Salerno. Sulla Tari il Psi non molla: sarà astensione

Pagina creata da Emanuele Lorenzi
 
CONTINUA A LEGGERE
Salerno. Sulla Tari il Psi
non molla: sarà astensione
Dovrebbero invece astenersi, i socialisti, per quanto riguarda
l’aumento della tariffe Tari che andrebbero a coinvolgere le
attività commerciali e professionali. Si tratta, di fatti, di
un settore già in crisi ragion per cui per Natella, Ottobrino
e Mondany ritengono prioritario continuare nell’opera di
razionalizzazione dei costi della spesa pubblica, attività̀che
sarebbe stata già intrapresa dall’assessore al Bilancio Luigi
Della Greca, piuttosto che gravare ulteriormente sulle
categorie interessate. E proprio su questi punti all’ordine
del giorno che il coordinatore cittadino della Lega di
Salerno,    Cristian     Santoro   non   risparmia     accuse
all’amministrazione comunale: «Salerno “vanta” già la Tari più
alta d’Italia ma l’amministrazione ha deciso di aumentarla
ancora una volta per fare cassa – ha dichiarato il leghista
Santoro – Il tutto a causa di un bilancio gonfiato, multe,
sanzioni a persone il cui “unico” reato è guadagnarsi da
vivere, consapevoli che quelle multe non saranno mai pagate».
Santoro, inoltre, parla di «manifesta incapacità
dell’amministrazione comunale che deve andare a casa il prima
possibile». La Lega si sofferma poi sulle irregolarità
riscontrate dalla Corte dei Conti per quanto riguarda
l’assegnazione dell’appalto per i lavori relativi alla
manifestazione “Luci d’Artista”, kermesse natalizia del Comune
di Salerno: «E’ una cosa gravissima, denunciata da noi già
tempo fa. Ogni anno il Comune fa spese folli per una
manifestazione in cui, altrove, sono le società che installano
le luminarie a pagare il Comune e non viceversa. Tutto questo,
va ad aggravare le tasche dei salernitani a favore di chi fa i
propri interessi». Erika Noschese
Salerno. Centrale a Biomassa:
l’Arpac che dice?
Impianto a biomassa:i componenti il comitato i quartiere
guidato da Alfonso Vergato, hanno richiesto l’accesso alla
documentazione prodotta dall’Arpac,preliminare all’entrata in
funzione della centrale a biomasse. “No biomasse a CaseRosse”,
recita uno striscione a caratteri cubitali che accoglie
chiunque entri nel rione più ad est di Salerno. Via Scavata
Case Rosse è ormai da tempo abbandonata dalle istituzioni, e
tra i suoi residenti serpeggiano rabbia e rassegnazione. I
cittadini del piccolo caseggiato settecentesco, riuniti in un
comitato di quartiere chiesto di conoscere il contenuto della
documentazione prodotta dall’Arpac, preliminare all’entrata in
funzione della centrale in questione. L’impianto,di proprietà
di una società privata, nonostante sia stato completato da
quasi due anni,non è ancora in esercizio. Ciò accade vista la
strenua resistenza della popolazione locale, che teme un
impatto potenzialmente negativo sulla salute. Si teme per le
esalazioni che l’impianto produrrà una volta in funzione.
Secondo alcune indiscrezioni a provocare lo stallo della
centrale sarebbero anche malfunzionamenti dei macchinari
presenti al suo interno: i documenti prodotti dall’Arpac
dovrebbero far chiarezza soprattutto su questa criticità.
