Incidente sul lavoro, operaio cade dal cestello e finisce sugli scogli

Pagina creata da Mattia Trevisan
 
CONTINUA A LEGGERE
Incidente sul lavoro, operaio cade dal cestello e finisce sugli scogli
Incidente sul lavoro, operaio
cade dal cestello e finisce
sugli scogli
Ancora un incidente sul lavoro. Questa mattina, in via
Torricella, fra Minori e Maiori, un operaio dell’Anas è finito
sugli scogli, dopo un volo dal cestello della gru. Sul posto
intervenuti elicotteri e carabinieri di Amalfi . Il camion ha
perso il controllo e gli operai sono sbalzati sulle
rocce. Sarebbero due i feriti nell’incidente sul lavoro a
Minori. Molto complicato per i soccorritori trasferirlo in
ambulanza l’operaio che era nel cestello, che e’ rimasto
riverso a terra sulla scogliera e per il quale era stato
richiesto l’intervento di un elicottero per il soccorso
dall’alto mediante verricello. Un ferito e’ stato trasferito
all’ospedale Castiglione di Ravello, l’altro al San Giovanni e
Ruggi di Dio di Salerno. Stando alle prime valutazioni degli
investigatori, la gru, che e’ di una ditta di ponteggi
siciliana, non sarebbe stato ben ancorato all’asfalto.
L’operaio ricoverato al Castiglione di Ravello ha solo qualche
contusione ed e’ sotto choc ma ha riferito alcuni elementi
utili agli investigatori per chiarire la dinamica. L’altro
operaio, di circa 40 anni, alle 15.10 e’ stato imbracato e
portato a bordo dell’elicottero da personale specializzato
mediante verricello, per essere trasferito al Ruggi d’Aragona
di Salerno. Ha un politrauma e le sue condizioni sono
giudicate gravi. Si e’ reso necessario chiudere
temporaneamente al traffico la statale al chilometro 34,200
per consentire le delicate operazioni di rimozione del mezzo
che e’ rimasto in equilibrio precario. La raccomandazione e’
di non convergere verso la zona interessata al fine di non
intralciare l’intervento che resta delicato.
1. WhatsApp Video 2021-07-16 at 15.27.29
“The Eremit”, l’applicazione
per    valorizzare    alcuni
territori
di Erika Noschese

Sensibilizzare una comunità a conoscere e valorizzare il
proprio patrimonio: è questa, in sintesi, la finalità di The
Hermit (L’eremita), l’applicazione per smartphone realizzata
dal giovane salernitano Gaetano Cuomo durante il suo percorso
di studi presso l’Università degli studi di Salerno. Un’app
ancora in fase di sviluppo che vanta la collaborazione
dell’equipe scientifica del Dipartimento di Scienze del
Patrimonio Culturale (DISPAC), coordinata dalla Prof.ssa
Chiara M. Lambert e la dott.ssa Mariaelva Torino -Comune di
Maiori – Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino. «Si tratta
di un’app di fruizione per un territorio marginale della
Costiera Amalfitana» che «rientra perfettamente nel discorso
di Archeologia partecipata in quanto mira a sensibilizzare una
comunità a conoscere, tutelare e valorizzare il proprio
patrimonio culturale territoriale – ha dichiarato Gaetano
Cuomo – E’ concentrata su Capo d’Orso che in passato fu
un’importante crocevia per monaci eremiti del X secolo d.C.,
dove poi si stabilirono e realizzarono numerosi insediamenti
rupestri per condurre vita eremitica; all’ interno dell’antro
roccioso del Monte Falerzio». Il Percorso serviva per
raggiungere dalla cittadina di Erchie, la città di Maiori ed è
stato tracciato dal CAI (Club Alpino Italiano) per uso di
escursioni e trekking, e permette attraverso il gps integrato
all’interno dei supporti smartphone, di localizzare il
visitatore e segnalare lungo il percorso le bellezze
archeologiche presenti e che per questioni di sicurezza e per
le condizioni in cui rivestono, non sono fruibili al pubblico.
«Quando l’app riconosce che una persona è in prossimità di un
reperto archeologico, si attiva e compare sul display un
Monaco in forma cartoon che spiega le ricerche archeologiche
in corso (in modalità testo o storytelling), e la storia di
quel monumento. Mira sopratutto a un turismo selezionato e
sensibile a diverse tematiche, dall’ambientale alla storia de
territorio fino ad arrivare ad aprrofondire la cultura e le
usanze di questi uomini antichi», ha poi spiegato il giovane
archeologo salernitano che, tra le altre cose, vanta una serie
di collaborazioni con la Scabec presso il parco archeologico
di Paestum. «In collaborazione con l’Università di Salerno
stiamo lavorando a questa applicazione che consente alle
persone di usufruire di un servizio di percorso/trekking
culturale e che punta l’attenzione non solo su questi siti
abbandonati ma anche su uno dei gioielli principali della
costiera la Badia di Santa Maria de’ Olearia a Maiori», ha poi
spiegato il giovane archeologo salernitano. E il post
quarantena sarà l’occasione proprio per portare a termine
questo lavoro che potrà essere utile nel periodo estivo quando
la Costiera Amalfitana accoglie, ogni giorno, centinaia e
centinaia di turisti alla scoperto di luoghi sconosciuti.

