Tecnologie di Evoluzione Assistita

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Tecnologie di Evoluzione Assistita
Tecnologie
                                                                                                                                                                                                                               di Evoluzione                             la nuova via
                                                                                                                                                                                                                               Assistita                          per la sostenibilità
                                                                                                                                                                                                                                                            dell'agricoltura italiana
Supplemento al n. 27/2021 - Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27-2-2004 n. 46) Art. 1, Comma 1, DCB Verona • Anno 72 - ISSN 0020-0689 - C.P. 520 - 37100 Verona - www.informatoreagrario.it

                                                                                                                                                                                                                            Con le TEA, Tecnologie
                                                                                                                                                                                                                            di Evoluzione Assistita,
                                                                                                                                                                                                                            ogni «ambiente» avrà
                                                                                                                                                                                                                            la varietà più adatta
                                                                                                                                                                                                                                            Un’iniziativa di:           Con il supporto di:

                                                                                                                                                                                                                            L’affidabilità
                                                                                                                                                                                                                            L’affidabilità
                                                          1a_cop_tea.indd 1                                                                                                                                                                                                                   01/09/2021 10:49:22
Tecnologie di Evoluzione Assistita
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Tecnologie di Evoluzione Assistita
Da oltre 75 anni                                                              SOMMARIO N° 27                SUPPLEMENTO DEL 2 SETTEMBRE 2021
        il settimanale

                                                                                           Tecnologie
        indipendente al servizio
        dell’agricoltura italiana

                                                                                          di Evoluzione
                                                                                             Assistita
                 www.informatoreagrario.it

                     Fondato nel 1945
                     da Alberto Rizzotti
        Direttore responsabile: Antonio Boschetti
        Comitato scientifico: Felice Adinolfi, Valerio Cristofori,
        Giuseppe Colla, Francesco Marinello, Nicola Mori,
        Stefano Poni, Amedeo Reyneri.
        Giornalisti: Nicola Castellani (capo servizio),
        Marco Limina (capo servizio), Lorenzo Andreotti,
        Alberto Andrioli, Giannantonio Armentano.
        Redazione: Susanna Muraro (coordinatrice),
        Emiliana Carotenuto, Emanuela Galiotto,
        Patrizia Meneghetti, Elisa Sancassani,
        Maddalena Toffoli, Alberto Zandomeneghi.
        Segreteria di Redazione: Giuliana Fasoli.
        Ufficio impaginazione: Mattia Bechelli (coordinatore),
        Mauro Fianco, Daniele Dusi.
        Sede redazione: Via Bencivenga-Biondani, 16 - 37133
        Verona - Tel. 045.8057547
        E-mail: informatoreagrario@informatoreagrario.it
        Internet: www.informatoreagrario.it

              Edizioni L’Informatore Agrario Srl
        Via Bencivenga-Biondani, 16 - 37133 Verona

        Presidente: Elena Rizzotti
        Amministratori delegati: Umberto Caroleo,
        Elena Rizzotti
        Direttore Commerciale: Pier Giorgio Ruggiero
        Sales manager: Dario Zoppi
        Pubblicità: Tel. 045.8057523
        E-mail: pubblicita@informatoreagrario.it
        Progetto grafico: Claudio Burlando - curiositas.it
        Stampa: Mediagraf spa - Noventa Padovana
        Registrazione Tribunale di Verona n. 46 del 19-9-1952.
        Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L.
        27-2-2004 n. 46) Art. 1, Comma 1, DCB Verona.
        ISSN 0020-0689 - Copyright © 2021 L’Informatore
        Agrario di Edizioni L’Informatore Agrario srl.
        Vietata la riproduzione parziale o totale di testi
        e illustrazioni a termini di legge.                                               IN QUESTO NUMERO                          Fabio Fornara
                                                                                                                                    Dipartimento di Bioscienze
        QUOTE DI ABBONAMENTO 2021
        Italia: un anno, € 109,00 (42 numeri)                                              5 • Coltivatori e ricercatori uniti      Università degli Studi di Milano
                                                                                                                                    Michela Janni
        Estero: su richiesta a clienti@ediagroup.it
        Sono previste speciali quote di abbonamento                                          per il rilancio dell’agricoltura       Istituto di Bioscienze e Biorisorse
        per studenti di ogni ordine e grado                                                  Ettore Prandini                        CNR Bari
        (per informazioni rivolgersi al Servizio Clienti).
        Una copia (numero + event. supplemento): € 3,50.                                     Coldiretti                             Gianpiero Marconi, Daniele Rosellini
        Copie arretrate: € 7,00 (per gli abbonati € 5,00) cadauna.                           Mario Enrico Pé                        Dipartimento di Scienze Agrarie,
        Aggiungere un contributo di € 3,50 per spese postali,
        indipendentemente dal numero di copie ordinate.                                      Scuola Superiore Sant’Anna (Pisa)      Alimentari e Ambientali
                                                                                             Presidente SIGA                        Università di Perugia
        Come abbonarsi:
        • www.ediagroup.it/miabbonxxAAo con carta di credito
        Visxxa, Mastercard, American Express, PayPal, PostePay
                                                                                           6 • TEA e OGM sono diversi               Chiara Volpi
        o MyBank.                                                                            Paolo De Castro                        Enza Zaden Italia Riserca srl
        • Conto corrente postale n. 10846376 intestato a                                     Parlamento europeo                     Sede di Tarquinia (Viterbo)
        Edizioni L’Informatore Agrario srl - L’Informatore
        Agrario - Serv. Abbonamenti.                                                       7 • TEA, miglioramento genetico
        L’ordine di abbonamento o di copie può essere fatto
        rivolgendosi direttamente al Servizio Clienti.                                       preciso e veloce                    11 • Il rilancio della cerealicoltura
          Servizio Clienti:                                                                                                         passa anche dalle TEA
          Tel. 045.8009480 dalle 8.30 alle 13.00
          e dalle 14.00 alle 17.30 dal lunedì al venerdì.
          clienti@ediagroup.it - www.ediagroup.it/faq
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        di abbonamento nonché per informarLa circa iniziative di carattere
        editoriale e promozionale che riteniamo possano interessarLa.
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Tecnologie di Evoluzione Assistita
Raffaella Battaglia                         Chiara Volpi                                 Sara Zenoni
              CREA, Centro di ricerca Genomica            Enza Zaden Italia Riserca srl                Dipartimento di Biotecnologie
              e Bioinformatica                            Sede di Tarquinia (Viterbo)                  Università di Verona
              Fiorenzuola d’Arda (Piacenza)
              Marco Maccaferri                         21 • Con le TEA leguminose                   26 • Grazie alle TEA
              Dipartimento di Scienze e Tecnologie        più produttive e nutritive                   la frutticoltura può essere 2.0
              Agro-Alimentari
              Università di Bologna
              Stefania Masci, Francesco Sestili
              Dipartimento di Scienze Agrarie
              e Forestali
              Università della Tuscia, Viterbo
              Alessandro Tondelli
              CREA, Centro di ricerca Genomica
              e Bioinformatica
              Fiorenzuola d’Arda (Piacenza)

        14 • Mais e riso più competitivi                  Massimo Confalonieri                         Mickael Malnoy
              grazie alle TEA                             CREA, Centro di ricerca Zootecnia            Fondazione Edmund Mach
                                                          e Acquacoltura
              Carlotta Balconi                                                                         San Michele all’Adige (Trento)
                                                          Sede di Lodi
              CREA, Centro di ricerca Cerealicoltura                                                   Sabrina Micali
                                                          Giovanna Frugis
              e Colture Industriali                                                                    CREA, Centro di ricerca Olivicoltura,
                                                          Istituto di Biologia e Biotecnologia         Frutticoltura e Agrumicoltura
              Sede di Bergamo                             Agraria, CNR, Roma
              Fabio Fornara                                                                            Sede di Roma
                                                          Domenica Nigro, Stefano Pavan                Anna Paola Minervini
              Dipartimento di Bioscienze                  Dipartimento di Scienze del Suolo,
                                                          della Pianta e degli Alimenti                Stefano Pavan, Luigi Ricciardi
              Università degli Studi di Milano
                                                          Università Aldo Moro di Bari                 Dipartimento di Scienze del Suolo,
              Silvio Salvi                                                                             della Pianta e degli Alimenti
              Dipartimento di Scienze e Tecnologie        Daniele Rosellini
                                                          Dipartimento di Scienze Agrarie,             Università Aldo Moro di Bari
              Agro-Alimentari
                                                          Alimentari e Ambientali                      Elisa Vendramin, Ignazio Verde
              Università di Bologna                                                                    CREA, Centro di ricerca Olivicoltura,
              Patrizia Vaccino                            Università di Perugia
                                                                                                       Frutticoltura ed Agrumicoltura
              CREA, Centro di ricerca Cerealicoltura      Francesca Sparvoli                           Sede di Roma
              e Colture Industriali                       Istituto Biologia e Biotecnologia
              Sede di Vercelli                            Agraria, CNR, Milano
              Serena Varotto                                                                        28 • Anche gli agrumi in corsa
              Dipartimento di Agronomia, Animali,      23 • Le TEA porteranno a viti                   verso le TEA
              Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente       più resistenti alle avversità
              Università di Padova

