PROGRAMMAZIONE EUROPEA E OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO 2014 - 2020 - VADEMECUM per gli amministratori locali - Anci Lombardia

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PROGRAMMAZIONE EUROPEA E OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO 2014 - 2020 - VADEMECUM per gli amministratori locali - Anci Lombardia
PROGRAMMAZIONE
EUROPEA
E OPPORTUNITÀ
DI FINANZIAMENTO
2014 - 2020

VADEMECUM                       DIPARTIMENTO EUROPA
per gli amministratori locali   ANCI LOMBARDIA
PROGRAMMAZIONE EUROPEA E OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO 2014 - 2020 - VADEMECUM per gli amministratori locali - Anci Lombardia
PROGRAMMAZIONE EUROPEA E OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO 2014 - 2020 - VADEMECUM per gli amministratori locali - Anci Lombardia
PROGRAMMAZIONE
EUROPEA
E OPPORTUNITÀ
DI FINANZIAMENTO
2014 - 2020
VADEMECUM
per gli amministratori locali

a cura di
Marcello D’Amico

in collaborazione con
DIPARTIMENTO EUROPA ANCI LOMBARDIA
PROGRAMMAZIONE EUROPEA E OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO 2014 - 2020 - VADEMECUM per gli amministratori locali - Anci Lombardia
SOMMARIO
PROGRAMMAZIONE EUROPEA E OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO 2014 - 2020 - VADEMECUM per gli amministratori locali - Anci Lombardia
Programmazione europea e opportunità di finanziamento 2014-2020 - Vademecum per gli amministratori locali

Sommario

 8   PREFAZIONE
     di Roberto Scanagatti
     e Pier Attilio Superti

10   PRESENTAZIONE
     di Francesco Brendolise

12   INTRODUZIONE

16   CAPITOLO 1
     Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dell’Unione europea:
     la dimensione urbana e il ruolo delle città

17   Il ciclo della programmazione strategica e finanziaria dell’Unione europea
17   La programmazione strategica: quali sono le priorità politiche dell’Unione?
19   La programmazione finanziaria: quali strumenti sono sostenuti dal bilancio dell’Unione?
21   Perché l’unione europea finanzia i progetti a livello europeo e nazionale?

22   L’agenda urbana e lo sviluppo urbano sostenibile
     nella programmazione dell’Unione europea
22   Cosa prevede l’Agenda urbana dell’Unione europea?
23   Come opera l’Agenda urbana?
23   Come partecipano le città alla crescita economica e alla coesione sociale dell’Unione europea?

28   CAPITOLO 2
     Gli investimenti dell’Unione europea per la crescita
     e le opportunità per i comuni

29   I Fondi strutturali e di investimento europei della politica regionale 2014-2020
29   Quali sono i fondi strutturali e di investimento europei della programmazione 2014-2020?
31   Quali sono le priorità di investimento della politica di coesione 2014-2020?
37   Quali programmi sono sostenuti dai Fondi strutturali in Italia?
40   Come opera la programmazione e attuazione dei fondi?

41   Programmi operativi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo Europeo
     di Sviluppo Regionale in Regione Lombardia
41   Quali sono i principali ambiti di intervento del POR FESR?
42   Quali priorità di investimento riguardano i comuni?
43   Come conoscere le opportunità di finanziamento del POR FESR?
44   Quali sono i principali ambiti di intervento del POR FSE?

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PROGRAMMAZIONE EUROPEA E OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO 2014 - 2020 - VADEMECUM per gli amministratori locali - Anci Lombardia
SOMMARIO

           44   Quali priorità di investimento riguardano i comuni?
           44   Come conoscere le opportunità di finanziamento del POR FSE?

           46   I programmi di cooperazione territoriale europea in Regione Lombardia
           46   Quali sono i principali ambiti di intervento della cooperazione territoriale?
           47   Quali sono le opportunità di finanziamento offerte dai programmi di cooperazione territo-
                riale in Lombardia?

           49   I programmi a gestione diretta della programmazione 2014-2020
           49   Quali sono i principali programmi a gestione diretta?
           51   Quali sono le caratteristiche dei progetti cofinanziati dai programmi a gestione diretta?
           52   Come conoscere le opportunità di finanziamento dei programmi a gestione diretta?

           56   CAPITOLO 3
                L’approccio strategico alla progettazione europea
                per l’accesso ai finanziamenti

           57   Cosa si intende con progettazione europea ?
           58   Quali sono le caratteristiche della progettazione orientata agli obiettivi?
           59   Quali sono le categorie attraverso cui viene descritta la logica di intervento del progetto?
           60   Come vengono concesse le sovvenzioni dei programmi a gestione diretta?
           62   Quali sono le caratteristiche del partenariato transnazionale?

           64   CAPITOLO 4
                Gli strumenti a supporto del networking e della capacity building per le città

           65   Urban Innovative Actions
           66   URBACT
           66   ESPON
           67   EUROCITIES

           68   BIBLIOGRAFIA

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Programmazione europea e opportunità di finanziamento 2014-2020 - Vademecum per gli amministratori locali

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PROGRAMMAZIONE EUROPEA E OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO 2014 - 2020 - VADEMECUM per gli amministratori locali - Anci Lombardia
PREFAZIONE
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Programmazione europea e opportunità di finanziamento 2014-2020 - Vademecum per gli amministratori locali

Prefazione

di ROBERTO SCANAGATTI
PRESIDENTE DI ANCI LOMBARDIA, Sindaco di Monza

 e PIER ATTILIO SUPERTI
SEGRETARIO GENERALE DI ANCI LOMBARDIA

ANCI Lombardia vuole rafforzare la sua azione       promossi dalla nostra Associazione negli ultimi
a supporto degli amministratori offrendo degli      mesi del 2016.
strumenti di lavoro tra cui ogni comunità sce-      In una fase di forte scarsità delle risorse è essen-
glierà quello a lei più congeniale.                 ziale per i Comuni avere risorse umane, profes-
Abbiamo cominciato la pubblicazione di al-          sionalità e competenze capaci di guardare alle
cuni e-book che potete consultare e scarica-        opportunità, e non solo ai vincoli, che la Unione
re sul sito istituzionale di ANCI Lombardia         Europea mette a disposizione.
(www.anci.lombardia.it): quello sulle Linee Gui-    I corsi di formazione sono stati partecipati e
da sull’anticorruzione, quello sulle Città delle    ritenuti utili. Ora questo e-book ne riprende i
bambine e dei bambini e questo sulla Program-       contenuti e può rappresentare uno strumento
mazione Europea.                                    in più a disposizione per costruire una capacità
In questo modo abbiamo voluto offrire appro-        di misurarsi con la programmazione europea.
fondimenti teorici e pratici strumenti di lavoro    Siamo convinti che gli amministratori locali e i
per tradurre in scelte concrete amministrative      funzionari e dirigenti dei Comuni, non solo lom-
ispirazioni e orizzonti culturali.                  bardi, possano anche in questo concretamente
Questo e-book, frutto del lavoro del Diparti-       valutare la positività ed importanze di una asso-
mento Europa di ANCI Lombardia e della pro-         ciazione come ANCI Lombardia.
fessionalità di Marcello D’Amico, riprende ed ap-
profondisce i contenuti degli incontri formativi

                                                                                                                             9
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PRESENTAZIONE
Programmazione europea e opportunità di finanziamento 2014-2020 - Vademecum per gli amministratori locali

