ECOBIMBO MUTAZIONE - Pambianco News
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MAGAZINE NUMERI, FATTI E PROTAGONISTI DELLA MODA E DEL LUSSO Anno XI - N°9 25 giugno 2015 - 5 euro VERY IMPORTANT CHILD Celebri già nella culla MUTAZIONE ECOBIMBO RITORNO A MOsCA Poste Italiane - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi In Russia ancora un’occasione IL CALCIO fIRMATO CARPI Il distretto finisce in serie A covEr by oLEG DoU
EDITORIALE PartnershiP Pambianco - ey una sinergia Per il sistema di David Pambianco P ambianco che continua ad essere Pambianco, ma attraverso un network più esteso e globale. EY (Ernst & Young) capace di essere EY anche nel ramificato e delicato universo della media impresa della moda italiana. È questa la logica che sta alla base della partnership che Pambianco Strategie di Impresa ha varato con il gruppo internazionale della consulenza EY, e che è divenuto operativo da quest’anno. L’obiettivo è quello di essere per le aziende del settore un partner unico, globale, ma anche specializzato. L’accordo tra Pambianco Strategie di Impresa ed EY, interessa sia le grandi aziende che le Pmi. Queste, dal canto loro, sono sempre più consapevoli della necessità di un sostegno strategico per affrontare gli scenari complessi che vanno delineandosi. A cominciare dal tema dell’apertura dei capitali a soci esterni, in primis ai fondi di pri- vate equity e a partner in grado di facilitare il passaggio generazionale, o il passaggio di scala dimensionale. Anche in previsione di un approdo in Borsa. Questo ragionamento vale per le aziende della moda e del lusso, ma anche per quelle del design, mediamente di dimensioni inferiori e dove le potenzialità appaiono massi- mamente inespresse. Insomma, Pambianco ed EY lavoreranno insieme a fianco di quelle realtà locali in cui si nascondono i tesori del made in Italy, supportandole anche nel loro percorso di internazionalizzazione attraverso studi di fattibilità, ricerche di partner distributivi, creazioni di strutture commerciali di respiro internazionale, per consentire a questi tesori di diventare visibili a livello globale. Questa ci è sembrata la risposta migliore per un mondo che è oramai globale. 4 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
sOMMARIO BAMBINI sOsTENIBILI 26 DOssIER IL GREEN PIACE LOW COsT la sostenibilità comincia a essere un fattore strategico e commerciale per le aziende della moda bimbo. ma l’approccio green si ferma ai prodotti dei segmenti più bassi del mercato, dove si afferma nelle grandi catene. le griffe, invece, snobbano il prodotto eco. VERY IMPORTANT CHILDREN nascono già celebri. merito (o colpa) di genitori egocentrici e dello strapotere dei social media. 34 51 EVENTI sCENARI 46 L’ExPO DEI BAMBINI RITORNO A MOsCA l’esposizione propone una serie di fENOMENI si comincia a parlare di ripresa. iniziative per piccoli. un’ opportunità Per le aziende che hanno tenuto le sfruttata a metà dalle aziende. posizioni, è tempo di occasioni. 8 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
sOMMARIO ABBIAMO PARLATO DI... 10 news dall’italia e dal mondo 25 dossier Bambini sostenibili 26 Il green piace low cost 31 Griffe allergiche all’eco 34 eventi Giorgio armani p. 10 alberto Dalena p. 12 alessandro varisco p. 14 La Milano dei bambini 46 fenomeni Very important children 51 scenari michael Kors p. 20 amancio ortega p. 20 Johann rupert p. 23 Ritorno a Mosca 56 scenari Il calcio è firmato Carpi In copertina: oleg dou monkey form “cubs” series, 2009 62 giri di Poltrone c-prints face mounted with acrylic courtesy of galeria senda, 64 oPenings barcelona. 70 news design questione di numeri 123 LA METà WEB DEL LussO 456 il mondo digitale arriverà a influenzare il 789 50% dei ricavi luxury entro i prossimi 5 anni. a pagina 68 ...ogni giorno sul web sCARICA LA APP uLTIME fRONTIERE DEL RETAIL REPORTAGE fIRENZE DI PAMBIANCONEWs i brand dell’arredo tra spot a episodi le novità e la voce dei protagonisti e store esperienziali o condivisi. che hanno animato Pitti uomo. 25 giugno 2015 pambianco maGaZinE 9
ITALIA Armani, nel 2014 Stefanel riduce le perdite boom di ricavi (+16%) Stefanel ha archiviato il primo trimestre 2015 con ricavi netti consolidati sostanzialmente stabili, per 44,1 milioni di euro (-0,1%) e una perdita di 4,4 milioni di euro, leggermente ridotta rispetto ai 4,6 milioni del primo quarter 2014. Zuiki supera i 70 mln e apre a Milano Ha aperto a Milano il nuovo store Zuiki, realtà commerciale del gruppo Ennepi da 70 milioni di euro di fatturato nel 2014. Il flagship di 500 mq, il primo nel centro della città, si trova in Corso Buenos Aires ed è stato inaugurato con un evento con la partecipazione dei fratelli Nunziata, fondatori del brand campano. giorgio armani Trimestre in calo per A nno in corsa per il gruppo Armani che, per il 2014, ha annunciato ricavi Ratti (-10,4%) consolidati che superano i 2,5 miliar- di di euro, in aumento del 16% rispetto al Marangoni sfida Primi tre mesi 2015 in calo per la 2013. Anche l’ebitda ha registrato una cre- Polimoda a Firenze comasca Ratti. Il gruppo ha chiuso il trimestre con ricavi pari a 20,6 milioni scita del 5,7% anno su anno a 507 milioni di euro (-10,4%). Il calo è dovuto di euro, pari al 20% dei ricavi. Resta impor- Una nuova scuola nel cuore di principalmente alla forte flessione tante la liquidità di cassa che, al 31 dicembre Firenze. L’Istituto Marangoni ha già dell’area Distribuzione (la nuova 2014, ha superato i 500 milioni di euro. Si siglato il contratto di locazione con la sezione nella quale confluiscono le tratta di una delle crescite più rilevanti regi- proprietà di un immobile nel centro attività retail inclusa la distribuzione di strate nello scorso anno da un marchio del storico del capoluogo fiorentino, con tessuti e accessori) che ha dovuto far lusso: come risulta dallo studio Pambianco, l’obiettivo di dare il via ai nuovi corsi fronte a un arresto delle vendite. in Italia, nel 2014, tra i principali gruppi per a partire da ottobre 2016. dimensione, Armani è stato l’unico, insieme Da quel momento, però, Firenze a Valentino, a chiudere con un aumento avrà due prestigiose scuole di moda: superiore al 15 per cento. E anche rispet- l’Istituto Marangoni andrà infatti to ai maggior gruppi esteri, ‘perde’ il con- in concorrenza diretta con un’altra fronto soltanto