DOCUMENTO DI VISIONE STRATEGICA 2016-2025 - Agenzia Spaziale Italiana
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p 08 La missione dell’ASI p 07 p 08 La visione strategica p 08 Le finalità strategiche Obiettivi e organizzazione del Documento di Visione Strategica (DVS) sommario p 10 FINALITà strategicA 1: Promuovere lo sviluppo di servizi e applicazioni per la Space Economy area strategica 1.1: p 14 Mirror Galileo e Copernicus area strategica 1.2: p 15 Programmi nazionali PRS Galileo area strategica 1.3: p 16 Programma di supporto a SST area strategica 1.4: p 17 Trasferimento tecnologico 2
p 18 FINALITà strategicA 2: p 26 Promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di infrastrutture per la Space Economy area strategica 2.1: p 22 Infrastrutture spaziali strategiche per il cittadino e il sistema produttivo FINALITà strategicA 3: Accelerare e sostenere il progresso area strategica 2.2: p 23 scientifico e culturale (Science Diplomacy) Infrastrutture spaziali per l’esplorazione umana e robotica dello spazio area strategica 3.1: p 29 area strategica 2.3: p 24 Astrofisica spaziale e delle alte energie Infrastrutture di lancio e rientro a terra area strategica 3.2: p 30 area strategica 1.4: p 25 Planetologia, Scienze del Sistema Solare Infrastrutture per lo sviluppo ed Esoplanetologia tecnologico e l’innovazione area strategica 3.3: p 31 Cosmologia area strategica 3.4: p 32 Fisica fondamentale area strategica 3.5: p 33 p 36 Scienze della Terra area strategica 3.6: p 34 Ricerca scientifica e tecnologica sulla Stazione Spaziale Internazionale area strategica 3.7: p 35 Diffusione della cultura spaziale FINALITà strategicA 4: Accrescere il prestigio internazionale del Paese (Space Diplomacy) area strategica 4.1: p 39 Cooperazione in ambito europeo area strategica 4.2: p 40 Cooperazione con NASA area strategica 4.3: p 41 Cooperazione con altri enti e agenzie spaziali nel mondo 3
Prof. Roberto Battiston Il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana introduzione Se su Google cercassimo image of space oppure quale ogni giorno cogliamo nuove e intrecciate potenzialità. È quindi ne- image from space, il motore di ricerca in tre decimi cessario un approccio allo spazio come “sistema di sistemi”, basato sull’in- di secondo ci darebbe circa 970 milioni di risultati. tegrazione di diversi elementi, tecnologie e servizi, sia “terrestri” che propri Se la nostra richiesta fosse earth from space, nello dei programmi spaziali. In questo quadro la componente servizi e applica- stesso tempo i risultati sarebbero circa 535 milioni. zioni derivanti dall’Osservazione della Terra è destinata a crescere, creando Questa piccola indagine, assolutamente empirica una formidabile catena di nuovo valore in grado di arrivare a tutti gli utenti conferma il crescente successo dello spazio e ci (istituzionali, commerciali e privati cittadini) grazie al volano di internet. fa capire quanto sia grande all’interno della nostra È il Rinascimento che viene dallo spazio o la New Space Economy. Un società la domanda di conoscenza sia del sistema fenomeno che promette di aumentare i 270 miliardi di fatturato a livello solare che dello spazio profondo. A ben vedere una globale dell’economia dello spazio attraverso la transizione da una catena parte della risposta è insita nella domanda, o meglio del valore manifatturiera a una legata ai servizi, che grazie a Internet pos- nel mezzo attraverso il quale abbiamo posto la do- sono essere moltiplicati a costi irrisori. Il servizio satellitare diventa quindi manda: un motore di ricerca di Internet. Oggi, infatti, un’utilità a basso prezzo in grado di generare fatturato in modo indiretto l’analisi del settore spaziale italiano nel contesto eu- per quelle aziende che sono in grado di anticipare i bisogni della nostra ropeo e internazionale nonché delle sue prospetti- società. Le tecnologie spaziali influenzano sempre di più e positivamen- ve di sviluppo scientifico, industriale ed economico, te la nostra vita. Grazie all’Osservazione della Terra, per fare un esempio, non può che partire dal mutamento profondo che monitoriamo con estrema precisione gli oceani, le dinamiche dei diversi sta attraversando il mondo dello spazio provocato ecosistemi, la vegetazione. Tutto questo ci permette un’analisi sempre più dall’arrivo di grandi aziende private che hanno visto profonda dei cambiamenti climatici, di monitorare l’applicazione degli ac- la possibilità di uno sfruttamento commerciale degli cordi internazionali tesi a contenere gli effetti delle attività umane sul clima spillover delle attività spaziali: dai viaggi sub orbitali nonché di fornire previsioni accurate per agire con più rapidità nel caso di e dal turismo alle orbite basse, fino alle annunciate disastri naturali. Le ricadute economiche sono potenzialmente di enorme spedizioni su Marte, passando dalle applicazioni che portata: più della metà della cinquantina di variabili fisiche necessarie per sfruttano la straordinaria quantità di dati fornita dai sviluppare modelli climatici affidabili può essere misurata con precisione satelliti di Osservazione della Terra. solo dallo spazio. Lo spazio è ormai da tempo una super infrastrut- È con questa prospettiva che nasce il Documento di Visione Strategica tura pervasiva e per definizione senza confini della dell’Agenzia Spaziale Italiana per strutturare nel corso del prossimo decennio 5
il vasto paniere di competenze e impegni dell’Agen- zia tendendo al raggiungimento di quattro finalità strategiche: 1) promuovere lo sviluppo di servizi e applicazioni per la Space Economy; 2) promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di infrastrutture per la Spa- ce Economy; 3) accelerare e sostenere il progresso scientifico e culturale in un contesto di collabora- zioni internazionali (science diplomacy); 4) accre- scere il prestigio internazionale del paese (space diplomacy). L’elenco delle finalità strategiche mostra come Il risultato è il piano strategico Space Economy che mira all’ottimizzazione lo spazio investa tutti gli aspetti della nostra vita e ed estensione della catena del valore che, partendo dalla ricerca, sviluppo rappresenti il paradigma della complessità del no- e realizzazione delle infrastrutture spaziali abilitanti, così detto “upstream”, stro tempo, un contesto in cui il sistema politico e arriva fino alla produzione di prodotti e servizi innovativi. “abilitati”, così detto istituzionale si confronta con una velocità sempre “downstream” (servizi di monitoraggio ambientale, sicurezza, previsione me- maggiore con le sue controparti, che sono allo stes- teo, etc.). Lo scopo è di consentire all’Italia di trasformare il settore spaziale so tempo partner