                                                           no
cuomo,
Crollo del parcheggio, in 5 a
processo
di Pina ferro

Per il crollo nel cantiere del parcheggio multipiano di via
Capitolo di Maiori, in cinque affronteranno il processo. Il
giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno,
Mariella Albarano ha disposto il rinvio a giudizio per:
Antonio Ferrara committente ed appaltatore dei lavori; il
progettista e direttore dei lavori Alberto Senatore;
l’ingegnere collaudatore Matteo Sernicola; il titolare della
ditta “Geo Trivellazioni” Antonio Tortora; Annalisa
Scognamiglio, titolare della ditta omonima incaricata con
contratto di sub appalto all’esecuzione dei lavori di
“sbancamento, trasporto e smaltimento”. Tutti il prossimo 6
maggio compariranno dinanzi ai giudici della terza sezione
penale. Era il 2013 quando il cantiere era in piena
operatività per la realizzazione di 90 garage. La ditta di
trivellazione era impegnata nella posa di una serie di pali
per creare una paratia. La struttura interrate aveva la
funzione di contenere un parcheggio privato da realizzare in
superfice. Secondo la pubblica accusa non sarebbero stati
rispettati i parametri descritti nel progetto determinando il
crollo della paratia e la conseguente frana del terrapieno
retrostante. Un errore del progettista. sostiene la Procura,
determinò il crollo. Il tecnico avrebbe omesso di valutare
fedelmente lo stato dei luoghi. Le due ditte, in particolare
quella deputata alle trivellazioni, sono responsabili di non
aver rispettato le linee dettate dal progetto approvato
dall’ufficio tecnico comunale, sopratutto in relazione alla
profondità della palizzata tirante che avrebbe dovuto
sostenere il carico del piano superiore. I tiranti, inoltre,
dovevano agganciarsi nella proprietà confinante. Gli imputati
sono accusati anche di aver realizzato le opere poi crollate
in una zona a vincola paesaggistico, perché ricadente nel
perimetro del Parco Monti Lattari, senza il preventivo nulla
osta dell’ente che gestisce l’area protetta. Nel collegio
difensivo gli avvocati Antonio Ferrari , Andrea Di Lieto ,
Vincenzo Desiderio e Giuseppe Petrosino .

Crolla   il    turismo   nel
salernitano   ma   regge  in
Costiera Amalfitana
di Erika Noschese

