Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus

Pagina creata da Viola Bassi
 
CONTINUA A LEGGERE
Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus
babel — Periodico di informazione del COSPE — Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze

                                                                                                                                                                       ANNO XVII
                                                                                                                                                                                   N° 2 / 2017
                                                                                                                                                                                                                                                BABEL COSPE NEWS - SPECIALE

                                                                                                                                                                                                 storie di donne che lottano
                                                                                                                                                                                                                               controcorrente
Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus
Desiderio
                                                                                                     sommesso
                                                                                                     di libertà
                                                                                                     Quando la poesia
                                                                                                     busserà di nuovo
                                                                                                     alle sue finestre
                                                                                                     non troverà
                                                                                                     più nessuno ad aprirle.
                                                                                                     Solo un’ombra
                                                                                                     si appoggerà ai vetri
                                                                                                     e racconterà
                                                                                                     alla notte
                                                                                                     che l’ha accolta
                                                                                                     un desiderio
                                                                                                     sommesso
                                                                                                     di libertà.
                                                                                                     Centro Donne HAWCA, Kabul
                                                                                                     Traduzione di Cristina Contilli

LEGENDA
GII: Indice di Ineguaglianza di Genere. Misura le disuguaglianze di genere in tre aspetti
importanti dello sviluppo umano: la salute riproduttiva, l’empowerment (misurato at-
traverso il numero dei seggi parlamentari occupati dalle femmine e della proporzione
di femmine adulte e di maschi di età pari o superiore a 25 anni con almeno un livello di
istruzione secondaria); lo stato economico. Più elevato il valore GII più disparità tra fem-
mine e maschi e più perdita per lo sviluppo umano. Il GII misura la posizione delle donne
in 159 Paesi (accanto al valore dell’indice abbiamo messo anche il rank del Paese).

CEDAW – Convention on the Elimination of Discrimination against Women (Convenzio-
ne sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna) introdotta nel 1979
dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed entrata in vigore nel 1981.

SHARI’A: è il complesso di norme religiose, giuridiche e sociali direttamente fondate
sulla dottrina coranica. Vi convivono regole teologiche, morali, rituali e quelle che noi            Tutte le illustrazioni di questo numero speciale sui diritti delle donne sono tratte dal
chiameremmo norme di diritto privato, affiancate da norme fiscali, penali, processuali e             libro “Cinquanta disegni di donne e molto di più” della fumettista egiziana Doaa El Adl
di diritto bellico. Shari’a significa, alla lettera, “la via da seguire”, ma si può anche tradurre   che ce le ha gentilmente concesse e di cui parliamo a pagina 35.
con “Legge divina”.
                                                                                                     Le illustrazioni dell’inserto “Femminismi”sono tratte dal vademecum contro la violen-
Tutti i dati presenti nelle tabelle dei Paesi hanno come fonte il rapporto 2016 dell’UNDP            za sulle donne “EXIT” a cura di D.i.R.e, Camst e COSPE e realizzate da Stefania Spanò,
(United Nation Develpment Programme) tranne diversa indicazione.                                     in arte Anarkikka.
Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus
Diritti delle donne:
dove siamo                                         CONTROCORRENTE: UN NUMERO SPECIALE
                 ITALIA                            Per COSPE, lavorare sui diritti e l’empowerment delle donne è parte integrante della sua
                                                   storia, ed è per questo abbiamo deciso di fare un numero speciale della nostra rivista
                     albania                       Babel. Nelle pagine che seguono abbiamo provato a raccontare e mettere in fila tutte le
                                                   nostre esperienze in Italia e a livello internazionale. Unendo al racconto diviso per Paesi
                                                   (di cui illustriamo il contesto dal punto di vista di genere, mettendo in luce gli squilibri ma

  tunisia                            AFGHANISTAN   anche i passi e i percorsi fatti), un inserto fatto di memorie e riflessioni con contributi di
                                                   partner storiche e di tanti e tante compagni/e di viaggio. Un numero questo nel suo insieme
                                                   che racconta le lotte e gli ostacoli che le donne devono affrontare in tutto il mondo e in tanti
                                                   contesti differenti ma, anche e soprattutto, la loro determinazione.

                                                   Come vedrete parleremo molto dei centri e delle case delle donne, tutte quelle che abbiamo
            EGITTO                                 sostenuto e contribuito a realizzare nel Mediterraneo e in tutto il mondo: le case e i centri
                                                   infatti possono avere percorsi diversi o diversificati e nascere da bisogni pratici e strategici
                                                   delle donne differenti ma tutte le esperienze condividono il desiderio di una nuova visibilità
                                                   e azione delle donne contro i tanti patriarcati e le culture sessiste.

                                                   È il caso del “Centro donne” in Egitto di Cewla, la “Casa Rayhana” nella città di Jendouba
                                                   in Tunisia, i centri e le case protette di Kabul ed Herat in Afghanistan, i piccoli centri nelle
                                                   comunità rurali dello Swaziland o ancora prima il Centro delle Donne “Passi Leggeri” in
                                                   Albania.

                                                   Laddove non è stato possibile arrivare alla creazione e sostegno di veri e propri centri
                                                   donne, abbiamo sostenuto percorsi collettivi con gruppi di donne per rivendicare diritto di
                                                   parola e azione autonoma sui temi più diversi: diritto alla terra, diritto all’acqua, diritto alla
                                                   salute, diritti formali e sostanziali per una piena cittadinanza, in Angola, Marocco, Niger,
                                                   Senegal.

                                                   In Italia invece abbiamo voluto aderire al movimento femminista internazionale “Non Una
                                                   di Meno” e ad altre iniziative che portano il punto di vista delle donne, come la campagna
                                                   “Guardiane della Terra”. La strada è in salita e le onde sono alte, ma le donne sono da
                                                   tempo in cammino e in “navigazione” per la libertà e autonomia di tutti e tutte ovunque nel
                                                   mondo. Controcorrente.

      angola                                       Di Debora Angeli , Vice Presidente COSPE
                                                   e responsabile per la tematica “Equità di genere e democrazia”

                         swaziland

                                                                                                                                                        5
Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus
INDICE

              afghanistan                                                            pag 8      egitto                                                                    pag 32
              Il Paese                                                                          Il Paese
              Questo non è (ancora) un Paese per donne.                                         Qui i faraoni sono sempre saldamente al potere.
              Testimonianza                                                                     Testimonianza
              Mi chiamo Saniya e vi dico che la violenza è di casa.                             Ordinarie storie di violenza e sottomissione al Cairo.
              a cura di CISDA                                                                   a cura di Redazione
              Storie di donne                                                                   Storie di donne/Doaa El Adl
              Afghanistan, la lunga guerra delle donne.                                         La caricatura al potere. Anzi contro.
              di Cristiana Cella                                                                di Pamela Cioni

              albania	pag 12                                                                    tunisia	pag 36
              Il Paese                                                                          Il Paese
              In marcia verso la modernità. A passo lento.                                      Le donne protagoniste del lungo iter democratico.
              Testimonianza                                                                     Testimonianza
              A Scutari c’è un centro di leggerezza permanente.                                 I fiori di Jendouba: Rayhana, un centro per assaporare il profumo dei diritti.
              di Alketa Leskaj                                                                  di Nacyb Allouchi
              Storie di donne / Anilda Ibrahimi                                                 Storie di donne/Takoua Ben Mohammed
              Il gioco della storia: la memoria, la fuga e il ritorno                           Sotto il velo e sulla carta, ci sono sempre io!
              di Pamela Cioni                                                                   a cura di Redazione

              angola                                                                 pag 16     swaziland	pag 40
              Il Paese                                                                          Il Paese
              Dopo la guerra arrivano le contraddizioni sociali                                 Nell’antico regno africano delle donne tristi.

              Testimonianza                                                                     Testimonianza
              Jam session: quando una marmellata cambia la vita                                 Spice girls: la rivincita sa di peperoncino e pomodoro.
              di Maria Vittoria Moretti                                                         di Lisa Capretti

              Storie di donne/ Suzana Mendes                                                    Storie di donne/ Lomcebo Dlamini
              La forza delle parole.                                                            Arrivano all’ONU i diritti delle donne swazi
              di Redazione                                                                      di Emanuela Zuccalà

    inserto   FEmminismi vecchi e nuovi	pag 19                                                  artiste per le donne                                                     pag 44
              COSPE: la nostra storia è (nata) femmina.                                         Le donne combattenti di Daniela Morozzi
                                                                                                di Pamela Cioni
              Le battaglie di Maria Teresa.
              Luciana Sassatelli, la sua passione alle origini del nostro impegno femminista.   Carlotta per le donne afgane
              Le case delle donne nel Mediterraneo.                                             Ginevra per le donne del mondo
              Casa Ramìa: storie di donne in circolo.
              “Fiume, mi ridai la stella?”                                                      le campagne	pag 46
              “Se uccidono una, ci uccidono tutte!”
              Non una di meno: le pronipoti delle streghe sono qui.                             I progetti 	pag 48
6                                                                                                                                                                                  7
Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus
ASIA

                                                                                                                                                                                 Gender inequity index

                                                                                                                                                       Foto di Debora Picchi
                                                                                                                                                                                 0,667 VALUE            154 RANK

