Incidente sul lavoro, operaio cade dal cestello e finisce sugli scogli
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Incidente sul lavoro, operaio cade dal cestello e finisce sugli scogli Ancora un incidente sul lavoro. Questa mattina, in via Torricella, fra Minori e Maiori, un operaio dell’Anas è finito sugli scogli, dopo un volo dal cestello della gru. Sul posto intervenuti elicotteri e carabinieri di Amalfi . Il camion ha perso il controllo e gli operai sono sbalzati sulle rocce. Sarebbero due i feriti nell’incidente sul lavoro a Minori. Molto complicato per i soccorritori trasferirlo in ambulanza l’operaio che era nel cestello, che e’ rimasto riverso a terra sulla scogliera e per il quale era stato richiesto l’intervento di un elicottero per il soccorso dall’alto mediante verricello. Un ferito e’ stato trasferito all’ospedale Castiglione di Ravello, l’altro al San Giovanni e Ruggi di Dio di Salerno. Stando alle prime valutazioni degli investigatori, la gru, che e’ di una ditta di ponteggi siciliana, non sarebbe stato ben ancorato all’asfalto. L’operaio ricoverato al Castiglione di Ravello ha solo qualche contusione ed e’ sotto choc ma ha riferito alcuni elementi utili agli investigatori per chiarire la dinamica. L’altro operaio, di circa 40 anni, alle 15.10 e’ stato imbracato e portato a bordo dell’elicottero da personale specializzato mediante verricello, per essere trasferito al Ruggi d’Aragona di Salerno. Ha un politrauma e le sue condizioni sono giudicate gravi. Si e’ reso necessario chiudere temporaneamente al traffico la statale al chilometro 34,200 per consentire le delicate operazioni di rimozione del mezzo che e’ rimasto in equilibrio precario. La raccomandazione e’ di non convergere verso la zona interessata al fine di non intralciare l’intervento che resta delicato.
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“The Eremit”, l’applicazione per valorizzare alcuni territori di Erika Noschese Sensibilizzare una comunità a conoscere e valorizzare il proprio patrimonio: è questa, in sintesi, la finalità di The Hermit (L’eremita), l’applicazione per smartphone realizzata dal giovane salernitano Gaetano Cuomo durante il suo percorso di studi presso l’Università degli studi di Salerno. Un’app ancora in fase di sviluppo che vanta la collaborazione dell’equipe scientifica del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC), coordinata dalla Prof.ssa Chiara M. Lambert e la dott.ssa Mariaelva Torino -Comune di Maiori – Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino. «Si tratta di un’app di fruizione per un territorio marginale della Costiera Amalfitana» che «rientra perfettamente nel discorso di Archeologia partecipata in quanto mira a sensibilizzare una comunità a conoscere, tutelare e valorizzare il proprio patrimonio culturale territoriale – ha dichiarato Gaetano Cuomo – E’ concentrata su Capo d’Orso che in passato fu un’importante crocevia per monaci eremiti del X secolo d.C., dove poi si stabilirono e realizzarono numerosi insediamenti rupestri per condurre vita eremitica; all’ interno dell’antro roccioso del Monte Falerzio». Il Percorso serviva per raggiungere dalla cittadina di Erchie, la città di Maiori ed è stato tracciato dal CAI (Club Alpino Italiano) per uso di escursioni e trekking, e permette attraverso il gps integrato all’interno dei supporti smartphone, di localizzare il visitatore e segnalare lungo il percorso le bellezze archeologiche presenti e che per questioni di sicurezza e per le condizioni in cui rivestono, non sono fruibili al pubblico. «Quando l’app riconosce che una persona è in prossimità di un reperto archeologico, si attiva e compare sul display un
Monaco in forma cartoon che spiega le ricerche archeologiche in corso (in modalità testo o storytelling), e la storia di quel monumento. Mira sopratutto a un turismo selezionato e sensibile a diverse tematiche, dall’ambientale alla storia de territorio fino ad arrivare ad aprrofondire la cultura e le usanze di questi uomini antichi», ha poi spiegato il giovane archeologo salernitano che, tra le altre cose, vanta una serie di collaborazioni con la Scabec presso il parco archeologico di Paestum. «In collaborazione con l’Università di Salerno stiamo lavorando a questa applicazione che consente alle persone di usufruire di un servizio di percorso/trekking culturale e che punta l’attenzione non solo su questi siti abbandonati ma anche su uno dei gioielli principali della costiera la Badia di Santa Maria de’ Olearia a Maiori», ha poi spiegato il giovane archeologo salernitano. E il post quarantena sarà l’occasione proprio per portare a termine questo lavoro che potrà essere utile nel periodo estivo quando la Costiera Amalfitana accoglie, ogni giorno, centinaia e centinaia di turisti alla scoperto di luoghi sconosciuti. no cuomo,