e competitor. Il macro-obiettivo nazionale – un patrimonio che vale un fatturato annuo di 1,6 miliardi di euro strategico è costruire un sistema in grado di stare e dà lavoro di circa 6.000 addetti - in uno dei motori propulsori della cre- nella “globalizzazione collaborativa e competitiva” scita del paese. A ben guardare, l’approccio del decisore politico al settore dello spazio. La sfida è stata raccolta con la crea- spaziale non è volto solamente a rendere più efficiente l’intervento pubblico zione della Cabina di Regia presso la Presidenza del ma lo mette su un piano diverso, ossia quello di motore e integratore dei Consiglio con lo scopo di definire nel modo più ef- processi d’innovazione tecnologica nella società. Così, come è già accaduto ficace la politica nazionale nel settore spaziale. Alla nel passato, quando l’eroica “corsa allo spazio” è stata finanziata dai governi Cabina di Regia, che affida all’ASI il ruolo di archi- principalmente per motivi strategico-militari, oggi il Rinascimento Spaziale tetto di sistema, partecipano tutti gli stakeholder iniziato negli Stati Uniti è il frutto dei grandi investimenti pubblici che han- del settore: università, centri di ricerca, industrie, no consentito la crescita di imprese innovative sotto la guida della NASA. La pubbliche amministrazioni. Un lavoro che mette a messa in orbita, prevista nel luglio 2016, dei primi satelliti di Skybox (la so- sistema i canali d’intervento tradizionali della poli- cietà di Google) con il lanciatore italiano Vega è la dimostrazione simbolica tica spaziale nazionale con le risorse e gli interessi del successo di questo approccio. Google principale prodotto commercia- delle varie amministrazioni pubbliche, coordinando le della internet economy, derivata dai massicci investimenti in ricerca della il finanziamento congiunto (fondi nazionali, fondi difesa USA, assieme a VEGA, il lanciatore europeo, sviluppato in Italia con strutturali europei, fondo per lo Sviluppo e la Coe- importanti investimenti pubblici. sione) delle iniziative spaziali ritenute prioritarie. L’evoluzione del settore spaziale, che qui abbiamo tracciato per grandi linee, ha un’altra importante caratteristica: è solo all’inizio. Da oggi ai prossimi 10 anni il panorama certamente cambierà, mostrandoci nuove sfide scientifiche e tecnologiche, con ulteriori potenziali ricadute positive per il nostro Paese. È quindi necessario che il lavoro fatto dalla Cabina di Regia sia rafforzato e reso sistematico dalla legge di riordino della governance del sistema spaziale di cui da tempo si discute in Parlamento e che è lo strumento necessario per rendere sistematica l’azione di coordinamento iniziata nel 2014. Un passo fondamentale per mantenere e rafforzare la posizione di potenza spaziale che, dalla geniale intuizione di Luigi Broglio ad oggi, l’Italia si è meritatamente guadagnata. 6
OBIETTIVI E ORGANIZZAZIONE DEL DOCUMENTO DI VISIONE STRATEGICA Il documento di visione strategica (DVS) è previsto dallo statuto dell’ASI: L ’Agenzia, in coerenza con il genzia che derivano da decisioni già prese nel azioni dell’Agenzia per gli aspetti organiz- programma nazionale della passato o definite da indirizzi e impostazioni zativi e gestionali. Il documento, quindi, ricerca (PNR), e del contesto che dipendono da fattori di più recente at- fornisce il contesto per la pianificazione dei programmi spaziali inter- tualità. In particolare si tiene conto dell’atti- operativa e la misura delle performance nazionali, predispone un Do- vità svolta nel corso del 2015, dalla Cabina di su base triennale, previsti dallo Statuto. cumento di Visione Strategica Regia per lo Spazio costituitasi presso la Pre- Data la sua natura di documento di pia- decennale (DVS). sidenza del Consiglio, coordinata dall’Ufficio nificazione di alto livello, il DVS non deve Il DVS risponde ai requisiti della Missione, del Consigliere Militare, in stretta collabora- però essere un documento che precluda come già definita dello statuto dell’ASI e del- zione con il MIUR, Il MISE, il Ministero della l’adozione di ulteriori specifiche iniziati- la Visione, ovvero come l’Agenzia proietta la Difesa e la Consulta delle Regioni. ve che, con l’evolversi delle circostanze, propria immagine nei prossimi decenni, defi- La funzione del DVS non è solo quella di possono essere ritenute opportune. Co- nendo quindi le finalità strategiche, le relative comunicare agli stakeholder esterni (Go- munque il DVS potrà essere sottoposto a aree strategiche, ciascuna delle quali include verno e Amministrazioni vigilanti in primis, verifica con cadenza anche annuale al fine una specifica strategia, articolata in obiettivi. ma anche comunità scientifica e industria) di tener conto di eventuali nuovi sviluppi. Il documento tiene conto del numero note- come l’agenzia stia rispondendo alle loro Il DVS è articolato in finalità strategiche, aree vole di missioni, di programmi e attività dell’a- esigenze ma anche quella di indirizzare le strategiche, strategie e obiettivi. Strategie Finalità strategiche Aree strategiche Le strategie esprimono le iniziative Le finalità strategiche riflettono le esigenze dell’Agenzia per l’adempimento delle di ampio respiro e la visione a lungo Il raggiungimento delle finalità strategiche finalità strategiche. Indicano la direzione termine di cui l’agenzia deve tener conto può essere raggiunto con missioni, verso la quale l’ASI opererà al fine di per adempiere alla propria missione. Molti programmi e iniziative che afferiscono progredire nel soddisfacimento della programmi spaziali giungono a termine in a diverse aree culturali, scientifiche, missione e delle finalità strategiche, sui un arco di tempo ultradecennale; di ciò si operative, ingegneristiche o tecnologiche, quali sono focalizzate. Le strategie, inoltre, deve tenere conto nella definizione delle definite aree strategiche. Per ogni sono articolate in obiettivi, che sono alla finalità strategiche. Essi racchiudono quindi area strategica è definito il quadro di base del Piano Triennale delle Attività (PTA) l’impegno dell’agenzia per rispondere a riferimento delle potenzialità e capacità e del Piano Integrato della Performance problemi, necessità, sfide e opportunità nazionali, sia in termini di competenze e (PIP), strumento di pianificazione operativa che il Paese si troverà di fronte nel lungo di risultati già conseguiti, sia come sviluppi annuale che, anche tramite la definizione termine: la loro valenza deve essere di in corso di studio o di realizzazione. di una opportuna metrica, è finalizzato rilievo nelle strategie del sistema Paese. alla misurazione e alla valutazione delle performance gestionali dell’Agenzia. 7