                                                                                                                                                                               parità di genere dalla leggi afgane e sono
                                                                                                                                                                               stati fermati solamente dal fatto che gli
                                                                                                                                                                               aiuti internazionali costituiscono metà
                                                                                                                                                                               del Pil. La buona notizia è che la società
                                                                                                                                                                               civile in questo sciagurato quadro sta
                                                                                                                                                                               crescendo, insieme al coraggio di rischia-
                                                                                                                                                                               re, come dimostrato dalle manifestazioni
                                                                                                                                                                               per chiedere giustizia per Farkhunda; ma
                                                                                                                                                                               le condizioni di assenza di sicurezza limi-
                                                                                                                                                                               tano la mobilità e quindi la possibilità di
                                                                                                                                                                               coordinamento e di costruire strategie
                                                                                                                                                                               comuni. COSPE lavora in Afghanistan da
                                                                                                                                                                               ormai molti anni grazie a dei partner di
                                                                                                                                                                               quella società civile affidabili e forti per-

    afghanistan
                                                                                                                                                                               ché molto radicati: prima di tutto Opawc
                                                                                                                                                                               (Organization for the Promotion of Afghan
                                                                                                                                                                               Women Capabilities) e Hawca (Humanita-
                                                                                                                                                                               rian Assistance for the Women and Children
                                                                                                                                                                               of Afghanistan) assieme ad altri aggiunti
                                                                                                                                                                               nel corso del tempo. La nostra prospet-
                                                                                                                                                                               tiva di intervento è sempre andata fin
                                                                                                                                                                                                                                   Matrimonio                       0,4%                            2,4milioni
                                                                                                                                                                               dagli esordi nella direzione dei diritti delle                                       delle donne                     di bambine non vanno

      questo non è (ancora) un paese per donne                                                                                                                                 donne e ci siamo sempre occupati di so-             80%
                                                                                                                                                                                                                                   dei matrimoni sono
                                                                                                                                                                                                                                                                    muore durante il parto          a scuola
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    (Servizio studi della camera dei
                                                                                                                                                                               stenere Centri donne, case protette a Ka-                                                                            deputati)
                                                                                                                                                                                                                                   forzati
                                                                                                                                                                               bul e a Herat, di sostenere le avvocate e
      Guerra e fondamentalismo qui rendono impossibile la vita della popolazione femminile                                                                                     le psicologhe che seguono le donne che
                                                                                                                                                                                                                                   Afghanistan Independent
                                                                                                                                                                                                                                   Human Rights
                                                                                                                                                                                                                                                                    violenza
                                                                                                                                                                               subiscono violenza e che si attivano per            Commission (AIHRC)
                                                                                                                                                                                                                                                                    contro                          LAVoro
                                                                                                                                                                               sé e le altre. Da qualche anno lavoriamo
      Più di 30 anni di guerra, fondamentali-
      smo, insicurezza, impunità e mancanza
                                                      delle donne, i cui diritti vengono nega-
                                                      ti e calpestati quotidianamente. Oggi,
                                                                                                       in gran parte in prigione per “crimini mo-
                                                                                                       rali” che non hanno alcun fondamento
                                                                                                                                                                               con i difensori e le difensore dei diritti
                                                                                                                                                                               umani in 34 province del Paese attraver-
                                                                                                                                                                                                                                   33%
                                                                                                                                                                                                                                   delle ragazze si sposa
                                                                                                                                                                                                                                                                    le donne
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    19%
      di un sistema legale riconosciuto hanno
      lasciato in Afghanistan un’eredità di vio-
                                                      l’entità della discriminazione di genere è
                                                      pervasiva e il divario di genere è presente
                                                                                                       giuridico, ma sono il risultato di un’inter-
                                                                                                       pretazione radicale della Shari’a.
                                                                                                                                                                               so una campagna di advocacy che chiede
                                                                                                                                                                               al governo afgano e alla comunità inter-
                                                                                                                                                                                                                                   prima dei 18 anni
                                                                                                                                                                                                                                   (UNICEF)
                                                                                                                                                                                                                                                                    88%
                                                                                                                                                                                                                                                                    delle donne ha subito una
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    delle donne in età
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    lavorativa ha un lavoro
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    (Servizio studi della camera dei
      lenza contro le donne che è adesso pro-         in tutti i settori: salute, istruzione, acces-   Un esempio su tutti è il brutale omi-                                   nazionale di rimuovere gli ostacoli princi-                                          forma di violenza fisica,       deputati)
                                                                                                                                                                                                                                                                    sessuale, psicologica e/o
      fondamente radicata nella società afga-         so e controllo sulle risorse, opportunità        cidio di Farkhunda, linciaggio pubblico                                 pali alla realizzazione dell’uguaglianza di
      na. E la situazione non sta migliorando.        economiche, accesso alla giustizia e rap-        compiuto in pieno centro a Kabul e che,                                 genere: accesso all’educazione, migliora-
                                                                                                                                                                                                                                   salute                           matrimonio forzato

      Il periodo politico e sociale a cui stiamo      presentanza politica. La legge del 2009          pur non essendo purtroppo un’eccezio-                                   mento della partecipazione politica con             riproduttiva
                                                                                                                                                                                                                                                                    (Global Rights sulla violenza
                                                                                                                                                                                                                                                                    contro le donne)                in politica
                                                                                                                                                                               la reintroduzione della quota rosa, per la
      assistendo oggi in Afghanistan è uno dei
      peggiori degli ultimi 15 anni.
                                                      sull’eliminazione della violenza contro
                                                      le donne non viene applicata. Alcune
                                                                                                       ne (tutti i giorni, in tutte le famiglie, una
                                                                                                       donna viene uccisa e una bambina ven-                                   percentuale del 25% dei seggi in Parla-
                                                                                                                                                                                                                                   7,4%                                                             30%
      I continui attentati nel Paese da un lato       statistiche sono scioccanti: i matrimoni         duta e stuprata) ha assunto la funzione                                 mento e nei distretti.                              delle ragazze tra i 15 e i       istruzione                      in più di donne hanno
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    votato alle presidenziali
      (con infiltrazioni di Daesh per la prima        forzati sono l’80% di tutti i matrimoni, (di     di un avvertimento al governo e all’opi-                                                                                    19 anni è rimasto incinta                                        del 2014 rispetto alle
      volta) e l’aumento di profughi afgani che
      rischiano la vita per raggiungere l’Eu-
                                                                                                                                                                               Approfondisci le informazioni sul nostro
                                                                                                                                                                               sito www.cospe.org e sostieni e i nostri
                                                                                                                                                                                                                                                                    88%
                                                                                                                                                                                                                                                                    delle donne è analfabeta
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    elezioni 2009

      ropa dall’altro, ci raccontano un Paese             “La buona notizia è che la società                                                                                   progetti in Afghanistan.
      allo sbando, con il potere frastagliato
      tra fazioni e diviso tra talebani e signori         civile, in questo sciagurato quadro,
      della guerra, con un fragile e inefficiente
      sistema parlamentare e con un‘econo-                sta crescendo insieme al coraggio”                                                                                       contesto legale
      mia ancora più debole che si alimenta
      principalmente di droga e fondi stranieri       cui circa la metà sotto i 16 anni); l’82% dei    nione pubblica: è infatti rappresentativo                                   ¤ Il Codice Civile proibisce il matrimonio con minori di 15               ¤ Secondo le Nazioni Unite le vedove sono particolarmente
      che arrivano come aiuti internazionali (si      casi di violenza fisica, psicologica e ses-      del pensiero politico di molte delle fazioni                                  anni in ogni circostanza; mentre sotto la Shari’a non esiste              discriminate nei confronti dei diritti di ereditarietà e
      stimano circa 4500 miliardi di dollari in 16    suale avviene all’interno della famiglia,        dei signori della guerra, che si autodefi-                                    un’età minima per il matrimonio                                           spesso sono costrette a sposare un altro uomo nella
      anni e solo dall’Europa i fondi stanziati nel   il 9% nella comunità e l’1,7% è per mano         niscono “jihadisti” e con questo esem-                                      ¤ Il Codice Penale del 1976 prevede che l’aborto assistito sia              famiglia per mantenere l’eredità e non perdere i propri figli
      2016 sono 200 milioni di euro all’anno fino     di autorità statali; nella maggior parte         plificano il proprio programma politico,                                      un reato, eccetto per salvare la vita della madre                       ¤ Per quanto riguarda il divorzio, le donne, invece,
      al 2020 nrd) e si perdono nei rivoli della      dei casi di stupro è la donna che viene          che non ha altre applicazioni che la Sha-                                                                                                               devono affrontare circostanze molto difficili per ottenelo
      corruzione istituzionale (l’Afghanistan è       incolpata; l’analfabetismo tra le donne          ri’a, anch’essa sintetizzata come resa in                                   ¤ Il diritto delle donne all’eredità varia a seconda della legge,
      al 166 posto su 168 Paesi nell’indice di        è l’88%, uno dei più alti del mondo; ci          schiavitù delle donne. Questi leader sono                                     che sia religiosa, statutaria o consuetudinaria, secondo la             ¤ Il 25% dei seggi nei consigli provinciali dovrebbero essere
      corruzione percepita). In questo conte-         sono 25.000 morti materne ogni anno; la          i parlamentari che hanno tentato più e                                        quale una moglie in genere non eredita                                    riservati a donne, quota da poco ridotta al 20%
      sto non migliora neppure la condizione          maggior parte dei detenuti sono donne,           più volte di cancellare ogni menzione di

8                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      9
Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus
AFGHANISTAN / TESTIMONIANZA                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             STORIE DI donne

       Mi chiamo saniya e vi dico che la violenza è di casa                                                                                                                                                AFGHANISTAN: LA LUNGA GUERRA DELLE DONNE
       A cura di Cisda
                                                                                                                                                                                                           Di Cristiana Cella

                                                                                                                                                                                                           La guerra delle donne afgane dura da 40                      montagna, coinvolgendo la popolazione                           nelle battaglie di terra, nei villaggi, nelle

