Il Teatro nel cuore dell'infanzia

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Il Teatro nel cuore dell'infanzia
20
          24 novembre 2018

                               osservatore.ch                     magazine                                        posta@osservatore.ch

                               Il Teatro nel cuore
CULTURA

                               dell’infanzia
                               Senza Confini

                                                                                                  Intanto l’inaugurazione, domani,
                                                                                                domenica 25 novembre (Teatro Foce,
                                                                                                ore 16) vedrà in scena la popolare fia-
                                                                                                ba Cappuccetto Rosso, rivisitata da La
                                                                                                Baracca Testoni Ragazzi di Bologna (dai
                                                                                                3 ai 7 anni) di Bruno Cappagli, Fabio
                                                                                                Galanti e Carlotta Zini con Carlotta
                                                                                                Zini e Bruno Cappagli/Fabio Galanti,
                                                                                                scenografie di Fabio Galanti ed Enrico
                                                                                                Montalbani: qui, in un susseguirsi di
                                                                                                scene, tra corse, rincorse e tante risate
                                                                                                in cui paura e coraggio corrono insie-
                                                                                                me, due attori giocano a interpretare
          Cappuccetto Rosso.                                                                    i diversi personaggi contendendosi il
                                                                                                ruolo più ambito: quello del lupo.

          L            a rassegna transfrontaliera
                       festeggia un traguardo im-
                       portante e storico, 25 anni.
                       È caratterizzata, oltre che
          dallo sguardo attento e sensibile dei
          suoi promotori verso il teatro che si
          rivolge ai giovani e giovanissimi spetta-
                                                      un linguaggio teatrale che non si fa
                                                      “piccolo” per raggiungere i “piccoli”
                                                      ma che al contrario, desidera espan-
                                                      dersi per giungere alle emozioni e al
                                                      vissuto anche di chi anagraficamente
                                                      più bambino non è. Un linguaggio che
                                                      si affida a un sapere profondo e ampio
                                                                                                  Seguiranno, sempre di domenica
                                                                                                alle ore 16.00:
                                                                                                  Il piccolo Clown della Compagnia dei
                                                                                                Somari e ariaTeatro che vede in scena
                                                                                                un padre, attore professionista, con
                                                                                                suo figlio, un bambino di sette anni
                                                                                                (16 dicembre); L’omaggio a Rodari,
          tori, dalla collaborazione organizzativa    che sta dentro ad ognuno di noi, fin      Il viaggio di Giovannino de I Fratel-
          di diversi enti: Teatro Pan di Lugano,      dalla nascita. La rassegna si rivolge     li Caproni tratto da Le avventure di
          con la coordinatrice Elena Chiaravalli,     sia alle famiglie, con la proposta di     Giovannino Perdigiorno (20 gennaio);
          Centro Culturale di Chiasso e Teatro        spettacoli domenicali anche per i pic-    Becco di rame del Teatro del Buratto
          Città Murata di Como ai quali si è ag-      colissimi, sia alle scuole elementari e   (17 febbraio); Pinochhio Pinochio (sic!)
          giunta in questi anni, per il programma     superiori con spettacoli che, soprat-     per i 25 anni, in collaborazione con
          di Lugano, la preziosa collaborazione       tutto per le tematiche trattate, parti-   Anfiteatro e Mumble Teatro di Como
          di LuganoInScena: «venticinque anni         colarmente s’indirizzano a fasce d’età    (24 marzo). (Man.C.)
          dunque di collaborazione e amplia-          diverse», osservano gli organizzatori.
          mento di un’offerta che si propone            In particolare, in marzo, vi saranno    Informazioni più dettagliate sui siti
          di coinvolgere nella partecipazione         due produzioni di due dei promotori,      www.teatro-pan.ch
          anche il pubblico adulto proponendo         Pan e Città Murata. Ne riparleremo.       e www.luganoinscena.ch.
                                                                                                                                172
Il Teatro nel cuore dell'infanzia
Senza Confini
          24 novembre 2018

                                Una storia lunga
                                25 anni…
CULTURA

          Q                   uest’anno la rassegna
                              transfrontaliera fe-
                              steggia la sua 25esima
                              edizione.

              La sua prima edizione risale infatti al
            1994 quando già a Lugano e Chiasso,
            esistevano due rassegne che propone-
            vano spettacoli per i ragazzi: Teatro
            famiglia a Lugano e Storie di miti
            e falsi eroi, create dallo spirito pio-
            nieristico, intuitivo e appassionato di
            Vania Luraschi, fondatrice del Teatro
            Pan e di Domenico Lucchini, allora
            responsabile culturale del Comune di
            Chiasso. Spirito pionieristico nel senso    Pinochhio Pinochio.
            che per primi portavano in Ticino una
            proposta di quello che oggi è diventata        Nel corso degli anni si ampliano e      so tempo itinerante tra gli spazi e le
            una consuetudine: il Teatro Ragazzi.        consolidano nuove collaborazioni, in       macchine sceniche del teatro.
              Stava allora nascendo il teatro cre-      particolare, con il Dicastero Cultura        Pinocchhio Pinochio, in programma
            ato apposta per il giovane pubblico.        Sport ed Eventi di Lugano e ultima-        in marzo, al Teatro Foce di Lugano, al
              Senza confini nasce dal desiderio         mente, con LuganoinScena, con cui          Cinema Teatro di Chiasso e al Teatro
            di scambio e collaborazione tra questi      Senza confini collabora anche per          Sociale di Como, vede in scena cinque
            organizzatori oltre che con l’Associa-      la promozione degli spettacoli per le      attori e un musicista. Nello spettacolo,
            zione Cultura Popolare di Balerna,          scuole. Collaborazioni molto preziose      con semplicità e immediatezza, tutti
            di cui al tempo l’attuale coordinatrice,    che restituiscono alla rassegna visibi-    gli aspetti della famosa opera di Col-
            Elena Chiaravalli, curava la program-       lità e istituzionalità.                    lodi e soprattutto quelli più divertenti,
            mazione e il Teatro Città Murata di            Dal prossimo 25 novembre fino a         vengono sottolineati dalla narrazione,
            Como. Altro partner, nel tempo, fu il       maggio sono in programma a Lugano,         dalle canzoni e dalle azioni degli attori
            Comune di Arogno.                           Chiasso e Como, spettacoli per tutto il    in un gioco di invenzioni continuo e
              La rassegna nasce e si sviluppa anche     pubblico e per le scuole.                  imprevedibile. Un bellissimo e trasci-
            con l’intento di coinvolgere nella par-        Festeggiamo questo 25esimo, con il      nante omaggio al teatro di una volta,
            tecipazione, il pubblico adulto, propo-     riallestimento, a cura della rassegna,     alla Commedia dell’Arte, al cinema di
            nendo un linguaggio teatrale che non        di due spettacoli particolarmente for-     Totò e Peppino.
            si fa ’piccolo’ per raggiungere i ‘pic-     tunati e che uniscono la collaborazione      Il percorso itinerante dedicato a Sha-
            coli’ ma che al contrario, mira a giun-     al progetto di due enti promotori del-     kespeare, dal titolo Il gran teatro del
            gere alle emozioni e al vissuto anche       la rassegna, il Teatro Pan e il Teatro     mondo, dedicato ai ragazzi delle scuole
            di chi anagraficamente più bambino          Città Murata di Como. Si tratta di un      elementari e medie, sarà presentato,
            non è. Un linguaggio che si appella a       esilarante e sorprendente Pinocchhio       sempre in marzo, nella Sala Teatro
            un sapere profondo che sta dentro ad        Pinochio e di un percorso itinerante       LAC e al Cinema Teatro di Chiasso.
            ognuno di noi, dalla nascita.               tra le opere di Shakespeare, nello stes-   (Man.C.)
                                                                                                                                       173
Il Teatro nel cuore dell'infanzia
Millelibri
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                                              Compie 60 anni
                                              il Gattopardo
CULTURA

