CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 GENNAIO 2020 - Comune di Ciampino

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CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 GENNAIO 2020

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PRESIDENTE: Cominciamo l’appello.

SEGRETARIO COMUNALE: Ore 17:35.

(IL SEGRETARIO COMUNALE PROCEDE ALL’APPELLO NOMINALE PER LA VERIFICA DEL
NUMERO LEGALE)

SEGRETARIO COMUNALE: 20 presenti e 5 assenti.

PRESIDENTE: Perfetto, 20 presenti e 5 assenti la seduta è valida, riprendiamo i lavori con
il punto due all’ordine del giorno.

CONSIGLIERE: Presidente, volevo chiedere l’anticipazione di punto, il “Protocollo 52510
del 2019 sulle famiglie sfollate a Ciampino”. Di mettere in votazione.

PRESIDENTE: Perfetto, mettiamo in votazione l’anticipo del punto appena illustrato del
capogruppo del PD. Favorevoli? Contrari? Astenuti?

VOTAZIONE

PRESIDENTE: All’unanimità.

CONSIGLIERE: Presidente poi ci sono state delle modifiche alla mozione, la leggo
direttamente con le modifiche.

PRESIDENTE: La legga direttamente con le modifiche, è la protocollo 53510. Perfetto,
allora la illustra lei, prego ne ha facoltà.

CONSIGLIERE: Grazie Presidente.

(IL CONSIGLIERE DA LETTURA DELLA MOZIONE COME IN ATTI)

CONSIGLIERE: Queste modifiche sono state apportate di concerto con il Sindaco, i
Consiglieri di Minoranza e i Consiglieri di Maggioranza che ringrazio. Questo sta a
significare che la mozione presentata a dicembre non aveva alcun intento di speculare su
una situazione tanto grave e drammatica per i nostri cittadini, ed è per questo che
purtroppo devo segnalare, non purtroppo però vorrei dare un consiglio perché c’è stato
uno scontro importante in Conferenza dei Capigruppo con il Presidente del Consiglio,
quello che oggi voglio dire è che sappiamo tutti il Presidente è il Presidente di tutti,

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dell’intero Consiglio Comunale, non è un Presidente di parte, soprattutto in
quest’occasione in cui non c’era bisogno di essere di una parte, perché come si è
dimostrato oggi questa è una mozione che verrà votata da tutti, perché l’interesse di tutti
qua noi era quella di dare un contributo, una mano, essere uniti e far sentire quelle
famiglie al centro dei nostri pensieri, di tutto il Consiglio Comunale. Secondo me non aver
messo la mozione nel Consiglio Comunale quando era il momento di discuterla, nel
momento importante della discussione ha impedito a quest’aula di esprimere la propria
unitarietà, di esprimere la propria forza, il proprio coraggio di essere unita quando i fatti
della Città importanti lo richiedevano. Come dicevo non c’era un bisogno di essere parti,
certo la mozione era stata protocollata il giorno stesso, di fatto aveva detto il Presidente
che dovevano essere prese in considerazioni le mozioni protocollate il giorno prima, però
credo che un fatto del genere avrebbe dovuto portare a quell’elasticità di permettere a
quest’aula di svolgere il ruolo importante che gli compete e far sentire la Città in mano a
degli amministratori che nei momenti di difficoltà hanno la capacità di unirsi e di agire per
il bene dei loro cittadini.

PRESIDENTE: Solo una nota, solo perché parliamo purtroppo di un fatto avvenuto il 2
dicembre, la nostra Conferenza dei Capigruppo era il 20 dicembre all’incirca, averla fatta,
protocollata, mandarla tramite PEC alle undici e dodici se non erro e a mezzogiorno c’era
la Conferenza dei Capigruppo, quando eravamo già abbondantemente d’accordo,
riprotocollare tutti gli atti il giorno precedente e c’erano tutti i tempi per farlo, a me pare
più quella una strumentalizzazione della cosa, piuttosto che altro, tutto qua. Siamo qua,
stiamo dando dimostrazione adesso, già grazie al celo la Maggioranza ha cominciato a
muoversi nei limiti che abbiamo potuto muoverci in una situazione privatistica purtroppo,
nel senso nulla a che fare con il pubblico; quindi tutto qua quello che è successo, se le era
così a cuore le dico io, la cosa, bastava protocollarla il pomeriggio primo con la PEC e ne
avremo discusso con piacere. Prego.

CONSIGLIERE: Assolutamente non voglio fare veramente non polemica, proprio per
spiegare la tardività di quella mozione, come vede quella mozione aveva dei punti di
proposta, dei punti di proposta, purtroppo determinato dei tempi, perché non si vogliono
scrivere stupidaggini, l’attenzione di non voler porre sotto accusa un’Amministrazione
rispetto a cui non c’era nessun tipo di responsabilità, ma anche il tempo necessario e la

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fatica necessaria per avanzare delle proposte rispetto a una situazione difficile e non
certo un fine di strumentalizzare un fatto così grave. Chiudo e non risponderò più, perché
questo fatto non merita polemica tra le parti.

PRESIDENTE: Pure io evito di approfondire la cosa, do la parola al capogruppo Di Luca,
prego.

CONSIGLIERE DI LUCA: Grazie Presidente, io volevo innanzitutto chiarire il fatto che
quest’Amministrazione è stata vicina agli abitanti di quelle palazzine che sono state
purtroppo vittime di questi fatti così sin dalla sera stessa, ricordo a tutti, anche alla
cittadinanza presente che sia il Sindaco che il Vice Sindaco sono stati presenti la sera
stessa fino a notte fonda per cercare di apportare ciò che ovviamente l’Amministrazione
Comunale con i propri mezzi e con le proprie possibilità poteva fare e dare supporto a
queste persone e l’abbiamo fatto. Quindi io mi sento di dire che ovviamente queste sono
mozioni che è vero che l’abbiamo rivista, emendata caro Consigliere Pazienza, l’abbiamo
riviste insieme, ovviamente questa Maggioranza e quest’Amministrazione è vicina a
queste persone e quindi è bastato, anzi forse direi di più, a parte le polemiche della
presentazione, PEC, data etc. etc., ovviamente ero anche io nella Conferenza dei
Capigruppo e posso dire che indipendente da tutto ciò probabilmente è stato meglio
rivederla in questo Consiglio Comunale, tant’è vero che c’abbiamo messo quanto? Nella
pausa che abbiamo appena finito in quei cinque, dieci minuti di pausa che abbiamo
appena fatto l’abbiamo rivista insieme e secondo me è un ottimo segnale alla cittadinanza
votarla tutti quanti insieme oggi all’unanimità e quindi questo sarà veramente un segno
tangibile per la cittadinanza di Ciampino. Grazie.

PRESIDENTE: Prego, ha chiesto di intervenire il Sindaco, prego Sindaco.

