Salerno. Sulla Tari il Psi non molla: sarà astensione
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Salerno. Sulla Tari il Psi non molla: sarà astensione Dovrebbero invece astenersi, i socialisti, per quanto riguarda l’aumento della tariffe Tari che andrebbero a coinvolgere le attività commerciali e professionali. Si tratta, di fatti, di un settore già in crisi ragion per cui per Natella, Ottobrino e Mondany ritengono prioritario continuare nell’opera di razionalizzazione dei costi della spesa pubblica, attività̀che sarebbe stata già intrapresa dall’assessore al Bilancio Luigi Della Greca, piuttosto che gravare ulteriormente sulle categorie interessate. E proprio su questi punti all’ordine del giorno che il coordinatore cittadino della Lega di Salerno, Cristian Santoro non risparmia accuse all’amministrazione comunale: «Salerno “vanta” già la Tari più alta d’Italia ma l’amministrazione ha deciso di aumentarla ancora una volta per fare cassa – ha dichiarato il leghista Santoro – Il tutto a causa di un bilancio gonfiato, multe, sanzioni a persone il cui “unico” reato è guadagnarsi da vivere, consapevoli che quelle multe non saranno mai pagate». Santoro, inoltre, parla di «manifesta incapacità dell’amministrazione comunale che deve andare a casa il prima possibile». La Lega si sofferma poi sulle irregolarità riscontrate dalla Corte dei Conti per quanto riguarda l’assegnazione dell’appalto per i lavori relativi alla manifestazione “Luci d’Artista”, kermesse natalizia del Comune di Salerno: «E’ una cosa gravissima, denunciata da noi già tempo fa. Ogni anno il Comune fa spese folli per una manifestazione in cui, altrove, sono le società che installano le luminarie a pagare il Comune e non viceversa. Tutto questo, va ad aggravare le tasche dei salernitani a favore di chi fa i propri interessi». Erika Noschese
Salerno. Centrale a Biomassa: l’Arpac che dice? Impianto a biomassa:i componenti il comitato i quartiere guidato da Alfonso Vergato, hanno richiesto l’accesso alla documentazione prodotta dall’Arpac,preliminare all’entrata in funzione della centrale a biomasse. “No biomasse a CaseRosse”, recita uno striscione a caratteri cubitali che accoglie chiunque entri nel rione più ad est di Salerno. Via Scavata Case Rosse è ormai da tempo abbandonata dalle istituzioni, e tra i suoi residenti serpeggiano rabbia e rassegnazione. I cittadini del piccolo caseggiato settecentesco, riuniti in un comitato di quartiere chiesto di conoscere il contenuto della documentazione prodotta dall’Arpac, preliminare all’entrata in funzione della centrale in questione. L’impianto,di proprietà di una società privata, nonostante sia stato completato da quasi due anni,non è ancora in esercizio. Ciò accade vista la strenua resistenza della popolazione locale, che teme un impatto potenzialmente negativo sulla salute. Si teme per le esalazioni che l’impianto produrrà una volta in funzione. Secondo alcune indiscrezioni a provocare lo stallo della centrale sarebbero anche malfunzionamenti dei macchinari presenti al suo interno: i documenti prodotti dall’Arpac dovrebbero far chiarezza soprattutto su questa criticità. “Avevamo chiesto al sindaco Napoli,dopo un’incontro informale tenutosi nello scorso autunno, di interessarsi personalmente della vicenda e di richiedere all’Arpac i documenti relativi alle verifiche tecniche compiute sulla centrale – ha in merito affermato Federico Marra, segretario cittadino di Sinistra Italiana di Pontecagnano che da tempo porta avanti la causa dei cittadini della contrada -Non avendo ricevuto nessuna risposta, abbiamo prodotto autonomamente istanza di accesso
agli atti circa una settimana fa”. Il piccolo agglomerato sito ai confini tra Salerno e Pontecagnano paga lo scotto della sua posizione, ai margini dell’area industriale: poiché gli immobili del borgo sono inclusi nell’area Asi,il loro valore catastale è di gran lunga superiore rispetto al valore di mercato. Tale anomalia si ripercuote direttamente sui bilanci delle famiglie residenti, costrette a pagare più tasse del dovuto a fronte di servizi pressoché inesistenti. In via Picentino, che collega Scavata Case Rosse con Pontecagnano, infatti, sono frequentissimi gli allagamenti provocati dalla scarsa manutenzione fognaria. Le caditoie sono addirittura assenti nelle strade che, a monte, collegano il borgo con la zona industriale. “Ci sono poi problemi non indifferenti dovuti all’inquinamento acustico, alla scarsa illuminazione e dalla