MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo

Pagina creata da Filippo Pini
 
CONTINUA A LEGGERE
MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo
Circolare interna delle Parrocchie
 dell’Alta Val Sangone – anno II – N. 2                                                                                Maggio 2010

MARIA,
MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA
         a bambino ho frequentato per un       stre feste patronali?                         cavano: “Chi

D        po’ una chiesa officiata dai Padri
         Carmelitani dove un anziano
frate, quasi cieco, leggeva sempre o me-
                                                   Certamente Maria è sopravvissuta,
                                               non sappiamo per quanto, a Gesù. La
                                               incontriamo così nel cenacolo, in attesa
                                                                                             fa la volontà
                                                                                             del     padre
                                                                                             mio è per me
glio recitava a memoria il brano del van-      dello Spirito Santo. È per la Chiesa na-      fratello, ma-
gelo di Giovanni (c.19) relativo alla          scente che prega e vive. Lo Spirito           dre…”.
crocifissione di Gesù. Imparai così a me-      Santo in lei aveva operato la divina ma-      “Beato il seno che ti ha nutrito” aveva
moria in latino pur senza comprenderle         ternità, l’aveva quindi ricevuto in pie-      gridato una donna dalla folla, “Beati
quelle parole “In illo tempore stabant         nezza. Ma lo implora e lo attende per la      piuttosto coloro che ascoltano la Parola
iuxta crucem Iesu mater eius…”, Maria          Chiesa. “Maria Madre della Chiesa” l’ha       di Dio e la custodiscono”. Gesù non rin-
di Magdala, Giovanni…”Donna, ecco              chiamata e invocata il concilio Vaticano      nega sua Madre ma l’aiuta ad essere se
tuo figlio” disse Gesù a Maria, poi al di-     II, per bocca di Paolo VI, al momento di      stessa fino in fondo e la indica a noi
scepolo “ecco tua madre”. E da quel            chiudere i battenti. E la Chiesa, quel        come modello e guida. Non è un caso se
momento il discepolo la prese con sé.          germe di Chiesa delle origini, era smar-      le nostre contrade, le nostre montagne
Gesù affida Maria a Giovanni e Giovanni        rita, perseguitata, pavida. Come negare       sono disseminate di santuari, cappelle,
con l’umanità tutta a sua Madre: in que-       che proprio in questo momento la              piloni, di immagini mariane. Non è so-
sto contesto ha senso parlare di devo-         Chiesa tocca con mano la sua povertà, a       lamente tradizione se il mese di maggio
zione mariana.                                 cominciare da tanti uomini che in prima       si presenta con innumerevoli proposte
    In realtà l’episodio conclude un cam-      persona sono chiamati a rappresen-            di pellegrinaggio, di preghiera, se la no-
mino che si snoda lungo tutta l’esistenza      tarla? È questa la Chiesa che dobbiamo        stra Chiesa torinese ha in Maria sotto il
terrena di Gesù. Incontriamo Maria a           affidare a Maria perché la sostenga, la       titolo di Consolata-Consolatrice la sua
Cana, nella sua funzione di madre che          incoraggi, si ponga come guida nel cam-       patrona insieme a S. Giovanni Battista,
ha a cuore l’uomo nella sua povertà:           mino.                                         e sempre in Maria, aiuto, ausiliatrice dei
”non hanno più vino”, si stanno smar-                                                        cristiani colei che ha ispirato e ispira la
                                                   Ma per la Madre di Gesù, come per
rendo. Maria è coinvolta fino in fondo.                                                      grande famiglia religiosa salesiana.
                                               chiunque, il sì al progetto di Dio passa
Ma dice subito dopo “fate quello che           per la morte a se stessi, ai propri pro-         Non è un lusso la devozione a Maria,
Egli vi dirà”. Non è lei che opera il mi-      getti, per il dono totale di sè nell’amore.   non è uno snob. Ma non è nemmeno il
racolo e il miracolo a cui tiene non è         Quando l’angelo la interpella nell’an-        terreno su cui possano germogliare le
tanto il soccorso materiale bensì ridare       nunciazione Maria intende benissimo ciò       proposte più fantasiose e più improba-
fiducia a quei giovani, a quelle famiglie      che le è chiesto, conosce ciò che             bili. Maria appare, è apparsa, che cosa
sbadate, orientare i servi a Gesù, aprire      l’aspetta ma si fida, dice un sì pieno        ha detto? “Nulla è impossibile a Dio” ma
i loro cuori alla Parola di Lui. Il vero mi-   “ecco la serva del Signore” giocando in       la proposta evangelica, le pochissime
racolo, il vero Dono di Dio è la Salvezza,     poche parole l’intera sua esistenza. Dire     parole di Maria, il suo cantico del Ma-
è Gesù Salvatore e Maria è colei che           di sì a Cristo, oggi come ieri, per noi       gnificat, il suo esempio di vita sono la
prima tra gli uomini e più profonda-           come per lei, impegna la vita. Oggi più       strada maestra che ci conduce a Gesù.
mente di ogni altra creatura umana ha          che mai si presenta come scelta impe-         Non accontentiamoci di surrogati, non
accolto Gesù. Questo è il suo sogno, il        gnativa, non banale. La coerenza nei          inventiamo strade fantasma per andare
suo miracolo, farci incontrare Gesù, pro-      pensieri, nelle scelte di ogni giorno, non    a Gesù. È Lui che viene, apriamo il
porsi come modello nell’accoglienza            è pacifica, automatica. Occorre lottare,      cuore e la vita alla sua Persona. Maria ci
della Parola di Dio. E’ questo che cer-        pagare di persona, non escludere la           è modello e sostegno.
chiamo quando corriamo ai santuari ma-         croce. E Gesù non ha fatto sconti a sua
riani, preghiamo il rosario, festeggiamo       madre: “chi è mia madre?” chiese quel                         Don Gianni Mondino
sotto varie forme il suo nome nelle no-        giorno quando lei e i suoi parenti lo cer-

Essere Chiesa oggi                                                                                                                   1
MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo
LA PAROLA AI PASTORI

                                                  Annuncio e catechesi oggi
                                                 quarant’anni dalla    zione, molteplici influssi culturali, quali il razionalismo, che

