GIORNALE DI GEOPOLITICA, SICUREZZA, FORZE ARMATE E STORIA MILITARE

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GIORNALE DI GEOPOLITICA, SICUREZZA, FORZE ARMATE E STORIA MILITARE
MAGAZINE NUMERO 10 • ANNO 2020

GIORNALE DI GEOPOLITICA, SICUREZZA, FORZE ARMATE E STORIA MILITARE

IN QUESTO NUMERO
Intervista al Gen. C.A. Roberto Perretti
La Brigata corazzata ARIETE
Ghiacci: come si scioglie la sicurezza
Uno sguardo sul Califfato e sulla situazione a Gaza

Guardia di Finanza, il contrabbando nel napoletano
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DICEMBRE 2020 											                                                                    www.reportdifesa.it

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                      IN QUESTO NUMERO

                      6    Intervista
                           al Gen. C.A. Roberto Perretti

                      15   BRIGATA ARIETE
                           intervista al Comandante,
                           Gen. B. Roberto Banci

                      23   GHIACCI:
                           Come si scioglie la sicurezza
                           di Grammenos Mastrojeni

                      33   IL CALIFFATO
                           Tra vecchie roccaforti e mire
                           espansionistiche riorganizza la sua strategia
                           di Giusy Criscuolo

                      47   STRISCIA DI GAZA
                           Tra Covid-19, crisi economica e
                           guerra ad Israele
                           di Francesco Ippoliti

                      55   REPORTAGE
                           Guardia di Finanza: come cambia il
                           contrabbando di sigarette.
                           A Nola (Napoli) scoperta una fabbrica
                           clandestina eretta da cinque ingegneri
                           moldavi
                           di Luca Tatarelli

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                  EDITORIALE
                  di Luca Tatarelli*

                  Care Amiche lettrici e Cari amici lettori, in questo nuovo numero del Magazine di
                  “Report Difesa” abbiamo voluto offrirvi un vasto panorama di approfondimenti
                  che toccano i temi militari, della Geopolitica, della Sicurezza nazionale ed inter-
                  nazionale.
                  Iniziamo da un’intervista al Generale di Corpo d’Armata, Roberto Perretti su come
                  operano le Brigate del Comando delle Forze Operative Nord (COMFOP Nord) an-
                  che in questo periodo d’emergenza sanitaria per il COVID-19.
                  E sempre rimanendo nel quadro delle Forze Operative Nord abbiamo voluto
                  realizzare un Focus sulla Brigata Corazzata “Ariete” che rappresenta una real-
                  tà tecnico-operativa di grande valore sia per le attività in Patria che nei Teatri
                  Operativi. Recentemente è stata impiegata ad Herat ,in Afghanistan, nel quadro
                  della missione internazionale Resolute Support per l’addestramento delle Forze
                  Armate e di Polizia locali.
                  Report Difesa è anche molto attenta ai temi ambientali e dei legami che essi
                  hanno con la sicurezza in particolare lo scioglimento dei ghiacciai con tutte le
                  implicazioni geopoliche che il fenomeno rappresenta.
                  Il Medio Oriente rimane un Teatro instabile. E’ stata esaminata la situazione at-
                  tuale del Califfato islamico e della Striscia di Gaza, in questo particolare momento
                  legato alla pandemia del COVID 19.
                  Infine, un reportage sul contrabbando di sigarette realizzato in collaborazione
                  con la Guardia di Finanza.
                  Forse a molti può sembrare un tema dimenticato, in realtà nel Napoletano il traf-
                  fico è sempre più fiorente.
                  I contrabbandieri hanno solo cambiato strategia.
                  Buona lettura

                  *Direttore Responsabile Report Difesa

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TREVISO

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               INTERVISTA
               AL GEN. C.A. ROBERTO PERRETTI

               1. Sig. Generale, in questo momento partico-          turale. Per assolvere i propri compiti nei settori
               lare, con numerosi impegni dell’Esercito Italia-      indicati si avvale, rispettivamente, del Coman-
               no in Patria e Fuori Area, cosa rappresenta il        dante della Divisione “Vittorio Veneto”, dei Vice
               suo Comando?                                          Comandanti per il Territorio e per le Infrastrut-
                                                                     ture.
                                                                     Il COMFOP NORD esercita il comando e controllo
               Il Comando Forze Operative Nord (COMFOP               su una vasta area di responsabilità del territorio
               NORD) è uno dei tre Alti Comandi multifunzio-         nazionale principalmente nelle regioni centrali e
               ne dell’Esercito a valenza interregionale con una     del nord-est. E’ un Comando pienamente inte-
               struttura che attribuisce ad un unico Comandan-       grato nel Sistema Paese, in quanto rappresenta
               te le risorse e le capacità per gestire, in maniera   l’entry point per tutti gli Enti e le autorità regio-
               sinergica e con visione unitaria, le problematiche    nali e locali presenti nella propria area di respon-
               nei settori operativo, territoriale ed infrastrut-    sabilità, in caso di concorsi, operativi e non, della

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DICEMBRE 2020 											                                                                                www.reportdifesa.it

Forza Armata.                                            Tutto ciò mentre continuavano le ineludibili atti-
Attualmente il Comando esercita la funzione di           vità di approntamento dei contingenti per le mis-
comando e controllo sulle attività di concorso           sioni sul territorio nazionale e per l’estero.
alle Forze Ordine dei quattro raggruppamenti             Il COMFOP NORD, pertanto, rappresenta un
dell’Operazione “Strade Sicure” (circa 1200 sol-         Comando in grado di esprimere e di disporre di
dati) che coprono le regioni dal Friuli Venezia          unità altamente motivate, specializzate ed ad-
Giulia all’Umbria, gestisce e sovraintende le atti-      destrate in grado di assolvere efficacemente e
vità di preparazione e di approntamento dei Co-          con la dovuta flessibilità i precipui compiti istitu-
mandi e unità indipendenti impiegati nelle mis-          zionali in impieghi in scenari che spaziano dalla
sioni internazionali, gestisce le attività di bonifica   stabilizzazione alle operazioni ad alta intensità ai
del territorio dagli ordigni bellici inesplosi (circa    concorsi per la pubblica sicurezza o in risposta ad
15 ordigni rimossi mediamente ogni giorno dai 4          eventi calamitosi ed emergenziali.
reggimenti genio che per le attività concorsuali
sono posti alle dirette dipendenze del COMFOP-
NORD) e tutti i concorsi che la Forza Armata au-         2. Il suo Comando ha alle dipendenze delle
torizza a favore delle comunità locali. In quest’ul-     Grandi Unità da combattimento con caratteri-
timo ambito rientrano anche gli interventi delle         stiche diverse tra loro, hanno delle specifiche
unità delle Forze Operative Nord nel contrasto           peculiarità, cosa riescono ad esprimere in ter-
alla pandemia da Covid-19. In tale contesto, le          mini di capacità operative?
Forze Operative Nord sono state incaricate di
gestire e condurre specifiche attività di concorso
fin dalle prime fasi della situazione emergenzia-        Il Comando Forze Operative Nord ha alle proprie
le nel febbraio u.s. come la “cinturazione” del          dipendenze la Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del
comune di Vò Euganeo, il trasporto di materiale          Friuli”, la Brigata Aeromobile “Friuli”, la 132^ Bri-
sanitario e di dispositivi per la protezione indi-       gata Corazzata “Ariete” e la Brigata Paracadu-
viduale (anche con l’impiego di aeromobili), le          tisti “Folgore”. Ancorché per natura, tipologia e
attività di sanificazione di ampie aree urbane e         peculiarità siano grandi unità da combattimento
le attività di controllo e verifica dell’attuazione      diverse tra loro, ognuna di esse esprime elevate
dei disposti normativi anti-Covid da parte dei cit-      capacità operative, di “nicchia” e fit for purpose.
tadini. Non ultimo, in seguito alla risalita della       La Brigata “Pozzuolo del Friuli” costituisce la ca-
curva dei contagi, sono stati attivati, nell’ambito      pacità land di Forza Armata nell’ambito della Ca-
dell’Operazione “IGEA”, 47 Drive Through della           pacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM)
Difesa (DTD) a supporto delle aziende sanitarie          per la condotta di operazioni joint e expeditio-
locali insistenti nell’area del COMFOP-N, per il         nary, che prevedono l’inserimento in ambiente
campionamento dei tamponi rinofaringei, impie-           permissivo o non permissivo di una Landing For-
gando gli assetti sanitari delle unità dipendenti.       ce. Le unità della Brigata costituiscono, pertanto,

