La Ricetta: Penne Rigate con Cozze, Pesto di Basilico, Pinoli e Pecorino
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La Ricetta: Penne Rigate con Cozze, Pesto di Basilico, Pinoli e Pecorino Una pasta con un ottimo contrasto di sapori, a dispetto di chi dice che pesce e formaggio non stanno bene insieme, io vi consiglio invece di provare questo accostamento. Ingredienti per due persone: olio evo quanto basta, uno spicchio di aglio, 300 gr di cozze, 100 gr di pinoli, pepe, prezzemolo tritato, 3 cucchiaini di pesto di basilico, 30 gr di pecorino grattugiato, una spolverata di pangrattato, 250 gr di penne rigate. Preparazione: in una padella con un po’ di olio evo imbiondire uno spicchio di aglio, toglierlo e mettere le cozze, farle aprire, sgusciarle e tenerle da parte. In un’altra padella pulita mettere un filo di olio evo e far andare i pinoli fino a farli leggermente dorare, aggiungere le cozze, un po’ di acqua calda, un pizzico di pepe, prezzemolo, il pesto, il pecorino e una spolverata di pangrattato e far insaporire tutto. Cuocere la pasta, scolarla ed amalgamarla in padella
con il composto. Annamaria Leo La prima stagione al Diego Armando Maradona Lorenzo Insigne Riparte la stagione, e per il Napoli sarà la prima che partirà senza il grande Diego Armando Maradona al proprio fianco. Il campione senza tempo argentino è infatti scomparso nello scorso novembre, all’età di sessant’anni, e questa volta il Napoli sarà costretto a sentire l’apporto del suo fenomeno degli anni Ottanta “soltanto” attraverso lo stadio: quello che
era il San Paolo, infatti, è stato nominato stadio Diego Armando Maradona in seguito alla tragica scomparsa del trequartista sudamericano, e chissà che questo cambio non possa aiutare anche la squadra azzurra in vista della prossima stagione. Come confermato dalle scommesse calcio online, l’obiettivo della squadra ora guidata da Luciano Spalletti sarà la conquista del quarto posto, valido per la qualificazione alla prossima Champions League. Un rapporto, quello tra Napoli e Maradona, che viene invidiato da tutti gli amanti del calcio, da tutte le tifoserie del globo. Un rapporto che ha influenzato la squadra azzurra ma anche l’intera città, profonda amante del mondo del pallone, anche negli anni e decenni successivi, con Maradona che è sempre stato vicino e di supporto alla società Napoli, divenendone definitivamente un simbolo a tutti gli effetti. Una relazione testimoniata da tantissimi scritti, come “Il Napoli di Maradona” di Bellinazzo e Garanzini, “Ho visto Diego e dico O Vero” del suo compagno di squadra Ciro Ferrara, “Maradona. Il Pibe de Oro” di Raffaaele Nappi e tanti altri libri. Un rapporto che influenza tutt’oggi Napoli, sia la città sia la squadra, sia alcuni dei suoi attori protagonisti come il capitano Lorenzo Insigne, da sempre legato alla figura di Maradona non solo perchè tifoso partenopeo ma anche perchè con Maradona condivide il numero di maglia, il grande e iconico numero dieci.