“Avevamo chiesto al sindaco Napoli,dopo un’incontro informale
tenutosi nello scorso autunno, di interessarsi personalmente
della vicenda e di richiedere all’Arpac i documenti relativi
alle verifiche tecniche compiute sulla centrale – ha in merito
affermato Federico Marra, segretario cittadino di Sinistra
Italiana di Pontecagnano che da tempo porta avanti la causa
dei cittadini della contrada -Non avendo ricevuto nessuna
risposta, abbiamo prodotto autonomamente istanza di accesso
agli atti circa una settimana fa”. Il piccolo agglomerato sito
ai confini tra Salerno e Pontecagnano paga lo scotto della sua
posizione, ai margini dell’area industriale: poiché gli
immobili del borgo sono inclusi nell’area Asi,il loro valore
catastale è di gran lunga superiore rispetto al valore di
mercato. Tale anomalia si ripercuote direttamente sui bilanci
delle famiglie residenti, costrette a pagare più tasse del
dovuto a fronte di servizi pressoché inesistenti. In via
Picentino, che collega Scavata Case Rosse con Pontecagnano,
infatti, sono frequentissimi gli allagamenti provocati dalla
scarsa manutenzione fognaria. Le caditoie sono addirittura
assenti nelle strade che, a monte, collegano il borgo con la
zona industriale. “Ci sono poi problemi non indifferenti
dovuti all’inquinamento acustico, alla scarsa illuminazione e
dalla carenza di posti auto – ha aggiunto Marra – I residenti
del posto spesso si sono scontrati con i titolari di una nota
pizzeria sita nel quartiere in quanto non riescono a usufruire
dei pochi stalli per la sosta presenti nella piazzetta del
rione. “Erano stati proprio gli abitanti di via Scavata Case
Rosse a richiedere a più riprese negli scorsi anni la
delimitazione di un’area di sosta, individuata nella zona
occupata da un edificio fatiscente di proprietà del comune che
un tempo ospitava una scuola. Le autorità competenti, ed in
particolare il Comune, sarebbero state a più riprese
interpellate – senza alcun riscontro -per procedere alla
demolizione della struttura che fino allo scorso anno ospitava
la sede del comitato di quartiere, unico luogo di aggregazione
per le poche decine di famiglie che vivono quotidianamente la
contrada, oggi abbandonata all’usura del tempo ed al dilagare
del degrado. Andrea Bignardi
Salerno.Tassa di soggiorno,
c’è il dietrofront
Cova il fuoco sotto la cenere a Palazzo di Città. Oggi la
seduta consiliare con all’ordine del giorno il bilancio di
previsione. Ma a far crescere la tensione all’interno della
maggioranza Napoli sono due argomenti tecnici ed uno
abbastanza corposo di carattere politico. Quanto agli
argomenti tecnici, si tratta del regolamento sulla tassa di
soggiorno ed il prospetto della Tari. Una mediazione in
extremis sulla tassa di soggiorno avrebbe (almeno fino a ieri
sera) ricucito una frattura abbastanza profonda, facendo
rientrare anche il voto del gruppo dei socialisti. L’intesa
sarebbe stata raggiunta grazie alla mediazione di Rocco Galdi,
Paola De Roberto, Massimiliano Natella e Leonardo Gallo con
l’assessore Della Greca. Un emendamento presentato da Gallo
dovrebbe portare alla modifica del regolamento sulla tassa di
soggiorno mettendo così pace – almeno sul punto specifico – a
una guerra interna alla maggioranza. La proposta, condivisa
anche dai consiglieri Antonio D’Alessio e Corrado Naddeo,
prevede, sostanzialmente, di lasciare invariata la tassa di
soggiorno durante l’anno e di aumentarla durante il periodo di
Luci d’Artista. Dal primo ottobre al 31 gennaio si passerà
rispettivamente da 3 a 4 euro, da 2 a 3 euro e da 1 a 1,5 euro
(B&B e locazioni brevi). Inoltre, per tutte le categorie di
strutture, salvo le locazioni brevi, la tassa sarà limitata ai
primi 7 pernottamenti continuati. «La ratio della mia proposta
– spiega Gallo – sta nella circostanza che, a fronte dei
sacrifici non solo finanziari che la città offre per l’evento
che raccoglie numerosissimi visitatori e turisti, appare del
tutto accettabile che costoro possano in qualche modo
partecipare con un piccolissimo contributo che, si badi, non
tocca le tasche dei salernitani in modo diretto e,
segnatamente, quella degli esercenti l’attività ricettiva a
Salerno». Non si escludono, invece, distinguo sulla Tari che
prevede l’aumento delle tariffe per gli esercenti. Infine il
caso politico, dopo la sfiducia del gruppo Davvero Verdi al
proprio assessore Mariarita Giordano e la richiesta di revoca
della delega da parte del sindaco Napoli. «Tempo di una
valutazione seria e complessiva», per Horace Di Carlo,
consigliere comunale di “Salerno per i giovani”.
