Il diritto di sognare - Acri

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Il diritto di sognare - Acri
All’interno gli interventi di:

                                                                                                                                                                                Concita De Gregorio

                                                                                                                                                                                        Mariella Enoc

                                                                                                                                                                                      Nicola La Gioia

                                                                                                                                                                                     Mario Melazzini

                                                                                                                                                                                       Silvio Orlando

                                                                                                                      Periodico delle Fondazioni
                                                                                                                      di origine bancaria

                                                                                                                      Nov - Dic 2019

               Tariffa regime libero 20/D - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Roma
Nov-Dic 2019

                                                                                                                                       Il diritto di sognare
Fondazioni

                                                                                                                                                   Giovani tra desideri
                                                                                                                                                      e opportunità
Il diritto di sognare - Acri
iamo stanchi
  S        di diventare giovani seri,
           o contenti per forza,
o criminali, o nevrotici:
vogliamo ridere, essere innocenti,
aspettare qualcosa dalla vita,
chiedere, ignorare.
Non vogliamo essere subito già così sicuri.
Non vogliamo essere subito
già così senza sogni.

                                    Pier Paolo Pasolini
                        Lettere Luterane, Garzanti 1976

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Il diritto di sognare - Acri
Sommario                           Fondazioni                               Nov - Dic 2019

      Sommario
           4        Giorgio Righetti
                    La categoria giovani esiste solo a Sanremo

                    Antonio Danieli
                    Nuovi ecosistemi per favorire il talento
       Editoriali

                          Il vero trofeo sono i miei ragazzi
                          Intervista a Gianni Maddaloni

                                                                              6
                          Fondo contrasto povertà educativa
                          Giovani, insegnateci a sognare
                          Intervista a Giuseppe Morandini
                          Se non avessi fatto l’attore sarei stato un
                          buon professore
                          Intervista a Silvia Orlando                       Il diritto
                          Minori stranieri al bivio                        di sognare
                          Intervista a Emanuela Bonini
                          I trentenni di oggi vogliono cambiare il
                          mondo, insieme
                          Intervista a Concita De Gregorio
                          Mettiamo a sistema creatività, talento e
                          conoscenze
                          Intervista a Davide Dattoli

     24                                                        Nicola Lagioia:
                                                               Sud custode dell'identità
                                                               del Paese
                                                               Intervista al direttore
       Incontri                                                del Salone del Libro di
                                                               Torino

                                        2
Il diritto di sognare - Acri
Sommario

Per una ricerca che guarda alla persona
di Mario Melazzini
Fondazione ANT, ricerca e cure
personalizzate
                                            28
                                                La cura
Ospedale Bambino Gesù, dove un abbraccio
è parte della cura
Intervista a Mariella Enoc

                        36
                           Culture

Gli eventi culturali promossi
                                                                             40
dalle Fondazioni in tutta Italia                                               Territori

                                                Dal dialogo costante
                                                con le comunità
                                                nascono progetti
                                                e sperimentazioni

                             44
Esperienze
di innovazione sociale:
                                   Storie

                                                                             48
la voce dei protagonisti                                                       R'accolte

                                                L'alazana di Cagnaccio di San Pietro

                                            3
Il diritto di sognare - Acri
Editoriali                                     Fondazioni                                 Nov - Dic 2019

La categoria
giovani esiste solo
a Sanremo
M          a, oltre che a Sanremo,
           esiste veramente la
           “categoria giovani”?
                                     Dovremmo concentrare
                                     i nostri sforzi sulla
   La domanda, provocatoria          creazione di un
ma non oziosa, nasce dalla con-      ecosistema favorevole
statazione che solitamente ci si     alla libera circolazione
rivolge ai giovani come fossero      dell’immaginazione, che
un blocco sociale, un monolite,      consenta l’emersione
come se avessero tutti gli stessi    del potenziale che è                di Giorgio Righetti
problemi e gli stessi desideri.      in ciascun giovane
                                                                         Direttore Generale Acri
Come se fossero un unico seg-
mento di “mercato” a cui rivol-
gersi a seconda delle esigenze       servisse l’iperspecializzazione     dall’insopportabile peso dell’e-
(sempre degli adulti) quando si      (si veda la proliferazione dei      sperienza e dei fallimenti che
tratta di imbonirli, di accapar-     master, in un mondo che, vista      la vita spesso riserva.
rarsene la compiacenza, oppu-        la velocità del cambiamento,           I giovani, invece, sono più
re di stigmatizzarne i compor-       richiederebbe di concentrare        liberi, hanno meno inibizioni,
tamenti.                             ogni sforzo, più che sulle com-     hanno di fronte a loro tante po-
   In realtà, esistono tanti gio-    petenze specialistiche, sull’in-    tenziali strade da percorrere e
vani, che hanno interessi,           segnamento di come si impara        non hanno perso la capacità di
aspirazioni, desideri, capaci-       ad imparare), che servissero        sognare.
tà, volontà e impegno diversi.       sussidi economici o bonus, che         Allora, forse, più che pro-
Ne esistono tanti, così come         servisse la “profilazione” (sic!)   porre soluzioni per i giovani,
esistono tanti adulti e tanti an-    per facilitarne l’immissione sul    dovremmo prima di tutto con-
ziani. Quindi, noi adulti, do-       mercato del lavoro, che servis-     centrare i nostri sforzi sulla
vremmo tenerlo bene a mente          sero corsi di specializzazione      creazione di un ambiente, di un
quando ci rivolgiamo ai giova-       sull’ultima materia di moda (il     ecosistema favorevole alla libe-
ni proponendo soluzioni omni-        digital marketing oggi, la pro-     ra circolazione dell’immagina-
comprensive che, il più delle        grammazione in Cobol “ai miei       zione, che la stimoli e la colti-
volte, sono viziate dal nostro       tempi”). E si potrebbe prose-       vi e che consenta l’emersione
modo di interpretare i loro bi-      guire a lungo.                      del potenziale che è in ciascun
sogni e desideri, dai vincoli che       Se c’è una cosa che accomu-      giovane. E poi, sulla messa a
l’esperienza inevitabilmente         na i giovani, ferme restando le     disposizione di una molteplici-
ci impone, dalla prevalenza          loro diversità, è probabilmente     tà di strumenti che li aiutino a
dell’offerta (ciò che sappiamo       la capacità di immaginazione,       trasformare la loro immagina-
fare) rispetto alla domanda (ciò     una risorsa straordinaria che       zione e il loro potenziale in un
di cui c’è bisogno).                 posseggono in quantità e qua-       sentiero percorribile.
   Con questo approccio ab-          lità senza dubbio superiori a          Più che soluzioni, dovrem-
biamo immaginato che servis-         quella degli adulti, compres-       mo semplicemente limitarci a
se l’Università sotto casa, che      si come sono, questi ultimi,        offrire loro opportunità

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Il diritto di sognare - Acri
Editoriali

                                        Nuovi ecosistemi
                                        per favorire
                                        il talento
                                        di Antonio Danieli
                                        Direttore Generale e Consigliere di amministrazione
                                        Fondazione Golinelli