Ancora una stagione amara per il turismo campano. I dati
forniti dall’Abbac – l’associazione nazionale dei B&B e
affittacamere – e dell’osservatorio Otei, parlano infatti di
una stagione turistica in chiaroscuro con punte del meno 20%,
rispetto allo scorso anno, in alcuni territori. Nello
specifico, a Salerno città l’Abbac ha registrato un 15/20% in
meno rispetto al 2018 mentre si è registrato un netto aumento
per quanto riguarda la platea delle strutture considerate non
regolari; calo registrato anche in Cilento con il 20% in meno
rispetto allo scorso anno. E’ andata meglio, invece, in
Costiera Amalfitana dove la flessione è stata davvero minima o
insignificante; dicorso simile anche per Amalfi e Positano che
restano al top nella classifica seguite da Vietri sul Mare,
Maiori e Minori. Dati, questi, che da un lato allarmano e
demoralizzano gli operatori e dall’altro fanno invece sperare
nel mese di settembre, con le ultime settimane estive. A
penalizzare le zone costiere sia fattori esogeni quali il
successo di destinazioni più a buon mercato per il turismo
balneare, soprattutto per le vacanze degli italiani, sia
fattori endogeni come le storture del territorio con poca
organizzazione turistica, carenti infrastrutture e servizi,
scarsa professionalità, abusivismo ricettivo, percezione di
insicurezza e difficile mobilità. Alla base dell’ennesimo
crollo registrato dalle strutture turistiche, salernitane e
campane, anche le difficoltà collegate ai dati allarmanti
sulla balneabilità di alcune importanti aree costiere che
hanno destato preoccupazione. Migliorano, invece, le
esperienze di viaggio dei turisti che recensiscono online
malgrado diverse problematiche. «Speriamo in settembre che
possa mitigare i guasti di una stagione che per la prima
volta, come già annunciato dalle previsioni, ha registrato
una flessione», ha dichiarato il presidente Abbac Ingenito che
parla di segnali incoraggianti grazie alla frequenza dei voli
e alle maggiori opportunità culturali offerti ad un target
sempre più alto di viaggiatori ma – aggiunge – «si può fare
molto di più». come ad esempio, «una calendarizzazione annuale
di mostre ed eventi, migliore promozione verso mercati nuovi e
rafforzamento dei canali tradizionali oltre ad una forte
azione contro abusivismo, illegalità e sicurezza». Nel
bilancio complessivo di questa estate 2019 vengono messe nel
conto anche le mancate scelte compiute sinora della Regione,
che non si è ancora dotata di un piano di sviluppo regionale,
con carenze strutturali relativi a portali di informazione,
strumenti di assistenza e gestionali dell’organizzazione
turistica. «Molti enti non dialogano tra loro, poche vere
sinergie con i privati, eventi non coordinati e promossi in
tempi e modalità non corretta mentre restano sul tappeto le
gravi difficoltà di mobilità, basti pensare alla
Circumvesuviana, alle ridotte corse integrative delle vie del
Mare, alla fruizione di spazi e parcheggi e al traffico
insostenibile verso località che come per la Penisola
Sorrentina e la Costiera Amalfitana dovrebbero essere tutelate
e protette considerata la loro fragilità», ha aggiunto
Ingenito secondo cui è necessario «un dialogo franco e
diretto, per cogliere le oportunità di un segmento economico
sempre più rilevante in Campania. Si deve fare di più e meglio
su risorse europee, cogliendo l’opportunità della nuova
programmazione Ue e utilizzando le cifre già stanziate e non
utilizzate per il turismo, puntando ad una vera cabina di
regia, che coinvolga tutti gli attori della filiera». Tante,
troppe le problematiche che mettono in ginocchio il turismo
come le tasse, troppe, e le imposte da parte dei Comuni per la
tarsu, spendita non direzionale delle imposte di soggiorno per
i Comuni che la applicano e servizi non all’altezza di
destinazioni anche prestigiose. «Va bene l’aeroporto di
Capodichino con i tanti voli e rotte offerte, come pure
l’avvio speriamo a breve a pieno regime del secondo aeroporto
di Salerno ma si deve lavorare ad una sinergia istituzionale e
privata che punti alla qualificazione dell’offerta, al
rafforzamento di infrastrutture, al potenziamento dei
collegamenti del trasporto pubblico, per evitare ad esempio lo
spopolamento nelle aree interne con un progetto concreto di
incentivazione turistica e sostenibile e puntando ad una
destagionalizzazione vera fatta con pacchetti turistici
integrati che coinvolga tutti i settori da quello
naturalistico, termale, escursionistico e religioso oltre a
quello accessibile».

Sigilli ai depuratori di
Maiori,    ai  due   sindaci
contestato il mancato divieto
di balneazione
di Andrea Pellegrino

