Comune di Cadoneghe sabato, 11 maggio 2019
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Comune di Cadoneghe sabato, 11 maggio 2019 Dicono di noi 11/05/2019 Il Mattino di Padova Pagina 51 Beach, allo Spazio 21 un pieno di eventi 1300 baby domani alla Festa di Primavera 3 11/05/2019 Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 39 Candidati a tradimento, accolto l' accesso agli atti 4 11/05/2019 Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 33 Ceneri abbandonate, restituite alle famiglie 6 11/05/2019 Il Mattino di Padova Pagina 31 Come sarà Cadoneghe nel 2024 Sei ricette per creare il futuro 7 11/05/2019 Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 41 LUCA INGEGNERI Furti di collane in discoteca, chiesti 4 anni 8 11/05/2019 Il Mattino di Padova Pagina 31 In lista a loro insaputa Moduli vidimati dal dem Giacomini 10 11/05/2019 Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 54 NOZZE D' ORO I CONIUGI GHION DA 50 ANNI INSIEME Oggi i coniugi Ghion di Cadoneghe festeggiano i ... 11 11/05/2019 Il Mattino di Padova Pagina 25 Oggi arriva Zingaretti e il sindaco Giordani fa visita a Calenda 12 11/05/2019 Il Mattino di Padova Pagina 19 Padova 13 11/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Rovigo) Pagina 61 Rovigo, in campo a caccia della vittoria 15 11/05/2019 Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 41 Rubati borsello e telefonino all' assessore Omar Giacometti 16 11/05/2019 Il Gazzettino Pagina 44 Strappava collane in discoteca: il pm chiede 4 anni 17 11/05/2019 Il Mattino di Padova Pagina 31 Zingaretti e Calenda stasera in piazza 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 2
[ § 2 0 6 1 0 7 5 9 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 51 Il Mattino di Padova Dicono di noi volley Beach, allo Spazio 21 un pieno di eventi 1300 baby domani alla Festa di Primavera PADOVA. Partirà mercoledì prossimo la prima edizione dell' Elite training camp, un' iniziativa di due giorni che porterà 15 coppie di giocatrici di beach volley provenienti anche da Paesi europei e Stati Uniti. Tra di loro la coppia finlandese Athiainen-Lethonen, in corsa per la qualificazione olimpica di Tokyo 2020. Accade allo Spazio 21, la nuova struttura padovana di beach volley (si accede dal parcheggio di Padovaland e si costeggia il perimetro sulla destra), il primo campo che, grazie alla copertura invernale, permetterà di giocare a pallavolo sulla sabbia per tutto l' anno. Al camp parteciperanno anche quattro atlete del Beach Volley Padova impegnate nel campionato italiano: si tratta di Gloria e Stefania Boscolo, Cecilia Barbujani e Giusy Rolla. Spazio 21 ha in programma anche il torneo di beneficenza "Scappati di casa per i bambini del mondo" a favore di tre associazioni che si occupano di dare sostegno ai bambini e sarà inaugurata sabato 25 maggio. Per chi ancora non conoscesse questo sport, ci sarà la possibilità di provarlo anche durante la Fiera campionaria che inaugura a fine mese. Gli eventi sono stati presentati da Davide Grigolon, Dragan Travica e Andrea Garghella di Beach Volley Padova. Dopo il rinvio per maltempo, i giovani pallavolisti tornano a "giocare per una Speranza" ai piedi della Torre della Ricerca. Domani, dalle 14.30, c' è la quinta edizione della grande "Festa di Primavera" con 1300 baby atleti. Sempre domani, a Cologna Veneta (Verona), finali regionali Under 16: alle 15.30 di fronte Treviso e Kioene. Stasera ultimo atto del Campionato interprovinciale Under 16 maschile-Memorial Pietro Zoppellari: alle 18, nella palestra comunale di Pontelongo si sfideranno Sant' Angelo e Chioggia. Domattina alle 10.30 atto conclusivo del torneo Under 13 maschile "Primavera": a Piove di Sacco si affronteranno Dinamica Monselice e Silvolley. Al via i playoff e playout di Serie C e D. In C, tre padovane lottano per non retrocedere: stasera alle 21 Thermal Abano-Vicenza, Rovigo-Cadoneghe, Aduna Pontelongo-Fusion Team Trivignano. --Cristina Chinello. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 3
