George Harrison What Is Life - Incontri e interviste - Il Saggiatore

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George Harrison What Is Life - Incontri e interviste - Il Saggiatore
George Harrison
                                                What Is Life
                                                Incontri e interviste
                                                Quando i Beatles fecero la loro dirompente comparsa sul ra-
                                                dar popolare si avvertì la necessità di distinguere e identifi-
                                                care ciascuno dei quattro; e George Harrison fu etichettato
                                                come il «Beatle tranquillo». Harrison però divenne molte
                                                cose al di là del suo soprannome, e da Beatle tranquillo si
                                                trasformò in Beatle indagatore, l’esploratore spirituale del
                                                gruppo, il più impegnato a incontrare sciamani, il più de-
                                                terminato a trovare un guru, e intrecciò quella ricerca con
                                                la sua musica. Quando, all’apice della popolarità, i Beatles si
                                                sciolsero, Harrison fu il primo a raggiungere da solo la vetta
                                                delle classifiche, ponendo il più grande tra i grandi quesiti:
                                                che cos’è la vita?
                                                What Is Life riunisce le interviste più irriverenti e penetranti
                                                del chitarrista di Liverpool, raccolte dalle sapienti mani di
                                                Ashley Kahn. È la cronistoria della metamorfosi musicale e
    In libreria dal 7 ottobre                   intellettuale di un artista meditativo ed enigmatico, schietto
                                                e ironico – da quando, quindicenne, il compagno di scuo-
                                                la Paul McCartney lo presenta a John Lennon e agli altri
                                                Quarrymen a quando, nel novembre 1960, la polizia tede-
€ 32,00 | pp. 680                               sca pone fine alla prima, straordinaria stagione di concerti
A cura di Ashley Kahn                           dei Beatles; da quando, in un letto a Bournemouth, anneb-
                                                biato dall’influenza e dalla morfina, scrive «Don’t Bother
Traduzione di Seba Pezzani
                                                Me», la sua prima canzone, a quando rimane folgorato dal
                                                sitar di Ravi Shankar e dalla spiritualità indù; fino a quando,
George Harrison è nato a Liverpool il 25 feb-   alla vigilia del 2000, un folle lo aggredisce in casa sua, risve-
braio 1943 ed è morto a Los Angeles il 29 no-   gliando i peggiori incubi dei fan dei Fab Four.
vembre 2001. Le sue ceneri sono sparse nel
Gange.                                             «Compongo e registro e cerco di essere me stesso.
                                                      La liberazione, ecco ciò che voglio: liberarmi
                                                     da questo caos. Essere vivi ha l’unico scopo di
                                                  migliorarsi. È davvero questa la mia unica ambizione,
                                                                tutto il resto è secondario.»
George Harrison What Is Life - Incontri e interviste - Il Saggiatore
Maggie Nelson
                                                       Sulla libertà
                                                       Un canto d’amore e di rinuncia
                                                       Libertà è fare quel che si vuole. Libertà è non calpestare la
                                                       libertà altrui. Libertà è non avere leggi. Libertà è piegarsi
                                                       come un giunco ai casi della vita. Libertà è scegliere. Liber-
                                                       tà è rinunciare. Qual è il confine tra me e te? Tra me e noi?
                                                       Dove finisce l’amore per se stessi e inizia l’amore per l’altro?
                                                       È il 1994. Maggie Nelson è nel pieno di un vortice di alco-
                                                       lismo; seduta con una sigaretta in bocca e una bottiglia di
                                                       Jim Beam in mano su una scala antincendio dell’Upper East
                                                       Side, si chiede quale sia il rapporto tra libertà e dipendenza
                                                       da sostanze. Anni dopo, passeggiando nel campus dell’u-
                                                       niversità in cui insegna, vede uno stand che inneggia alla
                                                       libertà dove si vendono spille pro vita e pro armi. In questo
                                                       arco di tempo il tema non ha smesso di ossessionarla. Per lei
                                                       la libertà è una pulsione complessa, che opera in molti am-
                                                       biti della nostra vita di tutti i giorni. Nell’arte, dove la libertà
     In libreria dal 7 ottobre                         espressiva oggi si rivolta contro lo stesso sistema che l’ha ga-
                                                       rantita; nel sesso, dove la conquista dell’emancipazione coz-
                                                       za col moltiplicarsi dei racconti di molestie; sulle sostanze,
                                                       dove si consuma con più evidenza lo scontro tra libertà e
€ 22,00 | pp. 376                                      illibertà; sul clima, la cui salvaguardia comporta la rinuncia
Traduzione di Alessandra Castellazzi                   ad alcuni diritti individuali.
