HUGO CHÁVEZ 03/2014 - Dario Azzellini
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• 03/2014 SPECIALE HUGO CHÁVEZ Da soldato SOCIALISMO DEL Economia, petrolio La Rivoluzione a Presidente SECOLO XXI e Stato sociale culturale
SOMMARIO SPECIALE Consolato Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli Coordinatori generali: Carlos Abreu Colmenares, Marnoglia Hernández Groeneveledt HUGO CHÁVEZ Coordinatrice di redazione: Emilia Saggiomo 3 Editoriale Chávez, il gigante di Sabaneta di Carlos Abreu Colmenares Collaboratrice speciale: Indira Pineda 4 Hugo Chávez da soldato a presidente. Hanno collaborato: Il nuovo Venezuela Carlos Abreu Colmenares, Dario Azzellini, Andrea Catone, Geraldina Colotti, 6 I sogni arrivano come la pioggia di Hugo Chávez Anna Diomaiuto, Marnoglia Hernández Groeneveledt, Indira Pineda, Alessandra 10 1989-1999 Un percorso storico. Dal Caracazo al 4 febbraio e alla Riccio, Emilia Saggiomo presidenza di Andrea Catone 12 Tratti da: Chávez, un uomo rinascimentale del secolo XXI di James Petras Testi selezionati di: Víctor Álvarez Rodríguez, Alberto Arvelo Hugo Chávez, il grande maestro di valori civili Torrealba, Hugo Chávez Frías, Manuel López, La grande sintesi di teoria e pratica politica Juan Carlos Monedero, James Petras, Julián Socialismo e democrazia Isaías Rodríguez Díaz, Hely Daniel Rodríguez 14 Il nuovo Venezuela a livello internazionale. Due momenti simbolici Traduttori: della vita di Hugo Chávez di Alessandra Riccio Ciro Brescia, Roberta Davide, Marco Nieli, Pier Paolo Palermo, Simona Palumbo, Maria Elena Riccio, Emilia Saggiomo 16 Socialismo del secolo XXI ed eredità chavista Fonti: 18 Chávez: la dignità come eredità di un continente di Juan Carlos Monedero www.albainformazione.wordpress.com, www.blog.chavez.org.ve, www.clarin.com, 21 Chávez e il Potere Costituente di Dario Azzellini www.cnnchile.com, www.confidencial.com, 24 La Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela: vero Correo del Orinoco, www.directoriow.com, testamento politico del presidente Hugo Chávez di Anna Diomaiuto www.elcomercio.com, El legado de Chávez. Reflexiones desde el pensamiento crítico 26 Le Misiones Bolivarianas di Chávez di Geraldina Colotti (Centro Internacional Miranda), www.elsiglo. 30 L’integrazione latinoamericana a cura di Indira Pineda ed Emilia Saggiomo com, www.globovision.com, www.la-razon. com, www.latercera.com, www.publico.es, www.rebelion.org, Venezuela. Somos una 32 Economia, petrolio e stato sociale nueva manera de pensar (pubblicazione dell’Ambasciata della Repubblica Bolivariana 34 Chávez verso un’ economia di valori nuovi del Venezuela a Roma) Tratti da: Chávez, un uomo rinascimentale del secolo XXI di James Petras Contatti: La riforma radicale di uno Stato monopolista via A. Depretis, 102 - Napoli Transizione da uno Stato neoliberale fallito a uno Stato di Benessere Tel.: +39 081 5518159 e-mail: convenap.cultura@gmail.com dinamico Consulado General de la República 36 Chávez ci ha lasciato un’economia al servizio del popolo di Manuel López Bolivariana de Venezuela en Nápoles 38 L’eredità di Chávez nel settore del petrolio di Víctor Álvarez Rodríguez ConsulVenNap www.consulvenenap.com 42 La rivoluzione culturale Elaborazione Grafica: Dario Buonanno e Pino Buonanno 44 La cultura è nel popolo. Chávez e la Rivoluzione culturale di Marnoglia Agenzia di Pubblicità: Hernández Groeneveledt Adek | adekcreative.it 46 Hugo Chávez, il Presidente che amava lo sport di Hely Daniel Rodríguez Foto di copertina: Poesie: Tomás Bravo / Reuters 48 La pioggia e il Comandante di Julián Isaías Rodríguez Díaz 48 L’uomo che costruì una speranza di Carlos Abreu Colmenares 50 Forse un giorno di Hugo Chávez 51 È passato di qua di Alberto Arvelo Torrealba 2
EDITORIALE Chávez, il gigante di Sabaneta I di Carlos Abreu Colmenares* l Comandante Hugo Rafael sistema sanitario e dell’alimentazione na basò la sua ideologia sul pensiero Chávez Frías, il Presidente in- con modelli di scambio e solidarietà vivente del Libertador Simón Bolívar, vincibile, l’uomo che ha guidato tra i popoli, promosse le relazione in- resuscitò le nostre radici indigene e il Venezuela verso la strada del ternazionali attraverso l’integrazione le incluse nella nostra Magna Carta, socialismo e della sovranità, che regionale dei paesi, condividendo non e con quel corpo che non gli è stato si preoccupò di recuperare l’identità solo il pensiero socialista e inclusivo, sufficiente credette nel suo popolo fino del popolo eroico di Bolivar, è senza ma anche quello dell’indipendenza. all’ultimo respiro d’uomo. dubbio una delle figure più importan- Chavez Vive! ...nel cuore della gente e ti della fine del XX secolo ed inizi del Un uomo determinato a cambiare i nella loro coscienza. XXI secolo, e per il Sud America è il paradigmi politici e culturali imposti nuovo Libertador (Liberatore). dalle potenze straniere, che creò una Traduzione di Maria Elena Riccio nuova Costituzione più adatta ai nuo- Costruì un cammino di trasformazio- vi tempi, in cui la partecipazione dei ne politica improntato sui diritti uma- cittadini è alla base di una democrazia ni, in particolare dei più bisognosi, autentica. *Console incaricato del Consolato diede un ruolo importante alla donna Generale della Repubblica Bolivariana e lottò per la parità dei sessi, innovò il Il leader della Rivoluzione Bolivaria- del Venezuela a Napoli 3
I sogni arrivano come la pioggia di Hugo Chávez C ’è una riflessione che dice Il ricordo più remoto che ho di mio dire. Poi mio padre arrivava e correvo così: mi aspetto molto padre: un giovane uomo che arrivava andandogli incontro. Papà, papà cosa dal tempo. Il tempo. Mi verso casa velocemente in bicicletta, mi hai portato! Ricordo bene il suo aspetto molto dal tem- e mentre stava per rientrava toglieva abbraccio. Mi afferrava, mi lanciava in po. Il suo enorme ventre una gamba dal pedale e giungeva pog- aria poi riprendendomi con forza. Era contiene più speranze che eventi pas- giandosi sull’altra. Poi frenava in un un uomo forte mio padre. sati. Questo pensiero di Simon Boli- lampo e posava la bicicletta al suo po- Ho avuto tre mamme: mamma Elena var potrebbe riassumersi nella frase sto. Mio padre è stato un uomo molto mi ha partorito, mamma Rosa la non- di apertura. Mi aspetto molto tempo. determinato, io lo ammiravo e ancora na e mamma Sara, Sara Moreno non Credo di non aver mai perso e né per- lo ammiro molto come padre. Era di la dimenticherò mai. Era una bella derò il mio amore, le mie radici e la origine africana, nero. Mia madre in- donna che viveva di fronte alla vecchia mia presenza fisica per questo popolo vece bionda con i capelli gialli, nata casa sulla strada che oggi si chiama che è qui a Sabaneta. e cresciuta nelle praterie come si suol Antonio Maria Bayon a Sabaneta e fu 6
