La VOCE di SANTA LIBERA - SETTEMBRE 2021 - Periodico della Unità Pastorale di Malo, Molina, San Vito e Leguzzano - SETTEMBRE 2021 def x pressUP

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La VOCE di SANTA LIBERA - SETTEMBRE 2021 - Periodico della Unità Pastorale di Malo, Molina, San Vito e Leguzzano - SETTEMBRE 2021 def x pressUP
La VOCE di SANTA LIBERA
Periodico della Unità Pastorale di Malo, Molina, San Vito e Leguzzano

                      SETTEMBRE 2021
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LA VOCE DI SANTA LIBERA - SETTEMBRE 2021

CANONICA DI MALO                             Don GIAMPAOLO BARAUSSE
0445 602035                                  Arciprete
www.unitapastoralemalo.it                    331 4753158
canonica@parrocchiadimalo.it
CANONICA DI MOLINA                           Don Luca Centomo
0445 637016                                  Collaboratore pastorale
molinadimalo@parrocchia.vicenza.it
                                             349 3544917
CANONICA DI S.VITO
0445 519871                                  Don Emilio Piazza
sanvito.leguzzano@parrocchia.vicenza.it
                                             Collaboratore pastorale
                                             335 7011714

                                             Don Roberto Pieri
                                             Collaboratore pastorale
                                             347 7694334

                                             Don Alessandro Savio
                                             Diacono
                                             392 2844134

                                             Don Eugenio Arnaldi
                                             Diacono
                                             329 5668622

                                             Danilo Panizzon
                                             Coordinatore San Gaetano
                                             371115 9245
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LA VOCE DI SANTA LIBERA - settembre 2021
          IN QUESTO NUMERO
LETTERA ALLA COMUNITÀ
                                           3
4    Il gregge smarrito

CI PRESENTIAMO
6    La Gioia della Condivisione

LA NOSTRA STORIA
8    L’altare di Bartolomeo Mercante

ANNUNCIO
12 Professione di Fede
15 Un percorso in cinque lettere
17 Novena Di Santa Libera 2021

LITURGIA
18 Laudate Deum omnes gentes
19 Percorsi di Formazione Liturgica
20 L’ organo Gio. Batta Zordan

CARITÀ
22 Farsi prossimo
28 Rotte balcaniche

SOCIALE
30 Ma la Chiesa sa accogliere
   “le diversità” dentro di sé?
32 Una colonna portante

TESTIMONI
35 Il perdono di Padre Carlassare
36 L’angelo di Nuevo Chimbote
37 Vi abbraccio tutti

IN MEMORIA
38 Dire grazie è poco

DALLE ASSOCIAZIONI
40 Arrivederci alla prossima…

INTERVISTA
42 La sfida di Padre Elie Assaad
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4lettera alla comunità
  Il gregge smarrito
  invece della pecora smarrita!
                                            rebbe il Papa a cercare le novantanove!

                                            E chi deve uscire? Ovviamente la ri-
                                            sposta potrebbe essere i preti, i diaco-
                                            ni, le suore, i catechisti, gli animatori,
                                            oppure i vari operatoti pastorali! So-
                                            no loro che dovrebbero uscire: in fin
                                            dei conti sono stati preparati proprio
                                            per questo. Questa è la loro Missione!

                                             E se escono dove devono andare? Nei
                                             luoghi di formazione, dove la Comu-
                                             nità si raduna. Dunque, i ragazzi si in-
                                             contrano nei luoghi di catechismo, i
                                             giovanissimi nei gruppi di AC, gli
                                             Scout presso le loro sedi, i cori nelle
                                             Chiese, i volontari nelle loro sedi Ca-
                                             ritas e potremmo continuare citando

  I
      l titolo riporta un aggiornamento come meta del nostro uscire tutti gli
      della parabola evangelica della pe- ambiti nei quali è organizzata la no-
      cora smarrita! Se ci guardiamo at- stra ricca Unità Pastorale.
  torno, siamo anche noi ancora smar-
  riti: non dico tanto per i corsi e ricorsi E perché uscire? Per educare alla vita
  della Pandemia, finchè scrivo è buona del Vangelo!
  all'opera la variante Delta, ma anche
  per uno stato d'animo che serpeggia E allora perché, malgrado tutto que-
  tra noi credenti e che si racchiude in sto solerte impegno, il Vangelo anco-
  una affermazione che spesso sentia- ra non illumina la vita della nostra
  mo: . Grazie a Dio la presenza alle la Iniziazione Cristiana (Prima Comu-
  assemblee domenicali è ancora buo- nione e Cresima) non vediamo più
  na, ma quando toglieremo 'i bollini bambini e ragazzi a partecipare rego-
  verdì' dalle sedute delle nostre belle larmente alla Messa della Domenica?
  chiese, allora ci accorgeremo della ve- Semplicemente perché, malgrado i
  rità delle parole che Papa Francesco nostri sforzi e i nostri progetti pasto-
  ripete da otto anni:
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fare 'per ripartire?'.
Cito due affermazioni emerse dagli
                                             struzione di Comunità fondate sulla
                                             Parola e ha 'cuori generosi' che si
                                                                                    5
aggiornamenti pastorali estivi cele-         muovono a compassione per chi è nel-
brati con il nostro Vescovo Beniamino:       la povertà! All'uomo che è smarrito le
                                             nostre Chiese locali possono ancora
A. Usare il metodo di Michelangelo:          offrire tanto: 'luoghi', 'volontari' e
. Quindi non siamo chia-       mo essere 'attraenti'. Non è la bellezza
mati ad aggiungere, ma 'togliere'            ad attrarre, ma l'entusiasmo. E chi è
quello che soffoca la Missione propria       entusiasta? Cerchiamo nell'etimolo-
della Chiesa. Siamo già da anni in           gia il significato del termine 'Entusia-
'cura dimagrante'. Pensate alla nostra       smo': dal greco en(dentro) thèos(Dio),
Unità Pastorale: solo qualche anno fa        Dio dentro.
c'era il parroco a Molina, a San Vito di
Leguzzano e a Malo anche due cappel-         Solo con 'Il Dio di Gesù Cristo' dentro
lani. Ora le forze le conoscete e da Vi-     sapremo accogliere gli smarriti e la
cenza soccorsi non arrivano. Il Mini-        parabola evangelica tornerà nello
stro Ordinato in questa nuova pro-           schema originale: 'La parabola della
spettiva deve spendersi e mettersi al        pecora smarrita!'
servizio perchè nasca 'il NOI' della Co-
munità Cristiana favorendo la forma-         Ripartiamo con entusiasmo allora, e
zione di laici responsabili dei vari am-     Maria Liberatrice ispiri ogni nostra
biti. E che cosa privilegiare per non        azione Pastorale.
proporre una pastorale che 'soffoca',
ma che invece attrae? I tre verbi gene-                             Buon cammino
ranti la Chiesa: Annunciare, Celebra-                               Don Giampaolo
re e Condividere; e queste azioni fatte
tutte con Gioia!