Presentazione

di FRANCESCO BRENDOLISE
PRESIDENTE DEL DIPARTIMENTO EUROPA E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ANCI LOMBARDIA
Consigliere Comunale di Pavia

Il 2017 per il sistema dei Comuni lombardi non
rappresenta solo l’anno delle celebrazioni del
sessantesimo anniversario del Trattato di Roma
ma è l’anno che segna l’avvio di un progetto am-
bizioso al quale il Dipartimento Europa di ANCI
Lombardia lavora da più di un anno. L’obiettivo
di questo progetto è da un lato quello di dare
maggiore consapevolezza ai Comuni lombardi
del ruolo che essi possono giocare in Europa e
dall’altro migliorare ed ottimizzare la loro capa-
cità di accesso ai finanziamenti della program-
mazione 2014-2020; obiettivo ambizioso e non
facile da realizzare a causa della estrema com-
plessità della Lombardia che vede convivere Co-
muni di poco più di trenta abitanti con grandi
aree urbane e territori morfologicamente molto
differenti tra loro.
La nostra priorità a breve termine, anche grazie     territorio regionale dei Servizi Europa d’Area
a questo vademecum che mettiamo a disposi-           Vasta (denominati SEAV) quale modalità orga-
zione degli amministratori locali e dei funzionari   nizzative in grado favorire la gestione associata
dei Comuni lombardi, è quella di creare consape-     dei servizi europei e l’organizzazione di eventi di
volezza circa i contenuti dei programmi di finan-    formazione rivolti ad amministratori e funziona-
ziamento dell’Unione Europea e di far compren-       ri degli Enti Locali.
dere le tecniche di progettazione.                   La via del successo della nostra iniziativa consi-
Oltre a questo e-book, le iniziative “faro” di       ste nell’effettiva partecipazione del maggior nu-
ANCI Lombardia sono l’implementazione del-           mero di Comuni alle iniziative proposte da ANCI
la comunicazione rivolta ai Comuni associati         Lombardia e nella capacità per il sistema degli
(Rassegna Stampa dedicata all’attualità euro-        Enti Locali lombardi di passare ad un approccio
pea, Lettera di allerta e scadenzario euro op-       strategico capace di lavorare “per progetti” e
portunità, “Notizie dall’Europa”, portale web        di anticipare i possibili canali di finanziamento,
di informazione dedicata all'UE e “TG Europa”        strutturando partenariati e reti locali.
accessibili dal sito web di ANCI Lombardia, rubri-   Questa affascinante e non semplice sfida si può
ca periodica sull’Europa all’interno della rivista   vincere solo se saremo capaci di fare sistema e
Strategie Amministrative), la costituzione sul       lavorare insieme.

                                                                                                                             11
INTRODUZIONE

12
Introduzione

Introduzione

Il vademecum intende offrire agli amministratori locali una guida pratica alla conoscenza del
contesto programmatico e operativo, delle finalità e delle modalità di governance degli stru-
menti finanziari attivati per il periodo 2014-2020 dall’Unione europea per sostenere l’azione delle
amministrazioni pubbliche nazionali e locali e degli stakeholder nel conseguimento degli obietti-
vi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva delineati da Europa 2020.

CAPITOLO 1                                          nione europea. La programmazione europea,
                                                    evidenzia la dimensione urbana delle politiche
                                                    e il ruolo che le città possono svolgere per il
                                                    conseguimento degli obiettivi di crescita in-
                                                    telligente, sostenibile e inclusiva dell’Unione
                                                    europea. In particolare vengono affrontate le
                                                    seguenti questioni utili alla comprensione del
                                                    quadro strategico e finanziario 2014-2020:

                                                    • La programmazione strategica:
                                                      quali sono le priorità politiche dell’Unione?
                                                    • La programmazione finanziaria:
Il capitolo 1 presenta il ciclo della program-        quali strumenti sono sostenuti dal bilancio
mazione strategica (definizione degli obiet-          dell’Unione?
tivi di policy) e finanziaria (definizione degli    • La progettazione nel ciclo della program-
strumenti finanziari e delle priorità di investi-     mazione europea: a cosa servono i finanzia-
mento) nell’ambito delle quali si inseriscono         menti?
le opportunità di finanziamento offerte dall’U-     • Cosa prevede l’�genda urbana dell’Unione

                                                                                                                     13
INTRODUZIONE

                 europea?                                         A valle della panoramica sui programmi re-
               • Come opera l’Agenda urbana?                      gionali, vengono poi presentati i programmi
               • Come partecipano le città alla crescita eco-     di cooperazione territoriale (transfrontaliera,
                 nomica e alla coesione sociale dell’Unione       transnazionale e interregionale) per i quali è
                 europea?                                         eleggibile il territorio della Regione Lombar-
                                                                  dia, focalizzando l’attenzione su alcuni quesiti:

                                                                  • Quali sono i principali ambiti di intervento
                                                                    della cooperazione territoriale?
               CAPITOLO 2                                         • Quali sono le opportunità di finanziamento
                                                                    offerte dai programmi di cooperazione
                                                                    territoriale in Lombardia?

                                                                  L’analisi delle opportunità di finanziamento si
                                                                  completa con la presentazione dei programmi
                                                                  a gestione diretta, evidenziando gli aspetti di
                                                                  seguito presentati:

                                                                  • Quali sono i principali programmi a gestio-
                                                                    ne diretta?
                                                                  • Quali sono le caratteristiche dei progetti co-
                                                                    finanziati dai programmi a gestione diretta?
               Il capitolo 2 esplora i programmi cofinanziati     • Come conoscere le opportunità di finanzia-
               dai Fondi strutturali 2014-2020 presentando le       mento dei programmi a gestione diretta?
               priorità di investimento, le modalità operative
               e una mappa delle principali opportunità per
               le città con particolare riferimento al territo-
               rio della Lombardia. In particolare vengono
               affrontate le seguenti questioni utili a raffor-   CAPITOLO 3
               zare il quadro delle conoscenze per l’accesso
               alle opportunità di finanziamento offerte dal
               Fondo sociale europeo e dal Fondo europeo di
               sviluppo regionale:

               • Quali sono i Fondi strutturali e di investi-
                 mento europei (Fondi SIE) della program-
                 mazione 2014-2020?
               • Quali sono i programmi sostenuti dai Fondi
                 SIE in Italia ?
               • Come opera la programmazione e l’attua-          Il capitolo 3 introduce alcuni temi chiave per
                 zione dei Fondi SIE?                             la comprensione delle tecniche della proget-
                                                                  tazione europea e per l’adozione, da parte dei
               In particolare verranno analizzati i programmi     potenziali beneficiari, di un approccio strate-
               operativi regionali della Lombardia cofinanzia-    gico per l’accesso ai finanziamenti dell’Unione
               ti dal Fondo sociale europeo e dal Fondo eu-       europea:
               ropeo di sviluppo regionale, rispondendo alle
               seguenti domande:                                  • Cosa si intende con progettazione europea?
                                                                  • Quali sono le caratteristiche della progetta-
               • Quali sono i principali ambiti di intervento       zione orientata agli obiettivi?
                 del POR FESR e del POR FSE?                      • Quali sono le categorie con cui viene de-
               • Quali priorità di investimento riguardano i        scritta la logica di intervento del progetto?
                 comuni?                                          • Come vengono concesse le sovvenzioni dei
               • Come conoscere le opportunità di finanzia-         programmi a gestione diretta?
                 mento del POR FESR e del POR FSE?                • Quali sono le caratteristiche del partenaria-
                                                                    to transnazionale?