quando già aveva cresciuto tutti noi. entro alla Scuola Militare, già allora Ricordo di essere andato a vedere mia Accademia Militare, in un gruppo di madre in aula, mentre faceva lezione. 375 ragazzi, compresi alcuni stranieri, Si occupava per lo più dell’alfabetizza- un gruppo composto da ragazzi pana- zione, dell’istruzione degli adulti e mi mensi e dominicani. piaceva molto aiutarla in questo. Ho Ma il mio sogno era quella di giocare partecipato agli insegnamenti di mia a baseball. Ero sempre in allerta per madre negli anni ‘60, mi guidava con sapere quando avremmo iniziato ad un libro chiamato “abbasso le catene”: allenarci a baseball e difatti dopo bre- ala, lama, zucca, maraca…è così che la ve tempo cominciammo a giocare. Il mamma mi insegnò ad insegnare agli nostro manager era José Antonio Ca- altri, fu una bella cosa. sanova, una leggenda. Era stato ma- Beh, iniziai a disegnare, studiai pittura nager della squadra del Caracas per e stavo imparando a dipingere volti, molti anni, short stop dei campionati difatti dipinsi la faccia di Látigo Cháv- nazionali, e dei campionati mondiali ez e lo affissi lì, accanto al mio letto. In- del 1941. E l’allenatore di lancio e bat- ventai una preghiera, ogni notte pre- tito con la mazza era Benítez Redondo, gavo e alla fine del Padre Nostro che Héctor Benítez Redondo, un mancino sei nei cieli, dicevo: Caro Dio Látigo anche lui del campionato nazionale, Chávez aiutami, ovunque tu sia, giuro un’altra stella degli anni ’40, ’50. Que- che sarò come te”. E ciò divenne moti- sti erano i nostri allenatori. vo di conversione, mi sono rivolto al Mi dissi: “Perfetto. Questa è la mia cielo e alla terra per poter diventare strada, quando questi signori mi co- come Látigo Chávez. Poi cominciaro- nosceranno bene, avrò modo di en- no ad accadere tante cose, frutto della trare in contatto con i professionisti volontà scatenata dal dolore, il dolore. del baseball”. Mi sembrava tutto così Il pomeriggio, dopo l’uscita di classe, semplice. invece di andare a giocare a baseball Ah, ma in seguito mi sono visto con con i tappi delle bottiglie o con la palla un’uniforme, un fucile, un poligono, lì che arrivò Sara Moreno, dal nulla. di gomma davanti al liceo, andai allo l’ordine chiuso, le marce, le corse mat- Ricordo che era molto carina, decisi stadio Carolina riflettendo che il gio- tutine, lo studio della scienza militare che anche lei sarebbe stata mia madre, co non mi avrebbe portato da nessuna e quello delle scienze generali. Ma tut- ora avevo tre mamme. Ricordo che parte. to sommato mi è piaciuto, mi è piaciu- Sara Moreno ogni giorno mi prepara- E mio padre mi chiese: “Hugo qua- to il cortile e mi è piaciuto Bolívar che va una grande ciotola di farina d’avena li studi universitari sceglierai?”. Dissi stava laggiù in fondo. E la sua grande prima di andare a scuola e nulla mi “Mi piacerebbe ingegneria papà.” “Beh massima che si leggeva: Chi abbando- impediva di passare a casa di Sara per andremo a Mérida e parleremo con na tutto per diventare utile alla patria prendere la mia tazza di farina d’avena. qualcuno”. non perde nulla e guadagna tutto ciò Era molto giovane e molto bella sa- Mio padre e mia madre… L’educazione che le ha donato. pete. Aveva un marito che tornava di era sempre onnipresente, l’educazione, notte, e credo di essermi innamorato l’esempio. E disse: “Va bene, andiamo Mi sono sentito come un pesce nell’ac- di Sara perché ero geloso del marito. a vedere se puoi entrare, andremo a qua. Era come se avessi scoperto l’es- Non l’ho mai detto a nessuno, lo sto parlare con Ángel Chávez”, uno zio che senza o una sua parte, la mia vera confessando per la prima volta nella era professore dell’ULA. vocazione. E pian piano il sogno co- mia vita, io ero un bambino. Però lei Ed io tra me e me, “Mérida? A Mérida minciò a trasformarsi. [...] mi coccolava, mi faceva dormire e mi non giocano a baseball. Lì si gioca preparava da mangiare. Sara Moreno calcio. Dio mio a Mérida io non ci Ma al di là di tutto quello che ho po- era la mia terza mamma. voglio andare”. E sapete cosa ho fatto? tuto imparare dalla filosofia, dalla Mia madre fu sempre molto determi- Un giorno si presentò, non lo dimen- guerra, dalla storia economica, dalla nata, piena di amore, lavoratrice in- ticherò mai, un ufficiale al liceo per storia militare, dalla geopolitica, dal- stancabile ed anche maestra. Poi suc- farci una lezione sulla scuola militare. la strategia e dalla tattica e da tutte le cessivamente seguì l’esempio di mio Ci obbligarono tutti ad andare. Io non altre discipline compresa la scienza padre frequentando alcuni corsi. volevo perché i militari erano conside- militare, la cosa più importante che Mio padre sicuramente l’aveva motiva- rati uomini molto diversi da noi. ho imparato in quella carissima Acca- ta difatti si diplomò come maestra, ma Dunque, riassumendo, l’8 agosto 1971, demia Militare è stata quella di amare 7
HUGO CHÁVEZ DA SOLDATO A PRESIDENTE. IL NUOVO VENEZUELA profondamente e infinitamente la mia più o meno lungo, toccò anche a me. Ricordo la prigione come una scuola, patria. E non solo amarla con le parole, Mi successe allo stesso modo all’alba anche se per altri c’erano stati momen- ma ho imparato realmente ad amarla. di un giorno quando mi rivolsi a una ti dolorosi, per me non lo furono ed Quando ho prestato giuramento il 7 donna, la nera Nancy, per dirle: “Nera anche se ci sono stati, quei dolori sono luglio 1975 con la mia sciabola da sot- parto, non so se tornerò”. È la cosa più stati assorbiti dall’amore, dalla fede, totenente nel cortile d’onore dell’Acca- dura che possa capitare e non gliela dall’ottimismo, dal lavoro, un lavoro demia Militare, quando ho sfilato la auguro a nessuno. Aprire la porta della permanente. sciabola per prestare giuramento, l’ho stanza dei bambini e vederli lì, a Rosa Dunque qual fu il momento doloro- fatto sul serio: “Giura davanti a Dio e Virginia che aveva 12 anni, con i ca- so di cui parlo? I primi giorni furono alla bandiera di difendere la patria fino pelli color bruciacchiato, che riposava, terribili e lì ho percorso varie fasi. Ri- a perdere per essa la vita”. Non dico tutta infagottata. E Maria Gabriela con cordo che i primi giorni fui pervaso solo di difenderla, ma anche