Assemblea Focolari Italia 2020

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Assemblea Focolari Italia 2020
Assemblea                Focolari               Italia
2020
Modalità nuove a prova di COVID per l’appuntamento del
Movimento in Italia. Spirito di famiglia sperimentato al di là
delle distanze.

                 Dal 17 al 19 Aprile il Movimento dei Focolari
                 in Italia si è riunito – virtualmente – per
                 l’Assemblea nazionale che precede, da Statuto,
                 l’Assemblea Generale chiamata sì a rinnovare
                 le cariche, ma soprattutto a tracciare un
                 bilancio del mandato e le linee guida per i
                 prossimi    anni.    Date   le   circostanze
eccezionali, in piena crisi COVID19, le originali modalità di
svolgimento sono state così approvate dal Dicastero dei Laici,
Famiglia e Vita, e oltre 1300 partecipanti si sono ritrovati
online. Una famiglia composita: dai più anziani che hanno
familiarizzato con la tecnologia, ai giovani; dai religiosi,
sacerdoti e un vescovo alle tantissime famiglie, ai
rappresentanti delle varie espressioni dei Focolari presenti
in Italia: Economia di Comunione, Movimento Politico per
l’Unità, Città Nuova, dialogo ecumenico, interreligioso, con i
non credenti, per citarne qualcuna.

Maria Voce, al momento della convocazione dell’Assemblea
generale, in un video collegamento internazionale (il 1°
Febbraio scorso) aveva invitato tutti a intensificare l’amore
reciproco, e invocare lo Spirito Santo per avere “luce nella
visione e audacia nell’attuazione”, parole chiave che hanno
dato l’incipit anche all’Assemblea italiana, tra le ultime a
svolgersi dopo altre nelle varie parti del mondo.
Assemblea Focolari Italia 2020
L’Assemblea comincia sulla scia della
                     partenza improvvisa per un’altra Vita di
                     Silvano Gianti, focolarino, giornalista,
                     nella notte del 15 aprile. A Genova, dove
                     viveva da diversi anni, sono in molti a
                     considerarlo come il proprio migliore
                     amico. E qualcuno come un secondo padre.
                     Per tanti poveri, soli ed emarginati è la
mano tesa che ti aiuta a rialzarti.

Nei tre giorni si alternano le parole della fondatrice – col
suo dono di profezia per gli anni che le seguiranno, e in
particolare sull’eredità che lascia alla sua famiglia
spirituale, l’esercizio di una vita “con Gesù in mezzo” – a
condivisioni profonde di questo popolo nato dal Vangelo, alle
                     prese come tutti con le fragilità, le
                    omissioni,      i   limiti     che    ci
                    caratterizzano. E col desiderio profondo
                    di convertirsi e ricominciare. Il dolore
                    abissale in cui siamo immersi ne dà
                    l’occasione. Tante le esperienze dirette
                    e indirette legate alla crisi sanitaria,
                    all’impatto del virus sul proprio corpo,
                    al vivere per i fratelli e le sorelle che
                    incontriamo sul nostro cammino. E
arrivano così una richiesta di perdono da chi si è trovato
faccia a faccia con la morte; la cronaca da una rianimazione
Covid, con lo stupore di poterlo ancora raccontare dopo
essersi ritrovato sotto il respiratore; per qualcuno il
pensiero dei genitori anziani, soli e lontani. “Vivo ogni
giorno come il primo e come l’ultimo di questa pandemia”, dice
suor Carla. C’è chi avverte il tempo presente come “un tempo
supplementare per ritornare al vero senso della vita”. In
un’assemblea ci si mette anche al lavoro, e quindi non mancano
gli interrogativi su come chi aderisce allo spirito dei
Focolari riesca ad incarnarlo sul serio. Su un punto c’è
consenso: il salto dal “modello organizzativo e
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dell’efficacia” all’ascolto dello Spirito Santo, che poi
suggerisce strade da percorrere e metodi da seguire, sapendo
che in questa spiritualità il primo e unico metodo è proprio
la presenza di Gesù tra i suoi, da Lui promessa dove splende
l’amore reciproco.

                               “Questo ritiro sembra sia
                               entrato nelle case”, hanno
                               detto in tanti. Quel clima di
                               sacro, di raccoglimento, che
                               spesso     i    partecipanti
                               sperimentano negli incontri
                               presso il Centro Mariapoli di
                               Castelgandolfo, lo si è vissuto
                               anche a distanza e mediato
tecnologicamente. Ma ugualmente efficace. Questo appuntamento,
come tanti altri, avrebbe infatti dovuto svolgersi presso la
sede dei Castelli Romani. La contingenza lo ha reso
impossibile, con conseguenze sulla sostenibilità di una
struttura così grande. Per questo si è avviata anche una
comunione dei beni straordinaria – a partire dai risparmi
effettuati sui viaggi e sulla permanenza – sia per il Centro
Mariapoli che per le persone in necessità a causa della crisi.
Arriva l’invito a vivere con docilità i ruoli che di volta in
volta ci vengono richiesti: a volte in prima linea, a volte in
mezzo, a volte nelle retrovie, tutti ugualmente importanti.
Qualcuno si è collegato da oltreoceano, perché – in visita
alle famiglie – non è potuto rientrare per tempo a causa delle
restrizioni nei viaggi.
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Marc St. Hilaire e
                                           Margaret    Karram,
                                           consiglieri     del
                                           Centro
                                           Internazionale, con
                                           uno        sguardo
                                           particolare
sull’Italia, hanno accompagnato l’Assemblea a cogliere le
dinamiche del Movimento dei Focolari oggi:         Ma con una
premessa: Possiamo fare tutta la nostra parte e dare il nostro
contributo, coscienti però che si tratta di un’Opera di Dio e
che è Lui il Signore della Storia. È Lui il punto di partenza
di queste dinamiche e al quale sempre dobbiamo ritornare.

Sono stati assolti anche i doveri assembleari, con le
votazioni (attraverso un sistema certificato di votazione
online) di coloro che – insieme ai delegati Rosalba Poli ed
Andrea Goller – rappresenteranno l’Italia all’Assemblea
Generale dei Focolari – prevista per Settembre, anche se si
sta riflettendo su nuove possibili date in base all’evoluzione
dell’emergenza COVID-19. Il 18 aprile sono stati quindi
eletti: Antonia Testa, medico ginecologo al Policlinico
Gemelli di Roma; Sara Manfredi, assistente sociale a Brescia;
Lucia Fronza Crepaz, pediatra e formatrice alla cittadinanza
attiva in una scuola di preparazione sociale a Trento; Carlo
Fusco, avvocato a Roma; Federico Viara, bancario a Bologna;
Andrea Ponta, ingegnere a Cuneo.

Le voci sono molteplici: oltre al gran numero di focolarini in
senso stretto, ci sono anche i rappresentanti delle varie
vocazioni, generazioni, e ambiti d’azione dei Focolari in
Italia. L’appello di Luciana Scalacci incoraggia a non perdere
Assemblea Focolari Italia 2020
di vista, anzi ad approfondire,
                                      la profezia di Chiara,
                                      che     ha      fatto      del
                                      dialogo tra credenti e
                                      non credenti un asse
                                      portante del Movimento
                                      dei Focolari. I giovani
                                      presenti,          con     una
                                      freschezza            e    una
                                      profondità rigeneranti,
                                      fanno apprezzare la
                                      bellezza                della
                                      reciprocità                tra
                                      generazioni. Anche loro
                                      in prima linea con
                                      tutti a raccogliere
l’eredità di Chiara e viverla nel mondo di oggi. Presentano a
tutti le attività della Settimana Mondo Unito 2020 (1-7 maggio
#InTimeForPeace) e danno appuntamento al 1° maggio per “Now
Loading”.

