PACIFIC CREST TRAIL - Alpidoc
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PACIFIC CREST TRAIL Dal confine col Messico al Canada, un sentiero lungo più di 4200 chilometri, percorso in quasi cinque mesi da un piemontese doc, il primo TESTO e foto DI lorenzo barbiè italiano assoluto… C ampo è un piccolo villaggio a due chilometri dal confine col Messico, settanta chilo- Subito alle spalle del cippo corre la lunga barriera che segna la linea di confine col Mes- metri a est di San Diego. Da Campo un breve tratto di strada, prima asfaltata poi sico. Il vento soffia forte sollevando turbini di polvere, ma smorzando il caldo del deserto. sterrata, si inerpica tra ondulazioni semidesertiche cosparse di yucca e di sassi in A malapena riesco a scrivere alcune frasi sul quaderno-registro posto in un contenitore mezzo a qualche quercia isolata. Sulla cima di un dosso si trova il Monument, nient’altro del cippo stesso. I fogli svolazzano come le bionde chiome di Rubin e la criniera di Bri- che un cippo dove sono impressi il simbolo del Pacific Crest Trail e la scritta “Mexico gitte, la sua cavalla, intente a intraprendere una parte del percorso. Il luogo si anima ulte- to Canada 2627 miles”: è il punto più meridionale del lungo percorso che mi accingo a riormente con l’arrivo di un’auto che scarica Spiff e Sixtoes, due ragazze di Seattle, dalla compiere. Un altro cippo, del tutto simile, lo troverò il 23 settembre sul confine USA- tranquilla apparenza di gitanti domenicali; Spiff sembra persino un po’ gracile. Si rivele- Canada dopo 4 mesi e 21 giorni di cammino e dopo 4287 chilometri: spirito ed emozioni ranno delle infaticabili camminatrici, decise e determinate, con idee molto chiare su ciò saranno molto diversi da questo momento di inizio. Nel mezzo un bagaglio di esperienze, che intendono compiere. Le perderò ben presto di vista, ma le ritroverò molte settimane incontri, visioni, memorie, di vita insomma, assolutamente esagerato, intenso, incredi- dopo. Questa storia degli incontri e reincontri con i thru-hikers (sono chiamati così i cam- bile… immenso quanto gli spazi attraversati. minatori che effettuano percorsi di almeno 500 miglia, pari a circa 800 chilometri) sarà 38 39
Pacific Crest Trail In apertura: uno dei leit-motiv, una costante nel corso oltre il confine Usa-Canada il percorso in cammino del lungo trail (termine con cui si indica il termina la sua lunga cavalcata a Manning da Crater Lake sentiero ma anche l’intero percorso). Park, 170 chilometri a est di Vancouver, verso Il Pacific Crest Trail, o nella sua accezione in British Columbia. E si chiude un sogno il Thielsen Peak, Oregon. completa Pacific Crest National Scenic ormai avverato. Trail, secondo l’atto del Congresso del 2 Il PCT è un’opera immensa, paragona- ottobre 1968 con cui si rimarca l’impor- bile per certi versi alla Grande Muraglia Nella pagina tanza che esso riveste come opera naturale Cinese, che migliaia di uomini nel corso a fianco: e naturalistica, è uno dei tre grandi per- del tempo e della storia hanno contribuito Landshark corsi che attraversano gli States da sud a a realizzare: siano essi i nativi delle tribù e Caterpillar sulla cengia nord o viceversa; gli altri sono l’Appala- indiane, i pionieri del Far West, i mina- di Tunnel Falls chian Trail negli stati dell’Est e il CDT tori della “febbre dell’oro” o l’esercito di nei pressi (Continental Divide Trail), che attraversa volontari che ha raccordato i sentieri pre- di Cascade le Rocky Mountains. esistenti realizzando così un unico percorso Locks, Il PCT è un lungo serpentone che unisce che solo nel giugno del 1993 ha definitiva- ultimo tratto simbolicamente e fisicamente tutto ciò mente preso forma. in Oregon. che attraversa, un filo sottile che annoda Il grande valore del PCT è