Valutare l'age-friendliness di un'abitazione - ABITARE E ANZIANI INFORMA
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i n f o r m a ABITARE E ANZIANI INFORMA Numero 1 – 2021 Valutare l’age-friendliness di un’abitazione
Sommario 03 Editoriale Enzo Costa - Presidente AUSER Ivan Pedretti - Segretario i n f o r m a Generale SPICgil Numero 1/2021 07 Sintesi della ricerca: Associazione AeA, • Valutare l’age-friendliness Abitare e Anziani di un’abitazione Soci 2021 Auser, associazione per Overview della ricerca l’invecchiamento attivo • Inquadramento, obiettivi, fasi Cgil Nazionale Fillea Cgil, federazione italiana Focus: il questionario lavoratori legno e affini • Scopi del questionario, Spi-Cgil Nazionale, sindacato pensionati italiani costruzione, risultati Sunia, sindacato unitario La Scorecard nazionale inquilini e assegnatari • Scopo, modalità di impiego AeA Informa 44 L e rubriche: Rivista periodica di informazione sui problemi abitativi • Governo e istituzioni degli anziani Numero 1/2021 • Organizzazioni sociali e volontariato Proprietà e editore AeA, Abitare e Anziani • Osservatorio Via Nizza, 154 - 00198 Roma Tel 06.8440771 – Fax internazionale 06.84407777 • Osservatorio e-mail info@abitareeanziani.it sito web www.abitareeanziani.it dell’innovazione • Indagini, studi, ricerche Direttore Responsabile Giusy Colmo a cura di Fabio Piccolino Comitato di Direzione Giusy Colmo, Marco Di Luccio, Claudio Falasca, Fabio Piccolino Progetto grafico e impaginazione Massimiliano D’Affronto 8x8 Srl Foto di copertina Edward Hopper Stanza a Brooklin - 1932
Editoriale Abitazioni e quartieri a misura della longevità Enzo Costa: Presidente Nazionale AUSER F ino a 35 anni fa la popola- 2) le città dovrebbero predisporre altezze che non facilitano la sali- zione mondiale era preva- nuove opzioni abitative, per con- ta e la discesa, continue barriere lentemente rurale, più del sentire ai cittadini di “invecchiare architettoniche, abitazioni senza 60% delle persone vivevano nelle sul posto”. ascensore, quartieri desertificati, campagne. Con il mutare dei la- 3) ogni città dovrebbe prevede- attività commerciali concentra- vori il bilancio campagna-città è re l’accesso a piani sanitari locali te nella grande distribuzione con notevolmente cambiato, oggi il dotati di tecnologie mediche inno- casse sempre più automatizza- 54% della popolazione vive nei vative per gli anziani. te con gestualità non adatte agli centri urbani, nel 2050 vivranno 4) la città del futuro dovrebbe of- anziani, situate in zone perife- nelle aree urbane più di 2/3 delle frire diverse opportunità per con- riche uguali fra di loro e prive di persone. Contemporaneamente tinuare a lavorare, studiare e svol- personalità, senza storia, prive di è avvenuto un cambiamento de- gere attività artistiche e ricreative, coerenza con i centri storici di cui mografico con un considerevole a tutte le età. sono emanazione. aumento delle aspettative di vita Il nostro Paese vive passivamente La ricerca realizzata dalla Facoltà della popolazione e una contem- e con indifferenza, in qualche caso di ingegneria dell’Università Fede- poranea decrescita delle nascite, con ostilità, l’invecchiamento del- rico II di Napoli, con la collabora- l’indice di vecchiaia è notevolmen- le persone che lo abitano, i nostri zione dell’Auser e di AeA, affronta te aumentato prima nelle aree pianificatori non prestano suffi- il tema della qualità dell’ambiente rurali, causa lo spostamento dei ciente attenzione ad un fenome- domestico con particolare riferi- giovani verso le nuove opportunità no demografico importante come mento ai requisiti che consentano di lavoro, e oggi interessa anche i quello a cui stiamo assistendo. a un anziano di vivere in condizio- centri urbani. Per chi amministra e governa gli ni di autonomia e sicurezza. È un Nei prossimi decenni, il mondo anziani spesso sono una massa tema importante che fornisce ele- sarà non solo più affollato e urba- indistinta, a volte un problema o menti utili per la ristrutturazione nizzato, ma anche demografica- un costo insostenibile, ce ne oc- degli edifici esistenti o per la pro- mente