CATALOGO PRODUZIONI 2020-2021 - Aida Studio

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CATALOGO PRODUZIONI 2020-2021 - Aida Studio
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PRODUZIONI

2020-2021
CATALOGO PRODUZIONI 2020-2021 - Aida Studio
Chi siamo
                                       AidaStudio Produzioni nasce a Firenze nel
                                       2009 come società di ideazione e distribuzione
                                       spettacoli collaborando con le migliori agenzie di
                                       management e rappresentanza artisti.

                                       Lavoriamo regolarmente con enti lirici e teatri
                                       di tradizione italiani, con associazioni musicali,
                                       istituzioni pubbliche e private, festival e rassegne.

                                       La nostra attività si concentra in particolare sulla
                                       creazione e produzione di reading musicali che
                                       traggono ispirazione dal mondo letterario e teatrale
ELENA MARAZZITA
direzione artistica                    e vedono protagonisti i migliori attori del panorama
distribuzione spettacoli               italiano. Le nostre produzioni sono proposte in
                                       distribuzione esclusiva.
AidaStudio Produzioni
via Pier Capponi, 66 - 50132 Firenze
tel. +39 347 3342211
www.aidastudio.it
elena.marazzita@aidastudio.it
CATALOGO PRODUZIONI 2020-2021 - Aida Studio
TEATRO-MUSICA
CATALOGO PRODUZIONI 2020-2021 - Aida Studio
TEATRO-MUSICA
                                                  TEATRO-MUSICA
                                                           | CONCERTI                                                     4

                                                          66/67
     Un concertato di Alessio Boni e Omar Pedrini
              Un progetto musicale nato dall’unione artistica tra Alessio Boni e Omar Pedrini. Un
              susseguirsi in scena di musica, visuals, recitato e cantato che coinvolge il pubblico
              con lo scopo di trasmettere la poeticità dei testi di alcuni brani che dagli anni ’60
                                  ad oggi hanno fatto la storia della musica

ARTISTI
Un concertato di Alessio Boni e Omar Pedrini

Stefano Malchiodi, batteria

Mirco Pantano, basso

Carlo Poddighe, tastiere

testi a cura di Alessio Boni e Nina Verdelli

Questo è uno spettacolo che nasce da un’amicizia e da una serie di coincidenze. A dividere me e Omar Pedrini è solo un anno (io
sono del 1966, lui del 1967, da qui il titolo) Ci siamo scambiati i sogni: io, da piccolo, avrei voluto fare la rockstar, Omar l’attore.
Forse i nostri desideri incompiuti ci hanno dato la spinta per creare questo spettacolo.
Cresciuti con gli stessi riferimenti musicali, siamo entrambi convinti che alcune canzoni siano poesie. Poesie spesso perdute,
perché i testi sono per la maggior parte in inglese e non tutti li comprendono.
Lo scopo di questo Concertato è di raccontare il contesto, spiegare il testo di una canzone, per poi farlo apprezzare a pieno con
musica e canto. L’augurio è che capendo di più, si gusti di più.

                                        Distribuzione a cura di AidaStudio Produzioni

                                                                                PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
                                                              ELENA MARAZZITA: (+39) 347 3342211 - elena.marazzita@aidastudio.it
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TEATRO-MUSICA                                                       5

                                    ADRIANO GIANNINI
                                           in LO STRANIERO
                     reading musicale tratto da Lo straniero di CAMUS
                Meursault è un terribile innocente: straniero alla società ed anche a se stesso.

ARTISTI
Adriano Giannini, voce recitante

musiche a cura di Massimo Moriconi, contrabbasso e
basso elettrico

adattamento del testo a cura di Andrea Tavani e Elena
Marazzita

ideazione di Elena Marazzita

Pubblicato nel 1942, “Lo straniero” è un classico della letteratura contemporanea: protagonista è Meursault, un modesto impiegato
che vive ad Algeri in uno stato di indifferenza, di estraneità a se stesso e al mondo. Un giorno, dopo un litigio, inesplicabilmente
uccide un arabo. Viene arrestato e si consegna, del tutto impassibile, alle inevitabili conseguenze del fatto – il processo e la

Algeria tre quarti di secolo fa, o oggi nelle nostre strade, nelle nostre case, nella nostra città. Il protagonista, Meursault, è un
individuo che appare come tutti, un lavoro che gli occupa molto tempo e lo tedia, una casa, una madre in un ospizio, una vita
affetta da abitudini che hanno trovato la pace in loro stesse. Nessun moto di ribellione, nessun guizzo di cambiamento, nessun
interesse per il mondo, nessuna voglia di fuga in Meursault, ma una quieta accettazione dell’ordinarietà. Non solo, una continua
ricerca di conferma di questa ordinarietà, non si può dire di certo un desiderio ma una tendenza piuttosto passiva a far sì che nulla
cambi, e se qualcosa cambia che presto si riassesti una abitudine che garantisca apatia e indifferenza.

si preferisce l’idea che ci si fa di lui e non quello che lui è. E la società che emerge durante i processi e si rivela molto simile alla

l’idea che gli altri hanno di lui. Meursault non è solamente straniero alla società ma anche a se stesso.
Nel 1957 Albert Camus vince il Nobel perché “La sua opera mette in luce i problemi presenti ai giorni nostri alla coscienza degli
uomini”.

                                                  AidaStudio Produzioni
                                  Distribuzione esclusiva a cura di AidaStudio Produzioni

                                                                                 PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
                                                              ELENA MARAZZITA: (+39) 347 3342211 - elena.marazzita@aidastudio.it
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TEATRO-MUSICA | JAZZ                                                     6

                                    ADRIANO GIANNINI
                                    in IL GRANDE GATSBY
                                          con Nico Gori Swing 10tet
              Lo spettacolo dà doppia parola a Nick Carraway - il narratore guida dell’intramontabile
              romanzo di Francis Scott Fitzgerald pubblicato nel 1925 e considerato il “manifesto”

                                        e le contraddizioni del “sogno americano”.

ARTISTI
Adriano Giannini, voce recitante

con Nico Gori Swing 10tet

musiche a cura di Nico Gori

testo a cura di Tommaso Mattei

ideazione di Elena Marazzita

          GUARDA IL VIDEO

Il Nico Gori Swing 10tet che presenta un repertorio formato da brani della tradizione delle storiche big band, di autori come Benny
Goodman e Count Basie e brani originali dello stesso Gori, sempre ispirati alla tradizione swing degli anni ’30. Prestigiose le loro
collaborazioni nei concerti dal vivo: Renzo Arbore, Stefano Bollani, Rossana Casale, Bosso, loro special guest nel concerto del
febbraio 2017 al Museo Piaggio. Seppur con un organico ridotto rispetto alla big band classica, gli arrangiamenti, il sound ricercato
e la scelta del repertorio sono volti a recuperare quel rapporto tra musica, spettacolo e ballo proprio delle grandi orchestre jazz di
quegli anni.

che sta fondando il suo mito distruggendo tutti gli altri. La storia è quella di Jay Gatsby che vuole ad ogni costo riconquistare Daisy
Fay ed ogni sua azione è tesa a quell’unico scopo: l’enorme casa comprata a West Egg (toponimo inventato da F. S. Fitzgerald
per Long Island) sulla sponda opposta esattamente di fronte alla casa di Daisy, le lussuose feste, tutto per riconquistare la sua
adorata che nel frattempo ha sposato il ricco Tom Buchanan.

dell’America che sta crescendo. La mancanza di affetti autentici, la solitudine, l’incomunicabilità e l’indifferenza. Alle sensazionali
feste di Gatsby nessuno parla, nessuno si conosce, tutti sono entusiasti di incontrare gente sconosciuta; nessuno è interessato
davvero all’altro, nessuno conosce davvero Gastby e nessuno sembra nemmeno interessato a conoscerlo.

