Sistema duale Un nuovo modo di vedere la scuola - Turrisi Colonna

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Sistema duale Un nuovo modo di vedere la scuola - Turrisi Colonna
Edizione di Gennaio 2020 -N°3-                              Mensile di attualità e cultura

                                                      Sistema duale
                                           Un nuovo modo di vedere la scuola
O   ggi più che mai il Liceo Economico Sociale ha come obiettivo principale lo sviluppo di compe-
tenze trasversali, fondamentali per inserirsi nel mondo del lavoro. Per realizzare questo, il Liceo
ha sottoscritto varie convenzioni di PCTO con quelle che sono le principali aziede commerciali
del territorio, fra le quali segnaliamo la presenza di DECATHLON, JUONIOR ACHIEVE-
MENT, WEDDING SICILY, TREE SRL, ORDINE DEI COMMERCIALISTI ecc.
Gli studenti hanno finalmente l’enorme opportunità di entrare dentro una vera organizzazione
aziendale, di osservarne le procedure e di ricoprire alcuni ruoli. Da settembre il Liceo Economico
Sociale e il Liceo Linguistico, sono iscritti al catalogo regionale dell’apprendistato e dunque lo
studente potrebbe essere assunto sin dal quarto anno da queste aziende, con un contratto di appren-
distato di 1° livello.
Si viene perciò a realizzare un vero e proprio distretto della competenza in cui la scuola forma le
risorse dal punto di vista del sapere e l’azienda del saper fare.
E’ fondamentale comunque comprendere che il Liceo G. Turrisi Colonna ha come obiettivo priori-
tario quello di indirizzare i propri studenti al percorso universitario più idoneo alle loro attitudini e
l’apprendistato rappresenta in tal senso il miglior strumento. Inoltre esso è sicuramente un canale
per fare incontrare la scuola e il mondo del lavoro e aumentare le probabilità, per chi non volesse
scegliere un percorso universitario, di trovare un posto di lavoro.
Infine in maniera trasversale un corso di
cultura d’impresa, gestito all’interno della
scuola è rivolto a tutti gli indirizzi per
sviluppare principalmente l’atteggiamento
all’imprenditorialità, che per il LES rappre-
senta il giusto completamento di un percor-
so, che all’interno delle materie economi-
che, tratta il concetto di azienda e d’impresa.
                             Prof.Antonio Caponetto

      Il prossimo numero uscirà giorno 20 Febbraio Invia il tuo articolo entro il 14 Febbraio

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Sistema duale Un nuovo modo di vedere la scuola - Turrisi Colonna
PROFESSORE O INSEGNANTE
A    vete mai pensato al significato di queste due parole? Apparente-
mente sembrano sinonimi, ma in realtà celano differenze abissali tra
loro. Il/La "professore o professoressa" è colui/colei che è tenuto/a ad
impartire lezioni presso gli Istituti Secondari di primo e secondo
grado e le Università. L'insegnante è colui/colei che ha il compito di
insegnare. Insegnare cosa?
A descrivere un'opera d'arte, analizzare una poesia,coniugare i verbi
 in diverse lingue straniere, svolgere una disequazione, leggere la ta-
vola periodica degli elementi, conoscere la storia e il pensiero dei filosofi. E poi?
In questi anni ho avuto modo di riflettere su un lavoro tanto importante e sulle persone che mi hanno accompagnata
nel mio percorso di formazione culturale. La mattina noto i loro sguardi stanchi, le loro occhiaie, ma allo stesso
tempo la determinazione e la forza racchiuse nei loro occhi. Notti insonni per correggere verifiche che sembrano
infinite, preparare lezioni e possibili attività che ci coinvolgano: perché? Perché sono forse le uniche persone che,
al di fuori delle nostre famiglie, tengono a noi, alla nostra formazione, al nostro futuro. Gli insegnanti sono quelli
che, guardandoti negli occhi, ti dicono che ce la farai, che gli ostacoli che incontrerai saranno solo un modo per
farti imparare che a tutto c'è una soluzione.
Gli insegnanti sono quelli che, con un sorriso, cercano di farti pesare meno una situazione difficile, anche se loro
ne stanno vivendo una più complessa rispetto la tua. Gli insegnanti sono quelli che, nonostante i nostri momenti di
rabbia verso di loro, a causa di un brutto voto o di un'interrogazione andata male, perdonano i nostri atteggiamenti
e continuano a tenderci la mano, come per dire "Io ci sono, sempre". Il/la professore/professoressa non si cura
dell'alunno/a, pensa solo a svolgere il suo incarico. Non sa cosa proviamo. Vuole solo che noi apprendiamo le
nozioni della disciplina che insegna. Purtroppo, vi sono più professori che insegnanti dentro le nostre scuole.
Riflettiamo su questo e cerchiamo di valorizzare tali persone, il loro lavoro, il nostro avvenire. Il mestiere dell'inse-
gnante è sicuramente uno dei più belli al mondo, se non l'unico.
E quindi, mi rivolgo a noi studenti: apprezziamo le loro fatiche che si trasformeranno in soddisfazioni per loro e
per noi!
                                                                                                        Claudia Prato 3 AL