più anziano. cupiamo nei casi clamorosi di gettazione di quelli in costruzione, Prima di allora – secondo un malasanità, di povertà, di emar- con l’obiettivo di realizzare condi- nuovo rapporto del McGraw Hill ginazione o quando un virus crea zioni logistiche che possano con- Financial Global Institute (MHFI) – casi di mortalità che smuovono le sentire alle persone di invecchiare sarà necessario pensare in modo coscienze. nella propria abitazione con una innovativo a come creare città Le nostre città non si sono ne pre- qualità della vita dignitosa. Invec- a misura di anziano. Il MHFI – in parate ne adeguate al fenomeno chiando le persone hanno biso- collaborazione con la Global Co- previsto da decenni dell’invec- gno di riferimenti chiari, semplici, alition of Aging – ha individuato chiamento della popolazione, possibilmente carichi di significati quattro linee guida principali che si è fatto poco di strutturale per e ricordi, di ambienti che facilitino possono essere usate per lo svi- rendere più semplice la vita del- la persona adattandosi ad esso, e luppo della città del futuro. le persone anziane, se osservia- non viceversa. 1) la città del futuro dovrà dotarsi mo bene come sono urbanizzate La persona che invecchia vede di infrastrutture e collegamenti notiamo marciapiedi sconnessi, in molti casi aumentare la sua per il trasposto pubblico che va- attraversamenti stradali troppo fragilità e richiede sicurezza, se- dano incontro ai bisogni dei citta- lunghi, tempi troppo brevi dei se- renità, legami con il passato, ha dini di tutte le età. mafori, fermate degli autobus con bisogno di relazioni, di punti di 3
riferimento, sradicarla dal luogo degli obiettivi. L’Oms definisce re perchè le città del futuro ab- in cui ha vissuto significa spez- l’invecchiamento in salute come biano nuovi mezzi di trasporto zare la trama con cui ha dise- “il processo di sviluppo e man- adatti ai cittadini anziani; nuove gnato la sua esistenza, cancel- tenimento dell’abilità funzionale aree residenziali che permetta- lare la sua memoria. che consente il benessere in età no di invecchiare in città, con l’a- Il 3 agosto 2020 l’Assemblea avanzata”. iuto della tecnologia; innovazioni Mondiale della Sanità (Wor- L’abilità funzionale si conserva mediche che rispondano alle ld Health Assembly) dell’Oms grazie alle capacità intrinseche necessità degli anziani; e nuove ha lanciato il “Decennio dell’in- dell’individuo, ma anche alle opportunità di socializzazione, vecchiamento in salute 2020- caratteristiche ambientali in cui di impegno e di svago che non 2030” (Decade of Healthy vive. Per questo uno degli obiet- siano orientate solo ai cittadi- Ageing 2020-2030), nel quale tivi che si è posta l’Oms è pro- ni più giovani ma al passo con i l’associazione Auser per le atti- prio quello di porre le basi per tempi. vità che svolge in tutta Italia per rendere le città, le abitazioni, gli Possiamo compiere un primo promuovere l’invecchiamento spazi comuni, i trasporti pubblici passo verso il futuro utilizzando attivo, è indicata come buona più adatti ad essere vissuti dalle una parte dei fondi del Next Ge- pratica a livello internazionale persone che invecchiano. neration U.E. per la realizzazione per facilitare il raggiungimento In definitiva dobbiamo lavora- di questi obiettivi. Qualità e sicurezza per la vita autonoma degli anziani Ivan Pedretti: Segr. Gen. SPI Cgil L’ anno 2020 appena fini- cate, l’esigenza della definizione vita sociale, anche in età avan- to ci ha messo di fronte di un modello di sviluppo soste- zata, come riportato nella pre- al dramma della pande- nibile e condiviso. messa della ricerca, non solo mia derivante dal Covid19, con La ricerca della dottoressa è profondamente condivisibile, tutte le sofferenze che abbiamo Adriana Luciano dell’università ma per noi è l’obiettivo e la sfida di fronte, ognuno di noi, soprat- Federico II di Napoli, in colla- del futuro. tutto i più fragili, ha passato borazione con l’Anglia Ruskin Cioè la possibilità di viver nella moltissimo tempo nelle proprie University del Regno Unito, ha il propria casa e nella propria co- abitazioni ed