                                                       Maggie Nelson definisce la sua scrittura un «pensare ad alta
                                                       voce». E noi leggendo siamo trascinati dalla corrente elet-
Maggie Nelson (San Francisco, 1973) è scrittri-
                                                       trica della sua mente, dalla sua scrittura energica e affilata,
ce e poetessa. Per Gli Argonauti, pubblicato dal
Saggiatore nel 2016, ha ricevuto molti riconosci-
                                                       che penetra come una lama in ciò che diamo per scontato.
menti internazionali, tra cui il National Book Crit-   Tra vicende personali e rimandi alla cultura pop e alla cri-
ics Circle Awards.                                     tica, Sulla libertà è il racconto del corpo a corpo di Maggie
                                                       Nelson con il concetto più strumentalizzato della storia. Li-
                                                       bertà è un insieme di pratiche; è l’intreccio delle nostre re-
                                                       lazioni con gli altri e con l’ambiente intorno a noi; è creare
                                                       comunità da cui non siano esclusi il conflitto e le differen-
                                                       ze. E scriverne, leggerne, parlarne è un gesto di amore e di
                                                       liberazione.
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Gideon Defoe
                                                     Atlante dei paesi
                                                     che non esistono più
                                                     Ci sono nazioni scomparse per ragioni politiche, come la
                                                     Jugoslavia o la Repubblica Democratica Tedesca. Ma la
                                                     Storia è anche ricca di paesi dissoltisi per eventi bizzarri,
                                                     imprevedibili, tragici e, spesso, ridicoli: proprio quelli che
                                                     Gideon Defoe presenta in questo Atlante dei paesi che non
                                                     esistono più, di confini ormai sfumati, di antiche ambizioni
                                                     e di pessime idee (per esempio, insultare gli ambasciatori
                                                     di Gengis Khan e pensare di farla franca insieme al proprio
                                                     piccolo regno).
                                                     Guerre e trattati di pace sono state occasioni per ridisegna-
                                                     re le mappe e, complice qualche errore qua e là, creare zone
                                                     franche i cui abitanti subito si dichiaravano indipendenti.
                                                     Ricchi occidentali annoiati o avventurieri con pochi scru-
                                                     poli fondavano una propria nazione ignorando i confini
                                                     preesistenti e gli abitanti autoctoni, che magari volevano
     In libreria dal 7 ottobre                       solo essere lasciati in pace. Aspiranti coloni si facevano fre-
                                                     gare da descrizioni di terre meravigliose e fertilissime che,
                                                     curiosamente, nessuno abitava ancora e che potevano esse-
                                                     re acquistate con un modesto contributo.
€ 29,00 | pp. 296                                    Ripercorrete le vicende della Repubblica di Cospaia, del Re-
Traduzione di Alessandra Castellazzi                 gno celeste della grande pace, della Grande Repubblica di
                                                     Rough & Ready, del Regno dorato di Silla, del Libero stato
                                                     del collo di bottiglia. E se volete fondare la vostra nazione
Gideon Defoe (1975), storico e scrittore, è auto-
re della serie umoristica The Pirates!, di enorme    seguite le regole auree per prosperare: non dichiarate guerra
successo nel Regno Unito, dalla quale è stato        ai vicini se sono più grossi di voi e scegliete un nome breve
tratto nel 2012 il film di animazione Pirati! Bri-   (non come la Repubblica sovietica dei soldati e costruttori
ganti da strapazzo.                                  di fortezze di Naissaar).
