LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE

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LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE
FVG Music Live e Vigna PR

in collaborazione con l’Accademia Musicale Naonis e la Fondazione Friuli

                   nell’ambito di “Nottinarena 2021”

    “LA GRANDE MUSICA DELL’ARTE”
                     “Anteprima Nazionale”

A FRONTE DELLE AVVERSE CONDIZIONI METEO, POSTICIPATO
   IL CONCERTO PREVISTO ALL’INTERNO DELLA RASSEGNA
         “NOTTINARENA” A LIGNANO SABBIADORO
LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE
NUOVA DATA

        SABATO 13 NOVEMBRE 2021, UDINE – Teatro Nuovo G. da Udine

                        INIZIO CONCERTO ore 21:00

  BIGLIETTI IN VENDITA SU TICKETONE.IT DA MARTEDÌ 21 SETTEMBRE 2021

 A fronte delle avverse condizioni meteo previste per la giornata di
     domenica 19 settembre 2021, lo spettacolo “La Grande Musica
     dell’Arte”, appuntamento inserito all’interno della rassegna
    “Nottinarena 2021”, con Remo Anzovino e l’orchestra sinfonica
dell’Accademia Musicale Naonis diretta da Valter Sivilotti, è spostato
 a sabato 13 novembre 2021 alle ore 21:00 al Teatro Nuovo Giovanni da
  Udine di Udine. I biglietti acquistati restano validi per la nuova
                        data e la nuova location.

Per chi fosse impossibilitato a partecipare alla nuova data il
rimborso del biglietto acquistato potrà essere richiesto entro e non
oltre      venerdì      24     settembre       2021     tramite        il
sito https://www.rimborso.info.

I biglietti disponibili per la nuova data in programma sabato 13
novembre saranno in vendita dalle ore 10.00 di martedì 21 settembre
2021 sul sito www.ticketone.it.

           REMO ANZOVINO IN CONCERTO CON L’ORCHESTRA SINFONICA

          ACCADEMIA MUSICALE NAONIS DIRETTA DA VALTER SIVILOTTI

               LE COLONNE SONORE DEI FILM DEDICATI ALL’ARTE

        CHE GLI SONO VALSE LA FAMA MONDIALE E IL NASTRO D’ARGENTO
LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE
LE OPERE DI VAN GOGH, PICASSO, FRIDA KAHLO, MONET, GAUGUIN E
 QUELLE RITROVATE A POMPEI PRENDERANNO VITA ANIMATE DALLA SUA
     STESSA MUSICA IN UNO STRAORDINARIO SHOW MULTIMEDIALE

Accompagnato dall’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis
diretta da Valter Sivilotti, voce solista Franca Drioli, Anzovino
eseguirà dal vivo “La Grande Musica dell’Arte”, ovvero il percorso che
lo ha portato ad affermarsi a livello mondiale componendo le colonne
sonore originali dei film per “La Grande Arte al Cinema”, da Vincent
Van Gogh a Frida Kahlo, passando per Monet, Picasso e Gauguin, che nel
2019 sono state premiate con il Nastro D’Argento – Menzione Speciale
Musica dell’Arte e sono diventate anche uno speciale cofanetto
discografico, Art Film Music, pubblicato in tutto il mondo da Sony
Masterworks/Sony Classical. Verranno inoltre eseguite anche alcune
delle musiche scritte per il film “Pompei. Tra Eros e Mito”, diretto
da Pappi Corsicato, con Isabella Rossellini, in uscita in tutti i
cinema italiani il 29 novembre.

VignaPR
LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE
PRESENTATA OGGI LA NUOVA
STAGIONE DELLA CONTRADA AI
FABBRI 2
Il 22 settembre si alza il sipario del Teatro dei
Fabbri, il piccolo gioiello della Contrada nel cuore
della città vecchia di Trieste, con la rassegna
dedicata al teatro contemporaneo.

La stagione – quest’anno ampliata e studiata come un
percorso organico – è intitolata “AiFabbri2”,
denominazione che rimanda alla sua collocazione
fisica in Via dei Fabbri 2 – con il sottotitolo “Il
teatro che cerchi”, che strizza l’occhio a diverse
interpretazioni.

«Il nostro teatro in via dei Fabbri – spiega la
direttrice artistica della Contrada, Livia Amabilino
– da sempre ospita spettacoli per i più piccoli e da
qualche anno anche titoli legati al teatro
contemporaneo. Con il 2021 ho voluto realizzare una
stagione più articolata, forse più coraggiosa, resa
possibile anche alle collaborazioni nate in questo
anno pandemico che, pur nelle difficoltà, ci ha
anche permesso di costruire una rete di scambi
culturali ancora più intensa, perché la voglia di
fare teatro insieme sperimentando strade diverse è
tanta.»

Quest’anno la stagione di teatro contemporaneo della
Contrada si arricchisce e prevede ben tredici titoli
in scena dal 22 settembre 2021 a marzo 2022 che
LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE
spaziano dalla danza contemporanea, con lo
spettacolo di apertura “Isabel” in collaborazione
con il DanceProjectFestival, organizzato come sempre
dall’ACTIS – Associazione Culturale Teatro Immagine
Suono di Trieste, ad ospitalità tra cui
lo spettacolo vincitore di Forever Young 2019/20 “La
Gloria” di Fabrizio Sinisi e al monologo di Oscar De
Summa; alle molte coproduzioni attivate dalla
Contrada, come quella realizzata con il Teatro
Stabile Sloveno, ”Così vicino” scritto da Luca Quaia
con Lara Komar, e produzioni proprie con Ariella
Reggio, Sara Alzetta, Marco Casazza, Elke Burul,
Daniela Gattorno, Giacomo Segulia, Davide
Rossi, Omar Giorgio Makhlouf, Miriam Podgornik e
molti altri.

L’appuntamento di apertura della stagione AiFabbri2,
il 22 settembre alle 19, prevede un focus tutto
dedicato ai quindici anni di attività della
Compagnia Twain, centro di produzione per la danza
del Lazio, alla presenza degli artisti della
compagnia che dialogheranno con il pubblico e a
seguire andrà in scena “Isabel”, lo spettacolo di
danza con Caroline Loiseau su coreografie di Yoris
Petrillo.

