Assemblea Focolari Italia 2020
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Assemblea Focolari Italia 2020 Modalità nuove a prova di COVID per l’appuntamento del Movimento in Italia. Spirito di famiglia sperimentato al di là delle distanze. Dal 17 al 19 Aprile il Movimento dei Focolari in Italia si è riunito – virtualmente – per l’Assemblea nazionale che precede, da Statuto, l’Assemblea Generale chiamata sì a rinnovare le cariche, ma soprattutto a tracciare un bilancio del mandato e le linee guida per i prossimi anni. Date le circostanze eccezionali, in piena crisi COVID19, le originali modalità di svolgimento sono state così approvate dal Dicastero dei Laici, Famiglia e Vita, e oltre 1300 partecipanti si sono ritrovati online. Una famiglia composita: dai più anziani che hanno familiarizzato con la tecnologia, ai giovani; dai religiosi, sacerdoti e un vescovo alle tantissime famiglie, ai rappresentanti delle varie espressioni dei Focolari presenti in Italia: Economia di Comunione, Movimento Politico per l’Unità, Città Nuova, dialogo ecumenico, interreligioso, con i non credenti, per citarne qualcuna. Maria Voce, al momento della convocazione dell’Assemblea generale, in un video collegamento internazionale (il 1° Febbraio scorso) aveva invitato tutti a intensificare l’amore reciproco, e invocare lo Spirito Santo per avere “luce nella visione e audacia nell’attuazione”, parole chiave che hanno dato l’incipit anche all’Assemblea italiana, tra le ultime a svolgersi dopo altre nelle varie parti del mondo.
L’Assemblea comincia sulla scia della partenza improvvisa per un’altra Vita di Silvano Gianti, focolarino, giornalista, nella notte del 15 aprile. A Genova, dove viveva da diversi anni, sono in molti a considerarlo come il proprio migliore amico. E qualcuno come un secondo padre. Per tanti poveri, soli ed emarginati è la mano tesa che ti aiuta a rialzarti. Nei tre giorni si alternano le parole della fondatrice – col suo dono di profezia per gli anni che le seguiranno, e in particolare sull’eredità che lascia alla sua famiglia spirituale, l’esercizio di una vita “con Gesù in mezzo” – a condivisioni profonde di questo popolo nato dal Vangelo, alle prese come tutti con le fragilità, le omissioni, i limiti che ci caratterizzano. E col desiderio profondo di convertirsi e ricominciare. Il dolore abissale in cui siamo immersi ne dà l’occasione. Tante le esperienze dirette e indirette legate alla crisi sanitaria, all’impatto del virus sul proprio corpo, al vivere per i fratelli e le sorelle che incontriamo sul nostro cammino. E arrivano così una richiesta di perdono da chi si è trovato faccia a faccia con la morte; la cronaca da una rianimazione Covid, con lo stupore di poterlo ancora raccontare dopo essersi ritrovato sotto il respiratore; per qualcuno il pensiero dei genitori anziani, soli e lontani. “Vivo ogni giorno come il primo e come l’ultimo di questa pandemia”, dice suor Carla. C’è chi avverte il tempo presente come “un tempo supplementare per ritornare al vero senso della vita”. In un’assemblea ci si mette anche al lavoro, e quindi non mancano gli interrogativi su come chi aderisce allo spirito dei Focolari riesca ad incarnarlo sul serio. Su un punto c’è consenso: il salto dal “modello organizzativo e
dell’efficacia” all’ascolto dello Spirito Santo, che poi suggerisce strade da percorrere e metodi da seguire, sapendo che in questa spiritualità il primo e unico metodo è proprio la presenza di Gesù tra i suoi, da Lui promessa dove splende l’amore reciproco. “Questo ritiro sembra sia entrato nelle case”, hanno detto in tanti. Quel clima di sacro, di raccoglimento, che spesso i partecipanti sperimentano negli incontri presso il Centro Mariapoli di Castelgandolfo, lo si è vissuto anche a distanza e mediato tecnologicamente. Ma ugualmente efficace. Questo appuntamento, come tanti altri, avrebbe infatti dovuto svolgersi presso la sede dei Castelli Romani. La contingenza lo ha reso impossibile, con conseguenze sulla sostenibilità di una struttura così grande. Per questo si è avviata anche una comunione dei beni straordinaria – a partire dai risparmi effettuati sui viaggi e sulla permanenza – sia per il Centro Mariapoli che per le persone in necessità a causa della crisi. Arriva l’invito a vivere con docilità i ruoli che di volta in volta ci vengono richiesti: a volte in prima linea, a volte in mezzo, a volte nelle retrovie, tutti ugualmente importanti. Qualcuno si è collegato da oltreoceano, perché – in visita alle famiglie – non è potuto rientrare per tempo a causa delle restrizioni nei viaggi.
