Cultura, tradizioni - Il Mascalzone
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San Benedetto: storia, cultura, tradizioni Nel corso dell’anno scolastico 2018-2019 la classe IV B del Liceo Scientifico Statale Benedetto Rosetti di San Benedetto del Tronto ha proseguito l’attività di Alternanza Scuola- Lavoro con la testata www.ilmascalzone.it , seguendo il progetto “Dalla realtà alla scrittura”. Gli alunni, nel loro percorso, hanno avuto anche modo di compiere un viaggio nella storia di San Benedetto, visitando luoghi e conoscendo figure che hanno plasmato l’identità collettiva sambenedettese, che i ragazzi hanno reso nei testi proposti. Per affrontare il lavoro la classe ha avuto come preziose e competenti guide il dottor Giuseppe Merlini, responsabile dell’Archivio Storico Comunale della città, il professor Giancarlo Brandimarti, già docente di storia e filosofia del Liceo Rosetti, il signor Vincenzo Rossi, dell’Associazione Culturale “Amici del paese Alto”. A loro va il più sentito ringraziamento da parte degli alunni stessi e della docente tutor per l’ASL, Elena Cardola.
7. Il porto Grazie allo sviluppo dei settori legati a trasporti, servizi e logistica e al numero di pescherecci, quello di San Benedetto del Tronto è il secondo porto per rilevanza delle Marche. Fino ai primi anni del 1900 questa città non era dotata di un proprio scalo marittimo, ed è per questo che per diversi secoli si è dovuto effettuare l’approdo sulla spiaggia aperta, con grande dispendio di forze e tempo. L’ascesa in ambito politico-economico di San Benedetto, i continui incidenti in prossimità della costa e l’inasprirsi dei rapporti con la potenza austriaca, indussero l’Amministrazione Comunale, insieme con l’onorevole Luigi Dari, a firmare un contratto, nel 1908, per la realizzazione della struttura portuale. Questo venne inizialmente realizzato senza banchina, ma poi, fino al 1968, subì continue modifiche. Un periodo molto difficile per il porto sambenedettese è stato quello della Seconda Guerra Mondiale. Gli furono infatti arrecati diversi danni dai bombardamenti, la pesca fu sospesa, e vennero requisiti molti pescherecci. Dopo il 1945, però, ci fu un intenso lavoro di ricostruzione e riparazione, ma anche di ampliamento e miglioramento. Il porto attualmente si costituisce di Molo Sud, realizzato a partire dal 1919, e Molo Nord, la cui costruzione è iniziata nel 1908, che è interamente banchinato. Opera significativa del primo dei due, è il monumento al Pescatore inaugurato nel 1978, realizzato da Cleto Capponi e dedicato all’impegno, alla forza e al sacrificio dei pescatori di ogni tempo. Questo Molo, oltre ad offrire una stupenda vista sul mare e la possibilità di passeggiare respirando la salubre brezza marina, è arricchito dalle opere realizzate grazie a “Scultura Viva”, un progetto che ha consentito e consente agli artisti di scolpire i massi che hanno la
funzione di barriera protettiva della banchina. A questa rassegna è stata poi aggiunta una sezione pittorica ed è stato quindi istituito il MAM, Museo d’Arte sul Mare. Altre opere possono poi essere ammirate, come “Gabbiano Jonathan”, “La vela”, “Madonna del mare”, “Natività di Gesù”, “Bassorilievo della Madonna del mare” e “Il mare, il ritorno”, realizzata da Paolo Annibali, professore del Liceo Scientifico B. Rosetti. Egli inoltre, ha anche guidato gli studenti della sua scuola, per un progetto relativo all’alternanza scuola-lavoro, nella creazione di murales nella parte finale del Molo, alla cui