«L’amministrazione comunale ha la necessità di rilanciare la
propria azione ed è giusto prendere in considerazioni le
istanze che arrivano dal gruppo Davvero Verdi. Questo per
evitare ulteriori frizioni interne alla maggioranza, così come
è accaduto in passato con altri gruppi politici che avevano
chiesto un rimpasto. Così come – spiega ancora Di Carlo – è
incomprensibile che il primo cittadino possa accollarsi
politicamente tutti i componenti della giunta, snaturando così
la funzione di coalizione della maggioranza. In una ottica
costruttiva e di rilancio – conclude Di Carlo – penso che sia
necessario ed urgente un confronto complessivo, senza
sottovalutare le richieste che arrivano dai gruppi politici».

Salerno. Tasse alte e troppe
anomalie, il centrodestra
boccia il bilancio
Il centrodestra fa scudo contro il bilancio preventivo che,
questa mattina, passerà al vaglio degli amministratori
comunali, nel corso del Consiglio. Gli esponenti
dell’opposizione si compattano nuovamente e denunciano quanto,
nell’importante atto economico-finanziario sul quale sono
chiamati a esprimersi oggi, non va, soprattutto alla luce
dell’ultimissima vicenda giudiziaria che ha toccato Palazzo
Guerra su uno dei nervi scoperti: quello di Luci d’Artista.
«Siamo dinanzi a una delle pressioni tributarie più elevate
d’Italia, con un peso di 1.400 euro annui pro-capite. Nel
bilancio di previsione – ha spiegato il capogruppo di FI,
Roberto Celano – abbiamo a che fare con dei rincari che
andranno a colpire solo alcune fasce di cittadini. Basti
pensare alla Tari, grazie alla quale sono previsti nuovi
introiti per un ammontare di 700mila euro: l’aumento toccherà
gli esercenti, in particolar modo. Che senso ha eliminare il
pagamento del parcheggio il giovedì sera per stimolare la
movida per poi tartassare i gestori con le tasse?». Diverse
sono le anomalie che attiene alla sfera dei rifiuti e della
nettezza urbana: «Si paga sempre di più per servizi sempre
peggiori. Le condizioni in cui è la città sono sotto gli occhi
di tutti: la cosa paradossale – sottolinea ancora Celano – è
che mentre si sono ridotte le zone a gestione diretta da parte
del Comune, sono aumentati i costi per i mezzi comunali. A ciò
si aggiunge anche la non congruità, esattamente come nel caso
di Salerno solidale, dei costi per l’affidamento del servizio
a Salerno pulita». Le condizioni di scarsa pulizia della città
sono state segnalate anche dalla coordinatrice cittadina di
Fdi, Elena Criscuolo: «I costi sono eccessivi e sono tutti a
danno dei cittadini. Siamo dinanzi a promesse non mantenute e
ad aumenti di tasse a cui non corrispondono, però,
miglioramenti dei servizi». Anche il rincaro della tariffa
relativa all’imposta di soggiorno – aumentata del 20% – non
riscontra i favori dell’opposizione: «Salerno, con i nuovi
costi, non è più concorrenziale con le altre realtà. La tassa
di soggiorno in questa città è più alta rispetto a quelle dei
comuni della Costiera Amalfitana e perfino più alta rispetto a
quella di Napoli», precisa Celano. Ma sono diverse le anomalie
riscontrate nel previsionale 2019 che, solo qualche giorno fa,
ha ottenuto il via libera dai revisori dei conti, pur con
numerose prescrizioni. Elementi, questi, che, secondo Antonio
Cammarota de La nostra libertà, sono esempi «della mala gestio
della città. Il centrodestra cittadino è unito e compatto
contro una cattiva politica che parte da lontano e che, con
l’ultimo scivolone, ha mostrato una certa disinvoltura
nell’uso della moneta pubblica, chiaro segno di arroganza del
potere». Un chiaro segno – secondo il leghista Peppe Zitarosa
– «che l’attuale governo cittadino non ce la fa più ed è allo
stremo. C’è bisogno di cambiare il governo della città». Con
la nuova presa di posizione unitaria, dunque, il centrodestra
salernitano prova a proporsi come alternativa all’attuale
amministrazione comunale: «Siamo sei contro ventisei – ha
detto il consigliere comunale di Attiva Salerno, Ciro
Russomando – ma non isseremo mai bandiera bianca e da qui fino
alla fine di questa consiliatura continueremo ad incalzare la
maggioranza».