                                                                                                                           7
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             una capacità operativa di pregio, unica nel suo         Tali grandi unità da combattimento, rappresen-
             genere e in grado di esprimere uno strumento            tando capacità operative di eccellenza, vanno,
             efficace nelle operazioni che prevedono l’impie-        pertanto, considerate in un’ottica d’impiego,
             go simultaneo di forze aeree, navali e terrestri.       dove le diverse “nature” e quindi peculiarità e
             La Brigata “Friuli”, unica grande unità da com-         capacità operative, si integrano, dando vita, nel-
             battimento aeromobile della Forza Armata,               la condotta di un’operazione, ad una manovra
             esprime le capacità operative nazionali d’impie-        complessa ed imprescindibile dall’impiego con-
             go congiunto ed integrato della componente di           giunto delle citate forze. A titolo di esempio basti
             manovra terrestre e della componente di ma-             immaginare l’impiego di unità paracadutiste, per
             novra ad ala rotante; una capacità di combat-           la condotta in profondità di azioni concorrenti, a
             timento le cui peculiarità sono la mobilità, velo-      premessa ed a supporto della costituzione di una
             cità, flessibilità e potenza di fuoco. Inoltre per le   “testa di ponte”, da parte di unità anfibie con il
             caratteristiche della componente ad ala rotante,        supporto di unità aeromobili, il tutto a premessa
             concorre diuturnamente al Pronto Intervento Ae-         dell’immissione e dispiegamento di unità coraz-
             reo Nazionale ed alle relative missioni di ricerca      zate, per la condotta delle successive azioni.
             e soccorso.
             La Brigata paracadutisti “Folgore” è l’unica gran-
             de unità da combattimento della Forza Armata            3. Il continuo evolversi della minaccia sim-
             interamente aviotrasportabile ed aviolanciabile,        metrica ed asimmetrica richiede veloci ade-
             in grado dì proiettare il proprio combat power          guamenti in termini di addestramento ed im-
             in termini di unità di fanteria leggera e relativi      piego di nuovi e sofisticati materiali. Quanto è
             supporti al combattimento, dal cielo, al fine di        importante la componente addestrativa delle
             acquisire il controllo di aree e punti chiave vitali    sue unità e quanto è importante la simulazio-
             per il proseguo delle Operazioni. Le caratteristi-      ne? Dove vi potete esercitare per raggiungere
             che peculiari sono l’elevata mobilità operativa,        i livelli richiesti?
             versatilità e sostenibilità.
             Infine, la 132^ Brigata Corazzata Ariete, l’unica
             grande unità da Combattimento Corazzata della           L’Esercito vive un processo di continua trasfor-
             Forza Armata, possiede caratteristiche, in termi-       mazione generato dalla necessità di adattarsi
             ni di elevate mobilità tattica, potenza di fuoco e      all’evolversi della minaccia. A tal fine la F.A. con-
             protezione, che ne fanno l’unità regina nel com-        duce specifici studi di analisi di lungo termine
             battimento risolutivo e nelle operazioni ad alta        che, partendo dai principali riferimenti nazionali
             intensità.                                              e dell’Alleanza hanno lo scopo di delineare i prin-
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cipali scenari all’interno dei quali la componente     La simulazione rientra in tale processo quale
terrestre potrebbe operare nel futuro. In parti-       “moltiplicatore di potenza” e quindi strumento
colare, le prospettive militari strategiche che ne     utile ad:
discendono prevedono tra l’altro:                      ampliare la complessità degli scenari di possibi-
il mantenimento di forze credibili;                    le impiego delle unità, adattandoli alla possibile
l’aumento delle capacità di integrazione con na-       minaccia;
zioni, partner ed alleati;                             incrementare il realismo;
la necessità di forze in grado di essere flessibili,   elevare il grado di sicurezza per il personale
adattive e reattive.                                   riduzione del tasso di usura dei mezzi, sistemi
Al riguardo, l’adattamento dello strumento mili-       d’arma e piattaforme;
tare è funzione del livello di ambizione della Dife-   minor impatto ambientale.
sa e del bilanciamento tra crescita economica ed       Oggi i sistemi di simulazione e le tecnologie per
investimenti per la Difesa necessari a garantire       l’addestramento sono in graduale distribuzione
un efficace equilibrio tra l’acquisizione di “nuove    ai centri addestrativi e alle unità operative delle
tecnologie”, essenziali per garantire efficacia e      Forze Operative Nord e rappresentano l’evolu-
agility allo strumento militare, e la necessità di     zione dei criteri e dei metodi addestrativi. Dalle
addestramento del Soldato e del Comandante,            sedi stanziali, secondo il concetto Home Station
“dimensione umana” del citato strumento, che           Training, attraverso i poligoni e le aree adde-
resta ancora oggi protagonista centrale nel pro-       strative tradizionali, i Centri di Addestramento
cesso di gestione delle attività militari.             Tattico (CAT) e i Centri di Addestramento Virtual
In tale contesto, l’addestramento è stato struttu-     (CAV), le unità si addestrano in un percorso coe-
rato, in modo progressivo e continuo, per far ac-      rente e strutturato che culmina presso il Centro
quisite/mantenere al Soldato, al Comandante e          di Simulazione e Validazione dell’Esercito (Ce.Si.
all’unità le capacità di combattimento necessarie      Va.) con la certificazione di pronti all’impiego in
per l’assolvimento dei compiti assegnati.              operazione.