A seguire, dal 23 al 25 settembre, alle 20.30, andrà
in scena lo spettacolo vincitore di Forever Young
2019/20, “La Gloria” di Fabrizio Sinisi, con
Alessandro Bay Rossi, Dario Caccuri, Marina
Occhioner, per la regia di Mario Scandale, Con
questa produzione La Corte Ospitale va in scena uno
spaccato sconosciuto sulla vita giovanile di
Hitler, quando, nel 1907, appena ventenne, insieme
all’amico August Kubizek, si trasferì da Linz a
Vienna con lo scopo di entrare all’Accademia di
Belle Arti e diventare un grande pittore. Dopo
LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE
essere stato respinto più volte ma incapace di
ammettere la mancanza di talento, scoperte le sue
bugie e umiliato pubblicamente, per ben tre anni si
riduce allo stato di senzatetto nella periferia
viennese finchè allo scoppiare della Prima Guerra
Mondiale si arruola nell’esercito dando il via alla
sua carriera politica, che cambierà tragicamente la
Storia.

Dal 5 al 7 ottobre, alle 20.30, sarà la volta
di “L’ultima eredità”, ancora una produzione La
Corte Ospitale, di e con Oscar De Summa, autore e
attore tra i più apprezzati della scena teatrale
italiana, vincitore dei premi Cassino Off 2015,
Hystrio Anct 2016, Hystrio/Mariangela Melato 2017 e,
con la Trilogia della provincia, del premio Rete
Critica 2016. La storia è quella di un doppio
viaggio, geografico ed emotivo. Il viaggio del
protagonista verso casa, per l’ultimo saluto al
padre morente, dunque verso i luoghi della propria
infanzia e adolescenza, diventa anche il percorso di
ritorno proprio verso quell’infanzia e quella
adolescenza da cui era fuggito… per comprendere che
il padre è sempre, e nonostante tutto, una fonte di
insegnamento.

Porta la firma di Marcela Serli alla regia, lo
spettacolo “Love Me Tender”, una produzione
Nidodiragno/CMC in scena dal 28 al 30 ottobre, con
orario 20.30, con Shi Yang Shi (che ha scritto il
testo insieme alla drammaturga Renata Ciaravino)
e la partecipazione di Marco Ottolini.           Uno
spettacolo forte che rompe i tabù e che si basa sul
forte convincimento che l’arte può cambiare lo stato
delle cose, in cui si racconta di affetti come
dipendenza, di sesso come apparente strada verso
l’affermazione che spinge sempre di più verso un
LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE
vuoto ancora più profondo.

Dal 4 al 6 novembre alle 20.30, in replica il 7
novembre alle 19, sarà la volta di “Angry Alan” la
produzione Contrada di Penelope Skinner con Marco
Casazza che ne firma anche la regia. Al maschio
americano tartassato dalle statistiche sugli stupri
e da quella che definisce una Società Gino-centrica,
il sito web di Alan “l’incazzato” offre finalmente
messaggi positivi, una riscossa fiera e rabbiosa
dove il protagonista Roger, licenziato da poco, con
un matrimonio alla deriva, trova finalmente le
risposte che cerca. Ma per lui il destino ha in
serbo un ennesimo, ironico colpo basso.

“La mite” di Fëdor Dostoevskij, con Beatrice
Visibelli, l’adattamento e la regia di Nicola
Zavagli,     sarà    la    rappresentazione       in
cartellone dall’11 al 13 novembre, alle 20.30. In un
originale ribaltamento di ruoli, Beatrice Visibelli
affronta con straordinaria sensibilità il rapporto
uomo/donna nel suo schema maledetto di vittima e
carnefice, immergendosi non nella parte della
donna/vittima ma nei labirinti della mente
dell’uomo/carnefice. Una produzione Teatro delle
spiagge su un tema sempre attuale per capire dal
profondo il nostro tempo.

Dal 18 al 20 novembre alle 20.30 con replica il 21
novembre alle 19, sarà la volta di “Il barbiere di
Trieste”, una prima assoluta per una coproduzione
che vede insieme l’Ass. Artifragili e La Contrada
Teatro stabile di Trieste. Lo spettacolo, dalla
forte impronta musicale, si basa sul testo di
Beaumarchais e sull’opera omonima di Gioachino
Rossini, dove la nota storia è stata riadattata e
ambientata nella Trieste del Settecento. Traduzione,
adattamento e regia sono di Giacomo Segulia      che
LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE
salirà anche sul palco con Davide Rossi, Veronica
Dariol, Omar Giorgio Makhloufi, Daniele Molino. Lo
spettacolo è arricchito dalle maschere della
Commedia dell’arte di Francesco Garuti.

Due nomi noti e molto amati a Trieste saliranno sul
palco dei Fabbri il 25 e 26 novembre alle 20.30:
Ariella Reggio e Sara Alzetta in “Affamati”, una
produzione Contrada, accompagnate dalla musica di
Paolo Butti. Insieme racconteranno storie da
piangere – se non fossero da ridere – e le
difficoltà di autonomia affettiva che ancora
affliggono le donne, per capire insieme che il
problema della liberazione della donna – e degli
uomini – è ancora e soprattutto culturale.

Dal 3 al 4 dicembre 2021 alle 20.30 e il 5 dicembre
alle    19,    arriva    “Play”,     un    progetto
della Confraternita del Chianti, fondata dagli
autori teatrali Chiara Boscaro e Marco Di Stefano.
La Confraternita è una compagnia stabile che lavora
alla creazione di un repertorio di drammaturgia
contemporanea e questo in particolare è un
gioco/spettacolo, una performance interattiva in
lingua     italiana      con     sopratitoli      in
inglese, sull’Unione Europea     con   Valeria Sara
Costantin e Marco Pezza, prodotto dall’Associazione
K./Associazione Interdisciplinare delle Arti, con il
sostegno del MiC– Boarding Pass, progetto Enforce
Entertainment       in     collaborazione        con
Mugmetdegoudentand (Amsterdam), Teatrul 3g (Targu
Mures), Story Hub (Riga) e Compagnia Joao Garcia
Miguel (Lisbona), Teatro Verdi / Teatro del Buratto
(Milano).

La produzione Contrada “Tempo d’attesa”, un progetto
realizzato con il sostegno della Regione Friuli
Venezia Giulia, su testo di Pietro Spirito e Elke
LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE
Burul    per la regia di Elke Burul, sarà la
rappresentazione in cartellone dal 9 all’11 dicembre
alle 20.30     con replica il 12 dicembre alle
19. Ambientato nel centro per profughi stranieri di
Padriciano è la storia del fotografo cecoslovacco
Krystof Paklic, in fuga dal suo Paese. A Padriciano,
dove ora sorge l’Area di Ricerca, dagli anni
Sessanta ai primi anni Ottanta era attivo un campo
profughi per accogliere le persone in fuga dai Paesi
comunisti dell’Europa orientale. Gli ospiti della
struttura spesso erano intellettuali, oppositori,
persone colte, artisti come il fotografo
protagonista della storia. A mettere in scena la
vicenda, idealmente ambientata nel 1972, saranno la
stessa Elke Burul, Adriano Giraldi, Daniela Gattorno
e Omar Giorgio Makhlouf.