Non molla la borsa coi soldi,
malvivente perde la pistola
Tentata rapina avvenuta in via Eugenio Caterina, a Salerno. E’
accaduto ieri mattina quando due malviventi, armati di pistola
ed in sella ad uno scooter, hanno tentato di sottrarre il
borsello ad un dipendente del supermercato che in quel momento
era uscito dall’attività commerciale. All’interno c’erano
ventimila euro in contanti, una parte degli incassi della
catena Eté prelevati nel solito giro mattutino. Il dipendente
aggredito, di origini moldave, non ha mollato la presa nemmeno
quando è stato colpito alla testa con il calcio della pistola
da uno dei rapinatori. Benché ferito e sanguinante, ha
resistito ingaggiando una colluttazione con i banditi- aiutato
pure dal sopraggiungere di altre persone. A quel punto ai
rapinatori non è rimasto che fuggire, ma nel parapiglia hanno
clamorosamente perso la pistola ed il caricatore, lasciandoli
sull’asfalto. Ed è proprio su questi elementi che stanno
lavorando i poliziotti della scientifica, per consentire ai
colleghi della Squadra Mobile di Salerno di dare un volto ed
un nome ai due malviventi. Se la scientifica trovasse delle
impronte ed i banditi fossero schedati, infatti, il caso
avrebbe una rapida soluzione. I primi ad intervenire sul posto
sono stati gli agenti delle Volanti, allertati da passanti e
titolari del supermercato. Poi è giunta un’ambulanza della
Croce Bianca, inviata dal 118, per prestare soccorso al
dipendente ferito alla testa. L’accaduto ha completamente
paralizzato il traffico cittadino per diverso tempo.

Nessuna concorrenza per la
iren La Procura contabile
spegne le Luci
di Giovanni Marra

Illegittimità delle procedure amministrative per l’affidamento
degli appalti di Luci d’artista. La procura regionale della
Corte dei Conti mette nel mirino la manifestazione simbolo
della città di Salerno e invia tre inviti a dedurre a due
dirigenti e un funzionario municipali. per Elvira Cantarella,
Davide micillo e Gabriele pennimpede le ipotesi di reato
contabili sono quelle di danno alla concorrenza e affidamento
diretto: sotto la lente di ingrandimento della Corte dei
Conti, infatti, sono finiti gli affidamenti diretti della
kermesse invernale salernitana (nata nel 2006 e, da allora,
svoltasi ininterrottamente) per quello che riguarda gli anni
2015/2016; 2016/2017 e 2017/2018. a carico dei tre è stato
ipotizzato anche un danno erariale di 850mila euro,
consistente nel 10% della somma complessiva di 8 milioni e 400
mila euro relativa alla spesa per le tre edizioni della
manifestazione oggetto dell’inchiesta. in sostanza, secondo i
rilievi della procura della Corte dei Conti, non sarebbero
stati rispettati i principi concorrenziali all’atto
dell’affidamento degli appalti, con la iren – oggi socia della
partecipata “Salerno energia” – soggetto unico interessato da
“Luci d’artista”. Dunque, sarebbe stato bypassato il
fondamentale passaggio dell’indizione e svolgimento della gara
a evidenza pubblica (eccezion fatta per le ultime due
edizioni, sempre ad appannaggio della iren ma, nel caso
dell’ultimo anno, con l’entrata in scena della Blachere
illumination a seguito di ricorso dinanzi alla giustizia
amministrativa). i militari del nucleo di polizia economico-
finanziaria della guardia di finanza hanno, nel corso degli
ultimi mesi, acquisito tutta la documentazione attestante le
irregolarità segnalate dalla Corte dei Conti di napoli: in
particolare, è la decima edizione a suscitare le maggiori
perplessità. all’epoca, la iren ricevette in via diretta
l’appalto: la società torinese potè beneficiare anche di un
contributo di 900mila euro, giunto direttamente dalla regione
Campania . Le reazioNi.Una vicenda, quella dell’affidamento
diretto del consistente e oneroso appalto per Luci d’artista,
sollevata più volte nel corso degli anni ma che, fino a ieri,
non aveva avuto alcun riscontro da parte della giustizia
contabile. «ancora una volta avevamo ragione, le nostre
denunce politiche ed i nostri esposti erano fondati. in
tredici anni di manifestazioni sono stati dilapidati milioni
di euro per non aver stimolato la concorrenza sul libero
mercato, preferendo sospetti affidamenti diretti a ditte del
napoletano», spiega il capogruppo di Forza italia al Comune di
Salerno, roberto Celano che già nel 2016 aveva presentato, a
