La canonizzazione del Beato Maria

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La canonizzazione del Beato Maria
La canonizzazione del Beato
Don      Giustino     Maria
Russolillo.
Dopo 1700 anni la diocesi di Pozzuoli vedrà canonizzato un
nuovo Santo: Don Giustino
sacerdote e fondatore della Società delle Divine Vocazioni
(anche noti come Vocazionisti), della Congregazione delle
Suore delle Divine Vocazioni, e delle Apostole
della santificazione universale.

Venerdì 9 luglio 2021, alle ore 11.00, presso l’Antisala dei
Baroni, nel suggestivo
Complesso monumentale di Castel Nuovo, sarà presentato il
percorso di canonizzazione
del Beato Don Giustino Maria Russolillo, che è anche stato un
autore molto proficuo e uno stimato predicatore di esercizi
spirituali per religiosi e laici, parroco nella Parrocchia di
San Giorgio Martire in Pianura di Napoli dal 20 settembre 1920
al 2 agosto 1955.
La canonizzazione del Beato Maria
Nato a Pianura, terzo di dieci figli, Giustino Maria
Russolillo venne ordinato sacerdote il 20 settembre del 1913
nella Cattedrale di Pozzuoli e, come dice il nome della sua
opera, si spese a servizio delle vocazioni al sacerdozio e
alla vita consacrata, di cui sentì fin da giovanissimo il
valore inestimabile per la Chiesa.

Fatti Santo era l’invito con cui si accomiatava. Dopo essere
passato per numerose prove e incomprensioni in vita, ora sarà
canonizzato.

Un percorso lungo di cui parleranno figure autorevoli, con il
padre generale, Padre Antonio Rafael do Nascimento, e la Madre
generale, Suor Chiara Stella Vitale, infatti, sarà presente
anche il Postulatore della causa di canonizzazione, Padre
Giacomo Capraro e il Presidente della Commissione Centrale per
la Canonizzazione Don Salvatore Musella.

A comunicare il percorso verso l’onore degli altari, l’Ufficio
Stampa che, selezionato dal
Comitato ad hoc, ha come responsabile Claudio Ciotola. Con
lui, una nutrita squadra di operatori della comunicazione:
Ciro Biondi, Antonio Di Maio, Rosaria Morra, Mario Orlando,
Gianni Palmers, Luigi Panico, Martina Chiaese, Musolino
Fabiana, don Ciro Sarnataro e Suor Teresa Soria.
La canonizzazione del Beato Maria
Patrocinato dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania,
l’evento coinvolge come media partner Radio Amore, il
quotidiano     Roma,   l’emittente      tv   Capri    Event,
l’Osservatorio flegreo, Qui Campi Flegrei, il Corriere di
Pianura e il Centro Studi sul Giornalismo “Franco Mancusi”.

Sara’       trasmesso      sul     canale         Facebook
https://www.facebook.com/Vocazionisti-
nel-mondo-113932673354916/

Napoli:              A       Castel             Nuovo
La canonizzazione del Beato Maria
presentazione del percorso di
canonizzazione del Beato Don
Giustino Maria Russolillo
                     Venerdì 9 luglio 2021, alle ore 11.00,
                     presso l’Antisala dei Baroni, nel
                     suggestivo Complesso monumentale di
                     Castel Nuovo, sarà presentato il percorso
                     di canonizzazione del Beato Don Giustino
                     Maria Russolillo. Dopo 1700 anni la
                     diocesi di Pozzuoli vedrà canonizzato un
                     nuovo Santo. Don Giustino sacerdote e
                     fondatore della Società delle Divine
                     Vocazioni (anche noti come Vocazionisti),
                     della Congregazione delle Suore delle
                     Divine Vocazioni, e delle Apostole della
santificazione universale. Nato a Pianura, terzo di dieci
figli, Giustino Maria Russolillo viene ordinato sacerdote il
20 settembre del 1913 nella Cattedrale di Pozzuoli e, come
dice il nome della sua opera, si spese a servizio delle
vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, di cui sentì
fin da giovanissimo il valore inestimabile per la Chiesa,
Fatti Santo, infatti, era l’invito con cui si accomiatava.
Dopo essere passato per numerose prove e incomprensioni in
vita, ora sarà canonizzato. Un percorso lungo di cui
parleranno figure autorevoli, con il padre generale, Padre
Antonio Rafael do Nascimento, e la Madre generale, Suor Chiara
Stella Vitale, infatti, sarà presente anche il Postulatore
della causa di canonizzazione, padre Giacomo Capraro e il
Presidente della Commissione Centrale per la Canonizzazione
Don Salvatore Musella. A comunicare il percorso verso l’onore
degli altari, l’Ufficio Stampa che, selezionato dal Comitato
ad hoc, ha come responsabile Claudio Ciotola. Con lui, una
nutrita squadra di operatori della comunicazione: Ciro Biondi,
La canonizzazione del Beato Maria
Antonio Di Maio, Rosaria Morra, Mario Orlando, Gianni Palmers,
Luigi Panico, Martina Chiaese, Musolino Fabiana, don Ciro
Sarnataro e Suor Teresa Soria. Patrocinato dal Comune di
Napoli e dalla Regione Campania, l’evento coinvolge come media
partner Radio Amore, il quotidiano Roma, l’emittente tv Capri
Event, l’Osservatorio flegreo, Qui Campi Flegrei, il Corriere
di Pianura e il Centro Studi sul Giornalismo “Franco Mancusi”.
Sara’ trasmesso sul canale Facebook https://www.facebook.com/-
Vocazionisti-nel-mondo-113932673354916/

“AMAZONIANO il nuovo HERO”,
esce su Amazon il libro
dell’artista Laura Mega
“AMAZONIANO il nuovo HERO” è il libro scritto e illustrato da
Laura Mega, autoprodotto con Amazon e acquistabile sul sito
Amazon in formato ebook e cartaceo al prezzo di 13, 50 euro,
dallo scorso 22 giugno.

