Elezioni a Cava de' T. Galdi: Servalli" - coniglio - Cronache ...
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Elezioni a Cava de’ T. Galdi: «Il coniglio Servalli». Servalli: «E’ un’affermazione ridicola» CAVA DE’ TIRRENI. «Sono pronto ad affrontare il mio avversario politico ad un confronto pubblico, aperto e senza paura ma dall’altro lato il “Coniglio Servalli” scappa, a meno che non ci siano domande prestabilite e senza possibilità di repliche» va giù duro il sindaco uscente Marco Galdi che, in vista del ballottaggio proprio con il candidato del PD, vorrebbe mettere su un tour molto particolare: «I cittadini hanno il diritto di ascoltarci, a quanto pare c’è molta melina da parte dell’altro candidato – prosegue Galdi – sto iniziando a sfidarlo nelle piazze a partire da sabato a S. Lucia alle 19.30, dove ci sarà la sua sedia – chiude il sindaco uscente – da lunedì lo inviterò ogni giorno in una piazza». Se da un lato emerge la volontà di un tête à tête , dall’altro si richiedono regole ben precise: «A me sembra che c’è la volontà di nascondersi dietro papà De Luca – afferma Galdi – ho saputo che nei confronti, tra cui quello proposto dalle emittenti locali, stanno mettendo dei paletti, vogliono sapere preventivamente le domande, non vogliono dare la possibilità di replica – chiude Galdi – mi sa tanto che Servalli si sta trasformando nel “Coniglio Servalli” e Cava non ha bisogno di conigli, altrimenti facciamo la fine di Fiorillo». Da qui alla consapevolezza maturata dal candidato di centro-destra secondo cui l’avversario soffrirebbe di una copiosa scarsezza di contenuti, a partire dal programma “scopiazzato da internet”: «Non ci sono argomenti – inizia Galdi – non c’è una parola sull’ospedale, ed è normale perché De Luca lo vuole chiudere per creare a Salerno 800 posti; non si parla di sviluppo industriale, noi il 15 giugno chiuderemo la partita con il
piano ASI alla provincia per allocare artigianato, terziario e imprese – poi pizzica – ma Servalli questo non lo sa, tra l’altro leggendo attentamente il suo programma vedo solo uno scopiazzare da Wikipedia, in merito alla questione “rifiuti” e da www.cambiamento.it riguardo al punto “Città in transizione”- chiude – insomma prende spezzoni qua e là sulla rete». Non si ferma il sindaco uscente che sembra ormai essere un fiume in piena: «Si danno numeri come il risparmio del 3/7 % sui volumi di spesa senza specificarne le modalità – prosegue Galdi – avere mantenuto un bilancio in attivo di 13mln certificati, a fronte di 6mln in meno all’anno per 5 anni, questo vuol dire Spending Rewiev». C’è spazio anche per un commento sulle probabili squadre di governo e gli apparentamenti che, a quanto pare, Galdi rifiuta a priori: «Non ci saranno apparentamenti formali perché tengo alla compattezza dell’esecutivo e se vinciamo vogliamo garantire la stabilità – spiega il sindaco uscente – la mia sarebbe una squadra formata sia da nomi storici, quali Pasquale Senatore, Nando Mandara ma soprattutto nuova linfa, ovvero il cardiochirurgo Raffaele Giordano, all’archeologa Rossella Luciano, all’avv. Marcello Murolo che è già stato mio assessore e che certamente scalerà in quanto è il primo dei non eletti, la psicologa Rossella Bisogno giovane di grandissima qualità già molto attiva nella sua zona, Alfonso Celentano, Federico Abate insomma un mix tra esperienza e novità». Diversa la valutazione dei componenti che affiancherebbero il candidato del PD: «Leggendo le liste di Servalli non credo di poter dire la stessa cosa poiché ci sono nomi noti che sono stati anche vicino a me, persone che perseguono la loro ambizione e che hanno determinato l’instabilità – continua – molti tireranno la giacca il povero Enzo Servalli qualora malauguratamente dovesse essere eletto». In chiusura Galdi ringrazia l’ex consigliere Michele Mazzeo: «In alcuni momenti importanti c’è stato un percorso comune, ha sempre agito con obiettività, quindi sono contento del suo gradimento – chiude – mi risulta che molti candidati che inizialmente si sono schierati con altri sindaci, ad oggi, si