di amarla. i capelli e la faccia da indiana, aveva da una solitudine tremenda, rinchiu- Perché per difenderla fino a perdere la 9 anni, infagottata con un ventilatore so in una cella che si trovava in uno vita è fondamentale amarla. Chi non acceso. E là, in un angolo, Huguito, il scantinato molto freddo, perché l’aria ama questa patria. biondo paffuto, sicuramente stavano condizionata era accesa durante tutto La Patria è, principalmente, come sognando. Huguito aveva 7 anni. il giorno e non si sapeva che ora fos- sostiene Alí Primera, l’uomo, l’essere Congedarsi dai propri figli, baciarli se. Più o meno calcolavo l’ora quan- umano. senza fare rumore per non svegliarli, do mi arrivava il cibo. Non avevo un “E’ da quattrocento anni che la mia benedire tutti e tre e addio. Non so se orologio, non avevo tempo, non avevo patria è incinta – diceva Alí Prime- vi rivedrò. spazio. I primi giorni, le prime ore, mi ra – chi la aiuterà a partorire affinchè Anche a me tocco’ rivivere questa si- sentivo come un morto. Sembrava un diventi bella”. Bisogna amarla, sentir- tuazione, li ho lasciati piccoli ma non sepolcro. Furono proprio questi giorni la, adorarla per poterla difendere. E perché fossi un mascalzone, ma un molto dolorosi; l’assenza dei figli, dei fu allora che quel 7 luglio 1975 giurai, patriota. Seguendo la bandiera di quel genitori, della propria moglie, la soli- lasciando che quella spada difendesse Bolívar, di quel Zamora, di quel Cháv- tudine, era come la morte. Mi sentivo la patria, amandola e difendendola an- ez e di quel Maisanta. Toccò anche a come un morto. che con la mia vita. [...] me. Ma pian piano cominciai a resuscitare. E oggi non ho alcun timore. Non ho mai avuto due nonni mascalzoni. Ho avuto due nonni rivoluzionari. E an- che a me è toccata una parte, sapete? Da questi due nonni ho ereditato qual- cosa, perché a uno di loro in questa vita gli sono capitate tante cose, ma tra le tante, una sola si contraddistingue, immagino sia stata la stessa situazione che ha vissuto Chávez quando decise di seguire il Caporale Zamora per i sentieri di La Marqueseña. E quel Pe- dro Pérez Delgado, il bisnonno che se n’è andato per le pianure dell’Apure, ammutinato contro Gómez. Immagino ciò che sentirono quando si separarono dalle loro mogli e dai bambini piccoli, dalla baracca, dal be- stiame, dal cane, dal gatto, dall’amaca e dal caffè mattutino. Il proprio nido che abbandonarono per non tornarvi mai più. Vi Assicuro che anche a me è toccato, non dimenticherò mai quella notte. Era febbraio. C’era un cielo luminoso, l’estate ancora non era arrivata. Ed era il 1992 e dopo un percorso personale 8
Agli amici che una volta mi fecero visi- ta in prigione gli raccontai: “Ascoltate, se Chávez è diventato un mito, voglio essere io a distruggerlo. Perché il pae- se non ha bisogno di un mito o di una leggenda. Quello che serve al paese è una rivoluzione e le rivoluzioni non si fanno con i miti e tanto meno con le leggende”. Recentemente ho fatto un altro so- gno, così d’improvviso come arriva la pioggia, perché i sogni arrivano come la pioggia. Così ho sognato di esse- re il pittore di quel libro. Ho sognato di diventare El Látigo Chávez, questo sogno mi sopraggiunse una domeni- ca come una raffica di vento, non lo dimenticherò mai. E dopo sognai di diventare soldato, anche questo arrivò come la pioggia. Ora ho fatto un altro sogno, mi tro- vavo all’angolo di una strada di paese. Tornavamo da una manifestazione nella quale c’era molta gente. Io volevo riposare sulla riva del mare. Precisa- mente eravamo a Margarita. E quindi ci apprestammo ad andare in spiaggia al tramonto del sole, attraversando un Ricordo che il secondo o terzo giorno e la forza morale nel movimento del- angolo di strada, per riposare un po’, arrivò un sacerdote con la sua tonaca la massa”. Ed io ho aggiunto un terzo eravamo senza roulotte, furgone o bianca. [...] Era Padre Torres, non lo motto: la forza trasformatrice si trova qualsiasi camioncino. Ed io sono lì che scorderò mai perché mi disse “là fuori nella massa cosciente in movimento osservo, osservo, osservo ogni angolo c’è un fuoco divino, un amore molto accelerato. e ogni casa che attraversiamo, cerco di grande che si è scatenato”. E così mi Avrei dovuto provare l’esperienza della osservare tutto. E all’improvviso dico lesse alcuni versi della Bibbia e me li prigionia senza ricordarla con dolo- al ragazzo che ci guida: “fermati qui!” lasciò scritti su un foglietto di carta: re. Piuttosto ricordo la prigione come perché avevo visto dei bambini che “Trama l’empio contro il giusto, ten- il luogo dove Dio ha consentito, e in giocavano a baseball con una palla di de il suo arco, mira la freccia, l’arco si particolare a me, di annullare l’anima, gomma e ricordo di aver detto che era spezzerà e la freccia gli si conficcherà stimolare la coscienza, lo spirito, rin- bello ugualmente veder giocare delle nel cuore”. vigorire l’ideologia bolivariana me- bambine. Erano delle bambine molto Non mi sono mai sentito in prigione o diante lo studio, il dibattito, entrare affiatate che correvano impegnando- disperato da voler fuggire da lì. No. Mi in contatto con le molteplici correnti si. Vidi allora un anziano con i capelli ero addirittura preparato a restarci 20 politiche del paese. bianchi seduto su una sedia che os- anni se fosse stato necessario. Qual è il Una volta trascorsi due anni, due mesi servava i bambini mentre giocavano problema? Mi chiedevo. Affinchè con- e qualche giorno dall’uscita del car- a palla e teneva seduta sulle sue gam- siderassi la mia condizione come una cere, ricordo di avere guardato il sole be una bambina. Dissi, “Ecco, quello tappa necessaria, iniziai ad assumere vicino ai monoliti di Fuerte Tiuna, nei sono io. Questo è il mio ultimo sogno”. un ruolo all’interno del processo. pressi de Los Próceres. Era chiaro che bisognava spingere il Ne sono uscito crescendo in tutti i sen- Traduzione di Simona Palumbo vento e il sole, come recita un poeta. si. Avevo sconfitto i dolori, i dispiaceri Bisognava definire meglio l’ideolo- e ringrazio Dio di avermi consentito di gia e seminare coscienza. In prigione attraversare questo percorso per poco memorizzai il motto di Samuel Robin- più di due anni in un carcere che è di- son, Simón Rodríguez, che dice: “La ventato una scuola, perché è stato un forza materiale si annida nella massa carcere di coscienza, di dignità. 9