La missione dell’Asi 03 (Dallo Statuto dell’Agenzia) Promuovere, sviluppare e diffondere, con il ruolo di agenzia, la ricerca scientifica e tecnologica ap- plicata al campo spaziale e aerospaziale e lo sviluppo di servizi Le finalità innovativi, perseguendo obiettivi di eccellenza, coordinando e gestendo i progetti nazionali e la partecipazione italiana a strategiche progetti europei e internazionali, nel quadro del coordina- mento delle relazioni internazionali assicurato dal Ministero Al fine di assolvere alla propria missione, degli Affari Esteri, avendo attenzione al mantenimento della coerentemente con la visione sopra espo- competitività del comparto industriale italiano. sta, l’ASI perseguirà il raggiungimento delle seguenti finalità strategiche: Finalità 01 strategica 1: Promuovere lo sviluppo di servizi e applicazioni per la Space Economy Finalità strategica 2: Promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di infrastrutture per la Space Economy Finalità strategica 3: 02 Accelerare e sostenere il progresso scientifico e culturale Finalità strategica 4: Accrescere il prestigio internazionale del Paese (Space Diplomacy) La visione Di seguito è riportata una rappresentazione sinottica delle finalità strategiche e relative strategica aree strategiche che verranno presentate nel documento. Confermare per l’Italia un ruolo di rilievo tra i Paesi impegnati nel progresso dell’umanità grazie alla realizzazione di missioni e programmi spaziali. 8
finalità strategiche promuovere e relative lo sviluppo Mirror Galileo e Copernicus Programmi nazionali PRS Galileo aree di servizi e applicazioni Programmi di supporto a SST strategiche per la space economy Trasferimento tecnologico Infrastrutture spaziali strategiche per il promuovere cittadino e il sistema produttivo lo sviluppo Infrastrutture spaziali per l’esplorazione e l’utilizzo umana e robotica dello spazio di infrastrutture Infrastrutture di lancio e rientro terra per la space economy Infrastrutture per lo sviluppo tecnologico e l’innovazione Astrofisica spaziale e delle alte energie Planetologia, Scienze del sistema solare accelerare ed Esoplanetologia e sostenere Cosmologia il progresso scientifico Fisica fondamentale e culturale Scienze della Terra (science Ricerca scientifica e tecnologica sulla diplomacy) Stazione Spaziale Internazionale Diffusione della cultura spaziale accrescere Cooperazione in ambito europeo il prestigio Cooperazione con NASA internazionale del paese Cooperazione con altri enti e agenzie spaziali nel mondo (space diplomacy) 9
lità strategica 1 Promuovere lo sviluppo di servizi e applicazioni per la Space Economy Il settore spaziale ha tutte le caratteristiche per Secondo stime correnti, il settore spaziale downstream esprime già ora un costituire uno dei motori propulsori della crescita potenziale economico di 4-5 volte quello dell’upstream essendo destinato economica e sociale di un’economia avanzata. a crescere ulteriormente nel prossimo decennio. La “Space Economy” rappresenta la catena del va- Per favorire questa opportunità, di fondamentale importanza è favorire lo lore che, partendo dalla ricerca, sviluppo e realizza- “User Uptake” (ovvero l’adozione dei servizi spaziali da parte degli utenti). In zione delle infrastrutture spaziali abilitanti, cosiddetto alcuni settori come telecomunicazioni e navigazione esiste una consolidata “upstream”, arriva fino alla produzione di prodotti e domanda di servizi, cui comunque va data un’adeguata risposta di ulteriore servizi innovativi abilitanti, ovvero “downstream” (ser- valorizzazione. Nel settore dell’Osservazione della Terra, nel quale l’Agenzia vizi di monitoraggio ambientale, di navigazione satel- investe oltre il 50% del suo contributo tra ESA e Nazionale, occorre ricor- litare, di telecomunicazioni, previsione meteo, ecc.). dare che l’Italia vanta tecnologie e capacità “state-of-the-art”, grazie alla La Space Economy prevede quindi l’approccio olistico collaborazione con il Ministero della Difesa con il quale è stato sviluppato del “sistema di sistemi”, composto tipicamente da una il sistema COSMO-SkyMed in una prospettiva di dualità, e che assicura alle componente upstream, una componente dati in situ e Amministrazioni dello Stato un sistema performante per esigenze di “crisis una componente servizi. A sua volta, ciascuna di que- management”, sicurezza, difesa e “disaster monitoring”. In tale prospettiva, ste componenti si può basare sull’integrazione di diversi si punta ad avviare ulteriori iniziative, garantendo continuità ai sistemi già sistemi, tecnologie e servizi, sia “terrestri” tradizionali sia esistenti, per stimolare la domanda di servizi, soprattutto nella Pubblica Am- proprie dei programmi spaziali. ministrazione Centrale e Locale, che ne valorizzi gli investimenti sostenuti
promuovere lo sviluppo di servizi e applicazioni per la space economy e crei positive sinergie. Non va sottovalutata, a tal fine, l’ulteriore valenza di tali iniziative per quanto attiene le ricadute per l’intero sistema industriale e produttivo, tramite sviluppi sostenibili che valoriz- zino le eccellenze tecnico-scientifiche nazionali. L’Italia è tra i pochi paesi al mondo a disporre di una filiera di prodotto completa nel settore spaziale, fattore importante per il rafforzamento del settore downstream. L’industria spaziale italiana è compo- sta da circa 250 aziende (di cui solo 150 hanno le attività spaziali come core business) con un fattu- rato complessivo di circa 1,6 miliardi di euro. Un ristretto numero di grandi gruppi dominano il set- tore, sia in termini di occupazione che di fatturato. Circa 6.000 persone lavorano nel settore spaziale italiano, con quattro grandi aziende che occupano La crescita del downstream può derivare dall’aumento, in quantità e varietà, circa l’80% della forza lavoro. Questi dati compren- della richiesta di servizi a valore aggiunto con una forte connotazione terri- dono anche il settore downstream, che però cor- toriale, principalmente sviluppati e gestiti da PMI, caratterizzate dall’impie- risponde a meno di un terzo di tutta l’occupazione go di personale a qualificazione medio-alta. Le linee operative con le quali del settore. si possono cogliere le notevoli opportunità di crescita offerte dalla Space Economy, con lo sviluppo di nuovi servizi a valore aggiunto basati su dati satellitari, devono quindi tener conto delle potenzialità espresse sia dalle imprese del settore, sia dalle imprese di altri settori, specialmente PMI. Infine, in coerenza con l’impostazione definite nel contesto della Cabina di Regia per lo Spazio, sarà necessario mettere a sistema i canali d’intervento tradizionali della politica spaziale nazionale con le risorse e le forze di varie Amministrazioni Pubbliche, in primis le regioni interessate alle ricadute sui loro territori della Space Economy, e del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospaziale. Sara perciò opportuno operare principalmente attraverso il finanziamento congiunto (fondi nazionali, fondi strutturali europei, Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, PRORA) delle iniziative spaziali, ritenute a tale scopo idonee. 12