                                                                                                                                                                                        Foto di Cisda
                                                                                                                                                                                                           anni. Nel luglio 1980, quando arrivai per                    rurale nella guerra contro i russi. Mol-                        loro faccende quotidiane, sono brutaliz-
                                                                                                                                                                                                           la prima volta in Afghanistan, le monta-                     ti di loro furono in gran parte uccisi dai                      zate e uccise nelle loro stesse famiglie,
                                                                                                                                                                                                           gne erano già popolate di combatten-                         gruppi fondamentalisti, che li temevano                         nella società, nell’esercizio del loro la-
                                                                                                                                                                                                           ti. I feroci governi comunisti degli anni                    più dell’Armata Rossa, dai russi e dall’e-                      voro, punite ferocemente dalla Shari’a e
                                                                                                                                                                                                           precedenti e la recente invasione russa                      sercito afgano. Chi si è salvato ha conti-                      dalle barbare leggi dei fondamentalisti,
                                                                                                                                                                                                           avevano prodotto una dura reazione di                        nuato a combattere con armi e strategie                         private della scelta, vendute. Non hanno
                                                                                                                                                                                                           resistenza. A Kabul, la società civile era                   diverse e a crescere i propri figli con le                      ormai più accesso a nessuno dei diritti
                                                                                                                                                                                                           integra e combattiva e si opponeva con                       loro idee di libertà e di democrazia. Sono                      umani fondamentali, non hanno diritto
                                                                                                                                                                                                           tutte le sue forze all’invasione russa. Le                   queste le persone che, ancora oggi, si                          alla vita stessa.
                                                                                                                                                                                                           donne ne erano parte integrante, occu-                       battono per la giustizia e la democrazia,                       Ma quello che mi ha più colpito e com-
                                                                                                                                                                                                           pavano posti di responsabilità, lavora-                      per i diritti delle donne, la cui vita è sta-                   mosso, sempre, negli incontri con le
                                                                                                                                                                                                           vano, studiavano, non portavano il velo,                     ta devastata da quasi 30 anni di fonda-                         donne afgane, al di là della tragedia quo-
                                                                                                                                                                                                           tranne rare eccezioni, si battevano per le                   mentalismo islamico al potere.                                  tidiana, è la loro grande forza di reagire
                                                                                                                                                                                                           loro idee di libertà, di laicità, di democra-                Sono tornata in Afghanistan nel 2010, e                         e trasformare. Quella delle donne che
                                                                                                                                                                                                           zia e per i loro diritti. Furono proprio le                  negli anni successivi, con la mia associa-                      rifiutano di soccombere alla violenza e
                                                                                                                                                                                                           donne, in quel primo anno di occupazio-                      zione, il Cisda (Coordinamento Italiano So-                     cercano di riafferrare la propria vita ne-
                                                                                                                                                                                                           ne, a essere protagoniste delle manife-                      stegno Donne Afghane), l’ultima volta nel                       gata, e quella delle donne che combat-
                                                                                                                                                                                                           stazioni contro i russi a Kabul. Organiz-                    marzo di quest’anno. Un Paese sull’orlo                         tono al loro fianco e per i diritti di tutte,
                                                                                                                                                                                                           zavano scioperi e disobbedienza civile.                      del collasso, che fatica a risollevarsi dalle                   con gravi rischi personali. Sono le donne
                                                                                                                                                                                                           Giovanissime studentesse dei licei, uni-                     ferite, perché sempre se ne aggiungono                          di Rawa, di Hawca, di Opawc, del partito
        Testimonianza raccolta dalle operatrici di Hawca (Humanitarian Assistance for the Women and Children of Afghanistan) nella “Casa protetta” che gestiscono a Kabul. Saniya
                                                                                                                                                                                                           versitarie, professioniste e donne di                        di nuove.                                                       Hambastagi o di Saajs. Persone corag-
        è una delle 20 donne che hanno beneficiato del progetto “Vite Preziose” nato nel 2011 dalla collaborazione tra la ong di donne afgane Hawca, il quotidiano L’Unità e il Cisda                      tutte le età e classi sociali, scendevano                    Dove la precarietà della vita è palpabile.                      giose e tenaci, politiche, combattenti
        (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane) e che prevede il sostegno a distanza di donne e bambine afgane vittime di violenza.                                                                in strada per contrastare il primo passo                     Ma che continua a sperare e a lottare.                          clandestine, medici, insegnanti, gior-
                                                                                                                                                                                                           della lunga tragedia che ancora non è fi-                    Quello che resta oggi di quella società                         naliste, assistenti sociali, avvocate, che
                                                                                                                                                                                                           nita. Nell’apparente e blindata normalità                    civile è costretto a proteggersi e a na-                        affrontano i loro immensi compiti con la
       “Mi chiamo Saniya e vengo dalla provin-                    che funziona? Il primo fiancé che non mi                     do provvedere al suo mantenimento e a                                       della capitale, a cui i russi tenevano mol-                  scondersi. Il fondamentalismo ha gover-                         semplicità di cose di tutti i giorni. Sanno
       cia di Laghman. Ho 13 anni. Mio padre                      voleva, adesso mi vuole, tutte le notti, e                   quello del figlio, rimane per alcuni mesi.                                  to, la resistenza afgana si muoveva clan-                    nato il Paese dal ’92, con la violenza, la                      bene che la speranza di vedere un gior-
       mi ha promessa da tempo e devo fare il                     mi vuole anche suo padre. Sto zitta se                       Dopo due anni di grosse difficoltà legali,                                  destinamente, organizzando attentati e                       corruzione, la sopraffazione, e ha colo-                        no il loro Paese libero e giusto passa at-
       mio dovere. Mia madre cerca di conso-                      no mi picchiano. Lo fanno spesso. Devo                       finalmente, ottiene un’importante vit-                                      sabotaggi: una rete fatta di intellettuali,                  nizzato la mente degli uomini renden-                           traverso un cambiamento drastico della
       larmi: tuo marito non è brutto, è sano.                    essere sorda e muta, come il mio sposo.                      toria: il sospirato divorzio dal marito. Ci                                 studenti dei movimenti di sinistra, parti-                   do normali i più feroci abusi contro le                         condizione delle donne. Una rivoluzione
       Può bastare, dice. L’ho visto, da uno spi-                 Quattro figli, tre maschi, una femmina                       racconta così quel momento: ‘Quando le                                      ti islamici moderati, democratici di ogni                    donne, annientate nella loro dignità. La                        che le veda protagoniste del riscatto di
       raglio della porta. No, non è brutto e al-                 sola, per fortuna. Nessuno è di mio ma-                      mie avvocate mi hanno annunciato che                                        classe sociale, commercianti nei cui ne-                     violenza contro di loro cresce ogni anno,                       un popolo intero. Di queste donne parla il
       meno non è vecchio come quello di mia                      rito. Ma sono miei, tutto quello che ho.                     ero una donna libera, avrei voluto volare                                   gozi si riunivano piccoli gruppi. Le donne                   ogni mese, ogni giorno, con sistematica                         libro che ho scritto. La resistenza, ades-
       sorella. L’aria sa di nuovo, è quasi pri-                  Un giorno il fiancé e suo padre portano                      e dimenticare per sempre tutte le mie                                       erano parte della dirigenza, si occupa-                      regolarità nella sempre più diffusa indif-                      so, in Afghanistan, è nelle loro mani. Il
       mavera. Aspetto qui, nella stanza dove                     a casa altri uomini, sconosciuti. ‘È una                     sofferenze e la mia stessa vita. In un                                      vano principalmente di fornire informa-                      ferenza, nella totale impunità. Le donne                        nostro compito, quello di sostenerla e di
       sono cresciuta. Gli ospiti sono arrivati,                  bella notizia,’ dicono. ‘Finalmente servi-                   attimo non c’era più niente, nemmeno                                        zioni. Molti combattenti andarono in                         muoiono sotto i bombardamenti Nato,                             non lasciarle sole.
       il cibo pronto. Ma la festa non comincia.                  rai a qualcosa! Vedi? Pagano per te!’, dice                  i miei figli, nient’altro che quell’enorme
       ‘Che succede, perché?’. Le voci si alzano,                 mio suocero, soddisfatto, mettendo in                        sollievo.’ Purtroppo il divorzio, in Afgha-
       le porte sbattono. Il mio “fiancé”, come                   tasca i soldi. C’è un limite che non si deve                 nistan, non è un diritto accettato. Sa-
       lo chiamavo con le mie sorelle, non è                      superare. Basta. Sono di nuovo incinta,                      niya deve ancora affrontare le continue
       arrivato. Il futuro suocero ha detto che                   non so di chi. Prendo i bambini più piccoli                  minacce del marito e della sua famiglia,                                                                                                                                     orato nel corso di
                                                                                                                                                                                                                                 DI  STO    FFA      -  Una     pub   blicazione a cui l’autrice ha lav
       non mi vuole più. Litiga con mio padre.                    e scappo via, via dal fiancé che non era                     per i quali, il suo divorzio è un affronto                               SOTTO UN       CIE  LO                                                                              è una raccolta di
       La mamma piange. Ma a me non impor-                        brutto e dagli uomini che mi hanno resa                      e una vergogna. Ma, nonostante questo,                                                           di via   ggi  ,  inc ont   ri  e  inte  rviste. Quello che viene fuori
                                                                                                                                                                                                        alcuni anni fat     ti                                                                                     , facendoci
       ta, improvvisamente respiro di nuovo. Il                   brutta. Ho avuto fortuna, in fondo. Mio                      è felice. Le avvocate stanno cercando di                                                             don   ne     for ti   che    ci  por  tan  o  dentro la loro vita quotidiana
                                                                                                                                                                                                        storie e di voci di                                                                       so e leggero. Racconta, in
       mio fiancé non mi vuole, e non lo voglio                   figlio è nato nella casa protetta, nella                     ottenere la custodia dei figli. Saniya vuo-                                                                      e,  al  loro coraggio, tenace, genero
                                                                                                                                                                                                        par  tec ipa  re  alle   loro    sfid                                                            della prima parte, infatti,
       nemmeno io. Tutto è sistemato, rimango                     vita protetta. Non sono più sola. Voglio                     le che possano studiare e crescere in una
                                                                                                                                                                                                                                    rra    quo    tidi ana     del le avvocate. Il filo conduttore
                                                                                                                                                                                                         particolare    , la   gue                                                                              iazione Hawca
       a casa mia. Ma l’illusione dura poco. Bi-                  il divorzio da mio marito. E poi? Il sogno:                  vita senza violenza. In questo momento
                                                                                                                                                                                                                                       di   un’a   vvo  cat    a  che    lav ora al Centro donne dell’assoc
       sogna riparare l’offesa e non si può spre-                 vivere da sola con i miei bambini, un                        vive nella casa di alcuni parenti e spera di                              è il difficile cam     min o                                                                               e ostacoli, per
       care tutto quel cibo. Il suocero pagherà                   piccolo lavoro, così la vita avrà davvero                    averne presto una tutta sua. Vuole lavo-                                                              get   to    CO  SPE    ,  Vit e   pre zio  se) e della sua cliente, tra mill             ie e di
                                                                                                                                                                                                         (sostenuto dal pro                                                ne   ins eris con o tante altre, storie di traged
       di più, ha altri figli. Il fiancé non brutto è             quell’odore di nuovo. Saniya trova rifugio                   rare e Hawca sta cercandole un impiego.                                                                              sta    sto   ria   se
                                                                                                                                                                                                          salvare la sua vita. In que                                                                       l’Afghanistan di oggi, la
       sostituito dal fratello maggiore. Gli uo-                  nello shelter di Hawca per molti mesi,                       Solo se potrà mantenere i figli ne otterrà                                                                    libe  rtà  .  La    sec   onda parte del libro racconta
                                                                                                                                                                                                          riscatti,   di  dol ore    e   di                                                                     tica disastrosa, la
       mini sono contenti, il matrimonio si fa.                   dove, grazie all’aiuto di Elisa può curare                   la custodia. L’autonomia economica sot-
                                                                                                                                                                                                                             abi tan  ti,   sem    pre     più   fra  gile e minacciata, la situazione poli
       L’onore è salvo e il riso si mangerà. Que-                 le sue profonde ferite fisiche e mentali.                    trae armi ai ricatti che le donne subisco-                                 vita dei suoi                                                                           ri.
                                                                                                                                                                                                                                                         interviste, documenti e incont                                                                     Cristiana Cella
       sto marito di riserva è brutto, strano, si-                È lì che nasce il suo ultimo figlio. Poi, il                 no e l’aiuto di Elisa le permette di non di-                               guerra in corso, attraverso
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 membro del Cisda.                      Sotto un cielo di stoffa
       lenzioso. Sordomuto. Adesso sono pro-                      sostegno di Elisa le permette di essere                      pendere dagli altri, salvaguardando così
                                                                                                                                                                                                                                                rna list  a,   scr  ittr ice , sceneggiatrice. Dal 2009 è                                                  Avvocate a Kabul
       prietà della sua famiglia. Di tutti. È così                accettata a casa del padre dove, poten-                      la sua nuova vita. A lei pensa ogni giorno.                                 CRISTIANA CE        LLA     - Gio                                                                           e 24 ore” e
                                                                                                                                                                                                                                         ti  um    ani tar   i nel   Pae  se,   ha  collaborato con “L’Unità”, “Il Sol                                           2017
                                                                                                                                                                                                           Si occupa di proget                                                                                                                           Città del sole Edizioni
                                                                                                                                                                                                           altre testate on line.
10                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      11
Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus
balcani