George Harrison What Is Life - Incontri e interviste - Il Saggiatore
Corrado Stajano
                                                     Sconfitti
                                                     Un sogno. Una figura femminile cerea e smunta, vestita di
                                                     una tunica nera, attraversa una piazza di Milano trainando
                                                     un carretto vuoto; le vie della città si svuotano mentre tutti
                                                     corrono ai ripari. L’incubo diventa attualità e storia al tem-
                                                     po stesso: è la primavera del 2020, la pandemia sta soffo-
                                                     cando il mondo. Che questo sia l’ennesimo ultimo atto della
                                                     tormentata esistenza del nostro paese?
                                                     Forse il Novecento non è ancora concluso; non per l’Italia.
                                                     L’emergenza sanitaria compromette ogni tentativo di scio-
                                                     gliere i nodi del passato e diventare un paese moderno: stra-
                                                     gi senza colpevoli, scandali politici, criminalità organizzata,
                                                     propaganda nazionalista e propaganda populista. La nostra
                                                     storia più recente non è che il residuo di lacerazioni non sa-
                                                     nate e contraddizioni irrisolte. Bisogna dunque ancora una
                                                     volta guardare al passato per comprendere questo nostro
                                                     tempo: la guerra partigiana, la ricostruzione, la trasforma-
                                                     zione della campagna, i protagonisti del boom economico,
     In libreria dal 7 ottobre                       le rivolte operaie; e poi la strage di piazza Fontana e la fine
                                                     dell’anarchico Pino Pinelli, entrato vivo e uscito morto dal-
                                                     la Questura di Milano, la bomba alla stazione di Bologna,
€ 19,00 | pp. 208                                    l’assassinio del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, il maxi-
                                                     processo di Palermo e la strage di Capaci, l’ascesa impren-
                                                     ditoriale e politica di Silvio Berlusconi. Il contagio di oggi
Corrado Stajano , scrittore e giornalista, è stato   sembra la coda della cometa tossica del passato, e ancora
redattore e inviato di quotidiani e settimanali.
                                                     una volta ci troviamo a chiederci se riusciremo a «dar fiato
Ha lavorato per la Rai come autore e coautore
di documentari televisivi di argomento politico
                                                     a una politica della dignità, a ritrovare il senso etico-civile
e culturale, alcuni con Ermanno Olmi. Nel 2015       e la speranza».
il Saggiatore ha ripubblicato Africo, nel 2016 Un    Corrado Stajano continua a condurre con la sua penna la
eroe borghese (con un testo di Cesare Garboli),      lotta contro il vizio della dimenticanza. Sconfitti è un mani-
nel 2018 Patrie smarrite (con una postfazione        festo civile, un momento di raccoglimento volto a scovare
di Paolo Di Stefano), nel 2019 Il sovversivo (con    ed estirpare la radice del nostro dolore collettivo. Una pre-
i disegni di Costantino Nivola), nel 2020 La città
                                                     ghiera laica affinché la lunga notte dell’Italia giunga alla fine.
degli untori.
