LUGLIO - AGOSTO 2014 - Ticino Magazine

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LUGLIO - AGOSTO 2014 - Ticino Magazine
TM Luglio 2014 copertina_053862d6 Masco TM 06-06 Co 23.06.14 13.21 Pagina 1

                                                                                          Renoir
                                                                                    da Gianadda
                                                                                      a Martigny

      Fr. 5.-                                                                 LUGLIO - AGOSTO 2014
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                                                    LUGLIO - AGOSTO 2014 - Anno 32° - Nr. 4

                                                    Rivista del tempo libero

                                                    Redazione:
                                                    TM - Masco Consult SA, 6955 Capriasca - Cagiallo
                                                    Tel 091 923 28 77 - Mobile 079 620 51 91
                                                    ticino-magazine@ticino.com - www.ticino-magazine.ch
                                                    Editore: Masco Consult SA Editore - Grafica e impaginazione: Mascografica

                                                    MARTIGNY – VALLESE
                                                    ALLA FONDATION PIERRE GIANADDA
                                                    LETTURA NUOVA DELL’OPERA DI RENOIR

           L    a Fondation Pierre Gianadda
                negli ultimi vent’anni ha orga-
       nizzato e proposto importantissime re-
       trospettive storiche sui maestri del-
       l’impressionismo. Si è andati da Degas
       (1993), Manet (1996), Gauguin
       (1998), Van Gogh (2000), Berthe
       Morisot (2002) e Monet (2011) ed
       ora è giunto il momento di rendere
       omaggio al più grande ritrattista del-
       l’epoca: Pierre-Auguste Renoir (1841-
       1919). La mostra di Martigny propo-
       ne una lettura nuova dell’opera di Re-
       noir (“Revoir Renoir” è il titolo), con
       più di cento opere che raccontano tut-
       ta la sua storia – sessant’anni di creati-
       vità – ma anche la sensibile diversità
       della sua ispirazione. Il lucido percor-
       so cronologico propone nelle sue fasi il
       temperamento spesso intimista del
       pittore, che ha raccontato parimenti il
       paesaggio e l’eterno femminino, le sce-
       ne di genere e le nature morte. Si trat-
       ta in gran parte di opere inedite pro-
       venienti da collezioni particolari rara-
       mente prestate ma anche di numerosi

       in copertina:
       Auguste Renoir
       “Mme Gaston Bernheim de Villers”
       1901, altezza cm 65,5 x 54,5.                                Auguste Renoir, “Baigneuse aux cheveux longs vers”, 1895.

                                                                   –1–
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                                    ARTE
                                                      RENOIR      ALLA   FONDATION GIANADDA

                                                                                               il pittore Albert André (di Flavie Mou-
                                                                                               raux Durand-Ruel) e l’ammirazione di
                                                                                               Pablo Picasso (di Augustin de Butler).
                                                                                               Dal punto di vista più museale sul ca-
                                                                                               talogo Daniel Marchesseau propone
                                                                                               un’analisti tematica integrando le
                                                                                               informazioni, mentre Lukas Gloor in-
                                                                                               quadra la comparsa delle opera del
                                                                                               maestro nelle collezioni svizzere nel
                                                                                               XX secolo e Cécile Bertran, conserva-
                                                                                               trice del museo Renoir, rivela, grazie
                                                                                               ad una ampia serie di fotografie acqui-
                                                                                               site nell’autunno 2013 dalla città di
                                                                                               Cagnes-sur-Mer, la vita familiare del-
                                                                                               l’artista nella sua proprietà delle Col-
                                                                                               lettes.
                                                                                                    La selezione delle opere non man-
                                                                                               cherà di sedurre un largo pubblico che
                                                                                               ritroverà l’immaginario più noto del-
                                                                                               l’artista, ma scoprirà soprattutto un
                                                                                               gran numero di tele poco - se non del
                                                                                               tutto - sconosciute, provenienti da
                                                                                               collezioni private europee. Infatti il ta-
                                                                                               lentuoso allievo del pittore di origine
                                                                                               svizzera Charles Gleyre, nell’atelier del
                                                                                               quale si rapporta con l’Ecole des
                                                                                               Beaux-Arts di Parigi con i suoi compa-
                                                                                               gni Claude Monet e Frédéric Bazille,
                                                                                               identifica presto il suo campo di ispi-
                                                                                               razione femminile: prima “Lisa”
                                                                                               (1872), poi la voluttuosa Suzanne Va-
        Auguste Renoir, “La Fruitiere”, circa 1900, cm 65 x 54.                                ladon che poserà in rue Cortot prima
                                                                                               di seguire i consigli di Degas e diven-
        dipinti provenienti dai più grandi mu-    (“Vénus Victrix” del Petit Palais, Pari-     tare quel’artista riconosciuta che la
        sei del mondo (Museo Pushkin, Mu-         gi e “La grande laveuse accroupie” del-      Fondation Pierre Gianadda presentò
        seo di San Paolo del Brasile, Museo       la Fondation Pierre Gianadda) chiu-          nel 1996. È d’altra parte in rue Cortot
        Thyssen-Bornemisza, Palazzo del           dono il percorso della mostra.               che Renoir dipinge “Le Jardin du
        Principe di Monaco; Musée d’Orsay,             Il catalogo che accompagna l’e-         moulin de la galette” dove questo can-
        Orangerie, Petit Palais e Marmottan,      sposizione è ricco di testi, dovuti a una    tore della bellezza femminile - come
        Parigi; Fondation Ephrussi de Roth-       decina di specialisti, storici dell’arte e   Monet lo è delle variazioni più effime-
        schild / Académie des Beaux-Arts,         testimoni familiari, e tratta di temi        re della luce - si impone doppiamente
        Saint-Jean Cap Ferrat) così come da       molto diversi - e nuovi - come le ami-       come ritrattista e paesaggista prima di
        istituzioni svizzere (Ginevra, Basilea,   cizie del pittore con gli scrittori (di      rispondere a molte commesse della
        Berna, Losanna, Winterthur, Fonda-        Sylvie Patry, conservatrice capo, Mu-        fortunata borghesia parigina (“La
        tion Bührle et Kunsthaus, Zurigo),        sée d’Orsay), il rapporto con il fratello    Comtesse Edmond de Pourtalès, Eli-
        che permettono di dare una visione        Edmond Renoir (di Marc Le Coeur),            sabeth et Alice Cahen d'Anvers”).
        nuova della sua opera nel cuore del-      il pittore Caillebotte (di Pierre Witt-           Il suo incontro con Aline Chari-
        l’impressionismo francese. Due scul-      mer), il mercante Paul Durand-Ruel           got, la madre dei suoi tre figli, Pierre,
        ture monumentali raramente esposte        (di Caroline Godfroy Durand-Ruel),           Jean e Claude (detto “Coco”), che egli

                                                                   –2–
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                                     ARTE
                                                        RENOIR     ALLA    FONDATION GIANADDA

       sposa nel 1890, è determinante per la
       sua ispirazione. Nel corso degli anni
       dedica a lei anche una voluttuosa
       “Maternité”, ma è naturalmente nelle
       numerose variazioni attorno ai “Nus”
       (nudi) che egli si impone al pubblico
       più attento. Renoir lavora «con grandi
       pennelli di martora e pennelli piatti di
       seta» e impiega soprattutto - dice - «il
       bianco argento, il giallo cromo, il gial-
       lo Napoli, l’ocra gialla, il terra di Sie-
       na, il vermiglio, la lacca di Garance, il
       verde Veronese, il verde smeraldo, il
       blu cobalto, il blu oltremare», senza
       dimenticare il nero, che definisce «la
       regina dei colori».
             Paul Durand-Ruel è il primo a di-
       fenderlo e ad esporlo, a Parigi, Londra
       e negli Stati Uniti. Più di mille opere
       passano dalle sue gallerie. Più giovane,
       Ambroise Vollard edita le sue incisioni
                                                    Auguste Renoir, “L'Abreuvoir”, 1873, altezza cm 47 x 61.
       e le sue sculture, prima di acquistare,
       alla sua morte, tutto il fondo dell’ate-
       lier. Renoir realizza tre suoi celebri ri-   proprio sul finire del secolo. Renoir,      prima e di Paul Rosenberg poi, più di
       tratti tra cui quello donato da Vollard      sostenuto ormai dai fratelli Bernheim-      centottanta dipinti (la Barnes Founda-
       al Petit Palais di Parigi. Con la consa-     Jeune, scopre Cagnes-sur-Mer nel            tion è sistemata dal 2012 a Filadelfia).
       crazione arriva il successo finanziario,     1903 e si stabilisce poco dopo nel Do-      Nella sua maturità, giovani artisti co-
                                                    maine des Collettes dove dipingerà fi-      me Aristide Maillol e Maurice Denis
                                                    no al suo ultimo giorno con la passio-      fanno visita al maestro e ne fanno il ri-
                                                    ne irriducibile del “bel mestiere”. Al      tratto. Alcuni mesi prima della sua
                                                    culmine del successo e malgrado certi       scomparsa, sono Amedeo Modigliani
                                                    critici acidi, collezionisti attenti come   e Henri Matisse, entrambi spinti da
                                                    Paul Gallimard, Gaston Lévy, Henri          Paul Guillaume, ad andare alle Collet-
                                                    Bernstein o gli americani Leo e Ger-        tes. Pablo Picasso non ebbe l’occasione
                                                    trude Stein non si sbagliano e si cir-      di conoscerlo, ma acquisì per la pro-
                                                    condano di sue opere, prima che il fa-      pria collezione sette sue opere, ora al
                                                    moso Alfred Barnes riesca a riunire         Museo Picasso di Parigi. Questo sta a
                                                    nella sua proprietà di Merion a sud di      significare quale valore innovatore ac-
                                                    Filadelfia, sui consigli di giovani mer-    compagnasse la sua arte nella piena
                                                    canti, Paul Guillaume e René Gimpel         maturità.
                                                                                                     La mostra alla Fondation Gianad-
                                                                                                da (in Rue du Forum 59 a Martigny,
                                                                                                Canton Vallese), curata da Daniel
                                                                                                Marchesseau, Conservateur général
                                                                                                honoraire du Patrimoine, rimane alle-
                                                    Auguste Renoir                              stita fino al 23 novembre; si può visi-
                                                    “Rose et bleu,                              tare (ingresso adulti 20.- franchi) tutti
                                                    Les demoiselles Cahen d'Anvers”             i giorni con orario continuato dalle
                                                    1881, olio su tela, cm 119 x 74.            09.00 alle 19.00.