                                      A          pubblicazione del
                                                 documento sul rin-
                                         novamento della cate-
                                                                       assolutizza la ragione a scapito della fede; lo scientismo, se-
                                                                       condo cui ha senso parlare solo di ciò che si può sperimen-
                                                                       tare; il relativismo, che radicalizza la libertà individuale e
                                         chesi che ha segnato “un      l’autonomia incondizionata dell’uomo nel darsi un proprio si-
                                         momento storico e deci-       stema di significati, rifiutando ogni imperativo etico fondato
                                         sivo per la fede cattolica    sull’affermazione della verità; il materialismo consumista, che
                                         del popolo italiano” , pa-    esalta l’avere e il benessere materiale, impegnano i Pastori
                                         role di Paolo VI, sono se-    nel mantenere la rotta. In questo contesto culturale si diffonde
                                         guiti    parecchi     altri   l’indifferenza religiosa, l’irrilevanza della fede dovuta anche
                                         documenti fino agli ultimi    al fatto che la formazione cristiana si conclude nella preado-
                                         nel tempo, della CEP in-      lescenza conservando un immagine infantile di Dio. Non si
                                         dirizzato ai parroci pie-     nega Dio, semplicemente non si è interessati. A questi pro-
montesi e alle loro comunità dell’ottobre scorso e la lettera          cessi si aggiunge il soggettivismo, che induce molti cristiani a
della CEI del 4 aprile scorso, indirizzata alle comunità, ai pre-      selezionare in maniera arbitraria i contenuti della fede e della
sbiteri e catechisti di tutta l’Italia, nel quarantesimo del docu-     morale cristiana vivendo l’esperienza religiosa in forma indi-
mento di base. La riproposta delle linee portanti del primo            vidualistica. La religione, di conseguenza, viene relegata nella
documento è segno che la sua applicazione ha prodotto nel              sfera del privato relativizzando i contenuti storici e dottrinali
tempo dei risultati nell’azione pastorale, ma alla luce delle          del messaggio cristiano e dei modelli di comportamento che
nuove esigenze a cui si deve rispondere nel contesto del no-           ne derivano. I vescovi del Piemonte ribadiscono nella lettera
stro Paese, profondamente mutato rispetto a quarant’anni               ai parroci alcune cose molto importanti: “Nella trasmissione
fa, si propongono alcune variazioni. Il Concilio Vaticano II è         della fede e nell’educazione cristiana le famiglie hanno un
stato il grembo materno del documento di base nelle quattro            ruolo primario e fondamentale. La famiglia è santuario do-
grandi costituzioni conciliari: Sacrosantum concilium, Lumen           mestico del primo aprirsi alla fede e all’incontro con il Si-
gentium, Dei Verbum, Gaudium et spes. Queste sono state le             gnore; è scuola di virtù sociali ed evangeliche; è apprendistato
vere linee guida che hanno tracciato la strada stimolando le           di preghiera, di perdono, di accoglienza e carità fraterna; è
comunità ecclesiali ed in particolare i catechisti a conoscere         la prima esperienza della Chiesa e di formazione alla vita cri-
ed assimilare il Magistero conciliare. Sul piano dei contenuti         stiana”. Evidenziano che “esiste un legame vitale tra l’educa-
della fede, il Concilio Vaticano II ci ha offerto una visione rin-     zione della fede in famiglia e la formazione cristiana della
novata della rivelazione asserendo che tutta la chiesa è chia-         parrocchia”. Precisano che “i genitori sono i primi annun-
mata a farsi annunciatrice. La catechesi ha finalità non solo          ciatori della fede ai loro figli ed educatori dei loro figli e la
di trasmettere i contenuti della fede, ma di educare la men-           loro azione formativa è efficacemente continuata ed arric-
talità di fede, insegnandoci a leggere il nostro tempo alla luce       chita nella comunità ecclesiale. L’attività catechistica ed edu-
della parola di Dio. La Chiesa per svolgere la sua azione mis-         cativa della comunità parrocchiale è indebolita e rischia la
sionaria si avvale dei catechisti, che sono maestri, educatori         sterilità senza l’apporto della famiglia”.
e testimoni della fede. Ma nella Chiesa ogni cristiano, in forza
del battesimo e della cresima, è responsabile dell’evangeliz-                                                     Enrico Usseglio
zazione: una responsabilità differenziata ma comune. Non
semplici destinatari della catechesi, ma protagonisti del cam-
mino di fede con dimensione ecumenica e scuola di impe-
gno per l’unità che il Signore vuole. Le fonti della catechesi
sono la Sacra Scrittura, la tradizione, luogo della trasmissione
e dell’incontro con la parola di Dio vissuta e professata; la li-
turgia, celebrazione del mistero di Cristo; le opere del creato.
Così pure il contesto sociale va guardato con gli occhi della
fede: esso non solo è lo spazio in cui annunciare la parola di
Dio, ma è anche il luogo teologico in cui Dio si manifesta, at-
traverso i segni dei tempi. Nei quarant’anni trascorsi sono
sorti scenari culturali e religiosi nuovi che se da una parte ri-
chiedono costante fedeltà agli orientamenti del documento
base, dall’altra esigono scelte pastorali e catechistiche nuove.
Anche se il nostro Paese conserva larghe tracce di tradizione
cristiana, non è da sottovalutare il processo di secolarizza-

2                                                                                                              Essere Chiesa oggi
MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo
MOMENTI DI CHIESA

   Il Papa
   a Torino
 Anche noi in
 piazza San Carlo,
 domenica 2 maggio,
 con il Papa

“Siate testimoni di Cristo in                 condo atto di Benedetto XVI in piazza         versato momenti di debolezza, ma
questo nostro tempo”                          San Carlo, nel pomeriggio, prima della        quando li superi e riscopri la luce, capi-
                                              meditazione davanti al Sacro Lino.            sci che siamo tutti legati dall’amore di
       stata una festa della fede, quella     C’erano Erika, Alberto, Mario, Giulia,        Dio”. Poco più in là c’è il sorriso di

È      andata in scena domenica 2 mag-
       gio, in occasione della visita di
Papa Benedetto XVI a Torino per
                                              Chiara, Giorgio, Ilaria, Andrea e Luisa
                                              solo per citare qualche nome dei 35 pre-
                                              senti, accompagnati dal diacono Ge-
                                              rardo e da alcuni adulti. Nel pomeriggio
                                                                                            Erika, 19 anni: “La Chiesa siamo noi –
                                                                                            dice, guardandosi attorno – e oggi è
                                                                                            un’occasione per ribadirlo davanti a tutti
                                                                                            e insieme al Santo Padre”. I vent’anni,
l’Ostensione della Sindone. Sembrava
quasi che il cielo plumbeo contrastasse       piove, a tratti anche forte, ma l’acqua       invece, Luca e Mario, li hanno superati
con il caleidoscopio di colori di ombrelli,   non spegne il loro entusiasmo. Atten-         da un po’. “Un’esperienza di Chiesa da
giacche, fazzoletti gialli e blu e bandiere   dono per oltre due ore il ritorno del         vivere e da condividere” è il commento
della Pace che gremivano piazza San           Santo Padre, ma il tempo scorre veloce:       del primo. “E’ l’incontro della Chiesa
Carlo. 25.000 fedeli e reli-                                                                            universale con la Chiesa lo-
giosi che al mattino hanno                                                                              cale – riflette Mario, che ha
partecipato alla Santa Messa                                                                            già vissuto le esperienza
e altrettanti giovani che al po-                                                                        delle GMG di Colonia e Lo-
meriggio hanno accolto il                                                                               reto – Come il Vescovo fa vi-
Santo Padre “cantando ad                                                                                sita nelle parrocchie così il
una voce”. E in quell’abbrac-                                                                           Papa, oggi, in segno di con-
cio caloroso e gioioso si sono                                                                          tinuità incontra le diocesi del
stretti anche i “nostri” , dalle                                                                        Piemonte. Il fatto di essere
parrocchie di Giaveno, Co-                                                                              così tanti in questa piazza è
azze e Valgioie. In auto, in                                                                            un segnale forte che va oltre
treno o in pullman, chi al mat-                                                                         tutte le polemiche di questi
tino, chi al pomeriggio o chi                                                                           giorni. Al Santo Padre di-
tutto il giorno, sta di fatto che                                                                       ciamo in coro ‘Sì, ci siamo.
in tanti hanno voluto esserci,                                                                          Siamo con te”. Per tutti, l’in-
per testimoniare al Papa e al                                                                           vito di Benedetto XVI è di
mondo che il popolo della                                                                               “avere il coraggio di scelte
Chiesa c’è e sorride. Papa che nel-           giocano a carte, cantano e ballano. Ci        definitive e di viverle con fedeltà”, di
l’omelia riserva una parola per tutti:        sono i giovanissimi Luca, Chiara, Ste-        aprire quel cuore giovane e sensibile al-
chiede alla famiglia della Chiesa di “vi-     fano e Giorgio, spinti a venire un po’        l’amore vero, di “vivere e non vivac-
vere lo stesso amore di Gesù, segno cre-      dalla curiosità e un po’ da quell’atmo-       chiare” come ripeteva il beato
dibile, eloquente ed efficace per             sfera che s’aspettavano coinvolgente: “E      Piergiorgio Frassati. Messaggio sem-
annunciare al mondo la venuta del             così è davvero” ammettono. “Io sono           plice, essenziale, valido per ogni cri-
Regno di Dio”, incoraggia sacerdoti, dia-     qui anzitutto per testimoniare la mia         stiano. “Siate testimoni in questo nostro
coni e religiosi a “rinnovare il rapporto     fede, non tanto per vedere dal vivo il        tempo!” li esorta ancora in chiusura. Ma
con Dio nella preghiera per portare l’an-     Papa” è il commento schietto della di-        una prima testimonianza era già lì, da-
nuncio di salvezza”, esorta i giovani “a      ciottenne Laudy. Giovane e sicura di sé.      vanti agli occhi del Santo Padre, in
non perdere mai la speranza che viene         “Ero già stata alla GMG di Loreto – con-      quella piazza vestita a chiesa. Giovane,
dal Cristo Risorto”. E sono stati que-        tinua – ma allora ero troppo piccola per      allegra e spontanea.
st’ultimi i grandi protagonisti del se-       entrare pienamente nello spirito e nella                                          Anita
                                              carica della fede. In questi anni ho attra-

