fondato nell’anno Santo 1725 da Papa Bene- secolo l’impatto sociale della venereologia è detto XIII per accogliere e curare i malati di stato massiccio e l’Ospedale San Gallicano ha Roma e i pellegrini che giungevano nella città da svolto in tal senso una funzione di primo piano. tutta Europa, specialmente i poveri e gli esclusi Nacquero le “Sale Celtiche” (denominazione affetti da malattie della pelle, in particolare la derivante dall’infezione del Morbo Gallico o Cel- lebbra e la scabbia. L’Istituto San Gallicano è tico) , istituite all’inizio del nostro secolo con la anteriore allo stesso prestigioso Ospedale parigi- funzione di ricoverare donne affette da malattie no, il Saint Louis, sorto nel 1607, ma che consa- veneree, principalmente lue e gonorrea. Le Sale crò la sua specializzazione solo nel 1801. La Celtiche hanno rappresentato il monitoraggio nuova struttura si collocava in una Roma sette- della sanità ufficiale sulla venerologia, legato in centesca, apparentemente fastosa dove viveva, parte al controllo della prostituzione, considera- da una parte un ceto ricco e privilegiato e, dal- ta la maggior causa di tali malattie, richiamando l’altra, una povertà nella sua manifestazione più l’attenzione sul problema come sociale. Fin dal- misera e repellente. Nella Bolla di fondazione l’origine quindi l’Istituto si è sempre rivolto in par- sono riportate le finalità istitutive del San Gallica- ticolare ai malati più poveri ed emarginati e, nel no, essenzialmente a sfondo caritatevole “pro 1936, ha acquisito lo status giuridico di Istituto di Il S.Gallicano in un antica stampa La facciata dell’Ospedale oggi
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 7 Ricovero e Cura a Carattere scientifico. In linea gio. Merito del Raguzzini, nella realizzazione di con l’ispirazione originaria, e in risposta a con- questo prospetto, è stato quello di aver sapiente- creti principi etici, continua ancor oggi l’attività mente fuso architettura e tecnologia realizzando, di accoglienza e cure gratuite rivolte ai più debo- per la prima volta in Europa, un nosocomio nel li ed emarginati, italiani e immigrati a rischio di quale era possibile, grazie a particolari accorgi- esclusione all’accesso alle cure sanitarie a causa menti igienico-sanitari, la cura delle malattie della povertà. Dal 1996, l’Ospedale San Galli- all’interno di una struttura di notevole valore arti- cano si avvale di mediatori linguistici e cultura- stico. Tra gli elementi più significativi e di rilevan- li, che interagiscono con i pazienti stranieri in lin- za architettonica ed artistica si sottolinea: la cap- gua madre, allo scopo di facilitare la comunica- pella,la biblioteca e il teatro anatomico. zione per una migliore comprensione della dia- L’“Ospedalone” (così detto) è sempre stato gnosi e della terapia. un’opera di carità amata dai Pontefici che ne Inserito in uno dei contesti rionali più famosi e autorizzarono i lavori necessari per mantenerlo caratteristici della vecchia Roma, Trastevere, tra nell’alto livello in cui fu considerato nella sua fon- alterne vicende e non pochi ostacoli, nell’appros- dazione. Un miracolo di ingegneria sanitaria di 7 simarsi dell’anno giubilare, l’attuale Istituto di cui vari re richiesero le piante ed i sistemi di Santa Maria e San Gallicano venne edificato su costruzione per ripeterli nei loro regni. Un vero progetto di notevole portata dimensionale, fun- “fiore all’occhiello” per lo Stato Pontificio, per il zionale e architettonico dell’Architetto Filippo quale i Papi dimostrarono sempre un grande Raguzzini, figura professionale di grande presti- interesse. LA CEDOLARE SECCA Cos’è? Come funziona? Con l’entrata in vigore, a far tempo dal 7 aprile u.s., del Decreto Legislativo n° 23/2011 la “CEDOLARE SECCA” è ormai una realtà. La materia è un po’ complessa ma tentiamo di renderla semplice limitandoci a precisare solo le più importanti novità con alcune note applicative. • Anzitutto: chi è obbligato verso la “cedolare secca”? Non è un obbligo, ma si tratta di una facoltà per chi ha unità immobiliari date in locazione. • La cedolare secca si somma alle altre imposizioni? No, questo sistema fiscale è sostitutivo dell’IRPEF, delle addizionali regionali e comunali, dell’imposta di registro e di bollo previste per il contratto; quindi per molti aspetti si presenta più favorevole, ma i proprie- tari di immobili saranno però tenuti a bloccare il canone d’affitto, escludendo anche gli adeguamenti Istat, comunicando formalmente tale scelta al conduttore. • In concreto come funziona? Oggi (è noto) il proprietario deve, nella denuncia dei redditi, includere anche l’affitto percepito (diminuito delle note deduzioni); sul totale viene poi applicata l’IRPEF e le altre addizionali, con aliquote diverse e sem- pre maggiori a seconda degli scaglioni di reddito. Chi sceglie invece il sistema “cedolare secca” non deve più attuare questo conteggio (cioè non deve far confluire l’affitto nel suo reddito complessivo ) poiché viene a pagare sull’affitto percepito una imposta fissa. • Di che importo è questa imposta? L’aliquota è del 21% ridotta al 19% per i contratti c.d. a “canone concordato” (cioè definiti con accordi tra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini) • Per tutti i locali “affittati” è possibile applicare la cedolare secca? No, i locali devono essere affittati per “finalità abitative” e riguarda anche le pertinenze (cantine, box, ecc) se affittate congiuntamente con l’appartamento di competenza. • Se il locale affittato è di più proprietari, come si agisce? Ogni comproprietario può liberamente scegliere la formula che più gli conviene senza che questa possa influenzare la scelta degli altri.