 V          alorizzare il talento è
            la leva primaria su cui
            agire affinché il Paese
                                        un approccio olistico alla cultura,
                                        valorizzando la bellezza, recupe-
                                        rando un senso etico ed un prin-
                                                                                università, imprese, istituzioni
                                                                                finanziarie ed amministrazioni.
                                                                                   Se ormai sono assodate l’im-
possa svilupparsi. Occorre dare         cipio di responsabilità nell’agire.     portanza dell’orientamento, per
opportunità ai giovani, favoren-        Per fare ciò occorrono insegnanti       evitare l’abbandono scolastico, e
do la meritocrazia e garantendo         e mentori preparati e motivati e        l’attenzione nella scelta tra le uni-
in maniera equanime la libertà          nuovi luoghi in grado di stimola-       versità e l’entrata nel mondo del
a tutti di esprimersi e di giocar-      re l’innovazione.                       lavoro, per contrastare il fenome-
si una propria opportunità nella           Sempre più dunque nasce-             no dei neet, ora diventa indispen-
vita. Questo obiettivo implica la       ranno “opifici”, “factory”, “offi-      sabile la creazione di un sistema
necessità di investire nella Scuo-      cine”, “granai”, tutti ecosistemi       nazionale efficace di supporto
la, nell’Università, nella Ricerca      aperti - ma al contempo radicati        per l’avvio di nuove realtà im-
ed in meccanismi di formazione          nei territori - che adottano reti       prenditoriali.
continua per ragazzi, per inse-         di relazioni complesse e modelli           Il recente ammonimento del
gnanti ed educatori. Non a caso,        di funzionamento integrati con          Presidente Mattarella in tal sen-
il 25% delle oltre 6.300 fondazio-      tutte le fasi di educazione, for-       so, con specifico riguardo alla di-
ni italiane investe in totale oltre 1   mazione, ricerca, trasferimento         stanza tra la creatività dei nostri
miliardo di euro all’anno in que-       tecnologico, incubazione, acce-         giovani e la capacità del sistema
sti ambiti.                             lerazione, investimenti finanziari      di valorizzarla e trasformarla in
    Oggi occorre determinare i          e open innovation. Questi luoghi        impresa, è stato molto applaudi-
contenuti formativi necessari ai        fungono da acceleratori della           to, ma è fondamentale che tutti
giovani del futuro: siamo sulla fa-     società: la competizione inter-         gli attori si sentano chiamati in
glia di una discontinuità epocale       nazionale rende necessari centri        causa e si adoperino per questo
e l’accelerazione scientifico-tec-      aggreganti e di contaminazione,         obiettivo comune; ancora non è
nologica esponenziale rischia di        intrisi nel genius loci e distribuiti   stata definita una strategia condi-
indurre smarrimento nei giovani,        nei territori, in cui si riescono ad    visa ed efficace.
togliendo fiducia nel futuro.           annullare le distanze tra scuole,          L’azione di catalizzatore delle
    La formazione deve trasferire                                               fondazioni sui territori può essere
ai ragazzi/e queste attitudini e                                                di esempio per favorire la creazio-
capacità: immaginazione, curio-         Occorre dare opportunità                ne spontanea di una rete di hub
sità, passione, creatività, corag-      ai giovani, favorendo la                per l’innovazione - caratterizza-
gio, multidisciplinarità, capacità      meritocrazia e garantendo               ti dal genius loci e al contempo
di unire il sapere al sapere fare,      la libertà a tutti di esprimersi        competitivi a livello internaziona-
di gestire l’imprevedibilità, di        e di giocarsi una propria               le – costituendo de facto l’architet-
governare sistemi complessi, di         opportunità nella vita                  tura su cui costruire un piano stra-
imparare dagli sbagli, di adottare                                              tegico per lo sviluppo del Paese

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Il diritto di sognare - Acri
I volti della sostenibilità   Fondazioni   Nov - Dic 2019

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Il diritto di sognare

Il diritto di sognare
Desideri, visioni e obiettivi dei giovani italiani

                n Italia esiste da                                          al fianco di chi in Italia lavora

    I           anni una discus-
                sione sui cittadi-
                ni più giovani.
                                      A chi dovremmo chiedere di
                                      sognare e immaginare il futuro
                                                                            quotidianamente sul tema e atti-
                                                                            vando istituzioni e società civile.
                                                                            Ad esempio, attraverso il Fondo
                                      se non a chi nel mondo del
Si parla dei cervelli in fuga e dei   futuro è destinato a vivere?          per il contrasto alla povertà educa-
bamboccioni, delle generazio-                                               tiva, da queste ideato e finanziato,
ni private di futuro, dei ragazzi                                           che opera sull’educazione, com-
“choosy” e dei Neet.                  impresa, serve migliorare il tra-     battendo l’abbandono scolastico e
Per affrontare un discorso con        sferimento tecnologico, servono       proponendo metodi educativi al-
così tante sfaccettature serve        i mezzi per creare e mantenere        ternativi per recuperare chi fa più
partire da alcuni presupposti;        vivi luoghi di aggregazione nelle     fatica con i metodi tradizionali.
definire i giovani solo dalla data    aree più periferiche. Serve acco-     Promuovono progetti di social
di nascita, infatti, rischia di es-   gliere i minori non accompa-          housing, che offrono servizi abi-
sere riduttivo e di non tenere in     gnati e permettergli di portare in    tativi a prezzi calmierati per chi
considerazione le loro diversità.     Italia le loro esperienze e le loro   fatica a permettersi l’acquisto di
“I giovani vogliono stare in terre    idee. Serve avere fiducia nel pro-    un immobile, ma non può avere
popolate, dove possano giocare        prio Paese e nelle possibilità che    accesso a case popolari. Porta-
al massimo livello i loro deside-     esso offre.                           no avanti il progetto Funder35,
ri” ha scritto Giovanni Teneggi,      L’Italia, oggi, non riesce ancora     che offre risorse, competenze
parlando dello spopolamento           a soddisfare appieno queste ne-       e affiancamento ai giovani che
delle aree interne italiane. Po-      cessità. Se guardiamo infatti alla    vogliono fare impresa, e Young
trebbe essere questa, allora, una     ricchezza media individuale, a        Investigator Training Program,
chiave di lettura: chi ha davanti     seconda del periodo storico in        che favorisce la mobilità dei ri-
a sé buona parte della sua vita       cui si è nati, troviamo che la ge-    cercatori.
deve poter sognare un cambia-         nerazione dei post-1986 risulta       Finanziano Never Alone, un’ini-
mento, sviluppare le sue idee,        la più povera in assoluto.            ziativa che porta avanti progetti
immaginare un ruolo nel mondo         La percentuale di giovani tra i       per favorire l’autonomia e l’in-
per sé stesso e per la sua gene-      20 e i 34 anni che non studia e       clusione dei giovani migranti
razione. D’altro canto, a chi do-     non lavora rimane la più alta in      non accompagnati, garantendo
vremmo chiedere di sognare e          UE (28,9%), superiore di più di       il pieno rispetto dei diritti dei
immaginare il futuro se non a         10 punti percentuali alla media       minori, per costruire una nuova
chi nel mondo del futuro è desti-     europea. Il 66,4% dei giovani         cultura dell’accoglienza.
nato a vivere?                        dai 18 ai 34 anni vivono ancora       Si tratta di piccole testimonianza
Per sognare servono degli ele-        con almeno un genitore contro         di un’Italia che vuole stimolare i
menti imprescindibili come            la media europea del 48,1%.           propri giovani a sognare, a pro-
un’educazione adeguata e l’ac-        Per questo motivo le Fondazioni       gettare e a “giocare al massimo
cesso alla casa senza la quale        si impegnano quotidianamente          livello i loro desideri”, un’Italia
non si può avere una reale indi-      con tantissime iniziative, inter-     che guarda al futuro e che lo
pendenza. Servono progetti di         venendo singolarmente e con           vuole costruire insieme ai suoi
affiancamento per chi vuole fare      progetti di sistema, mettendosi       giovani

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Gianni Maddaloni: il vero
trofeo sono i miei ragazzi
Il maestro di judo, fra i più famosi al mondo, racconta cosa vuol dire
insegnare e “salvare” a Scampia