carenza di posti auto – ha aggiunto Marra – I residenti del posto spesso si sono scontrati con i titolari di una nota pizzeria sita nel quartiere in quanto non riescono a usufruire dei pochi stalli per la sosta presenti nella piazzetta del rione. “Erano stati proprio gli abitanti di via Scavata Case Rosse a richiedere a più riprese negli scorsi anni la delimitazione di un’area di sosta, individuata nella zona occupata da un edificio fatiscente di proprietà del comune che un tempo ospitava una scuola. Le autorità competenti, ed in particolare il Comune, sarebbero state a più riprese interpellate – senza alcun riscontro -per procedere alla demolizione della struttura che fino allo scorso anno ospitava la sede del comitato di quartiere, unico luogo di aggregazione per le poche decine di famiglie che vivono quotidianamente la contrada, oggi abbandonata all’usura del tempo ed al dilagare del degrado. Andrea Bignardi
Salerno.Tassa di soggiorno, c’è il dietrofront Cova il fuoco sotto la cenere a Palazzo di Città. Oggi la seduta consiliare con all’ordine del giorno il bilancio di previsione. Ma a far crescere la tensione all’interno della maggioranza Napoli sono due argomenti tecnici ed uno abbastanza corposo di carattere politico. Quanto agli argomenti tecnici, si tratta del regolamento sulla tassa di soggiorno ed il prospetto della Tari. Una mediazione in extremis sulla tassa di soggiorno avrebbe (almeno fino a ieri sera) ricucito una frattura abbastanza profonda, facendo rientrare anche il voto del gruppo dei socialisti. L’intesa sarebbe stata raggiunta grazie alla mediazione di Rocco Galdi, Paola De Roberto, Massimiliano Natella e Leonardo Gallo con l’assessore Della Greca. Un emendamento presentato da Gallo dovrebbe portare alla modifica del regolamento sulla tassa di soggiorno mettendo così pace – almeno sul punto specifico – a una guerra interna alla maggioranza. La proposta, condivisa anche dai consiglieri Antonio D’Alessio e Corrado Naddeo, prevede, sostanzialmente, di lasciare invariata la tassa di soggiorno durante l’anno e di aumentarla durante il periodo di Luci d’Artista. Dal primo ottobre al 31 gennaio si passerà rispettivamente da 3 a 4 euro, da 2 a 3 euro e da 1 a 1,5 euro (B&B e locazioni brevi). Inoltre, per tutte le categorie di strutture, salvo le locazioni brevi, la tassa sarà limitata ai primi 7 pernottamenti continuati. «La ratio della mia proposta – spiega Gallo – sta nella circostanza che, a fronte dei sacrifici non solo finanziari che la città offre per l’evento che raccoglie numerosissimi visitatori e turisti, appare del tutto accettabile che costoro possano in qualche modo partecipare con un piccolissimo contributo che, si badi, non tocca le tasche dei salernitani in modo diretto e, segnatamente, quella degli esercenti l’attività ricettiva a Salerno». Non si escludono, invece, distinguo sulla Tari che
prevede l’aumento delle tariffe per gli esercenti. Infine il caso politico, dopo la sfiducia del gruppo Davvero Verdi al proprio assessore Mariarita Giordano e la richiesta di revoca della delega da parte del sindaco Napoli. «Tempo di una valutazione seria e complessiva», per Horace Di Carlo, consigliere comunale di “Salerno per i giovani”. «L’amministrazione comunale ha la necessità di rilanciare la propria azione ed è giusto prendere in considerazioni le istanze che arrivano dal gruppo Davvero Verdi. Questo per evitare ulteriori frizioni interne alla maggioranza, così come è accaduto in passato con altri gruppi politici che avevano chiesto un rimpasto. Così come – spiega ancora Di Carlo – è incomprensibile che il primo cittadino possa accollarsi politicamente tutti i componenti della giunta, snaturando così la funzione di coalizione della maggioranza. In una ottica costruttiva e di rilancio – conclude Di Carlo – penso che sia necessario ed urgente un confronto complessivo, senza sottovalutare le richieste che arrivano dai gruppi politici». Salerno. Tasse alte e troppe anomalie, il centrodestra boccia il bilancio Il centrodestra fa scudo contro il bilancio preventivo che, questa mattina, passerà al vaglio degli amministratori comunali, nel corso del Consiglio. Gli esponenti dell’opposizione si compattano nuovamente e denunciano quanto, nell’importante atto economico-finanziario sul quale sono chiamati a esprimersi oggi, non va, soprattutto alla luce dell’ultimissima vicenda giudiziaria che ha toccato Palazzo Guerra su uno dei nervi scoperti: quello di Luci d’Artista.