Essere Chiesa oggi                                                                                                                  3
MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo
MOMENTI DI CHIESA

      CINQUE NUOVE VITE CRISTIANE                                                             LA PIAZZETTA
            SONO SBOCCIATE
    NELLA PARROCCHIA DI SAN LORENZO
       cristiani non si distinguono dagli       Luisa: Ho apprezzato molto gli incontri

“I     altri uomini né per territorio né
       per lingua né per consuetudini di
vita. Vivono sulla terra, ma sono citta-
                                                del primo anno con don Gianni, così
                                                come quelli successivi con Giovanna e
                                                Maria Rosa. Li ho sentiti arricchenti e,
dini del cielo. Obbediscono alle leggi, ma      soprattutto, mi hanno cambiato dentro.
con la loro vita superano le leggi. In una      Le persone che ho conosciuto mi hanno
                                                                                                     ’idea di un Laboratorio teatrale de
parola i cristiani sono nel mondo ciò che
lo spirito è nel corpo”(Lettera a Dio-
gneto, II sec. d. C.).
Forse oggi i cristiani non sono più ca-
                                                accolto in modo stupendo. Tutto ciò mi
                                                ha anche permesso di vivere il momento
                                                della Messa in modo diverso, di essere
                                                parte attiva della comunità.
                                                                                              L      “La Piazzetta” è nata nel 2002 su
                                                                                                     iniziativa dei volontari dell’Asso-
                                                                                              ciazione, per dare la possibilità ai ragazzi
paci di vivere come nel II secolo d. C.                                                       di costruire un progetto insieme, nel
                                                Cristina: Ricordo ancora l’emozione e         quale venire coinvolti e valorizzati come
però è vero che molti adulti, attraverso
                                                l’agitazione che ho provato la prima
cammini diversi, pieni di sofferenza, di                                                      singoli e come gruppo, e per soddisfare
                                                volta che ho parlato delle mie intenzioni
fatica, di ricerca, hanno chiesto di intra-                                                   il loro bisogno di esprimersi e comuni-
                                                a don Gianni; poi gli incontri serali del
prendere un cammino di “iniziazione”                                                          care.
                                                lunedì con il nostro gruppo di catecu-
cristiana. Così è successo nella parroc-
                                                meni: ora che sono finiti sento in me un
chia di San Lorenzo, in cui 5 adulti,                                                         L’attività si concentra intorno alla pre-
                                                piccolo vuoto. Ma il momento più in-
quattro giovani italiane e un ivoriano, si
sono detti disposti a fare un lungo per-        tenso di tutti è stato senz’altro il giorno   parazione di uno spettacolo, momento
corso per entrare nella vita cristiana e        del mio Battesimo, il 4 aprile 2010. Ho       temuto e centrale che coinvolge ogni ra-
sentire se era ciò che essi veramente           sentito il cuore come bloccarsi per un at-    gazzo, facendolo sentire come fonda-
cercavano.                                      timo, per poi riprendere nella nuova          mentale per il gruppo. Attraverso questo
                                                vita.
Nel primo anno, il parroco don Gianni                                                         forte coinvolgimento ogni partecipante
Mondino ha iniziato la preparazione leg-        Che cosa cambia adesso nella tua              si sente spinto a mettersi in gioco per
gendo insieme con loro il Vangelo di            vita, vivendo ogni giorno da cri-             migliorare le proprie qualità espressive
Marco. Nel secondo anno, la presenta-           stiano?                                       ed umane in un’atmosfera allo stesso
zione della Bibbia, dei 4 Vangeli, i dieci                                                    tempo giocosa ed impegnativa. Il Labo-
Comandamenti, i Sacramenti sono stati           Luisa: Mi sento sostenuta ogni giorno.        ratorio si inserisce nel momento più im-
gli argomenti approfonditi. I catecumeni        So di non essere sola. La cosa straordi-
hanno partecipato ai ritiri diocesani,                                                        portante per i ragazzi: il martedì sera,
                                                naria che ho scoperto è che riesco sem-
hanno avuto un colloquio personale con          pre a trovare una risposta nella Bibbia e     momento in cui le attività più propria-
il responsabile dell’itinerario catecume-       ciò è rassicurante, specialmente nei mo-      mente strutturate lasciano il posto ad
nale degli adulti, don Andrea Fontana,          menti difficili. Si potrebbe riassumere il    una serata vissuta con i coetanei e con
mentre in parrocchia, durante la Quare-         tutto con una frase che mi ha scritto la      gli adulti in un clima di amicizia che pre-
sima, hanno vissuto il rito degli scrutini,     mia madrina: “Oggi accogli Gesù nel tuo       vede tra l’altro anche la cena. Il Labora-
pregando in silenzio per chiedere il dono       cuore: l’amicizia con Lui sia la sorgente     torio è stato svolto fino al 2007 in
del vero discernimento, del senso del           della tua gioia.
peccato e la vera libertà dei figli di Dio.                                                   collaborazione con l’Associazione Tea-
                                                Cristina: La mia vita non è cambiata          trale “Compagni di Viaggio” di Torino.
Durante la veglia pasquale, nella chiesa
del Santo Volto di Torino, Ulrich, Luisa,       molto, ma ora che sono cristiana il mio       Per due anni, il conduttore è stato Ric-
Fiammetta e Cristina hanno ricevuto             cuore si è riempito d’amore e, per una        cardo Gili, regista, attore ed animatore
dalle mani dell’Arcivescovo, card. Po-          volta, mi sento di fare parte di qualcosa     teatrale con il quale i ragazzi hanno pro-
letto, i tre sacramenti dell’iniziazione cri-   di veramente grande e di non essere più       dotto e realizzato: nel 2003, un video in-
stiana (Battesimo, Eucaristia e Cresima).       sola. Penso che il percorso che ho se-        titolato “Un viaggio tra guerra e
La domenica seguente, il parroco don            guito io potrebbe essere utile anche alle
                                                                                              pace” che è stato anche presentato ad
Mondino ha amministrato i tre sacra-            persone già battezzate, per riavvicinarle
                                                a Dio.                                        Anteprima Spazio Torino. Nel 2004 lo
menti a Sarah e la sola Cresima a Bar-
bara, alla presenza dei neofiti e di tutta la                                                 spettacolo “Non tutti i ladri ven-
comunità parrocchiale.                          Ora toccherà alla comunità di San Lo-         gono per nuocere” di Dario Fo. Nel
Abbiamo voluto porre a un paio di loro          renzo iniziare con i neofiti il cammino       2005 il Laboratorio è stato condotto da
due domande che vi proponiamo di se-            della meditazione del Vangelo, nella par-     Letizia Leardini e Alice De Bacco, ani-
guito:                                          tecipazione all’Eucaristia e nell’esercizio   matrici teatrali, che insieme ai ragazzi
                                                della Carità, cogliendo sempre meglio la      hanno preparato e messo in scena:
Quali sono stati i momenti più si-              profondità del Mistero Pasquale (Rito
gnificativi di questo periodo vis-                                                            “Tredici a tavola”, commedia bril-
                                                per il catecumenato degli adulti, n. 37)
suto con gli accompagnatori e con                                                             lante di M.G. Sauvajon, nel 2006, sotto
la parrocchia?                                                                      G. C.