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 8 La Redazione inaiuto Una “opportunitá” da prendere al volo Rammentiamo che la Telecom ha ritenuto di estendere alcune “facilitazioni telefoniche”anche agli “ex dipendenti Soci Alatel”. Gli accordi tra Telecom e Seniores Telecom Alatel riguardano: A) Il pacchetto “TUTTO SENZA LIMITI“ che consente di • chiamare tutti i numeri fissi nazionali gratis a qualsiasi ora e senza limiti • e navigare a 7 Mega parimenti senza limiti, viene offerto ad un costo fisso unico di 32,00 Euro/mese 8 (comprensivo del canone della linea base) con un risparmio quindi di Euro 168,00/anno B) Offerta di “ALTA VELOCITÀ A 20 MEGA” a solo 14,95 Euro/mese anziché 24,95 (oltre il canone della linea base 16,08 Euro/mese) e quindi con un risparmio di 10,00 euro/mese. Per richiedere tali facilitazioni è necessario essere ex-Dipendenti di società del Gruppo Telecom Italia ed essere ISCRITTI all’Associazione Seniores Telecom- Alatel Lazio. È sufficiente compilare un apposito “modulo di adesione”. La nostra Segreteria è a disposizione dei Soci: telefontate al Numero Verde 800299225 (attivo dal lunedì al venerdì ore 9-12) oppure venite nella Sede di Roma- V.C.Colombo, 142 (stesso orario). I Soci residenti fuori Roma potranno rivolgersi anche ai rispettivi Fiduciari locali dell’Alatel di Albano, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo (info al numero verde). Il nostro Socio Franco DINI, per la sua pluriennale esperienza matu- rata nella gestione del parco macchine della Telecom, si rende dispo- nibile verso i Soci dell’Alatel Lazio per consigli e suggerimenti con- cernenti problemi sull’utilizzo e buona conservazione dei veicoli, con particolare riferimento alla meccanica, carrozzeria, pneumatici, revi- sione e quant’altro. Chi avesse necessità di questa consulenza (prettamente “tecnica” con esclusione di segnalazioni “commerciali”) può rivolgersi al Numero Verde lasciando un recapito telefonico e sarà contattato.
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 9 GOCCE… LEGISLATIVE Luciano Stoppa indiritto Continuiamo la rubrica che “apre le finestre” su principali leggi, sentenze, decreti o quant’altro possa interessare i nostri Soci ed il loro ambiente familiare, condominiale, lavorativo, economico, ecc. – Come già precisato, non possiamo qui pubblicare per intero le normative, le sentenze, i decreti, le circolari, ecc. ma ci limitiamo a darne il “succo” con alcuni riferimenti (es.: n° della Gazz.Ufficiale, estremi della Sentenza, della Circolare, ecc.) utili per chi voglia ricercare ed approfondire maggior- mente l’argomento. Il Condominio –occupazione del pianerottolo La Cassazione (sentenza n. 3376 del 6/5/1988) a porre fine a questa situazione ma non vi provve- ha ritenuto legittima la collocazione davanti alla de, lo stesso amministratore, o un qualunque con- porta d’ingresso di zerbino, piante o altri oggetti domino in prima persona, possono rivolgersi al ornamentali; ma questo diritto non sussiste quando Giudice di Pace per far cessare il lamentato incon- tali oggetti costringono gli altri condomini a disage- veniente. 9 voli o pericolosi movimenti, perché rendono diffi- N.d.R.: se tutti usassero il pianerottolo per mettervi coltosi l’accesso alle rampe; in tal caso infatti risulta portaombrelli, poggiarvi scarpe, o numerosi vasi di violato il principio per cui l’uso della cosa comune, piante .. ecc. non credo che la situazione possa esse- da parte di un condominio, non deve impedire agli re tollerata. Insomma i pianerottoli (parti comuni), altri condomini un uso tendenzialmente pari della vanno usati solo per la loro destinazione strutturale, medesima cosa. Di conseguenza, se il condòmino cioè il libero transito delle persone: le cose private sia stato formalmente diffidato