Coppola con Robert Redford e l’ultima di Luhrmann con Di Caprio. Un’opera sulla vacuità, sull’assenza dei veri valori, degli affetti
autentici, sulla solitudine, sulla noia, sul dramma del mito americano.

                                                 AidaStudio Produzioni
                                 Distribuzione esclusiva a cura di AidaStudio Produzioni

                                                                               PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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TEATRO-MUSICA                                                       7

                                     ALESSANDRO HABER
                        in PAGLIACCI di LEONCAVALLO
                    parla di amore, che si conclude con la cronaca di un omicidio passionale.

ARTISTI
Alessio Boni, voce recitante

Oscar Bonelli, musiche dal vivo, accompagnamento con
canto armonico gutturale e gregoriano

strumenti di scena: duduk, setar, gambus, gong, mizmar,

daf, tromba tibetana, zurna, esraj, conchiglia, campana
tibetana, def riqq, dan moi ronzoni, hang, sansula.

adattamento e testi originali a cura di
Margherita Romaniello

Attraverso un’esibizione unica, un encomiabile Alessandro Haber, attore di teatro e di cinema, porta in scena la recita di “Pagliacci”,

tutto il mondo.
In un crescendo di pathos e emozione, Haber racconta la storia di “Pagliacci” accompagnato dal suono di un trio di eccezione.

un omicidio passionale.
Le voci di Nedda, Canio, Tonio, Beppe e Silvio animate da un Grande Haber, e l’accompagnamento dei meravigliosi temi musicali
di Leoncavallo.

e sulla cultura dei nostri giorni.

                                                   AidaStudio Produzioni
                                        Distribuzione esclusiva a cura di Aida Studio

                                                                               PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
                                                              ELENA MARAZZITA: (+39) 347 3342211 - elena.marazzita@aidastudio.it
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TEATRO-MUSICA                                                       8

                             ALESSANDRO PREZIOSI
                 in OTELLO DALLA PARTE DI CASSIO
              Immaginiamo di essere catturati nel mezzo di un triangolo amoroso di cui non
              siamo consapevoli. Immaginiamo qualcuno mentire sulle nostre intenzioni e sul
              nostro comportamento a nostra insaputa. Immaginiamo di perdere il lavoro e di
              avere il nostro nome offuscato a causa di qualcosa che non abbiamo mai fatto né
              pensato. Immaginiamo di essere traditi dall’amore per la menzogna e da chi vuole
                            la rovina di spiriti nobili. Immaginiamo di essere Cassio.

ARTISTI
Alessandro Preziosi, voce recitante

Rebecca Woolcock, pianoforte

musiche di G. Verdi e G. Rossini

testo a cura di Tommaso Mattei

ideazione di Elena Marazzita

          GUARDA IL VIDEO

Otello – una delle più note opere di William Shakespeare viene messo in scena per la prima volta nel 1604 – è la tragedia della

complesso gioco di contrasti, ambiguità, ribaltamenti: realtà e apparenza, verità e menzogna, fedeltà e odio, luce e ombra si
esaltano nello scontro tra i due protagonisti maschili. Il nero Otello è il soldato ingenuo e primitivo che conosce solo l’amore

rivela l’anima nera e diabolica di chi si arroga il potere di plasmare la volontà altrui per piegarla al suo disegno, pura astuzia che si
compiace tenebrosamente del male.
Questa è la lettura della storia a cui siamo soliti assistere. Ma…
Immaginiamo di essere catturati nel mezzo di un triangolo amoroso di cui non siamo consapevoli. Immaginiamo qualcuno mentire
sulle nostre intenzioni e sul nostro comportamento a nostra insaputa. Immaginiamo di perdere il lavoro e di avere il nostro nome
offuscato a causa di qualcosa che non abbiamo mai fatto né pensato. Immaginiamo di essere traditi dall’amore per la menzogna
e da chi vuole la rovina di spiriti nobili.
Immaginiamo di essere Cassio.
In questo dramma di grandi sentimenti, di fulminee e cieche passioni che divampano e consumano gli individui, accompagnati
dalle note di Verdi e Rossini – autori delle più note versioni operistiche dell’Otello – racconteremo “Otello: dalla parte di Cassio”.

                                            AidaStudio Produzioni e Khorateatro
                                  Distribuzione esclusiva a cura di AidaStudio Produzioni

                                                                                 PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
                                                              ELENA MARAZZITA: (+39) 347 3342211 - elena.marazzita@aidastudio.it
                                                                                          www.aidastudio.it
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9

                                               ALESSIO BONI
                         in COGLI L’ATTIMO CHE FUGGE
               L’assoluta temporaneità del presente, del giorno, dell’attimo, unica certezza lasciata
               agli uomini. Orazio è sempre stato un autore moderno, apprezzato e sicuramente
                                            il più tradotto nel mondo.

Alessio Boni, voce recitante

Oscar Bonelli, musiche dal vivo, accompagnamento con
canto armonico gutturale e gregoriano

adattamento e testi originali a cura di

Accompagnato dal suono mistico e lisergico di oltre trenta strumenti provenienti da tutto il mondo e apparecchiati in scena su un
tappeto dal musicista Oscar Bonelli, Alessio Boni interpreta il poeta latino Quinto Orazio Flacco, vissuto sotto l’impero di Augusto.

le Satire, gli Epodi, le Epistole, Orazio racconta se stesso in prima persona. Dipingendo con tratto colto, ironico e non accusatorio,
ma anche meditativo, malinconico e sentimentale sia la sua esistenza sia la società romana del suo tempo, i suoi legami con i

cari; e ancora suggerendo il segreto di una vita senza troppe illusioni, senza il pensiero di un’esistenza ultaterrena, ma piuttosto
cogliendo l’assoluta temporaneità del presente, del giorno, dell’attimo, unica certezza lasciata agli uomini.

esegue senza spartito e senza scrittura le sue musiche, lo spettatore verrà rapito in un viaggio lungo duemila anni e breve settanta

circoli culturali, orti e ville di campagna.
Tanti i personaggi raccontati, i caratteri tratteggiati minuziosamente e con piglio incredibilmente divertente, ironico e

di vino con un estremo e a volte ottuso birignao.