Nuovo sequestro in Costiera Amalfitana e nuovi avvisi di
garanzia per amministratori e tecnici comunali. Questa volta a
finire sotto la lente d’ingrandimento della Procura sono il
Comune di Maiori e i suoi due impianti di depurazione presenti
sul territorio. Sul registro degli indagati sono finiti
l’attuale sindaco Antonio Capone, l’ex primo cittadino Antonio
Della Pietra, il capo ufficio tecnico Nicola Giordano e l’ex
dirigente Aniello Casola, l’ex legale rappresentante della
società di gestione (degli impianti) Giovanni Avitabile e
l’attuale vertice Luigi Santelia. Le indagini sono state
condotte dal Noe di Salerno, guidato dal capitano Ambrosone, e
dalla Capitaneria di Porto. L’attuale sindaco e l’ex dovranno
rispondere, tra l’altro, di omissione di atti d’ufficio, non
avendo provveduto – in determinati casi – all’affissione del
divieto di balneazione nei tratti di costa interessati
dall’interdizione. Tra gli altri, reati contestati dalla
Procura della Repubblica di Salerno sono danneggiamento di
beni pubblici, gettito di cose idonee a molestare le persone,
deturpamento di bellezze naturali. Gli accertamenti hanno
infatti consentito di appurare l’inidoneità degli impianti di
trattamento delle acque che, quindi, venivano sversate in mare
senza idonea depurazione. Le acque in uscita dagli impianti,
quindi, contenevano sostanze inquinanti che danneggiavano le
matrici ambientali di beni pubblici, oltretutto protetti da
vincolo paesaggistico. Gli accertamenti si collocano in una
più ampia attività della Procura della Repubblica di Salerno,
seguita direttamente dal Procuratore Corrado Lembo e
finalizzata ad accertare le fonti di inquinamento delle acque
superficiali interne e del mare che, nelle scorse settimane,
ha portato già al sequestro degli impianti di depurazione di
Albanella, Palomonte, Amalfi, Praiano e Contursi Terme. Ora i
sigilli sono scattati anche per i due impianti di Maiori nel
mentre non si escludono ulteriori provvedimenti per le
prossime ore per altri comuni della Costiera Amalfitana.
Maiori.               “Gran Premio del
Quadro”               trionfa  Said El
Otmani

   Gran Premio del Quadro: patrimonio dell’Atletica leggera

Ho sempre    idealmente pensato le gare di atletica su strada
divise in   due categorie: quelle dai grandi numeri, dove folle
oceaniche   di partecipanti riescono fantasiosamente a riempire
di colori    le strade delle città del mondo e quelle dallo -
straordinario livello tecnico dei borghi e delle piazze
riservate ad un numero ristretto di atleti di grossa caratura.
Ebbene, se le prime sono assolutamente da VIVERE, da essere
corse, le seconde sono senza dubbio da VEDERE, perché
assistere ad un simile spettacolo gratifica quasi quanto

esserne protagonista.

Ed è così che in un pomeriggio di agosto ( giorno 5),
trovandomi nella meravigliosa Maiori, sentivo annunciare
l’imminente inizio del 60esimo “Gran Premio del Quadro“: gara
che con un circuito di 730 mt da ripetersi 4 volte abbraccia
il centro della piccola cittadina costiera.

Come New York o Londra sembrano perfette per accogliere le
decine di migliaia di runners di tutto il mondo, così questa -
gara sembrava disegnata alla perfezione sulle forme di un
piccolo Comune capace di unire all’inimitabile panorama
paesaggistico un pubblico di turisti degno delle grandi
occasioni!
Ben presto riconoscevo tra la folla trepidante, amici runners
e campioni più o meno recenti che non erano voluti mancare
all’appuntamento! Da Gilio Iannone, campione italiano dei
1500mt, già trionfatore su queste strade nonché detentore del
record cronometrico del tracciato a Said El Otmani fresco
campione italiano dei 10mila metri. Ovviamente non poteva man-
care la rappresentanza magrebina né la forte compagine campana
che con atleti più o meno giovani riesce sempre a vender cara
la pelle.
Ma senza dubbio, tutti i favori del pronostico ricadevano sui
primi due, con una caccia al record del percorso di 7’57” (e
relativo cospicuo bonus economico) che si annunciava spietata.
Alla fine l’ha spuntata Said: con una cavalcata straordinaria
per forza ed eleganza ha estasiato tutti e demolito il record
con un crono che per lui si è fermato a 7 primi e 50 secondi.
Una vera gioia per me che lo conosco da tantissimi anni.
Gilio, palesemente il beniamino dei maioresi ancora memori dei
sui trionfi, ha condotto la gara con grande intelligenza e
conquistato la seconda piazza: la classe e l’eleganza (nella
corsa e non solo) rappresentano una costante per lui anche
nelle rare occasioni in cui non riesce ad essere vincente. A
chiudere il podio Antonello Landi: per lui non ci sono parole…
come i migliori vini d’annata, è insensibile agli anni che
passano ed anzi sembra quasi trarne giovamento.

Non meno agguerrita è stata la competizione in campo
femminile: le sorelle Francesca e Filomena Palomba ci hanno
provato in tutti i modi ad impensierire Alessia Amore che però
è stata davvero troppo forte per tutte: prova maiuscola la
sua!