Ancora una produzione Contrada per iniziare il nuovo
anno:     dal    13    al   15    gennaio     2022,
con orario 20.30, Miriam Podgornik porterà in scena
il suo testo “Perdi peso in 30 giorni” per la regia
di Alejandro Bonn. Un progetto questo, in forma di
monologo, pensato per ragazzi giovani abituati a
vivere in simbiosi con i loro smartphone. Il titolo
richiama il nome di un’applicazione che regola le
nostre abitudini alimentari e fisiche e a farlo,
nella nostra trasposizione, è una personal trainer
ignara di essere un avatar.

“Jekyll lu Dutturi, Mio Padre non lo deve sapere”,
una produzione Dimore creative in anteprima ai
Fabbri, è il titolo in calendario dal 10 al 12
febbraio, alle 20.30. Scritto e diretto da Pietro
Cerchiello, con Pietro Cerchiello e Marina
Boselli, Jekyll Lu Dutturi è la storia di Giacomo
Nicchio, figlio di pastori, nato e cresciuto a
Sant’Antonio del Porcello, un piccolo paese in
provincia di Canicattì. Una storia che ha luogo
nella Sicilia degli anni ’20, ma quanto mai attuale.

Infine sarà un’attrice famosa a chiudere la stagione
“AiFabbri2”: Lara Komar, protagonista in “Così
Vicino. Commedia in un Atto con 11 scene per Lara
Komar e il suo bel canto”, scritto e diretto da Luca
Quaia, e prodotto da La Contrada e il Teatro Stabile
Sloveno. In scena con 10 repliche: dal 3 al 5 marzo
alle 20.30, il 6 marzo alle 19 e dal 10 al 12 marzo,
alle 20.30, con ultima data il 13 marzo alle 19.
Un monologo scritto per Lara Komar, in doppia
lingua, un racconto a tratti spensierato che però
vuole indagare nelle nostre paure, nelle paure di
ciò che non conosciamo e non abbiamo nessuna
intenzione di conoscere e incontrare, per capire un
po’ meglio cosa ci spinge a chiuderci di fronte alla
diversità. L’attrice     triestina della minoranza
slovena è attualmente nel cast di “Il Paradiso delle
Signore”, soap di Rai Uno, ed è stata recentemente
madrina del FVG Pride che si è tenuto a Gorizia.

Tanti appuntamenti per sognare e riflettere insieme
sotto il tetto a botte del Teatro dei Fabbri e
l’insegna di Bruno Chersicla “Teatro dei Fabbri”.
Per informazioni contrada@contrada.it oppure
040947481.

PREZZI E ABBONAMENTI RASSEGNA “AI FABBRI2”

Carnet   nominale  “ABBONAMENTO       FABBRI   –    5
SPETTACOLI”  – 45 €

Riduzione abbonati Contrada – 5 SPETTACOLI – 35 €

Biglietto Intero – 12 €

Biglietto Ridotto 65 – 10 €
Biglietto per Abbonati Contrada – 8 €

Teatro Nuovo Giovanni da
Udine Mercoledì 22 settembre
DOPPIO    CONCERTO     della
pianista superstar YUJA WANG
con   la   MAHLER    CHAMBER
ORCHESTRA
Virtuosismo, passionalità e fascino declinati all’ennesima
potenza sono solo alcuni dei tratti distintivi di Yuja Wang,
pianista di origini cinesi celebrata in tutto il mondo per le
sue eccezionali doti interpretative, attesa mercoledì 22
settembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per un doppio
concerto con la Mahler Chamber Orchestra.

34 anni, protagonista di tournée trionfali con le maggiori
orchestre e autrice per la Deutsche Grammophon di
registrazioni passate alla storia, Yuja Wang è senza alcun
dubbio fra le figure più iconiche del panorama musicale
internazionale e non solo, capace di incantare con la sua
travolgente personalità e la sua tecnica prodigiosa un
pubblico trasversale. Per il suo arrivo al Teatro Nuovo
Giovanni da Udine – dove debuttò nel 2011 con la Royal
Philharmonic Orchestra diretta da Charles Dutoit – la
carismatica artista si esibirà con la Mahler Chamber
Orchestra voluta da Claudio Abbado: un ensemble “nomade” –
così è stato definito per il suo carattere internazionale e
cosmopolita – con cui Yuja Wang ha un trascorso artistico
esemplare e che dalla sua fondazione, avvenuta nel 1997, si
dedica alla creazione e alla condivisione di esperienze
eccezionali nella musica classica.

Haydn – la Sinfonia n. 31 in re maggiore – e Stravinskij –
Ottetto per strumenti a fiato – saranno sui leggii dei Maestri
d’orchestra per entrambi i concerti, mentre diversificato sarà
il programma scelto dalla star cinese: il Concerto n. 5 in fa
minore BWV 1056 di Johann Sebastian Bach per l’esibizione
delle 18.00 e il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra in
fa maggiore op. 102 di Šostakóvič per quello delle 21.00.

Biglietteria

La biglietteria di Via Trento 4 è aperta dal martedì al sabato
(escluso festivi) dalle 16.00 alle 19.00. L’acquisto di
biglietti è possibile online su www.teatroudine.it e
su www.vivaticket.it. Per informazioni: tel. 0432
248418; biglietteria@teatroudine.it (servizio attivo negli
orari di apertura della biglietteria).

Informazioni per il pubblico

In ottemperanza al decreto approvato il 22 luglio 2021, a
partire dal 6 agosto gli spettatori dovranno esibire,
per l’accesso in sala, la Certificazione verde COVID-19 (Green
Pass).

Rimangono inoltre obbligatori l’uso della mascherina (ffp2 o
chirurgica), il rilevamento della temperatura corporea tramite
termoscanner all’ingresso e il distanziamento fra le persone
di almeno 1 metro. I posti sono singoli e distanziati.
A  Tarcento   i    big   della
fisarmonica     da     Fvg   e
Slovenia: sabato 25 SETT.
Uniti dalla Fisarmonica
Ritorna il progetto che unisce le persone attraverso la
musica, nel nome dello strumento a mantice tra i più
rappresentativi delle musiche sia tradizionali che
contemporanee dal mondo. È “Uniti dalla Fisarmonica”, la
serata con grandi concertisti e didatti che il Gruppo
Fisarmonicisti di Tarcento, con il sostegno del Comune e di
diversi sponsor privati, porta avanti con grande seguito da
sei anni.