B. Il secondo suggerimento ce lo dà il
Papa:
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6Ci presentiamo
  La Gioia della Condivisione
  nella Comunità Parrocchiale di Malo

          Cari fratelli della Parrocchia di Malo,

          siamo suore Dorotee, Figlie dei Sacri Cuori. É un piacere
          grande poter condividere con voi questa esperienza di
          Pastorale Parrocchiale per noi nuova.
          Ringraziamo sentitamente per l 'accoglienza offertaci dal
          vostro parroco don Giampaolo, dall’équipe pastorale e da
          ciascuno di voi.
          Abbiamo ricevuto con gioia e responsabilità il mandato di
          “Ministro dell'Eucaristia”. Portare Gesù, fattosi Pane e Vita, ai
          nostri fratelli malati e a coloro che non hanno possibilità di
          partecipare alla Santa Messa, è un apostolato per noi
          entusiasmante e ci vien quasi da dire:
          “Signore, non sono degno”.
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È davvero un privilegio poter portare Gesù! Desideriamo
essere sempre disponibili alla Volontà del Signore che chiama
e invia.
Quanto sarebbe bello, essere "portatori di pace e di bene" alle
persone con le quali viviamo e con le quali lavoriamo! Spesso
le sorprese più belle sono quelle che nascono dalla vita stessa:
quando ci dimentichiamo di noi stessi; quando diamo con
generosità, quando facciamo sorridere chi è triste o
scoraggiato.
Gesù di Nazareth non cessava di stupire le persone del suo
tempo. Non erano certo abituate a ricevere tanto Amore, come
Egli sapeva donare a chi aveva fede in Lui. E noi abbiamo il
coraggio di provocare con la nostra vita un continuo stupore
per la sorpresa, causata dalle nostre scelte e dal nostro agire?
Dio vi benedica!
                                           Con affetto fraterno,
                               Sr Magaly, Sr Sindia, Sr Regina
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8LA NOSTRA STORIA
  L’altare di Bartolomeo Mercante
  a Leguzzano

  F
        orse non tutti i fedeli o i visita-   della sua piccola patria, Bartolomeo
        tori che entrano nel duomo di         eseguiva la sua impresa più impor-
        Malo dalla porta di via Mano si       tante: l'altare principale, per nostra
  saranno accorti che la vistosa acqua-       fortuna ancora tra noi.
  santiera in pietra bianca sorretta da       Quando l’altare venne allestito (sia-
  una robusta colonna, in una liscia fa-      mo nel 1579), la chiesetta era più cor-
  scia poco sotto il bordo superiore          ta, e quest'opera “incombeva” sul ce-
  della grande tazza a conchiglia ripor-      lebrante e i fedeli. Infatti, rispetto al-
  ta a incerti caratteri sia maiuscoli        la situazione odierna che la vede ad-
  che minuscoli la firma dell'autore e        dossata alla parete di fondo del pre-
  l'anno di esecuzione; si legge infatti:     sbiterio, essa si stagliava tra la nava-
  «BARTOLOMeuS MeRCAnTe HOC                   ta e il coro, dove sono ora i balaustri.
  OPVS FECIT MDLXVI», ossia Barto-            In tal modo, vi era una sorta di con-
  lomeo Mercante fece questa opera            tatto fisico tra i credenti, i santi vene-
  nel 1566. Ma chi era questo Bartolo-        rati, la Madonna con il figlio e il Pa-
  meo Mercante, mai citato negli studi        dre eterno, nel triangolo superiore.
  sulla scultura vicentina?                   Sicuramente guidato nella scelta del-
  La ricerca archivistica svela che Bar-      le figure da rappresentare dal prete
  tolomeo Mercante, figlio di Paolo ori-      Giovanni Maria Mercante, forse suo
  ginario di Monte Magrè, nacque a Le-        parente, che allora reggeva la piccola
  guzzano attorno al 1540; si sposò con       comunità, lo scalpellino ebbe modo di
  Maddalena di Domenico Dal Molin             esprimersi al meglio, sfoggiando tut-
  prima del 1566, data di nascita del fi-     to il repertorio della sua arte di deco-
  glio Marcantonio, e si spense, proba-       ratore-scultore.
  bilmente a Leguzzano, dopo il 1588          Prima di essere un’opera scultorea,
  (aveva fatto testamento nel 1583). Fa-      l’altare è una manifestazione della fe-
  vorito dalla presenza di numerosi           de cristiana; ne seguiremo gli ele-
  scalpellini, attivi in cave site soprat-    menti. Nel mezzo della mensa (paliot-
  tutto in Val del Covolo, ai piedi di        to) a forti bugne quadrate e rettango-
  Monte Magrè, Bartolomeo intraprese          lari, si staglia il Cristo in croce: Dio
  tale attività (si definiva «lapicida»),     che si fa carne e si sacrifica per l’u-
  dividendo le fatiche del duro mestie-       manità, e la celebrazione della messa
  re con un altro fratello, Zuanne, mor-      ne rinnova la memoria. Il sacerdote
  to nel 1571 a Venezia, dove si era reca-    diventa mediatore tra il popolo e il
  to «a servir sopra le galere […] per ta-    divino. Sopra la mensa, entro nicchie
  gliapietre». Il laboratorio dei fratelli    e tra decori, preceduti da quattro co-
  Mercante probabilmente si situava           lonne scanalate corinzie che sorreg-
  nel gruppo di case a monte della par-       gono la trabeazione superiore, cam-
  rocchiale di Leguzzano.                     peggiano i tre santi allora particolar-
  Proprio per la chiesa di San Valentino      mente cari ai leguzzanesi. Il principa-
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                                           ficio sacro i santi Rocco (a sinistra di
                                           chi guarda) e Sebastiano. Questi, bar-
                                           buto, la testa piegata verso destra, ha
                                           le mani legate a un albero dai rami
                                           troncati e i piedi sono trattenuti con
                                           una corda a doppio giro e un nodo ad
                                           asola. Pare stia liberando la gamba
                                           destra dalla contenzione. La sua figu-
                                           ra tutta d'un pezzo è rivestita delle
                                           sole mutande blu scuro ed è trafitta
                                           nel busto e negli arti da numerosi
                                           dardi. Dalla parte opposta, san Rocco,
                                           anch'egli con la barba e lo sguardo a
                                           fissare un punto indefinito, si presen-
                                           ta con i tipici caratteri del pellegrino
                                           come la mantellina con la conchiglia
                                           di S. Giacomo di Compostella a copri-
                                           re la camicia con bottoni e cintura in
                                           vita, e il bastone, cui è issato il cap-
                                           pello e, pare, uno straccio. Il santo
                                           taumaturgo calza pantaloni e un paio
                                           di stivali, e, come consuetudine, ab-
                                           bassa il pantalone sinistro per mo-
                                           strare la piaga infertagli dalla peste.
                                           Tutta la figura di san Rocco è domi-
                                           nata dalle tonalità del marrone-viola,
                                           a parte gl'incarnati.
                                           Sebastiano e Rocco sono due santi
                                           che i cristiani invocavano in occasio-
                                           ne di pestilenze o epidemie varie (da
                                           un paio d'anni era cessato un episo-
le è il barbuto san Valentino, vestito,    dio pestilenziale che aveva afflitto
com'è consuetudine, con la pianeta         anche la nostra zona). Qualcuno ha
rossa con una vistosa croce dorata e       visto nelle dure facce dei santi altret-
il manipolo sull'avambraccio sinistro      tanti ritratti di abitanti di quel tem-
(una stretta fascia del medesimo co-       po…
lore della pianeta che i celebranti        Oltre la trabeazione, di cui si parlerà
portavano prima dell'ultimo Conci-         più sotto, preceduta da un paio di
lio); un buffo berretto gli copre il ca-   lisce colonne bombate a capitelli
po. La sua mano sinistra trattiene un      ionici, tra due ampie volute, in una
libro chiuso (si vede un fermaglio), a     graziosa nicchia con due grandi fiori
indicare la fede evangelica, mentre        e forse delle stelle stanno Maria,
l’altra mostra la palma, simbolo del       l'”avvocata nostra” e il piccolo Gesù.
martirio (sarebbe stato decapitato).       La rubiconda Madonna indossa veste
Fanno compagnia al titolare dell'edi-      e mantello dagli ampi panneggi blu e
La VOCE di SANTA LIBERA - SETTEMBRE 2021 - Periodico della Unità Pastorale di Malo, Molina, San Vito e Leguzzano - SETTEMBRE 2021 def x pressUP
LA VOCE DI SANTA LIBERA - settembre 2021