                         di Michele Fazioli

          60                          anni fa, nel novembre del 1958,
                                      veniva pubblicato da Feltrinelli Il
                                      Gattopardo, uno dei maggiori ro-
                                      manzi italiani del ‘900. Il suo auto-
            re, il principe Giuseppe Tomasi di Lampedusa, era morto
            un anno prima, amareggiato dal rifiuto editoriale del suo
            manoscritto: Elio Vittorini, consulente di Mondadori e Ei-
            naudi, aveva rimandato indietro il romanzo con preavviso
            negativo. Poco dopo la morte dello scrittore, la moglie, la
            baronessa lettone Alexandra Wolf Stomersee, psicanalista,
            fece pervenire il manoscritto a Elena Croce, figlia di Bene-
            detto Croce, la quale lo trasmise all’amico scrittore Giorgio
            Bassani, che ne intuì il valore e lo fece uscire da Feltrinelli.
            Un anno dopo, nel 1959, Il Gattopardo aveva già venduto
            250.000 copie, poi vinse il premio Strega, in breve diven-
            ne un clamoroso caso letterario. Lo sfondo del romanzo è
            la trasformazione di un antico sistema che dilegua, quello
            della Sicilia borbonica che a metà 800 manteneva una sua
            immobilità incrostata di isola nei secoli occupata, civiliz-
            zata, iniettata dai Greci, dai Romani, dagli arabi, dai Nor-
            manni biondi del nord, dagli spagnoli. Ed ecco che romba
            dal continente il Risorgimento, avanzano i garibaldini e
            i Savoia, si cambiano regno e sistema politico. Il princi-
            pe Fabrizio di Salina (alter ego del nonno dell’autore) è
            massiccio, intelligente, sensuale, disilluso. Sa i limiti e la     La celebre copertina della prima edizione del Gattopardo.
            elegante, estenuata decadenza dei suoi pari, spossati da
            quell’Isola barocca, cotta dal sole e dagli innesti di civiltà     e un po’ volgare che sta con i prossimi vincitori e ridac-
            diverse che l’hanno violata e plasmata. Ma al tempo stesso,        chia sotto i baffi per la sconfitta dell’aristocrazia borbo-
            per orgoglio e per fedeltà a una radice antica, non vuole          nica pur restando untuoso di fronte ad essa. Accanto alla
            nemmeno cedere alle frenesie dell’illusione del nuovo. Sa          decadenza raffinata di una classe privilegiata si muove la
            che il vecchio regime è corroso ma anche che il nuovo che          tristezza esistenziale del principe che sente avanzare la
            avanza è pieno di demagogia e velleità giacobine e ideolo-         vecchiaia e dileguarsi i palpiti di vigore, desiderio, senso.
            giche. Il suo amato nipote Tancredi invece ci crede, anche         Nel Gattopardo la vita privata con i suoi turbamenti e i
            se per intuizione quasi genetica capisce la relativizzazione       suoi legami iscrive le sue trame sullo sfondo di una Sicilia
            di tutto: sarà lui a dire allo zio la celebre frase secondo la     ottocentesca descritta con sontuosità di narrazione e con
            quale bisogna che tutto cambi perché tutto rimanga come            uno scavo perspicace e disilluso dentro la natura umana.
            prima, con una raffinata perspicacia nel comprendere
            che il cambio di regno e sistema avrebbe lasciate intatte          Giuseppe Tomasi di Lampedusa
            le trame radicatissime dei poteri e dei segreti di un’Isola        Il Gattopardo
            più stanca ma anche più astuta dei suoi riformatori ester-         Feltrinelli
            ni. Poi c’è l’amore dirompente, sensuale di Tancredi per
            Angelica, la bellissima giovane figlia del sindaco contadino       Questo e altro su www.circolodeilibri.ch
                                                                                                                                           174
Il Teatro nel cuore dell'infanzia
La voce e la pagina
          24 novembre 2018

                                                  Un poeta irregolare
                                                  e un ritorno alla prosa
                             di Gilberto Isella
CULTURA