Crollo del parcheggio, in 5 a processo di Pina ferro Per il crollo nel cantiere del parcheggio multipiano di via Capitolo di Maiori, in cinque affronteranno il processo. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, Mariella Albarano ha disposto il rinvio a giudizio per: Antonio Ferrara committente ed appaltatore dei lavori; il progettista e direttore dei lavori Alberto Senatore; l’ingegnere collaudatore Matteo Sernicola; il titolare della ditta “Geo Trivellazioni” Antonio Tortora; Annalisa Scognamiglio, titolare della ditta omonima incaricata con contratto di sub appalto all’esecuzione dei lavori di “sbancamento, trasporto e smaltimento”. Tutti il prossimo 6 maggio compariranno dinanzi ai giudici della terza sezione penale. Era il 2013 quando il cantiere era in piena operatività per la realizzazione di 90 garage. La ditta di trivellazione era impegnata nella posa di una serie di pali per creare una paratia. La struttura interrate aveva la funzione di contenere un parcheggio privato da realizzare in superfice. Secondo la pubblica accusa non sarebbero stati rispettati i parametri descritti nel progetto determinando il crollo della paratia e la conseguente frana del terrapieno retrostante. Un errore del progettista. sostiene la Procura, determinò il crollo. Il tecnico avrebbe omesso di valutare fedelmente lo stato dei luoghi. Le due ditte, in particolare quella deputata alle trivellazioni, sono responsabili di non aver rispettato le linee dettate dal progetto approvato dall’ufficio tecnico comunale, sopratutto in relazione alla profondità della palizzata tirante che avrebbe dovuto sostenere il carico del piano superiore. I tiranti, inoltre, dovevano agganciarsi nella proprietà confinante. Gli imputati sono accusati anche di aver realizzato le opere poi crollate
in una zona a vincola paesaggistico, perché ricadente nel perimetro del Parco Monti Lattari, senza il preventivo nulla osta dell’ente che gestisce l’area protetta. Nel collegio difensivo gli avvocati Antonio Ferrari , Andrea Di Lieto , Vincenzo Desiderio e Giuseppe Petrosino . Crolla il turismo nel salernitano ma regge in Costiera Amalfitana di Erika Noschese Ancora una stagione amara per il turismo campano. I dati forniti dall’Abbac – l’associazione nazionale dei B&B e affittacamere – e dell’osservatorio Otei, parlano infatti di una stagione turistica in chiaroscuro con punte del meno 20%, rispetto allo scorso anno, in alcuni territori. Nello specifico, a Salerno città l’Abbac ha registrato un 15/20% in meno rispetto al 2018 mentre si è registrato un netto aumento per quanto riguarda la platea delle strutture considerate non regolari; calo registrato anche in Cilento con il 20% in meno rispetto allo scorso anno. E’ andata meglio, invece, in Costiera Amalfitana dove la flessione è stata davvero minima o insignificante; dicorso simile anche per Amalfi e Positano che restano al top nella classifica seguite da Vietri sul Mare, Maiori e Minori. Dati, questi, che da un lato allarmano e demoralizzano gli operatori e dall’altro fanno invece sperare nel mese di settembre, con le ultime settimane estive. A penalizzare le zone costiere sia fattori esogeni quali il successo di destinazioni più a buon mercato per il turismo balneare, soprattutto per le vacanze degli italiani, sia
fattori endogeni come le storture del territorio con poca organizzazione turistica, carenti infrastrutture e servizi, scarsa professionalità, abusivismo ricettivo, percezione di insicurezza e difficile mobilità. Alla base dell’ennesimo crollo registrato dalle strutture turistiche, salernitane e campane, anche le difficoltà collegate ai dati allarmanti sulla balneabilità di alcune importanti aree costiere che hanno destato preoccupazione. Migliorano, invece, le esperienze di viaggio dei turisti che recensiscono online malgrado diverse problematiche. «Speriamo in settembre che possa mitigare i guasti di una stagione che per la prima volta, come già annunciato dalle previsioni, ha registrato