George Harrison What Is Life - Incontri e interviste - Il Saggiatore
Le scrittrici della notte
                                                      A cura di Loredana Lipperini
                                                      Cimiteri infestati, bare inchiodate troppo in fretta, corpi
                                                      palpitanti di terrore, simulacri in cui albergano divinità in-
                                                      trappolate e spettri assassini di donne innamorate. Loreda-
                                                      na Lipperini indice una seduta spiritica e chiama a raccolta
                                                      le scrittrici della notte: donne che hanno sfidato il canone
                                                      letterario, che si sono cimentate con il fantastico e con il
                                                      perturbante e ancora terrorizzano chi mette gli occhi sulle
                                                      loro pagine. La corona di racconti composta da Loredana
                                                      Lipperini mostra tutte le sfumature nella palette del buio
                                                      letterario. Troviamo il gotico spettrale di Carolina Inverni-
                                                      zio e Marchesa Colombi, la tensione al sublime e all’eroico
                                                      di Paola Masino, il fantastico frammisto al folklore di Grazia
                                                      Deledda e Matilde Serao, la fusione di ricordo e fantastiche-
                                                      ria di Anna Maria Ortese, la visionarietà poetica di Gilda
                                                      Musa e Chiara Palazzolo – due autrici che hanno scardinato
                                                      i cancelli della letteratura di genere e che, come Paola Ca-
                                                      priolo, hanno saputo aprire il fantastico a nuove, contem-
    In libreria dal 14 ottobre                        poranee vastità. Instancabile esploratrice di libri, Loredana
                                                      Lipperini scava nella terra del nostro passato letterario e ne
                                                      riemerge con nuove possibilità per il lettore del presente e
                                                      del futuro, componendo con Le scrittrici della notte l’anto-
€ 19,00 | pp. 208
                                                      logia definitiva dell’orrore al femminile; il canone inverso
                                                      dell’inquietudine più dolce e terribile che la nostra lettera-
Loredana Lipperini (Roma, 1956) è una giorna-         tura abbia conosciuto.
lista, scrittrice e conduttrice radiofonica. Condu-
ce il programma Fahrenheit su Radio 3, collabora                   «C’è uno strano equivoco che,
con diverse testate nazionali e cura il blog Lip-          specie negli ultimi anni, coinvolge il romanzo:
peratura. Ha pubblicato saggi e romanzi, tra cui
                                                           pretendere che la letteratura racconti la realtà.
Di mamma ce n’è più d’una (Feltrinelli, 2013), An-
cora dalla parte delle bambine (Feltrinelli, 2014),        Tuttavia bisogna cercare, tramite il fantastico,
L’arrivo di Saturno (Bompiani, 2017), Magia nera               forme di reincanto, tra cui il confronto,
(Bompiani, 2019), Non è un paese per vecchie                           continuo, con il Male.»
(Bompiani, 2020) e La notte si avvicina (Bompia-
ni, 2020).
George Harrison What Is Life - Incontri e interviste - Il Saggiatore
Emanuele Biggi
                                                     Micromondi
                                                     Storie di animali, piante e forme
                                                     di vita nascosti in luoghi irraggiungibili
                                                     o dietro la porta di casa
                                                     Dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, la natu-
                                                     ra è un’esplosione di creatività e bellezza. E se per gli «infini-
                                                     tamente» servono attrezzature sofisticate in grado di coglie-
                                                     re macrostrutture e dettagli invisibili, i nostri occhi e una
                                                     mente capace di lasciarsi meravigliare sono lo strumento
                                                     più potente per avvicinarci ai mondi incredibili che brulica-
                                                     no di vita attorno a noi, anche sotto lo zerbino di casa.
                                                     In questo reportage scientifico e autobiografico Emanue-
                                                     le Biggi, uno dei più noti divulgatori naturalistici italiani,
                                                     è la nostra guida ai Micromondi, alla scoperta degli orga-
                                                     nismi più nascosti della Terra. La lucertola che viveva sul
                                                     balcone di casa sua quando era bambino, il rospo adulto
                                                     che ha incontrato in campeggio, le vespe studiate sui libri,
   In libreria dal 14 ottobre                        dai meccanismi vitali tanto precisi quanto letali, sono stati
                                                     fra i primi e più significativi incontri di Biggi, che, sedotto,
                                                     ha deciso di dedicare la sua vita alla biodiversità del nostro
€ 17,00 | pp. 176                                    pianeta. Dall’ambiente che circonda casa sua alle dune del
                                                     Namib, fino al sottobosco del Borneo, Biggi ci presenta le
Emanuele Biggi (Genova, 1979), appassiona-
                                                     piccole creature che ha incontrato nei suoi viaggi intorno
to dell’arte di voltare i sassi, è un naturalista,   al globo, ce ne racconta abiti e abitudini come se fossimo
fotografo, divulgatore scientifico, curatore di      accanto a lui: scrutiamo ragni dalle abilità predatorie inar-
mostre e presentatore televisivo. Conduttore         rivabili, chiocciole ipogee dall’appetito formidabile, l’accop-
di Geo, ha pubblicato Predatori del microcosmo       piamento di due geotritoni che respirano attraverso la pelle;
(Daniele Marson, 2017, con Francesco Tomasi-         ci incantiamo davanti a fiori che sono formicai, orchidee
nelli) e Namibia, non solo sabbia e rocce (Daniele   che sembrano api, piante carnivore nelle cui corolle piene
Marson, 2019).