            V              engono chiamati
                           “irregolari” quegli
                           scrittori che, per
                           scelte esistenzia-
            li, si defilano in un modo o
            nell’altro dall’establishment letterario. Ne è un esempio il
            poeta Leonardo Marcacci Rossi (1954-1995), brissaghese
                                                                                 Solvejg Albeverio Manzoni, nota
                                                                              al nostro pubblico anche come poe-
                                                                              tessa e pittrice, è tornata alla prosa
                                                                              narrativa dopo una lunga pausa, con
                                                                              il suggestivo Ferite (Ed. puntoacapo,
                                                                              Pasturana, AL, 2018, postfazione di Mauro Ferrari). Non
                                                                              si tratta di un romanzo in senso stretto, quanto di un libro
            d’origine, ma vissuto tra il Ticino, Roma, Londra e Parigi.       composito, dove intorno all’asse narrativo si alternano
            Conoscevamo di lui solo alcuni testi pubblicati nella rivi-       spezzoni di pensiero filosofico, sguardi spesso crudi e
            sta “Bloc notes”. Correva il 1980. A molti anni di distanza,      polemici sulla realtà sociopolitica, squarci evocativi che
            Daniele Bernardi raccoglie, nella silloge Mercati generali        potranno sedimentarsi in segmenti più o meno lunghi di
            e altre poesie (Lugano, alla chiara fonte, 2018, con una          scrittura in versi. Domina il motivo autobiografico incen-
            premessa sua e una nota di Massimo Daviddi) il corpus a           trato sulla memoria infantile («fantasie di una malinconi-
            tutt’oggi reperibile di Marcacci, inclusa la raccolta Cica-       ca infanzia solitaria»), in particolare sulla figura paterna
            le e petardi. È stata così resa giustizia a un autore ardi-       resa spesso in dissolvenza, o sotto coperture mitiche e
            to e innovativo, senza dubbio meritevole di essere letto.         fiabesche («Tu, padre legato a miei paesaggi lontani»). Il
            L’esperienza biografica presupposta dalla sua scrittura è         tutto finalizzato alla ricerca di un’identità personale, pro-
            ribollente, segnata dal trauma, «tra un canto di sudori/          blematica e sempre rimessa in discussione. Ed è proprio
            e una corona di spini». Ma, come sottolinea a ragione il          attraverso l’auscultazione di sé, ma di un sé immerso nel
            curatore, questa materia selvaggia non è «priva di com-           travaglio delle vicende storiche, che le ferite emergono.
            postezza, di astrattismo». Fatte le debite proporzioni, le            Ferite che toccano l’anima e il corpo (notevole il passo
            poesie di Marcacci possono essere accostate a quelle di           in cui si mette a fuoco il proprio corpo assediato da fa-
            Amelia Rosselli, la poetessa romana che egli frequentò per        stidiosi insetti), di cui è responsabile anche il peso degli
            breve tempo (una poesia porta il titolo Ospedaliera, con          anni, l’incurvarsi della vita verso la vecchiaia. Non vanno
            probabile allusione a un’opera rosselliana).                      tuttavia dimenticate le pagine descrittive, ad esempio le
                Irregolarità e oltranze si rilevano, in misura a dire il      ampie carrellate su ambienti d’antan: interni ed esterni,
            vero non eccessiva, nell’ordine grammaticale e ortografico        salotti e giardini restituiti dal ricordo. Pagine guidate dal-
            (“traslocco”, “pellicie”, magari il francesismo “trubli dell’a-   la sensibilità pittorica di Solvejg sempre operante, atte a
            nima”, ecc.). Facendo blocco con l’invenzione linguistica         compensare con profitto la corrosione, le ferite del tempo.
            genuina, esse collaborano nondimeno all’esito formale dei         Diciamo pure con il ruolo di toccasana.
            testi, alla vivacità del tessuto immaginale. Nei casi miglio-
            ri, dalla trama verbale si sprigiona una grazia innegabile:         Salgo i gradini appoggiando stancamente i piedi,
                                                                              io, ritrovatami vecchia, una vecchia vestita in modo
            la febbre sale                                                    troppo colorato.
            come arcobaleno che gessa                                           Su quel granito correvo da piccola, il caldino della
            le colline fisse                                                  penombra mi proteggeva; alla parete, la greca, spirali
                                                                              angolose si intrecciavano – ma non si toccavano mai –
            mi ami come l’ovatta
                                                                              una forma analoga rosso brillante bordava la tovaglia
            che cerca davanzali
                                                                              di lino, la mia preferita, linee affascinanti, lo sguardo
            contenere il mare                                                 non poteva non lasciarsi sempre di nuovo catturare
            contenere Trieste                                                 dai tratti, si susseguivano replicati all’infinito nella
                                                                              loro impossibilità di congiungersi.
                                                                                                                                    175
Il Teatro nel cuore dell'infanzia
Letteratura
          24 novembre 2018

                                 Piogge e alluvioni
                                 di… carta
CULTURA

                                                                                                      geroglifici. Una leggenda della Grecia
                                                                                                      antica ha Poseidone e Apollo puniti da
                                                                                                      Zeus per l’ennesima rivolta. «Andrete
                                                                                                      a lavorare sulla terra!». Affidati al re
                                                                                                      troiano Laomedonte, ricevono l’inca-
                                                                                                      rico di costruire mura e bastioni per
                                                                                                      la difesa cittadina. Compiuto il lavoro
                                                                                                      non vengono però, contrariamente alle
           di Léon Bertoletti                                                                         promesse, ricompensati. Ecco allora
                                                                                                      la vendetta. «Poseidone chiamò a sé
                                                                                                      tutte le forze del mare di cui era l’u-
                                                                                                      nico dio. Le onde salirono, salirono e
                                                                                                      mentre le due divinità se ne andavano
                                                                                                      sul cocchio di Poseidone trainato da
                                                                                                      cavalli marini, invasero ogni ango-
                                                                                                      lo della terra di Troia. Poi, distrutti i
                                                                                                      campi, i pascoli, le greggi e annientati
                                                                                                      i pastori si avventarono contro le mura
                                                                                                      divine. Malgrado fossero opera sacra
                                                                                                      non resistettero alla collera del mare e
                                                                                                      crollarono in un tremendo fragore. Poi
                                                                                                      ogni onda si precipitò nelle strade e nei
                                                                                                      vicoli di Troia e invase le abitazioni».

