COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 27 febbraio 2019
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COMUNE DI RUSSI Mercoledì, 27 febbraio 2019 Prime Pagine 27/02/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 27/02/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cultura e Turismo 27/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 10 SPETTACOLO PRO -GATTI 3 26/02/2019 Ravenna Today Mario Perrotta impersona Antonio Ligabue nello spettacolo "Un bès" 4 Politica locale 27/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8 Russi: ridotte per il 2019 le tariffe Tari 5 27/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 Tari, tra rimborsi e burocrazia 6 sport 27/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 Cinquina del Russi al Gatteo 7 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 27/02/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Marco Mobili Giovanni Parente Fisco, cambia il calendario Dichiarazioni al 30 novembre 8 27/02/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 9 Silvia Pieraccini Dai debiti milionari al rilancio A Livorno Aamps torna in utile 10 27/02/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 11 Pagina a cura diMatteo Pozzoli Nel documento gli incarichi dalla Pa oltre i 10mila euro 12 27/02/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 16 Cheo Condina Ascopiave, dalle cessioni un assegno pronto all' uso 14 27/02/2019 Italia Oggi Pagina 40 MICHELE DAMIANI (DA GENOVA) Codice appalti prima delle Europee 16 27/02/2019 Italia Oggi Pagina 40 LUIGI OLIVERI Direttori generali all' angolo 17 27/02/2019 Italia Oggi Pagina 40 Un Wifi libero e diffuso in tutte le città italiane 19 27/02/2019 Italia Oggi Pagina 43 SIMONA D' ALESSIO Integrativo al 5% per la p.a. 20
27 febbraio 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
27 febbraio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
27 febbraio 2019 Pagina 10 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo SPETTACOLO PRO -GATTI Al teatro comunale di Russi va in scena la solidarietà. L' associazione Clama Ravenna in collaborazione con la scuola di Danza "Scarpette e tutù", danza moderna Euritmica e Furio Asd e associazione culturale Galla & Teo, presentano "Quarantaquattro gatti". Lo spettacolo, in programma sabato 9 marzo alle 21, unirà la danza e la recitazione in favore dei gatti senza famiglia. I proventi, infatti, saranno devoluti alla Onlus per prendersi cura dei gatti delle colonie di Russi e Ravenna. L' ingresso è a offerta libera con una offerta minima di 10 euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
26 febbraio 2019 Ravenna Today Cultura e Turismo Mario Perrotta impersona Antonio Ligabue nello spettacolo "Un bès" Primo atto del Progetto Ligabue, Un bès. Antonio Ligabue è uno spettacolo-monologo che vede Mario Perrotta di fronte all' uomo Ligabue. Il Toni, lo scemo del paese, cosciente di essere nel contempo un artista e quindi con l' anima lacerata, salirà sul palcoscenico del teatro comunale di Russi sabato 2 marzo (ore 20.45). Premio Ubu 2013 per il Miglior attore protagonista, Premio Hystrio-Twister 2014 quale Migliore spettacolo dell' anno a giudizio del pubblico, Premio Anct, Associazione nazionale critici di teatro, 2015 al Progetto Ligabue (Un bès, Pitùr, Bassa continua) e Premio Ubu 2015 Miglior progetto artistico e organizzativo al Progetto Ligabue, Un bès. Antonio Ligabue fa parte di un progetto che si sviluppa in tre stadi e ruota intorno alla figura di Antonio Ligabue e al suo rapporto con i luoghi che segnarono la sua esistenza e la sua creazione artistica: la Svizzera, dove nacque e visse fino ai diciotto anni; il territorio di Gualtieri (RE), sulle rive del Po, e le sponde reggiane e mantovane dello stesso fiume, dove produsse gran parte dei suoi quadri e delle sue sculture. "È uno spettacolo- monologo che mi vede solo in scena di fronte all' uomo Ligabue - spiega Mario Perrotta. - Stare al margine è condizione disumana ma è anche angolo privilegiato di osservazione. Essere pazzo ti posiziona fuori, ma se dipingi con quella forza, forse sono gli altri che sono dentro. E nonostante questa consapevolezza, soffrire come un cane la mancanza d' amore". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