titolo sottotitolo 13
finalità strategica 1 promuovere lo sviluppo di servizi e applicazioni per la space economy area strategica 1.1 Mirror Galileo e Copernicus I programmi Mirror Galileo e Copernicus si Mirror Galileo: Il posizionamento nazionale • sviluppo di missioni nazionali che poten- prefiggono di valorizzare la partecipazione nella realizzazione dell’infrastruttura satellitare zialmente saranno contributing mission italiana ai corrispondenti programmi euro- Galileo è sostanzialmente adeguato e costitu- Copernicus (iperspettrali, costellazione pei, quali leve di sviluppo della Space Eco- isce una buona base di partenza per la fase di in orbita geostazionaria di SAR compatti nomy europea. I Mirror consentono di ga- sviluppo di Galileo Second Generation (GSG). in banda X e in banda L); rantire il ritorno del contributo finanziario La vera sfida e opportunità per il futuro è co- • sviluppo della infrastruttura Collaborati- nazionale, in termini di commesse acquisite stituita dall’integrazione (sistema di sistemi) ve Ground Segment per permettere l’ac- dall’industria nazionale nella realizzazio- dei servizi downstream della navigazione con cesso diretto ai dati Copernicus anche in ne delle infrastrutture previste (upstream e i servizi di telecomunicazione e Osservazio- tempo reale, oltre ad altri dati satellitari; downstream) e ad abilitare e sviluppare tutti ne della Terra. Per cogliere tali opportunità è questa struttura farà parte di una piatta- i nuovi servizi e le applicazioni geospaziali e allo studio un programma di supporto nazio- forma di collaborazione estesa (Extended di navigazione. nale, il Mirror Galileo, che prevede: Collaborative Ground Segment) dedica- • sviluppo di piattaforme MEO (Medium te a BIG DATA e cloud computing che Earth Orbit) per payload di navigazione, metteranno a fattor comune archive, dati per favorire la competitività della nostra acquisiti in tempo reale, servizi per acce- industria nazionale nel settore upstream; dere al dato, modelli, cloud computing e • sviluppi tecnologici per Sottosistemi e applicazioni, aumentando la disponibili- Componentistica Galileo anche in pro- tà, l’accessibilità e la possibilità di colla- STRATEGIA borazione, nella realizzazione dei servizi spettiva evolutiva. Obiettivo 1.1.1 downstream; Promuovere sviluppi tecnologici per le Mirror Copernicus: Il posizionamento na- • promozione di servizi per il mercato componenti upstream e downstream zionale complessivo nel Programma Coper- istituzionale e realizzazione di infra- nicus evidenzia margini di miglioramento strutture operative per servizi istitu- Obiettivo 1.1.2 che richiedono un’azione correttiva siste- zionali (clima, ambiente, gestione del Realizzare infrastrutture operative per matica. Le opportunità e i ritorni connessi ciclo dei rischi e delle emergenze, applicazioni, erogazione di servizi e a Copernicus possono essere colti anche nowcasting meteo-marino e monito- processamento dei BIG DATA attraverso un programma nazionale di sup- raggio atmosferico, sicurezza nazio- Obiettivo 1.1.3 porto alla partecipazione nazionale, con nale con sorveglianza marittima, con- Favorire la conoscenza delle specifici interventi di finanziamento addizio- trollo dei confini e aiuti umanitari); potenzialità di utilizzo di infrastrutture nali rispetto al bilancio ASI. • potenziamento del sistema infrastruttu- spaziali presso l’utenza istituzionale rale e della componente di misura in situ, (user uptake) In un contesto complementare rispetto alla incluso l’uso innovativo della sensoristi- corrispondente linea strategica proposta ca, delle piattaforme aeree, di Unmanned dalla Space Economy nazionale, l’ASI com- Aerial Vehicle (UAV), di piattaforme stra- prende nel Mirror Copernicus tosferiche e dell’Extended Collaborative (sono inclusi anche elementi upstream): Ground Segment. 14
finalità strategica 1 promuovere lo sviluppo di servizi e applicazioni per la space economy area strategica 1.2 Programmi nazionali PRS Galileo Il sistema satellitare Galileo fornisce una gramma nazionale per l’infrastruttura Galileo La realizzazione della Baseline per il PRS na- serie di servizi di navigazione e tempo, tra PRS prevede: zionale dovrebbe essere oggetto di un pro- i quali il Public Regulated Service, (PRS), ri- • la capacità di manifattura nazionale dei gramma nazionale, a responsabilità della Au- servato a un limitato numero di utenti se- ricevitori PRS, con i relativi moduli di si- torità PRS, localizzata presso la Presidenza del lezionati da ciascun Stato membro oppure curezza; Consiglio dei Ministri, cui l’ASI contribuisce per autorizzati perché parte di organizzazioni la gestione tecnico-programmatica, ed even- • lo sviluppo delle attività nazionali, tra le europee. Il PRS consente di supportare ap- tualmente aperta a collaborazioni europee, quali lo sviluppo del centro sicurezza plicazioni critiche e strategiche, anche in anche basate su contribuzioni in-kind. PRS, del sistema di monitoraggio interfe- situazioni di crisi, in cui altri servizi di navi- La realizzazione di un Progetto Pilota, a renze, dei terminali PRS, rete e interfacce gazione satellitare potrebbero non essere valenza nazionale, può avere lo scopo di verso l’utenza nazionale, etc. disponibili. Ciò grazie alle caratteristiche dei mettere a punto, rendendo efficiente l’or- segnali che utilizza e ai requisiti e alle proce- ganizzazione di supporto, i concetti e le dure di sicurezza a cui è soggetto. Il PRS è procedure operative, le infrastrutture e le candidato a divenire nel tempo la principale tecnologie necessarie all’uso del PRS. Il tecnologia di navigazione satellitare a sup- Progetto Pilota Nazionale dovrà anche di- porto della Sicurezza Nazionale (Operatori mostrare e sperimentare, in scenari di reale della Sicurezza e Infrastrutture Critiche). Si utilizzo e con il coinvolgimento dell’Utenza tratta di un’infrastruttura telematica fonda- Istituzionale, i servizi a valore aggiunto che mentale per il processo di ammodernamen- vedono l’integrazione di più tecnologie e la to dello Stato. STRATEGIA definizione dei relativi requisiti. Obiettivo 1.2.1 Particolare rilevanza assume il posizio- Contribuire alla realizzazione Esso dovrebbe poi supportare un Progetto namento nazionale nel downstream PRS, del PRS