«Siamo dinanzi a una delle pressioni tributarie più elevate d’Italia, con un peso di 1.400 euro annui pro-capite. Nel bilancio di previsione – ha spiegato il capogruppo di FI, Roberto Celano – abbiamo a che fare con dei rincari che andranno a colpire solo alcune fasce di cittadini. Basti pensare alla Tari, grazie alla quale sono previsti nuovi introiti per un ammontare di 700mila euro: l’aumento toccherà gli esercenti, in particolar modo. Che senso ha eliminare il pagamento del parcheggio il giovedì sera per stimolare la movida per poi tartassare i gestori con le tasse?». Diverse sono le anomalie che attiene alla sfera dei rifiuti e della nettezza urbana: «Si paga sempre di più per servizi sempre peggiori. Le condizioni in cui è la città sono sotto gli occhi di tutti: la cosa paradossale – sottolinea ancora Celano – è che mentre si sono ridotte le zone a gestione diretta da parte del Comune, sono aumentati i costi per i mezzi comunali. A ciò si aggiunge anche la non congruità, esattamente come nel caso di Salerno solidale, dei costi per l’affidamento del servizio a Salerno pulita». Le condizioni di scarsa pulizia della città sono state segnalate anche dalla coordinatrice cittadina di Fdi, Elena Criscuolo: «I costi sono eccessivi e sono tutti a danno dei cittadini. Siamo dinanzi a promesse non mantenute e ad aumenti di tasse a cui non corrispondono, però, miglioramenti dei servizi». Anche il rincaro della tariffa relativa all’imposta di soggiorno – aumentata del 20% – non riscontra i favori dell’opposizione: «Salerno, con i nuovi costi, non è più concorrenziale con le altre realtà. La tassa di soggiorno in questa città è più alta rispetto a quelle dei comuni della Costiera Amalfitana e perfino più alta rispetto a quella di Napoli», precisa Celano. Ma sono diverse le anomalie riscontrate nel previsionale 2019 che, solo qualche giorno fa, ha ottenuto il via libera dai revisori dei conti, pur con numerose prescrizioni. Elementi, questi, che, secondo Antonio Cammarota de La nostra libertà, sono esempi «della mala gestio della città. Il centrodestra cittadino è unito e compatto contro una cattiva politica che parte da lontano e che, con l’ultimo scivolone, ha mostrato una certa disinvoltura
nell’uso della moneta pubblica, chiaro segno di arroganza del potere». Un chiaro segno – secondo il leghista Peppe Zitarosa – «che l’attuale governo cittadino non ce la fa più ed è allo stremo. C’è bisogno di cambiare il governo della città». Con la nuova presa di posizione unitaria, dunque, il centrodestra salernitano prova a proporsi come alternativa all’attuale amministrazione comunale: «Siamo sei contro ventisei – ha detto il consigliere comunale di Attiva Salerno, Ciro Russomando – ma non isseremo mai bandiera bianca e da qui fino alla fine di questa consiliatura continueremo ad incalzare la maggioranza». Non molla la borsa coi soldi, malvivente perde la pistola Tentata rapina avvenuta in via Eugenio Caterina, a Salerno. E’ accaduto ieri mattina quando due malviventi, armati di pistola ed in sella ad uno scooter, hanno tentato di sottrarre il borsello ad un dipendente del supermercato che in quel momento era uscito dall’attività commerciale. All’interno c’erano ventimila euro in contanti, una parte degli incassi della catena Eté prelevati nel solito giro mattutino. Il dipendente aggredito, di origini moldave, non ha mollato la presa nemmeno quando è stato colpito alla testa con il calcio della pistola da uno dei rapinatori. Benché ferito e sanguinante, ha resistito ingaggiando una colluttazione con i banditi- aiutato pure dal sopraggiungere di altre persone. A quel punto ai rapinatori non è rimasto che fuggire, ma nel parapiglia hanno clamorosamente perso la pistola ed il caricatore, lasciandoli sull’asfalto. Ed è proprio su questi elementi che stanno lavorando i poliziotti della scientifica, per consentire ai colleghi della Squadra Mobile di Salerno di dare un volto ed