L’artista italiana Laura Mega, in attesa del rinnovo di visto
La canonizzazione del Beato Maria
per tornare nella sua amata    New York, bloccata a Roma
nell’anno della pandemia, decide di impiegarsi come
magazziniera in un centro Amazon. Da questa insolita
esperienza, ne ricava un progetto artistico, che diventa un
libro illustrato con i suoi stessi disegni e un’azione
performativa che passa dal self-publishing attraverso la
stessa azienda di e-commerce

statunitense. Laura Mega (sotto lo pseudonimo di Elena, la
protagonista nel libro) racconta, in chiave ironica, la sua
avventura nel magazzino Amazon di Passo Corese in provincia
di Rieti.

Dopo 13 anni vissuti a New York, Elena, un’artista italiana
rimasta bloccata a Roma per un timbro sbagliato sul
passaporto, trova lavoro presso Amazon. Il contratto inizia
 nel periodo natalizio con un turno di notte…

Tra parole scritte e pagine illustrate, il racconto del nuovo
lavoro da magazziniera si alterna al ricordo nostalgico da
artista nella Grande Mela, e alla sorpresa di trovarsi a
interagire con le vite degli EROI che scorrono nel magazzino
Amazon, in cui l’autrice consente al lettore di entrare da un
punto di vista privilegiato, attraverso il suo sguardo
ironico e senza pregiudizio.

Pur non essendo l’unico libro in commercio sul tema Amazon,
“AMAZONIANO il     nuovo HERO” si distingue per il suo
La canonizzazione del Beato Maria
proposito.

La scelta di autoprodurre il libro proprio attraverso Amazon,
conferma l’ironia dell’artista-autrice, che ama servirsi dei
paradossi e ribaltare gli stereotipi. Ogni acquisto del libro
da parte di un cliente accende, infatti, la catena di
montaggio del magazzino mettendo in atto un’azione ripetuta
in loop:

 Amazon produce, stampa e vende il libro sull’amazoniano,
 l’amazoniano preleva il libro dagli scaffali e lo confeziona
 all’interno del magazzino Amazon, concludendo       l’intera
 operazione con la spedizione al cliente che ha acquistato sul
 sito Amazon. Una     ripetizione ossessiva in parte quasi
 alienante, come il lavoro dell’eroe amazoniano.

                             “AMAZONIANO il nuovo HERO” è un
                             libro di 128 pagine autoprodotto
                             con  Amazon e in vendita sul
                             sito Amazon su territorio
                             nazionale         (.it)         e
                             internazionale.

Laura Mega è un’artista visiva e scrittrice che lavora, da
anni, tra New York e Roma.    Co-fondatrice di “LAZZARO_art
doesn’t sleep”, un progetto artistico nato, lo scorso anno,
durante il periodo di lockdown. Ha pubblicato con Edizioni
Pulcinoelefante e ha scritto brevi racconti sulla rivista
letteraria americana The Opiate. Si è laureata all’Accademia
di Belle Arti di Roma e ha frequentato l’Università
dell’Immagine – Scuola sui cinque sensi creata dal fotografo
Fabrizio Ferri, a Milano. Ha esposto la sua arte a livello
La canonizzazione del Beato Maria
internazionale e, attualmente, è rappresentata dalla Ivy Brown
Gallery di New York.

“Nei   nostri   sogni”,   una
storia soprannaturale e dalle
tematiche sociali nel libro
della Capobianco
Sarà presentato mercoledì 7 luglio, ore 18.30, in Piazza Dante
presso il caffè bistrot letterario “Il Tempo del Vino e delle
Rose il volume “Nei nostri sogni”, il libro dell’esordiente
Antonella Capobianco.

Antonella Capobianco, appassionata di letteratura e arte è
napoletana d’origine ma ha vissuto a Torre del Greco fin da
piccola. “Nei nostri Sogni” è la sua prima fatica letteraria,
pubblicata da PAV Edizioni nel 2021 e affronta tematiche
La canonizzazione del Beato Maria
sociali come omofobia e coming out familiari attraverso una
vicenda soprannaturale.

“Che stupidi che siamo: quanti inviti respinti, quante parole
non dette, quanti sguardi non ricambiati. Tante volte la vita
ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno“. Il
discorso che Stefano Accorsi ci regalava 20 anni fa nel bel
film di Ferzan Ozpetek, “Le fate ignoranti”, si presta bene a
raccontare la vicenda di Emma, protagonista del libro di
Antonella Capobianco, già disponibile nelle librerie (su
ordinazione), nonché acquistabile su Amazon.