10LA NOSTRA STORIA
    Laltare di Bartolomo Mercante a Leguzzano

    rosso, e trattiene con la destra un         Appena sotto, la scritta rammenta la
    equilibrista figlio nudo che mostra la      presentazione/introduzione dell'ope-
    sua vera umanità; il piccolo trattiene      ra da parte dei preti Bartolomeo
    con la mano sinistra un melograno,          Scortegagna e Giovanni Maria Mer-
    richiamo alle future passione e mor-        cante     (R[EREND]OR[UM]         P[RE
    te. Lo status di “regina” della figura      ]SB[ITER]OR[UM]        BART[OLOM]EI
    femminile è sottolineato dall'enorme        CORT[ICA]NEI ET IOANNEM MARIE
    corona sul capo.                            MERC[AN]TE INTRODUCT[IO]NE).
    Il triangolo sommitale dell'altare è        Ben più vistosa e di primaria impor-
    occupato da un vecchio barbuto              tanza per l'autore sta l'iscrizione a
    Padre eterno che alza l'indice e il         caratteri cubitali tra i santi e la
    medio destri, a significare che sta         Madonna, che ricorda che l’altare
    rivolgendosi al popolo. Curiosissima        venne realizzato nel 1579 grazie alle
    la resa della mano sinistra che è           elemosine dei fedeli di Leguzzano e
    allungata su una forma sostanzial-          per mano del “lapicida” (scalpellino)
    mente rotonda, probabilmente il glo-        Bartolomeo Mercante (MDLXXVIIII
    bo terrestre. Una piccola testina           ELEM[OSI]NIS. CONS[TRUC]TA ET
    d’angelo è inserita in questo angusto       PER ME BAR[TOLOME]UM MER
    spazio, mentre un secondo angelo            [CAN]TE LA[PICI]DAM F[ACTA]). Si
    svolazza a fianco del braccio destro.       potrebbe dire che la firma dell'autore,
posta così in ben evidenza, sia un po'
esagerata, e tale pratica si distacca
                                                                              11
notevolmente dai suoi contempora-
nei che raramente apponevano il
nome ai propri manufatti. Ma questa
è una costante del Mercante (lo ave-
va già fatto a Leguzzano in un pila-
stro tra navata e presbiterio) e
riguarda le opere maggiori giunte a
noi, come la pietra tombale di Angela
Barbarigo, moglie di Giovanni
Muzan, eseguita nel 1569 nella chiesa
di San Francesco di Malo (OPUS BAR-
TH[OLOME]I MERCANTIS VICENTI-
NI), il che aveva fatto propendere per
un artigiano di ambito cittadino,          Santa Teresa d'Avila (1515-1582)
oppure, otto anni più tardi (1577), il
sigillo lapideo per Silla di Girolamo
Muzan in San Francesco di Schio
(M[AGISTE]R BART[OLOME]US MER
[CAN]TE LAP[ICI]DA). Anche in un
frammento di un'imprecisata opera          Nulla ti turbi
per la vecchia chiesa di Monte di
Malo si leggono le poche lettere BARs
e M, allusive, con verisimiglianza,        Nulla ti turbi,
all'artigiano/artista leguzzanese. Ad
ogni modo, questo suo vezzo lo ha          nulla ti spaventi.
consegnato alla storia.                    Tutto passa,
Tornando all'altare di Leguzzano,
vale la pena di andarlo a vedere. Seb-     solo Dio non cambia.
bene parzialmente nascosto da quello       La pazienza ottiene tutto.
nuovo e dal settecentesco tabernaco-
lo, se ne apprezzerà la sua singolarità
per l'esecuzione e per la policromia,      Chi ha Dio non manca di nulla:
pur ripresa nella zona dei tre santi,
com'era consuetudine. Un manufatto
                                           solo Dio basta!
insomma che trasmette l'arte di un
semplice scalpellino che ha provato a      Il tuo desiderio sia vedere Dio,
vestire i panni dello scultore, con esi-
ti non del tutto convincenti, ma           il tuo timore, perderlo,
anche un tangibile segno della spiri-      il tuo dolore, non possederlo,
tualità di quel lontano 1579.
                                           la tua gioia sia ciò
                      Paolo Snichelotto    che può portarti verso di lui
                                           e vivrai in una grande pace.
LA VOCE DI SANTA LIBERA - settembre 2021

12Annuncio
   Professione di Fede
   Quinta tappa Giovanissimi di AC

   L
         e parole che seguono sono state       spondendo alle domande della “classi-
         pronunciate da noi, un gruppo di      ca” formula della professione di Fede e
         dieci giovani, davanti al Vescovo     successivamente abbiamo letto il no-
   Mons. Benianimo Pizziol domenica 23         stro credo personale. Ciascuno di noi,
   Maggio, nel corso della celebrazione        vivendo questo momento, ha manife-
   della “Professione di Fede”. Sono il        stato la volontà di vivere da Cristiano e
   frutto di un cammino di ricerca perso-      la propria intenzione a continuare il
   nale condiviso durante gli anni dei         cammino, anche svolgendo un servizio
   Giovanissimi di Azione Cattolica. Nei       in parrocchia. Sappiamo infatti che la
   nostri vari incontri, dapprima con gli      Fede nasce e si accresce sempre: è un
   animatori e quest’anno con Don Giam-        percorso che non ha mai fine e che
   paolo, ci siamo interrogati su diversi      l’importante è vivere la propria amici-
   temi, soprattutto sulla nostra vita da      zia con Dio nella quotidianità. Alla fine
   giovani Cristiani e sulla nostra Fede. E    della celebrazione il Vescovo ci ha re-
   siamo arrivati pronti alla tappa finale,    galato una Bibbia, segno della Parola
   in cui davanti al Vescovo e alla nostra     che dovrà essere per noi guida e con-
   comunità di Malo abbiamo espresso i         fronto continuo. Alla Santa Messa so-
   nostri pensieri più intimi. La Profes-      no stati invitati anche i ragazzi che
   sione di Fede, infatti, è un semplice ri-   quest’anno hanno ricevuto il Sacra-
   to vissuto durante la celebrazione del-     mento della Confermazione, che han-
   la Santa Messa, attraverso il quale i       no potuto quindi vivere insieme a noi
   giovani diciannovenni scelgono di           questo momento. Speriamo possano
   esporsi pubblicamente, dichiarando di       arrivare anche loro, tra qualche tempo,
   credere in Dio. Noi lo abbiamo fatto ri-    a compiere questo passo importante!
Credo in Te, Signore perché mi hai dato
                                                                                      13
                                             Credo in te Gesù Cristo, che ci aiuti e ci
la gioia della vita. Tu sei ovunque in       perdoni senza mai giudicare.
tutte le cose meravigliose che hai crea-     Maria Beatrice
to. Ti vedo nell’alba del mattino, in un
fiore che sta sbocciando, negli occhi fe-    Credo nell’amicizia, quella sincera, re-
lici di un nonnino a cui ho fatto visita.    sistente al tempo, alla distanza e al si-
Credendo in Te ognuno di noi sa              lenzio; come legame vero e importante
affrontare con fiducia le sfide che la vi-   da coltivare nella vita.
ta ci pone.                                  Alessandro
Ivan
                                             Credo nella Chiesa come casa nella
Credo in Dio Padre, che mi conosce e         quale rincontrarci insieme, un luogo
mi ama sin dal primo momento. Credo          dove il gruppo e la comunità cresce.
nel Suo sguardo d’amore verso l’uma-         Marco
nità e credo nel Suo progetto per me.
Credo nella mia amicizia con Lui e nei       Credo che sopra di noi ci sia un Signo-
nostri momenti di scontro: il nostro         re che già ha pensato a tutto. Io credo
dialogo mi permette di vedere le cose        che veniamo al mondo ognuno con i
con nuove prospettive.                       propri pregi e difficoltà, con i propri li-
Francesca                                    miti, da condividere e cercare di supe-
                                             rare assieme alle persone che il Signore
                                             ci mette vicino.
Credo nelle persone che sanno mettere
                                             Gioia
il bene del prossimo davanti al loro, che
hanno il coraggio di sacrificare il loro
                                             Credo nella Chiesa come un abbraccio
tempo e la loro vita in nome di un bene
                                             ti accoglie nelle sue braccia. Credo in
più grande come Gesù stesso ha fatto         coloro che riescono a farti sorridere nei
per noi.                                     momenti bui.
Giovanni                                     Giada Maria
Credo nella famiglia, dove la vita inizia
e l’amore non finisce mai. Credo nella
musica, quella che fa emozionare, che
entra nelle orecchie, attraversa l’anima
e colpisce i cuori.
Giulia

Credo nello Spirito Santo, il quale per
mezzo del Signore nostro, sviscera al-
l’interno della nostra anima e ci purifi-
ca dai nostri innumerevoli peccati. Co-
lui che come un Padre, accarezza e ba-
cia nella fronte il figlio, augurandogli
una buonanotte.
Marco
LA VOCE DI SANTA LIBERA - settembre 2021