una flessione», ha dichiarato il presidente Abbac Ingenito che parla di segnali incoraggianti grazie alla frequenza dei voli e alle maggiori opportunità culturali offerti ad un target sempre più alto di viaggiatori ma – aggiunge – «si può fare molto di più». come ad esempio, «una calendarizzazione annuale di mostre ed eventi, migliore promozione verso mercati nuovi e rafforzamento dei canali tradizionali oltre ad una forte azione contro abusivismo, illegalità e sicurezza». Nel bilancio complessivo di questa estate 2019 vengono messe nel conto anche le mancate scelte compiute sinora della Regione, che non si è ancora dotata di un piano di sviluppo regionale, con carenze strutturali relativi a portali di informazione, strumenti di assistenza e gestionali dell’organizzazione turistica. «Molti enti non dialogano tra loro, poche vere sinergie con i privati, eventi non coordinati e promossi in tempi e modalità non corretta mentre restano sul tappeto le gravi difficoltà di mobilità, basti pensare alla Circumvesuviana, alle ridotte corse integrative delle vie del Mare, alla fruizione di spazi e parcheggi e al traffico insostenibile verso località che come per la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana dovrebbero essere tutelate e protette considerata la loro fragilità», ha aggiunto Ingenito secondo cui è necessario «un dialogo franco e diretto, per cogliere le oportunità di un segmento economico sempre più rilevante in Campania. Si deve fare di più e meglio
su risorse europee, cogliendo l’opportunità della nuova programmazione Ue e utilizzando le cifre già stanziate e non utilizzate per il turismo, puntando ad una vera cabina di regia, che coinvolga tutti gli attori della filiera». Tante, troppe le problematiche che mettono in ginocchio il turismo come le tasse, troppe, e le imposte da parte dei Comuni per la tarsu, spendita non direzionale delle imposte di soggiorno per i Comuni che la applicano e servizi non all’altezza di destinazioni anche prestigiose. «Va bene l’aeroporto di Capodichino con i tanti voli e rotte offerte, come pure l’avvio speriamo a breve a pieno regime del secondo aeroporto di Salerno ma si deve lavorare ad una sinergia istituzionale e privata che punti alla qualificazione dell’offerta, al rafforzamento di infrastrutture, al potenziamento dei collegamenti del trasporto pubblico, per evitare ad esempio lo spopolamento nelle aree interne con un progetto concreto di incentivazione turistica e sostenibile e puntando ad una destagionalizzazione vera fatta con pacchetti turistici integrati che coinvolga tutti i settori da quello naturalistico, termale, escursionistico e religioso oltre a quello accessibile». Sigilli ai depuratori di Maiori, ai due sindaci contestato il mancato divieto di balneazione di Andrea Pellegrino Nuovo sequestro in Costiera Amalfitana e nuovi avvisi di
garanzia per amministratori e tecnici comunali. Questa volta a finire sotto la lente d’ingrandimento della Procura sono il Comune di Maiori e i suoi due impianti di depurazione presenti sul territorio. Sul registro degli indagati sono finiti l’attuale sindaco Antonio Capone, l’ex primo cittadino Antonio Della Pietra, il capo ufficio tecnico Nicola Giordano e l’ex dirigente Aniello Casola, l’ex legale rappresentante della società di gestione (degli impianti) Giovanni Avitabile e l’attuale vertice Luigi Santelia. Le indagini sono state condotte dal Noe di Salerno, guidato dal capitano Ambrosone, e dalla Capitaneria di Porto. L’attuale sindaco e l’ex dovranno rispondere, tra l’altro, di omissione di atti d’ufficio, non avendo provveduto – in determinati casi – all’affissione del divieto di balneazione nei tratti di costa interessati dall’interdizione. Tra gli altri, reati contestati dalla Procura della Repubblica di Salerno sono danneggiamento di beni pubblici, gettito di cose idonee a molestare le persone, deturpamento di bellezze naturali. Gli accertamenti hanno infatti consentito di appurare l’inidoneità degli impianti di trattamento delle acque che, quindi, venivano sversate in mare senza idonea depurazione. Le acque in uscita dagli impianti, quindi, contenevano sostanze inquinanti che danneggiavano le matrici ambientali di beni pubblici, oltretutto protetti da vincolo paesaggistico. Gli accertamenti si collocano in una più ampia attività della Procura della Repubblica di Salerno, seguita direttamente dal Procuratore Corrado Lembo e finalizzata ad accertare le fonti di inquinamento delle acque superficiali interne e del mare che, nelle scorse settimane, ha portato già al sequestro degli impianti di depurazione di Albanella, Palomonte, Amalfi, Praiano e Contursi Terme. Ora i sigilli sono scattati anche per i due impianti di Maiori nel mentre non si escludono ulteriori provvedimenti per le prossime ore per altri comuni della Costiera Amalfitana.