l’unione, quella i tre stati dell’Ovest – California Oregon e tra l’uomo e la natura e quella tra gli uo- Washington – percorrendo la grande spina mini stessi che condividono l’esperienza di dorsale montagnosa che divide le acque percorrerlo e di viverlo. che scendono al Pacifico da quelle che si perdono nei grandi deserti dell’Ovest. Il filo congiunge le catene meridionali gli hikers e il sentiero californiane (Laguna, San Jacinto, San Fosse dipeso dai primi tre giorni di cam- Gorgonio, San Bernardino, San Gabriel, mino probabilmente non sarei mai arrivato Sawmills e altre minori) e i due deserti alla meta. Il peso dello zaino era esagerato, che a loro si intercalano, l’Anza Borrego andavo pianissimo e facevo molte soste. e il Mojave, per continuare con l’impo- Dopo ogni fermata era un dramma rimet- nente Sierra Nevada, sicuramente la più tersi quel terribile fardello sulle spalle. Più nota, con il sua parte centrale, la High male che bene sono arrivato a Laguna Pass Sierra, immortalata dal grande John Muir, dove c’è un piccolo ufficio postale. Lì ho nonché da moltissimi alpinisti, esploratori fatto una selezione spietata e imballato e fotografi. in scatole di cartone le eccedenze: viveri, L’itinerario attraversa successivamente le ricambi, scarpe, mappe, libri e quant’altro Cascades – la catena dei grandi vulcani –, non fosse strettamente essenziale per la le abbandona per compiere un arco verso tratta da percorrere. occidente lungo i numerosi gruppi mon- Di tratta in tratta spedivo i pacchi fermo tuosi che compongono la Klamath Range, posta con la soddisfazione di vedermeli e le riprende all’inizio dell’Oregon. Tutto sempre recapitare e di viaggiare con lo l’Oregon è attraversato dalle Cascades, che zaino più leggero; leggero è un eufemismo, continuano sino nel cuore dello stato di perché in media non pesava mai meno di Washington, dominate dal Mount Reinier, 20 chili. Ma miglio dopo miglio, ci si abi- imponente montagna rivestita di ghiacciai tua a tutto: allo zaino, al cibo, alla sete, alla su ogni versante. Allo Snoqualmie Pass fatica. iniziano le North Cascades, spettacolare Una sensazione mi sgomentava: voltarmi e connubio di picchi, laghi, foreste e ghiac- rivedere la strada percorsa – mi impressio- ciai dove la wilderness è imperante. Poco navano le incredibili distanze, le difficoltà 40
Pacific Crest Trail Pacific Crest Trail e le fatiche che avevo vissuto. Invece Poi ci sono gli incontri occasionali con Che notte quella notte al Crater Lake… quello che si parava innanzi mi ricaricava, gente che vede nel PCT hiker un simbolo mi entusiasmava; la vastità scatenava la della frontiera e della libertà, l’incarna- Lorenzo Barbiè, torinese con casa di campagna a Manta nel Saluzzese, è autore di pregevoli voglia di scoperta, di ricerca, di nuovi zione di un mito che sono desiderosi di so- guide di escursionismo e di scialpinismo. Instancabile divoratore di libri e di film, di itinerari orizzonti. stenere nei modi più a piedi e in sci, nel 2008, stanco dei soliti trekking di una o più settimane, ha percorso il A camminare per lo vari e imprevisti. mitico PCT americano. Che si sappia, è il primo italiano a essere riuscito in questa impresa. più si è soli, e ogni Il sentiero ha un’anima, Protagonista assoluto incontro con un altro non sei tu che stabilisci tuttavia è il sentiero, Come è nata l’idea del PCT? hiker è unoccasione dove andare, quale diramazione il PCT, la vera casa È un’idea di lunga data, vecchia di almeno vent’anni. Casualmente, durante un trekking al rifugio da non perdere per prendere, è lui che ti conduce di ogni thru-hiker. del Carro, nelle Alpi Graie, avevo incontrato un canadese di origini rumene, Simon Manascu – di chiacchierare, in- e ti accompagna, Quando lo si abban- cui poi sono diventato molto