Elezioni a Cava de' T. Galdi: Servalli" - coniglio - Cronache ...

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Elezioni a Cava de’ T. Galdi:
«Il   coniglio    Servalli».
Servalli: «E’ un’affermazione
ridicola»
CAVA DE’ TIRRENI. «Sono pronto ad affrontare il mio avversario
politico ad un confronto pubblico, aperto e senza paura ma
dall’altro lato il “Coniglio Servalli” scappa, a meno che non
ci siano domande prestabilite e senza possibilità di repliche»
va giù duro il sindaco uscente Marco Galdi che, in vista del
ballottaggio proprio con il candidato del PD, vorrebbe mettere
su un tour molto particolare: «I cittadini hanno il diritto di
ascoltarci, a quanto pare c’è molta melina da parte dell’altro
candidato – prosegue Galdi – sto iniziando a sfidarlo nelle
piazze a partire da sabato a S. Lucia alle 19.30, dove ci sarà
la sua sedia – chiude il sindaco uscente – da lunedì lo
inviterò ogni giorno in una piazza». Se da un lato emerge la
volontà di un tête à tête , dall’altro si richiedono regole
ben precise: «A me sembra che c’è la volontà di nascondersi
dietro papà De Luca – afferma Galdi – ho saputo che nei
confronti, tra cui quello proposto dalle emittenti locali,
stanno mettendo dei paletti, vogliono sapere preventivamente
le domande, non vogliono dare la possibilità di replica –
chiude Galdi – mi sa tanto che Servalli si sta trasformando
nel “Coniglio Servalli” e Cava non ha bisogno di conigli,
altrimenti facciamo la fine di Fiorillo». Da qui alla
consapevolezza maturata dal candidato di centro-destra secondo
cui l’avversario soffrirebbe di una copiosa scarsezza di
contenuti, a partire dal programma “scopiazzato da internet”:
«Non ci sono argomenti – inizia Galdi – non c’è una parola
sull’ospedale, ed è normale perché De Luca lo vuole chiudere
per creare a Salerno 800 posti; non si parla di sviluppo
industriale, noi il 15 giugno chiuderemo la partita con il
piano ASI alla provincia per allocare artigianato, terziario e
imprese – poi pizzica – ma Servalli questo non lo sa, tra
l’altro leggendo attentamente il suo programma vedo solo uno
scopiazzare da Wikipedia, in merito alla questione “rifiuti” e
da www.cambiamento.it riguardo al punto “Città in
transizione”- chiude – insomma prende spezzoni qua e là sulla
rete». Non si ferma il sindaco uscente che sembra ormai essere
un fiume in piena: «Si danno numeri come il risparmio del 3/7
% sui volumi di spesa senza specificarne le modalità –
prosegue Galdi – avere mantenuto un bilancio in attivo di
13mln certificati, a fronte di 6mln in meno all’anno per 5
anni, questo vuol dire Spending Rewiev». C’è spazio anche per
un commento sulle probabili squadre di governo e gli
apparentamenti che, a quanto pare, Galdi rifiuta a priori:
«Non ci saranno apparentamenti formali perché tengo alla
compattezza dell’esecutivo e se vinciamo vogliamo garantire la
stabilità – spiega il sindaco uscente – la mia sarebbe una
squadra formata sia da nomi storici, quali Pasquale Senatore,
Nando Mandara ma soprattutto nuova linfa, ovvero il
cardiochirurgo Raffaele Giordano, all’archeologa Rossella
Luciano, all’avv. Marcello Murolo che è già stato mio
assessore e che certamente scalerà in quanto è il primo dei
non eletti, la psicologa Rossella Bisogno giovane di
grandissima qualità già molto attiva nella sua zona, Alfonso
Celentano, Federico Abate insomma un mix tra esperienza e
novità». Diversa la valutazione dei componenti che
affiancherebbero il candidato del PD: «Leggendo le liste di
Servalli non credo di poter dire la stessa cosa poiché ci sono
nomi noti che sono stati anche vicino a me, persone che
perseguono la loro ambizione e che hanno determinato
l’instabilità – continua – molti tireranno la giacca il povero
Enzo Servalli qualora malauguratamente dovesse essere eletto».
In chiusura Galdi ringrazia l’ex consigliere Michele Mazzeo:
«In alcuni momenti importanti c’è stato un percorso comune, ha
sempre agito con obiettività, quindi sono contento del suo
gradimento – chiude – mi risulta che molti candidati che
inizialmente si sono schierati con altri sindaci, ad oggi, si
sono avvicinati alla nostra proposta».