                                                    I successi del PCTO
                                         Nel 2017/2018 all'interno del liceo statale G. Turrisi Colonna è stato
                                          istituito il primo incubatore scolastico.Durante le attività di alternanza si è
                                          svolta un' attività di cultura d'impresa dove soprattutto i ragazzi delle
                                          quarte classi sono stati stimolati alla ideazione e progettazione di Startup,
digitali e non attraverso il business model canvas.
Dopodiche sono state scelte le migliori e si è partecipato nell'aprile 2018 alla manifestazione "Futura Catania
mare 4.0" presso i locali della Vecchia Dogana a Catania, per le migliori best practice digitali e la nostra scuola si
è aggiudicata il primo posto. Tra le startup digitali fatte da tutta la scuola segnaliamo le migliori che poi sono
quelle che scorrono in rassegna nel video:
1) Found App. 2) Los Esports App. 3) S.I.R.I.. 4) Easy book. 5) Biglietown. 6)Impresa cuscini
7) Make app
La migliore all'interno della scuola nell'anno 2017/2018 è considerata Easybook, una app per vendere e comprare
libri usati nelle scuole. Inoltre partecipiamo a "Storie di Alternanza", premio indetto dalla Camera di Commercio
e veniamo menzionati. Abbiamo inviato un video di 3 minuti che racconta tutta questa storia.
Ad oggi continua tale attività di promozione imprenditoriale delle startup, alla luce del fatto che è stata stipulata
una convenzione di PCTO con Tree Srl, un incubatore di aziende catanese che ha contatti con Enel Innovation
Hub e Tim V cup; questi ultimi sono due acceleratori d'impresa rispettivamente di Enel e di Tim.
Segnaliamo inoltre che nell'anno 2016/2017 e 2017/2018 la 5A del Liceo Economico Sociale, che si diplomò
appunto nell'anno 2017/2018, fece tutta l'attività di alternanza con l'incubatore Bee Talent srl di Catania e 2
studenti ebbero l'occasione di essere notati.
Alessandro Marchese che ottenne una collaborazione con l'acceleratore d'impresa Magic Labs di Milano e Mattia
Asero che progettò una app chiamata Music Chords a cui fu proposto un finanziamento/ premio di euro 9000,00
sotto forma di servizi digitali per il lancio della sua idea. Infine come già anticipato in prima pagina, dall’anno
2019/20 abbiamo intrapreso una nuova avventura: l’apprendistato.
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Sistema duale Un nuovo modo di vedere la scuola - Turrisi Colonna
UN POTENZIAMENTO “CORALE”
Nell’ambito del potenziamento del Liceo Musicale Turrisi
Colonna di Catania nacque, tre anni fa, un coro formato da un
gruppo di studenti interessati ad affiancare all’ordinaria didat-
tica un percorso di conoscenza che ha valorizzato e consolida-
to la loro presenza nel mondo artistico-musicale del territo-
rio.Potenziare l’esperienza musicale con il repertorio vocale
Rinascimentale contribuisce alla conoscenza da parte degli
studenti di un segmento culturale prestigioso, quello della
musica antica, patrimonio preziosissimo ancor più se coltivato
da musicisti così giovani.Analizzando più approfonditamente
da un punto di vista tecnico-vocale, il progetto del Turrisi
Colonna Ensemble, si propone di stimolare la curiosità da
partedegli alunni di esplorare le proprie risorse vocali, ma
anche di scendere più in profondità nell’essenza, lavorando sull’articolazione delle parole nell’inte-
rpretazione di brani colti come ad esempio i madrigali.Il progetto prevede anche un collegamento
trasversale con altri percorsi disciplinari: confronto nel rapporto tra storia e musica, letteratura e
musica e non ultima, connessione e affinità con l’uso delle lingue europee. Il progetto al suo nascere
ha avuto lo scopo di accogliere gli studenti provenienti dai diversi indirizzi del Liceo per promuove-
re e sviluppare non solo una solida integrazione sociale, ma anche per accrescere una consapevolez-
za nella conoscenza del linguaggio musicale.Nel corso dei tre anni, il Coro ha ulteriormente affinato
il valore culturale del progetto stesso, creando un Ensemble che si è specializzato nell’Arte del “Bel
Canto” con un ricercatissimo repertorio di musica antica nell’Europa del XIV e XV secolo. Durante
lo scorso anno scolastico 2018/19 l’Ensemble Turrisi Colonna ha partecipato a più manifestazioni
pubbliche, tra cui due concorsi internazionali, conseguendo in entrambi i casi due primi premi asso-
luti, oltre ad un riconoscimento in denaro utile al proseguimento delle diverse attività del Liceo. Il
“Turrisi Colonna Ensemble” diretto da Marilina Scordo si avvale della preziosissima collaborazione
della Prof.ssa Graziella Reina, docente di Canto presso l’Istituto, che da sempre ha contribuito, con
il suo apporto, nella preparazione tecnico-vocale degli studenti e che si è impegnata a fondo a valo-
rizzare il principio fondamentale del progetto affinchè un gruppo di così giovani artisti possa preser-
vare nel tempo un tale grande patrimonio che è la Musica Antica.
Gli studenti che fanno parte da più di tre anni e che sono la vera anima del gruppo sono:
Soprani: Sonia Marcadini, Martina Santangelo, Gaia Bongiorno, Vita Bianco
Soprani secondi: Martina Strazzulla, Isabella Mammimo, Jennifer Luna Cicero, Giulia Gulisano
Tenore: Leonardo Pedicone
Basso: Matteo Di Caro
Da quest’anno l’Ensemble ha accolto con grande piacere altri studenti del liceo musicale e linguisti-
co che contribuiranno all’accrescimento ulteriore del gruppo e che sono:
Vincenzo Marraffino e Giuliano Meli, tenori
Thomas Messina e Enrico Ardenti, bassi.
Il calendario vasto e pieno di appuntamenti per l’anno scolastico in corso, prevede la partecipazione
a molti eventi tra i quali il prestigioso concorso nazionale Gianluca Campochiaro.
Nello scorso dicembre il gruppo si è esibito con un concerto dal titolo “Aspettando il Natale… nelle
Corti del Rinascimento” che ha avuto luogo il 17 dicembre 2019 presso la Villa Di Bella di Viagran-
de (CT) in occasione della cena augurale organizzata dalla Associazione Onlus Turrisi Colonna.
Questo il programma eseguito dall’Ensemble:
Dindirin, dindirin - Anonimo (XIV sec.), El grillo - Josquin Desprez (XV sec.), Fata la Parte - Juan
del Encina (1468 – 1529), Tourdion - Anonim Francès (XVI sec), Occhi dolci e soavi - Luca Maren-
zio (1553 – 1599), Dale si le das - Anonimo (XIV sec.), Dadme Albricias - Anonimo (XVI sec.),
Canticorum Iubilo - George F. Handel (1685 – 1759), Stille Nacht - Franz Gruber (1818), Joy to
the World       - George F. Handel (1685 – 1759).                                    Prof.ssa Marilina Scordo