                                                                     –3–
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                                                           messi gioielli                 since 1949

                                                                 via pretorio 5, primo piano, 6900 Lugano
                                                                          091 923 51 37 • messi@luganet.ch

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                                                     RANCATE
                                      ARTE           LE OPERE DI ROSETTA LEINS
                                                     ALLA PINACOTECA GIOVANNI ZÜST

           L    a Pinacoteca cantonale Gio-
                vanni Züst di Rancate propo-
       ne una mostra di opere di Rosetta
       Leins (1905-1966), a lungo considera-
       ta come una delle migliori pittrici sviz-
       zere, fra le poche, nel Canton Ticino,
       in grado di reggere il confronto con le
       colleghe confederate. La mostra è il
       primo contributo pubblico per la ri-
       scoperta dell’artista e mette in luce le
       tappe più importanti del suo percorso.
             Rosa Amalia Leins, detta Rosetta,
       nasce a Bellinzona il 5 giugno 1905. Il
       padre, originario di Stoccarda, si stabi-
       lisce a Bellinzona alla fine dell’Otto-
       cento e fonda poi con Carlo Vescovi la
       Tipografia Commerciale. Dopo un
       apprendistato nella tipografia di fami-
       glia, Rosetta inizia il suo percorso arti-
       stico compiendo studi privati. Fra il         Rosetta Leins, “I Re Magi nel Ticino”,1950, J. e P. Caccia, Cadenazzo.
       1931 e il 1932 compie un viaggio di
       studio a Parigi rimanendo colpita dal         no e alla Locanda Svizzera. Nel grup-             Rosetta Leins è fra le interpreti
       postimpressionismo francese, da Gau-          po vi sono Schürch, Kohler, Epper,           più felici del paesaggio ticinese, e in
       guin, Utrillo, e Matisse. Al ritorno nel      Pauli, Müller e Lüssi. Con tutta pro-        particolare dei territori ispirati al re-
       Ticino si stabilisce ad Ascona, attratta      babilità è Lüssi a introdurre Rosetta        troterra di Ascona, con incursioni nel
       dagli stimoli culturali e dalle persona-      Leins nel mondo dell’arte e a incorag-       Luganese e nel Mendrisiotto. I primi
       lità internazionali che il borgo può of-      giarla a presentarsi alle esposizioni, che   paesaggi sono dell’inizio degli anni
       frire. Fra queste, gli artisti che gravita-   a partire dalla metà degli anni Trenta       Trenta e nascono sotto l’influenza del-
       no attorno al Caffé Centrale, al Verba-       si susseguono a ritmo serrato.               la pittura francese per guardare poi an-
                                                                                                  che alla pittura figurativa contempora-
                                                                                                  nea d’oltralpe, da Ernst Morgenthaler
                                                                                                  a Oskar Ernst. Con gli anni la pittura
                                                                                                  di paese si incontra con quella di figu-
                                                                                                  ra, per arrivare a dipinti luminosi e in-
                                                                                                  tensi, quasi un “periodo bianco”, in
                                                                                                  cui il manto nevoso diventa pretesto
                                                                                                  per un’esplosione cromatica. Fra la fi-
                                                                                                  ne degli anni Cinquanta e gli inizi de-
                                                                                                  gli anni Sessanta la Leins prende la

                                                                                                  Rosetta Leins
                                                                                                  “I Re Magi, arrivo e sorpresa”
                                                                                                  1957
                                                                                                  Belsoggiorno,
                                                                                                  Casa di cura per anziani
                                                                                                  Fondazione Beato Pietro Berno.

                                                                      –5–
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                                      ARTE
                                                         ROSETTA LEINS        ALLA   PINACOTECA ZÜST

                                                                                                 setta Leins, intitolato “L’uomo e il la-
                                                                                                 voro”, vince il primo premio per la
                                                                                                 composizione figurativa del primo
                                                                                                 piano dello scalone centrale: l’artista vi
                                                                                                 raffigura un seminatore e quattro ope-
                                                                                                 rai intenti a lavorare in un cantiere, un
                                                                                                 omaggio alla storia agricola del Canto-
                                                                                                 ne e alla sua tradizione in ambito edi-
                                                                                                 le.
                                                                                                      Di nuovo Ascona è palcoscenico
                                                                                                 per alcune importanti opere della
                                                                                                 Leins. La Cappella della Casa per an-
                                                                                                 ziani Belsoggiorno ospita infatti sue
                                                                                                 quattro grandi tele: raffigurano “I Re
                                                                                                 Magi, arrivo e sorpresa” (1957), la
                                                                                                 “Predica di San Francesco agli uccelli”
                                                                                                 (1958), “Deposizione” (1959) e “Cri-
                                                                                                 sto davanti a Ponzio Pilato” (1959). Le
        Sala dei matrimoni in Palazzo Civico a Lugano,                                           opere attestano un’evoluzione stilistica
        affreschi di Rosetta Leins e arredi di Mario Chiattone.                                  verso una geometrizzazione delle for-
                                                                                                 me, un’adesione al neocubismo attra-
        strada della sperimentazione, irrigi-        delle immagini, risente del clima no-       verso modulazioni che investono for-
        dendo le forme e pervenendo a inedi-         vecentista. Gli affreschi, ai quali è le-   me e colori. “La pesca miracolosa”
        te sintesi. Un altro genere al quale si      gata la celebrità di Rosetta Leins, ven-    (1963), insieme a due altri dipinti mi-
        dedica con frequenza è quello della          gono inaugurati nel 1943 e sono rea-        nori, viene invece commissionata da
        natura morta, dove negli anni l’artista      lizzati su tre pareti: la prima dedicata    Walther Weibel, corrispondente in Ti-
        attua un processo di sintesi, eliminan-      alla musica agreste, la seconda alla fa-    cino per la “Neue Zürcher Zeitung”,
        do progressivamente gli oggetti per          miglia e la terza al lavoro. Molto di-      per la sala da pranzo del nuovo ricove-
        concentrarsi sul soggetto. Le opere mi-      versi da quelli luganesi sono invece gli    ro Casa Berno, sul Monte Verità. Il di-
        gliori sono quelle in cui i fiori diven-     affreschi eseguiti nel 1945 per la Cap-     pinto, di grandi dimensioni, colpisce
        tano protagonisti assoluti. Proprio la       pella del cimitero di Losone, che raffi-    per l’accesa luminosità, che si irradia
        natura morta con fiori e frutti diventa      gurano la “Deposizione” e la “Resurre-      dal paese retrostante fino ad abbrac-
        uno dei soggetti più frequenti nella         zione” di Gesù. A soli due anni dagli       ciare tutta la composizione.
        produzione dell’artista.                     affreschi luganesi, la Leins propone             La mostra presso la Pinacoteca
             Fra il 1937 e il 1939, al pari di al-   uno stile più realista che lascia spazio    cantonale Giovanni Züst di Rancate
        tri artisti della sua generazione, Roset-    alla piena espressività delle figure. Nel   rimarrà allestita fino al 17 agosto; si
        ta Leins compie un viaggio in Toscana        1953 le viene commissionato nel ci-         può visitare (entrata fr. 10.-) da mar-
        per approfondire la tecnica dell’affre-      mitero di Fehraltdorf un grande affre-      tedì a domenica con orario 14.00-
        sco. Nel 1939 la Città di Lugano ban-        sco intitolato “L’angelo consolante, il     18.00; lunedì chiuso ma aperto du-
        disce un concorso per la decorazione         dolore, il lavoro”. In confronto agli af-   rante tutti i giorni festivi. In contem-
        della Sala dei matrimoni nel Palazzo         freschi di Losone, quello di Fehralt-       poranea rimane aperta anche la mostra
        Comunale e Rosetta ottiene l’incarico.       dorf ha una tavolozza più chiara e lu-      “La fragile bellezza. Ceramiche italia-
        Nella relazione della giuria il progetto     minosa e stilisticamente preannuncia        ne d’arte tra Liberty e Informale”.
        viene lodato per la bella unità di com-      una timida apertura al neocubismo
        posizione, sposata ad una felice colora-     che prenderà più forza negli anni suc-
        zione e ad un’indovinata scelta del          cessivi. Nel novembre del 1955 il
        soggetto. Il grande affresco si presenta     Cantone apre un concorso per la de-
        come un racconto dedicato alla fami-         corazione del Nuovo Palazzo del Go-
        glia e al lavoro e, nella monumentalità      verno a Bellinzona. Il bozzetto di Ro-