                                                     d’acqua i girini sguazzano in attesa della metamorfosi.
                                                     Micromondi è un invito ad ammirare lo sconcertante e l’in-
                                                     solito che si annida soprattutto dove siamo certi che non ci
                                                     sia nulla da guardare.
George Harrison What Is Life - Incontri e interviste - Il Saggiatore
Edwin Gale
                                                   La specie che
                                                   cambia se stessa
                                                   Come l’abbondanza ha plasmato
                                                   l’essere umano e continua a farlo
                                                   Le altre specie si adattano all’ambiente circostante, l’uma-
                                                   nità no. L’umanità crea intorno a sé il proprio ambiente, lo
                                                   plasma e lo modella usando la scienza e la tecnologia per
                                                   adattarlo alle proprie necessità. E nel far questo, modifica
                                                   inesorabilmente il proprio fenotipo, cioè quell’intreccio di
                                                   caratteristiche genetiche e ambientali che cambiano il no-
                                                   stro aspetto fisico e la nostra mente. Risultato? Siamo una
                                                   specie che ha creato per se stessa la massima prosperità,
                                                   diventando sempre più alta e robusta, più sana e longeva.
                                                   Siamo diventati più empatici e più intelligenti, e questo ha
                                                   modificato profondamente le nostre società. Abbiamo rag-
                                                   giunto standard di vita e performance fisiche sempre mi-
   In libreria dal 14 ottobre                      gliori. Intrecciando medicina, biologia, storia e antropolo-
                                                   gia (oltre a una scrittura estremamente affascinante), Edwin
                                                   Gale ripercorre la storia dell’evoluzione umana, la storia di
                                                   come sono cambiate le nostre vite, le nostre menti e la no-
€ 32,00 | pp. 432                                  stra produzione, e spiega come non siamo ancora una spe-
Traduzione di Luisa Doplicher                      cie del tutto addomesticata. Ma questa è una fortuna: conti-
e Daniele A. Gewurz                                nueremo a evolvere per il meglio proprio grazie alla nostra
                                                   capacità di pensare liberamente e non sottoporci a una ge-
                                                   rarchia. Di rimanere, insomma, un po’ selvaggi.
Edwin Gale ha studiato Letteratura Inglese a
Cambridge, prima di dedicarsi completamente
alla carriera medica. Ha insegnato a Cambridge,                   «Un libro molto coinvolgente
Nottingham e al St Bartholomew’s Hospital di                       e con una tesi affascinante:
Londra. La specie che cambia se stessa, suo pri-                 siamo biologicamente migliori
mo libro di divulgazione, è stato pubblicato nel                   di tutte le generazioni nate
Regno Unito da Penguin.                                                   prima di noi.»