Tra gli oltre 1300 collegati c’è anche Mons. Michele Fusco,
vescovo di Sulmona, che – riprendendo una riflessione di Piero
Pasolini, focolarino della prima ora, e il Vangelo della
Domenica della Misericordia – esorta a riconoscere Gesù che si
mostra agli apostoli con le ferite della croce, con la
sofferenza. Ad incontrare quindi nel mondo, nel buio, nel
nulla, il Crocifisso-Risorto.

Maria Chiara De Lorenzo
Assemblea Focolari Italia 2020
Jesús Morán: “Siamo (un)
corpo. Una riflessione per
questo tempo”. Rivedi la
serata
Serata webinar con        sul tema “Siamo (un) corpo. Una
riflessione per questo tempo” con commenti di Gianluca Falconi
e Fernando Muraca, dal Polo Lionello.

RIVEDI LA SERATA

Social media                    ai      tempi          del
Covid19
Vi presentiamo un contributo video sulle modalità d’uso dei
social media in modo che siano sempre più espressione di
attenzione nei confronti degli altri. Siamo tutti in
isolamento sociale ma riceviamo in maniera esponenziale più
messaggi, video, foto. Guardate questo video!

http://www.focolaritalia.it/wp-content/uploads/2020/04/What
sApp-Video-2020-04-07-at-13.38.19.mp4
Assemblea Focolari Italia 2020
Un salotto spalancato                                    per
tutta l’umanità
CLICCARE QUI PER RIVEDERE

Il Gen Verde in        diretta   streaming      da   Loppiano…
#distantimauniti

Riccardo, Anna, Cristian, Paola… e l’elenco non finirebbe più.
Sono solo alcuni degli oltre 4mila fan che la scorsa settimana
hanno seguito la diretta streaming del Gen Verde direttamente
da casa loro.

Non è questo il tempo dei concerti,   gli assembramenti pubblici
sono proibiti e così alcune domande   diventano un chiodo fisso:
come far sentire il sostegno a chi    è solo, a chi sta vivendo
questa epidemia in prima linea        sul fronte, come essere
portatori di pace e di speranza in    questo contesto?

Nasce così l’idea di “Live from Home Gen Verde”: le piazze e i
palazzetti si trasformano nel salotto di casa. Gli strumenti
ci sono: una chitarra, una tastiera, un flauto, i microfoni e…
un computer per entrare in punta di piedi in tutte le case di
coloro si collegano.

Ma non si tratta di un concerto, bensì di un appuntamento un
po’ straordinario: si canta, si raccontano esperienze di vita,
si presenta il frutto della creatività di questo momento e…
come diceva Beethoven “Dove le parole non arrivano…
la musica parla”.

In tempo reale ognuno da casa può esprimere un pensiero,
lanciare un messaggio e letteralmente la chat esplode e non
riesce a contenere la gratitudine e l’entusiasmo di tutti i
Assemblea Focolari Italia 2020
collegati dai 5 continenti. All’appello non manca nessuno:
dall’Argentina alla Corea, dal Canada all’Ungheria,
dall’Italia all’Australia. Improvvisamente, quasi un miracolo
frutto della tecnologia, il salotto aperto a tanti diviene
contemporaneamente un luogo intimo dove cantare e pregare sono
sinonimi, dove festeggiare un compleanno e ricordare chi ha
perso la battaglia contro il COVID-19 hanno la stessa
importanza e tutto è un dono d’amore.

                                       “In questo ultimo tempo
                                       – racconta Colomba –
                                       sento tante notizie,
                                       non solo dalla tv, ma
                                       anche    dai    nostri
                                       vicini,  familiari,
                                       ecc. Sono purtroppo
                                       notizie dolorose. Provo
                                       dentro tanta paura,
                                       preoccupazione, e anche
                                       un forte senso di
impotenza… di non poter fare nulla per chi soffre.
Mi chiedo “perché?, fino a quando?” Nei giorni scorsi, una
mattina, mentre pulivo casa ho sentito dentro una voce:
“tranquilla, se tu fai bene le piccole cose con amore lì dove
sei, questo darà un contributo per sostenere l’umanità“.

Un’esperienza semplice quella di Colomba che come le altre
ragazze del Gen Verde cerca un senso al suo stare a casa, a
sbrigare le faccende domestiche come tante donne in tutto il
mondo “Da quel giorno la situazione non è cambiata tanto –
continua Colomba – ma io posso cambiare il mio atteggiamento
credendo che questo può cambiare il mondo”.

Ecco allora la ricetta per trasformare le 4 mura di casa (che
talvolta appaiono anche molto strette) in un salotto
spalancato per tutta l’umanità, una ricetta tutta da provare e
vivere.
Assemblea Focolari Italia 2020
E Colomba è già all’opera e tra una telefonata e un lavoretto
di casa la sua esperienza è divenuta musica… pronta per essere
condivisa durante la prossima diretta streaming di domani 3
aprile alle 16 (ora italiana). Un’occasione da non perdere.
Basta collegarsi cliccando su https://youtu.be/NLsPTyuITu0

Tiziana Nicastro

“Sulla via di Damasco” – RAI
DUE: 100 anni con Chiara
Lubich
RIVEDI IL PROGRAMMA

ROMA – Cento anni fa nasceva Chiara Lubich, fondatrice del
movimento dei Focolari e profeta dell’unità dei popoli. Sulla
Via di Damasco, domenica 8 Marzo, ore 8.45, Rai Due, dedica
uno speciale alla vita e all’insegnamento di una donna di
speranza e di carità, figura emblematica del XX sec.. Nello
studio di Eva Crosetta, la presidente dei Focolari, Maria
Voce, prima focolarina a succedere alla fondatrice. Durante la
puntata, un repertorio di immagini e filmati in cui Chiara
Lubich racconta la sua avventura umana e di fede, ma anche le
testimonianze di chi è stato conquistato dal “sogno” di
Chiara. A cominciare da Alfonso Di Nicola, focolarino,
impegnato a ridare dignità a carcerati emarginati; poi, quelle
di Klemens e Michele, imprenditori che hanno fatto la scelta
dell’economia di comunione. Lo spirito che anima il loro
operato è quello tipico del focolare: “essere famiglia” nel
mondo. Un programma di Vito Sidoti, con la regia di Marina
Gambini.
Assemblea Focolari Italia 2020
(C.S. SULLA VIA DI DAMASCO/RAI DUE)

Per   un   Patto   educativo
globale: diretta streaming da
Castel Gandolfo
Sabato 22 febbraio dalle 15 alle 16,30 da Castel Gandolfo sarà
trasmesso in diretta streaming un incontro con giovani,
esperti e addetti ai lavori per approfondire il tema del patto
educativo in attesa dell’evento del 14 maggio in Vaticano
promosso dal papa. Un appuntamento organizzato nell’ambito
dell’incontro annuale del Gruppo editoriale Città Nuova.