Victor Osimhen Sarà proprio Lorenzo Insigne a trascinare la squadra guidata di Spalletti, per giunta dopo una trattativa di rinnovo del contratto che ancora non ha visto la sua conclusione. Così Spalletti non si affida soltanto all’esterno d’attacco che ha conquistato anche l’Europeo in quest’estate trionfale per lo sport italiano, ma anche ad altri giocatori chiave all’interno del proprio scacchiere, che dovranno fare la differenza proprio nelle partite al Diego Armando Maradona. Come non cominciare da Diego Demme, il cui nome fu scelto dai genitori proprio in onore di Maradona. Il centrocampista e metronomo della squadra sarà centrale nelle dinamiche spallettiane insieme ai compagni di reparto Zielinski e Fabian Ruiz, e a un’eventuale sorpresa come Elmas. Inoltre ci sarà Koulibaly a guidare il reparto difensivo insieme a un Di Lorenzo in costante crescita, mentre per quanto riguarda il reparto offensivo tutto dovrà essere trasformato in oro, e cioè in goal, da Victor Osimhen. Centravanti preso per una cifra record nella scorsa estate, il nigeriano è uno dei più promettenti attaccanti in giro per l’Europa e in questa stagione al via in questi giorni è attesa la sua definitiva consacrazione nel calcio che conta. Tanti giocatori chiave, un allenatore ottimo e un obiettivo ben chiaro. Il tutto nel ricordo costante di Maradona, che mai
abbandona la mente dei tifosi napoletani da più di trent’anni. San Marzano, che bontà! Sarno. Celebrato l’oro rosso della Campania ad “Aspettando…Il Mio San Marzano”, che si è tenuto a Villa Maria Grazia, tenuta della famiglia Napoletano, con vista sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio, circondata da 7 ettari di filari di San Marzano. Applaudita la marinara in tre cotture del progetto “Around The World” di Francesco Martucci, brand ambassador dell’azienda e patron de I Masanielli di Caserta, e l’assaggio de “il trasformista” di Raffaele Bonetta con base di ricotta di bufala mantecata con acqua di governa, falde di San Marzano laccate e arrosto e tartare di San Marzano marinato in aceto di melograno. Ai fornelli, gli chef Raffaele Medaglia con un primo piatto a base di Marzanello giallo e San Marzano con tartare di tonno; Giuseppe Daddio con una pappa al pomodoro con fonduta di mozzarella di bufala e crostini sbriciolati; Gerardo Figliolia con la braciola di capra con sugo di San Marzano, con cui Marco Iavazzo ha condito il tubettone di Gragnano con spolverata di cacioricotta caprino.
L’iniziale parentesi didattica pomeridiana è stata caratterizzata da una visita ai campi di San Marzano, durante la quale esperti ed agronomi hanno illustrato con dovizia di particolari i metodi e i luoghi di coltivazione e le tecniche di raccolta. All’evento che è stato organizzato da La Buona Tavola Magazine e promosso da Solania srl in collaborazione con Perrella srl, hanno partecipato quali invitati, un centinaio tra chef e pizzaioli. Solania, massimamente impegnata nella produzione e trasformazione di un’eccellenza dell’agroalimentare campano, è particolarmente attiva pure nella sua valorizzazione, proponendo un prodotto a marchio DOP che è simbolo dello “stile napoletano” in Italia e all’Estero, prodotto d’eccellenza legato indissolubilmente alla pizza napoletana di qualità. Presenti numerosi professionisti e operatori della comunicazione. Tra essi, Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, curatori della nota classifica 50 Top Pizza, e di 50 Top Italy dedicata ai migliori ristoranti italiani in Italia e nel Mondo e da quest’anno anche delle guide all’ospitalità gourmet d’Italia, ai migliori rosati d’Italia e alle migliori pasticcerie d’Italia, 50 Top Italy Luxury, Rosè e Pasticcerie. Ancora, tra i giornalisti Carmine Bonanni, Alberto Alovisi, Roberto Esse e la foodblogger Fiorella Mancuso. Armando Giuseppe Mandile