14Annuncio
   Professione di Fede. Quinta tappa Giovanissimi di AC

   Scambiamo adesso due chiacchiere              essere solo e di non avere nessuno, cre-
   con Giada e Giulia, rispetto a questa         dere in qualcosa o in qualcuno può aiu-
   esperienza e a come vedono il futuro.         tarti nei momenti più difficili, soprat-
                                                 tutto nel periodo dell’adolescenza. Non
   1. Come hai vissuto la celebrazione           sempre si ha qualcuno con cui confidar-
   della professione di Fede pubblica            si o che è sempre con te, per questo cre-
   con il Vescovo?                               dere in qualcuno è importante, soprat-
   La celebrazione della professione di Fe-      tutto per sè stessi.
   de è stata un’esperienza molto impor-         Per un giovane è un po' difficile parlare
   tante, perché dopo un intero percorso         di Dio e credere al 100% in lui perché
   insieme, viene anche riconosciuta la tua      non lo si ritiene una cosa necessaria; pe-
   esperienza davanti all’intera comunità        rò se si affrontano queste tematiche, co-
   con una celebrazione dedicata; è dunque       me ad esempio in gruppi parrocchiali,si
   una cosa impegnativa, che alla fine ti dà     può scoprire che è un argomento im-
   delle soddisfazioni.                          portante, come è avvenuto nel mio caso.
   La celebrazione della professione di fede     Penso che Dio sia presente in ogni azio-
   è stato un momento importante perché,         ne ed esperienza che si fa. Penso che sia
   dopo un impegnativo cammino ho por-           un Dio che dà amore e perdona. Penso
   tato il mio credo davanti a tutta la co-      che dia la forza di far andare avanti le
   munità. Penso che non sia un traguardo,       persone nonostante i momenti di scon-
   ma un punto di partenza.                      forto.

   2. Che temi ti hanno colpito durante    4. Come intendi proseguire il tuo
   le serate di preparazione? Senti di     cammino nella nostra comunità?
   essere cresciuto nelle Fede?            Devo dire che mi è sempre piaciuto sta-
                                           re con i bambini: già due anni fa ho pro-
   Gli incontri sono stati molto interessan-
                                           vato l’esperienza da animatrice ad un
   ti, in particolare quelli durante i quali
   abbiamo ragionato sull’importanza della campo e quest’anno lo rifarò. Non so an-
   comunità nella Chiesa. Personalmente    cora di preciso cosa farò nella nostra co-
   penso che il mio rapporto con la Fede e munità, ma penso comunque che ri-
                                           guarderà lo stare con i bambini e fare
   la Chiesa si sia approfondito e rafforzato.
   I temi che mi sono rimasti impressi so- l’animatrice.
   no stati quelli inerenti alla Fede per me,
                                           Cercherò di mettermi a disposizione per
   al conoscere sè stessi, alla fede nella la comunità per quel che posso. Anche
   Chiesa e all'amore perché mi hanno      quest'anno ho la possibilità di fare l'ani-
   messa a confronto con gli altri miei    matrice ad un campo riuscendo così a
   compagni, esprimendo tutti pensieri     mettermi a disposizione per i più picco-
   differenti.                             li. Stare a contatto con i bambini mi en-
                                           tusiasma e penso che sia una bella espe-
   3. Cosa significa per un giovane come rienza.
   te credere in Dio?
   Penso che credere in Dio per un giovane
   sia un modo per avere qualcuno sempre                                  Francesca
   al proprio fianco. Quando ti sembra di              animatrice della quinta tappa
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Un percorso in cinque lettere
                                                                                     15
A
       more. Cinque lettere, una diver-       Descrivere cosa spinge una giovane
       sa dall’altra, l’una in armonia        coppia ad intraprendere il percorso
       con la successiva. L’intervallarsi     del matrimonio è difficile e al tempo
di vocali e consonanti che, nei secoli,       stesso stimolante: spiegare cosa si
ha determinato le gioie e le sofferenze,      prova all’inizio di questo percorso è un
le avventure e i patimenti, le carezze        po’ come spiegare cos’è l’amore a chi
che si scambiano di ruolo con le frasi        ancora non l’ha provato.
sussurrate, le lacrime che lasciano li-       Piacere nostro nel presentarci, siamo
bero sfogo a rivelazioni nuove quando         Martina e Cristiano e no, non ci sen-
esso finisce.                                 tiamo gli “sposi del Covid”.
Nessun essere umano ne è immune
che tu sia uomo o donna, giovane op-          Ci siamo conosciuti qualche mese pri-
pure anziano, genitore o figlio…e se ci       ma dell’inizio di questo folle periodo e,
pensi anche Dio ne è pervaso più di           ve lo assicuriamo, nessuna delle no-
tutti noi.                                    stre scelte è stata presa in funzione di
L’amore è il sentimento di Dio.               esso. Certo, non possiamo negare che,
È una scintilla senza spiegazione             come per tutti, abbia influito sulle no-
scientifica, è l’ossigeno che, invisibile e   stre vite; tuttavia, per quanto riguar-
costante, alimenta la fiamma nella vi-        da la nostra storia d’amore e la deci-
ta di una coppia, per diventare a volte       sione di costruire una famiglia tutta
brace in attesa di nuova spinta.              nostra ha avuto semplicemente il ruo-
LA VOCE DI SANTA LIBERA - settembre 2021

16Annuncio
   UN PERCORSO IN CINQUE LETTERE
   lo di uno spettatore inerme seduto            che si rispetti, non poteva mancare “il
   sullo sfondo.                                 bello della diretta”. Quello spettatore,
   Creare una famiglia non è una reazio-         passivo e silente, ha provato in tutti i
   ne a conseguenza degli eventi: è rive-        modi a metterci i bastoni fra le ruote:
   lazione di auto-consapevolezza perso-         come potevamo conseguire il corso fi-
   nale e di coppia, è un bisogno innato         danzati in un periodo dove ogni ag-
   basato sulla fiducia, è progetto che na-      gregazione veniva bandita per motivi
   sce dal cuore.                                di igiene e sicurezza?
   Sentivamo tuttavia il bisogno, al netto       Fortunatamente, il mondo di Incontro
   del nostro benessere di coppia, di con-       Matrimoniale (I.M.) è venuto in nostro
   dividere l’inizio di questo percorso          soccorso grazie ad un’organizzazione
   con qualcuno che potesse guidarci in          meticolosa guidata da due elementi
   ambito spirituale, per scoprire come          essenziali in ogni matrimonio: il cuore
   si declina l’amore nelle mani di Dio.         e la fede.
   Per questo motivo ci siamo affidati a         Grazie a loro, alle testimonianze delle
   Don Luca, con il quale abbiamo intra-         coppie guida presenti durante gli in-
   preso un percorso di conoscenza per-          contri, alla simpatia sempre a braccet-
   sonale e spirituale, volto a sottolineare     to con la profondità spirituale di Don
   non solo il nostro rapporto con Dio,          Paolo e alla partecipazione attiva di
   ma come esso si riversa nella nostra          coppie che come noi sono all’inizio di
   comunità per fare in modo che la fa-          questo viaggio, le problematiche lega-
   miglia non sia rapporto duplice fine a        te alla formula on-line con cui abbia-
   se stesso, ma ossigeno vivo che ali-          mo seguito il loro percorso sono risul-
   menta il fuoco che sostiene la Sua            tate quasi assenti, se non addirittura
   Chiesa.                                       punti di forza in alcuni momenti.
   Don Luca ci ha guidati per mano nel           In un periodo di forti cambiamenti, in
   comprendere a pieno il sacramento             cui tutti ci siamo dovuti adattare al
   del matrimonio, non solo al momento           nuovo, abbiamo scoperto la possibilità
   del rito il giorno in cui ci sposeremo,       di sfruttare queste nuove proposte
   ma per renderlo nostro e confermarlo          per ottenere ciò che alla fine conta
   nei pensieri e nelle azioni della vita di     davvero: la consapevolezza di avere
   tutti i giorni. In tutta onestà abbiamo       tutti gli strumenti necessari per
   condiviso l’uno con l’altra le nostre         affrontare un percorso durante il qua-
   paure relative alla sacralità del matri-      le non saremo mai davvero soli.
   monio, sigillo di un patto che si mani-       Partiamo quindi con gli occhi rivolti al
   festa davanti alla comunità e a Dio:          futuro ed il cuore pieno di speranza, e
   paure che tuttavia ci hanno permesso          un giorno, guardando all’interno del
   di rafforzare la nostra convinzione nel       nostro bagaglio, ritroveremo le risate,
   matrimonio in veste di conferma delle         il desiderio di comprendersi recipro-
   nostre intenzioni.                            camente, la capacità di portare pa-
   Intarsiare questo nostro progetto con         zienza e di metterci nei panni dell’al-
   i piani di Dio non solo lo ha reso denso      tro, la fiducia e la fede in Dio, nostro
   di significato e carico di vita: lo ha tra-   compagno di viaggio.
   sformato in un vero e proprio spetta-
   colo; tuttavia, come in ogni spettacolo                           Martina e Cristiano
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                                                                                         17
NOVENA DI SANTA LIBERA 2021
              Da martedì 31 agosto a mercoledì 8 settembre
          Don Paolo Zamengo, salesiano che opera a Schio, terrà le
                 Meditazioni alla Novena di Santa Libera
            Dopo la 'Grammatica di Maria' con Suor Naike Borgo,
                       il figlio di San Giovanni Bosco,
                  svilupperà il ‘titolo’ attribuito da secoli a
                        Maria come ‘Colei che Libera’