Il focus consentirà di approfondire l’importanza
dell’educazione reciproca e del dialogo tra generazioni, al
fine di «promuovere insieme e attivare, attraverso un
comune patto educativo, quelle dinamiche che danno un senso
alla storia e la trasformano in modo positivo», come indicato
dal papa. Per diventare, ciascuno, protagonista consapevole di
questa alleanza, «facendosi carico di un impegno personale e
comunitario, e coltivare insieme il sogno di un umanesimo
solidale».

L’articolo proviene da Città Nuova
TIME to DARE – La piattaforma
E-GIVE
Tutto nasce dall’invito di Mons. Giovanni D’Alise rivolto ai
giovani nell’ottobre scorso: impegnarsi affinché i sogni si
trasformino in opere; essere cristiani che si “sporcano” le
mani. C’è chi, allora, propone di fare qualcosa di concreto:
realizzare una piattaforma digitale della solidarietà che non
sia social bensì sociale, che metta al centro le persone e la
loro dignità, che sappia soddisfare i desideri e i bisogni di
chi è in difficoltà, mettendoli in rete con chi invece sceglie
di donare qualcosa di per sé superfluo.

 Caserta. Belvedere di San Leucio: team di coordinamento

La Fondazione Mario Diana, la Diocesi di Caserta e la Caritas
hanno così voluto dare vita a un ambizioso quanto mai
interessante progetto che prende il nome di Time to Dare,
progetto che ha saputo riunire tante realtà diverse sul
territorio le quali, ognuna con le proprie specificità, hanno
voluto contribuire alla riuscita del doppio appuntamento che
si è concretizzato in un Hackathon digitale, il 17 e 18
gennaio ospitato nella sede di 012Factory, e un Forum di
discussione, svoltosi il pomeriggio del 22 gennaio presso il
meraviglioso complesso Monumentale del Belvedere di San
Leucio, a Caserta.

Una data, questa del 22 gennaio, non scelta a caso. I
promotori infatti hanno voluto che la giornata clou
dell’evento ricadesse proprio nel giorno del Centenario della
nascita di Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei
Focolari, colei che ha fatto nascere l’economia di comunione e
promosso, per prima, la cultura del «dare».

 Caserta. Belvedere di San Leucio: tavolo relatori

La realizzazione dell’evento è stato possibile anche grazie al
contributo della BCC Terra di Lavoro, che ha sposato in pieno
il valore sociale dell’iniziativa.Un doppio appuntamento che
ha avuto l’obiettivo di realizzare un prototipo di piattaforma
digitale che, strutturata sul modello dei tradizionali e-
commerce, consenta nel principio della gratuità di donare beni
materiali e non solo.

“Dare” è, infatti, una delle parole chiave di questo progetto
e così, la piattaforma web che è stata immaginata durante
l’hackathon si chiamerà E-GIVE, acronimo inglese che sta per
economia del dare. Il titolo TIME to DARE – dall’inglese
tradotto “è tempo di osare”, ma in italiano può essere letto
anche come “è tempo di dare” o “da dare” – ha pertanto un
molteplice valore semantico per un progetto fatto di
condivisione, solidarietà e tecnologia.

L’hackathon si è concretizzato in una maratona informatica di
24 ore che ha visto la partecipazione di sette team composti
da developers, programmatori, grafici, studenti in scienze
sociali ed economiche. Il loro compito è stato quello di
presentare una proposta di piattaforma che avesse, oltre
all’aspetto meramente tecnico, una sostenibilità sociale e
ambientale che, potesse valorizzare il concetto del dono,
promuovendo l’economia cir- colare, in modo da permettere di
recuperare e dare nuova vita a beni ancora utili e favorire la
riduzione della    quantità    di   rifiuti   destinati   allo
smaltimento.
Team Givekit

A vincere, seppur di pochissimo rispetto alle altre proposte,
è stata quella del gruppo GiveKit, che ha saputo convincere la
giuria attraverso una proposta molta articolata e il racconto
di una storia che nasce da un antico detto popolare: “Fa ‘o
bbene e scuordate”.

Il gruppo ha avuto così l’opportunità di presentare il proprio
lavoro al Forum svoltosi, come detto, presso le sale del
Belvedere di San Leucio, messe a disposizione dal Comune di
Caserta, ente patrocinante dell’evento, con la partecipazione
di oltre cento persone che hanno avuto modo di confrontarsi su
economia sociale, condivisione, dono e solidarietà; un vero e
proprio laboratorio di idee, esperienze, pensieri, proposte e
domande rivolto a tutti gli operatori sociali che si occupano
di povertà e a coloro che amano i valori della pace, della
fraternità universale, della solidarietà, della sostenibilità
ambientale, prevalentemente giovani che credono in una cultura
economica improntata alla comunione, alla gratuità e alla
reciprocità.
La particolarità e il punto di forza del Forum è stata
sicuramente la massiccia presenza di giovani e soprattutto la
composizione del team di coordinamento dell’evento costituito
da giovanissimi, ragazzi e ragazze provenienti oltre che da
Caserta anche da Roma, Napoli e Padova. Negli ultimi due mesi
si sono riuniti per organizzare in ogni dettaglio la tre
giorni casertana. I giovani delle organizzazioni partner del
progetto come Movimento dei Focolari, Azione Cattolica,
AGESCI, Rete Salesiana, Centro Sociale ex Canapificio e
progetto Policoro Caserta, hanno messo in campo la loro
creatività e hanno dato vita a un pomeriggio molto intenso.

Al tavolo dei relatori spiccava la presenza di cinque giovani
– maggioranza donne – tutti studenti: una psicologa,
un’educatrice sociale, uno sviluppatore informatico, un
ingegnere aerospaziale, una prossima laureata in
giurisprudenza. Sono stati loro a moderare sapientemente non
solo la plenaria ma anche i due laboratori chiamati creattivi
nei quali si chiedeva di portare proposte concrete per
migliorare e dare uno slancio alla piattaforma E-GIVE. Ad
accompagnare in questo percorso i partecipanti al Forum è
stata Alessandra Smerilli, professoressa di economia politica
alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di
Roma, ente universitario tra i principali partner di Time to
Dare.

Una presenza importante quella di Suor Alessandra, che ha
saputo offrire spunti
di riflessione interessanti al dibattito, sottolineando la
forza del pensiero dei giovani, così come ha fatto anche Papa
Francesco convocando ad Assisi il prossimo 26 – 28 marzo 2000
giovani da tutto il mondo per dare vita all’evento The Economy
of Francesco, di cui Time to Dare ha avuto l’onore di essere
uno degli eventi preparatori.

di Marco Miggiano
da: il Poliedro anno 5 n.1
La piattaforma E-GIVE
Il compito era arduo. Realizzare in 24 ore un prototipo di
piattaforma web che coniugasse dono, gratuità, comunione e
riciclo. Francesco Tirsi, Gaia Moscatelli, Emilio Apuzzo e
Paolo Baldo Luchini, del gruppo Givekit, uno dei sette team
partecipanti all’hackathon EGIVE, ci sono riusciti e sono
andati anche oltre, stupendo con una presentazione ricca di
emozioni i convenuti al Forum dei giovani presso il Complesso
Monumentale del Belvedere di San Leucio a Caserta, il 22
gennaio scorso.