                                          Distribuzione a cura di AidaStudio Produzioni
                                               da un’idea di Margherita Romaniello

                                                                               PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI

                                                                                        www.aidastudio.it
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TEATRO-MUSICA                                                   10

                                           ALESSIO BONI
                            in JOYCE CHAMBER MUSIC
             “La musica è stata una delle grandi passioni della mia vita… Essa m’ha portato
             gioie e certezze ineffabili, e mi ha dato la prova che qualcos’altro esiste oltre il
             nulla, contro il quale sono andato sempre a sbattere, dovunque. Essa corre come

ARTISTI
Alessio Boni, voce recitante

I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino

musiche a cura di Lorenzo Fiorentini

testo a cura di Gabriele Marchesini

ideazione di Elena Marazzita

del romanzo ottocentesco. Joyce avrebbe desiderato donarsi alla musica e al canto; aveva ereditato dal padre una voce tenorile
e, per un periodo, aveva addirittura pensato di tentare la carriera di cantante ma non ebbe successo: non tutti sanno che l’autore
delle pagine memorabili dell’Ulisse – per sanare le ferite della propria esistenza, vissuta tra gli stenti, prevalentemente in terra
straniera – si dedicò alla letteratura quasi come “ripiego”!
Grande amante di Verdi e Puccini, era amico dei tenori irlandesi John McCormack e John Sullivan, nonché convinto sostenitore

Non è dunque un caso che moltissimi compositori, da subito, abbiano dimostrato interesse per il suo repertorio verbale, con una
tempestività che ha arriso a pochi autori d’avanguardia nel Novecento.
Lo spettacolo è costruito sugli innumerevoli interessanti spunti musicali presenti nei suoi testi, nelle sue poesie e nella sua

muove proprio sulla musica, intesa come componente costante, presenza fondamentale e imprescindibile nella vita e nell’opera
di Joyce.

                                                 AidaStudio Produzioni
                                 Distribuzione esclusiva a cura di AidaStudio Produzioni

                                                                              PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
                                                            ELENA MARAZZITA: (+39) 347 3342211 - elena.marazzita@aidastudio.it
                                                                                       www.aidastudio.it
DANTE 2021 | TEATRO-MUSICA                                                11

      ALESSIO BONI e MARCELLO PRAYER
                                   in ANIMA SMARRITA
                               Concertato a due su Dante Alighieri
                             a cura di Alessio Boni e Marcello Prayer

ARTISTI
Alessio Boni e Marcello Prayer, voci recitanti

Come ci ha insegnato il nostro maestro Orazio Costa Giovangigli:
“L’individuo, grazie alla Poesia, ha la rivelazione di una zona del suo essere quanto mai segreta e intensa. E una volta che essa è
rivelata, lo spettatore la conserva sempre.”

a servizio della parola.

verso la Visione dantesca.

                                        Per il VII centenario dalla morte di Dante
                                      Distribuzione a cura di AidaStudio Produzioni

                                                                             PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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TEATRO-MUSICA                                                   12

     ALESSIO BONI e MARCELLO PRAYER
                             in CANTO DEGLI ESCLUSI
                                   Concertato a due per Alda Merini

             “Se un poeta dona le proprie carte con l’intenzione di regalare i propri patimenti,
             le ansie, le sue mille anime, gli altri dovrebbero ringraziarlo perché, con gli occhi
                         rarefatti dalla follia, sta guardando il destino anche per loro.

ARTISTI
Alessio Boni e Marcello Prayer, voci recitanti

         GUARDA IL VIDEO

Dopo Pavese e Pasolini, abbiamo scelto di continuare il gioco della Poesia nella nudità scenica con Alda Merini, dove le nostre voci
si alternano e s’intrecciano (come sempre) per diventarne Una, a cadenzare la ritmicità del Suoverso di forte intensità emotiva nel
grumo di cantraddizioni che l’hanno abitata.

Abbiamo immaginato d’ascoltare la Sua voce dettarci, come gli antichi rapsodi, il Libro di Poesia da mettere in voce: così è nata
la necessità di questo altro viaggio che ora proponiamo.

                                       Distribuzione a cura di AidaStudio Produzioni

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TEATRO-MUSICA                                                     13

                                        ANNA FOGLIETTA
     in STORIE DAL DECAMERONE. UNA GUERRA
                                  cavità remote del mare e dalle macerie sulla terra.

ARTISTI
Anna Foglietta, voce recitante

Francesco Mariozzi, violoncello

testo a cura di Michele Santeramo

musiche originali di Francesco Mariozzi

          GUARDA IL VIDEO

È una storia di malessere, di presa di coscienza di quel malessere, di quella propria personale “peste”.

una decisione che le segnerà la vita.
Anche per lei, una storia del Decamerone sarà la guarigione.

RASSEGNA STAMPA
Anna Foglietta affronta con autorevolezza il lavoro di Santeramo fatto di cambi di registro, con la tragedia che incombe inogni
momento. Forse il personaggio(se di personaggio si può parlare) in cui l’attrice ha dato il meglio di sé, è proprio il mare, un Nettuno
che perde ogni sentimento umano. Una prova complessiva che ha avuto un successo meritato.
Michele Manzotti – La Nazione

tensioni e brividi provenienti dalle cavità remote del mare e dalle macerie sulla terra. I personaggi di questo racconto non portano un
nome, un cognome, né un’età ben precisa. E così il tempo, lo spazio, non subiscono l’onere di essere piegati a un’etichetta singola,

Enrico Esposito – Termopolio.it

                           Produzione 2018 Fondazione Teatro della Toscana – FestiValdera

                                                                               PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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TEATRO-MUSICA                                                        14

                                  AMANDA SANDRELLI
                             in IL TANGO DEL MARINAIO
              Una storia di emigranti e magia, di amore ed oblio. O meglio, la storia di chi non

ARTISTI
Amanda Sandrelli, voce recitante

Carmine Ioanna,

Roberto Ballestracci, illustrazioni

regia a cura di Giovanni Clementi

I profumi del ciauscolo e del brodetto rimasti al di là dell’Oceano, nelle lontane Marche, a qualche mese di Bastimento… Bastimenti
che continuano a scaricare sotto le arcate del Ponte di ferro, nella città delle Buone Arie, uomini e donne in cerca di fortuna.
E cosa potrebbe mai fare una povera “zoppetta” marchigiana, se non innamorarsi del ragazzo, dai capelli lunghi, appena sbarcato?
Un amore violento, mai rivelato, impossibile, che brucia lo stomaco ed il cuore. E Filomena, questo è il suo nome, che diventa la
Bruja (la strega) del Barrio. Un secolo e più di vita trascorsa nei “sozzi vicoli” a leggere carte a zitelle dall’alito pesante e consigliare
cavalli a scommettitori incalliti.
Poi la Storia irrompe a scompaginare sonnacchiose abitudini e languide illusioni. E non bastano i goal di Mario Kempes o i lanci

La storia di una donna, che mai ha conosciuto l’amore, ma, nonostante tutto, continua ad aspettare il suo marinaio, nascosta
dietro le persiane, per un ultimo tango sul vecchio ponte nero di ruggine.
Una storia di emigranti e magia, di amore ed oblio. O meglio, la storia di chi non vuole dimenticare. Di chi vuole essere un testimone
a tutti i costi.

                                   AidaStudio Produzioni in collaborazione con Cronopios
                                   Distribuzione esclusiva a cura di AidaStudio Produzioni

                                                                                   PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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TEATRO-MUSICA                                                      15

                                         ANDREA BOSCA
                                                      in ORFEO
              Una sola clausola infatti v’era da rispettare lungo il percorso di risalita verso la
                   luce: mai Orfeo avrebbe dovuto voltarsi per guardare Euridice seguirlo.