Andrea Palestra

CAVA DE’ TIRRENI. «È un’affermazione ridicola, prima se ne va
dal comune e meglio è!» così risponde il candidato sindaco del
PD Vincenzo Servalli riguardo a quanto dichiarato da Marco
Galdi in merito al fatto che il programma del centro-sinistra
sia un copia e incolla strappato da internet. A quanto pare è
solo l’inizio di una lunga settimana di fuoco che vive in un
botta e risposta frenetico. Da un lato Marco Galdi che batte
sul punto denominato “ospedale”, su un confronto che stenta ad
arrivare e sull’esperienza maturata in 5 anni di
amministrazione; dall’altro c’è proprio Vincenzo Servalli che
conta sull’ondata favorevole del PD, sulla persona di Vincenzo
De Luca e su una coalizione che ha portato circa 1000
preferenze in più rispetto al candidato del centro-destra. «Ha
perso il senno – dichiara Servalli a conclusione dell’incontro
con la frazione di Passiano – nella sua bramosia di potere è
diventato pericoloso per la città». Da qui alla richiesta di
confronto del sindaco uscente e alla conseguente risposta di
Servalli: «Galdi è uno che non sa di economia, non sa leggere
un bilancio – continua il candidato del PD – la sua condotta è
stata considerata scriteriata dalla Corte dei Conti. È un
presuntuosetto – chiude Servalli – ha portato allo sbaraglio
il Consiglio Comunale in modo clamoroso e vergognoso. Ho poco
da confrontarmi con un sindaco finito e fallito”. Da qui al
comizio che ha recitato il doveroso ringraziamento ad una
frazione che ha donato più voti in assoluto: «Dicono che se
dovessi diventare sindaco eliminerei la Disfida dei
Trombonieri, butterei giù le case, chiuderei l’ospedale –
continua – certa gente non sa più cosa inventare – chiude –
penso più che altro ad un’amministrazione che non ha
ristrutturato una palestra, né una scuola, né ha favorito le
imprese cavesi».

Andrea Palestra

Salerno.    Giovane    madre
accusata     di     omicidio
preterintenzionale: c’è la
richiesta    di  rinvio    a
giudizio. «Non temiamo il
processo»
Richiesta di rinvio a giudizio per omicidio preterintenzionale
per la giovane mamma di Pontecagnano accusata di aver causato
il decesso della figlia quarantacinque giorni dopo la nascita.
La richiesta è stata firmata dal pm Roberto Penna. La neo
mamma, d. s. di Pontecagnano, è accusata anche di lesioni
aggravate. Secondo il teorema accusatorio la donna sarebbe
finita in depressione dopo il parto avvenuto tra l’altro al
settimo mese di gravidanza. Poi il black out ed il decesso
della bimba (appena 45 giorni) per emorragia celebrale
provocata, come viene evidenziato dalla perizia dei consulenti
Zotti, Longo e De Stefano, da un colpo alla testa. Il pm
Roberto Penna ha avanzato analoga richiesta anche per il
compagno della giovane donna, G. P di Battipaglia, e la nonna
F. G. Quest’ultimi due per calunnia per aver accusato i medici
di non aver svolto la proprio attività con perizia e diligenza
e quindi determinato il decesso della neonata. La richiesta di
rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero ha sorpreso
i genitori della piccola e la nonna che, attraverso il legale
di fiducia (Danilo Laurino, hanno precisato la loro posizione.
“Apprendiamo che la Procura della Repubblica ha presentato una
richiesta di rinvio a giudizio nei nostri confronti, per
accuse che riteniamo insostenibili ed ingiuste. Abbiamo già
presentato una articolata opposizione alla richiesta di
archiviazione che la stessa Procura ha depositato in relazione
alle posizioni di una serie di indagati, perché fino ad oggi
non è emersa nessuna certezza a proposito del decesso della
piccola. Siamo in presenza di una tesi che è contraddetta da
fatti e da prove che faremo emergere davanti al Giudice. Non
temiamo il processo. Esso sarà, anzi, un mezzo per arrivare
alla giustizia ed alla verità. Attendiamo, quindi, la
fissazione dell’udienza per poterci difendere davanti ad un
Giudice che possa accertare con serenità e scrupolo i fatti.
Per ora subiamo una esposizione mediatica e processuale che
avremmo voluto evitare. Siamo convinti che arriverà anche il
momento in cui si riuscirà a fare chiarezza su un episodio che
ha turbato tutti noi e che continua ad avere strascichi che
non erano in previsione e che ci feriscono”.