  L

                                                                                                              Foto tratta dal sito ufficiale del CONI www.coni.it
            a sua lotta non fini-
            sce dove finisce il ta-
            tàmi, la sua battaglia
continua anche quando toglie
il judogi, anzi, fuori dalle mura
della palestra è lì che la sfida
diventa ancora più dura. È la
storia di Gianni Maddaloni,
maestro di judo riconosciuto
a livello mondiale per il qua-
le più che le medaglie e i ri-
conoscimenti raggiunti nella
lunghissima carriera sportiva,
contano i successi ottenuti
nell’aiutare gli altri. Classe
’56, nato a Napoli, “‘O Maè”
come lo chiamano i suoi al-
lievi, inizia a dedicarsi al judo
sin dall’infanzia diventando
un campione e riuscendo poi
a trasmettere la sua passio-
ne anche ai figli, dei quali il
più grande, Giuseppe, det-
to “Pino”, ha vinto l’oro nelle
Olimpiadi di Sidney del 2000.
Il progetto più importante del-
la carriera di Maddaloni, tutta-      così ribattezzato dal fondato-         Cosa si aspettano i ragazzi
via, è l’aver fondato l’associa-      re, riesce a “strappare” dalla      che vengono da lei?
zione “Star Judo Club Napoli”:        strada ogni giorno centinaia        I ragazzi che vengono da me
una palestra nel cuore di uno         di ragazzi, immigrati, figli di     hanno bisogno di verità, non
dei quartieri partenopei, spes-       detenuti, educandoli ai valori      vogliono essere presi in giro. Io
so, suo malgrado, agli onori          dello sport e della legalità. «Ai   penso che il modo corretto per
della cronaca: Scampia. È a           giovani non bisogna mentire,        relazionarsi con loro sia esse-
qualche isolato dai palazzi tri-      loro si aspettano sempre la ve-     re diretti, non fare chiacchie-
stemente conosciuti come “Le          rità ed è giusto dirgliela», ini-   re inutili. I giovani che sono
Vele” che il “Clan Maddaloni”,        zia così la sua intervista.         arrivati nella mia palestra da

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bimbi, soprattutto se prove-
nienti da famiglie in difficol-
tà, malavitose o con problemi                               Gianni Maddaloni
di vario genere, mi chiamano
“papà”, e cosa ti aspetti da un                  Gianni Maddaloni è il fondatore della palestra
padre? Aiuto e verità».                          “Star Judo” nel cuore del quartiere napoletano
                                                 di Scampia. Figlio di un pugile, si avvicina al judo
    Cosa può offrire lo sport ai                 grazie ad un maestro che gli insegna disciplina e
ragazzi che hanno poche pos-                     passione. Campione regionale a squadra nel 1978,
sibilità di riscatto sociale e                   partecipa alle finali dei campionati italiani negli
poche possibilità economiche?                    anni 1979 e 1980, classificandosi rispettivamente
Lo sport è portatore di tanti                    al settimo e al sesto posto. Insegnante tecnico dal
valori e di tanti significati ed è               1982, ha allenato in diverse società della Campania,
il motore per muovere diversi                    dove ha ottenuto prestigiosi risultati in campo
meccanismi. Nelle scuole pri-                    nazionale nel settore esordienti e nei Giochi della
marie, per esempio, lo sport                     gioventù.
può dare ai bambini regole e                     Oggi Maddaloni è a sua volta maestro e padre
valori. In quartieri come Scam-                  dei campioni Pino, oro a Sydney nel 2000, Laura,
pia a Napoli, lo Zen a Palermo,                  tredici volte campionessa d'Italia, Marco, due volte
Corviale a Roma, può rappre-                     campione europeo, e Bright, due volte campione
sentare un grande sostegno alle                  d’Italia. Maddaloni dal 2005 porta avanti un progetto
famiglie in cui mancano i geni-                  sportivo e di vita per togliere i ragazzi più bisognosi
tori e in cui per i più giovani es-              dalla strada e dalla morsa della criminalità
sere assorbiti da circoli sbaglia-               organizzata, grazie alle attività della sua palestra.
ti è sin troppo facile. Lo sport
è anche lotta all’emarginazione,
soprattutto per i ragazzi diversa-
mente abili perché quando si var-
ca la soglia di una palestra (per       nizzata “riconosce” il valore del   i loro figli; perché quando un
esempio la mia palestra) si diven-      mio lavoro. Ricevo spesso alcu-     camorrista va all’interno di un
ta uguali a tutti gli altri. Lo sport   ne lettere bagnate di lacrime da    carcere capisce tutti gli erro-
abbatte le differenze e insegna         parte di camorristi in carcere,     ri che ha fatto - in particolare
l’inclusione sociale, demolisce i       che mi scrivono quanto sia im-      quando gli viene dato il 41 bis -
pregiudizi e aggrega le persone.        portante quello che faccio per      e si rende conto di aver lasciato
Per esempio, nella mia palestra                                             una famiglia che rimane sola e
ci sono tanti ragazzi immigrati                                             abbandonata. Dalla politica ini-
che, oltre ad essere inseriti senza     Lo sport è portatore                zialmente ho ricevuto un po’ di
problemi nel gruppo, imparano           di tanti valori e di                sostegno; ma negli ultimi anni
“un’arte” perché di sport si può        tanti significati.                  questo è venuto meno».
anche vivere. Quindi lo sport, se       È il motore che
visto nella giusta dimensione, è        muove diversi                          Come porta avanti la sua
uno strumento formidabile.              meccanismi,                         palestra?
                                        abbatte le                          L’attività della palestra si so-
  Ha trovato ostacoli nel rag-          differenze,                         stiene grazie all’aiuto di al-
giungimento dei suoi obiettivi?          insegna l’inclusione               cuni piccoli imprenditori del
Sono arrivato a Scampia da pic-         sociale, demolisce                  territorio. Un altro grande
colo, quindi conosco le sue diffi-      i pregiudizi e                      sostegno non economico, ma
coltà. Può sembrare paradossale,        aggrega le persone                  altrettanto importante, lo rice-
ma perfino la criminalità orga-                                             vo dal sistema della Giustizia:

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Il diritto di sognare                        Fondazioni                                   Nov - Dic 2019

                                                                                                           Salvatore Maiorano on Unsplash
ci sono funzionari dello Stato                                         noi cerchiamo di insegnare il
che hanno capito come lavoro                                           bene.
                                   Ai miei ragazzi
e sono dalla mia parte.
                                   cerco di insegnare la
                                                                          La sua vita è piena di suc-
                                   speranza,
   Visto tutte queste difficol-                                        cessi: qual è il momento che
                                   perchè è prima di
tà, ai suoi ragazzi riesce a                                           ricorda con più commozione?
                                   tutto con questa
trasmettere il messaggio di                                            Quattordici anni fa ero in un
                                   che si vincono
“sognare in grande” anche                                              ristorante con mia moglie e
                                   le sfide
in un contesto così difficile?                                         vedemmo un bimbo, era nero,
Io due cose so fare: il judo e                                         aveva due anni e girovagava
il sociale. Questi miei sogni li                                       da solo. Ci informammo e sco-
ho sempre coltivati e inseguiti    tare i deboli, rispettare le don-   primmo che era stato adottato
e oggi mi hanno portato dove       ne, rispettare i bambini. Altro     da una famiglia che non lo ave-
sono arrivato. Questa speran-      elemento fondamentale è “se         va più voluto e quindi “restitu-
za cerco di insegnarla ai miei     hai, devi dare”, se possiedi devi   ito” al mittente. Dunque dissi a
ragazzi, e spero che seguano       condividere con gli altri se ne     mia moglie: “Prendiamolo con
gli esempi che cerco di dare       hai la possibilità. Se entri in     noi”. Oggi ha 16 anni, è bellis-
loro.                              palestra devi attenerti a queste    simo ed è stato due volte cam-
                                   regole: puoi essere figlio di un    pione d’Italia. Io lo amo, come
  C’è un “codice di compor-        carabiniere, come figlio di un      tutti gli altri miei figli, e la cosa
tamento” nel clan Maddaloni.       camorrista, le regole valgono       che più adoro di lui è che mi
Ce lo può spiegare?                per tutti e le devi seguire. Il     chiede sempre: “Papà come
Prima di tutto per entrare nel     nostro obiettivo è prima di tut-    stai? Tutto bene?”. C’è qualco-
nostro gruppo bisogna rispet-      to differenziare bene e male e      sa che conta più di questo?

