LA GRANDE MUSICA DELL'ARTE
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FVG Music Live e Vigna PR in collaborazione con l’Accademia Musicale Naonis e la Fondazione Friuli nell’ambito di “Nottinarena 2021” “LA GRANDE MUSICA DELL’ARTE” “Anteprima Nazionale” A FRONTE DELLE AVVERSE CONDIZIONI METEO, POSTICIPATO IL CONCERTO PREVISTO ALL’INTERNO DELLA RASSEGNA “NOTTINARENA” A LIGNANO SABBIADORO
NUOVA DATA SABATO 13 NOVEMBRE 2021, UDINE – Teatro Nuovo G. da Udine INIZIO CONCERTO ore 21:00 BIGLIETTI IN VENDITA SU TICKETONE.IT DA MARTEDÌ 21 SETTEMBRE 2021 A fronte delle avverse condizioni meteo previste per la giornata di domenica 19 settembre 2021, lo spettacolo “La Grande Musica dell’Arte”, appuntamento inserito all’interno della rassegna “Nottinarena 2021”, con Remo Anzovino e l’orchestra sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis diretta da Valter Sivilotti, è spostato a sabato 13 novembre 2021 alle ore 21:00 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine di Udine. I biglietti acquistati restano validi per la nuova data e la nuova location. Per chi fosse impossibilitato a partecipare alla nuova data il rimborso del biglietto acquistato potrà essere richiesto entro e non oltre venerdì 24 settembre 2021 tramite il sito https://www.rimborso.info. I biglietti disponibili per la nuova data in programma sabato 13 novembre saranno in vendita dalle ore 10.00 di martedì 21 settembre 2021 sul sito www.ticketone.it. REMO ANZOVINO IN CONCERTO CON L’ORCHESTRA SINFONICA ACCADEMIA MUSICALE NAONIS DIRETTA DA VALTER SIVILOTTI LE COLONNE SONORE DEI FILM DEDICATI ALL’ARTE CHE GLI SONO VALSE LA FAMA MONDIALE E IL NASTRO D’ARGENTO
LE OPERE DI VAN GOGH, PICASSO, FRIDA KAHLO, MONET, GAUGUIN E QUELLE RITROVATE A POMPEI PRENDERANNO VITA ANIMATE DALLA SUA STESSA MUSICA IN UNO STRAORDINARIO SHOW MULTIMEDIALE Accompagnato dall’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis diretta da Valter Sivilotti, voce solista Franca Drioli, Anzovino eseguirà dal vivo “La Grande Musica dell’Arte”, ovvero il percorso che lo ha portato ad affermarsi a livello mondiale componendo le colonne sonore originali dei film per “La Grande Arte al Cinema”, da Vincent Van Gogh a Frida Kahlo, passando per Monet, Picasso e Gauguin, che nel 2019 sono state premiate con il Nastro D’Argento – Menzione Speciale Musica dell’Arte e sono diventate anche uno speciale cofanetto discografico, Art Film Music, pubblicato in tutto il mondo da Sony Masterworks/Sony Classical. Verranno inoltre eseguite anche alcune delle musiche scritte per il film “Pompei. Tra Eros e Mito”, diretto da Pappi Corsicato, con Isabella Rossellini, in uscita in tutti i cinema italiani il 29 novembre. VignaPR
PRESENTATA OGGI LA NUOVA STAGIONE DELLA CONTRADA AI FABBRI 2 Il 22 settembre si alza il sipario del Teatro dei Fabbri, il piccolo gioiello della Contrada nel cuore della città vecchia di Trieste, con la rassegna dedicata al teatro contemporaneo. La stagione – quest’anno ampliata e studiata come un percorso organico – è intitolata “AiFabbri2”, denominazione che rimanda alla sua collocazione fisica in Via dei Fabbri 2 – con il sottotitolo “Il teatro che cerchi”, che strizza l’occhio a diverse interpretazioni. «Il nostro teatro in via dei Fabbri – spiega la direttrice artistica della Contrada, Livia Amabilino – da sempre ospita spettacoli per i più piccoli e da qualche anno anche titoli legati al teatro contemporaneo. Con il 2021 ho voluto realizzare una stagione più articolata, forse più coraggiosa, resa possibile anche alle collaborazioni nate in questo anno pandemico che, pur nelle difficoltà, ci ha anche permesso di costruire una rete di scambi culturali ancora più intensa, perché la voglia di fare teatro insieme sperimentando strade diverse è tanta.» Quest’anno la stagione di teatro contemporaneo della Contrada si arricchisce e prevede ben tredici titoli in scena dal 22 settembre 2021 a marzo 2022 che
spaziano dalla danza contemporanea, con lo spettacolo di apertura “Isabel” in collaborazione con il DanceProjectFestival, organizzato come sempre dall’ACTIS – Associazione Culturale Teatro Immagine Suono di Trieste, ad ospitalità tra cui lo spettacolo vincitore di Forever Young 2019/20 “La Gloria” di Fabrizio Sinisi e al monologo di Oscar De Summa; alle molte coproduzioni attivate dalla Contrada, come quella realizzata con il Teatro Stabile Sloveno, ”Così vicino” scritto da Luca Quaia con Lara Komar, e produzioni proprie con Ariella Reggio, Sara Alzetta, Marco Casazza, Elke Burul, Daniela Gattorno, Giacomo Segulia, Davide Rossi, Omar Giorgio Makhlouf, Miriam Podgornik e molti altri. L’appuntamento di apertura della stagione AiFabbri2, il 22 settembre alle 19, prevede un focus tutto dedicato ai quindici anni di attività della Compagnia Twain, centro di produzione per la danza del Lazio, alla presenza degli artisti della compagnia che dialogheranno con il pubblico e a seguire andrà in scena “Isabel”, lo spettacolo di danza con Caroline Loiseau su coreografie di Yoris Petrillo. A seguire, dal 23 al 25 settembre, alle 20.30, andrà in scena lo spettacolo vincitore di Forever Young 2019/20, “La Gloria” di Fabrizio Sinisi, con Alessandro Bay Rossi, Dario Caccuri, Marina Occhioner, per la regia di Mario Scandale, Con questa produzione La Corte Ospitale va in scena uno spaccato sconosciuto sulla vita giovanile di Hitler, quando, nel 1907, appena ventenne, insieme all’amico August Kubizek, si trasferì da Linz a Vienna con lo scopo di entrare all’Accademia di Belle Arti e diventare un grande pittore. Dopo
