Lampedusa, primo gradino deLL'odierna odissea mediterranea
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GIULIANO BELLEZZA Lampedusa, primo gradino dell’odierna odissea mediterranEa LAMPEDUSA, PRIMO GRADINO DELL’ODIERNA ODISSEA MEDITERRANEA Viene delineata la situazione critica di Lampedusa inquadrandola nell’insieme di una immigrazione cominciata in Italia quando ancora dal Mezzogiorno si emigrava, e rapidamente diventata un movimento di massa e caotico. Gli attuali immigrati, indubbiamente irregolari, sperano molto vagamente di migliorare l’esistenza: arrivano solo per vivere. Sono inseriti in movimenti epocali, in qualche modo parte della globalizzazione. Ogni giorno porta novità di grande rilievo, e al momento l’articolo non può giungere a una conclusione. Lampedusa, first step in the today Mediterranean Odyssey The awful situation of the Lampedusa Island is seen in the frame of an immigration which began in Italy when Mezzogiorno still was an emigrating region, and very soon transformed in chaotic mass movement. The today immigrants, allegedly irregular, don’t hope to really improve their existence: their main goal is only to survive. Without knowledge, they are part of an epochal movement, somehow integrated in the globalisation. Every day important changes occur, preventing the article to reach a conclusion. 1. Premessa Stati dell’India) che cercavano lavoro come domestiche, grazie all’intermediazione delle Tra gli ultimi progetti di Adalberto Valle- missioni in loco e delle parrocchie in Italia: ga che come Direttore della Home of Geo- donne tranquille, nessun genere di disordi- graphy ho collaborato a sviluppare figura ni. Subito dopo se ne aggiunsero altre, dal- il Mediterranean Renaissance Project. Con al- le ex nostre colonie (Libia, Africa Orienta- cuni amici di area mediterranea (devo cita- le): grazie a una vaga conoscenza della lin- re almeno Franco Salvatori, Presidente del- gua, trovarono lavoro per prender cura dei la SGI, che ha sempre messo a disposizio- bambini, portarli a scuola o tener compagnia ne gli spazi della Società, e Maria Paradi- agli anziani. Una immigrazione urbana, in so, volontaria quanto insostituibile Segreta- famiglie piuttosto benestanti, mentre molte ria del progetto) abbiamo organizzato alcu- donne italiane lasciavano la tradizionale po- ni incontri, l’ultimo dei quali il 24 febbraio sizione di “donne di casa” per trovare lavo- 2009 a Roma. La comunicazione da me pre- ro: oltre a pagare la “colf” avevano soldi per sentata trattava del problema degli sbarchi le spese proprie. di clandestini a Lampedusa e qualche tem- Fino agli anni ’80 nessuno pensava all’immi- po dopo il prof. Carlo Brusa mi ha propo- grazione come a un pericolo, ma stava co- sto di pubblicarla. minciando la seconda fase. Ora non si trat- Riassumo in nota una serie di osservazioni tava più di colf, ma di maschi che cercava- demografiche sicuramente ben conosciute no impiego industriale quando, però, di la- dagli insegnanti italiani, che stimavo neces- voro nelle industrie italiane (ed europee) saria per i partecipanti stranieri1. Non ho non ce n’era più. Gli uomini giungevano modificato troppo il testo seguente: i nume- ri stanno aumentando, ma le cause riman- gono le stesse. 