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                                                   IL QUADERNO DELL’AMORE PERDUTO di Valérie Perrin,
                                                   Nord 2020

                                                   Una storia delicata e commovente, un'autrice capace di descrivere con
                                                   efficacia e tenerezza ogni sfaccettatura dei sentimenti: sono questi gli
                                                   elementi che hanno conquistato la critica e che rendono Il quaderno
                                                   dell'amore perduto un romanzo destinato a restare a lungo nel cuore di
                                                   tutti i lettori che credono nel potere dei ricordi e dell'amore.

                                                   La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l'una uguale all'altra.
                                                   Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un
                                                   paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi
                                                   in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio
                                                   lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo
                                                   conclusivo di un'esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène
                                                   racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato
                                                   dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine,
                                                   salvare quei ricordi – quell'amore – dalle nebbie del tempo diventa
                                                   quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta
ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi
diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l'amore sulla propria pelle. Ma
troverà il coraggio d'impugnare la penna per scrivere il proprio destino?
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LA CASA SULL’ARGINE. LA SAGA DELLA FAMIGLIA CASADIO, di Daniela Raimondi,
Nord 2020.
                                           La famiglia Casadio vive da sempre nel borgo di Stellata,
                                           all'incrocio tra Lombardia, Emilia e Veneto. Gente semplice,
                                           schietta, lavoratrice. Poi, all'inizio dell'Ottocento, qualcosa cambia:
                                           Giacomo Casadio s'innamora di Viollca Toska, una zingara, e la
                                           sposa. Da quel momento, i discendenti della famiglia si dividono in
                                           due ceppi: i sognatori dagli occhi azzurri e dai capelli biondi, che
                                           raccolgono l'eredità di Giacomo, e i sensitivi, che hanno gli occhi e
                                           i capelli neri di Viollca, la veggente. Da Achille, deciso a scoprire
                                           quanto pesa un respiro, a Edvige, che gioca a briscola con lo zio
                                           morto due secoli prima; da Adele, che si spinge fino in Brasile, a
                                           Neve, che emana un dolce profumo quando è felice, i Casadio
                                           vivono sospesi tra l'irrefrenabile desiderio di sfidare il destino e la
                                           pericolosa abitudine di inseguire i loro sogni. E portano ogni scelta
                                           sino in fondo, non importa se dettata dall'amore o dalla ribellione,
                                           dalla sete di giustizia o dalla volontà di cambiare il mondo. Ma
                                           soprattutto a onta della terribile profezia che Viollca ha letto nei
                                           tarocchi in una notte di tempesta...

ALI D’ARGENTO di Camilla Läckberg, Marsilio 2020
Un nuovo thriller della vendetta: per Faye la guerra non è finita.

Grazie a un piano raffinato e crudele, Faye si è lasciata alle spalle il
tradimento e le umiliazioni inflitte dall'ormai ex marito Jack e sembra
aver ripreso in mano le redini della propria esistenza: è una donna
autonoma, si è rifatta una vita all'estero, Jack è in prigione e la società da
lei fondata, la Revenge, va a gonfie vele. Ma nuove sfide potrebbero
incrinare la sua serenità così faticosamente conquistata. Sull'azienda e sul
lancio del marchio Revenge negli Stati Uniti pesa una grave minaccia,
tanto che Faye è costretta a rientrare a Stoccolma. Non può e non vuole
rischiare di perdere tutto quello per cui ha tanto lottato. Questa volta,
però, la determinazione non basta, e per risorgere dalle ceneri e riprendere
il controllo della situazione ci vuole un piano ancora più diabolico. Così,
con l'aiuto di un gruppo sceltissimo di donne, Faye torna a combattere per
difendere ciò che è suo, e per proteggere se stessa e i propri cari.
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LA LUCE DELL’AMBRA di Liliana Treves Alcalay, Giuntina 2019.