HUGO CHÁVEZ DA SOLDATO A PRESIDENTE 1989-1999 Un percorso storico Dal Caracazo al 4 febbraio e alla presidenza 1 di Andrea Catone* 989-1999: un decennio cru- ammonta probabilmente a migliaia. partiti, AD (aderente all’Internaziona- ciale nella storia del Venezuela L’89 venezuelano non è figlio del caso le socialista) e il partito democristiano contemporaneo, in cui matura o di una contingenza occasionale: se- COPEI, e basato soprattutto sull’estra- la svolta che porterà all’instau- gnala violentemente la crisi del sistema zione del petrolio, svenduto al capitale razione, sotto la guida di Hugo politico-economico che ha retto il pa- monopolistico straniero, il populismo Chávez, della repubblica bolivariana. ese per decenni, inaugurato dal “mo- e l’autoritarismo. 27 febbraio 1989, Caracazo: è la rivolta dello adeco” (da Acción Democrática, È dentro la crisi di egemonia e di cre- popolare contro le misure economiche AD) sorto tra il 1945 e il 1948 e conso- dibilità del sistema politico-economi- neoliberiste messe in atto dall’allora lidatosi - dopo l’intermezzo dittatoria- co venezuelano che va inquadrata la presidente Carlos Andrés Pérez, che le del generale Marcos Pérez Jiménez sollevazione militare nel nome degli invia l’esercito contro i manifestanti. - con il “Patto di Punto Fijo” del 1958: ideali di indipendenza e giustizia di Le stime ufficiali parlano di 300 morti un sistema, retto politicamente dall’al- Simón Bolívar del 4 febbraio 1992 or- tra la popolazione, ma il numero reale ternanza al potere dei due principali ganizzata dal Movimento bolivariano 10
rivoluzionario (MBR-200, fondato da ra non ha nome né forma definita, in lungo e largo il suo paese per spie- Chávez nel 1983, a 200 anni dalla na- concepito con il segno embrionale di gare la proposta della Assemblea Co- scita di Bolívar, come sviluppo dell’E- Simón Rodríguez: l’America non deve stituente. Un nuovo potere costituente sercito Bolivariano Rivoluzionario). Il imitare modelli, ma essere originale. per una nuova repubblica: con gli or- tentativo fallisce, il comandante Cháv- O inventiamo o sbagliamo”. Dopo un dinamenti del vecchio stato non è pos- ez è arrestato e condannato a decine rapido excursus sulla storia recente, sibile superare la crisi. di anni di carcere, ma ha modo di an- dominata dalle politiche neoliberiste, Questo potere costituente, è possibile nunciare dai teleschermi, riconoscen- che sfociano nella “catastrofe morale, darselo nelle mutate condizioni di crisi do la sua momentanea sconfitta, che economica, politica e sociale”, emerge egemonica delle vecchie classi domi- “il paese merita un destino migliore”. la proposta che ha la forza dell’organi- nanti venezuelane e di aspirazione di E così sarà. cità e radicalità, nel rifiuto di misure massa al cambiamento radicale, utiliz- Dopo un secondo fallito tentativo di parziali, di “aggiustamenti”; si tratta zando la via del movimento di massa e insurrezione militare (27 novembre invece di compiere una rivoluzione delle elezioni e accantonando l’opzione 1992), Pérez, incriminato per peculato copernicana, di mettere al centro l’uo- della sollevazione militare. doloso e malversazione, viene desti- mo, la vita umana, le vite dei milioni di Nel 1997 la Conferenza nazionale del tuito dalla Corte Suprema nel mag- diseredati e rapinati dal sistema impe- MBR-200 delibera di partecipare alle gio 1993. Le classi dominanti sono rialistico, rovesciando in toto il dogma elezioni presidenziali del dicembre costrette ad accettare una soluzione neoliberista. Ma nessuna trasforma- 1998, col nuovo nome di Movimiento in discontinuità con il bipartitismo zione può avere successo se affrontata V República (MVR), perché il regola- precedente: nel dicembre 1993 Rafael isolatamente, l’approccio deve essere mento del Consiglio Supremo eletto- Caldera è eletto presidente senza l’ap- globale. “L’agenda alternativa boliva- rale non ammette riferimenti partitici poggio di AD e Copei, che avevano riana rompe con il fondamento ne- a Simón Bolívar. dominato la vita politica del paese. Po- oliberista, vi si ribella; abbatte i muri Si costituisce il Polo Patriottico, dove, chi mesi dopo Chávez viene liberato. È stretti e oscuri della visione unilate- insieme con il MVR è praticamente riconosciuto come simbolo, portavoce rale, frammentaria e riduzionista, per tutta la sinistra venezuelana: Movi- e guida di un’aspirazione di massa ad osservare intorno e percepire la realtà mento per il Socialismo (MAS), Par- una radicale trasformazione del paese. in tutta la sua grandezza, attraverso un tito Comunista del Venezuela (PCV), E negli anni successiva matura, insie- punto di vista umanistico, integrale, Patria per Tutti (PPT), e alcune orga- me alla chiarezza del programma poli- olistico ed ecologico. Per questo co- nizzazioni minori. tico, una nuova strategia adeguata alla mincia affermando che il problema da Il 6 dicembre 1998, Chávez, il cui pro- nuova situazione che si è determinata risolvere non è meramente economi- gramma è divenuto egemone nel pae- dalla crisi dell’89 e dagli eventi del ’92 co, né politico né sociale. In verità li se, è eletto presidente con il 56,2% dei (sconfitta provvisoria sul piano mili- comprende tutti, però va ben al di là voti. tare, ma vittoria politica). Il rapporto del loro insieme. Il modo di affrontar- Il 25 luglio 1999 si tengono le elezioni con le masse, la conquista dell’ege- lo è dunque un potente attacco coor- per l’assemblea costituente; la nuova monia (l’incontro con il pensiero di dinato che coinvolga il fronte totale; legge fondamentale viene discussa da Gramsci consentirà di approfondirne attacchi a singole parti comportereb- milioni di persone in tutto il paese in la concezione) divengono una pietra bero la distruzione, parte dopo parte. assemblee popolari. miliare dell’azione politica del Coman- Così la strategia bolivariana si pro- Il 15 dicembre 1999 la Costituzione dante. pone non soltanto la ristrutturazione della Repubblica Bolivariana del Ve- Nel 2006 viene pubblicato il manife- della nazione, ma di tutto il sistema nezuela è approvata col 71,8% dei con- sto politico della rivoluzione, l’Agenda politico, dai suoi fondamenti filosofici sensi. Alternativa Bolivariana, il cui incipit ai componenti e relazioni che lo rego- La rivoluzione ha conquistato una fon- è solenne e drammatico: “Siamo di lano. Per questa ragione parliamo di damentale “casamatta” per l’avvio di fronte a una crisi storica. Nella sua processo necessario di ricostituzione una nuova fase di lotte entusiasmanti e dinamica irreversibile intervengono e rifondazione del Potere Nazionale in difficilissime a un tempo, dove nessu- simultaneamente due processi inter- tutte le sue sfaccettature, basato sulla na vittoria può mai essere considerata dipendenti: uno, la morte del vecchio legittimità e sovranità. Il potere costi- definitiva e assoluta, dove la minaccia modello imposto in Venezuela ormai tuito non ha la minima capacità di es- della controrivoluzione è sempre in quasi duecento anni fa, quando il pro- serne all’altezza e per questo dovremo agguato, nel processo di liberazione getto della Grande Colombia morì con necessariamente ricorrere al Potere dell’umanità. Simón Bolívar per lasciare il posto alla Costituente, in modo da andare verso Quarta Repubblica, di stampo profon- l’instaurazione della Quinta Repubbli- *Condirettore della rivista damente antipopolare e oligarchico; ca: la repubblica bolivariana”. “MarxVentuno” e cofondatore l’altro è il parto del nuovo, che anco- Tra il 1995 e il 1997 Chávez percorre dell’associazione “Simón Bolívar” 11