1 Tutti sappiamo che la popolazione italiana sarebbe in diminuzione da an- ni, se non fosse per la natalità degli stranieri residenti. Nel 2006 questi era- no 3,4 milioni e la natalità è stata di circa 64.000, con un tasso vicino al 2% 2. Due prime fasi dell’immigrazione: annuo: tolto questo, quello degli Italiani rientrerebbe nelle medie europee. il fenomeno diventa un fastidio Quasi un decimo degli immigrati (circa 300.000) sono nati in Italia e tra i bambini che a 6 anni hanno diritto (umano prima che giuridico) di iscri- L’emigrazione italiana verso Paesi più ric- versi alla prima elementare, ormai più del 12% ha genitori stranieri. L’Ita- chi, principalmente maschi tra 20 e 40 anni lia, da dove fino agli anni ’60 si emigrava, non era minimamente preparata in cerca di lavoro possibilmente nell’indu- alla immigrazione: si è dovuto constatare che, come nel resto del mondo, stria, terminò con la prima crisi del petrolio gran parte della popolazione non gradisce altri come vicini di casa. La Le- ga, in particolare, nata per ottenere l’indipendenza della Padania, si è sem- (1973). Da noi stava cominciando un flusso pre maggiormente manifestata come avversa all’immigrazione in genera- immigratorio, del tutto diverso, cioè donne le, e anti islamica in particolare. Tra gli imprenditori del Nord e sostenito- provenienti da regioni cattoliche (Filippine, ri della Lega, tuttavia, molti hanno un comportamento ambiguo rispetto al Capo Verde, America Latina, Kerala e altri problema: secondo un’opinione diffusa, per pagare stipendi ridotti preferi- scono immigrati irregolari e ricattabili a una immigrazione ufficialmente regolarizzata.
fori. I guidatori, già stressa- ti dal traffico, lo considera- rono in breve un servizio fa- stidioso, e gli stessi invento- 85 km ri lo abbandonavano appe- na possibile (lavoro in Italia 74 km o prosecuzione del viaggio Pantelleria verso ovest). Subito, con di- 83 km² - 7,664 inhab., density 92 spetto dagli automobilisti, vennero sostituiti ai sema- fori dalle donne dei noma- 200 km di, il cui numero era mol- to aumentato con gli arrivi da Romania e Balcani (nel linguaggio comune si par- Linosa la ormai di Rom o Sinti). TUNISIA MALTA In periferia giunse a livel- li parossistici il numero di 113 km donne provenienti da Eu- Lampedusa ropa orientale e, subito do- po, dall’Africa occidentale, Fig. 1. in prevalenza dalla costa africana del Medi- sfruttate dai connazionali maschi per prosti- Perché Lampedusa terraneo, lavorando nel Mezzogiorno come tuzione; in breve alle donne si unirono i co- e non la più vicina stagionali agricoli nei periodi di raccolto o siddetti trans, in gran numero brasiliani. Pantelleria? trovando lavori di qualsiasi genere sui pe- L’immigrazione divenne tragedia alla fine (elaborazione scherecci siciliani. Moltissimi divennero in degli anni ‘90, con la guerra nel Kosovo. dell’autore da seguito venditori ambulanti: rapidamente Ogni notte gli scafisti partivano dai porti al- Google Earth). ne comparvero a centinaia in estate su tut- banesi minori verso le coste pugliesi (distan- te le spiagge, offrendo ogni genere di mer- za minima di circa 70 km), spesso costrin- ci. La situazione donne in città-uomini in cam- gendo gli immigranti ad abbandonare la bar- pagna e al mare durò poco, e gli ambulanti ca prima dell’arrivo. A volte ne caricavano a cominciarono a popolare i marciapiedi ur- centinaia su imbarcazioni grandi e vecchis- bani: all’inizio degli anni ’90 l’immigrazio- sime, abbandonandole in acque italiane e ne se non un pericolo era sicuramente di- fuggendo su piccoli entrobordo molto ve- ventata un “fastidio”. La situazione si sareb- loci. Guardia Costiera e pescherecci erano costretti a