punta si trova il faro. Mentre quello Sud ha una valenza prevalentemente turistica, il Molo Nord costituisce la parte peschereccia. Tra la sua radice e lo scalo d’alaggio si trova la banchina del mercato del pesce. La vendita ittica ha inizio già dai primi del ‘700, e la prima pescheria è stata progettata nel 1867, mentre il Mercato all’Ingrosso del Pesce è stato inaugurato il 7 dicembre del 1935. Nel tempo quindi San Benedetto del Tronto ha acquisito una grande fama sia per quanto riguarda la pesca sia in ambito turistico. Infatti può vantare da diversi anni la Bandiera Blu con stella, riconoscimento conferito dal FEE (Fondazione per l’educazione ambientale) per essere una delle migliori località costiere europee. Irene Aquaro – Alessia Schiavi IV B Liceo Scientifico Statale Rosetti
Ph © Elena Cardola © www.ilmascalzone.it © Press Too srl – Riproduzione riservata nb: per immagini ad alta definizione scrivere a redazione@ilmascalzone.it
2019-02-28 – Gli studenti della classe 4B del Liceo Scientifico Benedetto Rosetti stanno collaborando con la testata giornalistica Il Mascalzone.it per il progetto di alternanza scuola lavoro “Dalla realtà alla scrittura“. Gli alunni sono impegnati nella stesura di articoli sulla base delle esperienze affrontate previste dal progetto nell’arco dell’anno scolastico. Obiettivo è quello di potenziare le competenze comunicative, attraverso attività di scrittura e documentazione foto/video, per vivere la realtà con maggior consapevolezza.
San Benedetto: storia, cultura, tradizioni Di seguito le fonti cui gli studenti si sono rifatti per la stesura dei loro testi. Bibliografia Associazione dei comuni Ambito 22, Ruralità e marineria. Collina e costa del Piceno tra storia e presente,
Ripatransone, Gianni Maroni Editore, 1993. Banca Popolare di San Benedetto del Tronto, Poesie in vernacolo sambenedettese, a cura di Giorgini C., Liburdi E., Marchegiani A., Pompei G., Vandolini L., 1974. Città di San Benedetto del Tronto, A casa di Bice. Breve guida del palazzo Picentini, a cura di Giuseppe Merlini, Acquaviva Picena, FastEdit, 2012. Città di San Benedetto del Tronto, Vista porto. Breve guida del “Museo del mare”, a cura di Giuseppe Merlini, Acquaviva Picena, FastEdit, 2012. Città di San Benedetto del Tronto, San Benedetto del Tronto, città adriatica d’Europa, a cura di Giuseppe Merlini, Acquaviva Picena, FastEdit, 2014. Città di San Benedetto del Tronto, Sudèndre. Breve guida del “Paese Alto”, a cura di Giuseppe Merlini, Acquaviva Picena, FastEdit, 2016. Merlini G., Adriatic Seaways. Le rotte dell’Europa adriatica, Acquaviva Picena, Fast Edit, 2008. Romani G., Cronistoria di una radiodatazione, in Archivio Storico Diocesano San Benedetto del Tronto, San Benedetto. Il martire e la sua città, Edizioni diocesane San Benedetto del Tronto, 2004. Sitografia http://www.ancoraonline.it/2018/10/09/vita-san-benedetto - martire- https://www.comunesbt.it/Aree-tematiche/Cultura -1/Palazzo-Piacentini-gia-Casa-Fiorani https://www.comunesbt.it/museodelmare/ https://www.corriereadriatico.it/sonar/donna/bice_piacen
tini_gli_scandali_della_poetessa_di_san_benedetto- Fonti orali Giancarlo Brandimarti Giuseppe Merlini Vincenzo Rossi