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Liceo Linguistico Turrisi Colonna

                             INGLESE
                                  SPAGNOLO
                                                       FRANCESE
                                                                    CINESE

            Il Cinese al
                      a partire
                                dall’ann
                                        o sco las
                                                            Liceo
                                                  tico                      2020/202
                                                                                           1

                     PREPARAZIONE ALLE CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE

                CAMBRIDGE                  HSK               DELE                  DELF
                     saranno inoltre attivati
       CORSI DI POTENZIAMENTO in lingua INGLESE e FRANCESE

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Differenziando facciAMO la differenza
                    I consigli di zia Claudia

Ehilà Turrisini!
Zia Claudia è nuovamente alla riscossa, sempre pronta a portarvi novità sui progetti e sulle attività in fase di
svolgimento all'interno del nostro Istituto!
Nel precedente articolo ho spiegato come sia possibile poter preservare il nostro patrimonio storico-artisti-
co-culturale, portando diversi esempi su grandi personalità, che con costanza e dedizione, sono riuscite a
trasformare tutti quei materiali che puntualmente gettiamo nell'immondizia, in maestose opere d'arte.

Adesso, parliamo un po' del Turrisi Colonna.
Pian piano, come ben sapete, tutte le iniziative di cui vi ho parlato durante l'assemblea d'Istituto si stanno
attivando, portando rilevanti risultati.
Ho avuto l'opportunità di contattare i volontari di "Lega Ambiente", i quali si sono offerti di sostenermi in
questi nobili progetti, e i rappresentanti d'Istituto di diverse scuole superiori di Catania, anch'essi propensi a
collaborare con noi.
Dopo aver parlato con i Rappresentanti delle altre scuole, vorrei fare una raccolta firme per avere le borracce
e diminuire così il consumo di plastica all’interno della scuola.
In questi giorni, sono passata per tutte le classi della sede centrale del nostro Liceo, e ho dato ad ognuna di
queste una busta di plastica, nella quale riporre tutte le bottigliette.
In molti mi hanno chiesto il perché io non abbia fatto la richiesta agli operatori ecologici per i contenitori
della raccolta differenziata.
Ed io vi rispondo: ci siamo già messi in gioco aderendo a tali progetti. Adesso vi chiedo di arrivare fino in
fondo, come? Tutte le bottigliette raccolte serviranno per la creazione dei contenitori per la raccolta della
plastica. In futuro, faremo poi lo stesso con gli altri materiali.

Oltre alla creazione di questi appositi contenitori, vorrei proporne un ulteriore per degli oggetti utili e soprat-
tutto belli, che adorneranno il nostro liceo: portaoggetti, vasetti per le piantine (che saranno poi collocati nel
giardino della scuola), composizioni artistiche che riprendano quelle dei grandi artisti che hanno segnato la
storia dell'arte e tanto altro!
Amori della zia, continuerò sempre a ripetervi: raccogliete, raccogliete, raccogliete e trasformate, trasforma-
te, trasformate!!!
Se lo vorremo, riusciremo a fare tutto, partendo da piccoli gesti che faranno la differenza!
                                                                                                 Claudia Prato 3 AL
                                           Idee di riciclo creativo

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Jung e il potere dei mandala
                                 L’arte come terapia
    "A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni."
                                                                                       (A. Baricco)
Forse è vero. Forse tutti noi siamo l’iceberg di Freud. Conosciamo e facciamo conoscere una parte piccolissi-
ma di noi, così piccola che a vedere tutto il resto ci assale la paura. Lì le parole non bastano, non servono.