nazionale Pilota o essere utilizzato nella sperimen- ovvero nell’insieme dei servizi e delle infra- tazione congiunta eseguita con uno o più strutture nazionali abilitanti all’uso del servi- Obiettivo 1.2.2 Stati Membri. zio. Nel rispetto della decisione 1104/2011/ Promuovere la realizzazione UE del 25/10/2011, gli Stati europei interes- di terminali utente PRS I principali benefici attesi sono: (i) possibi- sati all’utilizzo del PRS devono dotarsi di in- Obiettivo 1.2.3 lità per l’Italia di supportare con la propria frastrutture nazionali adeguate per l’accesso Realizzare infrastrutture operative infrastruttura altri Stati europei nella fruizio- al servizio. a terra per l’utenza nazionale ne dei servizi PRS; (ii) accesso al mercato Il progetto PRESAGO, con il coinvolgimen- potenziale relativo alla realizzazione delle to dei potenziali utenti nazionali a livello infrastrutture PRS di altri Stati europei; (iii) istituzionale, ha definito la progettazione sviluppo di soluzioni di servizio a valore ag- preliminare della Baseline PRS, ovvero del- giunto, basate sul concetto di server PRS; le infrastrutture, sistemi e servizi necessari (iv) sviluppo di soluzioni di servizio a valore per supportare e rendere efficiente l’uso del aggiunto, che integrano soluzioni di altre PRS, dentro e fuori i confini nazionali. Il Pro- tecnologie satellitari. 15
finalità strategica 1 promuovere lo sviluppo di servizi e applicazioni per la space economy area strategica 1.3 Programma di supporto a SST Il programma di supporto per Space Sur- Framework” (the “SST procedure”). veillance and Tracking (SST) ha lo scopo di L’SST Support Program comprende: valorizzare la partecipazione italiana all’ini- • Upgrade dei sistemi ottici e radar resi di- ziativa europea SST, quale leva di sviluppo sponibili al Consorzio SST europeo; della Space Economy europea. Lo sviluppo • Connessione degli assetti nazionali; di attività in ambito nazionale può favorire il • Costituzione dell’ISOC (Italian SST Opera- ritorno del contributo finanziario nazionale, tion Centre) sul sito di Pratica di Mare, ge- in termini di attività acquisite dall’industria stito dall’AM, che sarà il collettore e il “data nazionale nella realizzazione delle infrastrut- fusion” dei dati dei sensori SST nazionali. ture previste, upstream e downstream, e ad abilitare e sviluppare servizi e applicazioni. Nel programma è previsto che: • l’ASI metterà a disposizione dell’iniziativa STRATEGIA Con la Decisione n. 541/2014/EU del i sensori localizzati al CGS a Matera (tele- 16/4/2014 il Parlamento Europeo ha istitu- scopio ottico e sistema Laser-Tracking) e Obiettivo 1.3.1 ito un quadro di sostegno alla sorveglianza il suo ruolo di Centro di Competenza ver- Sostenere le esigenze nazionali dello spazio e al tracciamento (SST - Space so la Protezione Civile per il monitoraggio nell’ambito del Consorzio Europeo Surveillance and Tracking). dei rientri incontrollati di detriti spaziali; di SST L’Italia ha partecipato agli incontri preparato- ri presso la Commissione Europea, a valle dei • la Difesa contribuirà con telescopi ottici Obiettivo 1.3.2 quali gli Stati in possesso dei requisiti richiesti e radar (monostatici e bistatici) di avvista- Favorire lo sviluppo di servizi che sono risultati Italia, Germania, Francia, Spa- mento e tracking, insieme al Centro Ope- utilizzano le infrastrutture SST gna e Regno Unito. rativo Nazionale; Obiettivo 1.3.3 • l’INAF contribuirà con il Sardinia Radio Contribuire all’operatività della Negli incontri multilaterali tra dicembre 2014 Telescope (in parte anche di proprietà capacità SST nazionale in sinergia con e gennaio 2015 i delegati degli stessi Stati dell’ASI) e con il ricevitore Radar “Croce le altre Amministrazioni coinvolte hanno definito il Piano d’Azione congiunto del Nord” situato a Medicina (BO). e hanno suggerito quali organismi nazio- nali incaricati (National Entities) le rispettive L’ingresso dell’Italia nel Consorzio Europeo di Agenzie Spaziali, ruolo che per l’Italia è stato SST e la costituzione dell’organismo nazionale assunto dall’ASI. L’iniziativa si caratterizza a di coordinamento e Indirizzo su SST (OCIS) po- livello europeo per essere fortemente duale, trà tutelare gli investimenti in materia grazie ai con le amministrazioni della Difesa dei vari servizi e prodotti che saranno erogati dall’Italia. Paesi che affiancano le National Entities nella La CE ha stanziato complessivi 70 M€ fino al gestione operativa dei servizi e degli assetti. 2020 per i servizi di SST, ai quali si aggiungono A gennaio 2015 l’ASI ha presentato alla CE i fondi derivanti dal settore “Protect” di Horizon l’”Italian application and compliance asses- 2020, che ammontano a 214 M€ per potenzia- sment per la partecipazione al SST Support menti e nuovi sviluppi nell’ambito di SST. 16
finalità strategica 1 promuovere lo sviluppo di servizi e applicazioni per la space economy area strategica 1.4 Trasferimento tecnologico Il trasferimento tecnologico consiste nella attraverso la sottoscrizione di un Accordo valorizzazione economica della conoscen- Quadro di collaborazione con il Consorzio za per favorire la crescita economica, attra- Hypatia. verso la trasformazione della conoscenza prodotta dalla ricerca in conoscenza utile ai Il KET-lab evolverà nei prossimi anni in una fini produttivi. Le attività di trasferimento tec- Fondazione che raccoglierà le eccellenze nel nologico sono comunemente classificate in settore delle tecnologie abilitanti a livello na- due tipologie: “da spazio a terra” (spin off) e zionale, collegandole a rete secondo un mo- “da terra a spazio” (spin in). Il trasferimento dello ispirato direttamente al Fraunhofer In- tecnologico “da spazio a terra” si connota stitute Tedesco, con l’ambizione di diventare come un’attività di nicchia, ma di particola- re rilevanza, nell’ambito delle ricadute delle attività spaziali: tecnologie pensate per l’am- bito spaziale vengono “adattate” a un utilizzo un riferimento nazionale nel settore del tra- terrestre. Questo processo porta a identifica- sferimento tecnologico di queste tecnologie. re mercati “di terra” spesso estranei a quello Sono inoltre in corso di definizione varie spaziale, ma generatori di innovazione e bu- iniziative per l’innovazione tecnologica siness. Il trasferimento tecnologico “da ter- e lo sviluppo delle tecnologie critiche di ra a spazio” è mirato a fornire un adeguato base, articolate su più linee d’intervento in sostegno a sviluppi tecnologici innovativi di un arco di proiezione ventennale. In par- componenti ed elementi costitutivi, attual- ticolare: mente a basso TRL (Livello di Maturità Tec- • una linea di sviluppo dedicata a sistemi nologica), in grado di garantire evoluzioni dei innovativi utilizzati come piattaforme sistemi spaziali e applicazioni future in mer- STRATEGIA di validazione delle tecnologie realiz- cati “di terra”. In questo senso il trasferimento zate negli ultimi anni; si ritiene fonda- tecnologico costituisce uno strumento per Obiettivo 1.4.1 mentale garantire l‘accesso della filiera promuovere l’innovazione delle imprese di Sostenere l’innovazione tecnologica italiana al mercato dei piccoli satelliti settori diversi da quello spaziale, contribuen- con il coinvolgimento delle PMI attraverso la validazione in orbita di do al processo di sviluppo economico e alla e start-up. tecnologie relative “mini” (