dall’amministratore vanno tenute in casa propria. Il Condominio – Morosità La Corte di Cassazione ha ribadito (Ordinanaza n° portiere l’amministratore dovrà predisporli in busta 186 del 4 gennaio 2011) che l’amministratore non chiusa. Con l’occasione si rammenta che in caso di può affiggere nei locali o spazi comuni accessibili morosità che non consente di pagare le fatture ai agli estranei né avvisi di morosità né solleciti di vari fornitori di beni o servizi, è legittimo comunica- pagamento personalizzati (lecito affiggere un avviso re al fornitore tutte quegli elementi atti ad individua- anonimo diretto a tutti i condomini per sollecitare o re il condomino moroso per permettere il recupero ricordate le scadenze di pagamento) ; parimenti per coattivo (così la Cassazione n° 9148 la trasmissione di atti o rendiconti annuale tramite il dell’8/4/2008). Pagamento con “voucher” I voucher (ossia i “buoni lavoro”) sono regolamenta- del voucher mentre per i lavori domestici il ricorso al ti dal D.Lgs 10/9/2003 n° 276 e dalle circolari voucher è consentito solo per quelle attività per loro INPS n° 44 del 24/3/2009 e n. 88 del 9/7/ 2009 natura occasionali e accessorie che non possono . In grande sintesi viene precisato che i lavori da essere riconducibili alla legge sul “rapporto domesti- svolgere in ambiente condominiale (e che si riferi- scono a pulizia e manutenzione dell’edificio, giardi- co”- (D.P.R. 31/12/71 n° 1403) né regolate dal naggio) possono essere realizzati tramite il sistema Contratto Collettivo di Lavoro del settore. Perequazione automatica sulle pensioni “alte” Ricorderete che una legge del 2007 (la n° 247) tuzionale, con riferimento agli articoli 38 e 36 della aveva previsto che per tutto l’anno 2008 non venis- Costituzione e sull’argomento si è espressa di recen- se concessa alcuna perequazione automatica nei te la Corte Costituzionale che (sentenza n° 316 confronti dei titolari di pensioni superiori a 8 volte il dell’11 novembre 2010) ha giudicato infondata minimo (le c.d. pensioni “auree”); verso questa l’eccezione sollevata. ( per i dettagli leggere “Espe- legge è stata sollevata questione di legittimità costi- rienza” n°4/2011 pag. 10)
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 10 IL NONNO... Renato Cardinali interzaetà ...e la sua condizione! La condizione di nonni è, in genere, conside- chezza umana insostituibile. Attenzione, però, rata sinonimo di vecchiaia. C’è, invece, gran- a non pensare di trasformarli in lavoratori de attenzione e simpatia per questa fase d’età dipendenti con il genero o la nuora pronti a che non è da considerare affatto, come diceva dire loro cosa fare o non fare, ma considerar- Seneca, “una malattia inguaribile”. La figura li come persone fondamentali ed utili per la dei nonni è sempre più famiglia tutta. La televisione importante nell’attuale pano- che, per certi versi, è la 10 rama sociale. Infatti se ci “comunicazione” per eccel- sono ancora dei frammenti lenza, tratta molto poco la di saggezza in questo pazzo figura ed il ruolo dei nonni mondo, bisogna ringraziare o, se li tratta, il più delle i nonni. Occorre stare con volte in maniera distorta o loro ed ascoltarli. sotto forma di macchietta. Al Viviamo, purtroppo, in una contrario, essi sono essen- società che i nonni cerca di ziali alla dinamica della buttarli via mentre sarebbe famiglia e della società. molto più importante indivi- Grazie al cielo, però, uscia- duare come “renderli utili”. mo da una società in cui il Ad esempio, bisogna far vecchio significava malato e capire che i nonni hanno di peso e che ha fatto nasce- una funzione fondamentale re i luoghi in cui morire. per i nipoti; hanno una visione del mondo che Oggi, senza per questo essere affetti da gio- aiuta l’educazione; si pongono con molta