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Il diritto di sognare

Contrastare la povertà educativa per restituire
ai ragazzi la libertà di immaginare il futuro
Giovani e opportunità è un binomio difficile da          vivono in condizione di disagio, interessando
immaginare di fronte allo scenario del nostro            direttamente circa 8mila organizzazioni, tra
Paese in cui 1,26 milioni di essi vivono in con-         Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati. Si
dizione di povertà assoluta. A questi ragazzi è          tratta di piccole e grandi esperienze in contesti
preclusa la possibilità di formarsi adeguata-            difficili nelle periferie delle nostre metropo-
mente e di scoprire le proprie potenzialità; è           li, ma anche in sacche di degrado al centro
negata la facoltà anche solo di immaginare un            delle città. Grazie a questi progetti sono nate
futuro di emancipazione per sé e per la propria          ludoteche, laboratori di teatro, orti di quartie-
famiglia. Si tratta di un fenomeno che è cre-            re, servizi di accompagnamento per i genitori,
sciuto negli ultimi decenni e che può innescare          corsi d’italiano per stranieri, attività sportive,
una pericolosa spirale, perché la condizione di          programmi di educazione alimentare, solo per
povertà educativa determina fragilità sociale,           citare alcune delle numerosissime iniziative
quindi nuova futura povertà.                             avviate. Sono progetti per contrastare l’ab-
Dal 2016, grazie a un’inedita partnership pub-           bandono scolastico, favorire l’integrazione dei
blico-privato sociale, che vede pariteticamen-           bambini e delle famiglie, combattere il feno-
te rappresentati Governo, Fondazioni e Terzo             meno delle cosiddette “babygang”, offrendo ai
settore, è attivo il Fondo per il contrasto della        ragazzi un’alternativa in grado di valorizzare il
povertà educativa minorile, che sta sperimen-            loro talento e le loro aspirazioni.
tando formule innovative per rispondere al
fenomeno, coinvolgendo tantissimi
soggetti sui territori. Il Fondo ha, infatti,
stabilito di puntare sulla “comunità
educante”, ovvero coinvolgere tutte le
“agenzie educative”, che, insieme alla
scuola, sono chiamate a occuparsi

                                                                                                              Illustrazione di Ilaria Zanellato tratta dal Bilancio di missione dell’impresa sociale Con i bambini
della crescita dei ragazzi: le famiglie,
le organizzazioni del Terzo settore, le
istituzioni. Per questa operazione le
risorse messe a disposizione dalle
Fondazioni di origine bancaria (per le
quali è previsto un apposito credi-
to d’imposta) nel periodo 2016-2021
ammonteranno a circa 600 milioni di
euro. Fino a oggi il Fondo ha attivato
cinque bandi, che hanno seleziona-
to complessivamente 355 progetti
in tutta Italia, per oltre 280 milioni di
euro, tra cui 17 idee progettuali legate
alle iniziative in cofinanziamento con
altri soggetti finanziatori e 6 proget-
ti sostenuti tramite l’iniziativa per le
aree terremotate. I progetti sostenuti
coinvolgono oltre 480mila bambini e
ragazzi, insieme alle loro famiglie, che

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Il diritto sognare                          Fondazioni                                    Nov - Dic 2019

                                                                                                           Photo by Maxime Bhm on Unsplash
Giovani, insegnateci a sognare
Intervista a Giuseppe Morandini, vicepresidente Acri

"S          e c’è una cosa della quale i giovani
            non hanno bisogno è continuare a
            sentirsi dire quello che dovrebbero
                                                        gno. E le Fondazioni non fanno altro che accom-
                                                        pagnare questo loro percorso, che deve essere
                                                        sostenibile nel tempo.
fare”: esordisce così Giuseppe Morandini, vice-
presidente di Acri e presidente                                            Esiste un problema di in-
di Fondazione Friuli, sollecitato                                       gresso nel mondo del lavoro?
sul tema delle opportunità che                                          Dobbiamo fare innanzitutto una
la società italiana sembra non                                          precisazione. Da una parte è
offrire più ai suoi giovani.                                            vero che in Italia non riusciamo
                                                                        a creare condizioni d’ingresso
   Dal suo punto di vista, qual è                                       al mondo del lavoro dei giova-
lo scenario che si trova di fron-                                       ni come altri paesi, perchè ab-
te un ragazzo oggi in Italia?                                           biamo un percorso formativo
I giovani italiani non sono solo                                        che non è pensato per adattarsi
quelli che raccontano abitual-                                          alle reali esigenze del mercato
mente i media. Lavorare in una                                          del lavoro. Dall’altra, però, dob-
Fondazione ci permette di in-                                           biamo registrare che in questo
contrare quotidianamente ra-                                            momento c’è anche una grande
gazzi e ragazze coraggiosi che        Giuseppe Morandini, vice-         carenza di alcune figure profes-
puntano sull’autoimprendito-         presidente Acri e presidente       sionali come informatici, su-
rialità per dare forma al loro so-        Fondazione Friuli             pertecnici e persone in grado di

                                                   12
Il diritto sognare

È importante trovare equilibrio
                                                             #tuttomeritomio
tra formazione e lavoro:
questo aiuterebbe i ragazzi in una                           Tutti, nell’arco di una vita, si
delicatissima fase di passaggio                              prefissano degli obiettivi e provano
                                                             a raggiungerli. Alcuni dei nostri
                                                             concittadini, però, sono costretti,
                                                             sin dall’inizio, a porsi obiettivi al
interpretare i big data. Dovremmo quindi trova-              di sotto delle loro ambizioni a
re un equilibrio tra formazione e lavoro: questo             causa di ostacoli di natura socio-
aiuterebbe i ragazzi in questa delicatissima fase            economica, che condizionano i
di passaggio.                                                percorsi scolastici ed universitari di
                                                             quei giovani studenti appartenenti
   La narrazione imperante sul mondo dei gio-                a famiglie in condizioni di disagio.
vani è prevalentemente negativa e caratteriz-                #Tuttomeritomio è l’iniziativa
zata da disaffezione e sfiducia nel futuro. La               promossa da Fondazione CR
condivide?                                                   Firenze e Intesa Sanpaolo, per
                                                             rimuovere questi ostacoli per
A questa narrazione rispondiamo con un’altra
                                                             permettere a tutti di poter dire
narrazione, che è purtroppo poco rappresenta-                “Tutto merito mio”.
ta. Ad esempio, Funder35 è una piccola grande                Il progetto – sviluppato assieme
esperienza realizzata dalle Fondazioni di origi-             all’Università degli Studi di Firenze,
ne bancaria, che ha accompagnato lo sviluppo                 l’Ufficio Scolastico Regionale per
di oltre 300 imprese culturali giovanili, che ora            la Toscana e in collaborazione
hanno costruito una comunità che condivide le                con GLab di Fondazione Golinelli
esperienze in tutto il territorio nazionale. Si trat-        – mette a disposizione dei
ta di ragazzi e ragazze che puntano sulla cultura            giovani selezionati un tutoraggio
quale chiave per esprimere il loro talento e con-            individuale e di gruppo, con esperti
tribuire alla crescita dei loro territori. Ma potrei         senior e junior.
citare i casi dei giovani attivi nel mondo della co-         Inoltre, ai giovani vengono offerte
                                                             le risorse economiche necessarie
operazione o del volontariato, di quelli che vanno
                                                             per approfondire tematiche di
a studiare all’estero, dei ricercatori che si perfe-         interesse o per specializzarsi. Il
zionano in centri di ricerca stranieri, dei tantissi-        contributo per gli studenti delle
mi che accedono al programma Erasmus. Perché                 scuole secondarie di secondo
travalicare i confini, non è affatto negativo: è una         grado va da 3.000 a 3.500 euro per
caratteristica di quest’epoca. L’importante è che            anno, per gli studenti universitari
sia garantita a tutti la possibilità di scegliere in         il sostegno va da 3.600 a 11.600
base alle proprie inclinazioni e che questa mobi-            euro per anno. Gli studenti
lità non sia esclusivamente in uscita.                       particolarmente meritevoli
                                                             potranno partecipare a corsi di
   Si può insegnare a sognare in grande?                     studio intensivi in Italia e all’estero.
I giovani lo sanno fare molto meglio di noi. Quel-
lo che possiamo fare è lasciarli liberi di sognare
e di ricercare loro stessi la strada per dare corpo
a questi desideri. Perchè la richiesta più grande
che viene dal mondo dei giovani è quella di poter
essere messi alla prova. La grande responsabili-
tà che ha la nostra generazione è contribuire con
generosità affinchè si creino queste condizioni di
ricambio e perchè i giovani possano esprimere
appieno il loro potenziale