14
Introduzione

                                                 APPROFONDIMENTI

                                                 All’interno di ogni capitolo sono integrati
                                                 dei collegamenti ipertestuali a siti web e
                                                 documenti utili all’approfondimento delle
                                                 questioni trattate.

                                                 Attraverso dei box tematici vengono inoltre
                                                 indicate informazioni e suggeriti strumenti
                                                 a completamento di quanto descritto nel
                                                 testo. I capitoli due e tre si chiudono inoltre
CAPITOLO 4                                       con un’indicazione dei principali temi tratta-
Il capitolo 4, che chiude il vademecum, è de-    ti e dei siti web di riferimento.
dicato ad alcuni strumenti europei a supporto
del networking e del rafforzamento della ca-
pacità delle città di programmare e attuare le
strategie di sviluppo urbano: Urban Innovative
Actions, Urbact, Espon, Eurocities.

                                                                                                                  15
CAPITOLO 1

             1
Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dell’unione europea: la dimensione urbana e il ruolo delle città

Crescita intelligente,
sostenibile ed inclusiva
dell’unione europea:
la dimensione urbana
e il ruolo delle città

IL CICLO DELLA PROGRAMMAZIONE
STRATEGICA E FINANZIARIA
DELL’UNIONE EUROPEA

La programmazione strategica:                             conseguimento dei traguardi “20/20/20” in
                                                          materia di clima/energia (compreso un incre-
quali sono le priorità politiche                          mento del 30% della riduzione delle emissio-
dell’unione?                                              ni di gas serra se le condizioni lo permetto-
                                                          no);
Al centro della programmazione politica                 • in materia di istruzione: tasso di abbandono
dell’Unione europea vi è Europa 2020, (scari-             scolastico inferiore al 10% e raggiungimento
ca il PDF) una strategia decennale, il cui motto          di una percentuale di giovani laureati pari ad
“crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”          almeno il 40%;
ne sintetizza gli obiettivi programmatici e le          • in materia di occupazione: 75% delle perso-
priorità d’azione per il periodo 2010-2020.               ne di età compresa tra 20 e 64 occupate nel
Le tre priorità strategiche per la crescita fissa-        mercato del lavoro;
te nel 2010 sono sostenute da cinque obietti-           • in materia di povertà ed esclusione sociale:
vi chiave, che l’Unione europea si propone di             fuoriuscita dal rischio di povertà da parte di
raggiungere entro il 2020:                                20 milioni di persone.

• in materia di ricerca e sviluppo e innovazio-         A partire dal 2010, attraverso il Programma
  ne tecnologica: 3% del PIL dell’Unione euro-          Nazionale di Riforma (PNR), il Governo Italia-
  pea investito in Ricerca e Sviluppo;                  no, come tutti gli altri Stati membri, ha fissato
• in materia di energia e cambiamento climatico:        i target nazionali e annualmente definisce gli

                                                                                                                                          17
CAPITOLO 1

                              LE INIZIATIVE FARO DI EUROPA 2020
                              La Commissione europea ha adottato 7 iniziative faro allo scopo di fornire indicazioni strate-
                              giche più specifiche in merito ai principali ambiti di policy rilevanti per il conseguimento degli
                              obiettivi Strategia Europa 2020: • Agenda digitale europea • Unione dell’innovazione • Youth
                              on the move • Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse • Una politica industriale per
                              l’era della globalizzazione • Agenda per nuove competenze e nuovi lavori • Piattaforma europea
                              contro la povertà.

                            interventi da adottare per il raggiungimento                lamento per il previsto parere sono passati al
                            degli obiettivi di crescita delineati dalla Stra-           Ministro dell’economia e delle finanze, sentito
                            tegia “Europa 2020”. Il Programma nazionale                 il Ministro per gli Affari Europei.
                            di Riforma è il frutto di un lavoro collegiale,
                            che vede la partecipazione di tutte le ammini-              A partire dal 2010, la Commissione compie an-
                            strazioni centrali e regionali. La legge 7 aprile           nualmente un’analisi dettagliata dei program-
                            2011 n. 39 prevede che il Programma nazionale               mi di riforma finanziaria, macroeconomica e
                            di riforma sia parte integrante del Documen-                strutturale degli Stati membri e rivolge a cia-
                            to di economia e finanza e, di conseguenza, i               scuno di essi delle raccomandazioni specifiche
                            compiti di redazione e di presentazione al Par-             per i successivi 12-18 mesi allo scopo di assicu-

Tabella 1 - POSIZIONAMENTO DELL’ITALIA RISPETTO AGLI OBIETTIVI DI EUROPA 2020

     Europa 2020 Obiettivi principali               Situazione di partenza in Italia                  Obiettivi nazionali per il 2020
                                                                                                      (fonte PNR)

     3% del PIL UE investito in R&S                 1,26% nel 2010                                    1,53%

     Riduzione del 20% delle emissioni di gas       -3% (previsione emissioni non-ETS 2020 rispetto   -13%
     rispetto al 1990                               al 2005)                                          (obiettivo nazionale vincolante
                                                    -9% (emissioni non ETS 2010 rispetto al 2005)     per settori non ETS rispetto al 2005)

     20% del consumo energetico rinveniente         10,3% nel 2010                                    17% nel 2020
     da fonti rinnovabili

     Accrescere del 20% l’efficienza energetica -   n.d.                                              13,4 o 27,9 Mtep%
     riduzione del consumo energetico in Mtep

     Il 75% della popolazione di età compresa       61,2 nel 2012                                     67-69%
     tra 20 e 64 anni deve essere occupata

     Ridurre il tasso di abbandono precoce          18,2%                                             15-16%
     degli studi al di sotto del 10%

     Almeno il 40% delle persone di età compresa    20,3%                                             26-27%
     tra 30 e 34 anni ha completato l’istruzione
     universitaria o equivalente

     Ridurre di almeno 20 milioni il numero         14,5                                              2,2
     di persone a rischio on in situazione          milioni di persone nel 2010                       milioni di persone
     di povertà/esclusione                                                                            uscite dalla povertà

18
Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dell’unione europea: la dimensione urbana e il ruolo delle città