sono avvicinati alla nostra proposta». Andrea Palestra CAVA DE’ TIRRENI. «È un’affermazione ridicola, prima se ne va dal comune e meglio è!» così risponde il candidato sindaco del PD Vincenzo Servalli riguardo a quanto dichiarato da Marco Galdi in merito al fatto che il programma del centro-sinistra sia un copia e incolla strappato da internet. A quanto pare è solo l’inizio di una lunga settimana di fuoco che vive in un botta e risposta frenetico. Da un lato Marco Galdi che batte sul punto denominato “ospedale”, su un confronto che stenta ad arrivare e sull’esperienza maturata in 5 anni di amministrazione; dall’altro c’è proprio Vincenzo Servalli che conta sull’ondata favorevole del PD, sulla persona di Vincenzo De Luca e su una coalizione che ha portato circa 1000 preferenze in più rispetto al candidato del centro-destra. «Ha perso il senno – dichiara Servalli a conclusione dell’incontro con la frazione di Passiano – nella sua bramosia di potere è diventato pericoloso per la città». Da qui alla richiesta di confronto del sindaco uscente e alla conseguente risposta di Servalli: «Galdi è uno che non sa di economia, non sa leggere un bilancio – continua il candidato del PD – la sua condotta è stata considerata scriteriata dalla Corte dei Conti. È un presuntuosetto – chiude Servalli – ha portato allo sbaraglio il Consiglio Comunale in modo clamoroso e vergognoso. Ho poco da confrontarmi con un sindaco finito e fallito”. Da qui al comizio che ha recitato il doveroso ringraziamento ad una frazione che ha donato più voti in assoluto: «Dicono che se dovessi diventare sindaco eliminerei la Disfida dei Trombonieri, butterei giù le case, chiuderei l’ospedale – continua – certa gente non sa più cosa inventare – chiude – penso più che altro ad un’amministrazione che non ha ristrutturato una palestra, né una scuola, né ha favorito le
imprese cavesi». Andrea Palestra Salerno. Giovane madre accusata di omicidio preterintenzionale: c’è la richiesta di rinvio a giudizio. «Non temiamo il processo» Richiesta di rinvio a giudizio per omicidio preterintenzionale per la giovane mamma di Pontecagnano accusata di aver causato il decesso della figlia quarantacinque giorni dopo la nascita. La richiesta è stata firmata dal pm Roberto Penna. La neo mamma, d. s. di Pontecagnano, è accusata anche di lesioni aggravate. Secondo il teorema accusatorio la donna sarebbe finita in depressione dopo il parto avvenuto tra l’altro al settimo mese di gravidanza. Poi il black out ed il decesso della bimba (appena 45 giorni) per emorragia celebrale provocata, come viene evidenziato dalla perizia dei consulenti Zotti, Longo e De Stefano, da un colpo alla testa. Il pm Roberto Penna ha avanzato analoga richiesta anche per il compagno della giovane donna, G. P di Battipaglia, e la nonna F. G. Quest’ultimi due per calunnia per aver accusato i medici di non aver svolto la proprio attività con perizia e diligenza e quindi determinato il decesso della neonata. La richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero ha sorpreso i genitori della piccola e la nonna che, attraverso il legale
di fiducia (Danilo Laurino, hanno precisato la loro posizione. “Apprendiamo che la Procura della Repubblica ha presentato una richiesta di rinvio a giudizio nei nostri confronti, per accuse che riteniamo insostenibili ed ingiuste. Abbiamo già presentato una articolata opposizione alla richiesta di archiviazione che la stessa Procura ha depositato in relazione alle posizioni di una serie di indagati, perché fino ad oggi non è emersa nessuna certezza a proposito del decesso della piccola. Siamo in presenza di una tesi che è contraddetta da fatti e da prove che faremo emergere davanti al Giudice. Non temiamo il processo. Esso sarà, anzi, un mezzo per arrivare alla giustizia ed alla verità. Attendiamo, quindi, la fissazione dell’udienza per poterci difendere davanti ad un Giudice che possa accertare con serenità e scrupolo i fatti. Per ora subiamo una esposizione mediatica e processuale che avremmo voluto evitare. Siamo