                                             Quando si tessono i fili rimasti nascosti nella grande Storia
                                             facendone un racconto intimo, la scrittura acquista un timbro
                                             tutto suo.» – Robinson
                                             Discendente da un'antica famiglia sefardita, la giovane Micol
                                             raggiunge i nonni a Istanbul per completare la sua tesi sul
                                             marranesimo. La ricca biblioteca di famiglia e le indicazioni del
                                             nonno Victor, ex docente di storia medievale, sembrano essere le
                                             uniche cose che le occorrono per completare il suo lavoro. Ma
                                             ancora non sa che il ritratto di una misteriosa fanciulla e una
                                             pergamena riccamente miniata saranno le vere chiavi d'accesso a
                                             un mondo antico e segreto, quello dell'ebraismo iberico del XVI
                                             secolo. Per i conversos, gli ebrei costretti a convertirsi al
                                             cattolicesimo, furono anni bui di vessazioni, diffidenza e torture.
                                             Ma alcuni di loro non si arresero alla minaccia dei roghi e
                                             tentarono coraggiosamente di salvaguardare in segreto la
                                             religione dei padri. Diventarono così giudaizzanti, marrani,
                                             criptogiudei. Una cultura parallela, chiusa e diffidente, che riuscì
                                             a custodire, di generazione in generazione, pochi, fragili, eppur
                                             preziosissimi elementi di ebraismo. Sarà la giovane Micol a
                                             riportare in vita questo mondo dimenticato e a ripristinare
                                             l'equilibrio incrinatosi secoli prima per una crudele delazione. E
                                             così dall'Istanbul del 1992 ci ritroviamo nel Portogallo di fine
Cinquecento, all'interno di uno spaurito gruppo giudaizzante costantemente sorvegliato dall'Inquisizione, i
cui membri sono disposti a tutto pur di salvare la loro identità, la loro storia, ma ancor di più se stessi.

LA STRADA DI CASA di Kent Haruf, NN Editore 2020.

                                         Questo libro è per chi cerca punte di frecce nei campi, per chi crede
                                         alla promessa di I love you in a thousand ways di Lefty Frizzell, per
                                         chi balla tutta la notte senza mai arrendersi alla stanchezza, e per
                                         chi torna a casa per vedere le sue montagne, anche se non ci sono,
                                         anche se sono soltanto una tenue linea frastagliata all’orizzonte.
                                         Jack Burdette è sempre stato troppo grande per Holt. È fuggito dalla
                                         città lasciando una ferita difficile da rimarginare, e quando riappare
                                         dopo otto anni di assenza, con una vistosa Cadillac rossa targata
                                         California, la comunità vuole giustizia. È Pat Arbuckle, direttore
                                         dell’Holt Mercury e suo vecchio amico, a raccontare la storia di Jack:
                                         dall’adolescenza turbolenta all’accusa di furto, dal suo lungo amore
                                         per Wanda Jo Evans al matrimonio lampo con Jessie, donna forte e
                                         determinata. Uno dopo l’altro, i ricordi di Pat corrono no al presente,
                                         rivelando le drammatiche circostanze che hanno portato Jack ad
                                         abbandonare la città e la famiglia. Il suo ritorno farà saltare ogni
                                         certezza, minando la serenità di tutti, specialmente quella di Pat.
                                         Ancora una volta Kent Haruf, con il suo sguardo tenero e implacabile
                                         sulla vita e il destino, ci racconta la storia di un’umanità fragile,
                                         ostinata e tenace. Scritto prima della Trilogia della Pianura e già con
                                         la stessa grazia letteraria, La strada di casa è l’ultima opera di Haruf
                                         non ancora tradotta in Italia, il canto di una comunità dolente, un
romanzo epico che ha tutti i segni distintivi del classico americano contemporaneo.
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CLEAN. TABULA RASA di Glenn Cooper, Nord 2020.

                                                          Un'epidemia inarrestabile. Il caos. Una corsa contro il
                                                          tempo per salvare l'umanità...
                                                          Il traguardo di una vita. Davanti alla sua prima
                                                          paziente in remissione, il dottor Steadman può
                                                          finalmente affermare di aver curato l'incurabile. Ora
                                                          che passerà alla storia per aver sconfitto l'Alzheimer,
                                                          poco importa se, per ottenere quel risultato, ha deciso
                                                          di correre un rischio enorme… Una catastrofe
                                                          globale. Nel giro di pochi giorni, miliardi di persone
                                                          in tutto il mondo perdono la memoria a causa di un
                                                          virus sconosciuto e altamente infettivo. Senza più
                                                          nessun ricordo, uomini e donne agiscono solo in base
                                                          all'istinto di sopravvivenza, spinti dalla fame e dalla
                                                          paura. Le città sono al collasso, non ci sono più
                                                          elettricità, acqua corrente, rifornimenti di cibo. I
                                                          pochi immuni dal contagio si rifugiano in casa e
                                                          pregano nel miracolo. Eppure c'è chi pensa che il
                                                          miracolo sia già avvenuto: senza polizia e tribunali, è
                                                          in vigore un'unica legge, quella del più forte…
                                                          L'ultima speranza. Il dottor Jamie Abbott sa di poter
                                                          rimediare all'errore di Steadman, fermare l’epidemia
                                                          e, così, guarire la sua stessa figlia. Ma per riuscirci ha
                                                          bisogno degli strumenti e delle conoscenze della sua
                                                          collega Mandy Alexander, che si trova a
                                                          Indianapolis. Da Boston, è un viaggio di
                                                          millecinquecento chilometri attraverso un Paese allo
                                                          sbando, in cui il pericolo potrebbe annidarsi ovunque.
                                                          Jamie può solo sperare che ci sia ancora qualcuno là
fuori che si ricordi cosa ci rende umani. Perché quando tutte le certezze crollano e la memoria evapora, è
necessario unire le forze e agire, prima che la nostra civiltà diventi una tabula rasa…