La serata, tra concerto e spettacolo, è in programma sabato 25
settembre alle ore 20.30 nella Sala Margherita in via
Marinelli a Tarcento, con ingresso libero fino ad esaurimento
posti, nel pieno rispetto delle normative e con necessaria
esibizione          del         green        pass        (per
informazioni:    gruppofisarmonicisti@gmail.com).    L’atteso
appuntamento, che quest’anno porta come sottotitolo “Musica
oltre confine”, ospita in questa edizione tra i più
riconosciuti maestri del mantice della nostra regione, uniti
alla presenza di ensembles e solisti giovani di riconosciuto
talento. Sono: Massimo Pividori, Adolfo Del Cont, l’Ensemble
Flocco Fiori, il duo Elisa Fassetta alla fisarmonica e
Ludovica Borsatti al violoncello, con ospite speciale dalla
Slovenia Manuel Šavron, campione europeo di fisarmonica
diatonica, con all’attivo diverse pubblicazioni discografiche
e riconoscimenti internazionali.
La manifestazione, che negli anni precedenti ha ospitato
fenomeni del mantice dalla Russia, dagli Stati Uniti, dalla
Germania, dalla Francia, quest’anno ha ragionevolmente pensato
di dedicare un focus al grande fisarmonicismo regionale,
mirando alla valorizzazione delle eredità nostrane in empatia
con le proposte musicali delle terre di confine. La serata,
condotta dal musicologo Alessio Screm, vedrà l’esecuzione di
una selezionata antologia di brani, tra virtuosismo, poesia e
non mancheranno le sorprese, secondo varie formazioni
solistiche e d’assieme, per gemellaggi d’arte che sono il
tratto distintivo dell’iniziativa tarcentina. Verranno
eseguite opere originali e arrangiamenti dal patrimonio
musicale fisarmonicistico, passato e presente, di varia
estrazione: francese, russo, brasiliano, italiano, sloveno e
friulano.

Un grande impegno ripagato da numerose soddisfazioni per il
direttore artistico Massimo Pividori che, unitamente al
presidente Roberto Grillo e ad una squadra affiatata, sta
continuando con ottimi esiti a promuovere i mondi della
fisarmonica secondo varie declinazioni, in collaborazioni con
istituti ed enti di cultura, attraverso corsi musicali
dedicati in cooperazione con il Conservatorio Tartini di
Trieste e la Peter Soave Music Academy, la costituzione di una
propria fisorchestra, numerosi concerti e compartecipazioni.
La manifestazione “Uniti dalla fisarmonica”, fiore
all’occhiello delle loro attività, si realizza grazie al
sostegno del Comune di Tarcento, di Prima Cassa Credito
Cooperativo Fvg, Pigini fisarmoniche e Musicali Borgna.

Alessio Screm
La sociolinguista Vera Gheno
ospite   al    festival   di
antropologia     Pistoia   –
Dialoghi sull’uomo (24-26
settembre)
Domenica 26 settembre doppio appuntamento, alle 15.15 e alle
17.30, al teatro Bolognini, con la sociolinguista Vera Gheno.
Nell’incontro Nuovi orizzonti linguistici per superare i
confini, in occasione della XII edizione del festival di
antropologia       Pistoia     –    Dialoghi      sull’uomo

Attraverso l’analisi linguistica proposta dalla relatrice, si
indagherà sulla complessità con cui si sta evolvendo la
società nell’ultimo decennio: la globalizzazione e Internet
hanno accorciato le distanze e, di conseguenza, l’incontro con
le differenze – esperienza prima eccezionale e saltuaria – è
diventato parte della quotidianità di ciascuno di noi. Ma
l’essere umano non è programmato per accettare tutto ciò con
serenità, perché istintivamente vive la novità e l’alterità
come possibili rischi per la propria propria esistenza. Oggi
più che mai si avverte la necessità di passare da una visione
“normocentrica” della società, in cui la diversità viene
vissuta come una minaccia, a una più pacifica di “convivenza
delle differenze”. Parte di questo processo avviene a livello
linguistico, tramite un uso più attento delle parole,
rispettoso delle diversità, cercando di andare oltre le
proprie abitudini.

E. L.

Circe, nell’antro della maga

                                        (NA)
Si svolgerà Giovedì 23 Settembre all’interno della rassegna
“Do Maggiore”, patrocinata dal Comune di Napoli lo spettacolo
“Circe, nell’antro della maga”, a cura de “La chiave di
Artemysia”.

Un viaggio che costringe Ulisse ad un percorso di presa di
coscienza di sé stesso, introspezione personale e cambiamento:
quando per la prima volta la sua volontà di tornare a casa
viene messa a dura prova non dalla guerra, né dagli eventi, ma
da una donna, anzi da una maga. Circe.

Una donna seducente, figlia di Dei, esperta nell’uso dei
“farmaka” e per nulla spaventata dall’idea di usarli per
raggiungere i suoi obiettivi. L’amore per Ulisse diviene,
quasi subito, il suo principale obiettivo.

Circe trasforma i compagni di Odisseo in porci. L’eroe, per
restituire loro sembianze umane è costretto a fermarsi un anno
da lei.

Grazie ai suoi consigli Odisseo decide di intraprendere un
viaggio che gli farà attraversare tutta la costa e gran parte
della Campania stessa mettendolo faccia a faccia con il suo
inconscio.

Inizia una catabasi nel regno dei morti scendendo nel lago
d’averno.

Lì riesce a entrare in contatto con le figure dei compagni
perduti durante la guerra di Troia, con la madre e con
l’indovino Tiresia.
Infine quando sarà costretto ad
                             andare via, consapevole del suo
                             destino, e a lasciare questo
                             amore che lo ha nutrito, sarà
                             pronto ad affrontare pericoli di
                             ben   altra    portata,     come
                             l’insidioso canto delle sirene.

Questo si propone di mettere in scena “La chiave di Artemysia”

Un’iniziativa atta a dare vita ad una rivalutazione del
territorio che prende le sue fondamenta dalla storia dei
luoghi.

Essi vanno celebrati e non dimenticati.

Il testo prende forti spunti dal lavoro di Madeline Miller,
“Circe”.

Testo pregevole che sta riscontrando successo di pubblico a
livello mondiale.