convinti che arriverà anche il momento in cui si riuscirà a fare chiarezza su un episodio che ha turbato tutti noi e che continua ad avere strascichi che non erano in previsione e che ci feriscono”. Giunta comunale. Spunta anche Anna Petrone come possibile assessore Spunta anche il nome di Anna Petrone come possibile nuovo assessore della giunta Napoli a Salerno. Il consigliere regionale uscente, non rieletto, potrebbe essere così recuperata a Palazzo di Città a Salerno in vista dell’imminente rimpasto che il sindaco facente funzioni dovrà fare dopo l’insediamento di due assessori (Picarone e Cascone) eletti in Consiglio regionale. L’ingresso di Anna Petrone
potrebbe risolvere anche il problema quote rosa, nonché equilibrare il quadro politico cittadino e regionale e smorzare gli appetiti di alcuni consiglieri comunali che ambiscono al salto di qualità. Anche il secondo assessore si dice possa essere esterno e non si esclude che possa essere in quota Udc. D’altronde, lo stesso Cobellis avrebbe chiesto visibilità sia a livello regionale che comunale, anche in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo anno a Salerno. A tal proposito pare che i nomi siano quelli di Leonardo Gallo o Nico Miranda; il primo, in particolare, impegnato nell’ultima tornata elettorale e protagonista di un discreto risultato in città. Da valutare anche la possibile nomina di Alfonso Buonaiuto, assessore comunale al bilancio pronto a traslocare nello staff presidenziale di Palazzo Santa Lucia. Se così fosse si libererebbe una nuova casella nella squadra di governo cittadino. De Luca a colloquio da Renzi: Tartaglione vice. Primo consiglio il 15 giugno di Andrea Pellegrino Renzi? Vedremo se attiverà la sospensione ad un presidente eletto da un milione di campani. Il messaggio è chiaro. Vincenzo De Luca crede che in qualche modo la sua vicenda si risolverà nel migliore dei modi. E ieri pomeriggio, prima della festa napoletana, ha fatto tappa a Roma, ed in particolare a Palazzo Chigi, dove ha incontrato il premier Renzi. Un colloquio di circa un’ora durante il quale probabilmente sono stati scanditi i tempi riguardo la
sospensione per effetto della legge Severino e sono stati messi sul tavolo i nomi della possibile giunta, con particolare attenzione al vicepresidente che potrebbe essere l’uomo o la donna chiave per salvare la guida e quindi la legislatura regionale. Il pressing sarebbe tutto su Fulvio Bonavitacola ma anche su Assunta Tartaglione. Ma per entrambi c’è l’incompatibilità con la carica di deputato. Incarico che nessuno dei due vorrebbe cedere per andare in soccorso a Vincenzo De Luca. Da Renzi, inoltre, sarebbe arrivato chiaro lo stop alla modifica alla legge Severino mentre secondo indiscrezioni non si esclude che il premier abbia concordato il giusto percorso politico prima di firmare l’atto di sospensione. Provvedimento, in pratica, che arriverebbe dopo l’insediamento del Consiglio regionale e della giunta. «Ci sarò sempre io» De Luca, dalla sua, annuncia: «State tranquilli avrete un vicepresidente che vi farà sognare, ma non sognerete molto, starò sempre io lì. Chi vince governa». Insomma mal che vada, “fatta la legge, trovato l’inganno”. Sospensione o non, Vincenzo De Luca ha già fatto sapere che non farà mancare la sua presenza a Palazzo Santa Lucia. Intanto mentre auspica che: «Il parlamento farà la modifica alla legge Severino ed in particolare riguardo all’articolo sui sindaci condannati in primo grado. Penso – ha detto De Luca dalla consueta tribuna politica televisiva del venerdì – che ci sia stato un abuso di delega da parte del governo». Se sospeso? Rincara De Luca: «Farò ricorso al giudice ordinario». Lunedì direzione pd Secondo l’agenda politica, ora la prima data è lunedì quando si riunirà la direzione nazionale del Partito democratico. Vincenzo De Luca pare che abbia annunciato la sua presenza, così come la presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi. Se così fosse non si esclude uno scontro all’ultimo sangue (politico) sulla lista degli impresentabili.