La soluzione offerta è una classica situazione win-win, in cui
vincono tutti. Il sito è diviso in 5 sezioni: una che spiega
la filosofia, una rivolta alle persone che desiderano donare,
una per chi ha bisogno, una per chi vuole aiutare il progetto
e rendere disponibile il proprio tempo (questa pensata
volutamente molto semplice, per dare modo a persone meno
avvezze alla tecnologia di potersi registrare) e una con i
contatti e un form per comunicare se ci fossero dubbi su come
usare la piattaforma.

Team finalisti hackathon

L’idea mira a inserire nella nostra società persone in
situazioni svantaggiate, dandogli la possibilità di imparare
un lavoro o reinserirsi nel tessuto sociale. Mira a dare una
nuova occupazione anche ai pensionati, che hanno molto da
insegnare e sono spesso ingiustamente ignorati. Mira a creare
un tessuto sociale più unito ricostruendo un punto di
aggregazione intorno agli oratori e ai circoli, sparsi sul
territorio, i quali stanno perdendo il proprio ruolo naturale
di punti di aggregazione sociale e che spesso hanno molti
spazi vuoti e disponibili. Con l’utilizzo di una lista dei
desideri che permetta di pre- notare gli oggetti, oltretutto,
si ridurrebbero di molto i tempi di stoccaggio, si andrebbe
direttamente da chi ha molto a chi a molto poco.

Un video clip finale della presentazione del progetto
sintetizza con immagini e parole la filosofia sottesa
all’idea: integrazione, riciclo, rispetto, dignità. Viviamo in
una società sempre più dedita al consumismo, una società
sempre più povera di natura, di lavoro, di comprensione. Con
questa piattaforma sarà possibile invertire questa decadenza e
riscoprire l’altro termine, quello vero con cui indicare il
significato originale di società, un termine che stiamo
purtroppo dimenticando. Trasformare la società in comunità.

Conosciamoli questi ragazzi. Fanno parte della Apple Developer
Academy della Federico II di Napoli. Francesco: “ho deciso di
trasferirmi a Napoli e iniziare l’Academy perché volevo
imparare le tecniche che permettono di dare un impulso alla
società. Da manager non mi occupavo d’altro che di comprare e
vendere, non riuscivo a dare un senso alla mia vita”; Gaia:
“sono un archeologo per amore e un designer per mestiere.
All’Academy mi occupo di un progetto in collaborazione con una
ONG indiana. Il suo scopo è quello di sostenere un’economia
circolare in comunità rurali”; Emilio e Paolo – i due
sviluppatori – stanno lavorando ad un’App per bambini non
udenti in collaborazione con la scuola Smaldone di Napoli.
Sembrano avverarsi le parole della Scrittura «… i vostri figli
e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno
dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni» (Gioele 2,
28).

di Elpidio Pota
Segretario generale della Fondazione Mario Diana

Il video di presentazione del progetto vincitore
dell’Hackathon E-GIVE di Time to Dare, realizzato dal team
GIVEKIT.

Chiara Lubich: in primavera
le riprese del film per Rai
ed Eliseo Fiction.
Il 24 gennaio 2020, è stato dato l’annuncio da parte di Rai
Fiction e di Luca Barbareschi, produttore per Eliseo Fiction,
dell’avvio delle riprese del film su Chiara Lubich dal titolo
“La vita si fa storia”, proprio nella giornata dedicata alla
comunicazione, in cui Papa Francesco ci esorta a riflettere su
“Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es
10,2).

In questo inizio d’anno, in cui tutto il Movimento dei
Focolari celebra il centenario della nascita della sua
fondatrice, risulta particolarmente significativa la proposta
di un TV movie su Chiara Lubich, che verrà realizzato in
primavera nelle città di Trento e Roma, per la regia di
Giacomo Campiotti.

Riportiamo il comunicato stampa:

                     Rai Fiction presenta
Chiara Lubich

        Una coproduzione Rai fiction – Casanova Multimedia

                         COMUNICATO STAMPA

  Cento anni fa, il 22 gennaio 1020, nasceva a Trento Chiara Lubich,
  fondatrice del Movimento dei Focolari. Chiara è giovanissima quando,
  negli anni della Seconda Guerra Mondiale, sente di essere chiamata a
  costruire un mondo migliore, un mondo più unito. Da allora si è
  posta l’obiettivo di costruire ponti tra gli uomini, a qualunque
  razza, nazione o fede religiosa appartenessero. La forza di una
  figura come quella di Chiara oggi è di farci guardare l’altro come
  possibilità, dono, portatore di un seme di verità da valorizzare e
  amare, per quanto distante possa essere. La fratellanza universale
  come presupposto di dialogo e pace. Il messaggio di Chiara non
  appartiene soltanto al mondo cattolico e la sua figura ha
  contribuito a valorizzare la donna e il suo ruolo anche e
  soprattutto al di fuori dell’istituzione ecclesiastica. Luca
  Barbareschi, produttore di Eliseo Fiction, e Rai Fiction sono
  orgogliosi di annunciare che sarà realizzato un tv movie su Chiara
  Lubich. La regia è affidata a Giacomo Campiotti. Le riprese si
  svolgeranno nella prossima primavera tra Trento e Roma.

Roma, 24 gennaio 2020

Un papa…. Un uomo!
di Francesco Mazzarella

Fonte: http://www.paeseitaliapress.it/news_11110_Un-papa-Un-uo
mo.html

La sera del 31 dicembre 2019, in Piazza San Pietro nella
rituale passeggiata tra la folla del Santo Padre una donna
bloccando la mano di papa Francesco lo strattona, ed in una
reazione quasi istintiva il papa nel cercarsi di svincolarsi
schiaffeggia la mano della signora e si allontana con faccia
impensierita.

In molteplici post apparsi sul web, si evidenziava il gesto
del papa, additandolo come violento e poco rispettoso. Ho
rivisto più volte il gesto, e l’espressione del pontefice
immediatamente dopo, ho ascoltato con grande attenzione le
“scuse” che il giorno dopo ha fatto durante l’angelus, ho
percepito il tono della voce rotta, il profondo pentimento, e
mi è sembrato uno dei gesti più grandi che questo papa abbia
fatto sino ad oggi.

Un papa, che ha sempre detto di essere un uomo, di essere un
peccatore, di aver bisogno delle preghiere dei fedeli per
riuscire ad essere degno del suo ruolo. Un Papa che, in questo
gesto, a parer mio, ha dato un insegnamento importante. L’uomo
Bergoglio si è spazientito, forse anche spaventato, ed ha
reagito difendendosi, certo l’idea che ci hanno “dato” dei
pontefici è sempre perfetta, del resto sono Gesù sulla terra,
ma già da papa Giovanni Paolo II, che ha dato in pasto ai
media la sua situazione di salute avvicinando il papa al
popolo sofferente, questa perfezione è stata messa in
discussione.

Oggi questo gesto se pur non deciso, ma istintivo avvicina
l’idea che abbiamo del papa, alla reale umanità dell’uomo. Un
gesto che nasce dall’imperfezione dell’uomo, che pur essendo
un papa rimane uomo. Un gesto che mi ha fatto vedere la
fragilità dell’essere umano, che per quanto tenta di essere
amore, a volte cade nella trappola del male.