        17 • Colture orticole: le TEA
              per rispondere ai cambiamenti

                                                                                                       Alessandra Gentile
                                                                                                       Dipartimento di Agricoltura,
                                                                                                       Alimentazione e Ambiente
                                                                                                       Università di Catania
                                                          Riccardo Aversano                            Concetta Licciardello
                                                          Dipartimento di Agraria                      CREA, Centro di ricerca Olivicoltura,
                                                          Università Federico II di Napoli             Frutticoltura e Agrumicoltura
                                                          Maria Francesca Cardone
                                                          CREA, Centri di ricerca Viticoltura          Sede di Acireale (Catania)
                                                          ed Enologia                                  Angela Roberta Lo Piero
                                                          Sede di Bari                                 Dipartimento di Agricoltura,
                                                          Michele Morgante                             Alimentazione e Ambiente
                                                                                                       Università di Catania
                                                          Dipartimento di Scienze Agroalimentari,
                                                          Ambientali e Animali
                                                          Università di Udine
                                                          Claudio Moser
                                                                                                    31 • Lo stato delle TEA
                                                          Fondazione Edmund Mach
                                                                                                       nella ricerca e nel panorama
                                                          San Michele all’Adige (Trento)               legislativo
              Teodoro Cardi                                                                            Fabio Fornara
                                                          Irene Perrone
              CREA, Centro di ricerca Orticoltura                                                      Dipartimento di Bioscienze
              e Florovivaismo                             Istituto per la protezione sostenibile
                                                          delle piante, CNR - Torino                   Università degli Studi di Milano
              Sede di Pontecagnano (Salerno)              Riccardo Velasco                             Daniele Rosellini
              Edgardo Filippone                           CREA, Centri di ricerca Viticoltura          Dipartimento di Scienze Agrarie,
              Dipartimento di Agraria                     ed Enologia                                  Alimentari e Ambientali
              Università Federico II di Napoli            Sede di Conegliano Veneto (Treviso)          Università di Perugia

p03_sommario.indd 4                                                                                                                     31/08/2021 10:20:45
Tecnologie di Evoluzione Assistita
EDITORIALE                     di Ettore Prandini e Mario Enrico Pè

                        Coltivatori e ricercatori uniti
                        per il rilancio dell’agricoltura

                  L                   a presente pubblicazione è uno dei
                                      frutti dell’accordo siglato tra Coldiretti
                                      e SIGA a sostegno delle tecnologie di

                                      semplice, ma scientificamente appropriato,
                        informazioni su queste nuove tecnologie e su come
                        esse consentano di raccogliere la sfida aperta dall’UE
                        per un sistema agroalimentare salubre e resiliente.
                                                                                        azione, le TEA permettono di introdurre i miglioramenti
                                                                                        genetici desiderati mantenendo inalterate le
                                                                                        caratteristiche distintive di ogni varietà. Le TEA sono
                                      miglioramento genetico basate su cisgenesi precise e veloci, consentono di ottenere una varietà
                                      e genome editing e vuole fornire in modo          migliorata, anche arborea, a costi decisamente inferiori
                                                                                        rispetto al miglioramento tradizionale; possono essere
                                                                                        applicate efficacemente sulle varietà tipiche della nostra
                                                                                        agricoltura di qualità, molte delle quali sono oggi a
                                                                                        rischio per la loro scarsa produttività e la suscettibilità
                        Queste tecnologie consentono modificazioni dirette              a malattie. Si favorirebbe così il mantenimento e
                        dell’informazione genetica                                                                     la valorizzazione della
                        (DNA) delle piante coltivate,                                                                   ricca agrobiodiversità
                        riproducendo gli effetti                                                                        nazionale, consentendo
                        dei meccanismi alla base                                                                        anche la partecipazione di
                        dell’evoluzione biologica                                                                       soggetti locali ai progetti di
                        naturale, ovvero mutazioni                                                                      miglioramento varietale. Sulle
                        del DNA e scambio di geni                                                                       TEA pesa un giudizio della
                        tra individui sessualmente                                                                      Corte di giustizia europea che
                        compatibili. Per questo                                                                         assimila i prodotti delle TEA
                        motivo le abbiamo chiamate                                                                      agli ogm, rendendoli soggetti
                        Tecnologie di Evoluzione                                                                        alla legislazione che ne regola
                        Assistita – TEA. L’accordo                                                                      produzione e diffusione,
                        a sostegno delle TEA ha lo                                                                      pertanto l’agricoltura europea
                        slogan «Camici e Trattori»           Mario Enrico Pé, presidente di SIGA (a sinistra)           rischia di non poter usufruire
                        e la sua valenza deriva dalla        ed Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti di questa grande opportunità
                        consapevolezza condivisa                                                                        di rinnovamento varietale.
                        che l’agricoltura europea debba affrontare in modo              Le istituzioni europee dovranno decidere se le TEA
                        più efficace le sfide poste dai cambiamenti climatici           debbano o meno sottostare a una regolamentazione
                        e dalle esigenze della transizione ecologica. Questa            decisa 20 anni fa, che ovviamente non può tener
                        trasformazione richiede un deciso cambiamento di                conto degli avanzamenti avvenuti nel frattempo.
                        passo anche nel nostro Paese. La qualità indiscussa             Questa pubblicazione è un contributo affinché i diversi
                        e la varietà dei prodotti insieme alla capacità                 portatori di interesse, l’opinione pubblica e la classe
                        imprenditoriale degli operatori del settore hanno reso il politica del nostro Paese possano prendere decisioni
                        made in Italy agroalimentare invidiato e copiato in tutto       consapevoli derivanti da conoscenze scientifiche e
                        il mondo. La pandemia da Covid-19 stimola la riflessione tenuto conto delle aspettative degli agricoltori.
                        sulla necessità di aumentare in modo sostenibile la             È doveroso da parte nostra ringraziare L’Informatore
                        produzione agricola nazionale, affinché il made in              Agrario per aver dato il suo convinto supporto
                        Italy non sia così dipendente dalle importazioni. È             editoriale all’iniziativa, il gruppo di comunicazione di
                        necessario immaginare il futuro dell’agricoltura italiana.      Coldiretti, le autrici e gli autori dei vari capitoli, le socie
                        Noi riteniamo che esso debba poggiare senz’altro                e i soci della SIGA che hanno condiviso informazioni,
                        sulla digitalizzazione delle pratiche colturali attraverso      dati e immagini. Un particolare ringraziamento lo
                        l’applicazione dell’information technology, ma anche            rivolgiamo ai Prof.ri Michele Morgante e Mario
                        sull’impiego di nuove varietà adatte alle diverse               Pezzotti, i precedenti Presidenti della SIGA, convinti
                        esigenze e alle svariate condizioni di coltivazione. Le         assertori del ruolo sociale delle società scientifiche
                        TEA offrono straordinarie opportunità e sembrano fatte senza i quali questo supplemento non sarebbe stato
                        apposta per salvaguardare e promuovere la diversità             nemmeno concepito. Infine desideriamo ringraziare
                        della nostra agricoltura e la pluralità delle vocazioni         Bayer Italia per aver contribuito a rendere possibile la
                        produttive dei territori. Per le loro specifiche modalità di pubblicazione di questo supplemento.                             •
                                                                                                            27/2021 • supplemento a L’Informatore Agrario    5