Ma la vera riuscita di questo evento va ben oltre la
straordinaria interpretazione dei protagonisti che l’hanno
disputato: vedere il corso di Maiori trasformarsi per una
decina di minuti in una vera e propria arena di appassionati
spettatori che tifando per l’uno o per l’altro si dividevano
nei più disparati pronostici, mentre lì in fondo, anche il
sole nel fare capolino nel mare sembrava per un attimo aver
rallentato la sua discesa per godersi lo spettacolo, è un
qualcosa che fatico a trasmettere a chi non c’era…

Merito di tutto ciò va senza dubbio al promotore Maurizio
Ruggiero che da anni profonde impegno e passione per la riusci-
ta di questa gara. Gli sforzi, spesso solitari, lo hanno
portato a soffiare quest’anno sulle 60 candeline! Lui sa bene
che con qualche accorgimento in più, questo evento potrà
ancora migliorare e guadagnarne in prestigio; ed io sono
sicuro che tutto ciò accadrà!

Se Maiori è stata proclamata a buon diritto dall’Unesco
“Patrimonio dell’umanità”, il Gran Premio del Quadro merita di
essere Patrimonio dell’Atletica Leggera!
In tanti credono in questo progetto e già quest’anno Maurizio
ha trovato lungo la strada validi alleati: dal Campione di
pasticceria Sal De Riso (principale sponsor della
manifestazione) alla società di atletica Atl. Ermes Antoniana
nelle persone del Presidente Giuseppe Caiazza (supporto
organizzativo e professionale) e Vittorio Mazzariello (con i
prodotti “Oro della Campania” si è occupato della fornitura
dei premi) per finire con lo speaker Marco Cascone (la miglior
voce narrante per questa gara che finora uno speaker non lo
aveva mai avuto). Trovarmi quasi per caso ad offrire un
piccolo contributo collaborativo nella stesura delle
classifiche mi ha fatto davvero piacere!

Da qui quindi ripartire, così come da 60 anni accade, per
rendere questo evento sempre più importante e per dare ai turi-
sti di tutto il mondo che visitano la costiera un motivo in
più, ogni anno, per ritornare!
Ad Maiora, Ad Maiori…

Albino Di   Filippo

Maiori. Suicida un 67enne di
Cava de’ Tirreni.
Si suicida gettandosi da 50 metri di altezza. Verso le 14 si
suicidato Nicola D’Amico, 67enne pensionato originario di Cava
de’ Tirreni ma residente a Baronissi, pensionato del Comune di
Fisciano, si è lancianto da una piazzola della strada
Amalfitana, all’altezza di Capo d’Orso, a Maiori. L’uomo è
finito sugli scogli ed è morto all’istante. Il 67enne era
arrivato in Costiera asieme alla figlia ed era in bicicletta.

Ulteriori particolari sul nuemro in edicola domani su Le
Cronache

Giantonio Gigantino

Maiori,     bloccati                                   due
pescherecci
La Guardia di Finanza, nel corso di un’operazione congiunta
fra la Sezione Aerea   di Napoli e la Sezione Operativa Navale
di Salerno, ha inflitto un altro duro colpo al fenomeno della
pesca illegale nel Golfo di Salerno.

L’operazione, rientra nel più ampio dispositivo di controllo
predisposto dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, ed è
stata portata a termine nella mattina del 23 dicembre, con
l’impego di un elicottero e due unità navali.

I finanzieri, in particolare, hanno agito su due fronti, dal
cielo, per mezzo della ricerca aerea effettuata
dall’elicottero Volpe 92 che, dopo essere decollato dalla base
di Capodichino, ha effettuato un’accurata perlustrazione della
costa del golfo, monitorando i movimenti dei motopescherecci;
all’occhio attento dei piloti non è sfuggito il movimento di
due unità da pesca, peraltro già note alle fiamme gialle,
intente ad effettuare pesca a strascico sotto costa, vale a
dire entro un miglio e mezzo ove vige il divieto assoluto per
questo tipo di pesca. I motopescherecci sono stati
intercettati nella zona di Capo D’orso, e prontamente sono
stati effettuati i necessari rilievi della posizione, che
hanno dimostrato in modo inequivocabile, l’illiceità della
battuta di pesca.