ancora una vol- merito di affrontare questi temi, munità in tranquillità, sicuri ed ta abbiamo misurato quante di anche attraverso una ricerca sul autonomi, qualsiasi sia l’età, le queste non siano adeguate alle campo, in collaborazione con possibilità economiche e la pro- esigenze di vita. Auser ed Abitare e Anziani, ed pria autosufficienza. Allo stesso tempo si è ripropo- una validazione dei risultati ad L’abitazione non solo come luo- sto con forza il tema, ormai ine- alto livello scientifico. go privilegiato dove, in vecchiaia, ludibile, dei cambiamenti demo- L’abitazione a misura dell’anzia- si vive per tanto tempo. ma, so- grafici in atto: l’invecchiamento no in una città che possa con- prattutto, la propria dimora, dove della popolazione, i processi di sentire alla popolazione di in- sono collocati storia, ricordi, af- urbanizzazione, le fragilità so- vecchiare in sicurezza e dignità, fetti di un’intera esistenza. Dalla ciali, troppo facilmente dimenti- continuando a partecipare alla ricerca appare chiaro come sia 4
Editoriale forte l’attaccamento alla propria cessibilità fisica dello spazio, grandi organizzazioni di massa, abitazione, al desiderio di avere come la fondamentale assenza soggetti che operano nel volon- quello di cui si ha bisogno nella delle barriere architettoniche o tariato, nonché della cultura e propria abitazione, senza essere la presenza degli ascensori, e di della scienza possano emergere costretti ad abbandonarla. Per un adeguato sistema di riscal- indicazioni ed indirizzi rivolte alle cui come è fatta la casa, come è damento, bensì l’insieme dei istituzioni e alla rappresentanza costruita, strutturata, come può supporti, necessari ed indispen- politica democratica perché si essere vissuta, con i necessa- sabili, ma anche le prestazioni di affrontino questi temi e si ope- ri supporti, anche tecnologici, servizio per soddisfare i bisogni ri per dare risposte adeguate a con un rapporto con il territorio delle persone anziane, non solo questi problemi e a queste sfide. e la rete dei servizi è decisivo e sanitari e sociosanitari, ma an- Da questa crisi pandemica ne fondamentale per affermare un che culturali, di svago, di mobi- usciremo, sicuramente con fa- nuovo modello di sviluppo, una lità e di relazioni sociali. tica ed ulteriori sacrifici, ma non nuova idea di comunità. Perché l’assenza di relazioni e di dobbiamo mancare l’occasione Il merito della ricerca sta pro- affettività, quella che, soprattut- per i necessari cambiamenti nel prio nel definire degli indicatori to nei grandi centri urbani, è la modello di sviluppo e per mi- per la valutazione della qualità solitudine, rappresenta la causa gliorare le condizioni dei nostri dell’abitazione, cioè l’insieme prima della sofferenza e, spes- territori partendo dagli ultimi e dei requisiti che consentano so, delle malattie degli anziani a dai più fragili. di viverla al meglio, in stretto cominciare dalla depressione. In questo la casa è un elemen- rapporto con il territorio, non Un grande sindacato come lo to fondamentale se si riesce ad solo del patrimonio abitativo Spi-Cgil che ha fatto della pre- uscire dalla logica della specu- esistente, ma anche come cri- senza sul territorio e dell’iniziati- lazione e della rendita fondiaria teri guida con cui progettare le va di prossimità il suo modo di e se le città, soprattutto le peri- prossime costruzioni. essere non può che sostenere ferie, ritornino ad essere centrali Indicando in modo chiaro che questi sforzi ed auspicare che per la vita delle persone e non “l’adeguatezza” non è solo l’ac- attraverso la collaborazione fra semplici dormitori. E. Hopper - Stanza New York - 1940 5
L’ABITAZIONE AGE-FRIENDLY Di: Ing. Adriana Luciano - Dottoressa in Ingegneria dei Sistemi Civili. Tutors: Prof. Francesco Polverino - Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale - Università degli Studi di Napoli Federico II Federica Pascale - Senior Lecturer presso la Faculty of Science and Engineering - Anglia Ruskin University 6