Una mossa, quella di Bindi, che De Luca avrebbe legato al dito. Tra il 15 ed il 20 giugno, invece, si dovrebbe tenere la prima seduta del Consiglio regionale per procedere, dunque, all’insediamento. Quanto al presidente dell’Assise, l’ipotesi Mario Casillo pare essere sempre più concreta. Festa con De Laurentiis Ieri sera alla mostra d’oltremare la festa di Vincenzo De Luca per ringraziare gli elettori. Alle 20,10 tra i primi ad arrivare è Aurelio De Laurentiis che ha sostenuto anche con forza De Luca durante la campagna elettorale. Termovalorizzatore, “Condannate De Luca per peculato. Di Lorenzo non ha lavorato” di Andrea Pellegrino C’è anche il visto del procuratore della Repubblica di Salerno Corrado Lembo al ricorso in Appello presentato ieri mattina per chiedere la condanna di Vincenzo De Luca per peculato nell’ambito della vicenda sul Termovalorizzatore. A predisporlo e presentarlo il pubblico ministero Roberto Penna che in primo grado si era visto derubricare il reato da peculato ad abuso d’ufficio – per la nomina di project manager (Alberto Di Lorenzo) per la realizzazione del termovalorizzatore – nei confronti dell’allora sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, oggi governatore della Campania. Una condanna in primo grado che gli è costata già la sospensione
da sindaco di Salerno (poi reintegrato nelle funzioni dal Tribunale amministrativo) e che oggi potrebbe costargli la poltrona di presidente della Regione Campania (almeno per 18 mesi) per effetto della legge Severino. Proprio la condanna emessa dal Tribunale di Salerno aveva messo in crisi anche l’intero Partito democratico alla vigilia delle primarie per la scelta del candidato governatore della Campania. Primarie vinte da Vincenzo De Luca, così come poi le recenti elezioni regionali. In primo grado Vincenzo De Luca è stato condannato ad un anno di reclusione ed un anno di interdizione dai pubblici uffici (pena sospesa). Insieme a lui condannati ad un anno di reclusione anche Alberto Di Lorenzo, ex capo staff dello stesso De Luca ed il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune, Domenico Barletta, oggi destinato ad altro ruolo a Palazzo di Città per effetto della normativa anticorruzione. L’appello In circa venti pagine scritte, la Procura oggi contesta un paio di passaggi delle motivazioni del Tribunale depositate il 21 aprile scorso. E in particolare la circostanza secondo la quale il peculato non si configurerebbe perché il project manager Alberto Di Lorenzo avrebbe comunque svolto un lavoro. Tesi contestata nel ricorso della Procura, per cui il peculato si configurerebbe per la mancata prestazione svolta da Di Lorenzo. Infatti, secondo la ricostruzione dei fatti, gli atti che riguardano il project manager vanno dal 18 febbraio al 19 giugno 2009. In questa fase Di Lorenzo si sarebbe dovuto occupare della progettazione preliminare dell’impianto di Cupa Siglia. Ma a quanto pare – secondo la tesi della Procura – Di Lorenzo avrebbe partecipato solo ad un paio di riunioni. Da qui l’ipotesi di peculato che la Procura avrebbe rilanciato nei confronti dell’allora sindaco Vincenzo De Luca. Dalla difesa, naturalmente, la richiesta di assoluzione perché il “fatto non sussiste”. E secondo la tempistica la Corte d’Appello dovrebbe muoversi in tempi stretti: entro settembre
2016 il procedimento penale sarà prescritto. Cosa diversa se reggerà l’accusa di peculato: in questo caso la prescrizione del reato slitterà al settembre 2021. «Condannato per un reato linguistico, perché è stato utilizzato il temine project manager rispetto a coordinatore», la difesa da sempre sostenuta da Vincenzo De Luca sia durante la campagna delle primarie che in quella per le regionali. Una tesi che sarebbe stata già smentita durante le motivazioni alla sentenza che il tribunale di Salerno ha deposito pochi giorni prima l’apertura delle urne per le primarie interne al Pd. Ora dalla Procura della Repubblica di Salerno arriva una nuova tegola sulla testa del neo governatore della Campani Porta Ovest: anche l’Anas disse no alla variante. Controlli alle case di Andrea Pellegrino Sarebbe stata la Società autostrade meridionali a far scattare l’allarme e poi il sequestro del cantiere Porta Ovest per probabili cedimenti all’interno delle due gallerie che collegano il mare (zona porto) con via Risorgimento. La stessa Sam, attraverso un parere, si era opposta alla realizzazione della galleria di Cernicchiara. E a quanto pare anche l’Anas aveva posto perplessità in merito ad alcune opere, soprattutto quelle disegnate in corso di variante. Nel corso del tempo, infatti, l’originario progetto per la realizzazione del nuovo asse viario sarebbe stato stravolto diverse volte, non senza la contrarietà degli enti coinvolti. E non si esclude che ora uno di questi possa aver messo in allarme l’autorità