                                                                      –6–
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                                                   ASCONA
                                     ARTE          AL MUSEO CASTELLO SAN MATERNO
                                                   LA COLLEZIONE KURT E BARBARA ALTEN

           L    ’antico Castello San Materno,
                in Via Losone 10 ad Ascona, è
       sorto su una stratificazione di testimo-
       nianze storico-archeologiche quali i
       resti di un insediamento del tardo
       neolitico e di una necropoli romana
       del I–III sec d.C., le tracce di una tor-
       re longobarda del VI–VIII sec d.C., poi
       inglobata nella chiesa romanica di San
       Materno. Oggi è stato adibito a spazio
       espositivo permanente con la collezio-
       ne della famiglia Alten, nata da una
       profonda passione per l’arte coltivata
       da Kurt Alten e dalla moglie Barbara.
       Per Ascona si tratta di un traguardo
       raggiunto grazie al felice accordo tra il
       Comune e la Fondazione per la cultu-
       ra Kurt e Barbara Alten, che ha impli-
       cato il restauro del Castello San Ma-
       terno, inaugurato ad inizio aprile. I la-
       vori sono terminati sotto la supervisio-
       ne dell’Ufficio dei Beni Culturali: un
       intervento filologico sull’intera strut-
       tura, interna ed esterna, volto a ripri-
       stinare arredi, decorazioni e colori, e a
       riportare al suo splendore l’affresco ro-
       manico-bizantino della “Majestas Do-
       mini”, conservatosi nella sala absidata
       del Castello.
            Gli artisti della collezione appar-
       tengono quasi tutti all’area tedesca del
       Nord Europa a cavallo tra Otto e No-
       vecento, iniziatori o adepti eccelsi dei
       vari movimenti artistici (impressioni-
       smo, post-impressionismo, espressio-

                                                   Ernst Ludwig Kirchner.

                                                   nismo), che segnano il passaggio tra    mis” Lovis Corinth e Max Lieber-
                                                   due epoche e inaugurano quella nuova    mann, i quali introducono nelle dina-
                                                   dell’arte moderna. Passando in rasse-   miche del cosiddetto impressionismo
                                                   gna i nomi che si annoverano nella      tedesco. Corinth e Liebermann sono
                                                   Collezione Alten, troviamo “in pri-     poi direttamente collegati con la colo-
                                                                                           nia di Worpswede, che frequentavano,
                                                                                           e della quale la collezione Alten conta
                                                                                           numerose opere dei suoi rappresen-
                                                                                           tanti, come Hans am Ende, Fritz
                                                   Il Castello San Materno di Ascona.      Overbeck, Otto Modersohn e Paula

                                                                  –7–
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                                     ARTE
                                                       LA COLLEZIONE ALTEN           AL   CASTELLO SAN MATERNO

        Modersohn–Becker. Artisti influenzati
        dalle diffuse idee del movimento della
        “Lebensreform” (per il ritorno a una
        vita autentica a contatto con la natu-
        ra), che scelsero la zona rurale della
        bassa Sassonia come luogo ideale di
        fuga dal mondo industrializzato e vi
        fondarono una comunità artistica,
        dapprima sperimentandovi il “plein
        air” degli impressionisti francesi e poi
        passando a esperienze espressioniste.
        Con gli artisti di Worpswede, la colle-
        zione Alten assume un valore ulteriore
        nel contesto della storia di Ascona,
        perché molti di questi ne hanno anche
        animato la scena artistica, direttamen-
        te o tramite il Monte Verità. Basti per
        tutti il nome della danzatrice sacra
        Charlotte Bara, che proprio a Wor-
        pswede si è formata, ha stretto amici-     Max Liebermann.
        zia con Carl Weidemeyer, architetto
        del suo teatro personale ad Ascona         Heckel, Max Pechstein, Emil Nolde,         l’orario 10.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00;
        (l’attuale Teatro San Materno), e che,     Christian Rohlfs) sia del “Blaue Rei-      domenica e festivi 14.00 - 16.00; lu-
        una volta ad Ascona, ha vissuto fino       ter” di Monaco (Alexej Jawlensky e         nedì e mercoledì chiuso.
        alla morte proprio nel Castello San        August Macke) entrambi strettamente
        Materno, sede dunque esemplare della       legati con Marianne Werefkin, la qua-
        Collezione Alten.                          le fu straordinaria animatrice della vi-
             La collezione non manca di offri-     ta culturale del Borgo di Ascona tra le
        re una significativa apertura sull’arte    due guerre.
        delle avanguardie storiche, con alcune          La Collezione Alten, al Museo
        opere di grande valore degli espressio-    Castello San Materno in via Losone
        nisti tedeschi, sia della “Brücke” di      10 ad Ascona, si può liberamente visi-
        Dresda (Ernst Ludwig Kirchner, Erich       tare nei giorni da giovedì a sabato nel-

          17
          maggio
         –20
          luglio
          2014

           Heinz Waibl (1931)
           graphic designer
           Il viaggio creativo
           m.a.x.museo
           via Dante Alighieri 6
           CH–6830 Chiasso
           t +41 (0)91 695 08 88
           www.maxmuseo.ch

                                                                   –8–
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                                                     ASCONA
                                      ARTE           IL FONDO ANNA IDUNA ZEHNDER
                                                     IN ESPOSIZIONE AL MUSEO COMUNALE

           I  l Museo Comunale d’Arte di
              Ascona si arricchisce di una im-
       portante acquisizione: il Fondo Anna
       Iduna Zehnder, che si aggiunge a
       quelli già presenti nell’istituzione
       asconese, il Fondo Carl Weidemeyer e
       il Fondo Charlotte Bara, tutte perso-
       nalità artistiche particolarmente signi-
       ficative nella Ascona del secolo scorso.
       Il Fondo Anna Iduna Zehnder si com-
       pone di circa 153 opere pittoriche,
       realizzate tra il 1917 e il 1950, passan-
       do dallo stile divisionista di formazio-
       ne, a quello sempre più mistico-
       espressionista della maturità. Si ag-
       giungono diversi disegni e taccuini di
       schizzi, oltre che fotografie, lettere e
       documenti, che testimoniano l’intrec-         Anna Iduna Zehnder, “Nel giardino”, 1917.
       cio di relazioni che l’artista ha intratte-
       nuto, nel corso della sua vita, con le
       importanti personalità della cultura          l’arte e della figura di questa donna del   di Ascona. Non a caso, nel 1922 Anna
       del suo tempo.                                tutto straordinaria per la sua epoca.       Iduna Zehnder appare tra gli artisti
            Per presentare al pubblico il nuo-            Originaria del cantone Argovia,        che donano al Comune di Ascona una
       vo Fondo e l’arte di Anna Iduna               Anna Iduna Zehnder (Bimenstorf              loro opera affinché si costituisse il Mu-
       Zehnder, il Museo Comunale d’Arte             1977- Ascona 1955) ottiene nel 1914         seo Comunale. Sempre ad Ascona,
       di Ascona presenta fino al 24 agosto,         la laurea in medicina all’Università di     Zehnder scopre l’antroposofia e si ap-
       nelle sale del primo piano, una selezio-      Basilea, diventando una delle prime         plica alla lettura e all’analisi dei testi di
       ne di dipinti, disegni e documenti, in        dottoresse della Confederazione elve-       Rudolf Steiner, nei quali trova quella
       attesa della piena valorizzazione del-        tica. Spinta dal desiderio di dedicarsi     fonte di crescita e di conoscenza a lun-
                                                     alla pittura, nel 1917 si trasferisce ad    go cercata, sia sul piano professionale
                                                     Ascona, dove diventa allieva del pitto-     che personale e artistico. Così a parti-
                                                     re rumeno Arthur Segal: attraverso il       re dal 1922, Zehnder - ottenuta la for-
                                                     suo maestro e gli altri allievi della sua   male autorizzazione del Canton Tici-
                                                     scuola d’arte – come gli anarchici Ern-     no a praticare la professione e diventa-
                                                     st Frick e Arthur Bryks - Zehnder en-       ta ufficialmente la “Dottoressa” del
                                                     tra a far parte dell’ambiente artistico     Borgo - vive ad Ascona nella “Villa Ar-
                                                                                                 temide”, dove installa il proprio atelier
                                                                                                 nonché uno studio medico stabile,
                                                                                                 unendo nelle sue cure la medicina tra-
                                                                                                 dizionale all’esercizio di pratiche an-
                                                                                                 troposofiche, in cui si fondono medi-
                                                                                                 cina, euritmia, “Sprachgestaltung”,
                                                                                                 come pure musica e arte pittorica.
                                                                                                     L’esposizione si può visitare (in-
                                                                                                 gresso fr. 10.-) fino al 24 agosto al
                                                                                                 Museo Comunale d’Arte Moderna
                                                                                                 (via Borgo 34 dal martedì al sabato,
                                                     Anna Iduna Zehnder                          10-12; 15-18; domenica e festivi:
                                                     “Autoritratto”.                             10.30-12.30; lunedì chiuso.