Marc St. Hilaire e Margaret Karram, consiglieri del Centro Internazionale, con uno sguardo particolare sull’Italia, hanno accompagnato l’Assemblea a cogliere le dinamiche del Movimento dei Focolari oggi: Ma con una premessa: Possiamo fare tutta la nostra parte e dare il nostro contributo, coscienti però che si tratta di un’Opera di Dio e che è Lui il Signore della Storia. È Lui il punto di partenza di queste dinamiche e al quale sempre dobbiamo ritornare. Sono stati assolti anche i doveri assembleari, con le votazioni (attraverso un sistema certificato di votazione online) di coloro che – insieme ai delegati Rosalba Poli ed Andrea Goller – rappresenteranno l’Italia all’Assemblea Generale dei Focolari – prevista per Settembre, anche se si sta riflettendo su nuove possibili date in base all’evoluzione dell’emergenza COVID-19. Il 18 aprile sono stati quindi eletti: Antonia Testa, medico ginecologo al Policlinico Gemelli di Roma; Sara Manfredi, assistente sociale a Brescia; Lucia Fronza Crepaz, pediatra e formatrice alla cittadinanza attiva in una scuola di preparazione sociale a Trento; Carlo Fusco, avvocato a Roma; Federico Viara, bancario a Bologna; Andrea Ponta, ingegnere a Cuneo. Le voci sono molteplici: oltre al gran numero di focolarini in senso stretto, ci sono anche i rappresentanti delle varie vocazioni, generazioni, e ambiti d’azione dei Focolari in Italia. L’appello di Luciana Scalacci incoraggia a non perdere
di vista, anzi ad approfondire, la profezia di Chiara, che ha fatto del dialogo tra credenti e non credenti un asse portante del Movimento dei Focolari. I giovani presenti, con una freschezza e una profondità rigeneranti, fanno apprezzare la bellezza della reciprocità tra generazioni. Anche loro in prima linea con tutti a raccogliere l’eredità di Chiara e viverla nel mondo di oggi. Presentano a tutti le attività della Settimana Mondo Unito 2020 (1-7 maggio #InTimeForPeace) e danno appuntamento al 1° maggio per “Now Loading”. Tra gli oltre 1300 collegati c’è anche Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona, che – riprendendo una riflessione di Piero Pasolini, focolarino della prima ora, e il Vangelo della Domenica della Misericordia – esorta a riconoscere Gesù che si mostra agli apostoli con le ferite della croce, con la sofferenza. Ad incontrare quindi nel mondo, nel buio, nel nulla, il Crocifisso-Risorto. Maria Chiara De Lorenzo
Jesús Morán: “Siamo (un) corpo. Una riflessione per questo tempo”. Rivedi la serata Serata webinar con sul tema “Siamo (un) corpo. Una riflessione per questo tempo” con commenti di Gianluca Falconi e Fernando Muraca, dal Polo Lionello. RIVEDI LA SERATA Social media ai tempi del Covid19 Vi presentiamo un contributo video sulle modalità d’uso dei social media in modo che siano sempre più espressione di attenzione nei confronti degli altri. Siamo tutti in isolamento sociale ma riceviamo in maniera esponenziale più messaggi, video, foto. Guardate questo video! http://www.focolaritalia.it/wp-content/uploads/2020/04/What sApp-Video-2020-04-07-at-13.38.19.mp4
Un salotto spalancato per tutta l’umanità CLICCARE QUI PER RIVEDERE Il Gen Verde in diretta streaming da Loppiano… #distantimauniti Riccardo, Anna, Cristian, Paola… e l’elenco non finirebbe più. Sono solo alcuni degli oltre 4mila fan che la scorsa settimana hanno seguito la diretta streaming del Gen Verde direttamente da casa loro. Non è questo il tempo dei concerti, gli assembramenti pubblici sono proibiti e così alcune domande diventano un chiodo fisso: come far sentire il sostegno a chi è solo, a chi sta vivendo questa epidemia in prima linea sul fronte, come essere portatori di pace e di speranza in questo contesto? Nasce così l’idea di “Live from Home Gen Verde”: le piazze e i palazzetti si trasformano nel salotto di casa. Gli strumenti ci sono: una chitarra, una tastiera, un flauto, i microfoni e… un computer per entrare in punta di piedi in tutte le case di coloro si collegano. Ma non si tratta di un concerto, bensì di un appuntamento un po’ straordinario: si canta, si raccontano esperienze di vita, si presenta il frutto della creatività di questo momento e… come diceva Beethoven “Dove le parole non arrivano… la musica parla”. In tempo reale ognuno da casa può esprimere un pensiero, lanciare un messaggio e letteralmente la chat esplode e non riesce a contenere la gratitudine e l’entusiasmo di tutti i
collegati dai 5 continenti. All’appello non manca nessuno: dall’Argentina alla Corea, dal Canada all’Ungheria, dall’Italia all’Australia. Improvvisamente, quasi un miracolo frutto della tecnologia, il salotto aperto a tanti diviene contemporaneamente un luogo intimo dove cantare e pregare sono sinonimi, dove festeggiare un compleanno e ricordare chi ha perso la battaglia contro il COVID-19 hanno la stessa importanza e tutto è un dono d’amore. “In questo ultimo tempo – racconta Colomba – sento tante notizie, non solo dalla tv, ma anche dai nostri vicini, familiari, ecc. Sono purtroppo notizie dolorose. Provo dentro tanta paura, preoccupazione, e anche un forte senso di impotenza… di non poter fare nulla per chi soffre. Mi chiedo “perché?, fino a quando?” Nei giorni scorsi, una mattina, mentre pulivo casa ho sentito dentro una voce: “tranquilla, se tu fai bene le piccole cose con amore lì dove sei, questo darà un contributo per sostenere l’umanità“. Un’esperienza semplice quella di Colomba che come le altre ragazze del Gen Verde cerca un senso al suo stare a casa, a sbrigare le faccende domestiche come tante donne in tutto il mondo “Da quel giorno la situazione non è cambiata tanto – continua Colomba – ma io posso cambiare il mio atteggiamento credendo che questo può cambiare il mondo”. Ecco allora la ricetta per trasformare le 4 mura di casa (che talvolta appaiono anche molto strette) in un salotto spalancato per tutta l’umanità, una ricetta tutta da provare e vivere.
E Colomba è già all’opera e tra una telefonata e un lavoretto di casa la sua esperienza è divenuta musica… pronta per essere condivisa durante la prossima diretta streaming di domani 3 aprile alle 16 (ora italiana). Un’occasione da non perdere. Basta collegarsi cliccando su https://youtu.be/NLsPTyuITu0 Tiziana Nicastro “Sulla via di Damasco” – RAI DUE: 100 anni con Chiara Lubich RIVEDI IL PROGRAMMA ROMA – Cento anni fa nasceva Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolari e profeta dell’unità dei popoli. Sulla Via di Damasco, domenica 8 Marzo, ore 8.45, Rai Due, dedica uno speciale alla vita e all’insegnamento di una donna di speranza e di carità, figura emblematica del XX sec.. Nello studio di Eva Crosetta, la presidente dei Focolari, Maria Voce, prima focolarina a succedere alla fondatrice. Durante la puntata, un repertorio di immagini e filmati in cui Chiara Lubich racconta la sua avventura umana e di fede, ma anche le testimonianze di chi è stato conquistato dal “sogno” di Chiara. A cominciare da Alfonso Di Nicola, focolarino, impegnato a ridare dignità a carcerati emarginati; poi, quelle di Klemens e Michele, imprenditori che hanno fatto la scelta dell’economia di comunione. Lo spirito che anima il loro operato è quello tipico del focolare: “essere famiglia” nel mondo. Un programma di Vito Sidoti, con la regia di Marina Gambini.