È il Chiostro di San Domenico Maggiore che si fa ospite della
performance diventando, per l’occasione, la dimora della Maga
Circe.

Il pubblico, insieme ad Ulisse, percorrendo le stanze,
cortile, i corridoi, assiste alla sua storia vivendone paure,
bellezze emozioni. Incontrandone, man mano i personaggi
principali: Circe, Tiresia, le Sirene, ed attraversando gli
Inferi.

Questo perché quando la storia si mescola alla leggenda, e la
leggenda alla storia, non ha bisogno che nulla venga
inventato, ma contiene in sè già tutto ciò che è necessario
raccontare.

in scena:

CIRCE: Roberta Misticone

ULISSE: Errico Liguori

TIRESIA: Rodolfo Medina

PENELOPE: Orentia Marano

SIRENA: Livia Bertè

ENSEMBLE: Luisa Leone

ENSEMBLE: Diana Bevilacqua

Regia di Livia Bertè

Movimenti coreografici a cura di: Luisa Leone

Info:               ore 21:00

BIGLIETTO 12 euro   BIGLIETTO RIDOTTO 10 euro (fino a 10 anni)

P.za S. Domenico Maggiore,

80134 Napoli NA

***Protocollo Coronavirus***

Per garantire la sicurezza di tutti è OBBLIGATORIA LA
PRENOTAZIONE.

Modalità di prenotazione

messaggio whatsapp 3404657949 – 24h su 24
Galleria Beaux Arts a Siena
mostra Ai naviganti 18 sett.
Sabato 18 settembre 2021 alle 17,30, presso la Galleria Beaux
Arts in via Cecco Angiolieri, 13 a Siena, si inaugura “Ai
naviganti”, mostra personale di Armando Orfeo.

In esposizione l’ultimo ciclo di 17 dipinti ad olio ed
acrilico su tela che il pittore ha voluto dedicare al tema del
mare e della navigazione come metafora dell’esistenza,
attraverso la sua visione ironica e surrealista del mondo e
dell’arte. ⁰⁰

“Tutti noi siamo naviganti – scrive l’autore – ed in questo
ultimo periodo abbiamo visto purtroppo come possono cambiate
repentinamente le nostre rotte ed i nostri piani di
navigazione. Siamo passati dal perseguire rotte ben ragionate
e strutturate ad una navigazione a vista ed in piena tempesta.
Abbiamo dovuto improvvisare facendo ricorso a risorse profonde
che forse non pensavamo neanche di avere, ma le abbiamo
trovate!

Questa mostra vuole essere un sincero augurio a tutti noi di
buona navigazione, che sia pensata o improvvisata non importa,
ed allo stesso tempo uno stimolo alla creatività ed alla
leggerezza che sono, a mio avviso, carburante basilare
dell’esistere.”

Armando Orfeo nasce a Marina di Grosseto nel 1964. Pittore
autodidatta ha al suo attivo un nutrito curriculum espositivo
con numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Ha
partecipato a fiere di settore esponendo a Bologna, Roma,
Bari, Brescia, Milano, Strasburgo, Den Haag, Gent.

Come autore di fumetti negli anni ’80 collabora con le riviste
“Tempi supplementari’ e ‘Frigidaire’, pubblicando una serie di
storie con personaggi di sua invenzione.

Come illustratore pubblicitario lavora, a partire dal 2000,
con Artemidatre di Milano, per la quale ha creato progetti di
immagine e comunicazione commissionati da importanti aziende
italiane e straniere, tra cui: FIAT Engineering, Finanza &
Futuro, LifeScan, Perfetti, Sanofy-Aventis, Sperlari, Sun
Microsystems, Tre Marie, Astrazeneca.

Gallerie di riferimento: Artemidatre Milano, Mancini Arte
Roma, Beaux Art Siena, Mercurio Arte Viareggio.

Ingresso libero.

Orario: lunedì dalle ore 16.00 alle ore 19.30; dal martedì al
sabato dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30;
domenica chiuso.

Info: tel 0577 280759;   www.artsiena.com
Dune di Denis Villeneuve: la
recensione

Il giovane Paul Atreides (Timothée Chalamet) è l’ultimo
rampollo della sua casata, chiamata a governare il pianeta
Arrakis, uno sconfinato deserto dalle cui sabbie si estrae la
Spezia, sostanza che allunga la vita, dona poteri metafisici
e, soprattutto, permette i viaggi spaziali. In altre parole, è
un’inesauribile fonte di potere e ricchezza.

Il problema è che gli Harkonnen, a cui il potere imperiale ha
imposto di abbandonare il prezioso pianeta per lasciare spazio
agli Atreides, vogliono vendetta e riprendersi la loro gallina
dalle uova d’oro.

Il Duca Leto (Oscar Isaac), capo della casata degli Atreides,
fa l’impossibile per preparare Paul, il suo giovane figlio, ad
affrontare la responsabilità del comando, ma gli eventi
precipitano rapidamente.

Il potere imperiale sta infatti tramando contro la sua casata,
e aiuta i biechi Harkonnen ad aggredire il pianeta Arrakis
subito dopo l’insediamento degli Atreides, fornendo in
appoggio il fior fiore delle sue truppe d’assalto.

In realtà le cose sono ancora più complesse, perché un potere
millenario, tutto al femminile, muove le sue pedine
nell’oscurità. Jessica Atreides (Rebecca Ferguson), madre di
Paul e compagna del Duca Leto, fa parte di questa fazione, i
cui obiettivi non sono per niente chiari.

Comunque la coraggiosa ma disperata resistenza degli Atreides
non regge l‘urto delle soverchianti forze degli Harkonnen, che
godono dell’appoggio imperiale e fanno uso del tradimento per
ottenere i loro vili scopi.

Paul e sua madre riescono comunque a mettersi in salvo e a
raggiungere i nativi del pianeta Arrakis, i Fremen, una
comunità che vive in rifugi sotterranei, essendosi
perfettamente adattata alle inospitali condizioni di vita del
loro pianeta, tanto da riuscire a controllare anche i
giganteschi e mortali vermi che popolano gli sterminati
deserti dai quali si estrae la Spezia.

Dune di Denis Villeneuve: un perfetto viaggio
dell’eroe
Nonostante nel film abbondino i personaggi, nella sostanza
tutta la storia ruota intorno a Paul, che impersona il
classico stereotipo del giovane eroe, ancora dubbioso delle
sue capacità, ma dotato di poteri straordinari che aspettano
di essere risvegliati. E bisognoso di vivere esperienze capaci
di fargli prendere coscienza del suo valore.