finalit 18
lità strategica 2 Promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di infrastrutture per la Space Economy Le infrastrutture rappresentano un fattore Si tratta di infrastrutture altamente tecnologiche che rappresentano un fondamentale per lo sviluppo della società, sia da fattore sempre più importante per lo sviluppo della società: possono fornire un punto di vista economico che sociale. Il loro servizi innovativi al cittadino o permettere l’accesso e l’utilizzo dello spazio o effetto ha carattere moltiplicativo: la loro costruzione favorire attività di sviluppo tecnologico/scientifico, rispondendo a esigenze e gestione operativa generano direttamente sia di un territorio sia a livello planetario. occupazione ma ancor più favoriscono la nascita di una base industriale ed economica intorno alla quale La crescita di posti di lavoro prevista grazie al solo Copernicus in Europa è altre iniziative trovano un fertile terreno. di 20.000 posti di lavoro; il fatto che almeno 2.000 di questi siano in Italia è tutt’altro che scontato. La attività di “formazione” ed “educazione” degli Lo sviluppo del sistema economico contemporaneo stakeholder nazionali, pubblici e privati (industria non-spaziale e cittadini) è vede, accanto alle infrastrutture tradizionali essenziale per il favorire lo “User Uptake”. - quali sistemi stradale e ferroviario, porti e aeroporti, acquedotti, telecomunicazioni - anche Gli investimenti infrastrutturali da attuare per soddisfare le esigenze le infrastrutture “spaziali”, in una logica sempre degli utenti (istituzionali e privati) devono necessariamente partire dalla più integrata di sistemi di sistemi. Non solo esse individuazione dei fattori che determinano il ritorno economico o di svolgono funzioni analoghe, complementari o benefici per la società civile e lo sviluppo industriale. Nel medio-lungo concorrenti a quelle preesistenti, ma forniscono termine tale approccio può consentire al Paese di assumere la posizione di anche nuovi servizi di loro esclusiva competenza. leader globale in attività selezionate. 19
finalità strategica 2 promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di infrastrutture per la space economy Per contribuire a questo obiettivo è necessario mettere in atto e favorire nuovi modelli di investimento per la realizzazione dei programmi e delle infrastrutture spaziali, fermo restando il ruolo centrale delle istituzioni in un settore strategico quale lo spazio. In tale scenario le istituzioni dovranno garantire lo sviluppo del segmento upstream per settori critici e strategici, unitamente anche all’opportuno sostegno delle tecnologie critiche e abilitanti. Il sostegno delle istituzioni dovrà favorire gli sviluppi previsti per la nuova Space Economy, ovvero il passaggio di attività spaziali tecnologicamente mature dell’upstream al settore commerciale. In Infine va considerato che l’elevata complessità dei progetti spaziali richiede particolare si fa riferimento alle iniziative negli ambiti un vasto bagaglio di conoscenze e ingenti risorse economiche che spesso di Telecomunicazioni, Navigazione, e Osservazione possono essere disponibili solo a livello multinazionale o addirittura globale. della Terra, in un approccio di strategia unitaria che Di conseguenza è importante essere in grado di operare nel contesto favorisca lo sviluppo di applicazioni downstream internazionale non solo per gli aspetti puramente tecnico-scientifici- che utilizzano questi diversi assets spaziali. economici, ma anche per quelli politici e strategici. La definizione delle aree di intervento terranno conto delle possibili cooperazioni internazionali e delle strategie dei partner/competitors. Da evidenziare, infine, la necessità di garantire un adeguato grado di sicurezza delle infrastrutture spaziali, sia nazionali che europee, dai potenziali rischi e minacce che caratterizzano l’ambiente spaziale, sia di tipo naturale (quali space debris, space weather) sia volontaria (quale possibili attacchi terroristici, jamming, spoofing, interferenza, sistemi anti- satellite cinetici o elettromagnetici). Ciò richiederà un sempre maggiore coordinamento per definire le correlate strategie di mitigazione. 20
titolo sottotitolo 21
finalità strategica 2 promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di infrastrutture per la space economy area strategica 2.1 Infrastrutture spaziali strategiche per il cittadino e il sistema produttivo Le infrastrutture satellitari sono sempre di Nel settore delle Telecomunicazioni l’indu- te sotto responsabilità del Ministero della più in grado di presidiare, con capacità si- stria italiana ha sviluppato ottime compe- Difesa mentre il SICRAL-2 realizzato nel stemiche, architetturali e tecnologiche, aree tenze prima con la realizzazione di ITALSAT quadro di una collaborazione bilaterale tra il tematiche quali l’Osservazione della Terra, e oggi dei satelliti della famiglia SICRAL, del Ministero della Difesa italiano e la Direction le Telecomunicazioni e la Navigazione. Esse payload in bada Q/V a bordo di Alphasat e Générale de l’Armement (DGAA) francese, permettono lo sviluppo di funzionalità e ap- di Athena/FIDUS. Il Programma SICRAL, di ha consentito all’industria spaziale nazionale plicazioni complesse, quali la “change de- cui SICRAL-1 e 1-B realizzati esclusivamen- di qualificarsi quale centro di eccellenza del- tection”, la gestione degli eventi calamitosi, le missioni end-to-end militari. il monitoraggio delle infrastrutture terrestri, il controllo remoto di mezzi e impianti per Athena/FIDUS, collaborazione duale fra ASI l’automazione dei servizi. Le funzionalità e CNES da una parte e la Difesa italiana e rese disponibili dalle singole infrastrutture francese dall’altra, ha lo scopo di fornire spaziali possono prevedere ulteriori applica- servizi di TLC duali istituzionali secondo gli zioni nelle integrazioni di tali capacità spa- accordi con DGAA, Difesa, ASI e CNES. È ziali tra loro e con infrastrutture terrestri, in prevista poi la realizzazione di SIGMa/URBIS un contesto