                                                                      –9–
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           LA CORNICE
           Galleria Il Raggio
           Vincenzo e Fabrizio Colciaghi

           via A. Giacometti 1
           6900 Lugano
           tel e fax 091 923 15 83
           lacornicelugano@bluewin.ch
           www.lacornice.ch

            Osteria Grotto                   Da PIERINO - Cureggia

                                                                                          d izione
                                                                                   tra tra 5 anni:
                                                                                nos      re 4
                                                                     .. . e la ua da olt al 1967 !
                                                                              n          d
                                                                     conti mo attivi
                                                                           sia                Cucina nostrana
                                                                         La vera polenta e minestrone al camino
                                                                                     Salumi propri - Formaggini
                                                                           Ambiente familiare - Ampio giardino

                                                                                             CUREGGIA- Lugano
                                                                          tel 091 941 87 96 - fax 091 941 88 86
           Propr.: Fam. Mauro Cassina                                   www.grottopierino.ch - info@grottopierino.ch

                                                            – 10 –
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                                                    LUGANO - CASSARATE
                                     ARTE           AL RISTORANTE GALLERIA ARTÉ
                                                    LE SCULTURE DI FABIAN VOGLER

           I  l Ristorante Galleria Arté al La-
              go, riconosciuto per la sua ga-
       stronomia di alto livello internaziona-
       le, propone nelle sue sale una esposi-
       zione di opere dello scultore germani-
       co Fabian Vogler. L’artista, nuovo vol-
       to della scultura europea, crea origina-
       li sculture e rilievi di argilla o gesso,
       immerse nel bronzo o nell’acciaio
       inox. Le sue opere sono contempora-
       neamente iconiche e astratte, altamen-
       te percettive, realizzate con minuziosa
       attenzione ai dettagli in superficie,
       perlopiù serie ma occasionalmente ad-
       dirittura divertenti.
            Nato nel 1977 ad Amburgo (Ger-
       mania), Fabian Vogler ha già ottenuto
       numerosi riconoscimenti per le sue
       opere, il primo dei quali è stato il
       “Theodor-Körner” premio austriaco
       per giovani artisti nel 2005. Nel 2006
       ha creato il “Senior Fellow Award” per
       l'Accademia delle Arti Applicate,
       Vienna (Austria). Nel 2008 è stato in-
       caricato della gestione scultorea presso
       la International Summer-Academy,             Fabian Vogler, 2013, “Blumenhelm”.
       Venezia.
            La visita alla mostra è possibile fi-   apertura del Ristorante Galleria Arté           dal martedì al sabato oppure in altri
       no al 30 novembre durante l’orario di        al Lago (in Piazza Bossi a Cassarate),          orari su appuntamento.

           LOCARNO - LA          PITTURA DEL FANTASTICO DI             MAX LÄUBLI         A IL     CAVALLETTO

           P  resso la galleria Il Cavalletto di
              Locarno è in atto una mostra
       personale di Max Läubli. In esposizio-
                                                    ne sono una trentina tra dipinti, carte
                                                    e disegni, di vari periodi dell’attività
                                                    artistica dell’artista svizzero, che ven-
                                                                                                    cui si riversano un’alta disciplina del
                                                                                                    disegno e una luminosità di stampo ri-
                                                                                                    nascimentale.
                                                                     gono messi a confronto              Nato nel 1932 a Basilea, dal 1959
                                                                     e illustrano un percorso       Max Läubli risiede nel Canton Ticino,
                                                                     personalissimo, forte-         a Claro, dove ha formato la sua fami-
                                                                     mente connotato da             glia e dove ha il suo atelier d’artista.
                                                                     una dimensione fanta-               La mostra alla galleria Il Cavallet-
                                                                     stica e surreale. Nelle        to (in Piazzetta Franzoni 1 a Locarno),
                                                                     opere del pittore ticine-      dal titolo “La pittura del fantastico”,
                                                                     se d’adozione, tuttavia,       rimane allestita fino al 16 agosto; si
                                                                     non viene mai meno la          può liberamente visitare nei giorni da
                                                                     fedeltà alla bellezza e al-    martedì a venerdì con orario 15.00 -
                                                                     l’ordine quali criteri di      18.00, sabato e domenica 15.00 -
                                                                     rappresentazione, in           17.00.

                                                                     – 11 –
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                                                    BIOGGIO
                                      ARTE          LE OPERE            SU CARTA DI MARIO COMENSOLI

            F   ino a ottobre Bioggio ospita
                nel suo palazzo comunale una
        mostra di opere su carta di Mario Co-
        mensoli. L’artista ticinese ha lasciato
        una traccia profonda nell’arte figurati-
        va della seconda metà del secolo scor-
        so. Il Ticino poi si è sempre mostrato
        particolarmente vicino al pittore che,
        nato a Lugano il 15 aprile 1922 ma
        emigrato giovanissimo a Zurigo, lo ha
        sempre tenuto nel cuore. Da qui, nel
        ventennale della morte, si è succeduta
        una collana di mostre nella Svizzera
        italiana (Villa dei Cedri a Bellinzona,
        la Galleria L’Incontro a Lugano, la
        Collezione Artrust a Melano) e adesso
        al Palazzo Comunale di Bioggio. Dal
        titolo “Mario Comensoli. Di segno in
        segno” l’esposizione permette al pub-       fasi del percorso figurativo di Comen-        ta libera) fino al 5 ottobre nelle sale
        blico di approfondire un aspetto gene-      soli, dagli inizi caratterizzati dall’inse-   del Palazzo comunale di Bioggio; ora-
        ralmente trascurato dell’opera del pit-     gnamento postcubista alla poetica dei         ri: Lunedì dalle 16 alle 19; giovedì dal-
        tore di origine luganese, quello del di-    lavoratori immigrati, all’influenza del       le 11 alle 14; martedì, mercoledì e ve-
        segno. Nelle sale del Comune si pos-        Sessantotto, al ciclo sul Cinema, a Di-       nerdì dalle 09.45 alle 11.15.
        sono ammirare una sessantina di ope-        scovirus ai No Future.
        re su carta che documentano le varie             La mostra si può ammirare (entra-

            CENTOVALLI - MOSTRA             PARTICOLARE AL        MUSEO       REGIONALE D'INTRAGNA

            D     a un paio d’anni la coppia di
                  artisti che si fa chiamare “in-
        sieme” (Christa Hunziker e Roland
                                                    questo che sta a cuore a “insieme”, e
                                                    difatti l'intero utile di questa mostra
                                                                                                  venuto per precedenti mostre (vecchia
                                                                                                  chiesa Härkingen, 2013; Museo
                                                                                                  Strohhaus Kölliken, 2012; Casa Co-
        Hächler) vive a Càmedo, in fondo al-        andrà a favore di monumenti e pro-            munale Wohlen, 2011) “insieme”
        le Centovalli, al confine tra Svizzera e    getti culturali della valle. Come è av-       userà oltre all'arte figurativa e alla mu-
        Italia, dove gestisce l'osteria Grütli.                                                                                 sica anche
        Durante l'estate prossima (13 giugno-                                                                                   altre forme
        17 agosto), in occasione del quinto                                                                                     artistiche
        anniversario dalla fondazione del Co-                                                                                   su edifici,
        mune Centovalli, gli artisti presente-                                                                                  nei locali
        ranno presso il Museo Regionale di                                                                                      che si pre-
        Intragna una mostra dal tema “Cent-                                                                                     stano allo
        vai”. Una delle regioni più povere del-                                                                                 scopo e nei
        la Svizzera, la cui popolazione sta in-                                                                                 dintorni.
        vecchiando e che si sta sempre più
        spopolandosi, cerca di sopravvivere
        con l'aiuto del turismo. Questa terra
        racchiude una incredibile ricchezza
        culturale e storica ed un paesaggio che
        bisogna scoprire e salvaguardare. È