27 febbraio 2019 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Politica locale Russi: ridotte per il 2019 le tariffe Tari Le bollette verranno abbassate RUSSI L ' assessore ai Tributi del Comune di Russi Lino Calisti si è detto molto soddisfatto per i risultati che l' amministrazione è riuscita ad ottenere sulle tariffe della Tari. «Per il secondo anno consecutivo - ha spiegato l' assessore - le bollette Tari verranno abbassate nel nostro comune perché si è fatto e si continuerà a fare anche quest' anno un forte contrasto all' evasione. Questo ha portato ad un ampliamento della base imponibile di circa 70.000 euro che permetterà un risparmio medio di circa il 4.7% sulla bolletta 2018, a dimostrazione che se tutti pagano, tutti paghiamo meno». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
27 febbraio 2019 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Politica locale Tari, tra rimborsi e burocrazia Mi riferisco alla lettera pubblicata sul Carlino il 4/1/19, nella quale dalla risposta di Hera, che afferma come 'il meccanismo di compensazione non sia attuabile tra soggetti diversi' .., si potrebbe intuire che al contrario il meccanismo di compensazione possa essere attuabile nei confronti dello stesso soggetto. Delusione, anche questo non è possibile. Nel luglio scorso ho effettuato (per conto di mia moglie) un versamento della Tari superiore al dovuto di 11 euro. Me ne sono accorto prima della scadenza e prontamente ho chiesto di compensare detta somma con quanto avrei dovuto pagare alla successiva ed ultima rata di novembre 2018. Sempre per errore avevo indicato nell' F24 il n. di riferimento della bolletta errato. Il 20 novembre, con l' F24 pagato a luglio, risultavo moroso. Mi sono recato allo sportello Hera con la mia copia dell' F24 e dopo alcuni giorni la situazione è stata regolarizzata, ma del rimborso nessuna traccia. Il 12/12/18 al numero verde mi dicono che entro 2-3 giorni spediranno l' assegno, poi, questa volta per lettera, dicono che il rimborso è stato predisposto, ma per 'velocizzare' il tutto occorre mandare fotocopia del versamento fatto il 30/11/18: copia velocemente inviata il 15/12/18. Il 2/1/19 mentre sul sito di Hera quest' ultimo pagamento risultava assolto, l' operatrice del numero verde 'non vedeva alcun pagamento'. La stessa si limitava a fare un sollecito. Il 26/2/19, finalmente è pervenuto l' assegno! Comunque ecco le risposte avute, che dimostrano il livello della burocrazia. Ufficio tributi del Comune di Russi: «Si rivolga ad Hera che gestisce il servizio». Hera: «Noi facciamo i conteggi per conto del Comune, non vediamo gli F24, vanno a detto ente». Michele Paglialonga. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
27 febbraio 2019 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport CALCIO A 5 C2 Cinquina del Russi al Gatteo GATTEO : Casadei, Berlati, Muha, Battaglia, Valente, Adani, Faedi, Perrozzi, Colinucci, Gobbi, Colinucci, Zavoli. All. : Benedettinii. RUSSI: Masetti, Gallamini, Di Cesare, Gardi, L. Casadio, Gurioli, Iervasi, Babini, Benedetti, Michelacci, Cedrini, S. Casadio. All.: Balducci. ARBITRO: Marchica di Bologna. RETI: 27'pt Iervasi, 3' st Di Cesare, 4'st, 6' st e 22' st Cedrini. AMMONITI: Casadio, Valente, Casadei, Berlati. GATTEO Con una partita perfetta il Russi rifila un ceffone a mano aperta al Gatteo. In trasferta la capolista torna a vincere dopo il ko interno con il Torconca. La partita si sblocca però solo a fine primo tempo quando Iervasi segna un tiro libero. È nella ripresa che gli ospiti si scatenano, dopo tre minuti Di Cesare raddoppia, poi è uno show personale di Cedrini. Dopo 60 secondi fa il 3-0 e dopo due minuti realizza la quarta rete del Russi. Al 22' chiude i giochi con il quinto gol. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