                                   L’EREDITA’ DI AGNETA di Corina Bomann, Giunti 2019
                                   Una nuova saga piena di passione, intrighi, sogni inconfessati, che ha già
                                   conquistato milioni di lettori.
                                   Stoccolma, 1913. Dall’ultimo violento litigio con i genitori a Natale,
                                   Agneta ha chiuso ogni rapporto con la famiglia di origine, rinunciando al
                                   titolo nobiliare di contessa di Löwenhof e trasferendosi in un piccolo
                                   appartamento nel quartiere studentesco della capitale. A venticinque anni,
                                   il suo sogno non è certo sposarsi con un buon partito, ma studiare per
                                   diventare pittrice, lottare per il diritto di voto insieme alle amiche
                                   femministe e, soprattutto, vivere liberamente le sue passioni, compresa
                                   quella per Michael, aspirante avvocato. Finché una mattina un
                                   telegramma le porta una notizia destinata a cambiare completamente il
                                   corso della sua vita: il padre e il fratello sono rimasti coinvolti in un
                                   incendio, e la madre le chiede di tornare subito a Löwenhof.
                                   Inaspettatamente, i verdi prati, i boschi imponenti, i recinti dei cavalli e la
                                   bianca villa padronale suscitano in lei una strana malinconia. Ancora non
                                   sa che la situazione è molto più grave del previsto e che sarà posta di
                                   fronte a una scelta: prendere la guida della tenuta o continuare a inseguire
i suoi sogni di libertà. Dilaniata dal dubbio che l’incendio sia stato doloso, tormentata dalla madre che
vorrebbe vederla sposata con un aristocratico, Agneta troverà sostegno solo in Max, il giovane
amministratore delle scuderie da cui si sente pericolosamente attratta...
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IL SEGRETO DI MATHILDA di Corina Bomann, Giunti 2019
Dopo lo straordinario successo di L'eredità di Agneta, Corina Bomann ci
regala una nuova storia ammaliante e impetuosa come le sue indimenticabili
protagoniste.
Stoccolma, 1931. A soli diciassette anni Mathilda ha perso entrambi i
genitori, rischiando di rimanere senza mezzi e di dover rinunciare al suo
sogno: frequentare una scuola commerciale e aprire un giorno un
mobilificio insieme a Paul, il ragazzo di cui è innamorata. Non immagina
certo che la madre abbia provveduto al suo futuro con un testamento molto
singolare. Così, una mattina, si ritrova davanti un'elegante sconosciuta che
le annuncia di essere la sua tutrice: si tratta di Agneta, contessa di
Löwenhof. Per quale motivo la mamma ha affidato la sua vita a un'estranea?
E cosa poteva legarla a quell'aristocratica così raffinata e indipendente, che
guida persino l'automobile? Piena di dubbi, Mathilda dovrà lasciare
Stoccolma e l'amato Paul per seguire Agneta nella maestosa tenuta di
Löwenhof, con le sue vaste terre e i recinti di cavalli purosangue. Potrà mai
sentirsi a casa in quel luogo? Il dubbio cresce quando conosce i due figli
gemelli della contessa, Ingmar e Magnus, e quest'ultimo le mostra fin da
subito un'aspra ostilità. Ma perché la signora continua a tacere sul misterioso legame che le unisce? Proprio
mentre Mathilda tenta di scoprire la verità, un'altra guerra torna a minacciare l'Europa, sconvolgendo per
sempre le esistenze degli abitanti di Löwenhof...