Giunta comunale. Spunta anche
Anna Petrone come possibile
assessore
Spunta anche il nome di Anna Petrone come possibile nuovo
assessore della giunta Napoli a Salerno. Il consigliere
regionale uscente, non rieletto, potrebbe essere così
recuperata a Palazzo di Città a Salerno in vista
dell’imminente rimpasto che il sindaco facente funzioni dovrà
fare dopo l’insediamento di due assessori (Picarone e Cascone)
eletti in Consiglio regionale. L’ingresso di Anna Petrone
potrebbe risolvere anche il problema quote rosa, nonché
equilibrare il quadro politico cittadino e regionale e
smorzare gli appetiti di alcuni consiglieri comunali che
ambiscono al salto di qualità. Anche il secondo assessore si
dice possa essere esterno e non si esclude che possa essere in
quota Udc. D’altronde, lo stesso Cobellis avrebbe chiesto
visibilità sia a livello regionale che comunale, anche in
vista dell’appuntamento elettorale del prossimo anno a
Salerno. A tal proposito pare che i nomi siano quelli di
Leonardo Gallo o Nico Miranda; il primo, in particolare,
impegnato nell’ultima tornata elettorale e protagonista di un
discreto risultato in città. Da valutare anche la possibile
nomina di Alfonso Buonaiuto, assessore comunale al bilancio
pronto a traslocare nello staff presidenziale di Palazzo Santa
Lucia. Se così fosse si libererebbe una nuova casella nella
squadra di governo cittadino.

De Luca a colloquio da Renzi:
Tartaglione    vice.    Primo
consiglio il 15 giugno
di Andrea Pellegrino

Renzi? Vedremo se attiverà la sospensione ad un presidente
eletto da un milione di campani. Il messaggio è chiaro.
Vincenzo De Luca crede che in qualche modo la sua vicenda si
risolverà nel migliore dei modi. E ieri pomeriggio, prima
della festa napoletana, ha fatto tappa a Roma, ed in
particolare a Palazzo Chigi, dove ha incontrato il premier
Renzi. Un colloquio di circa un’ora durante il quale
probabilmente sono stati scanditi i tempi riguardo la
sospensione per effetto della legge Severino e sono stati
messi sul tavolo i nomi della possibile giunta, con
particolare attenzione al vicepresidente che potrebbe essere
l’uomo o la donna chiave per salvare la guida e quindi la
legislatura regionale. Il pressing sarebbe tutto su Fulvio
Bonavitacola ma anche su Assunta Tartaglione. Ma per entrambi
c’è l’incompatibilità con la carica di deputato. Incarico che
nessuno dei due vorrebbe cedere per andare in soccorso a
Vincenzo De Luca. Da Renzi, inoltre, sarebbe arrivato chiaro
lo stop alla modifica alla legge Severino mentre secondo
indiscrezioni non si esclude che il premier abbia concordato
il giusto percorso politico prima di firmare l’atto di
sospensione. Provvedimento, in pratica, che arriverebbe dopo
l’insediamento del Consiglio regionale e della giunta.

«Ci sarò sempre io»

De Luca, dalla sua, annuncia: «State tranquilli avrete un
vicepresidente che vi farà sognare, ma non sognerete molto,
starò sempre io lì. Chi vince governa». Insomma mal che vada,
“fatta la legge, trovato l’inganno”. Sospensione o non,
Vincenzo De Luca ha già fatto sapere che non farà mancare la
sua presenza a Palazzo Santa Lucia. Intanto mentre auspica
che: «Il parlamento farà la modifica alla legge Severino ed in
particolare riguardo all’articolo sui sindaci condannati in
primo grado. Penso – ha detto De Luca dalla consueta tribuna
politica televisiva del venerdì – che ci sia stato un abuso di
delega da parte del governo». Se sospeso? Rincara De Luca:
«Farò ricorso al giudice ordinario».