Il romanzo, pubblicato da PAV Edizioni quest’anno, sarà
presentato alla stampa e al pubblico mercoledì 7 luglio dalle
18.30 in Piazza Dante 44, a Napoli, presso il caffè letterario
e bistrot “Il Tempo del Vino e delle Rose”, nel corso di un
incontro dibattito – moderato dal giornalista Renato Aiello –
cui prenderà parte l’autrice insieme ai seguenti relatori:
Antonello Sannino, Segretario Antinoo Arcigay Napoli;
l’avvocato Alessia Schisano; la psicologa Daniela Barberio;
l’attrice Liliana Palermo, cui saranno affidate le letture di
alcuni passaggi del testo. Nella prima fatica letteraria della
napoletana Capobianco, esordiente assoluta con una grande
passione per l’arte e per la scrittura, le tematiche come la
morte, le attese e le occasioni mancate della vita passano
attraverso la lente dell’elemento soprannaturale, e a tratti
anche del paranormale, per approdare nell’attualità con cui ci
confrontiamo sempre più spesso: quella dell’incomunicabilità
tra genitori e figli, del coming out in famiglia e della
triste piaga dell’omofobia.

I sogni diventano pertanto, al di là di ogni credo spirituale
e religioso, lo strumento attraverso cui Emma continua a
comunicare con uno dei suoi due figli, a causa della perdita
improvvisa che sconvolge totalmente il suo nucleo familiare.
Un evento inatteso che mette in moto anche scoperte decisive e
svela i segreti meglio nascosti tra i suoi cari, perfetti
sconosciuti l’uno per l’altro.
La canonizzazione del Beato Maria
L’assenza di comunicazione nell’era dell’interconnessione e
della convivenza forzata (causa pandemia) è il paradosso più
grande mai vissuto nella nostra società, che si dichiara
aperta e cosmopolita sulla carta, per poi dare filo da torcere
alle diversità di genere, di orientamento sessuale e persino
culturale, con l’episodio della giovane Adila, nata e
cresciuta in Italia ma di origine pakistana, esemplare nelle
sue contraddizioni. Omosessualità, omofobia (nella seconda
parte del libro un attacco ci ricorda che il virus dell’odio
in Italia è quello che circola più di tutti), e il tema dei
nuovi italiani si intrecciano alle visioni oniriche e alla
vita ultraterrena della giovane madre Emma, impegnata nella
prova più difficile di tutte: guidare gli uomini della sua
vita verso un’elaborazione del lutto e il superamento delle
sfide più gravi con tutto l’amore materno possibile.

L’appuntamento letterario del 7 luglio prossimo, che si
svolgerà nella piena osservanza delle norme anti covid-19 di
distanziamento sociale e soprattutto all’aperto, offrirà
quindi spunti interessanti per dibattere delle problematiche
che ci riguardano ogni giorno (i casi di raid omofobi,
bullismo e violenza familiare fisica e psicologica su chi
vuole vivere all’occidentale, purtroppo, fanno spesso capolino
sulle prime pagine e nelle homepage dei siti di informazione).

                              “Nei Nostri Sogni” è un viaggio
                              nell’elaborazione di un lutto,
                              la rappresentazione dell’amore
                              materno     al    suo    apice,
                              quell’affetto inscindibile che
                              lega ogni madre ai suoi figli
                              anche dopo la morte, che li
                              guida, li segue, tra sogno e
realtà, mondo dei vivi e regno dei morti. Il soprannaturale è
un tema essenziale dell’opera prima di Antonella Capobianco,
insieme alla scoperta da parte di un genitore
dell’omosessualità del proprio figlio e, purtroppo, alla piaga
dell’omofobia, vero nervo scoperto del nostro paese. E se le
differenze di genere e di orientamento costringeranno tutti a
fare i conti con sé stessi e con le persone più care, quelle
tra culture diverse, tra italiani e nuovi italiani spingono a
una riflessione sui tempi attuali e sul futuro che ci attende
in un paese sempre più cosmopolita.

Il 7 luglio l’autrice sarà disponibile per interviste e per
scambiare riflessioni e pensieri sui temi delicati e sensibili
della sua opera prima con tutti gli operatori
dell’informazione, giornalisti, blogger e con chiunque fosse
interessato a trascorrere un momento culturale davanti a un
buon calice di vino.

La   Cona   dei   Lani,                                  da
Sant’Eligio al Mercato                                   al
Museo di San Martino.
Martedì 29 giugno alla Certosa e Museo di San Martino sarà
presentata e inaugurata la nuova sezione espositiva dedicata
alla Cona dei Lani, proveniente dalla chiesa di Sant’Eligio al
Mercato.

Dopo un lungo intervento di recupero e restauro, la Direzione
regionale Musei Campania presenta al pubblico, in un’ambiente
appositamente allestito nel Museo di San Martino, un insieme
monumentale di opere in terracotta che facevano parte della
ricca decorazione della distrutta cappella dei Lani nella
chiesa di Sant’Eligio al Mercato.

L’intervento, avviato più di vent’anni fa grazie alla
lungimiranza dell’allora soprintendente Nicola Spinosa, in
seguito all’identificazione nel 1998 dei frammenti nei
depositi di Palazzo Reale da parte di Pierluigi Leone de
Castris, è stato completato grazie a un finanziamento
programmato nel 2018 dal Segretariato regionale del MIC
diretto all’epoca da Mariella Utili e oggi da Salvatore
Buonomo.

                              La Cona dei Lani si può ritenere
                              il più imponente complesso
                              fittile     policromo      del
                              Rinascimento meridionale, che,
                              persa irrimediabilmente la sua
                              collocazione originaria, viene
                              restituito alla fruizione grazie
                              a quest’ultimo intervento di
                              restauro e musealizzazione,
                              diretto prima da Ida Maietta e
poi da Rita Pastorelli con Lidia Del Duca.