(C.S. SULLA VIA DI DAMASCO/RAI DUE) Per un Patto educativo globale: diretta streaming da Castel Gandolfo Sabato 22 febbraio dalle 15 alle 16,30 da Castel Gandolfo sarà trasmesso in diretta streaming un incontro con giovani, esperti e addetti ai lavori per approfondire il tema del patto educativo in attesa dell’evento del 14 maggio in Vaticano promosso dal papa. Un appuntamento organizzato nell’ambito dell’incontro annuale del Gruppo editoriale Città Nuova. Il focus consentirà di approfondire l’importanza dell’educazione reciproca e del dialogo tra generazioni, al fine di «promuovere insieme e attivare, attraverso un comune patto educativo, quelle dinamiche che danno un senso alla storia e la trasformano in modo positivo», come indicato dal papa. Per diventare, ciascuno, protagonista consapevole di questa alleanza, «facendosi carico di un impegno personale e comunitario, e coltivare insieme il sogno di un umanesimo solidale». L’articolo proviene da Città Nuova
TIME to DARE – La piattaforma E-GIVE Tutto nasce dall’invito di Mons. Giovanni D’Alise rivolto ai giovani nell’ottobre scorso: impegnarsi affinché i sogni si trasformino in opere; essere cristiani che si “sporcano” le mani. C’è chi, allora, propone di fare qualcosa di concreto: realizzare una piattaforma digitale della solidarietà che non sia social bensì sociale, che metta al centro le persone e la loro dignità, che sappia soddisfare i desideri e i bisogni di chi è in difficoltà, mettendoli in rete con chi invece sceglie di donare qualcosa di per sé superfluo. Caserta. Belvedere di San Leucio: team di coordinamento La Fondazione Mario Diana, la Diocesi di Caserta e la Caritas hanno così voluto dare vita a un ambizioso quanto mai interessante progetto che prende il nome di Time to Dare,
progetto che ha saputo riunire tante realtà diverse sul territorio le quali, ognuna con le proprie specificità, hanno voluto contribuire alla riuscita del doppio appuntamento che si è concretizzato in un Hackathon digitale, il 17 e 18 gennaio ospitato nella sede di 012Factory, e un Forum di discussione, svoltosi il pomeriggio del 22 gennaio presso il meraviglioso complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, a Caserta. Una data, questa del 22 gennaio, non scelta a caso. I promotori infatti hanno voluto che la giornata clou dell’evento ricadesse proprio nel giorno del Centenario della nascita di Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari, colei che ha fatto nascere l’economia di comunione e promosso, per prima, la cultura del «dare». Caserta. Belvedere di San Leucio: tavolo relatori La realizzazione dell’evento è stato possibile anche grazie al
contributo della BCC Terra di Lavoro, che ha sposato in pieno il valore sociale dell’iniziativa.Un doppio appuntamento che ha avuto l’obiettivo di realizzare un prototipo di piattaforma digitale che, strutturata sul modello dei tradizionali e- commerce, consenta nel principio della gratuità di donare beni materiali e non solo. “Dare” è, infatti, una delle parole chiave di questo progetto e così, la piattaforma web che è stata immaginata durante l’hackathon si chiamerà E-GIVE, acronimo inglese che sta per economia del dare. Il titolo TIME to DARE – dall’inglese tradotto “è tempo di osare”, ma in italiano può essere letto anche come “è tempo di dare” o “da dare” – ha pertanto un molteplice valore semantico per un progetto fatto di condivisione, solidarietà e tecnologia. L’hackathon si è concretizzato in una maratona informatica di 24 ore che ha visto la partecipazione di sette team composti da developers, programmatori, grafici, studenti in scienze sociali ed economiche. Il loro compito è stato quello di presentare una proposta di piattaforma che avesse, oltre all’aspetto meramente tecnico, una sostenibilità sociale e ambientale che, potesse valorizzare il concetto del dono, promuovendo l’economia cir- colare, in modo da permettere di recuperare e dare nuova vita a beni ancora utili e favorire la riduzione della quantità di rifiuti destinati allo smaltimento.
Team Givekit A vincere, seppur di pochissimo rispetto alle altre proposte, è stata quella del gruppo GiveKit, che ha saputo convincere la giuria attraverso una proposta molta articolata e il racconto di una storia che nasce da un antico detto popolare: “Fa ‘o bbene e scuordate”. Il gruppo ha avuto così l’opportunità di presentare il proprio lavoro al Forum svoltosi, come detto, presso le sale del Belvedere di San Leucio, messe a disposizione dal Comune di Caserta, ente patrocinante dell’evento, con la partecipazione di oltre cento persone che hanno avuto modo di confrontarsi su economia sociale, condivisione, dono e solidarietà; un vero e proprio laboratorio di idee, esperienze, pensieri, proposte e domande rivolto a tutti gli operatori sociali che si occupano di povertà e a coloro che amano i valori della pace, della fraternità universale, della solidarietà, della sostenibilità ambientale, prevalentemente giovani che credono in una cultura economica improntata alla comunione, alla gratuità e alla reciprocità.
La particolarità e il punto di forza del Forum è stata sicuramente la massiccia presenza di giovani e soprattutto la composizione del team di coordinamento dell’evento costituito da giovanissimi, ragazzi e ragazze provenienti oltre che da Caserta anche da Roma, Napoli e Padova. Negli ultimi due mesi si sono riuniti per organizzare in ogni dettaglio la tre giorni casertana. I giovani delle organizzazioni partner del progetto come Movimento dei Focolari, Azione Cattolica, AGESCI, Rete Salesiana, Centro Sociale ex Canapificio e progetto Policoro Caserta, hanno messo in campo la loro creatività e hanno dato vita a un pomeriggio molto intenso. Al tavolo dei relatori spiccava la presenza di cinque giovani – maggioranza donne – tutti studenti: una psicologa, un’educatrice sociale, uno sviluppatore informatico, un ingegnere aerospaziale, una prossima laureata in giurisprudenza. Sono stati loro a moderare sapientemente non solo la plenaria ma anche i due laboratori chiamati creattivi nei quali si chiedeva di portare proposte concrete per migliorare e dare uno slancio alla piattaforma E-GIVE. Ad accompagnare in questo percorso i partecipanti al Forum è stata Alessandra Smerilli, professoressa di economia politica alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di Roma, ente universitario tra i principali partner di Time to Dare. Una presenza importante quella di Suor Alessandra, che ha saputo offrire spunti di riflessione interessanti al dibattito, sottolineando la forza del pensiero dei giovani, così come ha fatto anche Papa Francesco convocando ad Assisi il prossimo 26 – 28 marzo 2000 giovani da tutto il mondo per dare vita all’evento The Economy of Francesco, di cui Time to Dare ha avuto l’onore di essere uno degli eventi preparatori. di Marco Miggiano da: il Poliedro anno 5 n.1
La piattaforma E-GIVE Il compito era arduo. Realizzare in 24 ore un prototipo di piattaforma web che coniugasse dono, gratuità, comunione e riciclo. Francesco Tirsi, Gaia Moscatelli, Emilio Apuzzo e Paolo Baldo Luchini, del gruppo Givekit, uno dei sette team partecipanti all’hackathon EGIVE, ci sono riusciti e sono andati anche oltre, stupendo con una presentazione ricca di
emozioni i convenuti al Forum dei giovani presso il Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio a Caserta, il 22 gennaio scorso. La soluzione offerta è una classica situazione win-win, in cui vincono tutti. Il sito è diviso in 5 sezioni: una che spiega la filosofia, una rivolta alle persone che desiderano donare, una per chi ha bisogno, una per chi vuole aiutare il progetto e rendere disponibile il proprio tempo (questa pensata volutamente molto semplice, per dare modo a persone meno avvezze alla tecnologia di potersi registrare) e una con i contatti e un form per comunicare se ci fossero dubbi su come usare la piattaforma. Team finalisti hackathon L’idea mira a inserire nella nostra società persone in situazioni svantaggiate, dandogli la possibilità di imparare