          R
                                                                                                      La storia è nota a Omero, Apollodoro,
                           aggiunge livelli di guar-       quemila anni fa l’Epopea di Gilgamesh      Ovidio: la riprendono e rielaborano.
                           dia, si riversa, trabocca.      raccontava, con dovizia di segnetti a      Dal mito al romanzo, il guado è bre-
                           Affluisce, fuoriesce, allaga.   cuneo impressi su mattonelle d’argil-      ve. William Faulkner sminuzza Palme
                           Esonda, inonda, tracima,        la, la storia di un diluvio (universale,   selvagge con l’avventura del Vecchio:
            straripa. L’acqua delle vittime indifese,      verosimilmente per limitate cognizioni     l’odissea di un forzato nell’inondazione
            delle popolazioni impaurite, dei territori     geografiche) e di Utnapishtim, l’uomo      del Mississippi del 1927. Acqua, ac-
            invasi, delle cronache apocalittiche, ha       salvato dalle acque alla pari di Noè. A    qua dappertutto. Cade dal cielo («non
            trovato pagine di capolavori, maestria         guardare tanto indietro, comunque, è       il breve, violento temporale di aprile e
            di autori. C’è quasi, si potrebbe dire,        tutto un Tigri, un Eufrate, una Terra      maggio, ma la lenta, insistente pioggia
            una letteratura “alluvionale” annaf-           di mezzo. Tratti fuori, strappati alla     grigia di novembre e dicembre prima
            fiata di narrazioni paludose, vicende          sostanza liquida sono Sargon di Aga-       d’un freddo vento di tramontana») e
            melmose, storie anfibie. Piogge e fiu-         de, sovrano di Mesopotamia appunto,        sale dalla terra a ritmo di dramma:
            mi ingrossati, ruscelli, torrenti, laghi       come Mosè, secondo quanto ancora           «Era da ambo i lati della strada…
            e mari che derubano la loro e l’altrui         rivela l’etimologia del nome, più egi-     sembrava loro di poterla veder crescere
            serenità. Catastrofi, tragedie più o           ziana che ebraica. Perché ci sono pure     su per i fianchi del terrapieno… arri-
            meno annunciate, prevedibili, previste.        le benefiche o malefiche piene del Nilo    vava ai davanzali delle finestre… poi
            Salvezze inaspettate, anche. Già cin-          tramandate a disegnetti ideiformi, a
                                                                                                                                          176
Il Teatro nel cuore dell'infanzia
Letteratura
          24 novembre 2018

                             Piogge e alluvioni di… carta
                             da pag. 176
CULTURA

            la strada scomparve». C’è la genialità
            di Mark Twain nelle righe allagate di
            Huckleberry Finn. Dove «per dieci o
            dodici giorni il fiume ha continuato a
            salire, finché ha invaso le rive. L’ac-
            qua era alta quasi un metro nei punti
            bassi dell’isola». Arrampicati sugli al-
            beri «si vedevano conigli, serpenti e
            altre bestie; e dopo uno o due giorni
            di inondazione erano diventati così
            mansueti per la fame che potevi toc-
            carli con la mano se volevi, ma non i           fanno toccare con mano la differenza
            serpenti e le tartarughe, loro scivola-         tra uno scrittore e un giornalista nel
            vano in acqua». In Cronache dell’allu-          riferire le cose accadute» annotò Gio-
            vione, Gian Antonio Cibotto rievoca il          vanni Comisso. Luigi Pirandello, nella
            disastro del Polesine nel 1951. «Sono           novella Il fumo, inserisce «la zolfara
            degne di stare accanto alle pagine di           allagata, irreparabilmente, distrug-
            certi classici. Sono l’unico documento          gendo l’impianto del piano inclinato».      c’era rimasta riconquistando così in
            serio su un avvenimento che ha visto            È, in una «notte d’inferno», forse in-      un minuto il pezzo di terra che in tre
            l’Italia unirsi come all’epoca del Pia-         nesto autobiografico dell’allagamento       secoli gli uomini le avevano rubato».
            ve. Sono un’opera viva, di quelle che           di miniera che gli costò la dote della      Vi si trova l’attualità, «quando il cielo
                                                            moglie. Nella Venezia aggredita dal         aveva aperto le sue cateratte e i gior-
                                                            mare, sommersa, si svolge la quinta         nali parlavano di sempre più grossi
                                                            inchiesta del Commissario Brunetti,         guai combinati dai fiumi in piena,
                                                            creato dall’immaginazione feconda           un po’ dappertutto». E vi si trovano
                                                            di Donna Leon. Acqua Alta s’intitola        le splendide parole del Crocifisso al
                                                            il giallo, dove il protagonista deve in-    buon parroco della Bassa che doman-
                                                            dagare tra campi e campielli, tra va-       da cosa deve fare di buono in tempi
                                                            sellame cinese e musica lirica. Però il     burrascosi. «Ciò che fa il contadino
                                                            libro bisogna leggerlo nell’originale       quando il fiume travolge gli argini e
                                                            inglese, oppure nelle traduzioni tede-      invade i campi: bisogna salvare il seme.
                                                            sca e francese, perdurante l’allergia       Quando il fiume sarà rientrato nel suo
                                                            dell’autrice alle versioni italiane. Nep-   alveo, la terra riemergerà e il sole l’a-
                                                            pure si sottrae a fuoriuscite il grande     sciugherà. Se il contadino avrà salvato
                                                            fiume che fa da scenario alle peripezie     il seme, potrà gettarlo sulla terra resa
                                                            di Don Camillo, Peppone e tutti gli altri   ancor più fertile dal limo del fiume, e il
                                                            vivacissimi personaggi di Giovannino        seme fruttificherà, e le spighe turgide
                                                            Guareschi. Vi si trova infatti la memoria   e dorate daranno agli uomini pane,
                                                            di quando «cent’anni prima il fiume         vita e speranza». Una lezione civile,
                                                            in piena aveva rotto l’argine grande,       un intero corso di catechismo, dagli
                                                            e l’acqua era arrivata fino ai Pioppi e     straripamenti.
                                                                                                                                             177
Il Teatro nel cuore dell'infanzia
Arte
          24 novembre 2018

                                        Dentro il mal di vivere
                                         Dipinti e disegni di Franco Francese al Deposito di Matasci
CULTURA