Quando si parla di inconscio sono due i grandi da citare: Sigmund Freud ovviamente e Carl Gustav Jung (bada-
te bene non Jang o yang, ma proprio Jung con la u).
L’inconscio, Freud e Jung inseparabili un po’ come Qui, Quo e Qua o sale, pepe e cumino, Aldo, Giovanni e
Giacomo, la Nina, la Pinta e la Santa Maria… Insomma ci siamo intesi.
Di Jung dicono spesso “l’allievo di Freud” ,ma non è proprio così: Freud ha indubbiamente rappresentato un
importante pilastro per il pensiero junghiano, ma non è la fonte primaria. I due si incontrarono per un breve
caffè della durata, si racconta, di sole 13 ore a Vienna nel 1907 ( si sa i viennesi fanno un caffè molto lungo
altro che espresso) e a quei tempi entrambi erano già psichiatri affermati. Dall’incontro la collaborazione,
l’amicizia e poi la distanza.
Ma non siamo qui per parlare dell’aspetto più conosciuto di Jung, il primario alla clinica psichiatrica dell’Uni-
versità di Zurigo, padre della psicologia analitica. Non parleremo del piccolo Carl, bambino introverso e
altolocato e neppure del giovane Jung, prosciugatore di bar, soprannominato dagli amici “La botte”. Parleremo
invece di uno spuntone dell’iceberg un po’ meno noto; una delle compagne più importanti de “La botte”:
l’Arte.
Jung non si dava limiti: disegnò, dipinse, scolpì, intagliò, schizzò architetture con la versatilità di un Leonardo
e il tasso di vino in corpo di un Bukowsky. Immaginate i risultati.
In realtà la storia tra Jung e l'arte era segreta. Fino alla sua morte nessuno se non familiari e amici stretti sape-
vano di questa relazione. Pensate che per la loro segretezza Jung non firmava neanche le sue opere.
Quasi cinquant'anni dopo, quando fu dato alle stampe Il Libro rosso, il mondo intero se ne accorse. Proprio nel
Libro rosso Jung trascrisse in caratteri gotici la sua visione dell'inconscio e la illustrò con tavole degne della
migliore tradizione miniaturistica del Medioevo (l’inferno di ogni presbite).
Non pensiamo però che l’arte fu un piacevole passatempo mentre era impegnato a costruire l'immenso edificio
analitico: quell'impresa - adesso lo sappiamo - deve molto all’arte e in particolare a quei piccoli disegni circo-
lari che ogni mattina dopo un sonnellino o qualche incubo come una chiesa che annega nello sterco o la morte
della moglie (c’era feeling tra i due) o i due scheletri trovati nella cantina della casa, disegnava nel suo taccui-
no.
Probabilmente Jung non lo sapeva ancora, ma quei semplici disegni erano màndala. “Mandala”, dal sanscrito
“cerchio”, "centro", ma anche “connessione” e “comunità”, è un elemento radicato nella cultura spirituale
dell’Oriente, simbolo del cosmo e potente strumento per la meditazione.
Storicamente la creazione di un mandala è un rito che fa parte della formazione di un qualsiasi monaco tibeta-
no, buddista o indù. E’ il risultato di un lavoro meticoloso di più monaci in vari giorni. Prima si segnano le
linee guida poi su una cannuccia di metallo (il chak-pur) vi si fa scorrere una bacchetta e le vibrazioni fanno
scendere le sabbie colorate nella zona scelta. Il bello è che dopo tutte le ore di lavoro il momento più importan-
te del rito è il disfacimento del mandala poiché simboleggia anche l’impermanenza delle cose terrene.
Jung dopo averli studiati per oltre venti anni pensò che potessero rivelarsi utili anche in Occidente e scrisse ben
quattro saggi su essi. Si convinse sempre più che i mandala che sognava di notte e realizzava di giorno erano
validi strumenti per quello che egli stesso aveva chiamato "processo di individuazione", cioè sviluppo del
proprio sé.
Secondo Jung, l'inconscio si esprime tramite immagini che attingono ai motivi archetipici e per questo privile-
giò sempre gli elementi simbolici rispetto agli aspetti stilistici ed estetici.
In realtà quello che ha fatto Jung è stato “solo” introdurre il mandala nella psicologia contemporanea. Non ha
fatto nessuna invenzione strabiliante né è andato sulla Luna eppure, credetemi, i suoi studi sono sbalorditivi.
Come Neil Armstrong giungeva sulla Luna, Jung esplorava i meandri dell’inconscio attraverso questi bizzarri
disegni.

