Al capolinea del sud della Sicilia - Una proposta di allestimento per la tonnara di Marzamemi - Webthesis
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Al capolinea del sud della Sicilia Una proposta di allestimento per la tonnara di Marzamemi GIOVANNA GENNUSO
POLITECNICO DI TORINO A. A. 2020 - 2021 Dipartimento di Architettura e Design Corso di Laurea Magistrale in Architettura Costruzione CittA’ Tesi di Laurea Magistrale Al capolinea del sud della Sicilia Una proposta di allestimento per la tonnara di Marzamemi Relatori: Prof. Alessandro Armando Prof.ssa Simona CanepA Candidata: Giovanna Gennuso S266594
_ABSTRACT al fine di sottolineare l’importanza è stato creato un focus su alcune delle È per i suoi 1.637 km di costa e per che, nel tempo, ha rappresentato per tonnare presenti sul territorio siracusano la sua posizione geofisica che la Sicilia il popolo siciliano. In secondo luogo, che, poste nelle immediate vicinanze è fortemente caratterizzata dal suo dato lo stato di abbandono a cui sono della Tonara di Marzamemi, ne hanno rapporto con il mare. Sarà proprio questo soggette la maggior parte delle fabbriche indubbiamente influenzato la storia. forte legame col mare che renderà la delle tonnare che costellano la costa Il capitolo tre (3.0 _ Marzamemi e la pesca una delle attività principali svolte siciliana e, in particolar modo, le tonnare sua Tonnara) introduce e sottolinea su questo vasto territorio ed è attraverso presenti sul territorio della provincia di l’importanza che la Tonnara di lo studio della pesca del tonno che Siracusa, la volontà di porre attenzione Marzamemi ha avuto per la popolazione. la storia della sua popolazione verrà sull’argomento al fine di sensibilizzare Sarà proprio la Tonnara il nucleo da cui si raccontata. La pesca del tonno, oltre ad e promuovere la rifunzionalizzazione svilupperà l’intero borgo di Marzamemi. essere finalizzata al sostentamento della e la riqualifica di fabbriche che hanno Qui, la Tonnara di Marzamemi viene popolazione, in questa terra assume forti rappresentato un ruolo importante nel descritta nelle sue parti architettoniche caratteri che, ancora oggi, si manifestano corso del tempo e che, configurandosi e vengono raccontate le relazioni sociali fisicamente attraverso manufatti come grandi contenitori di storia e che, nel tempo, si sono create al suo architettonici quali le tonnare. La lunga tradizioni, meritano di essere valorizzate. interno allo scopo di sottolineare come la costa siciliana appare infatti ricca di edifici pesca del tonno per i siciliani non sia stata di archeologia industriale al cui interno Lo scopo del capitolo uno (1.0 una mera pratica atta al sostentamento veniva lavorato e conservato il tonno. _ Alle origini della pesca del tonno) ma anche motore economico e sociale. Punto di partenza della tesi sarà quindi è quello ricostruire storicamente le Il capitolo quattro (4.0 _ I musei di quarta la tonnara, intesa come manifestazione modalità e le ragioni attraverso cui la generazione e casi studio) definisce le fisica della lunga tradizione della pesca del tonno ha affondato le proprie caratteristiche di un museo di quarta pesca del tonno in Sicilia. L’idea di radici in Sicilia e quello di definire cosa si generazione mostrandone, attraverso raccontare le storie legate alla pesca intenda col termine “Tonnara” chiarendo la descrizione di alcuni casi studio, le del tonno attraverso la musealizzazione la sua duplice valenza di “tonnara caratteristiche. Infine, il capito cinque (5.0 della Tonnara di Marzamemi, presso di terra” e “tonnara di mare”. Definita _ Proposta di allestimento) racchiude al il comune di Pachino in provincia di storicamente la pratica della pesca del suo interno le proposte progettuali atte Siracusa, nasce da un duplice desiderio. tonno e sottolineata la sua importanza alla musealizzazione della Tonnara. In primo luogo, la volontà di conservare e storica, attraverso il capitolo due (2.0 tramandare una pratica, ormai obsoleta, _ Tonnare della Sicilia sud – orientale)
_INDICE _Introduzione _1.0 Alle origini della pesca del tonno: storia e definizione delle tonnare siciliane 1.1 Tonnara di mare 1.2 Tonnara di terra 18 24 1.3 Storiografia e narrazione 28 _2.0 Tonnare della Sicilia Sud - Orientale 2.1 La Tonnara di Portopalo di Capo Passero 2.2 La Tonnara di Vendicari 44 50 2.3 La Tonnara di Avola 54 _3.0 Marzamemi e la sua Tonnara 3.1 Il borgo 3.2 Le fabbriche della Tonnara 60 68 3.3 I contadini del mare 74 _4.0 I musei di quarta generazione e casi studio 4.1 Ex stabilimento Florio, Favignana (Trapani) 4.2 MU. DE. CO. Museo del costume, Donnafugata (Ragusa) 84 90 4.3 Museo del sale, Nubia (Trapani) 94 4.4 Museo della ceramica, Caltagirone (Catania) 98 _5.0 Proposta di allestimento _Conclusioni 102 _Ringraziamenti 8 9
_INTRODUZIONE borghese, Giovanni Verga, contrappone tentare, in nessun modo, di apportare “Una volta, mentre il treno passava vicino ad Aci- “l’ideale dell’ostrica” attraverso cui dei miglioramenti ad essa. L’ideale Trezza, voi, affacciandovi allo sportello del vagone, sottolinea la caparbia mentalità popolare dell’ostrica darà poi l’avvio ai cinque esclamaste: “Vorrei starci un mese laggiù!”. Noi che per Verga costituisce un grande romanzi racchiusi all’interno dell’opera vi ritornammo e vi passammo non un mese, ma lascito di valori. “Il ciclo dei Vinti” contenente anche il quarantott’ore; i terrazzani che spalancavano romanzo “Malavoglia”. Qui, i protagonisti, gli occhi vedendo i vostri grossi bauli avranno “Un dramma che qualche volta forse vi racconterò una famiglia di pescatori, attraverso creduto che ci sareste rimasta un par d’anni. e di cui parmi tutto il nodo debba consistere in ciò: delle diverse scelte di vita mirano, La mattina del terzo giorno, stanca di veder - che allorquando uno di quei piccoli, o più debole, o rovinosamente, al riscatto sociale. Ma eternamente del verde e dell’azzurro, e di contare i più egoista degli altri, volle staccarsi dal gruppo per la vita della bassa classe sociale, dei carri che passavano per via, eravate alla stazione, vaghezza dell’ignoto, o per brama di meglio, o per “vinti”, è realmente da considerarsi e e gingillandovi impaziente colla catenella della curiosità di conoscere il mondo, il mondo da pesce da guardarsi attraverso l’occhio critico vostra boccettina da odore, allungavate il collo per vorace com’è, se l’ingoiò, e i suoi più prossimi con e carico di giudizio dell’alta borghesia? scorgere un convoglio che non spuntava mai” 1 lui. - E sotto questo aspetto vedete che il dramma Come vedremo, la vita dei pescatori, non manca d’interesse. Per le ostriche l’argomento seppure umile, è da guardarsi con Attraverso queste parole Giovanni più interessante deve esser quello che tratta delle ammirazione in quanto è proprio grazie al Verga, nella sua Novella “Fantasticheria” insidie del gambero, o del coltello del palombaro duro lavoro da loro svolto è stato possibile contenuta all’interno dell’opera “Vita che le stacca dallo scoglio” 2 creare tradizione. Il lascito materiale e dei campi” descrive la maniera con cui immateriale della pesca e, in particolare, i due protagonisti del dialogo osservano