                         di Dalmazio Ambrosioni

          G                uardando l’opera di
                           Franco Francese in
                           quest’abbondantissima
                           mostra con 125 opere
            che vanno dal 1937 al 1995 proposta
            dalla Fondazione Matasci per l’arte
            nel Deposito di Cugnasco Gerra, mi
            viene generosamente in mente Pablo
            Neruda (1906-1973), premio Nobel per
            la letteratura nel 1971. È come se tra
            Franco Francese (Milano 1920-1996),
            artista pienamente inserito nella mi-
            gliore tradizione lombarda e il poeta
            cileno, una delle più importanti figu-
            re della letteratura latino-americana
            del Novecento, corresse una sorta
            di corrispondenza affettiva. Come a        Elide morente.
            tratti, in particolare sul versante di
            un doloroso disincanto per la vita, si     «Spesso il male di vivere ho incontra-       del tutto, ma con un’implacabile co-
            ritrovassero l’uno accanto all’altro in    to:/ era il rivo strozzato che gorgoglia,/   erenza su cui tornano, quasi con la
            un viaggio melanconico e senza meta,       era l’incartocciarsi della foglia/ riarsa,   stessa ossessione, anche le mostre di
            senza indirizzo: l’uno a raffigurare       era il cavallo stramazzato./ Bene non        Matasci da vent’anni a questa parte.
            questo esteso mal di vivere, l’altro a     seppi, fuori del prodigio/ che schiude       Intanto grazie all’artista per la sua
            raccontarlo più da poeta-cronista che      la divina indifferenza:/ era la statua       incorruttibile capacità di reincarnarsi
            da complice. «A volte vedo/ solo bare      nella sonnolenza/ del meriggio, e la         nella migliore poesia del Novecento.
            a vela/ salpare con pallidi defunti,       nuvola, e il falco alto levato».             E per saperci confermare, con la sua
            con donne dalle trecce morte,/ (…)           Forse la pittura del nostro, lombardo      disillusa maestria, di essere stato un
            bare che salgono il fiume verticale dei    Franco Francese - tra la vanitas del         punto di riferimento per tanta pittu-
            morti,/ il fiume livido/ (…) La morte      teschio e quello spazio-tempo della          ra anche nostra. Soprattutto quando
            arriva a risuonare/ come una scarpa        memoria che è l’atelier; nelle algide,       questa cercava di liberarsi dalla forma.
            senza piede, un vestito senza uomo/        declinanti “notti stellate”, nell’osses-     E per farlo aveva bisogno di maestri
            (…) riesce a gridare senza bocca, né       sione della “bestia addosso”, nelle          credibili.
            lingua, né gola». E potremmo conti-        struggenti “notti d’amore”, nella pro-
            nuare con la poesia intitolata Solo la     digiosa, rothkiana Finestra di sera,         Cugnasco Gerra,
            muerte, autentica parafrasi della pit-     1959, in quell’autentica Via crucis          Fondazione Matasci per l’arte,
            tura, dei disegni, delle ossessioni ed     che è Elide (la compagna di vita) mo-        Il Deposito:
            anche dei sogni (giovanili) di Francese.   rente, in quei viaggi senza partenza         Franco Francese, disegni e dipinti
            Magari richiamando un altro grande         né tantomeno ritorno – forse questa          1937-1995.
            poeta, anch’egli premio Nobel per la       pittura s’inchioda dentro il montalia-       Fino al 26 gennaio 2019.
            letteratura nel ’75, Eugenio Montale       no, misterioso «prodigio che schiude         Domeniche 14-18.
            (1896-1981) con il suo Male di vivere.     la divina indifferenza». Forse non
                                                                                                                                       178
Il Teatro nel cuore dell'infanzia
Jazz pop folk
          24 novembre 2018

                                Omaggio a Wayne Shorter
                                e i veleni di Adorno
CULTURA

           di Luca Cerchiari*

                                 Wayne Shorter.

          L             ’eccellente case editrice Mi-
                        mesis (collane di varie disci-
                        pline, perlopiù affrontate con
                        taglio filosofico) propone due
            saggi dedicati al jazz, che si aggiun-
            gono a numerosi altri inerenti questo
            genere. Nel primo caso, si tratta dell’ul-
                                                         di jazz, sì: i suoi veleni contro questa
                                                         musica, della quale non sapeva né ca-
                                                         piva nulla, hanno fatto solo danni. E
                                                         i suoi scritti sul jazz, molti anni dopo,
                                                         fanno quasi ridere. Come ha ben no-
                                                         tato Massimo Donà: “È interessante          Theodor W. Adorno,
                                                                                                     Variazioni sul jazz.
                                                         scoprire quanto rischi di risultare co-
            timo titolo della bella collana “Musica      mico chiunque - a maggior ragione se        Mimesis 2018.
            contemporanea” (jazz, pop e musica           smisuratamente pieno di se stesso (il
            colta del Novecento): è un omaggio di        riferimento ad Adorno è palese) - si
            Antonio Marangolo, musicista e au-           azzardi a discettare di cose intorno
            tore siciliano, al grande sassofonista       alle quali ignori praticamente tutto”.
            di colore Wayne Shorter (1933), noto                                                         Testata online
                                                                                                         di approfondimento di temi culturali,
            tra l’altro per la discendenza coltra-       *Università di Milano-IULM
                                                                                                         economici e scientifici
            niana, la militanza con Miles Davis, i
                                                                                                         Editore:
            dischi come solista e la co-direzione                                                        Cleto Pescia
            del celebre gruppo Weather Report.                                                           editore@osservatore.ch
               Nel secondo, di una “chicca”. Giovan-                                                     Responsabile del settore Cultura:
            ni Matteucci propone un’inedita anto-                                                        Manuela Camponovo
                                                                                                         cultura@osservatore.ch
            logia degli scritti sul jazz di Theodor
                                                                                                         Responsabile del settore Economia:
            Adorno. Sociologo, filosofo e musico-
                                                                                                         Corrado Bianchi Porro
            logo, Adorno fu costretto come molti,                                                        economia@osservatore.ch
            in quanto ebreo, ad espatriare negli                                                         Coordinamento redazionale:
            Usa. Di qui il suo incontro con la cultura                                                   Laura Quadri
                                                                                                         l.quadri@osservatore.ch
            americana, jazz incluso. Impatto per
            lui traumatico, foriero quindi di stra-                                                      Grafica e impaginazione:
                                                                                                         Armando Boneff
            li, fulmini e proclami sulla Suprema-                                                        grafica@osservatore.ch
            zia dell’Occidente, ultimo avamposto                                                         Indirizzo e-mail centrale
            (nelle sole avanguardie) della fine del                                                      per contattare la redazione:
            mondo, simbolizzata dalla mercifica-                                                         posta@osservatore.ch

            zione, tipica della società americana,       Antonio Marangolo,                              Indirizzo e-mail per l’invio
                                                                                                         di comunicati stampa:
            della cultura e delle idee. In questo,       Wayne Shorter e il jazz incerto                 comunicati@osservatore.ch
            Adorno non aveva torto. Nel parlare          Mimesis 2018.
                                                                                                                                             179
Il Teatro nel cuore dell'infanzia
Andiamo al cinema?
          24 novembre 2018

                               Robin Hood –                                                                             di Emanuele Sacchi

                               L’origine della leggenda
            Tit. or.: Robin Hood                                                                   sti assurdamente epici, le vite umane
CULTURA