                                                            4. La NATO è ancora un significativo sim-
                                                            bolo di espressione di capacità di sicurez-
                                                            za delle nazioni occidentali. Quanto sono
                                                            impegnate le sue unità in ambito NATO,
                                                            quali capacità operative vengono richie-
                                                            ste con carattere semestrale ed annuale?
                                                            Quali sono le capacità in termini di pro-
                                                            iezione e fino a quale livello ordinativo?

                                                                                                                       9
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DICEMBRE 2020 											                                                                             www.reportdifesa.it

La NATO è tuttora indispensabile per la sicurez-       nia, Lettonia, Polonia). Le unità impiegate sono
za dei suoi stati membri e quale sostegno della        principalmente del livello Brigata e Reggimento
stabilità internazionale. Dopo la caduta del muro      o Battaglione, che forniscono anche il comando
di Berlino e la disgregazione del “Patto di Var-       del Contingente, con comunque singoli impieghi
savia” ha iniziato progressivamente a riadattarsi      sino a livello Compagnia, plotone e per assetti
attraverso un continuo processo di adaptation,         specialistici (come ad esempio il JTAC - CPT) sino
preparandosi, al di là della missione originaria di    ad un livello di squadra. Pertanto, per questi ulti-
difesa collettiva, a nuove missioni legate a mi-       mi, fondamentale risulta essere il periodo di ap-
nacce per la sicurezza degli Stati membri, diffe-      prontamento al fine di acquisire, unitamente alla
renti da quelle classiche, allargando i suoi com-      capacità operativa richiesta, quella di interope-
piti alle operazioni cosiddette di stabilizzazione.    rare con il dispositivo di Teatro ed in un ambiente
Tante le missioni ed iniziative internazionali della   multinazionale. In riferimento alle Operazioni in
NATO ed alle quali le unità delle Forze Operati-       corso, attualmente le principali capacità garan-
ve Nord partecipano, senza alcuna esclusione e         tite sono date da unità con compiti di fanteria
con continuità. La durata del singolo mandato è        leggera, unità aeromobili (attraverso l’impiego
generalmente semestrale e tale impiego è pre-          congiunto ed integrato della componente di ma-
ceduto da un intenso e duro periodo di “appron-        novra terrestre e di quella ad ala rotante), unità
tamento”, della durata di sei mesi e durante il        esploranti di cavalleria, supporti di fuoco delle
quale le unità acquisiscono le specifiche capacità     armi a tiro curvo, assetti delle trasmissioni per le
operative del Teatro Operativo di riferimento. I       comunicazioni tattiche e strategiche ed unità di
compiti sono quelli della Stabilizzazione con par-     supporto logistico. Oggi unità delle Forze Opera-
ticolare riferimento alle attività di Security Force   tive Nord sono schierate in Afghanistan, in Iraq
Assistant (SFA), di Safe and Secure Environment        (nell’ambito della coalizione “Inherent Resolve”),
(SASE) e Deterrenza e Difesa - Articoli 5 (eFP -       in Kosovo, in Lettonia e altre sono in elevato sta-
Enhanced Forward Presence in Estonia, Litua-           to di prontezza.
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               5. Nel suo Comando vi è anche una impor-              ticolare riferimento, sulla base della disponibilità
               tante componente territoriale che abbraccia           degli immobili presenti sul territorio di compe-
               le regioni che si affacciano sul Mar Adriatico.       tenza del COMFOP NORD, all’assegnazione degli
               Quale importante ruolo svolgono all’interno           alloggi di servizio al personale avente titolo (88
               della sfera delle Forze Operative Nord?               alloggi assegnati per l’anno in corso);
                                                                     gli incontri semestrali con le autorità locali, in
                                                                     occasione dell’attività dei Comitati Misti Parite-
               Il Comando delle Forze Operative Nord, come           tici, presieduti dai rispettivi Comandanti Militari
               Alto Comando a valenza interregionale e multi-        Territoriali, per la trattazione delle problemati-
               funzione ha specifici compiti in ambito territoria-   che connesse con l’armonizzazione tra piani di
               le che assolve per il tramite dei cinque Comandi      assetto territoriale e di sviluppo economico e
               Militari Esercito dipendenti: CME “Friuli Venezia     sociale regionale ed i programmi delle installa-
               Giulia”, “Emilia Romagna”, “Marche”, “Abruzzo e       zioni militari, ovvero la programmazione delle
               Molise” e “Umbria”. Tali incombenze, per la re-       esercitazioni (definizione di località, spazi aerei
               gione Veneto, vengono assolte dall’Ufficio Affa-      e marittimi, tempo e modalità di svolgimento),
               ri Territoriali del Comando. Si tratta di Comandi     nonché l’impiego dei poligoni della Regione.
               che sono responsabili dei settori: presidiario, re-
               clutamento e forze di completamento, pubblica
               informazione e promozione del reclutamento e          6. Le nuove minacce, sia simmetriche che
               settore documentale. La loro azione sul territo-      asimmetriche, richiedono di avere a disposi-
               rio è volta principalmente alla ricerca di sinergie   zione uno strumento militare efficiente ed effi-
               con gli Enti locali, per mettere a disposizione del   cace. Per mantenere i livelli richiesti la nazione
               cittadino, nel migliore dei modi, i servizi offerti   necessita di investire ingenti somme in forma-
               dalla struttura militare locale.                      zione ed equipaggiamenti. Come si sta prepa-
               Fra le varie attività in corso, segnalo:              rando il suo Comando per affrontare le sfide
               la dematerializzazione/digitalizzazione degli         richieste?
               archivi documentali esistenti con l’adozione da
               parte degli Uffici Documentali dei CME di uno
               specifico strumento informatico che permetterà        In un quadro economico che rimane critico, per-
               di visualizzare, estrarre e modificare la documen-    siste l’obbligo di concentrarsi nell’addestramen-
               tazione matricolare del personale in quiescenza       to del personale e rinnovare quelle linee di mezzi
               appartenente al bacino d’utenza della singola re-     e sistemi caratterizzati da una perdurante obso-
               gione di residenza;                                   lescenza aggravata da un utilizzo elevato sia in
               quelle relative al benessere dei militari, con par-   Patria sia all’estero.