HUGO CHÁVEZ DA SOLDATO A PRESIDENTE Chávez, un uomo rinascimentale del XXI secolo I di James Petras* l presidente Hugo Chávez era Chávez riuscì a diffondere una cultura La grande sintesi di teoria un uomo unico in molti setto- della solidarietà e sostegno reciproco e pratica politica U ri della vita politica, sociale ed tra gli sfruttati sottolineando l’ im- economica, che diede un con- portanza dei collegamenti “orizzon- no degli aspetti più tributo significativo al progres- tali” contro la dipendenza clientelare profondi e influenti so dell’umanità. La profondità, la por- “verticale” dei ricchi e dei potenti. Il del lascito di Chávez è tata e la popolarità dei suoi successi lo suo trionfo nella creazione di una co- la sua originale sintesi distinguono come “presidente rinasci- scienza collettiva influenzò in maniera di tre grandi correnti mentale del XXI secolo” [ ... ] decisiva l’equilibrio di potere allonta- di pensiero politico: il cristianesimo nandolo dai governanti arricchiti e dai popolare, il nazionalismo e l’integra- Hugo Chávez, il grande partiti politici e sindacati corrotti e zione regionale bolivariani e il pensie- maestro di valori civili S orientandolo verso i nuovi movimenti ro politico, sociale ed economico del socialisti e sindacati di classe. Ciò che marxismo. Il cristianesimo di Chávez in dai suoi primi giorni in realmente causò la rabbia isterica dei gli inculcò una profonda fede nella carica, Chávez intraprese ricchi venezuelani e il loro odio eterno giustizia e nell’uguaglianza delle per- una modifica costituzionale verso il presidente che aveva creato un sone, così come la generosità e il per- che facilitasse il render conto senso di autonomia, dignità e “impos- dono degli avversari, anche se aves- dei leader politici e delle isti- sessamento di classe” fu la formazione sero partecipato ad un violento colpo tuzioni politiche dinanzi ai cittadini. politica che realizzò Chávez, spiegan- di stato, a uno sciopero generale sof- Attraverso i suoi discorsi, informò in do alla maggioranza popolare il suo focante, o collaborassero apertamente maniera chiara e meticolosa l’elettora- diritto a godere del servizio sanitario e ricevessero finanziamenti da organi to delle misure e leggi che avrebbero e un’educazione superiore gratuite, sti- di intelligence nemici. Mentre in altre contribuito a migliorare il suo stile di pendi degni e piena occupazione, che parti del mondo coloro che tentano vita e lo invitò a esprimere commenti ottenne attraverso l’educazione pub- un colpo di stato rischiano pene de- e critiche. Il suo stile era quello di cre- blica che mise fine a secoli di privilegi tentive o addirittura l’esecuzione, la are un dialogo continuo, specialmente e di onnipotenza delle élite . maggior parte di color che hanno ten- con i poveri, i disoccupati e i lavora- Va evidenziato che i discorsi di Cháv- tato un colpo di stato contro Chávez tori. [ ... ] ez, con insegnamenti sia di Bolívar che hanno evitato l’azione legale e inoltre di Karl Marx, ha generato un ideale sono tornati a far parte delle loro or- La pedagogia civica di Chávez sottoli- patriottico e nazionale e un profondo ganizzazioni sovversive. Chávez aveva neava l’importanza degli insegnamenti rifiuto dell’elite inginocchiata ai piedi dimostrato di avere una ferma creden- e gli esempi storici dei padri fondato- di Washington, dei banchieri di Wall za nella redenzione e nel perdono. Il ri della nazione, come Simón Bolívar, Street e dei dirigenti delle compagnie suo cristianesimo faceva parte della nella creazione di una identità nazio- petrolifere. I discorsi anti-imperiali- “scelta per i poveri “, della grandezza nale e sud-americana. I suoi discorsi stici di Chávez avevano una forte eco e profondità del suo impegno per l’e- alzarono il livello culturale di milioni perché usando il linguaggio della gen- liminazione della povertà e della sua di venezuelani che erano cresciuti in te comune allargava la sua coscienza solidarietà con i poveri contro i ricchi . mezzo alla cultura servile e alienante nazionale fino a raggiungere la sua [ ... ] Le idee bolivariane di liberazione di Washington e le ossessioni con- identificazione con l’America latina, in nazionale erano precedenti a qualsia- sumistiche provocate dai più grandi particolare con la lotta di Cuba contro si suo contatto con gli scritti di Marx, centri commerciali di Miami. le guerre e gli interventi imperialisti. Lenin o di altri autori imperialisti più 12
contemporanei. La sua forte e costan- te difesa dell’integrazione regionale e dell’internazionalismo sono stati for- temente influenzati dagli “Stati Uniti Sus Americani” proposti da Simón Bolívar e dalla sua attività internazio- nalista a sostegno dei movimenti an- ti-colonialistici. Chávez unì le sue idee marxiste ad una precedente visione del mondo basata sulla sua storica filosofia internazio- nalista di taglio cristiano e bolivaria- no. La scelta per i poveri si intensificò grazie al suo rendersi conto dell’im- portanza della lotta di classe e della ri- costruzione della nazione bolivariana attraverso la socializzazione delle “leve di comando dell’economia”. Il concetto crazia e la trascendenza spirituale in un processo di tentativi ed errori, ave- socialista delle fabbriche autogestite e risonanza con la massa dell’umanità va radici nel suo “metodo sperimenta- del potere popolare attraverso i consi- in un linguaggio che qualsiasi persona le”: La sua profonda comprensione di gli della comunità acquisì legittimità può capire. La filosofia e la pratica di atteggiamenti e comportamenti popo- morale