amico – che me ne aveva parlato. Il progetto nasce di lì. Il problema formarsi… Poi si ri- che ti fa capire dove passare, dona per raggiungere era trovare il modo di staccare per il tempo necessario, cioè un po’ di mesi Ho dovuto rimandare prende il cammino, quale direzione seguire. un punto di riforni- fino alla pensione. Appena ho smesso di lavorare, ho aspettato la primavera e sono partito. seguendo i propri mento e poi si ritorna ritmi, e ci si ritrova nuovamente soli con nel luogo in cui lo si era lasciato, puntual- Da solo per scelta o per necessità? sé stessi, la testa affollata da miriadi di pen- mente si percepisce la sensazione di essere Per necessità, nel senso che non ho trovato sieri e ricordi, oppure muti e attoniti din- tornati a casa. compagni disponibili. Col senno di poi nanzi alla natura che si ha intorno. Il sentiero ha un’anima, non sei tu che posso dire che è andata meglio così. Su un Più spesso con gli hikers ci si trova in posti stabilisci dove andare, quale diramazione percorso di più mesi la convivenza viene strategici: sorgenti, uffici postali o villaggi, prendere, è lui che ti conduce e ti accom- messa a dura prova, a prescindere dalla che si raggiungono per fare rifornimento pagna, che ti fa capire dove passare, quale volontà di ciascuno. Ognuno di noi passa e rilassarsi. direzione seguire. È rarissimo sbagliarsi momenti di crisi e altri di esaltazione, Nel tempo si viene a formare una hikers anche se il sentiero è sepolto dalla neve, difficilmente i ritmi di uno coincidono community, sfilacciata e scomposta, nella è franato o si devono aggirare grandi tron- con quelli di un altro. Non è un caso che quale si consolida la consapevolezza del chi abbattuti; occorre leggere le tracce che lungo il PCT si incontrino solitari o coppie piacere di rivedersi, di essere tra amici lascia. collaudate, in genere marito e moglie, o anche quando il cammino è solitario. Io non avevo né bussola né GPS, solo fidanzati; rare invece le coppie di amici. Questo è stato un fattore molto importante un orologio del quale utilizzavo talvolta Ho trovato un solo gruppo di tre persone, lungo tutto il trail; ha dato una grande forza la funzione altimetrica. Utilizzavo molto per altro formato da due gemelli più un e una notevole determinazione a spingersi invece la sveglia per via delle alzatacce loro conoscente. Secondo me può funzio- sempre più avanti, sempre più a nord. mattutine, tant’è che posso dire d’avere nare bene la situazione di due amici che si Ogni tanto ci si imbatte nei trail angels, visto più albe che tramonti. Al mattino si muovano con grande elasticità: ognuno al persone, coppie o famiglie, che mettono cammina così bene dopo una lunga notte suo passo, dandosi appuntamento la sera, a disposizione volontariamente casa e ser- di riposo… o anche ogni due o tre giorni. Nella pagina vizi: doccia, posti letto o tenda, lavatrice, La sera mi obbligavo a fermarmi solo a fianco: internet, spedizioni postali. Non capita quando trovavo un posto consono a siste- Che cosa si mette nello zaino? Walker Wolf, alias Lorenzo spesso, ma quando succede è come arrivare mare la tenda. Il luogo del campo non era Ho cercato di riempirlo il meno possibile, ma alla partenza, quindi quando già ero sul posto, Barbiè, a casa propria. Colazione e cena sono mo- mai casuale, doveva essermi congeniale e ho dovuto togliere ancora molte cose. Molta dell’attrezzatura l’ho comprata là, ci sono ottimi al Monument menti in cui gli hikers, intorno a un fuoco o soddisfare molte condizioni: protetto da negozi di materiali per l’attività outdoor: tenda, sacco a pelo, materassino, fornellino… quando che segna seduti a tavola, si salutano, si confrontano, eventuali intemperie, lontano da tane o ho finito gli acquisti, mi sono accorto che di zaini me