vanilismo, quando i nonni lasciano la vita modestia vicino ai padri ed alle madri per far lavorativa e non vogliono “sentirsi vecchi” e crescere i figli. privati della funzione sociale precedente, si Molti pensano, a sproposito, che i nonni ven- organizzano in modo da considerare la vec- gono “usati” come comode baby sitter gratui- chiaia come una stagione bella della vita e te. E’ finita l’epoca che riteneva meglio una viverla insieme agli altri e considerarsi utili. In baby sitter diplomata che un nonno certi che questo nuovo modo di vivere, essere nonni l’educazione, soprattutto sin dalla tenera età, rappresenta senza ombra di dubbio il più passa attraverso i sentimenti e gli affetti. I affascinante, straordinario ed essenziale nonni potranno non essere aggiornati sulle “stato di vita” che possa capitare ad un esse- ultime novità pedagogiche, ma hanno una ric- re umano. *** Saper invecchiare significa saper trovare un accordo decente tra il tuo volto di vecchio e il tuo cuore e cervello di giovane. (dal volumetto “Sessanta” di Ugo Ojetti)
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 11 L’ANGOLO DEI POETI La Redazione indialetto Riceviamo dal Socio di Viterbo Cesare Venturelli (box in calce) una significativa e nostalgica poesia dialettale (a lato la let- tura in “chiaro”) che volentieri pubblichiamo con le congratulazioni della Redazione. la mansarda Mo, ‘desso che semo Oggi, che siamo mal terzo millegno, nel terzo millennio, la gente tene tanto la gente desidera tanto a ‘nabetà ma le “mansarde”, andare ad abitare nelle “mansarde” perché millj, se senteno perché lì ,si sentono signore ‘nse sa quanto. signori non si sa quanto. Io ‘llora Io allora signore ce so’ nato ! Signore ci sono nato! Quanno stavemo Quando stavamo giù pe “Ponticello”, a “Ponticello” 11 mica ce pensavo non ci pensavo ch’adero nato che ero nato tanto fortunato ! tanto fortunato! Certo, all’ingresso Certo, all’entrata ‘lportone te veniva il portone ti cadeva addosso; appresso; il bagno era un buco e ‘lbagno era ‘na buca non dentro casa!! e, mica drento casa se ! L’evemo giù de sotto L’avevamo di sotto mal tinello e, giorno o notte c’evi d’annà votà nel tinello e, giorno quell’orinale ch’evi o notte ci dovevi andare d’addoprà. a svuotare il vaso che dovevi usare. Eremo maschi e femmine li fije, divisi da Eravamo maschi e femmine ‘ntramezzo de cartone i figli, divisi da e, mo capisco ‘nd’era la fortuna ! un tramezzo di cartone Stavemo ma ‘na stanza sotto-tetto e, ora capisco quale era la fortuna! dove, ‘nfra li buchi del mattoni, Stavamo in una stanza sotto-tetto potevi mirà ‘lchiarore dove, tra i fori dei mattoni, de la Luna,’nsieme potevi ammirare il chiarore coi lumini de le Stelle; della luna insieme ‘nvece, quanno pioveva, al luccichio delle stelle; ‘nnavi a raccoje l’acqua invece quando pioveva, ‘ndo cadeva. andavi a raccogliere l’acqua L’anni so’ passe dove cadeva. e so’ pure ‘nvecchiato, Gli anni sono passati nostargiche ritornano e sono anche invecchiato, ‘lricorde, de quanno i ricordi ritornano nostalgici, sotto ‘ntetto ‘npò bucato, di quando ‘ncapivo quanto adero fortunato sotto il tetto un po’ bucato perché, ‘llora mica ce pensavo non capivo quanto ero fortunato ch’adera ‘na “mansarda” perché allora non ci pensavo ‘ndabitavo ! che era una “mansarda” dove abitavo! Cesare VENTURELLI nato a Viterbo il 09/07/1935 venne assunto come “operaio” nella TETI nel 1959 sino a diventare Capo Tecnico Responsabile del Centro di Lavoro di Montefiascone (Agenzia SIP di Viterbo). In pensione dal 1992, ha iniziato a scrive- re poesie nel 1997 allorché ha cominciato ad accusare i primi sintomi di una infermi- tà che, malgrado le cure, lo ha costretto all' invalidità. Alcuni suoi scritti sono stati pub- blicati dalla "Associazione Tuscia Dialettale Viterbo".