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Sistema duale Un nuovo modo di vedere la scuola - Turrisi Colonna
Strano ma vero tutti noi verso i tre o i quattro anni disegnamo e dipingiamo mandala. "I disegni dei bambini
di tutto il mondo contengono forme mandaliche: cerchi, croci, quadrati, stelle [...] Disegnare mandala è
spontaneo non ci viene insegnato ed il processo è più o meno simile nei bambini di tutte le culture. Si tratta
di uno schema naturale, preordinato, archetipico" afferma J. Kellog, una delle più grandi arte-terapeuta e
studiosa dei mandala.
Li creiamo e ne siamo circondati.
Vi siete mai soffermati ad osservare un kiwi tagliato a metà? I fiori e le foglie da vicino? I cerchioni delle
auto, vestiti, piazze... Avete mai fatto caso ai pavimenti delle chiese? Ai tetti e alle cupole? I rosoni sono
l’esempio più semplice di cosa vuol dire realizzare un mandala gigantesco e porlo alla vista di più persone
possibili. Jung sostiene l'utilità del mandala in situazione di forte confusione psicologica o crisi e colpisce
il fatto che i rosoni si sviluppino in un periodo di grande disorientamento sociale, pensiamo alle crociate e
all'Inquisizione.
Possibile che questi disegni abbiano tutto questo potere? Provare per credere! Non serve molto se non del
tempo per sé. Il bello del fare un mandala è che non esistono errori, è pura rappresentazione di noi, di quello
che ci circonda, del nostro io e del nostro es.
Usate quello che vi pare: penne, matite, colori, pietre, legno, il vostro gatto, case, libri, auto, viaggi, fogli di
giornale. Per i più studiati munitevi di compasso e squadrette e lasciate che venga da sé. Può essere proget-
tatissimo o fuori come un balcone. Il mandala che farete andrà bene in ogni caso. L’importante è che nessu-
no vi scartavetri i maroni: può essere un momento di tranquillità, di crisi, di felicità o rabbia l’importante è
che per un po’ tornate dentro voi senza Mario della Vodafone che vi chiama, il corriere che citofona, il cane
che abbaia o le notifiche di Instagram che suonano. Voi e il vostro Sé.
                                                                                                    Agnese Toscano 5B

Uno dei molti mandala di C.G. Jung                                               Mandala di Rosanna Bello,
                                                                                      acrilico su tela

 Monaci tibetani durante la creazione di un mandala                                   Mandala in natura

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L’intervista a un ex turrisino
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                                                                                                                      alunni
                                                                               Liceo delle scienze umane
A   bbiamo incontrato un ex turrisino Samuele Castorina classe VC
SU anno scolastico 2018-2019. Votazione all'esame di stato 100/Lode.
Samuele è un ragazzo che in tutta la sua carriera scolastica non ha mai
preso meno del massimo. Adesso è studente di Filosofia.
Ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda sul suo percorso
scolastico.