ARTISTI
Andrea Bosca, voce recitante

Giulio Tampalini, chitarra

Bianca Melasecchi, autrice

testo a cura di Bianca Melasecchi

Edizioni Curci

          GUARDA IL VIDEO

Il mito di Orfeo viaggia da secoli tra le pagine dei più grandi scrittori, Ovidio, Rilke, Campana, Pavese.Il cantore Orfeo che persino
gli inferi riuscì ad ammaliare con la sua cetra, ha continuato nel tempo a tessere incanti seducendo illustri penne, facendo sì che

voleva per sé, scende nel buio della terra d’Averno per riportarla a casa. La regina ed il re degli inferi, commossi dal racconto di
un amore grande quale fu quello tra il cantore e la sua Euridice, permisero ad Orfeo di riportarla tra i vivi. E vi sarebbe riuscito, se

avrebbe dovuto voltarsi per guardare Euridice seguirlo. Ma Orfeo si voltò e la sua bella, ormai divenuta scolorita immagine di
quella che era sua moglie, venne risucchiata all’indietro.
Le declinazioni nelle quali il mito si è evoluto sono diverse. Con questo nostro progetto non abbiamo la pretesa di raccontar
meglio, di quanto non sia stato già fatto, il mito di Orfeo, sarà lui stesso che vi accompagnerà lungo il cammino del mistero che
lo vede protagonista, attraverso le diverse ed eccelse interpretazioni che grandi scrittori ne hanno tratto, cercando assieme al
pubblico una via per capirne l’essenza e ritrovar così se stesso.

                                  Distribuzione esclusiva a cura di AidaStudio Produzioni
                                            da un’idea di Margherita Romaniello

                                                                                PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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                                                                                         www.aidastudio.it
TEATRO-MUSICA                                                      16

                              CLAUDIO SANTAMARIA
         in STORIE DAL DECAMERONE. IL POTERE
                  C’è un potente dalle cui decisioni dipendono la vita e la morte delle persone.

ARTISTI
Claudio Santamaria, voce recitante

Francesco Mariozzi, violoncello

testo a cura di Michele Santeramo

musiche originali di Francesco Mariozzi

          GUARDA IL VIDEO

C’è un potente dalle cui decisioni dipendono la vita e la morte delle persone.
Questo è il vero potere, comandare sulla vita.
Lui però, ad un certo punto, di fronte a un viso pulito e bello, dovrà prendere decisioni che gli ammalano l’anima.
Nel Decamerone troverà la guarigione.

RASSEGNA STAMPA
“Il Potere” di Michele Santeramo interpretato da Claudio Santamaria e da Francesco Mariozzi al violoncello costituisce il terzo tassello

correlativo oggettivo delle proprie. […] Il violoncello di Francesco Mariozzi disegna sinfonie acute, da orchestra, che tracciano vertigini
clamorose che gettano il pubblico nel pieno dello sconforto confessato dal suo protagonista. Impeccabile Claudio Santamaria
nell’incontrollabile e volontario declino che investe l’uomo nel corso del suo racconto.”
— Enrico Esposito – Termopolio.it

                            Produzione 2018 Fondazione Teatro della Toscana – FestiValdera

                                                                                  PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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TEATRO-MUSICA                                                    17

                                                           ELIO
                                                    in CASI… !
             Ascoltare Charms e Schostakovich è un’esperienza sinceramente curiosa: si
             viene presi di sorpresa, tormentati, raggirati, illusi, traditi … per poi ritrovarsi,
                                         semplicemente, a ridere!

ARTISTI
Elio, voce recitante

I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino – quartetto
d’archi

letture da “Casi” di Daniil Charms

musiche di D. Shostakovich

ideazione di Elena Marazzita

Questo progetto nasce dalle suggestioni tratte dalle pagine di Casi di Daniil Charms, nato a San Pietroburgo nel 1905 e morto nel
1942 in un manicomio criminale di Leningrado. Racconti, frammenti, lampi: si piange dal ridere, si sospira, si vola! Indubbiamente

Gatti che posano da maggiordomo, cani che si stendono sui fornelli. Individui che si prendono a colpi di cetrioli o muoiono di
insonnia per paura dei topi. Personaggi strampalati, parlatori infaticabili, logici illogici, narratori memorabili, voci che, messe
insieme, creano un coro acuto, tragicomico e paradossale.
A fare da contrappunto alla lettura dei brani scelti di Casi è la musica di Dmitrij Shostakovich uno tra i più importanti compositori
della scuola russa e, più in generale, della musica del Novecento.
Ascoltare Charms e Schostakovich è un’esperienza sinceramente curiosa: si viene presi di sorpresa, tormentati, raggirati, illusi,
traditi … per poi ritrovarsi, semplicemente, a ridere!

                                                  AidaStudio Produzioni
                                       Distribuzione esclusiva a cura di Aida Studio

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TEATRO-MUSICA                                                     18

                                                FABIO TESTI
                     in CONCERTO D’AMORE IN VERSI
                                      “La poesia non cerca seguaci, cerca amanti”.

ARTISTI
Fabio Testi, voce recitante

Andrea Candeli, chitarra

testi di F. Garcia Lorca, P. Neruda, P. Salinas, J. Prevert

musiche di A. Piazzolla, E. Morricone, G. Bizet, J. Ibert, F.
Sor, M. de Falla

La lettura calda e suadente di Fabio Testi restituisce la magia delle più intense voci poetiche del Novecento spagnolo accompagnato

I brani e le composizioni poetiche di Garcia Lorca, Pablo Neruda, Pedro Salinas, Jacques Prevert danzano sulle note di Piazzolla,
Morricone, Bizet, Ibert, dipingendo quell’Andalusia gitana ricca di tradizioni folklore, fortemente dominate da sentimenti, emozioni
profonde e semplicità primitiva.
Di fronte al bivio che tiene un amante sospeso tra l’amore e l’odio, la gioia e il dolore, il consenso e il dissenso, l’amore diviene, in
un magistrale gioco di parole, una “morte viva”.
“Concerto d’Amore in versi” racconta l’insondabile potenza dell’Amore, conduce ai vertici della passione, descrive con originalità
lo spettacolo del mondo amoroso offrendo allo spettatore arie e parole in cui l’amore pur diventando sofferto, complicato,
angosciante e oscuro resta sempre l’unica dimensione “reale” e vitale dell’animo umano.
“La poesia non cerca seguaci, cerca amanti”.

                                  Distribuzione esclusiva a cura di AidaStudio Produzioni

                                                                                 PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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TEATRO-MUSICA                                                   19

                            FABRIZIO BENTIVOGLIO
                          in COSÌ FAN TUTTE,
                     DALLA PARTE DI DON ALFONSO

                                               gli uomini non cambiano mai!

ARTISTI
Fabrizio Bentivoglio, voce recitante

Francesca Giovannelli, pianoforte

testo a cura di Bianca Melasecchi

ideazione di Elena Marazzita

Edizioni Curci

Con questo reading Fabrizio Bentivoglio tramite il personaggio di Don Alfonso porta in scena lo stretto legame tra Strehler e

Si racconta al contempo un’opera amaramente comica, destabilizzante, complessa e a tratti straniante.

morale per giunta è esplicitamente pessimista: non c’è possibilità di miglioramento e di redenzione per l’essere umano, uomo o
donna che sia.

sono venali e pieni di amor proprio. Cosa c’è di più attuale di questo? In fondo forse Mozart e Da Ponte avevano ragione: gli uomini
non cambiano mai!