                                                                        The New York Times
George Harrison What Is Life - Incontri e interviste - Il Saggiatore
Alberto Dalmasso
                                                    Vivi smart
                                                    Perché il denaro può dare vita
                                                    a una rivoluzione e come fare
                                                    per metterla in atto
                                                    Pensateci. Qual è lo strumento che usate di più nella vita di
                                                    tutti i giorni? No, non è lo spazzolino, né l’automobile, e nem-
                                                    meno la moka. È qualcosa allo stesso tempo di immateriale
                                                    e di tangibile, che può essere contenuto in un caveau gigan-
                                                    tesco o in una piccola tasca, sotto forma di numeri binari o
                                                    di cilindretti dorati. Qualcosa, soprattutto, che vi permette di
                                                    accedere a cibo e medicine, concerti e gite fuori porta, libri e
                                                    serie tv; salute e felicità. Si tratta del denaro, uno degli stru-
                                                    menti tecnologici più rivoluzionari della storia dell’uomo: ri-
                                                    cordarlo sarà sempre più importante nei prossimi anni per
                                                    lo sviluppo della società. Perché il denaro, nel suo accumulo,
                                                    non ha alcun valore; ha valore solo nell’utilizzo.
                                                    Da questa considerazione parte Alberto Dalmasso, co-fonda-
   In libreria dal 14 ottobre                       tore e ceo di Satispay, per guidarci a una visione innovativa
                                                    del denaro che è anche una filosofia di vita e di relazione con
                                                    il mondo. Alternando le proprie riflessioni al racconto della
€ 15,00 | pp. 120                                   nascita e della straordinaria affermazione di Satispay, spunto
                                                    dopo spunto Dalmasso ci sfida a reimmaginare il nostro quo-
Alberto Dalmasso (Cuneo, 1984), dopo un’e-
                                                    tidiano, a dare vita a nuovi spazi di lavoro, nuove procedure
sperienza nel settore finanziario, nel 2013 fon-    per scambiare idee e informazioni, nuove forme di azienda
da con Dario Brignone Satispay, azienda di cui è    completamente diverse da tutto ciò che è esistito sinora. Per
ceo. Con un network di oltre 2 milioni di clienti   creare modi di pensare e agire sempre più efficienti, rapidi e
attivi, Satispay è presente in Italia, Germania e   convenienti per tutti; in una parola, sempre più smart.
Lussemburgo e ha l’ambizioso obiettivo di di-       Vivi smart è insieme un pamphlet critico, un manifesto e
ventare lo strumento di pagamento più diffuso       una storia di successo scritta per ispirare altre storie di suc-
in Europa.
                                                    cesso. Un invito a rivolgersi con sguardo nuovo agli inerti
                                                    bacini di risorse – mentali, economiche, progettuali – che
                                                    ci circondano e ad aprire finalmente le chiuse, perché quel-
                                                    le potenzialità si mettano in movimento trasformandosi in
                                                    energia, intuizioni, ambizioni; in una rivoluzione che, come
                                                    un fiume inarrestabile, ci trasporti in un mondo nuovo.
George Harrison What Is Life - Incontri e interviste - Il Saggiatore
Giulio Castoro
                                                        Prosecco, pannolini
                                                        e pappa per il gatto
                                                        Piccole grandi storie della nostra vita
                                                        in 150 liste della spesa
                                                        Cosa dice di una persona un post-it arancione con scrit-
                                                        to in biro rossa «prosecco e biscotti»? Quanta angoscia si
                                                        nasconde dietro un quadratino di carta dai bordi strappati
                                                        che recita «mancano torte»? Chi mai può scrivere al proprio
                                                        partner un bigliettino a forma di cuore che dice: «Ricorda
                                                        che ti amo e ti amerò sempre! P.S. È finito il latte»?
                                                        Quelle che Giulio Castoro ha raccolto in queste pagine non
                                                        sono semplici liste della spesa, ma veri e propri autoritrat-
                                                        ti inconsapevoli: testi anonimi nati con la sola funzione di
                                                        ricordarci cosa comprare, scarabocchiati sul primo fogliet-
                                                        to a portata di mano e destinati a essere cestinati l’attimo
                                                        dopo il loro utilizzo; eppure allo stesso tempo testi capaci
    In libreria dal 21 ottobre                          di narrare, attraverso un’emoticon di accompagnamento o
                                                        una grafia sbagliata, con la scelta di un aggettivo raffinato
                                                        o di una frase secca, un mondo. Un mondo spesso igno-
                                                        to al suo stesso autore. A volte rassegnate, a volte comiche,
€ 14,90 | pp. 192                                       a volte addirittura struggenti, ma sempre rivelatrici, le 150
                                                        liste della spesa che Castoro ha raccolto in giro per l’Italia
Giulio Castoro (Udine, 1988) si occupa di idea-         con l’energia dell’archeologo e il piglio del sociologo sono
zione, ricerca e sviluppo di nuovi format per la        un variopinto catalogo di quello che le luci abbaglianti di un
televisione e il web. Ha lavorato come autore           supermercato fanno emergere della nostra interiorità.