Buongiorno Samuele, perché hai deciso di iscriverti al Liceo delle
Scienze Umane e, precisamente, al Turrisi Colonna?
“A quattordici anni, una volta ottenuta la licenza media, avevo un
sogno professionale limpidissimo: diventare un criminologo. Ero
profondamente affascinato dallo studio del comportamento umano, in particolare quello deviante, crimina-
le; infatti, a quei tempi, mi dilettavo della visione di alcuni telefilm polizieschi, i cui i protagonisti impiega-
vano metodologie psicologiche per determinare il profilo del sospettato. Con questa vivida passione per la
psicologia, decisi di frequentare il liceo delle scienze umane senza sapere che, nel giro di pochi anni, avrei
conosciuto discipline forse ancora più affascinanti, come la sociologia o l’antropologia. Il Turrisi Colonna,
l’istituto che, prima di me, era stato frequentato da mia madre e da mia zia, è stata una scelta semplice, una
volta individuato l’indirizzo prediletto.
A pochi mesi dal diploma posso serenamente affermare, nonostante i pregiudizi, che sia stata una delle
scelte più determinanti per la mia formazione umana, prima che scolastica.”
Volendo entrare nello specifico, cosa ti ha offerto questa scuola?
“Il Turrisi Colonna è una seconda casa, per me, e credo possa diventare tale per tutti. Nonostante il mio
successo scolastico, ho affrontato diversi ostacoli durante il mio percorso liceale, superati soprattutto grazie
alla vicinanza dei compagni, dei docenti e della dirigenza. Questi ultimi, oltre all’eccezionale competenza,
si sono dimostrate, innanzitutto, delle persone di intima bontà d’animo, con le quali ho mantenuto un rappor-
to umano davvero speciale. Negli anni dell’adolescenza, segnati dalla fragilità dei mutamenti, credo sia
fondamentale interagire con un contesto sociale sereno e accogliente che ti dia il giusto supporto, senza trala-
sciare la sua primaria componente educativa. Inoltre, forse difettando di imparzialità, credo che il liceo delle
scienze umane mi abbia offerto la migliore formazione umanistica possibile, fornendomi una conoscenza
pluridisciplinare che mi ha reso capace di leggere il mondo in modo diverso. E questo penso sia bellissimo.”

Perché consigli questa scuola?
“Il Turrisi Colonna è un ambiente stimolante che offre una formazione a 360 gradi, perché si presenta, rispet-
to ad altri licei con gli stessi indirizzi, davvero all’avanguardia, specialmente nell’interpretazione dell’alte-
rnanza scuola-lavoro. All’interno dell’istituto, infatti, oltre all’esperienza prevista dalla legge 107, è incluso
un corso di cultura di impresa, con nozioni base di economia aziendale. Devo ammettere che, inizialmente,
ero piuttosto scettico, perché non riuscivo a comprendere la rilevanza formativa di lezioni di materia econo-
mica all’interno di un contesto umanistico, eppure, dopo alcuni incontri, ne ho compreso il valore. Grazie al
professore Caponetto, docente del corso, ho intrapreso un percorso di incubazione digitale, iniziato con la
progettazione ideale di una startup e culminato con la partecipazione ad una call, gareggiando con ingegneri
informatici ed esperti del settore, ed un corso di programmazione presso timwCap. Ad oggi sono ufficial-
mente entrato nel mondo del lavoro, che coltivo parallelamente al percorso universitario, e non posso negare
che questi elementi siano fondamentali nel mio curriculum vitae.
La scuola, inoltre, partecipa a numerosi progetti nazionali, come le Olimpiadi di Filosofia o di Matematica,
per i quali organizza corsi di approfondimento davvero interessanti e che, nel mio caso, sono risultati decisivi
per la scelta del corso di Laurea.
 Ragazzi, la scelta del Turrisi Colonna potete prenderla ad occhi chiusi!”
                                                                                                        Un turrisino