di “sistemi di sistemi”. (UltRa-Broadband Italian Satellite), sistema satellitare in grado di garantire collegamenti Nel settore dell’Osservazione della Terra a banda ultra larga su tutto il territorio na- l’Italia esprime eccellenze nel campo delle zionale, al fine di contribuire al superamento tecnologie SAR sia per le tecnologie di bor- del “digital divide”. do sia per l’analisi e l’elaborazione dei dati, STRATEGIA grazie alla realizzazione di COSMO-SkyMed, In risposta a esigenze istituzionali (gestione SIASGE, MUSIS e PRISMA. Grazie anche a Obiettivo 2.1.1 emergenze, comunicazioni sicure ad alta una felice formula di sviluppo “duale” (civile/ Garantire all’Italia un ruolo leader disponibilità, collegamenti mobili, collega- militare), il programma COSMO-SkyMed, la nel telerilevamento radar e ottico menti robusti per infrastrutture critiche, …) cui seconda generazione è in fase di realiz- è prevista la realizzazione di nuovi sistemi Obiettivo 2.1.2 zazione, consolida il ruolo Italiano nei pro- di comunicazione satellitare (S4I) basati su Garantire all’Italia un ruolo di rilievo grammi europei come Copernicus, di cui è satelliti geostazionari con propulsione elet- nei settori delle telecomunicazioni e una delle “contributing mission” nazionali. trica e compatibili con VEGA. Il programma della navigazione SIASGE è basato sull’uso congiunto di CO- prevede l’utilizzo di risorse Regionali e Co- SMO-SkyMed e dell’argentino SAOCOM, per Obiettivo 2.1.3 munitarie, anche nell’ottica di partecipazio- la gestione delle emergenze. MUSIS prevede Supportare il Governo ni internazionali (GOVSATCOM). In fase di l’interconnessione tra COSMO-SkyMed e il nella definizione e realizzazione sviluppo sperimentale presso la base CGS a sistema militare francese CSO (Helios fol- delle strutture strategiche nazionali Matera sono, infine, sistemi di telecomuni- low-on). La missione iperspettrale PRISMA cazione quantistici, promettenti in materia Obiettivo 2.1.4 dell’ASI, il cui lancio è previsto per il 2018, di sicurezza delle comunicazioni. Favorire la realizzazione di sistemi, è dotata di una combinazione di risoluzio- anche duali, cofinanziati da diverse ne spaziale e spettrale esclusiva. La prevista Nel settore della NAVIGAZIONE SATELLITA- PP.AA. missione italo-israeliana SHALOM, avrà ca- RE l’Italia partecipa alla realizzazione del si- ratteristiche ancora più spinte in termini di stema europeo EGNSS, articolato in EGNOS risoluzione spaziale e di capacità di servizio. e Galileo. EGNOS, che certifica e migliora i L’Italia riveste un ruolo di assoluto rilievo nel segnali di navigazione esistenti, vede l’Italia programma europeo Copernicus, sia per lo coinvolta nella fornitura dei servizi in vari sviluppo e lancio di satelliti, sia per la realiz- campi di attività (stradale, ferroviario, marit- zazione di componenti e payload presenti timo) nel settore pubblico e privato. Galileo, nelle Sentinelle, sia per la realizzazione del sistema di navigazione globale e autonomo, ground segment. L’industria Italiana eccelle prevede prestazioni migliorative rispetto agli anche con la fornitura di strumenti e di equi- altri sistemi attualmente operativi; l’Italia è paggiamenti di piattaforma per i satelliti me- coinvolta in diverse attività di sistema e re- tereologici Meteosat e MetOP che saranno alizzazione di payload e apparati, oltre alla operati dal consorzio europeo Eumetsat. gestione del segnale sicuro, Galileo PRS. 22
finalità strategica 2 promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di infrastrutture per la space economy area strategica 2.2 Infrastrutture spaziali per l’esplorazione umana e robotica dello spazio Il termine “esplorazione dello spazio” sottin- surizzati, Nodi, Cupola) è stato realizzato na ha la leadership del carico utile di Schia- tende implicitamente il concetto di presen- dall’industria italiana. Il rilevante ruolo con parelli ed è coinvolta anche nel sistema di za. Questa presenza si può realizzare con la NASA è riportato in un accordo specifico imaging ad alta risoluzione su TGO. La se- attività umana, ancora limitata alla vicina che consente all’Italia di avere suoi astro- conda missione, ExoMars 2020 avrà un ro- orbita circumterrestre, e con attività robo- nauti e strumenti a bordo della ISS. A oggi 72 ver europeo e una piattaforma di superficie tica nello spazio planetario o profondo. Più esperimenti e sette astronauti italiani hanno russa. Il rover ExoMars 2020 cercherà segni di ogni altra attività spaziale, l’esplorazione volato nello spazio, per un totale di undici di vita, anche fino a profondità di 2 metri, è fonte di ispirazione e di crescita culturale voli, dei quali tre di lunga durata. sotto la superficie di Marte. L’industria ita- per le nuove generazioni. liana guiderà anche la missione del 2020 e Più in generale, l’ASI ha dato altri importanti la realizzazione del trapano e del sistema di Solo gli USA, dal 1969 al 1972, con le mis- contributi all’esplorazione spaziale, realiz- campionatura oltre a sottosistemi critici del sioni Apollo sulla Luna, hanno effettuato zando strumenti scientifici che hanno viag- modulo di discesa. esplorazione umana al di fuori dello spazio giato con le sonde NASA ed ESA alla sco- circumterrestre. Da quel periodo, nessuna perta dei segreti di Marte, Giove, Saturno. L’ASI sta inoltre lavorando con la NASA per nazione ha più abbandonato lo spazio in- Come conseguenza, in tutte le principali la partecipazione alla missione MARS 2020, torno alla terra entro i 400 Km di altezza, missioni realizzate o pianificate per i pros- per la realizzazione di un satellite per tele- occupato oggi dalla Stazione Spaziale In- simi anni - da Venere alle comete, fino ai comunicazioni marziane e per la fase prepa- ternazionale (ISS). limiti estremi del nostro Sistema Solare - ci ratoria della missione Journey to Mars fino sarà un pezzo di Italia. allo sbarco dell’uomo. L’Italia, attraverso il programma ESA ISS Exploitation e attraverso gli accordi bila- Le competenze nazionali in questa area L’ ASI è inoltre impegnata sull’adattamento terali (barter) ASI-NASA, ha svolto un ruolo sono di particolare rilievo anche in attività di del radiotelescopio SRT alle necessità della di assoluto rilievo nella realizzazione della Mission Control e Support per futuri sviluppi Deep Space Communication, in modo da Stazione: il 50% del volume pressurizzato per programmi governativi e commerciali. potere entrare a fare parte del Deep Space del segmento internazionale (Moduli pres- Network (DSN). Nel Consiglio Ministeriale ESA del 2014 gli Stati Partecipanti, a partire dal 2017, hanno In un accordo con la United Space Agency deciso di prevedere per ISS Exploitation, a of Emirates (UAE) del