dalla Città Zone blu, controlli più serrati sui “furbetti” Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro tecnico tra i vertici della Polizia Municipale di San Benedetto e dell’Azienda Multi Servizi spa che gestisce i parcheggi a pagamento nel territorio comunale. Tra le problematiche oggetto del confronto, particolare evidenza ha avuto il tema dei controlli sui veicoli che, pur sostando in zone dove è previsto il pagamento, vengono lasciati ai margini delle zone blu, quasi sempre in punti dove la sosta non è consentita, confidando sul fatto che gli ausiliari del traffico possono sanzionare solo le auto in difetto nei parcheggi a pagamento (mancata esposizione del tagliando o contrassegno, tempo di sosta scaduto, ecc.). Si è deciso così di affiancare in modo sistematico gli agenti di Polizia Municipale agli ausiliari in modo da punire questo comportamento che, oltre a costituire un danno per le casse comunali, può rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità. San Benedetto del Tronto, 28-02-2019 Si aprono i termini per le proposte di eventi da tenersi in estate Si ricorda che, entro il 31 marzo, realtà associative, enti ed operatori economici dovranno presentare la comunicazione preliminare relativa all’organizzazione di eventi su aree pubbliche da svolgersi nel quadrimestre giugno/ settembre 2019. Le istanze dovranno essere inviate tramite la procedura informatizzata prevista dal SUEV – Sportello unico degli
eventi a cui si può accedere con l’acquisizione delle credenziali SPID (sistema pubblico per l’identità digitale). San Benedetto del Tronto, 28-02-2019 Alzheimer, senza farmaci non c’è che la prevenzione I grandi specialisti da domani a Montecatini Terme per il 10° Congresso nazionale sui Centri Diurni. La ricerca? Finora un flop. L’unico scudo resta dunque lo stile di vita sano. Oggi presentato il programma con due must obbligati: diagnosi precoce e tanta solidarietà
Pistoia, 2019-02-28 – Nel segno della prevenzione e della solidarietà, si inaugura domani al Teatro Verdi di Montecatini Terme la 10° edizione del Congresso nazionale sui Centri Diurni Alzheimer (1 – 2 marzo) curato per la parte scientifica dall’Unità di Medicina dell’Invecchiamento dell’Università di Firenze con il tradizionale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, sponsor unico. Tra i relatori molti dei massimi specialisti italiani: ricercatori, clinici, farmacologi, psicologi e operatori vari, ovvero scienziati e terapeuti di corpo e mente che nel loro lavoro affrontano sotto varie angolature il dramma demenze (1,2 milioni di casi in Italia, 87mila in Toscana, 7mila a Pistoia). Con il sindaco di Montecatini Giuseppe Bellandi che ha mandato un messaggio di benvenuto, il programma è stato presentato oggi alla stampa dal presidente della Fondazione Luca Iozzelli insieme ai co-presidenti del congresso, professor Giulio Masotti e dottor Carlo Biagini, oltre al coordinatore scientifico dottor Enrico Mossello. “La Fondazione”, ha detto Iozzelli, “è orgogliosa di questa prestigiosa iniziativa. Ci crediamo almeno per tre motivi: perché è un fiore all’occhiello della nostra città; perché dà risposte a una terribile malattia; perché serve anche a formare gli studenti delle lauree sanitarie del Polo universitario di Pistoia e delle altre sedi dell’ateneo fiorentino”. L’accento del congresso sulla prevenzione è necessariamente obbligato, ha spiegato Masotti, presidente emerito della Società italiana di Geriatria e Gerontologia: “Siamo infatti ancora in attesa di un eventuale farmaco miracoloso. Dunque, non potendo curare, non resta che prevenire, come peraltro raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Prevenzione significa semplicemente stile di vita sano: no fumo e alcol, alimentazione controllata, attività fisica e intellettuale, vita sociale”.