un nome ai due malviventi. Se la scientifica trovasse delle impronte ed i banditi fossero schedati, infatti, il caso avrebbe una rapida soluzione. I primi ad intervenire sul posto sono stati gli agenti delle Volanti, allertati da passanti e titolari del supermercato. Poi è giunta un’ambulanza della Croce Bianca, inviata dal 118, per prestare soccorso al dipendente ferito alla testa. L’accaduto ha completamente paralizzato il traffico cittadino per diverso tempo. Nessuna concorrenza per la iren La Procura contabile spegne le Luci di Giovanni Marra Illegittimità delle procedure amministrative per l’affidamento degli appalti di Luci d’artista. La procura regionale della Corte dei Conti mette nel mirino la manifestazione simbolo della città di Salerno e invia tre inviti a dedurre a due dirigenti e un funzionario municipali. per Elvira Cantarella, Davide micillo e Gabriele pennimpede le ipotesi di reato contabili sono quelle di danno alla concorrenza e affidamento diretto: sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti, infatti, sono finiti gli affidamenti diretti della kermesse invernale salernitana (nata nel 2006 e, da allora, svoltasi ininterrottamente) per quello che riguarda gli anni 2015/2016; 2016/2017 e 2017/2018. a carico dei tre è stato ipotizzato anche un danno erariale di 850mila euro, consistente nel 10% della somma complessiva di 8 milioni e 400 mila euro relativa alla spesa per le tre edizioni della manifestazione oggetto dell’inchiesta. in sostanza, secondo i
rilievi della procura della Corte dei Conti, non sarebbero stati rispettati i principi concorrenziali all’atto dell’affidamento degli appalti, con la iren – oggi socia della partecipata “Salerno energia” – soggetto unico interessato da “Luci d’artista”. Dunque, sarebbe stato bypassato il fondamentale passaggio dell’indizione e svolgimento della gara a evidenza pubblica (eccezion fatta per le ultime due edizioni, sempre ad appannaggio della iren ma, nel caso dell’ultimo anno, con l’entrata in scena della Blachere illumination a seguito di ricorso dinanzi alla giustizia amministrativa). i militari del nucleo di polizia economico- finanziaria della guardia di finanza hanno, nel corso degli ultimi mesi, acquisito tutta la documentazione attestante le irregolarità segnalate dalla Corte dei Conti di napoli: in particolare, è la decima edizione a suscitare le maggiori perplessità. all’epoca, la iren ricevette in via diretta l’appalto: la società torinese potè beneficiare anche di un contributo di 900mila euro, giunto direttamente dalla regione Campania . Le reazioNi.Una vicenda, quella dell’affidamento diretto del consistente e oneroso appalto per Luci d’artista, sollevata più volte nel corso degli anni ma che, fino a ieri, non aveva avuto alcun riscontro da parte della giustizia contabile. «ancora una volta avevamo ragione, le nostre denunce politiche ed i nostri esposti erano fondati. in tredici anni di manifestazioni sono stati dilapidati milioni di euro per non aver stimolato la concorrenza sul libero mercato, preferendo sospetti affidamenti diretti a ditte del napoletano», spiega il capogruppo di Forza italia al Comune di Salerno, roberto Celano che già nel 2016 aveva presentato, a tal proposito, un esposto a Corte dei Conti e anac. «anche questa volta, purtroppo, a pagare saranno solo dirigenti e funzionari. La responsabilità politica – prosegue Celano – è però evidente, come è evidente, anche in questa circostanza, il silenzio assordante di altri organi ed istituzioni demandate al controllo. Se, chi aveva il dovere di vigilare sulla legittimità degli atti per le anomalie da noi ogni anno segnalate, fosse intervenuto senza possibili condizionamenti