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Tecnologie di Evoluzione Assistita
TECNOLOGIE DI EVOLUZIONE ASSISTITA
                              $$LA RISPOSTA A CAMBIAMENTI CLIMATICI E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

                            TEA e OGM sono diversi
        P        er il futuro di un’agricoltura
                 europea più sostenibile e gre-
                 en è ormai solo questione di
                 tempo. E l’apertura sul piano
        normativo alle New breeding techni-
        ques (Nbt) o Tecniche di Evoluzione
        Assistita (TEA) sarà la cartina di tor-
                                                                    Entro la primavera del 2022 la Commissione
                                                                    Europea avanzerà una proposta di nuovo quadro
                                                                    giuridico per le biotecnologie agrarie, ma il Parlamento
                                                                    a ottobre manifesterà intanto la propria posizione.
        nasole di un confronto, in atto ormai
        da anni, tra chi ne ostacola per moti-
                                                                    Le TEA ci consentiranno di produrre di più
        vi ideologici la loro applicazione e chi                    riducendo l’impatto ambientale dell’agricoltura
        le sostiene con l’avallo della comunità
        scientifica internazionale. Ma soprat-
        tutto con riconosciuti benefici ambien-
        tali ed economici per gli agricoltori e                    Agri. Superando la vecchia legislazione temmo al bando gli OGM, ritenendoli
        per tutti i cittadini-consumatori che                      in materia e una sentenza della Corte non necessari. E lo stesso principio di
        ogni giorno portano a tavola prodotti                      di giustizia UE del 2018 che non chia- precauzione viene rispettato dalle nuo-
        agroalimentari frutto di conoscenza e                      riva sul piano normativo la differenza ve biotecnologie agrarie, per le quali
        innovazione.                                               tra TEA e OGM tradizionali.               nel 2020 – non a caso – due ricercatrici
                                                                      Alla base dello studio della Com- sono state insignite del Premio Nobel.
                     Verso un nuovo                                missione c’è l’evidenza scientifica dei E questo perché la comunità scienti-
                    quadro giuridico                               progressi compiuti dalla ricerca ne- fica internazionale ha riconosciuto lo
                                                                   gli ultimi vent’anni in materia di bio- straordinario contributo nella creazio-
           Un primo importante colpo di acce-                      tecnologie; progressi che                               ne di nuove varietà nel
        leratore al dibattito tra sostenitori e                    di fatto rendono obsoleta                               solco del miglioramen-
        detrattori di queste tecnologie, è stato                   la legislazione sugli OGM                               to genetico tradizionale.
        impresso l’aprile scorso da un rapporto                    risalente al 2001. Le nuo-                                 È grazie a queste tec-
        diffuso dalla Dg Agri della Commissio-                     ve biotecnologie sosteni-                               nologie e alla conoscen-
        ne europea. Uno studio caratterizzato                      bili, infatti, a differenza                             za del genoma di molte
        – finalmente – da una posizione chia-                      degli OGM tradizionali                                  colture che sarà possibi-
        ra e netta sulla distinzione tra nuove                     che prevedono il trasfe-                                le esaltare la biodiversità
        biotecnologie e organismi genetica-                        rimento di geni (transge-                               e ridurre l’impiego della
        mente modificati (OGM), che secondo                        nesi) tra specie diverse,                               chimica nei campi. Tra
        noi aiuterà a raggiungere gli obiettivi                    si basano sulla combina-                                l’altro, queste tecnologie
        del Green Deal europeo e della strate-                     zione di geni intraspecie                               non richiedono investi-
        gia Farm to Fork nell’interesse di tutti.                  (o sulla mutagenesi), con                               menti colossali, sosteni-
           Partendo da questo report, l’esecu-                     l’obiettivo di velocizza- Paolo De Castro,              bili solo dalle multina-
        tivo UE ha detto di voler avviare un                       re processi che avverreb- europarlamentare              zionali, e consentono di
        processo di consultazione finalizza-                       bero comunque in modo                                   mettere a punto nuove
        to a un nuovo quadro giuridico per le                      naturale. Con le nuove biotecnologie varietà anche a istituti sperimentali e
        biotecnologie agrarie. E quindi arriva-                    possiamo sviluppare varietà, non solo piccole aziende sementiere e produt-
        re a una proposta legislativa entro la                     sicure da un punto di vista della tute- trici di presidi fitosanitari.
        primavera 2022, coinvolgendo il Consi-                     la ambientale e della biodiversità, ma      Obiettivi, questi, che a ben vedere
        glio e il Parlamento UE in qualità di co-                  soprattutto più resistenti a malattie e sono anche quelli indicati nella stra-
        legislatori, che chiarisca una volta per                   condizioni climatiche avverse, come tegia Farm to Fork lanciata dall’UE nel
        tutte come le nuove tecniche genomi-                       la carenza d’acqua, e capaci di garan- quadro del New Green Deal: un pat-
        che non hanno nulla a che vedere con                       tire maggiori rese produttive e quindi to fra agricoltori e consumatori, dal
        gli OGM tradizionali e, anzi, possono                      minori costi economici.                   campo alla tavola, supportato anche
        contribuire in modo sicuro ed efficace                        Chi si ostina ad assimilare gli OGM da queste tecnologie per raggiungere
        a una produzione agricola sempre più                       con le Nbt, o TEA, richiamando il prin- target ambiziosi, come la riduzione del
        sostenibile, in linea con il Patto con i                   cipio di precauzione, si rifà a prese di 50% di fitofarmaci e del 20% di ferti-
        consumatori lanciato dall’Unione.                          posizione di retroguardia o a informa- lizzanti chimici, e l’aumento ad alme-
           Intanto, come Parlamento europeo,                       zioni fuorvianti non più sostenibili. Ri- no il 25% della superficie coltivata con
        con il voto sul Farm to Fork previsto                      cordo che il principio di precauzione metodo biologico.
        il prossimo ottobre evidenzieremo                          richiamato da alcune associazioni am-                              Paolo De Castro
        la nostra posizione, augurandoci che                       bientaliste e del settore biologico è lo
        la proposta di legge UE sia realmente                      stesso che tutti noi, in Italia, decidem-
        ispirata al rapporto pubblicato dalla Dg                   mo di anteporre anni fa quando met-

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De CAstro.indd 6                                                                                                                               30/08/2021 17:00:15
Tecnologie di Evoluzione Assistita
TECNOLOGIE DI EVOLUZIONE ASSISTITA
                   $$PER AFFRONTARE SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E CAMBIAMENTO CLIMATICO