contro Hennes & Mauritz scuola, il Polimoda. (+17,8%). “La crescita – si legge in una nota diffu- sa dalla società – ha riguardato in maniera organica a livello di ricavi e margini tutti i brand e i canali distributivi del gruppo, in particolare Armani/Casa (+20%) e Armani Vicini, ricavi 2014 Privé (+30%). A livello geografico, la crescita a 156 mln (+36%) è risultata molto soddisfacente in tutti i mer- cati, in particolare in Asia e Middle East”. Il Vicini, la società cui fa capo il brand di fatturato indotto, incluse le licenze, è risulta- calzature Giuseppe Zanotti design, ha to pari a 3,7 miliardi. archiviato il 2014 a 156 milioni di euro “Questi risultati sono frutto di un’attenta di ricavi, in crescita del 36% rispetto politica di diversificazione dei marchi e sono al 2013. I buoni risultati arrivano stati raggiunti grazie a una strategia indu- soprattutto grazie alla progressione striale chiara ed equilibrata”. della collezione maschile. 10 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
ITALIA Con Fendi anche il bimbo ha le sue precollezioni Ormai consuete nella moda maschi- collezione Resort legata al mondo del le e femminile da adulto, le precolle- bambino per allinearsi con le collezioni zioni arrivano anche nel mondo del donna e rispondere alle esigenze dei childrenswear. Pioniera è Fendi che ha clienti di tutto il mondo, anticipando le presentato la prima collezione Resort consegne nelle boutique e proponendo Fendi Kids per il 2016. La linea (per sempre delle novità”. bimbo, bimba e neonato) oltre a essere La collezione, che sarà presente nei la prima precollezione in taglie mini negozi il prossimo novembre, è carat- della griffe romana, è anche la prima in terizzata da capi funzionali che reinter- assoluto ad essere lanciata nel panorama pretano ironicamente gli stilemi cari dell’abbigliamento bambino. all’universo Fendi. “Fendi – hanno fatto sapere dall’azien- Fendi Kids è frutto di una joint venture da – ha deciso di presentare la prima siglata con Simonetta. Gimel chiude il 2014 Coveri con L’export moda corre, per Ice +6% nel 2015-2017 in aumento del 5% Amistad per Le vendite all’estero del il kidswear manifatturiero italiano cresceranno del 5,8% annuo nel triennio 2015- 2017. È questa la fotografia scattata Enrico Coveri ha firmato da ICe-Prometeia. con Amistad, azienda italiana operativa nel settore dell’abbigliamento bambino, Federmoda, crescono le homewear e beachwear, un vendite del settore accordo di licenza per la Secondo Federmoda, le vendite produzione e la distribuzione dei prodotti del settore fashion nei delle linee Enrico Coveri primi quattro mesi del 2015 relativo Bambino in Italia, Spagna e ai pagamenti effettuati con carta di Portogallo. credito è cresciuto del 4,8 per cento. L’accordo, della durata di quattro anni, ha l’obiettivo di rilanciare il brand con la Assocalzaturifici, nel Q1 male alberto dalena produzione della collezione la Russia (-50%) Infant (da 0 a 48 mesi) e Primo trimestre di difficoltà per il Gimel, azienda childrenswear produzione, ebitda pari a circa Junior (da 5 a 14 anni) sia calzaturiero italiano: secondo i dati che da quarant’anni realizza e il 16%, ebit che sfiora il 13% per il bambino che per la Assocalzaturifici la produzione è in distribuisce in licenza le collezio- e utile netto vicino all’8,5 per bambina. calo del 3,5% in quantità, a causa ni bambino per alcuni marchi cento. La posizione finanziaria del crollo in Russia (-50 per cento). d’abbigliamento tra cui Alviero netta, già positiva a fine 2013, Martini 1A Classe Junior, risulta ulteriormente migliorata Tagliatore Jr e Gaëlle Paris, nel e l’incidenza del capitale inve- A Shanghai, Chic integra corso del 2014 ha incrementato stito netto sul valore della pro- theMicam del 5% il valore della produzio- duzione ha registrato un valore TheMicam porterà i propri associati ne rispetto al 2013. pari a 43,5%”. Alberto Dalena, in Cina, ma senza utilizzare il proprio “I principali indicatori econo- AD di Gimel, ha commenta- marchio. Assocalzaturifici continuerà mico-finanziari – si legge nel to: “Con il 2014 chiudiamo un a promuovere l’iniziativa, che però comunicato – risaltano la capa- triennio positivo. Forti di ciò, è sarà gestita solo da Chic. cità che l’azienda ha avuto di possibile pianificare nuove stra- sostenere la crescita privilegiando tegie per creare delle aggregazio- la redditività e il contenimen- ni con altri operatori del settore to del debito: valore aggiunto per aumentare la competitività superiore al 28% del valore della in Italia e all’estero”. francesco martini coveri 12 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
ITALIA Della Valle socio del Valleverde salva grazie network sul turismo alla Silver 1 di Ravenna Dopo essere rimasta deserta per sei Un network che mette insieme volte, l’asta di Valleverde è andata a diversi player e dedicato alle diverse buon fine. sfaccettature del turismo. Con Ad aggiudicarsi lo storico calzaturificio questo obiettivo le famiglie Della di Coriano (Rimini) è stata la Silver 1 Valle, De Laurentis, d’Amico, Abete, srl, con sede a Lugo, a Ravenna, per Costa hanno dato vita al gruppo un valore di 9 milioni di euro. Ien, acronimo che sta per Italian Entertainment Network. La holding, come spiega La Repubblica, aggrega marchi che continuano a operare in piena autonomia. Si tratta dei grandi eventi marchiati Filmaster alle iniziative museali di Civita, ma anche di Cinecittà, con Cinedistrict, fino all’edutainment, formula che lega Furla, 2014 a +15% e apprendimento e intrattenimento. Il gruppo conta su un giro d’affari di 140 nuovi store in Russia milioni di euro con 820 dipendenti. Golden Goose passa Nel capitale è entrato anche il Fondo nelle mani di Ergon Furla rafforza la sua presenza in Russia con un Italiano di Investimento, braccio Golden Goose verso Ergon Capital. piano ad ampio respiro che va dal retail al prodot- operativo della Cassa Depositi e L’attuale proprietario, il fondo italiano to. Il marchio di pelletteria, che conta su un net- Prestiti che ha portato in dote 10 di private equity Dgpa, venderà la work di 13 negozi monomarca nell’ex Paese degli milioni di euro di capitale fresco, sua quota di maggioranza del brand zar, ha inaugurato un nuovo flagship store a San destinato al potenziamento delle di calzature (pari al 75% del