ideologici e di appartenenza, l’Ente avrebbe oggi milioni di risorse in più da poter impegnare per la crescita produttiva della città e per il benessere dei salernitani». anche il presidente della commissione trasparenza antonio Cammarota è intervenuto sul caso. «Sin dall’ottobre 2017 la Commissione si è occupata della vicenda del bando Luci d’artista denunciando il grave pericolo di danno erariale, in riferimento sia alla necessità del bando laddove per dieci anni si era ignorata l’evidenza pubblica sia in riferimento al ricorso Blachere per l’aggiudica iren». «Sul punto furono acquisiti tutti gli atti del bando di gara e ascoltati l’avvocato Di mauro e l’assessore Della Greca, ed emerse che alcuni bozzetti erano identici a quelli delle precedenti edizioni, altri invece che facevano parte dell’aggiudica non furono poi realizzati». non si scompone il sindaco di Salerno, Vincenzo napoli: «La macchina delle Luci d’artista non si ferma. Credo che, una volta che saranno espletate le considerazioni del caso, si potrà avere la soddisfazione di vedere che abbiamo avuto ragione su tutto». Tiene un profilo basso colui che ha dato vita alle Luci d’artista in salsa salernitana, mutuando l’iniziativa che ha visto la luce in quel di Torino: «Vedremo – dice il presidente della regione Campania ed ex primo cittadino di Salerno, Vincenzo De Luca – dove arriva la valutazione della Corte dei Conti. Confermo la fiducia nella magistratura e lasciamo che le cose vadano avanti in maniera tranquilla e serena». «L’inchiesta della Corte dei Conti su Luci d’artista certifica quanto denunciamo da tempo sulle anomalie amministrative nella spesa dei fondi europei e spiega compiutamente il recente blocco dei trasferimenti da Bruxelles alla Campania». Lo afferma il presidente del gruppo di Forza italia del Consiglio regionale della Campania armando Cesaro. «il dato più grave è l’evidente omissione dei controlli da parte del governo regionale”, sottolinea Cesaro. “Una circostanza grave, questa, resa ancor più pesante dal fatto che a fronte delle mancate verifiche, a fronte della mancata trasmissione dei rendiconti da parte degli enti beneficiari, si continuano ad erogare tranquillamente le risorse europee,
come se niente fosse», conclude il capogruppo regionale campano di Forza italia. pronto a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento è il movimento a difesa del cittadino, attraverso il suo responsabile per la città di Salerno, antonio Frangito. Salerno. Lancio bombe carta allo stadio, in tre nei guai Tre tifosi della Salernitana sono stati colpiti dalla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per aver fatto esplodere bombe carta in occasione di alcune gare casalinghe dei granata. L’ordinanza è stata eseguita questa mattina dagli ufficiali di polizia giudiziaria in servizio presso la Digos della Questura di Salerno. Ai tre viene contestato il lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive. In particolare, secondo la Procura della Repubblica di Salerno, i tifosi si sarebbero resi responsabili dell’illecita detenzione e della reiterata esplosione di bombe carta di elevata potenzialità. Gli episodi si sono verificati nel settore Curva Sud dello stadio Arechi in occasione delle partite casalinghe contro Foggia, Lecce e Benevento. Il tutto avrebbe suscitato preoccupazione tra gli spettatori, nonché un danno economico alla Salernitana, multata dal Giudice Sportivo. Le indagini e i successivi accertamenti, sviluppati attraverso la visione del materiale video-fotografico acquisito dai sistemi di videosorveglianza installati all’interno dello stadio, hanno consentito di individuare i tre soggetti che avrebbero ripetuto i comportamenti illeciti in maniera reiterata.