4                                                                                                               Essere Chiesa oggi
MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo
... IN COMUNITÀ

la regia di Alice De Bacco e Marzia
Scala, è stata la volta dello spettacolo
“www.mezzasalma.it” di A. Cirri,
nel 2007 a febbraio due dei ragazzi più          LA FESTA DI
grandi hanno partecipato a Torino alla
rassegna “Monologhi in mostra – per-             MARIA
corso museal-teatrale” e a giugno con
Marzia Scala e Biagio Abbate i ragazzi
hanno messo in scena “Bertoli e i
                                                 AUSILIATRICE
suoi ospiti” di S. Scribano. A partire
dal 2008 abbiamo deciso di fare “da              IN GIAVENO
soli”: abbiamo provato a metterci in
gioco, costruendo uno spettacolo in cui
regia, testo, scenografie e coreografie
                                                      in dai primi anni della loro pre-       volte, prima in San Lorenzo; quindi,
portano il nome della Piazzetta. Il vero
segreto è stata la collaborazione di tutti;
ciascuno di noi, con i propri talenti e ca-
pacità, ha collaborato, scritto, interpre-
                                                F     senza in Giaveno, le Figlie di
                                                      Maria Ausiliatrice avevano sempre
                                                invitato e organizzato la partecipazione
                                                                                              dopo un triduo di preghiere e di cele-
                                                                                              brazioni, dalla Parrocchia all’Istituto.
                                                                                              Finita la guerra etiopica, per ringraziare
                                                di Oratoriane e Cooperatori alla pro-
tato, corretto e rivisitato. È stato                                                          Maria Ausiliatrice, i Giavenesi, fedeli
                                                cessione all’interno del proprio cortile.
divertente improvvisarci registi di noi                                                       alla promessa, affidano la costruzione
stessi! Così abbiamo messo in scena un          Nel 1929, anno della beatificazione di        del blocco statuario allo scultore Giu-
musical dal titolo “La febbre del               Don Bosco, vengono coinvolti il clero         seppe Nardini della “Primaria Fabbrica
martedì sera”. Lo scorso anno ab-               locale, i chierici del Seminario, le Asso-    Italiana Statue Religiose” di Milano.
biamo realizzato “Piacere di cono-              ciazioni cattoliche e il popolo, che co-
                                                                                              Il 27 maggio 1937, festa del Corpus
scerti…con altri occhi”, un nuovo               mincia a partecipare molto numeroso.
                                                                                              Domini, i reduci della guerra etiopica,
spettacolo, frizzante, a tratti ironico, ma     Non manca la Banda musicale Leone
                                                                                              si danno il cambio portando a spalla il
che ci ha permesso di andare “oltre il          XIII, che diviene un elemento indispen-
                                                                                              blocco per le vie illuminate e parate a
muro” e di esplorare un mondo di cui            sabile.
                                                                                              festa. Il 30 maggio la processione di ri-
pochi conoscono davvero i paesaggi, i           Nel 1935 i Salesiani Cooperatori chie-        torno è un concorso gente... mai visto
volti, le tradizioni: quello dei Rom.           dono ed ottengono che la festa diventi        a Giaveno! Negli anni seguenti si ripe-
                                                “parrocchiale”. abbinata a quella di San      tono i festeggiamenti con molta devo-
Tutti questi spettacoli sono stati rappre-      Giovanni Bosco, canonizzato nel 1934.         zione.
sentati presso il Teatro San Lorenzo
di Giaveno con un buon successo di              Nel 1936 urge la protezione della Ma-         Ancora all’inizio del terzo millennio,
critica e di pubblico (circa 300 biglietti      donna sui giovani che stanno combat-          sebbene i reduci non siano più giovani,
venduti per ogni rappresentazione!).            tendo in Etiopia.                             qualche rappresentante in divisa fa
                                                I Salesiani Cooperatori aprono una sot-       sempre la scorta accanto alla statua, in-
Ed eccoci al 2010: ci riproviamo, stiamo        toscrizione in favore della costruzione       sieme con la Direttrice dell’Istituto e i
preparando uno spettacolo che ci sta            di un blocco statuario che rappresenti        “Priori”, Sindaco e Amministratori Co-
coinvolgendo moltissimo in termini di           San Giovanni Bosco in preghiera da-           munali …
tempo ma anche di emozioni. Non ha              vanti all’Ausiliatrice: se i ragazzi torne-
ancora un titolo: possiamo solo dire che                                                      E ogni anno si trovano nuovi “porta-
                                                ranno sani e salvi dal fronte, essi ogni
l’idea di partenza si basa su un racconto                                                     tori” che si alternano a brevi intervalli,
                                                anno lo porteranno in processione due
di Dino Buzzati intitolato “La giacca stre-                                                   magari sotto la pioggia, ma che non ce-
gata” e che vorremmo riflettere insieme                                                                        dono assolutamente la
al pubblico sulle differenze tra il nord e il                                                                  “loro” Madonna a un
sud del mondo… ma sempre a modo                                                                                eventuale autoveicolo.
nostro, con ironia e semplicità.                                                                               Con il passare degli
L’appuntamento è per Venerdì 18 giu-                                                                           anni si sono susseguiti
gno, al teatro San Lorenzo di Giaveno,                                                                         diversi Parroci, che pur
alle ore 21.00.                                                                                                con modalità diverse,
Biglietti: Intero: 5,00 €                                                                                      hanno      assecondato
Ridotto: 2,00 €                                                                                                questa devozione po-
È possibile acquistare i biglietti in pre-                                                                     polare con crescente
vendita presso: Associazione La Piaz-                                                                          animazione creativa.
zetta via don Pogolotto, 45 - GIAVENO
- Tel. 011 9378078.

Essere Chiesa oggi                                                                                                                   5
MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo
VITA DELLE NOSTRE COMUNITÀ

                        LA PRIMA EUCARISTIA
    n Italia la celebrazione dei sacramenti dell’inizia- In quel pezzo di pane e in quelle gocce di vino si rende

 I  zione cristiana conosce cammini e tempi diversi. La presente Gesù, il Figlio di Dio. La celebrazione della
    catechesi per preparare un bambino alla “Messa di Prima Eucaristia è una cosa entusiasmante e va vis-
 Prima Comunione” è centrata sul significato dell’Eu- suta in modo che non manchino né bellezza, né un
 caristia nella vita di un cristiano, questa lo rende par- clima di gioiosa festività, né soprattutto momenti di
 tecipe in modo più pieno e                                                      vera preghiera. Sia i bambini che
 dinamico alla vita della comunità.                                              gli adulti si sentono più partecipi
 Noi catechisti dobbiamo far capire                                              quando sanno che cosa devono
 che la Chiesa si riunisce ogni Do-                                              fare, i gesti che devono com-
 menica per celebrare Gesù ri-                                                   piere, le parole che devono dire;
 sorto; è Gesù stesso che ha voluto                                              tutti devono essere partecipi alla
 che i suoi amici si trovassero in-                                              celebrazione con qualche attività
 sieme per condividere fraterna-                                                 specifica.
 mente il pane.                                                                  Genitori e bambini devono con-
 Con la messa diventiamo popolo                                                  siderare la Prima Comunione
 di Dio e tutti ci sentiamo più fra- Parrocchia S. Lorenzo, festa del perdono come la tappa di un cammino e
 telli.                                                                          non come un punto di arrivo.
 Gesù, per la sua presenza tra noi, non ha scelto una      A  tutti i bambini della  nostra Unità Pastorale un sin-
 pietra preziosa o altre cose rare e costose: ha scelto il cero augurio perché portino sempre Gesù nel loro
 pane e il vino, le cose più semplici che non mancano cuore.
 nemmeno nelle famiglie più povere.