Mi dispiace, e mi sembra di averla colta nelle parole e
nell’atteggiamento di scuse durante l’angelus, la grande
sofferenza di Francesco, ma anche la bellezza del suo essere
umano. Ovviamente non vi è alcuna scusante del gesto, e credo
che sia rimasto segnato nell’anima del pontefice, i media a
breve scorderanno il fatto, ci saranno altri ben più gravi
fatti che attireranno la loro attenzione.

Ma sono certo che nel profondo, nel cuore di Francesco, sarà
inciso per sempre la sensazione ed il dolore di questo
momento. Sicuramente questo lo aiuterà a rimanere umano, a
rimanere umile, ma sono certo che aiuterà anche noi, in
qualsiasi ruolo ci troviamo, ad essere più attenti e più umili
affinché anche noi, nei nostri errori, saremo capaci di
chiedere scusa e ricominciare, e magari proprio come il papa
riusciremo a chiedere aiuto.

Documentario:   “Chiara                                  di
Trento: i primi passi”
In questo Documentario inedito, Marco Tecilla, il primo
giovane che seguì Chiara Lubich fin dal 1945, ci conduce nei
luoghi più significativi di Trento legati a Chiara e la
nascita del Movimento dei Focolari. I siti visitati fanno da
sfondo agli episodi fondanti, presentandoli nel contesto
storico e geografico della Trento del tempo. I testimoni
intervistati e i ricordi di Chiara, arricchiscono la
narrazione degli eventi accaduti tra il 1920 e il 1944.

L’itinerario si conclude con la visita virtuale in 3D del
primo focolare di Piazza Cappuccini.

I DVD si possono trovare: a Trento, al Centro Mariapoli di
Cadine, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo, al Centro del
Movimento dei Focolari a Rocca di Papa e nella cittadella di
 Loppiano.
Trento – Inaugurazione della
Mostra internazionale “Chiara
Lubich città mondo”
Aperte a Trento le celebrazioni dei 100 anni dalla nascita
della fondatrice dei Focolari. La Provincia autonoma ha
assegnato a Maria Voce il “Sigillo di San Venceslao”

“Chiara Lubich, Città Mondo” è il titolo della mostra che il 7
dicembre, è stata inaugurata alle “Gallerie” di Trento, un
evento che ha aperto il Centenario della nascita della
fondatrice del Movimento dei Focolari. La mostra, sotto l’alto
patronato del Presidente della Repubblica italiana, è promossa
dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione
con il Centro Chiara Lubich.

Il Direttore della Fondazione Museo storico, Giuseppe
Ferrandi, ha introdotto e coordinato gli interventi della
giornata inaugurale dalla quale è emersa la figura di Chiara
Lubich, quale personalità di grande respiro, con profonde
radici in terra trentina, nella sua storia, cultura e
tradizioni, ma che, attraverso il suo carisma, ha saputo
parlare un linguaggio universale; ha superato ogni frontiera,
geografica e culturale, per portare un messaggio di pace e
fraternità. La mostra offre un percorso coinvolgente e
interattivo, che accompagna il visitatore a conoscere Chiara
Lubich, con l’invito ad impegnarsi nell’oggi per continuare a
concretizzare quei valori che hanno contrassegnato la sua
vita.

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Copyright – Domenico Salmaso

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Il film su Santa Scorese
vince alla Festa del Cinema
di Roma
Forse in pochi se lo aspettavano. “Santa subito”, il film di
Alessandro Piva ha battuto tutte le previsioni e ha ricevuto
proprio a conclusione della rassegna cinematografica della
Festa del Cinema di Roma il Premio del Pubblico.

Racconta la drammatica storia di Santa Scorese, una giovane di
Bari, che si conclude con la sua morte avvenuta nel 1991 per
mano omicida da parte di un uomo che l’aveva perseguitata per
tre anni. E proprio questa storia, purtroppo attualissima, ha
colpito gli spettatori nella affollatissima sala Petrassi,
dell’Auditorium del Parco della Musica, che hanno risposto con
un lunghissimo applauso alla fine del film, quasi un doveroso
e profondo omaggio a Santa e alla sua famiglia. All’anteprima
erano presenti infatti, oltre il regista e i suoi
collaboratori, anche la famiglia di Santa: i genitori, la
sorella Rosa Maria, le amiche storiche… A quasi 30 anni dalla
sua scomparsa, le lacrime della madre di Santa, Angela, ci
mostrano in tutta la sua durezza il dolore ancora vivo in lei
e nella sua famiglia.
Sarebbe la prima vittima di
                             stalking in Italia e oggi su di
                             lei è aperto un processo di
                             beatificazione per presunto
                             martirio. “Santa faceva parte
                             del movimento dei Focolari e
                             delle              missionarie
                             dell’Immacolata padre Kolbe,
                             frequentava la Chiesa, andava a
                             messa ogni mattina”, racconta
                             Rosa Maria Scorese nel film, “le
                             piacevano le canzoni del Gen
                             Verde e del Gen Rosso”.

I titoli di coda del film sono dedicati alle donne vittime
della violenza e “ai sopravvissuti” a questa tragedia che si
poteva evitare. Si spengono le luci sulla Festa del Cinema ma
non si spegneranno su questa straordinaria e incredibile
giovane.

Patrizia Mazzola

A Teramo per il CnDay 2019:
“Leggere    insieme   Città
Nuova”.
“Parola scritta – parola testimoniata”, il tema per la
giornata dedicata alla rivista del Movimento dei Focolari,
svoltasi nel carcere di Castrogno e nella Sala Polifunzionale
di Teramo.

“Il 19 ottobre 2019, in numerose città italiane, si è svolto
il Città Nuova Day, evento collegato alla lettura e diffusione
del mensile Città Nuova . “Da come guardi il mondo tutto
dipende”, questo il titolo dello spot di quest’anno. Città
Nuova, infatti, vuole abbracciare le differenze e cogliere
prospettive insolite mettendo in luce il positivo esistente
nelle storie e nelle coraggiose iniziative di tante persone e
associazioni che agiscono per il bene comune.

A Teramo due sono stati i momenti del CN Day: al mattino
presso la Casa Circondariale di Castrogno per i detenuti, gli
operatori ed i volontari; nel pomeriggio presso la Sala
Polifunzionale della Provincia. Il tema della giornata è
stato: “Parola scritta – Parola testimoniata” svolto da Ezio
Aceti, noto psicoterapeuta. L’associazione “Il raggio”,
espressione del Movimento dei Focolari, ha sostenuto l’intera
organizzazione.

                                      Sulla scia di rapporti
                                      costruiti nel tempo, in
                                      particolare con la
                                      responsabile dell’area
                                      trattamentale
                                      Elisabetta
                                    Santolamazza, è nato il
                                    progetto      “Leggere
                                    insieme Città Nuova”.
                                    Da tre anni si fanno
                                    incontri   settimanali
con i detenuti e, da alcuni mesi, anche per la sezione
femminile, con la preziosa collaborazione di Teresa Di
Bernardo, direttore dell’Ufficio Locale Esecuzione Penale
Esterna.