                                                                                                                                               Foto di Ignacio Maria Coccia @Contrasto
                                                                                                                                                                                           Gender inequity index

                                                                                                                                                                                           0,94 VALUE            51       RANK

                                                                                                                                                                                              “le nuove
                                                                                                                                                                                            associazioni di
                                                                                                                                                                                             donne sono
                                                                                                                                                                                            ancora fragili”

                                                                                                                                                                                         donne (nate per passare da una famiglia
                                                                                                                                                                                         ad un’altra), i matrimoni forzati sono
                                                                                                                                                                                         ancora una triste realtà, gli abusi sulla
                                                                                                                                                                                         salute delle donne sono quotidiani. E gli
                                                                                                                                                                                         indici di violenza domestica sono dram-

     Albania
                                                                                                                                                                                         matici. Anche la situazione della società
                                                                                                                                                                                         civile è fragile. Nuove organizzazioni di
                                                                                                                                                                                         donne sono nate maggiormente libere
                                                                                                                                                                                         dai vincoli del passato ma faticano a
                                                                                                                                                                                         trovare strade differenti.
                                                                                                                                                                                         Il nord del Paese è maggiormente sot-
                                                                                                                                                                                         toposto a queste contraddizioni e ad                 Matrimonio                     salute       LAVoro
                                                                                                                                                                                         una povertà e impoverimento diffuso.
      in marcia verso la modernità. a passo lento                                                                                                                                                                                                                            riproduttiva
                                                                                                                                                                                         È qui che COSPE ha deciso di operare                 10%                                                         41%
      Leggi per la parità e contro la violenza non impediscono che le donne siano maltrattate
                                                                                                                                                                                         mettendo insieme un lavoro tra città e
                                                                                                                                                                                         campagna e mettendo al centro la que-
                                                                                                                                                                                                                                              delle ragazze si sposa
                                                                                                                                                                                                                                              prima dei 18 anni
                                                                                                                                                                                                                                              (Unicef 2016)
                                                                                                                                                                                                                                                                             0,03%
                                                                                                                                                                                                                                                                             delle donne
                                                                                                                                                                                                                                                                                                          delle donne
                                                                                                                                                                                                                                                                                                          in età lavorativa
                                                                                                                                                                                                                                                                                                          ha un lavoro
                                                                                                                                                                                         stione delle donne come questione diri-
                                                                                                                                                                                                                                                                             muore durante il parto       (wikigender.org)
                                                                                                                                                                                         mente per uno sviluppo democratico e
      L’Albania. Uno degli ultimi regimi comu-
      nisti a cadere. Il regime forse più duro in
                                                    nessun investimento, quasi una beffa.
                                                    E la distinzione tra città e campagna/
                                                                                                  tà delle varie sponde del Mediterraneo.
                                                                                                  Non ci sono più le leggi repressive del
                                                                                                                                                                                         sostenibile del Paese.
                                                                                                                                                                                         COSPE ha sostenuto la nascita di grup-
                                                                                                                                                                                                                                              violenza                       2,2%                         in politica
      termini di violazioni dei diritti umani e     montagna è ancora molto forte.                vecchio regime ma la condizione delle
                                                                                                                                                                                         pi di donne in molte aree rurali e di un             contro                         delle adolescenti
                                                                                                                                                                                                                                                                             tra i 15 e 19 anni
      chiuso per anni al contatto con il mon-
      do. Un’economia disastrata e tante at-
                                                    Il processo migratorio che ha attraver-
                                                    sato il Paese è stato dirompente. Gli
                                                                                                  donne e dei loro diritti rimane molto
                                                                                                  complessa e difficile. A gestire e dete-
                                                                                                                                                                                         centro donna nella città di Scutari che
                                                                                                                                                                                         come dice il suo nome “Passi leggeri”
                                                                                                                                                                                                                                              le donne                       rimane incinta               20,7%
                                                                                                                                                                                                                                                                                                          dei seggi in Parlamento
                                                                                                                                                                                         lavora per alleggerire la condizione del-
      tese e speranze lo hanno adesso aperto
      ad un’altra pagina della sua storia. Oggi
                                                    uomini partivano e le donne rimaneva-
                                                    no a gestire una quotidianità difficile. Le
                                                                                                  nere il potere sono spesso antiche re-
                                                                                                  gole claniche e nuovi gruppi di potere
                                                                                                                                                                                         le donne e vedere rispettati i loro diritti          31%
                                                                                                                                                                                                                                              delle donne ha affermato
                                                                                                                                                                                                                                                                             istruzione
                                                                                                                                                                                                                                                                                                          è assegnato a donne