Salerno. Non molla la borsa coi soldi, malvivente perde la pistola Tentata rapina avvenuta in via Eugenio Caterina, a Salerno. E’ accaduto ieri mattina quando due malviventi, armati di pistola ed in sella ad uno scooter, hanno tentato di sottrarre il borsello ad un dipendente del supermercato che in quel momento era uscito dall’attività commerciale. All’interno c’erano ventimila euro in contanti, una parte degli incassi della catena Eté prelevati nel solito giro mattutino. Il dipendente aggredito, di origini moldave, non ha mollato la presa nemmeno quando è stato colpito alla testa con il calcio della pistola da uno dei rapinatori. Benché ferito e sanguinante, ha resistito ingaggiando una colluttazione con i banditi- aiutato pure dal sopraggiungere di altre persone. A quel punto ai rapinatori non è rimasto che fuggire, ma nel parapiglia hanno clamorosamente perso la pistola ed il caricatore, lasciandoli sull’asfalto. Ed è proprio su questi elementi che stanno lavorando i poliziotti della scientifica, per consentire ai colleghi della Squadra Mobile di Salerno di dare un volto ed un nome ai due malviventi. Se la scientifica trovasse delle impronte ed i banditi fossero schedati, infatti, il caso avrebbe una rapida soluzione. I primi ad intervenire sul posto sono stati gli agenti delle Volanti, allertati da passanti e titolari del supermercato. Poi è giunta un’ambulanza della Croce Bianca, inviata dal 118, per prestare soccorso al dipendente ferito alla testa. L’accaduto ha completamente paralizzato il traffico cittadino per diverso tempo.
Estate con strutture sanitarie senza personale, un grosso rischio “Per la prossima estate, si corre il serio rischio di non poter essere curati nelle strutture ospedaliere di tutto il territorio provinciale per mancanza di personale”. A lanciare l’allarme è Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl Fp Salerno, nel corso della conferenza convocata dalle segreterie provinciali di Cgl Fp, Cisl Fp e Uil Fpl presso la sede sindacale dell’Asl di Salerno. “La situazione non è più tollerabile. Nel 2018 ci sono stati 450 pensionamenti, nel 2019 se ne prevedono altri 550, e ciò escludendo coloro i quali usufruiranno della quota 100. Il personale dell’azienda sanitaria non è soltanto ridotto all’osso, ma soprattutto è di età avanzata e, se non verranno effettuate nuove assunzioni, si rischia il richiamo in servizio dei medici già andati in pensione, come è già successo in Molise e in Veneto” – tuona Antonacchio, che poi aggiunge – “In ogni caso, il problema dell’adeguamento del fabbisogno sanitario non riguarda soltanto l’Asl di Salerno, ma l’Italia intera. In Campania, però, abbiamo un ulteriore problema, perché sono oltre 10 anni che ci troviamo all’interno del piano di rientro e del blocco del turnover, ragion per cui non si riesce a sostituire il personale che va in pensione. C’è bisogno di un “Piano Marshall”, proprio come avvenne nel 1980, quando vennero assunte oltre 158mila unità, e quando si pensò di aver costruito una sanità territoriale a misura di cittadino. C’è bisogno di un ribaltamento delle politiche di assunzione, tanto pubblicizzate anche dal nuovo governo, che però ha confermato il blocco del turnover fino alla fine di