Verga, utilizzando la metafora della pesca del tonno, ha fatto si che la e giudicano la realtà rurale della Sicilia dell’ostrica, sottolinea come gli abitanti Sicilia appaia oggi costellata da edifici di sottolineando il divario sociale che li di Acitrezza possano “salvarsi” solo ed archeologia industriale che meritano e caratterizza e che, indubbiamente, esclusivamente rimanendo ancorati necessitano di valorizzazione. influenza il loro modo di osservare lo al proprio scoglio. Attraverso l’ideale scenario che si mostra ai loro occhi. La dell’ostrica, Giovanni Verga annienta 1 Giovanni Verga, Fantasticheria, in Tutte le Sicilia appare qui come un luogo da cui ogni possibilità di miglioramento novelle, Milano, Mondadori, sfuggire, fatta si di estreme bellezze ma delle condizioni di vita di coloro che 2004, vol I, p. 121. poco accettata e compresa dall’occhio, definisce “vinti” consigliando a loro 2 Giovanni Verga, forse superficiale, dell’alta borghesia. stessi di accettare passivamente la Fantasticheria, in Tutte le novelle, Milano, Mondadori, Alla vanità e ai disvalori della classe propria condizione sociale senza 2004, vol I, p. 127 - 128. 10 11
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE 1.0 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO Le storie che hanno accompagnato la pesca del tonno, del suo consumo e della sua conservazione in Sicilia affondano le proprie radici in tempi molto lontani e hanno influenzato lo sviluppo delle tradizioni del luogo. L’intero popolo siciliano ha infatti costruito la propria identità sull’umile pratica della pesca. La mattanza, e in generale la pesca, ha sempre avuto per la Sicilia un’importante rilevanza in quanto, data Ma Odisseo mirò alla gola e lo colse col dardo: la sua posizione e possedendo 1.637 dritta attraverso il morbido collo passò la punta. km di costa, ha rappresentato per molto Si rovesciò sul fianco, il calice cadde di mano (1) Graffiti del periodo neolitico all’interno della grotta del tempo il principale sostentamento per gli al colpito, subito dalle narici uscì un fiotto denso Genovese sull’isola di Levanzo, abitanti dell’isola. Prima testimonianza di di sangue; rapidamente respinse la mensa 2000 a. C. questo legame tra l’uomo e il mare è la scalciando, e i cibi si versarono a terra: presenza di graffiti, di epoca preistorica, pane e carni arrossite s’insanguinarono. nella Grotta del Genovese (1) sull’isola Gettarono un urlo di Levanzo, nell’arcipelago delle Egadi, i pretendenti dentro la sala, a veder l’uomo in cui il tonno veniva dipinto sulle pareti. cadere, Si trovano tracce della mattanza del dai troni balzarono, in fuga per tutta la sala, tonno anche tra i maggiori autori greci dappertutto spiando i solidi muri: come Omero nell’Odissea, che descrive né scudo c’era, né asta robusta da prendere. 3 la morte dei Proci paragonandola alla sorte del tonno finito all’interno della tonnara. Ed Eschilo, amante della Sicilia, E con pezzi di remo e di rottami 3 Omero, Odissea, a cura di che ne “I persiani”, racconta il massacro Quelli davano colpi e li infilzavano Rosa Calzecchi Onesti, Einaudi, della battaglia di Salamina creando una Come fossero tonni o una retata Torino, 1963 similitudine con la mattanza del tonno. Di pesci. E l’acqua era tutto un lamento 4 4 Eschilo, I persiani (traduzione di F. Pontani), Firenze, 1970 14 15
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE La pesca del tonno, nel corso dei secoli, Furono i musulmani, sotto il Panormi annis singulis in perpetuum quasi totalmente. Le cause vanno è stata inoltre oggetto di indagine di comando del generale Asad ibn al-Furàt reverendissimo Archiepiscopo ricercate nelle difficoltà del processo poeti, filosofi e storiografi del mondo che si occupò dello sbarco in Sicilia per Panormitano, pro ecclesiis et iuribus produttivo arcaico ormai obsoleto e classico come, ad esempio, Aristotele conto degli Aghlabidi, a portare in Sicilia suis ac pro honorantiis corum et iure nella concorrenza delle nuove “tonnare (che per primo avanzò la teoria della la pratica industriale della pesca del patronatus5 del 1399 e pubblicato, nel volanti”, che catturano i branchi di tonno migrazione del tonno), Orazio, Plinio tonno. La tonnara veniva gestita come 1652, da Marco Serio. A dimostrazione in mare aperto, prima ancora che il pesce e la sua raffigurazione è diventata fosse una comproprietà con l’assenza di quanto fosse importante la pesca del possa avvicinarsi alle nostre coste. elemento ricorrente nella ceramistica, di un unico proprietario e quindi con tonno in Sicilia, molti scrittori, storici, Negli anni ’90, le uniche tonnare nell’iconografia e nelle monetazioni. l’assenza di un unico detentore del giuristi ed economisti hanno cercato ancora attive si trasformano in semplici La pesca del tonno è una pratica potere, in nome degli ideali di libertà, di mettere ordine riguardo il tema stabilimenti per la conservazione del che affonda le sue radici in tempi molto giustizia e tolleranza facenti riferimento delle concessioni, delle appropriazioni, pesce acquistato già pescato a prezzi lontani. I primi, in Sicilia, a pescare e agli insegnamenti di Maometto. delle cessioni e delle prestazioni delle notevolmente più bassi. commercializzare il tonno attraverso l’uso Sarà con l’arrivo dei Normanni e con tonnare attingendo sempre dal registro della tonnara furono, nel XII secono a.C., i l’introduzione del sistema feudale che la sopracitato aggiungendo un personale L’attività di pesca del tonno in fenici. Di epoca successiva, sono invece storia popolare delle tonnare cambierà. contributo al tema. Sicilia, oltre ad aver lasciato segni gli stabilimenti in cui il pesce veniva Saranno date in concessione a vescovi, Sarà a partire dalla seconda metà materiali sull’isola come le strutture conservato e in cui veniva preparato il baroni, abbazie, chiese e conventi dell’Ottocento che grazie alla lavorazione a terra, le attrezzature ed i reperti garum (detto anche liquamem), una salsa ed inizieranno ad essere soggette ad del tonno sott’olio e l’industrializzazione archeologici ha anche, e soprattutto, dall’odore molto forte utilizzata da Greci imposte, che successivamente saranno della sua lavorazione che la produzione fortemente caratterizzato il popolo che e Romani per insaporire i piatti, la quale una delle cause principali della chiusura delle tonnare vedrà una forte crescita. attraverso l’attività di pesca ha creato veniva preparata in vasche di muratura, degli stessi stabilimenti. Crescita che, però, non si tradurrà nella le proprie tradizioni e costruito quindi la in cui il pesce e le sue interiora venivano Con l’avvento del Medioevo, i realizzazione di nuovi impianti a terra e propria identità. lasciate a macerare con sale e spezie. tonnaroti inizieranno ad essere dei determinerà la presenza, fino agli anni 5 [Registro contenente l’elenco La diffusione della preparazione del semplici “operai” perdendo così la loro ’50 dello scorso secolo, di tonnare dei pesci, ovvero dei tonni, che garum e della conservazione del pesce libertà e autonomia in fatto di pesca. attive nello stesso numero contenuto sono dovuti e che consuetudine si offrono da parte dei gabelloti merita particolare attenzione poiché Il primo grande e dettagliato scritto all’interno della relazione del 1883 voluta o gestori delle tonnare regie ha dato l’avvio all’idea di posizionare, riguardante le tonnare e loro concessioni dalla Regia Commissione. della felice città di Palermo anno per anno, in perpetuo al in prossimità della costa, edifici atti a è il Quaternus continens pisces sive Dagli anni ’50 dello scorso secolo, reverendissimo arcivescovo conservare tutti gli utensili necessari per tunnus debitos et exhiberi consuetos la produzione del tonno mediante di Palermo, a favore delle Chiese e dei suoi proventi e la mattanza, le imbarcazioni e il pescato. Tonnariarum Regiarum Felicis Urbis l’uso della tonnara in Sicilia cessa dell’incremento di quelle e per il dritto patronato] 16 17
