Cultura, tradizioni - Il Mascalzone

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Cultura, tradizioni - Il Mascalzone
San    Benedetto:                            storia,
cultura, tradizioni
Nel corso dell’anno scolastico 2018-2019 la classe IV B del
Liceo Scientifico Statale Benedetto Rosetti di San Benedetto
del Tronto ha proseguito l’attività di Alternanza Scuola-
Lavoro con la testata www.ilmascalzone.it , seguendo il
progetto “Dalla realtà alla scrittura”.

Gli alunni, nel loro percorso, hanno avuto anche modo di
compiere un viaggio nella storia di San Benedetto, visitando
luoghi e conoscendo figure che hanno plasmato l’identità
collettiva sambenedettese, che i ragazzi hanno reso nei testi
proposti.

Per affrontare il lavoro la classe ha avuto come preziose e
competenti guide il dottor Giuseppe Merlini, responsabile
dell’Archivio Storico Comunale della città, il professor
Giancarlo Brandimarti, già docente di storia e filosofia del
Liceo Rosetti, il signor Vincenzo Rossi, dell’Associazione
Culturale “Amici del paese Alto”. A loro va il più sentito
ringraziamento da parte degli alunni stessi e della docente
tutor per l’ASL, Elena Cardola.
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7.   Il porto

Grazie allo sviluppo dei settori legati a trasporti, servizi e
logistica e al numero di pescherecci, quello di San Benedetto
del Tronto è il secondo porto per rilevanza delle Marche.

Fino ai primi anni del 1900 questa città non era dotata di un
proprio scalo marittimo, ed è per questo che per diversi
secoli si è dovuto effettuare l’approdo sulla spiaggia aperta,
con grande dispendio di forze e tempo. L’ascesa in ambito
politico-economico di San Benedetto, i continui incidenti in
prossimità della costa e l’inasprirsi dei rapporti con la
potenza austriaca, indussero l’Amministrazione Comunale,
insieme con l’onorevole Luigi Dari, a firmare un contratto,
nel 1908, per la realizzazione della struttura portuale.
Questo venne inizialmente realizzato senza banchina, ma poi,
fino al 1968, subì continue modifiche. Un periodo molto
difficile per il porto sambenedettese è stato quello della
Seconda Guerra Mondiale. Gli furono infatti arrecati diversi
danni dai bombardamenti, la pesca fu sospesa, e vennero
requisiti molti pescherecci. Dopo il 1945, però, ci fu un
intenso lavoro di ricostruzione e riparazione, ma anche di
ampliamento e miglioramento.

Il porto attualmente si costituisce di Molo Sud, realizzato a
partire dal 1919, e Molo Nord, la cui costruzione è iniziata
nel 1908, che è interamente banchinato.

Opera significativa del primo dei due, è il monumento al
Pescatore inaugurato nel 1978, realizzato da Cleto Capponi e
dedicato all’impegno, alla forza e al sacrificio dei pescatori
di ogni tempo. Questo Molo, oltre ad offrire una stupenda
vista sul mare e la possibilità di passeggiare respirando la
salubre brezza marina, è arricchito dalle opere realizzate
grazie a “Scultura Viva”, un progetto che ha consentito e
consente agli artisti di scolpire i massi che hanno la
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funzione di barriera protettiva della banchina. A questa
rassegna è stata poi aggiunta una sezione pittorica ed è stato
quindi istituito il MAM, Museo d’Arte sul Mare. Altre opere
possono poi essere ammirate, come “Gabbiano Jonathan”, “La
vela”, “Madonna del mare”, “Natività di Gesù”, “Bassorilievo
della Madonna del mare” e “Il mare, il ritorno”, realizzata da
Paolo Annibali, professore del Liceo Scientifico B. Rosetti.
Egli inoltre, ha anche guidato gli studenti della sua scuola,
per un progetto relativo all’alternanza scuola-lavoro, nella
creazione di murales nella parte finale del Molo, alla cui
punta si trova il faro.

Mentre quello Sud ha una valenza prevalentemente turistica, il
Molo Nord costituisce la parte peschereccia. Tra la sua radice
e lo scalo d’alaggio si trova la banchina del mercato del
pesce. La vendita ittica ha inizio già dai primi del ‘700, e
la prima pescheria è stata progettata nel 1867, mentre il
Mercato all’Ingrosso del Pesce è stato inaugurato il 7
dicembre del 1935.