fermarsi per salvare i poverissimi be imprevedibilmente aggravata per even- immigranti, che avevano lasciato agli scafisti ti senza alcun legame apparente con quan- tutti i propri averi. Inizialmente gli immigra- to avveniva in Italia, quali le disgregazioni ti venivano chiusi in baracche temporanee; della Iugoslavia e dell’URSS: cominciava la molti cittadini pugliesi, anche non benestan- globalizzazione. ti, contribuirono volontariamente a nutrir- li, dando al mondo un alto esempio di civil- 3. Terza fase: tà. Il Governo tentò invano di convincere i esplosione trans adriatica rifugiati a tornare in Albania: molti scappa- 2 Abbastanza presto si rono dai campi, ma infine la maggioranza Gli immigrati dall’Europa orientale voleva- fu costretta a tornare per forza . concluse un accordo 2 no traversare l’Italia rapidamente per rag- Varie fonti hanno calcolato che in una deci- col Governo Albane- se: le industrie italia- ne vennero invogliate giungere parenti già presenti in Europa occi- na di anni lungo la breve rotta adriatica sia- no morte 474 persone, e 136 dispersi non ad aprire stabilimen- dentale. Contrariamente ai cosiddetti Zinga- sono mai stati trovati. Chiusa la via d’acqua ti in Albania a con- ri, presenti da secoli, non chiedevano l’ele- si aprì quella di terra, verso la frontiera ita- dizioni vantaggiose, mosina, ma volevano lavorare solo per pro- liana del Friuli-Venezia Giulia, immediata- aiutando l’economia curarsi denaro e proseguire verso ovest. Cul- mente utilizzata da chi organizzava i viaggi locale con nuovi po- turalmente più affini, con istruzione di buon clandestini. Per alcuni sventurati il viaggio sti di lavoro. L’Alba- livello e una invidiabile predisposizione a im- cominciava in Paesi asiatici, oltre la Turchia: nia è uno Stato picco- parare le lingue (i Romeni facilitati anche anche lungo la via terrestre il tributo è sta- lo, e in tal modo l’on- dalla lingua madre neolatina), molti trova- to orrendo, per incidenti stradali, malesse- data della migrazione rono un impiego e si fermarono. Le “ba- ri, privazioni (spesso si viaggiava chiusi nei fu ridotta, pur se non danti” si affiancarono alle “colf” filippine o rimorchi senza cibo né acqua), subendo vio- fermata; oggi in Italia gli Albanesi sono ol- peruviane fino a superarle, mentre gli uo- lenza dalle polizie o da forze armate nei Pae- tre 400.000, superati mini, per guadagnare la giornata senza far si traversati: mancano statistiche, ma, secon- solo dai Romeni. concorrenza agli ambulanti, inventarono il do le stime, tra il 1998 e il 2006 si sono avu- mestiere tutto urbano di lavavetri ai sema- te oltre 1200 vittime.
Contributi 4. Quarta fase, Lampedusa: dal fastidio alla tragedia Tra il 2002 e il 2003 gli arrivi dalla costa afri- cana su imbarcazioni vecchie e malsicure (carrette) si concentrarono a Lampedusa. Pantelleria è molto più grande e vicina alle coste sia siciliane che africane, ma un esame più approfondito risulta che di ragioni ce ne sono molte, e sono geografiche. I battelli partivano dalla Tunisia, ma dai porti lontani dalla capitale, i più meridionali: per questi l’isola più vicina è proprio Lampedu- sa, calcarea, arida e mal coltivabile; a Pantel- leria, vulcanica, fertile e coltivata, gli isolani sono molto attenti a proteggere i propri ter- reni. I piccoli approdi nascosti, nei quali si lioni di pugliesi avevano potuto contribuire Fig. 2. possa attraccare senza venire scoperti imme- al sostentamento dei rifugiati, cosa