grazie alla fede cristiana in un Chávez (più di qualsiasi altro discor- lari era fortemente radicata nella storia ordine morale egualitario di Chávez. so preparato da esperti esaltati in un delle ingiustizie razziali e di classe e di forum sociale) hanno dimostrato che rivolta popolare del Venezuela. Cháv- Mentre il presidente rispettava e ascol- l’arte di formulare idee complesse in ez viaggiò, conversò e ascoltò le classi tava con attenzione le opinioni degli un linguaggio semplice riesce a muo- popolari del Venezuela parlare di cose accademici di sinistra che spesso lo an- vere milioni di persone “a fare la sto- quotidiane. Il suo “metodo” era quello davano a trovare e spesso elogiavano i ria, e non solo a studiarla”. […] di tramutare la conoscenza basata sul- suoi scritti, molti di loro non riusciro- le piccole cose a grandi programmi di Socialismo e Democrazia C no a rendersi conto o, peggio, voluta- cambiamenti. In pratica, era l’antitesi mente ignorarono la propria sintesi di quegli intellettuali stranieri e locali originale della storia, della religione e hávez inaugurò un stra- sapientoni che si rivolgono alle perso- del il marxismo di Chávez. Purtroppo, da nuova e straordinaria- ne letteralmente dall’alto e che riten- come spesso accade, alcuni studiosi di mente originale e com- gono di essere i “maestri del mondo”... sinistra credevano di essere, dalla loro plessa verso il socialismo almeno nel microcosmo accademico posizione auto- indulgente, “maestri” basato su libere elezioni, di sinistra, conferenze socialiste auto- e consiglieri di Chávez in materia rieducazione dei militari per la difesa refernziali e monologhi frutto di ego- marxista. Parliamo del colonialismo dei principi democratici e costituzio- latria. Per la morte di Hugo Chávez culturale di sinistra che criticò in ma- nali e lo sviluppo dei mezzi di comuni- hanno pianto milioni di persone in niera sprezzante Chávez per non aver cazione delle masse e comunitari. [ ... ] Venezuela e centinaia di milioni in tut- seguito le loro prescrizioni pronte Fin dall’inizio, Chávez capì l’impor- to il mondo, perché il suo passaggio al all’uso, pubblicate sui giornali politici tanza di creare un solido quadro giu- socialismo era il loro stesso cammino, di Londra , New York e Parigi. ridico e politico per facilitare la sua perché ascoltò le loro richieste e agì di Fortunatamente Chávez approfittò di leadership esecutiva, promuovere le conseguenza in modo efficace. ciò che era utile degli accademici stra- organizzazioni popolari della società nieri e degli strateghi politici finanziati civile e porre fine all’influenza degli Traduzione di Maria Elena Riccio dalle ONG e scartò quelle idee che non Stati Uniti sull’apparato statale (polizia tenevano conto delle specificità storico ed esercito). Mise in moto programmi culturali, di classe e lo “Stato monopo- radicali di grande impatto sociale che lista” del Venezuela . gli assicurarono la lealtà e fedeltà delle *Sociologo statunitense, è stato Il metodo di pensiero che Chávez ha maggioranze popolari e indebolirono i professore alla Binghamton University lasciato agli intellettuali e attivisti di tentacoli economici del potere politico di New York, l’Università della tutto il mondo è globale e specifico, esercitato da sempre dalla classe capi- Pennsylvania, e professore aggiunto storico e teorico, materiale ed etico, e talista. [ …] presso Saint Mary University di comprende l’analisi di classe, la demo- L’originalità di Chávez, in parte frutto di Halifax (Canada) 13
Il nuovo Venezuela a livello internazionale Due momenti simbolici della vita di Hugo Chávez I di Alessandra Riccio* l tempo passa e il rimpianto per la morte prematura, Hugo. Quella che mi ha più commosso è un immenso mu- dolorosa e ingiusta di Hugo Chávez, invece di placar- ral. Hugo di spalle, camminando sotto la pioggia. Il 4 otto- si, si fa più acuto. Il 21 aprile dell’anno scorso, Cristi- bre, nel suo ultimo e più glorioso atto, che non è stato, come na Fernández, Presidente dell’Argentina, a Caracas in molti credono, la chiusura della campagna elettorale. E’ sta- occasione della nomina del Presidente Maduro, rac- to il suo ultimo atto di amore. L’ho saputo dopo, quando contava in una serie di twitt la visita al sacrario dove riposa sono venuta a conoscenza dei suoi terribili e insopportabili Hugo Chávez: dolori. Del suo sacrificio quasi disumano.” “Ci sono due sale con fotografie che ripercorrono la vita di Il ricordo alla forza d’animo con cui ha affrontato gli ultimi 14
HUGO CHÁVEZ DA SOLDATO A PRESIDENTE mesi di vita, ormai gonfio di farmaci a parlare suscitando l’ira di quell’an- amabili, la richiesta generale è che e sofferente fino allo strazio, l’energia ziano signore che si comporta come venga finalmente rimosso il blocco con cui ha partecipato all’ultima cam- se fosse ancora un monarca dell’Im- che da mezzo secolo strangola Cuba. pagna elettorale, danno una ulteriore pero sul quale non tramontava mai il Obama fa buon viso a cattivo gioco: ha misura della sua tempra di combatten- sole. Furioso, Juan Carlos di Borbone promesso molte cose, perfino la chiu- te. se ne esce con quella ormai famosa e sura dell’illegale prigione di Guantán- Io lo voglio ricordare in due momenti infelice frase: “¿Tu [...] porqué no te amo, ma fra il promettere e il mante- della sua intensissima vita, due mo- callas?” (Tu, perché non stai zitto?). La nere, ce ne passa. Tuttavia il clima è menti di grande forza simbolica che è Presidente Bachelet è abile a ristabilire amichevole, le speranze sono ancora facile rivedere grazie a Youtube. Il pri- l’ordine, ma il Re, che non ne poteva tante e Chávez stringe la mano ad mo di questi momenti è del 2007, nel più si è alzato e se ne andato via, è tor- Obama dicendogli “Voglio essere tuo Cile della prima presidenza di Michel- nato per un momento e ha di nuovo amico”, conversa con Hillary Clinton, le Bachelet durante la XVII Cumbre lasciato la sala mentre suonavano le sembra davvero speranzoso. E così fa Iberoamericana di Capi di Stato, e ci note dell’Inno del Cile. Sua Maestà si quel gesto meraviglioso e innocente di sono tutti. È un appuntamento impor- era offeso! Chávez ha poi raccontato alzarsi dal suo posto e, sotto i flashes tante perché è convocato sotto il patro- di non averla nemmeno sentita quel- dei fotografi, porgere ad un sorridente nato del Re di Spagna e - dettaglio im- la frase ma certo, come e più di altri, Obama un regalo straordinario, il li- portante - non ne fanno parte gli Stati aveva tutto il