                                                                     – 12 –
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                                                    MAGLIASO
                                     ARTE           ALLA RIVABELLA ART GALLERY
                                                    PAESAGGI E FIGURE DI MAURO PORETTI

           A     lla Rivabella Art Gallery di
                 Magliaso viene proposta per
       tutta l’estate la mostra personale di
                                                    Poretti potrebbe affermare, come
                                                    Gerhard Richter, uno dei massimi ar-
                                                    tisti del nostro tempo: “Mi interessa la
                                                                                                to preferibilmente attraverso alcuni
                                                                                                elementi distintivi: le stazioni, la ferro-
                                                                                                via, il paesaggio, le vedute e gli scorci
       pittura di Mauro Poretti. Ha come ti-        pittura, quella di sempre. Se in un         metropolitani, affiancati ad altri temi
       tolo “La figura, il paesaggio” e riunisce    museo ponete uno schermo, tutti an-         di tipo evocativo come i ciclisti, la bi-
       una sessantina di dipinti di varie di-       dranno a guardare quello schermo di-        cicletta, il triciclo, le bambole. Gra-
       mensioni, per lo più olii ed acrilici ma     menticandosi della pittura. Io li voglio    dualmente negli ultimi anni si è stac-
       anche acquarelli e tempere, che per-         riportare alla pittura”.                    cato da immagini di tipo figurativo
       corrono l’intera avventura pittorica               Mauro Poretti è un artista ancor      per dedicarsi sempre più alla figura at-
       dell’artista luganese. Il raccordo tra la    giovane ma con alle spalle importanti       traverso rappresentazioni di stampo
       produzione attuale e quella del pur re-      esperienze. Dipinge con continuità ed       informale: la persona, gruppi di perso-
       cente passato anni viene stabilito at-       appartiene a quella nuova generazio-        ne appena accennati attraverso il viva-
       traverso la proposta di dipinti che si       ne, che in questo decennio si va affac-     ce, espressivo uso del colore in forma
       possono definire “esemplari” dell’ope-       ciando, talvolta anche da protagonista,     di segno. E sempre più in queste figu-
       ra di Mauro Poretti, in quanto si rife-      sulla scena artistica a sud delle Alpi.     re Mauro Poretti ha concentrato delle
       riscono ad alcuni cicli significativi, che   Nato a Lugano nel 1970, risiede a Co-       situazioni esistenziali, appunto di vita,
       sono tipici della sua opera: il paesag-      mano e nel suo atelier persegue con         con uno stile inconfondibile nel quale
       gio, le vedute urbane, la suggestione di     passione quasi maniacale il suo impe-       la ricerca sui materiali (olio, acrilico,
       scorci di vecchi nuclei, lo sguardo at-      gno pittorico in modo continuativo,         sabbie, colle, gesso, lamiere) è sostenu-
       tento sul presente, le presenze umana.       quotidiano. Espone quando ha novità         ta e motivata dalla ricerca sul colore e
       Il titolo della mostra indica l’elemento     pittoriche da presentare, e questa mo-      sulle immagini.
       unificante dell’opera di Poretti, ap-        stra alla Rivabella Art Gallery costitui-        La mostra di Mauro Poretti alla
       punto quello slancio pittorico (Mauro        sce un evento eccezionale per quantità      Rivabella Art Gallery di Magliaso (in
       Poretti è considerato un autentico ta-       di opere e per l’ampio respiro tempo-       via Ressiga 17) rimane aperta sino alla
       lento della pittura) che immette sia         rale. Il curatore della mostra, Dalma-      fine di agosto ed è visitabile gratuita-
       nell’evocazione del passato, attraverso      zio Ambrosioni, in questa occasione         mente tutti i giorni dalle 10 alle 18.
       elementi sia figurativi che simbolici,       ha volutamente puntato sulla dimen-
       sia nella raffigurazione del presente. In    sione figurativa dell’opera di Poretti,
       tutte le opere sono raffigurati aspetti      consapevole che lo spettatore vuole ve-
       del vivere colti nella quotidianità ed       dere qualcosa nei quadri, anche in
       inseriti nella prospettiva storica. La       quelli che tendono verso l’astratto,
       pittura figurativa di Poretti si situa con   perché tutto, anche la produzione arti-
       precisione nel recupero appunto della        stica, deve essere radicato in un modo
       pittura come momento centrale del-           o in un altro nella vita.
       l’attività artistica, dopo tanti speri-            Per anni Mauro Poretti ha avuto
       mentalismi del secolo scorso. Anche          come tema prediletto il paesaggio, col-

                                                                    – 13 –
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                                                   LUGANO
                                     ARTE          L’OCCHIO             DELLA PITTURA
                                                   DELLE EDIZIONI PAGINE D’ARTE

            L    a Sala delle esposizioni della
                 Biblioteca cantonale di Luga-
        no ospita fino al 13 settembre la mo-
                                                   Giulia Napoleone, le bozze illustrate
                                                   della fiaba della pittura di Emilio Ta-
                                                   dini, i progetti per una plaquette di
                                                                                                inedito di Luigi Cavallo. Pagine d’Ar-
                                                                                                te pubblica il giornale dell’Istituto
                                                                                                Svizzero di Studi d’Arte di Zurigo. La
        stra “L’occhio della pittura”. In quel-    Gianfredo Camesi, le litografie per le       collana sintomi ospita dal 1998 scritti
        l’ambito sono esposti immagini e do-       carezze di Alberto Martini, oltre alle       critici e poetici sull’arte con interventi
        cumenti di artisti presenti nelle varie    stampe di Baxter, Millet e Steinlen e        di Jean Baudrillard, Yves Bonnefoy,
        collane di Pagine d’Arte, vale a dire      collage di lettere di Michel Butor.          Michel Melot, Paul Nizon e Raffaele
        Valerio Adami, Geneviève Asse, Chri-            Le edizioni Pagine d’Arte hanno         La Capria.
        stian Bonnefoi, Fernando Bordoni,          preso avvio nel 1982 con la pubblica-             I libri del Museo Villa dei Cedri
        Rosanna Carloni, Alfredo Casali,           zione del Bollettino (confluito in se-       illustrano i fondi di Enrico Della Tor-
        Massimo Cavalli, Mario Chianese,           guito nell’attuale Libretto), sostenuta      re, Giulia Napoleone e Massimo Ca-
        Enrico Della Torre Stefano Donati,         per iniziativa di Rosanna Carloni dagli      valli, del quale è in preparazione il ca-
        Marcel Dupertuis, Giorgio Gugliel-         Amici dei Musei, poi dalla Società Ti-       talogo ragionato dell’opera grafica. Al-
        metti, Remo Guidi Alexandre Hollan,        cinese di Belle Arti. Si affianca nello      tri libri propongono la lettura dell’o-
        Vittorio Magnani, Wilfrid Moser,           stesso anno la collana dei Quaderni di       pera di Adami, Reiner, Valenti e Tadi-
        Mariarosa Mutti Giancarlo Ossola,          Biolda. Entrambe le riviste ospitano         ni, l’ispiratore dell’occhio e della fiaba
        Federico Palerma, Flavio Paolucci, Im-     artisti contemporanei ticinesi e di area     della pittura.
        re Reiner Ruggero Savinio, Raimondi        lombarda. Nel 1987 Il Bollettino di-              L’intervento critico sul complotto
        Sirotti, Stephan Spicher, Italo Valenti,   venta il giornale della Società per le       dell’arte di Jean Baudrillard inaugura
        Anne Walker, Petra Weiss. Inoltre so-      Belle Arti: la rivista accoglie le rubri-    nel 1988 la “collana sintomi” con i
        no presentate in mostra le incisioni       che illustratori italiani di Paola Pallot-   contributi di Valerio Adami, Gian-
        originali per i quaderni di biolda, la     tino, architetture urbane di Giovanna        franco Bruno, Rosa Pierno e di Emilio
        suite di disegni per l’ultimo quarto di    Ginex, studi medievali di Elfi Rüsch e       Tadini che ha suggerito le immagini
                                                                                                dell’occhio e della fiaba della pittura
                                                                                                destinate alla rivista che si rinnova nel
                                                                                                2000.
                                                                                                     La collana “ciel vague” - equiva-
                                                                                                lente ai sintomi italiani - accoglie mo-
                                                                                                menti d’intensa scrittura poetica sul-
                                                                                                l’arte grazie agli scritti di Michel Bu-
                                                                                                tor, Yves Peyré, Jean Louis Schefer e
                                                                                                invita alla scoperta di Maria Gabriela
                                                                                                Llansol. Fra i libri francesi si registra la
                 CANTINA & E V E N T I                                                          presenza di Fautrier, Matisse, Michaux
                                                                                                e Paul Valéry. La “collana su carta/sur
                                                                                                papier” privilegia la relazione fra poe-
                                                                                                sia e disegno, con l’alfabeto della natu-
                                                                                                ra di Alexandre Hollan e Cartavoce di
                                                                                                Ruggero Savinio.
                                                                                                     Speciale attenzione dedicano le
                                                                                                edizioni Pagine d’Arte alla poetica so-
                                                                                                ciale di artisti fra Otto e Novecento,
                                                                                                come Camille Claudel, Daumier, Mil-
                                                                                                let, Steinlen e Luigi Rossi – con l’A-
                                                                                                tlante della casa museo in Capriasca.
                                                                                                Fra i nuovi libri si coltiva la passione
                                                                                                per il romanzo grafico di Masereel e
                         www.moncucchetto.ch                                                    l’attualità della figura di Rousseau.
                       Via Crivelli, 27 - 6900 Lugano