                                                                                                                                                                                         di cittadinanza.
      rimane un Paese in continua transizio-
      ne, dominato da criminalità e corruzio-
                                                    giovani donne, che non volevano sotto-
                                                    porsi ad una vita già segnata, sono sta-
                                                                                                  che di fatto escludono le donne, legit-
                                                                                                  timano la violenza contro di loro e le re-
                                                                                                                                                                                         Approfondisci le informazioni sul nostro
                                                                                                                                                                                                                                              di aver subito violenza
                                                                                                                                                                                                                                              durante una relazione
                                                                                                                                                                                                                                              o matrimonio
                                                                                                                                                                                                                                                                             96%
                                                                                                                                                                                                                                                                             delle donne maggiori
      ne diffusa e poteri corrotti, dalle belle     te spesso vittime di traffico destinate al    legano a ruoli subalterni. Vi sono come
                                                                                                                                                                                         sito www.cospe.org e sostieni e i nostri             (Gender institutions and       di 15 anni è alfabetizzato
      leggi imposte dall’Europa che poco ven-       grande mercato della prostituzione in         due Stati in uno Stato. Da una parte lo                                                                                                     development database 2014)
                                                                                                                                                                                         progetti in Albania.                                                                (wikigender.org)
      gono applicate.
      Il regime comunista considerava le
      donne e gli uomini uguali di fronte alla            “a gestire il potere sono regole
      legge anche se negava alcuni dirit-
      ti come il diritto all’aborto, in nome di           claniche che escudono le donne                                                                                                     contesto legale
      un nazional socialismo paranoico. La
      fine del regime ha portato nuovi diritti               e legittimano la violenza”                                                                                                      ¤ 18 anni è l’età minima legale per sposarsi
                                                                                                                                                                                             ¤ Le donne possono divorziare; tuttavia, questo porta loro
                                                                                                                                                                                                                                                                     ¤ Gli uomini dominano la maggioranza delle famiglie e sono
                                                                                                                                                                                                                                                                       tipicamente i proprietari ufficiali della terra domestica,
      formali, come quello dell’aborto, a rive-                                                                                                                                                                                                                        spesso gestendo o affittando le terre senza il consenso
                                                                                                                                                                                               un’alta stigmatizzazione sociale
      dere alcune leggi e alla nascita di molte     Italia e in Europa. Per molti anni abbia-     Stato formale con le sue leggi e dall’al-                                                                                                                            delle loro mogli
      organizzazioni di donne, spesso però          mo sentito raccontare storie terribili di     tra parte quello che accade davvero                                                        ¤ Nel patriarcato tradizionale le figlie sono nate per essere
                                                                                                                                                                                               date al marito, quindi sono estranee alla famiglia                    ¤ Solo l’8% delle donne possiede proprietà (legalmente)
      guidate da chi aveva già un ruolo nel re-     ragazze che partivano con il miraggio di      nello Stato di fatto.
      gime precedente.                              un lavoro e finivano sfruttate sessual-       La legge garantisce eguaglianza tra gli                                                    ¤ Secondo il Codice civile, donne e uomini hanno gli stessi             ¤ Secondo la legge per l’uguaglianza di genere del 2008
      Il processo di integrazione europea ha        mente e sotto la minaccia costante dei        uomini e le donne ad ogni livello ma di                                                      diritti di accesso, possesso e gestione delle proprietà terriere        il 30% delle posizioni nominate dal governo è riservato
      obbligato il Paese a rileggersi su un pia-    trafficanti albanesi.                         fatto questo non accade e le norme tra-                                                    ¤ Secondo la legge qualsiasi proprietà che una donna                      alle donne
      no legislativo e l’Albania ha molte leggi     Oggi questo fenomeno non ha più i nu-         dizionali sembrano essersi rafforzate                                                        possiede prima del matrimonio resta sua anche dopo                    ¤ Il Codice elettorale afferma che “uno dei primi tre nomi
      avanzate: da quella sulla violenza dome-      meri di un tempo ma molta sofferenza          con la caduta del regime: poche donne                                                      ¤ I diritti delle donne di possedere e amministrare proprietà             dell’elenco multi-nome appartiene a ciascun genere”
      stica a quella sui diritti riproduttivi. Ma   e le molte vite perse sono ancora lì a ri-    hanno proprietà soprattutto nelle aree                                                        diverse dalla terra sono limitate, in particolare se sposate
      tutte queste leggi sono inapplicate. Sono     cordarci tutto questo. Oggi la droga è la     di campagna e montagna, il diritto all’e-
      lì come un orpello, come un atto dovuto,      nuova merce di scambio tra le criminali-      redità vale più per gli uomini che per le

12                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  13
Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus
albania/ testimonianza                                                                                                                                                                                                                                               STORIE DI donne: anilda ibrahimi

       A scutari c’è un centro di “leggerezza permanente”                                                                                                 Il gioco della storia: la memoria, la fuga, il ritorno
       Di Alketa Leskaj*                                                                                                                                  Intervista di Pamela Cioni - pamela.cioni@cospe.org

       Quando abbiamo creato il “Centro Don-            lo. Di fronte a noi è apparsa una donna      vinto anche contro la mentalità comune               Albanese di nascita, italiana di adozione, Anilda Ibrahimi, 44 anni, 3 figli, è oggi una scrittrice di successo che con la terra madre
       na” nel 2001, volevamo creare un luo-            coperta di sangue con due figli minori       e avevamo rotto le barriere con le isti-             ha mantenuto un legame profondo e quasi ossessivo diremmo, vista la ricorrenza del luogo in tutti i suoi scritti. Eppure è un
       go per noi e altre donne e lo abbiamo            che tremavano e piangevano insieme,          tuzioni. Ma mentre noi stavamo festeg-               legame distaccato. Anilda, ad esempio, scrive in italiano fin dal suo esordio, “Rosso come una sposa”, “Ma non per scelta - dice
       chiamato “Passi Leggeri”: condividendo           la mamma li teneva stretti tra le sue        giando la nostra piccola grande vittoria,            – non me ne sono neppure resa conto. È questa la lingua che abito, che vivo ed è questo l’importante”.
       tutte la pesantezza della condizione             mani e tra le lacrime e il dolore ci ha      il figlio di una donna che stavamo se-               Abbiamo parlato con la scrittrice all’indomani dell’uscita dell’ultimo libro “Il tuo nome una promessa” (Einaudi). Ancora una
       delle donne in Albania, noi volevamo             chiesto aiuto.                               guendo, influenzato dal padre violento,              volta la storia di una famiglia e di tante generazioni. La Storia che incombe e la Storia del suo Paese d’origine come leit motiv.
       leggerezza. Non abbiamo preso subi-              Mentre i bambini dormivano, la donna         la uccideva nel centro della città. I nostri         Personaggi che si muovono tra i grandi eventi, come la seconda guerra mondiale con la loro incosciente quotidianità e che la
       to in considerazione la questione della          ha cominciato a raccontare la sua sto-       tentativi di salvare la donna da un mari-            Storia porta a spasso nel tempo e nello spazio senza che loro se ne rendano conto. Ma la scrittrice sì. E li osserva.
       violenza contro le donne, contro di noi.         ria e non riuscivamo a credere alle sue      to violento avevano avuto successo, ma
       Sapevamo che c’era ma non volevamo               parole. Immediatamente abbiamo co-           avevamo fallito con il figlio. Per questo
       partire da lì. Forse per paura, forse per        minciato a discutere insieme su cosa         si dice: “chi subisce violenza può diven-            Quale legame ha mantenuto, a livello                         Da dove arrivano secondo lei, queste                        Esiste secondo lei un punto di vista
       timore di diventare un luogo che allon-          potevamo fare in questa situazione.          tare violento”. Questa storia non ci ha              letterario, con l’Albania?                                   “ossessioni letterarie”?                                    femminile della Storia?
       tanava. Ci interessava invece diventare          Per la prima volta ci siamo confrontate      fermato, ci ha rese più forti, più unite,            L’Albania finora ha ancora un legame cen-                    Credo derivino da un vissuto parzial-                       Certamente, anzi per me è la narrazione
       un luogo aperto, dove incontrarsi, rea-          con le istituzioni locali come la polizia,   e abbiamo cominciato a vedere le cose                trale nei miei libri e nel mio immaginario,                  mente personale e a come la mia vita                        ad essere femminile. Vengo da una cul-
       lizzare iniziative. Poi il lavoro nei quar-      il tribunale etc… Ci siamo rese quindi       con una prospettiva diversa.                         con l’eccezione del secondo libro che è                      sia cambiata dopo la caduta del muro di                     tura dove la tradizione orale era affidata
       tieri più periferici della città ci ha avvici-   conto che la violenza non era un feno-       Abbiamo iniziato ad invitare le donne                ambientato nella Ex Yugoslavia e raccon-                     Berlino. Non sono certo l’unica ad averla                   alle donne, alle sole donne. Perché men-
       nato alla problematica della violenza. Le        meno che si verificava solo in famiglia,     a discutere per comprendere se questi                to di più il Kosovo ma anche lì compare la                   vissuta, ma forse io sono stata più sensi-                  tre gli uomini erano in guerra o a lavo-
       donne ce la raccontavano:                                                                                casi fossero sporadici o fos-             tradizione e l’identità albanese. La defini-                 bile a questo evento ed è per me centrale                   rare nei campi, le donne rimanevano a
       era difficile intervenire oltre                                                                          sero un fenomeno frequente                rei un archivio di produzione a cui attinge-                 riflettere su questo. Sono come rimasta                     casa con la prole e passavano il tempo