                                   LA PROMESSA DI SOLVEIG di Corina Bomann, Giunti 2020
                                   L'imperdibile capitolo finale della trilogia che ha scalato le classifiche
                                   italiane e internazionali.
                                    Stoccolma, 1967. Giovane studentessa di veterinaria, Solveig vede un
                                    futuro radioso davanti a sé. Soprattutto quando l'affascinante Sören,
                                    compagno di studi e di passioni, le chiede di sposarlo. Solveig non vede
                                    l'ora di annunciare il fidanzamento alla madre Mathilda e alla nonna
                                    Agneta, e insieme a Sören si mette in viaggio per la tenuta di Löwenhof.
                                    Ma complice la neve e l'improvviso attraversamento di un cervo, i due
                                    innamorati rimangono coinvolti in un terribile incidente d'auto. Il sogno
                                    d'amore di Solveig rischia di essere spazzato via e la ragazza cerca
                                    conforto tra le braccia della madre e della nonna, tentando di ritrovare
                                    serenità con lunghe cavalcate nei prati che circondano Löwenhof. Ma i
                                    tempi d'oro dell'allevamento di cavalli sono ormai finiti e mandare avanti
                                    gli affari è diventata una vera sfida. Servono nuove idee per riportare la
                                    tenuta all'antico splendore. Tanto più che Solveig ha fatto una solenne
                                    promessa a sua nonna: si prenderà cura di Löwenhof e non lo venderà
                                    mai. Saranno una visita inaspettata dall'America e un affascinante uomo
d'affari di Stoccolma ad aprire a Solveig le porte di un nuovo mondo: i tornei internazionali di equitazione.
Ma è davvero pronta per lasciare andare il suo doloroso passato e imbarcarsi in questa avventura e magari in
un nuovo amore? Sorprendente e pieno di colpi di scena: il volume conclusivo della saga bestseller.
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SE SCORRE IL SANGUE di Stephen King, Sperling & Kupfer 2020

Le storie di questa raccolta sono sorprendenti, fuori dagli schemi, a volte
sentimentali, forse anche fuori dal tempo. In una parola, sublimemente
kinghiane.

«Dulcis in fundo grazie a voi, miei fedeli lettori, per avermi
accompagnato ancora una volta.» - Stephen King

Ci sono diversi modi di dire, quando si parla di notizie, e sono tutti
leggendari: «Sbatti il mostro in prima pagina», «Fa più notizia Uomo
morde cane che Cane morde uomo» e naturalmente «Se scorre il sangue,
si vende». Nel racconto di King che dà il titolo a questa raccolta, è una
bomba alla Albert Macready Middle School a garantire i titoli cubitali
delle prime pagine e le cruente immagini di apertura dei telegiornali. Tra i
milioni di spettatori inorriditi davanti allo schermo, però, ce n'è una che
coglie una nota stonata. Holly Gibney, l'investigatrice che ha già avuto
esperienze ai confini della realtà con Mr Mercedes e con l'Outsider,
osserva la scena del crimine e si rende conto che qualcosa non va, che il
primo inviato sul luogo della strage ha qualcosa di sbagliato. Inizia così
Se scorre il sangue, sequel indipendente del bestseller The Outsider,
protagonista la formidabile Holly nel suo primo caso da solista. Ma il lungo racconto dedicato alla detective
preferita di King (come scrive lui stesso nella sua nota finale) è solo uno dei quattro che compongono la
raccolta. Da Il telefono del signor Harrigan, dove vita e tecnologia si intrecciano in modo inusuale, a La vita
di Chuck, ispirato a un cartellone pubblicitario, fino a Ratto - che gioca con la natura stessa del talento di uno
scrittore - le storie di questa raccolta sono sorprendenti, fuori dagli schemi, a volte sentimentali, forse anche
fuori dal tempo. In una parola, sublimemente kinghiane.

                                        L’ODISSEA RACONTATA DA PENELOPE CIRCE CALIPSO E
                                        LE ALTRE di Marilù Oliva, Solferino 2020

                                        L'Odissea raccontata, per quadri, in prima persona dalla voce delle
                                        protagoniste. Un curioso e riuscito alternarsi di punti di vista che fa
                                        vibrare di nuova vita un classico immortale, rendendolo accessibile a
                                        un pubblico più vasto e combinando spessore narrativo, valore
                                        didattico, e uno sguardo universale sulla varietà e sulla verità dei
                                        sentimenti.