capitale) Pietroburgo all’interno del Galereya mall e un altro attività della holding. Obiettivo del alla società di investimento. In base a Mosca negli spazi dell’Atrium mall. Ma non è l’u- gruppo è arrivare a 200 milioni di euro alle indiscrezioni apparse su Wwd, nica novità sul fronte distributivo. Per il 2015, infat- di turnover. Zignano Holding co-investirà con ti, è previsto il restyling di tutte le boutique presenti Ergon tramite l’acquisto di una quota nel Paese ed è allo studio l’ampliamento della rete di minoranza del marchio. distributiva con nuovi opening per il 2016. Il brand, inoltre, ha comunicato i dati relativi al 2014: la crescita del fatturato è stata del 15% (che Zanella agli americani di diventa +18% a cambi costanti) a quota 262 milio- ni di euro, ovvero il 74% in più rispetto a quattro Tengram per 10 mln anni fa. Motore dello sviluppo sono stati i mercati La Zanella Confezioni, in concordato internazionali, arrivati all’80% sul fatturato com- preventivo dal 2012, vende al gruppo plessivo. statunitense Tengram. L’azienda di Caldogno, in crisi da diversi anni, finisce così nelle mani degli americani Alessandro Varisco: “Ecco per un prezzo che si aggira attorno ai10 milioni di euro. l’effetto Scott per Moschino” “Nell’ultimo anno c’è stato un incremento del circa 200 nuovi top client, retailer prestigiosi A Gilmar il 30% di N21 20%, per quanto riguarda la prima linea, +40% come Opening Ceremony, Colette, 10 Corso Gilmar è entrato con una quota del 30% per l’abbigliamento e +80% per gli accesso- Como”. A questi si aggiunge il progetto di nel capitale di N°21. Secondo l’accordo, ri”. Alessandro Varisco, CEO di Moschino dal ampliare la rete retail diretta. Vincente anche il numero uno del marchio Alessandro 2009, dichiara a Pambianco Magazine i risul- la vendita online di alcuni prodotti immedia- Dell’Acqua resta socio di maggioranza con tati molto positivi a seguito della nomina del tamente dopo la presentazione in passerella, “le il 70% mentre la carica di presidente della fashion designer Jeremy Scott a direttore artisti- stime crescono double digit ogni stagione”. È 2112 sarà ricoperta da Paolo Gerani, AD co del brand avvenuta nell’autunno 2013 (anno stato inoltre deciso di rinominare la linea Cheap del gruppo Gilmar. La posizione di AD sarà in cui la maison ha fatturato 42 milioni di & Chic con la nuova label Boutique Moschino. ricoperta, invece, da Roberto Ortello. euro). Già dopo la stagione p/e 2015, la prima Dopo due stagioni a Londra il menswear sfilerà Il brand N°21 prevede un fatturato totale supervisionata da Scott, “la linea ha acquisito come guest designer durante Pitti Uomo. pari a 24 milioni di euro per il 2015 (+55%). 14 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
ITALIA Gorjuss bimbo in licenza a Preca Brummel Preca Brummel, azienda italiana leader occuperà dello styling, della produzio- dell’abbigliamento bambino che possie- ne e della distribuzione delle collezioni de i marchi Brums, Bimbus, Mek e ha del brand. In occasione di Pitti Bimbo, in licenza Mcs, ha annunciato l’amplia- Preca Brummel presenterà la collezio- mento del proprio ventaglio con l’ac- ne primavera estate 2016 di Gorjuss, la quisizione in licenza di Gorjuss, mar- prima realizzata in licenza: le proposte chio di proprietà dell’inglese Santoro sono tutte rivolte al pubblico femminile, London. Gorjuss è presente sul mercato focalizzate sulla linea neonata (da 1 a da cinque anni con proposte stationery e 18 mesi) e su quella mini (dai 2 ai 16 accessori: la licenza con Preca Brummel anni). La linea si articola in una parte segna il suo debutto nell’abbigliamento premium, caratterizzata da uno stile bon bambino. Il gruppo, da ora in poi, si ton, e in una sporty. LineApiù portA ArmAni A Firenze Original Crescita a doppia cifra per Teddy per i suoi 40 Anni Marines cala del Nel 2014, i ricavi del gruppo della moda Teddy hanno fatto registrare Lineapiù spegne le sue prime 40 candeline e festeggia quattro decadi che hanno fatto la storia della moda italiana e internazio- 2,5% nel 2014 una crescita del 10-12% rispetto nale visti gli stretti legami tra l’azienda di Campi Bisenzio (Firenze) ai 506 milioni di euro con cui aveva specializzata in filati haut de gamme per maglieria e le maison archiviato il 2013. del lusso. Così saranno proprio alcune di queste realtà le prota- goniste degli eventi celebrativi dell’anniversario in programma in occasione di Pitti Immagine Filati di luglio. Durante i giorni della Morellato, ricavi a 159 kermesse fiorentina (dal 1 al 3 luglio) saranno ospitati all’interno milioni. Salamon nel board dell’Archivio storico di Lineapiù Italia sei capi delle collezioni Gior- Il gruppo italiano di gioielleria gio Armani. “Con ogni probabilità sarà presente anche un’altra Morellato ha chiuso il 2014 con importante maison di moda, questa volta francese che porterà in ricavi a 159 milioni di euro (-2%) e dote una decina di capi iconici realizzati con i nostri fili. Sarebbe un ebitda a 17,6 milioni (+29%). Nel un bel modo per presentare e raccontare due diverse scuole di board del marchio è entrata Marina pensiero e stile”, ha raccontato Alessandro Bastagli, presidente Salamon, presidente di Altana. di Lineapiù Italia. Accanto all’esposizione, la storica filatura, che dal punto di vista dei numeri punta a consolidare nel 2015 il ri- sultato più che positivo del 2014, chiusosi a quota 42 milioni di euro, celebrerà la sua storia anche con un evento in programma Il Gruppo Tessile Monti il prossimo primo luglio a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cin- Original Marines chiude il torna all’utile quecento, alla presenza di circa 350 ospiti e con un libro nel 2014 con ricavi pari a 221,5 Il 2014 si è chiuso con un bilancio quale “sono raccolti 40 anni di emozioni attraverso le immagini di milioni di euro, in flessione positivo per il Gruppo Tessile Monti, altrettanti fili che hanno fatto la storia dell’azienda”. Il volume sarà del 2,5% rispetto all’anno con ricavi consolidati a cambi realizzato in edizione limitata in 1.500 esemplari. precedente, ma riportando correnti pari a circa 104 milioni di una crescita del 12% dei capi euro, e il ritorno all’utile. venduti. Il brand campano specializzato nel childrenswear, nel periodo, ha visto calare Ricavi a 104 milioni per anche l’ultile netto (-23%) a Canepa 9,5 milioni di euro e l’ebitda Il Gruppo Canepa, specializzato nella (-18%) a 23,2 milioni. tessitura serica di fascia alta, ha Original Marines, nle corso chiuso il 2014 con ricavi per 104,3 dell’anno, prevede di aprire una milioni di euro, in crescita di quattro decina di negozi worldwide punti percentuali sul s 2013. e 5 in Italia, oltre ad avere in programma una trentina di restyling tra Italia ed estero. 16 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