SINDACO: Vorrei solo dire, aggiungere e sollecitare anche chi ha contatti con le famiglie
coinvolte da questo dramma, che noi abbiamo istituito un tavolo tecnico, siamo a
disposizione e tutte le persone, ma sono…, devo dire la verità poche per il momento, che
si sono rivolte all’Amministrazione per avere un aiuto sono state tutte aiutate per il limite
del possibile, però anche la sospensione della mensa scolastica nel caso di un bambino,
sono piccoli aiuti che l’Amministrazione può mettere in campo. Per esempio anche il
discorso dei mutui, io sollecito, una famiglia mi ha detto “no, no guardi a me la banca mi

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ha detto che mi darà la sospensione del mutuo per 12 mesi” le ho detto “è previsto per
Legge fino a 18, sollecitiamo, vediamo” comunque noi siamo disponibilissimi a parlare con
la banca, chiedere un incontro con l’ABI; però è venuta famiglia. Quindi chiunque abbia
contatti io sto qua a dire, a ribadire che l’Amministrazione è a completa disposizione,
però certo se non vengono loro, io andarli a prendere a casa, non so cose fare, anche per
il discorso della sospensione della Tari che è previsto per Legge, però ci devono dire. A chi
è intestata? Chi sono? L’abbiamo detto anche agli amministratori dei due condomini con
una lettera “fatevi portavoce voi di recuperare tutti questi dati delle bollette in modo tale
che facciamo una…” ripeto, chiunque abbia contatti ditegli di venire, anche l’Assessore
Contestabile che adesso non c’è si è presa carico di due situazioni scolastiche. Ribadisco
che sono contenta, staremo qui a relazionare qualsiasi situazione nuova si dovesse
prospettare per le due palazzine che purtroppo stanno in una situazione assolutamente
grave, quindi l’aiuto alle famiglie è totale. Grazie.

PRESIDENTE: Grazie Sindaco. Non ho altre richieste di intervento, quindi dichiaro chiusa la
discussione e metto in votazione la mozione così come illustrata dal Consigliere Pazienza,
favorevoli? Contrari? Astenuti?

VOTAZIONE

PRESIDENTE: All’Unanimità, la mozione è approvata. Riprendiamo l’ordine del giorno
originario, riprendiamo dal punto ex due ora tre.

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PUNTO 3 (EX 2) ALL’ORDINE DEL GIORNO:

    - MOZIONE PROT. 42867/19 AVENTE PER OGGETTO “ISTITUZIONE ALBO
        VOLONTARIO DEL VERDE PUBBLICO E ADOZIONE DI UN REGOLAMENTO PER LA
        GESTIONE E LA REGOLAMENTAZIONE DEI SERVIZI E ATTIVITÀ DEI VOLONTARI
        DEL VERDE” -

PRESIDENTE: La mozione è proposta dal Movimento Cinque Stelle, chi la illustra?
Consigliera Cedroni, prego.

CONSIGLIERA CEDRONI: Grazie Presidente. Pensiamo che tutti siamo d’accordo sul fatto
che il volontariato locale può essere un valido contributo per la Pubblica Amministrazione
locale, per migliorare la cura del territorio, non solo, ma anche i servizi di interesse
generale come lo svolgimento di manifestazioni rilevanti o compiti di utilità civica. Un
progetto di cittadinanza attiva, quindi, rappresenta la nuova realtà del volontariato civico,
espressione del contributo concreto al benessere della collettività da parte non soltanto
dell’Istituzione pubblica, ma anche con la partecipazione attiva dei cittadini stessi. Un
percorso virtuoso quindi dovrebbe essere individuato da parte dell’Amministrazione che
incentivi il volontariato attivo e la collaborazione tra istituzioni e cittadini. A Ciampino poi
c’è molto volontariato, quindi è sentito molto questo aspetto da parte della cittadinanza.
Il Comune di Ciampino in questo modo potrebbe ottenere un importante vantaggio, tra
l’altro in un periodo in cui scarseggiano risorse e risparmi. Inoltre la cura del verde
pubbliche, oltre a un discorso di semplice decoro urbano, parliamo ovviamente della cura
del verde pubblico orizzontale, ha anche un’altra finalità, duplice per meglio dire: favorire
la convivenza civile, la partecipazione, la coesione sociale nella Città, valorizzando proprio
quel contributo volontario dei cittadini e dei vari attori sociali presenti sul territorio per la
tutela e la promozione del benessere di tutti quanti. Inoltre è uno strumenti utile per
integrare, migliorare e qualificare i servizi resi alla cittadinanza attraverso proprio
l’apporto diretto dei cittadini stessi. Per questo motivo, quindi, vogliamo impegnare sia il
Sindaco che la Giunta a istituire l’albo dei volontari del verde pubblico che possa quindi
tenere cura dei nostri spazi verdi a cui possono iscriversi i singoli cittadini o anche
associazioni proprio con lo scopo di contribuire allo sviluppo di una cultura a difesa del
patrimonio ambientale, del decoro urbano del Comune di Ciampino, a attivare
ovviamente una polizza assicurativa contro gli infortuni, quindi tutti quanti i mezzi
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opportuni per tutelare i volontari e infine a regolamentare e supportare l’attività del
volontariato del verde pubblico. Grazie.

PRESIDENTE: Grazie Consigliere. Abbiamo i pareri sulla proposta, sono favorevoli dal
punto di vista tecnico, sul parere economico invece è favorevole previo lo stanziamento di
apposite somme in bilancio, ove necessario. Adesso cedo la parola al Sindaco, prego
Sindaco.

SINDACO: Dunque, Consigliere Cedroni, pur ritenendo questa iniziativa sicuramente una
iniziativa che richiede una giusta attenzione, pensiamo che, come è stato anche detto
oggi, questa ovviamente è una mozione a carattere oneroso, cioè la polizza infortuni e la
responsabilità civile che dovrebbe essere coperto sia il Comune di Ciampino sia
l’operatore del Verde, è un qualcosa che ovviamente non è sopportabile per oggi dal
Comune di Ciampino. Vorrei dirvi, oltre tutto, che questa esperienza promossa e proposta
dal Comune di Roma non è stata assolutamente…, non ha avuto un esito favorevole così
come sperato perché ovviamente chi ha tanta disponibilità di tempo sono persone in
pensione; queste persone è ovvio che affidare a loro un mezzo che può essere un
decespugliatore o altro, occorre anche un minimo di formazione, altrimenti possono farsi
male loro e possono fare male anche agli altri. Quindi questo discorso della formazione,
informazione, la polizza assicurativa e seguire ovviamente i volontari del verde, oggi il
Comune di Ciampino non è nelle condizioni di potere mettere in piedi tutta questa
struttura. Oltre tutto ci tengo a dire che chi volesse invece aiutare il Comune di Ciampino
nella gestione delle verde, esiste “Adotta un’aiuola, adotta il parco”, una zona verde che è
cosa ben diversa ma la finalità è la stessa. Quindi qualsiasi cittadino, associazione,
chiunque voglia dentro il Comune di Ciampino prendersi cura di uno spazio verde, lo può
fare e a quel punto lo fa in maniera assolutamente autonoma senza che il Comune sia
responsabile di quello che succede al volontario che va o all’associazione che ha ritenuto
di sottoscrivere con il Comune questa adozione di uno spazio verde. Questo è quello che
pensiamo e quindi per il momento non siamo in grado oggi di potere prendere in
considerazione questa iniziativa.