Nel tempo quindi San Benedetto del Tronto ha acquisito una
grande fama sia per quanto riguarda la pesca sia in ambito
turistico. Infatti può vantare da diversi anni la Bandiera Blu
con stella, riconoscimento conferito dal FEE (Fondazione per
l’educazione ambientale) per essere una delle migliori
località costiere europee.

                                Irene Aquaro – Alessia Schiavi

                        IV B Liceo Scientifico Statale Rosetti
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2019-02-28 – Gli studenti della classe 4B del Liceo
Scientifico Benedetto Rosetti stanno collaborando con la
testata giornalistica Il Mascalzone.it per il progetto di
alternanza scuola lavoro “Dalla realtà alla scrittura“. Gli
alunni sono impegnati nella stesura di articoli sulla base
delle esperienze affrontate previste dal progetto nell’arco
dell’anno scolastico. Obiettivo è quello di potenziare le
competenze comunicative, attraverso attività di scrittura e
documentazione foto/video, per vivere la realtà con maggior
consapevolezza.
San Benedetto: storia, cultura, tradizioni

Di seguito le fonti cui gli studenti si sono rifatti per la
stesura dei loro testi.

Bibliografia

     Associazione dei comuni Ambito 22, Ruralità e marineria.
     Collina e costa del Piceno tra storia e presente,
Ripatransone, Gianni Maroni Editore, 1993.

     Banca Popolare di San Benedetto del Tronto, Poesie in
     vernacolo sambenedettese, a cura di Giorgini C., Liburdi
     E., Marchegiani A., Pompei G., Vandolini L., 1974.

     Città di San Benedetto del Tronto, A casa di Bice. Breve
     guida del palazzo Picentini, a cura di Giuseppe Merlini,
     Acquaviva Picena, FastEdit, 2012.

     Città di San Benedetto del Tronto, Vista porto. Breve
     guida del “Museo del mare”, a cura di Giuseppe Merlini,
     Acquaviva Picena, FastEdit, 2012.

     Città di San Benedetto del Tronto, San Benedetto del
     Tronto, città adriatica d’Europa, a cura di Giuseppe
     Merlini, Acquaviva Picena, FastEdit, 2014.

     Città di San Benedetto del Tronto, Sudèndre. Breve guida
     del “Paese Alto”, a cura di Giuseppe Merlini, Acquaviva
     Picena, FastEdit, 2016.

     Merlini G., Adriatic Seaways. Le rotte dell’Europa
     adriatica, Acquaviva Picena, Fast Edit, 2008.

     Romani   G.,   Cronistoria   di   una   radiodatazione,   in
     Archivio Storico Diocesano San Benedetto del Tronto, San
     Benedetto. Il martire e la sua città, Edizioni diocesane
     San Benedetto del Tronto, 2004.

Sitografia

     http://www.ancoraonline.it/2018/10/09/vita-san-benedetto
     -
     martire- https://www.comunesbt.it/Aree-tematiche/Cultura
     -1/Palazzo-Piacentini-gia-Casa-Fiorani

     https://www.comunesbt.it/museodelmare/

     https://www.corriereadriatico.it/sonar/donna/bice_piacen
tini_gli_scandali_della_poetessa_di_san_benedetto-

Fonti orali

     Giancarlo Brandimarti

     Giuseppe Merlini

     Vincenzo Rossi
dalla Città
Zone blu, controlli più serrati sui “furbetti”

Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro tecnico tra i
vertici della Polizia Municipale di San Benedetto e
dell’Azienda Multi Servizi spa che gestisce i parcheggi a
pagamento nel territorio comunale.

Tra le problematiche oggetto del confronto, particolare
evidenza ha avuto il tema dei controlli sui veicoli che, pur
sostando in zone dove è previsto il pagamento, vengono
lasciati ai margini delle zone blu, quasi sempre in punti dove
la sosta non è consentita, confidando sul fatto che gli
ausiliari del traffico possono sanzionare solo le auto in
difetto nei parcheggi a pagamento (mancata esposizione del
tagliando o contrassegno, tempo di sosta scaduto, ecc.).