                                      C'è Calipso che deve lasciar andare Ulisse sebbene ne sia innamorata,
                                      c'è Nausicaa seduttrice immatura ma pericolosamente potente, c'è
                                      Circe dominatrice che disprezza gli uomini ma allo stesso tempo ne
                                      ha bisogno, ci sono le Sirene incantatrici e distruttrici, c'è Euriclea la
                                      nutrice e naturalmente Penelope la sposa in attesa. Ciascuna narra la
                                      sua parte della celebre epica, portando il proprio, inedito, punto di
                                      vista e ribaltando la prospettiva unica dell'eroe maschile nella
                                      polifonia del femminile. E tra l'una e l'altra donna parla Atena, "dea
                                      ex machina", che sprona sia Telemaco sia Ulisse a fare ciò che
devono: la voce della grande donna dietro ogni grande uomo.
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MORTE SOTTO SPIRITO di Brigitte Glaser, Emons 2016
                                        Ancora sotto choc per l'imprevedibile epilogo della sua avventura a
                                        Colonia, Katharina Schweitzer viene richiamata d'urgenza a casa per
                                        gestire la modesta locanda dei genitori nella Foresta Nera. Il rientro
                                        non sarà una passeggiata per la chef che, oltre a fare i conti con la
                                        madre infortunata e tirannica, si troverà presto a inciampare in un
                                        omicidio misterioso. Nel fondo di una cava viene trovato morto
                                        Konrad Hils, leader del comitato contro la costruzione della pista da
                                        sci indoor. Tra torte con panna, cioccolato e ciliege, battute di caccia
                                        ad alto tasso alcolico e distillerie casarecce, solo il fiuto sopraffino
                                        della cocciuta Katharina riuscirà a non farsi confondere. Ad aiutarla,
                                        come sempre, l'amica Adela, questa volta un po' distratta dai modi
                                        gentili del commissario Eberle. Il secondo caso della cuoca Katharina
                                        Schweitzer.

                                        … altri titoli della stessa autrice…

FIGLIE DI UNA NUOVA ERA di Karmen Korn, Fazi 2018
Quattro donne, un secolo di storia: Figlie di una nuova era è il primo
capitolo di una nuova, avvincente trilogia tutta al femminile.

Uno strano destino, quello delle donne nate nel 1900: avrebbero
attraversato due guerre mondiali, per due volte avrebbero visto il mondo
crollare e rimettersi in piedi, stravolgersi per sempre sotto i loro occhi.
Sono proprio loro le protagoniste di questa storia, quattro donne che
incontriamo per la prima volta da ragazze, ad Amburgo, alle soglie degli
anni Venti. Hanno personalità e provenienze molto diverse: Henny, di
buona educazione borghese, vive all’ombra della madre e ama il suo
lavoro di ostetrica più di ogni cosa; l’amica di sempre Käthe, di
estrazione più modesta, emancipata e comunista convinta, è
un’appassionata militante; Ida, rampolla di buona famiglia, ricca e
viziata, nasconde un animo ribelle sotto strati di convenzioni; e Lina,
indipendente e anticonformista, deve tutto ai suoi genitori, che sono
letteralmente morti di fame per garantirle la sopravvivenza. Insieme
crescono e vedono il mondo trasformarsi, mentre le loro vicende
personali s’intrecciano in una rete intricata di relazioni clandestine,
matrimoni d’interesse, battaglie politiche e sfide lavorative, lutti e perdite, eventi grandi e piccoli tenuti
insieme dal filo dell’amicizia. Pagine che ci fanno respirare il fascino d’epoca di un mondo che non c’è più: i
cocktail al vermut, i cappelli a bustina, gli orologi da tasca e gli sfarzosi locali da ballo, ma anche le case
d’appuntamenti, i ristoranti cinesi e le fumerie d’oppio del quartiere di St Pauli. E poi la lenta, inesorabile
disgregazione di tutto, la fine di ogni libertà, il controllo sempre più pressante delle ss, la minaccia nazista…
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E’ TEMPO DI RICOMINCIARE di Carmen Korn, Fazi 2019
Dopo Figlie di una nuova era, il secondo, attesissimo capitolo di questa fortunata e appassionante trilogia
                                         che racconta la vita di quattro amiche nella Germania del Novecento.
                                         È il 1949. La guerra è finita. I nazisti sono stati sconfitti. Come molte
                                         altre città, Amburgo è ridotta a un cumulo di macerie e in parecchi si
                                         ritrovano senza un tetto sulla testa. Fra questi, Henny, che ha
                                         finalmente accettato di sposare Theo e continua a cercare la cara
                                         Käthe, che risulta ancora dispersa nonostante l’amica sia sicura di
                                         avere incrociato il suo sguardo, la sera di San Silvestro, su quel
                                         tram… Nel frattempo, mentre Lina e la sua compagna Louise aprono
                                         una libreria in città, Ida si sente delusa dal modesto ménage
                                         coniugale con il cinese Tian, pur avendo mandato all’aria il suo
                                         precedente matrimonio per stare con lui, e ricorda con nostalgia la
                                         sua giovinezza di rampolla di una famiglia altolocata. Sono in molti
                                         ad aver perso qualcuno di caro, e sono in molti ad attendere il ritorno
                                         di qualcuno, giorno dopo giorno, alla finestra. Ma per i sopravvissuti
                                         tornare a casa non è facile, si ha paura di cosa si potrebbe trovare, o
                                         non trovare più. Gli anni passano, i figli delle protagoniste crescono e
                                         anche loro hanno delle storie da raccontare. Sullo sfondo, la ripresa
                                         dell’economia tedesca e le rivoluzioni sociali che hanno scandito gli
                                         anni Cinquanta e Sessanta: lo sbarco sulla Luna, la costruzione del
                                         Muro di Berlino, il riarmo e la paura del nucleare, l’arrivo della
                                         pillola anticoncezionale, l’irruzione della televisione nella vita
quotidiana delle famiglie, l’inizio dei movimenti studenteschi e la musica dei Beatles.