essere stato respinto più volte ma incapace di ammettere la mancanza di talento, scoperte le sue bugie e umiliato pubblicamente, per ben tre anni si riduce allo stato di senzatetto nella periferia viennese finchè allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale si arruola nell’esercito dando il via alla sua carriera politica, che cambierà tragicamente la Storia. Dal 5 al 7 ottobre, alle 20.30, sarà la volta di “L’ultima eredità”, ancora una produzione La Corte Ospitale, di e con Oscar De Summa, autore e attore tra i più apprezzati della scena teatrale italiana, vincitore dei premi Cassino Off 2015, Hystrio Anct 2016, Hystrio/Mariangela Melato 2017 e, con la Trilogia della provincia, del premio Rete Critica 2016. La storia è quella di un doppio viaggio, geografico ed emotivo. Il viaggio del protagonista verso casa, per l’ultimo saluto al padre morente, dunque verso i luoghi della propria infanzia e adolescenza, diventa anche il percorso di ritorno proprio verso quell’infanzia e quella adolescenza da cui era fuggito… per comprendere che il padre è sempre, e nonostante tutto, una fonte di insegnamento. Porta la firma di Marcela Serli alla regia, lo spettacolo “Love Me Tender”, una produzione Nidodiragno/CMC in scena dal 28 al 30 ottobre, con orario 20.30, con Shi Yang Shi (che ha scritto il testo insieme alla drammaturga Renata Ciaravino) e la partecipazione di Marco Ottolini. Uno spettacolo forte che rompe i tabù e che si basa sul forte convincimento che l’arte può cambiare lo stato delle cose, in cui si racconta di affetti come dipendenza, di sesso come apparente strada verso l’affermazione che spinge sempre di più verso un
vuoto ancora più profondo. Dal 4 al 6 novembre alle 20.30, in replica il 7 novembre alle 19, sarà la volta di “Angry Alan” la produzione Contrada di Penelope Skinner con Marco Casazza che ne firma anche la regia. Al maschio americano tartassato dalle statistiche sugli stupri e da quella che definisce una Società Gino-centrica, il sito web di Alan “l’incazzato” offre finalmente messaggi positivi, una riscossa fiera e rabbiosa dove il protagonista Roger, licenziato da poco, con un matrimonio alla deriva, trova finalmente le risposte che cerca. Ma per lui il destino ha in serbo un ennesimo, ironico colpo basso. “La mite” di Fëdor Dostoevskij, con Beatrice Visibelli, l’adattamento e la regia di Nicola Zavagli, sarà la rappresentazione in cartellone dall’11 al 13 novembre, alle 20.30. In un originale ribaltamento di ruoli, Beatrice Visibelli affronta con straordinaria sensibilità il rapporto uomo/donna nel suo schema maledetto di vittima e carnefice, immergendosi non nella parte della donna/vittima ma nei labirinti della mente dell’uomo/carnefice. Una produzione Teatro delle spiagge su un tema sempre attuale per capire dal profondo il nostro tempo. Dal 18 al 20 novembre alle 20.30 con replica il 21 novembre alle 19, sarà la volta di “Il barbiere di Trieste”, una prima assoluta per una coproduzione che vede insieme l’Ass. Artifragili e La Contrada Teatro stabile di Trieste. Lo spettacolo, dalla forte impronta musicale, si basa sul testo di Beaumarchais e sull’opera omonima di Gioachino Rossini, dove la nota storia è stata riadattata e ambientata nella Trieste del Settecento. Traduzione, adattamento e regia sono di Giacomo Segulia che
salirà anche sul palco con Davide Rossi, Veronica Dariol, Omar Giorgio Makhloufi, Daniele Molino. Lo spettacolo è arricchito dalle maschere della Commedia dell’arte di Francesco Garuti. Due nomi noti e molto amati a Trieste saliranno sul palco dei Fabbri il 25 e 26 novembre alle 20.30: Ariella Reggio e Sara Alzetta in “Affamati”, una produzione Contrada, accompagnate dalla musica di Paolo Butti. Insieme racconteranno storie da piangere – se non fossero da ridere – e le difficoltà di autonomia affettiva che ancora affliggono le donne, per capire insieme che il problema della liberazione della donna – e degli uomini – è ancora e soprattutto culturale. Dal 3 al 4 dicembre 2021 alle 20.30 e il 5 dicembre alle 19, arriva “Play”, un progetto della Confraternita del Chianti, fondata dagli autori teatrali Chiara Boscaro e Marco Di Stefano. La Confraternita è una compagnia stabile che lavora alla creazione di un repertorio di drammaturgia contemporanea e questo in particolare è un gioco/spettacolo, una performance interattiva in lingua italiana con sopratitoli in inglese, sull’Unione Europea con Valeria Sara Costantin e Marco Pezza, prodotto dall’Associazione K./Associazione Interdisciplinare delle Arti, con il sostegno del MiC– Boarding Pass, progetto Enforce Entertainment in collaborazione con Mugmetdegoudentand (Amsterdam), Teatrul 3g (Targu Mures), Story Hub (Riga) e Compagnia Joao Garcia Miguel (Lisbona), Teatro Verdi / Teatro del Buratto (Milano). La produzione Contrada “Tempo d’attesa”, un progetto realizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, su testo di Pietro Spirito e Elke