La Ricetta: Biscotti morbidi a Limone Dei biscottini semplici da accompagnare al caffè o al thè, o semplicemente come un dolce momento. Ingredienti per circa 22/23 biscotti: 100 gr di burro, 120 gr di zucchero + quello che occorre per passarci i biscotti, 1 uovo, 1 limone grande, 300 gr di farina 00, una bustina di vanillina, mezza bustina di lievito per dolci, zucchero a velo quanto basta per passarci i biscotti. Preparazione: in una ciotola amalgamare, con lo sbattitore elettrico, il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero e l’uovo. Aggiungere la buccia grattugiata del limone e il suo succo, la farina, la vanillina e il lievito. Amalgamare con un mestolo e poi un po’ con le mani. È un impasto molto morbido, quindi metterlo in frigo a riposare per un’ora. Dopodiché formare delle palline della grandezza di una noce, passare ognuna prima nello zucchero semolato e poi nello zucchero a velo ed adagiare su una teglia con carta forno distanziate. In forno a 180 gradi per 10-12 minuti, non di più. Si devono formare delle crepe in superficie. Togliere dal forno e lasciar raffreddare bene prima di toglierli dalla
teglia perché sono molto morbidi. Saranno ancora più buoni e profumati nei giorni successivi. Conservare in contenitore chiuso ermeticamente. Consiglio: si può sostituire il succo del limone con due fiale di mandorla oppure con qualche altro aroma a piacere! Annamaria Leo “Mettitele rosa”: un amore hard-rock Intrigante come tutti i libri firmati da Lady Gost, anche “Mettitele rosa” non viene meno alle aspettative dei lettori ed in particolare a quelle dei fans della Signora dei Fantasmi. Il giovane avv. Gabriel Holtz incrocia, in un’auto, gli occhi di smeraldo di una donna. Riceve un telefonata del genitore che lo invita ad un party. È costretto ad andare, rinunciando ad un week-end di sesso, e inaspettatamente, incontra Adalie – ovvero “occhi di smeraldo” – figlia del presidente High Court, ospite al party. La serata ha un risvolto imprevisto, la ragazza va in camera da lui. La mattina seguente lei è già ripartita.
Passano settimane. Ha un’importante causa che l’oppone al figlio di un magnate dei diamanti, che ha ucciso un diciottenne perché ubriaco alla guida. Ha un offerta consistente per risolvere la causa, la rifiuta. Nel corso di una festa rivede Adalie, detta the virgin girl. Molti i colpi di scena. La relazione osteggiata con Adalie, di cui è follemente innamorato. Si scontrerà con il principe del foro Bloom. È deferito al Consiglio dell’Ordine, è aggredito nel suo studio, si trova coinvolto nel presunto omicidio del marito (gay?) della top model Liliana Burlando… Un intreccio di eventi coinvolgono il lettore, proprio come nelle intenzioni della scrittrice che motivatamente è orgogliosa dei risultati raggiunti nella sua non breve carriera, e puntualmente riconfermati dal suo crescente pubblico. “Ho scritto questo libro per cimentarmi in una storia d’amore a luci rosse che, a parte il lato erotico, contenesse problematiche che possono svilupparsi in una coppia dopo un ‘colpo di fulmine’” / dichiara Lady Gost. “L’argomento collaterale trattato è quello di un giovane avvocato, integerrimo, che affronta le insidie derivate da chi è abituato, per posizione sociale e ingente patrimonio, a risolvere col denaro i comportamenti borderline. L’ho dedicato al rock di Bon Jovi che fa da colonna sonora all’intera vicenda”. Un amore hard rock, dunque, come annunciato dall’apprezzata penna, top a livello nazionale nello specifico settore del Gostbook. Nata e vissuta a Milano, Lady Ghost si è trasferita per amore di Napoli, città dove risiede tuttora e scrive con passione e impegno, vicende legate soprattutto all’occulto, di cui è la maggiore esperta italiana. A tale proposito, ha pubblicato molti testi. È una nota giornalista e scrittrice. Scrive