Si è deciso così di affiancare in modo sistematico gli agenti
di Polizia Municipale agli ausiliari in modo da punire questo
comportamento che, oltre a costituire un danno per le casse
comunali, può rappresentare un pericolo per la pubblica
incolumità.

San Benedetto del Tronto, 28-02-2019

Si aprono i termini per le proposte di eventi da tenersi in
estate

Si ricorda che, entro il 31 marzo, realtà associative, enti ed
operatori economici dovranno presentare la comunicazione
preliminare relativa all’organizzazione di eventi su aree
pubbliche da svolgersi nel quadrimestre giugno/ settembre
2019.

Le istanze dovranno essere inviate tramite la procedura
informatizzata prevista dal SUEV – Sportello unico degli
eventi a cui si può accedere con l’acquisizione delle
credenziali SPID (sistema pubblico per l’identità digitale).

San Benedetto del Tronto, 28-02-2019

Alzheimer, senza farmaci non
c’è che la prevenzione
I grandi specialisti da domani a Montecatini Terme per il 10°
Congresso nazionale sui Centri Diurni.

La ricerca? Finora un flop.

L’unico scudo resta dunque lo stile di vita sano.

Oggi presentato il programma con due must obbligati: diagnosi
precoce e tanta solidarietà
Pistoia, 2019-02-28 – Nel segno della prevenzione e della
solidarietà, si inaugura domani al Teatro Verdi di Montecatini
Terme la 10° edizione del Congresso nazionale sui Centri
Diurni Alzheimer (1 – 2 marzo) curato per la parte scientifica
dall’Unità di Medicina dell’Invecchiamento dell’Università di
Firenze con il tradizionale sostegno della Fondazione Cassa di
Risparmio di Pistoia e Pescia, sponsor unico. Tra i relatori
molti dei massimi specialisti italiani: ricercatori, clinici,
farmacologi, psicologi e operatori vari, ovvero scienziati e
terapeuti di corpo e mente che nel loro lavoro affrontano
sotto varie angolature il dramma demenze (1,2 milioni di casi
in Italia, 87mila in Toscana, 7mila a Pistoia).

Con il sindaco di Montecatini Giuseppe Bellandi che ha mandato
un messaggio di benvenuto, il programma è stato presentato
oggi alla stampa dal presidente della Fondazione Luca
Iozzelli insieme ai co-presidenti del congresso,
professor Giulio Masotti e dottor Carlo Biagini, oltre al
coordinatore scientifico dottor Enrico Mossello.

“La Fondazione”, ha detto Iozzelli, “è orgogliosa di questa
prestigiosa iniziativa. Ci crediamo almeno per tre motivi:
perché è un fiore all’occhiello della nostra città; perché dà
risposte a una terribile malattia; perché serve anche a
formare gli studenti delle lauree sanitarie del Polo
universitario di Pistoia e delle altre sedi dell’ateneo
fiorentino”.

                 L’accento del congresso sulla prevenzione è
necessariamente obbligato, ha spiegato Masotti, presidente
emerito della Società italiana di Geriatria e Gerontologia:
“Siamo infatti ancora in attesa di un eventuale farmaco
miracoloso. Dunque, non potendo curare, non resta che
prevenire, come peraltro raccomanda l’Organizzazione Mondiale
della Sanità. Prevenzione significa semplicemente stile di
vita sano: no fumo e alcol, alimentazione controllata,
attività fisica e intellettuale, vita sociale”.
“Niente di complicato se si comincia da
giovani”, aggiunge Biagini, direttore SOC di Geriatria,
Pistoia, Azienda USL Toscana Centro, “Ma anche da anziani non
è difficile soprattutto se c’è chi aiuta: familiari, badanti o
assistenti vari. Va combattuta la solitudine che aumenta il
rischio di malattie e predispone alla demenza. Occorre
togliere i nostri vecchi davanti alla tv. Vanno spinti a
uscire, a muoversi, leggere, trovare gli amici, socializzare”.