un lavoro o reinserirsi nel tessuto sociale. Mira a dare una nuova occupazione anche ai pensionati, che hanno molto da insegnare e sono spesso ingiustamente ignorati. Mira a creare un tessuto sociale più unito ricostruendo un punto di aggregazione intorno agli oratori e ai circoli, sparsi sul territorio, i quali stanno perdendo il proprio ruolo naturale di punti di aggregazione sociale e che spesso hanno molti spazi vuoti e disponibili. Con l’utilizzo di una lista dei desideri che permetta di pre- notare gli oggetti, oltretutto, si ridurrebbero di molto i tempi di stoccaggio, si andrebbe direttamente da chi ha molto a chi a molto poco. Un video clip finale della presentazione del progetto sintetizza con immagini e parole la filosofia sottesa all’idea: integrazione, riciclo, rispetto, dignità. Viviamo in una società sempre più dedita al consumismo, una società sempre più povera di natura, di lavoro, di comprensione. Con questa piattaforma sarà possibile invertire questa decadenza e riscoprire l’altro termine, quello vero con cui indicare il significato originale di società, un termine che stiamo purtroppo dimenticando. Trasformare la società in comunità. Conosciamoli questi ragazzi. Fanno parte della Apple Developer Academy della Federico II di Napoli. Francesco: “ho deciso di trasferirmi a Napoli e iniziare l’Academy perché volevo imparare le tecniche che permettono di dare un impulso alla società. Da manager non mi occupavo d’altro che di comprare e vendere, non riuscivo a dare un senso alla mia vita”; Gaia: “sono un archeologo per amore e un designer per mestiere. All’Academy mi occupo di un progetto in collaborazione con una ONG indiana. Il suo scopo è quello di sostenere un’economia circolare in comunità rurali”; Emilio e Paolo – i due sviluppatori – stanno lavorando ad un’App per bambini non udenti in collaborazione con la scuola Smaldone di Napoli. Sembrano avverarsi le parole della Scrittura «… i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni» (Gioele 2,
28). di Elpidio Pota Segretario generale della Fondazione Mario Diana Il video di presentazione del progetto vincitore dell’Hackathon E-GIVE di Time to Dare, realizzato dal team GIVEKIT. Chiara Lubich: in primavera le riprese del film per Rai ed Eliseo Fiction. Il 24 gennaio 2020, è stato dato l’annuncio da parte di Rai Fiction e di Luca Barbareschi, produttore per Eliseo Fiction, dell’avvio delle riprese del film su Chiara Lubich dal titolo “La vita si fa storia”, proprio nella giornata dedicata alla comunicazione, in cui Papa Francesco ci esorta a riflettere su “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). In questo inizio d’anno, in cui tutto il Movimento dei Focolari celebra il centenario della nascita della sua fondatrice, risulta particolarmente significativa la proposta di un TV movie su Chiara Lubich, che verrà realizzato in primavera nelle città di Trento e Roma, per la regia di Giacomo Campiotti. Riportiamo il comunicato stampa: Rai Fiction presenta
Chiara Lubich Una coproduzione Rai fiction – Casanova Multimedia COMUNICATO STAMPA Cento anni fa, il 22 gennaio 1020, nasceva a Trento Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Chiara è giovanissima quando, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, sente di essere chiamata a costruire un mondo migliore, un mondo più unito. Da allora si è posta l’obiettivo di costruire ponti tra gli uomini, a qualunque razza, nazione o fede religiosa appartenessero. La forza di una figura come quella di Chiara oggi è di farci guardare l’altro come possibilità, dono, portatore di un seme di verità da valorizzare e amare, per quanto distante possa essere. La fratellanza universale come presupposto di dialogo e pace. Il messaggio di Chiara non appartiene soltanto al mondo cattolico e la sua figura ha contribuito a valorizzare la donna e il suo ruolo anche e soprattutto al di fuori dell’istituzione ecclesiastica. Luca Barbareschi, produttore di Eliseo Fiction, e Rai Fiction sono orgogliosi di annunciare che sarà realizzato un tv movie su Chiara Lubich. La regia è affidata a Giacomo Campiotti. Le riprese si svolgeranno nella prossima primavera tra Trento e Roma. Roma, 24 gennaio 2020 Un papa…. Un uomo! di Francesco Mazzarella Fonte: http://www.paeseitaliapress.it/news_11110_Un-papa-Un-uo mo.html La sera del 31 dicembre 2019, in Piazza San Pietro nella rituale passeggiata tra la folla del Santo Padre una donna bloccando la mano di papa Francesco lo strattona, ed in una
reazione quasi istintiva il papa nel cercarsi di svincolarsi schiaffeggia la mano della signora e si allontana con faccia impensierita. In molteplici post apparsi sul web, si evidenziava il gesto del papa, additandolo come violento e poco rispettoso. Ho rivisto più volte il gesto, e l’espressione del pontefice immediatamente dopo, ho ascoltato con grande attenzione le “scuse” che il giorno dopo ha fatto durante l’angelus, ho percepito il tono della voce rotta, il profondo pentimento, e mi è sembrato uno dei gesti più grandi che questo papa abbia fatto sino ad oggi. Un papa, che ha sempre detto di essere un uomo, di essere un peccatore, di aver bisogno delle preghiere dei fedeli per riuscire ad essere degno del suo ruolo. Un Papa che, in questo gesto, a parer mio, ha dato un insegnamento importante. L’uomo Bergoglio si è spazientito, forse anche spaventato, ed ha reagito difendendosi, certo l’idea che ci hanno “dato” dei pontefici è sempre perfetta, del resto sono Gesù sulla terra, ma già da papa Giovanni Paolo II, che ha dato in pasto ai media la sua situazione di salute avvicinando il papa al popolo sofferente, questa perfezione è stata messa in discussione. Oggi questo gesto se pur non deciso, ma istintivo avvicina l’idea che abbiamo del papa, alla reale umanità dell’uomo. Un gesto che nasce dall’imperfezione dell’uomo, che pur essendo un papa rimane uomo. Un gesto che mi ha fatto vedere la fragilità dell’essere umano, che per quanto tenta di essere amore, a volte cade nella trappola del male. Mi dispiace, e mi sembra di averla colta nelle parole e nell’atteggiamento di scuse durante l’angelus, la grande sofferenza di Francesco, ma anche la bellezza del suo essere umano. Ovviamente non vi è alcuna scusante del gesto, e credo che sia rimasto segnato nell’anima del pontefice, i media a breve scorderanno il fatto, ci saranno altri ben più gravi
fatti che attireranno la loro attenzione. Ma sono certo che nel profondo, nel cuore di Francesco, sarà inciso per sempre la sensazione ed il dolore di questo momento. Sicuramente questo lo aiuterà a rimanere umano, a rimanere umile, ma sono certo che aiuterà anche noi, in qualsiasi ruolo ci troviamo, ad essere più attenti e più umili affinché anche noi, nei nostri errori, saremo capaci di chiedere scusa e ricominciare, e magari proprio come il papa riusciremo a chiedere aiuto. Documentario: “Chiara di Trento: i primi passi” In questo Documentario inedito, Marco Tecilla, il primo giovane che seguì Chiara Lubich fin dal 1945, ci conduce nei luoghi più significativi di Trento legati a Chiara e la nascita del Movimento dei Focolari. I siti visitati fanno da sfondo agli episodi fondanti, presentandoli nel contesto storico e geografico della Trento del tempo. I testimoni intervistati e i ricordi di Chiara, arricchiscono la narrazione degli eventi accaduti tra il 1920 e il 1944. L’itinerario si conclude con la visita virtuale in 3D del primo focolare di Piazza Cappuccini. I DVD si possono trovare: a Trento, al Centro Mariapoli di Cadine, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo, al Centro del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa e nella cittadella di Loppiano.