dall’età di 16 anni, ha dato recentemente alle stampe il primo episodio di una saga che ha per protagonista un granduca inglese Mylord. I suoi protagonisti, quasi sempre inglesi. In un’altra vita – secondo quanto rivelatole da un sensitivo – è stata un’aristocratica vissuta in terra d’Albione. Anche nel recentissimo “Mettiteli rosa” la sua erotic novel, il protagonista , Gabriel, vive e lavora a Londra pur avendo origine austriache… Armando Giuseppe Mandile Campi Flegrei: inaugurato il percorso Marittimo nelle Aree Marine Protette dell’Ente Parco Regionale Si sono tenuti questa mattina, Giovedì 5 Agosto 2021, a Baia (Bacoli –NA) alle ore 12:00, presso il Molo adiacente gli uffici della Capitaneria, alla presenza dell’Assessore del Turismo della Regione Campania, On. Felice Casucci, e del Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, Arch. Francesco Maisto, dei Sindaci e Referenti Istituzionali
dell’Area Flegrea, dei vertici della Capitaneria di Porto locale, la conferenza stampa di presentazione del nuovo Percorso nelle Aree Marine Protette del Parco Regionale dei Campi Flegrei, la firma dell’accordo pubblico – privato tra Ente Parco Regionale dei Campi flegrei con la Società N’Ostro Sud e il varo della imbarcazione “IRIS”, nuovissimo modello di imbarcazione progettata e realizzata con fondo trasparente che attiverà una serie di rotte estremamente suggestive che, partendo dall’asse Posillipo – Capo Miseno, raggiungeranno il porto di Napoli e anche l’isola di Procida, in occasione di “Procida Capitale della Cultura 2022”. La Società N’Ostro Sud, armatrice della barca, tra l’altro, ripristinerà per mezzo di accordi intercorsi con l’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei l’intero parco boe che recinta le Aree Marine Protette, attualmente in disuso. Il Percorso nelle Aree Marine protette dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei – ha dichiarato il Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei Francesco Maisto – è per noi un “fiore all’occhiello” delle attività che avevamo posto in essere. Un obbiettivo che ci eravamo prefissati e che diventa finalmente realtà grazie all’ “armonia” e la sinergia che si è creata tra i vari Enti che operano sul territorio flegreo. Ovviamente mi riferisco ai Comuni, al Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la Capitaneria di Porto, alle Associazioni e agli operatori economici coinvolti nella filiera turistico – ricettiva dell’area. Con questo progetto, che nasce grazie al supporto della N’Ostro Sud s.r.l., proprietaria della barca IRIS, diamo vita, non solo a dei percorsi escursionistici via mare nelle zone più belle dei Campi Flegrei, ma rendiamo ecosostenibile un turismo che diventa rispettoso per l’ambiente, slow, culturale ed esperienziale che pochi posti del Mondo possono vantare. Non solo, l’utilizzo dell’imbarcazione IRIS , in futuro, servirà a rendere finalmente presente la mobilità mare anche per i privati cittadini che vogliono raggiungere altre mete risparmiando tempo e chiaramente denaro. Non ultimo, l’occhio di riguardo è rivolto a Procida Capitale della Cultura 2021:
l’attivazione di questo nostro progetto ambizioso servirà da “volano” per collegare la “perla“ flegrea alla terraferma, rendendo ancor più semplice il soggiorno ai tanti turisti e visitatori che a breve raggiungeranno l’isola. Nasce Meeto, incontri di gusti tra Campania e Sicilia Caivano. “Meeto, un naming volutamente concepito per il raccontare il Mito sacro e profano cullato da secoli di storia”. Una pizzeria caratterizzata dall’unicità degli ambienti e dalle pietanze dai sapori originali legati ai territori della Campania e della Sicilia. Il progetto Meeto prevede un protocollo salutare che utilizza prodotti accuratamente selezionati con certificazioni e nitida filiera garantita, dove le stagioni cadenzano l’utilizzo dei prodotti dell’orto e del territorio campano. La pizzeria Meeto si presenta con una proposta culinaria concreta e genuina, con un solo percorso a doppio binario, materia prima e pietanze espresse in pizze e fritti che portano in tavola la tradizione partenopea e della Campania, insieme a quella della Sicilia. Selezionati i fornitori. Meeto si presenta agli ospiti anche come To Meet ovvero la