                                                        13
Foto di Gianmarco Chieregato
I volti della sostenibilità   Fondazioni                                                     Nov - Dic 2019

                                                                           H            a vinto due David di
                                                                                        Donatello, due Nastri
                                                                                        d'argento, un Globo
                                                                          d'oro e due Ciak d'Oro. In una
                                                                          carriera di oltre trent’anni Silvio
                                                                          Orlando, classe ’57, è oggi uno
                                                                          dei volti più rappresentativi del
                                                                          cinema d'autore italiano contem-
                                                                          poraneo. Voce bassa, recitazione
                                                                          sobria, ma estremamente versati-
                                                                          le, l’attore di origini napoletane ha
                                                                          iniziato calcando la scena teatrale
                                                                          partenopea per poi arrivare al ci-
                                                                          nema grazie al regista Gabriele
                                                                          Salvadores che gli offrì un piccolo
                                                                          ruolo in Kamikazen - Ultima notte
                                                                          a Milano (1987). Da allora non si è
                                                                          più fermato.

                                                                             La sua carriera è stata di
                                                                          grande successo, ha lavorato
                                                                          con tanti registi famosi ma
                                                                          soprattutto ha interpretato
                                                                          moltissimi ruoli. Dei perso-
                                                                          naggi che ha rappresentato
                                                                          ce n’è uno in particolare che
                                                                          ricorda con affetto?
                                                                          C’è un personaggio che mi ri-
                                                                          mane nel cuore a distanza di
                                                                          tanto tempo ed è il professor
                                                                          Vivaldi del film “La scuola”
                                                                          di Daniele Luchetti. Natural-
                                                                          mente, l’affetto nei confronti
                                                                          di questo ruolo è dettato an-
                                                                          che dal fatto che è stato il mio
                                                                          primo grande successo e il
                                                                          professor Vivaldi in qualche
                                                                          modo, è stato anche amato da
                                                                          tanti. Inoltre, il film di Luchetti
                                                                          è stato un progetto partito da
                                                                          me, quindi è un personaggio
                                                                          che sento fortemente apparte-
                                                                          nermi. Poi, è chiaro, ho inter-
                                                                          pretato tanti ruoli e in qualche
                                                                          modo sono affezionato a tut-
                                                                          ti, dal primo fino ad arrivare
                                                                          all’ultimo il cardinale Angelo
                                                                          Voiello nella serie “The New
                                                                          Pope” di Paolo Sorrentino.

                                  14
Il diritto di sognare

Se non avessi fatto l’attore
sarei stato un buon professore
Intervista a Silvio Orlando

    “La scuola” di Luchetti met-       a interpretare questo ruolo in         anche essere un’arma a doppio
te al centro una generazione di        più pellicole? Se non avesse fat-      taglio: per esempio, può rappre-
professori e studenti degli anni       to l’attore avrebbe voluto vestire     sentare un limite per un attore che
Novanta. Oggi la scuola è cam-         i panni di un educatore?               si crede troppo bravo, oppure per
biata?                                 Probabilmente, antropologicamen-       soddisfare il talento si segue un
Io credo che la differenza sostan-     te questa funzione mi si addice.       percorso che non è sempre detto
ziale sia che all’epoca si viveva      Il ruolo di educatore mi è sempre      riesca a prendere forma. Inoltre,
ancora il sogno di una scuola          stato consono ed è per questo che      è importante non confondere il
concepita come missione sociale        ci sono “inciampato” così di fre-      talento con la passione, si tratta
e anche politica in senso alto. La     quente. Va anche detto che chia-       di due cose ben distinte: se c’è la
scuola possedeva una funzione          ramente in Italia, nel mondo dello     passione, ma non c’è talento, si ri-
prioritaria che era quella di dimi-    spettacolo, quando si ha succes-       schia di incaponirsi su un percor-
nuire la forbice sociale, riuscire a   so con un personaggio, si tende        so di vita non idoneo alle proprie
dare opportunità a tutti compre-       a riproporlo e quindi i panni del      capacità.
si i meno fortunati e a consenti-      professore hanno vestito una bel-
re l’aggregazione sotto lo stesso      la fetta della mia carriera. In ogni      “Rispetto e teatro” è il dialogo
tetto di persone di livelli sociali    caso, anche quando non ho inter-       che ha messo in scena di recente
diversi (ovviamente mi riferisco       pretato il docente, ma l’intellet-     al teatro La Pergola nell’ambito
alla scuola pubblica). Oggi mi         tuale meridionale alle prese con       del ciclo d’incontri “Sulla scia
sembra che con il cambiamento          le problematiche del mondo (altro      dei giorni”, organizzato dalla
delle condizioni politiche e eco-      ruolo costante nella mia carriera),    Fondazione CR Firenze. Cosa
nomiche, i quartieri si siano con-     la scuola rimaneva sempre sullo        vuol dire rispetto?
notati più in maniera decisa per       sfondo.                                Ho partecipato con molto piace-
somigliare alla classe sociale che                                            re a questa iniziativa. La parola
li abita; allo stesso modo le scuole      Se dovesse dare un consiglio a      rispetto mi piace molto perché ri-
riflettono il quartiere in cui sono    un giovane che vuole intrapren-        tengo che sia collocata vicino alla
inserite e ripropongono l’orga-        dere la carriera teatrale o cine-      parola dignità, che è una delle mie
nigramma e la struttura sociale        matografica cosa gli direbbe?          parole favorite. Penso che l’essere
di quella determinata zona. Per        All’inizio della mia carriera crede-   umano non debba mai scendere
questo, probabilmente, quelle          vo molto nel talento, ovviamente       sotto la soglia della dignità, dun-
speranze che la nostra genera-         ancora ci credo, tuttavia oggi mi      que si tratta di una parola che rap-
zione investiva nella scuola pub-      rendo conto di dare la priorità al     presenta un faro, una linea guida.
blica dell’epoca, oggi fanno più       lavoro. Il talento delle volte può     Rispetto e dignità sono fondamen-
fatica a esistere.                                                            tali per chiunque ed è solo tenen-
                                                                              do ben presenti questi principi di
   “La scuola” non è l’unico film      Rispetto e dignità:                    vita che occorre fare spesso un
in cui ha interpretato il ruolo        due parole                             bilancio con sé stessi e capire di
del professore, ce ne sono altri       meravigliose che                       giorno in giorno se il proprio per-
come “Il Portaborse” sempre di         dovrebbero guidare                     corso sia rispondente all’identità e
Luchetti, “Il papà di Giovanna”        l'agire umano                          ai valori che ci caratterizzano
di Pupi Avati. Come si è trovato