            Usa, 2018.                                                                             sembrano variabili di un algoritmo
            Regia: Otto Bathurst.                                                                  genera-script. Tutto è eccessivo ma di-
            Interpreti: Taron Egerton, Jamie                                                       speratamente superficiale. La versione
            Foxx, Ben Mendelsohn, Eve Hewson.                                                      di Robin Hood di Kevin Reynolds – da
            Genere: Azione/Avventura                                                               cui Bathurst riprende il sodale di Ro-
            Durata: 116 minuti.                                                                    bin, il saraceno John – è invecchiata
                                                                                                   tutt’altro che bene, ma sembra qua-
            Al ritorno dalla Terza crociata, Robin     le Crociate diventano uno scenario di       si un classico se accostata a questa
            di Loxley si ritrova sfrattato, in una     guerra in Medio Oriente, stile Ame-         nuova incarnazione dell’arciere della
            Nottingham controllata da un dispo-        rican Sniper, e le balestre sembrano        Foresta di Sherwood. L’epilogo riapre
            tico sceriffo corrotto. Ruberà ai ricchi   mortai. È lo spirito di un’operazione       a una nuova saga, ma Robin Hood –
            per dare ai poveri.                        di prequel-remake-reboot su un mito         L’origine della leggenda ha tutta l’aria
            Bastano pochi minuti per capire lo         già abbondantemente sfruttato, che          di restare privo di eredi.
            spirito dell’operazione di Otto Ba-        guarda a un pubblico di teenager e
            thurst: un primo piano sul décolleté       propone una modernizzazione del ca-         CONSIGLIATO A: chi non può fare a
            prima, e sugli occhi cerulei poi, di       none, sulla falsariga del Riccardo III di   meno di redistribuire un po’ di ric-
            una truccatissima e improbabile la-        Richard Loncraine. Ambizioni che si         chezza e/o è un fan di Twilight.
            dra, che scopriremo essere (non più        dissolvono nel caos di sceneggiatura e      SCONSIGLIATO A: chi si domanda
            Lady) Marian. Seguiti da un duello         messa in scena young adult: gli amori       perché si continuino a fare film su Ro-
            sanguinoso in Medio Oriente, in cui        sono ottusamente appassionati, i ge-        bin Hood, per giunta sempre peggiori.

            Animali fantastici:
            i crimini di Grindenwald
           Tit. or.: Fantastic Beasts:                 dal momento che vi confluiscono con
           The Crimes of Grindelwald                   prepotenza paturnie e melodrammi dei
           Regno Unito/Usa, 2018.                      personaggi secondari, a discapito del-
           Regia: David Yates.                         le avventure fantasy del protagonista.
           Interpreti: Eddie Redmayne, Katherine       Ancora una volta, Eddie Redmayne si
           Waterston, Johnny Depp, Jude Law.           dimostra perfetto nei panni di questo
           Genere: Fantasy - Durata: 134 minuti.       eroe insicuro e anticonvenzionale,
                                                       tanto che le sequenze in cui si de-         Con questa interpretazione, un inso-
           Secondo capitolo di quella che è già        streggia con gli animali - terribilmente    litamente misurato Johnny Depp ha
           stata concepita come una pentalo-           vivi anche se digitali - possono da sole    modo di riabilitarsi dopo il coinvolgi-
           gia, Animali fantastici - I crimini di      valere il prezzo del biglietto. A questo    mento in tristi vicende matrimoniali
           Grindelwald ha nettamente diviso la         si aggiunge la destrezza di Rowling,        e giudiziarie.
           critica e i fan di J.K Rowling. La scrit-   capace di inserire in un racconto per
           trice, qui anche sceneggiatrice, ha im-     ragazzi l’attualità del populismo e dei     CONSIGLIATO A: I fan del maghetto più
           bastito una narrazione ricca di con-        suoi rischi. Grindelwald è infatti il po-   famoso della narrativa contemporanea.
           nessioni con l’universo di Harry Potter.    tere che subdolamente lusinga i più         SCONSIGLIATO A: Chi è a disagio tra
           Meno accattivante risulta l’intreccio,      deboli per dominarne le coscienze.          draghi e scenari fantasy.
                                                                                                                                    180
Il Teatro nel cuore dell'infanzia
Unità di misura
          24 novembre 2018

                                 Quant’è lungo un metro?
                                 Ridefinizione del Sistema internazionale delle unità di misura
SCIENZA

            di Giovanni
            Ambrosioni *

          D                 a sempre, l’uomo ha mi-
                            surato. Prima dell’in-
                            venzione della scrittu-
                            ra, l’uomo già tentava
            di descrivere il mondo circostante in
            base a dati punti di riferimento. L’atto
            di compiere una misurazione consiste
                                                          quantità di materia). La ridefinizione
                                                          in atto consiste nell’associare queste
                                                          unità a delle costanti naturali, le quali
                                                          nel corso dell’ultimo secolo sono sta-
                                                          te misurate con estrema accuratezza:
                                                          si pensi alla velocità della luce, circa
                                                          300’000 chilometri al secondo, misu-
                                                                                                       più precisa disponibile, e da questa si
                                                                                                       ricava a posteriori il chilogrammo. A
                                                                                                       prima vista potrebbe apparire come
                                                                                                       una definizione circolare, tuttavia alla
                                                                                                       base della nuova definizione sta solo
                                                                                                       il valore numerico della costante in
                                                                                                       questione.
            proprio nel determinare un rapporto           rata con un’incertezza di circa 1 centi-       Quali saranno le conseguenze? Que-
            fra una particolare caratteristica di un      metro al secondo. Tre delle sette testè      sta modifica del SI non ha precedenti
            oggetto (ad esempio la massa), e un           citate (il secondo, il metro e la candela)   nella storia della scienza e come tale
            dato fondamentale, quindi fisso (ad           erano già state associate in passato         ha richiesto enorme collaborazioni
            esempio il chilogrammo). La questione         a costanti naturali e, come stabilito        all’interno della comunità scientifica: le
            sta nel fissare queste unità fondamen-        dalla conferenza di Parigi terminata         maggiori personalità del campo hanno
            tali, di modo che siano internazional-        venerdì 16 novembre, le ultime quat-         lavorato affinché le nuove definizioni
            mente riconosciute e il più possibile         tro ridefinizioni entreranno in vigore       non abbiano nessun impatto sul lavo-
            stabili nel tempo.                            il 20 maggio 2019.                           ro della maggior parte dei non addetti
               Negli scorsi giorni a Parigi si è tenuta      Facciamo un esempio. Dal 1889, 1          ai lavori e le misurazioni precedenti
            la 26° Conferenza Generale dei Pesi e         chilogrammo è la massa di un proto-          rimangano valide.
            delle Misure: l’obiettivo era quello di       tipo composto da una lega di platino e         Come un bravo padrone di casa, la
            terminare la ridefinizione del Sistema        iridio, conservato da allora all’Ufficio     comunità scientifica ha rimpiazzato le
            internazionale delle unità di misura          internazionale dei pesi e delle misure,      fondamenta del palazzo della scienza:
            (SI). Tale sistema è basato su sette          in Francia. I problemi fondamentali di       in superficie non ci si potrebbe nemme-
            unità fondamentali, da cui si posso-          tale definizione sono la degradazione        no accorgere, ma sono state apportate
            no ricavare le altre unità della fisica:      dell’artefatto dovuta al contatto con        modifiche sostanziali per assicurare la
            il secondo, il metro, la candela (unità       l’ambiente esterno, e la sua difficile       longevità della costruzione.
            dell’intensità luminosa), il kelvin (uni-     riproduzione accurata. Il “nuovo” chi-
            tà della temperatura), l’ampere (unità        logrammo sarà invece basato sul va-          * studente di matematica
            dell’intensità di corrente elettrica), il     lore della costante di Planck: si fissa il     al Politecnico federale di Zurigo
            chilogrammo e la mole (unità della            valore di tale costante alla misurazione
                                                                                                                                             181
Asset Management
           24 novembre 2018