ITALIA Manzoni si allea con Google È la pax sul web? Gli editori italiani scenderanno a patti i video, tecnologia che si aggiungerà a con Google? Lo fa pensare la notizia di quella già in uso dalla concessionaria. questi giorni di una partnership tra A. Sembra un’evoluzione rispetto all’orien- Manzoni & C., concessionaria di pub- tamento ‘barricadero’ degli ultimi anni blicità del Gruppo L’Espresso, con il che ha portato gli editori tradizionali ‘su colosso di Mountain View. carta’ a far fronte comune contro lo stra- L’accordo, che sarà operativo a settem- potere dei big del web, Google in primis bre 2015, riguarderà la gestione dell’ad- ma anche Facebook e gli altri social. vertising digitale. Manzoni adotterà la Internet è da due anni il secondo mezzo piattaforma Doubleclick for Publishers in Italia dopo la tv, avendo superato la di Google per l’erogazione e l’ottimizza- stampa nel 2013. zione della pubblicità online, compresi miniconF, pArte iL progetto Antonia debutta A Viterbo De Laurentis vuole investire nel vino pArtnerLAb nell’e-commerce Cinema e calcio non bastano ad Affrontare le sfide e le opportunità del mercato e crescere insie- Aurelio De Laurentiis che si starebbe me ai propri partner, facendo sinergia e rete, con questo obiet- preparando a investire nel vino tivo Miniconf lancia PartnerLab, progetto a favore del canale diventando produttore nella zona multimarca. L’obiettivo dell’azienda aretina di childrenswear è di Viterbo. quello di migliorare il presidio e il supporto di questo specifico canale e creare una formula di business ad esso dedicata, che si basa sulla creazione di una rete il più possibile agile, con- Mastroberardino guiderà nessa e vicina all’azienda. “Il nostro mercato di riferimento – ha Unione grandi marchi spiegato il presidente Giovanni Basagni - è cambiato in maniera Piero Mastroberardino è stato profonda. Il mutamento più rilevante è legato al consumatore e nominato presidente dell’Istituto al suo modello di consumo, che si è evoluto in maniera molto Grandi Marchi, associazione delle rapida. L’obiettivo di PartnerLab è quindi quello di far fronte a 19 “grandi firme” del vino italiano, questo cambiamento, facendo rete e sinergia per elevare il li- succedendo a Piero Antinori di vello di competenze necessarie oggi per affrontare il mercato”. Marchesi Antinori. Per inaugurare il progetto, sono stati organizzati i Partner Day, due giorni di “Lab” per i clienti dei brand iDO e Sarabanda. Part- Il luxury store milanese nerLab è un portale digitale dove vengono raccolti e veicolati Antonia debutta nell’e- servizi, corsi di formazione, contenuti e strumenti, ma è anche commerce inaugurando una Masi, l’Amarone si quota una community, dove è possibile condividere riflessioni, espe- sezione di vendita online in Borsa rienze e suggerimenti: un canale di comunicazione privilegiato mondiale. Oltre al punto La quotazione in Borsa (mercato per Miniconf e i propri partner, dove il flusso di informazioni non vendita in via Cusani e agli Aim) di Masi Agricola, realtà leader si sviluppa solo in senso verticale, ma anche e soprattutto oriz- spazi all’interno del concept nella produzione vinicola della zontale. store Excelsior Milano è Valpolicella, potrebbe avvenire possibile fare shopping anche entro l’estate. sul sito. All’offerta commerciale si aggiungono sezioni dedicate a musica, business, media e Un minibond per i calici tendenze. di Moncaro Antonia.it va ad aggiungersi ai Moncaro, società cooperativa sempre più numerosi retailer marchigiana, emetterà un prestito che hanno ampliato la loro obbligazionario di 5 milioni di euro, offerta commerciale aprendosi con una durata di 5 anni e una all’online sul modello di cedola annuale del 6,375 percento. Luisaviaroma e dei colossi americani come Bergdorf Goodman e Saks. 25 giugno 2015 pambianco maGaZinE 17
MONDO crollano in marzo La London Fashion Week cambia sede i patinati americani Dal prossimo settembre, la London Fashion Week cambierà indirizzo passando dalla Somerset House, sede ufficiale dal 2009, al Brewer Street Car Park, Soho. Il quartier generale del British Fashion Council (Bfc) resterà a Somerset House. Cadillac sponsorizza le sfilate maschili di NY La donna di New York resta a piedi, ma l’uomo trova un passaggio di lusso. La prima edizione della New York Fashion Week: Men’s, infatti, sarà realizzata in collaborazione con la casa automobilistica Cadillac. Lo ha annunciato Adam Roth, director of strategic partnership del Cfda. C risi nera per i fashion magazine ameri- cani. Secondo la Alliance for Audited Fashion e licenze: Media, come riportato da Wwd, le Google e Levi’s, per un affare da 29 miliardi vendite delle principali testate hanno subito Circa 29 miliardi di dollari: a tanto una netta flessione nel mese di marzo che, i jeans intelligenti ammontano le vendite delle licenze insieme a settembre, rappresenta il periodo moda ogni anno. A rilevarlo è il primo con maggior raccolta pubblicitaria. Nel 2016 potrebbero vedere la luce i rapporto globale, con focus sulle Rispetto a un anno fa Vogue ha vendu- primi jeans smart. Lo ha annunciato licenze, elaborato dalla International to l’11,2% in meno, stessa sorte per W Google svelando un accordo con Licensing Industry Merchandisers’ (-12,1%), Teen Vogue (-25,2%), InStyle Levi’s. L’intesa è parte del progetto Association (LIMA). Le licenze moda (-16%), Glamour (-20,2%), Marie Claire ideato dall’azienda di Mountain rappresentano il 12% del totale. (-20,4%), Cosmopolitan (-23,6%) e Elle View, dal nome Project Jacquard, che (-24,9%). Lucky e Seventeen hanno addirit- punta a sviluppare un ‘filato sensibile’ tura raggiunto il record negativo di -47,2% grazie al quale si potrà applicare al e -53% rispettivamente. I maschili Esquire denim il concetto di touch screen. (-12,3%) e GQ (-11,7%) seguono il trend. Le informazioni