Burul per la regia di Elke Burul, sarà la rappresentazione in cartellone dal 9 all’11 dicembre alle 20.30 con replica il 12 dicembre alle 19. Ambientato nel centro per profughi stranieri di Padriciano è la storia del fotografo cecoslovacco Krystof Paklic, in fuga dal suo Paese. A Padriciano, dove ora sorge l’Area di Ricerca, dagli anni Sessanta ai primi anni Ottanta era attivo un campo profughi per accogliere le persone in fuga dai Paesi comunisti dell’Europa orientale. Gli ospiti della struttura spesso erano intellettuali, oppositori, persone colte, artisti come il fotografo protagonista della storia. A mettere in scena la vicenda, idealmente ambientata nel 1972, saranno la stessa Elke Burul, Adriano Giraldi, Daniela Gattorno e Omar Giorgio Makhlouf. Ancora una produzione Contrada per iniziare il nuovo anno: dal 13 al 15 gennaio 2022, con orario 20.30, Miriam Podgornik porterà in scena il suo testo “Perdi peso in 30 giorni” per la regia di Alejandro Bonn. Un progetto questo, in forma di monologo, pensato per ragazzi giovani abituati a vivere in simbiosi con i loro smartphone. Il titolo richiama il nome di un’applicazione che regola le nostre abitudini alimentari e fisiche e a farlo, nella nostra trasposizione, è una personal trainer ignara di essere un avatar. “Jekyll lu Dutturi, Mio Padre non lo deve sapere”, una produzione Dimore creative in anteprima ai Fabbri, è il titolo in calendario dal 10 al 12 febbraio, alle 20.30. Scritto e diretto da Pietro Cerchiello, con Pietro Cerchiello e Marina Boselli, Jekyll Lu Dutturi è la storia di Giacomo Nicchio, figlio di pastori, nato e cresciuto a Sant’Antonio del Porcello, un piccolo paese in
provincia di Canicattì. Una storia che ha luogo nella Sicilia degli anni ’20, ma quanto mai attuale. Infine sarà un’attrice famosa a chiudere la stagione “AiFabbri2”: Lara Komar, protagonista in “Così Vicino. Commedia in un Atto con 11 scene per Lara Komar e il suo bel canto”, scritto e diretto da Luca Quaia, e prodotto da La Contrada e il Teatro Stabile Sloveno. In scena con 10 repliche: dal 3 al 5 marzo alle 20.30, il 6 marzo alle 19 e dal 10 al 12 marzo, alle 20.30, con ultima data il 13 marzo alle 19. Un monologo scritto per Lara Komar, in doppia lingua, un racconto a tratti spensierato che però vuole indagare nelle nostre paure, nelle paure di ciò che non conosciamo e non abbiamo nessuna intenzione di conoscere e incontrare, per capire un po’ meglio cosa ci spinge a chiuderci di fronte alla diversità. L’attrice triestina della minoranza slovena è attualmente nel cast di “Il Paradiso delle Signore”, soap di Rai Uno, ed è stata recentemente madrina del FVG Pride che si è tenuto a Gorizia. Tanti appuntamenti per sognare e riflettere insieme sotto il tetto a botte del Teatro dei Fabbri e l’insegna di Bruno Chersicla “Teatro dei Fabbri”. Per informazioni contrada@contrada.it oppure 040947481. PREZZI E ABBONAMENTI RASSEGNA “AI FABBRI2” Carnet nominale “ABBONAMENTO FABBRI – 5 SPETTACOLI” – 45 € Riduzione abbonati Contrada – 5 SPETTACOLI – 35 € Biglietto Intero – 12 € Biglietto Ridotto 65 – 10 €
Biglietto per Abbonati Contrada – 8 € Teatro Nuovo Giovanni da Udine Mercoledì 22 settembre DOPPIO CONCERTO della pianista superstar YUJA WANG con la MAHLER CHAMBER ORCHESTRA Virtuosismo, passionalità e fascino declinati all’ennesima potenza sono solo alcuni dei tratti distintivi di Yuja Wang, pianista di origini cinesi celebrata in tutto il mondo per le sue eccezionali doti interpretative, attesa mercoledì 22 settembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per un doppio concerto con la Mahler Chamber Orchestra. 34 anni, protagonista di tournée trionfali con le maggiori orchestre e autrice per la Deutsche Grammophon di registrazioni passate alla storia, Yuja Wang è senza alcun dubbio fra le figure più iconiche del panorama musicale internazionale e non solo, capace di incantare con la sua travolgente personalità e la sua tecnica prodigiosa un pubblico trasversale. Per il suo arrivo al Teatro Nuovo Giovanni da Udine – dove debuttò nel 2011 con la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Charles Dutoit – la carismatica artista si esibirà con la Mahler Chamber Orchestra voluta da Claudio Abbado: un ensemble “nomade” – così è stato definito per il suo carattere internazionale e
cosmopolita – con cui Yuja Wang ha un trascorso artistico esemplare e che dalla sua fondazione, avvenuta nel 1997, si dedica alla creazione e alla condivisione di esperienze eccezionali nella musica classica. Haydn – la Sinfonia n. 31 in re maggiore – e Stravinskij – Ottetto per strumenti a fiato – saranno sui leggii dei Maestri d’orchestra per entrambi i concerti, mentre diversificato sarà il programma scelto dalla star cinese: il Concerto n. 5 in fa minore BWV 1056 di Johann Sebastian Bach per l’esibizione delle 18.00 e il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra in fa maggiore op. 102 di Šostakóvič per quello delle 21.00. Biglietteria La biglietteria di Via Trento 4 è aperta dal martedì al sabato (escluso festivi) dalle 16.00 alle 19.00. L’acquisto di biglietti è possibile online su www.teatroudine.it e su www.vivaticket.it. Per informazioni: tel. 0432 248418; biglietteria@teatroudine.it (servizio attivo negli orari di apertura della biglietteria). Informazioni per il pubblico In ottemperanza al decreto approvato il 22 luglio 2021, a partire dal 6 agosto gli spettatori dovranno esibire, per l’accesso in sala, la Certificazione verde COVID-19 (Green Pass). Rimangono inoltre obbligatori l’uso della mascherina (ffp2 o chirurgica), il rilevamento della temperatura corporea tramite termoscanner all’ingresso e il distanziamento fra le persone di almeno 1 metro. I posti sono singoli e distanziati.