tal proposito, un esposto a Corte dei Conti e anac. «anche
questa volta, purtroppo, a pagare saranno solo dirigenti e
funzionari. La responsabilità politica – prosegue Celano – è
però evidente, come è evidente, anche in questa circostanza,
il silenzio assordante di altri organi ed istituzioni
demandate al controllo. Se, chi aveva il dovere di vigilare
sulla legittimità degli atti per le anomalie da noi ogni anno
segnalate, fosse intervenuto senza possibili condizionamenti
ideologici e di appartenenza, l’Ente avrebbe oggi milioni di
risorse in più da poter impegnare per la crescita produttiva
della città e per il benessere dei salernitani». anche il
presidente della commissione trasparenza antonio Cammarota è
intervenuto sul caso. «Sin dall’ottobre 2017 la Commissione si
è occupata della vicenda del bando Luci d’artista denunciando
il grave pericolo di danno erariale, in riferimento sia alla
necessità del bando laddove per dieci anni si era ignorata
l’evidenza pubblica sia in riferimento al ricorso Blachere per
l’aggiudica iren». «Sul punto furono acquisiti tutti gli atti
del bando di gara e ascoltati l’avvocato Di mauro e
l’assessore Della Greca, ed emerse che alcuni bozzetti erano
identici a quelli delle precedenti edizioni, altri invece che
facevano parte dell’aggiudica non furono poi realizzati». non
si scompone il sindaco di Salerno, Vincenzo napoli: «La
macchina delle Luci d’artista non si ferma. Credo che, una
volta che saranno espletate le considerazioni del caso, si
potrà avere la soddisfazione di vedere che abbiamo avuto
ragione su tutto». Tiene un profilo basso colui che ha dato
vita alle Luci d’artista in salsa salernitana, mutuando
l’iniziativa che ha visto la luce in quel di Torino: «Vedremo
– dice il presidente della regione Campania ed ex primo
cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca – dove arriva la
valutazione della Corte dei Conti. Confermo la fiducia nella
magistratura e lasciamo che le cose vadano avanti in maniera
tranquilla e serena». «L’inchiesta della Corte dei Conti su
Luci d’artista certifica quanto denunciamo da tempo sulle
anomalie amministrative nella spesa dei fondi europei e spiega
compiutamente il recente blocco dei trasferimenti da Bruxelles
alla Campania». Lo afferma il presidente del gruppo di Forza
italia del Consiglio regionale della Campania armando Cesaro.
«il dato più grave è l’evidente omissione dei controlli da
parte del governo regionale”, sottolinea Cesaro. “Una
circostanza grave, questa, resa ancor più pesante dal fatto
che a fronte delle mancate verifiche, a fronte della mancata
trasmissione dei rendiconti da parte degli enti beneficiari,
si continuano ad erogare tranquillamente le risorse europee,
come se niente fosse», conclude il capogruppo regionale
campano di Forza italia. pronto a costituirsi parte civile in
un eventuale procedimento è il movimento a difesa del
cittadino, attraverso il suo responsabile per la città di
Salerno, antonio Frangito.

Salerno. Lancio bombe carta
allo stadio, in tre nei guai
Tre tifosi della Salernitana sono stati colpiti dalla misura
cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia
giudiziaria per aver fatto esplodere bombe carta in occasione
di alcune gare casalinghe dei granata. L’ordinanza è stata
eseguita questa mattina dagli ufficiali di polizia giudiziaria
in servizio presso la Digos della Questura di Salerno. Ai tre
viene contestato il lancio di materiale pericoloso in
occasione di manifestazioni sportive. In particolare, secondo
la Procura della Repubblica di Salerno, i tifosi si sarebbero
resi responsabili dell’illecita detenzione e della reiterata
esplosione di bombe carta di elevata potenzialità. Gli episodi
si sono verificati nel settore Curva Sud dello stadio Arechi
in occasione delle partite casalinghe contro Foggia, Lecce e
Benevento. Il tutto avrebbe suscitato preoccupazione tra gli
spettatori, nonché un danno economico alla Salernitana,
multata dal Giudice Sportivo. Le indagini e i successivi
accertamenti, sviluppati attraverso la visione del materiale
video-fotografico acquisito dai sistemi di videosorveglianza
installati all’interno dello stadio, hanno consentito di
individuare i tre soggetti che avrebbero ripetuto i
comportamenti illeciti in maniera reiterata.