                                                        15
Gli italiani e la povertà
educativa minorile
 Indagine dell’Istituto Demopolis per l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito
 del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile

 Gli italiani che hanno sentito
 parlare di povertà educativa
                                                      43%
      Sì

      No                                              32%

      Sì, ma non sanno esattamente
      di cosa si tratti
                                                      25%

 Pensando ai bambini e agli adolescenti in Italia,
 le maggiori preoccupazioni sono:

        66                        61                           56                          53
  Dipendenza da            Episodi di bullismo          Crescente diffusione        Scarso apprendimento
smartphone e tablet            o violenza                   della droga                   scolastico

        52                    47                   46                 28                      21
Crescente aggressività   Impoverimento           Consumo         Disuguaglianza            Ludopatia,
 nei comportamenti        del linguaggio          di alcol      nelle opportunità     dipendenza dal gioco
Qualità della vita dei minori.
Le opportunità del contesto sono adeguate?                                        Sì      No Valori %

   Strutture sportive
                                                                44                                 56
           e palestre

               Scuole                                      41                                      59

   Occasioni cultirali
                                                           40                                      60
e per il tempo libero

       Servizi sanitari                                    39                                      61

Spazi verdi attrezzati                                    38                                       62

      Cinema e teatri                                33                                            67

 Libreri e biblioteche                           32                                                68

Asili nido e strutture
                                                 31                                                69
         per l’infanzia

      Qualità dell’aria                         30                                                 70

  Trasporto pubblico                            29                                                 71

        Servizi sociali                   22                                                       78

                                                                 20% Abbastanza
Quanto ritiene                                                                         9% Poco
importanti le azioni
di contrasto alla
                              83%
                                                                                         3% per niente

povertà educativa                                                                         5% Non sa

per lo sviluppo               Importanza attribuita
                            dagli italiani al contrasto
del Paese?                   della povertà educativa

                                                                                       63% Molto

Fonte: Istituto Demopolis
Il diritto di sognare                            Fondazioni                                     Nov - Dic 2019

Minori stranieri al bivio
L'analisi della ricerca di Fondazione Ismu

  I       n Italia dal 2014 al 2018
          sono arrivati 70.547
          minori stranieri non
                                      idee e nuove visioni. Agevolare la
                                      transizione all’età adulta dei mi-
                                      nori stranieri non accompagnati
                                                                              punto di vista biologico, psico-
                                                                              logico e sociale. Allo stesso tem-
                                                                              po, il concetto e l’esperienza di
accompagnati, ragazzi e ragaz-        è doveroso per il rispetto dei di-      adolescenza possano divergere
ze che hanno lasciato il paese        ritti dell’uomo ed è fondamenta-        anche ampiamente tra culture e
di origine affrontando spesso         le per costruire una società più        all’interno delle stesse, con va-
pericoli, detenzione, violenza,       coesa, anche nella sua diversità.       riazioni significative riguardo
sfruttamento e abusi. La ricerca      Ne abbiamo parlato con Ema-             l’età in cui si è ancora conside-
“A un bivio”, curata dalla Fon-       nuela Bonini, sociologa ricerca-        rati “bambini” o si è trattati da
dazione Ismu, affronta il diffici-    trice e project manager presso la       “adolescenti” e “giovani adulti”.
le tema della transizione all’età     Fondazione Ismu.
adulta dei minori. Lo fa parten-                                                 Un capitolo della ricerca è
do da elementi apparentemente                                                 dedicato alle aspettative, desi-
semplici come le aspettative e        In Italia dal 2014 al 2018              deri e futuro dei minori stra-
i desideri di questi ragazzi che,     sono arrivati 70.547                    nieri non accompagnati: quali
come i loro coetanei di tutto il      minori stranieri non                    sono a suo avviso le risposte più
mondo, aspirano a migliorare le       accompagnati                            interessanti su questo tema?
loro condizioni e a lasciare un                                               Nella scrittura del Rapporto e
segno. Non sono solo guerre e                                                 nell’analisi delle interviste ab-
povertà a spingere questi ragazzi                                             biamo deciso di partire proprio
a lasciare il proprio paese ma, a        La ricerca è incentrata sul          dalle aspettative dei minori, que-
volte, è anche la ricerca di mag-     concetto di triplice-transizione:       sto per mettere al centro i desi-
giori opportunità, alla pari delle    cosa significa e cosa evidenzia         deri dei ragazzi e delle ragazze
centinaia di migliaia di ragazzi      questo approccio?                       che sono costrette a partire per
europei che partono ogni anno         I ragazzi e le ragazze stranieri        ragioni economiche o di salva-
per studiare o lavorare. Permet-      non accompagnati vivono una             guardia della propria incolumità.
tere a chi arriva di realizzare i     condizione di “triplice transi-         Dietro questi motivi ci sono an-
propri sogni è un elemento cru-       zione”: la transizione dall’a-          che aspirazioni che giocano un
ciale per creare integrazione; ma     dolescenza all’età adulta che           ruolo importante nei percorsi di
non solo: arricchisce chi ospi-       accomuna ogni essere umano;             questi giovani. Talvolta si tratta
ta di nuovi punti di vista, nuove     la transizione legata alla migra-       di desideri ben definiti e chiari
                                      zione che li porta al distacco dal      come «trovare un’opportunità
                                      proprio contesto di origine e al        per una vita migliore» o la ne-
                                      doversi costruire una nuova vita        cessità di fuggire da un contesto
                                      in un contesto culturale e socia-       violento. Altre volte i ragazzi non
                                      le diverso; infine, la transizione      hanno avuto il tempo di matura-
                                      riguardante il superamento dei          re un desiderio preciso e questo
                                      traumi vissuti prima, durante o         può rappresentare un ostacolo
                                      dopo il viaggio compiuto, con           alla realizzazione di un percorso.
                                      l’attivazione di fattori di resilien-   Per molti questa rappresenta una
                                      za che li conducano a generare          possibilità di costruirsi un futuro
                                      una situazione di nuovo o ritro-        in Italia, di imparare un lavoro
                                      vato benessere individuale. La          specifico o un mestiere, per le
                                      transizione all’età adulta, come        ragazze in particolare il lavoro è
 Emanuela Bonini, sociologa e         per tutti gli adolescenti, rappre-      visto come opportunità non im-
 ricercatrice Fondazione Ismu         senta un periodo complesso dal          maginata. Inoltre, alcuni di loro