                                                  AidaStudio Produzioni
                                       Distribuzione esclusiva a cura di Aida Studio

                                                                              PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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DANTE 2021 | TEATRO-MUSICA                                                   20

                                FABRIZIO BENTIVOGLIO
                                                in DANTE VIVE
              A partire dal racconto tragico dell’esperienza dell’esilio, riprendono vita le vicende

ARTISTI
Fabrizio Bentivoglio, voce recitante

Maurizio Camardi, sassofoni e duduk

                     chitarre

musiche a cura di Maurizio Camardi

testo a cura di Andrea Tavani

ideazione di Elena Marazzita

Alighieri Dante è condannato per baratteria, frode, falsità, dolo, malizia, inique pratiche estortive, proventi illeciti, pederastia, e lo

muoia».
Recita così il testo della sentenza emessa dal tribunale cittadino che segnò per sempre la vita del Sommo Poeta e insieme la

distruggergli il nido, buttargli giù la casa pietra a pietra, sasso a sasso, trave a trave.

ripensamento della sua poetica, che costituì l’humus ideologico e stilistico del suo capolavoro immortale: la Divina Commedia.

poeta, anacronistico e impopolare in vita, in una trionfale rivalsa. Seguiranno, Mazzini, Cesare Balbo, Cavour, Garibaldi, concordi

genere musicale preciso ma piuttosto un territorio fatto di suggestioni ed emozioni che rafforzano il senso della parola. Citazioni
di Jazz, Word Music, Blues e Psichedelia sono pensate in una tessitura omogenea e in funzionale all’insieme.

                                           Per il VII centenario dalla morte di Dante
                                                      AidaStudio Produzioni
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TEATRO-MUSICA                                                 21

                          FRANCESCO MONTANARI
                                in PROCESSO A SHYLOCK
              possibilità di fuga e ci mette di fronte alla complessa contraddittorietà dell’umano,
               alla sua incapacità di costruire un mondo adeguato ai suoi struggenti desideri.

ARTISTI
Francesco Montanari, voce recitante

Nico Gori, clarinetto

Massimo Moriconi, basso elettrico

musiche a cura di Nico Gori

testo a cura di Tommaso Mattei

ideazione di Elena Marazzita

          GUARDA IL VIDEO

è l’immagine che segna la vicenda e disegna un ponte tra la carne e il suo simbolo, l’oro.

passioni in questa storia si traducono in denaro, in oro, in gioielli.

contraddittorietà dell’umano, alla sua incapacità di costruire un mondo adeguato ai suoi struggenti desideri.
II mondo concreto di Venezia si contrappone al mondo mitico di Belmonte, ma i problemi degli uomini a delle donne che li
abitano sono gli stessi: la malinconia d’amore, il valore del denaro che non basta a riempire la vita, il dilemma della scelta del

gaudenti, mercanti cristiani e usurai ebrei, belle ereditiere e servi deformi – si preoccupano della propria sopravvivenza e della
propria felicità, difendendo con feroce determinazione il proprio ideale di vita come l’unico possibile, calpestando la tolleranza e

Shakespeare ci regala un formidabile affresco della natura umana e il mondo che ci sembra così equilibrato, chiaramente diviso
in buoni a malvagi, colpevoli e innocenti, eletti e reietti, mostra le sue crepe e si rivela fragile, precario e relativo.
È chiaro perché Shakespeare apra la sua opera con la meravigliosa battuta di Antonio “…questa malinconia mi confonde… e
non so più chi sono”: allora come oggi, ci sfugge la radice più profonda della felicità, distratti come siamo a preoccuparci di una
sopravvivenza che vorremmo eterna, e ci troviamo a combattere con gli inferni di guerra, sopraffazione e vuoto che noi stessi
abbiamo creato. Solo rinunciando alla tentazione di fermare la vita con l’acquisizione di labili certezze, si riesce ad abbracciare
il senso profondo dell’opera: una grande tenerezza per la feroce ma anche disarmata lotta per l’esistenza che accomuna tutti –
al di là di ogni razza, censo o dote di natura – e dunque la profonda necessità della tolleranza e del rispetto reciproci che tutti i

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TEATRO-MUSICA                                                 22

                               GIANCARLO GIANNINI
                        in OMAGGIO A SHAKESPEARE

                                           darà una irripetibile interpretazione.

ARTISTI
Giancarlo Giannini, voce recitante

Marco Zurzolo, sax

Andrea Candeli, chitarra

Shakespeare, non cessa di stupirci per la sua complessità, bellezza, varietà e modernità dei personaggi e delle trame.

allestimenti, ma dalla celebre voce di Giancarlo Giannini che ne darà una irripetibile interpretazione.

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TEATRO-MUSICA                                                      23

                                     ISABELLA FERRARI
                                                       in FEDRA
              La poesia e il mito greco, ovvero le radici e l’essenza stessa della comune cultura

                                     importanti poeti ellenici del ventesimo secolo.

ARTISTI
Isabella Ferrari, voce recitante

Georgia Privitera, violino

regia a cura di Maria Vittoria Bellingeri

testo a cura di Ghiannis Ritsos

da Ghiannis Ritsos, uno dei più importanti poeti ellenici del ventesimo secolo. Protagonista Isabella Ferrari, attrice amatissima

A lungo internato nei “campi di rieducazione nazionali” a causa del suo manifesto marxismo, decisamente poco gradito nel
dopoguerra greco, tra la guerra civile e la dittatura dei colonnelli, Ghiannis Ritsos, attraverso una lingua piana, diretta e per questo

della sensazione pura tutto il dolore di una vita di opposizione al regime.
Anche Ritsos, come tanti drammaturghi, da Seneca a D’Annunzio, sedotto dal mito di Fedra, le ha dedicato un’opera, concentrandosi
sul suo eros proibito, sulla sua psicologia.
La dichiarazione d’amore della Fedra di Ritsos ad Ippolito è una confessione che si svela gradualmente, sofferta, dilazionata con

La “sua” Fedra esplora i turbamenti contrastanti di una donna vittima delle proprie passioni e dei sensi di colpa che ne scaturiscono.
Un monologo di grande intensità trova nell’interpretazione di Isabella Ferrari una preziosa e intensa dimensione di poesia e di
sogno, impreziosita dalle note del violino di Georgia Privitera.

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TEATRO-MUSICA                                              24

                                      LAURA MORANTE
                                     in BRIVIDI IMMORALI
              venti umorali su un mondo di relazioni e affetti, attraversato da una quotidiana
                                       violenza, piccola o grande.

ARTISTI
Laura Morante, voce recitante

Maurizio Camardi

Famiglie, coppie in crisi, omicidi e amici: storie di verità taciute che assumono, senza volerlo, le
sembianze di una bugia.
Tradimenti e paure alimentati da vecchi rancori o da accadimenti fortuiti, fraintendimenti e rimpianti
serbati per anni che arrivano improvvisi a scompaginare le carte, a scrivere da capo un inizio o una

Irregolari e spiazzanti, quasi si muovessero al ritmo di un’improvvisazione jazz, diversissimi eppure

da venti umorali su un mondo di relazioni e affetti, attraversato da una quotidiana violenza, piccola
o grande.
Ma sopra ogni cosa, su queste donne inquiete, fragili, contradditorie, su questi uomini razionali e
infantili, su bambini sognanti e feroci, su città familiari come case di campagna e case di campagna
sterminate come continenti da esplorare, veleggia un’esatta, implacabile ironia che, nel disordine
degli elementi, scova una bellezza insensata: la melodia disarmonica, imprevedibile e trascinante
su cui il destino ci invita a ballare.