Lunedì direzione pd

Secondo l’agenda politica, ora la prima data è lunedì quando
si riunirà la direzione nazionale del Partito democratico.
Vincenzo De Luca pare che abbia annunciato la sua presenza,
così come la presidente della commissione parlamentare
antimafia Rosy Bindi. Se così fosse non si esclude uno scontro
all’ultimo sangue (politico) sulla lista degli impresentabili.
Una mossa, quella di Bindi, che De Luca avrebbe legato al
dito. Tra il 15 ed il 20 giugno, invece, si dovrebbe tenere la
prima seduta del Consiglio regionale per procedere, dunque,
all’insediamento. Quanto al presidente dell’Assise, l’ipotesi
Mario Casillo pare essere sempre più concreta.

Festa con De Laurentiis

Ieri sera alla mostra d’oltremare la festa di Vincenzo De Luca
per ringraziare gli elettori. Alle 20,10 tra i primi ad
arrivare è Aurelio De Laurentiis che ha sostenuto anche con
forza De Luca durante la campagna elettorale.

Termovalorizzatore,
“Condannate  De   Luca  per
peculato. Di Lorenzo non ha
lavorato”
di Andrea Pellegrino

C’è anche il visto del procuratore della Repubblica di Salerno
Corrado Lembo al ricorso in Appello presentato ieri mattina
per chiedere la condanna di Vincenzo De Luca per peculato
nell’ambito della vicenda sul Termovalorizzatore. A
predisporlo e presentarlo il pubblico ministero Roberto Penna
che in primo grado si era visto derubricare il reato da
peculato ad abuso d’ufficio – per la nomina di project manager
(Alberto    Di   Lorenzo)    per   la   realizzazione      del
termovalorizzatore – nei confronti dell’allora sindaco di
Salerno Vincenzo De Luca, oggi governatore della Campania. Una
condanna in primo grado che gli è costata già la sospensione
da sindaco di Salerno (poi reintegrato nelle funzioni dal
Tribunale amministrativo) e che oggi potrebbe costargli la
poltrona di presidente della Regione Campania (almeno per 18
mesi) per effetto della legge Severino. Proprio la condanna
emessa dal Tribunale di Salerno aveva messo in crisi anche
l’intero Partito democratico alla vigilia delle primarie per
la scelta del candidato governatore della Campania. Primarie
vinte da Vincenzo De Luca, così come poi le recenti elezioni
regionali. In primo grado Vincenzo De Luca è stato condannato
ad un anno di reclusione ed un anno di interdizione dai
pubblici uffici (pena sospesa). Insieme a lui condannati ad un
anno di reclusione anche Alberto Di Lorenzo, ex capo staff
dello stesso De Luca ed il dirigente del settore Lavori
Pubblici del Comune, Domenico Barletta, oggi destinato ad
altro ruolo a Palazzo di Città per effetto della normativa
anticorruzione.

L’appello

In circa venti pagine scritte, la Procura oggi contesta un
paio di passaggi delle motivazioni del Tribunale depositate il
21 aprile scorso. E in particolare la circostanza secondo la
quale il peculato non si configurerebbe perché il project
manager Alberto Di Lorenzo avrebbe comunque svolto un lavoro.
Tesi contestata nel ricorso della Procura, per cui il peculato
si configurerebbe per la mancata prestazione svolta da Di
Lorenzo. Infatti, secondo la ricostruzione dei fatti, gli atti
che riguardano il project manager vanno dal 18 febbraio al 19
giugno 2009. In questa fase Di Lorenzo si sarebbe dovuto
occupare della progettazione preliminare dell’impianto di Cupa
Siglia. Ma a quanto pare – secondo la tesi della Procura – Di
Lorenzo avrebbe partecipato solo ad un paio di riunioni. Da
qui l’ipotesi di peculato che la Procura avrebbe rilanciato
nei confronti dell’allora sindaco Vincenzo De Luca. Dalla
difesa, naturalmente, la richiesta di assoluzione perché il
“fatto non sussiste”. E secondo la tempistica la Corte
d’Appello dovrebbe muoversi in tempi stretti: entro settembre
2016 il procedimento penale sarà prescritto. Cosa diversa se
reggerà l’accusa di peculato: in questo caso la prescrizione
del reato slitterà al settembre 2021. «Condannato per un reato
linguistico, perché è stato utilizzato il temine project
manager rispetto a coordinatore», la difesa da sempre
sostenuta da Vincenzo De Luca sia durante la campagna delle
primarie che in quella per le regionali. Una tesi che sarebbe
stata già smentita durante le motivazioni alla sentenza che il
tribunale di Salerno ha deposito pochi giorni prima l’apertura
delle urne per le primarie interne al Pd. Ora dalla Procura
della Repubblica di Salerno arriva una nuova tegola sulla
testa del neo governatore della Campani