poi possono Solo Harper’s Bazaar, che ha scelto di essere inviate a smartphone o altri proporre la popstar Rihanna in coper- dispostivi. tina, registra un timido +0,8% con un incremento di 120mila copie vendute. Tra le ipotesi avallate per cercare di spiegare il fenomeno spicca l’uso ormai predominante di siti web e social network per la ricerca di notizie legate al settore moda. Sulla scia di questo scenario tutte le case L’export beauty in editrici stanno investendo nel potenziamento Europa supera i 3 mld dei propri mezzi on line soffermandosi in particolar modo su Facebook, Instagram e Per l’associazione spagnola Stanpa, Twitter nel tentativo di inseguire il cospicuo Asociación Nacional de Perfumería numero di follower vantati dai sempre più y Cosmética, nel 2014 le aziende di numerosi fashion blogger e influencer inter- beauty hanno generato 1,7 milioni di nazionali. posti di lavoro in EU e un export oltre i 3 miliardi di euro (+50%) in 5 anni. 18 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
MONDO Teenager Usa pazze per le borse di Michael Kors Ma i risultati sono sotto le attese Il 39% delle adolescenti americane sceglie crollo in Borsa a New York di quasi il 25 Michael Kors come brand per l’acqui- per cento. Secondo gli analisti, il brand sto di una borsa. Secondo una ricerca non avrebbe più margine di crescita: il sulle abitudini di consumo dei teenager quarto trimestre si è chiuso con un utile svolta dal gruppo d’investimento Piper per azione di 0,90 dollari su ricavi per Jaffray, la popolarità del brand è cresciuta 1,08 miliardi, mentre gli analisti ave- negli ultimi anni superando quella di altri vano previsto un eps di 0,91 dollari su competitor tra cui Coach, al primo posto 1,09 miliardi. Il gruppo è rimasto sotto nel 2012 con il 46% delle preferenze, e le attese e alla maison non è bastato oggi secondo con il 17% seguito da Kate mettere a segno un risultato positivo: Spade al 5 per cento. Michael Kors ha l’utile netto è salito a 182,6 milioni di annunciato i risultati relativi alla chiu- dollari rispetto ai 161 milioni dell’anno sura del quarto trimestre subendo un precedente. Nike, accordo di 8 anni con l’Nba A Zannier il In Medio Oriente la bellezza cresce più della moda bimbo di Esprit Secondo Antoine Joujou di Chalhoub Group, il beauty è cresciuto dell’8,8% Esprit ha affidato la linea nel 2014 nell’area del Golfo, con una childrenswear a Zannier. Il spesa media dei consumatori che gruppo di Hong Kong ha varia tra 400 e 500 dollari al mese. siglato un accordo di licenza I profumi sono la categoria principale. quinquennale con l’azienda francese specializzata nelle taglie mini per la sua etichetta Kris Van Assche chiude kids, prima realizzata in house. la sua label Zannier, che ha in portafoglio “I tempi sono duri per i designer brand del calibro di Paul Smith, indipendenti”. Con questo pensiero, Kenzo e Jean Paul Gaultier, lo stilista Kris Van Assche ha sarà produttore e distributore annunciato, tramite una lettera di Esprit Kids a partire dal 1° indirizzata a Wwd, la chiusura della gennaio 2016. L’accordo prevede, sua linea di ready-to-wear. inoltre, la costituzione di una società con sede in Germania, a Mr. Zara diventa l’uomo più È ufficiale, Nike vestirà le squa- Tra i big a contendersi la Ratingen, dove si trova la sede ricco del mondo dre dell’Nba. Per otto anni, a nomina di fornitore ufficiale operative di Esprit, che assumerà È il padre di Zara l’uomo più ricco partire dalla stagione sportiva c’era anche l’americana Under alcuni dipendenti della divisione del mondo. Secondo Bloomberg, 2017-2018, sarà il brand dello Armour. bambino. è Amancio Ortega, fondatore del “Swoosh” a prendere il posto di “Questa partnership - ha com- gruppo spagnolo Inditex, con un Adidas che per 11 anni è stato mentato il commissario NBA, patrimonio da 71,5 miliardi di euro. fornitore tecnico ufficiale della Adam Silver - rappresenta un National Basketball Association. nuovo paradigma nella strut- L’accordo in questione, il cui tura del nostro business globa- Lagerfeld resuscita valore non è stato comunica- le relativo al merchandising. Karl negli Usa to, è storico poichè il gruppo Come nostro fornitore esclusi- Karl torna in America. La linea americano sarà il primo brand vo di abbigliamento, Nike sarà contemporanea di Karl Lagerfeld, il cui logo apparirà sulle divise determinante per far crescere il grazie alla joint venture tra il designer ufficiali delle squadre, sulle tute gioco del basket a livello globale e il gruppo G-III Apparel, farà il suo (sia quelle d’allenamento che applicando le più recenti tec- ritorno dopo che era stata sospesa quelle di rappresentanza) e sulle nologie per lo sviluppo di tutti nel 2006. maglie che i giocatori indossano i nostri prodotti e delle nostre durante il riscaldamento. divise”. 20 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
MONDO Lvmh in trattativa Esprit, nuovo per Le Parisien profit warning Esprit ha emesso un profit warning in base all’andamento dei primi dieci Les Echos non rimarrà a lungo mesi dell’anno fiscale. Sono attese l’unico magazine di Lvmh. perdite significative per l’intero anno Il gruppo di proprietà di Bernard fiscale 2014/2015. Si tratta del Arnault, cui già fa capo il secondo profit warning nel breve quotidiano finanziario francese, lasso di tempo di 4 mesi. ha reso noto di essere entrato in lizza per l’acquisizione di Le Parisien, diffuso soprattutto nella regione dell’Île-de-France e nell’Oise, e della sua edizione nazionale Aujourd’hui. Le due testate, attualmente in mano alla famiglia francese Amaury, hanno rispettivamente La moda si compra al una tiratura di 229mila copie e 148mila (cifra, quest’ultima, telefono. Con i buy botton che fa di Aujourd’hui il quarto giornale nazionale più diffuso sul Nel 2015 cresceranno del 68% gli acquisti via smartpho- territorio transalpino). ne in Italia. Lo prevede NetComm, sottolineando che uno dei comparti con la più alta penetrazione dello shop- ping da mobile è l’abbigliamento. Peraltro, nel 2014, Richemont, cala l’utile secondo l’Osservatorio B2c del Politecnico di Milano, la del 35%. Ricavi a +4% moda totalizzava il 13% del transato proprio dai device Richemont ha chiuso l’esercizio al 31 in mobilità, per un valore di circa 220 milioni di euro. marzo 2015 con un calo dell’utile del Il