                                                                    – 14 –
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                                                    LUGANO
                                     ARTE           MILVIA QUADRIO                         ALLA EXTRAFID
                                                    RILEGGENDO VECCHIE LETTERE D’AMORE

           L   a Fondazione Extrafid ART
               nella sua galleria d’arte in via
       Canova 9, al primo piano, presenta
       una mostra personale di Milvia Qua-
       drio. Continua in questo modo un
       programma culturale che, sul piano
       espositivo, va da oltre dieci anni pre-
       sentando una serie di esponenti del
       mondo artistico ticinese. Per l’occasio-
       ne è stato stampato un prospetto nel
       quale l’artista viene presentata sul pia-
       no critico, biografico e con l’immagi-
       ne di alcune opere della sua produzio-
       ne più recente.
           Milvia Quadrio è nata a Campo
       Blenio nel 1936. Dopo le scuole ob-
       bligatorie ha frequentato il collegio
       San Giuseppe a Lugano e l’Istituto
       Moderno a Bellinzona, poi l’Accade-
       mia di Belle Arti a Monte Carlo. Ha
       poi compiuto diversi viaggi di studio
       in Europa e in seguito ha vissuto per
       alcuni anni in Libano. Vive a Olivone,
       dove dal possiede un atelier per la scul-
       tura e uno studio per la pittura, il di-
       segno e la progettazione in genere. Per
       diversi anni ha insegnato a scolpire la      Milvia Quadrio, “Cipressi in lontananza”.
       neve e il ghiaccio.
           La mostra di Milvia Quadrio alla         vecchie lettere d’amore”, è visibile con       giorni dal lunedì al venerdì con orario
       Extrafid ART, dal titolo “Rileggendo         entrata gratuita fino all’8 agosto nei         dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.

           LUGANO - BRAMANTINO                AL    MUSEO CANTONALE D’ARTE E RESTAURO DELLA “FUGA IN EGITTO”

           D       al 28 settembre e fino a gen-
                   naio prossimo il Museo Can-
       tonale d’Arte di Lugano presenterà
                                                    cui la National Gallery di Londra, la
                                                    Galleria degli Uffizi di Firenze, il Mu-
                                                    seo Thyssen-Bornemisza di Madrid o
                                                                                                   turali ha deciso di promuovere, in colla-
                                                                                                   borazione con il Museo Cantonale d’Ar-
                                                                                                   te, il restauro di una delle opere più co-
       un’importante mostra dedicata a Barto-       ancora la Pinacoteca di Brera di Mila-         nosciute dell’artista, ossia la Fuga in
       lomeo Suardi, detto il Bramantino, una       no, saranno presenti in mostra opere de-       Egitto custodita presso il santuario della
       delle figure di spicco del Rinascimento      gli artisti con i quali Bramantino con-        Madonna del Sasso di Orselina. Il di-
       lombardo. La mostra ripercorrerà l'iti-      divise la scena, in primo luogo Bernardo       pinto costituisce una delle più impor-
       nerario culturale ed espressivo dell’arti-   Zenale, e di quelli che raccolsero la sua      tanti testimonianze di epoca rinasci-
       sta: dalla collaborazione con l’architetto   eredità artistica come Bernardino Luini        mentale presenti sul territorio ticinese.
       e pittore Donato Bramante – da cui ha        e Gaudenzio Ferrari.                           Le operazioni di restauro hanno preso
       tratto il soprannome con il quale è noto          Data l’importanza di questa occa-         inizio e sarà possibile ammirare nuova-
       ancora oggi – fino alle ultime opere. Ac-    sione, che permetterà di ammirare riu-         mente l’opera a partire dall’apertura
       canto a capolavori di Bramantino pro-        niti in una singola sede numerosi capo-        della mostra, domenica 28 settembre.
       venienti da importanti istituzioni tra       lavori dell’artista, l’Ufficio dei beni cul-

                                                                     – 15 –
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                                                     RANCATE - MENDRISIO
                                      ARTE           ALLA PINACOTECA GIOVANNI ZÜST
                                                     CERAMICHE ITALIANE TRA LIBERTY E INFORMALE

            L    a Pinacoteca Giovanni Züst di
                 Rancate propone in mostra un
        viaggio attraverso il Novecento, dalle
                                                                                                  temporanea. Viene toccato anche il
                                                                                                  periodo futurista, quando la ceramica
                                                                                                  trova un eccezionale polo produttivo
        sinuose forme “art nouveau” proposte                                                      presso le manifatture di Albisola attra-
        da Galileo Chini e dalla manifattura                                                      verso le invenzioni di Tullio Mazzotti
        della Società Ceramica Italiana di La-                                                    detto d’Albisola. La scultura in cera-
        veno alle invenzioni informali di An-                                                     mica, pensata inizialmente come puro
        tonia Campi, Fausto Melotti e Lucio                                                       elemento di arredo, si affranca in se-
        Fontana. L’esposizione propone la ce-                                                     guito sempre di più dallo status di so-
        ramica d'arte prodotta da designer, ar-                                                   prammobile per raggiungere, dagli an-
        tisti e manifatture italiane tra gli ulti-                                                ni trenta, un'autonomia plastica e
        mi anni dell'Ottocento e gli anni Cin-                                                    creativa significativa. Assumendo, co-
        quanta del Novecento. Elemento uni-                                                       me esempio emblematico, la rappre-
        ficante tra le diverse opzioni stilistiche   Lucio Fontana, “Piatto”, 1957.               sentazione animale, si veda come sia
        e le diverse strade del gusto che queste                                                  chiaro il passaggio da una interpreta-
        ceramiche esibiscono è la ricerca di                                                      zione di matrice naturalistica, come
        una linea moderna del design italiano        ceramica sia una vera e propria “carti-      nell'elegantissimo “Airone” di Arturo
        che attraversa le arti decorative italiane   na di tornasole” che ci consente di leg-     Martini, ad una resa più plastica e mo-
        tra gli esordi degli anni Venti e i pri-     gere l’arte italiana del Novecento.          numentale, priva di decorazione pitto-
        missimi anni Cinquanta.                           Dopo una partenza con le creazio-       rica, ma giocata su volumi novecenti-
             La storia è lunga e complessa, ma       ni liberty ispirate alla natura, agli ele-   sti, come nel Gallo di Duilio Cambel-
        si può affermare che la definizione          menti ornamentali della tradizione ri-       lotti.
        moderna, e il concetto stesso, di arti       nascimentale e alla contemporaneità               Il secondo conflitto mondiale mo-
        decorative nasca agli inizi del Nove-        (Chini, Melandri), si approda al             difica radicalmente la sensibilità degli
        cento. La tendenza è quella di svinco-       trionfo del Déco e all'affermarsi del        artisti sia in Europa sia negli Stati Uni-
        lare l’oggetto decorativo dall’ambito        gusto italiano nei pieni anni Venti,         ti. Alla figurazione di stile novecenti-
        artigianale, e squisitamente tecnico-        con la creatività dell'architetto milane-    sta, troppo compromessa con i regimi
        materiale, per renderlo pura creazione       se Gio Ponti, direttore artistico della      totalitari usciti sconfitti dalla guerra, si
        artistica. Per questa ragione in mostra      Richard-Ginori. È il momento in cui          sostituisce il nuovo linguaggio del-
        sono presentati sia pezzi unici, vere e      alcune manifatture ceramiche adotta-         l'informale: la materia sembra prende-
        proprie sculture e invenzioni decorati-      no anche nuove tecniche pittoriche           re il sopravvento sulla forma, il segno,
        ve di una tale raffinatezza da configu-      come l'aerografo e la smaltatura mo-         deciso e tagliente, sulla morbidezza del
        rarsi come capolavori dell'arte italiana     nocroma meccanica dei pezzi per su-          disegno. Mentre Gio Ponti, da par
        del Novecento, sia pezzi seriali, ossia      perare l'impiego manuale di pennelli e       suo, recupera in modo intelligente e
        oggetti domestici e ornamentali pro-         smalti su ogni oggetto. Guido Andlo-         giocoso una figurazione onirica debi-
        dotti industrialmente, ma sulla base di      viz per la S.C.I. di Laveno avvia serie      trice del Surrealismo di Salvador Dalì
        un progetto artistico ben riconoscibi-       produttive di vasi realizzati a colaggio     e di Alberto Savinio, altri come Lucio
        le, adatti ad una larga diffusione di        (ossia con impiego di stampi) che por-       Fontana, in particolare con il grande
        mercato. In altre parole, si cerca di rea-   tano a una ricerca di semplificazione        vaso con “La corrida”, Antonia Campi
        lizzare un’arte per tutti: oggetti che di-   delle forme.                                 e Fausto Melotti sembrano saldare
        vengano modello dell’abitare moder-               A partire dal 1928 entra nel mer-       l’arte contemporanea con le arti deco-
        no e dunque riferimenti per il gusto         cato della ceramica d'artista anche il       rative.
        comune. Il tema della mostra è ap-           marchio Lenci, già noto per la produ-             La mostra alla Pinacoteca canto-
        punto questo: ricostruire attraverso le      zione di bambole, di arazzi, di tappeti      nale Giovanni Züst di Rancate rimane
        ceramiche italiane, che un grande col-       e di arredi per bambini, con una serie       allestita fino al 17 agosto; si può visi-
        lezionista ha raccolto con intelligenza      di ceramiche ornamentali ideate da           tare (entrata fr. 10) in giugno da mar-
        critica nel corso degli anni, i percorsi     pittori e scultori torinesi che realizza-    tedì a domenica nell’orario 9-12 / 14-
        della modernità. Grazie alle opere           no invenzioni scultoree originali e in-      17; luglio e agosto solo il pomeriggio
        esposte si comprende quindi come la          novative, in linea con la scultura con-      dalle 14 alle 18; chiuso il lunedì.