A questo punto è scattata l’azione repressiva condotta in
mare: dall’elicottero, è partita la segnalazione alla Sezione
Operativa Navale di Salerno, dalla quale sono prontamente
partite due unità navali, la V.5004, unità veloce in grado di
raggiungere i 54 nodi, e la V.2022, che sono tempestivamente
intervenute nell’area dell’intercettazione dei due
motopescherecci.

A quel punto è stato inutile il tentativo posto in essere per
portarsi a distanza consentita dalla costa, poiché i rilievi
precedentemente eseguiti dall’elicottero Volpe 92, hanno
consentito alle unità navali di operare il fermo dei
pescherecci che sono stati condotti nel porto di Amalfi.

Una volta in porto, i finanzieri hanno proceduto alla
verbalizzazione ed al sequestro delle reti e del pescato.

A terra è stata fornita preziosa collaborazione dalla
Capitaneria di Porto che, con l’ausilio dei militari della
Locamare Amalfi, ha     collaborato nelle operazioni di
verbalizzazione e di    recupero degli attrezzi da pesca
sequestrati.

Il prodotto ittico, dopo essere stato sottoposto a visita da
parte dei veterinari dell’ASL SA 66, è stato devoluto in
beneficenza ad istituti caritatevoli della provincia di
Salerno.

Oltre al sequestro degli attrezzi e del pescato, ai
trasgressori sono state erogate sanzioni amministrative per
complessivi ottomila euro, e la trascrizione dei punti di
penalità sui titoli professionali a carico dei comandanti,
come previsto dalle norme vigenti.

L’operazione offre un altro importante contributo all’opera di
contrasto di tutte le attività illecite in mare, opera nella
quale la Guardia di Finanza è costantemente impegnata. La
pesca a strascico sotto costa, in particolare, costituisce una
grave e devastante forma di aggressione all’eco-sistema
marino, con danni che si ripercuotono anche sull’economia di
un settore, quello della pesca, già fortemente provato da
grosse difficoltà.

Numerose sono le segnalazioni fornite alla Guardia di Finanza
circa l’esercizio di tale attività illecita, fatte proprio
dagli stessi pescatori che, operando nella legalità, sono i
primi ad essere danneggiati da questo tipo di pratica.

Maxirissa   dopo                        la        festa
feriti 5 giovani
MAIORI. Maxirissa dopo il party: cinque giovani feriti di cui
uno ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Cava dè
Tirreni. E’ finito in rissa il party della scorsa notte al
porto di Maiori. Dopo le 3,20, pochi minuti dopo la fine della
serata, all’uscita della tensostruttura, alcuni giovani pare
di Castellamare di Stabia, Pimonte e Agerola, tutti centri in
provincia di Napoli.   sono stati coinvolti nella rissa sullo
spiazzo d’ingresso al porto turistico.Cinque di questi, di età
compresa tra i 20 e i 30 anni, sono stati trasferiti al
Presidio ospedaliero “Costa d’Amalfi”. Per tutti sono stati
riscontrati traumi contusivi.Uno di loro è stato persino
suturato al cuoio capelluto, un altro ha perso tre denti.Per
uno dei feriti, il più grave è stato necessario il ricovero
presso l’Ospedale di Cava dei Tirreni.Sul luogo degli
incidenti, nei pressi dell’area di accesso al porto, sono
giunti i Carabinieri della stazione di Maiori. Stando a quanto
appreso la rissa si sarebbe accesa per futili motivi e tra i
coinvolti (diversi quelli che sarebbero scappati via
prevedendo un celere arrivo dei Carabinieri) ci sarebbero
persone non nuove a questo tipo di episodi. Sul caso stanno
indagando i Carabinieri della Compagnia di Amalfi che nelle
prossime ore ascolteranno i feriti, cercando di identificare
tutti i protaginisti, alcuni, a quanto sembra, provenienti da
Pimonte e Agerola. Nonostante l’episodio non sia accaduto
all’interno della tensostruttura, è cominciata nel peggiore
dei modi l’attività natalizia a Maiori, terminata anzietempo
lo scorso anno per le le concessioni demaniali. Attraverso un
comunicato l’Associazione Happy Hours, che gestisce la
tensostruttura di Maiori, prende le distanze dall’episodio.
«L’Associazione Happy Hours – si legge – organizzatrice della
serata musicale tenutasi presso il Piromansi Area precisa che
la rissa non è avvenuta all’interno della struttura e che la
festa si é svolta senza nessun episodio di violenza.
Puoi anche leggere