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 12 La Redazione innotizie I ricordi della vecchia Roma Esiste a Roma un quartiere che si estende tra le vie Appia Anti- ca e Appia Nuova ed è attraversato dalla via Latina; da qui il nome di “Appio Latino”: nasce, insieme ad altri quartieri, con delibera del Governatore di Roma n. 3454 del 24 maggio 1926, ma il popolo l’ha da sempre chiamato “ALBERONE” per via di una enorme quercia piantata quasi al centro della zona. Passano gli anni e anche l’”alberone”, in mezzo al traffico cit- tadino e lo smog delle auto, ha cominciato a sentire il “peso del- l’età”; dopo oltre mezzo secolo il tronco si era ormai ridotto ad un rudere, cavo per l’incuria e zeppo di rifiuti di ogni genere. Ed ecco che il Comune ha dovuto prendere la malinconica deci- sione di abbatterlo: scocca l’ora fatidica: è 9 settembre 1986. 12 (di cui alla foto). Al suo posto, dopo poco, verrà trapiantata una nuova quercia offerta dal quotidiano “Il Messaggero” e fatta venire appositamente dai boschi di Terni. Con il vecchio “albe- rone” è scomparso un po’ il folklore del quartiere e anche una vecchia simpatica osteria gestita da Mariuccia detta la “Velle- trana”. (notizie e foto da “Le strade di Roma “ – ediz. Newton Compton 1987). Questo ricordo la Redazione lo dedica al Presidente dell’Alatel Lazio Giancarlo Pasquini che nella zona dell’Alberone è nato e ha trascorso gran parte dei suoi anni giovanili. Maestri del lavoro: Madonna Amalia, Morgante Candida Quest’anno la cerimonia del conferimento delle “Stelle al Merito del Lavoro” (svol- tasi a Roma al Palazzo del Quirinale sabato 30 aprile) ha visto premiate: Madon- na Amalia e Morgante Candida, due nostre Associate Alatel Lazio, alle quali la Redazione, a nome di tutti i Soci, rivolge le più fervide felicitazioni. Aiuti e consulenze per i SOCI con sportello telefonico gratuito PRATICHE ASSICURATIVE – tutti i martedì dalle ore 10 alle 12 in sede (Roma- Via Colombo,142) il Socio Pier Paolo MUSICARELLI, già agente Generale Assicurazioni, sarà a disposizione dei Soci per suggerimenti, consigli e chiarimenti su “pratiche assicurative” (auto, casa, infortuni, ecc) LEGALE – (fiscale, tributario, lavoro e previdenziale, successioni, infortunistica stradale) – rivol- gersi a Studio Socio LASTEI (Roma V.Foligno,10)– telef. info n° 06.7021633 – merc. e ven. ore 17- 19,30 SERVIZI BANCARI - Socio Fabio CENTOMINI– telef. info ufficio - 06.3269801 oppu- re cell. 335.7788753 INFORTUNISTICA STRADALE - Socio Marcello MARIANI ––V. Quintilio Varo, 193 - Roma telef. info 06.7481671 (lun- mer- giov- ore 17-19,30) – fax attivo 0-24 n° 06.7481671DONAZIONE SANGUE – Socio Giorgio NASTA –– telef. info 06.5683788 oppure cell. 335.123587
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 13 IO CHE C’ENTRO? P. Paolo Musicarelli inincidenti Non l’ho nemmeno toccata! Quante volte ho sentito questa che va ad urtare altra auto o frase ! Sempre da parte del addirittura va fuori strada. maggior responsabile della Esempio n°2: arrivo a forte collisione. E quante volte ho velocità all’incrocio e forte dovuto spiegare che esistono frenata: il conducente del- delle regole nella circolazione l’auto che procedeva tran- stradale ! E quante volte ho quillamente sull’altra strada 13 constatato che ,nella coscien- dell’incrocio si spaventa, za di molti, esse vengono compie una brusca sterzata deformate a propria giustifi- per evitare il bolide in arrivo cazione, spesso in buona e va scontrarsi con altra auto fede. Devo confessare che o addirittura fuori strada. Si molte regole erano estranee sente dire: Non l’ ho nemme- anche a chi scrive e che gli si sono rivelate solo no toccato ! …Che centro io !... ho frenato!... con la lunga esperienza maturata a fianco di Perché “lui” si è spostato ?... io non l’avrei nem- Ennio Nardi che era responsabile dell’ufficio meno sfiorato!... liquidazione sinistri di una Società di Assicura- Inutile insistere, in entrambi gli esempi, e se ne zioni dove mi sono formato come il più vecchio potrebbero fare molti altri, siamo noi i respon- giovane “Agente Generale” , essendo pervenu- sabili perché, come ha spiegato bene il mio to a questa professione in età matura e dopo sopracitato mentore Ennio Nardi: aver trascorso circa 35 anni tra TETI prima e SIP “abbiamo creato una turbativa nella circola- poi in ruoli che nulla avevano a che fare con le zione”! assicurazioni. Consiglio ai nostri saggi lettori di tenere a Con queste poche righe vorrei che il lettore mente che nostri comportamenti alla guida con- fosse stimolato alla lettura attenta del codice siderati innocui possono causare danni di cui della strada o delle sentenze (pubbliche) pro- saremo chiamati a rispondere. Nella mia prati- nunciate dal giudice nei casi di controversie su ca di 15 anni di attività assicurativa la fatica incidenti stradali : penso diverrebbe più equili- maggiore è stata sempre quella di dimostrare al brato nel valutare le situazioni più o meno criti- cliente (spesso amico) la sua responsabilità in che in cui si trovasse coinvolto. In quanti casi eventi del tipo descritto e,quando ,non riuscen- infatti ho dovuto convincere il mio cliente che si dovi,sono stato guardato con diffidenza dal ha colpa anche quando, pur non essendosi cliente (spesso amico); l’unica via era quella di verificato contatto tra la nostra e l’altra auto il indirizzarlo all’ufficio sinistri dove il già citato nostro comportamento aveva causato danni a amico Ennio, disponendo di ampia documenta- quest’ultima? Cito casi concreti per spiegare zione giurisprudenziale e certamente di modi meglio. Esempio n°1: brusco cambiamento di più carini e più convincenti dei miei, conduceva direzione che costringe l’auto che si trova al il cliente, passo passo, fino alla giusta conclu- nostro fianco ad uno spostamento verso destra sione e cioè che doveva considerarsi responsa- o sinistra al fine di evitare il contatto con noi e bile dell’accaduto. Il bello era che spesso il
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 14 cliente, solo preoccupato per il peggioramento co’ mme ma io nun l’ho nemmeno toccata! Che, della “classe di merito”, riteneva che la compa- devo fa a denuncia?” gnia assicuratrice si compiacesse di pagare 2) “In sorpasso ero costretto a invadere la cor- risarcimenti non dovuti,e mai pensando sia opposta, ma il sorpassato, per evitare un all’equo comportamento nei confronti dell’in- cane ,si spostava improvvisamente a sinistra ed colpevole danneggiato. io finivo nella cunetta insieme al cane il di cui In questa attività, che oltre alla gestione e allo proprietario mi ha chiesto il risarcimento delle sviluppo degli affari, prevede una prima assi- spese per le cure del cane: che devo fare?” stenza al cliente in caso di sinistro, ho avuto 3) “Entrando nel cortile del condominio ho urta- modo di ascoltare, su questo tema, i racconti to contro una piccola betoniera messa li’ per più strani, che riferisco con la speranza di ral- lavori, che è finita contro l’auto dell’amministra- legrare il lettore dopo la precedente, reprimen- tore del condominio rompendogli il vetro del da, descrizione di negatività: parabrezza. Siccome provenivo da destra la 1) “Ho fatto incidente dottò’ ma nun l’ho nem- colpa è dell’amministratore.” Mi fermo qui, ma meno toccata,perché allo stop ho fatto nà bella conto di tornare sul tema a proposito di altri tipi 14 frenata ma quella ,che veniva sulla strada prin- di danni: da cani ;da biciclette;carrozzine con cipale, fortunatamente me schivava e s’annava neonati a bordo; da canotti gonfiabili; etc. etc. a schiantà contro un platano. Se la so’ presa generalmente non assicurati. A presto! La storia e la memoria attraverso i ricordi Cari amici lettori La Redazione è impegnata a far diventare questo giornale sempre più “nostro”, cioè a farne uno strumento nel quale riconoscere i nostri colleghi ed anche noi stessi nel corso di una lunghissima vita in comune. Quindi vorremmo addentrarci in due percorsi, in modo particolare: 1. Le attività di nostri Soci rivolte ad ambienti o circostanze diverse da quello che è il nostro “mestiere” di telefonici o addetti alle comunicazioni, cioè sportivi, letterati, viaggiatori, falegnami, pittori, orologiai, attori, cuochi e chi più ne ha più ne metta. Quindi raccontiamo le gesta e/o le attività svolte in qualsiasi campo. Il racconto potrebbe anche venire registrato come intervista e fedelmente riferito nel ns. giornale. 2. Le storie e gli avvenimenti successi durante la vita aziendale e che sono oggetti di racconto o di rammento in occasione dei nostri incontri o riunioni. Con questo obiettivo raccontiamoci la storia e la memoria di chi ha partecipato ad un cammino comune che rivive attraverso i ricordi più salienti, i fatti più significativi della nostra vita lavorati- va che sono legate anche alla crescita dell’azienda. Pertanto attendiamo i ricordi della vostra vita lavorativa e quello che avete fatto di interessante fuori del mondo lavorativo. Le vostre esperienze saranno pubblicate su questo Giornale. Alcuni nostri Soci saranno lieti di contattarvi e con voi collaborare per scrivere queste pagine di storia I Soci Maria Rosaria MIOLA e Pier Paolo MUSICARELLI sono già pronti a parlare con voi. Chiamate il Numero Verde il venerdì dalle ore 10 alle 12 e lasciate un vostro recapito. Sarete contattati.