La lettura di alcuni articoli, liberamente scelti, e il
relativo dialogo tra volontari e detenuti, danno vita a un
processo per cui, dai contenuti dell’articolo, si attiva un
confronto che riconduce alla dimensione esistenziale, una
rivisitazione del proprio vissuto, riaccendendo in loro il
desiderio di riannodare i fili spezzati della propria vita. Le
tre parole che più caratterizzano il progetto sono: “incontro
– ascolto – racconto” che spesso stimolano alla scrittura con
la personale rielaborazione e interpretazione.

Protagonisti della mattinata sono stati i detenuti e le
detenute, i quali attraverso la lettura dei loro elaborati
hanno coinvolto emotivamente i presenti. Gli stessi sono stati
ripresi da Ezio Aceti che, nel suo articolato intervento e nel
successivo partecipato dibattito, ha focalizzato la generale
attenzione di tutti sul valore e sulla dignità di ogni
persona.

Le note degli EIS, band del territorio, hanno accompagnato
l’intera mattinata da loro conclusa con il brano “Mai soli”
(Progetto 1) in vera sintonia con il contesto. A fine
mattinata una detenuta, che aveva donato la propria esperienza
relativa ai figli, così ha scritto: “Oggi per me è stato un
giorno speciale, difficile ma speciale. Grazie alle volontarie
dei focolari ho tirato fuori il sentimento più doloroso che ho
dentro. Grazie a loro sono riuscita a parlare ma soprattutto
sono stata ascoltata.” Nel pomeriggio numerosi i presenti di
ogni età, insieme ad alcuni detenuti autorizzati, hanno
animato a poco a poco la Sala Polifunzionale, mentre in
contemporanea in 50 città d’Italia i lettori del mensile dei
Focolari si sono ritrovati attorno ai tanti temi che
approfondiscono sul quotidiano on line, sui libri e sulle
riviste, illustrando varie attività, presentando iniziative
culturali.

Oltre agli interventi dei detenuti, il programma ha previsto
la partecipazione del giovane Alhagi Gaye, un giovane
diciannovenne del Gambia, arrivato in Italia con passaporto
umanitario che, tramite una rete di solidarietà organizzata da
varie Associazioni (AMU e AFN).
L’intervento di Ezio
                                      Aceti, sostanziato da
                                      una     profonda      e
                                      poliedrica competenza
                                      ed ispirato al pensiero
                                      e alla vita di Chiara
                                      Lubich, ha incantato la
                                      platea per più di
                                      un’ora      centrando
                                      l’attenzione sul potere
                                      della parola e sulla
                                      sua       incredibile
                                      capacità di risanare,
                                      confortare, costruire
                                      ponti e non muri.
Parola che gli articoli della rivista Città Nuova cercano di
diffondere con serietà e professionalità.

Scrive Lina: “Mi sono resa conto, semmai ce ne fosse bisogno,
di quanti errori si fanno con le parole, quanto dolore
s’infligge, e quanto ne subiamo, ma la cosa bella è che
possiamo ricominciare… ricominciare daccapo, senza
vergognarci, senza mai perdere la speranza di diventare
persone migliori, positive ed accoglienti, motivate a fare del
bene.”

Brani musicali eseguiti alla tastiera da Chiara Ciafardone
hanno impreziosito i momenti di riflessione.”

Gli amici di Città Nuova
Città Nuova day: in streaming
per l’Italia
Sabato 19 ottobre si è volto il Città Nuova day, una giornata
nella quale, in numerose città d’Italia i lettori del mensile
dei Focolari si sono ritrovati attorno ai tanti temi che
approfondiscono sul quotidiano on line, sui libri e sulle
riviste.

20   eventi   in   contemporanea.   12  le   città  in
diretta streaming. Oltre 50 i punti di ascolto per
un’originale expo del bene comune nel Belpaese. Potete
rivedere     lo     streaming     a    questo    link:
http://live.focolare.org/cnDay

https://www.cittanuova.it/guardi-mondo-dipende/?woo_campaign=C
N+day+2019&woo_source=newsletter&woo_medium=email&wv_email=ant
oniolivero%40gmail.com

“Solo cose belle”: un film
emozionante ispirato alla
vita delle Case Famiglia
La Comunità Papa Giovanni XXIII è nata da un gruppo di
persone, guidate da don Oreste Benzi, che ha scelto di vivere
la propria vita al fianco dei più poveri, degli “ultimi”, per
dare loro una famiglia. È difficile spiegare attraverso le
parole l’importanza della diversità, la bellezza della
condivisione, il cambio di vita che si cela dietro la scelta
di accogliere e fare volontariato. Ma oggi c’è un film che ci
aiuta, si intitola “Solo cose belle” ed è una commedia
emozionante ispirata alla vita delle Case Famiglia. Racconta
dell’attenzione nei confronti del prossimo, del rispetto e
dell’integrazione di chi viene considerato “sbagliato”. È un
film pensato per i giovani, ma che fa riflettere anche gli
adulti.

Oltre ad attori professionisti, recitano nel film anche Ciccio
e Marco, due ragazzi disabili che vivono in una Casa della
Comunità.

Si prevede l’uscita, in molte sale cinematografiche italiane,
a partire dal 9 maggio 2019.

Si possono trovare tutte le informazioni sul film e sulla
produzione sul sito: www.solocosebelleilfilm.it

Per la distribuzione contattare produzione@coffeetimefilm.it o
il 3482488128, per accordi in merito alla promozione.

Europa, è tempo di dialogo
Su Facebook è partito un dibattito pubblico in vista delle
prossime elezioni europee:

www.facebook.com/Europetimetodialogue/

Leggi l’intervista ad Alberto Lo Presti, tra i promotori della
campagna “Europe: time to dialogue” e direttore della rivista
Nuova Umanità apparsa su Città Nuova online:
www.cittanuova.it/europa-tempo-dialogo/

Concorso   fotografico                                 “La
fraternità in un click”
I Giovani per un Mondo Unito di Cuneo organizzano il concorso
fotografico “La fraternità in un click” per sostenere il
progetto “Amicizie tra famiglie dell’Italia e del Medio
Oriente”, un ponte di solidarietà che permette di aiutare
alcune famiglie con difficoltà in Libano.

L’iniziativa invita i partecipanti a sviluppare il tema della
fraternità lasciandosi ispirare da queste parole pronunciate
da Maria Emmaus Voce, presidente del Movimento dei Focolari al
Genfest svoltosi a Manila nel luglio 2018:

(…) se cambia il cuore dei presenti, allora il mondo comincia
a cambiare. E il cuore cambia se si lascia penetrare
dall’unico valore che tutti i giovani di ogni latitudine
riconoscono come il più importante: l’amore!
Cominciate quindi ad amare concretamente. Il primo passo non è
quello delle azioni grandi, ma quello dei piccoli atti d’amore
che fanno grande la vita e hanno il potere di cambiare il
mondo e di incidere sulla società. Senza paura di dover fare
chissà cosa, ma renderci vicini alla persona che ci passa
accanto. Ciò vuol dire amare la cassiera del supermercato,
prenderci cura del povero che ci chiede del nostro, imparare a
farci
il letto per amore del compagno di stanza, lavare i piatti per
amore di chi ci mangerà dopo…
Come partecipare
La partecipazione al concorso è aperta a tutti i fotografi non
professionisti e senza limiti d’età. Ogni partecipante potrà
inviare tramite email un massimo di una fotografia per ogni
sezione in concorso ( a colori – bianco/nero) da allegare
unitamente alla scheda di iscrizione debitamente compilata.