location dove incontrare e condividere momenti conviviali. A firmare il progetto sono tre giovani imprenditori: Giovanna classe 89’, Giovanni e Michele classe 94’, forti della volontà di dare risalto e voce al proprio paese natio “Caivano”, con una nuova concezione di pizza, dai tratti innovativi ma fortemente legata alla tradizione napoletana. Le grandi vetrate di Meeto mettono in bella mostra gli interni moderni con finiture tra il vintage e l’industrial; i colori verde, nero e oro sono predominanti, esaltati abilmente da un mirato gioco di luci. Il forno realizzato artigianalmente dal Maestro Florio, è di un oro smagliante, con la cupola verde, a vista. Gli arredi raffinati, tavoli circolari e rettangolari con piano in marmo, ispirati alle pizzerie di un tempo, conviviali e intimi, soni stati appositamente scelti quali espressioni di condivisione e costituiscono una parte fondamentale dei raffinati arredi, completati da comode sedute che si alternano tra divaneria e poltroncine dai tessuti in pelle e velluto. Il risultato è di una calda accoglienza, esaltata dal tocco di napoletanità della sala dedicata a San Gennaro, patrono di Napoli, originalmente definita da led illuminati a formare frasi per i patiti di foto e di social. In esterno, la terrazza stellata, curata nei dettagli; nella quale spiccano i tavoli interamente realizzati a mano, stilisticamente riportano agli interni, mentre le sedie di pelle in stile vintage, accolgono i clienti sotto un manto di luminarie che riproducono un cielo scintillante di stelle. “Non avere fretta, il Meeto sta per avverarsi”: a tavola, la scritta impressa sulla tovaglietta trasmette la filosofia del progetto Meeto, di una cucina da gustare senza fretta, per assaporare la qualità degli ingredienti, lavorati in modo da preservarne caratteristiche e profumo originario. Giovanna, appassionata conoscitrice della cucina e delle tipicità siciliane, con solida formazione presso una delle più rinomate strutture storiche catanesi, ha ideato un itinerario
di gusto, tutto made in Sicilia, che affianca il percorso campano, con la materia prima, le pizze e i fritti tipici. Lo chef realizza antipasti tradizionali siciliani e napoletani rivisitati in veste originale: Arancino Classico, dalla nota delicata dati dai pistilli di zafferano di Canicattì; Arancino alla Norma, dalla tipica ricetta siciliana; Arancino Sceccu, prelibatezza realizzata con mortadella di Asino ragusano presidio slow food, Pistacchio di Bronte, Crema Segreta e Panatura al pistacchio; le Frittatine stagionali e dai gusti intriganti sono preparate in versione panata e in croccante pastella; il Filetto di baccalà è avvolto in mozzarella di bufala; il Crocchettone siciliano con crema al pistacchio; la Parmigiana di melanzane e la napoletanissima “Mulignana alla pullastiello”; ancora, tante proposte gustose, in primis la Pizza, leggera, digeribile e gustosa che valorizza i sapori della Campania e della Sicilia. I pizzaioli Giovanni e Michele dalla postazione di stesura e forno a vista, stabiliscono un contatto diretto con il cliente, e diffondono le gestualità e i piccoli segreti dei pizzaioli, sottolineando la scelta di una materia di prima scelta, tra Dop e Presidi Slow Food. Con il mugnologo e tecnologo alimentare Enzo Paciello è stato definito l’acquisto diretto del grano migliore e macinarlo, per ottenere una farina dagli alti standard qualitativi, ad un giusto rapporto qualità/prezzo. Impasti unici del maestro Paciello (in fase di brevettazione); a scelta, nella linea “Healty”, un impasto proteico, con basse calorie.