Trento – Inaugurazione della Mostra internazionale “Chiara Lubich città mondo” Aperte a Trento le celebrazioni dei 100 anni dalla nascita della fondatrice dei Focolari. La Provincia autonoma ha assegnato a Maria Voce il “Sigillo di San Venceslao” “Chiara Lubich, Città Mondo” è il titolo della mostra che il 7 dicembre, è stata inaugurata alle “Gallerie” di Trento, un evento che ha aperto il Centenario della nascita della fondatrice del Movimento dei Focolari. La mostra, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica italiana, è promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con il Centro Chiara Lubich. Il Direttore della Fondazione Museo storico, Giuseppe Ferrandi, ha introdotto e coordinato gli interventi della giornata inaugurale dalla quale è emersa la figura di Chiara Lubich, quale personalità di grande respiro, con profonde radici in terra trentina, nella sua storia, cultura e tradizioni, ma che, attraverso il suo carisma, ha saputo parlare un linguaggio universale; ha superato ogni frontiera, geografica e culturale, per portare un messaggio di pace e fraternità. La mostra offre un percorso coinvolgente e interattivo, che accompagna il visitatore a conoscere Chiara Lubich, con l’invito ad impegnarsi nell’oggi per continuare a concretizzare quei valori che hanno contrassegnato la sua vita. continua a leggere sul sito focolare.org
Copyright – Domenico Salmaso Siti Web: http://centrochiaralubich.org/it/ https://www.focolare.org/ Facebook: https://www.facebook.com/focolare.org/ Twitter: https://twitter.com/Focolare_org Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCpYsNQddFrQiF4vHcedSdpA
Il film su Santa Scorese vince alla Festa del Cinema di Roma Forse in pochi se lo aspettavano. “Santa subito”, il film di Alessandro Piva ha battuto tutte le previsioni e ha ricevuto proprio a conclusione della rassegna cinematografica della Festa del Cinema di Roma il Premio del Pubblico. Racconta la drammatica storia di Santa Scorese, una giovane di Bari, che si conclude con la sua morte avvenuta nel 1991 per mano omicida da parte di un uomo che l’aveva perseguitata per tre anni. E proprio questa storia, purtroppo attualissima, ha colpito gli spettatori nella affollatissima sala Petrassi, dell’Auditorium del Parco della Musica, che hanno risposto con un lunghissimo applauso alla fine del film, quasi un doveroso e profondo omaggio a Santa e alla sua famiglia. All’anteprima erano presenti infatti, oltre il regista e i suoi collaboratori, anche la famiglia di Santa: i genitori, la sorella Rosa Maria, le amiche storiche… A quasi 30 anni dalla sua scomparsa, le lacrime della madre di Santa, Angela, ci mostrano in tutta la sua durezza il dolore ancora vivo in lei e nella sua famiglia.
Sarebbe la prima vittima di stalking in Italia e oggi su di lei è aperto un processo di beatificazione per presunto martirio. “Santa faceva parte del movimento dei Focolari e delle missionarie dell’Immacolata padre Kolbe, frequentava la Chiesa, andava a messa ogni mattina”, racconta Rosa Maria Scorese nel film, “le piacevano le canzoni del Gen Verde e del Gen Rosso”. I titoli di coda del film sono dedicati alle donne vittime della violenza e “ai sopravvissuti” a questa tragedia che si poteva evitare. Si spengono le luci sulla Festa del Cinema ma non si spegneranno su questa straordinaria e incredibile giovane. Patrizia Mazzola A Teramo per il CnDay 2019: “Leggere insieme Città Nuova”. “Parola scritta – parola testimoniata”, il tema per la giornata dedicata alla rivista del Movimento dei Focolari, svoltasi nel carcere di Castrogno e nella Sala Polifunzionale
di Teramo. “Il 19 ottobre 2019, in numerose città italiane, si è svolto il Città Nuova Day, evento collegato alla lettura e diffusione del mensile Città Nuova . “Da come guardi il mondo tutto dipende”, questo il titolo dello spot di quest’anno. Città Nuova, infatti, vuole abbracciare le differenze e cogliere prospettive insolite mettendo in luce il positivo esistente nelle storie e nelle coraggiose iniziative di tante persone e associazioni che agiscono per il bene comune. A Teramo due sono stati i momenti del CN Day: al mattino presso la Casa Circondariale di Castrogno per i detenuti, gli operatori ed i volontari; nel pomeriggio presso la Sala Polifunzionale della Provincia. Il tema della giornata è stato: “Parola scritta – Parola testimoniata” svolto da Ezio Aceti, noto psicoterapeuta. L’associazione “Il raggio”, espressione del Movimento dei Focolari, ha sostenuto l’intera organizzazione. Sulla scia di rapporti costruiti nel tempo, in particolare con la responsabile dell’area trattamentale Elisabetta Santolamazza, è nato il progetto “Leggere insieme Città Nuova”. Da tre anni si fanno incontri settimanali con i detenuti e, da alcuni mesi, anche per la sezione femminile, con la preziosa collaborazione di Teresa Di Bernardo, direttore dell’Ufficio Locale Esecuzione Penale Esterna. La lettura di alcuni articoli, liberamente scelti, e il relativo dialogo tra volontari e detenuti, danno vita a un
processo per cui, dai contenuti dell’articolo, si attiva un confronto che riconduce alla dimensione esistenziale, una rivisitazione del proprio vissuto, riaccendendo in loro il desiderio di riannodare i fili spezzati della propria vita. Le tre parole che più caratterizzano il progetto sono: “incontro – ascolto – racconto” che spesso stimolano alla scrittura con la personale rielaborazione e interpretazione. Protagonisti della mattinata sono stati i detenuti e le detenute, i quali attraverso la lettura dei loro elaborati hanno coinvolto emotivamente i presenti. Gli stessi sono stati ripresi da Ezio Aceti che, nel suo articolato intervento e nel successivo partecipato dibattito, ha focalizzato la generale attenzione di tutti sul valore e sulla dignità di ogni persona. Le note degli EIS, band del territorio, hanno accompagnato l’intera mattinata da loro conclusa con il brano “Mai soli” (Progetto 1) in vera sintonia con il contesto. A fine mattinata una detenuta, che aveva donato la propria esperienza relativa ai figli, così ha scritto: “Oggi per me è stato un giorno speciale, difficile ma speciale. Grazie alle volontarie dei focolari ho tirato fuori il sentimento più doloroso che ho dentro. Grazie a loro sono riuscita a parlare ma soprattutto sono stata ascoltata.” Nel pomeriggio numerosi i presenti di ogni età, insieme ad alcuni detenuti autorizzati, hanno animato a poco a poco la Sala Polifunzionale, mentre in contemporanea in 50 città d’Italia i lettori del mensile dei Focolari si sono ritrovati attorno ai tanti temi che approfondiscono sul quotidiano on line, sui libri e sulle riviste, illustrando varie attività, presentando iniziative culturali. Oltre agli interventi dei detenuti, il programma ha previsto la partecipazione del giovane Alhagi Gaye, un giovane diciannovenne del Gambia, arrivato in Italia con passaporto umanitario che, tramite una rete di solidarietà organizzata da varie Associazioni (AMU e AFN).