Il restauro è stato eseguito dal consorzio R.O.M.A con la
direzione tecnica di Giuseppe Giordano.

Il progetto di allestimento nel Museo di San Martino diretto
da Francesco Delizia, si deve a Cassandra Lo Gatto e Ludovica
Giusti, che ha anche diretto i lavori (allestimento: Project e
D’Alessandro costruzioni s.r.l.).

L’opera    è   una   testimonianza   eccezionale   della   fase
cinquecentesca della chiesa angioina di Sant’Eligio, distrutta
dai bombardamenti del 1943 ed identificata, ancora tra le
macerie, da Gennaro Borrelli alla metà degli anni Settanta del
secolo scorso come opera di Domenico Napoletano, autore di
formazione lombarda, citato dalle fonti e tra i protagonisti
della composita cultura napoletana tardorinascimentale. Le
ricerche storico artistiche propedeutiche a questo cantiere
sono state avviate fin dalle prime fasi da Maria Ida Catalano
che le ha continuate anche in quest’ultimo segmento, prestando
al progetto la sua consulenza scientifica.

I grandi frammenti vennero ritrovati per la prima volta
durante i lavori del dopoguerra. Erano stati sepolti sotto il
pavimento della Cappella dei Lani (bucceri o macellai), che in
origine accoglieva la straordinaria impresa decorativa.
L’interramento fu eseguito nel Settecento, quando la chiesa
venne sottoposta ad un lavoro di modernizzazione.

                            Dopo   la   scoperta,   i   magnifici
                            pezzi superstiti della decorazione
                            distrutta –teste, mezzi busti,
                            qualche figura intera ed una
                            grande quantità di elementi
                            architettonici e ornamentali –
                            furono     indiscriminatamente
accumulati e divisi tra diversi depositi cittadini, ed in
sostanza dimenticati fino al recente recupero. Nel corso del
complesso restauro ed assemblaggio moderno, dal puzzle dei
frammenti sono state ricomposte numeroso figure di Sibillee
Profeti, il Cristo Redentore, la scena dell’Adorazione del
Bambino, quella del coro di angeli musicanti, oltre al
recupero della Vergine e della predella con le Storie ed il
martirio di San Ciriaco.

Già agli inizi di questa lunga avventura si erano potute
ritrovare la firma e la data incise nella terra ancora cruda
(Do)minici/(opu)s/(MD)XVII, che avevano potuto confermare le
notizie tramandate dalle fonti. L’intervento di pulitura ha
poi reso leggibili le superfici e i segni di lavorazione delle
terrecotte, facendo emergere l’azzurro e l’oro dei frammenti
architettonici. Inoltre, il ritrovamento di piccole parti di
colore originale, restituisce ai monumentali pezzi il senso
della loro preziosità, mentre l’allestimento su fondi e basi
dai toni chiari accompagna in maniera sobria e raffinata la
lettura dell’opera, restituita nella sua complessità di
insieme maestoso ma mutilo.

Non si è inteso, infatti, tentare alcuna ricomposizione della
Cona che arricchiva la perduta cappella dei Lani, tra le
imprese decorative più singolari del primo cinquecento
napoletano, data la assenza di tante parti, ma presentare
nella maniera più eloquente ed al contempo coerente i maestosi
frammenti.

 L’esposizione permanente aggiunge ulteriore valore alle
 collezioni del Museo nazionale di San Martino, che fa capo
 alla Direzione regionale Musei Campania diretta da Marta
 Ragozzino, che tradizionalmente accoglie sculture provenienti
 da edifici religiosi e civili della città. Nel presentare
 l’intenso lavoro compiuto, sono di accompagnamento brevi
 testi ragionati, a cura di Brunella Velardi, e un video
 originale di Marco e Matteo Pedicini che evoca l’intera
 vicenda.

I tanti dati conoscitivi emersi durante il cantiere messi così
in evidenza stimolano il pubblico verso riflessioni tecniche,
formali, spingendolo a cogliere problematiche iconografiche ed
ipotesi ricostruttive. Ai visitatori si sono offerti saperi
diversi, risultato del confronto tra architetti, storici
dell’arte, restauratori, diagnosti, grafici, fotografi, tutti
coinvolti a completare la singolare impresa.

L’intervento di restauro e l’allestimento, finanziati dal
Segretariato regionale per la Campania e frutto del lavoro
congiunto con la Direzione regionale Musei Campania, saranno
presentati alla stampa nell’ambito di una anteprima nella Sala
della Cona dei Lani della Certosa di San Martino martedì 29
giugno alle ore 11.00. Alle ore 18.00 nel Chiostro dei
procuratori         si       terrà        la      conferenza
inaugurale. Interverranno: Salvatore Buonomo, Segretario
Regionale MIC per la CampaniaMarta Ragazzino, Direttore
Regionale Musei della Campania; Francesco Delizia, Direttore
della Certosa e Museo di San Martino; Pierluigi Leone de
Castris, Università Suor Orsola Benincasa, Napoli; Maria Ida
Catalano, Università della Tuscia, direttore scientifico degli
interventi di restauro. Che dialogheranno su tutta la vicenda
storica, critica, di cantiere e allestimento.