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE 1.1 LA TONNARA DI MARE Con il termine “tonnara di mare” L’ingresso dei tonni all’interno (2) Schema di una tradizionale tonnara siciliana si intende il sistema architettonico della struttura subacquea avveniva subacqueo, costituito da reti ancorate mediante “il pedale”, una lunga rete al fondale, attraverso cui veniva svolta perpendicolare alla costa che aveva il l’attività di pesca. Il sistema architettonico compito di indirizzare il pesce all’interno in questione si presentava come un delle camere. Dalla prima camera, labirinto costituito dal susseguirsi di detta “faratico”, passando attraverso numerose camere comunicanti tra le varie camere della struttura, il tonno loro. Questo sistema indirizzava il giungeva infine all’ultima camera detta tonno attraverso un percorso obbligato “camera della morte”. È proprio dentro fino “la camera della morte”, l’ultima la camera della morte che la mattanza camera dell’architettura in cui avveniva avveniva. All’ordine del “rais” (pescatore la mattanza (dallo spagnolo matar, più esperto della ciurma), la rete di fondo uccidere). dell’ultima camera veniva alzata fino La stagione della pesca iniziava al livello delle muciare (dallo spagnolo con la “cruciata” della tonnara, la scelta mocho, barca piatta da tonnara), dove i della posizione esatta nella quale si tonnaroti iniziavano ad arpionare i pesci sarebbero dovute calare le reti. Scelto il affiorati sulla superficie dell’acqua, con i luogo di posizionamento della tonnara e “crocchi”. terminati i lavori di apparecchiatura del cruciato, la ciurma si inginocchiava sulla spiaggia pregando affinchè la battuta di pesca portasse profitto: “Umirmenti umiliati A Santa Cruci semu arrivati; Umirmenti umiliati Santa Cruci, m’ajutati; Gesù e Vergini Maria, Aviti vui cura di mia” 18 19
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE La pratica della pesca del avviati verso la camera della morte per tonno non era considerata dal popolo la mattanza e le tonnare di monta e siciliano come una mera pratica fine al leva, più piccole e costituite da non più sostentamento della popolazione, ma di quattro camere e in cui la rete veniva anche come un vero e proprio evento, una “levata” più volte al giorno nel tentativo SA D I CORSA DI COR festa. I tonnaroti, alzando la rete di fondo di pescare il maggior numero di tonni TONNO TONNO della camera della morte attraverso cavi, possibile. TONNO D I CORSA intonavano la cialoma, una melopea che La terza riguarda la posizione della aveva la funzione di scandire il ritmo dei stessa nei confronti della morfologia movimenti dei tonnaroti. dell’isola, definendo quindi tonnare di NO Le tonnare possono essere golfo e tonnare di punta, a seconda R TO distinte in tre tipologie diverse. La prima del fatto che la tonnara sia posizionata RI categorizzazione riguarda il ciclo di all’interno di un’insenatura o meno. DI NO vita dei tonni e definisce le cosiddette N TO “tonnare di andata” e “tonnare di ritorno” TO legate alle migrazioni dei branchi. Le NNO DI C tonnare di andata sono quelle che OR pescavano il tonno più grasso, nel suo SA periodo riproduttivo (maggio-giugno) che si muovevano da ovest verso est. TO N NO TO Le tonnare di ritorno, invece, pescavano DI C NNO OR DI R il tonno smagrito nel suo periodo post- SA ITO NO riproduzione (luglio-agosto), che si RN R O TO muoveva da est verso ovest. RI DI La seconda riguarda la dimensione O vera e propria dell’architettura TO TO NN N NO N NO TO subacquea; sono definite tonnare di DI C DI R posta le strutture più grandi, costituite OR ITO SA RN da otto o nove camere dove i tonni O venivano trattenuti e successivamente (3) Schema passaggio dei tonni lungo le coste siciliane 20 21
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE AJA MOLA Riggina ‘ncurunata Riggina di stu munnu Gesù portami buona fortuna Una o l’altra è di poca durata Porta chiaru stu bonu jornu Regina incoronata Stu jornu comu avemu Regina di questo mondo CIALOMATORE: Aja mola, aja mola! Comu Pasqua e Natali CIALOMATORE: Vai padrone, vai Fai che l’alba porti un bel giorno CORO: Aja mola, aja mola (ripetuto sunnu festi principali padrone! Un giorno come abbiamo avuto ad ogni verso) I San Juseppi fustivu spusa CORO:Vai padrone, vai padrone (ripetuto Come abbiamo ricevuto CIALOMATORE: Aja mola e Fusti sposu di Maria ad ogni verso) Come Pasqua e Natale iemuninni E Maria aiuta a nui CIALOMATORE: Arriviamoci Che sono feste importanti Chi semu figghi soi A San Giuseppe siete stata sposa San Juseppi u vicchiareddu Tu San Giuseppe sei stato sposo di Jesù Cristu cu li Santi Porta l’ascia e lu scarpeddu Maria E lu Santu Sarvaturi ‘Nta na manu Jesu beddu Gesù Cristo e tutti i Santi E Maria aiuta noi Criasti luna e lu suli Purtava Jesu biatu E il Santo Salvatore Perchè siamo suoi figli Criasti tanta genti Di li verri bonu surdatu Creasti la luna e il sole San Giuseppe il vecchierello Criasti i pisci ammari Di li verri cumannaturi E creasti tanta gente Porta l’ascia e lo scalpello li tunni e li tunnari Omini beddi vaia c’amuri Creasti i pesci ne mare E in una mano Gesù bello U prumettiri e nun mancari Sunnu rosi cu lu ciuri I tonni e le tonnare Portava Gesù beato E stu Diu n’avi aiutari Sunnu panni di culuri L’hai promesso e non mancare! Delle guerre buon soldato E mannarini ‘u salvamentu Sunnu panni di suria Questo Dio deve aiutarci Delle guerre condottiero Arbu ri mari e ‘npuppa u ventu E st’annata sarva sia E mandarci in salvamento Uomini belli, forza con amore! Un gran portu suttaventu Calma di mare e vento in poppa Sono rose e fiori E putirini ancurari Trovare un porto sicuro sottovento Sono vestiti colorati Stu Diu n’avi aiutari Per poterci fermare al riparo Sono vestiti pregiati Ni scanzi d’ogni mali Questo Dio deve aiutarci E quest’annata sia salva! A gran Santa parturienti Ci eviti ogni male Si cantava mentre si tirava Virgini Santa parturiu La grande Santa partoriente la rete di fondo della camera Fici un figghiu comu Diu La Vergine partorì della morte, poco prima della mattanza. Aja “mola” viene Pi nomi Jesu u chiamau Nacque un figlio a somiglianza di Dio dall’arabo “mulay” che sta per Tornami Jesu na bona fortuna Che di nome chiamò Gesù capo/padrone. Una e l’ àutra pocu rura 22 23