rare la convergenza delle politiche nazionali            (ad esempio ambiente, istruzione e formazio-
verso gli obiettivi della Strategia Europa 2020.         ne, lotta alla criminalità).
L’avanzamento a livello nazionale ed europeo
verso gli obiettivi può essere monitorato attra-         Il QFP 2014-2020 costituisce la cornice di rego-
verso le pagine web del portale dell’Unione              lamentazione di tutti gli strumenti finanziari
europea.                                                 che sostengono la strategia di crescita dell’U-
                                                         nione. Gli strumenti finanziari possono infatti
                                                         essere ricondotti a due principali categorie:
La programmazione finanziaria:                           • programmi a gestione diretta > strumenti fi-
quali strumenti sono sostenuti                             nanziari a sostegno delle politiche settoriali;
                                                         • Fondi strutturali e di investimento europei
dal bilancio dell’Unione?                                  (di seguito Fondi SIE) > strumenti finanziari a
                                                           sostegno della coesione economica, sociale
La programmazione finanziaria del bilancio                 e territoriale.
dell’Unione europea ha un ciclo settennale.
Nel 2013 il Parlamento europeo e il Consiglio            I programmi a gestione diretta sono gestiti di-
dell’Unione europea hanno raggiunto l’accor-             rettamente dalla Commissione europea e raf-
do sul Quadro Finanziario Pluriennale 2014-              forzano gli obiettivi delle specifiche aree di in-
2020 (QFP) che ha definito1:                             tervento della politica di riferimento dei singoli
                                                         programmi (ad esempio, ambiente, competiti-
• i limiti di spesa per l’Unione europea per             vità delle PMI, cultura etc.). La governance di
  il periodo di riferimento;                             questi strumenti finanziari si caratterizza per i
• i programmi di finanziamento che fissano               seguenti elementi:
  la destinazione del bilancio 2014-2020;
• la disciplina che regola la concessione dei            • la Commissione europea è responsabile del-
  finanziamenti dell’Ue.                                   la definizione del programma di lavoro an-
                                                           nuale di ciascun programma, della pubblica-
Il QFP è il documento che ha definito le priorità          zione dei bandi, della selezione e valutazione
finanziarie su cui l’Unione europea concentra              delle proposte, della gestione amministrati-
le risorse e gli investimenti promossi a sup-              va e finanziaria delle proposte progettuali               1. Cfr. Regolamento (UE,
porto della politica regionale (che viene anche            ammesse a finanziamento;                                  EURATOM) n.1311/2013
indicata con il termine “politica di coesione”),         • gli strumenti finanziari sono diretti a soste-            che stabilisce il quadro
diretta a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo     nere l’attuazione delle politiche dell’Unione             finanziario pluriennale
delle varie regioni, e delle politiche settoriali          europea negli Stati membri, pertanto, di re-              per il periodo 2014-2020

  DOTAZIONE FINANZIARIA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
  E RUBRICHE DI SPESA
  Il regolamento ha fissato una spesa pari a 959,99 milioni di euro per stanziamenti di impegno e
  908,40 milioni di euro per stanziamenti di pagamento.
  Il quadro finanziario multi annuale si compone di sei rubriche: • crescita intelligente ed inclu-
  siva (ricerca e innovazione, istruzione e formazione, reti transeuropee nel settore dell’ener-
  gia, trasporto e telecomunicazioni, politica sociale, sviluppo delle imprese, politica regionale)
  • crescita sostenibile (politica agricola comune, politica della pesca comune, sviluppo rurale e
  ambiente) • sicurezza e cittadinanza (giustizia e affari interni, protezione dei confini, politica
  dell’immigrazione e asilo, salute pubblica, tutela dei consumatori, cultura, giovani, informa-
  zione e dialogo con i cittadini) • ruolo mondiale dell’Europa (aree di intervento della politica
  estera dell’Ue) • amministrazione (funzionamento delle istituzioni dell’Ue, incluso il personale)
  • compensazioni.
  Per ciascuna rubrica del bilancio, il regolamento ha individuato le diverse tipologie di strumenti
  finanziari attivati per il periodo 2014-2020 e cioè i fondi strutturali e di investimento europei ed
  i programmi a gestione diretta.

                                                                                                                                           19
CAPITOLO 1

Figura 1 - GOVERNANCE DEI PROGRAMMI A GESTIONE DIRETTA

Figura 2 - GOVERNANCE DEI PROGRAMMI STRUTTURALI

                     gola, finanziano attività da realizzare all’in-     attraverso l’adozione dell’Accordo di Parte-
                     terno dell’Unione europea e possono bene-           nariato tra la Commissione europea e lo Sta-
                     ficiare del finanziamento entità con sede in        to membro e la declinazione degli obiettivi
                     uno dei Paesi membri dell’Ue;                       in esso negoziati nei Programmi Operativi
                   • gli interventi finanziabili devono dimostrare       Regionali (POR) e Nazionali (PON);
                     il cosiddetto valore aggiunto europeo assi-       • gli Stati membri a livello territoriale sono
                     curato, in particolare, dal carattere transna-      responsabili della preparazione ed esecu-
                     zionale del progetto finanziato, pertanto di        zione dei fondi strutturali e di investimento
                     regola possono beneficiare del finanziamen-         europeo, pertanto la responsabilità della
                     to partenariati composti da entità con sede         pubblicazione dei bandi, della selezione e
                     in diversi Paesi membri dell’Ue (Figura 1).         valutazione delle proposte, della gestione
                                                                         amministrativa e finanziaria delle proposte
                   I Fondi strutturali e di investimento europei,        progettuali ammesse al finanziamento è
                   sostenendo la politica regionale, sono diretti        in capo alle Autorità di Gestione dei singoli
                   a rafforzare la coesione economica, sociale e         POR o PON;
                   territoriale all’interno dell’Ue, e, nel rispet-    • gli strumenti finanziari sono diretti a raf-
                   to del principio di sussidiarietà, sono gestiti       forzare la coesione economica, sociale e
                   e attuati in stretta cooperazione tra la Com-         territoriale tenendo conto della situazione
                   missione e gli Stati membri. La governance di         e delle sfide espresse da ciascun contesto
                   questi strumenti finanziari si caratterizza per i     regionale, pertanto, di regola, finanziano
                   seguenti elementi:                                    attività da realizzare all’interno dell’area ter-
                                                                         ritoriale definita nel Programma Operativo
                   • le strategie di investimento vengono defi-          e possono pertanto beneficiare del finanzia-
                     nite a livello europeo attraverso un regola-        mento le entità con sede nell’area territoria-
                     mento generale e dei regolamenti specifici          le di intervento (Figura 2).
                     per i singoli Fondi, mentre a livello nazionale

20
Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dell’unione europea: la dimensione urbana e il ruolo delle città

Perché l’unione europea finanzia                        Tale elemento è in particolare evidente nei pro-
i progetti a livello europeo                            grammi a gestione diretta in cui le proposte
                                                        progettuali devono esprimere anche un “va-
e nazionale?                                            lore aggiunto europeo”, intendendo con tale
                                                        caratteristica la capacità del progetto di espri-
La programmazione strategica e quella finan-            mere una dimensione (in relazione alla policy)
ziaria sono strettamente interdipendenti in             e un impatto (in relazione ai risultati attesi) “so-
quanto, gli strumenti finanziari (in tutti gli am-      vranazionali”, rilevanti cioè a livello dell’Unione.
biti di competenza dell’Unione), unitamente
agli strumenti legislativi (negli ambiti di com-
petenza in cui gli Stati membri hanno attribui-           IL VALORE AGGIUNTO EUROPEO
to alle istituzioni europee l’esercizio della fun-        DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
zione legislativa), sono un mezzo di attuazione
delle politiche dell’Unione europea e, più in ge-         “Il valore aggiunto europeo delle azioni, compreso quello delle azioni
nerale, del progetto di integrazione europea.             su piccola scala e nazionali, è valutato sulla base di criteri quali il loro
                                                          contributo all'applicazione coerente ed uniforme del diritto dell'Unione
Le risorse messe a disposizione dal bilancio              e alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui diritti che ne derivano,
europeo sono dirette a favorire la convergen-             la loro capacità di sviluppare la fiducia reciproca tra gli Stati membri e
za delle politiche nazionali verso gli obiettivi          di migliorare la cooperazione transfrontaliera, il loro impatto transna-
fissati a livello europeo. Per questo motivo              zionale, il loro contributo all'elaborazione e alla diffusione di migliori
l’accesso alle opportunità offerte dagli stru-            prassi o il loro potenziale nel creare norme minime, strumenti e soluzioni
menti finanziari dell’Unione europea (Fondi               pratiche per affrontare sfide a livello transfrontaliero o dell'Unione”.
SIE e programmi a gestione diretta) non può
prescindere dalla conoscenza del quadro stra-             Definizione tratta dai regolamenti che disciplinano
tegico europeo (ad esempio, quali sono le prio-           i programmi gestione diretta
rità a livello europeo? Qual è lo stato dell’arte e
cosa caratterizza l’approccio europeo al tema?
Quali sono le buone pratiche già adottate nei
paesi membri?). Gli strumenti finanziari hanno          Inoltre nei programmi a gestione diretta, ven-
infatti favorito in questi anni lo sviluppo di una      gono supportate iniziative di partenariato e
“quinta” dimensione della libertà di circolazio-        cooperazione tra gli attori pubblici e privati a
ne legata alla realizzazione del mercato unico:         livello europeo, il partenariato transnazionale
la libera circolazione di idee per migliorare la        è infatti una condizione di ammissibilità nella
capacità di programmare e attuare interventi            prevalenza dei progetti cofinanziati dai pro-
negli ambiti di policy dell’Unione.                     grammi.