A Tarcento i big della fisarmonica da Fvg e Slovenia: sabato 25 SETT. Uniti dalla Fisarmonica Ritorna il progetto che unisce le persone attraverso la musica, nel nome dello strumento a mantice tra i più rappresentativi delle musiche sia tradizionali che contemporanee dal mondo. È “Uniti dalla Fisarmonica”, la serata con grandi concertisti e didatti che il Gruppo Fisarmonicisti di Tarcento, con il sostegno del Comune e di diversi sponsor privati, porta avanti con grande seguito da sei anni. La serata, tra concerto e spettacolo, è in programma sabato 25 settembre alle ore 20.30 nella Sala Margherita in via Marinelli a Tarcento, con ingresso libero fino ad esaurimento posti, nel pieno rispetto delle normative e con necessaria esibizione del green pass (per informazioni: gruppofisarmonicisti@gmail.com). L’atteso appuntamento, che quest’anno porta come sottotitolo “Musica oltre confine”, ospita in questa edizione tra i più riconosciuti maestri del mantice della nostra regione, uniti alla presenza di ensembles e solisti giovani di riconosciuto talento. Sono: Massimo Pividori, Adolfo Del Cont, l’Ensemble Flocco Fiori, il duo Elisa Fassetta alla fisarmonica e Ludovica Borsatti al violoncello, con ospite speciale dalla Slovenia Manuel Šavron, campione europeo di fisarmonica diatonica, con all’attivo diverse pubblicazioni discografiche e riconoscimenti internazionali.
La manifestazione, che negli anni precedenti ha ospitato fenomeni del mantice dalla Russia, dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, quest’anno ha ragionevolmente pensato di dedicare un focus al grande fisarmonicismo regionale, mirando alla valorizzazione delle eredità nostrane in empatia con le proposte musicali delle terre di confine. La serata, condotta dal musicologo Alessio Screm, vedrà l’esecuzione di una selezionata antologia di brani, tra virtuosismo, poesia e non mancheranno le sorprese, secondo varie formazioni solistiche e d’assieme, per gemellaggi d’arte che sono il tratto distintivo dell’iniziativa tarcentina. Verranno eseguite opere originali e arrangiamenti dal patrimonio musicale fisarmonicistico, passato e presente, di varia estrazione: francese, russo, brasiliano, italiano, sloveno e friulano. Un grande impegno ripagato da numerose soddisfazioni per il direttore artistico Massimo Pividori che, unitamente al presidente Roberto Grillo e ad una squadra affiatata, sta continuando con ottimi esiti a promuovere i mondi della fisarmonica secondo varie declinazioni, in collaborazioni con istituti ed enti di cultura, attraverso corsi musicali dedicati in cooperazione con il Conservatorio Tartini di Trieste e la Peter Soave Music Academy, la costituzione di una propria fisorchestra, numerosi concerti e compartecipazioni. La manifestazione “Uniti dalla fisarmonica”, fiore all’occhiello delle loro attività, si realizza grazie al sostegno del Comune di Tarcento, di Prima Cassa Credito Cooperativo Fvg, Pigini fisarmoniche e Musicali Borgna. Alessio Screm
La sociolinguista Vera Gheno ospite al festival di antropologia Pistoia – Dialoghi sull’uomo (24-26 settembre) Domenica 26 settembre doppio appuntamento, alle 15.15 e alle 17.30, al teatro Bolognini, con la sociolinguista Vera Gheno. Nell’incontro Nuovi orizzonti linguistici per superare i confini, in occasione della XII edizione del festival di antropologia Pistoia – Dialoghi sull’uomo Attraverso l’analisi linguistica proposta dalla relatrice, si indagherà sulla complessità con cui si sta evolvendo la società nell’ultimo decennio: la globalizzazione e Internet hanno accorciato le distanze e, di conseguenza, l’incontro con le differenze – esperienza prima eccezionale e saltuaria – è diventato parte della quotidianità di ciascuno di noi. Ma l’essere umano non è programmato per accettare tutto ciò con serenità, perché istintivamente vive la novità e l’alterità
come possibili rischi per la propria propria esistenza. Oggi più che mai si avverte la necessità di passare da una visione “normocentrica” della società, in cui la diversità viene vissuta come una minaccia, a una più pacifica di “convivenza delle differenze”. Parte di questo processo avviene a livello linguistico, tramite un uso più attento delle parole, rispettoso delle diversità, cercando di andare oltre le proprie abitudini. E. L. Circe, nell’antro della maga (NA) Si svolgerà Giovedì 23 Settembre all’interno della rassegna “Do Maggiore”, patrocinata dal Comune di Napoli lo spettacolo “Circe, nell’antro della maga”, a cura de “La chiave di Artemysia”. Un viaggio che costringe Ulisse ad un percorso di presa di coscienza di sé stesso, introspezione personale e cambiamento: quando per la prima volta la sua volontà di tornare a casa viene messa a dura prova non dalla guerra, né dagli eventi, ma
da una donna, anzi da una maga. Circe. Una donna seducente, figlia di Dei, esperta nell’uso dei “farmaka” e per nulla spaventata dall’idea di usarli per raggiungere i suoi obiettivi. L’amore per Ulisse diviene, quasi subito, il suo principale obiettivo. Circe trasforma i compagni di Odisseo in porci. L’eroe, per restituire loro sembianze umane è costretto a fermarsi un anno da lei. Grazie ai suoi consigli Odisseo decide di intraprendere un viaggio che gli farà attraversare tutta la costa e gran parte della Campania stessa mettendolo faccia a faccia con il suo inconscio. Inizia una catabasi nel regno dei morti scendendo nel lago d’averno. Lì riesce a entrare in contatto con le figure dei compagni perduti durante la guerra di Troia, con la madre e con l’indovino Tiresia.