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TEATRO-MUSICA                                                   25

                                     LAURA MORANTE
                                                    in MEDEA
                                      ogni coscienza di bene e di male, e uccide.

ARTISTI
Laura Morante, voce recitante

Lorenzo Fuoco, violino

Salvatore Monzo, pianoforte

in fa minore n.1 op.80

adattamento del testo a cura di Laura Morante

         GUARDA IL VIDEO

Euripide con Medea rappresenta l’indicibile e l’irrappresentabile del cuore umano nelle sue pieghe più profonde e nelle sue parti
più oscure e riposte, dove istinto e intelletto, passione e ragione si mescolano e si confondono senza che sia possibile separarle,
dove la logica, divenuta paralogismo, salva l’onore perché salva le apparenze, ma obbedisce alle ingiunzioni di una forza oscura,
dove l’assoluto smarrimento si coniuga con la lucidità estrema.
Medea è veramente umana nella complessità del suo carattere: è una donna di straordinaria razionalità ma anche di estrema
passionalità e la molteplicità dei gesti è il risultato del diverso e mutevole rapporto di forze tra esigenze razionali e istanze

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TEATRO-MUSICA                                                    26

LAURA MORANTE ed EUGENIA COSTANTINI
                                                  in IL BALLO
                reading musicale tratto da Il Ballo di Irène Némirovsky
             “Ci vuole metodo, cara mia… Per il primo ricevimento, tanta e tanta gente, più facce
             possibili… Solo al secondo o al terzo si può fare una cernita… Ma questa volta
                                      bisogna invitarne a bizzeffe…”.

ARTISTI
Laura Morante, voce recitante

Eugenia Costantini, voce recitante

Francesca Giovannelli, pianoforte

musiche di C. Debussy, F. Poulenc, Satie, R. Hahn,
M. Ravel

testo a cura di Laura Morante ed Eugenia Costantini

ideazione di Elena Marazzita

In questo reading, che nasce da un adattamento taetrale tratto dall’omonimo libro di Irène Némirovsky, oltre alla tematica della

vita reale) emerge un ritratto sagace e beffardo sulla borghesia francese, evidenziandone vizi e difetti, con un risultato eccellente
e altamente esplicativo della società frivola, pettegola e ridicolmente piena di sé che caratterizzava quegli anni. Con una scrittura
scarna ed essenziale, Il ballo riesce a raccontare un dramma dell’amore, del risentimento e dell’ambizione.
I Kampf neo ricchi, arroganti e altezzosi, per confermare la loro improvvisa e splendente ascesa, decidono di organizzare una

per la crudele decisione della madre di escluderla dall’”evento” e lasciarla a dormire persino nello ripostiglio mette in atto in
maniera istintiva e spietata una vendetta: una sera, tornando dalle sue solite lezioni di pianoforte, dopo aver consegnato un invito
solamente alla sua insegnante – l’unica che di fatti si presenterà – decide di non spedire gli altri, anzi, li getta nella Senna! La
sera della festa i Kampf attendono inutilmente l’arrivo degli ospiti e poiché non hanno nessuna esperienza della vita sociale, non
riescono a spiegarsi questa strana rinuncia da parte di tutti invitati.
Il pubblico assisterà impotente alla tremenda escalation della storia con un po’ di apprensione. L’ironia della sorte aiuterà a
sdrammatizzare e a rendere il tutto diabolicamente divertente!

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TEATRO-MUSICA                                                 27

               LUCIA MASCINO e FILIPPO TIMI
                               in IL PICCOLO PRINCIPE
      Adattamento da “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupèry

ARTISTI
Lucia Mascino e Filippo Timi, voci recitanti
I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino
Lorenzo Fuoco, violino
Andrea Tavani, violino
Herber Dezi, viola
Viktor Jasman, violoncello
Marco Salvatori, oboe
Elaborazione drammaturgica e regia a cura di
Lucia Mascino e Filippo Timi

“Il Piccolo Principe” è la storia dell’incontro in mezzo al deserto tra un aviatore e un buffo ometto vestito da principe che è
arrivato sulla Terra dallo spazio.

C’è la saggezza di chi guarda le cose con occhi puri, la voce dei sentimenti che parla la lingua universale, e una sincera

bambini, ma anche a quello degli adulti che hanno perso la capacità di ascoltare davvero.

                          Coproduzione I Concerti nel Parco - AidaStudio Produzioni
                     Distribuzione esclusiva I Concerti nel Parco - AidaStudio Produzioni

                                                                           PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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TEATRO-MUSICA                                                  28

                                        LUIGI LO CASCIO
                                       in L’AFFARE VIVALDI
              La concatenazione degli eventi, per quanto bizzarra possa sembrare, è dovuta alla storia.
              Se conosciamo Vivaldi quanto lo conosciamo oggi, oltre le “Quattro stagioni”, ciò è dovuto
              a numerose peripezie dimenticate, e sono proprio queste peripezie – così assurde,
              intricate, incredibili, comiche, cariche di suspense che hanno ispirato la costruzione di
                      questo spettacolo di teatro-musica a tratti drammatico e a tratti farsesco.

ARTISTI
Luigi lo Cascio, voce recitante

Ensemble Modo Antiquo

Federico Maria Sardelli,

Enrico Casazza, violino

Raffaele Tiseo, violino

Bettina Hoffmann, violoncello

Gianluca Geremia, tiorba e chitarra

ideazione di Elena Marazzita

                                                                               DISPONIBILE DA GENNAIO 2022

Lo spettacolo è interamente dedicato all’opera di Vivaldi ispirandosi al testo “L’Affare Vivaldi” di
Federico Maria Sardelli, edito da Sellerio, vincitore del premio Comisso 2015 per la narrativa.
Luigi lo Cascio e Federico Maria Sardelli riscrivono il testo di questo questo leggibilissimo libro
raccontando la storia, l’itinerario attraverso i secoli, dei manoscritti di Vivaldi, di come hanno
rischiato di sparire nel nulla, e di come sono stati ritrovati e da chi.
Tra musiche inedite del giovane Vivaldi, magistralmente eseguite dall’ensemble Modo Antiquo, la
lettura di Lo Cascio si muove con grande agilità e sicurezza su diversi itinerari dando allo spettatore
l’opportunità di seguire, sia sul piano musicale, sia sul piano musicologico, l’affascinante percorso
di un enorme patrimonio musicale che ha rischiato di andare perduto. La fortuna popolare delle
“Quattro stagioni” di Vivaldi ha infatti certamente reso il nome del compositore familiare al grande
pubblico al punto forse di costituire un ostacolo alla conoscenza più ampia della sua opera, vasta,
complessa e affascinante.