PRESIDENTE: Grazie signor Sindaco. Consigliere Mantua prego ne ha facoltà.

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CONSIGLIERE MANTUA: Grazie Presidente. Non posso non considerare, l’opportunità è di
dare un mio contributo, considerando che parliamo di forze di volontariato, un po’ di
esperienza penso di averla alle mie spalle e vorrei portarla a confronto di questa
situazione, in modo specifico. Il volontariato di Protezione Civile per esempio è
sostanzialmente su base spontanea del cittadino, un gruppo comunale come quello che…,
in questo caso il gruppo di Ciampino, il Comune di Ciampino ha, è sostenuto da spese
sicuramente economiche importanti, ma per questo ci sono i fondi della Regione, ci sono i
fondi europei, non ci siamo arrivati mai ma ci sono i fondi europei per il gruppo comunale
o le associazioni di Protezione Civile. Chiaramente è giusto e doveroso pensare alle
assicurazioni, giusto e doveroso pensare ai DPI, Dispositivi di Protezione Individuale, ma
una assicurazione per un volontario costa quindici euro a persona, se – e vado al sodo per
non essere lungo nella divulgazione della spiegazione del contenuto sostanzialmente –
quindici, venti, trenta volontari che possono essere secondo me fondamentali, utili anche
perché non bisogna costruire una Associazione nuova e incardinarli nell’associazione di
volontariato X e adibirli a attività di formazione naturalmente per tagliare una siepe, per
utilizzare un decespugliatore, per utilizzare una macchinetta che possa rasare un prato e
quindi uno spazio verde; ma, così come fanno nei Comuni almeno a gestione Lega per
quello che posso io rappresentare e di conoscere, lo fanno incardinando il numero dei
volontari all’interno della Municipalizzata, per esempio, uno degli esempi più calzanti che
potrebbero essere sotto la gestione dell’ASP nel caso del Comune di Ciampino. È un
esempio soltanto, Ambiente, non è il nome che fa la differenza. Il mio modesto parere è
che si può veramente valutare attentamente e seriamente perché la partecipazione attiva
della cittadinanza è quella di cui oggi questa Amministrazione ha proprio bisogno, più di
ogni altra, ma Ciampino in questo momento ha bisogno di coinvolgere il personale civile.
Io continuo a sostenere l’importanza di coinvolgere tutti, a 360 gradi, mettere sul tavolo
le proposte, ricevere le proposte, condividere le proposte, accettare le proposte e poi fare
una giusta valutazione che l’Amministrazione ha l’obbligo di fare. Naturalmente il
trascorso della politica locale ci porta sicuramente a avere un debito, non lo possiamo
non riconoscere Sindaco, che aggiungere delle spese alle già attuali sicuramente è un
problema, ma non penso che mille euro l’anno a venti, a trenta possano essere un
problema per questa Amministrazione. Non mi dilungo oltre, io credo che la proposta
fatta è seria, è da prendere in considerazione, forse non oggi, forse più in là, forse dopo le

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varie attente analisi amministrative, sicuramente. Per questo al mio voto io mi asterrò,
grazie.

PRESIDENTE: Grazie Consigliere Mantua. Consigliera Cedroni, prego, il suo secondo
intervento.

CONSIGLIERE CEDRONI: Ringrazio il Consigliere Mantua che vedo è molto sensibile anche
lui al discorso. Quello che va colto in questa opportunità è soprattutto l’aspetto proprio
della socializzazione, cioè il senso della appartenenza a un territorio che non può passare
se non attraverso anche delle azioni di cura del territorio stesso. Indubbiamente,
nonostante il costo, l’irrisorietà del costo, sicuramente non può ostacolare progetti del
genere, considerando che purtroppo il decoro urbano a Ciampino è critico, si trova in una
situazione veramente critica. Adottare un’aiuola da parte di una o due persone è
sicuramente uno strumento utile, però ci sembra troppo limitativo, soprattutto poi se
avviene a opera magari di privati, di commercianti che adottano l’aiuola e magari anche
sponsorizzando l’adozione. Un’altra cosa da dovere tenere presente, qualora
l’Amministrazione non intenda comunque approvare questa nostra mozione, l’alternativa
totalmente gratuita a potere presentare un progetto di manutenzione del decoro urbano
di Ciampino, sottoporlo al Ministero del Lavoro per potere finalmente fruire anche questo
Comune della seconda fase del reddito di cittadinanza e quindi fare sì che i cittadini
residenti di Ciampino, fruitori di questa misura sociale, possano quindi svolgere la propria
attività in questo progetto. Grazie.

PRESIDENTE: Grazie a lei Consigliera Cedroni. Io non ho altri iscritti a parlare, dichiaro
chiusa la discussione e metto in votazione la mozione protocollo 42867/19 favorevoli?
Contrari? Astenuti?

VOTAZIONE

PRESIDENTE: Favorevoli sette, contrari dieci, astenuti quattro, quindi la mozione è
respinta. Mozione ex numero tre all’ordine del giorno, ora quattro.

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PUNTO 4 (EX 3) ALL’ORDINE DEL GIORNO:

    - MOZIONE PROT. 44615/19 AVENTE PER OGGETTO “PARTECIPAZIONE AL FONDO
        PER IL SOSTEGNO ALLA LOCAZIONE DI CUI ALL’ART. 11 LEGGE 431/98 E L’ART. 14
        LEGGE REGIONALE 12/1999” –

PRESIDENTE: La presentano sempre i Cinque Stelle, no, scusate, sto facendo confusione,
PD, scusate, chi la illustra?

CONSIGLIERE: No, no, Presidente, rispetto alle mozioni che ha inserito dopo, questa la
ritiriamo, si ricorda? Ne avevamo parlato.

PRESIDENTE: Grazie Capogruppo. Proseguiamo quindi i lavori, ex punto 4 ora 5.

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PUNTO 5 (EX 4) ALL’ORDINE DEL GIORNO:

    - MOZIONE PROT. 44406/19 AVENTE A OGGETTO “REVOCA IMMEDIATA
        ORDINANZA DELL’UFFICIO SERVIZI SOCIALI NUMERO 122 REGOLAMENTO
        GENERALE NUMERO 125 DEL 13.10.2019 CON ALL’OGGETTO “ORDINANZA DI
        SGOMBERO DI ALLOGGIO DI VIA PANTANELLE” -

PRESIDENTE: Adesso, se non erro, era quello la cui proponente era Gabriella Sisti e poi
c’erano altri firmatari. Io quando ho sentito la Sisti ha detto che poi lei l’avrebbe ritirata,
però se qualcuno dei firmatari la vuole discutere, sennò poi aspettiamo che torni la Sisti…
Quindi all’ordine del giorno di oggi viene ritirata questa e la ridiscuteremo…, io penso che
lei la voglia ritirare definitivamente, ma attendiamo cosa deciderà la Sisti. La mozione
numero ex 5 ora sei.