Maiori. “Gran Premio del Quadro” trionfa Said El Otmani Gran Premio del Quadro: patrimonio dell’Atletica leggera Ho sempre idealmente pensato le gare di atletica su strada divise in due categorie: quelle dai grandi numeri, dove folle oceaniche di partecipanti riescono fantasiosamente a riempire di colori le strade delle città del mondo e quelle dallo - straordinario livello tecnico dei borghi e delle piazze
riservate ad un numero ristretto di atleti di grossa caratura. Ebbene, se le prime sono assolutamente da VIVERE, da essere corse, le seconde sono senza dubbio da VEDERE, perché assistere ad un simile spettacolo gratifica quasi quanto esserne protagonista. Ed è così che in un pomeriggio di agosto ( giorno 5), trovandomi nella meravigliosa Maiori, sentivo annunciare l’imminente inizio del 60esimo “Gran Premio del Quadro“: gara che con un circuito di 730 mt da ripetersi 4 volte abbraccia il centro della piccola cittadina costiera. Come New York o Londra sembrano perfette per accogliere le decine di migliaia di runners di tutto il mondo, così questa - gara sembrava disegnata alla perfezione sulle forme di un piccolo Comune capace di unire all’inimitabile panorama paesaggistico un pubblico di turisti degno delle grandi occasioni! Ben presto riconoscevo tra la folla trepidante, amici runners e campioni più o meno recenti che non erano voluti mancare all’appuntamento! Da Gilio Iannone, campione italiano dei 1500mt, già trionfatore su queste strade nonché detentore del record cronometrico del tracciato a Said El Otmani fresco campione italiano dei 10mila metri. Ovviamente non poteva man- care la rappresentanza magrebina né la forte compagine campana che con atleti più o meno giovani riesce sempre a vender cara la pelle. Ma senza dubbio, tutti i favori del pronostico ricadevano sui primi due, con una caccia al record del percorso di 7’57” (e relativo cospicuo bonus economico) che si annunciava spietata. Alla fine l’ha spuntata Said: con una cavalcata straordinaria per forza ed eleganza ha estasiato tutti e demolito il record con un crono che per lui si è fermato a 7 primi e 50 secondi. Una vera gioia per me che lo conosco da tantissimi anni. Gilio, palesemente il beniamino dei maioresi ancora memori dei
sui trionfi, ha condotto la gara con grande intelligenza e conquistato la seconda piazza: la classe e l’eleganza (nella corsa e non solo) rappresentano una costante per lui anche nelle rare occasioni in cui non riesce ad essere vincente. A chiudere il podio Antonello Landi: per lui non ci sono parole… come i migliori vini d’annata, è insensibile agli anni che passano ed anzi sembra quasi trarne giovamento. Non meno agguerrita è stata la competizione in campo femminile: le sorelle Francesca e Filomena Palomba ci hanno provato in tutti i modi ad impensierire Alessia Amore che però è stata davvero troppo forte per tutte: prova maiuscola la sua! Ma la vera riuscita di questo evento va ben oltre la straordinaria interpretazione dei protagonisti che l’hanno disputato: vedere il corso di Maiori trasformarsi per una decina di minuti in una vera e propria arena di appassionati spettatori che tifando per l’uno o per l’altro si dividevano nei più disparati pronostici, mentre lì in fondo, anche il sole nel fare capolino nel mare sembrava per un attimo aver rallentato la sua discesa per godersi lo spettacolo, è un qualcosa che fatico a trasmettere a chi non c’era… Merito di tutto ciò va senza dubbio al promotore Maurizio Ruggiero che da anni profonde impegno e passione per la riusci- ta di questa gara. Gli sforzi, spesso solitari, lo hanno portato a soffiare quest’anno sulle 60 candeline! Lui sa bene che con qualche accorgimento in più, questo evento potrà ancora migliorare e guadagnarne in prestigio; ed io sono sicuro che tutto ciò accadrà! Se Maiori è stata proclamata a buon diritto dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”, il Gran Premio del Quadro merita di essere Patrimonio dell’Atletica Leggera!