“Niente di complicato se si comincia da giovani”, aggiunge Biagini, direttore SOC di Geriatria, Pistoia, Azienda USL Toscana Centro, “Ma anche da anziani non è difficile soprattutto se c’è chi aiuta: familiari, badanti o assistenti vari. Va combattuta la solitudine che aumenta il rischio di malattie e predispone alla demenza. Occorre togliere i nostri vecchi davanti alla tv. Vanno spinti a uscire, a muoversi, leggere, trovare gli amici, socializzare”. C’è da dire, aggiunge Mossello (Università di Firenze), che una forma di prevenzione è anche la diagnosi precoce, decisiva per frenare subito la malattia: “Purtroppo in Italia”, spiega, “nel 50% dei casi la diagnosi arriva anche molto tardi. Ne ha dato appena conto l’International Journal of Geriatric Psychiatry pubblicando una ricerca su 1500 caregivers di 5 paesi (oltre all’Italia, Olanda, Scozia, Finlandia e Cechia). Varie le colpe: professionisti, sistema sanitario, ritrosia del malato, disinformazione degli stessi caregivers. Problemi seri da risolvere”. Iozzelli e Masotti hanno poi insistito sulla solidarietà verso i malati. “Lo Stato è assente”, dicono, “dunque tocca a noi, perché non si può ignorare il problema. Centri Diurni e Residenze Assistite sono luoghi di sofferenza noti a familiari e addetti, ma del tutto dimenticati al di fuori. Occorre perciò che anche il mondo dell’associazionismo si mobiliti, va creata una rete di volontari, di giovani, di artisti, di musicisti, di narratori, di ministri del culto che li vivacizzino stimolando attenzione, memoria, movimento e donando un po’ di serenità a queste povere persone”. L’apertura del congresso è affidata a tre autorevoli psichiatri. Il milanese Leo Nahon per spiegare perché i giovani odiano i vecchi, soprattutto i dementi, mentre il presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria Marco Trabucchiesaminerà il rapporto diretto tra povertà e demenza, e Diego De Leo, reduce da eccellenti
esperienze internazionali, descriverà i risvolti umani di tanti terribili fatti di cronaca: la disperazione che spinge a uccidere il coniuge malato, tragedie che hanno convinto di recente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a concedere due grazie con aperto consenso della pubblica opinione. L’intervento scientifico più atteso è quello della geriatra Patrizia Mecocci, docente all’università di Perugia e attiva ricercatrice con importanti esperienze internazionali. La sua relazione al vetriolo è destinata a riaprire il dibattito sulla reale validità dell’attuale mainstream della ricerca (la proteina Beta Amiloide) che malgrado i risultati deludenti assorbe ancora gran parte dei finanziamenti a discapito di studi più promettenti. Secondo Mecocci la causa delle demenze non sta infatti in un organo specifico, bensì nella somma dei processi infiammatori nel corso dell’invecchiamento. In proposito, sostiene, stanno emergendo con interesse anche studi sulle infezioni ai denti. Nel programma di sabato anche il bilancio di alcune innovative attività sperimentali: l’architetto vivaista pistoiese Andrea Mati sul valore terapeutico dei giardini Alzheimer, e la psicologa Elena Poli sulla preziosa esperienza a Firenze dell’Atelier Alzheimer. L’epidemiologo Giuseppe Salamina, coordinatore del progetto europeo CoNSENSo (Community Nurse Supporting Elderly iN a changing Society), farà inoltre il punto sul futuro ‘infermiere di famiglia’, mentre la geriatra pistoiese Claudia Cantini dirà della prassi inquietante dei farmaci impropri prescritti a troppi malati. Come intermezzo, il comico Paolo Hendel e lo scrittore Marco Vicari presentano il loro libro La giovinezza è sopravvalutata (Rizzoli, € 18), scritto con la consulenza scientifica della geriatra Maria Chiara Cavallini. clicca l’allegato: La demenza in Toscana tra gli anziani, provincia per provincia