impos- Lampedusa costa diatamente, a Lampedusa sono molti, e sono sibile per i 6.000 abitanti di Lampedusa. Se nord: approdo difficile notevoli anche le differenze tra la costa set- era bastato facilitare la delocalizzazione di per gli scogli affioranti alcune industrie per migliorare l’economia e per parete verticale tentrionale e la meridionale: a nord si arriva di molte decine a una falesia verticale alta più di 100 metri e dell’Albania, nulla del genere era ipotizzabi- le con l’Africa. Inoltre ai rifugiati del Medi- di metri priva di anfratti, mentre la costa sud, oltre a (foto di Giuliano essere la più vicina all’Africa, è ricca di pic- terraneo meridionale si stavano aggiungen- Bellezza). cole insenature e spiagge nascoste3. do, sulla stessa rotta, quelli dell’Africa sub- sahariana, del Corno d’Africa, Sri Lanka e Le differenze tra questa rotta e quella adria- addirittura Bangla Desh. Era facile rimanda- tica sono enormi, cominciando dal fatto che re in Albania gli Albanesi, ma gli immigran- gli scafisti del Canale di Sicilia spesso abban- ti del Canale di Sicilia sono innumerevoli, donano lo scafo ma non gli immigranti, cer- senza documenti e non se ne può identifi- cando di nascondersi tra loro e chiedere ri- care l’origine4. fugio. Dopo qualche mese gli osservatori ra- dar cominciarono a segnalare i battelli in ar- Nel 2003 lo Stato cominciò a preparare a rivo alla Guardia Costiera, che attivò un ser- Lampedusa un centro di permanenza tem- vizio da rimorchiatore, trascinando le car- poranea (CPT) dove ospitare 500 rifugia- rette al porto: diventò il suo compito prin- ti per qualche giorno, in attesa di trasferirli cipale, e tale rimane tuttora. Va sottolineato in Sicilia: ancora un’isola, ma 600 volte più che gli scafisti sono ai gradini bassi dell’or- grande. La Lega cominciò a operare a Lam- ganizzazione: a dirigerla sono persone che pedusa opponendosi al Centro, progettato non corrono rischi in mare, e molti di loro per di più in un’area dove non si doveva co- vivono tranquillamente in Europa. struire. Venne comunque realizzato e, dato Difficile un confronto numerico tra le immi- che gli arrivi continuavano, venne amplia- Fig. 3. grazioni dall’Albania e dall’Africa: 10 km di to, ma sempre dovendo ospitare molto più Lampedusa costa sud: costa di Lampedusa hanno preso il posto di della capienza. In inverno gli arrivi diminui- molti approdi isolati, 200 km di costa pugliese; le centinaia di ri- scono, ma può succedere che le condizioni facilità di sbarco fugiati Albanesi sono diventate le migliaia di meteo blocchino i traghetti in Sicilia, e i ri- e di occultamento provenienti dall’Africa; in precedenza 4 mi- fugiati rimangano più a lungo nell’isola. A (foto di Giuliano volte queste interruzioni dipendono da gua- Bellezza). 3 La posizione dell’isola crea problemi parti- colari durante i non rari periodi di tensio- ne tra Italia e Libia. Nell’Aprile 1986 succes- se qualcosa di mai chiarito completamente, quando 2 missili vennero lanciati dalle ba- si libiche e finirono in mare a breve distan- za dal porto. 4 Questa immigrazione è un fenomeno epoca- le impossibile da fermare, cosa di cui sem- brano non accorgersi i movimenti politici europei del centro-destra; sempre critici ver- so le politiche governative che considerano troppo permissive, anche quando parteci- pano al governo. In Italia si comporta co- sì la Lega, che negli anni ’80 aveva comin- ciato a svilupparsi chiedendo l’indipenden- za della Padania.