giudiziaria, intervenuta mercoledì mattina con un sequestro dell’intero cantiere avvenuto per opera della Dia, accompagnata anche dalla Polizia Scientifica. Una operazione anche abbastanza particolare che ha visto meticolosi controlli anche sui mezzi meccanici utilizzati nonché l’utilizzo della Scientifica per l’analisi di alcuni campioni di terreno e di materiale utilizzato. Prove che ora saranno oggetto di perizie e di confronto tra i tecnici. Per ora i legali di parte attendono di leggere tutte le carte del procedimento prima di mettere in campo la propria strategia. Il tutto mentre s’attendono i sopralluoghi tecnici che avverranno lunedì prossimo. Tra le carte, invece, al vaglio dell’autorità giudiziaria ci sarebbero i pareri degli enti (compreso quello della società autostrade) e le varianti in corso d’opera. Intanto segnalazioni sono partite anche dai residenti della zona, fin dall’inizio preoccupati per la staticità dei loro fabbricati. Soprattutto all’indomani delle due frane che a distanza di 12 mesi hanno messo in ginocchio la viabilità ed i costoni dell’ex statale 18 (nel tratto che collega Salerno a Vietri sul Mare). Controlli alle abitazioni Si dice che l’opera di monitoraggio non sia avvenuta all’interno di alcune abitazioni che si trovano in prossimità dell’area cantiere di via Ligea. A quanto pare – raccontano alcuni residenti – i controlli sono stati eseguiti solo a ruspe ed esplosioni avviate. Ed alcuni segni sono palesi su strutture dei fabbricati e diverse sono state le segnalazioni giunte agli organi competenti negli ultimi mesi. L’allarme d’altronde era stato lanciato anche dagli stessi proprietari dei costoni rocciosi interessati dalle frane nei pressi dell’ormai ex stazione di servizio Tamoil. Anche in quella circostanza fu aperto un apposito fascicolo dalla Procura della Repubblica di Salerno
La Salernitana pesca a Benevento di Marco De Martino SALERNO. Con l’arrivo dell’estate ed il ritorno del mercato torna prepotentemente di moda il nome di Mazzeo accostato alla Salernitana. L’attaccante salernitano ha sempre avuto il desiderio di tornare in granata dopo la parentesi di qualche anno fa alle giovanili. Mazzeo, dopo aver sfiorato il ritorno nella passata stagione salvo poi finire al Benevento, quest’anno potrebbe finalmente coronare il suo sogno. Anche perché dalla sua parte gioca lo status di calciatore bandiera, che potrebbe consentirgli di essere inserito fuori dalla lista dei 18 over. L’accordo sarebbe stato già trovato anche perché la società sannita non farebbe problemi a liberare a parametro zero l’attaccante che vanta ancora un anno di contratto, e l’annuncio potrebbe arrivare presto. Da Benevento potrebbero arrivare anche Scognamiglio, sempre calciatore bandiera avendo fatto le giovanili in granata, ed Eusepi, quest’ultimo già seguito anche da almeno tre società di serie B. Piace, sempre nell’ottica dei calciatori bandiera, il difensore centrale Schiavi del Frosinone, il terzino Garofalo del Novara e l’attaccante Piccolo del Lanciano. Per quanto riguarda i calciatori in arrivo dalla Lazio invece sono ormai in dirittura d’arrivo gli ingaggi dei vari Crecco, Minala e Tounkara, mentre sono possibili anche quelli di Strakosha, Filippini e Pollace. Restano poi da sistemare i rinnovi di Gori, Tuia, Nalini, Franco, Bovo, Favasuli e Pestrin, tutti elementi che dovrebbero restare alla Salernitana. Da verificare invece la situazione di Cristea, mentre i possibili ritorni di Negro e Mendicino, tornati per fine prestito rispettivamente al Latina e dalla Lazio, saranno valutati dal