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Sistema duale Un nuovo modo di vedere la scuola - Turrisi Colonna
Concerto natalizio dell’Orchestra Sinfonica del Liceo musicale
                         Turrisi Colonna
                                                   Sarà stato l'effetto della magia natalizia, il clima festoso, o
                                                    la dolce musica ad aver permesso per il secondo anno di fila,
                                                    l'organizzazione e la portata a termine del concerto natalizio
                                                    tenuto nella Sala Consiliare del comune di Catania. Concer-
                                                    to eseguito dall'orchestra sinfonica del Liceo Musicale "G.
                                                    Turrisi Colonna", composta da oltre 40 elementi selezionati
                                                    tra le eccellenze dell'istituto, guidati e diretti dal maestro
                                                    Fabio Raciti, docente di violino dell'istituto nonché direttore
                                                    d'orchestra.
Tra i musicisti, spicca la presenza di diverse figure professionali, tra cui: La docente di canto Stefania Pisto-
ne, seguita dalle sue alunne, il docente di contrabbasso Carmelo La Manna, i coniugi Melania e Gioacchino
Pantò, rispettivamente violoncellista e violinista ed il docente di violino Giuseppe Almirante.
Ed è grazie alla repentina organizzazione, che a distanza di due giorni l'uno dall'altro, si sono tenuti due
concerti nell'aula consiliare del comune di Catania, offerti dal consiglio comunale presieduto dal presidente
Giuseppe Castiglione, condivisi dal sindaco Salvo Pogliese e dall'assessore alla cultura Barbara Mirabella.
Spicca inoltre tra il pubblico, la presenza del preside dell'istituto statale "G Turrisi Colonna", Emanuele
Rapisarda, e della ex preside dell'istituto nonché presidente della Onlus che porta il nome dello storico liceo,
Annamaria Di Falco.
Il concerto oltre ad intrattenere fa parte di un progetto atto alla rivalutazione della musica classica tra i giova-
ni, con l'esecuzione dei più celebri valzer viennesi di Johan Strauss tra cui “An Der Schonen Blues Donau”
e “Fruhlingsstimmen”, “Tritsch Tratsch Polka”, la celebre “Marcia di Radetzky” ed un nutrito repertorio di
stampo italiano composto da brani di Giuseppe Verdi e Gioacchino Rossini.
Impossibile non citare l'esecuzione del celebre “Duetto buffo dei due gatti” (di Rossini) eseguito dall'orche-
stra e da due alunne di canto del nostro Istituto: Claudia Pulvirenti e Serena De Maria.
Non poteva di certo mancare, infine, un nutrito repertorio di canti e brani a tema natalizio tra cui
“Adesre Fideles”, “White Christmas”, “Holy Night”..
Il concerto ha riscosso, per la seconda volta, un elevato successo rendendolo un progetto effettivo prolungato
nel tempo. La gente ha adorato lasciarsi trasportare dalle dolci note tanto da lasciare indietro ogni preoccupa-
zione e farsi cullare dall'armonia presente in quella sala per poco più di un'ora.
Infine ricordiamo l'appello presentato dal preside Emanuele Rapisarda riguardo le condizioni logistiche del
liceo, “migliorarle sarebbe un giusto ringraziamento nei confronti di alunni e docenti che tanto hanno fatto
per portare a termine questo e tanti altri progetti”.
                                                                                              Leonardo Pedicone 5 BM

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Sistema duale Un nuovo modo di vedere la scuola - Turrisi Colonna
Ossimoro
N    on ho più niente da dirvi.
Credo sia inutile parlare di cose futili,
non necessarie. Ci sono un miliardo di
problemi a questo mondo ma continu-
iamo a fare gli egoisti: continuiamo a
parlare di alcool, fumo, foto da posta-
re, uscite, partite di calcetto, musica ed
in sintesi facciamo di tutto per dimen-
ticarci inconsapevolmente di chi ci
ospita. Perché siamo dei codardi,
perché non riusciamo a dire che è
colpa nostra. È inutile che ci lamentia-
mo del Governo, delle condizioni
climatiche, economiche, razziali,
e qualsivoglia situazione attuale. Va tutto verso un'irrimediabile fine: la nostra. Non parlo solo
della vita sulla Terra: troveremo sicuramente un altro pianeta da distruggere; parlo della nostra
umanità: siamo naturalmente progettati per autodistruggerci.
Ci sono guerre e proteste in tutto il mondo: Francia, Catalogna, Venezuela, Brasile, Cile, Libia,
Egitto, Turchia e Kurdi, Siria, Israele e Palestina, Kazakistan, Iran e USA, Iraq, Russia e Ucraina,
Cina e Hong Kong. L'Africa è distrutta dalle guerre civili, l'Asia altrettanto, il Medio Oriente non
ha mai smesso. E qui non siamo di certo dei santi: l'Europa in passato ha massacrato intere popola-
zioni.
Cosa voglio dire con questo? Che esistono buoni e cattivi ma che non si può sempre oggettivamen-
te distinguere chi è buono e chi è cattivo; che DI SOLITO (e non sempre), i buoni sono gli oppres-
si, la minoranza (Hong Kong e campi di concentramento in Cina).
QUAL È IL PUNTO?
Che noi non stiamo facendo niente. Stiamo qui inermi, davanti alla nostra TV, ai cellulari e alla
vita di tutti i giorni pensando "almeno lasciateci tranquilli", mentre moriamo lentamente sotto i gas
serra, le troppe tasse, le troppe ingiustizie ed il sistema che non funziona. Però poi ci lamentiamo
che le cose non vanno, che muoiono un miliardo di animali in Australia e milioni di persone in
guerra, o semplicemente per una litigata finita male, droga, alcool e le cose più stupide. Lamentia-
moci! Ora che possiamo farlo. Moriremo lamentandoci.
Anche qui ci sono proteste, senza dubbio: il 12 ci sarà un presidio per lo smantellamento di Sigo-
nella; più volte ci sono state manifestazioni NOMUOS e anni fa siamo riusciti a fare smantellare
Comiso. Ci sono state persone che hanno lottato per la giustizia e per i propri ideali, come Falcone
e Borsellino, ma sapete qual è la differenza tra questi eroi e la massa? Loro vogliono giustizia
senza nulla in cambio, vengono ricordati; le persone normali (la massa) si crogiolano nella nostal-
gia dei bei tempi in cui qualcun altro faceva al posto loro, ma non si scomodano a continuare quel
lavoro. Io sinceramente... Se proprio devo morire, preferisco morire lottando.
                                                                                      Gabriele Amore 4A