[ § 2 0 6 1 0 7 6 0 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 39 Il Gazzettino (ed. Padova) Dicono di noi Candidati a tradimento, accolto l' accesso agli atti CADONEGHE La commissione elettorale ha accolto la domanda di accesso agli atti presentata dai delegati della coalizione di centrodestra. Un paio di giorni fa alcuni delegati di lista che sostengono la candidatura a sindaco di Marco Schiesaro hanno presentato alla commissione circondariale elettorale la domanda per poter accedere agli atti e sapere chi ha autenticato le firme dei due coniugi che si sono ritrovati scritti, come dicono, come candidati consiglieri comunali nella lista Civica di Centro - Maschi per Schiavo, a loro insaputa. A firmare l' autentica delle firme è stato il consigliere comunale del Pd, Fabio Giacomini. La questione riguarda Renzo Venturato e Lucia Camporese, che affermano di non essere mai stati informati che con le loro firme si presentavano come candidati consiglieri: i due credevano infatti di appoggiare la corsa di Maschi come capolista e basta. E invece si sono ritrovati come candidati consiglieri a loro volta. Per avere validità una sottoscrizione deve essere raccolta in presenza di un consigliere comunale munito di apposito timbro che impersoni l' autorità civile di pubblico ufficiale, come ad esempio un consigliere comunale. «Quando Maschi è andato a raccogliere le firme era da solo - dice Schiesaro - e i coniugi lo confermano. E questo è gravissimo. Avremmo preferito sapere la verità direttamente dal sindaco Schiavo, che non solo non ha mai preso le distanze dai responsabili, ma addirittura li ha difesi, sostenendo che non vi fosse nessuna irregolarità. Adesso conosciamo il perché delle sue bugie: dietro quella che per noi è una vera e propria truffa ai danni di due persone anziane c' era la manina del Pd. Quello stesso Pd che si riempie la bocca di parole come onestà e legalità. Al di là di come finirà l' indagine aperta dalla magistratura sulle gravissime ipotesi di reato, Cadoneghe non può permettersi di essere amministrata da una classe politica capace di azioni simili». Il consigliere Giacomini risponde che «c' ero eccome! Ma scherziamo? Peccato che non ho fatto un video. Quel giorno in casa c' era anche il cane della coppia che si era innervosito e abbaiava in continuazione. Io ho la coscenza a posto perché ho fatto tutto per bene. Non è un nostro modo di agire quello di cercare di far fuori gli avversari screditandoli. E mi dispiace che questa campagna elettorale si sia ridotta a screzi tra liste e candidati, e si trascurano i problemi del Comune». Il sindaco Schiavo, chiamato in causa dal suo antagonista, replica così: «Prima di parlare di onestà e legalità, consiglio al candidato Schiesaro di guardare in casa sua - replica il sindaco Schiavo - i consigliere delegati a raccogliere hanno fatto ciò che dovevano nel rispetto delle leggi. I due signori probabilmente ci hanno ripensato perchè spinti o incalzati da qualcuno in un secondo momento. Ricordo a Schiesaro che essere disonesti è quando si promette ad un privato l' illuminazione pubblica su strada privata». La vicenda della coppia di coniugi infatti è finita sul tavolo del pm Daniela Randolo che indaga per il reato di falso ideologico. Lorena Levorato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 4
[ § 2 0 6 1 0 7 6 1 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 33 Il Gazzettino (ed. Padova) Dicono di noi `Nei guai un dipendente comunale al quale i carabinieri hanno sequestrato il computer e il telefono cellulare Ceneri abbandonate, restituite alle famiglie VILIPENDIO DI CADAVERE PADOVA I resti di quattro defunti, tre di Cadoneghe e uno di Abano, sono stati riconsegnati alle famiglie e sepolti nei rispettivi cimiteri. Erano stati rinvenuti, insieme a quelli di altre persone decedute, all' interno del capannone a Scurelle in provincia di Trento in uso alla cooperativa Linea Momenti di Pergine di Valsugana specializzata in servizi cimiteriali di cremazione per alcuni comuni e imprese funebri del Veneto. Lo stabile, ad aprile, era finito nel mirino dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Trento. I militari, a seguito di alcune segnalazioni, durante un' ispezione hanno trovato diversi resti di corpi umani. Così la Procura di Trento ha aperto un' indagine per i reati di vilipendio di cadavere e gestione illecita di rifiuti. In un secondo momento il capannone e 27 bare sono state poste sotto sequestro. Secondo l' accusa gli operai della cooperativa depositavano i resti di cadavere nel magazzino di Scurelle trasferendoli, ancora per l' accusa, dalle casse in legno o zinco in scatole di cartone per essere poi cremati. Le casse invece dopo essere state separate dalle parti metalliche, sarebbero state destinate ai centri per lo smaltimento. Le indagini proseguono e il titolare della cooperativa, Guido Beber al momento l' unico finito iscritto nel registro degli indagati, ha più volte precisato di avere agito nei termini consentiti dalla legge, di non avere commesso alcun vilipendio di cadavere e di non avere mai lucrato sui defunti. Intanto i resti dei tre cadaveri di Cadoneghe e di uno di Abano, dopo essere stati depositati nella cappella del cimitero di Pergine di Valsugana, nei giorni scorsi sono stati cremati e restituiti ai loro parenti. Tutti sono poi stati collocati nei loculi, negli ossari e nelle cappelle di famiglia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 6