Porta Ovest: anche l’Anas
disse   no  alla  variante.
Controlli alle case
di Andrea Pellegrino

Sarebbe stata la Società autostrade meridionali a far scattare
l’allarme e poi il sequestro del cantiere Porta Ovest per
probabili cedimenti all’interno delle due gallerie che
collegano il mare (zona porto) con via Risorgimento. La stessa
Sam, attraverso un parere, si era opposta alla realizzazione
della galleria di Cernicchiara. E a quanto pare anche l’Anas
aveva posto perplessità in merito ad alcune opere, soprattutto
quelle disegnate in corso di variante. Nel corso del tempo,
infatti, l’originario progetto per la realizzazione del nuovo
asse viario sarebbe stato stravolto diverse volte, non senza
la contrarietà degli enti coinvolti. E non si esclude che ora
uno di questi possa aver messo in allarme l’autorità
giudiziaria, intervenuta mercoledì mattina con un sequestro
dell’intero cantiere avvenuto per opera della Dia,
accompagnata anche dalla Polizia Scientifica. Una operazione
anche abbastanza particolare che ha visto meticolosi controlli
anche sui mezzi meccanici utilizzati nonché l’utilizzo della
Scientifica per l’analisi di alcuni campioni di terreno e di
materiale utilizzato. Prove che ora saranno oggetto di perizie
e di confronto tra i tecnici. Per ora i legali di parte
attendono di leggere tutte le carte del procedimento prima di
mettere in campo la propria strategia. Il tutto mentre
s’attendono i sopralluoghi tecnici che avverranno lunedì
prossimo. Tra le carte, invece, al vaglio dell’autorità
giudiziaria ci sarebbero i pareri degli enti (compreso quello
della società autostrade) e le varianti in corso d’opera.
Intanto segnalazioni sono partite anche dai residenti della
zona, fin dall’inizio preoccupati per la staticità dei loro
fabbricati. Soprattutto all’indomani delle due frane che a
distanza di 12 mesi hanno messo in ginocchio la viabilità ed i
costoni dell’ex statale 18 (nel tratto che collega Salerno a
Vietri sul Mare).

Controlli alle abitazioni

Si dice che l’opera di monitoraggio non sia avvenuta
all’interno di alcune abitazioni che si trovano in prossimità
dell’area cantiere di via Ligea. A quanto pare – raccontano
alcuni residenti – i controlli sono stati eseguiti solo a
ruspe ed esplosioni avviate. Ed alcuni segni sono palesi su
strutture dei fabbricati e diverse sono state le segnalazioni
giunte agli organi competenti negli ultimi mesi. L’allarme
d’altronde era stato lanciato anche dagli stessi proprietari
dei costoni rocciosi interessati dalle frane nei pressi
dell’ormai ex stazione di servizio Tamoil. Anche in quella
circostanza fu aperto un apposito fascicolo dalla Procura
della Repubblica di Salerno
La   Salernitana                          pesca            a
Benevento
di Marco De Martino