ne sarebbero serviti almeno tre. il limite si informano. Così hai notizie dell’uno e formicai, possibilmente panoramico… settentrionale dell’altro, sai chi è avanti, chi è indietro, Nel campo e lungo tutto il percorso una Cosa hai lasciato? del PCT sul confine chi ha problemi, chi abbandona. regola era ed è ben chiara, una regola che Ho ridotto di molto i capi di vestiario. Poi ho adottato la tecnica dell’“autospedizione” (vedi USA-Canada. Ricordo con particolare piacere i Saufley di dovrebbe essere rispettata da tutti e ovun- articolo, ndr). Ho cominciato con l’invio di tre scatoloni. Ogni volta il materiale era sempre Agua Dulce, gli Anderson di Casa de Luna que sul pianeta: no leave trace, non lasciare meno, tanto che l’ultimo pacco che ho spedito era di dimensioni molto contenute. In questi a Green Valley, gli Heitman di Old Station tracce. E di segni umani, lungo il PCT, se scatoloni essenzialmente c’era roba da mangiare; lungo l’itinerario trovi dei posti dove comprare e i Densmore di Skikomish. ne trovano davvero pochi. s cibo, ma non le confezioni di liofilizzati, che su un tragitto del genere sono indispensabili per non 42 43
Pacific Crest Trail Pacific Crest Trail portarsi dietro un peso sconsiderato. Ciò che compri in loco, dal salamino alle verdure, ti serve molta musica dal vivo. Un brano ha coinciso esattamente con il momento della camminata, il Nella pagina da integrazione della scorta di liofilizzati. Bolero di Ravel; l’ho sentito lasciando Crater Lake perché Lyl’ Wrangler aveva alzato il volume del a fianco: suo aggeggio e la musica del Bolero ha cadenzato in modo singolare il ritmo della marcia mia e degli escursionsiti con lo sguardo Capitolo scarpe… hikers presenti. Gli altri brani, che ho poi insertito nell’audiovisivo, li ho ascoltati nei momenti di rivolto Tre paia. Non che ne abbia consumate tre paia, ho usato un tipo anziché l’altro a seconda dei sosta in villaggi o presso i trail angels, pezzi come Jessica degli Allman Brothers, quelli dei Crea- al Colle tipi di terreno. Più leggere per tutta la prima parte: una scarpa bassa va benissimo. Nel tratto dence Clearwater Revival, Seven Days di Dylan. Altri brani che ho scelto sono attinenti ai luoghi, del Brocan, successivo, quello dell’Alta Sierra, si attraversano zone a 4000 metri innevate, dunque ci vo- quindi musiche dei nativi americani, magari rielaborate in chiave moderna come Eagle’s Chant, in alto a destra, gliono pedule più pesanti. Dopodiché, nelle foreste dell’Oregon, si può procedere con calzature Coyote Dance, Akua Tuta, Huron Fire Dance, oppure ballate country o bluegrass che ho sentito piuttosto di nuovo leggere. Col senno di poi, posso dire di aver usato in generale scarpe troppo pesanti, ogni qualvolta facevo autostop per raggiungere i rifornirmenti. Ci sono poi musiche che sono omaggi affollato… tutti gli hikers avevano scarpe tipo da ginnastica rinforzate. più o meno velati, vedi quello a Jimi Hendrix con Angel suonato da Gil Evans nel momento in cui (foto di Nanni Villani). entro in Washington o i brani degli Oregon inseriti nella traversata appunto dell’Oregon. Seguono Vestiario? brani di atmosfera: questi li avevo già in testa quando camminavo, ad esempio Repent Walpurgis Vanno benissimo le magliette di quei tessuti sintetici che asciugano in poco tempo. Quando puoi dei Procol Harum, Force Majeur dei Tangerine Dream, Suoni dei Nomadi (l’unico italiano) o la le lavi e dopo un’ora o poco più te le rimetti di nuovo addosso. Io ne avevo tre con me, più una versione Staying Alive in chiave western. In ultimo ci sono quelli che si riferiscono a me medesimo camicia molto robusta, che ho usato moltissimo perché bisogna difendersi dalle zanzare. Lo stesso come Solitary Man di Neil Diamond, Old Man di Neil Young o Cinqueterre degli Inti