                                                                      – 16 –
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                                                   LUGANO
                                     ARTE          CON I CORSI                PER I BAMBINI
                                                   VACANZE CREATIVE AL MUSEO CANTONALE

           I  l Museo Cantonale d’Arte a Lu-
              gano propone per bambini l’ap-
       puntamento “vacanze al museo”, un
       progetto che organizza laboratori crea-
       tivi di durata settimanale (mezza gior-
       nata, mattina o pomeriggio) rivolti ai
       bambini della fascia della scuola del-
       l’infanzia (4-6 anni) e della scuola ele-
       mentare (7-10 anni). Partendo sempre
       dalle esposizioni in corso nelle sale del
       museo ed intrecciandosi con esse, l’in-
       tento delle “vacanze al museo” è quel-
       lo di offrire ai giovani visitatori – im-
       pegnati in prima persona – un approc-
       cio approfondito con l’arte senza di-       ti atelier che riportano la gioia e l’en-    conclude dal 28 luglio al 1° agosto
       menticare gli aspetti ludici. Alle incur-   tusiasmo dei più piccoli visitatori ad       (compreso) con la ceramista Claudia
       sioni negli spazi espositivi si alternano   animare il Museo. Dal 7 all’11 luglio        Ferrando e il suo “Sporchiamoci le
       attività pratiche e momenti di diverti-     l’illustratrice e pittrice Carolina Maria    mani”. Grazie alla collaborazione an-
       mento accompagnati dall’incanto de-         Nazar propone “Trasformazioni”, dal          che della Fondazione Diamante e del
       gli animatori. I laboratori vengono         14 al 18 luglio c’è l’art director e arti-   Laboratorio al Ronchetto di Pazzallo
       proposti in occasione dei periodi di        sta Veronica Tanzi con “L’arte a misu-       viene offerta ai bambini la possibilità
       vacanze scolastiche, compatibilmente        ra di bambino”, dal 21 al 25 luglio è la     di pranzare in museo.
       con la programmazione espositiva.           volta dell’attore e autore Luca Chiere-
            Quest’anno sono quattro differen-      gato con “Parolecose”, infine il ciclo si

           LUGANO - FOTOGRAFIE             DI   EDO BERTOGLIO        ALLA    CORTESI CONTEMPORARY

           P    resso la galleria Cortesi Con-
                temporary di Lugano è in atto
       la mostra fotografica personale di Edo
                                                   completamente illuminati, risultano
                                                   quasi fisicamente smaterializzati. Que-
                                                   sta tecnica permette di annullare i li-
                                                                                                me fotografo con “Interview magazi-
                                                                                                ne” di Andy Warhol e ha documenta-
                                                                                                to la vita artistica e musicale dei perso-
       Bertoglio dal titolo “Ringflash”, nella     neamenti e le imperfezioni del volto,        naggi della “downtown”, scene di New
       quale interagiscono lo storico progetto     trasformando così le donne in perso-         York degli anni settanta e ottanta, tra i
       "Figurines" (New York, 1978-82) del         naggi dei cartoons. La serie "Ladies”,       quali Jean-Michel Basquiat, Deborah
       fotografo luganese con la sua recente       scattata oltre vent'anni dopo il rientro     Harry, John Lurie. Rientrato a Lugano
       inedita serie "Ladies" (2010-11), rea-      da New York, presenta un cambia-             nel 1990 e oggi continua l'attività di
       lizzata in Svizzera.                        mento stilistico evidente. Qui le don-       fotografo e di regista di documentari.
            Davanti alla macchina fotografica      ne ritratte diventano busti scultorei,            La mostra alla galleria Cortesi
       di Edo Bertoglio hanno posato molti         privati di qualunque orpello. I ritratti,    Contemporary (a Lugano, in via Fra-
       di quei volti che hanno rappresentato       su fondo bianco, esaltano una ricerca        sca 5) rimane allestita fino al 19 luglio;
       un pezzo di storia della città di New       delle forme.                                 si può visitare nei giorni di martedì,
       York, nel suo momento di massimo                 Edo Bertoglio è nato nel 1951 a         mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle
       splendore artistico e culturale. Berto-     Viganello-Lugano. Dopo il diploma            18.00; giovedì chiusura alle 19.00, sa-
       glio ha montato sull’obbiettivo della       di regia e montaggio al “Conservatoi-        bato alle 17.00.
       sua Hasselblad il “ring flash” e dal tet-   re Libre du Cinema Français” di Pari-
       to del suo loft tra Broadway e Bleecker     gi si trasferisce prima a Londra e poi a
       Street ha realizzato tra il ’77 e l’82 la   New York nel 1976 dove ove rimane
       serie "Figurines”, in cui i soggetti,       per quattordici anni. Ha lavorato co-

                                                                    – 17 –
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       Mendrisiotto
       e Basso Cer esio.
               Ceresio.
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          Eventi luglio – agosto 2014
          Estival Jazz                       Agroblues
                                             Agrroblues                         Festival di narrazione
          4 – 5.07.2014, Mendrisio           15.08.2014, San Pietro di Stabio
                                                             Pietro             “Racconti di qui e d
                                                                                                   d’altr
                                                                                                     altrrove”
                                                                                                          ove
                                                                                                   d’altrove”
                                                                                28 – 31.08.2014, Arzo
          D iVino San Giorgio
          DiVino                             Sagra del bue
          5.07.2014, Besazio                 23.08.2014, Rancate                Rievocazione storica
                                                                                al villaggio medioevale
          Sagra del pesciolino               Sagra da l’asan                                 (ev.. 20.09.), T
                                                                                13.09.2014 (ev               remona
                                                                                                            Tremona
          19 – 20.07.2014, Brusino Arsizio   27 / 30 – 31.08.2014, Coldrerio
                                                                   Coldrerio
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                                                   LOCARNO
                                 CINEMA            FILM FESTIVAL 2014
                                                   A VÍCTOR ERICE IL PARDO ALLA CARRIERA

            L    a 67.esima edizione del Festi-
                 val del film Locarno omaggerà
        il regista spagnolo Víctor Erice confe-
        rendogli il Pardo alla carriera. Per gli
        spettatori di Locarno sarà l’occasione
        di ripercorrerne l’opera, costellata da
        tre lungometraggi e da una serie di
        corti e medio metraggi, che hanno se-
        gnato la storia recente del cinema eu-
        ropeo con la poesia e la profondità
        delle loro storie. Racconti di grande
        intimità che riescono ad acquisire un
        carattere universale, in cui risiede una
        profonda riflessione sul tempo.
             Nato a San Sebastian nel 1940,
        Erice esordisce con “El Espiritu de la
        colmena” (“Lo spirito dell’alveare”,
        1973), considerato uno dei capolavori
        del cinema spagnolo. Dieci anni più        gio, “El sol del membrillo” (1992) ve-      tato da una conversazione con il pub-
        tardi realizza “El Sur”, in cui come nel   de la partecipazione del pittore Anto-      blico del Festival.
        film precedente si china sul rapporto      nio López e segue la realizzazione di            Il 67° Festival del film Locarno si
        tra padre e figlia, tramite il mezzo del   un dipinto, quasi si trattasse di un dia-   terrà dal 6 al 16 agosto 2014.
        ricordo. Terzo e ultimo lungometrag-       rio di bordo. L’omaggio sarà comple-