gennaio 2016 è pre- partire dal 2017, un’evoluzione che com- visto il coinvolgimento dell’ASI nell’ambito prenderà anche le attività ESA di esplorazio- della missione degli UAE per l’invio di una STRATEGIA ne umana dello spazio oltre l’orbita bassa, sonda su Marte nel 2021. Obiettivo 2.1.1 in particolare per l’esplorazione lunare e Garantire all’Italia un ruolo leader cislunare. Tra le possibili evoluzioni a più lungo termine nel telerilevamento radar e ottico dell’esplorazione spaziale vi sono potenziali Per la Stazione Spaziale Cinese (CSS) l’ASI sviluppi per lo sfruttamento economico del- Obiettivo 2.1.2 intende inoltre promuovere l’uso degli ele- la Luna, di Marte e degli asteroidi, per co- Garantire all’Italia un ruolo di rilievo menti italiani ad alto contenuto tecnologico, lonie umane in orbita o in altri pianeti, per nei settori delle telecomunicazioni e quali la Cupola e i moduli abitabili. la produzione di energia solare dallo spazio. della navigazione Obiettivo 2.1.3 Lo studio e l’esplorazione di Marte ve- Supportare il Governo dono l’Italia detenere la leadership nelle nella definizione e realizzazione due missioni ExoMars dell’ESA. La prima delle strutture strategiche nazionali missione, ExoMars 2016 (lanciata a marzo 2016) prevede un Trace Gas Orbiter (TGO - Obiettivo 2.1.4 per la ricerca di tracce di metano e altri gas Favorire la realizzazione di sistemi, atmosferici) e il modulo EDM (Entry, De- anche duali, cofinanziati da diverse scent and Landing Demonstrator Module), PP.AA. denominato Schiaparelli, per verificare tecnologie chiave per successive missioni. L’industria italiana è responsabile della mis- sione, mentre la comunità scientifica italia- 23
finalità strategica 2 promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di infrastrutture per la space economy area strategica 2.3 Infrastrutture di lancio e rientro a terra L’accesso allo spazio consiste nella capacità pacità di manovra orbitale, usando versioni di trasferire nell’ambiente spaziale satelliti, mini e/o micro di Vega, anche aviotraspor- strutture orbitanti, equipaggi umani, sonde e tate), valutando anche il possibile utilizzo di strutture per l’esplorazione umana e roboti- basi di lancio in Europa. ca dello spazio e per fornire dati e servizi dal- Di rilievo per le tematiche della propulsione lo spazio. Ciò richiede l’utilizzo di sistemi di spaziale, del trasporto spaziale e del rientro lancio integrati, che comprendano quindi il atmosferico è il programma PRORA, asse- vettore, la base di lancio, i necessari supporti gnato al CIRA dal MIUR. Inoltre, ASI e CIRA operazionali e logistici e, in alcuni casi, ade- hanno collaborato assieme all’industria na- guati veicoli di rientro. L’accesso indipen- zionale e altri enti di ricerca allo sviluppo del dente allo spazio, ovvero la capacità di poter dimostratore tecnologico europeo (ESA) di mettere in orbita satelliti senza far ricorso rientro atmosferico IXV, lanciato con suc- a veicoli di lancio di Paesi terzi, è stato uno cesso dalla base di Kourou da un lanciatore dei pilastri su cui è stata fondata l’Agenzia Vega nel 2015. Spaziale Europea nel 1975. Oggi l’importan- Di potenziale interesse è lo studio di nuo- za dell’accesso indipendente allo spazio è vi concetti per sistemi di trasporto spaziale, unanimemente riconosciuta in Europa dallo quali sistemi di lancio riutilizzabili, spazioplani stesso Consiglio UE. Alla pari di altre infra- alla realizzazione dei lanciatori Ariane e nella per voli suborbitali, vele solari, palloni e piat- strutture europee (e.g. Galileo, Copernicus) leadership su VEGA, dall’altro è opportuno taforme stratosferiche e propulsion laser. sarà pertanto oggetto di finanziamenti non procedere allo sviluppo e alla crescita delle ESA (non è escluso un coinvolgimento della competenze per sistemi di lancio e di pro- UE dal 2021 in poi) per mantenere e garan- pulsione innovativi. Sono perciò allo studio tire un accesso indipendente allo spazio alle configurazioni evolutive di Vega (oltre a Ve- missioni istituzionali europee. ga-C+, Vega-E, mini/micro Vega, Vega avio- lanciato) per renderlo più flessibile e adatto L’Italia è attiva nell’area delle infrastrutture di alle diverse esigenze del mercato. Tale attivi- lancio fin dagli anni ’60 e ’70 con il successo tà include gli sviluppi: STRATEGIA dei lanci dalla base di Malindi in Kenya, anco- • del motore P120 utilizzabile sia dal Vega Obiettivo 2.3.1 ra oggi operativa con tre stazioni di terra per C+ (e dal Vega E) sia da Ariane 6; Mantenere in Europa la leadership il controllo in orbita e la ricezione di teleme- • dell’Architettura Avionica Avanzata volta a tecnologica e sistemistica tria da satelliti e vettori. L’Italia ha poi con- migliorare la flessibilità e la versatilità del per configurazioni evolutive di Vega tribuito in maniera significativa al successo sistema e della strategia di guida, naviga- e nella propulsione a solido della filiera dei lanciatori europei Ariane e, in una posizione di leadership dell’industria zione e controllo (GNC) nelle fasi di asce- Obiettivo 2.3.2 nazionale, allo sviluppo e realizzazione del sa e ricaduta degli stadi; Rafforzare le competenze lanciatore VEGA. • dell’architettura del sistema propulsivo per un ruolo primario in Europa Le tecnologie e gli sviluppi sistemistici di LOx/CH4 per il Vega-E (o per versioni più nella propulsione liquida a metano VEGA permettono di avere tutte le compe- piccole di Vega) per consolidare e capi- talizzare le competenze nazionali acqui- Obiettivo 2.3.3 tenze per accedere autonomamente allo site nella propulsione ossigeno liquido Studiare e realizzare sistemi innovativi spazio e di collocare il nostro Paese tra i – metano con una rinnovata architettura di lancio, di trasporto spaziale pochi in grado di sviluppare e realizzare un di stadio, dei serbatoi, e di un RACS (Roll e di rientro lanciatore spaziale. and Reaction Control System); Obiettivo 2.3.4 A livello mondiale (in USA in particolare, con • di un modulo di servizio per Vega equi- Valorizzare il ruolo del Centro l’avvento di lanciatori commerciali, grazie paggiato con propulsione elettrica, per Spaziale “Luigi Broglio” a Malindi alle iniziative della NASA) stanno emergendo innalzamento orbitale fino a orbita MEO diversi competitori dei vettori di lancio eu- o a punti Lagrangiani. ropei. In armonia con le linee di intervento ESA previste dalla Ministeriale del 2014, se da Sulla base dei risultati potranno essere avvia- un lato è necessario consolidare e mantene- te attività relative a sistemi di lancio innovati- re le posizioni italiane nella partecipazione vi (a basso costo, per piccoli satelliti, con ca- 24
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