                                                                 1ª Comunione Parrocchia S. Lorenzo
1ª Comunione Parrocchia S. Maria Maddalena

                                                             1ª Comunione Parrocchia S. Maria del Pino
1ª Comunione Parrocchia S. Giacomo

 6                                                                                              Essere Chiesa oggi
MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo
... IN COMUNITÀ

E come Estate                                                                             TA IZÈ
Quest’anno, più che mai, dopo settimane di quotidiana piog-
gia, abbonda la voglia di caldo, sole, cielo azzurro, aria buona.
In una parola, di estate. La tanto agognata estate che poi, ad
                                                                      la resistenza
oggi, calendario alla mano, dista un foglio. Eppure fermiamoci
un attimo: estate è solo caldo, sole, cielo azzurro e aria buona?     della
Prendiamoci la briga, un giorno qualsiasi di giugno o luglio, di
fare un salto nei centri estivi delle nostre parrocchie. Solo qual-
che minuto. In un arcobaleno di t-shirt colorate, si incontre-
                                                                      preghiera
ranno sorrisi di ragazzi “animati” e giovani “animatori”, di don
e religiose, di madri e padri volenterosi. Amici con un Amico
                                                                               na canzone di Vasco Rossi chiama Dio sul banco degli
comune: il Signore. Ecco allora lo slogan dell’Estate Ragazzi
2010: “Uno per tutti, tutti per Lui”, valido per ogni cristiano,
giovane o adulto, 365 giorni l’anno. Perché, come l’estate è
una delle quattro stagioni, così Estate Ragazzi, i campi estivi,
                                                                      U        imputati per sapere come mai c’è tanta sofferenza nel
                                                                               mondo. Non a tutti piace lo stile del cantante ma quasi
                                                                      tutti prima o poi si imbattono nella stessa domanda: perché
Spaghettopoli, sono tappe importanti del cammino di crescita          tanta sofferenza? Dopo gli orrori della seconda guerra mon-
cristiana dei giovani e, con loro, di quanti fanno parte delle        diale un uomo decise di credere l’innocenza di Dio, un uomo
comunità parrocchiali. Prendiamoci quindi un momento per              che aveva visto e vissuto tutto l’orrore in diretta come tanti dei
andare a fare due passi in questi piccoli mondi radiosi, ad un        nostri nonni. Decise di credere l’innocenza di Dio e nella ca-
passo dalle nostre case: scopriremo che il sole scalda, ma la         pacità della persona di farsi contagiare da quella innocenza
Luce del Signore molto di più.                                        fino a permettergli di vivere insieme ad altre persone, di vi-
                                                                      vere come fratelli. Tra le macerie della guerra appena finita, in
                                                            Anita     un villaggio sperduto della Francia, quell’uomo lanciò la sfida
                                                                      della vita fraterna, lasciandosi contagiare dall’innocenza di Dio:
                                                                      il villaggio si chiama TAIZE’, l’uomo è conosciuto come Frere
                                                                      ROGER, il contagio avviene attraverso la PREGHIERA.
                                                                      “Frere” in francese significa “Fratello”. Fratello Roger. A qua-
                                                                      rant’anni dall’inizio dell’avventura, Frere Roger scrisse un libro
                                                                      di poche pagine, semplice e luminoso come il titolo: “Dio non
                                                                      può che amare”. Forse davvero non ha senso credere se non
                                                                      in un Dio così.
                                                                      A Taizè la preghiera resiste. Resiste agli attacchi delle do-
                                                                      mande brucianti dell’uomo di ogni tempo. Resiste alle luci ab-
                                                                      baglianti della mondanità. Ma soprattutto – e questo forse è il
                                                                      vero miracolo – resiste nel cuore dei giovani: a Taizè passano,
                                                                      ogni anno e da molti anni, migliaia e migliaia di giovani di ogni
                                                                      parte del mondo per pregare e trovare senso. Papa Giovanni
                                                                      Paolo II capì l’intuizione coltivata a Taizè e la fece sua inaugu-
                                                                      rando le GMG ovvero le ormai famose giornate mondiali della
                                                                      gioventù. Quest’estate un gruppo di giovani delle nostre unità
                                                                      pastorali si recherà a Taizé per vedere, capire, pregare... Solo
                                                                      3 giorni. Troppo pochi per capire a fondo ma pur sempre
                                                                      un’occasione: chi è assetato di vita non potrà fare a meno di
                                                                      coglierla.
                                                                                                                    don Ugo Bellucci
                                                                                        Parroco di S. Maria Maggiore - Avigliana

Essere Chiesa oggi                                                                                                                   7
MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo
... IN COMUNITÀ

CAMPO DI GIOIA,        Campo estivo 2010
       ALLEGRIA E VITA S. Giacomo
“Pietro e quelli che erano con lui erano oppressi dal sonno; e,                Ritorno in Val Clarea
quando si furono svegliati, videro la sua gloria e i due uomini
che erano con lui. Come questi si separavano da lui, Pietro          Dopo quindici anni, quest’anno i ragazzi torneranno a fare il
disse a Gesù: «Maestro, è bene che stiamo qui; facciamo tre          campo in val Clarea.
tende: una per te, una per Mosè e una per Elia».” (Lc 9, 32-         Tanto è infatti passato dall’ultimo campo nelle casermette
33)                                                                  ristrutturate della piccola valle sopra Gravere, cui si accede
                                                                     dalla strada che porta al Moncenisio.
Nulla più della Parola di Dio può esprimere le sensazioni, le
emozioni, le caratteristiche e le finalità di un campo.              Erano gli anni in cui don Gianni Sacco era ancora in salute, e
I ragazzi che vi partecipano sono infatti come Pietro, Giacomo       per molti anni questa località ha accolto i nostri ragazzi.
e Giovanni chiamati in un luogo in disparte da Gesù per poter        Ora, nel gruppo di animatori e cuochi che condurrà il campo
incontrare ed assaporare la sua gloria. Calati in una realtà di-     e gestirà la cucina, molti sono gli “ex-ragazzini” che avevano
versa e nuova i ragazzi sviluppano una maggiore socialità, for-      partecipato ai campi della val Clarea.
mano nuove amicizie, rinsaldano quelle di lunga data e               Il campo è destinato ai ragazzi dalla terza elementare alla sec-
scoprono in loro nuove capacità che non pensavano di pos-            onda superiore
sedere. Lontano da casa sentono che devono mettersi in gioco
e questo li spinge ad andare oltre quelli che sono i confini della
loro routine.
 La condizione del distacco è inoltre essenziale per poter per-
mettere a tutti (organizzatori, animatori e ragazzi) di potersi
svestire dei panni della quotidianità per entrare in uno spazio
ed in un contesto diverso per poter riuscire a sentire meglio la
voce del Signore ed i suoi messaggi.
In questa condizione di maggiore ricettività vengono organiz-
zate tutte le varie attività per cercare di sublimare il messaggio
cristiano in azioni concrete e riflessioni: giochi, pulizie, gite,
attività formative, tutto convogliato verso l’incontro con Dio e
con gli altri.
Questi elementi portano a creare quella sinergia che rende
tanto speciale un campo: se viene organizzato e guidato bene
riesce a ricreare proprio l’atmosfera del monte Tabor e tutti
                                                                     La partenza è prevista per domenica 11 luglio, il rientro la
coloro che si trovano lì si sentono come gli apostoli, non vor-
rebbero tornare a valle in mezzo ai problemi, alle difficoltà ed     domenica successiva, che sarà giorno di festa con tutti i geni-
ai contrasti della vita di tutti i giorni.                           tori. Se alcune famiglie avessero esigenze particolari, potranno
Ed è in questa ricerca di sospensione che alla fine interviene       andare a prendere i ragazzi mercoledì 14 luglio verso sera.
saggiamente Gesù: bisogna scendere per poter portare a tutti         Il responsabile del campo è don Lino che condividerà questa
la gioia vissuta e gli insegnamenti incontrati. Solo così si può     responsabilità con Roberto Vai: ovviamente i compiti di
diventare fermento per gli altri, così si può trasmettere la gioia   Roberto sono più operativi, mentre don Lino seguirà i ragazzi
derivante dall’incontro con Cristo. Altrimenti diventa tutto fine    in particolare nei loro momenti di preghiera e raccoglimento.
a se stesso, un momento isolato durante l’anno al posto di un        Roberto sarà affiancato nella gestione del campo da Roberta,
culmine pensato all’interno di un percorso. Ogni campo com-          Sonia, Fausto e Luca, mentre in cucina si riproporrà l’equipe
pleta un progetto di                                                 ormai consolidata, formata da Carlo, Manu, Gianni, Titti,
formazione e do-
                                                                     Erika ed Alessio.
vrebbe portare al salto
alla fase successiva nel
cammino di crescita
personale, non solo
per i ragazzi, ma
anche per gli anima-
tori. Per questo mo-
tivo, se l’esperienza di
un campo raggiunge
gli obiettivi, chiunque
vi avrà preso parte
tornerà a casa diverso,
cambiato, cresciuto,
con un bagaglio di ri-
cordi e di emozioni nel
cuore difficile da di-
menticare.
     Mario Vanacore

8                                                                                                            Essere Chiesa oggi
MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo
... IN COMUNITÀ