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 15 UNO SGUARDO SULL’OGGI... Amalia Madonna inattualità ... al contesto sociale È necessario, di tanto in tanto, non solo in attività ludiche ma volgere uno sguardo al nostro anche in iniziative di vario mondo interiore per riflettere genere, tenendo informati i non solo su quello che siamo, nostri amici e colleghi pensio- sulle nostre aspettative, sui nati e familiari su tematiche di nostri progetti futuri, ma su ciò impatto sociale, su tematiche che siamo stati capaci di dare legislative di nostro peculiare 15 con l’esempio e con i compor- interesse, sul nostro retaggio tamenti soprattutto alle perso- aziendale e fornendo altresì ne care ai nostri cuori, come momenti di interesse culturale sono solita dire io, ovvero ai che contribuiscono al miglio- nostri figli e ai nostri nipoti. ramento ed arricchimento del Dopo di ciò è importante vol- nostro essere. Dante Alighieri gere il nostro sguardo al di così scriveva: “fatti non foste a fuori di noi, a quello che acca- viver come bruti ma per seguir de giornalmente sempre con virtute e conoscenza”. In tal particolare attenzione ai pro- modo diventiamo esempio blemi dei nostri giovani che a anche per i giovani del nostro stento riescono a trovare la contesto familiare ed amicale, loro giusta connotazione personale, sociale e la dimostrando loro, con la nostra fattiva collabo- loro realizzazione lavorativa. Lo sgomento è razione ed operosità, quanta capacità e forza forte e mille domande e mille incertezze ci sono ancora vive in noi. Nell’attuale contesto assalgono: dove abbiamo sbagliato? Abbiamo sociale avvertiamo, di giorno in giorno, un fatto tutto il possibile? Possiamo ancora fare imbarbarimento. Sembra prevalere l’indifferen- qualcosa? Ritengo che a quest’ultima domanda za, l’egoismo, la superficialità nei rapporti, la risposta sia positiva. Abbiamo ancora tante tanto per citare alcune delle negatività. L’attua- energie da dare, ognuno nel proprio ambito e le cultura sociale è quella dell’apparire piuttosto non per meri fini utilitaristici o di facciata. I che dell’essere, dell’arrivare facile senza impe- valori che ci hanno trasmesso, le difficoltà gnarsi, del prevalere spesso della furbizia e incontrate nei vari momenti della vita, le espe- dell’arroganza, ma dietro tutto ciò c’è il vuoto rienze lavorative che ci hanno temprato, valo- pneumatico. Rimangono però tante persone i rizzando le nostre capacità ed il nostro impe- cui valori sono forti e radicati, le quali continua- gno professionale, sono la nostra essenza no a dare il loro contributo per una società fanno parte del nostro vissuto e sono un baga- migliore. glio inscindibile del nostro presente. La nostra Mi sembra quindi giusto e doveroso a comple- Associazione rappresenta quindi una continui- tamento di questo mio breve excursus aggiun- tà di tutto ciò. Infatti da anni cerca in ogni gere un articolo che spero sia gradito in parti- modo di dare un giusto e meritato risalto alla colare alle nostre numerose lettrici, che accen- nostra “seconda giovinezza”, impegnandosi na al ruolo delle “Donne Risorgimento”.
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 16 Donne e il risorgimento italiano Il 17 marzo 2011 sono stati marito e al figlio dodicenne in festeggiati i 150 anni dell’Unità Trastevere nel lanificio Aiani, d’Italia. Un traguardo difficile dove erano depositate le armi ed impervio, un obiettivo di dei congiurati. grande valenza, che ha visto il GIORGINA CRAUFURD SAFFI contributo di tanti uomini illustri (Firenze 1827 – Forlì 1911) di e di gente semplice, onesta e famiglia inglese vicina alla schiva che hanno speso e causa italiana sposò nel 1857 donato la propria vita per un Aurelio Saffi anch’egli esule ita- valore così grande. Desidero in liano a Londra. Dall’idea maz- questo contesto ricordare il ziniana trasse il profondo inte- contributo dato alla causa del resse per l’educazione delle 16 Risorgimento italiano dalle donne e dei giovani, incentrata donne che, pur in assenza di sul rispetto dei diritti e dei dove- una visibilità pubblica, e di ri dell’uomo e sull’idea che solo diversa estrazione sociale, con- attraverso l’emancipazione e la divisero, sostennero gli stessi partecipazione alla vita civile e ideali dei propri uomini, con civica si potesse essere cittadini sacrificio ed abnegazione per il e non sudditi e contribuire al conseguimento di una Patria progresso della Patria e del unita e di un’autentica accezione di Nazione. In Popolo. particolare mi fa piacere ricordare con alcuni JESSIE WHITE MARIO (Portsmouth 1832 – brevi flash alcune di esse impegnate, tra l’altro, Firenze 1906) (vedi foto), patriota, scrittrice, anche in campo sociale in qualità di educatrici filantropa inglese naturalizzata italiana che sia sotto il profilo umano che culturale. fece propri i valori del Risorgimento italiano, La