Infine quando sarà costretto ad andare via, consapevole del suo destino, e a lasciare questo amore che lo ha nutrito, sarà pronto ad affrontare pericoli di ben altra portata, come l’insidioso canto delle sirene. Questo si propone di mettere in scena “La chiave di Artemysia” Un’iniziativa atta a dare vita ad una rivalutazione del territorio che prende le sue fondamenta dalla storia dei luoghi. Essi vanno celebrati e non dimenticati. Il testo prende forti spunti dal lavoro di Madeline Miller, “Circe”. Testo pregevole che sta riscontrando successo di pubblico a livello mondiale. È il Chiostro di San Domenico Maggiore che si fa ospite della performance diventando, per l’occasione, la dimora della Maga Circe. Il pubblico, insieme ad Ulisse, percorrendo le stanze, cortile, i corridoi, assiste alla sua storia vivendone paure, bellezze emozioni. Incontrandone, man mano i personaggi principali: Circe, Tiresia, le Sirene, ed attraversando gli Inferi. Questo perché quando la storia si mescola alla leggenda, e la leggenda alla storia, non ha bisogno che nulla venga inventato, ma contiene in sè già tutto ciò che è necessario
raccontare. in scena: CIRCE: Roberta Misticone ULISSE: Errico Liguori TIRESIA: Rodolfo Medina PENELOPE: Orentia Marano SIRENA: Livia Bertè ENSEMBLE: Luisa Leone ENSEMBLE: Diana Bevilacqua Regia di Livia Bertè Movimenti coreografici a cura di: Luisa Leone Info: ore 21:00 BIGLIETTO 12 euro BIGLIETTO RIDOTTO 10 euro (fino a 10 anni) P.za S. Domenico Maggiore, 80134 Napoli NA ***Protocollo Coronavirus*** Per garantire la sicurezza di tutti è OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE. Modalità di prenotazione messaggio whatsapp 3404657949 – 24h su 24
Galleria Beaux Arts a Siena mostra Ai naviganti 18 sett. Sabato 18 settembre 2021 alle 17,30, presso la Galleria Beaux Arts in via Cecco Angiolieri, 13 a Siena, si inaugura “Ai naviganti”, mostra personale di Armando Orfeo. In esposizione l’ultimo ciclo di 17 dipinti ad olio ed acrilico su tela che il pittore ha voluto dedicare al tema del mare e della navigazione come metafora dell’esistenza, attraverso la sua visione ironica e surrealista del mondo e dell’arte. ⁰⁰ “Tutti noi siamo naviganti – scrive l’autore – ed in questo ultimo periodo abbiamo visto purtroppo come possono cambiate repentinamente le nostre rotte ed i nostri piani di navigazione. Siamo passati dal perseguire rotte ben ragionate e strutturate ad una navigazione a vista ed in piena tempesta. Abbiamo dovuto improvvisare facendo ricorso a risorse profonde che forse non pensavamo neanche di avere, ma le abbiamo trovate! Questa mostra vuole essere un sincero augurio a tutti noi di
buona navigazione, che sia pensata o improvvisata non importa, ed allo stesso tempo uno stimolo alla creatività ed alla leggerezza che sono, a mio avviso, carburante basilare dell’esistere.” Armando Orfeo nasce a Marina di Grosseto nel 1964. Pittore autodidatta ha al suo attivo un nutrito curriculum espositivo con numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Ha partecipato a fiere di settore esponendo a Bologna, Roma, Bari, Brescia, Milano, Strasburgo, Den Haag, Gent. Come autore di fumetti negli anni ’80 collabora con le riviste “Tempi supplementari’ e ‘Frigidaire’, pubblicando una serie di storie con personaggi di sua invenzione. Come illustratore pubblicitario lavora, a partire dal 2000, con Artemidatre di Milano, per la quale ha creato progetti di immagine e comunicazione commissionati da importanti aziende italiane e straniere, tra cui: FIAT Engineering, Finanza & Futuro, LifeScan, Perfetti, Sanofy-Aventis, Sperlari, Sun Microsystems, Tre Marie, Astrazeneca. Gallerie di riferimento: Artemidatre Milano, Mancini Arte Roma, Beaux Art Siena, Mercurio Arte Viareggio. Ingresso libero. Orario: lunedì dalle ore 16.00 alle ore 19.30; dal martedì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30; domenica chiuso. Info: tel 0577 280759; www.artsiena.com
Dune di Denis Villeneuve: la recensione Il giovane Paul Atreides (Timothée Chalamet) è l’ultimo rampollo della sua casata, chiamata a governare il pianeta Arrakis, uno sconfinato deserto dalle cui sabbie si estrae la Spezia, sostanza che allunga la vita, dona poteri metafisici e, soprattutto, permette i viaggi spaziali. In altre parole, è un’inesauribile fonte di potere e ricchezza. Il problema è che gli Harkonnen, a cui il potere imperiale ha imposto di abbandonare il prezioso pianeta per lasciare spazio agli Atreides, vogliono vendetta e riprendersi la loro gallina dalle uova d’oro. Il Duca Leto (Oscar Isaac), capo della casata degli Atreides,
fa l’impossibile per preparare Paul, il suo giovane figlio, ad affrontare la responsabilità del comando, ma gli eventi precipitano rapidamente. Il potere imperiale sta infatti tramando contro la sua casata, e aiuta i biechi Harkonnen ad aggredire il pianeta Arrakis subito dopo l’insediamento degli Atreides, fornendo in appoggio il fior fiore delle sue truppe d’assalto. In realtà le cose sono ancora più complesse, perché un potere millenario, tutto al femminile, muove le sue pedine nell’oscurità. Jessica Atreides (Rebecca Ferguson), madre di Paul e compagna del Duca Leto, fa parte di questa fazione, i cui obiettivi non sono per niente chiari. Comunque la coraggiosa ma disperata resistenza degli Atreides non regge l‘urto delle soverchianti forze degli Harkonnen, che godono dell’appoggio imperiale e fanno uso del tradimento per ottenere i loro vili scopi. Paul e sua madre riescono comunque a mettersi in salvo e a raggiungere i nativi del pianeta Arrakis, i Fremen, una comunità che vive in rifugi sotterranei, essendosi perfettamente adattata alle inospitali condizioni di vita del loro pianeta, tanto da riuscire a controllare anche i giganteschi e mortali vermi che popolano gli sterminati deserti dai quali si estrae la Spezia. Dune di Denis Villeneuve: un perfetto viaggio dell’eroe Nonostante nel film abbondino i personaggi, nella sostanza tutta la storia ruota intorno a Paul, che impersona il classico stereotipo del giovane eroe, ancora dubbioso delle sue capacità, ma dotato di poteri straordinari che aspettano di essere risvegliati. E bisognoso di vivere esperienze capaci di fargli prendere coscienza del suo valore. Un eroe che deve emanciparsi dalle ingombranti figure