A Musicultura i Lettera 22 di Recanati Terzo week end di Audizioni live del Festival 2019 La band recanatese già tra i vincitori del Festival 2012 in gara sul palcoscenico maceratese Attesi alle audizioni live del Festival Musicultura domani venerdì 1 marzo la band recanatese Lettera 22, secondi artisti marchigiani in gara. Recanati – Già tra gli otto vincitori di Musicultura 2012 con la canzone “Calibro Ventitrè ”, il gruppo Lettera 22 composto da Gianluca Pierini voce e tastiere, Matteo Ortenzi chitarra, Francesco Fabretti basso e Luca Orselli batteria, si propongono al pubblico e alla giuria della XXX edizione del Festival con tre nuovi brani. I Lettera 22 nascono a Recanati nel 2010, è dell’anno successivo il loro album d’esordio “Contorno Occhi” e il videoclip di “Una Parola”, aprono concerti per: Max Gazzè,
Paolo Benvegnù, Andrea Appino e Antonio Di Martino. Nel 2012 oltre al Festival Musicultura vincono il premio “I postumi di Fred” dedicato a Fred Buscaglione e iniziano la scrittura del nuovo album con il cantautore Paolo Benvegnù, produttore artistico del nuovo lavoro discografico “Le nostre domeniche”. Finalisti del Festival Musicultura 2015, l’anno dopo pubblicano su You Tube un progetto a puntate nel quale “rivestono” a loro modo, cinque brani icona della musica Italiana: “Cocktail party, luci gialle, foto, luna e cretini” con brani di Fortis, Fontana, Fossati, Zero e Bertè. Nel 2017 pubblicano il loro nuovo singolo “Loreto 80” e aprono i concerti di Antonio Di Martino, Umberto Maria Giardini e Cisco (ex MCR). A calcare il palcoscenico del Festival e a misurarsi con giuria e pubblico Claudia Cotti Zelati di Roma, autrice performer per il teatro e la musica, regista e attrice. Figura eclettica e poliedrica, si racconta “animata da un’inarrestabile vitalismo intellettuale e artistico” che la porta ad intrecciare le sue passioni, quella musicale e quella letterario-teatrale. Si laurea in Management Musicale, in Regìa del Teatro lirico e in Lettere, indirizzo spettacolo. Sul fronte musicale, comincia una collaborazione con Tony Esposito, che ha detto l’artista le ha permesso di approfondire in modo particolare l’utilizzo di un idioma utopico in ambito musicale e teatrale . Federico Biagetti arriva da Pontremoli, MS, 29 anni una propensione per il blues e il pop. Il blues per la sua selvaggia efficacia, il pop perché tira fuori la sua passione per la scrittura. Musicista, cantautore e produttore, suona con Zucchero nell’edizione 2018 del Premio Tenco, aprendone poi i concerti. La collaborazione con Zucchero prosegue: Biagetti “firma” le chitarre del disco Black Cat. Successivamente, apre il concerto di Motta al Beat Festival, mentre viene notato anche
da Mogol, che lo premia come miglior testo al BMA 2018. Federico Biagetti oggi sta completando il suo EP. Da Bologna, al palco maceratese la cantautrice Lucrezia, Lucrezia Maria Fioritti, classe ’96, si avvicina alla musica fin dall’età di tre anni, quando entra nel Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano e nel Coro delle Voci Bianche del Teatro Comunale di Bologna. Dal 2010 inizia gli studi di pianoforte e di composizione classica presso il Conservatorio di Bologna. Frequenta l’ultimo anno del corso AFAM di canto presso il CPM Music Institute, dove approfondisce la conoscenza della musica pop. “Scrivo per cercare un filo conduttore fra ciò che vivo e ciò che penso; – ha raccontato Lucrezia – canto ciò che scrivo per essere sicura che esista una connessione fra le due cose”. Gerardo Pozzi da Vittorio Veneto, TV, scrive canzoni da sempre ma ci spiega l’artista, trova il coraggio di pubblicarle solo alla soglia dei quarant’anni. Ha all’attivo ha già tre album Sconosciuti e imperfetti, Tigrecontrotigre e Sono una brava persona; nel 2014 vince il Premio Fabrizio De André, mentre l’anno successivo, a Treviso, apre il concerto di Roberto Vecchioni. Nel 2016 è suo il Premio Botteghe d’Autore per il miglior testo e nel 2017 è finalista al Tour Music Fest. Oggi, fra i vari progetti, collabora con l’orchestra Kiara Ensemble, con cui propone la storia del cantautorato italiano e francese. Sarà possibile seguire la diretta streaming delle serate sulla pagina facebook di Musicultura