Figura 3 -TAPPE PRINCIPALI NELLA DEFINIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA

                                                                             2013 - 2014
                                                                             Nuovo Quadro Finanziario Pluriennale e
            2009                                                             nuove priorità di investimento 2014-2020.
            Trattato di Lisbona                                              Nuovi regolamenti che disciplinano i fondi
            riforma i Trattati costitutivi                                   strutturali e i programmi a gestione diretta
            (Integrazione dei valori fondanti                                della programmazione 2014-2020.
            e degli obiettivi del progetto di                                Integrazione di un nuovo metodo di lavoro
            integrazione europea) e rende                                    per accrescere l'efficace utilizzo delle
            evidente la dimensione territo-                                  risorse dell'Unione europea: orientamento
            riale nelle politiche di coesione                                ai risultati, concentrazione tematica e politi-
            dell'Unione.                                                     che place based.

                                     2010
                                     Viene adottata Europa 2020
                                     che declina gli obiettivi di crescita
                                     intelligente, sostenibile e inclusiva
                                     dell'Unione entro il 2020.

                                                                                                                                          21
CAPITOLO 1

             Nella programmazione 2014-2020 il raccordo            tuazione delle politiche europee, proprio con
             tra la programmazione strategica e gli stru-          riferimento al conseguimento dei target che
             menti finanziari è stato rafforzato, anche con        caratterizzano la crescita intelligente, sosteni-
             riguardo ai Fondi SIE, attraverso il principio di     bile e inclusiva. I Programmi operativi nazionali
             concentrazione degli investimenti su un nu-           e regionali di tutti gli Stati membri sono stati
             mero limitato di obiettivi tematici collegati ai      infatti definiti - con riferimento alle priorità di
             target di Europa 2020. Attraverso l’integrazio-       investimento, agli obiettivi e ai risultati attesi
             ne di tale principio la Commissione ha voluto         - attraverso la selezione di 11 obiettivi temati-
             assicurare una maggiore efficacia delle risor-        ci riconducibili alle iniziative faro e ai target di
             se in termini di capacità di contribuire all’at-      Europa 2020.

             L’AGENDA URBANA E LO SVILUPPO URBANO
             SOSTENIBILE NELLA PROGRAMMAZIONE
             DELL’UNIONE EUROPEA

             Cosa prevede l’Agenda urbana                          • alla coerente ed efficace definizione e at-
             dell’Unione europea?                                    tuazione del quadro strategico e normati-
                                                                     vo dell’Ue in modo che possa meglio tener
             Nel 2011 il Parlamento europeo ha adottato              conto dei bisogni, delle responsabilità e del-
             una risoluzione in cui chiedeva il rafforzamen-         le buone pratiche delle aree urbane (better
             to della dimensione urbana delle politiche              regulation);
             dell'UE e della cooperazione intergovernativa         • alla identificazione, integrazione e miglio-
             in tema di politiche di sviluppo urbano, solleci-       ramento delle fonti di finanziamento per le
             tando un programma di lavoro comune o un'a-             aree urbane, anche nell’ambito dei Fondi SIE
             genda urbana europea. Facendo seguito a tale            (better funding);
             richiesta, nel 2014 la Commissione europea ha         • al rafforzamento del patrimonio di cono-
             avviato una serie d’ iniziative che hanno con-          scenze sulle questioni urbane e dello scam-
             dotto, nel mese di maggio del 2016, all’ado-            bio di buone pratiche (better knowledge).
             zione del Patto di Amsterdam, con cui è stata
             istituita l’Agenda urbana dell’Unione europea         Il patto di Amsterdam ha definito una prima
             e fissati i principi fondamentali.                    lista di priorità oggetto del piano di lavoro
                                                                   dell’Agenda urbana:
             Nel presentare l’Agenda urbana, Corina Crețu,
             commissaria per la Politica Regionale, ha affer-      • Inclusione dei migranti e dei rifugiati,
             mato: "Le città sono centri di creatività e motori    • qualità dell'aria,
             della crescita europea, ma si trovano a contrastare   • povertà urbana,
             problemi gravi come l'emarginazione sociale, l'in-    • alloggi,
             quinamento atmosferico o la disoccupazione, che       • economia circolare,
             dobbiamo affrontare insieme. Il nostro impegno a      • posti di lavoro e competenze professionali
             favore di un'Agenda urbana dimostra che stiamo          nell'economia locale,
             dando maggiore priorità alle questioni urbane e       • adattamento ai cambiamenti climatici,
             maggiore ascolto alle nostre città nel definire ciò   • transizione energetica,
             che funziona e ciò che deve essere migliorato".       • uso sostenibile del territorio e soluzioni fon-
                                                                     date sulla natura,
             L’Agenda urbana si focalizza su tre aree di rilie-    • mobilità urbana,
             vo della programmazione europea allo scopo di         • transizione digitale,
             contribuire:                                          • appalti pubblici innovativi e responsabili.

22
Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dell’unione europea: la dimensione urbana e il ruolo delle città