       all’ascolto.                            “a passi leggeri contro                                          della nostra società. È stato             re, ma non statico. Immaginiamolo come                       intrappolata dalla Storia: avevo 17 anni
                                                                                                                                                                                                                       quando è successo e all’epoca volevo fare
                                                                                                                                                                                                                                                                                   tramandando storie. E sono le storie che
                                                                                                                                                                                                                                                                                   ci permettono di sopravvivere come cul-
       Le coinvolgevamo in altre                                                                                doloroso constatarlo, ma la               un archivio che si sposta con me e con me
       attività, rispondevamo ad            la pesantezza della nostra                                          violenza domestica era un fe-             si contamina di incontri, lingue, storie.                    Lettere all’Università e insegnare. Dopo,                   tura. Nei miei libri io racconto sempre le
       altri bisogni ugualmente                                                                                 nomeno diffuso ed esisteva in                                                                          tutto è cambiato e io adesso sono in Ita-                   donne e sono sempre le donne che rac-
       importanti per loro: i figli,                 condizione”                                                diverse dimensioni in molte               Quali sono gli altri temi centrali                           lia a fare la scrittrice. La mia vita ha pre-               contano. Gli uomini, sebbene abbiano un
       i servizi, la salute, e ave-                                                                             famiglie; ma la cosa più allar-           e ricorrenti della sua produzione?                           so un corso che non avrebbe preso. E su                     loro ruolo, spesso anche positivo, sono
       re un reddito. Gli stessi nostri bisogni.        ma anche fuori ad essa, perché le don-       mante era la legittimità che le stesse               Insieme all’ Albania, il tema dell’identità                  questo mi interrogo spesso. E credo che                     solo delle comparse.
       Il nostro gruppo si allargava e altri se         ne vittime di violenza venivano vitti-       donne le davano, soprattutto nelle zone              è centrale. E poi ricorrenti sono il tema                    continuerò a farlo, anche se avevo giura-
       ne creavano nei quartieri. Ma un gior-           mizzate anche da quelle istituzioni che      rurali. Con il passare del tempo le don-             del viaggio, quello dei legami di sangue                     to di scrivere un libro più leggero. Non ce                 Perché ha deciso di scrivere i suoi libri
       no mentre stavamo lavorando, la porta            avevano l’obbligo giuridico di aiutarle.     ne hanno cominciato a fidarsi di noi e il            e il rapporto tra madri e figli. Poi ci sono                 la faccio e ricasco nelle mie ossessioni.                   in italiano?
       dell’ufficio ha cominciato a scuotersi           Quando abbiamo ottenuto il primo or-         numero dei casi aumentava di giorno in               il tema della fuga e del ritorno: i miei                     Qualcuno ha detto: “scriverai sempre lo                     In realtà non ho deciso, è che non ho
       con forza. Abbiamo sentito una voce              dine di protezione contro la violenza        giorno. Non avevamo fondi - e continu-               personaggi sono in costante movimento                        stesso libro” e mi ci riconosco molto.                      un’altra lingua. Non posso scrivere in al-
       che chiedeva aiuto. Abbiamo lasciato             domestica in tutto il distretto di Shko-     iamo a non averne - ma dovevamo fare                 tra questi due estremi. Ma la mia vera                                                                                   tro modo perchè sono venuta via dall’Al-
       tutto sul tavolo e siamo corse al cancel-        der, eravamo contente perché avevamo         qualcosa.                                            ossessione è il gioco della Storia, cioè                     Come costruisce i suoi libri?                               bania nel ‘94 e ho una quotidianità fatta
                                                                                                     Crediamo di esser riuscite a fare qual-              come la storia influenzi, senza che noi ce                   Definirei i miei romanzi come un tappeto.                   di italiano, la lingua evolve e cresce con
                                                                                                     cosa in questi anni: prima di tutto ab-              ne rendiamo conto, il corso della nostra                     All’inizio vedi solo tanti colori come quelli               te. Non è un fatto di sapere o no una
                                                                                                     biamo convinto le donne a parlare e de-              vita, il nostro destino. E io racconto la                    dei fili. Poi pian piano i fili si riannodano,              lingua: l’albanese l’ho studiato a scuola
                                                                                                     nunciare, perché la violenza non deve                quotidianità, la vita di ogni giorno men-                    le storie che all’inizio sembrano fuori dal                 e l’ho parlato fino a 20 anni ma se non
                                                                                                     rimanere tra le mura di casa. Così è                 tre la Storia, che non abbiamo scelto, ri-                   tempo e dal mondo pian piano si ricom-                      lo usi più non può essere la tua lingua
                                                                                                     nato il servizio anti-violenza del “Centro           mane di sottofondo a muovere i grandi                        pongono e solo alla fine vedi l’intero dise-                letteraria. Io vivo in italiano e scrivo in
                                                                                                     Donna”, anche grazie al sostegno della               ingranaggi.                                                  gno. Scrivere è come una lenta tessitura.                   italiano, è semplice.
                                                                                                     “Casa della Donna” di Pisa, che continua
                                                                                                     ancora oggi, in modo volontario.
                                                                                                     In questi anni, non abbiamo lavora-
                                                                                                     to solo con le donne, ma anche con le
                                                                                                                                                                                                                                                              cce, dietro il
                                                                                                     istituzioni, combattendo contro le loro
                                                                                                                                                                                PRO  ME  SS   A   -   Una      fot o   con    due bambine dalle lunghe tre
                                                                                                                                                    IL TUO NOME É UNA                                                                           l’ha divisa da sua sorella
                                                                                                     barriere e mettendole di fronte alla re-
                                                                                                                                                                                    ta   a  Ab  iga   il della sua famiglia. La Storia
                                                                                                     sponsabilità che hanno.                        mare.   È que  llo  che    res                                                                   a dalla Germania nazista
                                                                                                                                                                                     l’ha  acc   olta        gen erosamente quand’era in fug
                                                                                                     Abbiamo alzato spesso la voce e insie-          Esther, e  l’Alb  ani a  che                                                                             a. Fugge da un
                                                                                                     me ad altre organizzazioni della società                                       prig  ione .  Mez       zo   sec   olo  dopo, a Tirana arriva Rebecc
                                                                                                                                                     è diventata poi la       sua                                                                                   do la storia
                                                                                                     civile albanese abbiamo influito sul mi-                                        for se   vuo   le      rico mp  orr e   il  suo album di famiglia ricostruen
                                                                                                                                                     matrimonio in crisi, ma
                                                                                                     glioramento del quadro giuridico, sul                                                       ha mai davvero raccontato.
                                                                                                     miglioramento dei servizi e, almeno,            che sua madre Esther non le
                                                                                                                                                                                                                                                                    Nel 1994
                                                                                                     sulla diminuzione del fenomeno della
                                                                                                                                                                                       a a   Va  lona        nel 197    2,  ha    studiato letteratura a Tirana.
                                                                                                     violenza, che purtroppo è ancora tanta.          AN ILD A IBR AH IMI - Nat                                                                   1997, in Italia. Il suo primo
                                                                                                                                                                                        sfe  ren  dos     i  prima in Svizzera e poi, dal
                                                                                                     E nonostante la fatica noi siamo ancora          ha lascia to   l’Alb ani a,  tra                                                                    scritto “L’amore e gli
                                                                                                                                                                                       una   spo  sa”        è  usc  ito nel 2008, nel 2009 ha poi                                                    Anilda Ibrahimi
                                                                                                     qui, ostinate e determinate.                     romanzo “Ro      sso   com   e                                                                             12 ha pubblicato
                                                                                                                                                                                       11   pre  mio     Par   alu p  del la    Fondazione Nuto Revelli). Nel 20
                                                                                                                                                      stracci del tempo”          (20                                                                                  ti pubblicati            IL tuo nome è una promessa
                                                                                                     * Centro Donna “Passi Leggeri”                                                        20  17   ,   “Il   tuo  nom   e  è    una promessa”. I suoi romanzi, tut                                     Einaudi | 2017
                                                                                                                                                       “Non c’è dolcezza” e, nel
                                                                                                                                                                                                      Paesi.
14
                                                                                                                                                       da Einaudi, sono tradotti in sei                                                                                                                                          15
Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus
Africa