[ § 2 0 6 1 0 7 6 2 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 31 Il Mattino di Padova Dicono di noi VERSO LE ELEZIONi DEL 26 MAGGIO Come sarà Cadoneghe nel 2024 Sei ricette per creare il futuro Schiavo si rivolge ai giovani, Longo punta sul wifi, Schiesaro vuole ordine e pulizia Mairo parte dai cittadini, Garato ascolta le donne, La Rosa chiede parchi belli CADONEGHE. I sei candidati a sindaco che si sono presentati alle elezioni a Cadoneghe hanno potuto confrontarsi su temi sociali giovedì sera, nell' incontro organizzato dai consigli pastorali delle tre parrocchie. Mobilità e ambiente, accoglienza degli immigrati, sociale. Tutti d' accordo nel dover sistemare in qualche modo l' accesso alla regionale 308 del Santo, nel quartiere storico di Cadoneghe, specialmente in previsione dell' edificazione del nuovo ospedale a Padova, che attrarrà molto più traffico in attraversamento a Cadoneghe. Come si sono trovati d' accordo nel dire sì all' accoglienza, no alle classi scolastiche e ai quartieri ghetto, ma senza transigere dal rispetto delle regole, perché chi arriva a Cadoneghe deve integrarsi mettendosi al servizio della comunità. Sul piano sociale molto ha colpito i candidati a sindaco l' esperienza proposta nelle scorse settimane dall' ex assessore Luisa Pavanello di percorrere alcune strade del paese sulle sedie a rotelle. A differenziare maggiormente i sei candidati è stata l' ultima domanda, improvvisata prima della conclusione della serata da Guglielmo Frezza, direttore de La difesa del popolo, che moderava l' incontro. Visto che rimaneva del tempo per il confronto ha chiesto ai candidati «In qualità di sindaco, cosa vorreste lasciare tra cinque anni come eredità? ». «Vorrei mantenere promesse credibili» la risposta del sindaco uscente Michele Schiavo «e opere di viabilità e mobilità. I giovani poi devono capire che è il momento di uscire dall' indifferenza e agire». Nicola Longo ha declamato la Cadoneghe dei sogni, che vorrebbe vedere realizzata, «dove i bus viaggiano su corsie preferenziali e Padova è raggiungibile attraverso piste ciclabili, i parchi hanno le fontanelle, i giovani hanno spazi loro dedicati e le associazioni hanno un coordinamento per organizzare gli eventi, la raccolta dei rifiuti premia i cittadini che differenziano di più e meglio, i documenti amministrativi sono visibili in internet, rete cui poter accedere tramite un diffuso wifi». Marco Schiesaro vede la Cadoneghe del 2024 come «una città a misura di giovani, attenta agli anziani (con un polo salute), pulita e ordinata». Roberto Mairo si presenta per poter «migliorare il paese partendo dall' esistente e ispirare una politica nuova che parta dai cittadini». Virginia Garato vorrebbe essere ricordata come un «sindaco che ha saputo ascoltare e rassicurare, forte del punto di vista differente che hanno le donne» e infine Giuseppe La Rosa vorrebbe poter realizzare «poche cose, ma buone, come una mobilità adeguata, parchi belli e opportunità di lavoro per tutti, sistemando i problemi della raccolta differenziata». --Cristina Salvato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 7
[ § 2 0 6 1 0 7 6 3 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 41 Il Gazzettino (ed. Padova) Dicono di noi Furti di collane in discoteca, chiesti 4 anni `Questa la pena richiesta dalla pubblica accusa al processo contro il 25enne arrestato dopo la colluttazione con la vittima `Il giovane, spalleggiato da due complici, aveva messo a segno tre colpi sulla pista da ballo dello Show Room LUCA INGEGNERI NOVENTA Quattro anni di reclusione. É la pena richiesta dal pubblico ministero Marco Brusegan per il trasfertista genovese che ha seminato il terrore sulla pista da ballo della discoteca Show Room la notte del 13 gennaio scorso. Alberto Mohamed Hibraim Gamal, 25 anni, italiano di seconda generazione, residente nel capoluogo ligure, era stato arrestato dai carabinieri per rapina impropria e furto dopo aver strappato tre collane d' oro ad altrettanti giovani intenti a ballare. Il giovane di origini egiziane, attualmente detenuto al Due Palazzi, vanta precedenti specifici. Ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. Il giudice dell' udienza preliminare Domenica Gambardella pronuncerà la sentenza il prossimo 24 maggio. IL RAID Era stata una notte di paura allo Showroom. Due malviventi, quasi certamente scortati da un terzo complice, erano entrati nella sala da ballo con l' obiettivo di derubare i clienti. Nel mirino le collane d' oro indossate dai giovani. I primi furti, ai danni di un ventenne di Camponogara e di un trentenne di Venezia, erano andati a segno senza che nessuno si accorgesse di nulla. I due monili avevano un valore complessivo di poco inferiore al migliaio di euro. I guai erano iniziati quando Alberto Mohamed Hibraim Gamal aveva tentato di sfilare la collana ad una moldava di ventisette anni, residente a Padova, che stava ballando in pista. La ragazza si era subito accorta della presenza sospetta alle sue spalle e si era girata di scatto. Il bandito, coperto dai complici, con una mossa decisa le aveva strappato la collana in oro rosso del peso di una trentina di grammi e del valore di mille euro. Poi, di fronte alla sua reazione, le aveva rifilato uno schiaffo e si era dato alla fuga. Fortuna ha voluto che il personale di vigilanza della discoteca vedesse la scena. Il malvivente era stato subito bloccato, mentre i due complici, tra cui una donna, avevano fatto in tempo a dileguarsi. L' ARRESTO Sul posto erano arrivati i carabinieri della stazione di Cadoneghe. Il venticinquenne era stato identificato e perquisito. Nelle sue tasche erano state trovate la collana appena trafugata alla ragazza moldava e gli altri due monili. Il giovane era stato accompagnato in caserma. Il pubblico ministero di turno ne aveva disposto l' arresto. Alberto Mohamed Hibraim Gamal era stato condotto alla Casa circondariale di strada con le accuse di furto e rapina aggravata. Nel frattempo la vittima era stata accompagnata al pronto soccorso dell' ospedale cittadino con un trauma cutaneo. I sanitari l' avevano medicata e dimessa, giudicandola guaribile in tre giorni. Non è la prima volta che gruppetti di giovani si spostano da Genova verso discoteche e locali del Nordest. Si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 8
spostano abitualmente in treno e raggiungono poi i luoghi della movida notturna in taxi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 9
[ § 2 0 6 1 0 7 6 4 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 31 Il Mattino di Padova Dicono di noi i veleni di CADONEGHE In lista a loro insaputa Moduli vidimati dal dem Giacomini CADONEGHE. Rivelato il nome di chi ha vidimato la candidatura della coppia di coniugi di Cadoneghe, che asseriscono di non aver avuto chiaro di firmare per candidarsi in una lista di centro, in appoggio al sindaco uscente Michele Schiavo. I moduli sono stati raccolti da Pierantonio Maschi, capolista nella civica, ma vidimati, in qualità di pubblico ufficiale, dal consigliere comunale del Partito Democratico, Fabio Giacomini. «La verità su questa ignobile vicenda sta finalmente venendo fuori», dichiara il candidato sindaco di centrodestra, Marco Schiesaro. «Avremmo preferito saperla dal sindaco Schiavo, che non solo non ha mai preso le distanze dai responsabili, ma addirittura li ha difesi, sostenendo che non vi fosse nessuna irregolarità. Adesso conosciamo il perché delle sue bugie: dietro quella che per noi è una vera e propria truffa ai danni di due persone anziane c' era la manina del Pd. Al di là di come finirà l' indagine aperta dalla magistratura sulle gravissime ipotesi di reato, Cadoneghe non può permettersi di essere amministrata da una classe politica capace di azioni simili». In Procura è stato aperto un fascicolo per il reato che il sostituto procuratore Daniela Randolo ha ipotizzato essere di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, al momento a carico di ignoti. I due coniugi hanno sempre sostenuto che a casa loro si era presentato soltanto Maschi a raccogliere le firme (lui non è più consigliere comunale, pertanto non è un pubblico ufficiale), mentre ci dovrebbe essere stato anche Fabio Giacomini a vidimare, visto che è suo il nome apposto sul documento di autenticazione delle firme apposte dai due coniugi sui moduli. Dovrebbe: il nodo è tutto qui. «Posso dire con certezza che tutte le firme sono state raccolte da un delegato Pd», replica il sindaco e candidato Michele Schiavo. «La vidimazione delle firme viene effettuata in tempo reale. Questa è la norma, che deve essere rispettata». Sulla questione Maschi commenta soltanto: «Non mi pronuncio sino alla fine di questa vicenda. Se ho sbagliato, pagherò: se qualcuno mi ha diffamato, sarà lui a pagare». CRI.S. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 10