L’intervento di Ezio Aceti, sostanziato da una profonda e poliedrica competenza ed ispirato al pensiero e alla vita di Chiara Lubich, ha incantato la platea per più di un’ora centrando l’attenzione sul potere della parola e sulla sua incredibile capacità di risanare, confortare, costruire ponti e non muri. Parola che gli articoli della rivista Città Nuova cercano di diffondere con serietà e professionalità. Scrive Lina: “Mi sono resa conto, semmai ce ne fosse bisogno, di quanti errori si fanno con le parole, quanto dolore s’infligge, e quanto ne subiamo, ma la cosa bella è che possiamo ricominciare… ricominciare daccapo, senza vergognarci, senza mai perdere la speranza di diventare persone migliori, positive ed accoglienti, motivate a fare del bene.” Brani musicali eseguiti alla tastiera da Chiara Ciafardone hanno impreziosito i momenti di riflessione.” Gli amici di Città Nuova
Città Nuova day: in streaming per l’Italia Sabato 19 ottobre si è volto il Città Nuova day, una giornata nella quale, in numerose città d’Italia i lettori del mensile dei Focolari si sono ritrovati attorno ai tanti temi che approfondiscono sul quotidiano on line, sui libri e sulle riviste. 20 eventi in contemporanea. 12 le città in diretta streaming. Oltre 50 i punti di ascolto per un’originale expo del bene comune nel Belpaese. Potete rivedere lo streaming a questo link: http://live.focolare.org/cnDay https://www.cittanuova.it/guardi-mondo-dipende/?woo_campaign=C N+day+2019&woo_source=newsletter&woo_medium=email&wv_email=ant oniolivero%40gmail.com “Solo cose belle”: un film emozionante ispirato alla vita delle Case Famiglia La Comunità Papa Giovanni XXIII è nata da un gruppo di persone, guidate da don Oreste Benzi, che ha scelto di vivere
la propria vita al fianco dei più poveri, degli “ultimi”, per dare loro una famiglia. È difficile spiegare attraverso le parole l’importanza della diversità, la bellezza della condivisione, il cambio di vita che si cela dietro la scelta di accogliere e fare volontariato. Ma oggi c’è un film che ci aiuta, si intitola “Solo cose belle” ed è una commedia emozionante ispirata alla vita delle Case Famiglia. Racconta dell’attenzione nei confronti del prossimo, del rispetto e dell’integrazione di chi viene considerato “sbagliato”. È un film pensato per i giovani, ma che fa riflettere anche gli adulti. Oltre ad attori professionisti, recitano nel film anche Ciccio e Marco, due ragazzi disabili che vivono in una Casa della Comunità. Si prevede l’uscita, in molte sale cinematografiche italiane, a partire dal 9 maggio 2019. Si possono trovare tutte le informazioni sul film e sulla produzione sul sito: www.solocosebelleilfilm.it Per la distribuzione contattare produzione@coffeetimefilm.it o il 3482488128, per accordi in merito alla promozione. Europa, è tempo di dialogo Su Facebook è partito un dibattito pubblico in vista delle prossime elezioni europee: www.facebook.com/Europetimetodialogue/ Leggi l’intervista ad Alberto Lo Presti, tra i promotori della campagna “Europe: time to dialogue” e direttore della rivista Nuova Umanità apparsa su Città Nuova online:
www.cittanuova.it/europa-tempo-dialogo/ Concorso fotografico “La fraternità in un click” I Giovani per un Mondo Unito di Cuneo organizzano il concorso fotografico “La fraternità in un click” per sostenere il progetto “Amicizie tra famiglie dell’Italia e del Medio Oriente”, un ponte di solidarietà che permette di aiutare alcune famiglie con difficoltà in Libano. L’iniziativa invita i partecipanti a sviluppare il tema della fraternità lasciandosi ispirare da queste parole pronunciate da Maria Emmaus Voce, presidente del Movimento dei Focolari al Genfest svoltosi a Manila nel luglio 2018: (…) se cambia il cuore dei presenti, allora il mondo comincia a cambiare. E il cuore cambia se si lascia penetrare dall’unico valore che tutti i giovani di ogni latitudine riconoscono come il più importante: l’amore! Cominciate quindi ad amare concretamente. Il primo passo non è quello delle azioni grandi, ma quello dei piccoli atti d’amore che fanno grande la vita e hanno il potere di cambiare il mondo e di incidere sulla società. Senza paura di dover fare chissà cosa, ma renderci vicini alla persona che ci passa accanto. Ciò vuol dire amare la cassiera del supermercato, prenderci cura del povero che ci chiede del nostro, imparare a farci il letto per amore del compagno di stanza, lavare i piatti per amore di chi ci mangerà dopo…
Come partecipare La partecipazione al concorso è aperta a tutti i fotografi non professionisti e senza limiti d’età. Ogni partecipante potrà inviare tramite email un massimo di una fotografia per ogni sezione in concorso ( a colori – bianco/nero) da allegare unitamente alla scheda di iscrizione debitamente compilata. Il costo d’iscrizione al concorso è di € 10,00 e come anticipato, parte del ricavato andrà a sostegno del progetto “Amicizie tra famiglie dell’Italia e del Medio Oriente”. Il pagamento potrà avvenire tramite Satispay (specificare come causale “Concorso fotografico fraternità”, nome e cognome del partecipante) al numero +393488464294 o consegnati in contanti a “Mobili Viale” – Via Roma 22 Cuneo oppure ad HobbyFoto –Corso Nizza 45 – Cuneo. La stampa delle fotografie è a carico dell’organizzazione. La consegna delle opere dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2018 all’email info@hobbyfotocerato.it e per conoscenza all’organizzazione babyii@hotmail.it specificando nell’oggetto “concorso fotografico fraternità” e il nome e cognome del partecipante. Maggiori informazioni, il regolamento e la scheda di iscrizione si trovano sul sito dell’Associazione Obiettivo Fraternità, che sostiene il concorso. Verso il 2020, centenario di