In tanti credono in questo progetto e già quest’anno Maurizio ha trovato lungo la strada validi alleati: dal Campione di pasticceria Sal De Riso (principale sponsor della manifestazione) alla società di atletica Atl. Ermes Antoniana nelle persone del Presidente Giuseppe Caiazza (supporto organizzativo e professionale) e Vittorio Mazzariello (con i prodotti “Oro della Campania” si è occupato della fornitura dei premi) per finire con lo speaker Marco Cascone (la miglior voce narrante per questa gara che finora uno speaker non lo aveva mai avuto). Trovarmi quasi per caso ad offrire un piccolo contributo collaborativo nella stesura delle classifiche mi ha fatto davvero piacere! Da qui quindi ripartire, così come da 60 anni accade, per rendere questo evento sempre più importante e per dare ai turi- sti di tutto il mondo che visitano la costiera un motivo in più, ogni anno, per ritornare! Ad Maiora, Ad Maiori… Albino Di Filippo Maiori. Suicida un 67enne di Cava de’ Tirreni. Si suicida gettandosi da 50 metri di altezza. Verso le 14 si suicidato Nicola D’Amico, 67enne pensionato originario di Cava de’ Tirreni ma residente a Baronissi, pensionato del Comune di Fisciano, si è lancianto da una piazzola della strada Amalfitana, all’altezza di Capo d’Orso, a Maiori. L’uomo è finito sugli scogli ed è morto all’istante. Il 67enne era arrivato in Costiera asieme alla figlia ed era in bicicletta. Ulteriori particolari sul nuemro in edicola domani su Le
Cronache Giantonio Gigantino Maiori, bloccati due pescherecci La Guardia di Finanza, nel corso di un’operazione congiunta fra la Sezione Aerea di Napoli e la Sezione Operativa Navale di Salerno, ha inflitto un altro duro colpo al fenomeno della pesca illegale nel Golfo di Salerno. L’operazione, rientra nel più ampio dispositivo di controllo predisposto dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, ed è stata portata a termine nella mattina del 23 dicembre, con l’impego di un elicottero e due unità navali. I finanzieri, in particolare, hanno agito su due fronti, dal cielo, per mezzo della ricerca aerea effettuata dall’elicottero Volpe 92 che, dopo essere decollato dalla base di Capodichino, ha effettuato un’accurata perlustrazione della costa del golfo, monitorando i movimenti dei motopescherecci; all’occhio attento dei piloti non è sfuggito il movimento di due unità da pesca, peraltro già note alle fiamme gialle, intente ad effettuare pesca a strascico sotto costa, vale a dire entro un miglio e mezzo ove vige il divieto assoluto per questo tipo di pesca. I motopescherecci sono stati intercettati nella zona di Capo D’orso, e prontamente sono stati effettuati i necessari rilievi della posizione, che hanno dimostrato in modo inequivocabile, l’illiceità della battuta di pesca. A questo punto è scattata l’azione repressiva condotta in
mare: dall’elicottero, è partita la segnalazione alla Sezione Operativa Navale di Salerno, dalla quale sono prontamente partite due unità navali, la V.5004, unità veloce in grado di raggiungere i 54 nodi, e la V.2022, che sono tempestivamente intervenute nell’area dell’intercettazione dei due motopescherecci. A quel punto è stato inutile il tentativo posto in essere per portarsi a distanza consentita dalla costa, poiché i rilievi precedentemente eseguiti dall’elicottero Volpe 92, hanno consentito alle unità navali di operare il fermo dei pescherecci che sono stati condotti nel porto di Amalfi. Una volta in porto, i finanzieri hanno proceduto alla verbalizzazione