27 febbraio 2019 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Fisco, cambia il calendario Dichiarazioni al 30 novembre Semplificazioni. Riparte alla Camera il Ddl sul taglio degli adempimenti: primo acconto e saldo al 16 luglio Allo studio correzioni su mini Ires e patent box ROMA Un nuovo calendario fiscale: dichiarazioni dei redditi al 30 novembre; termine di versamento per il primo acconto e saldo al 16 luglio; trasmissione telematica della certificazione unica dal 7 al 16 marzo. Ma anche utilizzo del modello F24 per i versamenti di tutti i tributi, incluse le tasse universitarie. Alleggerimento dei dati delle nuove pagelle fiscali: gli Isa (indicatori sintetici di affidabilità), che da quest' anno prendono il posto degli studi di settore, non saranno cancellati ma sarà fortemente ridotta la mole dei dati richiesti alle partite Iva che sono obbligate alla compilazione. Solo annunciato ma non ancora formalizzato dal Governo un intervento per snellire la mini Ires. Riparte da qui il cantiere delle semplificazioni fiscali, riaperto ieri in commissione Finanze alla Camera con una riunione fiume tra i firmatari della proposta di legge (Carla Ruocco del M5S e Alberto Gusmeroli della Lega) e i rappresentanti del Mef e di tutta l' amministrazione finanziaria. Una riunione in cui sono stati passati in rassegna i circa 70 correttivi alla proposta di legge e i 35 articoli che la compongono. L' esame del provvedimento riprenderà nei prossimi giorni non appena i tecnici riformuleranno correzioni, coperture e aggiustamenti emersi ieri. La volontà della maggioranza è di licenziare il provvedimento in commissione quanto prima e portarlo all' esame dell' Aula della Camera entro fine marzo per il primo via libera. Il nuovo calendario Tra i via libera incassati ieri dalla maggioranza spicca una nuova articolazione delle scadenze di dichiarzioni e adempimenti. Nell' articolo 3 della proposta di legge, secondo cui in caso di controlli formali il Fisco non può richiedere al contribuente dati in suo possesso, c' è anche lo slittamento del termine di invio telematico delle dichiarzioni Irpef, Ires e Irap dal 31 ottobre al 30 novembre. In attesa di un' ultima verifica, invece, da parte del Mef, il correttivo che prevede lo spostamento al 16 luglio del versamento del primo acconto e del saldo. Molto vicina a concretizzarsi anche la proroga per la trasmissione alle Entrate della Certificazione unica («Cu») , che potrebbe così passare in futuro dal 7 al 16 marzo. F24 per tutti i tributi Nel panorama delle modifiche, che hanno già ottenuto l' assenso dell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 8
27 febbraio 2019 Pagina 2 Il Sole 24 Ore
27 febbraio 2019 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali dopo il concordato Dai debiti milionari al rilancio A Livorno Aamps torna in utile Il comune a guida M5S ha risanato la municipalizzata Differenziata su dal 37 al 63% È stata la prima azienda pubblica in Italia a ricorrere al concordato preventivo, omologato dal Tribunale nel marzo 2017 quando il bilancio era gravato da 40 milioni di debiti (su 45 milioni di ricavi, i dipendenti erano 300). Ora per l' Aamps di Livorno, municipalizzata dei rifiuti al 100% del Comune, la salvezza è a portata di mano. I manager che guidano l' azienda dal gennaio 2016, Federico Castelnuovo e Paola Petrone, nominati dal sindaco Filippo Nogarin (M5s), scadranno tra pochi mesi, lasciando in eredità un bilancio 2018 con 1,5 milioni di utile e, soprattutto, col pagamento dei debiti effettuato in anticipo rispetto alle scadenze previste dal piano concordatario: «Al 31 dicembre scorso - spiega il direttore generale Paola Petrone - abbiamo pagato tutti i creditori chirografari, restituendo mediamente l' 80% del dovuto, dopo aver saldato 11 milioni di crediti privilegiati. A oggi il 66% del debito è estinto. Ora mancano i 10,5 milioni delle banche, la cui ultima tranche è prevista nel dicembre 2021, poi l' azienda uscirà dal concordato». Secondo Petrone, manager milanese («il fatto di essere estranea a Livorno ha agevolato»), Aamps è un caso di scuola: «È la prova che anche un' azienda pubblica può essere risanata e può avere una gestione efficiente. Non è facile ma è possibile, se si rispettano i