             C’è da dire, aggiunge Mossello (Università di
Firenze), che una forma di prevenzione è anche la diagnosi
precoce, decisiva per frenare subito la malattia: “Purtroppo
in Italia”, spiega, “nel 50% dei casi la diagnosi arriva anche
molto tardi. Ne ha dato appena conto l’International Journal
of Geriatric Psychiatry pubblicando una ricerca su 1500
caregivers di 5 paesi (oltre all’Italia, Olanda, Scozia,
Finlandia e Cechia). Varie le colpe: professionisti, sistema
sanitario, ritrosia del malato, disinformazione degli stessi
caregivers. Problemi seri da risolvere”.

                Iozzelli e Masotti hanno poi insistito sulla
solidarietà verso i malati. “Lo Stato è assente”, dicono,
“dunque tocca a noi, perché non si può ignorare il
problema. Centri Diurni e Residenze Assistite sono luoghi di
sofferenza noti a familiari e addetti, ma del tutto
dimenticati al di fuori. Occorre perciò che anche il mondo
dell’associazionismo si mobiliti, va creata una rete di
volontari, di giovani, di artisti, di musicisti, di narratori,
di ministri del culto che li vivacizzino stimolando
attenzione, memoria, movimento e donando un po’ di serenità
a queste povere persone”.

                   L’apertura del congresso è affidata a tre
autorevoli psichiatri. Il milanese Leo Nahon per spiegare
perché i giovani odiano i vecchi, soprattutto i dementi,
mentre il presidente dell’Associazione Italiana di
Psicogeriatria Marco Trabucchiesaminerà il rapporto diretto
tra povertà e demenza, e Diego De Leo, reduce da eccellenti
esperienze internazionali, descriverà i risvolti umani di
tanti terribili fatti di cronaca: la disperazione che spinge a
uccidere il coniuge malato, tragedie che hanno convinto di
recente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a
concedere due grazie con aperto consenso della pubblica
opinione.

L’intervento scientifico più atteso è quello della
geriatra Patrizia Mecocci, docente all’università di Perugia e
attiva ricercatrice con importanti esperienze internazionali.
La sua relazione al vetriolo è destinata a riaprire il
dibattito sulla reale validità dell’attuale mainstream della
ricerca (la proteina Beta Amiloide) che malgrado i risultati
deludenti assorbe ancora gran parte dei finanziamenti a
discapito di studi più promettenti. Secondo Mecocci la causa
delle demenze non sta infatti in un organo specifico, bensì
nella somma dei processi infiammatori nel corso
dell’invecchiamento. In proposito, sostiene, stanno emergendo
con interesse anche studi sulle infezioni ai denti.

Nel programma di sabato anche il bilancio di alcune innovative
attività sperimentali: l’architetto vivaista pistoiese Andrea
Mati sul valore terapeutico dei giardini Alzheimer, e la
psicologa Elena Poli sulla preziosa esperienza a Firenze
dell’Atelier    Alzheimer.   L’epidemiologo    Giuseppe
Salamina,          coordinatore           del        progetto
europeo CoNSENSo (Community Nurse Supporting Elderly iN a
changing Society), farà inoltre il punto sul futuro
‘infermiere di famiglia’, mentre la geriatra pistoiese Claudia
Cantini dirà della prassi inquietante dei farmaci impropri
prescritti a troppi malati. Come intermezzo, il comico Paolo
Hendel e lo scrittore Marco Vicari presentano il loro libro La
giovinezza è sopravvalutata (Rizzoli, € 18), scritto con la
consulenza scientifica della geriatra Maria Chiara Cavallini.

clicca l’allegato: La demenza in Toscana tra gli anziani,
provincia per provincia
A Musicultura i Lettera 22 di
Recanati
Terzo week end di Audizioni live del Festival 2019

La band recanatese già tra i vincitori del Festival 2012 in
gara sul palcoscenico maceratese

Attesi alle audizioni live del Festival Musicultura domani
venerdì 1 marzo la band recanatese Lettera 22, secondi artisti
marchigiani in gara.

Recanati – Già tra gli otto vincitori di Musicultura 2012 con
la canzone “Calibro Ventitrè ”, il gruppo Lettera 22 composto
da   Gianluca     Pierini     voce   e    tastiere,   Matteo
Ortenzi chitarra, Francesco Fabretti basso e Luca
Orselli batteria, si propongono al pubblico e alla giuria
della XXX edizione del Festival con tre nuovi brani.