genitoriali, e trovare la sua strada. In effetti le vicende di questo film seguono le classiche prime fasi del viaggio dell’eroe, come descritte da Christofer Vogler. Prima ci viene fornito il contesto dove Paul si muove, poi il giovane protagonista viene chiamato all’azione. Ma è riluttante, dubbioso. Numerosi mentori cercano di indirizzarlo sulla sua strada: il padre, la madre, il suo maestro d’armi. Alla fine si getta nella mischia, accettando il suo ruolo e mettendosi in gioco, sperimentando il mondo dei Fremen, che egli ha scelto come suoi alleati per la futura riscossa. E qui gli eventi si arrestano, stoppati dai titoli di coda. Quindi in questo film avviene solo la prima metà del viaggio dell’eroe, come sottolineato dallo stesso Paul che, nella scena finale, afferma che “questo è solo l’inizio”. E Paul trova anche la sua donna lungo il percorso, ma questa parte verrà evidentemente sviluppata nell’inevitabile sequel del film. Dune di Denis Villeneuve: un riferimento alle vicende afgane Il pianeta Arrakis di Villeneuve ha palesi riferimenti al colonialismo in generale e alle vicende afgane in particolare. Gli Atreides, quando sbarcano marciando impettiti dalle loro navi spaziali, vengono preceduti dalle cornamuse, mentre le donne native che si sbracciano per salutarli indossano qualcosa di molto simile al hijab. Analogamente all’Afghanistan, Arrakis è una terra inospitale e deserta, divisa tra sconfinati deserti sabbiosi e inaccessibili formazioni rocciose, nelle quali si annidano i Fremen, divisi in piccole ma agguerrite comunità, per lo più nascoste nel sottosuolo. I Fremen sono dei guerrieri formidabili, che nessuno ha mai
veramente sconfitto, anche se le loro terre vengono sempre saccheggiato dal potente di turno. Paul ha capito questa realtà, e a differenza dei suoi predecessori vuole allearsi con i nativi, tenendo conto della loro cultura e delle loro aspettative. Un atteggiamento del tutto opposto a quello del Barone Vladimir Hakonnen, capo degli invasori, che ordina il totale sterminio dei nativi, senza peraltro neanche conoscerne il numero e la forza. Vedremo nel sequel come andranno a finire le cose. Dune di Denis Villeneuve: un ottimo remake Dune è un classico della fantascienza di Frank Herbert, che ha sedotto il mondo del cinema da decenni. Il primo che ha cercato di metterlo in scena è stato Jodorowsky, che però ha fallito nell’impresa, quando tutto sembrava pronto per realizzare quello che sarebbe stato uno dei colossal più visionari della storia del cinema, negli anni settanta. Poi è venuto il Dune di David Linch, del 1984. Un film molto controverso. La versione di Villeneuve è molto meglio riuscita, resistendo alla tentazione di buttarsi sugli effetti speciali per travolgere lo spettatore e scaraventarlo in un videogame. Perché il suo Dune è un film lento, affascinante, che indugia sui campi lunghi e lunghissimi di Arrakis, sul dramma interiore dei vari personaggi – in particolare di Paul – immergendoci nel complesso mondo immaginato da Herbert, di fatto una società medievale di dimensione galattica, nella quale si muovono molteplici interessi e numerosissimi personaggi. Non è facile trovare un equilibrio tra tutti questi elementi, senza perdere d’occhio il viaggio dell’eroe percorso dal protagonista, che comunque rimane la struttura portante delle vicende mostrate. Ma Villeneuve c’è riuscito.
Non mancano le scene d’azione e i violenti combattimenti corpo a corpo, ma sono sapientemente distribuiti come elementi coreografici di una storia ben strutturata, che accelera gradualmente dopo avere ambientato lo spettatore nell’inospitale Arrakis e spiegatogli le complesse vicende che mettono in moto il meccanismo narrativo. Bravo Villeneuve, che con Dune dimostra come sia possibile mantenere una dimensione autoriale anche quando si vuole realizare un blockbuster. Un film da vedere, specie per gli amanti della fantascienza. Aspettando il sequel… Torna il Giro di Sicilia: l’isola riabbraccia la sua corsa Quattro tappe per un totale di 712 chilometri – dal 28 settembre al 1 ottobre – caratterizzeranno il Giro di Sicilia Eolo che si annuncia spettacolare sia per i percorsi proposti, sia per i paesaggi attraversati che per la qualità dei partecipanti. Annunciati alla partenza anche Vincenzo Nibali, Christopher Froome e Alejandro Valverde. Saranno 20 le formazioni al via di 7 corridori ciascuna.
Palermo, 16 settembre 2021 – Il Giro di Sicilia Eolo riparte ancora una volta grazie all’intesa tra la Regione Siciliana e RCS Sport con una edizione che si preannuncia spettacolare, sia per i percorsi scelti sia per il periodo dell’anno in cui si svolge, l’apertura della stagione autunnale. Martedì 28 settembre da Avola prenderà il via la prossima edizione de Il Giro di Sicilia. Tornato a casa nel 2019, dopo 42 anni di assenza, prima che la pandemia lo fermasse di nuovo nel 2020. La manifestazione sportiva dal grande fascino, riportata sotto i riflettori del ciclismo che conta e nel calendario internazionale, è tra le più antiche e gloriose corse a tappe italiane. Prima edizione nel 1907, prima anche della nascita del Giro d’Italia. Il Giro di Sicilia ha animato a più riprese il panorama ciclistico italiano con picchi di celebrità quali il 1974 (successo di Roger De Vlaeminck) e il 1977 (Giuseppe Saronni), prima della vittoria a stelle e strisce dell’americano Brandon McNulty nel 2019.