               TEA, miglioramento genetico
                     preciso e veloce
        I    l comparto agricolo mondiale è
             messo seriamente in difficoltà dal-
             la necessità di garantire la sicu-
             rezza alimentare a una popola-
        zione in costante aumento che rag-
        giungerà i 9,7 miliardi nel 2050 (dati
        Fao 2020). Per soddisfare questa ne-
                                                       Con le TEA è possibile inattivare geni, ad esempio
                                                       quelli che conferiscono sensibilità alle malattie,
                                                       e/o inserire chirurgicamente parti di DNA prelevate
                                                       ad esempio da esemplari selvatici resistenti
                                                       alle malattie e inserirli nella varietà coltivata senza
        cessità le produzioni agricole dovran-
        no aumentare a fronte di una sempre
                                                       apportare altre modifiche
        ridotta superficie coltivabile e del for-
        te impatto che i cambiamenti climati-
        ci hanno sulla quantità e qualità delle       età, per tipologia di dieta e molto altro.      Del resto, il miglioramento genetico
        produzioni.                                   La crescente sensibilità del consuma-         è sempre stato un forte propulsore di
          I cambiamenti climatici comportano          tore per le proprietà nutrizionali e sa-      innovazione in agricoltura.
        una serie di alterazioni di diversi fattori   lutistiche degli alimenti, per la deri-
        quali la temperatura, le precipitazioni       vazione dei prodotti e la sostenibilità           Dalla domesticazione
        e la concentrazione di anidride carbo-
        nica e sono responsabili anche di mo-
                                                      delle produzioni, indirizza largamen-
                                                      te le scelte di mercato e le produzioni.
                                                                                                         al miglioramento
        dificazioni delle caratteristiche chimi-        Le sfide sono enormi, ma siamo                         genetico
        co-fisiche del suolo e dell’acqua di irri-    convinti di avere gli strumenti per af-         Verso la fine dell’ultima glaciazione,
        gazione. Secondo un recente rapporto          frontarle efficacemente. Gli sviluppi         all’incirca 10.000 anni fa, in tre aree del
        dell’Agenzia europea per l’ambiente, l’a-     di meccanica, biotecnologie, chimica          mondo inizia, in modo relativamente
        rea mediterranea è tra le aree più colpi-     e informatica, uniti a una crescente          sincrono, quella che va sotto il nome
        te dai cambiamenti climatici, non solo        conoscenza del sistema suolo, di ani-         di rivoluzione Neolitica. In quel perio-
        per l’entità dei fenomeni meteorologi-        mali, piante e microrganismi, mettono         do avviene il più grande cambiamen-
        ci straordinari, ma anche perché sarà         a disposizione strumenti eccezionali.         to nella storia dell’uomo dal punto di
        sempre più soggetta a prolungate onda-          I più recenti sono costituiti dalle tec-    vista tecnologico, culturale e sociale.
        te di calore, con una riduzione stimata       nologie dell’editing genomico, da noi           L’invenzione dell’agricoltura porta
        fino al 50% delle rese di alcune colture      ribattezzate Tecnologie di Evoluzione         alla domesticazione delle piante con
        chiave come frumento, mais e fruttiferi.      Assistita (TEA), a nostro avviso uno dei      la selezione di caratteristiche vantag-
          L’ultimo decennio ha fatto registrare       pilastri sui quali costruire l’agricoltu-     giose. I caratteri fondamentali per la
        stagioni particolarmente secche con           ra italiana del rilancio post Covid19,        sopravvivenza nelle condizioni natu-
        perdite produttive ingenti che, secon-        nel solco della transizione ecologica.        rali, come la dormienza e la dissemi-
        do Coldiretti, sono state stimate pari
        a 14 miliardi di euro.
          I cambiamenti climatici, e in par-
        ticolare il surriscaldamento globale,
        hanno inoltre rilevanti conseguenze
        sull’attività e sui cicli produttivi dei
        patogeni delle piante, aumentando-
        ne l’aggressività. Casi eclatanti sono
        quelli del punteruolo rosso, della cimi-
        ce asiatica, della Xilella fastidiosa, che
        stanno avendo effetti disastrosi e han-
        no già causato ingenti danni.                                                              Foto 1 Spiga dell’antenato selvatico
          In questo scenario globale è inoltre                                                     del mais, il teosinte (a sinistra), a confronto
        importante tenere conto delle prefe-                                                       con il mais domesticato primitivo (a destra)
        renze dei consumatori. L’innovazione                                                       (fonte: Després et al. Science: 302, 2003)
        tecnologica e la diversificazione va-                                                      Foto 2 Frutto del pomodoro selvatico
        rietale sono necessarie per far fronte                                                     Solanum pimpinellifolium (a sinistra),
        alla segmentazione dei mercati e alle                                                      a confronto con una varietà di pomodoro
        variegate richieste dei consumatori,                                                       moderna (a destra)
                                                                                                   (fonte: Doebley et al. Cell. 127, 2006)
        che cambiano nel tempo per fascia di

                                                                                                    27/2021 • supplemento a L’Informatore Agrario    7

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Tecnologie di Evoluzione Assistita
TECNOLOGIE DI EVOLUZIONE ASSISTITA

                                                                                                          genetico non si è mai fermato, impie-
                                                                                                          gando via via conoscenze sempre più
                                                                                                          approfondite e tecnologie più efficaci.

                                                                                                             I vantaggi delle TEA
                                                                                                             Tutti i metodi e le tecniche di miglio-
                                                                                                          ramento hanno l’obiettivo di generare
                                                                                                          variabilità genetica che permetterà poi
                                                                                                          di selezionare nuove varietà con nuove
                                                                                                          caratteristiche utili (vedi riquadro a pag.
                                                                                                          9). Il miglioramento genetico moderno
                                                                                                          richiede tempi molto lunghi e ingenti
                                                                                                          risorse sia umane sia economiche: il
                                                                                                          tempo medio tra l’inizio di un program-
                                                                                                          ma di miglioramento genetico classico
                                                                                                          e la commercializzazione di una nuo-
                                                                                                          va varietà è intorno ai 10 anni ( foto 3).
                                                                                                             Che cosa hanno di speciale le TEA
         Foto 3 Campo per il miglioramento genetico del sorgo dell’Istituto internazionale                da giustificare così grandi aspettative
         di ricerca per le colture delle aree tropicali secche (Icrisat). Migliaia di piante con          di innovazione?
         l’infiorescenza coperta da sacchetti per consentire incroci controllati dai quali                   La valenza rivoluzionaria delle TEA
         ottenere delle progenie da sottoporre a selezione. Nei centri di miglioramento                   sta nella loro capacità di modificare
         genetico ci sono decine e decine di campi di questo genere                                       in maniera mirata, precisa, efficien-
                                                                                                          te, flessibile, veloce e relativamente
        nazione dei semi furono eliminati, a                   frumento oltre a raddoppiare la pro-       poco costosa l’informazione geneti-
        favore di altri quali la dimensione di                 duttività del frumento in Italia, diven-   ca che controlla le caratteristiche di
        frutti e semi, l’uniformità di sviluppo                tarono ben presto materiale genetico       una pianta, in definitiva di modificare
        e di germinazione, l’appetibilità e il va-             prezioso per molti programmi di mi-        a piacere un tratto di DNA inducendo
        lore nutritivo. Tale decisivo processo                 glioramento in varie parti del mondo,      delle variazioni genetiche specifiche.
        fu possibile sfruttando mutazioni ge-                  come Canada, Australia e Stati Uniti,      Il controllo della variabilità genetica è
        netiche spontanee, naturali, del tutto                 Unione Sovietica e Cina.                   sempre stato il sogno nel cassetto dei
        casuali, che l’occhio attento e interes-                 Norman Borlaug (1914-2009), consi-       genetisti agrari, che da oltre un seco-
        sato dei nostri progenitori fu in grado                derato il padre della rivoluzione verde    lo si sono ingegnati a sviluppare co-
        di selezionare e migliorare per millen-                e premio Nobel per la pace, a partire      noscenze e metodologie per capirla,
        ni ( foto 1 e 2).                                      dalla fine della Seconda guerra mon-       controllarla e sfruttarla.
           Un passaggio decisivo nella storia                  diale baserà la costituzione delle sue        La scoperta di forbici molecolari pro-
        del miglioramento genetico si ebbe nel                 varietà ad alta produttività sugli stes-   grammabili, sulle quali si basano le
        periodo che va dalla metà del 1800 ai                  si caratteri di taglia bassa, precocità    TEA, fa pensare che forse questo sogno
        primi del 1900 con la costituzione, a                  e resistenza alle ruggini migliorati da    si sta realizzando. È immediatamente
        partire da piante singole, di varietà                  Nazareno Strampelli. Il miglioramento      evidente come questa capacità di mo-
        coltivate di frumento e ave-                                                                                  dificare a piacere le caratteri-
        na.                                                                                                           stiche di una pianta possa tra-
           È proprio all’inizio del 900                                                                               sformarsi in uno strumento
        che in Italia Nazareno Stram-                                                                                 potentissimo e irrinunciabi-
        pelli (1866-1942) applica al                                                                                  le della cassetta degli attrez-
        miglioramento delle specie di                                                                                 zi del miglioramento genetico
        interesse agrario le riscoper-                                                                                moderno.
        te leggi mendeliane dell’ere-
        ditarietà dei caratteri.                                                                                         Come funzionano
           Strampelli avvia un ecce-                                                                                    le forbici molecolari
        zionale programma di mi-
        glioramento genetico del                                                                                      Il premio Nobel per la Chi-
        f r umento tenero basato                                                                                    mica del 2020 è stato attri-
        sull’incrocio di varietà con                                                                                buito a Jennifer Doudna e a
        caratteristiche differenti,                                                                                 Emmanuelle Charpentier per
        seguito dalla selezione di                                                                                  la scoperta di un particola-
        linee pure, varietà omoge-                                                                                  re meccanismo, denominato
        nee dotate simultaneamente                                                                                  CRISPR-Cas9, che molti bat-
        di tratti quali resistenza alle                                                                             teri e Archea hanno evoluto
        ruggini, resistenza all’allet-                                                                              per contrastare l’infezione da
        tamento e precocità di ma-                                                                                  parte di virus batterici, chia-
        turazione. Le sue varietà di                                                                                mati batteriofagi.