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE 1.2 LA TONNARA DI TERRRA Ad oggi, con il termine tonnara del baglio (4) di campagna. Diffuso in dell’attività di pesca; la seconda, di aerazione e ventilazione ottimali, le reti si indica, ormai, indistintamente sia tutto l’entroterra siciliano, il baglio è una dimensioni maggiori, comprendeva oltre venivano appese al soffitto mantenendo l’architettura subacquea fatta di reti struttura con schema planimetrico a agli ambienti atti alla conservazione così le distanze sia dal pavimento che che la fabbrica atta alla lavorazione del corte chiusa dotato di una cinta muraria degli attrezzi come barche, ancore e dalle pareti. pescato e alla conservazione di tutti posta a protezione dalle eventuali reti anche degli ambienti in cui era _La trizzana: era l’ambiente in cui gli attrezzi, comprese le imbarcazioni, incursioni. prevista la lavorazione del tonno e la sua le imbarcazioni utilizzate per la pesca, necessari alla pesca. Nonostante conservazione sotto sale o sott’olio. di dimensioni pari a quindici/venti metri, le funzioni che la fabbrica dovesse Il complesso della tonnara di terra Data la stagionalità dell’attività di venivano conservate e in cui ne veniva svolgere siano comuni a tutte le tonnare prende il nome di “malfaraggio” pesca, spesso, gli ambienti mutavano effettuata la loro manutenzione. nate sulle coste siciliane, non è possibile . “Malfaraggio è tutto quel fabbricato, con case, funzione in base alla necessità di spazio _L’appennituri: con questo definire una lettura univoca delle diverse magazzini, baglio che servono per abitazione della per svolgere attività di varia natura. termine si indicavano tutti gli ambienti in strutture ma è necessario procedere ciurma, per riposto degli ordegni, ed apparato delle Nonostante l’impianto della cui il pescato decapitato veniva sventrato, secondo letture puntuali. Le principali tonnare e dei prodotti, e dove vi sono i Pelastri, tonnara sia mutevole in dipendenza appeso mediante funi al soffitto e lasciato cause delle differenze morfologiche tra dove si appendono i tonni per venderli o salarli, e alle caratteristiche del luogo, della dissanguare per 24 ore. un impianto e un altro trovano causa per tutte le operazioni che si fanno per l’esercizio costa e alle materie prime utilizzate in diversi fattori: innovazioni tecniche, della pesca che si fanno per l’esercizio della pesca per la costruzione tipiche del luogo, è morfologia del luogo e il rapporto stretto delle tonnare, dove pure va compresa la casina e possibile ritrovare in tutte le fabbriche tre e necessario di vicinanza tra la struttura la chiesa al servigio dei Padroni, e della ciurma.” 6 diversi spazi che accomunano ciascuna e l’impianto a mare (che veniva calato in All’interno di questi edifici tonnara all’altra: la camparìa, la trizzana, determinati punti strategici). Dunque, a venivano depositate le barche, le reti e l’appennituri. determinare la tipologia e le dimensioni tutti gli attrezzi necessari per la pesca. È _La camparia: dalla voce della tonnara di terra era, principalmente, in questo agglomerato di strutture che la siciliana del verbo “campari” che sta per la potenzialità della tonnara di mare. comunità dei tonnaroti viveva e svolgeva alimentarsi, vivere, sostenersi, questi L’impianto a terra delle tonnare mansioni importanti e necessarie ambienti erano utilizzati come deposito era dotato di torri di avvistamento che per la pesca e la conservazione del per le reti, che costituivano le pareti delle permettevano sia l’avvistamento dei tonno. Esistono due diverse tipologie di camere della tonnara durante i lunghi 6 Francesco Carlo D’Amico tonni sia l’avvistamento di eventuali malfaraggi. La prima, di dimensioni più periodi in cui l’attività di pesca non Duca d’Ossada, Osservazioni attacchi pirati. Ciò fa sì che, l’impianto piccole, aveva principalmente la funzione veniva svolta. All’interno di queste ampie pratiche intono alla pesca, corso e cammino de’ tonni, della tonnara di terra, sia totalmente di magazzino e di deposito per tutti gli stanze, a causa della loro necessità Messina, Società tipografica, assimilabile e riconducibile a quella oggetti fondamentali per lo svolgimento di essere conservate in condizioni di 1816, p. 40 24 25
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE Questi tre diversi spazi, elementi “Per tutte queste ragioni, ogni marfragio fondamentali di ciascuna tonnara, rappresenta, in quanto insediamento difficilmente spesso erano affiancati da altri ambienti riconducibile a tipi predeterminati, un patrimonio che ricoprivano la funzione di deposito storico e architettonico, ma anche culturale e di sale, luoghi per la cottura e la antropologico, di notevole pregio ed interesse, la conservazione del tonno. Solo in epoche cui lettura è spesso complessa.” 7 più moderne, grazie all’invenzione Inoltre, le tonnare, per la loro della scatoletta per la conservazione necessità di sorgere nelle immediate di alimenti, compaiono spazi atti alla vicinanze del luogo della mattanza, bollitura e all’inscatolamento dei tranci di sono sempre collocate in luoghi dalla tonno. Inoltre, i complessi delle tonnare forte connotazione paesaggistica in cui prevedevano al loro interno degli alloggi, si esalta e assume forte connotazione il di piccole dimensioni, per i membri rapporto tra l’antropizzazione della costa della ciurma e le loro famiglie, ma e il mare. anche spazi comuni quali, ad esempio, mense, lavanderie e una chiesa o una cappella. Anche il proprietario dell’intero complesso possedeva al suo interno un palazzo in cui alloggiare. Erano inoltre previsti spazi e abitazioni per le altre figure facenti parte la compagnia quali, il custode, l’addetto alle finanze della tonnara, il rais. Come già detto, non è possibile definire caratteri morfologici comuni a tutte le tonnare siciliane poiché ciascuna di essa possiede un proprio carattere dettato (4) Schema funzionale e principalmente dall’abilità costruttiva 7 Sposito (a cura di), Le assonometria del baglio. Tratt da G. Ginex, Luoghi edella del luogo in cui è sorta e dalla presenza tonnare, Storia e architettura, Dario Flaviocco Editore, Memoria, Jason Editore, delle varie materie costruttive. Palermo, 2007, p.31 Reggio Calabria, 1997, p. 103 26 27