nobile CRISTINA TRIVULZIO BELGIOIOSO mettendo spesso in gioco la sua stessa vita e (Milano 1808-1871) la quale si dedicò condividendo questi ideali con il proprio mari- all’apertura di asili e scuole per i figli e le figlie to Alberto Mario. Partecipò alla terza guerra di del popolo. Nel 1848 reclutò 200 volontari indipendenza nel 1866. Spesso in prima linea, costituendo la “Divisione Belgioioso” che guidò diede risonanza agli accadimenti di quegli anni e trasportò in piroscafo da Napoli a Genova e oltre i nostri confini. Conobbe Garibaldi e Maz- di lì a Milano. A Roma, nei primi mesi della zini e scrisse anche le loro biografie. Fu sopran- Repubblica guidata da Mazzini, durante l’asse- nominata da Mazzini la Giovanna d’Arco della dio della città, lavorò giorno e notte negli ospe- causa italiana. Nel febbraio del 1879 il premio dali, creando infermiere laiche di diversa estra- Nobel Giosuè Carducci così disse di lei : ”la zione sociale, comprese le prostitute. Nel 1866 democrazia conta un solo scrittore sociale: ed è così scriveva : “ Vogliano le donne felici ed ono- un inglese, ed è una donna, la signora Jessie rate dei tempi a venire rivolgere tratto tratto il Mario, che non manca mai dove ci sia da pati- pensiero ai dolori ed alle umiliazioni delle re o da osare per una nobile causa”. donne che le precedettero nella vita….” GIUDITTA TAVANI ARQUATI (Roma 1830 – Queste vite fanno parte delle nostre radici e 1867) partecipò al movimento clandestino dei della nostra storia ed è su questi temi e su altri, patrioti che tentò di liberare Roma dal dominio altrettanto importanti e significativi, che biso- papale del 1867. Incinta del quarto figlio, fu gna continuare ad educare le nuove genera- massacrata dagli zuavi pontifici insieme al zioni.
ALATEL N.29-2011 18-05-2011 19:36 Pagina 17 L’ANTICA EUROPA Giancarlo Cocco ineuropa Conosciamola meglio! Siamo in Europa ma San Colombano, che forse non sappiamo in una lettera al Papa bene la sua origine o Gregorio Magno citò quanto meno qualche per la prima volta “curiosità del passa- l’espressione latina to; ed allora deside- “totius Europae” nello riamo soffermarci su scrivere che “gli euro- 17 alcuni punti. pei devono essere un Anzitutto: donde pro- unico popolo, un viene il nome EURO- “corpo solo” che PA? Il nome viene viene unito da radici dalla lingua greca cristiane in cui le bar- che significa “occi- riere etniche e cultu- dente”; nella mitolo- rali vanno superate” gia greca Europa era (un europeista ante la figlia di Agenore litteram!). Parimenti re di Tiro, antica città Tiziano, Il ratto d’Europa un altro monaco (Isi- fenicia e colonia greca in area mediterranea doro Pacensis) indicò come “europei” i soldati (oggi Tito è un bellissimo sito del Libano a sud di che combatterono a Poitiers; in questo contesto Beirut); Agenore era figlio del dio Poseidone ed venne usato l’aggettivo “europeo” per attribuire ebbe molti maschi ed una sola femmina, per un’identità collettiva ai guerrieri che avevano fer- l’appunto Europa, giovane bellissima. Zeus se ne mato gli invasori musulmani. Saltiamo i tempi ed innamorò e decise di rapirla: si trasformò allora ecco che l’Europa diviene per la prima volta una in uno splendido toro bianco. Mentre Europa concreta e nuova realtà politica con l’impero di giocava in riva al mare vide un toro che le si Carlo Magno, tra la fine del VIII e l’inizio del IX avvicinava; era spaventata ma il toro si sdraiò ai secolo; una nuova entità che da generica espres- suoi piedi ed Europa si tranquillizzò tanto da sione geografica diventa un grande Impero che salire sulla sua groppa; il toro allora cominciò a usa la stessa moneta, che adotta il latino come correre, attraversò il mare e la condusse fino a lingua ufficiale scritta e che professa una sola Creta, ove Zeus si ritrasformò in dio e le rivelò il religione. Oggi esiste l’Unione Europea. suo amore. Ebbero tre figli, tra cui Minosse che E qui ci fermiamo: dalla storia, anche se con divenne re di Creta e diede vita alla civiltà crete- varie vicissitudini, ci deriva l’obbiettivo di una se, culla della civiltà europea. Da quel momento Europa unita; vediamo di credere in questa iden- il nome Europa si estese alle terre poste a nord tità e di mantenerla integra. del Mar Mediterraneo, ma era un termine geo- grafico indefinito del quale non si conoscevano i ERRATA CORRIGE - Nel precedete numero a pag. 15 nel- confini settentrionali. l’articolo “Europa”, è stata pubblicata una foto con una I termini “Europa” ed “europei”, però, non veni- didascalia errata: la foto infatti non ritrae “una veduta di Budapest”, bensì una “veduta dell’Ungheria” e più preci- vano usati dagli autori latini; il primo che li usò samente “ La città di Ajka”. Ci scusiamo con i lettori per fu, alla fine del VI secolo d.C., l’abate irlandese l’involontario refuso.
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