criteri dell' efficienza e dell' economicità. Quando siamo arrivati Aamps, dal punto di vista gestionale, era alla deriva. Abbiamo rivisto i contratti di acquisto, abbiamo esternalizzato alcuni servizi, abbiamo introdotto la cultura del cliente che mancava del tutto. La raccolta differenziata è aumentata dal 37 al 63%. E le tariffe dei rifiuti applicate dal Comune sono diminuite grazie alla ridefinizione del valore del contratto di servizio stretto con noi, sceso da 35,7 milioni all' anno nel triennio 2015-2017 a 33 milioni nel 2018-2019: sarà 30 milioni nel 2020 e 28 nel 2021». Ora stanno per ripartire gli investimenti: il piano prevede 1 milione di spesa per fare un impianto di selezione della carta (nel 2019) e un biodigestore dell' organico da realizzare in collaborazione con l' azienda dell' acqua Asa (nel 2020). La "fortuna" di Aamps è stata quella di essere proprietaria di un inceneritore che serve la Costa toscana, in grado di bruciare 80mila tonnellate all' anno: con l' aumento della differenziata a Livorno, nell' inceneritore si è liberato spazio (circa 40mila tonnellate) che Aamps Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 10
27 febbraio 2019 Pagina 9 Il Sole 24 Ore
27 febbraio 2019 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Nel documento gli incarichi dalla Pa oltre i 10mila euro Per il Cndcec questa novità può consentire di portare da 120 a 180 i giorni per approvare il bilancio d' esercizio La nota integrativa è il prospetto di informazione qualitativa del bilancio e costituisce parte integrante dello stesso. L' Oic 12 fornisce la "bussola" per la predisposizione della nota integrativa, richiamando la finalità e le regole di carattere generale per la sua preparazione. La nota integrativa ha lo scopo principale di: spiegare i dati quantitativi contenuti nello stato patrimoniale e nel conto economico (funzione esplicativa); integrare le indicazioni degli schemi di bilancio c o n informazioni descrittive (funzione integrativa). La nota integrativa è predisposta nel rispetto del principio della rilevanza. Per tale motivo, da un lato, riporta le informazioni significative p e r m e t t e r e i l e t t o r i d e l bilancio n e l l e condizioni di poter esprimere un giudizio sulle condizioni di salute dell' azienda, dall' altro riporta la descrizione dei criteri adottati dalla società in alternativa a quelli previsti dal codice e d a i p r i n c i p i c o n t a b i l i n a z i o n a l i «quando la loro osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta» (articolo 2423, comma 4, del Codice civile). Il punto principale di riferimento (ma non unico) per l' esame del contenuto della nota integrativa è l' articolo 2427, comma 1. Questo conta 33 numeri a cui si aggiungono le informazioni dell' articolo 2427-bis (il quale richiede indicazioni in merito agli strumenti finanziari derivati e a talune immobilizzazioni finanziarie) e le altre informazioni richieste dal Codice civile e dalla legislazione speciale. Le società devono indicare - in considerazione anche del fatto che il Dlgs 139/2015 ha eliminato i conti d' ordine - sia l' importo complessivo degli impegni, delle garanzie (con indicazione delle garanzie reali prestate) e delle passività potenziali non risultanti dal bilancio, inclusive, in virtù delle indicazioni dell' Oic 31, anche delle obbligazioni possibili non iscritte nei prospetti quantitativi (articolo 2427, comma 1, n. 9, del Codice civile), sia la natura e l' obiettivo economico di accordi fuori bilancio con rischi e benefici significativi (articolo 2427, comma 1, n.22-ter). Altro tema di rilievo attiene alle informazioni concernenti le operazioni con le parti correlate (secondo la definizione di tale accezione fornita dallo Ias 24), qualora le operazioni in esame non siano state Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 12
27 febbraio 2019 Pagina 11 Il Sole 24 Ore