diritto di parlare perché bro di Eduardo Galeano, Le vene aper- Uniti d’America. I nuovi leader hanno stava difendendo la dignità del sub- te dell’America Latina, una guida per l’intenzione di parlare in maniera fran- continente conquistato, colonizzato, conoscere quel territorio. Con il suo ca, come fra parenti e affini, approfit- sfruttato e disprezzato. sorriso ottimista, Chávez sembrava tando del fatto che il Primo Ministro Il secondo atto simbolico ha come sce- dire: “A buon intenditor, poche paro- spagnolo è il socialista Zapatero, suc- nario Trinidad-Tobago, sede del V° le”, mentre il sorriso di Obama diceva: ceduto all’ostile e filo nordamericano Vertice delle Americhe nell’aprile del “Non c’è peggior sordo di chi non vuol Aznar, accompagnato dal Ministro 2009. A questo importante appunta- sentire”. degli Esteri Moratinos, apertamente mento ci sono tutti, anche il neo Pre- schierato a favore dei grandi cambia- sidente degli Stati Uniti e già Premio menti in atto in America Latina. In Nobel per la Pace, Barak Obama. È il questo contesto vanno letti gli inter- nuovo imperatore, è il capo della na- venti di Chávez (che dà del fascista zione che considera il subcontinente *Docente (Università “Orientale” di all’ex primo ministro Aznar e lo accusa come il cortile di casa ma in quell’in- Napoli) e condirettrice della rivista di aver messo il suo zampino nel dram- contro, a cui si presenta con parole “Latinoamerica” matico e fallito colpo di stato di qual- che anno prima) e in seguito di Daniel Ortega che accusa le imprese spagnole di comportamenti scorretti nelle loro attività in Nicaragua. Il video mostra il re Juan Carlos, seduto fra Zapatero e Moratinos, che dà chiari segni di noia e di insofferenza, mentre il suo primo ministro difende l’onore di Aznar ri- cordando che era stato votato da una maggioranza di cittadini spagnoli. In verità non era dell’onore della Spagna che si stava parlando. Si trattava, piut- tosto, di un tentativo di parlare fuori dai denti per cercare di intendersi fra gente con una stessa lingua e una gran parte di storia in comune. Il discorso sotteso è: non siamo più una colonia, siamo popoli sovrani e abbiamo tutti pari dignità; intendiamoci su questo punto e cominciamo a collaborare fra uguali. Mentre Zapatero chiede che si abbassino i toni, Chávez continua 15
SOCIALISMO DEL SECOLO XXI ED EREDITÀ CHAVISTA
SOCIALISMO DEL SECOLO XXI ED EREDITÀ CHAVISTA Chávez: la dignità come eredità di un continente di Juan Carlos Monedero* I “Chávez nostro che sei nei popoli”. e a cavallo. Perché si lotta per la libertà. Oggi, Chávez si l popolo in strada prega per Chávez. La spiritualità trova in quel pantheon in cui da quasi un secolo nessuno entra nel cuore dei poveri. Ne hanno tanto bisogno. entrava. Ha capito il suo popolo. Egli è diventato tutt’uno Entra nel cuore anche la gente che rischia per loro. con esso. Ha salvato il suo popolo e la sua gente lo salvò E questo era Chávez: un uomo che rischiò per il suo quando ci fu il colpo di stato. Quanto è difficile per l’Europa popolo. Per il suo popolo e per i popoli dell’America. capire una relazione con un uomo di Stato che non è guida- È con Chávez che i popoli dell’America sono giunti a rico- to dalla paura o dalla sottomissione. noscersi. L’opposizione gli criticava “la regaladora”(conces- Chávez era un uomo ordinario, fuori dal comune. Deforme, sione generosa) di denaro ai paesi compatrioti. ”Diploma- sgraziato, con una qualità speciale che stonava terribilmen- zia del petrolio” la disdegnavano. Chávez sapeva che non te, più grosso che magro. Magico. Profondamente magico. si sarebbe dovuto salvare solo un popolo. Si doveva salva- Come il Venezuela. Non serve che tu corra sotto la pioggia re tutto il continente. Non era ciò che l’Europa chiedeva a quando sta per iniziare un meeting se non si è dietro la gen- Merkel? Ma Merkel non è Chávez. Manca gente onesta che te che ti attende. Chávez aveva il dono di stare sempre die- riconosca che Chávez fece ciò che ora stiamo rivendicando. tro la gente. Il suo popolo. Se si rischia e non ti ammirano, Il Sud America, oggi, piange ma cresce. L’Europa è arrogan- il fallimento è moltiplicato. Chávez era sempre ammirato. te e affonda. Quale altro presidente ha fatto incontrare il 100% dei leader Il Venezuela ha sempre visto nella storia come Dio sonnec- dell’America Latina? Solo Chávez per lanciare la CELAC. chiava nelle lussuose sale del nord. Ha sempre avuto biso- Intelligenza, memoria prodigiosa, capacità di convincere, il gno di santi per andare avanti con la speranza. Santi a piedi dono di istigare e anche quello di rassicurare (fu colui che 18
convinse la sinistra venezuelana a la- sciare le armi e optare per le elezioni). Chávez che di notte nella periferia di Montevideo, recitava per ore a memo- ria poesia dopo poesia mentre Daniel Viglietti fracassava la chitarra e Pepe Mujica ascoltava con il sorriso sul viso il vecchio guerrigliero divenuto presi- dente. Chávez che sintetizzava idee su temi piuttosto complessi in modo che i suoi interlocutori si impegnassero ad offuscarli con una logica di confusione tecnica (un classico del consiglio dei Ministri). Chávez che leggeva Gram- sci e comprendeva la complessità eterodossa del comunista italiano e il suo impegno nel mondo delle idee. E Chávez che studiava l’opera di Marx, e teneva ben presente ciò che diceva an- che il venezuelano Ludovico Silva (“se i pappagalli fossero marxisti sarebbero marxisti dogmatici”). Ritornò a Marx utilizzando le sue ideologie ben lonta- ne da coloro che le confondono con il catechismo. Perché nel 2005, invece di dire al suo popolo che avrebbero fon- dato “il Chavismo”, gli disse che avreb- be fondato il socialismo. E con quel programma prese 11 punti sul candi- dato dell’opposizione, Capriles. re che la forza aerea venezuelana , in hanno portato al raggiungimento del- Chávez che chiamava i presidenti lati- nome del Plan Colombia, liberamente la fratellanza tra i popoli latino ame- no-americani per impedire il golpe in sorvoli il territorio degli Stati Uniti “. ricani (qualcuno in Spagna sa come Bolivia (e insisteva contro la pusillani- Clinton non aveva letto che Chávez si chiamano i presidenti degli altri 26 mità di qualche governo, prometten- era un sostenitore della sovranità ve- paesi dell’Unione Europea? In Ameri- do che l’America Latina non avrebbe nezuelana. Entrò a far parte degli ami- ca Latina, ora la gente sa chi sono gli mai più avuto vergogna di stare con ci dei terroristi. altri presidenti). E cosa dire del ripe- le braccia incrociate davanti ai gorilla La forza di Chávez aveva anche il tuto “Exprópiese!” (Che si espropri!)