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                                                              mente ricercati nei mercati internazionali.
                                                              Un interesse particolare riveste il program-
                                                              ma volto ad acquisire i Posti Comando Digi-
                                                              talizzati in grado di assicurare alle Brigate
                                                              e ai reggimenti di manovra una capacità
                                                              C2 “campalizzata” con caratteristiche di
                                                              elevata proiettabilità e difesa cibernetica.
                                                              Stiamo infine strutturando, in maniera in-
                                                              novativa, l’addestramento delle unità con
                                                              lo scopo di garantirne la preparazione alle
L’addestramento al combattimento rappresenta                 missioni di combattimento, mentre una
l’essenza dell’Esercito, e a maggior ragione del-      componente cospicua contribuisce alla home-
le Forze Operative, è pianificato e organizzato        land defence e alle missioni internazionali.
considerando il Soldato quale cardine indiscusso       In sintesi le Forze Operative Nord costituisco-
dell’intero sistema. I sistemi di addestramento        no un elemento fondamentale per la capacità
mirano, come abbiamo visto, al massimo rea-            di combattimento dell’Esercito e della Difesa,
lismo pertanto in sede di pianificazione tutte le      esprimendo potenza di fuoco e protezione con la
attività vengono pensate sempre più in un conte-       Brigata corazzata “Ariete”, capacità di manovra
sto pluriarma, Joint e Combined.                       terrestre nella terza dimensione con la Brigata
Per quanto riguarda gli equipaggiamenti e il           Aeromobile “Friuli”, contribuendo alla capacità
rinnovo dei mezzi le Forze Operative Nord sono         nazionale di proiezione dal Mare con gli assetti
interessate con le proprie unità ai maggiori pro-      della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” ed
grammi di ammodernamento nazionali: dal si-            esprimendo la capacità di condurre operazioni
stema da Combattimento Soldato Sicuro, al Car-         aviolanciate con la Brigata paracadutisti “Folgo-
ro “Ariete”, per proseguire con il VTLM “Lince 2”,     re”, integrando le forze sul territorio per garan-
il VBM “Freccia”, la Blindo “Centauro” e il Veicolo    tire l’homeland defence nell’area di responsabi-
Blindato Anfibio. Le attività di consulenza delle      lità, garantendo i concorsi operative e logistici
unità operative dipendenti si sono rilevate fon-       al Paese e fornendo supporto infrastrutturale
damentali per definire i requisiti operativi di ogni   ai propri uomini e donne. Il maglio, la lama, la
progetto permettendo all’industria nazionale di        forza, la generosità con discrezione e costanza al
costruire veicoli ed equipaggiamenti particolar-       servizio del Paese.
FOB PROTECTION
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                                                         BRIGATA ARIETE
                           INTERVISTA AL COMANDANTE,
                                GEN. B. ROBERTO BANCI

1. Sig. Generale, la Brigata corazzata “ARIE-        terrenza e capacità di rispondere alle minacce. E
TE” è una peculiarità dell’Esercito Italiano. I      quando si parla di deterrenza, una delle compo-
Reggimenti che la compongono esprimono il            nenti operative sono le forze pesanti. La caduta
concetto di espressione di potenza. Qual è il        del Muro di Berlino aveva portato i paesi occi-
suo significato nel panorama odierno?                dentali, non ultimo il nostro, a rivedere i concetti
                                                     strategico militare e, di conseguenza il ruolo del
                                                     “carro d’armato”, a favore strutture più leggere e
Il quadro internazionale si presenta incerto, in-    facilmente proiettabili nelle varie aree di crisi in-
stabile e imprevedibile. Lo volontà degli Stati di   ternazionali. L’Europa non era più considerata un
tornare protagonisti proiettando potenza su sca-     “campo di battaglia” dove per decenni si erano
la globale a scapito delle organizzazioni interna-   contrapposte le forze dei due blocchi. Tuttavia,
zionali, sta creando un ordine globale multipo-      la crisi in Ucraina e le iniziative dell’Alleanza At-
lare. La sicurezza si sta trasformando. L’Italia è   lantica hanno riproposto l’esigenza di avere forze
posizionata al centro di un triangolo: instabilità   convenzionali caratterizzate da elevata protezio-
al sud, contrapposizion ad est e sistema di alle-    ne, potenza di fuoco e mobilità su piattaforme
ze a ovest. E’ fondamentale, pertanto, dotarsi di    cingolate che le rende idonee al combattimento
uno strumento militare in grado di garantire de-     in operazioni ad alta intensità e ad elevato ritmo.

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              2. Gli scenari moderni si dividono in simmetri-        di protezione alle forze leggere e medie anche
              ci ed asimmetrici. Alcuni hanno anche espresso         in ambienti urbani degradati da macerie e bar-
              il concetto di conflitto ibrido. Il carro armato è     ricate che possono compromettere la mobilità
              l’espressione della Brigata corazzata, qual è il       dei mezzi ruotati. I colleghi americani descrivono
              suo valore e la sua caratteristica principale nei      l’impiego di una capacità operativa in combatti-
              succitati scenari?                                     mento con quattro T: il terreno, le tattiche, l’ad-
                                                                     destramento (training) e la tecnologia. Lo stesso
                                                                     deve essere fatto per le forze pesanti: periodica-
              Gli scenari operativi che vedono protagoniste le       mente viene espresso il concetto che i “carri ar-
              forze pesanti hanno uno spettro ampio e variega-       mati” siano destinati a scomparire. Quello che
              to; dalle vaste aree aperte ove la manovra viene       è più probabile è che gli stessi si adatteranno e
              “esaltata” in termini di mobilità e potenza di fuo-    trasformeranno, magari saranno pilotati da re-
              co, sino a contesti ambientali compartimentati e       moto, nuovi materiali li renderanno più leggeri
              urbanizzati ove la capacità di decentramento de-       e più protetti, ma le battaglie si combattono sul
              gli assetti combat e combat support consente di        campo ed è per questo che le forze corazzate
              conferire alla manovra una particolare efficacia       saranno sempre presenti. Infatti, anche nei con-
              operativa sotto il profilo della tempestività, leta-   flitti ibridi, tipo quello della citata crisi Ucraina,
              lità e precisione del fuoco erogato. La presenza       accanto a truppe di irregolari, mercenari, cyber
              di forze corazzate è importante per assicurare         attack, propaganda, forze speciali, vi erano an-
              una efficace deterrenza ed un’aderente cornice         che unità corazzate.

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3. La Brigata Ariete è spesso impiegata in             ultimi trent’anni, dalla Somalia alla Bosnia, dal
operazioni Fuori Area. Recentemente ha visto           Kosovo al Libano, dall’Iraq alla Libia, fino al re-
l’impiego nel Teatro Afghano, quale Comando            cente impiego in Afghanistan dove, dal dicembre
TAAC-W della missione Resolute Support. Oltre          2019 all’agosto 2020, l’Ariete ha avuto la lea-
alle proprie unità il suo Comando ha dovuto            dership del Train Advise Assist Command West
gestire altre componenti operative sia aeree           (TAAC-W), nell’ambito dell’Operazione interna-
che terrestri.                                         zionale “Resolute Support”. Nello specifico, l’ope-
Cosa è riuscita ad esprimere in termini di capa-       razione ha visto impegnati il Comando Brigata,
cità in questo teatro complesso?                       l’11° Reggimento bersaglieri, (che ha costituito,
                                                       alle dirette dipendenze del TAAC-W, il Comando
                                                       della Task Force “Arena”), assetti specialistici del
Il Comando Brigata e i suoi reparti dipendenti         10 ° Reggimento genio guastatori e del Reggi-
hanno partecipato, con assetti differenti e a più      mento logistico “Ariete”. L’impegno afgano, per
riprese, a tutte le più importanti operazioni all’e-   la complessità del Teatro dovuta alla situazione
stero condotte dalle Forze Armate italiane negli       operativa e di sicurezza e per le difficoltà insor-
www.reportdifesa.it                                                                                          DICEMBRE 2020