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE 1.3 STORIOGRAFIA E NARRAZIONE Data l’elevata importanza della Val Demone. Quindi si trova la tonnara Boeo, della Sibilla, di Punta Sibillina, del tecnica della pesca del tonno per la Sicilia di Margio in terra di Motta d’Affermo Cannizzo, di Monzella, di Santa Maria la è importante mostrare come, nel tempo, indicata come Dargat al-wasta, che sta Nova e pure dei Cannizzati. le tonnare si siano dislocate lungo tutta la per scala di mezzo. Sesta zona: Castellammare con costa. Attingendo da fonti archivistiche, Terza zona: Oliveri odierna con la Tonnara del Secco, quella del Guzzo, bibliografiche e cartografiche sarà qui Libirì, Calderà e Salicà da un lato e San oggi nella riserva dello Zingaro, quella di proposto l’iter attraverso cui, dal Basso Giorgio dall’altro. Scopello e quella di Magazzinazzi. E per Medioevo al Novecento, i malfaraggi Quarta zona: Milazzo con la sua finire la tonnara della Sicciara nella baia hanno sempre più preso possesso delle Tonnara grande del porto, la Gaggia di levante del Golfo che chiude con Capo coste siciliane modificandone l’aspetto. (gabbia perché i tonni vi si infilavano come Rama. Le prime notizie riguardo le tonnare in una gabbia), quella di Capo Bianco e siciliane si hanno grazie al “Kitab Rujar” il Toro “che ha parecchie pescherie di (il libro di Ruggero) di Muhhammad ibn tonno grande” precisa Edrisi. Abd Allah ibn al Idrisi, noto come Edrisi. Quinta zona: Trapani e Nel 1139 questo viaggiatore e geografo precisamente cita Nubia “tonnara arabo fu a Palermo alla corte di Ruggero celebre per la storia sicula”, quindi quella II e ci restò fino al 1161. Nel suo testo si di San Giuliano di Palazzo e l’altra di San fa riferimento a sei “zone” di tonnare, Cusumano, abbreviativo di San Cosimo e (5) Schema delle sei zone di tonnare siciliane definite da non ben definite topograficamente, e Damiano a Bonagia. Un appunto circa la Edrisi riferibili probabilmente a sei luoghi dove citazione di una tonnara all’imboccatura si calavano le tonnare.8 dello Stagnone: è difficile capire da dove Prima zona: Trabia che cala una entrassero i tonni a meno che non si tonnara con un grandissimo “pedale”, ammetta una risalita della secca del Toro 4 a cui segue quella di Sahrat al hadid che allora aveva gli scogli affiorati e un 3 (Campofelice di Roccella di oggi) e l’altra fondale che oggi non supera gli otto metri. 6 di Ghefludi (Cefalù). Finalmente cita Marsala, la più antica di 1 2 Seconda zona: Tonnara tra Gafludi tutte, giacchè risulta in una concessione as-sugra, cioè la piccola Cefalù per normanna: la Scibiliana o Scibillina o 5 8 Gaetano Basile, Tonnare indietro nel tempo, Editore, indicare Capo d’Orlando di oggi e Tusa ancora Sibillina. Il nome fu cambiato luogo, pag. 23 da cui iniziava il Vallo di Dimnas, cioè il nel corso dei secoli: Tonnara di Capo 28 29
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE XV secolo A metà del XV secolo, si contavano già 39 siti, di cui 11 1450 circa e settentrionale dell’isola e nelle vicinanze di torri nel perimetro trapanese, da Mazara a Castellammare del di controllo o meritevoli di essere protette da torri di Golfo; 19 in quello palermitano, da Cinisi a Raisi Gelbi nei controllo. pressi di Finale di Pollina; 6 nella costa settentrionale XVII secolo del messinese; 3 nel siracusano: San Calogero, Mactila L’ingegnere militare, Camillo Camiliani, tra la fine del (Capo Tonnara) e Capo Passero. 9 Fine 1500 - Inizio 1600 Cinquecento e l’inizio del Seicento, attraverso il suo manoscritto “Descrittione dell’isola di Sicilia” 11 a cui Nel XVI secolo, le notizie più esaurienti riguardo la XVI secolo allegò una raccolta di 218 tavole di disegni acquarellati, dislocazione delle tonnare siciliane si ha grazie a Giovanni 1506 - 1520 ci dà altre informazioni riguardo allo Spannocchi, Luca Barberi, notaio e giurista italiano, che dal 1506 portando il numero di tonnare sulle coste siciliane da 24 al 1520 redasse per incarico di Ferdinando il Cattolico a 26 ma con alcune differenze nelle denominazioni e nei il Capibrevium, un’opera composta da quattro parti riferimenti topografici. (Scarlatta 1993, 5) due delle quali fondamentali per la ricerca storica sulle tonnare: il Liber de Secretiis e il Capibrevium feudorum XVIII secolo Vallis Nothi, Vallis Demonorum, Vallis Mazarie. In quel 1717 Un’altra relazione molto importante venne compilata tempo le tonnare in esercizio, comprese quelle di minore nel 1717 da un aristocratico astigiano, l’ingegnere e dimensione erano 35. 10 colonnello di artiglieria Alessandro Ignazio Amico di Castellafero, direttamente incaricato dal nuovo re di Tra il 1577 e il 1580, l’architetto senese Tiburzio Sicilia, Vittorio Amedeo di Savoia. L’ingegnere ne censì Spannocchi effettuò il rilievo delle coste siciliane al fine 1577 - 1580 complessivamente 55, nove delle quali abbandonate e di creare una raccolta di rilievi cartografici e topografici una in stato di degrado. 12 contenenti informazioni riguardo le torri già esistenti e 11 Marina Scarlatta, L’opera di Camillo Camiliani, Istituto annotazioni sulle varie tonnare al fine di valutare lo stato La prima importante opera che cerca di ripercorrere in 1743 - 1802 Poligrafo e Zecca dello Stato, 9 Antonello Capodicasa, delle difese costiere spesso oggetto di sbarchi pirateschi. maniera analitica la storia delle tonnare fisse in Sicilia si Roma 1993, p. 5. Storia antica di Portopalo, Associazione di studi storici e Spannocchi registrava nel suo manoscritto l’esistenza di deve a Francesco Maria Emanuele Gaetani, Marchese 12 Alessandro Ignazio Amico Culturali, Pachino 2016, pp. 24 tonnare, nove in ciascuna delle province di Palermo di Villabianca. Attraverso diversi manoscritti, raccolti di Castellafero, Relazione 32-37. istoriografica delle città, dei e Trapani e sei in quella di Messina. Ciò non ammette in 25 volumi dal titolo “Diarii palermitani” (1743-1802) castelli, forti e torri, esistenti né 10 Giovanni Marrone, l’inesistenza di tonnare nelle altre province, ma evidenzia racconta la storia della città di Palermo dal 1743 al litorali del Regno di Sicilia…, Introduzione, in Francesco Palermo li 14 Aprile 1714, in Maria Villabianca, Le tonnare come i marfaraggi della costa sud-orientale fossero 1802 mentre in “Opuscoli palermitani”, riconoscendo la Castellafero Et Altri, Sicilia 1713, della Sicilia, Giada, Palermo meno evidenti rispetto alla fascia costiera occidentale pratica della pesca come fondamentale per l’economia cit., pp. 53-144. 1986, pp. 6-7. dell’isola, dedica un’intera opera alle tonnare siciliane 30 31
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE dal titolo “Delle tonnare in generale dell’isola”. L’opera di altra natura occorrano per tutelare l’industria stessa appare importante poiché, oltre a raccontare le storie e promuoverne lo sviluppo”. Oltre a diversi senatori, del marfaraggi comprende anche informazioni riguardo della commissione faceva parte anche Pietro Pavesi, il loro posizionamento lungo tutta la costa. All’interno del professore della Regia Università di Pavia il quale chiese testo è, inoltre, possibile trovare un elenco delle tonnare a tutti i proprietari delle tonnare una relazione relativa attive fino al XVIII secolo contenente circa 70 diversi siti alle attività svolte nel periodo compreso tra il 1879 e il di cui ne viene raccontata la storia e il funzionamento. XIX secolo 1883. Inoltre, in quest’occasione, venne richiesto a tutte le autorità marittime del Regno di presentare qualsiasi Di estrema importanza è il testo pubblicato, nel 1816 a 1816 documento in loro possesso relativo sia alle tonnare Messina, da Francesco Carlo D’Amico Duca d’Ossada attive che a quelle inattive. La raccolta dei dati da dal titolo “Osservazioni pratiche intono alla pesca, corso parte della commissione reale terminò nel 1887 con la e cammino de’ tonni” all’interno del quale si trova una redazione di una relazione finale che, l’anno seguente, dettagliata descrizione storica delle tonnare presenti venne pubblicata sottoforma di libro. sulla costa siciliana. Nel particolare, l’elenco