     Don Michele Olivero                         TRENT’ANNI DI SPAGHETTATA:
                                                        UNA COMUNITÀ IN FESTA
                                                    ’è una sagra      ghetti” , poi “Spaghettata” , ma alla fine prevalse “Sagra dello

                                            C       a     Giaveno
                                                    dove prima
                                            della tavola imban-
                                                                      spaghetto” . S’incominciò con tre giorni il 24, 25 e 26 luglio
                                                                      1981.
                                                                      Venerdì sera si proiettò il film “Anche gli angeli mangiano fa-
                                            dita vengono quanti       gioli”. Il sabato sera si tenne la festa conclusiva dell’estate ra-
                                            imbandiscono o si         gazzi. La domenica, dopo la S. Messa al campo, gara di bocce
                                            siedono a quella ta-      e gara al punto, al pomeriggio partita di calcio tra scapoli e
                                            vola. Così è da 30        ammogliati. E per concludere, la sera, la lotteria dello spa-
anni. Qualcuno la conosce come “Sagra dello Spaghetto”,               ghetto”. Quanto lavoro dietro ai fornelli, dietro a quegli “spa-
qualcuno altro come “Spaghettopoli” ma il risultato non cam-          ghetti serviti con i famosi dieci sughi, tra cui quello della Lena
bia. Sempre 30 anni sono. Una tappa importante che rac-               (del Rocciamelone), oltre a qualche antipasto, formaggio e
contano due persone che a quella nascita hanno assistito in           dolce. Tanti collaborarono, si lavorò per più di un mese pian-
diretta: era l’estate del 1981. Parroco di San Lorenzo, allora,       tando pali e montando tettoie. Dove adesso c’è il salone del
era don Michele Olivero. “Avevo impostato le attività della par-      Cip c’era un piccolo sgabuzzino, il vecchio spogliatoio del
rocchia in modo comunitario – ricorda – Ogni decisione veniva         campo di calcio che divenne la cucina dopo un’accurata puli-
presa insieme, nelle riunioni serali, con giovani e adulti. Pro-      zia. Molte famiglie si prestarono per fare i sughi a casa loro,
pria in una di queste, venne la proposta di organizzare una           cosa impensabile oggi. E questa era la vera forza della “Spa-
manifestazione che coinvolgesse tutta la parrocchia. Un modo          ghettata”: molte persone che ruotavano attorno al gruppo or-
per trovare fondi per il nascente salone cinema e per l’orato-        ganizzatore, ognuno portando il proprio contributo, e così
rio”. Ma l’obiettivo più importante era un altro. “Volevo sfatare     andò avanti per tanti anni. Visto il successo di quell’anno si
l’idea, allora imperante, che la chiesa, la fede, la religione fos-   decise di pensare in grande e l’anno successivo nacque la
sero realtà malinconiche e tristi, capaci solo di fare la morale.     “Spaghettata” come oggi noi la conosciamo: nove giorni di
Volevo mostrare che la chiesa è comunità, che Dio è festa. Ho         spaghetti e spettacoli e tantissimi volontari. Si costruì addirit-
preso spunto dal Vangelo: il primo miracolo, la trasformazione        tura una tettoia smontabile in ferro che si utilizzò per parecchi
dell’acqua in vino, Gesù non l’ha forse compiuto in una festa         anni. Nacque il logo attuale Jò Spaghetto, si organizzò la Stra-
di matrimonio?”. L’idea funzionò da subito: “Scegliemmo lu-           spaghetto, corsa non competitiva per le vie di Giaveno, si ten-
glio come periodo: gli animatori erano carichi per la fine del-       nero i “Giochi senza frontiere” in una piscina piena d’acqua
l’estate ragazzi e la gente veniva volentieri. Io mi fermavo al       montata per l’occasione e gli spettacoli con già allora il mago
cancello e passavo la sera a parlare con quanti mi si avvicina-       Sales. Insomma si è fatto tanto, la “Spaghettata” è cresciuta
vano, in un clima di famigliarità”. In 30 anni tanti sono passati     non perdendo mai di vista le motivazioni iniziali”.
nel cortile di Spaghettopoli: chi a cucinare, chi a servire, chi a    Trenta candeline che la “Sagra dello Spaghetto” spegnerà dal
sedersi a tavola. “Che emozione pensare a tutti coloro che            3 all’11 luglio prossimi.
hanno lavorato per far crescere sempre di più questa festa –                                                         Anita e Pierluigi
racconta Pierluigi Lussiana, uno dei fondatori, che ricorda que-
gli esordi – Inizialmente si volle chiamare “Festival degli spa-

Tutto ebbe inizio nel 1981 con una tettoia.                           1982. La partenza della Straspaghetto organizzata da
Nella foto: il primo telone - 1982.                                   Fratel Carlo.

Essere Chiesa oggi                                                                                                                    9
MARIA, MADRE E FIGLIA DELLA CHIESA - Da bambino ho frequentato per un - San Lorenzo
... IN COMUNITÀ

Operazione Mato Grosso                                                  È un’esperienza importantissima e piena di significato, in cui
                                                                        ragazzi e adulti collaborano, condividendo fatica e divertimento
Campo di raccolta a Giaveno,                                            per realizzare qualcosa di positivo e concreto.
                                                                        Lavorare insieme crea un clima di armonia e entusiasmo e
        Pasqua 2010                                                     ognuno si sente parte di qualcosa di importante, che realmente
                                                                        porta un cambiamento in un contesto di povertà e mancanza
                                                                        di possibilità come quello brasiliano.
1° aprile 2010 i volontari dell’Associazione O.A.S.I. - Opera-
                                                                        Il gruppo dell’Associazione O.A.S.I. – Operazione Mato
zione Mato Grosso di Torino, sono arrivati a Giaveno.
                                                                        Grosso ringrazia tutte le persone che hanno partecipato, i sin-
Per una settimana si è effettuata la raccolta porta a porta di
                                                                        daci e i parroci di ogni paese, che oltre ai permessi ci hanno
ferro e vestiti usati.
                                                                        offerto una grande collaborazione, in particolare don Gianni
Lo scopo è aiutare i poveri del Brasile, che ogni giorno lottano
                                                                        che ci ha ospitati nell’oratorio di Giaveno.
contro la fame e la povertà più assoluta.
Gli abitanti di Giaveno, Sala, Buffa, Villa, Selvaggio, Ponte-
pietra, Maddalena, Coazze hanno ospitato nelle loro strade il
gruppo di volontari di Torino, che hanno portato in ogni casa
il loro entusiasmo raccogliendo vestiti usati, stufe, termosifoni,
pentole e tanto altro offerto dagli stessi abitanti.
Alla fine della settimana il quantitativo di vestiti e ferro raccolti
ha raggiunto livelli inaspettati, 3.580 Kg di indumenti e 18,90
tonnellate di ferro, permettendo così di contribuire notevol-
mente alle missioni seguite dall’Associazione O.A.S.I. – Ope-
razione Mato Grosso: l’Hospital São Julião per la cura dei
malati di Hanseniase (lebbra), il Cedami casa di appoggio per
gli emigranti e la casa Vovò Tulia per i bambini in attesa di
adozione, a Campogrande e la casa Marisa Pagge di Co-
rumbà, sempre per bambini in attesa di adozione.

             PARROCHIA                                                              Parrocchia
            SAN LORENZO                                                           B.V. Consolata
              GIAVENO
                                                                                   Ponte Pietra
   "Uno per tutti, tutti per Lui"
                           Estate 2010                                         INSIEME è
  Campo a Bardonecchia per ragazzi di V elemen-
  tare, I e II media dal 14 al 20 giugno; estate ragazzi
                                                                                     BELLO 5!
  per bambini e ragazzi delle elementari e delle medie
  dal 21/6 al 16/7.                                                            Tre giorni a settimana, dal 28 giugno al 30 luglio
                                                                               2010:
  Campo a Crissolo alla Città sul Monte per i ragazzi                          Lunedì tutto il giorno con gita sul territorio e din-
  di III media dal 2 all'8 Luglio.                                             torni.
                                                                               Mercoledì dalle 14.30 alle 18 laboratori e giochi di
  Campo a Crissolo per ragazzi di I, II, III superiore                         gruppo.
  alla Città sul Monte dal 16/7 al 22/7.                                       Venerdì come sopra, con "il grande gioco".
                                                                               Ultimo giorno banco di beneficenza e spettacolo
  Campo a Crissolo per ragazzi di IV, V superiore e                            serale di chiusura.
  universitari alla Città sul Monte dal 23/7 al 29/7.                          Tema dell'anno "alla scoperta del nostro corpo,
  Campo a Taizè dal 29/7 al 1/8.                                               dono di Dio".