Salerno. Non molla la borsa
coi soldi, malvivente perde
la pistola
Tentata rapina avvenuta in via Eugenio Caterina, a Salerno. E’
accaduto ieri mattina quando due malviventi, armati di pistola
ed in sella ad uno scooter, hanno tentato di sottrarre il
borsello ad un dipendente del supermercato che in quel momento
era uscito dall’attività commerciale. All’interno c’erano
ventimila euro in contanti, una parte degli incassi della
catena Eté prelevati nel solito giro mattutino. Il dipendente
aggredito, di origini moldave, non ha mollato la presa nemmeno
quando è stato colpito alla testa con il calcio della pistola
da uno dei rapinatori. Benché ferito e sanguinante, ha
resistito ingaggiando una colluttazione con i banditi- aiutato
pure dal sopraggiungere di altre persone. A quel punto ai
rapinatori non è rimasto che fuggire, ma nel parapiglia hanno
clamorosamente perso la pistola ed il caricatore, lasciandoli
sull’asfalto. Ed è proprio su questi elementi che stanno
lavorando i poliziotti della scientifica, per consentire ai
colleghi della Squadra Mobile di Salerno di dare un volto ed
un nome ai due malviventi. Se la scientifica trovasse delle
impronte ed i banditi fossero schedati, infatti, il caso
avrebbe una rapida soluzione. I primi ad intervenire sul posto
sono stati gli agenti delle Volanti, allertati da passanti e
titolari del supermercato. Poi è giunta un’ambulanza della
Croce Bianca, inviata dal 118, per prestare soccorso al
dipendente ferito alla testa. L’accaduto ha completamente
paralizzato il traffico cittadino per diverso tempo.
Estate     con     strutture
sanitarie senza personale, un
grosso rischio
“Per la prossima estate, si corre il serio rischio di non
poter essere curati nelle strutture ospedaliere di tutto il
territorio provinciale per mancanza di personale”. A lanciare
l’allarme è Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl
Fp Salerno, nel corso della conferenza convocata dalle
segreterie provinciali di Cgl Fp, Cisl Fp e Uil Fpl presso la
sede sindacale dell’Asl di Salerno. “La situazione non è più
tollerabile. Nel 2018 ci sono stati 450 pensionamenti, nel
2019 se ne prevedono altri 550, e ciò escludendo coloro i
quali usufruiranno della quota 100. Il personale dell’azienda
sanitaria non è soltanto ridotto all’osso, ma soprattutto è di
età avanzata e, se non verranno effettuate nuove assunzioni,
si rischia il richiamo in servizio dei medici già andati in
pensione, come è già successo in Molise e in Veneto” – tuona
Antonacchio, che poi aggiunge – “In ogni caso, il problema
dell’adeguamento del fabbisogno sanitario non riguarda
soltanto l’Asl di Salerno, ma l’Italia intera. In Campania,
però, abbiamo un ulteriore problema, perché sono oltre 10 anni
che ci troviamo all’interno del piano di rientro e del blocco
del turnover, ragion per cui non si riesce a sostituire il
personale che va in pensione. C’è bisogno di un “Piano
Marshall”, proprio come avvenne nel 1980, quando vennero
assunte oltre 158mila unità, e quando si pensò di aver
costruito una sanità territoriale a misura di cittadino. C’è
bisogno di un ribaltamento delle politiche di assunzione,
tanto pubblicizzate anche dal nuovo governo, che però ha
confermato il blocco del turnover fino alla fine di
quest’anno. Il personale lavora sotto organico, con turni
massacranti e con mansioni, spesso e volentieri,
dequalificate. Chiediamo di attivare ogni forma, la più rapida
possibile, per il reclutamento di nuovo personale, per avviare
un percorso di potenziamento delle strutture all’interno della
filiera sociosanitaria- assistenziale”. In conclusione,
Antonacchio non lesina critiche neanche nei confronti degli
organi dirigenziali dell’Asl:”Lamentiamo anche la difficoltà
da parte della dirigenza di dare seguito a ciò che il
direttore generale, a più riprese, ha dichiarato in merito ai
percorsi da intraprendere. Ad esempio, il 1 aprile parte
l’esenzione del ticket e, come sempre, ci saranno tante
persone anziane costrette a fare la fila dalle 6 di mattina
presso i distretti sanitari per il rinnovo, nonostante che
l’azienda abbia attuato una convenzione con i patronati.