                                                                                                                                                         Gender inequity index

                                                                                                                                                         NP      VALUE          NP      RANK

                                                                                                                                                       degli insegnanti, l’alfabetizzazione delle
                                                                                                                                                       donne, la loro partecipazione nella vita
                                                                                                                                                       pubblica e politica la sensibilizzazione sui
                                                                                                                                                       diritti delle donne e dei bambini all’inter-
                                                                                                                                                       no dei villaggi, nelle scuole e nelle univer-
                                                                                                                                                       sità e attraverso programmi settimanali
                                                                                                                                                       sulla radio locale. È degli ultimi anni però
                                                                                                                                                       un intervento legato in particolare alla
                                                                                                                                                       partecipazione diretta delle donne per far
                                                                                                                                                       emergere i diritti che vengono disattesi,
                                                                                                                                                       dall’accesso ai servizi alla proprietà ter-
                                                                                                                                                       riera. La violazione dei diritti di base è un
                                                                                                                                                       particolare genere di violenza che se ne
                                                                                                                                                       porta dietro molti altri, perché genera e
                                                                                                                                                       perpetua meccanismi di dipendenza del-

     angola
                                                                                                                                                       le donne e dei loro figli con le famiglie di
                                                                                                                                                       appartenenza o di quelle dei mariti, all’in-
                                                                                                                                                       terno delle quali rappresentano forza la-
                                                                                                                                                       voro senza alcun diritto. Eppure le donne,
                                                                                                                                                       come leggiamo dalle cronache nazionali,
                                                                                                                                                       sono sempre state in prima linea a partire
                                                                                                                                                       dal giorno dell’indipendenza. Nonostante
                                                                                                                                                       tutto: indici di violenza altissimi e scarsa
       dopo la guerra arrivano le contraddizioni sociali                                                                                               incisività delle donne al potere: “L’Ango-
                                                                                                                                                       la – ha dichiarato Suzana Sousa giovane
                                                                                                                                                       scrittrice e artista indipendente in un’in-
       Forte la inequità nella distribuzione di ricchezza tra campagna e città, tra uomini e donne                                                     tervista durante l’Expo di Milano - è una
                                                                                                                                                       società fortemente paternalista, dove
                                                                                                                                                       non vi è pluralismo politico. Si tratta di          Matrimonio                    salute       LAVoro
       “Al mio arrivo ho trovato una terra pro-        diseguaglianze e le discriminazioni nei          mente paradossale perché in Angola le          una società dominata dal silenzio e dalla
                                                                                                                                                                                                                                         riproduttiva
       strata dalla guerra. I tetti delle case erano
       ancora ricoperti di filo spinato e non si po-
                                                       confronti delle donne: vittime di violenze
                                                       domestiche, ignare dei propri diritti, poco
                                                                                                        donne rappresentano il 50% della popo-
                                                                                                        lazione e qui, come in quasi tutta l’Africa,
                                                                                                                                                       paura, e la posizione sociale delle donne
                                                                                                                                                       è una questione politica che condiziona             36%                                                          60%
       teva girare in auto se non con i finestrini
       chiusi. (…) Ora stiamo lavorando a riorga-
                                                       alfabetizzate e vittime di quello che de-
                                                       finiamo “land grabbing sociale e cultura-
                                                                                                        rappresentano il motore dell’economia
                                                                                                        familiare contadina: sono loro a manda-
                                                                                                                                                       profondamente la struttura familiare”.
                                                                                                                                                       Eppure le donne al potere non mancano:
                                                                                                                                                                                                           delle ragazze tra i 15 e 19
                                                                                                                                                                                                           anni è sposato                0,5%
                                                                                                                                                                                                                                         delle donne
                                                                                                                                                                                                                                                                        delle donne
                                                                                                                                                                                                                                                                        in età lavorativa
                                                                                                                                                                                                                                                                        ha un lavoro
       nizzare l’attività agricola” questo raccon-     le”: quello legato all’eredità della terra. Il   re avanti le coltivazioni, a occuparsi della   l’Angola è infatti tra i dieci Paesi africa-                                      muore durante il parto         (wikigender.org)
       tava la nostra cooperante Angela Bardelli       Codice Civile angolano garantisce, sulla         preparazione del cibo e dell’educazione,       ni con più donne ai posti di comando                violenza
       nel 2007 quando cominciò a lavorare per
       COSPE nella provincia di Namibe con un
                                                       carta, gli stessi diritti sulle proprietà ai
                                                       coniugi e ai/alle figli/e,
                                                                                                        anche alimentare, dei figli e di conse-        e di vertice e dove il 36,7 % dei posti in
                                                                                                                                                       Parlamento è occupato dalle donne, ma,              contro                        16%
                                                                                                                                                                                                                                         delle adolescenti              in politica
       programma agricolo e di riforestazione          in pratica, però, le figlie                                                                     evidentemente, non contano. Chi conta               le donne                      tra i 15 e 19 anni
       che sta ancora andando avanti in quella         non possono ereditare           “le donne sono sempre                                           invece è la figlia del presidente Isabel Dos                                      rimane incinta                 36%
       zona. Dopo dieci anni le cose sono cam-
       biate, ma l’Angola è un Paese che sconta
                                                       la terra o ne erediteran-
                                                       no una somma inferiore         state in prima linea dal
                                                                                                                                                       Santos, tra le prime otto donne più ric-
                                                                                                                                                       che del mondo e controversa icona fem-
                                                                                                                                                                                                           78%
                                                                                                                                                                                                           delle donne ha subito         istruzione
                                                                                                                                                                                                                                                                        dei seggi in Parlamento
                                                                                                                                                                                                                                                                        è assegnato a donne
       ancora, e sconterà a lungo, un passato di       rispetto ai figli. Le figlie                                                                    minista nazionale. Ma questa è un’altra             una qualche forma
                                                                                     giorno dell’indipendenza”
       conflitti (la guerra civile è durata quasi 30
       anni: 1975-2002 ndr) che ha lasciato di-
                                                       che non ricevono la ter-
                                                       ra attraverso l’eredità,
                                                                                                                                                       storia.                                             di violenza dopo l’età
                                                                                                                                                                                                           di 15 anni                    72%
                                                                                                                                                                                                                                         delle donne in età adulta
       soccupazione, povertà e mine sparse sul         o le mogli che non la                                                                           Approfondisci le informazioni sul nostro
                                                                                                                                                                                                                                         è analfabeta
       suo vasto territorio. Pur essendo un Pa-        ricevono alla morte del marito, hanno il         guenza della loro salute e sono loro ad        sito www.cospe.org e sostieni e i nostri
       ese molto ricco, soprattutto di petrolio e      diritto di contestare la decisione, ma que-      essere ancora le custodi dei saperi tradi-     progetti in Angola.
       diamanti, gran parte della popolazione,         sto risulta difficile per vari fattori: molte    zionali e a trasmetterli.
       circa il 60%, vive ancora sotto la soglia di    donne non sono consapevoli dei loro              Per questo, dopo aver lavorato prima per
       povertà, l’aspettativa di vita è di 42 anni,    diritti a proposito delle proprietà fami-        il reinserimento lavorativo dei rifugiati
       la mortalità infantile del 15% e l’indice di    liari, non conoscono il sistema giuridico        angolani rientrati dopo il primo trattato di       contesto legale
       sviluppo umano lo lascia al 148esimo po-        e quindi non hanno nessuna nozione su            pace (1992), poi con i contadini delle zone                                                                              ¤ Le disposizioni di successione del Codice Civile dell’Angola
                                                                                                                                                           ¤ L’età legale del matrimonio a 16 anni per entrambi i sessi,
       sto. Le contraddizioni esplodono se con-        come poter procedere per effettuare una          rurali per garantire la sovranità alimenta-                                                                                conferiscono proprietà ai coniugi e ai/alle figli/e allo stesso
                                                                                                                                                             tuttavia la legge consente alle ragazze di sposarsi ad una
       frontiamo poi la situazione della capitale,     richiesta, spesso non hanno le risorse fi-       re e favorire attività agricole alternative                                                                                modo. In pratica, però, le figlie non possono ereditare la
                                                                                                                                                             età minore in circostanze particolari
       Luanda, la città più cara del mondo, e le       nanziarie per fare ricorso e, infine, risul-     alla deforestazione, abbiamo iniziato a la-                                                                                terra o ne erediteranno una somma inferiore rispetto ai figli
       zone rurali dove le persone vivono ancora       ta decisamente improbabile ottenere un           vorare molto presto anche con le persone           ¤ L’aborto è illegale, eccetto per salvare la vita della donna
       con meno di 2 dollari al giorno. Allonta-       esito positivo in conseguenza al ricorso         più vulnerabili nelle comunità rurali (don-          incinta, anche nei casi di stupro o di incesto
       nandosi dalla città aumentano anche le          presentato. Questa situazione è doppia-          ne e bambini), attraverso la formazione

16                                                                                                                                                                                                                                                                                                   17
Controcorrente storie di donne che lottano - BABEL COSPE NEWS - SPECIALE - COSPE Onlus
ANGOLA/ TESTIMONIANZA

       Jam session: quando una marmellata cambia la vita
       Di Maria Vittoria Moretti*

       All’interno delle comunità rurali angola-       l’acqua scarseggia e il lavoro nei campi è    marmellata vengono venduti ai mercati
       ne, la donna svolge il ruolo di genitrice e     poco, viene battuto a mano il mais sgra-      locali ed una delle donne ha anche spe-
       di lavoratrice, senza però prendere parte       nellato ed essiccato, fino a renderlo fine    rimentato la vendita a cucchiaio, accom-
       attivamente alla vita decisionale della         come una farina di grano. Con questa          pagnata da un’altra che vende pane. Le
       comunità. Quando il soba (capo villaggio)       farina si ottiene il funji la base di qual-   confetture hanno riscosso un buon suc-
       annuncia una riunione, tutti i membri           siasi pasto angolano, sostanzioso ed          cesso ed ogni bambino, ragazzo e adul-
       della comunità si riuniscono in cerchio         economico. Oltre alla vendita della farina    to della comunità, seguendo il profumo
       sotto il tetto di paglia del dgango, luogo      le donne producono una bevanda ener-          della frutta dolce, non perde occasione
       adibito al consiglio degli anziani e alle       getica a base di radici locali che vendono    di passare a prenderne una cucchiaiata
       riunioni pubbliche. Anche le donne pren-        in bottiglie di plastica lungo la strada ad   quando le signore sono in fase di prepa-
       dono parte alle riunioni, raggruppandosi        un prezzo molto basso. Questi piccoli         razione. Grazie alle confetture di frutta le
       sullo sfondo della scena, spesso rima-          introiti dovrebbero aiutare le famiglie       donne riescono a mettere da parte una

                                                                                                                                                    Femminismi vecchi e nuovi
       nendo al di fuori del dgango nonostan-          ad acquistare medicine per i figli e altri    buona somma per coprire alcune delle
       te il pesante sole. Non prendono mai la         generi alimentari come olio di palma, sa-     necessità più impellenti. Da poco inol-
       parola se non direttamente interpellate;        pone e pesce secco. Nonostante il duro        tre le donne hanno stipulato un accordo
       tutt’altro paio di maniche durante gli          lavoro che la donna svolge, alla fine il      con un panificio della vicina città di Waku
       incontri tra sole donne. La donna an-           reddito generato rimane misero e spes-        Kungo, per vendere i barattoli di con-
       golana appartenente ad una comunità             so insufficiente ai suoi stessi fabbisogni    fetture, presentati con un’etichetta che
       rurale partorisce numerosi figli, dai sei ai    e a quelli dei suoi figli. Camminando per     riporta il nome della loro associazione.       La storia di COSPE corre parallela alla storia del femminismo
       quattordici, nella speranza che qualcuno        i sentieri delle comunità si incontrano       Inoltre hanno già iniziato a ripiantare al-
       di questi sia abbastanza forte per com-         molti alberi di mango, guaiaba, papaya,       beri di Lohengo ed altre piante da frutto      italiano e dei femminismi internazionali. Attraverso ricordi di
       battere la lotta per la vita. Nonostante        Lohengo (una specie da frutto autoctona       che, oltre a produrre frutta, rappresen-
       il pancione, un figlio piccolo legato sul-      della foresta della regione di Miombo),       tano una risorsa naturale ed ambientale        donne che tanto hanno dato alla nostra associazione come
       la schiena ed un altro al seno, la donna        oltre a piante di maracuja e ananas. Da       indispensabile e preziosa per l’ecosiste-
       continua a svolgere i suoi compiti gior-        qui è nata l’idea di trasformare la frutta    ma del Miombo, messo a rischio dall’alto       Luciana Sassatelli e Maria Teresa Battaglino e i racconti di
       nalieri. Inizia preparando il matabixo (la      in confettura con le donne delle due co-      tasso di deforestazione. Qualche volta,
       colazione) per la famiglia, quinidi si carica   munità, situate nella provincia del Cuan-     l’emancipazione delle donne può anche          esperienze attuali, questo inserto prova a raccontare una
       in testa una zappa e una pala e si avvia
       con i figli piccoli verso la lavra (il campo
                                                       za Sul e inserite nel progetto “Pipdfea”
                                                       (progetto per la protezione delle foreste
                                                                                                     passare da una semplice marmellata!
                                                                                                                                                    storia tutta al femminile.
       coltivato). Nella stagione secca, quando        costiere angolane). Oggi i barattoli di       *stagista COSPE