MAI STATI COSI’ FELICI di Claire Lombardo, Bompiani 2020

Chicago, anni Settanta. David sta per iscriversi a medicina quando
incontra Marilyn, studentessa di letteratura. Grande amore istantaneo,
rapide nozze, tre figlie in rapida successione, poi, a distanza, la quarta.
Una bella casa nei sobborghi; lui medico di famiglia, lei madre a tempo
pieno, poi alla guida di un negozio di ferramenta. La fatica ordinaria
della vita quotidiana, e quell'amore incrollabile, capace di rinnovarsi, di
riaccendersi, di superare le secche e correre rischi e riprendere la sua
strada. Una storia esemplare. Ma se i tuoi genitori sono stati così
fortunati, o così abili, o tutt'e due le cose, non è detto che tu riesca a
imitarli. Anzi. Dopo un'adolescenza complicata Wendy, la primogenita,
vedova troppo presto di un marito adorato, cerca vie di fuga nell'alcol e
nel sesso facile. Violet rinuncia alla carriera da avvocato per fare la
mamma perfetta e scoprire che non lo è. Liza, accademica in carriera,
aspetta un bambino che forse non vuole da un uomo che forse non ama.
E Grace, la più piccola, nasconde i suoi fallimenti alla famiglia e diventa
schiava delle sue stesse bugie. Liti e silenzi, confessioni e non detti,
solidarietà e strappi sono le luci e le ombre di tutte le famiglie: niente di strano in questo. Ma l'arrivo di
Jonah, quindicenne ombroso dato in adozione da Violet quando era troppo giovane per occuparsene, riporta a
galla molte verità nascoste e rischia di incrinare per sempre la gioia inevitabile dei Sorenson. La storia di una
famiglia eccentrica nella sua felicità di fondo, a tratti proprio per questo esasperante: quarant'anni di legami
delicati, indissolubili e a volte micidiali.
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LA CASA DEI SETTE PONTI di Mauro Corona, Feltrinelli 2016.

                                       Sull'Appennino tosco-emiliano, non lontano dall'Abetone, c'è
                                       una valle stretta e tortuosa, e in fondo una casa, una piccola
                                       casa con il tetto coperto di plastica colorata e due comignoli
                                       che buttano fumo sempre, estate e inverno. Un industriale della
                                       seta torna ai boschi dove un tempo andava a far funghi e la
                                       vede, quella casa. Malgrado il fuoco acceso sembra disabitata.
                                       È incuriosito. Entra. E lì comincia la sua avventura, che lo
                                       strappa alla mesta quotidianità del danaro e del potere per
                                       precipitarlo dentro un vertiginoso delirio, che è prova e
                                       passaggio, alla scoperta di sé. Mauro Corona scrive una piccola
                                       grande storia che suona come un apologo ed è allegoria della
                                       condizione umana quando perde di vista la semplicità dei valori
                                       cardine.

LA BALLATA DELLA DONNA ERTANA di Mauro Corona,
Mondadori 2019.