Un   eroe   che   deve   emanciparsi   dalle   ingombranti   figure
genitoriali, e trovare la sua strada. In effetti le vicende di
questo film seguono le classiche prime fasi del viaggio
dell’eroe, come descritte da Christofer Vogler. Prima ci viene
fornito il contesto dove Paul si muove, poi il giovane
protagonista viene chiamato all’azione. Ma è riluttante,
dubbioso.

Numerosi mentori cercano di indirizzarlo sulla sua strada: il
padre, la madre, il suo maestro d’armi. Alla fine si getta
nella mischia, accettando il suo ruolo e mettendosi in gioco,
sperimentando il mondo dei Fremen, che egli ha scelto come
suoi alleati per la futura riscossa.

E qui gli eventi si arrestano, stoppati dai titoli di coda.
Quindi in questo film avviene solo la prima metà del viaggio
dell’eroe, come sottolineato dallo stesso Paul che, nella
scena finale, afferma che “questo è solo l’inizio”.

E Paul trova anche la sua donna lungo il percorso, ma questa
parte verrà evidentemente sviluppata nell’inevitabile sequel
del film.

Dune di Denis Villeneuve: un riferimento alle
vicende afgane
Il pianeta Arrakis di Villeneuve ha palesi riferimenti al
colonialismo in generale e alle vicende afgane in particolare.
Gli Atreides, quando sbarcano marciando impettiti dalle loro
navi spaziali, vengono preceduti dalle cornamuse, mentre le
donne native che si sbracciano per salutarli indossano
qualcosa di molto simile al hijab.

Analogamente all’Afghanistan, Arrakis è una terra inospitale e
deserta, divisa tra sconfinati deserti sabbiosi e
inaccessibili formazioni rocciose, nelle quali si annidano i
Fremen, divisi in piccole ma agguerrite comunità, per lo più
nascoste nel sottosuolo.

I Fremen sono dei guerrieri formidabili, che nessuno ha mai
veramente sconfitto, anche se le loro terre vengono sempre
saccheggiato dal potente di turno.

Paul ha capito questa realtà, e a differenza dei suoi
predecessori vuole allearsi con i nativi, tenendo conto della
loro cultura e delle loro aspettative. Un atteggiamento del
tutto opposto a quello del Barone Vladimir Hakonnen, capo
degli invasori, che ordina il totale sterminio dei nativi,
senza peraltro neanche conoscerne il numero e la forza.

Vedremo nel sequel come andranno a finire le cose.

Dune di Denis Villeneuve: un ottimo remake
Dune è un classico della fantascienza di Frank Herbert, che ha
sedotto il mondo del cinema da decenni. Il primo che ha
cercato di metterlo in scena è stato Jodorowsky, che però ha
fallito nell’impresa, quando tutto sembrava pronto per
realizzare quello che sarebbe stato uno dei colossal più
visionari della storia del cinema, negli anni settanta.

Poi è venuto il Dune di David Linch, del 1984. Un film molto
controverso. La versione di Villeneuve è molto meglio
riuscita, resistendo alla tentazione di buttarsi sugli effetti
speciali per travolgere lo spettatore e scaraventarlo in un
videogame.

Perché il suo Dune è un film lento, affascinante, che indugia
sui campi lunghi e lunghissimi di Arrakis, sul dramma
interiore dei vari personaggi – in particolare di Paul –
immergendoci nel complesso mondo immaginato da Herbert, di
fatto una società medievale di dimensione galattica, nella
quale si muovono    molteplici   interessi   e   numerosissimi
personaggi.

Non è facile trovare un equilibrio tra tutti questi elementi,
senza perdere d’occhio il viaggio dell’eroe percorso dal
protagonista, che comunque rimane la struttura portante delle
vicende mostrate. Ma Villeneuve c’è riuscito.
Non mancano le scene d’azione e i violenti combattimenti corpo
a corpo, ma sono sapientemente distribuiti come elementi
coreografici di una storia ben strutturata, che accelera
gradualmente dopo avere ambientato lo spettatore
nell’inospitale Arrakis e spiegatogli le complesse vicende che
mettono in moto il meccanismo narrativo.

Bravo Villeneuve, che con Dune dimostra come sia possibile
mantenere una dimensione autoriale anche quando si vuole
realizare un blockbuster. Un film da vedere, specie per gli
amanti della fantascienza. Aspettando il sequel…

Torna il Giro di Sicilia:
l’isola riabbraccia la sua
corsa
    Quattro tappe per un totale di 712 chilometri – dal 28
settembre al 1 ottobre – caratterizzeranno il Giro di Sicilia
Eolo che si annuncia spettacolare sia per i percorsi proposti,
    sia per i paesaggi attraversati che per la qualità dei
partecipanti. Annunciati alla partenza anche Vincenzo Nibali,
    Christopher Froome e Alejandro Valverde. Saranno 20 le
          formazioni al via di 7 corridori ciascuna.
Palermo, 16 settembre 2021 – Il Giro di Sicilia Eolo riparte
ancora una volta grazie all’intesa tra la Regione Siciliana e
RCS Sport con una edizione che si preannuncia spettacolare,
sia per i percorsi scelti sia per il periodo dell’anno in cui
si svolge, l’apertura della stagione autunnale.
Martedì 28 settembre da Avola prenderà il via la prossima
edizione de Il Giro di Sicilia. Tornato a casa nel 2019, dopo
42 anni di assenza, prima che la pandemia lo fermasse di nuovo
nel 2020.
La manifestazione sportiva dal grande fascino, riportata sotto
i riflettori del ciclismo che conta e nel calendario
internazionale, è tra le più antiche e gloriose corse a tappe
italiane. Prima edizione nel 1907, prima anche della nascita
del Giro d’Italia. Il Giro di Sicilia ha animato a più riprese
il panorama ciclistico italiano con picchi di celebrità quali
il 1974 (successo di Roger De Vlaeminck) e il 1977 (Giuseppe
Saronni), prima della vittoria a stelle e strisce
dell’americano        Brandon      McNulty      nel     2019.
DICHIARAZIONI
Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana, ha
dichiarato: «Con il Giro di Sicilia – competizione più antica
del Giro d’Italia – affidiamo al ciclismo di qualità un
efficace messaggio di promozione della nostra di Isola.
Puntiamo, oltre che al turismo “tradizionale”, ad attrarre
turismo di settore ed i flussi legati al segmento sportivo
d’eccellenza. Per questo – lo annunciamo oggi – siamo pronti
ad accogliere, l’anno prossimo, il ritorno del Giro d’Italia.
La volontà del governo regionale è quella di lanciare, anche
attraverso    eventi così rilevanti, un forte segnale di
rivincita e di speranza alle migliaia di persone appassionate
di questo antico e popolare sport».