27 febbraio 2019 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali UTILITY/1 Ascopiave, dalle cessioni un assegno pronto all' uso Cecconato: vendita dei clienti solo in cambio di risorse immediate per lo sviluppo Vendita entro l' anno: l' intera divisione è valutata intorno a 400 milioni «Valuteremo attentamente i soggetti che riterremo più consoni per lo sviluppo del piano industriale ma anche per mantenere la nostra identità». È partendo da questo punto fermo che il presidente Nicola Cecconato intende portare avanti il riassetto di Ascopiave, che vedrà offerte non vincolanti e manifestazioni d' interesse entro metà aprile. «L' obiettivo, che ritengo raggiungibile, è chiudere l' operazione entro fine 2019: - aggiunge Cecconato a Radiocor - esamineremo dal punto di vista industriale tutte le proposte nell' interesse della società. L' operazione ha già riscosso un fortissimo interesse dal mercato». La riorganizzazione della multiutility veneta, assistita da Rothschild e BonelliErede, prevede una conditio sine qua non: il fatto che Ascopiave possa reinvestire i proventi derivanti dalla cessione della divisione commercializzazione gas ed elettricità (circa 700mila clienti con un Ebitda 2017 di 41 milioni, che in base alle ultime transazioni è valorizzato 400 milioni) nel rafforzamento della distribuzione gas, l' altra principale "gamba" del business di gruppo che conta margini di 48 milioni e quasi 500mila punti di riconsegna (contatori) per una Rab di 430 milioni. «La distribuzione gas è un settore più sicuro e più consono a una compagine societaria quale è quella di Ascopiave (partecipata indirettamente da Comuni veneti con oltre il 60%, ndr)», spiega Cecconato. In particolare, è previsto che Ascopiave possa cedere in tutto o in parte la divisione della commercializzazione di elettricità e gas su cui saranno mantenute una serie di garanzie a medio termine tra cui il livello occupazionale, la sede, due consiglieri (tra cui il presidente) su cinque della newco che nascerà per accogliere il nuovo investitore e il diritto di veto sulle decisioni strategiche. Inoltre, la multiutility avrà diritto di prelazione sulla quota venduta (o di co-vendita) dopo il lock-up di cinque anni . Per crescere nelle reti gas Ascopiave avrà invece tre strade. «Acquisire impianti o concessioni, scambiare asset oppure stringere una partnership strategica con un soggetto industriale - spiega Cecconato - o ancora implementare un mix di queste tre possibilità». Del resto, le manifestazioni d' interesse non mancano: da Edison, che metterebbe sul piatto alcune reti (più conguaglio) in cambio dei clienti ad A2A, per arrivare a big dell' energy. Senza trascurare un' aggregazione con Agsm Verona e Aim Vicenza: il fit con Ascopiave funzionerebbe, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
27 febbraio 2019 Pagina 16 Il Sole 24 Ore
27 febbraio 2019 Pagina 40 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali il viceministro rixi all' evento genovese dei consulenti Codice appalti prima delle Europee Modificare il codice degli appalti prima delle elezioni europee. Ma senza pregiudicare il lavoro delle imprese e garantendo la continuità delle opere. L' obiettivo è il sostegno alla liquidità delle aziende edili; per questo, è ipotizzabile la costituzione di un fondo dedicato al comparto delle costruzioni. E' l' annuncio fatto dal viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi, intervenuto durante «verso il Festival del lavoro», l' evento organizzato dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro andato in scena ieri a Genova. «Vogliamo intervenire prima delle europee, almeno con alcune modifiche che ci permettano di sbloccare una serie di fondi. Vogliamo farlo con dei cambiamenti puntuali, che non obblighino l' impresa a ristudiarsi un nuovo codice degli appalti. Questo per evitare la chiusura di progetti già avviati». Un altro aspetto trattato dal viceministro è il sostegno alla liquidità delle piccole e medie imprese che intraprendono gare pubbliche: «è fondamentale riuscire ad erogare liquidità alle imprese, in particolare quelle edili. Le possibilità sono molte: si potrebbe arrivare alla definizione di un fondo destinato proprio a questo obiettivo. Ma, in generale, bisogna eliminare concetti come quello del massimo ribasso, che nella sostanza