SALERNO. Con l’arrivo dell’estate ed il ritorno del mercato
torna prepotentemente di moda il nome di Mazzeo accostato alla
Salernitana. L’attaccante salernitano ha sempre avuto il
desiderio di tornare in granata dopo la parentesi di qualche
anno fa alle giovanili. Mazzeo, dopo aver sfiorato il ritorno
nella passata stagione salvo poi finire al Benevento,
quest’anno potrebbe finalmente coronare il suo sogno. Anche
perché dalla sua parte gioca lo status di calciatore bandiera,
che potrebbe consentirgli di essere inserito fuori dalla lista
dei 18 over. L’accordo sarebbe stato già trovato anche perché
la società sannita non farebbe problemi a liberare a parametro
zero l’attaccante che vanta ancora un anno di contratto, e
l’annuncio potrebbe arrivare presto. Da Benevento potrebbero
arrivare anche Scognamiglio, sempre calciatore bandiera avendo
fatto le giovanili in granata, ed Eusepi, quest’ultimo già
seguito anche da almeno tre società di serie B. Piace, sempre
nell’ottica dei calciatori bandiera, il difensore centrale
Schiavi del Frosinone, il terzino Garofalo del Novara e
l’attaccante Piccolo del Lanciano. Per quanto riguarda i
calciatori in arrivo dalla Lazio invece sono ormai in
dirittura d’arrivo gli ingaggi dei vari Crecco, Minala e
Tounkara, mentre sono possibili anche quelli di Strakosha,
Filippini e Pollace. Restano poi da sistemare i rinnovi di
Gori, Tuia, Nalini, Franco, Bovo, Favasuli e Pestrin, tutti
elementi che dovrebbero restare alla Salernitana.           Da
verificare invece la situazione di Cristea, mentre i possibili
ritorni di Negro e Mendicino, tornati per fine prestito
rispettivamente al Latina e dalla Lazio, saranno valutati dal
nuovo allenatore. Infine andrà tenuta sotto osservazione
l’evoluzione della situazione in casa Parma, dal momento che
il possibile fallimento della società ducale potrebbe liberare
tanti possibili obiettivi di mercato, a cominciare da
Gabionetta, fino ad arrivare ai vari Palladino, Bidaoui, Coda,
Ghezzal e Lapadula.

C’è la Champions: slitta il
match delle vecchie glorie
della Nocerina
di Filippo Attianese

NOCERA INFERIORE. La Juventus ferma la Nocerina. Non sul
campo, ovviamente, visto che le due squadre non si incrociano
da oltre vent’anni, da quella storica doppia sfida di Coppa
Italia che ancora fa sussultare i cuori dei tifosi molossi.
Tuttavia è proprio la finale di Champions League dei
bianconeri che ha fatto saltare l’amichevole prevista per
questa sera. Allo Stadio San Francesco si sarebbero dovute
affrontare la Nazionale Attori ed una formazione di vecchie
glorie rossonere, con la partecipazione all’evento di
calciatori come Iezzo, Battaglia, Cancellato e Colletto.
Tuttavia gli organizzatori hanno deciso di rinviare la sfida a
data da destinarsi vista la concomitanza con la finale tra
Juve e Barça; una concomitanza che avrebbe tenuto tanti
appassionati, non solo juventini, lontani dal San Francesco.
Dalle vecchie glorie rossonere alla vecchia Nocerina che, a
meno di sorprese, diventerà essa stessa solo una pagina di
storia. Come ormai noto l’Asg è prossima alla liquidazione;
tuttavia il consiglio di amministrazione non ha ancora messo
fine alla vita del club rossonero. Al momento la società di
via Alveo Santa Croce è ancora virtualmente attiva e, qualora
la procedura di liquidazione annunciata da Silvio Cuofano non
dovesse essere avviata ufficialmente, potrebbe addirittura
ottenere l’iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza,
stoppando la ricerca di un titolo sportivo degli altri
progetti. Ovviamente sarebbe una corsa ad ostacoli, sia per
quanto riguarda la questione economica, viste le difficoltà
incontrate già nel corso di questa stagione, sia per l’aspetto
attinente alla giustizia sportiva, con la pesante
penalizzazione alle viste per la questione dei pagamenti in
nero. Eppure al mese di Giugno, due mesi dopo l’annunciata
messa in liquidazione, la storica Nocerina, quella che in tre
anni è passata dall’ultima gara di Serie B all’inferno
dell’Eccellenza, non è ancora morta.