Sezione Narcotici Napoli, il
nuovo libro di Guglielmo
Moschetti
A breve disponibile nelle principali
                      librerie e Store online l’ultima fatica
                      letteraria di Guglielmo Moschetti
                      “Sezione Narcotici Napoli” (Cronache
                      della mia storia di Poliziotto). L’Opera
                      di Moschetti, pubblicata dalla Casa
                      editrice New Media Press _ Edizioni
                      Flegree, non può essere considerata solo
                      un lavoro autobiografico per l’attività
                      investigativa dell’autore nella Sezione
                      Narcotici di Napoli, ma uno “spaccato”
                      sulle vicende criminali che hanno
attanagliato Napoli e la Campania.     Guglielmo Moschetti ha
fatto dell’impegno la sua “cifra” personale, coniugandolo al
sentimento di riscatto e al bisogno di sapersi utile e
partecipante a un’ottima causa. La sua narrazione si snoda dai
primi anni di vita all’emozione per la prima divisa, dal primo
giorno di lavoro ufficiale al desiderio di agire in totale
autonomia, fino ai giorni del riposo e della riflessione. E
nel mezzo di questo percorso di vita, gli episodi
sorprendenti, emozionanti, incoscienti, istruttivi e
indimenticabili di una carriera al servizio della
collettività, nelle file della Polizia di Stato. Entrando
nello specifico, il testo è un grande affresco della più
cruenta realtà lavorativa nel panorama degli anni ’80-’90,
periodo di grandi scontri tra i camorristi campani:         la
struttura di tutti i clan dei quartieri napoletani, la Nuova
famiglia, contro l’emergente struttura dell’hinterland
periferico, la Nuova camorra organizzata capeggiata da
Raffaele Cutolo, la cui smania di sovrapporsi ai suddetti clan
ha determinato la morte di centinaia di “soldati” sul
campo. L’attività dell’autore è andata a inserirsi in questo
contesto di altissimo profilo delinquenziale senza alcuna
formazione pregressa, senza strategie d’azione e senza neanche
le semplici nozioni utili ad espletare una giornata lavorativa
di base. L’autore racconta come i personaggi avvicendatisi
nella sua vita lavorativa, superiori diretti, ex marescialli,
ufficiali, funzionari, non gli abbiano mai trasmesso le
metodologie chiave per lo svolgimento del lavoro, e anche per
questo i successi conseguiti appaiono ancor più sorprendenti
e superiori a ogni aspettativa. L’autore si è trovato
coinvolto in decine di episodi, anche di natura violenta,
volti a fronteggiare personaggi e “famiglie” quali il Clan
Bocchetti, Contini (O’ romano), Di Lauro (Ciruzz o’
milionario),    Frezziero, Giuliano, Licciardi (Gennaro A’
Scigna), Lo Russo (I Capitoni), Mallardo, Mallo, Mariano (I
Picuozz), Mazzarella, Piccirillo, Pirozzi, Tolomelli e quello
dei Vastarella. Riflettendo sulle figure positive e
propositive incontrate, il racconto si sofferma anche sulle
gioie, sui pochi ma davvero autentici legami d’amicizia, sugli
avanzamenti di carriera e i riconoscimenti, sulla spinta a
volere sempre di più, a crescere fino a trovare uno spazio
tutto per sé, così da poter mettere in pratica in totale
autonomia quanto appreso, nel nome di un nuovo rischio, ma
anche dell’impegno che ha contraddistinto l’intera vita
dell’autore.

L’AUTORE  – Guglielmo Moschetti si avvicina alla scrittura
principalmente per motivi di lavoro, producendo    piccoli
manuali di prima consultazione riguardanti il settore degli
Istituti di Vigilanza (Guardie Giurate), dell’Investigatore
Privato e quello della Droga con il pseudonimo: Mino
Schettimo. Una precauzione perché dipendente della Polizia di
Stato. Successivamente si dedica alla narrativa di genere
pubblicando     “Max Giallo Napoletano – 18 23 22 -” ,
riproponendolo in una nuova versione come “Thriller Napoletano
– 18 23 22 -” e “Io Silano… Chi sono?”. “Sezione Narcotici
Napoli” è il suo terzo lavoro e         riassume l’attività
investigativa svolta in Polizia.

Autore: Guglielmo Moschetti

Editore: New Media Press _ Edizioni Flegree
Data di Pubblicazione: 2021

ISBN:   978-88-944921-6-3

Pagine:   268

Formato: brossura

€ 15,00

Turismo e Servizi Srl tra i
Partner del Progetto “Active”
Fulvio Ferrigno nominato Vicepresidente del Progetto

di destination management “Campi Flegrei Active”

Il soggetto giuridico costituito sotto forma di rete di
imprese coordinerà ed implementerà le attività di marketing
territoriale flegree

Ufficializzate ieri, 16 Giugno 2021, a Palazzo Migliaresi
(Rione Terra – Pozzuoli), durante l’evento di presentazione
alla stampa, le cariche del Direttivo Progetto Destination
Management “Campi Flegrei Active” ideato e coordinato da
Federalberghi Campi Flegrei. Fulvio Ferrigno, imprenditore,
amministratore della dinamica Turismo e Servizi Srl “Percorsi
Flegrei”, con sede a Pozzuoli, società delegata dal Comune di
Pozzuoli alla gestione dello storico Percorso Archeologico
sotterraneo del Rione Terra , è stato nominato Vicepresidente
dell’Assise. Roberto Laringe (Presidente di Federalberghi
Campi Flegrei) assume la Presidenza, Gennaro Martusciello
(Imprenditore del settore alberghiero, proprietario dell’Hotel
“Gli Dei” Pozzuoli) assume la carica di Consigliere. Il
Progetto “Campi Flegrei Active” nasce dall’esigenza di
coordinare tutte le imprese e i soggetti attivi nel turismo
flegreo per valorizzare e promuovere al meglio un’area unica
al mondo per la sua storia e le sue caratteristiche. Più di 50
operatori turistici dell’accoglienza, associazioni e imprese
che operano nell’ambito del turismo esperienziale hanno deciso
di fare squadra per dare forza e sinergia alla promozione del
territorio e per sfruttare le nuove opportunità legate alla
ripresa del turismo e alle nuove frontiere del turismo 2.0,
attraverso incisive operazioni di marketing territoriale e
creando una Piattaforma web di prenotazione dedicata alla
promozione del territorio che svilupperà un importante
supporto alla digitalizzazione dotando ogni singola attività
di un account di prenotazioni online.