difficile che questo avvenga: al porto arriva- no solo le barche trainate dalla Guardia Co- stiera, e i rifugiati vengono immediatamen- te trasferiti al CPT e dopo un paio di giorni in Sicilia. Lo stesso avviene ai rifugiati che si consegnano dopo essere sbarcati in appro- di nascosti. Ma gli operatori turistici hanno anche ragioni valide: i turisti vedono poco i rifugiati soprattutto perché sono loro a non venire più. Dal 1999 al 2003, periodo di for- te incremento turistico a livello nazionale, la situazione sull’isola è rimasta quasi staziona- ria; da allora si è avuto un decremento accen- tuato, e oggi le previsioni per l’estate 2009 sono fallimentari. Anche nelle elezioni municipali del 2008 ha vinto una lista civica, quella guidata dal po- Fig. 4. sti ai motori del traghetto, come avvenne nel litico locale Dino De Rubeis e denominata La spiaggia 2007 dal 24 marzo all’8 aprile. “Dino Sindaco”. Questi ha confermato co- della cittadina, Nessuno conosce il numero reale dei morti me vice sindaco la Maraventano, da poco raggiungibile nel Canale di Sicilia in meno di 10 anni, ma eletta anche in Parlamento come Senatrice facilmente a piedi la cifra supera sicuramente i 2.000. Le stati- della Lega, ma i due sono entrati più volte (foto di Giuliano stiche considerano tra le rotte mediterranee in contrasto. In modo definitivo da gennaio Bellezza). anche quella dall’Africa occidentale, per le 2009, quando il Ministro degli Interni (Ma- Canarie e Gibilterra prima dell’arrivo in Si- roni, della Lega) ha deciso di trasformare il cilia: i decessi si stimano attorno a 1500, al- CPT in Centro di Identificazione ed Espul- cuni dei quali dopo l’ingresso nel Mediter- sione (CIE)6. Il Sindaco ha considerato as- raneo, e anche questi andrebbero aggiunti surdo il provvedimento, il suo Vice non vo- alle vittime del Canale di Sicilia5. leva (né poteva) andare contro il Ministro del suo stesso partito. 5. Politica a Lampedusa Tra i primi punti programmatici della Lega La Lega, il partito indipendentista dell’Ita- figurava lo stop all’immigrazione: una volta lia settentrionale il cui successo cominciò vinte le elezioni del 2008, Berlusconi in esta- tuonando contro “Roma ladrona”, è il solo te firmò un accordo con la Libia proprio per partito nazionale che ottenga buoni risulta- giungere a tanto. Le carrette non sarebbe- ti a Lampedusa. Principale rappresentante ro più partite dai porti libici, e come ripara- locale è Angela Maraventano, marchigiana zione per i danni del tempo coloniale l’Ita- e sposata con un isolano, che ha utilizzato lia avrebbe dato 5 miliardi di euro. Qualcosa inizialmente l’avversione alla progettazione del genere era stata promessa da decenni, ma e all’ampliamento del CPT, diventato il più grande d’Italia. Va notato che spesso in Ita- 5 Come in tutti gli oceani, i marinai dei pesche- recci siciliani considerano doveroso salvare lia meridionale lo Stato è percepito come un ogni naufrago, ma qui la cosiddetta Giustizia nemico che prende iniziative negative con- funziona in qualche caso in modo folle: chi tro il Mezzogiorno: a Lampedusa per poter aveva salvato i naufragi è stato a volte rite- fare una TAC si doveva andare in Sicilia, con nuto scafista e processato, vedendosi seque- liste d’attesa di mesi (come per tutti i Sicilia- strato per mesi il peschereccio. ni). Nel CPT è stata installata l’attrezzatura 6 Un CPT è un centro nel quale si viene ospita- per la TAC, ma i locali vengono messi in li- ti con un minimo di comfort, per essere rapi- sta dopo i rifugiati. Perché l’attrezzatura non damente trasferiti in strutture più adeguate; è stata installata in una struttura pubblica, solo in situazioni eccezionali un soggiorno mettendo i rifugiati alla pari con gli abitan- può protrarsi fino a due settimane. Un CEI ti, ma non prima di questi? A domande del è un centro nel quale si procede alla identi- genere non esistono risposte ragionevoli. E ficazione dei rifugiati, per poi procedere al tuttavia, come vedremo, fu proprio la Mara- loro rimpatrio; la permanenza massima di 6 ventano a inaugurare l’ulteriore ampliamen- mesi è prolungabile fino a 18. Identificazione to del centro nel 2007. e provenienza di chi ha i documenti si fan- Da molto tempo la principale attività econo- no in pochi minuti, ma se uno dice di non mica dell’isola, un tempo basata sulla pesca, averne non ci sono sistemi legali per accer- era diventata il turismo, e da anni gli opera- tarle nemmeno in 18 mesi. A Lampedusa il tori protestano perché i clienti non voglio- CPT ospitava ormai più di 1000 rifugiati e gli 10 no vedere in giro i rifugiati; in verità è ben sbarchi procedevano a centinaia quotidiana- mente: trasformarlo in CEI, dove le perma- nenze potessero durare 6 mesi, prolungabi- li a 18, era un’assurdità.