  Don Bosco, oltre che da Mamma Margherita, è stato accompagnato nella sua
vita e vocazione anche dalla mamma del cielo, Maria Santissima. È Gesù stesso a
   comunicarglielo con il sogno 'dei 9 anni a Giovannino': «Io ti darò la Maestra
 sotto la cui disciplina (cioè una guida forte e robusta), potrai diventare sapiente.
   Giovannino chiede il nome a quell’Uomo Venerando e si sente rispondere: «Io
  sono il Figlio di Colei che tua madre ti insegnò a salutare tre volte al giorno». E
    queste parole ci svelano per la prima volta un’abitudine costante del piccolo
   Giovanni: al mattino, a mezzogiorno e a sera, esortato dalla mamma, egli era
      solito salutare la Madonna con la preghiera dell’Angelus. Una preghiera
tradizionale in quel tempo soprattutto tra la gente di campagna, che trasformava
    così il lavoro in preghiera. Ancora oggi il suono delle campane al mattino, a
 mezzogiorno e a sera ci esorta ad innalzare come Maria il nostro 'Si' al Progetto
     di Dio, Lei la 'Madre di tutti i giorni' ci insegna ad essere 'figli tutti i giorni'.
Da lunedì 30 agosto a domenica 8 settembre il programma è quello degli anni scorsi:
Ore 5,30 Preghiera del Rosario
Ore 6,00 Santa Messa con l'intervento di don Paolo e Novena alla Vergine Maria
Ore 8.00 Santa Messa con Novena in Duomo.

                                   DOMENICA
                                5 settembre 2021
              CONCERTO IN ONORE DI MARIA
                “Magnificat anima mea!”
                          Santuario di Santa Libera
                                 Ore 18.00
LA VOCE DI SANTA LIBERA - settembre 2021

18Laudate
  liturgia
           Deum omnes gentes
   Ricodo di Mons. Ernesto Dalla Libera
   Monsignor Ernesto Dalla Libera è stato
   un apostolo della riforma liturgica,
   avviata sotto il pontificato di Pio X, che
   rivalutava la tradizione del canto
   gregoriano e della grande polifonia sacra
   rinascimentale contro la pratica della
   musica liturgica ottocentesca impregnata
   di accenti sentimentali e melodrammatici.
   A questo movimento (che si chiamò
   ceciliano) aderì il vescovo di allora, Mons.   vo, da lui fortemente promosso, prese
   Ferdinando Rodolfi, che lo invitò a            avvio il 1° aprile 1951 e si protrasse
   realizzare un effettivo rinnovamento           ininterrottamente per circa 15 anni.
   liturgico a Vicenza e in Italia.               Di questa rassegna mons. Dalla Libera
                                                  ne dava puntualmente resoconto nella

   Q
           uest’anno (2020) la chiesa vi-         rubrica “Diari della Cattedrale”, che
           centina ha ricordato il 40° an-        settimanalmente “La Voce dei Berici”
           niversario della morte di              pubblicava.
   mons.       Ernesto     Dalla     Libera        Mons. Ernesto Dalla Libera morì alla
   (1884-1980), un sacerdote che dedicò           veneranda età di 96 anni. Nell’estremo
   gran parte del suo ministero alla rifor-       saluto in Cattedrale il vescovo di Vi-
   ma della musica sacra e del canto li-          cenza Pietro Nonis gli rivolse queste
   turgico. Gli organisti, i maestri e i co-      parole: “…Grazie per il tuo lavoro in-
   risti delle scholae cantorum della no-         stancabile ed intelligente nel cantare
   stra diocesi, in modo particolare quelli       le lodi del Signore e nell’insegnare ai
   che hanno una certa età, ricorderanno          sacerdoti e ai fedeli ad andare a Dio
   certamente con quanta competenza e             con amore, con arte e con gioia…”.
   dedizione egli si adoperò affinchè il                                Mariano Zaccaria
   servizio di canto nelle funzioni religio-
   se fosse svolto dignitosamente. Inse-            Questo articolo è stato scritto da chi,
   gnante del Seminario e presidente na-            purtroppo, ci ha lasciato prematura-
   zionale della ”Associazione Italiana             mente, Mariano Zaccaria. Ci aveva con-
   Santa Cecilia” sono solo alcuni degli            tattato alla fine del 2020 dicendo che
   importanti incarichi da lui ricoperti.           aveva preparato un articolo in ricordo
   Delle sue composizioni e arrangia-               di Mons. Dalla Libera, una personalità
   menti si giovarono anche le bande cit-           eminente nel campo della musica sacra.
   tadine, compresa quella di Malo, per             Mariano era una figura nota e apprez-
   accompagnare le processioni. Tra le              zata sia per il suo servizio di sacrista
   tante iniziative da lui promosse sono            sia per le sue appassionate ricerche di
   senz’altro da ricordare la partecipa-            storia locale. Ci dispiace che non abbia
   zione dei cori diocesani alla “messa             potuto veder pubblicato il suo contribu-
   capitolare” nella cattedrale di Vicenza.         to. Lo ricordiamo con affetto e con la
   Lo straordinario appuntamento festi-             preghiera.
AMBITO LITURGICO
Percorsi di Formazione Liturgica
                                                        liturgia   19
per l'Unità Pastorale
 OTTOBRE 2021
 “CONOSCIAMO L'EUCARESTIA”
 GIOVEDÌ 7
 Il senso della liturgia nel cammino di fede
 di una Comunità Cristiana
 GIOVEDÌ 14
 La struttura della Messa/1 :
 Riti di introduzione e Liturgia della Parola
 GIOVEDÌ 21
 La struttura della Messa/2:
 Liturgia Eucaristica e Riti di conclusione
 GIOVEDÌ 28
 La Preghiera Eucaristica modello di preghiera

    FEBBRAIO 2022
    “L'INIZIAZIONE CRISTIANA”
    GIOVEDÌ 3
    Il significato dell'Iniziazione Cristiana
    GIOVEDÌ 10
    L'obiettivo della IC: trasmettere un volto di Dio
    GIOVEDÌ 17
    L'ordine dei sacramenti
    GIOVEDÌ 24
    La mistagogia
LA VOCE DI SANTA LIBERA - settembre 2021

20liturgia
   L’ organo Gio. Batta Zordan
   della chiesa parrocchiale di Molina di Malo