        8      supplemento a L’Informatore Agrario • 27/2021

10761.indd 8                                                                                                                                  30/08/2021 17:10:01
Tecnologie di Evoluzione Assistita
TECNOLOGIE DI EVOLUZIONE ASSISTITA

           I batteriofagi, come tutti i virus, sono
        parassiti molecolari e utilizzano i pro-       Gli strumenti utilizzati dai genetisti
        cessi cellulari dell’ospite per riprodur-
        si. Ciò avviene quando il batteriofago          Il miglioramento genetico delle pian-      molecolari (MAS), che utilizza fram-
        inietta all’interno della cellula batte-        te coltivate si avvale di diversi meto-    menti di DNA associati a determina-
        rica il proprio DNA.                            di e tecnologie che sono in costante       ti geni per tracciare e selezionare in
           I batteri si difendono dai batteriofa-       evoluzione.                                modo efficiente le piante migliori. Le
        gi producendo delle proteine che ri-            Le tecniche di miglioramento con-          tecnologie cellulari facilitano l’otte-
        conoscono il DNA virale come estra-             venzionali comprendono gli incro-          nimento dei doppi aploidi (linee pu-
        neo e lo tagliano, inattivandolo. Que-          ci intra e inter-specifici, l’ibridazio-   re omozigoti ottenute da un genitore
        ste proteine, chiamate endonucleasi,            ne somatica, la mutagenesi median-         eterozigote a partire dai suoi game-
        sono le cosiddette forbici molecola-            te l’uso di mutageni chimici e fisici e    ti in una sola generazione), la produ-
        ri. Doudna e Charpentier hanno sco-             l’induzione della poliploidia (raddop-     zione di materiale vegetale esente da
        perto e caratterizzato un tipo parti-           piamento del numero dei cromoso-           virus, la rapida propagazione di cloni
        colare di forbice molecolare (la pro-           mi). Per accelerare i procedimenti di      e genotipi di pregio, e permettono di
        teina Cas9) che riesce a riconoscere            selezione il miglioratore, grazie al-      realizzare l’ingegneria genetica, mo-
        e tagliare il DNA dei batteriofagi con          le conoscenze di genetica, genomica        dificando il DNA all’interno di singole
        i quali sono entrati in contatto in pre-        e biologia molecolare, può utilizza-       cellule coltivate in vitro, da cui si do-
        cedenza, e funziona quindi come un              re la selezione assistita da marcatori     vrà rigenerare una pianta intera. •
        meccanismo di difesa immunitaria.
           La specificità di taglio della forbi-
        ce molecolare è data da una moleco-
        la di RNA di circa 100 nucleotidi (l’e-                                   Selezione
                                                                                 assistita da           Poliploidia
        lemento base che costituisce l’RNA e
        il DNA), che prende il nome di RNA                                        marcatori
        guida (gRNA).
           Questo RNA, che si lega spontanea-
        mente alla proteina Cas9, contiene al                    Mutazioni                                                   Tecnologie
        suo interno una sequenza di 20 nucle-
                                                                 artificiali                                                  Cellulari
        otidi complementare a un tratto speci-
        fico del DNA del batteriofago.
           Il legame chimico tra queste due
        brevi sequenze stabilizza il comples-
        so, portando la forbice molecolare sul
        bersaglio: un meccanismo semplice                    Incroci e                                                           Transgenesi
        ed efficiente.                                       selezione
           Il complesso Cas9 + gRNA è alla ba-
        se dell’editing genomico. Infatti, per
        modificare un particolare gene è suf-
        ficiente sintetizzare un gRNA che con-
        tenga una sequenza complementare
        al gene bersaglio e che guidi la forbi-
        ce molecolare sul gene: combinato a                  Quale modificazioni                   ne spontanea o indotta ( figura 2, a sini-
        quello specifico gRNA l’enzima Cas9                  si possono indurre?                   stra). Questo approccio è, ad esempio,
        si legherà al DNA soltanto nel punto          Inattivazione di un gene. La rottura         particolarmente efficace per inattivare
        desiderato dove determinerà il taglio         della doppia elica del DNA è un evento       un gene necessario all’infezione di un
        della doppia elica di DNA.                    molto dannoso per la cellula, che attiva     patogeno, producendo così una pianta
           La specificità è tale che la sequen-       immediatamente i propri meccanismi           resistente a quel patogeno.
        za da modificare è riconosciuta con           molecolari di riparazione. Le due estre-
        precisione anche se essa è all’inter-         mità del DNA tagliato sono avvicinate e      Sostituzione di una sequenza
        no di un genoma composto da cen-              ricucite tra loro. Questo meccanismo di      e inserimento mirato di geni. La rot-
        tinaia di milioni se non miliardi di          riparazione, definito Non Homologous         tura del DNA e il sistema di riparazione
        nucleotidi.                                   end Joining, è impreciso e alcuni nu-        possono essere utilizzati per sostituire
           Le TEA quindi agiscono sul genoma          cleotidi possono essere persi o aggiun-      un tratto di DNA con un altro che por-
        nello stesso modo in cui uno scrittore        ti. Questi errori capitano con una fre-      ta un’informazione diversa. Ciò si può
        interviene su un testo, modificando           quenza elevata e possono portare all’i-      realizzare sfruttando il meccanismo
        lettere e parole per cambiare il signi-       nattivazione del gene e all’alterazione      di ricombinazione omologa, introdu-
        ficato di una frase.                          del carattere che quel gene controlla.       cendo nelle cellule, oltre al complesso
           La modifica di singoli nucleotidi tra         Utilizzando il complesso Cas9-gRNA,       Cas9 + gRNA, un tratto di DNA che sal-
        i milioni o miliardi che compongono il        possono essere introdotte mutazioni          da le due estremità precedentemente
        genoma, può determinare nella pianta          nei geni di interesse con effetti mole-      rotte ( figura 1, a pagina 10).
        così modificata l’insorgenza delle ca-        colari del tutto identici, ma mirati, ri-      Le TEA offrono in questo caso la possi-
        ratteristiche desiderate.                     spetto a quelli prodotti dalla mutazio-      bilità di inserire nuova informazione ge-