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PUNTO 6 (EX 5) ALL’ORDINE DEL GIORNO:

    - MOZIONE PROT. 44406/19 AVENTE PER OGGETTO “SEGNALAZIONE PER
        PRESUNTE IRREGOLARITÀ, ATTO NUMERO 40 DEL 14.10.2019 CON OGGETTO
        “ESPRESSIONE DI INDIRIZZO FINALIZZATA ALL’APPROVAZIONE DEL PROGETTO
        PRELIMINARE          REDATTO     DALL’IMPRESA   PROFESSIONAL       SERVICE,     PER
        L’APERTURA PRESSO IL COMUNE DI UNO SPORTELLO DI SERVIZI CHE FACILITI LE
        PERSONE FRAGILI NELL’ESPLETAMENTO DI PRATICHE BUROCRATICHE” –

PRESIDENTE: Anche questa aveva la firma della Sisti, è la stessa procedura? Scusate, io lo
devo chiedere, quindi la ritiriamo per ora, poi quando ci sarà la Consigliera Sisti, vedremo
se sarà un ritiro definitivo o meno, perché presumo sia stata superata dagli eventi, in
alcuni casi, però attendiamo lei. Quindi siamo arrivati al punto numero 7 ex sei.

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PUNTO 7 (EX 6) ALL’ORDINE DEL GIORNO:

    - MOZIONE PROT. 41244/19 AVENTE PER OGGETTO “NO IUS SOLI” –

PRESIDENTE: Lo illustra la Consigliera Tersigni, prego ne ha facoltà.

CONSIGLIERE TERSIGNI: Salve a tutti. Il Gruppo Lega ha presentato questa mozione, in
riferimento a quanto accaduto a fine 2019, in particolare è stato, a fine 2019, avviato l’iter
parlamentare con l’esame in Commissione delle proposte tese a concedere la
cittadinanza italiana a stranieri dimoranti e residenti sul territorio italiano secondo i
modelli dello Ius Culture e dello Ius Soli, il primo consente il beneficio ai minori che
abbiano effettuato un ciclo di studi anche professionalità, mentre il secondo ne prevede
l’acquisizione automatica al momento della nascita in Italia. Che esiste già la possibilità
per gli stranieri di chiedere e ottenere la cittadinanza italiana in base alla Legge del 5
febbraio 1992 n.91 la quale prevede la cittadinanza Iuri Sanguignis e la possibilità per gli
stranieri di ottenerla in base ai seguenti requisiti: residenza da almeno dieci anni,
dimostrazione di avere redditi sufficienti al sostentamento, di non avere precedenti
penali, di non rappresentare motivi ostativi per la sicurezza pubblica e si può altresì
diventare cittadini per matrimonio. Che la sopra richiamata Legge è stata modificata e
integrata con la Legge del primo dicembre 2018 numero 132 che ha introdotto anche il
requisito dell’adeguata conoscenza della lingua italiana, nonché la previsione della revoca
della cittadinanza in caso di condanna per reati di terrorismo e eversione. Che l’Italia con
la Legge in vigore, negli anni 2015, 2016, 2017 è stata la Nazione europea con il maggiore
numero di concessioni di cittadinanza a favore di stranieri e a tutt’oggi mantiene il
primato di naturalizzazione di stranieri, oltre che naturalmente per matrimoni e nascite.
Che ogni anno in Italia gli stranieri che ricevono la cittadinanza rappresentano un numero
che va da cento a cento cinquanta mila unità. Considerato che agli stranieri non cittadini
sono comunque concessi e riservati tutti i servizi essenziali, dalla sanità alla scuola, ai
servizi sociali, che la Costituzione e la Legge Italiana garantiscano pertanto pari accesso ai
servizi in virtù del principio di non discriminazione e uguaglianza, che pertanto dato il
cospicuo numero di stranieri che ogni anno diventano italiani e la garanzia comunque di
servizio anche agli stranieri, non si avverte la necessità di una modifica normativa che
determini l’acquisizione della cittadinanza in termini di automatismo, senza alcuna previa
verifica allargandone le maglie a dismisura. Che la cittadinanza va chiesta e meritata in
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quanto ogni tentativo forzoso di integrazione attraverso politiche non selettive ha
partorito in molti casi sacche di ghettizzazione se non addirittura radicalizzazioni
terroristiche come già accaduto in passato. Tutto quanto sopra premesso e considerato il
Consiglio comunale di Ciampino, quale Ente locale rappresentativo di una Comunità,
esprime con il presente atto di indirizzo da inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri
e al Presidente della Repubblica, la propria contrarietà alla modifica dell’attuale disciplina
normativa sul diritto di cittadinanza per tutte le ragioni premesse e considerate.

PRESIDENTE: Grazie Consigliera Tersigni. Dichiaro aperta la discussione, Consigliere Rose,
prego ne ha facoltà.

CONSIGLIERE ROSE: Cominciamo col dire che il Diritto al minore di acquisire una
cittadinanza è stato votato dalle Nazioni Unite nel 1989 ed è stato recepito pure alla
Comunità Europea nel 1991 e anche l’Italia adottò questa misura consigliata dalle Nazioni
Unite. L’acquisizione della cittadinanza per le persone nate su un territorio stiamo
parlando, di uno Stato membro della Comunità Europea è stata votata nel 1991 ed è stata
sollecitata dalla Convenzione Europea delle Nazionalità e sottoscritta da tutti gli Stati
membri nel 2005. Ovviamente il diritto alla cittadinanza italiana da parte di stranieri nati o
residenti o cresciuti in Italia è da anni al dibattito all’interno del dibattito politico
nazionale, non soltanto, io non sono sorpreso che sia approdata anche dentro il dibattito
politico di un Ente locale come il nostro; trovo, lo dico subito, indegna la modalità e
spiego per quale motivo.

PRESIDENTE: Soprattutto, Consigliere Rose, il termine “Indegno”, mi sembra una cosa…,
prego, usiamo termini più corretti, grazie.

CONSIGLIERE ROSE: Siccome fa parte…, me ne prendo la responsabilità, trovo che questa
mozione sia vergognosa, per chi l’ha firmata, mi sembra che il primo firmatario sia proprio
lei, non ho problemi a dirlo, è una mozione vergognosa. Anche dalla titolazione “No Ius
Soli”, dimostra una cieca ottusità, una spregiudicata modalità di raccogliere consensi,
perché questo è, perché questa è una mozione di carattere nazionale, non è di carattere
locale, che ci azzecca con Campino una mozione “No Ius Soli”, domando ai cittadini e alle
cittadine qua presenti. Perché è basata su un concetto molto caro a chi fa propaganda
politica in un determinato modo, quella di diffondere paure e timori nella cittadinanza sia