                                                         Radio - TV - HiFi
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                                                                   – 20 –
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                                                   LUGANESE
                                 MUSICA            IN CERESIO ESTATE                    MUSICHE
                                                   DAL MEDIOEVO FINO AI NOSTRI GIORNI

           C    ome da tradizione i concerti
                di Ceresio Estate si terranno
       in chiese ed edifici pubblici della re-
       gione di Lugano, tra affreschi del Sei-
       cento e splendidi scorci del Ceresio.
       Particolarità importante di questa ras-
       segna di musica classica: l’entrata ai
       concerti è libera e gratuita. Quest’an-
       no, con programma dal 5 luglio al 12
       settembre, si sono aggiunti di tre nuo-
       vi luoghi: la seicentesca chiesa di San
       Giorgio a Origlio, ricostruita per vole-
       re di Carlo Borromeo, vescovo di Mi-
       lano, che ospita la preziosa Madonna
       della Nivola del Trecento; la chiesa di
       Santo Stefano a Tesserete (comune di
       Capriasca) che per le sue caratteristi-
       che costruttive testimonia e riassume
       quattro secoli di storia, dal Trecento al
       Seicento; la chiesa dei Santi Martino
       Vescovo e Giovanni Evangelista a Bi-        Il violoncellista Mattia Zappa sarà protagonista
       ronico (comune di Monteceneri)              il 30 luglio alle ore 20.45 nella Chiesa Parrocchiale di Gandria.
       esternamente romanica e all'interno
       squisitamente barocca.                      inusuali, in grado di rinnovare gli in-    e si svolgono a Tesserete, Bironico,
            La manifestazione ideata da Alice      teressi di un pubblico assai vasto ed      Morcote, Bissone, Origlio; cinque al-
       Moretti è alla sua 39.esima edizione e      eterogeneo. Il panorama musicale si        tri concerti si terranno sul suolo della
       mantiene intatta la sua vasta offerta       dirama in ogni direzione, dal reperto-     città di Lugano. Quattro sono i con-
       musicale che è caratterizzata da varie      rio antico a quello contemporaneo,         certi per “Terrazza sul Ceresio” (due a
       proposte fresche e stuzzicanti, spesso      dai giovani talenti emergenti alle gran-   Gentilino, poi a Montagnola e ad
                                                   di stelle affermate, dagli strumenti più   Agra). I “Concerti sinfonici” sono in-
                                                   conosciuti a quelli più stravaganti, dal   vece tre e si terranno al Palazzo dei
                                                   recital per strumento solo alle esecu-     Congressi, al Parco Ciani e a Monta-
                                                   zioni di grandi gruppi vocali, stru-       gnola. Tre invece sono i concerti dedi-
                                                   mentali e sinfonici. Queste differenti     cati a Ensemble di strumenti a fiato
                                                   tipologie si alternano tra loro su tutto   (Porza, Vico Morcote, Origlio). Quat-
                                                   l’arco dei mesi estivi con un ritmo        tro sono i concerti programmati per
                                                   piuttosto irregolare.                      strumenti a pizzico (Bironico, Agra,
                                                        In totale sono 19 gli appuntamen-     Melide e Carona); due concerti per
                                                   ti di Ceresio Estate 2014, per una         Gruppi vocali (Tesserete, Bissone); un
                                                   trentina di concerti differenti. I sette   concerto per quartetto d'archi (Casla-
                                                   concerti del programma “Ceresio Gio-       no). Il ventaglio del programma pre-
                                                   vani” si terranno al Palazzo dei Con-      vede dunque musiche che dal basso
                                                   gressi, a Sorengo, Caslano, Morcote,       Medioevo coprono tutte le epoche
                                                   Parco Ciani, Melide, Pambio. I con-        storico musicali per arrivare fino ai
                                                   certi di “Ceresio Antico” sono cinque      nostri giorni, in cui non mancheranno
                                                                                              prime esecuzioni assolute e program-
                                                                                              mi che si discostano dalla musica clas-
                                                                                              sica a favore della musica tradizionale
                                                   La fisarmonicista Ksenija Sidorova.        popolare e di massa.

                                                                   – 21 –
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                                                      ASCONA
                                   MUSICA             LE SETTIMANE MUSICALI                            SOTTO IL SEGNO
                                                      DI BEETHOVEN, BRAHMS E SHOSTAKOVICH

            L    e Settimane Musicali di Asco-
                 na hanno ospitato dal 1946 in
        poi i migliori solisti, le grandi orche-
        stre e maestri di fama mondiale. E an-
        che l’edizione di quest’anno si confer-
        ma all’altezza della sua prestigiosa sto-
        ria. Se nel suo primo anno di direzio-
        ne artistica il maestro Francesco Pie-
        montesi ha presentato un cartellone
        tutto rivolto all’innovazione e proteso
        a scandagliare territori musicali un po’
        inconsueti per il festival di Ascona, la
        69.esima edizione, in agenda dal 28
        agosto al 10 ottobre, segna la volontà
        di far avanzare di pari passo innova-
        zione e tradizione. Il programma avrà
        infatti come filo conduttore l´integra-
        le delle Sinfonie di Brahms, da una
        parte, e due cicli fondamentali nella         Frank Peter Zimmermann.
        storia della musica, che saranno porta-
        ti a termine nell'edizione 2015: i Con-       la Camerata Salzburg sotto la direzio-       francese Jean Guhien Queyras) e quel-
        certi per pianoforte di Beethoven ed i        ne di Heinrich Schiff e con una delle        lo che il 6 agosto farà da anteprima al-
        Concerti strumentali di Shostakovich,         violiniste più richieste, Isabelle van       le 69. Settimane Musicali e da evento
        compositore russo che conta fra i più         Keulen (l’8 settembre), e naturalmen-        inaugurale del 67.esimo Festival del
        grandi musicisti del XX secolo.               te la Royal Philharmonic Orchestra           film di Locarno.
              L’edizione 2014 propone soprat-         diretta da Charles Dutoit (il 6 ottobre          I biglietti (con prezzi variabili se-
        tutto concerti sinfonici, musica da ca-       in San Francesco), con Francesco Pie-        condo la categoria e il concerto da 20.-
        mera e recital. Fra i grandi solisti che il   montesi al pianoforte. Accanto a que-        a 140.- franchi) saranno disponibili
        festival ospiterà nelle chiese del Colle-     sti momenti clou il festival proporrà        presso gli sportelli dell’Ente Turistico
        gio Papio di Ascona e di San Francesco        anche quest’anno, nella Sala della So-       Lago Maggiore di Ascona, Locarno e
        a Locarno, sono da segnalare in parti-        pracenerina di Locarno, due appunta-         Brissago e presso tutti i punti di ven-
        colare i pianisti Krystian Zimmerman          menti della serie Début, una ribalta         dita Ticketcorner regionale e naziona-
        (il 16 settembre con la Polish Radio          per i giovani talenti che saranno le star    le.
        Orchestra), Elisabeth Leonskaja (il 26        della musica classica di domani: il 27
        settembre con l’Orchestra Sinfonica di        settembre con il pianista francese, vin-
        Basilea) e Till Fellner (in un récital de-    citore del Concorso Clara Haskil,
        dicato a Mozart, Bach, Haydn e Schu-          Adam Laloum e il 4 ottobre con il
        mann in programma il 3 ottobre).              quartetto ungherese Kélemen.
        Tornerà ad Ascona il violinista Frank              Il festival come tutti gli anni potrà
        Peter Zimmermann, che terrà ben due           contare sulla stretta collaborazione
        concerti: in duo con il collega pianista      con il Coro della Radiotelevisione
        Christian Zacharias il 1. settembre, e        svizzera e i Barocchisti diretti da Die-
        con la NDR Radiophilharmonie diret-           go Fasolis (il 22 settembre) e con l’Or-
        ta da Dima Slobodeniouk il 19 set-            chestra della Svizzera italiana, cui an-
        tembre. Fra le orchestre e formazioni         che quest’anno saranno dedicati ben
        di primissimo piano anche la Budape-          tre appuntamenti, fra cui il concerto
        st Festival Orchestra diretta dal mae-        di chiusura del festival (il 10 ottobre
        stro Ivan Fischer (il 28 agosto con un        con il maestro Mario Venzago e il gio-
        programma tutto dedicato a Brahms),           vane e pluripremiato violoncellista

                                                                       – 22 –
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