consta di Ad oggi, la pubblicazione del 1888, contenente una 51 tonnare, di cui le prime 39 di andata e le restanti di mappatura dettagliata di tutte le tonnare, appare come ritorno. All’interno del testo l’autore, inoltre, dichiara il una fotografia dell’attività della pesca del tonno del XIX suo sostegno riguardo la legge del distanziamento tra secolo e chiaramente mostra quanto fosse importante e una tonnara e l’altra opponendosi alle tesi avanzate diffusa questa attività. Dalla visione delle mappe emerge precedentemente dal Di Paola Avolio e dal Villabianca. come la Sicilia sia il lembo di terra con la concentrazione di tonnare attive e non più elevata e di come le attuali Durante il XIX secolo, a seguito di un elevato numero 1883 province di Trapani e Palermo abbiano la maggiore di istanze attraverso cui i proprietari delle tonnare concentrazione di tonnare ancora attive. avanzavano lamentele riguardo la svalutazione del costo del tonno sott’olio prodotto in Italia rispetto ai prodotti di XX secolo Spagna, Portogallo e Tunisia, l’attività della pesca del 1913 Successivamente altri autori trattano della catalogazione tonno fu oggetto di una importante discussione all’interno del fenomeno della pesca del tonno e della sua 13 Francesco Reuleaux, Le grandi scoperte e le loro della Camera dei Deputati del Regno d’Italia. Nel 1883, importanza per il sostentamento della popolazione applicazioni, vol. 3, Materie nasce così la Commissione parlamentare incaricata siciliana e non solo. Ad esempio, il Reuleaux che, prime ricavate dell’interno e dalla superficie della terra e di “accertare le condizioni dell’industria delle tonnare trattando l’argomento in termini di ampia divulgazione dell’acqua, Utet, Torino 1888, italiane e indicare se e quali provvedimenti doganali o scientifica, conta sulle coste italiane ben 48 tonnare 13 pag. 470. 32 33
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE e il Pitrè che ci informa sulla presenza, nel 1913, di 21 84 tonnare sulla costa dell’isola. 14 Il tema della tonnara siciliana come luogo della 1922 conservazione della memoria di un popolo che da sempre ha basato gran parte della propria economia sull’attività di pesca, rimane importante anche nel XX secolo. Nel 1922, sul numero 735 della rivista Domus, il tema della tonnara siciliana venne trattato, anche se brevemente, da Gaetano Ginex, il quale inserì all’interno 70 del suo articolo 18 tonnare, di cui quindici nella provincia di Trapani e Palermo e tre nella provincia di Siracusa affiancando a ciascuna di essa alcuni cenni storici. Ad ogni tonnara, inoltre, vengono qui affiancate alcune delle fotografie scattate in occasione di un reportage (1996 – 1987) dal fotografo palermitano Ernesto Scevoli. 55 14 Pitrè, cit., pag. 377. “Nelle 51 coste d’Italia si calano ogni (6) Diagramma della diffusione anno una cinquantina di delle tonnare sulla costa tonnare, il maggior numero siciliana delle quali in Sicilia, ove la pesca del tonno è della 1717 massima importanza, e forma una delle principali ricchezze 39 26 delle industrie. Nell’isola nostra infatti se ne calano ventuno con 35 24 21 un prodotto medio di un milione 1816 18 1450 di lire l’anno”. 1743 - 1802 1506 - 1520 1883 1922 1577 - 1580 1600 1913 34 35
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE TONNARE SICILIANE IDENTIFICATE NEL 1816 1. Tonnara di S. Sava, o sia Castania 29. Tonnara della Sicciria 2. Tonnara della Tonnarazza 30. Tonnara dell’Ursa 3. Tonnara di Malpetitto 31. Tonnara delli Magazenazzi 7 28 17 8 6 4. Tonnara Grande del Porto di Milazzo 32. Tonnara di Carini 35 9 5 1 5. Tonnara del Silipo oggi Vaccarella 33. Tonnara di Castell’ammare di 38 29 27 6. Tonnara del Capo Bianco, o sia Pepe Trapani 34 18 10 4 33 30 26 23 13 11 7. Tonnara di Capo di Milazzo detta di S. 34. Tonnara di Scopello 37 31 3 25 22 14 12 Antonio 35. Tonnara di San Vito 36 16 2 39 32 20 15 8. Tonnara del Tono di Milazzo 36. Tonnara di Bonagia 19 9. Tonnara di Caldera 37. Tonnara di Cofano 24 21 10. Tonnara di Salica 38. Tonnara di S. Giuliano 11. Tonara di Oliveri 39. Tonnare di Formica e Favignana 12. Tonnara di Rocca Bianca 40. Tonnara del Tono di Sciacca 13. Tonnara di San Giorgio 41. Tonnara di Capo Passero 14. Tonnara di Zappardini 42. Tonnara di Mazzarelli 15. Tonnara di Capo D’Orlando 43. Tonnara di Marzamemi 16. Tonnara di Caronia 44. Tonnara di Fiume di Noto 17. Tonnara di Tusa 45. Tonnara di Fontane Bianche 51 18. Tonnara di Cefalù 46. Tonnara di Torreuzza 19. Tonnara della Lupa 47. Tonnara di S. Panagia 20. Tonnara di Trabia 48. Tonnara degli Magnisi 21. Tonnara di S. Nicolò 49. Tonnara degli Mililli 22. Tonnara di Solanto 50. Tonnare di S. Calogero, di Blanco 23. Tonnara di S. Elia 51. Tonnara di Aci Reale 24. Tonnara di S. Giorgio di Palermo (A). Tonnara di Vendicari. 50 25. Tonnara dell’Arinella 49 26. Tonnara di Vergine Maria 48 47 27. Tonnara di Mondello 40 28. Tonnara di Capace, isola delle 46 femmine (7) Ridisegno della Carta Nautica 45 della Sicilia dell’IGMM con il 44 posizionamento delle tonnare A secondo la catalogazione del 43 D’Amico del 1818 41 42 36 37
CAPITOLO 1 ALLE ORIGINI DELLA PESCA DEL TONNO: STORIA E DEFINIZIONE DELLE TONNARE SICILIANE TONNARE CENSITE NEGLI ATTI DELLA COMMISIONE REALE 1. Tonnara di S. Sava, o sia Castania 31. Tonnara Tono Sciacca 61. Tonnara Solanto 2. Tonnara di Acireale 32. Tonnara Polluci 63. Tonnara San Nicola l’Arena 3. Tonnara di S. Calogero 33. Tonnara Tre Fontane 64. Tonnara San Leonardo 4. Tonnara di Poggio Grosso 34. Tonnara Mazzara 65. Tonnara Lupa 5. Tonnara di Brucoli 35. Tonnara Cannizzo 66. Tonnara Battilimanu 6. Tonnara di Militti 36. Tonnara Boco 67. Tonnara Resuliana 7. Tonnara di Mignisi 37. Tonnara Manzella 68. Tonnara Cefalù 8. Tonnara di Santa Pagania 38. Tonnara Nubbia 69. Tonnara Tusa 9. Tonnara di Terreuzza 39. Tonnare Formica 70. Tonnara Caronia 10. Tonnara di Lognina 40. Tonnara Favignana 71. Tonnara Capo D’Orlando 11. Tonara di Fontane Bianche 41. Tonnara San Vittore 72. Tonnara Zappardini 12. Tonnara di Fiume di Noto 42. Tonnara San Giuliano 73. Tonnara San Giorgio di Patti Tonnare attive nel 1889 13. Tonnara di Sta in pace 43. Tonnara Bonagia 74. Tonnara Rocca Bianca 14. Tonnara di Vendicari 44. Tonnara Magazzinazzi 75. Tonnara Oliveri 15. Tonnara di Marzamemi 45. Tonnara Cofano 76. Tonnara Salica 16. Tonnara di Capo Passero 46. Tonnara Secco 77. Tonnara Culidera 17. Tonnara di Porto Palo 47. Tonnara Guzzo 79. Tonnara Tono di Milazzo 18. Tonnara di Puzzallo 48. Tonnara Scopello 80. Tonnara Sant’Antonio 19. Tonnara di Mazzarelli 49. Tonnara Castellamare 81. Tonnara Vaccarella 20. Tonnara Camarana 50. Tonnare Magazzinazzi 82. Grande di Porto 21. Tonnara delle Gaffi 51. Tonnara Sicciara 83. Tonnarazza 22. Tonnara Girgenti 52. Tonnara Ursa 84. Tonnara Malpetitto 23. Tonnara Monte Rosso 53. Tonnara Carini 24. Tonnara Punta Secca 54. Tonnara Isola delle Femmine 25. Tonnara Siculania 55. Tonnara Mondello 26. Tonnara Salsa 56. Tonnara Vergine Maria 27. Tonnara della Cattiva 57. Tonnara Arenella 28. Tonnara Capo Bianco 58. Tonnara San Giorgio Genovesi (8) Ridisegno della Carta generale 29. Tonnara Verdura 59. Tonnarazza delle tonnare tratta da: Atti della Commisione Reale per le tonnare 30. Tonnara Macauda 60. Tonnara Sant’Elia tratta da: Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio (Divisione industrie, commerci e credito) 1889, Tav. III 38 39