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su scala nazionale che su scala locale evidentemente, non assolvendo quindi il primo dei
ruoli della politica. Il primo ruolo della politica è il governo ragionato tramite delle idee, e
questo la politica dovrebbe svolgere. Alcuni di voi stanno diventando degli odiatori seriali,
lei Consigliere Di Luca che è Capogruppo della Lega in questo Consiglio comunale, lei
almeno anagraficamente dovrebbe ricordarsi di quando la Lega, per fare proseliti, si
chiamava “Lega Padania” e questo fino a pochi giorni fa, quando ha cambiato il nome
nello Statuto, perché faceva leva sulla differenziazione dei Padani, i così detti Padani
rispetto a altri che in quel caso erano i Terroni, ero io, era lei, erano i suoi conterranei e su
questo la Lega ha raccolto consenso. Ora, la Lega che qua rappresenta, ha tratto proprio
da questa differenziazione, la creazione di alieni di altri la sua forza iniziale e sta
continuando su questa strada ma ha cambiato scala, adesso si chiama…, la scala non è più
quella locale, regionale della così detta Padania, ma è quella nazionale. Per cui gli altri
sono quelli che non appartengono a questa Nazione che, ricordo a tutti quanti, la Nazione
è un progetto storico recentissimo, è nato nel 1700, prima del 1700 non esisteva alcuna
Nazione, per cui ha un tempo abbastanza breve di esistenza. Però l’avere coniato il
concetto di Nazione ha permesso gli Stati Nazionali di potersi distinguere dalle altre
Nazioni e la storia tristissima del Novecento e dell’Ottocento è proprio questa, ma non
perché ve lo dice un misero Consigliere comunale come me, ma ve lo dice la storia, la
storia dell’umanità purtroppo è condita da queste cose. Dunque, quel recinto regionale
della Padania poi a mano a mano è diventato nazionale ed è stato in modo opportunistico
allargato, nonostante il drammatico novecento, a comprendere i confini della Nazione,
per cui si è passati dal Sovranismo Padano, al Sovranismo Italiano, ma sempre Sovranismo
è, che non ha niente a che vedere col il Sovranismo reclamato nella Costituzione Italiana,
come hanno fatto notare insigni giuristi di questo Paese. Perché il Sovranismo viene
esercitato contro un soggetto che esprime l’impossibilità di accedere alla propria
indipendenza, all’autodeterminazione dei popoli che spesso vi piace citare in modo
improprio. Veniamo in sostanza alla mozione presentata dalla Consigliera, dunque un
bravo lavoratore, una brava lavoratrice, una delle tante che conosciamo nella nostra vita,
è inutile…, la Società italiana è cambiata tantissimo in questi venti anni, venti anni fa
questo discorso poteva essere un po’ strano e un po’ lontano dalla nostra vita quotidiana,
ma invece sono sicuro che tutti quanti noi, tutte quante voi conosciate nella vostra vita
lavoratori e lavoratrici stranieri che lavorano con noi a volte spesso per noi, per le nostre

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esigenze anche familiari. Una di queste lavoratrici che avete conosciuto nel vostro
quotidiano è dunque una lavoratrice, un lavoratore che onestamente pagano le tasse,
contribuendo al nostro benessere, solo perché nati in un altro Paese non potranno
partecipare alla vita politica, parlando di vita politica, quel diritto politico che lei non ha
nominato a esempio, del Paese che hanno scelto, o si sono trovati per vivere;
lavoreranno, pagheranno le tasse, saranno sottoposti a un sistema di doveri, ma non
accederanno prima di dieci lunghi anni, parliamo di un nato, extra comunitario, a quello
dei pieni diritti. I loro figli, se nati qui, quelli che tutti conosciamo, i compagni di banco dei
nostri figli, continueranno a avere un’area d’ombra oscura della loro vita, dovranno
andare al Commissariato per rinnovare la loro non italianità fino ai 18 anni compiuti. In
sostanza crescendo, cresceranno con la certificazione di essere cittadini diversi, di serie B.
Cosa è la Cittadinanza, colleghi, è un diritto di sangue? Se così fosse noi, Roma, anche la
Roma Imperiale l’abbiamo già detto diverse volte che alcuni di voi ostentano in modo
improprio a volte, la nostra storia mediterranea, meticcia, neppure sarebbe esistita. Ci
spiegano i sociologi che il diritto di sangue è un meccanismo tipico dei Paesi a alta
percentuale di emigrazione, ed è stato fatto proprio per tenere legati a noi coloro che
erano emigrati all’estero, ma è un’Italia che non esiste più, un’Italia di fine ottocento, di
inizio novecento, perché dopo dalla Guerra in poi la migrazione è stata interna, per cui
non c’è stato più bisogno di questo meccanismo culturale e politico. La Legge numero
91/92 ha rafforzato infatti il principio, lo Ius Sanguinis, ed è nata proprio per favorire gli
italiani all’estero, ma c’era un motivo e era un motivo politico, è inutile che sto qui a
rammentare quale fosse, ha introdotto tempi molto più lunghi per la naturalizzazione. Voi
siete per il diritto di sangue, quello della discendenza, il vostro pur se supportato da vani
sondaggi, è un atteggiamento anti storico oltre che anti scientifico, così la cittadinanza
della Polis, della Polis Greca, quella a cui il termine si riferisce fondamentalmente, della
Città, dello Stato, spetta a chi decide di condividere i valori, chi vuole condividere la
Legge, non chi c’è nato in quella Città. Roma, Roma Antica dava la cittadinanza a
chiunque, la diete fin da subito ai Sabini, agli Etruschi, perché condividevano le Leggi di
Roma, questo è il punto. (Il Presidente interviene fuori microfono) Sto dicendo Roma
Antica, se vuole intervenire come Presidente, non credo possa. Per cui io sono per la
cittadinanza a tutti quelli che condividono il nostro sistema di valori, il nostro sistema di
valori, a quelli che decidono di vivere pacificamente, quello è un altro problema anche, e

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poi sono anche per toglierla la cittadinanza, ma per toglierla anche a cittadini italiani, a
coloro che manifestano, diffondono paure per speculare e trarre vantaggio politico,
addirittura economico, oppure a chi fomenta e esercita la violenza, chi sostiene le guerre,
chi istiga al fascismo e al razzismo. Ecco, per costoro io reclamerei la “apolidia” cioè la
perdita del diritto della Polis, proprio il diritto alla cittadinanza. Questa sì che sarebbe una
riforma da votare, bambino è uguale cittadino, non è clandestino un bambino, un
bambino deve essere un cittadino. A valle di questa sciagurata votazione, ma a
prescindere da questa, noi chiederemo alle Scuole di Ciampino ai loro studenti di porre
una pietra di inciampo in memoria del ragazzino annegato nel mediterraneo con la
pagella cucita nei vestiti, con l’iscrizione al Giovane del Mali, non sappiamo il nome,
morto il 18 aprile del 2015 portando una pagella sul cuore, questa scuola avrebbe colto
lui e le altre persone che annegano cercando di attraversare il mare. Grazie.

PRESIDENTE: Prego Capogruppo Di Luca.