10                                                                                                              Essere Chiesa oggi
... IN COMUNITÀ

“Nella Collegiata di Giaveno, distrutta per l'incameramento dei         sole. La sua provvista per il vitto della giornata consisteva in
beni ecclesiastici, fondò cinque nuovi canonicati assegnando            solo pane che si portava in tasca; per bere gli bastava l'acqua
a ciascun beneficio l'annua rendita di lire 1.400. Legò gra-            delle fontane alpestri; tutt'al più, se poteva trovarla, com-
ziose somme alle Scuole Elementari Comunali e all'Ospedale              prava una scodella di latte perché - diceva - in montagna si
di Giaveno. Fondò nella sua casa paterna l'Asilo Infantile con          deve andare per respirare aria buona ed esercitare le gambe
una scuola elementare; fece fabbricare la nuova Casa parroc-            affinché non s’irrigidiscano poi troppo presto nella vecchiaia”.
chiale presso la Chiesa della Sala e voleva pur fare, già in vita,      Così, reso vivo e vitale da questi due uomini illustri, l’Istituto ini-
nuovi lavori nella stessa Chiesa ma sorpreso dal nuovo Cu-              ziò il suo cammino con dei corsi che corrispondevano presso a
rato Don Sorretto, mentre egli prendeva qualche misura, udì             poco agli insegnamenti delle Scuole Tecniche Governative. Il suc-
questa intimazione: “Che cosa fa qui? Nella Chiesa sono io              cesso fu straordinario. Gli allievi aumentavano di anno in anno,
che comando!”. A queste parole il Can. Pacchiotti si ritirò su-         tuttavia a questo andamento crescente non corrispondevano le fi-
bito; e la Chiesa della Sala aspettò poi sino all'avvento del           nanze. In particolare la guerra, scoppiata nel 1915, se non im-
nuovo Curato Don Borgaretto per avere riparazioni e ingran-             pedì l’afflusso degli alunni, influì purtroppo sulla potenzialità dell'
dimento”.                                                                             Amministrazione dell'Istituto a sostenere le cresciute
In questo profilo del Can. Giacinto Pac-                                                      spese per l'esercizio delle Scuole.
chiotti, ricavato da un documento d’ar-                                                             Il colpo di grazia, alla fine degli anni ’20
chivio senza data e senza nome, non
compare l’opera più grandiosa che               ULTIMISSIME                                            fu inferto dal Governo fascista. Infatti
                                                                                                         in quel periodo l’Istituto ospitava nella
porta il suo nome: l’Istituto Pac-                                                                        scuola e nel convitto annesso molti
chiotti, funzionante in Giaveno dal
1890 e gestito fino al 1933 da un
                                               DALL’ISTITUTO                                              figli di emigrati all’estero. Il Governo
                                                                                                         li aveva raccolti tutti in un grande isti-
Ente morale con un Consiglio d’Am-
ministrazione composto di cinque                PACCHIOTTI                                              tuto, creato appositamente a Livorno.
                                                                                                     Fu così che nell’anno 1933 venne decisa
membri: il Sindaco di Giaveno e quattro                                                         la chiusura della scuola. Soltanto nel 1936 i
persone elette dal Consiglio Provinciale di To-                                           Fratelli delle Scuole Cristiane riaprirono le porte
rino, dalla Camera di Commercio di Torino, dal Consi-                         del Pacchiotti con quello che allora si chiamava Istituto Tec-
glio Comunale di Giaveno e dal Consiglio Comunale di Torino.            nico.
Nel medesimo documento si legge che la premessa di tutto ciò            Le vicende politiche successive comportarono una riforma sco-
era stata la fortunata speculazione finanziaria realizzata dai Rev.di   lastica che vedeva scomparire l’Istituto Tecnico quadriennale, la
Canonici Cav. Innocenzo Arduino e Can. Giacinto Pacchiotti.             creazione della scuola media e della scuola commerciale, quindi
Tale fortuna aveva suggerito a questi “facoltosi e generosi Sa-         la scomparsa anche di quest’ultima, la sopravvivenza delle Medie
cerdoti il proposito di impiegarne il provento nella fondazione         facoltative fino alla Media dell’obbligo.
di un'opera vantaggiosa per la popolazione del paese di Giaveno.
                                                                        Si arrivò così al 1990, quando i Fratelli, pur restando fisicamente,
Prima d'aver concretato il loro proposito morì il Sig. Prevosto
                                                                        rinunciarono alla scuola, che sarebbe stata chiusa se un gruppo
Arduino. Il Can. Pacchiotti, depositario del denaro, rimase an-
                                                                        di ex allevi non avesse deciso di rilevarla, costituendo una coo-
cora per qualche tempo indeciso sul modo d'impiegarlo. Il
                                                                        perativa per gestire i corsi.
Comm. Francesco Molines, amicissimo del Can. Pacchiotti e da
questi informato della buona intenzione dei detti Canonici, sug-        Finita l’era d’oro dei Fratelli, che si erano assunti l’onere dei costi
gerisce e propone al Pacchiotti la fondazione dello Istituto Pro-       della manutenzione ordinaria e straorinaria, ricominciarono i guai
fessionale. Il Canonico Pacchiotti annuisce alla proposta ed            finanziari. L’Ente Morale, trasformato nell’attuale Fondazione,
incarica lo stesso Comm. Molines ad istituire l'Opera benefica da       dovette indebitarsi con due mutui contratti con la Banca Sella
lui proposta. Il Comm. Molines, erede universale della fortuna          per ristrutturare il fatiscente alloggio dei Fratelli. Inoltre per alcuni
del Can. Pacchiotti, eseguisce la volontà del testatore. Col primo      anni si impegnò a sostenere la cooperativa devolvendo comple-
fondo dei Sig.ri Canonici e con denaro ereditato, forma il capi-        tamente il canone d’affitto del primo piano alla Provincia per le
tale di lire quattrocentomila, il quale rappresenta il patrimonio       aule della succursale dell’I.T.C Blaise Pascal. Chiusa la Scuola
dell' Istituto Professionale Pacchiotti, eretto in Ente Morale con      Media Paritaria per mancanza di allievi, la situazione finanziaria
R.Decreto in data 23 novembre 18909 firmato " RE UM-                    della Fondazione è certamente migliorata, ma non in maniera
BERTO”.                                                                 sufficiente per sostenere le spese straordinarie, in particolare il ri-
                                                                        facimento del tetto.
A onor del vero bisogna dire che il vero fondatore del Pacchiotti
fu il Comm. Francesco Molines. Egli non volle legare il suo             Si è così arrivati all’ultimo atto, cioè lo scioglimento della Fon-
nome all’opera, ma la rese realizzabile mettendovi, oltre che           dazione ed il passaggio delle sue proprietà terriere ed immobiliari
denari, proprietà terriere ed immobiliari.                              al Comune di Giaveno, come previsto dallo Statuto dell’ente.
Il Comm. Molines era un uomo schivo e anche un po’ singolare.           Sorge spontanea una domanda: cosa cambierà? Nulla, assoluta-
Sempre nel medesimo scritto citato si trova questa succinta             mente nulla, tolto il cambio del soggetto proprietario. Lo Statuto
descrizione.                                                            infatti obbliga il nuovo proprietario a mantenere le finalità del
                                                                        Pacchiotti, che non potrà mai diventare sede di uffici comunali.
“Durante la sua villeggiatura a Giaveno sovente invitava illu-
                                                                        Vi sarà la gestione della Casa di Carità Arti e Mestieri con i corsi
stri personaggi, come il Senatore Pierantonio il maestro di
                                                                        professionali che riportano l’ente alla sua vocazione originaria,
musica Marchisio, la famosa violinista Teresina Zua, la figlia
                                                                        l’Unione Sportiva La Salle, La Piazzetta, l’Associazione Amici
del Ministro Mancinì e tanti altri. Questi invitati li teneva per
                                                                        del Pacchiotti, il Blaise Pascal, l’UNITRE, il Gruppo Amici della
parecchi giorni nella sua villa trattandoli, come si dice, da
                                                                        Montagna e la Comunità religiosa dei Fratelli.
gran signori : ma tutte quelle leccornie che venivano offerte
in quei pranzi squisiti erano solo per gli invitati. Egli nem-          Le pratiche per il passaggio di proprietà sono iniziate e si pre-
meno le gustava. Quando restava solo in villa, faceva sovente           vede che l’operazione possa essere condotta a termine entro
delle passeggiate sulle vette della vicina montagna, sempre             l’estate.
solo col suo ombrello, il quale doveva solamente ripararlo dal                                                              Don Luciano Allais