Contributi senza farlo; anche dopo la firma dell’accor- naro pubblico: piuttosto che costruire centri do tutto rimaneva fermo, e la Libia ha allen- sempre più grandi sarebbe preferibile forni- tato i freni: a Lampedusa gli sbarchi hanno re una nave per rifugiati tra l’Africa e la Si- preso un ritmo senza precedenti. Dai 18.000 cilia, evitando di abbandonarli a chi traffi- arrivi del 2007 si è giunti a oltre 35.000 nel ca sulle vite umane (in altro campo, è la po- 2008, e la situazione drammatica in mare si sizione di chi vuole liberalizzare la droga). è ampliata a tutta l’isola: il centro, costrui- Quanto alle due manifestazioni pacifiche, si to per 500 persone e allargato a 800, ha co- domanda perché i 1300 rifugiati siano potu- minciato a ospitarne più di 1000. ti uscire dal centro e manifestare con la po- Gran parte degli abitanti ha continuato a polazione. Chi l’ha consentito, secondo lui, dimostrare un grado di civiltà superiore a sperava che si accendesse una violenta batta- quello dei governanti: il 10 settembre 2008 glia con gli isolani. Il 1° febbraio ho ricevuto si era svolta una manifestazione di protesta una sua mail dove scriveva: “da qui escono so- pacifica, alla quale i rifugiati si erano uniti lo le notizie che loro permettono che venga- marciando insieme agli isolani. Questo cli- no sapute”: definire “loro” il Governo nazio- ma non ha potuto resistere alla trasforma- nale è molto indicativo. Gli eventi di poche zione del CPT in CIE. De Rubeis si oppone- ore dopo gli avrebbero dato ragione. va mentre Maraventano lo accusava di isti- A fine gennaio, per dare sollievo alla situa- gare la rivolta. Il 27 gennaio 2009 il Sindaco zione nel CPT - CEI circa 100 rifugiati era- diresse una nuova manifestazione pacifica, no stati trasferiti in una struttura per la sor- gettando in mare una corona a ricordo dei veglianza radar, quasi cadente (Loran, Long morti nella traversata. Partecipò quasi tutta Range Navigation). Il 2 febbraio, poche ore la popolazione, e si unirono i rifugiati nel dopo la mail di Meli, il Loran venne parzial- campo, saliti al momento 1300: al termine mente distrutto dal fuoco, ma la notizia qua- tutti rientrarono ordinatamente nel campo si non trovò spazio nei media: per il Mini- e la Polizia non intervenne. Però in termini stro si era trattato di un incidente minore, e ufficiali i rifugiati non hanno il permesso di il trasferimento sarebbe continuato. All’al- uscire: molti si chiedono perché sia stato lo- ba del 18 febbraio, però, cominciò una ri- ro permesso di farlo due volte. volta nel campo e la Polizia dovette interve- nire. Al lancio di gas lacrimogeni i rivoltosi 6. CAT e CEI visti dagli isolani risposero dando fuoco al campo. I padiglio- ni, in gran parte di plastica e materiali leg- Ho scambiato qualche mail con Antonino geri, bruciarono facilmente, costringendo Meli, che da anni cura il sito . È interessante riportarne le sone di entrambe le parti dovettero venire opinioni. Si tratta di una persona sicuramen- curate per intossicazione da fumo, e solo a te informata, e che tiene a sottolineare che notte la rivolta venne fermata, arrestando quel che scrive è solo il suo pensiero, non 20 rifugiati. Centinaia dei restanti dovettero quello di tutta l’isola. Lo scontento degli iso- dormire all’aperto, mentre erano già in ma- lani deriva da difficoltà generali, quali il mag- re