boost all’ecommerce da piccolo schermo è dato anche 35% a 1,33 miliardi euro, in linea con dal proliferare del tasto ‘buy’ sui social network: dopo quanto anticipato con il profit warning Twitter e Facebook, a breve anche Instagram e Pinterest a fine aprile. Il fatturato del gruppo del introdurranno il clic per procedere all’acquisto mentre si lusso è aumentato del 4% a 10,41 sta navigando sulla app, inizialmente solo negli Usa, ma miliardi. Cresce l’Europa, il Medio nel giro di poco la funzione diventerà globale. Per quanto Oriente e le Americhe. In calo invece riguarda Pinterest, piattaforma dal valore di 11 miliardi la regione Asia-Pacifico. di dollari, lo shopping potrà essere fatto direttamente sulla app, senza dover lasciare il social. Discorso diverso invece per Instagram, dove il tasto ‘buy’ rimanderà al sito Abercrombie, altra del venditore. Il social acquisito da Facebook due anni fa frenata dei ricavi conta oggi 300 milioni di utenti. bernard arnault A&F chiude il primo trimestre 2015 con un fatturato, pari a 709 milioni Quanto guadagna una blogger? di dollari (-14%) e un aumento delle perdite, passate da 13 milioni di Per uno scatto fino a $100mila dollari nel 2014 a 37,2 milioni. “Per uno scatto su Instagram chiedo tra i 5mila a giudicare dalle frequenti commistioni tra dollari e i 15mila”. A spiegarlo ad Harper’s brand e influencer, è destinata a salire. Il caso di Volano gli utili di Pvh Bazaar è Danielle Bernstein, blogger 22enne dietro a We Wore What, con quasi un milio- Bernstein è ai vertici della nuova economia che gira su Instagram, ma anche chi ha meno follo- nel trimestre ne di follower. “Ma tra una decina di giorni wer sembra possa guadagnare somme piuttosto Pvh chiude il primo trimestre del raggiungerò il milione di fan e potrò chiedere cospicue. In genere chi ha centinaia di migliaia 2015 con utili a quota 114,1 milioni di una bella somma in più”. Secondo la versione di follower può partire dai 500 dollari e arrivare dollari rispetto ai 35 milioni del primo online del magazine statunitense, l’industria ai 5mila per post. Chi ha più di 6 milioni di trimestre del 2014. Il fatturato è sceso della moda spenderebbe più di un miliardo follower sarebbe libero di chiedere dai 20mila a 1,785 miliardi di dollari, in calo del di dollari all’anno per foraggiare i post spon- dollari ai 100mila: cifre da far girare letteral- -4,6% (ma in crescita del 3% su basi sorizzati sui canali dei blogger. Una cifra che, mente la testa. omogenee). 22 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
MONDO Richemont chiama Lvmh e Kering in Net-a-porter per acquisizioni È una vera e propria chiamata alle bisogno di una massa critica più grande ‘armi’ della moda online quella fatta da nell’e-commerce per sopravvivere alla Johann Rupert, presidente esecutivo di competizione. Quello che gli ho chiesto Richemont, a Lvmh e Kering. Il man- è di investire nella compagnia, e adesso ager ha invitato i due colossi transalpini sta a loro. Penso che sia una partita trop- del lusso a prendere parte al gruppo del po grossa perché una sola società possa fashion e-commerce che nascerà dalla dominare sulle altre”. E secondo rumors, fusione tra la controllata Net-a-Porter sarebbero in corso colloqui per aggregare (Nap) e il gruppo italiano Yoox, il cui anche Chanel e il Gruppo Armani. closing è previsto per settembre. L’invito La mossa di Richemont, che di recente è stato fatto nel corso dell’FT Business of ha firmato un accordo quinquennale con Luxury Summit in corso a Montecarlo, Yoox proprio per la gestione degli online durante il quale Rupert ha detto: “Ho store di alcuni suoi marchi, va nella parlato con Arnault e ho parlato con direzione della ‘rincorsa’ agli altri gruppi Johann rupert Kering. I produttori del lusso hanno dell’e-commerce come Amazon. Hermès non allinea i prezzi Kering fa causa ad Alibaba È record da Christie’s Estée Lauder e per i prodotti falsi L’Oréal tagliano i Kering ha accusato il gigante dell’online cinese di vendere prodotti prezzi in Cina contraffatti di grandi brand. Già nel luglio scorso, il gruppo transalpino La multinazionale del beauty aveva presentato una denuncia The Estée Lauder Company contro Alibaba, ma l’aveva ritirata. ha annunciato un piano di taglio prezzi dei suoi prodotti sul mercato cinese, indicandola Louis Vuitton punta su Cuba come “azione di supporto” alla Louis Vuitton ha scelto lo scenario recente decisione del Paese asiatico cubano per rinnovare il suo impegno di tagliare del 50% i dazi sui nel mondo dell’arte partecipando cosmetici importati. La riduzione all’Havana Biennial. Il brand sarà della tassazione sull’import avrà un sponsor di alcuni artisti presenti alla limitato impatto sui prezzi al retail. dodicesima edizione. Anche L’Oréal, ha annunciato che darà una sforbiciata sui prezzi dei Vf ha pronti 1,2 miliardi suoi articoli skincare importati nel per acquisizioni mercato del Dragone. Sul piatto di Vf ci sono 1,2 miliardi Hermès non seguirà la tendenza del riallineamento di dollari dedicati alle acquisizioni. dei prezzi dei propri articoli tra retailer europei e A dirlo è Karl Heinz Salzburger, vice asiatici, come invece recentemente annunciato da president dell’azienda quotata negli Chanel e altri luxury brand. Usa. Durante l’assembra per l’approvazione del bilancio 2014 (3,75 miliardi di euro di ricavi, +7,6%) il CEO Axel Dumas ha dichiarato che i prezzi devono rispecchiare i costi di produzione francesi e che ci Al fondo saudita il 10% saranno al massimo dei piccoli aumenti del 4% nel di Showroomprivee Showroomprive apre il capitale corso del 2015. al fondo sovrano saudita, che ha “Abbiamo deciso di non applicare quella soluzione acquisito il 10% della società per la che consiste nell’abbassare i prezzi da qualche parte cifra di 50 milioni. A vendere Thierry e nell’alzarli in Francia perché questo significherebbe Petit e David Dayan, fondatori della aumentare artificialmente i prezzi ai nostri clienti società. francesi”. 25 giugno 2015 pambianco maGaZinE 23
dossier bambini sOsTENIBILI La responsabilità aziendale diventa una variabile competitiva, declinata principalmente sulle tematiche green. Tuttavia, si tratta di un fattore sviluppato dai marchi di fascia bassa, e dalle catene di fast fashion. Mentre le griffe si muovono con il timore che ‘eco’ non sia ‘lusso’.