Il costo d’iscrizione al concorso è di € 10,00 e come
anticipato, parte del ricavato andrà a sostegno del progetto
“Amicizie tra famiglie dell’Italia e del Medio Oriente”.

Il pagamento potrà avvenire tramite Satispay (specificare come
causale “Concorso fotografico fraternità”, nome e cognome del
partecipante) al numero +393488464294 o consegnati in contanti
a “Mobili Viale” – Via Roma 22 Cuneo oppure ad HobbyFoto
–Corso Nizza 45 – Cuneo. La stampa delle fotografie è a carico
dell’organizzazione.

La consegna delle opere dovrà avvenire entro il 31 dicembre
2018 all’email info@hobbyfotocerato.it e per conoscenza
all’organizzazione babyii@hotmail.it specificando nell’oggetto
“concorso fotografico fraternità” e il nome e cognome del
partecipante.

Maggiori informazioni, il regolamento e la scheda di
iscrizione si trovano sul sito dell’Associazione Obiettivo
Fraternità, che sostiene il concorso.

Verso il 2020, centenario di
Chiara Lubich
Il 2020, centenario di Chiara, è ormai alle porte: sarà
un’occasione davvero straordinaria per la città di Trento,
città natale, per la comunità dei focolari presente ed attiva
in questa terra e per il Movimento in tutto il mondo.

Proprio a Trento Chiara aveva usato la parola “occasione” per
indicare tutte le circostanze esterne legate a date
particolari che possono diventare una chance per contribuire
all’ut omnes.
L’evento potrà certamente assumere molteplici caratteristiche,
ma alcune, già oggi, appaiono evidenti: la centralità della
comunità di Trento che in questo evento vede la possibilità di
rendere più vicino il sogno di Chiara di fare di Trento (come
di tutte le città) una città, una “cittadella” dove si vive la
fraternità universale; la possibilità concreta di progettare
eventi e opere per la città di Trento, in stretta
collaborazione tra Movimento dei Focolari e realtà presenti
sul territorio, istituzioni civili e ecclesiali, associazioni
sociali, culturali, storiche, Università; la presenza in
Trentino di molte migliaia di persone, cattolici, cristiani
delle diverse denominazioni, buddisti, indù, mussulmani,
persone con un’ispirazione non religiosa, che da tutto il
mondo verranno a visitare i luoghi dove il carisma dell’unità
è scaturito, dove tutto ha avuto inizio.

Significativo il luogo in cui si terrà, dal 7 dicembre 2019 al
20 settembre 2020, la mostra permanente su Chiara e la sua
storia, voluta ed organizzata dal Museo Storico Trentino, con
il supporto culturale del Centro Chiara Lubich: la “galleria
                               di Piedicastello”, un manufatto
                               in disuso, in periferia,
                               recuperato come luogo di
                               riscoperta e conoscenza della
                               nostra storia. Una mostra
                               analoga, ma con diversa
                               prospettiva, sarà allestita a
                               Primiero, luogo delle prime
                               Mariapoli e di particolare
ispirazione spirituale per Chiara e le sue prime compagne ed i
primi compagni. La mostra trentina diverrà, lo si annuncia già
da ora, itinerante e troverà repliche in molte città del
mondo.

Per questi valori, che sono vivi in questa ricorrenza, il
centenario non sarà una commemorazione fine a sé stessa, ma
un’occasione per Trento di riscoprire le proprie radici, le
radici di una città che ha dato i natali non solo a Chiara, ma
a figure come don Guetti, iniziatore delle cooperative, come
Alcide De Gasperi, Cesare Battisti, grandi politici italiani,
don Dante, un prete per i poveri e tanti altri, mostrando nei
fatti la sua vocazione di città di frontiera e di dialogo
ecumenico e culturale. Vogliamo che la città di Trento possa
essere fiera di Chiara, come Chiara lo è sempre stata della
sua città natale.

La comunità di Trento si prepara quindi ad un cammino che la
vedrà collaborare con tutti, singoli e associazioni,
fondazioni, mass media, personalità della cultura, università…
Le diverse realtà della comunità si stanno già organizzando da
tempo, secondo i diversi aspetti, per affrontare questa sfida.

Un gruppo di coordinamento è punto di riferimento per tutta la
comunità e tiene i fili delle diverse iniziative. Il Centro
Culturale TrentUno si è assunto il compito di curare gli
aspetti economici e i rapporti con le istituzioni. Trento
Ideale Accoglie, la realtà che accompagna singoli e gruppi a
visitare i luoghi che hanno visto la nascita dell’ideale
dell’unità a Trento e Fiera di Primiero, si impegna per
l’accoglienza e per tutti i servizi utili per visitare e
conoscere la città ed il luoghi legati alla storia di Chiara.
Il Centro Mariapoli di Cadine ha affidata la gestione
dell’accoglienza e del soggiorno delle migliaia di persone che
saranno a Trento da qui al 2020 ed ha già predisposto, tra
l’altro, assieme a Trento Ideale Accoglie, un numero unico di
prenotazione per l’accoglienza e le visite.

Il gruppo di persone impegnate nel sociale e nel dialogo    con
la cultura contemporanea, chiamato Trento-Lab, ha in mano   gli
aspetti più strettamente culturali ed i rapporti con         le
diverse realtà esterne. Un gruppetto di persone si occupa   del
rapporto con i mass media e della elaborazione e della
diffusione di notizie e comunicati in merito alla ricorrenza.
Ultima, ma non per importanza, la “banca delle preghiere”,
l’organizzazione delle preghiere attivata da chi soffre o non
può collaborare fisicamente che pensa… ad “ottenere i
miracoli” necessari.

In questo tempo, poco più di un anno, che sta davanti a noi,
la famiglia di Chiara, è impegnata ad offrire a tutta la
città, e non solo, il dono che Dio, attraverso il carisma
dell’unità, ha elargito: in concreto si pensa ad un percorso
di formazione alla cittadinanza attiva per la comunità del
movimento, e per gli amici che vogliono aderire, ed un
percorso di conoscenza e collaborazione con le realtà
cittadine impegnate nella costruzione del bene comune.
L’anno del centenario prenderà il via il 7 dicembre, data
della inaugurazione della mostra, e continuerà con
l’organizzazione di eventi e manifestazioni in coincidenza
delle date più significative della vita di Chiara.
Il Centro Mariapoli di Cadine sarà in tutto questo tempo a
                          disposizione di tutta l’Opera nel
                          mondo ed in particolare dei vari
                          Centri Internazionali e delle
                          diverse diramazioni del Movimento
                          che apriranno, in momenti definiti,
                          la loro realtà anche alla città.
Così sarà, ad esempio, per l’incontro dei vescovi, per la
scuola di impegno sociale e per i vari eventi promossi
nell’ambito del dialogo con la cultura contemporanea che
vedranno collaborare la comunità di Trento con tutte queste
realtà e con le istituzioni locali.

Fonte: http://www.trentoardente.it/
Città Nuova Fest a Teramo
Aria di festa e di grande attesa fra i numerosi partecipanti al Città
Nuova Fest, dai neonati di quattro mesi agli ultra
settantenni, che sabato 10 novembre hanno invaso l’aula magna
del Convitto di Teramo e le aule limitrofe. Lo spirito forte
che ispira il lavoro costante e al passo coi tempi di Città
Nuova ha preso forma puntando l’attenzione verso le emozioni
da cui oggi il vivere dell’uomo e delle relazioni è mosso più
che mai.