Chiara Lubich Il 2020, centenario di Chiara, è ormai alle porte: sarà un’occasione davvero straordinaria per la città di Trento, città natale, per la comunità dei focolari presente ed attiva in questa terra e per il Movimento in tutto il mondo. Proprio a Trento Chiara aveva usato la parola “occasione” per indicare tutte le circostanze esterne legate a date particolari che possono diventare una chance per contribuire all’ut omnes. L’evento potrà certamente assumere molteplici caratteristiche, ma alcune, già oggi, appaiono evidenti: la centralità della comunità di Trento che in questo evento vede la possibilità di rendere più vicino il sogno di Chiara di fare di Trento (come di tutte le città) una città, una “cittadella” dove si vive la fraternità universale; la possibilità concreta di progettare eventi e opere per la città di Trento, in stretta collaborazione tra Movimento dei Focolari e realtà presenti sul territorio, istituzioni civili e ecclesiali, associazioni sociali, culturali, storiche, Università; la presenza in Trentino di molte migliaia di persone, cattolici, cristiani delle diverse denominazioni, buddisti, indù, mussulmani, persone con un’ispirazione non religiosa, che da tutto il mondo verranno a visitare i luoghi dove il carisma dell’unità è scaturito, dove tutto ha avuto inizio. Significativo il luogo in cui si terrà, dal 7 dicembre 2019 al 20 settembre 2020, la mostra permanente su Chiara e la sua storia, voluta ed organizzata dal Museo Storico Trentino, con il supporto culturale del Centro Chiara Lubich: la “galleria di Piedicastello”, un manufatto in disuso, in periferia, recuperato come luogo di riscoperta e conoscenza della nostra storia. Una mostra analoga, ma con diversa prospettiva, sarà allestita a Primiero, luogo delle prime Mariapoli e di particolare ispirazione spirituale per Chiara e le sue prime compagne ed i
primi compagni. La mostra trentina diverrà, lo si annuncia già da ora, itinerante e troverà repliche in molte città del mondo. Per questi valori, che sono vivi in questa ricorrenza, il centenario non sarà una commemorazione fine a sé stessa, ma un’occasione per Trento di riscoprire le proprie radici, le radici di una città che ha dato i natali non solo a Chiara, ma a figure come don Guetti, iniziatore delle cooperative, come Alcide De Gasperi, Cesare Battisti, grandi politici italiani, don Dante, un prete per i poveri e tanti altri, mostrando nei fatti la sua vocazione di città di frontiera e di dialogo ecumenico e culturale. Vogliamo che la città di Trento possa essere fiera di Chiara, come Chiara lo è sempre stata della sua città natale. La comunità di Trento si prepara quindi ad un cammino che la vedrà collaborare con tutti, singoli e associazioni, fondazioni, mass media, personalità della cultura, università… Le diverse realtà della comunità si stanno già organizzando da tempo, secondo i diversi aspetti, per affrontare questa sfida. Un gruppo di coordinamento è punto di riferimento per tutta la comunità e tiene i fili delle diverse iniziative. Il Centro Culturale TrentUno si è assunto il compito di curare gli aspetti economici e i rapporti con le istituzioni. Trento Ideale Accoglie, la realtà che accompagna singoli e gruppi a visitare i luoghi che hanno visto la nascita dell’ideale dell’unità a Trento e Fiera di Primiero, si impegna per l’accoglienza e per tutti i servizi utili per visitare e conoscere la città ed il luoghi legati alla storia di Chiara. Il Centro Mariapoli di Cadine ha affidata la gestione dell’accoglienza e del soggiorno delle migliaia di persone che saranno a Trento da qui al 2020 ed ha già predisposto, tra l’altro, assieme a Trento Ideale Accoglie, un numero unico di prenotazione per l’accoglienza e le visite. Il gruppo di persone impegnate nel sociale e nel dialogo con la cultura contemporanea, chiamato Trento-Lab, ha in mano gli aspetti più strettamente culturali ed i rapporti con le diverse realtà esterne. Un gruppetto di persone si occupa del
rapporto con i mass media e della elaborazione e della diffusione di notizie e comunicati in merito alla ricorrenza. Ultima, ma non per importanza, la “banca delle preghiere”, l’organizzazione delle preghiere attivata da chi soffre o non può collaborare fisicamente che pensa… ad “ottenere i miracoli” necessari. In questo tempo, poco più di un anno, che sta davanti a noi, la famiglia di Chiara, è impegnata ad offrire a tutta la città, e non solo, il dono che Dio, attraverso il carisma dell’unità, ha elargito: in concreto si pensa ad un percorso di formazione alla cittadinanza attiva per la comunità del movimento, e per gli amici che vogliono aderire, ed un percorso di conoscenza e collaborazione con le realtà cittadine impegnate nella costruzione del bene comune. L’anno del centenario prenderà il via il 7 dicembre, data della inaugurazione della mostra, e continuerà con l’organizzazione di eventi e manifestazioni in coincidenza delle date più significative della vita di Chiara. Il Centro Mariapoli di Cadine sarà in tutto questo tempo a disposizione di tutta l’Opera nel mondo ed in particolare dei vari Centri Internazionali e delle diverse diramazioni del Movimento che apriranno, in momenti definiti, la loro realtà anche alla città. Così sarà, ad esempio, per l’incontro dei vescovi, per la scuola di impegno sociale e per i vari eventi promossi nell’ambito del dialogo con la cultura contemporanea che vedranno collaborare la comunità di Trento con tutte queste realtà e con le istituzioni locali. Fonte: http://www.trentoardente.it/