https://www.campiflegreiactive.it/ dal 21 Giugno prossimo
online.
Sport e mare per gli studenti
di Pozzuoli. Al Petronio al
via i progetti sociali estivi
L’Ipseoa Petronio di Pozzuoli ha ottenuto l’approvazione da
parte del Ministero dell’Istruzione per una serie di progetti
che si svolgeranno in estate. Alcune delle iniziative
prevedono attività finalizzate all’inclusione sociale e
all’integrazione. Tra i prossimi progetti a partire ce ne sono
due – “Ci trovi sempre al tuo fianco” e “Il Petronio… fonte di
ricchezza educativa” – che vedranno il coinvolgimento dei
giovani che avranno l’opportunità di praticare attività
motorie in una struttura balneare attrezzata di Pozzuoli. Il
corso è completamente gratuito e i ragazzi, grazie al servizio
bus, per quindici giorni seguiranno le indicazioni di esperti
e docenti.

“La pandemia e i lockdown hanno creato enormi danni alla
popolazione – spiega il professor Filippo Monaco (nella foto),
dirigente scolastico dell’Ipseoa Petronio – a pagare di più
sono stati i nostri alunni più fragili. Con queste iniziative
vogliamo mirare a dare ai ragazzi la possibilità di svolgere
attività sociali. Lo sport è essenziale per consentire loro di
stare insieme e fare attività fisica. Abbiamo scelto di
organizzare queste attività direttamente sul mare per dare
l’opportunità a tutti di vivere giornate serene. In questi
giorni i ragazzi rafforzeranno gli apprendimenti,
recupereranno un po’ di quanto perso in questo anno scolastico
per quanto riguarda la disciplina di Scienze Motorie. Gli
altri Pon che abbiamo in programma riguardano attività
educative incentrate su musica, arte, educazione digitale,
legalità, sostenibilità e ambiente”.

I “Progetti di inclusione sociale e integrazione” sono “Ci
trovi sempre al tuo fianco”, (Codice 10.1.1A-FSEPON-
CA-2019-434, modulo “Cooperazione sul campo di calcio”) e “Il
Petronio … fonte di ricchezza educativa” (Codice 10.2.2A-
FDRPOC-CA-2020-225, modulo “L’importante è partecipare”).

“Connection:                   Donne          Vino         e
Territorio”: ecco l’evento
delle “Donne del Vino”
Da un territorio universalmente conosciuto per la grande
ricchezza culturale come i Campi Flegrei, arriva un importante
segnale e una grande opportunità per rilanciare il turismo
culturale ed enogastronomico. Le “Donne del Vino” della
Campania, in sinergia con Campi Flegrei Active, propongono un
ciclo di eventi in cui vino e territorio saranno rappresentati
nella loro massima espressione. “Connection: Donne Vino e
Territorio” è il titolo della rassegna che sottolinea il forte
legame tra questi elementi e intende rimandare –
simbolicamente – alla volontà di ripartire proprio dalla
condivisione. Un calendario di incontri ricco e interessante,
ben nove date suddivise in quattro suggestive location
flegree. Gli appuntamenti di Giugno saranno ospitati dall’Alma
Beach Events.
Il primo incontro si è svolto lo scorso 7 Giugno presentando
la bacca bianca più conosciuta dei vitigni campani: la
“Falanghina”. Tra le aziende appartenenti alla delegazione
campana, Cantine del Mare, Rosso Vermiglio, Mario Portolano e
Sorrentino hanno proposto le loro etichette in degustazione
per raccontare come lo stesso vitigno può esprimersi in
maniera differente in base all’areale di produzione. Il 17
Giugno, toccherà allo “scugnizzo napoletano”; il Piedirosso
dei Campi Flegrei sfiderà il Piedirosso del Vesuvio con le
aziende: Cantine Astroni, Cantina del Vesuvio, Mario Portolano
e Sorrentino. In occasione dell’equinozio d’estate, il 24
Giugno, sarà presentato lo “Street food campano e i vini del
territorio”. Ospite dell’incontro Enzo Piccirillo de “La
Masardona”, con la sua iconica pizza fritta accompagnata dai
vini delle aziende Cantine Carputo, Salvatore Martusciello
Wines e Tenuta Cavalier Pepe. Gli incontri di Luglio ospitati
nella splendida cornice del Cala Moresca, rispettivamente l’8
Luglio e il 29 Luglio, vedranno in scena i rosati e le
bollicine campane. Le attività riprenderanno dopo la pausa
estiva, nelle date del 9 e 30 Settembre nell’incantevole
scenario del Grand Hotel Serapide e del ristorante Gourmet
“Skiline”, dove verranno proposti in degustazione i “Bianchi
da Costa” e i “Bianchi da Invecchiamento”. Il ricco ciclo di
eventi vedrà la sua conclusione a Ottobre presso Maison
Toledo, rispettivamente il 7 Ottobre con i “Rossi da pesce e
bianchi da carne” e il 28 Ottobre con l’ “Aglianico nelle sue
sfumature”.
Le degustazioni saranno moderate dalle socie sommelier:
Alessandra Calabrese, Alessia Canarino, Tiziana De Maro,
Michela Guadagno, Paola Licci, Iolanda Minasola, Daniela
Prisco, Fosca Tortorelli e Stefania Ursumando.
Per info e prenotazioni: Email: campania@ledonnedelvino.com –
www.campiflegreiactive.it