[ § 2 0 6 1 0 7 6 5 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 54 Il Gazzettino (ed. Padova) Dicono di noi NOZZE D' ORO I CONIUGI GHION DA 50 ANNI INSIEME Oggi i coniugi Ghion di Cadoneghe festeggiano i ... NOZZE D' ORO I CONIUGI GHION DA 50 ANNI INSIEME Oggi i coniugi Ghion di Cadoneghe festeggiano i 50 anni di matrimonio e di lavoro assieme. Walter, Elisabetta, Stefano, Francesco e Giannina augurano loro ogni felicità. «Il gesto più bello nella vita di due persone è sapersi ancora tenere per mano dopo tanti anni e saper sorridere insieme. Grazie per la vostra testimonianza e l' amore che ci avete dato». Tantissimi auguri! CITTADELLA FRANCESCANA TORNANO LIBRI E DIPINTI ALL' OMBRA DI GATTAMELATA Tutto pronto per il secondo appuntamento primaverile della quinta edizione de All' ombra del Gattamelata, rassegna d' arte, e della seconda edizione de Libri sotto i portici, mercato dei libri ed oggetti antichi. I libri, gli oggetti d' arte e di antiquariato torneranno ad animare vie e portici delle strade della Cittadella Francescana - via del Santo, via Cesarotti, piazza del Santo - nella giornata di oggi, mentre alle opere d' arte di pittura, scultura e fotografia sarà dedicata la giornata di domani. Buono l' esordio della manifestazione che, nonostante l' inclemenza del meteo, ha riscosso apprezzamento da parte del pubblico sia per i librai che hanno esposto i loro tesori tra antiche edizioni, curiosità, manoscritti e stampe rare, sia per le opere dei pittori giunti da tutto il Veneto, ma anche da Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Umbria. LIBRERIA MONDADORI MARINELLA BOCCADA FIRMA COPIE DEL SUO LIBRO Oggi alle 10, alla libreria Mondadorin in piazza Insurrezione, Marinella Boccada incontra i lettori e firma copie del libro La mia ultima notte a Sharm. Protagonista è Roberta, milanese cinquantatreenne con un divorzio alle spalle: vive da sola e non ha obblighi verso nessuno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 11
[ § 2 0 6 1 0 7 6 6 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 25 Il Mattino di Padova Dicono di noi verso le europee Oggi arriva Zingaretti e il sindaco Giordani fa visita a Calenda Torna nel Padovano il neo-segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti. E lo fa non solo per la campagna elettorale per le europee del 26 maggio ma anche (in modo inedito) per sostenere la candidata sindaco di Ponte San Nicolò, Filippa Renna, attuale dirigente scolastico del Marconi ma già preside di molti istituti cittadini. L' appuntamento è alle 18 in sala Unione europea, in viale del Lavoro. Accanto a Zingaretti ci saranno anche quattro candidati per l' europarlamento: il capolista Carlo Calenda, l' ex sindaco di Vicenza Achille Variati, Elisabetta Gualmini e Roberto Battiston. Alle 19 poi Zingaretti andrà anche in piazza Insurrezione a Cadoneghe a sostenere il sindaco uscente Michele Schiavo. Intanto giovedì scorso è stato molto partecipato l' aperitivo di Carlo Calenda nella sua sede elettorale in riviera Tito Livio. L' ex ministro dello sviluppo economico ha ricevuto anche la visita del primo cittadino Sergio Giordani, che ha ricordato il rapporto avuto da presidente di Interporto: «Con Calenda abbiamo lavorato molto sul settore delle merci e della logistica», ha raccontato il sindaco che si è dichiarato un convinto "europeista": «Da soli siamo troppo piccoli rispetto ai colossi mondiali. Bisogna fare squadra». -- Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 12