Dopo aver celebrato le montagne e i loro segreti e aver dato vita a epici
personaggi nati tra i boschi, Mauro Corona presta la sua voce calda e
potente a una donna, per raccontarne la vita costellata di sventure ma
sorretta da un incrollabile coraggio.
La protagonista di questa ballata è tormentata dalla fatica dei giorni e
dalla brutalità degli uomini: alle spalle ha il lavoro nei campi o dentro
casa, gli abusi di un marito violento, anni svuotati di ogni gioia tranne
l’amore per i figli. Incarna il destino di tante madri e mogli vissute in
civiltà patriarcali, e insieme è una donna fiera, percorsa da un
sentimento di dolorosa indignazione. Davanti a sé non ha alcuna
speranza, se non l’attesa della morte per “mettere le ali e volare in
paradiso”. Finché un giorno dei forestieri arrivano in paese per costruire
una diga, portando finalmente un po’ di benessere… ancora non sa, la
donna ertana, che il 9 ottobre del 1963 sarà proprio quella diga a
scatenare l’apocalisse. In questa grande ballata, impreziosita dalle
vibranti illustrazioni dell’autore, Mauro Corona canta la forza e
l’orgoglio di tutte le donne capaci di affrontare a testa alta le durezze
dell’esistenza: e lo fa attingendo al dialetto della sua terra, una lingua
impastata di sudore e sangue, schioccante come i rami che si spezzano sotto il peso della neve, dolce come la
carezza di una madre.
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L’ISOLA DELL’ABBANDONO di Chiara Gamberale, Feltrinelli
2020.
Un romanzo profondo e coraggioso sull'abbandono: che è il dolore più
profondo con cui tutti, prima o poi, dobbiamo fare i conti. Ma che può
rivelarsi una grande occasione per ritrovarci e capire finalmente chi siamo.

Pare che l'espressione «piantare in asso» si debba a Teseo che, una
volta uscito dal labirinto grazie all'aiuto di Arianna, anziché
riportarla con sé da Creta ad Atene, la lascia sull'isola di Naxos. In
Naxos: in asso, appunto. Proprio sull'isola di Naxos, l'inquieta e
misteriosa protagonista di questo romanzo sente all'improvviso
l'urgenza di tornare. È lì che, dieci anni prima, in quella che doveva
essere una vacanza, è stata brutalmente abbandonata da Stefano, il
suo primo, disperato amore e sempre lì ha conosciuto Di, un uomo
capace di metterla a contatto con parti di sé che non conosceva e con
la sfida più estrema per una persona come lei, quella di rinunciare
alla fuga. E restare. Ma come fa una straordinaria possibilità a
rivelarsi un pericolo? E come fa un trauma a trasformarsi in un alibi?
Che cosa è davvero finito, che cosa è cominciato su quell'isola? Solo
adesso lei riesce a chiederselo, perché è appena diventata madre,
tutto dentro di sé si è allo stesso tempo saldato e infragilito, e deve
fare i conti con il padre di suo figlio e con la loro difficoltà a considerarsi una famiglia. Anche se non lo
vorrebbe, così, è finalmente pronta per incontrare di nuovo tutto quello che si era abituata a dimenticare, a
cominciare dal suo nome, dalla sua identità più profonda»¦ Dialogando in modo esplicito e implicito con il
mito sull'abbandono più famoso della storia dell'umanità e con i fumetti per bambini con cui la protagonista
interpreta la realtà, Chiara Gamberale ci mette a tu per tu con il miracolo e con la violenza della vita, quando
ci strappa dalle mani l'illusione di poterla controllare, perché qualcosa finisce, qualcuno muore o perché
qualcosa comincia, qualcuno nasce. E ci consegna così un romanzo appassionato sulla responsabilità delle
nostre scelte e sull'inesorabilità del destino, sui figli che avremmo potuto avere, su quelli che abbiamo avuto,
che non avremo mai. Sulle occasioni perse e quelle che, magari senza accorgercene, abbiamo colto.