Sabato 19 Giugno e Domenica,
riparte       il      format
#cantineaperte del Movimento
Turismo del Vino
Sabato 19 Giugno e Domenica 20 Giugno 2021 riparte il format
#cantineaperte, promosso dal Movimento Turismo del Vino.
Cantine Astroni aprirà un ciclo di eventi legati alla pittura,
un modo diverso per raccontare e vivere il vino attraverso gli
occhi di Valentina Guerra, che guiderà i partecipanti in un
percorso emozionale, fatto di fantasia e creatività. Il primo
focus sarà sulla Falanghina per scoprire tutti i segreti del
vitigno più famoso della Campania.
Cosa portare ? Solo tanta creatività !
Il KIT per il disegno e per il PIC-NIC verrà fornito da
Cantine Astroni.

Programma della giornata:
– ore 10:30 : Accoglienza ;
– ore 11:00: Racconti sul territorio e sui vini dei Campi
Flegrei ;
– ore 11:0: Aperitivo in vigna con Astro Spumante di
Falanghina e Finger Food ;
– ore 12:00: Tecnica del disegno con Valentina Guerra;
– ore 13:00: Pic-Nic in vigna.

Costo per adulti 55 €
Costo per i bambini 20€

Minimo partecipanti: 5
Massimo partecipanti : 25

Per info e prenotazioni:
Info@cantineastroni.com Tel: +39 0815884182 – Cell: +39
3501690363

N.B.
Durante la prenotazione comunicare eventuali allergie e/o
intolleranze.
Mercoledì presentazione di
“Campi Flegrei Active”, rete
di       promozione        e
valorizzazione     dell’area
flegrea
Il progetto di destination management Campi Flegrei Active,
ideato e coordinato da Federalberghi Campi Flegrei ed Aicast
Campi Flegrei, nasce dall’esigenza di coordinare tutte le
imprese e i soggetti attivi nel turismo flegreo per
valorizzare e promuovere al meglio un’area unica al mondo per
la sua storia e le sue caratteristiche.
Più di 50 operatori turistici dell’accoglienza, associazioni
e imprese che operano nell’ambito del turismo esperienziale
hanno deciso di fare squadra per dare forza e sinergia alla
promozione del territorio e per sfruttare le nuove opportunità
legate alla ripresa del turismo e alle nuove frontiere del
turismo 2.0. La rete ha sfruttato il momento particolare
vissuto nell’ultimo anno per programmare e strutturare le
proprie attività. Un video emozionale, finanziato da imprese
private, è stato realizzato per raccontare la bellezza e
l’unicità del territorio e trasmesso dalla piattaforma Visit
Italy unitamente a 5 redazionali sui Campi Flegrei. Più di 70
attività    legate al turismo esperienziale sono state
sviluppate per attrarre nuove fette di mercato. Ed stato
sviluppato un sito internet dedicato alla promozione del
territorio e sono state implementate le attività di
accoglienza attraverso gli info point istituiti La formazione
degli operatori è diventata uno degli aspetti più importanti
per prepararsi alla ripresa:

400 eventi sono stati programmati nell’arco di 180 giorni

600 ore di formazione sono state dedicate agli operatori

Inoltre, è in fase di completamento una piattaforma online
destinata alla prenotazione delle diverse attività legate al
turismo esperienziale. La rete dedicherà un apposito supporto
alla digitalizzazione delle imprese attraverso la fornitura di
un account di prenotazione dedicato per dare forza e slancio
al progetto, 20 operatori del settore, hanno istituito un
soggetto giuridico che potesse gestire e coordinare tutte
queste iniziative.
Il giorno    16 Giugno 2021, alle ore 18:00, a Palazzo
Migliaresi   (Rione Terra – Pozzuoli), in occasione della
presentazione della rete Campi Flegrei Active il Centro Sub
Campi Flegrei consegnerà a Federalberghi Campi Flegrei i
risultati del progetto MeDryDive co-finanziato dal programma
Cosme dell’Unione
Europea: applicazioni in realtà aumentata, realtà virtuale e
serious game per una visita virtuale “all’asciutto” del Parco
Archeologico Sommerso di Baia. Obiettivo del progetto
MeDryDive è la realizzazione di un prodotto turistico
transnazionale “Dive in the Past” che collega i siti del
patrimonio culturale sommerso di Grecia, Croazia, Montenegro e
Italia. Il Centro Sub Campi Flegrei è partner del progetto ed
il Parco Sommerso di Baia, con il Ninfeo di Claudio è uno dei
siti pilota selezionato.
Per ulteriori informazioni sul progetto
www.facebook.com/MeDryDive
twitter.com/MeDryDive
www.instagram.com/diveinthepast
Nel corso della serata che illustrerà obiettivi e iniziative
di Campi Flegrei Active, il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo
Figliolia, introdurrà i lavori.
Interverranno:
Vincenzo Figliolia — Sindaco di Pozzuoli
Josi Gerardo Della Ragione — Sindaco di Bacoli
Giuseppe Pugliese — Sindaco di Monte di Procida
Antonio Sabino — Sindaco di Quarto
Fabio Pagano—- Direttore del Parco Archeologico dei Campi
Flegrei