Illimani. vale per i pantaloni: sono pochi i tratti in cui puoi permetterti quelli corti. Se dovessi tornare, Gary-DriveBy mi porterei anche un cappello con la veletta, per non rischiare di essere divorato quando viene il Quante ore di cammino al giorno, mediamente? guada il Piute momento di fare una sosta o di montare la tenda. Una decina, soste escluse. In genere partivo intorno alle cinque o comunque alle prime luci del Creek nella High mattino e mi fermavo verso le sette-otto di sera. Sierra, tratto Colona sonora? settentrionale dello Yosemite In questo viaggio non avevo né ipod né altri strumenti di ascolto, ma la musica è stata sempre pre- E dislivelli? National Park, sente. Lungo tutto il percorso del PCT c’è stata una colonna sonora immaginaria o reale. Imma- Facendo sempre riferimento alla giornata standard, sei sui milleduecento metri in salita, con California ginaria perché in molti momenti di cammino solitario si affacciavano alla mente melodie e intuizioni dei picchi di duemila. Come distanze invece ho iniziato con circa ventotto-trenta chilometri al Centrale. musicali. I suoni reali erano quelli che mi capitava di ascoltare nei posti più disparati, compresa giorno, poi sono arrivato a trentacinque, con delle punte di cinquanta. Chi si incontra lungo il cammino? Essenzialmente giovani americani tra i ventisette-ventotto anni e i trentacinque, gente che molla per un certo periodo il lavoro perché vuole vivere un’esperienza diversa. Certo, loro possono permetterselo, in America il mercato del lavoro è meno bloccato del nostro. Europei pochi, qualche tedesco… Cosa cercavi con questa esperienza? La motivazione principale era vivere immerso in questi grandi spazi naturali che da noi non esistono più. La cosa impressionante è che per giorni non incontri una strada, una casa, la sera niente luci allorizzonte, solo stelle e montagne. È andata come ti aspettavi o auguravi? In realtà non sapevo esattamente a cosa sarei andato incontro. Superati i primi tre giorni il tempo per rendermi conto che lo zaino doveva essere fortemente alleggerito , poi tutto è filato liscio. Giorno dopo giorno la sicurezza cresce sempre più a arrivi a stupirti della capacità di adattamento che mente e fisico dimostrano nelle varie situazioni. Il fatto poi di trovarti a contatto, magari solo saltuariamente, con persone con le quali comunque ti senti in sintonia, è di grande aiuto. Non ti senti mai solo. Nessun guaio fisico? Solo uno stiramento. Ho messo male un piede… Un giorno e mezzo di sosta, un po’ di pomata, e ho risolto. Sono stato fortunato. 55 45
Pacific Crest Trail ◢ il PCT in cifre Distanze e senso di marcia il materiale, il cibo e i ricambi in un’unica so- Il PCT percorre tutte le catene montuose che luzione. Allora si ricorre alle “autospedizioni” si snodano parallele alla costa pacifica; tra le di pacchi, con fermo posta presso gli uffici principali, San Jacinto, San Bernardino, San postali (il servizio è efficiente e affidabile), Gabriel, l’intera Sierra Nevada, Cascades, alcuni stores (classici negozi che vendono un Klamath Range, North Cascades, oltre ai po’ di tutto, frequenti nei piccoli centri abitati deserti di Anza Borrego e Mojave. Attraversa posti lungo il percorso o nelle vicinanze) o nella direzione sud-nord gli stati di California, ancora presso i trail angels. Oregon e Washington, rispettivamente per Il PCT attraversa pochi villaggi, per cui quando 1697, 458 e 508 miglia (1 miglio = 1,61 si raggiunge una strada occorre fare autostop chilometri) per un totale di 2663 miglia, pari fino al villaggio più vicino dove al supermarket a 4287 chilometri. o in un semplice store si acquisterà il cibo Punto d’inizio è Campo, piccolo villaggio del e ogni articolo necessario. Mediamente si Sud California, 70 km a est di San