Campionato parapendio: titolo italiano 2021 non assegnato Il brutto tempo ha funestato lo svolgimento del campionato nazionale di volo in parapendio a partire dal forte vento che ha obbligato gli organizzatori a posticipare di un paio di giorni la prova d’esordio. Per inderogabili questioni di sicurezza si è dovuto dolorosamente rinunciare all’utilizzo del decollo ufficiale a 1584 metri sulle pendici del Monte Caio nel comune di Tizzano val Parma e ripiegare sulla più modesta quota del Monte Ciumè a 750 metri sopra Langhirano. Atterraggi a Torrechiara sotto la collina sulla quale si erge l’omonimo castello in un contesto storico spettacolare soprattutto se visto dal cielo. Grazie alla formula aperta anche ai piloti stranieri in lizza per il Trofeo 100 Laghi, erano presenti un centinaio di piloti provenienti da una dozzina di nazioni oltre che dall’Italia, compresa una sparuta pattuglia di quote rosa che non si è tirata indietro di fronte ai maschietti.La competizione si è svolta solo su tre manches delle sette previste, per lo più ridotte a percorsi minimi rispetto alle potenzialità di mezzi e piloti, rispettivamente 43, 66 e 30 km. Fallita la prospettiva di un quarto volo l’ultimo giorno, non è stato possibile omologare il campionato e assegnare il titolo, come previsto dalle norme FAI, cioè la federazione internazionale, sotto la cui egida si svolgono le
principali competizioni. Sono stati, invece, assegnati i premi per il Trofeo 100 Laghi con la vittoria di un pilota di casa, il giovane Michele Boschi, in odore di maglia azzurra, la nazionale italiana di parapendio campione del mondo in carica. Ha lasciato il secondo posto al veneto Loris Berta e il terzo al polacco Michal Gierlach. Sul podio femminile la francese Sandra Antony, davanti alla milanese Silvia Buzzi Ferraris, pluricampionessa della nazionale, e all’ungherese Katalin Juhasz. Per la classe “sport”, cioè piloti che volano con parapendio meno performanti, al primo posto l’italiano Ionut Ulici davanti al polacco Grzegorz Fiema e Giulio Testolin di Thiene (Vicenza) Infine per la classe “serial” al primo posto il parmigiano Andrea Terenziani, seconda Sandra Antony e terzo Tommaso Carlini di Roma. Organizzazione a cura dell’Aero Club Gaspare Bolla di Parma insieme al Paraclub Monte Caio – Deltaclub Melloni. Patrocini dell’Associazione Pro Schia-Monte Caio, dell’Ente Parchi del Ducato, dell’Unione Montana Appennino Parma Est, della Provincia di Parma e della Regione Emilia Romagna. Gustavo Vitali – Ufficio Stampa FIVL
Campi Flegrei: al via il percorso marittimo nelle Aree Marine Protette dell’Ente Parco Regionale Giovedì 5 Agosto 2021 ore 12:00 presso il Molo adiacente gli uffici della Capitaneria di Baia (Bacoli – Na) Sarà presente l’Assessore del Turismo della Regionale Campania On. FELICE CASUCCI Giovedì 5 Agosto 2021, alle ore 12:00, presso il Molo adiacente gli uffici della Capitaneria di Baia (Bacoli – Na), alla presenza del Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, arch. Francesco Maisto, dell’Assessore del Turismo della Regione Campania, On. Felice Casucci, e dei sindaci dell’area flegrea, ci sarà la conferenza stampa di presentazione del nuovo Percorso nelle Aree Marine Protette del Parco Regionale dei Campi Flegrei. Tale obiettivo, indispensabile per il rilancio del territorio nella sua complessità secondo le strategie di sviluppo indicate dal Presidente della Regione Campania, On. Vincenzo De Luca, avverrà grazie al varo della “IRIS” (nelle foto), un nuovissimo modello di imbarcazione progettata e realizzata affinché, attraverso una porzione della coperta dal fondo trasparente, anche coloro che non praticano la subacquea, e disabili, potranno avere l’opportunità di vedere le meraviglie dell’archeologia sepolte sui fondali e le preziose aree di