              te a seguito del diffondersi della pandemia CO-        gestione dello scalo aeroportuale di Herat, degli
              VID-19, ha messo a dura prova le capacità dei          advisors provenienti da altri reparti dell’Esercito
              militari dell’Ariete il cui compito era quello di      e dall’Arma dei Carabinieri, ha consentito il rag-
              contribuire all’addestramento, alla consulenza         giungimento di ottimi risultati sia in termini di
              e all’assistenza in favore delle Istituzioni e delle   sicurezza e di attività di assistenza e consulenza
              Forze Armate e di Polizia afgane, obiettivo per il     condotte in favore della controparte afgana. L’A-
              quale la Brigata si è a lungo addestrata e me-         riete si è addestrata a questo mindset che man-
              ticolosamente preparata. Le operazioni all’este-       tiene anche in virtù dei sempre più complessi
                                                                         impegni che la interessano. Negli otto mesi
                                                                         di permanenza in Afghanistan, sono state ef-
                                                                         fettuate oltre cinquemila attività di advising
                                                                         in favore degli afgani, formati e addestrati
                                                                         alcune centinaia tra militari e poliziotti, svi-
                                                                         luppati numerosi progetti di cooperazione ci-
                                                                         vile-militare a beneficio delle comunità locali
                                                                         senza registrare azioni ostili nei confronti dei
                                                                         militari dell’Ariete. In sostanza, la Brigata ha
                                                                         contribuito in modo significativo al progres-
                                                                         sivo raggiungimento dell’autosufficienza da
                                                                         parte delle forze armate e di polizia locali, cui
                                                                         a breve competerà la piena e autonoma re-
                                                                         sponsabilità della sicurezza del loro paese e
                                                                         dei suoi cittadini.

                                                                         4. Il carro armato ARIETE è nato per sop-
                                                                         perire al gap tecnologico con i carri della
                                                                         NATO e non. Ora, nonostante gli aggiorna-
              ro si caratterizzano per essere sempre più joint,      menti, il mezzo potrebbe risentire il peso degli
              combined e pluriarma. Infatti, il corretto impiego     anni. Esiste la possibilità di ulteriori migliorie
              e coordinamento di personale, assetti e capacità       oppure l’orientamento è quello di una sosti-
              operative non inquadrate organicamente nella           tuzione radicale maggiormente attagliata ai
              Brigata quali quelle ad ala rotante dell’Aviazio-      nuovi concetti operativi?
              ne dell’Esercito, dell’Aeronautica Militare per la

                                                                              È in atto un importante sforzo dell’Eser-
                                                                              cito per aggiornare il carro ARIETE fina-
                                                                              lizzato alla risoluzione delle obsolescen-
                                                                              ze in termini di protezione, sorveglianza
                                                                              e scoperta, mobilità e sostenibilità logi-
                                                                              stica. Nel 2019 la Direzione degli Arma-
                                                                              menti Terrestri, sulla base delle risorse
                                                                              messe a disposizione per tale program-
                                                                              ma, ha stipulato con l’industria nazio-
                                                                              nale il contratto per la realizzazione dei
                                                                              primi tre carri ammodernati la cui con-
DICEMBRE 2020 											                                                                           www.reportdifesa.it

segna è prevista nel 2021. Il programma prevede     Da quando nel 2008 è stata avviata, l’Opera-
l’aggiornamento di 125 carri per garantire all’I-   zione “Strade Sicure” ha visto costantemente la
talia una minima capacità corazzata, in attesa      partecipazione di assetti della Brigata “Ariete”
di intraprendere iniziative comuni internazionali   impegnati in tutto il territorio nazionale al fian-
europee nel settore delle piattaforme cingolate     co delle forze dell’ordine. Da Milano a Roma, da
per dotarci, nel prossimo decennio, del New Ge-     Verona a Bergamo, dalla Val di Susa alle aree
neration Main Battle Tank ma anche del nuovo        dell’Italia centrale colpite dal sisma del 2016,
Armoured Infantry Fighting Vehicle.                 fino al recente impiego presso il valico confina-
                                                    rio di Tarvisio, in attività di controllo legate al
                                                    contrasto dell’immigrazione clandestina, i mi-
                                                    litari dell’Ariete hanno sempre contribuito con
5. In Patria la Brigata Ariete è impiegata nella    professionalità e dedizione alla sicurezza dei
missione “Strade Sicure”, in numerose città del     cittadini. L’iter addestrativo del militare, già fi-
nord e presso alcuni valichi di confine. Quali      nalizzato all’assolvimento dei compiti di sorve-
problemi ha dovuto affrontare e se tale impe-       glianza e controllo, viene tuttavia integrato con
gno ha in qualche modo modificato l’addestra-       specifiche attività per consentirgli di agire nelle
mento rendendolo più idoneo ad assolvere la         attività in concorso alle forze dell’ordine. Cito, ad
missione assegnata?                                 esempio, gli approfondimenti giuridico-legali, le

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           tecniche di difesa personale (metodo di combat-       Ho già accennato al rinato interesse della compo-
           timento militare – MCM), attività di supporto psi-    nente pesante, in considerazione della situazione
           cologico (stress management). I risultati sono di     internazionale negli scenari di possibile interesse
           assoluto rilievo e confermano bontà ed efficacia      nazionale e nel contesto dei sistemi di alleanze e
           dell’addestramento così condotto. Il dispositivo si   cooperazione ai quali l’Italia aderisce, scenari nei
           è progressivamente evoluto verso una postura più      quali il ruolo del carro armato e delle forze pesan-
           dinamica, tipica dell’impiego militare, e integrato   ti in generale torna a dimostrarsi fondamentale.
           con altre capacità a più alto contenuto tecnologi-    Per farci trovare pronti, si è intensificato l’adde-
           co quali gli aeromobili a pilotaggio remoto RAVEN     stramento in Italia ma anche all’estero, anche per
           per assicurare sempre un servizio più qualificato e   ridurre l’impatto sui poligoni nazionali. Nel cor-

           incrementare la sicurezza. Al momento, sono im-       so del 2021, sempre se consentito dagli sviluppi
           piegate circa 7561 militari dell’Esercito, un impe-   dell’emergenza pandemica, l’Ariete sarà impegna-
           gno oneroso che se prolungato nel tempo potreb-       ta in Germania, dove inizierà un ciclo addestrativo
           be portare riflessi anche sulle predisposizioni per   e parteciperà ad una serie di esercitazioni, oltre
           l’assolvimento di altre missioni.                     che in Qatar. Queste attività contribuiranno ad
                                                                 accrescere l’esperienza delle unità pesanti grazie
                                                                 al confronto con omologhe unità straniere. Per
           6. Tornando agli scenari che si affacciano sul        quanto riguarda le attività operative, unità mec-
           contesto internazionale, quali sfide si troverà       canizzate dell’Ariete sono già impiegate in Letto-
           ad affrontare in futuro la sua Grande Unità ele-      nia nella iniziativa NATO della enhanced Forward
           mentare e quali nuovi progetti potrebbero in-         Presence (eFP) per il rafforzamento della presenza
           crementare le capacità operative dell’ARIETE?         sul fianco est, nell’ambito del Multinational Battle