   “L
             ’organo della chiesa parroc-      no fare con calma, la macchina deve
             chiale di Molina è opera di       essere analizzata nei dettagli. Il lavoro
             Gio. Batta Zordan, capostipi-     di “radiografia” ha rivelato la raffinata
   te dell’omonima casa organaria di Cal-      qualità del manufatto e il suo indiscu-
   trano, fra le più attive nel Veneto fra     tibile valore storico artistico, tanto
   ‘800 e ‘900...” Un paio di anni fa co-      che è stato possibile accedere ad un
   minciava così un mio intervento su          cospicuo contributo dei Beni Cultura-
   “La voce di Santa Libera”. Fui sollecita-   li, e così si è deciso di proseguire e
   to allora da don Giuseppe che, forse        operare. Lo sorso settembre abbiamo
   stanco di sentire il suono incerto di       dedicato una serata all’organo “mala-
   uno strumento evidentemente biso-           to”, a novembre è stato smontato, por-
   gnoso di restauro, mi chiedeva di scri-     tato nel laboratorio di Luigi Patella a
   verne e di immaginare poi un percor-        Cinto Euganeo e a primavera lo stru-
   so che potesse riportare lo Zordan allo     mento è tornato in forma smagliante
   splendore sonoro originale, solo vaga-      ad accompagnare la Liturgia. A fine
   mente intuibile… Il restauro di uno         maggio è stato già protagonista in un
   strumento è cosa assai impegnativa          concerto spirituale in dialogo con lo
   sia dal punto di vista prettamente          splendido trittico tardo quattrocente-
   economico che da quello delle scelte        sco presente in abside. Fornisco alcu-
   operative di intervento, i passi si devo-   ne brevi note sullo strumento. La sua
stauro ha comunque confermato la
                                                                                     21
                                            presenza di materiale sicuramente
                                            anteriore al 1879. Lo strumento si
                                            compone di 14 registri sonori azionati
                                            da manette disposte su doppia fila e
                                            riportanti ancora i cartigli originali,
                                            pedaliera scavezza e tastiera in pre-
                                            giato legno di bosso (diatonici) ed eba-
                                            no (cromatici) con ottava corta. Tutte
                                            le parti della “macchina” sono aziona-
                                            te meccanicamente, perfino il mantice
                                            potrebbe ancora funzionare “a stan-
                                            ga”. Ai registri di fondo (principali, ot-
                                            tave e piramide del ripieno) affianca
                                            due delicati registri di flauto (flauto da
costruzione (o ricostruzione) risale al     4 piedi e “sedesino” da 2 piedi), tre ge-
1879 e, probabilmente, è l’ultimo tas-      nerose ance (tromba, fagotto e corno
sello del grande lavoro di ampliamen-       inglese) e l’immancabile voce umana,
to e adeguamento della chiesa operato       registro “scordato” sul principale e ca-
negli anni ’70 dell’800 dal parroco don     pace di produrre un caratteristico
Egidio Trivellin. Sicuramente uno           effetto di vibrato naturale. Un registro
strumento di dimensioni più ridotte         di “ Controbasso” al pedale sostiene
esisteva già e parte del materiale fu       l’intero edificio sonoro. Alcuni registri
utilizzato nel nuovo. Il nuovo spazio       sono “spezzati”, cioè suddivisi in bassi
architettonico imponeva un maggior          e soprani, e questo permette di creare
volume di suono, quindi un amplia-          l’effetto di due tastiere, alcuni suoni
mento dello strumento esistente. Che        diventano lo sfondo per altri che risal-
l’organo Zordan del 1879 non sia stato      tano in primo piano (divisione fra do#
costruito ex novo lo si deduce da           e re). Ne risulta insomma un piccolo
quanto scrive “Il Berico” (domenica 18      strumento, ma assai agguerrito, otti-
gennaio 1880) in un trafiletto dedicato     male per l’accompagnamento del can-
all’inaugurazione dello strumento:          to comunitario ma capace anche di
“venne cantata una Messa del Canneti        esibire una notevole natura solistica e
accompagnata dal rinomato Paolo             perfettamente inserito nella morbida
Ronconi da Schio all’organo quasi in-       e chiara acustica della chiesa parroc-
teramente rifatto dal rinomato GB           chiale.
Zordan di Cogollo”. L’estensore si di-                             Ornelio Bortoliero
lunga nell’esaltare la “robustezza del
ripieno, la rotondità del suono e la dol-
cezza dei registri di concerto, e in par-
ticolare del corno inglese, dei flauti e
della voce umana”. Purtroppo, allo sta-
to attuale delle ricerche non è stato
possibile stabilire la paternità dello
strumento preesistente, il recente re-
LA VOCE DI SANTA LIBERA - settembre 2021

22Farsi
  Carita’
        prossimo
                                                quindici giorni in mini gruppetti. Ope-

   C
           arissimi, il Coordinamento           rano dieci persone che agiscono su due
           Caritas si amplia: oltre al          turni. Distribuzione per consegne tutti
           diacono Eugenio, sono entrati a      i mercoledì pomeriggio dalle 15:00 alle
   farne parte quest’anno Mauro De              17:00.
   Franceschi e Lisa Coriele, due giovani
   volonterosi che aiutano nei molteplici       GESTIONE VESTIARIO
   impegni, con un bagaglio di idee ed          raccolta&distribuzione
   esperienze nella mondialità. Insieme         Gruppo edi 6/7 persone che riceve, sele-
   coordiniamo tutto l’aspetto caritativo       ziona e distribuisce il vestiario donato.
   della nostra Unità Pastorale; per questo     In questi tempi è diventato complicato
   abbiamo modificato il nome Caritas           raccogliere vestiario usato, perché gli
   con COORDINAMENTO alla                       spazi sono ridotti, l’offerta è tanta e
   PROSSIMITÁ in quanto, tutti siamo            soprattutto per smaltire l’eccesso chie-
   prossimi di qualcuno o di qualcosa.          dono un tot. al chilogrammo. Per
   Il raggruppamento dell’ambito, come          questo riteniamo non sia utile dissi-
   avrete visto dall’organigramma esposto       pare risorse economiche per smaltire
   alle porte della Chiesa, è ben nutrito e     vestiario usato. Anche la situazione
   complesso, copre molti aspetti della vita    pandemica complica la vita in quanto
   del territorio. Nostro desiderio è mettere   per redistribuire il vestiario usato, i
   per quanto possibile in campo tutte le       volontari sono contingentati negli
   sinergie per attuare una condivisione e      spazi appositi che però risultano essere
   poter camminare insieme come                 a rischio causa possibile assembra-
   Comunità, attenti agli aspetti sociali       mento. Pertanto tutto avviene su
   del vivere, considerando che siamo           appuntamento ma al contempo questo
   fratelli e sorelle. Infatti nostro Signore   metodo rallenta l’operatività. Chie-
   passava, insegnava, consolava,               diamo la comprensione di tutti in
   perdonava, sanava gli uomini e le donne      questo complesso momento.
   che incontrava, e lo faceva in modo
   unico e gratuito. Anche noi, se              S.T.R.A.D.E.
   vogliamo, possiamo realmente farci           Servizio Territoriale Relazioni di
   prossimi di chicchessia, solo dobbiamo       Accompagnamento nella Difficoltà
   spendere la nostra vita per migliorarla      Economica
   con l’esempio.                               Sportello di ascolto per contrastare le
                                                problematiche economiche e sostenere
   GESTIONE ALIMENTI                            chi si trova in questo tipo di difficoltà,
   raccolta&distribuzione                       lo sportello è legato direttamente con
   Gruppo dedito a riporre i prodotti           l’Associazione Diakonia, branca della
   donati a magazzino catalogandoli per         Caritas diocesana. È uno sportello dove
   tipologia e scadenze i volontari si dedi-    si possono ricevere aiuti economici e
   cano alla preparazione delle borse da        farsi aiutare per capire le motivazioni
   consegnare agli assistiti/e, oltre alla      che generano la povertà, fare una
   gestione magazzino, trovandosi ogni          ricerca insieme, trovare delle soluzioni
possibili per uscirne. Operano in tutti i gruppi. Promuove la condivi-
                                                                                   23
questo sportello due persone.              sione e lo stare insieme suggerendo un
                                           modo di vivere più “ETICO” stimolando
Sostegno scolastico                        una predisposizione di servizio verso il
Il Coordinamento alla Prossimità è prossimo. A questo proposito il gruppo,
attivo anche attraverso alcuni ex inse- in collaborazione con il Coordinamento
gnanti che dedicano parte del loro alla Prossimità, si è impegnato durante
tempo per fare lezioni di sostegno e l’anno per organizzare varie serate ed
recupero scolastico a chi ne fa richie- incontri con i giovani dell’Unità Pasto-
sta. Al momento abbiamo a disposi- rale quali scout di Malo e San Vito,
zione quattro insegnanti che coprono gruppi giovanissimi, terza e quarta
varie materie.                             tappa di Malo e San Tomio. Sono state
                                           presentate varie realtà come il Gruppo
Il Sogno di Giuseppe                       Migranti di Malo, il Collettivo Caritas-
Raccolta fondi istituita al tempo da Rotte Balcaniche di Schio con attività
suor Marina, finalizzata a sostenere di risvolto pratico proposta ai ragazzi
famiglie con problemi economici: un ed infine la realtà di Caritas-Gruppo
dono di 30,00 € al mese per sei mesi, Viveri. In quest’ultima realtà giovani
per un totale di 180 €. Purtroppo in scout e giovanissimi hanno collaborato
questo tempo di pandemia il problema con i volontari/e prestando servizio
si è accentuato e le offerte sono vistosa- durante l’anno.
mente calate.
                                           Gruppo Grandangolo
Non scordiamoci dei piccoli                Fa parte dell’Associazione GIEMME
La sensibilità di due signore ha sugge- ONLUS di Malo ed è nato nel 1994,
rito di prestare attenzione ai piccini basandosi sulla consapevolezza che la
per aiutarli nei problemi che si presen- famiglia è un diritto che a molti bam-
tano a fronte di difficoltà e/o handicap. bini è negato. Nel mondo ce ne sono
Aiuti per sostenere i genitori che milioni che vivono quotidianamente
devono affrontare problematiche sulla strada, senza famiglia, senza una
ingenti. Aiuti di cortesia per dare qual- casa, senza cure. L’intento del gruppo è
che ora libera a dei genitori impegnati quello di dare loro una risposta, attra-
24h/24h con problemi a volte superiori verso l’adozione a distanza con i
alle loro possibilità. Sarebbe auspica- seguenti criteri: i bambini devono
bile che come Comunità sentissimo vivere dignitosamente nell’ambiente
ancora il desiderio di aiutare in tale dove sono nati, inseriti nella propria
ambito.                                    cultura, circondati dai propri genitori e
                                           famigliari; il bambino “adottato” riceve
Gruppo Di Animazione Missionaria           gli aiuti in quanto inserito nel centro
Gruppo di giovani e adulti sensibili alla formativo, educativo e ricreativo che
solidarietà e all’accoglienza verso il l’Associazione sostiene. Inoltre ci si
prossimo e alle varie tematiche sulla impegna a sostenere a distanza pro-
Mondialità. Cerca di mettersi in rete getti di missione sparsi in tutto il
con le altre realtà pastorali, Caritas, mondo fornendo donazioni annue da
migranti, per dare spazio e visibilità a parte dei Padrini (famiglie e singoli
LA VOCE DI SANTA LIBERA - settembre 2021