è ancora presente. Le direttrici fondamentali sono certezza dei tempi, progettazione di qualità e rispetto dei margini aziendali; realizzare opere pubbliche non deve essere un' esclusiva dei grandi gruppi». L' annuncio è stato accolto con favore da Armando Zambrano, coordinatore della Rete delle professioni tecniche che, però, alza l' attenzione sulla centrale unica di progettazione: «accogliamo con favore la possibile modifica del codice, basta che non venga snaturato il principio fondante del progetto, ovvero la centralità della progettazione, che vuol dire fare progetti di qualità che rispettino tempi e costi prestabiliti, redatti da professionisti. La centrale unica di progettazione», conclude Zambrano» sotto questo aspetto, non è la soluzione migliore perché non avrà le condizioni e le capacità per coordinare progetti in tutta Italia e potrebbe creare delle disparità a livello territoriale». MICHELE DAMIANI (DA GENOVA) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
27 febbraio 2019 Pagina 40 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La sentenza della Corte costituzionale sullo spoils system dei segretari comunali Direttori generali all' angolo Si chiudono le porte ai comuni sotto 100 mila abitanti Direttori generali vietati nei comuni c o n popolazione inferiore ai 100 mila abitanti. La sentenza della Corte costituzionale 23/2019 non ha l' effetto di modificare l' assetto della normativa vigente e riportare in vita la possibilità per i comuni di piccole dimensioni di avvalersi del direttore generale ed eventualmente affidare l' incarico al segretario comunale (si veda ItaliaOggi del 22 febbraio scorso). Alcuni primi commentatori stanno fornendo della sentenza una lettura secondo la quale essa, invece, sembrerebbe sconfessare l' orientamento consolidato della Corte dei conti, secondo il quale in quella fascia di comuni la direzione generale non possa essere attribuita al segretario comunale. Il passaggio della sentenza della Consulta considerato come supporto alla tesi della possibilità di riattivare la direzione generale nei comuni con meno di centomila abitanti è il seguente: «Nei Comuni con popolazione inferiore ai 100 mila abitanti (art. 97, comma 4, lettera e, del dlgs n. 267 del 2000, che rinvia all' art. 108, comma 4, del medesimo dlgs), il segretario p u ò e s s e r e n o m i n a t o ( a n c h e ) direttore generale. In tal caso, è chiamato a svolgere funzioni di attuazione degli indirizzi e degli obbiettivi stabiliti dagli organi di governo dell' ente, dovendone predisporre il piano dettagliato, e a lui rispondono, nell' esercizio delle loro attività, i dirigenti dell' ente». Tuttavia, quanto afferma in questo stralcio della sentenza la Consulta non può in alcun modo fondare la teoria della riviviscenza del direttore generale nei comuni con meno di centomila abitanti, per due ragioni. La prima, fondamentale, è che si tratta di un passaggio della motivazione. Ovviamente, come per tutte le sentenze, la motivazione delle decisioni della Consulta è elemento essenziale per l' esposizione delle valutazioni compiute, che portano poi al dispositivo. Ma, le pronunce della Corte costituzionale producono evidentemente il loro effetto, cioè il rigetto della questione di legittimità o il suo accoglimento (con declaratoria di illegittimità costituzionale), esclusivamente sulle norme che il giudice rimettente ha considerato sospette di illegittimità costituzionale. Nel caso di specie, la Consulta, sulla base delle argomentazioni svolte, ha rigettato la questione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 17
27 febbraio 2019 Pagina 40 Italia Oggi