quest’anno. Il personale lavora sotto organico, con turni massacranti e con mansioni, spesso e volentieri, dequalificate. Chiediamo di attivare ogni forma, la più rapida possibile, per il reclutamento di nuovo personale, per avviare un percorso di potenziamento delle strutture all’interno della filiera sociosanitaria- assistenziale”. In conclusione, Antonacchio non lesina critiche neanche nei confronti degli organi dirigenziali dell’Asl:”Lamentiamo anche la difficoltà da parte della dirigenza di dare seguito a ciò che il direttore generale, a più riprese, ha dichiarato in merito ai percorsi da intraprendere. Ad esempio, il 1 aprile parte l’esenzione del ticket e, come sempre, ci saranno tante persone anziane costrette a fare la fila dalle 6 di mattina presso i distretti sanitari per il rinnovo, nonostante che l’azienda abbia attuato una convenzione con i patronati. Convenzione che, ad oggi, non è ancora operativa. Ci troviamo di fronte ad una dirigenza ottusa, che sta rallentando il processo di esecuzione a causa di una farraginosa ed idiota burocrazia”. Pasquale Addesso, segretario Cgl Fp, ha posto l’attenzione su un altro fenomeno che si verifica, con regolarità, da decenni:”In provincia di Salerno, sono circa 200 i lavoratori che svolgono mansioni diverse dalle proprie qualifiche. Se l’amministrazione non ha il coraggio di affrontare questo importante problema, difficilmente potrà risolvere le altri innumerevoli discrasie che affliggono la sanità pubblica”. Ad esempio, l’ex direttore del Presidio ospedaliero di Nocera, Alfonso Giordano, ha paventato l’ipotesi della chiusura del pronto soccorso di Scafati e di Pagani a causa della carenza di personale. Abbiamo a che fare con un’amministrazione omertosa, che non rende noti i numeri degli fruitori dei benefici della legge 104 o di chi è assente per gravidanza, perché tutto ciò è gestito a livello periferico. Ogni distretto è come se fosse un’azienda a sé stante, e viene gestito come meglio si crede e pare”. Francesco La Monica
Salerno. Davvero Verdi sfiducia Giordano e bacchetta l’amministrazione Detto, fatto. L’avevano annunciato già qualche settimana fa ma ieri è stato protocollato l’atto ufficiale all’attenzione del sindaco Enzo Napoli. Il gruppo Davvero Verdi, con in testa Michele Ragosta ed il capogruppo Giuseppe Ventura hanno chiesto la revoca dell’incarico all’assessore (indicata dal gruppo), Mariarita Giordano. «Vogliamo favorire un percorso di rinnovamento», scrivono i rappresentanti del gruppo consiliare. «C’è la necessità di una verifica politico – programmatica al fine di rilanciare un’attività amministrativa che ha perso slancio, ristabilendo anche la necessaria corrispondenza tra maggioranza e giunta», proseguono Ventura e Ragosta. «Lo stato di abbandono in cui versa il nostro Comune – incalzano – è un dato di fatto incontrovertibile, balza immediatamente agli occhi come l’attività politico- amministrativa sia pesantemente ingessata, con gli uffici comunali che non riescono a dare risposte ai bisogni elementari dei nostri concittadini». Ed ancora: «Occorre riattivare un circuito di trasparenza, confronto, dibattito e filtro tra amministratori, consiglieri comunali e forze politiche della maggioranza, ponendo fine in maniera definitiva al fatto che parte dei consiglieri comunali vengono posti, quasi sempre, di fronte a decisioni già prese in sedi non istituzionali». La richiesta dei Davvero Verdi è solo l’ultima che arriva dai gruppi consiliari all’attenzione del primo cittadino. Sulla sua scrivania resiste quella di Pietro Stasi, capogruppo dei “Moderati per Salerno” che da mesi attende un cambio in giunta, dopo la sfiducia alla propria
rappresentante, Gaetana Falcone. Ancora attendono una propria rappresentanza nel governo della città anche il gruppo dei Socialisti, rimasti orfani dopo l’addio di Dario Loffredo. A quanto pare, salvo cambi di rotta, anche la richiesta del gruppo Davvero Verdi potrebbe essere congelata. Secondo le ultime indiscrezioni l’assessore Giordano resterebbe al proprio posto. Al costo di entrare, anche lei, nell’elenco di assessori a carico, direttamente, del primo cittadino Napoli.
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