I Lettera 22 nascono a Recanati nel 2010, è dell’anno
successivo il loro album d’esordio “Contorno Occhi” e il
videoclip di “Una Parola”, aprono concerti per: Max Gazzè,
Paolo Benvegnù, Andrea Appino e Antonio Di Martino. Nel 2012
oltre al Festival Musicultura vincono il premio “I postumi di
Fred” dedicato a Fred Buscaglione e iniziano la scrittura del
nuovo album con il cantautore Paolo Benvegnù, produttore
artistico del nuovo lavoro discografico “Le nostre domeniche”.
Finalisti del Festival Musicultura 2015, l’anno dopo
pubblicano su You Tube un progetto a puntate nel quale
“rivestono” a loro modo, cinque brani icona della musica
Italiana: “Cocktail party, luci gialle, foto, luna e cretini”
con brani di Fortis, Fontana, Fossati, Zero e Bertè. Nel 2017
pubblicano il loro nuovo singolo “Loreto 80” e aprono i
concerti di Antonio Di Martino, Umberto Maria Giardini e Cisco
(ex MCR).

A calcare il palcoscenico del Festival e a misurarsi con
giuria e pubblico Claudia Cotti Zelati di Roma, autrice
performer per il teatro e la musica, regista e attrice.

Figura eclettica e poliedrica, si racconta “animata da
un’inarrestabile vitalismo intellettuale e artistico” che la
porta ad intrecciare le sue passioni, quella musicale e quella
letterario-teatrale. Si laurea in Management Musicale, in
Regìa del Teatro lirico e in Lettere, indirizzo spettacolo.
Sul fronte musicale, comincia una collaborazione con Tony
Esposito, che ha detto l’artista le ha permesso di
approfondire in modo particolare l’utilizzo di un idioma
utopico in ambito musicale e teatrale .

Federico Biagetti arriva da Pontremoli, MS, 29 anni una
propensione per il blues e il pop. Il blues per la sua
selvaggia efficacia, il pop perché tira fuori la sua passione
per la scrittura.

Musicista, cantautore e produttore, suona con Zucchero
nell’edizione 2018 del Premio Tenco, aprendone poi i concerti.
La collaborazione con Zucchero prosegue: Biagetti “firma” le
chitarre del disco Black Cat. Successivamente, apre il
concerto di Motta al Beat Festival, mentre viene notato anche
da Mogol, che lo premia come miglior testo al BMA 2018.
Federico Biagetti oggi sta completando il suo EP.

Da Bologna, al palco maceratese la cantautrice Lucrezia,
Lucrezia Maria Fioritti, classe ’96, si avvicina alla musica
fin dall’età di tre anni, quando entra nel Piccolo Coro
Mariele Ventre dell’Antoniano e nel Coro delle Voci Bianche
del Teatro Comunale di Bologna. Dal 2010 inizia gli studi di
pianoforte e di composizione classica presso il Conservatorio
di Bologna. Frequenta l’ultimo anno del corso AFAM di canto
presso il CPM Music Institute, dove approfondisce la
conoscenza della musica pop. “Scrivo per cercare un filo
conduttore fra ciò che vivo e ciò che penso; – ha raccontato
Lucrezia – canto ciò che scrivo per essere sicura che esista
una connessione fra le due cose”.

Gerardo Pozzi da Vittorio Veneto, TV, scrive canzoni da sempre
ma ci spiega l’artista, trova il coraggio di pubblicarle solo
alla soglia dei quarant’anni. Ha all’attivo ha già tre album
Sconosciuti e imperfetti, Tigrecontrotigre e Sono una brava
persona; nel 2014 vince il Premio Fabrizio De André, mentre
l’anno successivo, a Treviso, apre il concerto di Roberto
Vecchioni. Nel 2016 è suo il Premio Botteghe d’Autore per il
miglior testo e nel 2017 è finalista al Tour Music Fest. Oggi,
fra i vari progetti, collabora con l’orchestra Kiara Ensemble,
con cui propone la storia del cantautorato italiano e
francese.