27 febbraio 2019 Pagina 40 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Per il progetto il Mise stanzia altri 45 milioni di euro Un Wifi libero e diffuso in tutte le città italiane Al via il progetto «Piazza Wifi Italia» del Ministero dello sviluppo economico, che ha come obiettivo quello di permettere a tutti i cittadini di connettersi, gratuitamente e in modo semplice tramite l' applicazione dedicata, a una rete wifi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale. I comuni possono già fare richiesta di punti wifi direttamente online, registrandosi sulla nuova piattaforma web accessibile dal sito wifi.italia.it. Rispetto all' iniziale disponibilità di 8 milioni di euro, ha reso noto ieri il dicastero guidato da Luigi Di Maio, un nuovo stanziamento di 45 milioni punta a portare nuove aree wifi gratuite in tutti i comuni italiani, con priorità per i comuni con popolazione inferiore a 2 mila abitanti. I lavori di sviluppo della rete su tutto il territorio nazionale sono stati già affidati. Con la sottoscrizione del decreto da parte del ministro Di Maio, il 23 gennaio 2019, è stato dato l' incarico a Infratel Italia, società in-house del Mise. Torricella Sicura, in provincia di Teramo, è il primo comune in Italia (e il primo delle zone colpite dal sisma del 2016) con un punto wifi attivo nell' ambito di questa iniziativa. I primi interventi stanno coinvolgendo, con un progetto dedicato, tutti i 138 comuni colpiti dal sisma del 2016 in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nei quali sono state già avviate le attività di progettazione d' intesa con le amministrazioni locali. Anche Anci, l' associazione nazionale dei comuni italiani, aderisce a «Piazza Wifi Italia», promuovendo tra i suoi associati il progetto e le modalità di partecipazione, «che si inserisce nel solco delle azioni di sviluppo locale mirate ad invertire la tendenza allo spopolamento dei piccoli comuni e costituisce un altro tassello per la riduzione del digital divide nei piccoli centri, a favore di cittadini, imprese e turisti», spiega la nota ministeriale. Maggiori informazioni sono disponibili sui siti internet www.anci.it e www.infratelitalia.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 19
27 febbraio 2019 Pagina 43 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali periti Integrativo al 5% per la p.a. Aliquota integrativa al 5% per i periti industriali c h e s v o l g o n o i n c a r i c h i p e r l a pubblica amministrazione: a stabilirlo è stato il via libera dei ministeri vigilanti (lavoro ed economia, ndr) alla delibera che era stata approvata nel 2018 dai vertici dell' Eppi (l' Ente di previdenza della categoria professionale dell' area tecnica), che ha consentito che la percentuale potesse elevarsi dall' attuale 2%. L' iniziativa della Cassa presieduta da Valerio Bignami trae spunto da quanto sancito dal Consiglio di stato che, con la sentenza 4062/2018, aveva respinto il ricorso presentato dai due dicasteri di via Veneto e di via XX Settembre contro la sentenza del Tar del Lazio 00966/2016, che vedeva come protagonista un altro Ente, l ' Epap, a sono iscritti chimici, fisici, geologi, dottori agronomi e forestali e attuari (si veda anche ItaliaOggi del 7 luglio 2018); tale pronunciamento, ricorda l' Eppi, «stabilì definitivamente che non vi può essere discriminazione, ai fini previdenziali, tra il professionista che lavori per la Pa, e quello che lavori per una committenza privata». Il semaforo verde, si precisa, era ancor più atteso dall' Ente «a fronte del fatto che la documentazione sottoposta agli uffici ben dimostrava che dal punto di vista economico e finanziario il provvedimento non avrebbe influito sulla sostenibilità della gestione complessiva del patrimonio della Cassa». «Siamo molto soddisfatti che la macchina ministeriale si sia mossa anche nei nostri confronti per risanare un' ingiusta discriminazione tra colleghi professionisti che lavorano prevalentemente con clienti privati e quelli che lavorano con la p.a. Una sperequazione», è la valutazione di Bignami, che «stava producendo effetti negativi sulla contribuzione previdenziale dei nostri iscritti. Oggi, possiamo finalmente restituire un quadro chiaro e definitivo a coloro che quotidianamente lavorano e interloquiscono con la pubblica amministrazione, garantendo competenza, continuità dei servizi e delle progettuali commissionate», chiude il numero uno dell' Ente dei periti industriali. SIMONA D' ALESSIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 20
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