24Carita’
   Farsi prossimo
   donatori del Paese) i quali sono colle-       Comunità Papa Giovanni XXIII
   gati al singolo progetto per conoscenza       “Grande famiglia in cui chi viene
   diretta o per conoscenza del gruppo           accolto e amato, si sente protagonista
   grandangolo.                                  nelle case famiglia presenti in tutto il
   Negli ultimi anni collabora con Anima-        mondo, nelle comunità terapeutiche,
   zione Missionaria per realizzare degli        nelle cooperative sociali, nelle case
   incontri con i Padrini, tenere contatti       d’accoglienza per i senzatetto, nelle
   con le Missioni nel Mondo e per sensi-        case di preghiera e di fraternità. Qui
   bilizzare la Comunità su tematiche            uomini e donne sposati, consacrati
   ambientali ed etiche.                         laici, sacerdoti, scelgono di condividere
                                                 la vita con i più poveri. Per non lasciare
   Gruppo Missionario                            più soffrire nessuno in solitudine e sen-
   Persone dedite alla raccolta del ferro e      tire che il Signore chiama tutti a
   altri materiali; attuano servizi di vario     percorrere lo stesso cammino di giusti-
   genere e quanto ricavato va a sostenere       zia e santificazione, per mettere la
   progetti per i nostri/e missionari/e o        spalla sotto la croce del fratello e por-
   altro indicati dalla nostra Diocesi di        tarla insieme cercando di rimuovere le
   Vicenza.                                      cause dell’ingiustizia." Cosi si è
                                                 espresso Giovanni Ramonda, che ha
   Accoglienza migranti                          raccolto dal 2008 l’eredità di don
   Gruppo diretto da Diakonia Onlus che          Oreste Benzi.
   accoglie i migranti che entrano attra-        Anche a Malo e San Vito operano fami-
   verso corridoi umanitari controllati e        glie per questa finalità: Angelo Meda e
   verificati: viene loro offerta ospitalità e   Cecilia sua moglie a Malo; Claudio e
   sono seguiti sia per quanto riguarda l’i-     Giovanna, Luciano e Maria a San Vito.
   struzione e l’approccio alla lingua           La Comunità Papa Giovanni XXIII, fon-
   italiana, sia per quanto riguarda i           data nel 1968 da don Oreste Benzi per
   risvolti più pratici procurando loro i        contrastare emarginazione e povertà,
   documenti necessari per vivere in Italia      si occupa in primis dei poveri e degli
   e aiutandoli nella ricerca ed inseri-         oppressi, vive con loro, 24h/24h, pro-
   mento nell’ambito lavorativo. La              muove il rapporto con Cristo, perché
   finalità del gruppo è quindi accompa-         solo chi sa stare in ginocchio può stare
   gnare queste persone e portarle pian          in piedi accanto ai poveri.
   piano ad una forma di indipendenza            Oggi la Comunità siede a tavola, ogni
   sociale, economica e lavorativa inte-         giorno, con oltre 41 mila persone nel
   grata nella nostra società.                   mondo, grazie a più di 500 realtà di
                                                 condivisione tra case famiglia, mense
   Mani Abili & Mani in pasta                    per i poveri, centri di accoglienza,
   Gruppo di signore di buona volontà che        comunità terapeutiche, capanne di
   si dedicano a realizzare lavoretti di cu-     Betlemme per i senzatetto, famiglie
   cito e oggetti per fare dei regali in occa-   aperte...
   sioni varie; altre signore si occupano di
   produrre ottima pasta fresca. Per infor- Davide & Golia
   mazioni o richieste contattare Maria Gruppo di Auto-Mutuo Aiuto che colla-
   Rosa 348 9141880.                           bora con l’Associazione Diakonia Onlus
della Caritas Diocesana Vicentina, e         (come sagre, concerti...). Abbiamo spe-
                                                                                      25
realizza questo progetto in collabora-       rimentato anche le uscite al venerdì
zione con Parrocchia di Malo, Comune         sera con i ragazzi più autosufficienti.
di Malo e ULSS 7 Pedemontana. L’obiet-       Attualmente i nostri “ragazzi” sono
tivo, creare uno spazio di ascolto e         quasi tutti persone adulte e anche noi
incontro per chi vive un disagio psi-        volontari siamo persone sposate o con
chico o in difficoltà relazionale. In esso   famiglia; di conseguenza la tipologia di
si svolgono attività ricreative, sportive    incontri che proponiamo è cambiata.
e formative durante la settimana.            Ora prediligiamo colazioni insieme,
Uscite, passeggiate, momenti di convi-       pranzi e piccole uscite sul territorio.
vialità tutti i fine settimana. Spazi di     Questa pandemia che cosa ha cam-
ascolto, supporto individuale e per i        biato? non abbiamo più potuto trovarci
familiari. Iniziative di promozione e        fisicamente, ma siamo rimasti in con-
sensibilizzazione sul territorio. Siamo      tatto telefonico e attraverso video
aperti a tutti coloro che vogliono condi-    inviati ai “ragazzi”. Da tempo stiamo
videre il proprio tempo libero e i propri    vedendoci in piccoli gruppi di circa due
interessi seguendo due principi fonda-       volontari con due/tre ragazzi alla volta
mentali: relazione alla pari e centralità    per la durata di una oretta e mezza
della persona. L’attività è costante-        circa. Facciamo due parole, una piccola
mente seguita e gestita da dottoresse        passeggiata, una merenda/colazione
incaricate dalla Caritas Diocesana           insieme per mantenere il più possibile
Vicentina, persone profes-sionalmente        il rapporto con tutti, cercando ovvia-
competenti per queste tipologie e pro-       mente di non mettere a rischio la loro
blematiche.                                  salute, già precaria.