Francesco Maisto —– Presidente Ente Parco Regionale dei Campi
Flegrei
Ciro Fiola —– Presidente della Camera di Commercio di Napoli
Rosanna Romano—- Direttore Generale per le politiche culturali
ed il
turismo della Regione Campania

Felice Casucci—- Assessore al Turismo della Regione Campania

Modererà la giornalista Caterina Laita
Pozzuoli (Na): “E’ Festa
sulle Rampe”, Manifestazione
per i 40 anni di “LUXinFABULA
Si terranno da Venerdì 18 a Domenica 20 Giugno 2021, sulle
rampe Cappuccini e Palazzo Migliaresi (Rione Terra) Pozzuoli
(NA), gli eventi dedicati ai 40 anni di attività della storica
Associazione“LUXinFABULA”,presieduta da Claudio Correale. La
manifestazione patrocinata dal Comune di Pozzuoli nella
persona del Sindaco dott. Vincenzo Figliolia, con il sostegno
dell’Assessorato alla Cultura nella persona della dott.ssa
Stefania De Fraia, dell’Assessorato allo Sviluppo Economico e
alle Attività Produttive nella persona della dott.ssa Maria
Esposito con il supporto di diverse attività associative e
produttive locali (Art Garage, GAK–Gruppo Archeologico Kyme,
“Luna Nova”, “Scale di Pozzuoli”,Jazz & Conversation, New
Media Ass. Editoriale, Phlegraean Tales, “PercorsiFlegrei”,
PuteColi, ACM Cantori Popolari, EP Spa). L’organizzazione a
cura di Anna Abbate e Veronica Grossi, prevedrà esposizioni di
artigianato e arte, appuntamenti musicali, di animazione e di
spettacolo sulle Rampe “Cappuccini” i giorni 18, 19 e 20
Giugno 2021 e presentazioni di libri a Palazzo Migliaresi
(Rione Terra) sempre nei giorni 18, 19 e 20 Giugno 2021 alle
ore 18:00 precise. Nello specifico, il giorno Venerdì 18
Giugno 2021 alle ore 18:00, saranno presentati i libri:
“Pozzuoli: la città che trema (Il Bradisismo) di Mario
Sirpettino (Ristampa) letture a cura dell’Associazione
Phlegraean Tales, interventi del dott. Antimo Civero, della
professoressa Maria Teresa Moccia Di Fraia e del professor
Maurizio Erto; “Dialetto Puteolano” (Saggio storico
grammaticale) e “Vocabolario Puteolano-Italiano” di Salvatore
Brunetti (New Media Press Edizioni Flegree e Lux in Fabula)
con intervento della professoressa Maria Teresa Moccia Di
Fraia, e “Dizionario del Nuovo Cinema Napoletano”di Giuseppe
Borrone (edizione CentoAutori), sarà presente l’autore. Sabato
19 Giugno 2021, sempre alle ore 18:00,sarà la volta, invece,
delle presentazioni di “Mille scarpe da lucidare”di Deborah
Rossi (Bertoni) e “Un uomo buono” (mio padre malato di
Alzheimer) di Vincenzo Giarritiello (Edizioni Helicon),
insieme all’autore la giornalista Anna Russolillo e, infine
,“I Famelici” di Davide D’Urso (Edizioni Bompiani), con
l’introduzione del professor Nicola Magliulo e le letture a
cura dell’attore Vincenzo Correale.
Le due serate saranno intervallate da performance di danza a
cura di Art Garage e intermezzi musicali con i Cantori
Popolari. Le video proiezioni saranno a cura dell’associazione
Lux in Fabula.
Domenica 20 Giugno 2021 a Villa Avellino Residence,
ore20:00,conclusione della manifestazione, sarà ricordato
l’artista puteolano Vincenzo Aulitto di recente scomparso.
Verrà ricordato con proiezioni, danza, musica.
LUX IN FABULA – Nacque a Pozzuoli al Parco Bognar nel 1981 con
un gruppo di amici, pittori e fotografi…Nel 1988 il
laboratorio si trasferì nella sede divenuta storica: Rampa
Cappuccini 5.
Nel 1993 la creazione dell’Associazione culturale con ben 18
soci fondatori. Da allora … tanta strada fatta …
A metà giugno 2021 il progetto di realizzare una festa di
alcuni giorni sulla Rampa Cappuccini, sicuramente la strada
più bella, panoramica e romantica di Pozzuoli dove ancora oggi
si trova Lux in Fabula.
Il 18, 19, 20 giugno 2021 un insieme di iniziative di natura
culturale, sociale, turistica e artigianale in collaborazione
con associazioni e privati che hanno aderito all’appello. Una
festa che anima un inizio estate, celebrando i 40 anni di
attività dell’associazione“LUXinFABULA”.

Ass. Lux in Fabulawww.luxinfabula.it

info@luxinfabula.it

Per Info:328.667.09.77
Prenotazioni (serate a Palazzo Migliaresi e Villa Avellino
Hotel)solo

Messaggio Whatsup:3791066144
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