Processed with VSCO with p5 preset CALEDARIO AUDIZIONI LIVE MUSICULTURA Giovedì 28 febbraio ENZO SAVASTANO GLI AMICI DELLO ZIO PECOS
ARIANNA POLI MANUEL FINOTTI FOSCARI Venerdì 1 marzo CLAUDIA COTTI ZELATI LETTERA 22 FEDERICO BIAGETTI LUCREZIA GERARDO POZZI Sabato 2 marzo ROBERTO MICHELANGELO GIORDI SORELLE PRESTIGIACOMO FRANCESCO SBRACCIA CALEIDO ZIC Sabato 9 marzo FRIGO LARA MOLINO ALBERTO NELLI EMI DODICIANNI Domenica 10 marzo
ZARAT ROMITO MICHELE BARBATO LAVINIA MANCUSI FEDERA & CUSCINI GLI ARTISTI CONVOCATI ALLE AUDIZIONI Maffei Spritz Band (Bolzano), Michele Barbato (San Marzano sul Sarno, SA) Federico Biagetti (Pontremoli, MS), Luca Bocchetti (Roma), Boco (Torgiano, PG), Noemi Bruno (Cosenza), Caleido (Misterbianco, CT), Cane Sulla Luna (Terni), Davide Ceddia (Bari), Chiaradia (Farra di Soligo, TV), Claudia Cotti Zelati (Roma), Dodicianni (Pineta di Laives, BZ), Emi (Pesaro – Rimini), Federa & Cuscini (Napoli), Manuel Finotti (Latina), Rebecca Fornelli (Bari), Foscari (Roma), Frigo (Firenze), Roberto Michelangelo Giordi (Napoli), Gli Amici Dello Zio Pecos (Ancona), IBeatiPaoli (Palermo), Lene (Milano), Lettera 22 (Recanati, MC), Francesco Lettieri (Giugliano, NA), Libero Ozio (Lucca) Lo Straniero (Asti), Lucrezia (Bologna), Lavinia Mancusi (Roma), Meezy (Foggia), Claudia Megrè (Napoli), Lara Molino (San Salvo, CH), Musaica (Roma), NaElia (Catania – Roma), Luciano Nardozza (Casalpusterlengo, LO), Alberto Nelli (Pisa), Nòe (Menfi, AG), Numa (Sant’Oreste, RM), Paolo Antonio (Catania), Matteo Perìfano (Benevento), Francesca Romana Perrotta (Cesena), Arina Petrillo (Polla, SA), Arianna Poli (Ferrara), Gerardo Pozzi (Vittorio Veneto, TV), Andrea Riso (Reggio Calabria), Vincenzo Romano (Salerno), Romito (Quarto, NA), Enzo Savastano (Benevento), Francesco Sbraccia (Teramo), Sorelle Prerstigiacomo (Trapani), Micaela Tempesta (Napoli), Michele Tiso (Como), Regione Trucco (Torino), Zarat (Napoli), Zic (San Casciano in Val di Pesa, FI)
Carnevale offidano: le chiavi della Città a La Gabbia Offida, 2019-02-28 – Il Carnevale offidano entra nella settimana più calda. Nel giorno di Giovedì Grasso, al Serpente Aureo, le Chiavi della Città sono state consegnate alla Congrega La Gabbia, con questa motivazione: “Sono riusciti a rinnovare una tradizione, coinvolgendo le nuove generazioni, suonando in maniera straordinaria”. Se l’immancabile allegria dettata dal clima carnascialesco della Città del Sorriso non si è fatta attendere, la giornata – caratterizzata dalla consegna delle chiavi – è iniziata con un momento di grande emozione e commozione, che si è dilagato per tutto il teatro Serpente Aureo: il ricordo per il compianto maestro Ciro Ciabattoni, da parte del Sindaco. Valerio Lucciarini ha infatti letto una sua poesia, dedicata all’amico musicista, ispirando un’emozione, come riesce a fare solo chi ne è a sua volta inondato. “E nonostante tutto si respira la tua presenza – legge il Primo cittadino – E nonostante tutto senza te non siamo senza. Ma da oggi comincia
il tempo che conosci, dall’alto, son convinto, tutti quanti ci riconosci […] Sei tu che ci hai insegnato che la musica è vita, non occorre che sia della canzone preferita. Ora qui ci sono tutti i congregati a loro tu hai permesso di essere apprezzati. È grazie a te che fanno uscire dalle finestre e dalle botteghe, vecchi e bambini per ascoltare le Congreghe…”. Terminata la lettura della poesia, la luce è rimasta spenta, come a protezione dell’intima commozione di ciascuno dei presenti. Da lì a poco è partito un video. Un susseguirsi quasi corale di immagini legate al Carnevale, al Bove finto, ai V’lurd, alla grande tradizione folkloristica, a ciò che significa per un sindaco, per Lucciarini, rappresentare la Città di Offida. “Qualcosa che ci immerge in quel mondo surreale – continua la poesia – che noi fin da bambini chiamiamo Carnevale”. Domani, 1 marzo, l’appuntamento si sposta nella piazza bianca e rossa, quella del venerdì, quella dedicata al Bove Finto.