Convenzione che, ad oggi, non è ancora operativa. Ci troviamo
di fronte ad una dirigenza ottusa, che sta rallentando il
processo di esecuzione a causa di una farraginosa ed idiota
burocrazia”. Pasquale Addesso, segretario Cgl Fp, ha posto
l’attenzione su un altro fenomeno che si verifica, con
regolarità, da decenni:”In provincia di Salerno, sono circa
200 i lavoratori che svolgono mansioni diverse dalle proprie
qualifiche. Se l’amministrazione non ha il coraggio di
affrontare questo importante problema, difficilmente potrà
risolvere le altri innumerevoli discrasie che affliggono la
sanità pubblica”. Ad esempio, l’ex direttore del Presidio
ospedaliero di Nocera, Alfonso Giordano, ha paventato
l’ipotesi della chiusura del pronto soccorso di Scafati e di
Pagani a causa della carenza di personale. Abbiamo a che fare
con un’amministrazione omertosa, che non rende noti i numeri
degli fruitori dei benefici della legge 104 o di chi è assente
per gravidanza, perché tutto ciò è gestito a livello
periferico. Ogni distretto è come se fosse un’azienda a sé
stante, e viene gestito come meglio si crede e pare”.
Francesco La Monica
Salerno.     Davvero    Verdi
sfiducia Giordano e bacchetta
l’amministrazione
Detto, fatto. L’avevano annunciato già qualche settimana fa ma
ieri è stato protocollato l’atto ufficiale all’attenzione del
sindaco Enzo Napoli. Il gruppo Davvero Verdi, con in testa
Michele Ragosta ed il capogruppo Giuseppe Ventura hanno
chiesto la revoca dell’incarico all’assessore (indicata dal
gruppo), Mariarita Giordano. «Vogliamo favorire un percorso di
rinnovamento», scrivono i rappresentanti del gruppo
consiliare. «C’è la necessità di una verifica politico –
programmatica al fine di rilanciare un’attività amministrativa
che ha perso slancio, ristabilendo anche la necessaria
corrispondenza tra maggioranza e giunta», proseguono Ventura e
Ragosta. «Lo stato di abbandono in cui versa il nostro Comune
– incalzano – è un dato di fatto incontrovertibile, balza
immediatamente agli occhi come l’attività politico-
amministrativa sia pesantemente ingessata, con gli uffici
comunali che non riescono a dare risposte ai bisogni
elementari dei nostri concittadini». Ed ancora: «Occorre
riattivare un circuito di trasparenza, confronto, dibattito e
filtro tra amministratori, consiglieri comunali e forze
politiche della maggioranza, ponendo fine in maniera
definitiva al fatto che parte dei consiglieri comunali vengono
posti, quasi sempre, di fronte a decisioni già prese in sedi
non istituzionali». La richiesta dei Davvero Verdi è solo
l’ultima che arriva dai gruppi consiliari all’attenzione del
primo cittadino. Sulla sua scrivania resiste quella di Pietro
Stasi, capogruppo dei “Moderati per Salerno” che da mesi
attende un cambio in giunta, dopo la sfiducia alla propria
rappresentante, Gaetana Falcone. Ancora attendono una propria
rappresentanza nel governo della città anche il gruppo dei
Socialisti, rimasti orfani dopo l’addio di Dario Loffredo. A
quanto pare, salvo cambi di rotta, anche la richiesta del
gruppo Davvero Verdi potrebbe essere congelata. Secondo le
ultime indiscrezioni l’assessore Giordano resterebbe al
proprio posto. Al costo di entrare, anche lei, nell’elenco di
assessori a carico, direttamente, del primo cittadino Napoli.
Puoi anche leggere