[ § 2 0 6 1 0 7 6 7 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 19 Il Mattino di Padova Dicono di noi Padova Osteria la "Chiesetta"com' era e com' èDa padovano non più giovane, vedo la "mia "città, fare passi da gigante riguardo la globalizzazione ed integrazione (giusta! ) di comunitari ed extracomunitari, soprattutto nel mondo del lavoro autonomo. Ormai anche i locali storici padovani si stanno trasformando e cambiano identità commerciale: la mitica osteria "alla chiesetta "(na stazione) frequentata negli anni 50/60/70 da studenti universitari, operai, professionisti, pensionati, la quale offriva "ombre " (rosse e bianche), tutti i tipi di "spuncioni" (nervetti, polpette, mezze uova con acciuga, baccalà) oltre a "battere "le carte, adesso è diventato un locale "africano "frequentato naturalmente da. ...africani (e curiosi! ) dove si degustando ricette locali, "naturalizzate"! Bisogna allora adeguarsi ai tempi odierni e ben venga la "globalizzazione" ed "integrazione". .... onesta! Rolando Marchi PadovaSanitàL' eccellenzadella normalitàIn questi giorni si fa un gran parlare di sanità in Veneto: complice la carenza di camici bianchi in corsia. In passato si è fatto un gran parlare di presunti errori e disservizi di un Ospedale, quello padovano, che vanta eccellenze mondiali e, talvolta, indegne cadute. Spesso è stata la ginecologia di Padova, nella sua doppia anima di Clinica e Divisione, al centro del mirino per scandali di ogni tipo: bustarelle, concorsi pilotati, comportamenti al di fuori della deontologia professionale. Questo fa notizia. È giusto ed è vero. Io vorrei parlare della mia esperienza in clinica: due parti naturali senza complicanze in cui tutto è andato per il meglio. Personale infermieristico e medico ineccepibile. Ok, trattasi di interventi di routine: induzione con ossitocina, epidurale, monitoraggi, donazione del sangue del cordone ombelicale. Questa è l' eccellenza della normalità che non è per nulla scontata, soprattutto se si unisce alla sicurezza di poter contare su uno dei reparti di terapia intensiva neonatale migliori del Veneto. Il merito è del personale, di quanti, uomini e donne adempiono al loro dovere con quella passione e abnegazione che fa della loro una delle professioni più nobili. Il mio ginecologo è stato ed è il prof. Donato D' Antona: un dottore meraviglioso e ora videdirettore della Clinica. Preparato, bravo, attento e premuroso. Segnalo una sua iniziativa che ho trovato molto interessante ed in linea con il suo modo di intendere la professione: da un paio di mesi sulla sua piattaforma WordPress tiene una rubrica. "Gravidanza, istruzioni per l' uso" (https: //donatodantona. wordpress. com/gravidanza-istruzioni-per-luso/), questo il titolo di un viaggio lungo nove mesi, raccontato in altrettanti capitoli, da chi accompagna noi donne per mano, lungo quella normalità che è tale perché gestita dall' eccellenza. Federica MoriL' analisiAppaltie corruzioneDa molto tempo, troppo, si dibatte sulla corruzione che s' infiltra nella grande mangiatoia degli appalti dei lavori pubblici. Qualcuno accusa il metodo, altri la disonestà dei singoli, altri ancora la necessità dell' impresa ad acquisire commesse a tutti i costi. Le conseguenze sono che si assegnano i Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 13
lavori al maggior ribasso, impossibili da portare a termine, con l' aggravante delle tangenti per oliare gli ingranaggi. Una volta per tutte, si può pensare ad un sistema neutro dove un appalto che parte con una base d' asta di 100, dove concorrono 10 aziende che fanno offerte complessive per 800 e su questo montante calcolare un parametro pari al 75% e cioè 600 che diviso per 10 concorrenti risulta un prezzo medio ponderato di 60? Chi delle imprese si avvicina di più a questo dato vince l' appalto. Il tutto organizzato presso un notaio, in buste chiuse senza far conoscere né quanti né per quali cifre si sta svolgendo la gara. All' apertura pubblica, con tanto di media dell' informazione ed interessati presenti, il Paese saprà a quale prezzo e condizioni si svolgeranno i lavori di qualsiasi infrastruttura nazionale. È lecito sperare nell' intelligenza e buona volontà di lor signori? Leonardo Agosti CadonegheComunicazioneI social mediae gli imbecilliÈ in atto una rivoluzione nel mondo della comunicazione politica. Sarà forse dovuto al ringiovanimento della classe di governo, ma Trump non è certo un giovane virgulto; fatto sta che oggi per essere aggiornati non bisogna più perdere d' occhio i social network, Twitter, Istagram, Facebook. Fino a qualche anno fa la comunicazione politica, ed istituzionale, veniva mediata dai giornali e dalle Agenzie di stampa, oggi viene affidata a messaggi brevi, in cui l' estensore può dire tutto ed il contrario di tutto. Con il rischio di diffusione di fake news più o meno interessate e tendenziose. Forse non occorre essere "tranchant" come Umberto Eco, che sosteneva che: "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel", ma