Città Nuova Fest a Teramo Aria di festa e di grande attesa fra i numerosi partecipanti al Città Nuova Fest, dai neonati di quattro mesi agli ultra settantenni, che sabato 10 novembre hanno invaso l’aula magna del Convitto di Teramo e le aule limitrofe. Lo spirito forte che ispira il lavoro costante e al passo coi tempi di Città Nuova ha preso forma puntando l’attenzione verso le emozioni da cui oggi il vivere dell’uomo e delle relazioni è mosso più che mai. Pur facendo un’analisi della situazione di crisi in cui viviamo, lo psicologo Ezio Aceti, con la sua caratteristica veemenza e passione, ha indicato nella stessa crisi la possibilità di crescita e nelle emozioni energie da sfruttare per alimentare solide relazioni. Tanti gli spunti per approfondire la conoscenza dei nostri bambini e poterli così amare veramente. Uno sguardo ampio sulla società civile e religiosa, non sono mancate riflessioni sulle relazioni interpersonali della coppia e tra genitori e figli. Una per tutte: “l’amore è sempre possibile”. Questa affermazione ha sicuramente infuso in ciascuno una sensazione positiva di benessere ed una spinta ad approfondire il cammino intrapreso o comunque a ricominciare con fiducia. Una persona che ha collaborato per la realizzazione dei due laboratori dedicati ai bambini con Sara Fornaro, caporedattrice del giornalino BIG, e ai ragazzi con Mauro Di Girolamo, attore di Spazio 3, così ci scrive:
“È stata un’occasione per entrare con i ragazzi (circa 60) dentro le emozioni. Con i più piccoli abbiamo “avvicinato ” la paura accartocciandola nel vero senso della parola e gettandola nell’omino mangiapaura; poi abbiamo guardato in faccia la rabbia chiamandola per nome e maltrattandola con una delle nostre scarpe gettate nella scatola delle cose che ci fanno arrabbiare… I più grandi hanno lavorato sulla gelosia proponendo una drammatizzazione con la quale si è cercato di imparare ad andare oltre. Un’occasione per comprendere insieme come siamo persone che vivono delle emozioni e occorre conoscerle per gestirle.” La serata si è conclusa con la rappresentazione dei ragazzi offerta a tutti i presenti. Notevole l’interesse verso l’approfondimento di Città Nuova e riviste ad essa collegate come Big (Bambini in Gamba), Teens (la rivista fatta dai ragazzi e per i ragazzi), nell’ottica di continuare a dialogare. All’uscita, diverse persone hanno voluto prendere una copia della rivista CN, di BIG ,Teens, lasciare un contatto per continuare il dialogo intrapreso.. Una serata diversa e molto positiva! Gabriella Ceritano Città Nuova. L’informazione libera. E chiara. Dopo più di 60 anni dalla sua nascita, l’informazione di Città Nuova vuole continuare ad essere libera e chiara. Non
assoggettata cioè a nessun potere e senza timore di dispiacere a chi qualche potere lo detiene, se questo confligge con un’informazione che cerca la verità. Sappiamo quanto ciò sia difficile, oggi come ieri nel nostro Paese, e non abbiamo la presunzione di riuscirci sempre, mentre ci auguriamo che quanti ci leggono, sulla rivista e sul sito, abbiano l’occhio limpido per cogliere almeno lo sforzo in questa direzione. (leggi tutto) A LoppianoLab il regista Duccio Forzano per una serata artistica e laboratori con i ragazzi Due sono gli appuntamenti nel programma di LoppianoLab 2018 che vedranno presente il regista e autore televisivo Duccio Forzano: un laboratorio di regia e di videomaking per ragazzi e uno spettacolo serale.
“A LoppianoLab incontrerò e dialogherò con i ragazzi. Io imparerò tantissimo da loro ai quali desidero trasmettere come nutrire il proprio sogno con determinazione e consapevolezza”: così dichiara Duccio Forzano, autore televisivo di numerosi programmi e concerti, reduce dal successo di pubblico e di critica per lo spettacolo di Claudio Baglioni all’Arena di Verona. Sabato 29 settembre parteciperà alla nona edizione di LoppianoLab. Il suo talento e la sua esperienza umana e professionale in un laboratorio di regia e di videomaking per ragazzi e nello spettacolo serale: “Dal sogno all’impegno. Storie di vita e di musica”. Ecco il programma: Sabato 29 settembre 2018: Salone San Benedetto: ore 17.30 – 19.00 – Laboratorio di regia e di videomaking per ragazzi (11- 13 anni e 14-17) – Auditorium Loppiano: ore 21.30-23.00 Nel laboratorio insegnerà i segreti e la bellezza di un mestiere, ma soprattutto sarà per lui “l’occasione di confrontarmi con i ragazzi. Le nuove generazioni hanno tutta un’altra visione della vita, fruiscono le immagini in modo totalmente diverso, con ritmi frenetici. Imparerò tantissimo da loro. Io, dalla mia esperienza, vorrei insegnare loro che non bisogna confondere il mestiere con il successo e la vanità. Ogni lavoro ha la sua dignità e il suo valore. Vorrei
aiutarli a scoprire i propri talenti, valorizzare le proprie capacità. Imparare a guardarsi dentro e a nutrire il proprio sogno con passione e determinazione”. Chi è Duccio Forzano: Una lunga carriera artistica iniziata grazie all’incontro con Claudio Baglioni che intuisce il suo straordinario talento e gli affida la regia dei suoi videoclip e poi la direzione televisiva dei concerti. È così che, dopo una gavetta fatta di tanti mestieri, Duccio Forzano disegna una intensa carriera professionale e artistica tra Mediaset e Rai: nel 2000 dirige il primo show di Giorgio Panariello, Ultimo Valzer di Fabio Fazio, le quattro edizioni di Stasera pago io di Fiorello, poi torna in Mediaset con Paolo Bonolis e di nuovo in Rai con Gianni Morandi e Vincenzo Salemme. Vive anche una parentesi cinematografica nel 2003 dirige 23, una commedia comica con i Ditelo Voi. Dal 2005 cura la regia del programma di Rai 3 Che tempo che fa di nuovo con Fazio. Si dedica anche saltuariamente a seminari universitari di regia televisiva. Sue le edizioni del 2010, del 2011, del 2013 e del 2018 del Festival di Sanremo. Sempre per Fazio cura le regie di Vieni via con me su Rai 3 nel 2010 e di Quello che (non) ho su La7 nel 2012. Nel settembre 2016 pubblica il suo primo romanzo autobiografico “Come Rocky Balboa” dove racconta come perseveranza e passione possano tradurre i sogni in realtà anche partendo dalle situazioni più svantaggiate. Scarica il programma Ufficio stampa LoppianoLab: Elena Cardinali – 347.4554043 – 339.7127072– ufficiostampa@cittanuova.it Tamara Pastorelli – 338.5658244 – 335.6165404 – ufficio.comunicazione@loppiano.it Web: www.loppianolab.it – Facebook: www.facebook.com/loppianolab – Twitter: @LoppianoLab
Puoi anche leggere