? come era successo con il Cile di Salva- problema opposto, aveva bisogno di I governanti europei non rappresen- dor Allende). forti interlocutori. Lo stile barocco tano forse i loro atti di governo? Non Chávez con una pazienza infinita che dei caraibi e il carisma scatenato del abbiamo forse saputo dei tagli sociali elaborava i documenti della UNASUR Presidente non erano adatti al con- in Spagna attraverso dichiarazioni a consegnando tutto il necessario in sumo incravattato delle cancellerie giornali stranieri? modo che tutti i presidenti non aves- occidentali. A quel tempo, offriva In quella occasione si stava configu- sero avuto alcun problema ad aggre- semplici caricature ad alcuni mezzi rando un processo di espropriazione garsi. Qualcosa che si sarebbe ripetuto di comunicazione mercenari che non per mostrare ai settori popolari che nella CELAC o con l’entrata del Vene- esitavano ad estrarne dei testi per ta- si esigeva l’aiuto anche dei ricchi nel zuela al Mercosur o con l’ALBA. gliare un minuto di discorso destinato processo bolivariano. La stampa oc- Chavez nell’incontro con Clinton e a costruire una matrice di opinione cidentale lo interpretò come il sum- dopo che il presidente degli Stati Uniti contro Chávez (con grande successo, mum di arbitrarietà (qui presentata gli fu grato per la rinuncia del cielo anche tra la sinistra europea). Questi con gli stessi mezzi che non mettono venezuelano a favore della forza ae- media mercenari mostravano Chávez in discussione la relazione diretta tra rea americana in occasione del Plan mentre cantava una ranchera con un la scarsa popolarità dei presidenti Colombia, così gli avrebbe detto al sombrero messicano che facevano del americani e la corrispondente azione gendarme mondiale: “Tranquillo Bill presidente un pagliaccio spiritoso e si militare in ogni comando). La palma anche noi vi ringraziamo nel lascia- sa che questi gesti sono stati quelli che d’oro se la prese il quotidiano El pais 19
SOCIALISMO DEL SECOLO XXI ED EREDITÀ CHAVISTA cubana fu il soffocamento delle voci dissenzienti. In Vene- zuela si è cambiata rotta. Nel 2009 il Centro Internazionale Miranda organizzò un incontro a Caracas per valutare cri- ticamente le luci e le ombre del processo. La prima reazione sembrava in grado di ripetere il fantasma di rivoluzioni che avevano divorato i propri figli. Il ruolo implacabile dell’op- posizione, dei media, dell’Università, impegnati unicamen- te per il ritorno al passato, aveva barricato il governo. Ma Chávez fu in grado di reagire, ascoltando il suo popolo che gli aveva detto che non era sempre vero che ciò che ci si ap- prestava a fare coincideva con ciò che era stato detto. E nella sua ultima apparizione, in quello che è stato chiama- to il Cambio di Timone, Chávez illustrò il suo programma: ascoltare la gente, tanta critica e auto-critica e transizione al socialismo. Se c’è stato un settore in cui Chávez ha combattuto andando contro il destino, è stato quello di cambiare la mentalità dei venezuelani e, da lì, dei latino americani. Una volta realizza- to lo sradicamento di conquista, dove lo Stato è sempre sta- to debole, anche la sfera pubblica avrebbe mostrato sempre la stessa debolezza. Il pubblico non è spazio per tutti se non lo spazio di nessuno. Il comportamento segna il rapporto con la natura. Se la natura ti dà qualcosa, si prende. Stessa cosa con lo Sta- to. Un’organizzazione statale con le leggi impersonali, fun- pubblicando una foto falsa di Chávez moribondo. Stampa zionari consegnati al pubblico, politici virtuosi e ridistri- di qualità. Chi sono gli ingenui? buzione delle risorse, è meno credibile dei colpi di fortuna È questa la forza di Chávez che ha guidato Telesur, il SUCRE delle telenovelas. Chávez disse al suo popolo: siate artefici (l’inizio di una moneta latino-americano che non avrebbe della vostra sorte. E mentre gli consegnava un pesce, gli di- ripetuto gli errori dell’euro) il Banco del Sud, l’Universidad ceva che dovevano imparare a pescare. del Sud, l’ALBA, la UNASUR, l’ammissione della Palestina Prima di entrare nella sala operatoria che non lo riporterà all’Unesco (iniziativa venezuelana), che avrebbe preparato in vita, Chávez lasciò il suo testamento: non piangete: ma la costituzione palestinese a divenire paese osservatore del- lottate per la rivoluzione bolivariana. Non combattete tra le Nazioni Unite. di voi come ha sempre fatto la sinistra: lasciate che Nicolás Ma resta vero che la forza di Chávez non è sempre stata Maduro vi guidi nei seguenti passi del processo bolivariano. quella di trovarsi di fronte ad attori politici con la volontà Che non si crei niente di più importante del popolo: co- di contraddire il presidente. La cultura politica venezuelana mandate obbedendo. E tutti in Venezuela hanno capito che è per buona parte ancora “adeca” (contrassegnata dall’A- la solitudine del Centenario del continente non può torna- zione Democratica, il partito in cui fu due volte presidente re. La strada è iniziata. I venezuelani e le venezuelane, quelli e amico di Felipe González, Carlos Andrés Pérez). Questa che hanno sempre vissuto e vivono in Venezuela, ora sanno cultura è sempre stata di clientela, gerarchica, servile, cal- di avere una patria. colatrice e arrampicatrice sociale (due parole meravigliose Questa è l’eredità di Chávez. Dignità Pura. C’è bisogno di per il lessico politico provengono da questa cultura fare da un popolo cosciente e organizzato per continuare questo schermo, fare lo spaccone, attorcigliarsi, allungare il collo compito immenso. per rientrare nella foto). Se si aggiunge che l’esistenza di uno Ora si stanno asciugando le lacrime e si rimettono in mar- Stato debole che si lascia trascinare dalla colonia, quando cia. il Venezuela non era Vicereame ma Capitaneria Generale – ha fatto in modo che i militari avessero una capacità di Traduzione di Simona Palumbo risoluzione che non sempre i civili hanno- e che l’opposizio- ne, lungi dal fare un’opposizione costruttiva, avesse sempre avuto un animo golpista, comprendiamo che gli elementi critici vanno ad indebolirsi. Tuttavia, una delle caratteristiche essenziali del processo bolivariano, e dove il suo futuro è in gioco, è mantenere la *Giornalista e professore di scienze politiche all’Università critica. Ciò che divorò la Rivoluzione francese, quella russa, Complutense di Madrid 20
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