i 540 immigranti che sarebbero stati sal- gior costo di beni come acqua, benzina e al- vati due notti dopo dalla Guardia Costiera. tri generi di uso comune. Il pronto soccor- Anche queste notizie hanno avuto uno spa- so, gratuito in molte regioni italiane, costa zio adeguato solo sui giornali di centro-sini- 17 euro a Lampedusa, e per fare un checkup stra, come il rapporto di aprile sul CEI con- ospedaliero occorre arrivare in Sicilia: 71 eu- segnato a Parigi dalla Rete Euromediterra- ro di biglietto aereo per Palermo. Gli isolani nea dei Diritti Umani: Violazioni eclatanti del non si oppongono all’idea dei CEI, ma con- diritto italiano, europeo e internazionale in ma- siderano folle installarne uno sulla loro pic- teria di immigrazione. cola isola. Si oppone alla linea della Lega, Essere una piccola isola, involontariamente che considera troppo anti italiana ma con- diventata il primo gradino nel percorso ma- corda con molte critiche della Maraventano, rittimo di lacrime è un problema insolubi- che ammira, pur criticandone alcune scelte. le, e non si conosce nel Mediterraneo né in Come lei considera inutile l’azione svolta da altri mari del mondo un altro caso nel qua- molte ONG nell’isola, e non capisce perché le si verifichi una serie di concomitanze geo- vengano finanziate; ritiene utile il Festival grafiche assimilabili: una distanza via mare “O’Scia”, organizzato annualmente dal can- relativamente breve, copribile al massimo in tante Claudio Baglioni, che invece è feroce- 20-30 ore (salvo tempeste); l’immensa diffe- mente criticato dalla Maraventano perché renza nei redditi per abitante tra l’Europa e molti artisti si esibiscono gratis e vuol vedere l’Africa; l’innumerevole quantità di poten- più chiaro sui finanziamenti concessi. ziali rifugiati (non solo dall’Africa) aventi Secondo Meli, tutte le leggi per fermare l’im- un solo, modestissimo, obiettivo: la soprav- migrazione sono fallimenti e sperpero di de- vivenza. 11
Contributi 7. Aggiornamento e globalizzazione notizie provenienti da Lampedusa. Sempre in aprile due inchieste pubblicate Dopo febbraio sono proseguiti senza sosta su “L’Espresso” (numeri 14 e 15 del 2009) gli arrivi e lo spostamento di rifugiati nel mostravano come anche i problemi del Ca- Loran, cui venivano aggiunti padiglioni. In nale di Sicilia siano immersi nella globaliz- Parlamento il limite di permanenza nel CEI zazione, collegandosi all’enorme giacimen- fu abbassato a due mesi, ma la Lega, minac- to di uranio di Imouraren, gestito dalla fran- ciando di far cadere il Governo, lo ha fatto cese Areva nella parte più desertica del Ni- riportare a 6. Il 15 e il 20 aprile una nave tur- ger. Una produzione enorme che compie un ca ha raccolto 145 persone naufragate in ac- lungo percorso per giungere al porto di Co- que maltesi; dirigendosi su Malta il coman- tonou (Benin) e proseguire verso la Francia. dante ha chiesto di approdare, senza ottener- Ad Agadez, a sud dei giacimenti, il minera- lo perché il porto più vicino era Lampedusa; le incrocia le migliaia di disperati in arrivo l’Italia dal canto suo non ha consentito l’en- dalla costa oceanica, dal Senegal alla Nige- trata nelle acque territoriali. Le leggi inter- ria; chi non trova lavoro continua per la Li- nazionali non sono chiare, ma fin troppo lo bia e i porti del Mediterraneo, Lampedusa è l’orrida figura fatta dall’Europa. I