CONSIGLIERE DI LUCA: Presidente, devo dire che quando abbiamo presentato questa
mozione come Gruppo Lega, ovviamente l’abbiamo sottoscritta tutti i Consiglieri
comunali del mio Gruppo, diciamo che mi sarei aspettato, non uso il termine perché non
l’ho mai fatto in vita mia, ma diciamo che avrei scommesso qualsiasi cosa sulla risposta in
Consiglio comunale del Consigliere Rose, avrei puntano tutto, Online, come si usa dire chi
gioca a poker, anche se io non lo faccio, non scommetto e non utilizzo queste cose. Però
devo dire che ho visto che è venuto anche abbastanza preparato, perché ha letto, ci ha
fatto una lezione di storia, addirittura siamo arrivati, ho perso il conto degli anni passati,
mi sarei aspettato una lezioni di storia, però devo dire…, non mi dilungo tanto, perché da
una persona come lui e soprattutto dal Gruppo di persone che rappresenta, non mi sarei
aspettato questo utilizzo di questa terminologia così violenta nell’aula del Consiglio
comunale di Ciampino da parte di una persona che rappresenta quel gruppo politico.
Quindi sono veramente…, non riesco a utilizzare, a trovare un aggettivo per definire il suo
intervento, Consigliere Rose, ma le posso dire che tutto quello che lei poteva portare qui
in questa aula per arricchire il nostro bagaglio culturale, è stato letteralmente annientato
dalle sue parole che definire indecorose è dire poco. Poi devo dire, l’unica nota positiva
che posso trovare, aveva iniziato abbastanza bene nel definire tutti i vari passaggi che
c’erano stati della Comunità europea etc. etc., ha mancato soltanto la parte finale: che

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nella Comunità Europea non c’è un Paese che utilizza questo tipo di proposta, non
l’hanno nemmeno pensato di portarla avanti, sapete qual è l’unico Paese in cui questa
proposta è stata accettata e portata avanti? Gli Stati Uniti d’America e non vi voglio
nemmeno annoiare su quello che è oggi…, cosa succede negli Stati Uniti d’America, grazie
a queste proposte. E la chiudo qui, grazie Presidente a cui rivolgo la mia solidarietà da
parte di tutto il Gruppo Lega.

PRESIDENTE: Grazie Consigliere Di Luca. Io avrei cose da dirle sul suo intervento, però non
voglio adesso da Presidente…, ripeto, l’unica cosa che a me non piace, come ho detto già
nel suo intervento, è la sua terminologia, definire “vergognoso e indegno”, il fatto di
potere fare questo, di sentirvi padroni di potere insultare chi non la pensa come lei, è una
cosa che caratterizza la sua area politica, mi scusi, dire di essere pacifici e poi vedere
quando Mialovic malato con un cancro che dice “Voto Salvini”, gli insulti, gli auguri di
morte che gli sono arrivati sui Social, piuttosto che sentire interviste dire…, aree di
manifestanti che quello che si auguravano era la morte di Salvini durante i co… Questa è
una cosa proprio che non ci piace, poi ognuno la può pensare diversamente, lei è
favorevole allo Ius Soli, io penso che l’Italia è il Paese…, l’Italia è la Nazione che ogni anno
concede più cittadinanza in Europa, di più, numeri alla mano. Però la cosa importante,
ripeto, è la terminologia, tutto qua, poi ognuno di noi la pensa in maniera diversa, sennò
stiamo tutti in un unico grande contenitore, ma non è così, grazie al cielo. Ha chiesto di
intervenire prima la Consigliera Cedroni, dopo la Consigliera Colella.

CONSIGLIERE: Presidente, però una cosa, cerchiamo di rispettare i ruoli di ognuno, lei
vuole fare l’intervento c’è la Vice Presidente, vengo io e lei fa l’intervento che deve fare.
Penso che il ruolo da Presidente vada comunque rispettato, deve essere sempre
imparziale.

PRESIDENTE: E non è escluso che non lo faccia, era solo perché alcuni termini sarebbe
bene non adoperarli in questa sede, stavo ricordando questo, poi dopo ce ne ho da dire,
adesso vediamo come vanno le cose, può essere pure che dopo vi racconto qualche altra
cosa. Prego Cedroni.

CONSIGLIERE CEDRONI: Presidente, lascio la parola al mio Capogruppo.

PRESIDENTE: Prego Martella, prego.
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CONSIGLIERE MARTELLA: Grazie. Riguardo a Mialovic, lei ha citato appunto la violenza, è
proprio questo clima di odio che sta nascendo in Italia che permette a chiunque da parte
di tutti, sotto, sopra, avanti e indietro, del condomino, qualsiasi cosa è un atto di violenza
continuo. A riguardo, volevo dire al Consigliere Di Luca, una cosa: se si vuole avere la
presunzione, tra virgolette, di affrontare un tema così importante come lo Ius Soli, non si
può omettere la storia, bisogna per forza partire da un percorso storico, perché si viene
da molto, molto lontano. Oggi il nostro sangue è molto misto, noi siamo dei mediterranei,
siamo un popolo nato per l’accoglienza, quindi le parole del Consigliere Rose
bisognerebbe ascoltarle, al di là della parolina a cui ci si attacca. Quindi bisognerebbe
avere a volte anche il buon senso di porsi nella condizione di ascoltare chi forse ne sa
anche un pochino di più. Riguardo, e concludo, io troverei invece importante proporre di
togliere la cittadinanza, come aveva accennato il Consigliere Rose a quei mascalzoni che
hanno depredato l’Italia ma che ultimamente si tende, si vuole riabilitare in tutti i modi,
persone condannate in contumacia che si sono autoesiliate e che invece in Italia si tende
a volere riabilitare come grandi statisti e via dicendo. Quindi poniamo anche questo di
problema, terrorismo è italiano, vorrei ricordare un’altra cosa: ci sono molti più stranieri
che amano questa Nazione rispetto a noi italiani, perché vediamo come l’abbiamo ridotta,
noi italiani questa Nazione. Grazie.

PRESIDENTE: Grazie Consigliere Martella. È iscritto a parlare il Capogruppo Pazienza,
prego.

CONSIGLIERE PAZIENZA: Grazie Presidente. Diciamo che non è che vogliamo fare una
difesa del Consigliere Rose su questo suo oltraggio con questi termini forti che mettono in
discussione la pacifica convivenza di questo Consiglio. Vede, Consigliere De Luca, lei non
era qui nelle scorse Amministrazioni, negli scorsi Consigli, ma la parola “Indegna” non
veniva riferita a una mozione, di solito veniva riferito ai Consiglieri della maggioranza.
Sapesse le parole che sono state proferite non nei confronti di una mozioni, ma nei
confronti delle persone “indegne”, “teste di legno”, “senza personalità”, di tutto è stato
detto, e lei era presente, Presidente del Consiglio, quindi sa cosa è successo in questa aula
e come sono stati apostrofati, come dicevo, non la mozione, perché il Consigliere Rose
non ha apostrofato nessuno nei presenti con ingiurie o qualsivoglia. Il Consigliere Rose ha
espresso una sua visione di indegnità rispetto a una visione politica, quindi da questo