                                       Pur facendo un’analisi
                                       della situazione di
                                       crisi in cui viviamo,
                                       lo   psicologo     Ezio
                                       Aceti, con la sua
                                       caratteristica veemenza
                                       e passione, ha indicato
                                       nella stessa crisi la
                                       possibilità           di
                                       crescita      e nelle
                                       emozioni energie da
                                       sfruttare           per
                                       alimentare       solide
                                       relazioni. Tanti gli
spunti per approfondire la conoscenza dei nostri bambini e
poterli così amare veramente. Uno sguardo ampio sulla società
civile e religiosa, non sono mancate riflessioni sulle
relazioni interpersonali della coppia e tra genitori e figli.

Una per tutte: “l’amore è sempre possibile”. Questa
affermazione ha sicuramente infuso in ciascuno una sensazione
positiva di benessere ed una spinta ad approfondire il cammino
intrapreso o comunque a ricominciare con fiducia.

Una persona che ha collaborato per la realizzazione dei due laboratori
dedicati ai bambini con Sara Fornaro, caporedattrice del giornalino
BIG, e ai ragazzi con Mauro Di Girolamo, attore di Spazio 3, così ci
scrive:
“È stata un’occasione per
                                            entrare con i ragazzi
                                            (circa 60) dentro le
                                            emozioni. Con i più
                                            piccoli           abbiamo
                                            “avvicinato ” la paura
                                            accartocciandola nel vero
                                            senso della parola e
                                            gettandola     nell’omino
                                            mangiapaura; poi abbiamo
                                            guardato in faccia la
                                            rabbia chiamandola per
                                            nome e maltrattandola con
                                            una delle nostre scarpe
                                            gettate nella scatola
delle cose che ci fanno arrabbiare… I più grandi hanno lavorato sulla
gelosia proponendo una drammatizzazione con la quale si è cercato di
imparare ad andare oltre. Un’occasione per comprendere insieme come
siamo persone che vivono delle emozioni e occorre conoscerle per
gestirle.”
La serata si è conclusa con la rappresentazione dei ragazzi offerta a
tutti i presenti.
Notevole l’interesse verso l’approfondimento di Città Nuova e riviste
ad essa collegate come Big (Bambini in Gamba), Teens (la rivista fatta
dai ragazzi e per i ragazzi), nell’ottica di continuare a dialogare.
All’uscita, diverse persone hanno voluto prendere una copia
della rivista CN, di BIG ,Teens, lasciare un contatto per
continuare il dialogo intrapreso.. Una serata diversa e molto
positiva!

Gabriella Ceritano

Città Nuova. L’informazione
libera. E chiara.
Dopo più di 60 anni dalla sua nascita, l’informazione di Città
Nuova vuole continuare ad essere libera e chiara. Non
assoggettata cioè a nessun potere e senza timore di dispiacere
a chi qualche potere lo detiene, se questo confligge con
un’informazione che cerca la verità. Sappiamo quanto ciò sia
difficile, oggi come ieri nel nostro Paese, e non abbiamo la
presunzione di riuscirci sempre, mentre ci auguriamo che
quanti ci leggono, sulla rivista e sul sito, abbiano l’occhio
limpido per cogliere almeno lo sforzo in questa
direzione. (leggi tutto)

A LoppianoLab il regista
Duccio Forzano per una serata
artistica e laboratori con i
ragazzi
Due sono gli appuntamenti nel programma di LoppianoLab 2018
che vedranno presente il regista e autore televisivo Duccio
Forzano: un laboratorio di regia e di videomaking per ragazzi
e uno spettacolo serale.
“A LoppianoLab incontrerò e
dialogherò con i ragazzi. Io
imparerò tantissimo da loro ai
quali desidero trasmettere come
nutrire il proprio sogno con
determinazione e consapevolezza”:
così dichiara Duccio Forzano,
autore televisivo di numerosi
programmi e concerti, reduce dal
successo di pubblico e di critica
per lo spettacolo di Claudio
Baglioni all’Arena di Verona.
Sabato 29 settembre parteciperà
alla nona edizione di LoppianoLab.
Il suo talento e la sua esperienza
umana e professionale in un
laboratorio di regia e di videomaking per ragazzi e nello
spettacolo serale: “Dal sogno all’impegno. Storie di vita e di
musica”.

Ecco il programma:

       Sabato 29 settembre 2018: Salone San Benedetto: ore
     17.30 – 19.00

 – Laboratorio di regia e di videomaking per ragazzi (11- 13
anni e 14-17)

 – Auditorium Loppiano: ore 21.30-23.00

Nel laboratorio insegnerà i segreti e la bellezza di un
mestiere, ma soprattutto sarà per lui “l’occasione di
confrontarmi con i ragazzi. Le nuove generazioni hanno tutta
un’altra visione della vita, fruiscono le immagini in modo
totalmente diverso, con ritmi frenetici. Imparerò tantissimo
da loro. Io, dalla mia esperienza, vorrei insegnare loro che
non bisogna confondere il mestiere con il successo e la
vanità. Ogni lavoro ha la sua dignità e il suo valore. Vorrei
aiutarli a scoprire i propri talenti, valorizzare le proprie
capacità. Imparare a guardarsi dentro e a nutrire il proprio
sogno con passione e determinazione”.

 Chi è Duccio Forzano: Una lunga carriera artistica iniziata
grazie all’incontro con Claudio Baglioni che intuisce il suo
straordinario talento e gli affida la regia dei suoi videoclip
e poi la direzione televisiva dei concerti. È così che, dopo
una gavetta fatta di tanti mestieri, Duccio Forzano disegna
una intensa carriera professionale e artistica tra Mediaset e
Rai: nel 2000 dirige il primo show di Giorgio
Panariello, Ultimo Valzer di Fabio Fazio, le quattro edizioni
di Stasera pago io di Fiorello, poi torna in Mediaset con
Paolo Bonolis e di nuovo in Rai con Gianni Morandi e Vincenzo
Salemme. Vive anche una parentesi cinematografica nel
2003 dirige 23, una commedia comica con i Ditelo Voi. Dal
2005 cura la regia del programma di Rai 3 Che tempo che fa di
nuovo con Fazio. Si dedica anche saltuariamente a seminari
universitari di regia televisiva. Sue le edizioni del 2010,
del 2011, del 2013 e del 2018 del Festival di Sanremo. Sempre
per Fazio cura le regie di Vieni via con me su Rai 3 nel
2010 e di Quello che (non) ho su La7 nel 2012. Nel settembre
2016 pubblica il suo primo romanzo autobiografico “Come Rocky
Balboa” dove racconta come perseveranza e passione possano
tradurre i sogni in realtà anche partendo dalle situazioni più
svantaggiate.

Scarica il programma

Ufficio stampa LoppianoLab:

Elena   Cardinali    –  347.4554043           –    339.7127072–
ufficiostampa@cittanuova.it

Tamara Pastorelli – 338.5658244           –       335.6165404   –
ufficio.comunicazione@loppiano.it

Web:       www.loppianolab.it         –      Facebook:
www.facebook.com/loppianolab – Twitter: @LoppianoLab
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