I temi sono stati selezionati sulla base di alcu-       Come partecipano le città
ni criteri: questioni che richiedono un’azione          alla crescita economica
integrata a livello europeo e una cooperazio-
ne multilivello; rilevanza per gli Stati membri,        e alla coesione sociale
per la Commissione europea e per le Autorità            dell’Unione europea?
urbane; questioni che affrontano le principali
sfide emergenti nelle aree urbane; temi che             Anche se ad oggi ha prevalentemente coinvol-
hanno il potenziale di generare risultati con-          to la Commissione europea e i governi nazio-
creti in un periodo di tempo ragionevole; temi          nali, l’attuazione della strategia Europa 2020
che promuovono gli obiettivi di Europa 2020.            richiede il coinvolgimento e la partecipazione
                                                        attiva di tutti i livelli di governo, da quello lo-
                                                        cale/regionale a quello nazionale ed europeo.
                                                        Il raggiungimento degli obiettivi è infatti lega-
Come opera l’Agenda urbana?                             to all’adozione di politiche ed iniziative anche
Il principale strumento operativo dell’Agen-            al livello più vicino ai cittadini. Tenuto conto
da urbana è costituito dalle partnership; è             della pluralità di campi di policy coinvolti (ad
infatti prevista la costituzione di 12 partena-         esempio: sviluppo economico, mobilità, lotta
riati tematici, uno per ciascuna delle 12 sfide         alla povertà), gli ambiti di intervento, in linea
urbane identificate. I partenariati tematici            con la ripartizione di competenze a livello na-
sono strumenti di coordinamento orizzontale             zionale, possono implicare un potere decisio-
e verticale a supporto della cooperazione               nale anche a livello regionale/locale.
multilivello e intersettoriale necessaria alla
soluzione delle sfide urbane. Ogni partena-             Il ruolo delle amministrazioni nazionali, regio-
riato stilerà un Piano d’Azione diretto alla            nali e locali è inoltre determinante, in partico-
formulazione di proposte concrete per una               lare, nelle politiche in cui l’Unione europea ha
migliore disciplina legislativa (better regulation)
per un accresciuto accesso ai finanziamenti
(better funding) e per favorire la conoscenza
(better knowledge) in relazione ad uno dei temi           LA POLITICA REGIONALE DELL’UNIONE EUROPEA
dell’Agenda urbana. Le proposte derivanti
                                                          Durante la presidenza di Jacques Delors della Commissione europea
dai partenariati rappresenteranno, una volta
                                                          (1985-1995) è stato introdotto un nuovo ambito di intervento a li-
presentate alla Commissione, dei contributi
                                                          vello dell’Unione dedicato alla “coesione economica e sociale”. L’o-
non vincolanti per la definizione della futura
                                                          biettivo di coesione economica e sociale, oltre che funzionale alla
e/o revisione dell’esistente legislazione e delle
                                                          sostenibilità del mercato unico, è anche espressione concreta della
iniziativa dell’Unione europea.
                                                          solidarietà tra gli Stati membri «per ridurre il divario tra i livelli di svi-
                                                          luppo delle varie regioni ed il ritardo di quelle meno favorite».
                                                          La coesione promossa dalla fine degli anni ’80 assume da subito
  PARTENARIATI TEMATICI                                   una dimensione attuativa geografica e territoriale, tanto che l’area
  NELL’AMBITO DELL’AGENDA                                 di intervento connessa a tale obiettivo è denominata “Politica re-
                                                          gionale”, esprimendo appunto con essa l’insieme degli investimenti
  URBANA DELL’UNIONE EUROPEA                              economici e sociali promossi dall’Unione europea nei territori per la
                                                          competitività economica e la coesione sociale.
  I primi partenariati tematici sono stati isti-          L’ambito di intervento della politica regionale dell’Unione europea
  tuiti sui seguenti temi dell’Agenda urbana:             è delineato dall’articolo 174 del Trattato sul Funzionamento dell’U-
                                                          nione europea: “Per promuovere uno sviluppo armonioso dell’insieme
   • inclusione dei migranti, coordinato dal              dell’Unione, questa sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realiz-
  comune di Amsterdam; • qualità dell'aria,               zare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoria-
  coordinato dai Paesi Bassi; • alloggi, coor-            le. In particolare l’Unione mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo
  dinato dalla Slovacchia; • povertà urbana,              delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite. Tra le regioni
  coordinato dal Belgio e dalla Francia.                  interessate, un’attenzione particolare è rivolta alle zone rurali, alle zone
                                                          interessate da transizione industriale e alle regioni che presentano gra-
  Informazioni e materiali di lavoro                      vi e permanenti svantaggi naturali o demografici, quali le regioni più
  sono disponibili sul sito:                              settentrionali con bassissima densità demografica e le regioni insulari,
  www.urbanagendaforthe.eu                                transfrontaliere e di montagna”.

                                                                                                                                          23
CAPITOLO 1

             una competenza limitata e, non potendo adot-             litiche (place-based approach to policy);
             tare atti normativi vincolanti, si limita a influen-   • la distribuzione delle responsabilità di pro-
             zare le decisioni che devono essere adottate a           grammazione e attuazione delle politiche tra i
             livello nazionale o locale.                              diversi livelli di governo (multilevel governance).

             La dimensione urbana della strategia di cre-           Nell’ambito dell’integrazione della dimensio-
             scita dell’Unione europea è stata rafforzata           ne territoriale, la Commissione europea ha
             in particolare nelle politiche di coesione eco-        proposto, in occasione della programmazione
             nomica e sociale che, nella programmazione             2014-2020, la focalizzazione di alcune priorità
             2014-2020, si caratterizzano, in generale, per         di investimento in favore dello sviluppo urba-
             una maggiore centralità della dimensione ter-          no sostenibile allo scopo di assicurare la con-
             ritoriale della coesione e, in particolare, per        centrazione di interventi sostenuti dalla Poli-
             un’accresciuta rilevanza delle questioni legate        tica regionale dell’Unione europea anche su
             allo sviluppo urbano sostenibile.                      alcune questioni strategiche per la cresciuta
                                                                    intelligente, sostenibile e inclusiva delle aree
             Nel 2007 il Trattato di Lisbona ha infatti inte-       urbane. I documenti di programmazione (Ac-
             grato una terza dimensione nelle politiche di          cordo di Partenariato, Programmi operativi
             coesione: quella territoriale. L’integrazione          nazionali e regionali cofinanziati dai Fondi SIE)
             apportata ha reso esplicita la centralità della        hanno quindi previsto l’utilizzo di risorse finan-
             coesione territoriale (scarica il PDF) e di con-       ziarie in favore dello sviluppo sostenibile delle
             seguenza dell’elaborazione e attuazione di po-         aree urbane.
             litiche pubbliche “place-based” in grado cioè
             di valorizzare peculiarità e potenzialità locali       La riforma della politica di coesione europea
             di sviluppo e adattare l’implementazione dei           2014-2020 indica in modo preciso i driver della
             progetti stessi alle caratteristiche specifiche        programmazione e dell’attuazione delle politi-
             del territorio in termini di capitale produttivo,      che di sviluppo “place-based”:
             umano e sociale. Da un punto di vista pratico,
             la nuova programmazione 2014-2020 ha previ-            • coordinamento intersettoriale delle poli-
             sto un’integrazione orizzontale e verticale del          tiche (per tenere conto delle complessità e
             principio di coesione territoriale che ha deter-         dell’interdipendenza dei problemi e dei biso-
             minato:                                                  gni degli individui, delle imprese e delle co-
             • una maggiore rilevanza territoriale delle po-          munità);

               LO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE NEL REGOLAMENTO DEI FONDI SIE
               (ART.7 REG. 1301/2013 FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE)
               Il Fondo europeo di sviluppo regionale sostiene, nell'ambito dei programmi operativi, lo svilup-
               po urbano sostenibile per mezzo di strategie che prevedono azioni integrate per far fronte alle
               sfide economiche, am¬bientali, climatiche, demografiche e sociali che si pongono nelle aree
               urbane, tenendo anche conto dell'esigenza di promuovere i collegamenti tra aree urbane e
               rurali […].
               Tenendo conto della propria specifica situazione territoriale, ciascuno Stato membro stabilisce
               nel proprio accordo di partenariato i principi per la selezione delle aree urbane in cui devono
               essere realizzate le azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile e la dotazione indicativa
               destinata a tali azioni a livello nazionale […].
               Almeno il 5 % delle risorse del FESR assegnate a livello nazionale nell'ambito dell'obiettivo
               "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" è destinato ad azioni integrate per lo
               sviluppo urbano sostenibile laddove le città e gli organismi sub-regionali o locali responsabili
               dell'attuazione delle strategie di sviluppo urbano sostenibile ("autorità urbane") sono respon-
               sabili dei compiti relativi almeno alla selezione delle operazioni […]..
               L’importo indicativo da destinare alle finalità di cui al paragrafo 2 del presente articolo è indicato
               nel programma operativo o nei programmi operativi pertinenti.