I molti appassionati di Vivaldi pur apprezzando le sue composizioni orchestrali, la musica vocale, sia sacra che profana, non sanno
però che grandissima parte dell’opus vivaldiana è rimasta per secoli sepolta nella biblioteca di famiglie aristocratiche più o meno
decadute, e che ha rischiato di non veder mai la luce. Quello che rende lo spettacolo particolarissimo e fruibilissimo, è che questa
materia, potenzialmente oggetto di dotte dissertazioni e grande erudizione, è trattata da Lo Cascio con deliziosa leggerezza e

nazionale. In conclusione, uno spettacolo che chiunque abbia ascoltato con piacere la musica di Vivaldi dovrebbe vedere – e che
rimane piacevolissimo anche per chi si approccia per le prime volte al barocco!

                                  Distribuzione esclusiva a cura di AidaStudio Produzioni

                                                                               PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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TEATRO-MUSICA                                                    29

                                       LUIGI LO CASCIO
                                                 in L’INFINITO
             Sono trascorsi due secoli da quando il poeta, appena ventenne, scriveva una delle

             che, come un dipinto, un monumento, un’opera d’arte, parla agli uomini di qualsiasi
                  epoca con la stessa forza evocativa ed emozionante di quando fu scritta.

ARTISTI
Luigi lo Cascio, voce recitante

Erica Piccotti, violoncello

musiche di J. S. Bach

ideazione di Elena Marazzita

                                                                              DISPONIBILE DA GENNAIO 2022

con la stessa forza evocativa ed emozionante di quando fu scritta.
È la lingua pura della poesia che non conosce tempo, né spazio, né età. Una mostruosa intelligenza che abitava un corpo mostruoso,
chilometri di pagine scritte in versi e in prosa da un uomo alto solo 1 metro e 39, una cultura enciclopedica e un cuore adolescente.
Pur conscio di appartenere a quell’età moderna, e pur accettando il predominio di una poesia fondata sul pensiero e sulla
consapevolezza dell’infelicità, che si esprime attraverso il patetico, Leopardi non si rassegna ad escludere il carattere immaginoso
dai suoi versi. Così come non si rassegnerà a rinunciare alle illusioni, continuandole a vagheggiare attraverso la memoria e a
nutrire di esse la sua poesia.

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TEATRO-MUSICA | JAZZ                                            30

                                       LUIGI LO CASCIO
                           in OGNI RICORDO UN FIORE
             Luigi Lo Cascio, popolare e pluripremiato attore e regista siciliano, legge e interpreta

ARTISTI
Luigi lo Cascio, voce recitante

Nico Gori, sassofoni e clarinetto

Massimo Moriconi, contrabbasso, basso elettrico, chitarra
basso

musiche a cura di Nico Gori

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In viaggio da Palermo a Roma rileggendo i suoi duecentoquaranta (e oltre) tentativi di romanzo,

genere e stile possibili, senza mai riuscire a sceglierne uno, portare a termine un’opera e potersi
così dire scrittore.
“Sono un tipico esempio di come agisca in maniera diffusa lo spirito incerto e schizoide dei tempi,
per cui, mentre sto appena vivendo un’esperienza, mi sento accerchiato da tutte le cose che in
quello stesso istante sto perdendo. E migro. Trasmigro.”

protagonista: in ognuno degli incipit è contenuta una scheggia della sua vita, delle sue ossessioni,
delle sue paure e dei suoi desideri.

Lo spettacolo vede spazi ironici e leggeri alternati a temi più intensi e drammatici, sempre
accompagnati dalla emotiva, densa, evocativa atmosfera jazz di Nico Gori e Massimo Moriconi,
che dialogano attivamente con Luigi lo Cascio facendosi talvolta loro stessi attori.

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TEATRO-MUSICA                                                      31

                                       MARCO D’AMORE
        in STORIE DAL DECAMERONE. UN AMORE
              È la storia di un uomo e del suo malessere legato all’amore. Lui ha sempre
              creduto, per tutta la sua vita, che la verità sia la migliore compagna dell’amore. Ma
              perseguendo sempre la verità, ad ogni costo, che succede?Ci sarà una storia, nel

ARTISTI
Marco D’Amore, voce recitante

Francesco Mariossi, violoncello

testo a cura di Michele Santeramo

musiche originali di Francesco Mariozzi

È la storia di un uomo e del suo malessere legato all’amore. Lui ha sempre creduto, per tutta la sua vita, che la verità sia la migliore
compagna dell’amore. Ma perseguendo sempre la verità, ad ogni costo, che succede?
Ci sarà una storia, nel Decamerone, capace di guarirlo.

RASSEGNA STAMPA
“Il testo, profondo, lucido, si diffonde progressivamente lungo vedute di dissacrante sincerità che in alcuni passaggi lasciano
risuonare il tono di voce dal vivo di Michele Santeramo, la sua proverbiale ricerca della descrizione interiore dell’uomo e il desiderio
forte di inoltrarsi sino alla

intesa che consente a “Un Amore” di dilatarsi all’interno di un’atmosfera costantemente tesa, priva di assoluta stabilità per il giovane
protagonista.

applausi.”
– Enrico Esposito – Termopolio.it

                           Produzione 2018 Fondazione Teatro della Toscana – FestiValdera

                                                                                PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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TEATRO-MUSICA                                              32

                                  MASSIMO CARLOTTO
                                   in PENSIONE LISBONA
              Il reading racconta le vicissitudini esistenziali e amorose del signor Alfredo, che
              indossa abiti maschili solo quando è costretto a uscire, mentre al sicuro tra le mura
                               della pensione veste come una matura signora.

ARTISTI
Massimo Carlotto, voce recitante

Maurizio Camardi, sassofoni e duduk

Sergio Marchesini,

regno incontrastato del signor Alfredo, il proprietario dal passato misterioso e un presente
complicato.
Il reading, ispirato al romanzo di Massimo Carlotto “La signora del martedì”, racconta le vicissitudini
esistenziali e amorose del signor Alfredo, che indossa abiti maschili solo quando è costretto a
uscire, mentre al sicuro tra le mura della pensione veste come una matura signora.

passa, sulla vecchiaia che si affaccia all’orizzonte, sul corpo che muta e sulle passioni che non si
spengono mai.
Sul palco, insieme a Massimo Carlotto, due musicisti, Maurizio Camardi e Sergio Marchesini, che
oltre a suonare, dialogano, commentano, suggeriscono…

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TEATRO-MUSICA                                                    33

                                        MILENA VUKOTIC
                                       in PIERINO E IL LUPO
              magistralmente ogni strumento musicale a ciascun personaggio. La sua bravura è
              quella di cogliere le caratteristiche principali dei protagonisti e di renderle “udibili”
                                    grazie al diverso timbro dei vari strumenti.