nuovo allenatore. Infine andrà tenuta sotto osservazione l’evoluzione della situazione in casa Parma, dal momento che il possibile fallimento della società ducale potrebbe liberare tanti possibili obiettivi di mercato, a cominciare da Gabionetta, fino ad arrivare ai vari Palladino, Bidaoui, Coda, Ghezzal e Lapadula. C’è la Champions: slitta il match delle vecchie glorie della Nocerina di Filippo Attianese NOCERA INFERIORE. La Juventus ferma la Nocerina. Non sul campo, ovviamente, visto che le due squadre non si incrociano da oltre vent’anni, da quella storica doppia sfida di Coppa Italia che ancora fa sussultare i cuori dei tifosi molossi. Tuttavia è proprio la finale di Champions League dei bianconeri che ha fatto saltare l’amichevole prevista per questa sera. Allo Stadio San Francesco si sarebbero dovute affrontare la Nazionale Attori ed una formazione di vecchie glorie rossonere, con la partecipazione all’evento di calciatori come Iezzo, Battaglia, Cancellato e Colletto. Tuttavia gli organizzatori hanno deciso di rinviare la sfida a data da destinarsi vista la concomitanza con la finale tra Juve e Barça; una concomitanza che avrebbe tenuto tanti appassionati, non solo juventini, lontani dal San Francesco. Dalle vecchie glorie rossonere alla vecchia Nocerina che, a meno di sorprese, diventerà essa stessa solo una pagina di storia. Come ormai noto l’Asg è prossima alla liquidazione; tuttavia il consiglio di amministrazione non ha ancora messo
fine alla vita del club rossonero. Al momento la società di via Alveo Santa Croce è ancora virtualmente attiva e, qualora la procedura di liquidazione annunciata da Silvio Cuofano non dovesse essere avviata ufficialmente, potrebbe addirittura ottenere l’iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza, stoppando la ricerca di un titolo sportivo degli altri progetti. Ovviamente sarebbe una corsa ad ostacoli, sia per quanto riguarda la questione economica, viste le difficoltà incontrate già nel corso di questa stagione, sia per l’aspetto attinente alla giustizia sportiva, con la pesante penalizzazione alle viste per la questione dei pagamenti in nero. Eppure al mese di Giugno, due mesi dopo l’annunciata messa in liquidazione, la storica Nocerina, quella che in tre anni è passata dall’ultima gara di Serie B all’inferno dell’Eccellenza, non è ancora morta. Paganese, lunedì l’incontro decisivo con Sottil PAGANI. Lunga riunione operativa in sede per la dirigenza azzurrostellata. Presenti il presidente Trapani, il dg D’Eboli e il segretario Ferraioli. Liberatorie, adempimenti burocratici e fiscali senza eccessiva fretta dopo lo slittamento dei termini, ratificati, dall’assemblea di Lega Pro, al 25 giugno. Entro il 30 bisognerà poi provvedere all’iscrizione al prossimo campionato. ma sicuramente prima di quella data bisognerà definire il programma tecnico. Qualcosa inevitabilmente bolle in pentola, ma lunedì potrebbe essere il giorno decisivo. la società azzurrostellata, infatti, incontrerà il tecnico Sottil per comprendere se ci siano o meno le possibilità affinché il matrimonio possa andare avanti. Il tecnico, seguito dal Rimini, vorrebbe però garanzie
tecniche. Sottil vorrebbe disputare un campionato che almeno in partenza non veda la salvezza come unico obiettivo. Ha aspirazioni ma bisognerà vedere se collimeranno con i progetti del sodalizio azzurrostellato. Per il momento non si registrano particolari novità sul fronte economico, alla voce nuovi ingressi in società. Ma questa è una situazione che potrebbe sbloccarsi nelle prossime settimane. In questi giorni il club ha iniziato anche a programmare il prossimo ritiro estivo. La partenza dovrebbe essere fissata per tra il 18 e il 20 luglio, mentre la location sarà quella di Acquasanta Terme. Per quanto riguarda il calciomercato, poco o nulla si è mosso. Potrebbe restare qualche calciatore che ha vestito la maglia azzurrostellata in questa stagione, come ad esempio Penra, Marruocco e Moracci. In arrivo poi tra svincolati e giocatori in scadenza di contratto non mancano di certo le opportunità. Un contributo potrebbe arrivare anche dalla Salernitana, neopromossa in serie B, che potrebbe girare a Pagani alcuni elementi che in granata rischiano di trovare ben poco spazio. Come ad esempio il portiere Russo, che sarà riscattato dal Parma oppure l’attaccante Cappiello. Brancaccio Beauty Space: ritrova il tuo naturale benessere “Ritrova il tuo naturale benessere”. Ecco lo slogan di Brancaccio Beauty Space, l’esclusivo centro estetico di Salerno che ha inaugurato giovedì scorso. Siamo al civico 11 di via Giacinto Vicinanza. Varcando la soglia di uno dei palazzi più longevi della zona, una sola rampa di scala introduce nell’inedita oasi della city pronta a prendersi cura
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