Essere Chiesa oggi                                                                                                                            11
LE NOSTRE BORGATE

                                                Frazione Villa                                    Borgata Mollar de’ Franchi
      Alta Valsangone :                         S. Messe in santuario: 8 giugno ore 20,30;        Festa titolare: S. Pietro, 4 luglio:
   Paesi e borgate in festa                     26 luglio ore 20,30; 27 agosto ore 20,30.         S. Messa ore 10.
  - programma da giugno a                       Inizio 364a novena della Natività della
                                                B.V.M. : venerdì 27 agosto con rosario ore
         dicembre –                             20 e S. Messa in suffragio dei defunti. Si pro-   Borgata Monterossino
                                                segue tutte le sere alle ore 20,30 fino a sa-     Festa patronale, S. Rosa da Lima, domenica
                                                bato 4 settembre con rosario meditato sul         22 agosto: S. Messa ore 10.
       opo la recente visita di Papa Bene-

D      detto XVI a Torino, in occasione
       dell’ostensione della Sindone,
evento di portata eccezionale in diocesi
                                                tema: “Maria, la donna”. I misteri della Sua
                                                vita. Commenti riassunti dal libro del Card.le
                                                Angelo Scola, Patriarca di Venezia.
                                                Festa titolare Natività di Maria, domenica 5
                                                                                                  S. Messa di suffragio defunti 23 agosto ore
                                                                                                  20,30.

per la sua ventata di giovialità e profondi
                                                settembre: S. Messa ore 10.                       Borgata Ruà Sangone
contenuti, ci troviamo a snocciolare
                                                8 settembre, memoria liturgica della Natività
lungo i mesi, dall’estate all’inverno, le                                                         S. Messe: mercoledì 12 giugno ore 17,30.
                                                di Maria, S. Messa ore 20,30.
nostre feste patronali con rinnovato vi-                                                          Festa titolare 14 novembre: S. Messa ore 10.
                                                Nei giorni di proprio: S. Anna e Gioacchino
gore. Le borgate vive della nostra valle                                                          Una ricorrenza, S. Camillo de Lellis, 14 lu-
                                                lunedì 26 luglio alle ore 20,30 e S. Teresa
attendono questi momenti di fede po-                                                              glio: S. Messa ore 20,30.
                                                d’Avila, venerdi 15 ottobre alle ore 17,30.
polare per ringraziare e rinnovare gli im-
pegni cristiani sulla scia di coloro che ci
hanno preceduti e che in tempi non              Borgata Dalmassi                                  Borgata Provonda
sempre facili da vivere, hanno saputo
costruire queste chiesette di montagna e        Novena a partire da venerdì 23 luglio: recita     Festa titolare S. Michele arcangelo, 26 set-
questi piloni quali segni di fede. A noi        del rosario tutte le sere ore 20,30.              tembre: S. Messa ore 10.
tocca rispettarli e custodirli senza di-        Festa titolare domenica 1 agosto: S. Messa        S. Messa dei Santi e processione al Cimitero
menticarci che il culto a Dio passa attra-      ore 10.                                           31 ottobre ore 15.
verso la carità. Niente contro e niente a       S. Messa suffragio defunti: lunedì 3 agosto       S. Messa di suffragio 45 vittime civili 28 no-
favore personale, ma per una migliore           ore 20,30.                                        vembre ore 15.
coesione tra cristiani. Facciamo festa e
per chi crede, preghiamo insieme, cre-
ando per noi, ma soprattutto per le ge-         Borgata Colpastore                                Borgata Fusero
nerazioni a venire un clima sereno di           Triduo mercoledì 11; giovedì 12; venerdì 13       Festa titolare, Madonna della neve, 5 agosto:
convivialità. Tocca agli anziani dare           agosto: rosario ore 20,30                         S. Messa ore 10,30.
buon esempio di onestà, senso civico, ri-       Processione 14 agosto, ore 21 con partenza        Pomeriggio: canto dei Vespri.
spetto del bene comune, trasparenza,            pilone Giasinet, seguono Vespri e benedi-
giustizia, ma soprattutto buon senso.           zione.
Questi sentimenti non basta paventarli,         Festa titolare, domenica 15 agosto: S. Messa      Chiese del concentrico:
bisogna viverli e pretenderli. Ognuno di        ore 10.
noi faccia la propria parte con onestà e        S. Messa suffragio dei defunti, lunedì 16 ore     Chiesa S. Rocco al borgo – Arciconfra-
della festa rimarrà qualcosa che ritem-         20,30.                                            ternita -
prerà il corpo, ma anche l’anima.               Festa di S. Lucia, 13 dicembre: S. Messa ore
                                                                                                  Festa titolare, S. Rocco, 16 agosto: S. Messa
                           Enrico Usseglio      20,30.
                                                                                                  ore 10.
                                                Rosario mese di ottobre: ogni martedì ore
                                                                                                  Due ricorrenze: Madonna del Carmine: tri-
                                                20,30.
                              Chiesa                                                              duo giov.15; ven.16; sab. 17 luglio, recita
                                                Gli altri mesi : primo martedì del mese ore
                                                                                                  del rosario ore 17,30 e domenica 18 luglio:
                         Parrocchiale           20,30.
                                                                                                  S. Messa ore 10.
                           Collegiata
                         san Lorenzo            Borgata Ruà Fasella
                                                                                                  Cappella Valletti
                           martire di           Festa titolare: domenica vicino al 20 gen-
                                                                                                  Recita del rosario tutte le sere a partire dal 1
                             Giaveno            naio: S. Messa ore 10.
                                                                                                  luglio fino al 19 luglio ore 20,30.
                                                Novena dei Santi: rosario ore 20,30.
Festa titolare domenica 9 agosto:                                                                 Festa titolare: Madonna del Carmine,
S. Lorenzo.                                                                                       16 luglio: S. Messa ore 21.
Messe ore 8,30 – 11 e 18,30                     Frazione Buffa                                    S. Messa in suffragio dei defunti:
Lunedì 10 agosto, memoria liturgica del                                                           19 luglio ore 21.
santo ore 11: Messa dei consacrati, concele-    S. Messa tutte le domeniche e festivi ore
brazione con i parroci emeriti, ex vice par-    8,30.
roci, sacerdoti, suore e religiosi nati e/o     Festa titolare, 27 giugno: S. Messa ore 10.       Chiesa dell’Addolorata al Ritiro
vissuti a Giaveno. Presiederà il Can. Don       Festa dell’Assunta dalle Suore di S. Giovanna
Giorgio Gonella, prevosto emerito ed ora        Antida: fiaccolata nel parco e conclusione        Festa titolare, 15 settembre S. Messa ore 16.
collaboratore a Vinovo. Seguirà festa insieme   con omelia e benedizione eucaristica in cap-
presso i locali del CIP.                        pella.                                            Cimitero del capoluogo
Corpus Domini, giovedì 3 giugno: S.             Novena di Natale con canti delle profezie in
Messa presso villa Assunta, suore di Carità     lingua latina.                                    S. Messa dei Santi, 1 novembre: ore 15,30.
di S. Giovanna Antida ore 20,30                                                                   Rosario tutto l’anno ogni giovedì, ore 15,30.

12                                                                                                                    Essere Chiesa oggi
Puoi anche leggere