                                                       18
Il diritto di sognare

sperano di poter utilizzare un         stati individuati nelle lente e      popolazione residente e i propri
giorno il bagaglio acquisito nel       complesse procedure per l’ot-        pari, per valorizzare i rapporti
paese di origine.                      tenimento dei documenti, unite       formali e informali che nella ri-
                                       agli eventuali intoppi burocrati-    cerca hanno rappresentato un
   Cosa funziona già bene in           ci, nella finestra di tempo a di-    elemento positivo nella transi-
Italia riguardo l’integrazione         sposizione che la maggior parte      zione all'età adulta e combattere
dei minori stranieri non ac-           dei MSNA ha, in ragione dell'età     i fenomeni di discriminazione,
compagnati?                            al loro arrivo (16-17 anni) e nel-   razzismo e xenofobia. Serve, inol-
Nel sistema di accoglienza italia-     la difficoltà a ottenere un con-     tre, continuare a sperimentare
no ci sono molti elementi positivi     tratto di lavoro regolare. Emer-     – documentando, monitorando e
che possono rappresentare dei          gono inoltre limiti nell’azione      valutando – interventi innovativi
fattori di successo nel percorso       informativa e orientativa, in me-    e alternativi per giovani migranti
dei MSNA, spesso però questi           rito alle loro possibilità, anche    e rifugiati neomaggiorenni come
non sono messi a sistema. Il si-       nell’accesso al mercato del la-      ad esempio le soluzioni abitative
stema di accoglienza offre una         voro e della casa, rappresentano     di semi-autonomia, di carattere
serie di garanzie ai minori soli,                                           familiare o comunitario, nonché
ma la ricerca ha evidenziato che                                            le azioni volte alla partecipazione
non tutte le esperienze di acco-       La scuola e la formazione            quali quelle effettuate nei centri
glienza sono uguali, indubbia-         professionale rappresentano          di aggregazione di vario titolo.
mente quando questa funziona           per i ragazzi e le ragazze           Bisogna continuare a fornire as-
gioca un ruolo determinante nel        una tappa fondamentale del           sistenza, accompagnamento e
percorso di transizione ed inse-                                            supporto ai neomaggiorenni con
                                       proprio percorso di inclusione
rimento sociale del minore. La                                              attenzione ai portatori di bisogni
scuola e la formazione professio-                                           specifici, inclusi i sopravvissuti
nale rappresentano per i ragazzi                                            alla violenza sessuale e di genere
e le ragazze una tappa fonda-          un ostacolo aggiuntivo nei per-      attraverso la gestione di servizi
mentale del proprio percorso di        corsi di autonomia e inclusione      specializzati, in collaborazione
inclusione, sulla quale vogliono       sociale e incidono sul benessere     con le autorità pubbliche. Infine,
investire. Le relazioni formali e      personale dei minori e neomag-       promuovere e potenziare la par-
informali – sia con gli adulti sia     giorenni stranieri.                  tecipazione di giovani migranti
con i pari – rappresentano un                                               e rifugiati – favorendo anche l’in-
sostegno importante per i loro            Cosa può fare la società civile   clusione attiva delle ragazze – ad
percorsi, in particolare il ruolo      per contribuire all’integrazione     associazioni al fine di contribuire
dell’educatore o educatrice della      dei minori stranieri?                attivamente alla società, difende-
struttura di accoglienza e quello      Per prima cosa continuare e au-      re i propri diritti e far sentire la
dei tutori volontari è riconosciu-     mentare le possibilità di incontro   propria voce ed opinione influen-
to come centrale. Abbiamo rile-        e scambio tra i giovani migranti     do sulle decisioni in merito alle
vato esperienze positive anche         e rifugiati neomaggiorenni, la       politiche che li riguardano
rispetto all’autonomia abitativa,
nelle quali emerge l’importanza
di soluzioni di passaggio, come
l'accoglienza in contesti familiari
o di semi-autonomia supervisio-
nata e supportata.

   Su quali aspetti è necessario
lavorare maggiormente?
Il primo elemento di attenzione
riguarda la possibilità di mette-
re a sistema le buone pratiche
di accoglienza e di inserimento
dei minori. In particolare, i fatto-
ri che ostacolano la transizione
alla vita adulta dei MSNA sono

                                                       19
Il diritto di sognare                                 Fondazioni                                          Nov - Dic 2019

I trentenni di oggi vogliono
cambiare il mondo, insieme
Intervista a Concita De Gregorio

 C          oncita De Gregorio è una
            giornalista e una scrit-
            trice. Il suo ultimo libro
                                           ne, sei fortunato, pensa agli altri che
                                           non hanno neanche questo”. Non
                                           parlo di sindacalizzazione, perché
                                                                                     miope. Se ignoriamo chi ha meno
                                                                                     di trent'anni, automaticamente lo
                                                                                     stiamo privando di tutele, così se ti
            si intitola “In tempo di       la storia dei sindacati in Italia è una   assumono tu devi gratitudine a chi
guerra” e racconta la storia di Mar-       storia particolare, però qui parliamo     ha scelto proprio te a chi ti mette
co, ragazzo trentenne “soldato di          di diritti di base dei lavoratori. Non    alla prova, però non ti puoi rivolgere
una guerra invisibile”, e di tutti i ra-   puoi assumere un ragazzo formato,         ai tuoi coetanei perché se fallisci ti
gazzi della sua generazione pieni di       dandogli 800 euro al mese, e poi in-      sostituiscono. È un sistema fondato
energie e di voglia di cambiare, ma        trodurlo in un regime quasi di schia-     sulla divisione degli uguali.
privati di un esercito e di uno spazio.    vitù.
Una storia che racconta un percor-                                                       Oltre al lavoro, ci sono altre
so e ci insegna che c’è sempre una            Questo ha contribuito a far per-       componenti che hanno contribu-
strada da intraprendere e un luogo         dere un senso di comunità?                ito a creare questa sensazione di
dove andare.                               Si è creato un sistema nel quale il       solitudine e smarrimento?
                                           mio vicino è il mio nemico, se io         La presenza della rete è stata impor-
    Le è capitato di incontrare mol-       non accetto determinate condizioni        tante. Se guardiamo le grandi fasi,
ti “Marco” negli ultimi anni?              le accetterà un altro che prenderà        abbiamo questa generazione digita-
Sì, moltissimi. Prima di risponde-         il mio posto. Così non può esserci        le che sta arrivando oggi all’età adul-
re però è importante partire da un         comunità, fratellanza. Questo è un        ta, sono i trentenni di oggi che han-
presupposto fondamentale: le cose          sistema impostato sull’individua-         no avuto una crescita molto segnata
accadono in seguito a processi che         lismo, sulla rivalità, impossibile da     dalla presenza della rete. Le rela-
prendono tempo. Io ascolto voci e          scindere dal sistema economico che        zioni online sono reali, non voglio
storie da trent’anni ormai e credo         lo ha creato. Se guardiamo alla poli-     negarlo, ci sono interazioni vere ma
di aver imparato a capire lo spirito       tica, ci si rivolge molto ai pensionati   manca la dimensione fisica. Lo ab-
del momento. È il mio lavoro e da          perché rappresentano una grande           biamo detto spesso in passato, ma
tanti anni ho vari “sensori”: uno è la     fetta di elettorato, non dico che sia     ora abbiamo davanti l’esito del pro-
rubrica su Repubblica, dove ricevo         sbagliato però così è una politica        cesso. Siamo di fronte a una genera-
centinaia di lettere al giorno, poi la                                               zione che da 15 anni è in rete e ora
radio con il programma “Cactus -                                                     arriva all’età adulta essendo cresciu-
Basta poca acqua”, dove porto avan-                                                  ta nella rete. Ci sono anche relazioni
ti un dialogo costante con gli ascol-                                                reali, Marco ne ha con la sorella con
tatori, e infine attraverso i blog come                                              l’amico Diego e con le ragazze, ma
“Cosa pensano le ragazze”, dove mi                                                   sono comunità piccole, persone re-
scrivono molti giovani, di cui molti                                                 ali della tua vita però con “gli altri”,
non sono più in Italia. Negli ultimi                                                 il mondo fuori, la società, non c’è
due anni la generazione che adesso                                                   un contatto fisico, non c’è un luogo
ne compie 30 ha cominciato a farsi                                                   fisico. D’altro canto, questa genera-
più presente e viva. Io ho notato una                                                zione mi sembra la prima a mostra-
ricorrenza di temi e racconti con                                                    re un’insofferenza verso il virtuale
aneddoti simili. Sul tema del lavo-                                                  e il bisogno di ricominciare a fare
ro mi arrivano moltissime storie, i                                                  le cose fisicamente, cose di senso,
contratti precari, i pagamenti con i                                                 qualcosa di “giusto”. Da qualche
voucher, gli orari lunghissimi senza                                                 anno ascolto moltissime testimo-
pause. Tutto questo con una narrati-                                                 nianze di ragazzi che si impegnano
va che dice a questi lavoratori sem-       Concita De Gregorio, giornalista,         nel volontariato, nelle battaglie co-
pre più privati di diritti: “Sei giova-        scrittrice e conduttrice              muni, nelle ONG (con capitane delle