riserva marina. Il natante, della portata di 50 persone e destinato al trasporto passeggeri, ha in programma sotto la l’egida dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei una serie di rotte estremamente suggestive che, partendo dall’asse Posillipo – Capo Miseno, raggiungono anche il porto di Napoli e anche l’isola di Procida, in occasione di Procida Capitale della Cultura 2022. La Società N’Ostro Sud s.r.l., proprietaria della barca, tra l’altro, ripristinerà per mezzo di accordi intercorsi con l’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei l’intero parco boe che recinta le Aree Marine Protette, attualmente in disuso. Subito dopo la presentazione, il battello IRIS salperà per il viaggio inaugurale del tour turistico dal titolo:“Verso Procida. I Campi Flegrei visti dal mare. Archeologia, Miti , Racconti …” percorso emozionale lungo le Aree Marine Protette del Parco Regionale dei Campi Flegrei. Per problemi di ordine sanitario è indispensabile un cenno di adesione inviando e-mail a: segreteria@parcodeicampiflegrei.it Per gli accrediti stampa fare invece riferimento a questa e- mail: newmediaufficiostampa@gmail.com
La Ricetta: Involtini di Pesce Spada affumicato con Robiola e Zucchine In Calabria e Sicilia il pesce spada viene considerato una vera e propria prelibatezza . Sopratutto a Reggio Calabria viene utilizzato ancora un metodo molto antico di pesca, quello della “spatara”. Si tratta di una rete molto grande e lunga che viene messa alla deriva, serve per poter pescare pesci molto grandi. Il pesce spada affumicato ha carni sode, magre, dal sapore delicato, ma dal profumo forte. Generalmente viene affumicato freddo. Questa ricetta che propongo oggi è veloce e fresca, adatta a questo caldo! Può essere un ottimo antipasto. Ingredienti per 2 persone: 150 gr di pesce spada affumicato, una zucchina, 100 gr di robiola, sale, olio evo ed olio evo al limone, menta fresca. Preparazione: prima di tutto tagliare la zucchina a fette nel senso della lunghezza e cuocere alla piastra. Condire con un filo di olio evo, sale e menta e lasciar raffreddare. Comporre quindi gli involtini, spalmando su ogni fetta di pesce spada della robiola e aggiungendo le zucchine. Arrotolare e servire su un letto di insalatina mista e condire con un filo di olio evo al limone. Annamaria Leo
Taglio medio scalato: un successo! I consigli di Emanuele De Cicco sull’hair style dell’Estate 2021: ecco le risposte dell’esperto Napoli. Chioma biondissima o ramata, il colore è solare per questa caldissima stagione che invita a dimenticare problemi e timori e ad aprire le porte alla spensieratezza. Le ultime news sui capelli invitano soprattutto alla scelta ottimale del taglio: ed è un look medio scalato il
protagonista di quest’ estate sbarazzina ed intrigante. Secondo la tendenza del momento, Emanuele De Cicco, hair stylist preferito dalle modelle e dalle manager partenopee, come da tanti noti artisti, ci guida alla scoperta dei capelli medi scalati ed in particolare della versione più attuale di questo taglio must che tante star stanno sfoggiando, con le sue precise proporzioni, che lo rendono innovativo. “È importante la gradazione nella parte frontale: nel punto più corto deve arrivare all’altezza del mento, in modo da incorniciare il viso. Per queste specifiche proporzioni, è richiesto un ovale. Se pettinato in avanti, diventa comunque funzionale pure su volti tendenti al tondo, e lo è maggiormente se, in fase di asciugatura, si aggiunge volume sulla sommità”. “La maggior parte delle clienti tende ad avere una certa prevenzione nei confronti di questo taglio e, al solo nominarlo, pensa di potersi ritrovare con un indesiderato effetto fungo, oppure che perderà in volume, ritrovandosi una chioma striminzita. In effetti, non è assolutamente così: un taglio di questo tipo, al contrario, se ben eseguito (il ‘trucco’ è sempre quello ed è legato all’abilità di chi usa le ‘forbici’!) può regalare un’inattesa corposità ai capelli senza impoverirli. Infatti, i volumi risulteranno ben distribuiti andando ad enfatizzare i dettagli del viso e aggiungendo fascino. Per evitare fraintendimenti è importante spiegare alla clientela la differenza tra capelli ben scalati, ai quali ci stiamo ora riferendo, con capelli sfilati, che sono del tutto differenti!” Specializzato sia come parrucchiere, che come barbiere, anche junior e teen ager, oltre che eccellente tricologo, Emanuele vanta al suo attivo trentacinque anni dedicati al mondo dell’hair styling, con alta competenza specifica, e un sapere dispensato con semplicità alla clientela che crede motivatamente nella sua “marcia in più”.