Diego, deve programmare un periodo di autonomia situato alla frontiera col Messico. di 4-5 giorni. Arrivo a Manning Park in Canada, British Co- Per quanto riguarda l’acqua, se ne può trovare lumbia, 180 km a est di Vancouver e 12 km quasi ovunque di buona e potabile. Solo in al- dalla frontiera USA-Canada. cuni casi sono ricorso alla steripen (una penna Circa il senso di marcia, se si effettua il percor- a batterie che emette raggi ultravioletti e puri- so completo è preferibile andare da sud verso fica l’acqua; la si gira nella borraccia sino allo nord (Northbound); ciò non vuol dire che non lo spegnimento della luce). Spesso in torrenti e si possa effettuare al contrario (Southbound). laghi abbondano la giarda (protozoo parassi- Crater Lake, Nessuno sfrutta le moderne tecnologie? GPS, telefoni satellitari? Nel senso indicato si hanno minori problemi ta) e alcuni tipi di batteri. Per lunghi tratti, e Oregon. Con me avevo un cellulare. La copertura è minima, comunque quando arrivavi in prossimità non solo nel Sud della California ma anche legati alla meteorologia, alle stagioni, al clima, di qualche centro abitato potevi chiamare. alla durata della luce e alla logistica. Natural- in alcune parti dell’Oregon e del Washington, Ho incontrato qualcuno dotato di un aggeggio che può essere molto utile. Ha le dimensioni di mente ogni singola parte del PCT può essere l’acqua però manca. Il problema lo si risolve un Artva, ed è dotato di tre pulsanti. Con uno di questi si attiva tramite satellite il 1911, che è percorsa in tratte a sé stanti, secondo il tempo in parte caricandosi scorte (fino a 5 litri) o lequivalente del nostro 118. Premendone un secondo ti agganci a una mailing list preordinata e disponibile di ognuno. con la conoscenza dei punti di rifornimento parte un messaggio con le coordinate del punto in cui ti trovi, tramite un’applicazione di Google curati dai trail angels, i quali nei luoghi critici sistemano taniche d’acqua a uso esclusivo Heart. In questo modo parenti e amici possono seguire i tuoi spostamenti. Durata, periodo consigliato degli hikers del PCT. Ovviamente la durata è soggettiva; può es- I pernottamenti avvengono per lo più in tenda Non ti sei mai sentito stufo? Più ancora che di camminare, di ripetere ogni giorno la o alla cowboy (all’aperto, solo con materassi- sere stimata tra i 4 mesi e mezzo e i 5 mesi medesima liturgia: mi alzo, cammino, mi fermo a mangiare, riparto, la sera sosta in e mezzo, incluse le soste brevi e le giornate no e sacco a pelo). L’alternativa, nelle zone tenda. Per cinquanta, cento, centocinquanta giorni… di riposo. abitate, è rappresentata da campeggi, hotel, No, perché in realtà, anche se ci sono tratti non bellissimi e dunque piuttosto noiosi, in generale Conviene programmare la partenza nel perio- motel, ostelli, o dall’accogliente letto messo il paesaggio è molto vario e quasi ogni giornata ti riserva qualche piccola o grande sorpresa: un do che va da metà aprile a metà maggio. Par- a disposizione da un trail angel. posto particolare, una persona incontrata lungo il percorso. tendo troppo presto si troveranno temperature ancora invernali, con probabili bufere di neve Emozioni più grandi? nel Sud California e manto nevoso ancora PCT e fauna Ricordo con immenso piacere la serata al Crater Lake in Oregon. Tutto perfetto: lago stupendo, consistente sulla High Sierra. Se si parte tardi Innumerevoli sono le specie di animali che vanno messi in conto il gran caldo dei deserti si incontrano lungo il cammino, in genere temperatura piacevolissima, tramonto e alba da cartolina, in mezzo una notte di stelle, in cinque meridionali e il rischio di imbattersi in furiose innocue per l’uomo. Qualche attenzione va con due bottiglie di vino… nevicate in Washington e in Oregon. prestata nel