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punto di vista credo che non ci sia nulla di cui scandalizzarsi. Detto questo però vorrei
parlare pure io, non ho la preparazione storica del Consigliere Rose tanto è che non mi
introdurrò in un sentiero così arduo. Però vorrei fare alcune considerazioni, secondo me
una premessa: è evidente che noi non potremo che votare no a questa mozione, ma non
tanto per qualcosa, perché nel 2013 abbiamo proposto come PD una mozione sulla
cittadinanza onoraria ai figli di cittadini stranieri residenti a Ciampino al momento della
nascita, con la proposta di consegnare una Costituzione italiana a quei bambini, ai ragazzi,
una questione simbolica. Nel 2017 abbiamo approvato come PD una mozione che
riconosceva…, un auspicio al Consiglio dei Ministri a approvare la mozione sullo Ius Soli.
Diciamo che qualcuno che oggi siede nei banchi della maggioranza oggi non c’è più, lo
dico senza ombra di dubbio perché non vorrei alzare la polemica, faccio nomi e cognomi:
la Consigliera Paola Natali non era presente in quel Consiglio comunale, quindi quella
mozione sul Ius Soli non la votò mai, oggi fortunatamente l’Assessore Muzzi non è nelle
condizioni fortunatamente di dovere decidere se votare o no questa mozione, però
sinceramente veramente senza polemica, spero, spero che in cuor loro, in animo loro
quelle convinzioni, quel modo di pensare, quei valori che portarono l’ex Presidente del
Comune Muzzi a votare quella mozione, non siano cambiati con il cambio di una
maggioranza, perché è vero, si dice sempre nel Consiglio comunale, tra la gente, ma nel
voto cittadino insomma alla fine è il Sindaco quello che conta, io sono di un’altra area,
però questo Sindaco mi piace. Però io voglio fare questa considerazione: noi non siamo
“normali cittadini”, noi siamo portatori di valori e secondo me i portatori di valori,
soprattutto quando le forze politiche sono così distanti tra di loro, questo ragionamento
non lo possono fare. I portatori di valori hanno a mio avviso la responsabilità di essere
riferimento rispetto ai valori che rappresentano e che hanno rappresentato, ma
ritornando alla mozione dello Ius Soli, io vedo in questa del No Ius Soli, io ci vedo alla base
un unico concetto, forte, pregnante ed è la paura, la paura che questi bambini nati in
Italia da genitori stranieri, vengano così con questa cittadinanza a portare una cultura
diversa e con una cultura diversa a mettere in pericolo quando cresceranno, la sicurezza
del nostro Paese. Con la paura e sempre sullo sfondo c’è questa grandissima paura del
terrorismo, c’è sempre questo terrorismo, l’uomo nero che arriva qui che stupra, ruba,
che spesso mette bombe, questo è e quindi questi bambini che non sono nati figli italiani
gli diamo addirittura la cittadinanza magari di permettergli di votare e di decidere,

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mettiamo a rischio la nostra sicurezza. Ma la paura è il sentimento ed è lo strumento che
più porta il rischio di ciò che vogliamo evitare, la paura è il far sentire quindi ragazzi che
sono nati qui in Italia, che svolgono la loro vita in Italia, che vedono i loro genitori lavorare
in Italia, perché ricordiamoci cos’è lo Ius Soli. Lo Ius Soli comunque viene dato nella
proposta di Legge portata in Parlamento, in due modi, lo ha detto bene la Consigliera
Tersigni: o attraverso un percorso scolastico, o comunque attraverso un percorso di
lavoro dei genitori in dieci anni, quindi vedono lavorare i propri genitori, vedono la loro
vita vicina ai loro compagni, ma sono cittadini diversi, non sono cittadini, non sono
cittadini italiani. Ma a 18 anni possono scegliere, però io credo che per evitare quel
rischio, perché noi non potremo evitare, non lo potremo fare mai, mettiamocelo in testa,
noi non potremo mai con la politica nazionale, per quanto si dica, le flotte al confine
impedire l’ingresso di immigrati all’interno del nostro Paese, quindi mettiamocelo in
testa, all’interno di questi ragazzi che vivono qui, con questa Legge, l’evitare
l’approvazione di questa Legge che non li farà mai sentire, perché non saranno mai
cittadini italiani nel loro crescere, noi non li faremo mai sentire fino in fondo parte di una
Comunità e per evitare ogni forma di integralismo, per evitare ogni forma di approccio al
terrorismo l’unico strumento è questo, è fare sentire quei ragazzi che nascono,
sviluppano la loro vita, i propri interessi, i propri studi in questo Paese, farli sentire fin da
subito italiani, fino al midollo. Solo questo sarà lo strumento che potrà far sì di garantirci
dei futuri cittadini e futuri compagni di viaggio che non solo non verranno attratti dal
fondamentalismo, ma addirittura saranno una risorsa per noi. La paura che impedisce
l’approvazione di questa Legge sarà lo strumento peggiore per far sì che sì potranno
essere assorbiti da sacche pericolose del terrorismo. Quindi io credo che la politica e la
vita in generale non vada affrontata col sentimento della paura, la vita in generale della
politica va affrontata con coraggio e sinceramente credo anche fino in fondo che non tutti
i Consiglieri che siedono in quelle sedie abbiamo questo sentimento di paura, perché
anche qui la delimitazione, il muro di cui parleremo dopo, tra buoni e cattivi non mi ha
mai convinto. Ma credo che in fondo diciamo veramente al nostre essere, dobbiamo
cercare una via unica: quella che è la profonda riflessione sui temi che trattiamo, sulle
decisioni che prendiamo e sulle conseguenze delle nostre decisioni. Solo questo faremo
un vero servizio al nostro Paese e a noi stessi.

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PRESIDENTE: Grazie Consigliere Pazienza. Ho iscritto a parlare prima il Consigliere Balzoni,
poi Di Luca e poi Testa. Facciamo per alternanza, prima Di Luca, Balzoni, prego.