«La pandemia ci ha imposto un anno di sosta, nel 2020, ma il
Giro di Sicilia torna più ricco che mai, con grandi campioni e
atleti pronti a dare vita a una corsa entusiasmante. Il
governo Musumeci – afferma l’assessore allo Sport e al
Turismo, Manlio Messina – crede con convinzione negli eventi
di livello internazionale come questo, realizzato assieme a un
partner prestigioso come Rcs Sport. È il modo migliore per
incentivare la pratica dello sport, per promuovere l’immagine
migliore della Sicilia in Italia e nel mondo e scommettere sul
turismo sportivo, segmento di mercato su cui intendiamo
puntare con decisione».

Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di
RCS Sport ha detto: «Questo Giro di Sicilia ha una
collocazione molto particolare e secondo noi perfetta nel
calendario internazionale. Grazie al lavoro di squadra con la
Regione Siciliana stiamo riportando questa corsa agli antichi
splendori. Quest’anno avremo al via Campioni del calibro di
Vincenzo Nibali, Chris Froome e Alejandro Valverde che vantano
palmares unici al Mondo. La Sicilia è una terra straordinaria,
come il suo popolo, ricca di tradizione, storia e cultura. La
Sicilia è il luogo ideale, in tutte le stagioni, per andare in
bicicletta. Questo flusso crea sviluppo al turismo e diventa
un volano per l’economia del Paese che le ospita che, grazie
alle immagini prodotte dalla Rai, verrà trasmesso nei 5
continenti».

LE TAPPE
 A
1 Tappa: AVOLA – LICATA 179 KM
 A
2 Tappa: SELINUNTE (CASTELVETRANO) – MONDELLO (PALERMO)   173
KM

3A Tappa: TERMINI IMERESE   – CARONIA   180 KM

4A Tappa: SANT’AGATA DI MILITELLO – MASCALI 180 KM

DESCRIZIONE DEI PERCORSI
Tappa n. 1 – AVOLA – LICATA
Percorso
Tappa ondulata per tre quarti con finale pianeggiante.
Partenza dalla costa per un attraversamento dell’entroterra
che presenta la scalata dell’unico GPM di giornata a Ragusa
con il passaggio a Ibla. Segue una lunga parte a scendere su
stradoni prevalentemente rettilinei fino a raggiungere il mare
a Gela e proseguire verso l’arrivo.

Ultimi km
Gli ultimi 10 km percorrono seguono la costa con lievi
ondulazioni fino alle porte di Licata dove si svolta a
sinistra per poi attraversare l’abitato con alcune curve ad
angolo retto fino all’ultima che immette nel rettilineo di
arrivo in leggera salita.

Tappa n.2 – SELINUNTE – MONDELLO
Percorso
Tappa caratterizzata da una serie di ondulazioni “facili”
nella prima parte. Si scala poi Portella della Ginestra con
una serie di salite e discese di un certo impegno fino a
raggiungere la costa dopo Partinico. Iniziano quindi gli
ultimi 30 km dove si affronta il breve, ma intenso GPM di
Carini e le successive parti di avvicinamento a Palermo lungo
strade impegnative, in parte in discesa marcata, costellate di
rotatorie.

Ultimi km
Finale di tappa con poche semicurve su fondo asfaltato senza
ostacoli particolari da segnalare. Rettilineo finale largo 8 m
in piano su asfalto.

Tappa n. 3 – TERMINI IMERESE – CARONIA
Percorso
Tappa che si snoda nell’interno della Sicilia con finale in
salita. É una tappa mossa altimetricamente e caratterizzata da
un ininterrotto susseguirsi di curve. Si percorrono strade con
carreggiata di larghezza variabile e con fondo a volte
usurato. Gli attraversamenti cittadini possono presentare
tratti in pavé di varia foggia. Dopo Cerda si scala
l’interminabile salita della Forcella di Barfuco attraverso
“le Petralie” fino nei pressi di Geraci Siculo. Segue una
lunghissima discesa che precede il GPM di Pollina (11 km al 6%
circa) e poi il breve tratto costiero che porta alla salita
finale.

Ultimi km
Ultimi 3 km in salita attorno al 6% con punte superiori lungo
una strada che si snoda a tornanti verso il borgo Rettilineo
finale di 300 m, largo 6 m in piano su asfalto.

Tappa n. 4 – SANT’AGATA DI MILITELLO – MASCALI
Percorso
Tappa di alta montagna con arrivo vicino al mare. Si inizia
con un tratto costiero per poi scalare il Portella Mandrazzi
che porta alle pendici dell’Etna. Si percorre un breve tratto
pianeggiante fino a Linguaglossa e Piedimonte Etneo per
scendere fino al mare a Riposto. Si passa una prima volta
sulla linea di arrivo per scalare la salita di Sciarra di
Scorciavacca (uno dei molti versanti dell’Etna) dalla quale si
ritrova la discesa precedente a Piedimonte Etneo. Veloce
picchiata a Fiumefreddo di Sicilia e arrivo a Mascali.

Ultimi km
Ultimi km praticamente orizzontali all’interno dell’abitato di
Mascali con una ampia svolta a U su due curve distanti fra
loro che porta al rettilineo finale in leggera ascesa.

LE SQUADRE AL VIA
Il Giro di Sicilia Eolo, 28 settembre – 1 ottobre (20
formazioni di 7 corridori ciascuna: 5 UCI WorldTeams, 8 UCI
ProTeams e 7 UCI Continental Teams )

     ISRAEL START – UP NATION
     MOVISTAR TEAM
     TEAM DSM
     TREK – SEGAFREDO
     UAE TEAM EMIRATES
     ANDRONI GIOCATTOLI – SIDERMEC
     BARDIANI CSF FAIZANE’
     CAJA RURAL-SEGUROS RGA
     EOLO-KOMETA CYCLING TEAM
     EUSKALTEL – EUSKADI
     GAZPROM-RUSVELO
     RALLY CYCLING
     VINI ZABU’
     AMORE E VITA
     D’AMICO UM TOOLS
     GIOTTI VICTORIA SAVINI DUE
     MG.K VIS VPM
     TEAM COLPACK BALLAN
     WORK SERVICE – MARCHIOL – DYNATEK
     ZALF EUROMOBIL FIOR

                   Photo Credit: LaPresse

                                            Press Ciclismo RCS Sport

NOTE DI SPEZIE-Posticipato
Amadeus Adriatic Orchestra
all’Uccellis,                   mercoledì                22
settembre
 Il concerto al Chiostro dell’Educandato dell’Uccellis della
  Amadeus Adriatic Orchestra inserito nella rassegna Note di
 spezie e previsto per domani, viene posticipato a mercoledì
     22 settembre 2021, con inizio sempre alle ore 18:00.