Sud California, soprattutto nelle aree desertiche, per evitare incontri ravvicinati Nessuna difficoltà di reinserimento? Dopo mesi passati a camminare, non deve essere con serpenti a sonagli e altre specie velenose. semplice tornare alla vita di tutti i giorni. Rifornimenti, pernottamenti Il puma, o coguaro o leone di montagna, è Non direi. È bello rientrare nel tuo ambiente, ritrovare i tuoi cari. Sicuramente gli ultimi giorni L’organizzazione di una traversata di tale presente un po’ ovunque; rarissimo il suo di cammino, quando sai che tutto presto finirà, che ti stai per separare da persone con cui hai lunghezza porta ovviamente ad analizzare avvistamento. condiviso una esperienza davvero eccezionale, sono tra quelli che lasciano maggiormente il segno. la logistica e a trovare soluzioni efficaci e Ogni hiker incontra almeno una volta il baribal NaVi funzionali. Non è possibile caricarsi di tutto o orso nero. Di solito l’animale si allontana, 46 47
Le Three specie nelle aree poco frequentate dall’uomo; qua, indirizzi e numeri di telefono utili, fonti Sisters, Oregon può dare qualche problema nelle zone più informative, localizzazione dei trail angels. Centrale. turistiche (ad esempio Yosemite), dove si è Per quanto riguarda la cartografia, oltre alle abituato alla presenza umana. cartine interne alle guide citate, sono attual- Per attraversare la High Sierra da Kennedy mente a disposizione le carte edite dalla Meadow a Sonora Pass è obbligatorio avere Pacific Crest Trail Association (PCTA), che co- con sé il bearvault, un contenitore cilindrico a prono, al momento attuale, il Sud California, tenuta stagna dove si mette il cibo. l’Oregon e il Washington; le carte federali, che Vera calamità del PCT sono le zanzare (mo- mappano aree ristrette; sono dettagliate e con squitos), presenti da metà giugno a settembre i sentieri evidenziati. Occorrerebbe tuttavia quasi ovunque. averne una quantità spropositata per copri- re tutta l’area interessata dal PCT; le carte dell’AAA (Automobile American Association) Documentazione relative agli stati attraversati; ce ne sono tre Ci sono tre Guidebooks, in inglese, edite da per la California e una per ciascuno degli altri Wilderness Press: From the Mexican Border due stati. In esse è evidenziato anche il PCT; to Tuolumne Meadow (Southern California); sono utili per avere una visione d’insieme. From Tuolumne Meadow to Oregon Border Circa il web, fondamentale è il sito www.pcta. ◢ il PCT in cifre (Northern California); From the Californian org curato dalla PCTA: a esso ci si appoggia Border to Canadian Border (Oregon & Wa- per documentarsi, per consultare la moduli- shington). Sono esaustive e comprendono stica e prendere visione delle autorizzazioni capitoli che forniscono ogni genere di infor- necessarie, e per i link ad altri siti inerenti. mazione (storia, fauna, flora, problematiche). In italiano, non conoscendone altri, cito il blog La descrizione è molto particolareggiata ed è mio personale (walkerwolf.myblog.it); in esso supportata da cartine. è descritta l’esperienza fatta, si dà un’idea Inoltre sono molto utili: del percorso, sono riportati i link ai blog di Il Pacific Crest Trail Data Book, sintesi di infor- altri hikers. mazioni su luoghi e distanze; ha una simbolo- Per le sezioni del CAI che fossero interessate a gia essenziale per comprendere velocemente incontri e serate, è disponibile l’audiovisivo On le caratteristiche del percorso. the Trail Again – Pacific Crest Trail 2008 (con- Lo Yogi’s PCT Handbook, aggiornato on-line; tattare Renzo Barbiè: tel. 011/4365035 op- contiene molte informazioni utili su logistica, pure 346/4044545; e-mail lorenzo.barbie@ stato del sentiero, punti di rifornimento ac- fastwebnet.it). 48
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