                                 Lugano Fund Forum:
                                 previsioni facendo gli scongiuri
ECONOMIA

                                 Oh fossi così tu sempre, come quando e raramente, fuori dai
                                 sensi, inavvertita, sospiri. Sei te, sei te. (Giovanni Giudici)

                                    di Corrado Bianchi Porro

             Lugano Fund Forum al Palazzo dei Congressi.

            A                ffollata ottava edizio-
                             ne del Lantern Fund
                             Forum, una delle più
                             importanti manifesta-
            zioni dell’Asset Management, che si è
            svolta questa settimana a Lugano, pur
            con qualche rilevante defezione rispet-
                                                           incidente di percorso o sia da temere
                                                           un rallentamento globale per il 2019.
                                                           Ne hanno parlato in varie sessioni gli
                                                           specialisti di Swissquote, Natixis, Schro-
                                                           ders, Edmond de Rotschild, Vontobel
                                                           e altri. Proponiamo a questo riguardo
                                                           l’intervento di Philippe Vantrimpont,
                                                                                                        ta più forte è dovuta all’eurozona, a
                                                                                                        sua volta tributaria del dato negativo
                                                                                                        della Germania, spiega Vantrimpont.
                                                                                                        Ma questo è dovuto al problema spe-
                                                                                                        cifico del ramo auto: riteniamo che il
                                                                                                        quarto trimestre possa tornare nella
                                                                                                        sua media standard. Il vero problema
            to alle edizioni precedenti, dato che il       product specialist di Oddo BHF, pure         in Europa, è piuttosto l’Italia, che nel
            focus incentrato quest’anno su ETF e           tra i principali relatori al convegno.       terzo trimestre ha segnalato una cre-
            crypro-currencies non ha scaldato gli             Pericolo dunque di recessione per il      scita di appena lo 0,1% e che potrebbe
            sponsor. Ospite d’onore è stata Viviane        2019? Vero è – riconosce – che le pre-       diventare negativa nel quarto (da 1,2%
            Reding, ex primo vice presidente della         visioni per il 2019 sono più basse di        nel primo; 0,8% nel secondo; 0,1% nel
            Commissione europea. Ma gli occhi              quelle del 2018. L’FMI ha abbassato          terzo: restano poche certezze), visto il
            degli operatori economici erano pun-           le sue stime per il 2018-2019 al 3,7%.       trend poco promettente. La Cina, poi,
            tati sulla salute dell’economia globale        Le nostre stime sono ancora più basse:       sta rallentando, dal 7,8 % del primo al
            dopo lo scivolone dell’economia tede-          3,3%, tenendo conto dei rischi politici.     6,5% probabilmente ora. Di positivo
            sca nel terzo trimestre 2018 a motivo          Comunque, siamo ancora in un mondo           il fatto che la crescita americana sia
            del settore auto (a corollario di cui si       in crescita, seppure rallentata e meno       ancora molto forte (3,5%): sono dun-
            è inserito l’arresto del presidente del        omogenea. Anche quest’anno la cresci-        que gli Usa che pilotano la crescita.
            gruppo Renault-Nissan, Carlos Gho-             ta nel terzo trimestre è stata più bassa     Negli indici PMI scende maggiormente
            sn). La domanda è se si tratti di un           rispetto al primo e secondo. La frena-
                                                                                                                                           182
Asset Management
           24 novembre 2018

                              Lugano Fund Forum:
                              previsioni facendo gli scongiuri
                              da pag. 182
ECONOMIA