2.0_ tonnare della sicilia sud - orientale AVOLA VENDICARI MARZAMEMI PORTOPALO DI CAPOPASSERO
CAPITOLO 2 TONNARE DELLA SICILIA SUD - ORIENTALE 2.0 TONNARE DELLA SICILIA SUD - ORIENTALE Il lavoro di ricerca storica svolto ha il fine di fornire al lettore uno sguardo d’insieme sulla tematica della tonnara. Un’analisi più approfondita si concentrerà invece su alcune tonnare di ritorno presenti sul territorio siracusano. La scelta di trattare solo pochi casi localizzati nelle immediate vicinanze della tonnara di Marzamemi, che indubbiamente hanno influenzato la vita della stessa, è atta ad introdurre il sito che sarà oggetto di rifunzionalizzazione, la stessa tonnara di Marzamemi, in assoluto la più pescosa tra le tonnare di ritorno. Per ogni architettura sarà creata una scheda che ne racconti, in maniera sintetica, la sua storia. AVOLA VENDICARI MARZAMEMI PORTOPALO DI CAPOPASSERO Tonnare attive nel 1889 42 43
CAPITOLO 2 TONNARE DELLA SICILIA SUD - ORIENTALE 2.1 LA TONNARA DI PORTOPALO DI CAPO PASSERO Latitudine: 36.68618077929148 Longitudine: 15.135274509831731 Planimetria della Tonnara di Portopalo di Capopassero Scala 1:1000 44 45
CAPITOLO 2 TONNARE DELLA SICILIA SUD - ORIENTALE La tonnara di Capo Passero, di cui nel 1774 che la famiglia Nicolaci, divenuti Il complesso edilizio della tonnara era venne infatti pubblicizzato presso la si ha già notizia a partire dal XIII secolo, principi di Villaodrata, ne prenderà distribuito tra l’isola e la terraferma. Sulla stazione metropolitana Eur Fermi di è una delle più antiche tonnare della possesso. Solo nel 189, con l’arrivo terra ferma erano distribuite la casa del Roma. Sicilia; con il nome di “tonnaria capitis della famiglia Belmonte di Spaccaforno padrone, quattro cisterne, la camparia, Passari” è infatti già citata più volte in un e il Cavaliere Pietro, la tonnara ripreso, l’orto, le abitazioni dei tonnaroti e della diploma angioino del 1275. dopo lunghi anni di inattività, la propria servitù, l’appiccatoio, la balata, la chiesa, La sua storia è strettamente legata produzione. Il Cavaliere Pietro, nel numerosi magazzini, l’officina del fabbro alle storie dei proprietari che sin dal tentativo di riattivare la produzione della e altri ambienti. Mentre sull’isola, un 1357 l’hanno gestita. Fu riconosciuto tonnara, coinvolse in questa impresa grandissimo fabbricato denomitato dalla Corona il diritto di calare le reti al l’industriale genovese Angelo Paradi, “varcarizzu” veniva utilizzato come nobile Bartolomeo di Landolina di Noto. grosso impresario nel settore ittico. Sarà ricovero per tutte le imbarcazioni, in Nel 1408, il feudo fu trasferito a Ruggero questo il periodo, corrispondente alla particolare quattro scieri, quattro chiatte, Da Ruffino che, con la sua famiglia ne proprietà dell’intera famiglia Belmonte, otto muciare e altre ancora. Adiacente detenne il possesso fino alla fine del di maggiore produttività della tonnara al varcarizzu, un altro edificio ospitava XVIII secolo. In seguito, nel 1644, la forte che consentirà l’esportazione del tonno tutte le reti, le ancore, gli arpioni ed altri presenta del Barone Mariano Nicolaci pescato anche in Turchia, Malta e oggetti necessari alla pesca. Sempre apportò importanti innovazioni alla Spagna. L’abbondante pescosità della sull’isola vi era, infine, l’abitazione del conduzione dell’attività. Va però precisato tonnara è registrata nei seguenti versi di custode che vi abitava tutto l’anno. Nel che il sito della tonnara a quell’epoca non un antico motto popolare settecentesco: 1975 una petroliera distrusse tutte le corrispondeva a quello attuale, ma circa reti dando inizio al progressivo declino un kilometro più a nord, in una piccola dell’attività di pesca. Le successive rientranza della costa chiamata “la cala calate della tonnara, effettuate tra il 1975 della tonnara della balata”, oltre la quale si e il 2004 furono infruttuose eccetto estende la spiaggia di Morghella. Solo in quella del 2002, diretta dal rais Luigi seguito al terremoto del 1693, la tonnara “A Capo Passero ci sta n’ gran tonnara Marino, che viene ricordata non per la venne trasferita all’area attuale con la Che per pigghiari i pisci nun c’è a para; sua pesca abbondante ma per l’effetto costruzione di un nuovo malfaraggio palamiti, sgammiri e pizzuteddi, mediatico e la valenza folkloristica che che comprendeva anche una piccola quannu ci piaci ni pigghia a munzieddi, riuscì a donare alla città di Portopalo e, chiesa. Nello stesso anno, la proprietà di pisci spata ni pigghia millanta in generale, alla memoria della pesca passò alla famiglia Bellia Ruffino. Sarà è sulu du currenti ca si scanta.” tramite l’uso della tonnara; l’evento 46 47
CAPITOLO 2 TONNARE DELLA SICILIA SUD - ORIENTALE (9) Foto aerea tonnara di (11) Foto anni 40, “Pescatori a Portopalo di Capopassero Scalo Mandrie” © Pro Loco Portopalo (10) Vista tonnara di Portopalo di Capopassero (12) Foto del 1957, “Pescatori a Scalo Mandrie” © Pro Loco Portopalo 48 49
CAPITOLO 2 TONNARE DELLA SICILIA SUD - ORIENTALE 2.2 LA TONNARA DI VENDICARI Latitudine: 36.80318565361961, Longitudine: 15.099211284702811 Planimetria della Tonnara di Vendicari Scala 1:1000 50 51
CAPITOLO 2 TONNARE DELLA SICILIA SUD - ORIENTALE Vendicari è un’oasi faunistica La sua vita è stata condizionata dalla (13) Portali della tonnara di Vendicari situata tra Noto e Pachino con un territorio vicinanza di altre due tonnare a causa che si estende per circa 1512 ettari. delle quali Bafutu subì dei periodi di (14) Tonnara di Vendicari All’interno dell’oasi è situata l’omonima chiusura e di crisi. Il periodo di massimo tonnara le cui origini sembrano risalire splendore lo ha vissuto all’inizio dello ad un antico stabilimento per la scorso secolo e nel 1914 fu ristrutturata lavorazione del tonno, già attivo nel III per volere di Antonin Modica Munafò. secolo a.C. All’interno della riserva sono L’ultimo anno in cui vennero calate le presenti anche delle vasche di antichi reti, nel 1943, corrisponde allo sbarco stabilimenti risalenti all’età ellenistica degli alleati in Sicilia. Nonostante lo adibite alla lavorazione del pescato. La sbarco avvenuto in Sicilia tra le 21 e le 22 tonnara di Vendicari, detta anche Bafuto, del 9 luglio 1943, l’architettura non subì si fa risalire al ‘700. La tonnara rimase bombardamenti ma solo un disastroso attiva fino al 1943 quando, a causa saccheggio. L’anno successivo il Barone della guerra, cessò la sua attività. Nei Pupillo ne tentò il ripristino ma a seguito periodi più floridi, qui venivano pescati dello scarso pescato, pari a 60/70 tonni, 700/800 tonni all’anno. Il nome della la tonnara cessò definitivamente la sua tonnara in esame, Vendicari o Bafuto, pesca. Oggi tutti i locali adiacenti alla trae origine dal termine Bafutu, con cui tonnara, e la tonnara stessa, sono stati si fa riferimento ad una fonte d’acqua restaurati grazie ad un intervento della così denominata. Questo termine, però, Soprintendenza di Siracusa. in dialetto veniva volgarizzato con il termine Buiutu da cui deriva il nome di Capo Bojuto. La tonnara di Vendicari era del tipo “monte a leva”, realizzata con una rete più leggera e costituita da un numero meno elevato di camere. L’isoletta di Vendicari rappresentava la dimora per i proprietari della tonnara e ospitava spesso anche alcuni pescatori. 52 53