DICHIARAZIONI Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana, ha dichiarato: «Con il Giro di Sicilia – competizione più antica del Giro d’Italia – affidiamo al ciclismo di qualità un efficace messaggio di promozione della nostra di Isola. Puntiamo, oltre che al turismo “tradizionale”, ad attrarre turismo di settore ed i flussi legati al segmento sportivo d’eccellenza. Per questo – lo annunciamo oggi – siamo pronti ad accogliere, l’anno prossimo, il ritorno del Giro d’Italia. La volontà del governo regionale è quella di lanciare, anche attraverso eventi così rilevanti, un forte segnale di rivincita e di speranza alle migliaia di persone appassionate di questo antico e popolare sport». «La pandemia ci ha imposto un anno di sosta, nel 2020, ma il Giro di Sicilia torna più ricco che mai, con grandi campioni e atleti pronti a dare vita a una corsa entusiasmante. Il governo Musumeci – afferma l’assessore allo Sport e al Turismo, Manlio Messina – crede con convinzione negli eventi di livello internazionale come questo, realizzato assieme a un partner prestigioso come Rcs Sport. È il modo migliore per incentivare la pratica dello sport, per promuovere l’immagine
migliore della Sicilia in Italia e nel mondo e scommettere sul turismo sportivo, segmento di mercato su cui intendiamo puntare con decisione». Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport ha detto: «Questo Giro di Sicilia ha una collocazione molto particolare e secondo noi perfetta nel calendario internazionale. Grazie al lavoro di squadra con la Regione Siciliana stiamo riportando questa corsa agli antichi splendori. Quest’anno avremo al via Campioni del calibro di Vincenzo Nibali, Chris Froome e Alejandro Valverde che vantano palmares unici al Mondo. La Sicilia è una terra straordinaria, come il suo popolo, ricca di tradizione, storia e cultura. La Sicilia è il luogo ideale, in tutte le stagioni, per andare in bicicletta. Questo flusso crea sviluppo al turismo e diventa un volano per l’economia del Paese che le ospita che, grazie alle immagini prodotte dalla Rai, verrà trasmesso nei 5 continenti». LE TAPPE A 1 Tappa: AVOLA – LICATA 179 KM A 2 Tappa: SELINUNTE (CASTELVETRANO) – MONDELLO (PALERMO) 173 KM 3A Tappa: TERMINI IMERESE – CARONIA 180 KM 4A Tappa: SANT’AGATA DI MILITELLO – MASCALI 180 KM DESCRIZIONE DEI PERCORSI Tappa n. 1 – AVOLA – LICATA Percorso Tappa ondulata per tre quarti con finale pianeggiante. Partenza dalla costa per un attraversamento dell’entroterra che presenta la scalata dell’unico GPM di giornata a Ragusa con il passaggio a Ibla. Segue una lunga parte a scendere su stradoni prevalentemente rettilinei fino a raggiungere il mare a Gela e proseguire verso l’arrivo. Ultimi km
Gli ultimi 10 km percorrono seguono la costa con lievi ondulazioni fino alle porte di Licata dove si svolta a sinistra per poi attraversare l’abitato con alcune curve ad angolo retto fino all’ultima che immette nel rettilineo di arrivo in leggera salita. Tappa n.2 – SELINUNTE – MONDELLO Percorso Tappa caratterizzata da una serie di ondulazioni “facili” nella prima parte. Si scala poi Portella della Ginestra con una serie di salite e discese di un certo impegno fino a raggiungere la costa dopo Partinico. Iniziano quindi gli ultimi 30 km dove si affronta il breve, ma intenso GPM di Carini e le successive parti di avvicinamento a Palermo lungo strade impegnative, in parte in discesa marcata, costellate di rotatorie. Ultimi km Finale di tappa con poche semicurve su fondo asfaltato senza ostacoli particolari da segnalare. Rettilineo finale largo 8 m in piano su asfalto. Tappa n. 3 – TERMINI IMERESE – CARONIA Percorso Tappa che si snoda nell’interno della Sicilia con finale in salita. É una tappa mossa altimetricamente e caratterizzata da un ininterrotto susseguirsi di curve. Si percorrono strade con carreggiata di larghezza variabile e con fondo a volte usurato. Gli attraversamenti cittadini possono presentare tratti in pavé di varia foggia. Dopo Cerda si scala l’interminabile salita della Forcella di Barfuco attraverso “le Petralie” fino nei pressi di Geraci Siculo. Segue una lunghissima discesa che precede il GPM di Pollina (11 km al 6% circa) e poi il breve tratto costiero che porta alla salita finale. Ultimi km Ultimi 3 km in salita attorno al 6% con punte superiori lungo
una strada che si snoda a tornanti verso il borgo Rettilineo finale di 300 m, largo 6 m in piano su asfalto. Tappa n. 4 – SANT’AGATA DI MILITELLO – MASCALI Percorso Tappa di alta montagna con arrivo vicino al mare. Si inizia con un tratto costiero per poi scalare il Portella Mandrazzi che porta alle pendici dell’Etna. Si percorre un breve tratto pianeggiante fino a Linguaglossa e Piedimonte Etneo per scendere fino al mare a Riposto. Si passa una prima volta sulla linea di arrivo per scalare la salita di Sciarra di Scorciavacca (uno dei molti versanti dell’Etna) dalla quale si ritrova la discesa precedente a Piedimonte Etneo. Veloce picchiata a Fiumefreddo di Sicilia e arrivo a Mascali. Ultimi km Ultimi km praticamente orizzontali all’interno dell’abitato di Mascali con una ampia svolta a U su due curve distanti fra loro che porta al rettilineo finale in leggera ascesa. LE SQUADRE AL VIA Il Giro di Sicilia Eolo, 28 settembre – 1 ottobre (20
formazioni di 7 corridori ciascuna: 5 UCI WorldTeams, 8 UCI ProTeams e 7 UCI Continental Teams ) ISRAEL START – UP NATION MOVISTAR TEAM TEAM DSM TREK – SEGAFREDO UAE TEAM EMIRATES ANDRONI GIOCATTOLI – SIDERMEC BARDIANI CSF FAIZANE’ CAJA RURAL-SEGUROS RGA EOLO-KOMETA CYCLING TEAM EUSKALTEL – EUSKADI GAZPROM-RUSVELO RALLY CYCLING VINI ZABU’ AMORE E VITA D’AMICO UM TOOLS GIOTTI VICTORIA SAVINI DUE MG.K VIS VPM TEAM COLPACK BALLAN WORK SERVICE – MARCHIOL – DYNATEK ZALF EUROMOBIL FIOR Photo Credit: LaPresse Press Ciclismo RCS Sport NOTE DI SPEZIE-Posticipato Amadeus Adriatic Orchestra