Sarà possibile seguire la diretta streaming delle serate sulla
pagina facebook di Musicultura
Processed with VSCO with p5
                                             preset

CALEDARIO AUDIZIONI LIVE MUSICULTURA

Giovedì 28 febbraio

ENZO SAVASTANO

GLI AMICI DELLO ZIO PECOS
ARIANNA POLI

MANUEL FINOTTI

FOSCARI

Venerdì 1 marzo

CLAUDIA COTTI ZELATI

LETTERA 22

FEDERICO BIAGETTI

LUCREZIA

GERARDO POZZI

Sabato 2 marzo

ROBERTO MICHELANGELO GIORDI

SORELLE PRESTIGIACOMO

FRANCESCO SBRACCIA

CALEIDO

ZIC

Sabato 9 marzo

FRIGO

LARA MOLINO

ALBERTO NELLI

EMI

DODICIANNI

Domenica 10 marzo
ZARAT

ROMITO

MICHELE BARBATO

LAVINIA MANCUSI

FEDERA & CUSCINI

GLI ARTISTI CONVOCATI ALLE AUDIZIONI

Maffei Spritz Band (Bolzano), Michele Barbato (San Marzano sul
Sarno, SA) Federico Biagetti (Pontremoli, MS), Luca Bocchetti
(Roma), Boco (Torgiano, PG), Noemi Bruno (Cosenza), Caleido
(Misterbianco, CT), Cane Sulla Luna (Terni), Davide Ceddia
(Bari), Chiaradia (Farra di Soligo, TV), Claudia Cotti Zelati
(Roma), Dodicianni (Pineta di Laives, BZ), Emi (Pesaro –
Rimini), Federa & Cuscini (Napoli), Manuel Finotti (Latina),
Rebecca Fornelli (Bari), Foscari (Roma), Frigo (Firenze),
Roberto Michelangelo Giordi (Napoli), Gli Amici Dello Zio
Pecos (Ancona), IBeatiPaoli (Palermo), Lene (Milano), Lettera
22 (Recanati, MC), Francesco Lettieri (Giugliano, NA), Libero
Ozio (Lucca) Lo Straniero (Asti), Lucrezia (Bologna), Lavinia
Mancusi (Roma), Meezy (Foggia), Claudia Megrè (Napoli), Lara
Molino (San Salvo, CH), Musaica (Roma), NaElia (Catania –
Roma), Luciano Nardozza (Casalpusterlengo, LO), Alberto Nelli
(Pisa), Nòe (Menfi, AG), Numa (Sant’Oreste, RM), Paolo Antonio
(Catania), Matteo Perìfano (Benevento), Francesca Romana
Perrotta (Cesena), Arina Petrillo (Polla, SA), Arianna Poli
(Ferrara), Gerardo Pozzi (Vittorio Veneto, TV), Andrea Riso
(Reggio Calabria), Vincenzo Romano (Salerno), Romito (Quarto,
NA), Enzo Savastano (Benevento), Francesco Sbraccia (Teramo),
Sorelle Prerstigiacomo (Trapani), Micaela Tempesta (Napoli),
Michele Tiso (Como), Regione Trucco (Torino), Zarat (Napoli),
Zic (San Casciano in Val di Pesa, FI)
Carnevale offidano: le chiavi
della Città a La Gabbia
Offida, 2019-02-28 – Il Carnevale offidano entra nella
settimana più calda. Nel giorno di Giovedì Grasso, al Serpente
Aureo, le Chiavi della Città sono state consegnate alla
Congrega La Gabbia, con questa motivazione: “Sono riusciti a
rinnovare una tradizione, coinvolgendo le nuove generazioni,
suonando in maniera straordinaria”.

Se l’immancabile allegria dettata dal clima carnascialesco
della Città del Sorriso non si è fatta attendere, la giornata
– caratterizzata dalla consegna delle chiavi – è iniziata con
un momento di grande emozione e commozione, che si è dilagato
per tutto il teatro Serpente Aureo: il ricordo per il
compianto maestro Ciro Ciabattoni, da parte del Sindaco.

Valerio Lucciarini ha infatti letto una sua poesia, dedicata
all’amico musicista, ispirando un’emozione, come riesce a fare
solo chi ne è a sua volta inondato. “E nonostante tutto si
respira la tua presenza – legge il Primo cittadino – E
nonostante tutto senza te non siamo senza. Ma da oggi comincia
il tempo che conosci, dall’alto, son convinto, tutti quanti ci
riconosci […] Sei tu che ci hai insegnato che la musica è
vita, non occorre che sia della canzone preferita. Ora qui ci
sono tutti i congregati a loro tu hai permesso di essere
apprezzati. È grazie a te che fanno uscire dalle finestre e
dalle botteghe, vecchi e bambini per ascoltare le Congreghe…”.