                                                                                                   27/2021 • supplemento a L’Informatore Agrario    9

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Tecnologie di Evoluzione Assistita
TECNOLOGIE DI EVOLUZIONE ASSISTITA
         FIGURA 1 - Confronto tra mutagenesi convenzionale e TEA
                                                                                                                  COS’È LA CISGENESI?
                MUTAGENESI                                                                                         Una particolare modalità di in-
                 CASUALE                          MUTAGENESI                        INSERIMENTO                  serimento di geni è la cisgenesi.
                                                   PRECISA                       PRECISO - CISGENESI             I geni inseriti, in questo caso, so-
                                                                                                                 no prelevati, in laboratorio, da una
                                                                                                                 specie sessualmente compatibile e
                                                                                                                 inseriti inalterati nella specie ospi-
                                                                                                                 te. Un esempio di successo di ap-
                                                                                                                 plicazione della cisgenesi è la va-
                                                                                                                 rietà di melo Gala resistente alla
                                                                                                                 ticchiolatura (una grave malattia
            Gli eventi di mutazione                                                                              fungina), ottenuta trasferendo un
             casuali determinano                                                      La riparazione             gene prelevato dalla specie selva-
            una perdita di funzione             La riparazione causa
                                                 perdita di funzione                introduce nuova              tica Malus floribunda.
            genica ma anche molti                                                     informazione                 Un risultato simile potrebbe es-
               altri danni al DNA                      genica
                                                                                         genetica                sere teoricamente ottenuto anche
                                                                                                                 con il classico incrocio, ma con
                                                                                                                 tempi lunghi ed esiti incerti.
                                                                                                                   Per fare un altro esempio che ri-
         La mutagenesi chimica o fisica (a sinistra) introduce molte alterazioni casuali                         guarda la viticoltura, con la cisge-
         nel DNA. Il complesso Cas9 + gRNA (al centro) introduce solo la mutazione                               nesi è possibile ottenere un Mer-
         desiderata nel gene di interesse. La modificazione del gene può permettere
                                                                                                                 lot resistente alla peronospora in-
         la sostituzione di un tratto di DNA in corrispondenza del taglio (a destra)
                                                                                                                 serendo un solo gene proveniente
                                                                                                                 da una vite selvatica; l’alternativa
        netica in modo preciso, sostituendo por-                fertile. Per far ciò si sfruttano le tecni-      è fare un incrocio tra il Merlot e la
        zioni di DNA, da una o poche lettere a                  che di coltura in vitro. Di tutto il proces-     vite selvatica, quindi reincrociare
        intere parole del codice genetico. Questa               so di applicazione delle TEA, la rigene-         più volte gli ibridi resistenti con il
        strategia permette anche di realizzare                  razione da cellule e/o tessuti modifica-         Merlot, senza poterne recuperare
        la cisgenesi (vedi riquadro a fianco), che              ti, rappresenta a tutt’oggi il principale        interamente le caratteristiche ori-
        è particolarmente efficace per valoriz-                 collo di bottiglia, come verrà ribadito          ginali e impiegando una quindici-
        zare la diversità genetica presente nel-                in molti dei successivi articoli.                na di anni.                        •
        le specie selvatiche, senza dover intra-                   Il limite principale della rigenera-
        prendere programmi di miglioramento                     zione deriva dal fatto che l’efficienza
        genetico molto lunghi e di esito incerto.               delle tecniche di coltura in vitro varia       a seconda delle esigenze e dei contesti
                                                                molto da specie a specie e, all’interno        socio-culturali e ambientali.
                    Dalle cellule                               della stessa specie, anche tra varietà            Da quanto descritto non dovrebbe
                 alla pianta intera                             ( foto 4). Questa è un’area dove la ricer-
                                                                ca di base deve ancora fare molto per
                                                                                                               essere sfuggito il fatto che le TEA, ol-
                                                                                                               tre a produrre piante migliorate, so-
          Una volta ottenute le cellule con le                  far sì che si possa andare verso un’a-         no uno strumento potentissimo per la
        modificazioni desiderate è necessario                   gricoltura personalizzata anche per            ricerca di base e per scoprire la fun-
        ottenere da queste una pianta intera                    quanto riguarda le varietà da utilizzare       zione dei geni attraverso la loro muta-
                                                                                                               zione. Quindi possiamo immaginare
                                                                                                               che le TEA possano esse stesse con-
                                                                                                               tribuire, potenziando la ricerca di ba-
                                                                                                               se, ad aumentare la loro efficienza e
                                                                                                               versatilità.
                                                                                                                  Infine, è importante sottolineare che
                                                                                                               con le TEA le conoscenze sulla diver-
                                                                                                               sità genetica e sui genomi delle pian-
                                                                                                               te coltivate possono essere messe a
                                                                                                               frutto in modo preciso ed efficiente,
                                                                                                               recuperando anche varietà tradiziona-
                                                                                                               li non più coltivabili a causa della loro
                                                                                                               non adeguatezza alle nuove esigenze
                                                                                                               dell’agricoltura: abbiamo infatti possi-
                                                                                                               bilità nuove di correggerne i difetti e
                                                                                                               di utilizzarne i geni per l’innovazione
                                                                                                               genetica dell’agricoltura italiana. •
         Foto 4 Le colture in vitro sono fondamentali per l’applicazione delle TEA                               La bibliografia dell’articolo è consultabile
         a diverse varietà                                                                                       a pag. 35.

        10      supplemento a L’Informatore Agrario • 27/2021

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TECNOLOGIE DI EVOLUZIONE ASSISTITA
                                       $$UN’OCCASIONE DA NON PERDERE PER L’ITALIA

                Il rilancio della cerealicoltura
                    passa anche dalle TEA
        L         a cerealicoltura è un settore
                  strategico dell’agricoltura ita-
                  liana, occupa un quarto della
                  superficie agricola nazionale e
        supporta attività agroalimentari, zoo-
        tecniche e industriali. Nel 2020 il fru-
        mento, l’orzo, l’avena e gli altri cere-
                                                      Nel miglioramento genetico dei cereali
                                                      le TEA possono risultare decisive per migliorare
                                                      la produttività, la resistenza agli stress ambientali
                                                      e ai patogeni e per migliorare la qualità
                                                      delle produzioni
        ali autunno-vernini minori sono sta-
        ti coltivati su 3 milioni di ettari, i due
        terzi dell’intera superficie cerealicola     varietà più produttive e sostenibili,            questo primato a favore di altri Paesi
        nazionale.                                   più resistenti ai patogeni e agli effetti        che hanno saputo innovare e produrre
           Con una produzione di granella di         dei cambiamenti climatici, coltivabili           nuove varietà a fronte di ingenti inve-
        7,9 milioni di tonnellate totali, la col-    con meno input e quindi a costi mi-              stimenti pubblici e privati.
        tivazione italiana di cereali autun-         nori e che permettano una differen-                In Italia il trasferimento delle cono-
        no-vernini è comunque insufficien-           ziazione qualitativa delle produzioni            scenze genetiche dal sistema di ricer-
        te a soddisfare la domanda interna.          per aumentarne la redditività.                   ca pubblico all’industria privata non è
        Infatti, nel 2019 l’Italia ha importato         In questo senso, l’innovazione va-            stato perseguito adeguatamente e le
        5 milioni di tonnellate di frumento te-      rietale non è solo un esercizio volto al         industrie sementiere nazionali sono
        nero, 2,5 milioni di tonnellate di fru-      futuro, ma è indispensabile anche so-            rimaste troppo piccole per poter so-
        mento duro e mezzo milione di ton-           lo per mantenere l’attuale competiti-            stenere grandi investimenti in ricer-
        nellate di orzo.                             vità della cerealicoltura italiana. Se il        ca. La perdita di competitività del set-
           L’estrema variabilità climatica de-       miglioramento genetico delle varietà             tore sementiero nazionale è evidente
        gli ultimi anni ha condizionato le re-       italiane avanzerà con ritmi inferiori a          dal sopravvento delle varietà estere
        se medie della produzione cerealicola        quelli degli altri Paesi, la cerealicoltura      di frumento tenero rispetto a quelle
        nazionale, che mostra una preoccu-           nazionale perderà sempre più terreno,            nostrane registrato negli ultimi anni
        pante stagnazione, come evidenziato          fino a rendere inefficace la promozio-           (grafico 2).
        per l’orzo nel grafico 1.                    ne di un prodotto made in Italy meno               Ciò è accaduto nonostante la ricerca
           Anche le quotazioni sono basse da         produttivo e più costoso.                        italiana sia un’eccellenza internazio-
        anni, soprattutto a causa dell’eleva-           L’Italia, che nel secolo scorso era           nale: basti pensare al ruolo determi-
        ta offerta mondiale che è in grado di        all’avanguardia nel miglioramento ge-            nante giocato da ricercatori e ricerca-
        soddisfare la crescente domanda di           netico delle specie cerealicole grazie           trici italiani/e nella caratterizzazione
        cereali. In un mondo sempre più com-         alle grandi innovazioni introdotte da            del genoma di frumento tenero e duro
        petitivo, il futuro della cerealicoltura     Nazareno Strampelli con le sue semen-            e di orzo. Gli studi genetici e la rivo-
        italiana dipende dall’introduzione di        ti elette, negli ultimi decenni ha perso         luzione genomica stanno fornendo le

                                                                            GRAFICO 1 - Rese medie dell’orzo in Italia
                                                                            dal 1960 al 2019
                                                                                   5

                                                                                   4

                                                                                   3
                                                                            t/ha

                                                                                   2

                                                                                   1

                                                                                   0
                                                                                   1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020
                                                                             Fonte: dati Faostat.