20
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Group a guida canadese. Inoltre, per il prossimo       da preparazione tecnico-professionale acquisita
biennio, la Brigata Ariete sarà posta in stand by      con un quotidiano impiego in poligono ovvero nei
come forza in riserva in alta prontezza nell’ambi-     teatri operativi all’estero, con l’esperienza e l’entu-
to della NATO Readiness Iniziative (NRI) e, per un     siasmo. Se per costruire un carro occorrono pochi
semestre, anche per l’Unione Europea, per essere       mesi, per formare un carrista occorrono anni.
prontamente impiegabile dove necessario. Come          Ricordo che, durante la battaglia di El Alamein
si vede, un intenso ciclo addestrativo-operativo       (in questi giorni cade il 78° anniversario), l’Ariete
che può essere soddisfatto solo attraverso un ac-      scrisse le sue pagine di gloria, infliggendo gravi
curato addestramento preparatorio. L’incremento        perdite al nemico, per l’eroica volontà di combat-
di capacità operativa, infatti, si consegue non sono   tere dei suoi uomini nonostante i mezzi dotazione
disponendo di piattaforme tecnologicamente             fossero tecnicamente e numericamente inferiori a
avanzate, ma soprattutto attraverso una profon-        quelle dell’avversario.
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DICEMBRE 2020 											                                                                            www.reportdifesa.it

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                    COME SI SCIOGLIE LA SICUREZZA

di Grammenos Mastrojeni*                              integrati nelle strategie di sicurezza nazionali e
                                                      multilaterali. Diversi ordini di impatti del riscal-
La pianificazione militare da sempre integra la       damento climatico hanno un potenziale desta-
meteorologia e il clima; e l’aver sottovalutato       bilizzante: viene spontaneo pensare alla siccità
queste dimensioni ha condotto a storici clamo-        e alla desertificazione, ad esempio; ma non ci
rosi fallimenti in varie occasioni. Tuttavia, mai     viene spontaneo – specie nell’area mediterranea
prima nella storia la pianificazione di sicurezza     - fare i conti con la peggior minaccia sistemica di
ha valutato non il clima bensì il suo cambiamen-      tutte, la fusione dei ghiacci.
to. Non che sia un problema nuovo: fluttuazioni       Un primo problema viene dal mare, il cui livello
climatiche spontanee hanno giocato ad esem-           sale. Anche se con l’aumento di temperatura non
pio nella rivoluzione francese, intervenuta in un     si fondessero dei ghiacci, l’acqua degli oceani,
contesto di carestia a sua volta determinato da       per il solo proprio riscaldamento, subirebbe una
eruzioni vulcaniche in Islanda che, riempendo         dilatazione termica e dunque il volume di mari e
l’atmosfera di particolato, hanno causato una         oceani aumenterebbe. Cosi è stato effettivamen-
serie di inverni rigidissimi. Qualcosa di simile, e   te negli ultimi decenni, tanto che si calcola che
l’eruzione era intervenuta nella lontana Alaska,      circa la metà dei 25 cm di aumento del livello del
pare aver contribuito al passaggio della Roma         mare riscontrato a partire dal 1880 sia dovuto
antica da un regime repubblicano al più autori-       proprio a questa dilatazione termica dell’acqua.
tario Impero. I nostri avi, tuttavia, non avevano     L’altra metà è attribuita alla fusione dei ghiacci
gli strumenti per analizzare interconnessioni di      ubicati sui continenti.
così vasta scala e trarne previsioni.                 La fusione dei ghiacci del circolo polare artico
Noi sì e, come noto, ci avviamo a un’era di rapidi    ha ben poca influenza diretta sull’innalzamento
e corposi mutamenti del clima che devono essere       del livello del mare, in quanto essi sono “a galla”

                                                                                                                     23
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              sull’Oceano artico: contribuisce invece la fusione      ciai – portando a rivedere queste stime verso l’al-
              dei ghiacci che si “tuffano” in mare da sopra i         to, tanto che un aumento di 2 metri appare oggi
              continenti. E sono molti, dalla Groenlandia alla        ragionevole.
              Siberia, dall’Antartide all’Alaska, fino ai ghiacciai   Per rendere una zona inabitabile, non è neces-
              montani di tutto il mondo. Si calcola che se tutti i    sario che essa venga completamente sommersa
              ghiacci continentali fondessero – ma questo per         dalle acque. Basta che le inondazioni sempre più
              fortuna non è previsto – il livello degli oceani au-    frequenti comincino a salinizzare le falde, che il
              menterebbe di quasi 70 metri.                           cosiddetto cuneo salino si insinui nell’interno, per
              Dato che circa il 40% della popolazione mondia-         far si che dove prima fioriva vegetazione ed esi-
              le vive entro 100 chilometri dalle coste, talvolta      steva acqua potabile ora non cresca più nulla. Lo
              coste alte solo poche decine di centimetri sul li-      sapevano bene gli antichi Romani, quando spar-
              vello del mare, è chiaro che la fusione dei ghiacci     gevano il sale sui campi dei nemici per renderli

              continentali va monitorata con la maggiore pre-         sterili... Oggi siamo in una situazione in cui, se il
              cisione possibile. Gli scenari per fine secolo dan-     grosso dell’Antartide appare ancora piuttosto so-
              no poco meno di un metro di aumento del livello         lido, la sua penisola occidentale e tutta la Groen-
              del mare, ma nuovi studi di dinamica dei ghiacci        landia sembrano molto più fragili. E non si tratta
              mostrano fenomeni di formazione di “fiumi” in-          di piccole quantità di ghiaccio: non si tratta di 70
              terni ai ghiacciai di Groenlandia e Antartide che       metri, ma si stima che, se dovesse fondersi tutto
              conducono a movimenti e distacchi più rapidi di         il ghiaccio della Groenlandia, il livello del mare si
              ghiaccio – si parla di “lubrificazione” dei ghiac-      innalzerebbe di 7 metri; e circa metà della popo-