Terminata la lettura della poesia, la luce è rimasta spenta,
come a protezione dell’intima commozione di ciascuno dei
presenti.

Da lì a poco è partito un video. Un susseguirsi quasi corale
di immagini legate al Carnevale, al Bove finto, ai V’lurd,
alla grande tradizione folkloristica, a ciò che significa per
un sindaco, per Lucciarini, rappresentare la Città di Offida.

“Qualcosa che ci immerge in quel mondo surreale – continua la
poesia – che noi fin da bambini chiamiamo Carnevale”. Domani,
1 marzo, l’appuntamento si sposta nella piazza bianca e rossa,
quella del venerdì, quella dedicata al Bove Finto.
Video della settimana
Gary Clark Jr. “This Land”

Uilp di Ascoli Piceno: le
domande Inps di “quota 100”
nelle Marche
Prosegue    il   monitoraggio     della    UILP   di   Ascoli
Piceno sull’andamento delle domande di pensione sulla cd quota
100.

Al 27 febbraio 2019 in Italia sono state presentate 70.910
domande di cui 2.217 nella nostra regione.

A livello provinciale la situazione è la seguente

Ancona                       902 domane;
Ascoli Piceno              331 domande;

Fermo                         117 domande;

Macerata                    453 domande;

Pesaro Urbino            414 domande.

La UILP commenta come Quota 100 va incontro soprattutto al
settore pubblico ma anche qui i più svantaggiati sono le
donne, che hanno spesso carriere discontinue, e chi ha
lavorato in modo precario.

 Non risponde ai lavoratori che fanno le attività più gravose.

Certo, chi riesce a sfruttare questa finestra è avvantaggiato,
ma chi per vari motivi non ce la fa dovrà utilizzare la
pensione di vecchiaia (67 anni) che continua a restare
collegata all’aspettativa di vita.

Il provvedimento non supera la legge Fornero, per questo
abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo con il Governo per
rivendicare delle modifiche poiché Quota 100 è stata in parte
finanziata con il taglio delle rivalutazioni delle pensioni.

I numeri diffusi ieri «non testimonino una corsa alla pensione
anticipata. Non c’è alcuna uscita di massa dai settori
produttivi, tranne in parte dal pubblico impiego.

PER LA UILP DI ASCOLI PICENO F. FABIANI 339/6805980
Soccorso                              marittimo
infortunato                  a     bordo di un
Motopesca
San Benedetto del Tronto, 27.02.2019 – Nel pomeriggio di oggi
la Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto ha coordinato
un’operazione di assistenza medica legata a un infortunio
verificatosi a bordo di una unità per la pesca a strascico a
circa 35 miglia da San Benedetto del Tronto.

In particolare, per cause in corso di accertamento da parte
della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, uno
dei marittimi imbarcati ha subìto la frattura di un arto
inferiore durante le attività di bordo.

L’Autorità Marittima, tramite la propria Sala Operativa, ha
subito attivato il dispositivo di soccorso legato alle
condizioni dell’infortunato, mettendo in contatto l’unità da
pesca con il Centro Internazionale Radio Medico (CIRM), al
fine di stabilizzare le condizioni del marittimo e,
successivamente, dando esecuzione al Protocollo d’Intesa tra
Autorità Marittima e 118.
In base a tale Protocollo, il personale medico dell’Ospedale
di San Benedetto del Tronto è stato imbarcato sulla dipendente
Motovedetta CP 843, la quale si è diretta immediatamente verso
l’unità da pesca.

Giunta sul posto, la Motovedetta CP 843 ha trasbordato il
personale medico sul motopesca per stabilizzare e fornire le
prime cure all’infortunato. Successivamente, il motopesca e
l’unità della Guardia Costiera hanno fatto rientro in porto a
San Benedetto del Tronto dove era già presente un’ambulanza
che ha proceduto al successivo trasporto in Ospedale.
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