24
Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dell’unione europea: la dimensione urbana e il ruolo delle città

• sistema di governance multi-livello (respon-          dei territori dell’Unione europea.
  sabilità di programmazione condivise a livel-         La figura 4 evidenzia le interrelazioni esistenti,
  lo europeo, nazionale e locale);                      a livello di programmazione strategica e finan-
• cooperazione e partenariato tra attori pub-           ziaria, tra i differenti livelli di governo (locale,
  blici, parti economiche e sociali e organismi         regionale, nazionale ed europeo) coinvolti
  che rappresentano la società civile (per il           nell’attuazione della strategia Europa 2020.
  loro coinvolgimento nelle fasi di analisi dei
  bisogni, nella progettazione, attuazione e            Nonostante sia possibile delineare un quadro
  valutazione degli interventi realizzati).             di coerenza della programmazione strategica
                                                        e finanziaria tra il livello locale e quello euro-
Approccio integrato, orientamento ai risultati,         peo, spesso gli amministratori e gli stakehol-
concentrazione degli investimenti su obiettivi          ders locali percepiscono Europa 2020 come
definiti e limitati, governance multilivello, co-       un processo lontano e con un limitato impatto
operazione e mobilitazione di tutti gli attori          sulla dimensione territoriale e sulla vita dei cit-
pubblici e privati sintetizzano quindi i principi       tadini. E’ infatti spesso vero che le strategie e i
che sostanziano il cambiamento di paradigma             finanziamenti dell’unione europea integrando-
promosso dall’Ue per rafforzare l’efficacia del-        si nelle politiche e nei finanziamenti nazionali
le politiche e degli investimenti diretti a pro-        e regionali perdono visibilità proprio a livello
muovere la crescita e ridurre le diseguaglianze         locale, e quindi al livello più vicino ai cittadini.

Figura 4 - INTERRELAZIONI TRA I LIVELLI DI GOVERNANCE DELLE POLITICHE
E DEI PROGRAMMI DI FINANZIAMENTO DELL’UE

                                                                                Fonte: Commissione europea,
                                                                                “Local and Regional Partners
                                                                                Contributing to Europe 2020
                                                                                Multi-level governance in
                                                                                support of Europe 2020”

  IL COMITATO DELLE REGIONI
  Nell’ambito del quadro istituzionale dell’Unione europea, il Comitato delle regioni è l’organo consultivo attraverso cui
  le città e le regioni hanno la possibilità di esprimere formalmente la loro opinione nel processo legislativo dell’Unione
  europea per assicurare che si tenga conto della posizione e delle esigenze degli enti regionali e locali. E’ composto da
  rappresentanti eletti a livello locale e regionale provenienti da tutti i 28 Stati membri. La Commissione europea, il Consi-
  glio dell'UE e il Parlamento europeo devono consultare il Comitato delle regioni quando elaborano norme in settori che
  riguardano l'amministrazione locale e regionale come la sanità, l'istruzione, l'occupazione, la politica sociale, la coesione
  economica e sociale, i trasporti, l'energia e i cambiamenti climatici. Una volta ricevuta una proposta legislativa, il Co-
  mitato delle regioni elabora e adotta un parere e lo comunica alle istituzioni dell'UE. Il Comitato può inoltre esprimere
  pareri su propria iniziativa.

                                                                                                                                          25
CAPITOLO 1

             CHECK LIST                                           SITI WEB
             Dei principali temi trattati in relazione alla
             dimensione urbana e al ruolo delle città per
             la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
             dell’union europea

             • Programmazione strategica dell’Unione              Portale dell’Unione europea:
               europea definita in Europa 2020                    www.europa.eu

             • Comunicazione della Commissione europea            Pagine web dedicate
               COM(2010)2020 “Una strategia per una               alla strategia Europa 2020:
               crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”;   www.ec.europa.eu/europe2020

             • Iniziative faro per la crescita intelligente,      Pagine web dedicate alla politica regionale di
               sostenibile e inclusiva;                           coesione dell’Unione europea:
                                                                  www.ec.europa.eu/regional_policy/it/
             • Target nazionali e progressi dell’Italia defini-
               ti nel Programma Nazionale di Riforma;             Sito web del Dipartimento Politiche europee
                                                                  della Presidenza del Consiglio dei Ministri:
             • Politica regionale per la coesione economi-        www.politicheeuropee.it
               ca, sociale e territoriale dell’Unione euro-
               pea,                                               Sito web del Comitato delle regioni
                                                                  dell’Unione europea:
             • Approccio della programmazione 2014-               www.cor.europa.eu
               2020: concentrazione tematica e dimensio-
               ne territoriale attraverso politiche pubbli-       Sito web dedicato all’Agenda
               che place-based;                                   urbana dell’Unione europea:
                                                                  www.urbanagendaforthe.eu
             • Programmazione finanziaria 2014-2020:
               Fondi strutturali e di investimento europei e
               programmi a gestione diretta;

             • Agenda urbana dell’Unione europea;

             • Sviluppo urbano sostenibile integrato nella
               programmazione 2014-2020.

26
CAPITOLO 2

             2

28
Gli investimenti dell’Unione europea per la crescita e le opportunità per i comuni

Gli investimenti
dell’Unione europea
per la crescita
e le opportunità
per i comuni

I FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI
DELLA POLITICA REGIONALE 2014-2020

Quali sono i fondi strutturali e                    Figura 5
                                                    I FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI 2014-2020
di investimento europei della
programmazione 2014-2020?
Il periodo di programmazione 2014-2020 ha
introdotto un nuovo quadro legislativo per i                 FESR, FSE,                                                FEASR
                                                             FONDO DI
cinque fondi che sostengono la politica di co-               COESIONE
esione, la politica agricola comune e la politica                                     FONDI SIE                         (Secondo
comune della pesca.                                                                                        pilastro della politica
                                                             (Politica di Coesione)                            agricola comune)

I cinque fondi sono:                                                                     FEAMP

• il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);                                      (Politica comune
• il Fondo sociale europeo (FSE);                                                        della pesca,
• il Fondo di coesione;                                                               Politica marittima
                                                                                           integrata)
• il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo
  rurale (FEASR);
• il Fondo europeo per gli affari marittimi e la
  pesca (FEAMP).                                       Fonte: Commissione europea

                                                                                                                                     29
CAPITOLO 2

             I fondi strutturali e d’investimento europei          • Regolamento (UE) n.1301/2013 relativo
             2014-2020 sono disciplinati dai seguenti rego-          al Fondo europeo di sviluppo regionale;
             lamenti:                                              • Regolamento (UE) n.1299/2013 recante
                                                                     disposizioni specifiche per il sostengo
             • Regolamento (UE) n.1303/2013 recante                  del Fondo europeo di sviluppo regionale
               disposizioni comuni ai fondi strutturali              all’obiettivo di cooperazione territoriale
               e di investimento europei;                            europea;
             • Regolamento (UE) n.1300/2013 relativo               • Regolamento (UE) n.1035/2013 relativo al Fon-
               al Fondo di coesione;                                 do europeo agricolo per lo sviluppo rurale;
             • Regolamento (UE) n.1304/2013 relativo               • Regolamento (UE) n.508/2014 relativo al Fon-
               al Fondo Sociale europeo;                             do europeo per gli affari marittimi e la pesca.