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lazione mondiale dovrebbe cambiare casa.                                      di gas e di petrolio e a tanto altro. La Russia ha
In questo quadro, la fusione dei ghiacci alle la-                             inviato dei sottomarini a piantare la propria ban-
titudini polari ha due ordini di conseguenze sul                              diera sul fondale oceanico dell’Artico, mentre gli
piano umano: uno localizzato in quelle stesse                                 Stati Uniti e il Canada hanno avviato una disputa
latitudini, soprattutto nella regione artica sem-                             per decidere di chi è la sovranità sul passaggio
plicemente perché l’area antartica è per lo più                               a nord-ovest, la mitica via di navigazione a set-
disabitata. L’altro ordine di impatti, in un sistema                          tentrione del continente americano che già si sta
interconnesso come il pianeta Terra, va a colpire                             liberando dai ghiacci perenni che la rendevano
regioni molto lontane tramite la cinghia di tra-                              impraticabile. Tutto piuttosto pacifico perché ge-
smissione fornita dall’innalzamento del livello                               stito da soggetti che gestiscono interessi econo-
dei mari. La fusione in atto nell’Artico fornisce la                          mici in maniera generalmente razionale.
prima dimostrazione del meccanismo che lega                                   Senonché, l’ipotesi che la competizione si faccia
i cambiamenti climatici ai conflitti sebbene, per                             violenta non viene trascurata; il 13 novembre
fortuna, si tratta di controversie ancora pacifi-                             2007 la NATO, è stata interessata dal Ministro
che: alcune risorse essenziali vengono dislocate                              degli Esteri norvegese alle implicazioni del disge-
verso territori diversi da quelli in cui si trovano                           lo artico. Il numero di marzo-aprile 2008 di Fo-
oggi; molti ci perderanno; qualcuno, persino, ci                              reign Affairs pubblicava un articolo dal titolo La
guadagnerà ma in ogni caso si apre una “compe-                                fusione dell’Artico di Scott Borgerson; ecco come
tizione” per recuperare le risorse perdute e acca-                            l’editore ne sintetizza il contenuto: a causa del ri-
parrarsi quelle nuove che si presentano. Poiché                               scaldamento globale, le distese di ghiaccio artico
il Polo Nord si sta fondendo, gli Stati che hanno                             si stanno rapidamente fondendo, dando acces-
ambizioni artiche iniziano a mostrare, ancora pa-                             so a ingenti risorse naturali e a scorciatoie nelle
catamente, i muscoli, guardando alle nuove rot-                               rotte marittime che potrebbero far risparmiare
te di navigazione che si apriranno, ai giacimenti                             miliardi di dollari ogni anno1. Ma attualmente

1 Secondo stime dello U.S. Geological Survey – pubblicate nel maggio 2009 – circa il 30% delle riserve mondiali di gas naturale non ancora
censite (47,3 miliardi di metri cubi) e circa il 13% delle riserve di greggio (90 miliardi di barili) si troverebbero nell’Artico. A ciò si aggiunge il
valore economico – stimato in diversi miliardi di dollari di costi risparmiati ogni anno – e l’importanza geo-politica delle rotte marittime che
potrebbero aprirsi con lo scioglimento dei ghiacci:
- il Passaggio a Nord Ovest, fra l’Atlantico e il Pacifico, a settentrione del Canada e dell’Alaska e
- il Passaggio a Nord Est, lungo la costa siberiana.
L’estrema rigidità del clima artico rendeva queste risorse di difficile accesso e anti-economiche. Tuttavia, l’Artico è la regione ove più rapida-
mente si fanno sentire gli effetti del cambiamento climatico: se la tendenza prosegue, entro circa vent’anni i due Passaggi potrebbero essere
liberi dai ghiacci e facilmente navigabili durante i mesi estivi, mentre si creeranno condizioni più favorevoli allo sfruttamento dei giacimenti
di ogni genere, compresi quelli in mare aperto che dovrebbero rappresentare – sempre secondo lo U.S. Geological Survey – circa l’84% delle
nuove risorse individuate nella regione artica.

                                                                                                                                                                 25
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                                                                                        sporti marittimi commerciali in cui
                                                                                        l’Italia è presente; inoltre, malgrado
                                                                                        sia del tutto improbabile un vero con-
                                                                                        flitto, ricordiamoci che della NATO fac-
                                                                                        ciamo parte anche noi: così lontano,
                                                                                        così vicino…
                                                                                        Anche comunità diverse da quelle au-
                                                                                        toctone stanno subendo pressioni per
                                                                                        l’alterazione complessiva dell’ambien-
                                                                                        te artico. Quasi il 40% della popolazio-
                                                                                        ne degli Stati Uniti risiede nelle zone
                                                                                        costiere. “Una rapida crescita del li-
                                                                                        vello dei mari – notano in uno studio
                                                                                        dell’Università di Princeton2 - rischia
              mancano regole chiare a governare questa re-                   di aggravare l’esposizione a lungo termine ai ri-
              gione di importanza vitale sul piano economico e               schi di inondazione: circa 1,3 milioni, 3,4 milioni
              strategico. A meno che Washington non apra la                  e 11,7 milioni di persone negli Stati
              strada a soluzioni multilaterali diplomatiche, l’Ar-           Uniti continentali potrebbero essere a rischio
              tico potrebbe precipitare in un conflitto armato.              di spostamento con scenari di innalzamento ri-
              Un’ipotesi lontana da noi italiani nello spazio e              spettivamente di 0.3m, 0.9m, e 1.8m del livello
              nel tempo, e lontana in assoluto nelle probabilità,            del mare entro il 2100. L’entità delle popolazioni
              per fortuna. Tuttavia, nel nostro piccolo pianeta              dislocate dall’innalzamento del livello del mare
              interconnesso, ha già delle conseguenze sui tra-               potrebbe costare fino a 11.7 trilioni di dollari.

                                                                             Città come Boston, New York, New Orleans e
              2 http://paa2015.princeton.edu/uploads/153817.                 Miami sono a rischio e le prime avvisaglie ci sono
              Significativo anche:                                           già, con l’erosione di diverse isole”. Anche altri
              https://www.google.it/amp/s/amp.businessinsider.com/5-terri-
              fying-impacts-of-rising-sea-levels-2015-2?client=safari
                                                                             Stati ricchi sono a rischio: i Paesi Bassi, con gran
                                                                             parte del loro territorio sotto il livello del mare e
                                                                             protetto da un sistema di dighe che gli olande-
                                                                             si stanno già pianificando di rinforzare. Oppure
                                                                             Singapore.
                                                                             Da queste nazioni, verrebbe da pensare, non de-
                                                                             riva tuttavia un rischio geopolitico o per la sicu-
                                                                             rezza dell’Italia: sono solide e ricche a sufficienza