Gruppo sorriso                               I volontari/e stendono un calendario
Gruppo parrocchiale di volontariato,         annuale di uscite, ci dividiamo tra di
composta da una quindicina di volonta-       noi gli incontri da organizzare. Questo
ri/e e da quattordici persone diversa-       rende la programmazione più snella e
mente abili. La Mission protende a           ricca di proposte varie e divertenti.
sostenere le famiglie con tali problema-     Inoltre ad ogni incontro si hanno due o
tiche dando agli ultimi la possibilità di    tre volontari referenti per l’organizza-
trascorrere dei pomeriggi in compa-          zione di quella giornata, così da darci la
gnia. La finalità principale è quella di     possibilità di metterci in gioco in prima
dare un aiuto alle famiglie senza il biso-   linea a rotazione.
gno che esse lo chiedano. Che cosa
facciamo: organizziamo dei momenti           Responsabili: il gruppo ha come da sta-
di ritrovo tra volontari e ragazzi disa-     tuto un presidente, un segretario e un
bili. Storicamente il gruppo si              tesoriere che vengono eletti ogni 2
incontrava una volta al mese, di dome-       anni. Attualmente in carica ci sono:
nica, per gite (ad esempio allo zoo, in      Giulia Lanaro come presidente, Chiara
barca, a Venezia, al Movieland ....),        Golo come segretaria e Flavia Cavedon
pranzi in compagnia, merende, pic-nic,       come tesoriere (aggiornate al 27 set-
piccole passeggiate, uscite per parteci-     tembre 2020).
pare ad eventi organizzati nel territorio
LA VOCE DI SANTA LIBERA - settembre 2021

26Carita’
   Farsi prossimo
   Giustizia & Pace                              glie con soggetti meno fortunati, per-
   Gruppo informale parrocchiale nato            sone con disabilità psichica in modo
   nel 1989 come gruppo impegnato ad             particolare, un’azione atta a farli sen-
   approfondire le problematiche relative        tire meno soli. Il gruppo realizza
   alla povertà, con attenzione particolare      semplici attività, in Avvento o Quare-
   al rapporto tra giustizia e pace e con l’o-   sima come la celebrazione di due Sante
   biettivo di tradurre la sua ricerca in        Messe in collabo-razione con il gruppo
   gesti e azioni concrete. Da ventanni si       Giustizia&Pace, una ottima occasione
   occupa di promozione e sensibilizza-          per alcuni dei disabili di sentirsi prota-
   zione oltre alla vendita di prodotti del      gonisti: essi s’impegnano in vari modi,
   commercio equo & solidale.                    leggendo le letture o portando i doni
   Un po’ di storia: inizialmente per alcuni     dell’offertorio all’altare. Dopo la Santa
   anni, il punto vendita-informativo            Messa d’abitudine ci si ferma insieme
   aveva un piccolo spazio all’interno del       per un momento conviviale di solito
   bar al Centro Giovanile di San Vito di        una pizza. Altra attività svolta dal
   Leguzzano, quando la gestione era affi-       gruppo è visitare le famiglie portando
   data a dei volontari. In seguito sono         loro un piccolo dono. Si promuovono
   subentrati dei problemi per la regola-        attività in famiglia per guardare
   rità fiscale e allora abbiamo deciso di       insieme un film o fare dei momenti di
   cambiare il metodo di gestione. Smessi        dialogo. Il gruppo vive momenti di diffi-
   i volontari abbiamo attivato il Gruppo        coltà derivanti dal passare del tempo e
   di Acquisto Solidale (GAS) su iniziativa      quindi l’avanzamento di età degli ope-
   di alcuni membri. Da dieci anni questo        ratori e dei genitori degli stessi, per
   gruppo è attivo per vendere i prodotti        questo è auspicabile che alcune per-
   equo-solidali ai soci oltre anche ad altri    sone volonterose della Parrocchia
   prodotti con valenza etica. Operiamo          sentano questa urgenza e necessità
   presso una stanza del Centro Giovanile        come un modo cristiano di vivere e por-
   e siamo aperti per i soci alla domenica       tare avanti un apostolato.
   dalle 09:00 alle 10:00.
   L’attività di Giustizia & Pace continua,UNITALSI
   con manifestazioni come la sagra        UNITALSI è l’acronimo di Unione
   patronale del paese il settembre, con ilNazionale Italiana Trasporto Ammalati
   ristoro caffè, e alla camminata del sen-a Lourdes e Santuari Interna-zionali.
   tiero natura il 25 aprile di ogni anno  Dal 1903 grazie all’operosità gratuita
   con un banco ristoro.                   dei volontari, organizza, accompagna e
   Questo gruppo negli anni 90’ ha ope-    assiste durante i pellegrinaggi le per-
   rato per sistemare e rendere abitabili  sone con disabilità, malate, anziane o
   due case fatiscenti della Parrocchia perbisognose di aiuto. Il pellegrinaggio è
   ricavarne quattro appartamenti.         l’esperienza di carità che accompagna il
   Attualmente queste abitazioni sono      loro agire
   occupate da persone in difficoltà.      quotidiano per essere sostegno, vici-
                                           nanza e solidarietà nella vita di ogni
   Gruppo solidale                         giorno. Per questo l’UNITALSI non solo
   Nasce nel 2006 dall’idea di valorizzare è un’associazione di Chiesa, ma è anche
   ed essere prossimi alle persone e fami- un’associazione di promozione sociale
nonché organizzazione di volontariato
facente parte del Servizio nazionale
                                                                                          27
della protezione civile. Sorelle, barel-
lieri, famiglie, operatori sanitari,
giovani, sacerdoti, persone con disabi-
lità, benefattori sono tutte le anime che
muovono e danno senso all’Associa-
zione.

Gruppo contro l’esclusione
Gruppo di famiglie che da anni si batte
per i diritti dei disabili. Attualmente il
gruppo è un po’ in difficoltà causa le
energie sempre minori dei volontari/e
storici. Ci sarebbe bisogno di elementi
nuovi e volenterosi per operare in tale      Lucio Dalla (1943 – 2012) in questa canzone
ambito della prossimità.                     poco nota fa un atto di fede nel Cristo il
                                             Figlio di Dio e lo cerca nei “poveri cristi” che
                                             anche oggi sono in mezzo a noi.
     Per il coordinamento alla prossimità
                 Diacono Eugenio Arnaldi
                                             INRI
                                             Tra mille mondi te ne vai e splendi
                                             O appeso in croce in un garage
                                             Io non ho dubbi tu esisti e splendi
                                             Con quel viso da ragazzo con la barba senza età
                                             Ci guardi e splendi
                                             Di cercarti io non smetterò
                                             Abbiamo tutti voglia di parlarti
                                             Mi senti? Mi senti?

                                             Sono tuo figlio anch'io, Dio
                                             Tra i cani zoppi ti confondi e splendi
                                             Nei cartoni che son case per chi non le ha
                                             Ti ho visto che splendi
                                             Di chiamarti io non smetterò
                                             Abbiamo tutti voglia di abbracciarti
                                             Mi senti? Mi senti?
                                             Sono tuo figlio anch'io, Dio

                                             Su una nave colma tu ti stringi ma splendi
                                             Nei dipinti insieme ai diavoli o a Maria
                                             Di colpo ritorni
                                             Di inseguirti io non smetterò
                                             Abbiamo tutti voglia di fermarci
                                             Mi senti? Mi senti?
Don Oreste Benzi, fondatore
della Comunità Papa Giovanni XXIII
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