televisivo per Matrimonio a prima vista e Camio-        Divisi in sette categorie in base all’identità degli acquirenti
nisti in trattoria. È il creatore del seguito account   – dai single alle coppiette, dai bambini agli anziani –, gli
Instagram @insta_della_spesa.
                                                        elenchi che compongono Prosecco, pannolini e pappa per il
                                                        gatto sono un invito a cogliere i dettagli con cui ci mostria-
                                                        mo e ci raccontiamo. Perché in quelle bizzarre poesie estem-
                                                        poranee vergate su pezzi di calendario e fogli a quadretti
                                                        stropicciati c’è molto più di quanto scriviamo; c’è forse, anzi,
                                                        proprio ciò che di noi non siamo in grado di spiegare.
George Harrison What Is Life - Incontri e interviste - Il Saggiatore
Nathaniel Hawthorne
                                                      La Casa dei Sette Abbaini
                                                      Sulla Casa dei Sette Abbaini pesa l’ombra di una maledizio-
                                                      ne. Il vecchio colonnello Pyncheon l’ha costruita sul terre-
                                                      no dei Maule dopo aver fatto condannare ingiustamente il
                                                      legittimo proprietario per stregoneria. I discendenti del co-
                                                      lonnello cercano in ogni modo di liberarsi della sua eredità
                                                      maligna, che tuttavia sembra esigere da ogni generazione il
                                                      suo lugubre tributo. Emanuele Trevi rilegge con occhi con-
                                                      temporanei il primo grande romanzo gotico americano, nel
                                                      quale la vita serena della tipica cittadina di provincia viene
                                                      funestata dalle nubi oscure che aleggiano sui sette abbaini
                                                      di casa Pyncheon. Ne restituisce non solo il fascino passato,
                                                      ma la potente suggestione che esercita sul nostro presente.
                                                      La vecchia dimora è «fatta di tempo e di tenebre», come
                                                      scrive nella prefazione: un «tempo malato», perché i vivi fa-
                                                      ticano a scrollarsi di dosso le malefatte di chi li ha precedu-
                                                      ti. Così la letteratura: cerca di mutare, di mettere da parte
                                                      il copione che ci hanno tramandato i morti. Ma La Casa
    In libreria dal 21 ottobre                        dei Sette Abbaini, come ogni classico, pulsa di vita propria;
                                                      conserva, tra le sue quattro mura, il sortilegio che ci apre le
                                                      porte del futuro.
€ 20,00 | pp. 376
Prefazione di Emanuele Trevi                                                                            DAL LIBRO

Traduzione di Mario Manzari                           Dal libro: L’aspetto della veneranda dimora mi ha sempre
                                                      dato l’impressione di un sembiante umano, il quale non solo
                                                      reca esteriormente traccia di temporali e giornate radiose,
Nathaniel Hawthorne è nato a Salem nel 1804 e         ma rivela anche il lungo lasso della vita mortale e le rela-
morto a Plymouth, nel New Hampshire, nel 1864.
                                                      tive vicissitudini occorse all’interno. Se degnamente narra-
Emanuele Trevi (Roma, 1964) è uno scrittore e         te, queste formerebbero una storia non poco interessante e
editor italiano, vincitore del premio Strega nel      istruttiva, e dotata, altresì, di una certa sorprendente unità
2021 con Due vite (Neri Pozza, 2020). Ha pubbli-      che potrebbe sembrare quasi frutto di un disegno artistico.
cato romanzi e saggi, tra cui I cani del nulla. Una
storia vera (Einaudi, 2003), Senza verso. Un’estate
a Roma (Laterza, 2004; premio Sandro Onofri), Il
libro della gioia perpetua (Rizzoli, 2010; premio
Napoli), Il popolo di legno (Einaudi, 2015; Prix
Marco Polo Venise), Sogni e favole (Ponte alle
Grazie, 2019; premio Viareggio).