             Figura 6 - ALLOCAZIONE FINANZIARIA FONDI SIE 2014-2020

                                                                                       Fonte: Commissione europea

                 Regioni meno sviluppate (PIL pro-capite < 75% della media UE)
                 Regioni in transizione (PIL pro-capite compreso tra 75% e 90% della media UE)
                 Regioni più sviluppate (PIL pro-capite superiore al 90% della media UE)

30
Gli investimenti dell’Unione europea per la crescita e le opportunità per i comuni

Tabella 2 - INTENSITÀ DEGLI INVESTIMENTI DEI FONDI SIE NELLE REGIONI ITALIANE

   Regioni meno sviluppate         Regioni in transizione         Regioni più sviluppate

   Campania, Calabria,             Abruzzo, Molise, Sardegna      Provincia autonoma di Bolzano,
   Basilicata, Puglia, Sicilia                                    Emilia Romagna, Friuli Venezia
                                                                  Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia,
                                                                  Marche, Piemonte, Toscana,
                                                                  Provincia autonoma di Trento,
                                                                  Valle d’Aosta, Veneto, Umbria

I Fondi SIE sono rivolti a due obiettivi:
                                                     Gli Stati membri al momento della definizione
• l’obiettivo “Investimenti per la crescita e        dei programmi operativi cofinanziati dai Fon-
  l’occupazione” che interviene in tutto il          di SIE hanno concentrato il sostegno sugli in-
  territorio UE, graduando l’intensità degli in-     terventi che assicurano il maggiore valore ag-
  vestimenti a seconda che si tratti di regioni      giunto in relazione alla strategia Europa 2020,
  meno sviluppate (il cui PIL pro-capite medio       tenuto conto delle principali sfide territoriali
  è inferiore al 75% della media UE), più svilup-    emergenti anche dai Programmi di Riforma
  pate (il cui PIL pro-capite medio è superiore      Nazionali e delle raccomandazioni specifiche
  al 90% della media UE) o in transizione (il cui    adottate nell’ambito della procedura di imple-
  PIL pro-capite medio è compreso tra il 75 e il     mentazione della strategia Europa 2020.
  90% della media UE);                               La concentrazione tematica è uno degli ap-
• l’obiettivo “Cooperazione territoriale euro-       procci strategici adottati dalla Commissione
  pea” che interverrà in specifiche aree fron-       per rafforzare il legame tra la politica di coe-
  taliere, dislocate lungo i confini interni ed      sione e la più generale strategia di crescita
  esterni dell’UE o transnazionali, che riguar-      dell’Unione europea, per assicurare un uso più
  dano vaste porzioni del territorio europeo e       efficace delle risorse.
  in alcuni casi coincidono con il territorio del-
  le Strategie macroregionali europee.               I regolamenti del FSE e del FESR contengono
                                                     disposizioni specifiche in merito alla concen-
                                                     trazione tematica:

Quali sono le priorità                               • il FSE concentra gli investimenti previsti dai
di investimento della politica                         programmi operativi (in misura pari all’80%
                                                       nelle regioni più sviluppate e al 60% nelle re-
di coesione 2014-2020?                                 gioni meno sviluppate) sugli obiettivi tema-
                                                       tici: 8 “Occupazione”, 9 “Inclusione sociale e
I fondi strutturali e di investimento europei          lotta alla povertà”, 10 “Istruzione e formazio-
sono uno strumento chiave per il raggiungi-            ne”, 11 “Capacità istituzionale”;
mento degli obiettivi della strategia “Europa        • il FESR concentra gli investimenti previsti dai
2020”. L’art. 9 del regolamento generale in-           programmi operativi (in misura pari all’80%
dividua undici obiettivi tematici, riconducibi-        nelle regioni più sviluppate e al 60% nelle regio-
li alle Iniziative Faro di Europa 2020, su cui è       ni meno sviluppate) sugli obiettivi tematici: 1
stato concentrato l’utilizzo dei fondi, al fine di     “Ricerca e innovazione”, 2 “Accesso alle nuo-
rafforzare l’efficacia e quindi il raggiungimento      ve tecnologie”, 3 “Competitività delle PMI”,
dei risultati attesi dagli investimenti realizzati     4 “Economia a basse emissioni di carbonio”.
(Figura n. 7).                                         (Figura n. 8).

                                                                                                                                     31
CAPITOLO 2

Figura 7 - GLI OBIETTIVI TEMATICI SU CUI SI CONCENTRANO GLI INVESTIMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

Figura 8 - CONCENTRAZIONE TEMATICA PER IL FSE E IL FESR

32
Gli investimenti dell’Unione europea per la crescita e le opportunità per i comuni

I regolamenti del FSE e del FESR prevedono            orità di investimento che tengono conto delle
per ciascuno degli 11 obiettivi tematici delle pri-   specifiche finalità dei due fondi.

  PRIORITÀ DI INVESTIMENTO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO
  ART. 3 REG. (UE) 1304/2013
  Obiettivo tematico 8 "Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la
  mobilità dei lavoratori"

  • Accesso all'occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di
    lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, anche attraverso
    iniziative locali per l'occupazione e il sostegno alla mobilità professionale;
  • Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svol-
     gono attività lavorative, non seguono studi né formazione, inclusi i giovani a rischio di esclu-
     sione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l'attuazione della garan-
     zia per i giovani;
  • Attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese, comprese le micro,
     piccole e medie imprese innovative;
  • Uguaglianza tra uomini e donne in tutti i settori, incluso l'accesso all'occupazione e alla pro-
     gressione della carriera, la conciliazione della vita professionale con la vita privata e la promo-
     zione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore;
  • Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti;
  • Invecchiamento attivo e in buona salute;
  • Modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi pubblici e privati di
     promozione dell'occupazione, migliorando il soddisfacimento delle esigenze del mercato del
     lavoro, anche attraverso azioni che migliorino la mobilità professionale transnazionale, non-
     ché attraverso programmi di mobilità e una migliore cooperazione tra le istituzioni e i soggetti
     interessati.

  Obiettivo tematico 9 "Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discri-
  minazione"

  • Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva,
     e migliorare l'occupabilità;
  • Integrazione socio-economica delle comunità emarginate quali i rom;
  • Lotta contro tutte le forme di discriminazione e la promozione delle pari opportunità;
  • Miglioramento dell'accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali
     e cure sanitarie d'interesse generale;
  • Promozione dell’imprenditorialità sociale e dell’integrazione professionale nelle imprese so-
     ciali e dell’economica sociale e solidale, al fine di facilitare l’accesso all’occupazione;
  • Strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo.

  Obiettivo tematico 10 "Investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione profes-
  sionale per le competenze e l’apprendimento permanente"

  • Ridurre e prevenire l'abbandono scolastico precoce e promuovere l'uguaglianza di accesso
    a una istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di ap-
    prendimento formale, non formale e informale, che consentano di riprendere l'istruzione e
    la formazione;
  • Migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione superiore e di livello equivalente e l'accesso
    alla stessa, al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita specie per i gruppi svan-
    taggiati;
  • Rafforzare la parità di accesso alla formazione permanente, per tutte le fasce di età nei con-

                                                                                                                                      33
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