                                           DELLA GENTILEZZA E DEL CORAGGIO di Gianrico Carofiglio,
                                           Feltrinelli 2020.
                                           Un inedito, avvincente manuale di istruzioni per l'uso delle parole,
                                           del dubbio, del potere. Un grande romanziere racconta la passione
                                           civile, l'amore per le idee, le imprevedibili possibilità della politica.
                                           Un breviario denso, lieve e necessario.
                                           La qualità della vita democratica scaturisce innanzitutto dalla
                                           capacità di porre e di porsi buone domande, dalla capacità di
                                           dubitare. E questo vale tanto per chi il potere ce l'ha quanto, forse
                                           soprattutto, per chi apparentemente non ce l'ha. Cioè noi. Perché i
                                           cittadini hanno un potere nascosto, che li distingue dai sudditi e che
                                           deriva proprio dall'esercizio della critica e dunque della sorveglianza.
                                           In queste pagine Gianrico Carofiglio, con la sua scrittura affilata e la
                                           sua arte di narratore, ci accompagna in un viaggio nel tempo e nello
                                           spazio e costruisce un sommario di regole – o meglio suggerimenti –
                                           per una nuova pratica della convivenza civile. Una pratica che nasce
                                           dall'accettazione attiva dell'incertezza e della complessità del mondo
                                           ed elabora gli strumenti di un agire collettivo laico, tollerante ed
                                           efficace. Partendo dagli insegnamenti dei maestri del lontano Oriente
                                           e passando per i moderni pensatori della politica, scopriamo un
                                           nuovo senso per parole antiche e fondamentali, prima fra tutte la
parola gentilezza. Non c'entra nulla con le buone maniere, né con l'essere miti, ma disegna un nuovo modello
di uomo civile, che accetta il conflitto e lo pratica secondo regole, in una dimensione audace e non
distruttiva. Per questo la gentilezza, insieme al coraggio, diventa una dote dell'intelligenza, una virtù
necessaria a trasformare il mondo. E contrastare tutte le forme di esercizio opaco del potere diventa
un'attività sovversiva, che dovrà definire l'oggetto della nostra azione, della nostra ribellione.
IL GUARDIANO DELLA COLLINA DEI CILIEGI di Franco
                                         Faggiani, Fazi 2019.
                                         Finalista del Premio Bancarella 2020.
                                         Nato a Tamana, nel Sud del Giappone, Shizo venne notato
                                         giovanissimo per l’estrema abilità nella corsa. Grazie al sostegno
                                         dell’Università di Tokyo e agli allenamenti con Jigoro Kano, futuro
                                         fondatore del judo, Shizo ebbe modo di partecipare alle Olimpiadi
                                         svedesi del 1912 dove l’imperatore alla guida del paese, desideroso
                                         di rinforzare i rapporti diplomatici con l’Occidente, inviò per la
                                         prima volta una delegazione di atleti. Dopo un movimentato e quasi
                                         interminabile viaggio per raggiungere Stoccolma, Shizo, già dato
                                         come favorito e in buona posizione nella maratona, a meno di sette
                                         chilometri dal traguardo, mancò il suo obiettivo e, per ragioni
                                         misteriose anche a se stesso, sparì nel nulla dandosi alla fuga. Da qui
                                         ha inizio la storia travagliata di espiazione e conoscenza che porterà
                                         il protagonista di questo libro dapprima a nascondersi per la
                                         vergogna e il disonore dopo aver deluso le aspettative
                                         dell’imperatore, poi a trovare la pace come guardiano di una collina
                                         di ciliegi. Intrecciando realtà e fantasia, il romanzo di Franco
                                         Faggiani descrive la parabola esistenziale di un uomo che, forte di
una rinnovata identità, sarà pronto a ricongiungersi con il proprio destino saldando i conti con il passato.

I MIEI GIORNI NEL CAUCASO di Banine, Neri Pozza 2020.
Baku, 1805. Nascere in una famiglia scandalosamente ricca - il
capostipite, Assadullah, nato contadino, morì milionario grazie al
petrolio zampillato dal suo campo pieno di sassi - ma allo stesso
tempo altrettanto stravagante e popolata da loschi individui, porta
con sé sicuri privilegi e indubbi grattacapi. Ultima di quattro sorelle,
Banine viene alla luce in un giorno d'inverno movimentato da
scioperi, pogrom e altre manifestazioni del genio umano.
Nonostante questo, la sua infanzia trascorre felice, allietata dalle
torte rigonfie di crema di Fräulein Anna, balia tedesca, e dalle
perenni recriminazioni in azero della nonna paterna, una creatura
stupefacente, un gigante sbucato da una fiaba di Perrault. Ogni anno
la famiglia trascorre diversi mesi in campagna. La casa è grande,
eppure a malapena sufficiente a ospitare l'orda che la invade in
primavera: la temibile nonna con le sue innumerevoli serve; la figlia
maggiore con il marito, la minore senza marito; i loro cinque figli,
terrore di Fräulein Anna, bugiardi, ladri, spioni e quant'altro; infine,
il figlio più piccolo della nonna, l'infantile e allegro zio Ibrahim,
ancora celibe. Là dove i doveri diminuiscono, la libertà cresce, il
tempo favorisce i giochi - le zie sono tutte avide giocatrici di poker,
passione che coltivano insieme a quella per la maldicenza - e,
soprattutto, le liti. Nella famiglia Banine i litigi hanno infatti un ruolo fondamentale, e per due ragioni: una è
da attribuire al temperamento violento e naturalmente predisposto alla lite di tutti i suoi membri; l'altra è
l'eredità. La famosa, eterna, inafferrabile eredità, quella che bisogna dividere dopo la morte del capostipite.
Questa vita di splendori e baruffe è tuttavia destinata a subire un drastico mutamento. La Rivoluzione
d'Ottobre porterà il caos nel Caucaso, una dittatura militare, dominata dagli armeni, prenderà il potere a Baku
e darà la caccia ai ricchi azeri, costringendo Banine e la sua famiglia a una precipitosa fuga...
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