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Il diritto di sognare

      I giovani oggi
      hanno urgenza
      di ritrovarsi,
      condividere la loro
      idea di mondo

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navi trentenni ma non solo questo).       le passioni comuni. Nessuno na-               Se dovessimo iniziare oggi un
Oggi vediamo i ragazzi dei Friday         sce cinico o individualista, è nella      processo per permettere ai gio-
for Future, ma questa generazione         natura dell’uomo quella di affac-         vani di apportare il cambiamento
di giovani ha già da tempo mostrato       ciarsi alla vita e avere voglia di fare   che sognano, da dove dovremmo
interesse, impegno e una coscien-         anche solo un centimetro di strada        cominciare?
za ecologica di rispetto del pianeta,     per cambiare le cose per sé stessi e      Ecco, noi abbiamo spostato lo spa-
consapevolezza sull’alimentazione,        per gli altri. Se non si trova un po-     zio del sogno alla startup, alla picco-
sui materiali inquinanti o riciclabili,   sto sorge frustrazione: “Avete chiu-      la impresa individuale, alla “tua idea
che oggi è molto viva, molto di più       so tutte le strade” dice Marco nel        geniale” e alla “tua capacità di esse-
delle generazioni precedenti. C’è         libro. Però, continuo a dire, non è       re imprenditore di te stesso”. Così si
una rete immensa di ragazzi che,          successo tutto in un istante, anche       è passati dal sogno condiviso all’o-
nel tempo libero dal lavoro flessibile    la scuola è cambiata tantissimo da        biettivo di avere un puro tornaconto
di cui parlavamo prima, si impegna-       quando eravamo un modello nel             personale, individuale. Dobbiamo
no per fare cose insieme agli altri.      mondo. Forse c’era anche un ec-           ripartire dal nostro istinto di fare le
Mi sembra ci sia oggi un’urgenza di       cesso di “democratizzazione” negli        cose insieme e da una generazione
ritrovarsi e condividere questa idea      anni Settanta e Ottanta, però quella      che sta lentamente tornando a sta-
di mondo. Anche un po’ risarcitoria       scuola ci ha educato a stare insie-       re insieme nei luoghi. Prendiamo
rispetto al destino individuale e di      me, avevamo laboratori, seminari.         il movimento delle sardine: non so
solitudine che ha colpito ciascuno.       Oggi ci sono i test Invalsi a crocet-     se porteranno qualcosa, ma intanto
                                          te, fai da solo e da solo rispondi del    segnala un bisogno di occupare uno
   I luoghi, lo spazio fisico, biso-      tuo compito. Noi avevamo i lavori         spazio fisico, uno spazio “nostro”
gna ripartire da qui per ricreare         di gruppo, non è che studiavamo           dove entrano persone che la pensa-
un senso di comunità?                     di meno, però studiavamo in grup-         no allo stesso modo, che vogliono far
Sono anni che il tema della comu-         po. Questo non l’ho visto più. Io ho      sentire la loro voce. È vero che è un
nità è stato diserbato, non è stato       quattro figli, e ho visto che siamo       movimento di opposizione, nello sti-
coltivato, anche questo è l’esito di      passati dagli esami collettivi ai test    le un po’ del tempo, però già lo stare
un processo. Quando partecipa-            Invalsi. Ovviamente, non voglio           insieme è proposta. Le sardine non
vo ai talk show televisivi chiedevo       generalizzare, ma questa è una for-       sono un movimento politico, ma un
“Questa cultura dell’Io dove ci por-      ma di cultura che mette la persona        movimento che riempie uno spazio
terà?”. Mi davano della buonista,         singola sola al centro della scena.       fisico, che riprende chi si sente solo
ora abbiamo i risultati. Se perdi i       Esclude la scelta del fare insieme        e lo porta in piazza. Ora c’è il biso-
luoghi della comunità, non c'è più        per fare meglio che per me è stata        gno, il desiderio di fare le cose
lo spazio per coltivare le ragioni e      formazione.                               insieme

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Il diritto di sognare                            Fondazioni                                        Nov - Dic 2019

Mettiamo a sistema creatività,
talento e conoscenze
Intervista a Davide Dattoli, fondatore di Talent Garden

 U           no spazio dove condividere idee, sogni
             e professionalità. Si chiama Talent Gar-
             den ed è una “Innovation School” nata
dall’idea di un giovanissimo imprenditore italiano,
Davide Dattoli, di recente indicato da Forbes fra i 30
“under 30” più influenti d’Europa. Si tratta di una
piattaforma europea di spazi di coworking e forma-
zione per l’innovazione digitale e ad oggi è presen-
te in otto Paesi in Europa con 23 Campus. L’ultimo
spazio è nato a Roma nel quartiere Ostiense e conta
5mila metri quadri di superficie, 300 postazioni per
un investimento di 3 milioni di euro. «Un laborato-
rio di idee, dove il confronto tra professionalità di-
verse e complementari permette continui scambi
di informazioni, esperienze e anche la creazione
di progetti di business», racconta Dattoli in questa                     Davide Dattoli, fondatore di
intervista.                                                                    Talent Garden

   Un’idea imprenditoriale che è diventata un                  necessario imparare a mettere a sistema creatività,
successo: come è nata l’idea di Talent Garden e                talento e conoscenze. Dobbiamo imparare a fare
come funziona?                                                 sistema, quindi non solo a livello locale, ma anche
Talent Garden è nato dalla necessità concreta di un            a livello europeo, dando vita a progetti esportabili
gruppo di amici alla ricerca di uno spazio di lavoro           e scalabili. Lo spirito della nostra “proposition” è
condiviso, uno spazio fisico in grado di fornire l’ha-         proprio questo: i membri dei nostri campus, ovun-
bitat naturale per migliorare le proprie competen-             que si trovino, Albania, Austria, Danimarca Irlanda,
ze. Gli abitanti di Talent Garden non condividono              Italia, Lituania, Romania, o Spagna, fanno parte di
solo delle scrivanie, il cuore del nostro coworking            un’unica community, dove trovano terreno fertile
sta nella possibilità di creare intorno allo spazio/uf-        per fare innovazione in modo concreto.
ficio una rete di persone, una community professio-
nale fatta di talenti dello stesso settore.                       Nel suo percorso ha incontrato interlocutori
                                                               che hanno creduto nella sua idea e l'hanno aiu-
   Lei è riuscito a mettere le basi per costruire un           tata a realizzarla?
suo sogno e allo stesso tempo Talent Garden vuo-               Ho certamente incontrato imprenditori lungimi-
le supportare talenti. Quindi è possibile in Italia            ranti, che si sono appassionati al progetto sin dalle
realizzare i propri sogni?                                     prime battute e che hanno permesso la sua realiz-
L’Italia è un paese dal potenziale incredibile, anche          zazione in tempi strettissimi. Talent Garden fa leva
nell’ambito dell’innovazione tecnologica, ma abbia-            su partnership locali in grado di abilitare nuovi
mo a che fare con un ecosistema molto complesso,               network, per esempio a Dublino abbiamo una col-
dove fare è certamente più complicato rispetto ad              laborazione con Dublin City University, a Roma con
altri ambienti. Credo che, soprattutto in Italia, sia          Poste Italiane, a Torino con Fondazione Agnelli e

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