Hairstylist dal 1986, Emanuele De Cicco non ha mai smesso nemmeno un attimo di curare l’aggiornamento: “Ho sempre creduto nell’importanza di conoscere e sapere selezionare le nuove tendenze, così come nella consulenza personalizzata alla clientela, in grado di offrire consigli e risultati al top. Considero in primis la morfologia, l’incarnato e il carattere di chi si affida a me, tenendo sempre presente che il rispetto del capello è fondamentale e ogni hair look deve avere la sua assoluta portabilità affinché chi lo ‘indossa’ possa sentirsi sempre perfettamente a suo agio e, quindi, presentarsi agli altri con naturalezza e sicurezza: la chiave del successo!” Ileana Mandile Accordo di collaborazione tra Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e Ente Parco
Regionale dei Campi Flegrei Accordo di collaborazione tra Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei per la condivisione delle attività di pianificazione e programmazione del sistema fisico ambientale Sottoscritto tra L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e L’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei un accordo per intraprendere azioni congiunte finalizzate alla tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale, gestione del rischio idrogeologico, sostenibilità del territorio, nonché per le attività di pianificazione e programmazione delle stesse. L’accordo di collaborazione rientra nell’ambito degli interessi istituzionali degli Enti sottoscrittori e nello specifico riguarderanno le seguenti attività: promuovere attività di collaborazione allo scopo di integrare ed utilizzare il sistema delle conoscenze disponibili nello sviluppo di strumenti di programmazione, pianificazione e progetti di comune interesse; garantire il reciproco supporto in progetti ed iniziative che si andranno ad individuare e realizzare sui temi di interesse comune, individuare e predisporre azioni specifiche nell’ambito dei percorsi di programmazione e pianificazione riferiti al Distretto Idrogeologico dell’Appennino Meridionale , tra cui la sperimentazione di progetti pilota e linee guida: predisporre programma informativo e formativo, attraverso l’organizzazione congiunta di workshop e seminari sui temi della tutela del patrimonio ambientale e culturale, in connessione con la tutela e salvaguardia delle risorse acqua e suolo, il sistema costiero e la difesa dai rischi indotti da fenomeni naturali e antropici. Nell’ottica di questa collaborazione i due Enti predisporranno apposito “programma – tecnico – economico – operativo – temporale” e individueranno responsabili “tecnico – scientifico – operativi” delle attività che si andranno ad
espletare con incontri tecnici tra le parti. Periodicamente saranno resi disponibili tutti i dati e le informazioni delle attività realizzate nell’ambito dell’accordo. L’Accordo che avrà durata 5 anni (salvo proroghe) è stato sottoscritto per l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale dal Segretario Generale Dott.ssa Geologa Vera Corbelli e dall’Architetto Francesco Maisto (Presidente) per L’ Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei. L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale (Sede centrale: V.le Lincoln – Ex Area Saint Gobain, 81100 Caserta – www.distrettoappenninomeridionale.it) concorre alla difesa, alla tutela e al risanamento del suolo e del sottosuolo, alla tutela quali – quantitativa della risorsa idrica, alla mitigazione del rischio indotto da fenomeni naturali, alla lotta alla desertificazione, alla tutela della fascia costiera e al risanamento del litorale di competenza. L’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei (Piazza Gioacchino Rossini, 1 – 80070 Bacoli – www.parcodeicampiflegrei.it ) è inserito in un ambito territoriale dei Campi Flegrei, costituito dalla parte occidentale della città di Napoli, da Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida e ne ricomprende il patrimonio naturale costituito dalle formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche (terrestri e marine) che, in forma di ecosistemi unitari e interconnessi, hanno rilevante valore naturalistico e ambientale. L’azione di tutela e di valorizzazione è esercitata attraverso un particolare regime che tiene conto dei valori naturalistici, ecologici, geomorfologici ed ambientali di ciascuna area, nonché in rapporto agli usi delle popolazioni locali ed alla situazione delle forme di tutela già esistenti, nonché del regime di proprietà, fortemente diversificato. (Ufficio Stampa Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei)
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