DOssIER LA SOStENIBILItà COME fAttOrE COMPEtItIvO Il GREEN piace low cost L’equilibrio tra impatto economico ed ecologico è la nuova scommessa del childrenswear, soprattutto per la fascia medio-bassa e per le grandi catene. di Rossana Cuoccio è lontano il tempo in cui i capi green evocavano una povertà estetica e un’idea di rinuncia. Oggi l’industria fashion sembra essersi accorta del valore aggiunto del rispetto am- bientale. Abiti con filati bio, senza sostanze tossiche, la cui produ- zione rende al minimo le emissioni, il con- sumo di acqua e di energia mantenendo un equilibrio tra l’impatto ecologico e quello economico, questa è la scommessa del- le aziende. Ciò accade soprattutto per le realtà che operano nella moda high level dell’adulto, dove le griffe stanno sempre di più impiegando per i loro capi mate- riali non convenzionali nel panorama del fashion. Per il settore childrenswear, invece, è tut- to molto diverso. In un comparto che per eccellenza dovrebbe avere come priori- tà la tutela della salute dei più piccoli e il rispetto della natura, l’aspetto green dei capi sembra essere di interesse più delle aziende della fascia medio bassa piuttosto che di quella del lusso. La moda bambino sembra ancora un po’ indietro in questo senso, e si mantiene quindi il preconcetto che l’utilizzo di tessuti biologici e a basso impatto ambientale non siano sinonimo di capi raffinati. gigAnti VerDi Per le grandi catene di abbigliamento che fanno anche abiti per bambini, invece, l’aspetto green dei capi è diventato una 26 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
DOssIER a sinistra alcuni capi benetton, a destra il contenitore di raccolta di abiti usati di h&m e un modello della linea conscious. in apertura un capo in cotone organico di Zara. priorità e allo stesso tempo un’opportu- realizzati con cotone organico o con altri nità, molto più di quanto lo sia oggi per materiali sostenibili perché contrassegna- le griffe del childrenswear. Per il colosso ti da un’etichetta verde e dal logo H&M svedese del low cost H&M, la sostenibilità Conscious. In questo modo H&M segna- costituisce parte integrante di tutte le sue la al consumatore che questo materiale è attività, in particolare quelle rivolte al seg- stato coltivato seguendo severi standard e mento bambino, per cui offre scelte consa- controllato da un organismo di certifica- pevoli in fatto di moda che siano al tempo zione indipendente”. Inoltre H&M è stata stesso attraenti e convenienti. “L’obietti- la prima azienda di moda a lanciare un vo - dicono dall’azienda - è garantire che progetto di raccolta globale di abiti usati in tutte le operazioni siano gestite in modo tutti i Paesi in cui è presente, Italia inclusa. sostenibile dal punto di vista economico, Ogni cliente può portare i propri capi usa- sociale e ambientale”. Da tutto ciò è nata ti, indipendentemente dalla marca e dalla la linea H&M Conscious che racchiude condizione, e contribuire così a chiudere tutto l’impegno del brand in questo senso. il cerchio per le fibre tessili. Ad oggi sono La promessa di H&M si riflette in tutte le state raccolte 13mila tonnellate di abiti sue collezioni, a partire da quella in taglie usati, una quantità corrispondente a circa mini. Per esempio, H&M è il maggiore 65 milioni di t-shirt. utilizzatore di cotone biologico certificato Cotone organico e tessuti ecologici, so- al mondo, ne ha raddoppiato la quota di prattutto per le linee baby, sono usati utilizzo negli ultimi due anni e, ad oggi, il anche da un altro gigante del low 21,2% del cotone che utilizza, in partico- cost, Zara, che sostiene l’agricoltura lare nei capi destinato ai neonati, è cotone eco e utilizza nella confezione di de- certificato come biologico, “Better Cotton” terminati capi scelti il cotone organi- o cotone riciclato. co (cotone 100%, completamente privo “Siamo disposti a pagarlo un prezzo supe- di pesticidi, agenti chimici e sbiancanti) riore - spiegano sempre dal gruppo - per- facilmente riconoscibili in store perché ché è coltivato senza pesticidi e fertilizzanti contraddistinti da una etichetta identifi- chimici, e non contiene organismi geneti- cativa. Il brand spagnolo appartenente al camente modificati (Ogm). L’obiettivo gruppo Inditex, inoltre, nel 2014 è risul- è che entro il 2020 tutto il cotone derivi tato al 34esimo posto dei 50 Best Global da fonti più sostenibili. Nei nostri negozi Green Brand impegnandosi in diverse si possono trovare facilmente i prodotti azioni di sostenibilità, dalla gestione dei ri- 25 giugno 2015 pambianco maGaZinE 27
DOssIER fiuti al risparmio energetico fino all’obiet- tivo di rendere, entro il 2020, eco-efficienti al 100% tutti i punti vendita del marchio. Inditex è anche impegnata nella gestione sostenibile delle foreste in relazione all’uso di fibre sintetiche come viscosa, modal e lyocell. regina dell’etica anche l’americana Gap che vanta una forte filosofia di prodotto improntata alla sostenibilità. L’azienda ap- plica il “clean water program”, il program- ma “verde” per la produzione di jeans bre- vettato dall’azienda che comprende anche una linea bambino. Gap, inoltre, è mem- bro del “Gruppo per l’acqua sostenibile” di Bsr, un’associazione di aziende del settore impegnate a gestire in modo rispettoso le acque che vengono utilizzate nella lavo- a sinistra alcuni look razione tessile. Il gruppo californiano ha firmati gap e sotto il logo vesti sicuro di benetton. inoltre stabilito delle linee guida sull’uso di prodotti tossici come rame e mercurio nei segnalare un caso concreto che a mio giu- suoi stabilimenti, e ha annunciato la totale dizio smentisce il preconcetto che ‘etico cessazione del “send blasting”, una tecnica non sia bello’, possiamo citare l’utilizzo per schiarire i tessuti pericolosa per la sa- della pelliccia animale. In alcuni casi si è lute umana. dimostrata addirittura pericolosa per la sa- lute e le eco-alternative oggi sul mercato green in itALY sono pienamente all’altezza delle aspet- Inizia a spuntare del verde anche in real- tative estetiche. Per scelta e per sensibilità tà italiane del childrenswear, ma sempre aziendale, Miniconf non ha mai utilizzato della fascia media-bassa. L’azienda aretina pellicce animali. Per questo aderisce con Miniconf sta facendo molto in questo sen- orgoglio allo standard internazionale fur so. “Credo che la moda bambino - dice il free, promosso in Italia dalla Lav”. presidente Giovanni Basagni - debba as- Sicurezza prima di tutto anche per Be- solutamente confrontarsi sia con il bello netton che qualche anno fa ha lanciato sia con il ben fatto, ma questi due valori, “vesti Sicuro”. Il progetto è nato in segui- per la nostra azienda non sono solo una to al conseguimento, da parte delle linee questione di stile e di estetica. Piuttosto, di prodotto per bambino del gruppo, del per noi e per i nostri clienti la bellezza è marchio Eco Safe, che riconosce l’impe- anche nel ‘come’ decidiamo di progettare, gno nel rispettare elevati standard di sicu- produrre e distribuire. Da più di 15 anni, rezza chimica e meccanica ed è rilasciato il nostro è un impegno serio e ininterrot- dal gruppo di certificazione Icq. Con il to nei confronti di chi ci sceglie e un atto marchio Eco Safe, Benetton vuole fornire dovuto verso i bambini che ci indossano. un’ulteriore garanzia dedicata ai prodot- Una responsabilità precisa che avvertiamo ti della linea bambino (United Colors of e che ci porta a proporre capi di qualità, Benetton, Undercolors of Benetton e Si- belli e durevoli, ma soprattutto sicuri, sia sley Young). “vesti Sicuro – fanno sapere dal punto di vista chimico sia meccanico”. dall’azienda - è un impegno di informazio- tra l’altro, Miniconf, con i suoi marchi Sa- ne trasparente nei confronti di chi sceglie i rabanda, Dodipetto e iDO, è una realtà fur prodotti di Benetton Group, a partire dai free, cioè non usa pellicce di animali per consumatori che, più di tutti, richiedono di confezionare i propri abiti. “Se vogliamo essere protetti e tutelati: i bambini”. 28 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