     Il prossimo numero uscirà giorno 20 Febbraio Invia il tuo articolo entro il 14 Febbraio

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E sono di nuovo qui
    Silenzi
                                                                  Ho l’oceano in testa
     Silenzi che sovrastano il mio dolore,                        un mare di ricordi
     Oceani di lacrime                                            stiamo cadendo giù
     Cuore, zolle aride                                           in profondità
     Che ormai popolano le nostre anime                           comunque vada non lasciare la mia mano
     Occhi lucidi cristallini come le acque                       dicevi che il nostro amore avrebbe resistito a
     Illuminati da un raggio di Sole.                             tutto
                                                                  allora perché non sei qui?
                               Claudia Prato 3 AL
                                                                                                    Domenico Manola, 4C

       L’angolo della poesia ha bisogno di TE. Spedisci alla redazione di colonnaportante una tua poesia inedita
                        o una poesia che ti ha colpito, in italiano o in lingua, e un tuo commento.

Lui                                                               Il tuo nome
Lui è stato l'unico capace di mostrarmi che                       Ciao,
l'amore può ferire,                                               come stai?
ma può anche salvare.                                             è tanto che non parliamo
Che il primo è importante,                                        è tanto che non ti sento
ma il secondo può esserlo tanto quanto.                           lamentarti dei tuoi capelli la mattina
È stato l'unico capace di guarire le ferite                       o delle ore di sonno che hai perso
lasciate dagli altri,                                             per colpa di quei pensieri che la notte ti
di farmi battere di nuovo il cuore.                               tengono sveglio
È stato il primo, dopo anni, a cui ho dato                        è tanto che non vedo i tuoi occhi brillare
la fiducia,                                                       di fronte ai miei
il cuore in mano.                                                 è tanto che non fumiamo insieme
E il primo, dopo anni, che non l'ha spezzato,                     su quelle panchine isolate
ma ricucito.                                                      a parlare dei nostri sogni
                                       Ludovica Portale 4C        è tanto che non ti sento ridere
                                                                  davanti a quelle cose che solo noi potevamo
                                                                  capire
                                                                  e sentirti dall’altra stanza

                                                                                                 Syria Grasso, 4C

                                                        11
Giulia Russo 4CL
                 Ž
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                                                          L’Orchestra Sinfonica del Liceo Musicale Statale G. Turrisi Colonna
                                                            diretta dal Maestro Fabio Raciti
                                                                         musiche di
               Bellini - Mozart - Caccini - Verdi
                                         Soprano Marzia Catania
                       Mezzosoprano Patrizia Perricone
                 ­€€‚                 Baritono Salvo Todaro
                              ƒ

                            
          „
           
                                                          Domenica       2     Febbraio
                                                          Salone dei Ricevimenti “V. Bellini”
                                                                                                 2020       ore   11:00

                   †‡                                        Palazzo degli Elefanti, Catania
         ˆ ‰Š Š     Š ‰Š       ‹Œ                                                               ingresso libero

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 La redazione                                                Hanno scritto in questo numero
   Caporedattore e grafica Prof.ssa Stefania Di Maio      Alunni: C. Prato, A. Toscano, S. Grasso, L. Portale,
   Vicedirettore    Gabriele Amore                        D. Portale, G. Amore, Leonardo Pedicone.
   Redattori e             N. Salvo
                    A. Fragalà - Claudia Marletta         Prof.ssa: M. Scordo, S. Di Maio, A.Caponetto
   collaboratori    A. Nigito - Giulia Russo              ringraziamo per l’intervista: Samuele Castorina.
                    S. Grasso - R. Toro - C. Prato

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