qualche riflessione andrebbe fatta. Ivana Gobbo Abano TermeLa protestaL' artigianatonon fa per i giovaniSono anni che constatiamo che i giornalai chiudono, i calzolai pure, resiste ancora qualche idraulico, elettricista, solo quelli che possono ancora far pagare molto i fruitori. Una semplice cucitura, il barbiere (non parrucchiere), un piccolo lavoro da fabbro (vedi piegature e saldature dei tubi)vi sarete domandati la causa: non ci sono più giovani anche sotto i quarant' anni, che hanno voglia di intraprendere un lavoro autonomo. Ma quel lavoro tanto offerto dall' impresario o semplicemente da un artigiano, è "sacrificante" , ci si sporca le mani oppure si deve svegliarsi presto al mattino, si deve lavorare anche in altri orari se necessita. Non esiste il sabato. Sì, perché tanti artigiano devono lavorare anche di domenica (contro, naturalmente, alle prescrizioni cattoliche della chiesa). Nel contesto dei "grandi magazzini" da una ventina d' anni vige l' obbligo di fare gli straordinari. Sopratutto la donna che pure a casa avrebbe da fare o per i figli o per se stessa; grazie a loro, le donne, e il loro lavoro extra orario le famiglie riescono a barcamenarsi. Resiste l' uomo, si sa perché! Lui vuole rimanere libero! Perché se poi ha bisogno dell' aiuto monetario del nonno frutto della pensione sua di quarant' anni di lavoro (otto ore al giorno). Si devono vergognare tutti questi giovano venti/trentenni che restano a casa o peggio bighellonare per bar, mantenuti fino a che nonni, madri e zie sono in vita. Quindi non c' è mancanza di lavoro e sacrificio; basta la buona volontà di inziare da zero e così arriverà il tanto desiderato riscatto e di una vita decente piena di voglia di fare. Franco Zoccolari Padova. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 14
[ § 2 0 6 1 0 7 6 8 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 61 Il Resto del Carlino (ed. Rovigo) Dicono di noi Rovigo, in campo a caccia della vittoria Prima categoria Oggi arriva la formazione della Bassa Padovana, match decisivo per l' accesso alla finale dei play off IL CALCIO ROVIGO si gioca oggi allo stadio Gabrielli, inizio alle 17, l' accesso alla finale dei play off di Prima Categoria, ospitando la Bassa Padovana. I ragazzi allenati da Davide Pizzo, attendono i rossoblù padovani che nelle due gare disputate nella regular season si sono dimostrati avversari ostici (un pareggio in casa, una sconfitta al ritorno). La squadra che vince oggi, attende, nella finale in programma domenica prossima, la vincente dell' altra semifinale play off, che si gioca domani tra Loreo-Solesinese. C' è attesa per la gara del Gabrielli, dove ci si aspetta una buona presenza di pubblico. Ad assistere alla gara, ci sarà uno spettatore particolare Valeriano Fiorin, giocatore, e capitano, del Rovigo calcio che nella stagione 2001-'02, con i biancazzurri in Eccellenza, centrò la promozione in serie D vincendo la finale play off contro i lombardi del Bellusco davanti a 2000 tifosi. Fiorin, 52 anni, padovano di Casalserugo, lo scorso anno ha allenato il Cadoneghe, vincendo il campionato di Prima categoria. Ma, il club presieduto da Giuseppe Calabria, può esultare per un riconoscimento prestigioso come la conquista della Coppa Disciplina. DEI 128 CLUB veneti di Prima Categoria, infatti, il Rovigo è risultato il più corretto di tutti (la coppa disciplina viene calcolata sommando le sanzioni a giocatori, tecnici, dirigenti e società) con un quoziente pari a 11.85. Il club più «cattivo», è stato il Sanguinetto Venera con 210.40, mentre al quartultimo posto, c' è la rodigina Turchese (71.95) retrocessa in Seconda Categoria. Un premio che segna non solo il lavoro svolto sotto il profilo tecnico, ma soprattutto l' aspetto educativo che rappresenta un valore aggiunto. Per conquistare questo trofeo i giocatori devono essere abituati e devono aver imparato a giocare rispettando le regole e capire che chi gioca lealmente è sempre vincitore, perché per vincere non serve solo essere più forti, ma anche i più corretti. Il calcio non è solo vincere o perdere le partite, ma anche segno di maturità e rispetto per le regole e per gli altri. Inoltre, il fatto di aver vinto questa coppa, permette al Rovigo di fare un importante balzo nella graduatoria che la Figc stilerà a giugno al fine del completamento degli organici dei prossimi campionati in Promozione. Infatti, la vincente della coppa disciplina ottiene 20 punti ai quali, nel caso del Rovigo, si aggiungono 12 punti per essere arrivati al secondo posto e, qualora dovesse perdere il primo turno dei play off, altri 30 punti. Va da sé, che la vincente dei play off, sarebbe praticamente promossa in Promozione. Cristiano Aggio © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 15