DOssIER NEL BIMBO PrEvALE IL tIMOrE DI PErDErE PrEStIGIO Griffe allergiche all’ECO Le strategie di sostenibilità ancora non hanno conquistato i luxury brand italiani. C’è qualche tentativo. Ma non è strutturale, e non identifica collezioni green. di Marco Caruccio A biti in seta, giacche di pel- le, cappotti in vera pellic- cia; mai come negli ultimi anni i fashion brand di alta gamma per bambini han- no reso le loro collezioni più esclusive introducendo tessuti e materiali talmente preziosi da far invidia ai capi nel guarda- roba dei grandi. tuttavia, uno degli effetti collaterali di questa ricerca di lusso sem- bra essere l’allergia all’eco-sostenibilità, o quanto meno lo scarso entusiasmo con cui le griffe del bambino stanno avvicinandosi a produzioni di indumenti in tessuti bio- logici o riciclati. L’idea, apparentemente, è che sigle come “bio cotton” non siano im- mediatamente associabili a indumenti di alta levatura sartoriale in grado di giustifi- care costi finali sostenuti. Di conseguenza, mentre la sperimentazione green si è oggi guadagnata un certo spazio nei marchi low cost del childrenswear (vedi articolo prece- dente) che stanno consolidando l’utilizzo di texture eco-friendly, fino a oggi lo stesso passo non si è registrato nell’alto di gam- ma. Dove la filosofia ecosostenibile non ha sviluppato un’effettiva ricerca alternativa, né tantomeno collezioni identificate, ma si è espressa attraverso esperimenti limitati a fasi della produzione stagionale. primi pAssi In ogni caso, anche questo approccio ‘par- ziale’ delle griffe può essere interpretato come il segnale di una mentalità che sta, lentamente, cambiando. 25 giugno 2015 pambianco maGaZinE 31
DOssIER Il Gufo, azienda veneta fondata da Gio- Più che legate al prodotto finito, Simonet- vanna Miletti nel 1980, ha fatto della ta affronta delle decisioni eco-friendly nel- semplicità stilistica la sua carta vincente la scelta dei partner produttivi preferendo proponendo capi senza tempo, ma non quegli operatori del settore che rivolgono ancora propensi ad essere realizzati uti- particolare attenzione al tema della soste- lizzando tessuti bio perché, spiega l’AD nibilità ambientale “per offrire un prodotto Alessandra Chievelli, “le caratteristiche che risponda sempre più alle richieste del estetiche delle nostre collezioni rendono consumatore attento e sensibile al tema spesso impossibile l’utilizzo di tali mate- dell’ecologia e al rispetto dell’ambiente”. riali a causa di intrinseche limitazioni di Christian Simoni, CEO di Monnalisa, colore e di mano che condizionano dra- comunica l’attenzione nei confronti di sticamente le scelte del nostro ufficio stile. tessuti green da parte dell’azienda toscana, L’utilizzo di tessuti eco-friendly nasce a ma l’impossibilità di utilizzarli. “In parti- mio avviso da un Dna appositamente de- colare il cotone organico - chiarisce - non dicato al mondo organic”. dà una resa del colore sufficientemente Ma non si tratta di una vera e propria chiusura: sul fronte industriale ci sono stati dei focus legati alle origini dei mate- riali scelti. “Noi - riprende Chievelli - pur non facendo dell’ecosostenibilità il nostro primo argomento, riponiamo da sempre la massima attenzione alla composizione dei tessuti. Questo implica un controllo scrupoloso dei materiali che compongono le nostre materie prime, sia in termini di provenienza sia di finissaggi”. A dimostrazione di questa considerazione sono nati alcuni capispalla invernali carat- terizzati “da un’imbottitura totalmente eco-friendly come alternativa alla piuma, certificata Oeko-tex Standard 100, che risponde alle più elevate esigenze di ecolo- gia, sostenibilità e anallergicità”. Simonetta, altro leader del settore childrenswear che ha inoltre in portafo- glio marchi come Roberto Cavalli Junior, Fendi Kids e Fay Junior, non ha di fatto una produzione incentrata sull’utilizzo di tessuti bio, ma ha realizzato qualche sta- gione fa una capsule collection in cotone organico 100% privo di qualsiasi tratta- mento chimico e di origine esclusivamen- te biologica. Pur non avendo replicato l’esperimento, l’azienda marchigiana pone particolare attenzione alla qualità dei ma- teriali definendosi “da sempre attenta alla ricerca e all’utilizzo di tessuti in fibre na- turali, per assicurare il massimo comfort al dall’alto, sfilata miss grant a/i 2015-16 e nostro piccolo consumatore. L’impiego di look simonetta materiali atossici e anallergici, così come la a/i 2015-16. traspirabilità dei tessuti sono per noi carat- in apertura, monnalisa a/i 2015-16. teristiche irrinunciabili”. 32 pambianco maGaZinE 25 giugno 2015
DOssIER a sinistra, collezione a/i 2015-16 il gufo. stabile. Non si presta perciò ai frequenti una struttura orientata all’ecosostenibile, a lavaggi cui viene sottoposto un capo ap- basso impatto ambientale, con consumi di partenente a un guardaroba bambino”. Il metano ed energia elettrica quasi nulli”. brand childrenswear conosciuto in tutto Miss Grant, realtà bolognese il cui fattura- il mondo per la ricchezza stilistica delle to deriva per il 60% dalla vendita all’estero, sue collezioni sembra essersi soffermato festeggia i 40 anni durante l’81esima edi- soprattutto sulla possibilità di ampliare la zione di Pitti Bimbo. Una storia aziendale sua visione ecologica per quanto concerne caratterizzata dall’estrosità di capi pensati l’aspetto logistico con un occhio di riguar- per bambini da 0 a 16 anni che, secondo do al territorio. “Monnalisa ha appena ot- l’AD Mauro Serafini, ha da sempre riser- tenuto la certificazione ambientale, rispetto vato particolare interesse alla composizione alla normativa Uni Eniso 14001. Sono state degli indumenti. “tutte le nostre collezioni definite un insieme di procedure interne ri- sono realizzate con tessuti ipoallergenici e volte alla riduzione degli impatti ambienta- colorazioni atossiche così come le nostre li imputabili all’azienda. È in corso d’opera fragranze Eau Magic e Eau d’Été create l’analisi del ciclo di vita e la valutazione og- con acque floreali alcool-free che regalano gettiva del Life Cicle Assessment, sulla pro- la gioia di una profumazione naturale”. Ac- duzione dei tessuti dei prodotti Monnalisa. cortezze sicuramente apprezzabili ma non Abbiamo adottato buone pratiche come accostabili propriamente al mondo biolo- l’eliminazione dei gas inquinanti presen- gico. La mancanza di una linea in tessuti ti nei motori dei condizionatori, sostituiti organici dovrebbe però essere sopperita con nuovi non inquinanti e il conferimento entro la prossima stagione: “Miss Grant ha esclusivo dei rifiuti aziendali ad enti certifi- al vaglio il lancio di una capsule realizzata cati. Un particolare miglioramento si avrà interamente con l’utilizzo di cotone organi- al termine di un nuovo stabile aziendale, co”, conferma Serafini. 25 giugno 2015 pambianco maGaZinE 33
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