ed al sequestro delle reti e del pescato. A terra è stata fornita preziosa collaborazione dalla Capitaneria di Porto che, con l’ausilio dei militari della Locamare Amalfi, ha collaborato nelle operazioni di verbalizzazione e di recupero degli attrezzi da pesca sequestrati. Il prodotto ittico, dopo essere stato sottoposto a visita da parte dei veterinari dell’ASL SA 66, è stato devoluto in beneficenza ad istituti caritatevoli della provincia di Salerno. Oltre al sequestro degli attrezzi e del pescato, ai trasgressori sono state erogate sanzioni amministrative per complessivi ottomila euro, e la trascrizione dei punti di penalità sui titoli professionali a carico dei comandanti, come previsto dalle norme vigenti. L’operazione offre un altro importante contributo all’opera di contrasto di tutte le attività illecite in mare, opera nella quale la Guardia di Finanza è costantemente impegnata. La pesca a strascico sotto costa, in particolare, costituisce una grave e devastante forma di aggressione all’eco-sistema marino, con danni che si ripercuotono anche sull’economia di
un settore, quello della pesca, già fortemente provato da grosse difficoltà. Numerose sono le segnalazioni fornite alla Guardia di Finanza circa l’esercizio di tale attività illecita, fatte proprio dagli stessi pescatori che, operando nella legalità, sono i primi ad essere danneggiati da questo tipo di pratica. Maxirissa dopo la festa feriti 5 giovani MAIORI. Maxirissa dopo il party: cinque giovani feriti di cui uno ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Cava dè Tirreni. E’ finito in rissa il party della scorsa notte al porto di Maiori. Dopo le 3,20, pochi minuti dopo la fine della serata, all’uscita della tensostruttura, alcuni giovani pare di Castellamare di Stabia, Pimonte e Agerola, tutti centri in provincia di Napoli. sono stati coinvolti nella rissa sullo spiazzo d’ingresso al porto turistico.Cinque di questi, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, sono stati trasferiti al Presidio ospedaliero “Costa d’Amalfi”. Per tutti sono stati riscontrati traumi contusivi.Uno di loro è stato persino suturato al cuoio capelluto, un altro ha perso tre denti.Per uno dei feriti, il più grave è stato necessario il ricovero presso l’Ospedale di Cava dei Tirreni.Sul luogo degli incidenti, nei pressi dell’area di accesso al porto, sono giunti i Carabinieri della stazione di Maiori. Stando a quanto appreso la rissa si sarebbe accesa per futili motivi e tra i coinvolti (diversi quelli che sarebbero scappati via prevedendo un celere arrivo dei Carabinieri) ci sarebbero persone non nuove a questo tipo di episodi. Sul caso stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Amalfi che nelle
prossime ore ascolteranno i feriti, cercando di identificare tutti i protaginisti, alcuni, a quanto sembra, provenienti da Pimonte e Agerola. Nonostante l’episodio non sia accaduto all’interno della tensostruttura, è cominciata nel peggiore dei modi l’attività natalizia a Maiori, terminata anzietempo lo scorso anno per le le concessioni demaniali. Attraverso un comunicato l’Associazione Happy Hours, che gestisce la tensostruttura di Maiori, prende le distanze dall’episodio. «L’Associazione Happy Hours – si legge – organizzatrice della serata musicale tenutasi presso il Piromansi Area precisa che la rissa non è avvenuta all’interno della struttura e che la festa si é svolta senza nessun episodio di violenza.
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