18                                                                                                                                                                                                                    19
FEMMINISMI

                                                                                                                                                      Le battaglie
                                                                                                                                                      di Maria Teresa
                                                                                                                                                      Di Debora Angeli - amica e collaboratrice di Maria Teresa

                                                                                                                                                      Ci piace in questa rivista ricordare oltre a Luciana Sassatelli an-
                                                                                                                                                      che Maria Teresa Battaglino, socia e collaboratrice di COSPE per
                                                                                                                                                      molti anni fino alla sua morte improvvisa nel 2011.
                                                                                                                                                      Maria Teresa aveva incrociato Luciana Sassatelli nei primi anni
                                                                                                                                                      90 quando si era trasferita in Toscana da Torino ed erano di-
                                                                                                                                                      ventate amiche condividendo una filosofia e pratica femminista

       COSPE: la nostra storia è (nata) femmina                                                                                                       e da questa amicizia e collaborazione sono nati tanti percorsi e
                                                                                                                                                      progettazioni sui diritti delle donne che hanno segnato la sto-
                                                                                                                                                      ria della nostra organizzazione. Maria Teresa amava gli sguardi
                                                                                                                                                      che rovesciano i punti di vista, che ti costringono a metterti in
       — Da sempre i diritti delle donne sono il lungo filo che tiene insieme tutto                                                                   discussione, a ripensarti e ripensarci. E gli sguardi che proven-     dei tanti patriarcati e delle tante e sempre più complesse asim-
                                                                                                                                                      gono dal sud del mondo lei li assumeva tutti: crudi, arrabbiati,      metrie anche tra donne. Dove è finita la nostra emancipazione
       Di Debora Angeli - debora.angeli@cospe.org
                                                                                                                                                      taglienti, non importava. Maria Teresa era una femminista che         occidentale? Forse nelle mani delle tante colf, badanti, babysit-
                                                                                                                                                      aveva come pratica politica l’assumere a tutti i costi il punto di    ter straniere, migranti appunto? Se lo domandava Maria Teresa
       Riassumere la storia di un’attività o di un’organizzazione, è un        glia per vedersi riconosciute delle terre dove poter costruire delle   vista delle donne più invisibili, più vulnerabili, con meno diritti   e nel porsi la domanda praticava e agiva quella contraddizione.
       po’ come comporre un mosaico i cui pezzi sono fatti anche di            “Case delle donne”. Cambiano i contenuti, le modalità di ge-           senza però mai cadere nella trappola dell’assistenzialismo o del      Fu lei a portare avanti per COSPE quel grande lavoro sul territorio
       storie di vita, parti di biografie, immagini e ricordi che da lontano   stione ma rimane lo stesso grande bisogno: entrare nello spazio        razzismo quello più subdolo. Ogni donna è portatrice di saperi,       toscano e emiliano romagnolo per promuovere un associazio-
       ritornano. Per COSPE, lavorare sui diritti e l’empowerment delle        pubblico e assumere visibilità, incidere sulle politiche pubbliche,    visioni, pratiche.                                                    nismo di donne migranti e native che mettesse insieme diritti,
       donne è stato possibile grazie alla sua permeabilità e capacità         incontrarsi con altre per modificare la propria condizione e quella    Assumere quel punto di vista in un’ottica di empowerment si-          reddito, rete sociale mostrando che il nord e sud del mondo
       di ospitare nel tempo donne collegate ai movimenti femministi           di altre. Ma i confini del mondo si perdono nei volti e corpi di       gnificava per lei rimettere al centro della discussione le asim-      sono intrecciati in una relazione complessa e tortuosa e tutti ne
       con il desiderio di guardare altri contesti per allargare visioni e     tante donne che dai tanti sud del mondo sono migrate anche             metrie tra donne e uomini e tra donne e donne. Lavorare con le        facciamo parte, individualmente e collettivamente.
       pratiche. È stato un lungo e non ancora terminato lavoro inter-         verso il nostro Paese. Lavorano nelle nostre case, si prendono cura    donne migranti piuttosto che con le donne albanesi in Albania o       In un intervento sulla nascita dei primi centri interculturali delle
       no che ha assunto e continua ad assumere l’analisi femminista           dei nostri figli, dei nostri anziani. Oppure fanno lavori dimenti-     algerine in Algeria era come toccare il nodo vivo dell’ingiustizia    donne di cui fu protagonista a Torino disse: “Volevamo un centro
       dell’ineguaglianza tra nord e sud del mondo e tra uomini e donne        cati, non più desiderati. Spesso senza diritti e sfruttate. Quando                                                                           interculturale che fosse gestito dalle donne straniere e gesti-
       come collegate e interdipendenti e nel fare questo non considera        COSPE cominciò, quasi pioniere quel lavoro di mediazione inter-                                                                              to dal lavoro e dalle competenze delle donne straniere, perché
       il femminismo occidentale come unica possibilità e modalità di          culturale negli anni ’80, non si pose subito il problema che nelle                                                                           l’immigrazione odierna - frutto di alcuni processi economici e
       risposta ai tanti patriarcati. Non esiste quindi un solo femmini-       migrazioni ci sono uomini e donne, percorsi e vissuti differenti,                                                                            della cosiddetta globalizzazione - è un’immigrazione fatta di
       smo, esistono tanti femminismi e soprattutto esistono le donne          migrazioni anche di patriarcati e nuove asimmetrie.                                                                                          donne con alto livello di scolarità, con delle grosse competenze
       con i loro desideri, visioni, pratiche differenti che possono conta-    Fu di nuovo il movimento delle donne, soprattutto alcune sue                                                                                 che, qui, sono ricondotte tutte agli unici livelli della collabora-
       minare e contaminarsi per co-costruire società più eque e rispet-       espressioni più innovative e dirompenti in Italia a far emergere                                                                             trice domestica o della lavoratrice sessuale”.
       tose delle differenze. Parte dunque da qui, da questo assunto,          la contraddizione delle migrazioni al femminile e come queste
       quel lungo lavoro di COSPE a favore delle organizzazioni di donne       impattavano anche sui movimenti delle donne e sulle politiche
       in tanti luoghi del mondo. La presidente e co-fondatrice di COSPE,      pubbliche di welfare in Italia. La creazione del primo centro in-                                                                                      “Ogni donna è portatrice
       Luciana Sassatelli, si impegnò per anni in questa battaglia. Forse      terculturale delle donne a Torino, “l’Alma Mater”, affascinò COSPE
       la sua battaglia più lunga e difficile fu dedicata alla sponda sud      e si crearono i primi collegamenti che portarono poi ad un lavoro                                                                                     di saperi, visioni, pratiche”
       del Mediterraneo, spazio geografico contenitore di tante contrad-       importante per il COSPE in Italia, in Toscana e Emilia Romagna in
       dizioni e conflitti di cui anche noi siamo parte integrante.            particolare. Fu in particolare Maria Teresa Battaglino, storica fem-
       È nel Mediterraneo che si sono giocate e si giocano molte partite       minista di Torino da poco stabilitasi a Siena, a promuovere con                                                                              Economia della vita, diritti e qualità della vita, intraprendere
       difficili e come sempre la questione dei diritti delle donne di-        COSPE un associazionismo di donne migranti che mettesse insie-                                                                               sociale ed economico che scardina poteri e assetti, spazio pub-
       venta questione dimenticata o strumentale a seconda dei diversi         me diritti, intraprendere economico, rete sociale mostrando che il                                                                           blico di azione di sviluppo locale. Tutte questioni intrecciate che
       interessi. Ed è proprio in tanti Paesi del Mediterraneo che COSPE       nord e sud del mondo sono intrecciati in una relazione complessa                                                                             per molti anni Maria Teresa ha cercato di fare stare insieme con-
       ha sostenuto il processo di creazione di “Case delle donne” in-         e tortuosa al di là di confini geografici oggi sempre più labili.                                                                            taminando molte progettazioni di COSPE.
       tese come spazio pubblico di donne per una democratizzazione            Alcune di queste realtà associative interculturali delle donne                                                                               Ha lavorato per noi in Italia, Albania, Algeria, fino all’ultimo
       sostanziale della società, dove rifugiarsi e insieme ripartire per      sono vive ancora oggi (Afghanistan, Algeria, Albania, Senegal,                                                                               contributo in Senegal. Ha scritto molto Maria Teresa e oggi tutta
       azioni di trasformazione sociale, culturale, economica in un’ottica     Swaziland, Tunisia) e sono cresciute, altre si sono perse, altre                                                                             la sua documentazione, comprendendo anche la documenta-
       di genere. Algeri, Cairo, Gaza, Jendouba, Scutari.                      sono nate nei territori dove lavoriamo. Lavorare a fianco delle                                                                              zione prodotta per COSPE, è stata ordinata, sistematizzata e con-
       Ma il bisogno di spazi pubblici è riconosciuto come bisogno stra-       donne, delle loro organizzazioni, contro i fondamentalismi, con-                                                                             segnata, per volere della sua famiglia, all’Archivio delle Donne
       tegico delle donne al di là dei confini geografici: in Swaziland        tro i liberismi, contro un’idea oscura di società è diventato per                                                                            del Piemonte (www.archiviodonnepiemonte.it).
       gruppi di donne in aree rurali hanno portato avanti una batta-          COSPE un impegno stabile.

20                                                                                                                                                                                                                                                                                                 21
Puoi anche leggere