riforni- e la sopravvivenza. Molti muoiono prima an- menti a bordo per poche persone di equi- cora di arrivare in Niger, e da Agadez al Me- paggio non potevamo far fronte alla fame e diterraneo ci sono ancora 1500 km di deser- alla sete dei 145 naufragi. Civilmente parlan- to. In precedenza Niger e Libia cercavano di do, l’Italia ha cominciato ad avvantaggiarsi sedentarizzare anche con la forza i nomadi su Malta, inviando elicotteri con acqua, ci- Tuareg; questi erano brutalizzati dagli eser- bo e medici per il pronto soccorso, finché il citi anche se pacifici, e infine si sono rivolta- Ministero degli Esteri ha prevalso su quello ti, assaltando i convogli. Col tempo Francia, degli Interni, e la nave ha potuto attraccare Libia e Niger hanno tacitamente raggiunto a Porto Empedocle. un accordo: l’uranio viaggia indisturbato, Un giornalista tedesco e uno italiano aveva- in quantità tali che in pochi anni la Francia no fatto riprese sulla nave turca, ma nessun dovrà esportare il concentrato (un probabi- telegiornale le ha trasmesse. Una settimana le acquirente è l’Italia, vedi l’accordo Ber- dopo si sono viste in un programma di RAI lusconi-Sarkozy sul nucleare). Ai Tuareg è 3, spesso criticato dal Governo e raramente affidato il trasporto di migliaia di disperati come in questo caso. Si vedevano decine di con i camion, sui quali vengono stipati an- persone ammassate all’aperto, riparate solo che quintali di merci di contrabbando; i con- da alcune coperte; il comandante aveva la- vogli sono scortati dagli stessi militari che se sciato la cabina a due donne incinte prive di avvistano i camion che non hanno pagato aiuti. Sul ponte stava il cadavere di una don- la scorta li mitragliano. Annualmente sono na annegata, che i conoscenti non volevano 10-12.000 i disperati che pagano 250 dollari gettare in mare. Giunti in Sicilia, peraltro, ai camionisti: una cinquantina servono per il viaggio verso la sopravvivenza sarà ancora la scorta militare e per la mancia alle guar- lungo, e il biglietto costerà anni di lavoro: i die di frontiera perché ignorino il contrab- superstiti rilasciati o fuggiti dai campi di rac- bando. I disperati muoiono a centinaia, ma colta vengono presi in consegna, volenti o nessuno si lamenta: soldati, Tuareg e guar- nolenti, da varie organizzazioni insediate da die di frontiera non avevano mai visto tan- tempo, e non solo in Italia. Su oltre 2000 mi- ti soldi, e gli eserciti non sono mai stati così Fig. 5. nori scappati dal maggio 2008 ne sono stati fedeli ai Governi. Lo sbarco dei ritrovati 800 (rapporto di Save the Children). L’accordo tra Italia e Libia prevede che in- clandestini a L’occultamento del filmato e di questi rap- dustrie italiane realizzino la strada costiera Lampedusa. porti è una drammatica prova di quanto aves- e un sistema di controllo della frontiera me- se ragione Me- ridionale, ma finché non arriveranno i soldi li: difficile su- è inutile sperare che la Libia impedisca dav- perare il filtro vero le partenze. Avuti i finanziamenti in Li- che “loro” im- bia ci sarà lavoro, e molti africani rimarran- pongono alle no di propria volontà; finiti i lavori, il con- fine meridionale libico avrà una protezione ef- ficiente, e l’esodo dovrà cercare altre strade. Vice Presidente dell’Unione Geografica Internazionale; Sezione Lazio 12
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