ARTISTI
Milena Vukotic, voce recitante

I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino

e al contempo fa conoscere, attraverso il racconto, i vari strumenti dell’orchestra.

ciascun personaggio. La sua bravura è quella di cogliere le caratteristiche principali dei protagonisti e di renderle “udibili” grazie al

il corno è il lupo e le percussioni sono lo sparo dei fucili.
Milena Vukotic, attrice eclettica sulle scene da oltre mezzo secolo diretta da Ettore Scola, Federico Fellini, Luis Buñuel, Bernardo

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TEATRO-MUSICA | DANTE                                                 34

 MICHELE PLACIDO e VIOLANTE PLACIDO
                               in ULISSE IL FOLLE VOLO
             Un’avventura di mare, guerre e amore, di dèi, mostri e guerrieri che intrattiene e fa

ARTISTI
Michele Placido e Violante Placido, voci recitanti

musiche a cura di Marco Zurzolo, sax e contrabbasso

testo a cura di Vincenzo Manna

ideazione di Elena Marazzita

Ulisse è la ragione che vince la forza, lo stratagemma che imbriglia la violenza, l’arte della parola che incanta gli eserciti. Ma,
soprattutto, in epoca moderna, Ulisse è il desiderio di conoscenza, la scoperta dell’ignoto, il viaggio.

appassiona e fa sognare sulle folli ali dell’immaginazione.

                                        Per il VII centenario dalla morte di Dante
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TEATRO-MUSICA                                                     35

                                   PAOLO SASSANELLI
                             in LA LEGGENDA PAGANINI
                              Paganini non ripete? Scopritelo guardando lo spettacolo.

ARTISTI
Paolo Sassanelli, attore

Davide Alogna, violino

Giulio Tampalini, chitarra

regia a cura di Paolo Sassanelli

testo a cura di Bianca Melasecchi, Filippo Michelangeli,
Paolo Sassanelli

Edizioni Curci

Monologo in un atto per voce recitante, violino e chitarra
Nicolò Paganini (1782-1840) è stata una popstar della musica classica. Osannato in vita dal pubblico che gremiva i suoi concerti,
amato e protetto dai potenti – il cancelliere Metternich lo volle a Vienna, re Francesco II di Borbone lo nominò suo virtuoso da

Liszt, e in seguito Brahms e Rachmaninov, Paganini è un’icona della musica di tutti i tempi.

umani, al punto da alimentare il sospetto di immaginari patti con il diavolo, fu anche un valente chitarrista. Non suonando il

anima più incandescente e temeraria, alla chitarra concesse di esprimere le sue emozioni più intime e poetiche.
Ma Paganini fu soprattutto un uomo. Un uomo moderno, curioso, tormentato, interprete ideale dei profondi cambiamenti che tra

precaria, egli amò molto le donne e da loro ricambiato. Come la mediocre cantante comasca Antonia Bianchi che gli diede l’unico

terra consacrata. Il suo corpo verrà quindi imbalsamato e conservato nella cantina della casa dov’era morto. Solo molti anni dopo
verrà sepolto nel cimitero della Villetta di Parma.
“La leggenda Paganini” racconta al pubblico questo straordinario musicista attraverso un format che alterna una voce recitante,
quella del popolare attore Paolo Sassanelli che ha curato il testo con Bianca Melasecchi e Filippo Michelangeli, alle prodezze
musicali di due virtuosi di prim’ordine, il violinista Davide Alogna e il chitarrista Giulio Tampalini. Perché suonare Paganini non
è cosa da tutti, ci vogliono mani d’acciaio e anni di studio. Lo spettacolo è in un tempo unico, per non interrompere mai la
tensione dell’evento, e prevede l’esecuzione dei grandi capolavori del compositore genovese, i Capricci per violino solo, la Sonata
Concertata per violino e chitarra, Ghiribizzi e le Variazioni sul Carnevale di Venezia per chitarra, il celebre Cantabile in Re maggiore,
la prima Sonata per violino e chitarra dal “Centone” e il guizzo inconfondibile della “Campanella”, tratta dal terzo tempo del
Concerto n. 2 per violino e orchestra.

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TEATRO-MUSICA | PIAZZOLLA 2021                                             36

                                      PINO QUARTULLO
                          in TANGO WINE
                    OMAGGIO AD ASTOR PIAZZOLLA
              Un recital in musica tra versi celebri, classici e moderni, canzoni e umoristiche ballate:
              sovrani incontrastati il vino e il tango in un reading musicale che nell’anno 2021 rende
                omaggio al vino e ad Astor Piazzolla in occasione del centenario dalla nascita.

ARTISTI
Pino Quartullo, voce recitante

Lorenzo Fuoco, violino

Francesco Furlanich, bandoneon

Marco Martelli, contrabbasso

musiche di A. Piazzolla e A. Vivaldi

testi a cura di Pino Quartullo

ideazione di Pino Quartullo e Elena Marazzita

Un recital in musica che nell’anno 2021 rende omaggio ad Astor Piazzola in occasione del centenario dalla nascita tra versi
celebri, classici e moderni, canzoni e umoristiche ballate che vedono come sovrani incontrastati il vino e il tango. Da Euripide a
Pablo Neruda, da Quinto Orazio Flacco a Jorge Luis Borges, da De Filippo a Moliere, passando per Ernst Hemingway, Giorgio Gaber
e Woody Allen, versi immortali, canzoni popolari, battute memorabili di sceneggiature immortali, che ci svelano da tempi lontani

vibrazioni sensuali del tango e le fragranze del nettare degli dèi.

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TEATRO-MUSICA                                                      37

                                    SANDRO LOMBARDI
                                   in LA VALIGIA DI RAVEL
              L’intento di questo progetto è quello di aprire la valigia di Ravel per andare alla
              ricerca del grande mistero della sua musica, di questo suo non corrispondergli nel
              carattere. Stravinskij gli disse “voi non somigliate affatto alla vostra musica, ma
                                    siete l’esatto opposto”. Sandro Lombardi

ARTISTI
Sandro Lombardi, voce recitante

I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino

spettacolo a cura di Giovanni Scandella

drammaturgia a cura di Fabrizio Sinisi

luci a cura di Gianni Pollini

ideazione di Elena Marazzita

a volte ossessivo, sempre però dedito a un genio vissuto non solo come dote, ma anche e soprattutto come appassionata ed
estrema vocazione.
Con Sandro Lombardi vita di Ravel procede sul palco secondo lampi di musica e parole – come in un racconto, un itinerario per
tappe, un viaggio. Un’ottima occasione per conoscere davvero da vicino Maurice Ravel, compositore che entra a buon diritto
nell’olimpo dei più grandi, e tuttavia a differenza di molti altri suoi colleghi avvolto da un’ombra che ne interdice qualsiasi tentazione
leggendaria, Ravel costituisce un momento imprescindibile della storia della musica e della cultura europea, da qui nasce l’idea
di questo concerto.
Dall’elaborazione tutta personale della propria poetica al sogno spagnolo del Bolero, dalla conquista della fama al grande viaggio

alla conoscenza della sua musica, che a lungo è stata il simbolo di un’Europa fastosa e arrembante a cavallo tra due secoli.
Nella dimensione raccolta della musica da camera Ravel ricerca la varietà formale e timbrica che rendono inconfondibile la
ricchezza coloristica della sua orchestrazione.
Il Quartetto per archi e il Settimino presentano passaggi sonoramente così pieni e brillanti da poter essere immaginati in una
versione a piena orchestra. Degli stimoli artistici, culturali della sua epoca nulla sfugge a Ravel, che è divorato da un illimitato
appetito per ciò che è nuovo, raro, prezioso: la sonorità del cymbalon in Tzigane, l’irruzione del jazz e del blues nella Sonata per

                       AidaStudio Produzioni in collaborazione con Compagnia Lombardi-Tiezzi
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                                                                                 PER DISPONIBILITÀ E PREVENTIVI
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