Video della settimana Gary Clark Jr. “This Land” Uilp di Ascoli Piceno: le domande Inps di “quota 100” nelle Marche Prosegue il monitoraggio della UILP di Ascoli Piceno sull’andamento delle domande di pensione sulla cd quota 100. Al 27 febbraio 2019 in Italia sono state presentate 70.910 domande di cui 2.217 nella nostra regione. A livello provinciale la situazione è la seguente Ancona 902 domane;
Ascoli Piceno 331 domande; Fermo 117 domande; Macerata 453 domande; Pesaro Urbino 414 domande. La UILP commenta come Quota 100 va incontro soprattutto al settore pubblico ma anche qui i più svantaggiati sono le donne, che hanno spesso carriere discontinue, e chi ha lavorato in modo precario. Non risponde ai lavoratori che fanno le attività più gravose. Certo, chi riesce a sfruttare questa finestra è avvantaggiato, ma chi per vari motivi non ce la fa dovrà utilizzare la pensione di vecchiaia (67 anni) che continua a restare collegata all’aspettativa di vita. Il provvedimento non supera la legge Fornero, per questo abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo con il Governo per rivendicare delle modifiche poiché Quota 100 è stata in parte finanziata con il taglio delle rivalutazioni delle pensioni. I numeri diffusi ieri «non testimonino una corsa alla pensione anticipata. Non c’è alcuna uscita di massa dai settori produttivi, tranne in parte dal pubblico impiego. PER LA UILP DI ASCOLI PICENO F. FABIANI 339/6805980
Soccorso marittimo infortunato a bordo di un Motopesca San Benedetto del Tronto, 27.02.2019 – Nel pomeriggio di oggi la Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto ha coordinato un’operazione di assistenza medica legata a un infortunio verificatosi a bordo di una unità per la pesca a strascico a circa 35 miglia da San Benedetto del Tronto. In particolare, per cause in corso di accertamento da parte della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, uno dei marittimi imbarcati ha subìto la frattura di un arto inferiore durante le attività di bordo. L’Autorità Marittima, tramite la propria Sala Operativa, ha subito attivato il dispositivo di soccorso legato alle condizioni dell’infortunato, mettendo in contatto l’unità da pesca con il Centro Internazionale Radio Medico (CIRM), al fine di stabilizzare le condizioni del marittimo e, successivamente, dando esecuzione al Protocollo d’Intesa tra Autorità Marittima e 118.
In base a tale Protocollo, il personale medico dell’Ospedale di San Benedetto del Tronto è stato imbarcato sulla dipendente Motovedetta CP 843, la quale si è diretta immediatamente verso l’unità da pesca. Giunta sul posto, la Motovedetta CP 843 ha trasbordato il personale medico sul motopesca per stabilizzare e fornire le prime cure all’infortunato. Successivamente, il motopesca e l’unità della Guardia Costiera hanno fatto rientro in porto a San Benedetto del Tronto dove era già presente un’ambulanza che ha proceduto al successivo trasporto in Ospedale.
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