                                                                                                      27/2021 • supplemento a L’Informatore Agrario   11

10755.indd 11                                                                                                                                   30/08/2021 17:13:27
TECNOLOGIE DI EVOLUZIONE ASSISTITA

        conoscenze fondamentali per                GRAFICO 2 - Numero di iscrizioni al Registro                         TEA per migliorare
        identificare geni che gover-               nazionale delle varietà di frumento tenero                        la resistenza ai patogeni
        nano i caratteri di interesse              tra il 1967 e il 2016                                           Molto promettenti sono i ri-
        agronomico, studiarne la loro                                                                           sultati ottenuti nell’applica-
        variabilità naturale e indotta                                                                          zione delle TEA per miglio-
        e saggiare sperimentalmente                                                                             rare la resistenza a malattie
        le loro funzioni ( foto 1). Ci so-                                                                      in diverse specie, inclusi i ce-
        no quindi tutte le premesse                                                                             reali autunno-vernini. Fru-
        per poter adottare in modo                                                                              menti e orzo sono soggetti a
        efficace le nuove Tecnologie                                                                            numerose malattie, special-
        di Evoluzione Assistita.                                                                                mente fungine e virali, che
                                                                                                                sono un importante fattore
                  Obiettivi                                                                                     limitante sia sotto l’aspetto
                 e soluzioni                    1967-76        1977-86       1987-96     1997-2006 2007-2016
                                                                                                                quantitativo sia qualitativo
                                                                                                                ( foto 4).
           Gli obiettivi principali del                               Estero      Italia                           Il controllo di malattie tra-
        miglioramento genetico per i                                                                            mite resistenze genetiche,
                                            Fonte: dati Assosementi.
        cereali autunno-vernini sono:                                                                           molte delle quali sono oggi
         l’aumento della potenzia-                                                                            note grazie alla genomica, è
        lità produttiva senza aumento di in- spettive di miglioramento attraver- fondamentale per un’agricoltura soste-
        put chimici;                                    so le TEA riguarda l’aumento del nu- nibile che riduca drasticamente l’im-
         la stabilità delle produzioni attraver- mero di semi per spiga, mediante il piego di fitofarmaci. Esemplare in que-
        so una maggiore resistenza agli stress; controllo di geni che regolano l’ac- sto senso è l’ampio utilizzo che si fa da
         il miglioramento della qualità nutri- cumulo di citochinine, ormoni che oltre 40 anni della mutazione sponta-
        zionale e di trasformazione dei prodotti. stimolano la divisione cellulare, e di nea del gene di resistenza Mlo in orzo,
           In Italia la ricerca sull’applicazione geni che regolano lo sviluppo del pri- originatasi in una popolazione etiope
        delle TEA per contribuire a raggiunge- mordio della spiga, come si può no- e da lì introdotta in varietà di orzo col-
        re questi obiettivi è molto attiva e di tare dalla foto 3.                                    tivate in tutto il mondo.
        livello internazionale. La maggior par-            Un aumento della produzione di bio-           Le TEA possono affiancare e accelera-
        te degli esempi riportati nei paragrafi massa totale e di granella potrebbe re i metodi classici di introgressione di
        successivi fanno riferimento a risultati passare anche per un miglioramento fonti genetiche di resistenza e migliora-
        ottenuti da gruppi di ricerca italiani, dell’efficienza fotosintetica dei cerea- re la risposta dei frumenti e dell’orzo ai
        da soli o in collaborazione con centri li, argomento che è già stato trattato principali patogeni. Già nel 2014 le TEA
        di ricerca stranieri.                           in un articolo su L’Informatore Agrario hanno permesso l’inattivazione simul-
                                                        (n. 15/2021, pag. 41).                        tanea delle sei copie di geni di suscetti-
                    TEA per aumentare
                      la produttività
          Se chiedete a un breeder per quale ca-
        rattere seleziona principalmente i suoi
        materiali genetici, o a un agricoltore
        cosa vuole ottenere dai suoi campi di
        frumento, entrambi risponderanno: al-
        ta produzione. La potenzialità produt-
        tiva è da sempre l’obiettivo principale
        del miglioramento genetico dei cereali.
          Il successo della Rivoluzione verde
        degli anni 60 è in gran parte dovuto
        all’introduzione di mutazioni che ri-
        ducono la taglia e con essa i danni da
        allettamento, ma soprattutto accresco-
        no le rese aumentando il rapporto tra
        granella e biomassa totale.                             Foto 1 Lo studio della diversità genetica naturale e indotta permette
          Le varietà moderne di cereali devono                  di identificare geni responsabili di caratteri da migliorare
        buona parte del loro successo a una mi-
        gliore relazione tra assorbimento e foto-
        sintesi e tra trasporto e accumulo dei fo-
        tosintati nei semi. Un carattere che l’ap-
        plicazione delle TEA potrebbe migliorare
        sensibilmente è la dimensione del se-
        me. Risultati incoraggianti sono stati re-
        alizzati in orzo e frumento (foto 2).                   Foto 2 Incremento della dimensione del seme in una linea di orzo prodotta
          Un altro carattere con ottime pro-                    tramite TEA (in alto) rispetto alla linea originale (in basso) (foto CREA)

        12      supplemento a L’Informatore Agrario • 27/2021

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TECNOLOGIE DI EVOLUZIONE ASSISTITA

        bilità Mlo presenti nel frumento tenero,
        rendendolo resistente all’oidio.
                                                                                                        Che cosa manca?
          Si sta inoltre sperimentando il tra-                                                      Da quanto scritto finora è evidente
        sferimento del gene di resistenza alle                                                   come l’applicazione delle TEA consenta
        ruggini Lr67, identificato sul genoma                                                    di immaginare nuovi modelli di piante
        D del frumento tenero, in varietà di                                                     che abbiano una maggiore fertilità e
        frumento duro altamente produttive                                                       produttività, un migliore apparato fo-
        ma suscettibili al fungo con approcci                                                    tosintetico, caratteristiche nutritive e
        di cisgenesi.                                                                            di trasformazione migliori e capacità
                                                                                                 elevate di rispondere alle sfide poste
         TEA per migliorare la tolleranza                                                        dall’ambiente. Tutte caratteristiche ot-
             agli stress ambientali                                                              tenibili in modo sostenibile, senza au-
                                                                                                 mentare la richiesta di input chimici.
          Le basi molecolari e fisiologiche dei
                                                    Foto 4 Sintomi di oidio su frumento             Rimangono tuttavia degli aspetti che
        meccanismi di risposta delle piante                                                      richiedono approfondimento. Innan-
        agli stress abiotici, quali basse/alte      ticolare alla composizione della frazio-     zitutto la difficoltà di rigenerazione
        temperature, siccità, eccesso di sale       ne proteica. Di conseguenza, uno dei         in vitro dei cereali al momento limita
        o carenza di nutrienti nel suolo, sono      principali obiettivi del miglioramento       l’applicazione diretta delle TEA a po-
        molto complessi e ancora non com-           genetico del frumento, in particolare        che varietà. Questo problema è stato
        pletamente chiariti. Questa carenza di      quello duro, ha da sempre riguardato         recentemente superato nell’orzo gra-
        conoscenze non solo è alla base degli       l’aumento del contenuto proteico del-        zie a una metodica basata sulla coltu-
        scarsi risultati del miglioramento ge-      la granella.                                 ra di antere.
        netico tradizionale, ma rende proble-          Inattivando in modo mirato trami-            Inoltre, un gene in grado di aumen-
        matica anche l’applicazione efficace        te TEA i geni Fd-GOGAT, coinvolti nel        tare l’efficienza di rigenerazione in vi-
        delle TEA.                                  metabolismo dell’azoto, si sta cercan-       tro del frumento è stato recentemente
          Tuttavia, alcuni geni chiave sono         do di ottenere frumenti duri con au-         identificato e accoppiato agli approc-
        stati identificati in orzo e frumento       mentato contenuto di proteine di ri-         ci TEA, e non è azzardato pensare che
        ed essi rappresentano bersagli ideali       serva nel seme e migliorate proprietà        anche la capacità rigenerativa stessa
        delle TEA per aumentare la resilienza       per la trasformazione. Le TEA posso-         possa essere controllata con efficien-
        delle piante in ottica dei cambiamenti      no essere usate anche per modulare la        za. Rimane invece ancora molta ricerca
        climatici già in atto. Un esempio inte-     struttura dell’amido con l’obiettivo di      da fare per identificare i bersagli mo-
        ressante è rappresentato dagli studi        ridurre l’indice glicemico delle farine      lecolari per migliorare la risposta dei
        condotti per ottenere piante di orzo        e dei prodotti derivati, nonché di au-       cereali agli stress abiotici.
        e di frumento duro più tolleranti al-       mentarne il contenuto in fibre.                 Nel prossimo decennio la combi-
        la siccità producendo linee con radici         Negli ultimi anni c’è stato un aumen-     nazione di informazioni genomiche,
        più profonde.                               to dell’incidenza della celiachia e di al-   analisi fenotipiche sempre più fini e
                                                    tri disturbi legati ai prodotti derivan-     approcci di mappatura dei geni e dei
            TEA per migliorare la qualità           ti dal frumento. Questi disturbi sono        loro elementi di regolazione colmeran-
                                                    spesso causati da fattori eterogenei,        no molte delle lacune di conoscenza
          Il successo del frumento è dovuto al-     quali inibitori delle α-amilasi e della      che abbiamo ora e non ci sono dubbi
        le proprietà visco-elastiche degli impa-    tripsina (ATI), proteine LTP e glutine, in   che le TEA diventeranno un elemento
        sti derivanti dalle sue farine, e in par-   particolare gliadine. Il miglioramento       fondamentale del sistema di migliora-
                                                    varietale per queste caratteristiche nel     mento genetico, determinando un’ac-
                                                    rispetto della qualità per l’industria è     celerazione dell’innovazione varietale.
                                                    stato fino a oggi fortemente ostacola-          Se il Paese sarà capace di sfruttare
                                                    to dal fatto che questi caratteri sono       questi nuovi strumenti, combinandoli
                                                    controllati da complessi meccanismi          alle conoscenze pregresse, sarà possi-
                                                    molecolari (fino a 100 geni per le so-       bile rendere più competitivo il sistema
                                                    le α-gliadine) che sono difficilmente        sementiero e la cerealicoltura naziona-
                                                    modulabili mediante i metodi classici        le riportando l’Italia a un ruolo leader
                                                    del breeding.                                nell’innovazione nei cereali.         •
                                                       Un vantaggio delle TEA è invece
                                                    quello di poter modificare simulta-            La bibliografia dell’articolo è consultabile
                                                    neamente più geni simili tra loro. Tra-        a pag. 35.
                                                    mite questa tecnologia, 35 geni delle
                                                    α-gliadine sono stati simultaneamen-
                                                    te inattivati in frumento tenero, ridu-
         Foto 3 Confronto tra spiga                 cendone l’immuno-reattività dell’85%.
         non modificata (in alto) e spiga           Risultati molto promettenti sono stati
         con aumento del numero di fiori            ottenuti utilizzando le TEA per inatti-
         e conseguentemente di semi                 vare due geni ATI nella varietà di fru-
         in frumento duro (in basso)                mento duro Svevo, riducendo la quan-
         (foto Università di Bologna)
                                                    tità di potenziali allergeni.