Alfonso Berardinelli
                                                             Giornalismo culturale
                                                             Un’introduzione al millennio breve
                                                             «La critica letteraria è in via di sparizione sia perché gran
                                                             parte dell’attuale letteratura non è più un oggetto che abbia
                                                             interesse critico, sia perché gli studiosi non è detto che siano
                                                             lettori interessati a formulare giudizi.» Queste righe di Al-
                                                             fonso Berardinelli potrebbero suonare come un addio alla
                                                             critica letteraria. E in effetti sembrano spiegare perché in
                                                             Giornalismo culturale la critica letteraria sia in netta mino-
                                                             ranza. Dal 2013 al 2020, periodo nel quale sono stati scritti
                                                             gli articoli qui raccolti, l’oggetto privilegiato non è la lettera-
                                                             tura, ma la cultura nel suo insieme: le idee correnti o domi-
                                                             nanti, le élite intellettuali, i linguaggi, le istituzioni, le mode
                                                             culturali, i luoghi comuni del discorso politico e gli effetti
                                                             della rete sulla vita di tutti.
                                                             Eppure quello di Berardinelli è un giornalismo culturale
                                                             anomalo e singolarmente enciclopedico. È soprattutto ana-
    In libreria dal 21 ottobre                               lisi del conformismo sociale, delle sue ragioni e delle for-
                                                             me in cui si manifesta. Ed è contraddistinto da una grande
                                                             mobilità critica a partire dalla grande varietà di occasioni,
                                                             spunti e casi offerti dall’attualità e dalla cronaca – cui fa da
€ 32,00 | pp. 976                                            corrispettivo una grande varietà di stili, che spaziano dal-
A cura di Marianna Comitangelo                               la dialettica argomentativa all’ironia distanziante alla vera e
e Giacomo Pontremoli                                         propria satira culturale. Una satira tanto più necessaria da
                                                             quando arti, scienze, filosofia e letteratura sono viste come
                                                             valori in sé, attività autogarantite e indiscutibili per princi-
Alfonso Berardinelli (Roma, 1943), saggista e
                                                             pio, al punto da far sembrare scorretta o inconcepibile qua-
critico letterario, ha insegnato Letteratura con-
temporanea all’Università di Venezia. Fondatore
                                                             lunque valutazione selettiva e qualitativa.
e direttore con Piergiorgio Bellocchio di Diario             Per Berardinelli il giornalismo culturale è un genere letterario
(1985-1993; in volume Quodlibet, 2010), colla-               nel quale esprimersi pienamente, in prima persona, con le pro-
bora oggi con Avvenire, Il Foglio, Il Sole 24 Ore e il       prie insofferenze e idiosincrasie, praticato attraverso la critica
mensile Una città e dirige con Giorgio Manacorda             dei linguaggi specializzati e gergali a partire dalla lingua comu-
e Walter Siti la rivista L’età del ferro. Tra i suoi libri   ne e da un’ottica che non trascura mai di mettere a confronto
ricordiamo Non incoraggiate il romanzo (Marsilio,
                                                             le parole e le cose, le maschere culturali e le realtà di fatto, per
2011), Leggere è un rischio (nottetempo, 2012),
Il pubblico della poesia (con Franco Cordelli; Ca-
                                                             quanto ambigue e sfuggenti siano. Un punto di vista inconsue-
stelvecchi, 2016), Discorso sul romanzo moderno              to sul reale, attraverso cui scoprire verità prima celate.
(Carocci, 2016), Non è una questione politica (Italo
Svevo, 2017).
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