all’Uccellis, mercoledì 22 settembre Il concerto al Chiostro dell’Educandato dell’Uccellis della Amadeus Adriatic Orchestra inserito nella rassegna Note di spezie e previsto per domani, viene posticipato a mercoledì 22 settembre 2021, con inizio sempre alle ore 18:00. TERZA EDIZIONE DELLA STAGIONE MUSICALE “NOTE DI SPEZIE. TUTTI I SAPORI DELLA MUSICA” Mercoledì 22 settembre 2021, alle ore 18 Al Chiostro dell’Educandato Uccellis (UD) AMADEUS ADRIATIC ORCHESTRA in concerto In occasione dell’apertura dell’anno scolastico dell’Educandato Uccellis Quinto concerto della rassegna Ingresso libero con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA e GREEN PASS al link: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-stagione-note-di-- spezie-amadeus-adriatic-orchestra-166643225373?aff=erelexpmlt Note di Spezie prosegue e questa volta si sposta a Udine, mercoledì 22 settembre, alle 18, presso il Chiostro dell’Educandato Uccellis, con l’Amadeus Adriatic Orchestra diretta dal Maestro Stefano Sacher e con le letture di alcuni studenti dell’Uccellis. Prosegue quindi la terza stagione concertistica dell’International Community Music Academy (ICMA) del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, intitolata “Note di spezie. Tutti i Sapori della Musica” con la direzione artistica di Chiara Vidoni e finanziata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e in questa occasione
visita un repertorio classico. L’ingresso al concerto è libero con prenotazione obbligatoria e green pass al link: https://www.eventbrite.com/e/- biglietti-stagione-note-di-spezie-amadeus-adriatic-- orchestra-166643225373?aff=erelexpmlt. Fondata nel 2015 dal Maestro Sacher, la Amadeus Adriatic Orchestra è un’ orchestra giovanl, composta da musicisti di età compresa tra i 13 e i 28 anni: l’ambizioso progetto è stato fortemente voluto dall’Associazione Mozart Italia, sede di Trieste. Lo scopo è quello di offrire un’opportunità anche professionale a giovani studenti e diplomati/diplomandi, unnendo il piacere di fare musica insieme alla costruzione di un’esperienza orchestrale forte e continuativa. L’Amadeus Adriatic Orchestra ha eseguito concerti in Italia, Austria e Slovenia. Nei loro programmi sono sempre presenti lavori di autori contemporanei che vengono inseriti tra i compositori di musica orchestrale o sinfonico-corale. Per “Note di Spezie” ha pensato a un programma che comprende F.J. Haydn con il suo Allegro di molto dalla Sinfonia n. 49 in Fa minore “La Passione”, W.A. Mozart con Andante dal Divertimento in RE maggiore KV 136 ancora Mozart con l’Allegro dalla Sinfonia n.21 in La maggiore e l’Adagio dal Concerto per clarinetto in La maggiore KV 622 nonchè l’Allegro (finale) dalla Sinfonia n.21 in La maggiore. Ancora Mozart, ma questa volta Leopold, padre di Amadeus, per l’Allegro moderato e Andante dalla Sinfonia Burlesca in Sol maggiore prima di chiudere con F.J. Haydn e Presto dalla Sinfonia n. 49 in Fa minore. La serata verrà arricchita dalle letture di alcuni passi della Divina Commedia da parte di alcuni degli studenti dell’Uccellis, che accosteranno quindi l’opera di Dante Alighieri a quella di grandi compositori, in un dialogo immaginario tra musica e parola.
“Il partenariato tra ICMA- Collegio del Mondo Unito e una istituzione educativa importante come l’Uccellis vuole creare un canale di continuità artistica e culturale tra professionisti e giovani talenti, in una continuità e formazione continua in campo culturale”- dice il Direttore artistico Chiara Vidoni. “Grazie alla lungimiranza della Dirigente dell’Educandato prof.ssa Anna Maria Zilli, gli studenti potranno avere uno spazio importante per esibirsi, non solo in questa occasione, ma anche in un appuntamento che chiuderà la stagione nel mese di novembre in cui saranno coinvolti i giovani ballerini del Liceo coreutico annesso all’Educandato, unitamente a studenti del Collegio del Mondo Unito e del Liceo Preseren di Trieste” Proposta dalla International Community Music Academy (ICMA), scuola di musica inserita nel contesto del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, la 3a edizione della stagione artistico- musicale “Note di Spezie. Tutti i Sapori della Musica”, continuerà fino a novembre 2021 con una serie di appuntamenti nella regione Friuli Venezia Giulia. Sotto la direzione artistica di Chiara Vidoni, “Note di Spezie” prosegue la sua esplorazione del mondo musicale con l’intento di celebrare le differenze attraverso la condivisione tra culture. Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 24 settembre presso la Polveriera Garzoni di Palmanova con il duo “Santin/Zanetti”. Sapori, colori, intensità sono caratteristiche comuni sia alla musica che alle spezie. “Note di Spezie” offre quindi degli appuntamenti musicali in cui generi, origini e linguaggi diversi si fondono tra loro, dando così origine a delle performance con degli abbinamenti inusuali, e sempre in grado di sbalordire. La stagione gode del contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e realizzata in partnership con Mondo 2000 ODV, Comune di Bertiolo, FAI – Fondo Ambiente Italiano (Presidenza regionale Fvg), Lions Club Duino, Gruppo Folkloristico Passons, Circolo San Clemente Povoletto, ESYO – Scuola per
giovani musicisti europei, Educandato Statale Collegio Uccellis di Udine, Liceo Scientifico Statale “France Prešeren”. Come previsto dal decreto legge n.105 del 23.07.2021, dallo scorso 6 agosto l’accesso agli eventi avverrà previa esibizione del Green Pass. Verrà quindi richiesto al pubblico di esibire il QR code digitale o cartaceo apposto sulla certificazione verde, accompagnato da un documento d’identità. Sono esclusi dall’obbligo i bambini di età inferiore ai 12 anni.
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