                                                                                                 27/2021 • supplemento a L’Informatore Agrario    13

10755.indd 13                                                                                                                              30/08/2021 17:13:28
TECNOLOGIE DI EVOLUZIONE ASSISTITA
                  $$PRODUTTIVITÀ, QUALITÀ DELL’AMIDO, RESISTENZA A STRESS ABIOTICI E MALATTIE

                     Mais e riso più competitivi
                          grazie alle TEA
        L         e coltivazioni di mais e riso
                  sono basate, almeno nei Paesi
                  occidentali, su metodi inten-
                  sivi, richiedendo elevate quan-
        tità di fertilizzanti, in particolare azo-
        tati e l’applicazione di fitofarmaci per
        il controllo di infestanti, insetti (ad
                                                                 Le coltivazioni di mais e riso soffrono da decenni
                                                                 di problematiche legate ad attacchi di parassiti
                                                                 e caratteristiche qualitative non sempre rispondenti
                                                                 alle richieste del mercato, tanto da causarne,
                                                                 nel caso del mais, importanti cali delle superfici
        esempio piralide e diabrotica, in mais)                  investite. Attività sperimentali hanno dimostrato
        o malattie (ad esempio brusone ed el-
        mintosporiosi, in riso).
                                                                 che con le TEA tali criticità sono state superate
           Sia mais sia riso richiedono inoltre
        grandi quantità di acqua per il com-
        pletamento del loro ciclo colturale.                       Verifiche sperimentali hanno mo-        Il riso. È coltivato su circa 220.000 ha,
        Proprio in queste due specie è quindi                   strato che oltre il 50% di tale incre-     per una produzione pari a 1,5 milioni
        particolarmente importante l’introdu-                   mento è dovuto al miglioramento ge-        di tonnellate di granella, e tali valori
        zione di sistemi innovativi rivolti al                  netico, mentre il cambiamento delle        non sono cambiati significativamente
        miglioramento della sostenibilità, in                   tecniche agronomiche ha contribu-          negli ultimi 20 anni.
        un contesto che è spesso definito di                    ito al resto. I principali obiettivi del      L’Italia è leader in Europa con circa il
        «intensificazione sostenibile».                         miglioramento genetico rimangono           50% della produzione. La coltivazione
           Per le loro potenzialità, le TEA sono                l’aumento della produttività, della tol-   è concentrata (>90%) in Lombardia e
        fondamentali, assieme ad altre stra-                    leranza allo stress idrico e della resi-   Piemonte. A differenza del mais, il ri-
        tegie agronomiche quali l’agricoltu-                    stenza a parassiti e patogeni, l’adat-     so non ha visto un particolare trend di
        ra di precisione, per raggiungere tali                  tamento all’ambiente di coltivazione,      incremento della resa negli ultimi 60
        obiettivi.                                              agendo su epoche di fioritura e ma-        anni, purtuttavia la resa è aumentata
                                                                turazione e sulla tolleranza al freddo     dalle circa 5 t/ha registrate in media
         Andamenti contrastanti                                 primaverile.                               nel decennio 1961-1970 a poco meno
           di superfici e rese                                                                             delle odierne 7 t/ha (grafico 1).
                                                                                                              Il panorama varietale è piuttosto ri-
        Il mais. È una delle principali coltu-                                                             stretto. Nel 2020, ad esempio, il 73%
        re agrarie italiane, con poco più di                                                               della superficie risicola italiana è sta-
        630.000 ha e una produzione di 6,3                                                                 ta coltivata con solo 20 delle 234 va-
        milioni di tonnellate di granella. La                                                              rietà iscritte al Registro nazionale (da-
        produzione sta diminuendo drasti-                                                                  ti CREA-DC).
        camente (–37% negli ultimi 15 anni) a                                                                 Gli obiettivi del miglioramento gene-
        causa di una riduzione delle superfici                                                             tico del riso sono stati, e rimangono,
        coltivate. La richiesta da parte dell’in-                                                          l’incremento della capacità produttiva,
        dustria, prevalentemente mangimi-                                                                  la resistenza alle malattie, la riduzione
        stica, nello stesso periodo è invece                                                               del ciclo colturale e della taglia e, più
        aumentata.                                                                                         recentemente, gli aspetti merceologi-
          Ciò riduce la capacità di autoapprov-                                                            ci e qualitativi del prodotto e la lotta
        vigionamento sia della grande indu-                                                                al riso crodo.
        stria (si stima che oggi sia pari al 50%),
        sia delle produzioni italiane alimenta-                                                                   Primo obiettivo:
        ri di eccellenza, spesso vincolate da
        disciplinari di produzione che regola-
                                                                                                                  più produttività
        no l’origine delle materie prime. Il                                                                  Sia in mais sia in riso, un promet-
        trend di incremento della resa negli                                                               tente settore di intervento delle TEA è
        ultimi 60 anni è stato invece fenome-                                                              quello dell’incremento del potenziale
        nale (circa 120 kg/ha per anno, grafico                                                            produttivo, agendo sulle componen-
        1), anche grazie alle peculiari caratte-                Foto 1 Confronto tra spiga di mais non     ti morfofisiologiche della pianta che
        ristiche genetiche della specie, por-                   migliorato (a sinistra) e spiga ottenuta   determinano la produzione (ad esem-
        tando a triplicare i valori e raggiun-                  da mais migliorato agendo sui geni         pio numero di ranghi per spiga/rami
        gendo oggi circa 10 t/ha.                               FEA e CLE (a destra)                       pannocchia, o il peso medio del seme).

        14      supplemento a L’Informatore Agrario • 27/2021

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