                        TERZA EDIZIONE
                    DELLA STAGIONE MUSICALE
        “NOTE DI SPEZIE. TUTTI I SAPORI DELLA MUSICA”

    Mercoledì 22 settembre 2021, alle ore 18
   Al Chiostro dell’Educandato Uccellis (UD)
           AMADEUS ADRIATIC ORCHESTRA in concerto

       In occasione dell’apertura dell’anno scolastico
                   dell’Educandato Uccellis

                Quinto concerto della rassegna
Ingresso libero con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA e GREEN PASS al
                            link:

https://www.eventbrite.com/e/biglietti-stagione-note-di--
spezie-amadeus-adriatic-orchestra-166643225373?aff=erelexpmlt

Note di Spezie prosegue e questa volta si sposta a
Udine, mercoledì 22 settembre, alle 18, presso il Chiostro
dell’Educandato Uccellis, con l’Amadeus Adriatic Orchestra
diretta dal Maestro Stefano Sacher e con le letture di alcuni
studenti dell’Uccellis. Prosegue quindi la terza stagione
concertistica   dell’International Community Music Academy
(ICMA) del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico,
intitolata “Note di spezie. Tutti i Sapori della Musica” con
la direzione artistica di Chiara Vidoni e finanziata dalla
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e in questa occasione
visita un repertorio classico.

L’ingresso al concerto è libero con prenotazione obbligatoria
e green pass al link: https://www.eventbrite.com/e/-
biglietti-stagione-note-di-spezie-amadeus-adriatic--
orchestra-166643225373?aff=erelexpmlt.

Fondata nel 2015 dal Maestro Sacher, la Amadeus Adriatic
Orchestra è un’ orchestra giovanl, composta da musicisti di
età compresa tra i 13 e i 28 anni: l’ambizioso progetto è
stato fortemente voluto dall’Associazione Mozart Italia, sede
di Trieste. Lo scopo è quello di offrire un’opportunità anche
professionale a giovani studenti e diplomati/diplomandi,
unnendo il piacere di fare musica insieme alla costruzione di
un’esperienza orchestrale forte e continuativa. L’Amadeus
Adriatic Orchestra ha eseguito concerti in Italia, Austria e
Slovenia. Nei loro programmi sono sempre presenti lavori di
autori contemporanei che vengono inseriti tra i compositori di
musica orchestrale o sinfonico-corale.

Per “Note di Spezie” ha pensato a un programma che comprende
F.J. Haydn con il suo Allegro di molto dalla Sinfonia n. 49 in
Fa minore “La Passione”, W.A. Mozart con Andante dal
Divertimento in RE maggiore KV 136 ancora Mozart con l’Allegro
dalla Sinfonia n.21 in La maggiore e l’Adagio dal Concerto per
clarinetto in La maggiore KV 622 nonchè l’Allegro (finale)
dalla Sinfonia n.21 in La maggiore. Ancora Mozart, ma questa
volta Leopold, padre di Amadeus, per l’Allegro moderato e
Andante dalla Sinfonia Burlesca in Sol maggiore prima di
chiudere con F.J. Haydn e Presto dalla Sinfonia n. 49 in Fa
minore.

La serata verrà arricchita dalle letture di alcuni passi della
Divina Commedia da parte di alcuni degli studenti
dell’Uccellis, che accosteranno quindi l’opera di Dante
Alighieri a quella di grandi compositori, in un dialogo
immaginario tra musica e parola.
“Il partenariato tra ICMA- Collegio del Mondo Unito e una
istituzione educativa importante come l’Uccellis vuole creare
un canale di continuità artistica e culturale tra
professionisti e giovani talenti, in una continuità e
formazione continua in campo culturale”- dice il Direttore
artistico Chiara Vidoni. “Grazie alla lungimiranza
della Dirigente dell’Educandato prof.ssa Anna Maria Zilli, gli
studenti potranno avere uno spazio importante per esibirsi,
non solo in questa occasione, ma anche in un appuntamento che
chiuderà la stagione nel mese di novembre in cui saranno
coinvolti i giovani ballerini del Liceo coreutico annesso
all’Educandato, unitamente a studenti del Collegio del Mondo
Unito e del Liceo Preseren di Trieste”

Proposta dalla International Community Music Academy (ICMA),
scuola di musica inserita nel contesto del Collegio del Mondo
Unito dell’Adriatico, la 3a edizione della stagione artistico-
musicale “Note di Spezie. Tutti i Sapori della Musica”,
continuerà fino a novembre 2021 con una serie di appuntamenti
nella regione Friuli Venezia Giulia. Sotto la direzione
artistica di Chiara Vidoni, “Note di Spezie” prosegue la sua
esplorazione del mondo musicale con l’intento di celebrare le
differenze attraverso la condivisione tra culture. Il prossimo
appuntamento è fissato per venerdì 24 settembre presso la
Polveriera Garzoni di Palmanova con il duo “Santin/Zanetti”.

Sapori, colori, intensità sono caratteristiche comuni sia alla
musica che alle spezie. “Note di Spezie” offre quindi degli
appuntamenti musicali in cui generi, origini e linguaggi
diversi si fondono tra loro, dando così origine a delle
performance con degli abbinamenti inusuali, e sempre in grado
di sbalordire.

La stagione gode del contributo della Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia e realizzata in partnership con Mondo 2000 ODV,
Comune di Bertiolo, FAI – Fondo Ambiente Italiano (Presidenza
regionale Fvg), Lions Club Duino, Gruppo Folkloristico
Passons, Circolo San Clemente Povoletto, ESYO – Scuola per
giovani musicisti europei, Educandato Statale Collegio
Uccellis di Udine, Liceo Scientifico Statale “France
Prešeren”.

Come previsto dal decreto legge n.105 del 23.07.2021, dallo
scorso 6 agosto l’accesso agli eventi avverrà previa
esibizione del Green Pass. Verrà quindi richiesto al pubblico
di esibire il QR code digitale o cartaceo apposto sulla
certificazione verde, accompagnato da un documento d’identità.
Sono esclusi dall’obbligo i bambini di età inferiore ai 12
anni.
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