Paganese, lunedì l’incontro
decisivo con Sottil
PAGANI. Lunga riunione operativa in sede per la dirigenza
azzurrostellata. Presenti il presidente Trapani, il dg D’Eboli
e il segretario Ferraioli. Liberatorie, adempimenti
burocratici e fiscali senza eccessiva fretta dopo lo
slittamento dei termini, ratificati, dall’assemblea di Lega
Pro, al 25 giugno. Entro il 30 bisognerà poi provvedere
all’iscrizione al prossimo campionato. ma sicuramente prima di
quella data bisognerà definire il programma tecnico. Qualcosa
inevitabilmente bolle in pentola, ma lunedì potrebbe essere il
giorno decisivo. la società azzurrostellata, infatti,
incontrerà il tecnico Sottil per comprendere se ci siano o
meno le possibilità affinché il matrimonio possa andare
avanti. Il tecnico, seguito dal Rimini, vorrebbe però garanzie
tecniche. Sottil vorrebbe disputare un campionato che almeno
in partenza non veda la salvezza come unico obiettivo. Ha
aspirazioni ma bisognerà vedere se collimeranno con i progetti
del sodalizio azzurrostellato. Per il momento non si
registrano particolari novità sul fronte economico, alla voce
nuovi ingressi in società. Ma questa è una situazione che
potrebbe sbloccarsi nelle prossime settimane. In questi giorni
il club ha iniziato anche a programmare il prossimo ritiro
estivo. La partenza dovrebbe essere fissata per tra il 18 e il
20 luglio, mentre la location sarà quella di Acquasanta
Terme. Per quanto riguarda il calciomercato, poco o nulla si
è mosso. Potrebbe restare qualche calciatore che ha vestito la
maglia azzurrostellata in questa stagione, come ad esempio
Penra, Marruocco e Moracci. In arrivo poi tra svincolati e
giocatori in scadenza di contratto non mancano di certo le
opportunità. Un contributo potrebbe arrivare anche dalla
Salernitana, neopromossa in serie B, che potrebbe girare a
Pagani alcuni elementi che in granata rischiano di trovare ben
poco spazio. Come ad esempio il portiere Russo, che sarà
riscattato dal Parma oppure l’attaccante Cappiello.

Brancaccio   Beauty   Space:
ritrova   il  tuo   naturale
benessere
“Ritrova il tuo naturale benessere”. Ecco lo slogan di
Brancaccio Beauty Space, l’esclusivo centro estetico di
Salerno che ha inaugurato giovedì scorso. Siamo al civico 11
di via Giacinto Vicinanza. Varcando la soglia di uno dei
palazzi più longevi della zona, una sola rampa di scala
introduce nell’inedita oasi della city pronta a prendersi cura
del vostro corpo e della vostra mente. Tra trattamenti
benessere, moderna tecnologia, cosmesi naturale e centro
solarium, Brancaccio Beauty Space si propone come un salone
interamente ideato per offrire momenti di relax e non solo. Il
taglio del nastro ha sancito già il suo primo grande successo.
Tantissimi i curiosi che hanno deciso di ammirare con i propri
occhi il nuovo tempio della bellezza. Ad accoglierli Simona
Brancaccio e Ciro Solaro, giovanissimi Management Director.
Come due perfetti padroni di casa hanno voluto anticipare con
un evento lancio tutto quello che sarà Brancaccio Beauty
Space. Per l’occasione un aperitivo finger food a base di riso
Venere e verdure, spiedini di frutta, cocktail analcolici e
una torta come si conviene alle inaugurazioni di stile: un
rinfresco elegante, diverso, ispirato anch’esso al claim del
centro: salute e benessere. Da qui iniziava il tour
all’interno della struttura. Tra candele profumate, fiori di
primavera e luci calde, gli ospiti hanno potuto apprezzare la
raffinatezza e la cura del dettaglio tangibile in ogni spazio.
Merito anche dell’architetto Nicola Palmieri e del grafico
Luca D’Argenio che hanno saputo perfettamente tradurre quello
che era nelle menti dei due giovani imprenditori: un posto
magico, unico, riservato, con i materiali, i colori e
ovviamente le apparecchiature d’avanguardia. Tre aspetti
diversi uniti dallo stesso mood, la stessa anima, quella di un
ambiente dove abbandonarsi ai benefici psico-fisici ed anti-
stress. Brancaccio Beauty Space offre sei cabine riservate ai
trattamenti viso, corpo e solarium, ma anche una accogliente
sala relax dove poter gustare, a seconda della stagione, un
buon the o un fresco affettato di frutta, prima di entrare
nella propria cabina, chiudere gli occhi, ed immergersi nel
proprio trattamento.
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