             la fiducia nel settore manifatturiero
             rispetto ai servizi. Questo a motivo
             dell’aumento dei prezzi energetici e
             soprattutto per i timori della guerra
             commerciale tra USA e Cina.
               Ma ora, dopo le elezioni di medio
             termine, Trump non è indebolito? Se
             all’inizio d’anno vi erano solo timori, ora
             vediamo i fatti, commenta l’esperto di
             Oddo BHF. Le tensioni Cina-USA sono
             ancora molto elevate. L’incontro dello
             scorso week-end si è concluso per la
             prima volta dal 1993 senza un comu-
             nicato finale congiunto. Gli americani
             mettono una pressione pesantissima
             sulle trattative in corso. Vi è dunque il
             timore che la storia sia ancora lunga.
             L’incertezza frena investimenti e crediti.          Philippe Vantrimpont, product specialist di Oddo BHF.
             Lo si vede nel settore auto, manifattura,
             lusso, semiconduttori. Quando suben-                aprioristico, ma a posteriori. D’altra       è ragione di temere un credit crunch
             tra la politica, è difficile far previsioni.        parte, tassi più alti e dollaro più forte    perché il credito lo si trova abbonante
             Poi, sempre in Europa c’è la vicenda                non sono mai stati una buona notizia         anche negli USA (più avanti nel ciclo)
             Brexit. Forse Theresa May non avrà                  per i mercati emergenti. Negli USA           dove le aziende si sono rifinanziate a
             la sfiducia, ma ci sono passaggi par-               l’inflazione è sotto controllo, con un       tassi minimi. L’aumento degli spread è
             lamentari importanti. Anche qui con                 mercato del lavoro forte e questo spie-      comunque oggi compensato dal carry
             l’incertezza che aleggia, si fermano                ga il rialzo dei tassi. In Europa, Mario     sulle valute. Oggi siamo piuttosto sia
             gli investimenti: prender posizioni                 Draghi indica che per un aumento dei         sull’equity che sul credito ai livelli di
             sotto lo spettro di decisioni politiche,            tassi bisognerà aspettare fino all’au-       inizio 2017. Insomma, la salute è buo-
             è arduo e si capisce perfettamente la               tunno 2019. In Germania i tassi sono         na, ci sono opportunità però è molto
             volatilità dei mercati. Quanto alla Fed             molto bassi a motivo della situazione        importante avere alle spalle una forte
             si ipotizzano sempre tre rialzi fino a              italiana. Nel maggio scorso, all’epoca       analisi fondamentale per conoscere i
             giugno 2019? Secondo Philippe Van-                  delle elezioni, abbiamo visto salire         rischi effettivi soprattutto ora, con una
             trimpont, l’atteggiamento americano                 tutti gli spread della periferia euro-       decorrelazione tra i tassi americani e
             sarà molto pragmatico. Le incertezze                pea, mentre oggi il rialzo è focalizzato     quelli tedeschi che non cresceranno
             politiche sono molto più forti. Per ora             sull’Italia. Non c’è stato un contagio.      finché non siano eliminate le incertezza
             non ci sono ragioni per cambiare il                    Ritorniamo a una situazione come          sull’Italia. Vi è poi una valutazione del
             ritmo dei rialzi previsti consideran-               nel 2015? No, perché allora c’era un         credito molto più attrattiva rispetto a
             do l’andamento dell’economia, però                  grosso rischio sulla Cina. Poi vi era        inizio anno. Però ci sono rischi poli-
             se tali rischi dovessero influire anche             paura di deflazione e i prezzi delle         tici, conclude. C’è gente che investe,
             sull’economia americana, la Fed può                 Commodities erano bassi. Oggi, i tassi       ma deve essere capace di gestire la
             fermarsi: non ha un atteggiamento                   di default sono ancora limitati e non vi     volatilità.
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Convegni
           24 novembre 2018

                               La crisi: in marcia verso una
                               democrazia illiberale?
ECONOMIA

                                La gente, non sai più dove sia. Bruciata anche l’osteria.
                                Non resta nemmeno il lutto ad aspettar la sola (inesistente)
                                parola. (Giorgio Caproni)

                                                                                                    sia stata la nostra. Il secondo motivo
                                                                                                    è una ribellione contro i cambiamen-
                                                                                                    ti culturali e demografici. Nel 1960,
                                                                                                    italiano era chi nasceva nel territorio.
                                                                                                    Oggi è ancora così? Ci sono persone
                                                                                                    che si ribellano a questo, perché hanno
                                                                                                    qualcosa da perdere. La terza causa
                                                                                                    è la diffusione di internet e dei social
                                                                                                    media che ha cambiato la nostra poli-
                                                                                                    tica. Cinque anni fa c’era un’élite che
                                                                                                    decideva chi e di cosa parlare. Ba-
                                                                                                    stava solo avere un giornale, una TV.
                                                                                                    Quel tipo di comunicazione - da uno a
                                                                                                    molti - è totalmente cambiata. Oggi ci
                                                                                                    sono persone che hanno milioni di fol-
                               Yascha Mounk, politologo ad Harward.
                                                                                                    lowers. La democrazia ha il compito di
                                                                                                    trasformare la coscienza del pubblico

            Y
                                                                                                    in un momento in cui la gente ha già
                         ascha Mounk, politologo       Il presidente della Turchia non ama i        di per sé paura dei cambiamenti ed è
                         ad Harward, autore de         non musulmani. Quelli di destra vo-          frustrata per la crisi economica: tutto
                         «Il popolo contro la de-      gliono ridurre lo Stato sociale, quelli      si compone in un cocktail pericoloso.
                         mocrazia» è stato rela-       di sinistra intendono allargarlo. Han-       Che fare? Accettare la globalizzazione,
            tore al convegno Capire per cambiare       no però in comune una visione della          ma battersi per i propri cittadini perché
            che si è svolto alla Statale di Milano     politica e pensano che la sola ragione       la crescita economica arrivi nella vita
            per individuare i motivi dell’attuale      per cui abbiamo problemi è a motivo          di ciascuno. Dobbiamo impegnarci per
            minor sensibilità sulla partecipazio-      dell’economia attuale. Secondo loro, c’è     un patriottismo inclusivo, interpretan-
            ne democratica. Stiamo vivendo un          bisogno di una figura che rappresenti        do le istanze profonde che impegnano
            cambiamento profondo, ha spiegato.         i bisogni del popolo vero. Chi è con me      la gente sui valori fondamentali del-
            Quando domandiamo alla gente cosa          (detto al limite) appartiene al popolo,      la democrazia. Non dunque in difesa
            pensa della democrazia – commenta          altrimenti siete nemici del popolo.          dello status quo, ma come promessa
            – è sempre più critica. Meno di un ter-    Una volta arrivati al potere, attaccano      per realizzare i valori sociali e politici
            zo dei più giovani si esprime a favore.    la libertà individuale, le minoranze e       in maniera coraggiosa. Nel mondo c’è
            Non si tratta solo di sondaggi. Vi sono    le istituzioni loro contrarie. Si passa      un grande fuoco che ci fa sentire tutti
            governi autoritari che non rispettano le   dalla democrazia liberale a quella illi-     in pericolo perché ciascuno di noi ha
            regole fondamentali. I partiti populisti   berale e infine alla dittatura eletta. Poi   in mano solo un bicchiere d’acqua.
            in Europa nel 2000 avevano l’8% del        vi sono anche le cause strutturali. La       Cosa possiamo fare? Pensiamo che
            voto, ora sono al 26%. Ben 11 Paesi        prima è la stagnazione degli standard        siamo in tanti e se tutti insieme ver-
            in Europa son governati da populisti.      di vita dei cittadini medi. Negli USA        siamo il nostro umile bicchier d’acqua,
            Cos’è un populista? Cos’hanno in co-       la loro situazione è stabile dal 1985.       possiamo estinguere il fuoco. Almeno
            mune strutture tra di loro non molto       Oggi si teme che la vita dei nostri figli    dobbiamo provarci. Se crediamo in
            simili? Trump non ama i musulmani.         possa essere molto peggio di quanto          questi valori. (CBP).
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