CONSIGLIERE DI LUCA: Non per alternanza, perché l’avevo chiesto prima io, Presidente,
ma tanto sarò brevissimo, era solo per chiarire un attimino al Consigliere Martella che
probabilmente era un attimino distratto quando ho fatto il mio intervento prima, che
innanzitutto qui siamo in un’aula consiliare, non siamo in un’aula di Università, o di scuola
elementare, scuola media, quindi le lezioni di storia sinceramente non le facciamo qui.
Detto ciò, io ho detto invece totalmente il contrario, ho detto che io, quando abbiamo
presentato questa mozione e quando i Consiglieri della Lega l’abbiamo presentata e
controfirmata, ci aspettavamo l’intervento del Consigliere Rose, questo ho detto, ma ci
aspettavamo anche una lezione di storia. Però ho detto che tutto ciò che poteva venire
fuori dalla bocca del Consigliere Rose, storia, non storia, tutti i dati che ci ha riportato,
sono stati vanificati da un atteggiamento violento e della terminologia che non deve mai
più entrare in questo Consiglio comunale. Il fatto che il Consigliere Pazienza abbia
rievocato cose passate, terminologie, appellativi dati alla maggioranza qualche anno fa
sinceramente non ero seduto fra questi banchi, Consigliere Pazienza, ma le posso
assicurare che da libero cittadino ho partecipato a tantissimi Consigli comunali. A parte
che questo che lei dice, almeno a quelli che ho partecipato io, non ho trovato riscontro,
però voglio dire questo non giustifica che in questa seduta del Consiglio comunale io devo
sentirmi dire dal Consigliere Rose quelle parole, assolutamente no. Prendo atto che lei è
favorevole e appoggia ciò che è stato detto dal Consigliere Rose, me ne può dispiacere
sinceramente che lei, Consigliere Pazienza, appoggia tutto ciò che è stato detto dal
Consigliere Rose, però me ne farò una ragione, questa notte dormirò lo stesso. Però io
rinnovo, rinnovo un invito al Presidente di non consentire più l’utilizzo di questa
terminologia all’interno del Consiglio comunale da chiunque, da chiunque Consigliere
comunale, Assessore, chiunque esso sia, perché questo ne va anche del rispetto della
cittadinanza. Non ve lo scordate mai che noi siamo qui perché siamo stati eletti e perché
rappresentiamo delle persone e se il Gruppo Lega ha presentato questa mozione è perché
è stato votato da tantissime persone che vogliono questo, che vogliono che noi
rappresentiamo al Governo nazionale questa mozione e questo nostro intendimento.
Quindi democraticamente, senza scaldarvi più di tanto, senza tirare fuori degli appellativi
e degli aggettivi che sinceramente non mi sarei aspettano da lei, Consigliere Rose, non mi
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sarei assolutamente aspettato, proprio da lei, democraticamente decidete se votarla o
non votarla, astenervi, non astenervi, uscire fuori dall’aula, però per favore, per rispetto
non dico per noi, per rispetto della cittadinanza che vi ha votati, non utilizzate più queste
terminologie. Grazie.

PRESIDENTE: Grazie Consigliere Di Luca. Ha chiesto di parlare il Consigliere Balzoni, prego
ne ha facoltà. Rose la metto in coda, dopo Testa sta a lei.

CONSIGLIERE BALZONI: Vi ruberò pochi secondi, perché non sono preparato come il
Consigliere Rose e non ho l’esperienza di quello che è successo dei precedenti Consigli
comunali come il Consigliere Pazienza, però io domani mattina alle nove sarò nel
Consiglio direttivo del Consiglio Italiano dei Rifugiati, di cui faccio parte da quattro anni e
vi posso dire soltanto questo: che non esistono possibilità di alzare muri contro quello che
sta succedendo in questo Paese, in questa Nazione, nel mondo, sembra che non vi
rendiate conto, chi almeno è di questa convinzione, sembra che non ci si renda conto che
sono i nostri figli a scegliere lo Ius Soli, nel momento in cui condividono con gli altri
bambini la scuola, i giochi, la lingua. Io ho due nipoti nati in Inghilterra e sono in una
classe dell’asilo in cui convivono con bambini di tutto il mondo. Sapete qual è la cosa
incredibile che raccontano le maestre? È che i bambini, spagnoli e italiani, parlano tra loro
in italiano e in spagnolo per non farsi capire le maestre e condividere quindi quello che gli
piace condividere senza farlo sapere alle maestre. Ma voi pensate davvero con una Legge
di impedire l’evoluzione della specie umana in questo caso? Soltanto questo, non voglio
aggiungere nulla, c’è una bimba di Ciampino che ho conosciuto durante la campagna
elettorale che ha tre anni, è figlia di genitori, di un italiano e di una Rumena e non ha il
riconoscimento della lingua italiana e parla non in romanesco, parla il ciampinese. Ma
come a immaginare che si impedisca un riconoscimento di questo genere?

PRESIDENTE: Grazie, è la prima volta che sento il dialetto ciampinese e ci abito da sempre
a Ciampino, però adesso mi informo su questa cosa, Balzoni, perché sono curioso, io sono
Ciampinese doc e non lo conosco. Prego Consigliere Testa.

CONSIGLIERE TESTA: Cari colleghi Consiglieri io mi vorrei soffermare su una frase di
questa mozione, una sola, che veramente mi sconcerta, ma mi sconcerta perché è in
completa opposizione a quello che è poi…, quello che viene chiesto nella mozione. Qui

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viene scritto “Che la cittadinanza va chiesta e meritata in quanto ogni tentativo forzoso di
integrazione attraverso politiche non selettive”, oddio! “politiche non selettive”, a me
mette paura già questa frase, facciamo le politiche selettive! Mi ricorda tanto, tanto altri
momenti critici della nostra storia, mi dispiace la storia non va dimenticata, cari
Consiglieri, la storia va ricordata e come fate bene voi nella prossima mozione, ricordate
la storia, una storia fatta di discriminazione, una storia fatta di passaggi in cui ci sono state
delle sofferenze. Non si nasce dove si vuole, cari Consiglieri, non si nasce dove si vuole,
noi siamo frutto di tante casualità e non si abita dove si vuole, siamo frutti di tante
casualità. La discriminazione che si vuole fare con questa mozione è una discriminazione
molto grave, perché poi un po’ più sopra si parla dei requisiti per lo Ius Soli, e per lo Ius
Culture. Il primo consente il beneficio ai minori che abbiano effettuato un ciclo di studi,
anche professionali in Italia, sono bambini che hanno frequentato le nostre scuole, sono
bambini che si sono integrati con gli altri bambini dentro un istituto dove ci sono anche i
nostri figli e laddove c’è stato un processo di integrazione è stato proprio lì nel percorso di
studi, è proprio lì che i bambini hanno imparato a conoscere altre culture, io mi pregio del
fatto che le mie figlie l’abbiano potuto fare e sono felice del fatto che dentro la classe
delle mie figlie ci siano bambini provenienti da altre culture e provenienti anche da altri
luoghi. Per me non è un motivo di discriminazione quello, non è un motivo selettivo, anzi,
è un motivo di pregio, di orgoglio. Siamo cittadini del mondo, siamo persone che ormai
vivono nella globalizzazione assoluta, io capisco quando si pensava che l’Africa era
lontana perché per arrivarci ci mettevamo cinque giorni, adesso un’ora e mezzo di volo
siamo in Africa. Ma questo lo capiamo o no? Ma siamo ancora al Medioevo delle
considerazioni ideologiche, siamo ancora al Medioevo del pensiero selettivo, pensiero
selettivo. Mi meraviglio di questo. Ma ancora la seconda è ancora più bella secondo me,
perché dice “Il secondo ne prevede l’acquisizione automatica al momento della nascita in
Italia”, cioè i bambini nascono in Italia, sì, nascono anche di altro colore, è così, dobbiamo
farcene una ragione, sono stranieri, nascono qua da noi però e a quei bambini che magari
sono venuti qui non certo felici di venirci perché, vedete, dove nasciamo noi non è dove
noi vorremmo nascere, quei bambini là probabilmente vorrebbero rimanere nei loro
luoghi, nei luoghi dove sono nati, ma non ci possono stare. Non ci possono stare per tanti
motivi. Naturalmente voterò contrario a questa mozione perché a me spaventa proprio il
processo selettivo sociale che si sta effettuando nella nostra cultura e nella nostra società,

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