[ § 2 0 6 1 0 7 6 9 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 41 Il Gazzettino (ed. Padova) Dicono di noi Vigodarzere Rubati borsello e telefonino all' assessore Omar Giacometti (l.lev.) Rubano il borsello all' assessore Giacometti. Sparito nel nulla il borsello di Omar Giacometti, assessore alle manutenzioni, lavori pubblici e patrimonio del Comune di Vigodarzere. È lo stesso assessore a comunicarlo via social avvisando i cittadini, e chiunque abbia bisogno di contattarlo, di fatto tramite la sua pagina Facebook. Dentro al borsello, infatti, c' era anche il suo telefono cellulare. «Me l' hanno rubato giovedì pomeriggio in via Silvestri a Cadoneghe dove avevo parcheggiato il furgoncino - racconta l' assessore - ; il borsellino era sul sedile e sono bastati appena dieci minuti che ci siamo spostati di qualche metro e in un batter d' occhio qualcuno, che evidentemente era in zona, ha aperto la portiera e ha afferrato il borsello. Con dispiacere all' interno, oltre a soldi, c' erano i miei documenti, le chiavi, e altri effetti personali. E c' era ovviamente anche il mio telefono con tutti i numeri dei miei contatti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 16
[ § 2 0 6 1 0 7 7 0 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 44 Il Gazzettino Dicono di noi Strappava collane in discoteca: il pm chiede 4 anni CAMPONOGARA Quattro anni di reclusione. É la pena richiesta dal pubblico ministero Marco Brusegan per il trasfertista genovese che ha seminato il terrore alla discoteca Show Room la notte del 13 gennaio scorso. Alberto Mohamed Hibraim Gamal, 25 anni, italiano di seconda generazione, residente nel capoluogo ligure, era stato arrestato dai carabinieri per rapina impropria e furto dopo aver strappato tre collanine d' oro ad altrettanti giovani intenti a ballare. Il giovane, di origini egiziane, attualmente detenuto a Padova, con precedenti specifici, ha scelto di essere giudicato per abbreviato. Il gup Domenica Gambardella si pronuncerà il prossimo 24 maggio. Era stata una notte di paura allo Showroom. Due malviventi, quasi certamente supportati da un terzo complice, erano entrati nella sala da ballo con l' obiettivo di derubare i clienti. Nel mirino le collane d' oro indossate dai giovani. I primi furti, ai danni di un ventenne di Camponogara e di un trentenne di Venezia, erano andati a segno senza che nessuno si accorgesse di nulla. I due monili avevano un valore complessivo di poco inferiore al migliaio di euro. L' ARRESTO I guai erano iniziati quando Alberto Mohamed Hibraim Gamal aveva tentato di sfilare la collana ad una moldava di 27 anni, residente a Padova. La ragazza si era accorta della presenza alle sue spalle e si era girata. Il bandito, coperto dai complici, con una mossa decisa le aveva strappato la collana in oro rosso dele valore di mille euro. Poi, di fronte alla sua reazione, le aveva rifilato uno schiaffo e si era dato alla fuga. Ma il personale di vigilanza aveva visto la scena ed aveva bloccato il 25enne, mentre i due complici erano riusciti a dileguarsi. Sul posto erano arrivati i carabinieri della stazione di Cadoneghe. Il venticinquenne era stato identificato e perquisito. Nelle sue tasche erano state trovate la collana appena tolra alla moldava e gli altri due monili. Alberto Mohamed Hibraim Gamal era stato arrestato con le accuse di furto e rapina aggravata. Nel frattempo la vittima era stata accompagnata al Pronto soccorso con un trauma cutaneo (tre giorni di prognosi). L.Ing. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 17
[ § 2 0 6 1 0 7 7 1 § ] sabato 11 maggio 2019 Pagina 31 Il Mattino di Padova Dicono di noi cadoneghe Zingaretti e Calenda stasera in piazza Si parla di una nuova Europa stasera alle 19 in piazza Insurrezione a Cadoneghe: sarà presente il segretario nazionale del Partito democratico Nicola Zingaretti insieme ai candidati al parlamento europeo Carlo Calenda, Elisabetta Gualmini e Achille Variati e al sindaco uscente Michele Schiavo, che si candida alle comunali per ottenere un secondo mandato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 18
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