                                                                                                                                 25
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per assorbire i costi economici e sociali senza che      rilevanti, ove il fanatismo islamico ha già colpito,
questi portino a conseguenze sulla sicurezza in-         e che non è estraneo ai flussi migratori che rag-
ternazionale. Solo che il pianeta Terra è intercon-      giungono l’Europa: uno dei paesi più poveri del
nesso: se questi paesi sono assorbiti dalla sfida        mondo, fra i più vulnerabili all’innalzamento del
di gestire la loro riorganizzazione del territorio e i   livello del mare. La popolazione è già gravemen-
loro movimenti di popolazioni, necessariamente           te colpita da mareggiate che paiono di severità
chiuderanno le porte ai flussi di migranti che gli       crescente, ed altri eventi catastrofici in passato
stessi fenomeni stanno creando nei paesi meno            hanno causato danni fino a 100 km nell’entroter-
fortunati. E allora questi dove andranno? Forse          ra. Non è difficile immaginare fino a che punto
siamo indirettamente coinvolti anche noi.                gli impatti peggiorerebbero con l’aumento acce-
Questo tranquillizzante “forse” invece non c’è           lerato del livello del mare.
per quanto riguarda gli impatti di mari più alti su
paesi più fragili. Il potenziale di movimenti forza-     Ma concentriamoci su un nostro vicino, l’Egitto.
ti di popolazioni a livello mondiale entro la fine       Non solo la portata del Nilo potrebbe ridursi del
del secolo, se si verifica lo scenario di un innal-      75% per la fine del secolo – per varie ragioni,
zamento degli oceani di circa due metri, è di 700        compreso il clima – ma un innalzamento rilevan-
milioni di persone circa fra dislocazioni interne        te del livello del mare potrebbe allagare fino al
e internazionali: si tratta di migrazioni semplice-      20% del delta del fiume aumentando il tenore di
mente ingestibili. E regioni in cui le conseguen-        sale. Ma il delta del Nilo è cruciale per l’ econo-
ze già ci riguardano non mancano. Si salinizza           mia e la sopravvivenza stessa della popolazione.
il delta del Niger in un’area in cui investiamo e        Poiché il 95% del Paese è deserto, se il Nilo si
da cui provengono pericolosi traffici illeciti che       ritira o non fornisce più acque adatte all’irriga-
ci raggiungono, oltre a consistenti movimen-             zione, l’Egitto entrerà in crisi: si stimano gravi
ti forzati di popolazioni. Non è ancora la causa         perdite in termini di Pil (6-16 %), ampia popo-
determinante, ma quest’ennesima pressione sul            lazione colpita (10-20 %), di aree urbane (6-12
sistema agricolo non è estranea alla tensione so-        %) e agricole (15-35 %) interessate, perché nel
ciale in cui traffici e fanatismi che finiscono per      Delta del Nilo risiede un’elevata percentuale de-
riguardarci trovano terreno fertile. Ciò vale an-        gli abitanti e in quest’area si concentrano le prin-
cora di più per un altro paese fragile e lontano, il     cipali attività economiche del paese, soprattutto
Bangladesh, ove i nostri interessi economici sono        l’agricoltura. Ciò riguarderebbe una nazione in

                                                                                                                        27
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                                                                     sa entità, si tratta del 13% della popolazione
                                                                     mondiale, con circa 915 milioni di residenti. Ma
                                                                     è frammentata, e ciò rende la voce delle mon-
                                                                     tagne poco potente, dandoci l’impressione che
                                                                     rappresentino un problema minore.
                                                                     Ma anche a voler essere cinici – solo il 13% della
                                                                     popolazione? - dobbiamo fare i conti con la gravi-
                                                                     tà: quel che succede a monte, in alto, si abbatte a
                                                                     valle, sulle piane popolate e fertili. In molte zone,
                                                                     le risorse idriche a disposizione dipendono in
                                                                     modo cruciale dal disgelo primaverile dei ghiac-
                                                                     ciai montani: ne dipende il rifornimento idrico di
                                                                     circa la metà della popolazione umana. Questo
                                                                     disgelo provoca una regolata discesa a valle di
                                                                     enormi quantità di acqua che possono essere
                                                                     utilizzate da attività agricolo-pastorali, ma anche
              continua crescita demografica, con una grande          per bere, oppure per riempire invasi idrici che
              proporzione di giovani in cerca di un futuro, in       possano consentire di non soffrire più di tanto la
              un contesto regionale di instabilità e ove i paesi     siccità estiva. Il fatto che la massa dei ghiacciai
              del Medio Oriente e del Nord Africa ospitano il        diminuisca fa sì che anche la quantità di acqua
              5% della popolazione mondiale ma possiedono            che scende a valle – nella stagione calda in cui
              meno dell’1% delle risorse idriche utilizzabili. Di    ce n’è più bisogno – sia minore, o vada addirit-
              riflesso e a forza di ripercussioni, cosa succede-     tura a zero nel caso di scomparsa dei ghiacciai
              rebbe alla nostra intera area?                         stessi. In zone critiche tutto ciò potrà portare ad
              Se l’effetto più vasto della fusione di tutti questi   instabilità e migrazioni, ma anche in zone meno
              ghiacci è l’innalzamento del livello del mare, i cui   vulnerabili si potranno avere grossi problemi. Si
              impatti si sentiranno soprattutto nella seconda        pensi alle nostre Alpi. Come riempiremo i bacini
              metà del secolo, un altro aspetto è ancor più mi-      che forniscono energia idroelettrica? Gli interro-
              naccioso; la diminuzione delle riserve di acqua        gativi riguardano anche noi, ma la fusione dei
              intrappolate nei ghiacciai che si trovano sulle più    ghiacciai montani prelude a uno scenario molto
              alte montagne dei vari continenti, soprattutto         più preoccupante, ad esempio, in Asia.
              alle medie latitudini: Himalaya, Alpi, Ande... e       La regione dell’Hindu Kush himalayano è cono-
              non solo.                                              sciuta come il ‘Terzo Polo’ per le sue gigantesche
              Il cambiamento climatico colpisce più gravemen-        masse di ghiaccio e neve, e le catene montuo-
              te le aree montuose, sia perché spesso ospitano        se che vi si connettono percorrono tutto il Sud e
              ecosistemi fragili e altamente sensibili, sia perché   Sud-Est asiatico e comprendono rilievi in Afgha-
              vi risiedono popolazioni generalmente più pove-        nistan, Bangladesh, Bhutan, Cina, India, Myan-
              re, legate a economie isolate e di sussistenza.        mar, Nepal e Pakistan. L’Hindu Kush Himalayano
              Il clima che cambia sta già aggravando la fuga         da solo è la fonte di dieci grandi sistemi fluviali,
              dalle montagne – e quindi dinamiche migratorie         e a valle 1,4 miliardi di persone - un quinto del-
              verso le piane e le città – che erano già consisten-   la popolazione del mondo - dipende dal deflusso
              ti per ragioni sociali e produttive: le montagne       dei ghiacciai per beni e servizi essenziali: con l’ac-
              coprono il 22% delle terre emerse – predominan-        qua, il cibo e l’energia.
              do in numerosi paesi, compreso il nostro - e rac-      A nord del complesso himalayano quasi il 90 per
              colgono circa il 70% delle fonti d’acqua dolce, il     cento della popolazione dell’Asia centrale conta
              23% della copertura forestale mondiale, il 25%         sull’acqua che defluisce dai ghiacciai: una risor-
              della biodiversità, il 60% delle riserve della bio-    sa su cui le tensioni tra i paesi dell’altopiano e
              sfera dell’UNESCO, e catalizzano fra il 15 e il 20%    quelli di pianura si stanno moltiplicando. A sud,
              del turismo mondiale.                                  il subcontinente indiano – irrigato dall’Indo e dal
              La popolazione delle montagne non è di scar-           Gange che scendono dall’Himalaya - e il sud-est

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