CAPITOLO 2 TONNARE DELLA SICILIA SUD - ORIENTALE 2.3 LA TONNARA DI AVOLA Latitudine: 36.89978571217318, Longitudine: 15.145446467508808 Planimetria della Tonnara di Avola Scala 1:1000 54 55
CAPITOLO 2 TONNARE DELLA SICILIA SUD - ORIENTALE La tonnara di Avola fu edificata acquistata dai nobili del luogo, i Loreto, (15) Tonnara di Avola nel 1633 all’interno del borgo marinaro nel 1950, anno in cui cessò la propria (16) Tonnara di Avola ricordato da tutti gli abitanti della città attività. Tra gli anni 1980/90 sino al © Hybla Major come “Mare Vecchio”, in cui vivevano i 2000, le architetture vennero utilizzate tonnaroti e in cui si svolgevano tutte le come circolo nautico. Osservando attività legate alla pesca. ciò che rimane della tonnara, salta Attualmente, la struttura della all’occhio l’arco a tutto sesto che faceva tonnara ricopre una superficie pari a da atrio degli edifici, attraverso il quale circa 5000 mq e testimonia, ancora transitavano e trovavano rifugio tutte oggi, quanto fosse prosperosa l’attività di le imbarcazioni e gli strumenti della pesca. Nonostante il suo stato in rovina, tonnara. Sul lato sinistro sono evidenti rimangono qui ben leggibili le antiche le tracce degli edifici ed opifici ormai tracce dei malfaraggi che, ancora oggi, scomparsi mentre, all’interno degli edifici sono in grado di evocare e custodire seminterrati venivano invece conservati tradizioni ormai perse. Nel 1642, la carbone e sale. Altro elemento ancora tonnara venne data a censo alla famiglia facilmente riconoscibile è la maestosa Nicolaci di Villadorata, che via via ciminiera facente parte del forno di ferro divennero possessori di tutte le tonnare all’interno del quale il tonno veniva cotto. della provincia di Siracusa. La sua locazione, come lo stesso Villabianca indica all’interno del suo testo “Delle tonnare e in generale dell’isola”, era alla foce del fiume Asinara. Sarà proprio la sua posizione a conferirgli anche il nome di tonnara del fiume di Noto. Il sisma del 1693 distrusse buona parte del borgo e della tonnara che, però, furono oggetto di un restauro nel 1726 ad opera dell’aristocratico e filantropo Ludovico Tornabene. La tonnara, infine, venne 56 57
3.0_ MARZAMEMI E LA SUA TONNARA
CAPITOLO 3 MARZAMEMI E LA SUA TONNARA 3.1 Il Borgo Marzamemi, piccola frazione del intesa come concessione del diritto di ammalare la ciurma di tonnara. Si può, alla sua morte venne dato in gabella comune di Pachino sulla costa sud- pesca, avvenne sicuramente intorno al inoltre, supporre che per “cattivo aere” il alla famiglia Nicolaci che effettuarono orientale della Sicilia, rappresenta una 1600, quando la politica economica del Villabianca intendesse metaforicamente piccoli ed economici interventi per realtà storica strettamente connessa Regno puntava molto sull’istituzione di descrivere la scarsa pescosità del mare gestire al meglio l’impianto a terra. Sarà all’attività della tonnara, che ha rivestito, nuove tonnare poiché la loro concessione di Vendicari. quindi nel XVIII secolo che la tonnara per parecchi secoli, un ruolo importante rappresentava un enorme beneficio I primi ad aggiudicarsi in gabella terra prenderà avvio e verrà attestato un nell’economia locale. Il nucleo originario, economico per l’intero Regno. Le prime la tonnara di Marzamemi furono, sotto primo sistema di malfaraggio costituito edificato nella seconda metà del notizie storiche riguardo la tonnara di il regno di Filippo I d’Asburgo, i Nicolaci da “casamenti”, impianti e attrezzature Settecento, si configura come borgo Marzamemi e, quindi, dell’annesso che praticavano la pesca del tonno > dopo l’abbandono della tonnara anche il “palazzello” del gabellotto, una al tempo degli Arabi; infatti, la sua viene, innanzitutto, geograficamente di Bojuto. piccola cappella e alcune baracche di denominazione sembra essere di origine localizzato, la tonnara viene indicata Il 14 febbraio del 1655 Simone legno per il ricovero dei tonnaroti. araba: “Marsa al hamen” (rada delle con l’appellativo “di ritorno” che, come Ignazio Calascibetta, membro del Sacro A seguito degli eventi storici del tortore), oppure “Marsa Mohammed” già detto, definisce la capacità della Consiglio del Regno di Sicilia e punto tempo e alla presenza di una nobiltà ricca, (porto Maometto) o ancora “MarsaMemi” tonnara di intercettare il tonno durante di riferimento del viceré Los Velez in nuovamente potente, i Calascibetta, (porto del pidocchio). il suo viaggio migratorio di ritorno dal qualità di delegato del tribunale del al fine di aumentare la produttività ed La storia di Marzamemi è Mediterraneo verso l’Atlantico. Infine, Real Patrimonio e “regio sindacatore” il commercio dei loro feudi, decisero di strettamente intrecciata con la storia il Villabianca, ripercorre storicamente durante la rivolta popolare di Trapani nel potenziarli. Sarà quindi tra il 1746 e il 1752 dell’omonima tonnara di ritorno, i suoi proprietari che, come dice, si biennio 1647- 1648, comprò dal Regio che Bernardo Calascibetta e Landolina, sperimentata per la prima volta il 20 arricchirono più di chiunque altro. Lo Demanio alcune tonnare del litorale nuovo barone di Marzamemi e Vendicari, dicembre 1626, motivo per il quale è stesso Villabianca ipotizza le origini siracusano (Santa Panagia, Marzamemi allo scopo di autocelebrare la famiglia, circa impossibile scindere il racconto della tonnara scrivendo “Fu la stessa questa e Vendicari) ottenendo il titolo di barone diede avvio alla realizzazione del borgo della formazione, e successivo sviluppo, tonnara che del fu capo Bujutu esistente né vicini estendibile anche ai suoi successori. a ridosso dell’insenatura. Calascibetta del borgo dal racconto degli avvenimenti suoi mari, la quale per la causa del cattivo aere La privatizzazione della tonnara di strutturò un borgo autosufficiente con legati alla tonnara, al suo sempre che l’infettava trasferita venne in Marzamemi, Marzamemi comportò una radicale un centro logistico atto a gestire tutta 15 Francesco Maria Emanuele crescente potere economico e alle e l’aria più salutare” 15 attribuendo la sua trasformazione dell’area. Dopo la morte la manovalanza proveniente dalle città e Gaetani (marchese di decisioni di tipo imprenditoriale attuate nascita all’aria insalubre di Vendicari, più di Calascibetta, avvenuta nel 1658, di Avola e Siracusa. Attraverso opere Villabianca), Le tonnare della Sicilia, G. Marrone (a cura di), dai suoi proprietari. a nord di Marzamemi e ricca di pantani l’impianto di pesca fu ereditato dal figlio di ammodernamento dei pochi edifici Giada, Palermo 1986, p. 79. L’istituzione della tonnara di Marzamemi, naturali, che con molta probabilità faceva Domenico Girolamo e successivamente già esistenti e la costruzione di nuove 60 61
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