1. OVERVIEW DELLA RICERCA 1.1. INQUADRAMENTO U La città age-friendly L’abitazione age-friendly rbanizzazione e invecchiamento della La dimensione abitativa dell’anziano ruota intor- popolazione sono i principali risultati no a tre fattori principali: l’adeguatezza fisica, la dei processi di sviluppo avviati nel se- sostenibilità economica e la socialità (Cocco colo scorso (WHO, 2007) con i quali i and Pibiri 2016). Il primo fattore attiene alle ca- governi nazionali devono confrontarsi per la defi- ratteristiche spaziali e tecnologiche dell’abitazio- nizione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. ne che devono consentire all’individuo di vivere Per essere sostenibili, le città devono provvedere in sicurezza e indipendenza. La sostenibilità eco- alle strutture e ai servizi che supportano il benes- nomica e la socialità, invece, afferiscono alla sfe- sere e la produttività dei propri residenti (WHO, ra personale dell’anziano che deve trovare nella 2007) e tra questi gli anziani che, secondo le sti- propria abitazione occasione di integrazione e me, arriveranno a rappresentare nei prossimi de- di non emarginazione. Garantire un ambiente di cenni il 16% della popolazione mondiale (WHO vita adeguato in questi termini incide in manie- 2011). È pertanto un obiettivo fondamentale ra significativa sullo stile di vita degli anziani con delle comunità favorire l’invecchiamento attivo risvolti estremamente positivi sull’intera società. inteso come quel processo di invecchiamento La casa, del resto, può essere considerata il luo- capace di offrire opportunità per la salute, per la go “privilegiato” della vecchiaia dato il grande partecipazione e per la sicurezza degli individui quantitativo di tempo che gli anziani trascorrono (WHO 2002). Rendere le città a misura di anzia- al suo interno. Le minori capacità fisiche e rela- no -age-friendly cities- vuol dire consentire alla zionali, lo stato precario di salute e la maggiore popolazione di invecchiare in sicurezza e dignità vulnerabilità verso le sfide poste dall’ambiente e di continuare a partecipare alla vita sociale an- circostante possono essere identificate come le che in età avanzata (UN 2019). cause principali di tale condizione (Tomsone et Il perseguimento di tale obiettivo passa attraver- al. 2013; Oswald et al. 2018). D’altra parte anche so una profonda trasformazione dei sistemi so- il legame affettivo gioca un ruolo importante: gli ciali ed economici che devono essere ricalibrati studi riportano che col passare del tempo acqui- ponendo un nuovo accento sulla vecchiaia, non sisce sempre più importanza il significato stesso più da intendere come uno stato di inefficienza fi- della casa, il senso di familiarità che essa trasmet- sica e mentale, bensì come una fase del proces- te nonché la percezione di sicurezza, indipendenza so biologico universale di pari valore delle altre. e privacy. Ciò si traduce nel desiderio generalmen- Tale trasformazione deve investire anche i siste- te espresso dagli anziani di rimanere nella propria mi urbani che, nell’ottica dell’inclusione, devono casa per il maggior tempo possibile preservando dotarsi di spazi privi di barriere fisiche e cultura- la propria indipendenza (Kerbler 2014; Yen and li. Il punto di partenza per avviare il processo di Anderson 2012; Sixsmith et al. 2014; AARP 2018; partecipazione universale è senza dubbio l’abi- Smith et al. 2012; Falasca 2018). tazione che deve essere ripensata affinché, nel Come conseguenza il tema dell’ageing in place1 rispetto dei principi della progettazione univer- si è fatto strada in molte agende politiche (Lux sale, possa adeguarsi alle mutevoli esigenze di and Sunega 2014; Wiles et al. 2012; Lui et al. un individuo durante il corso della sua vita. 2009). Esso si riferisce alla possibilità per gli 1 Il termine è stato coniato dal Centers for Disease Control and Prevention Fonte: https://www.cdc.gov/healthyplaces/terminology.htm. 7
individui di vivere il più a lungo possibile nella individui che non può essere demandato alle propria casa e nella propria comunità in manie- sole strutture sanitarie. In un’ottica di decentra- ra sicura, autonoma e in condizione di comfort mento dell’assistenza sanitaria, la gestione del- indipendentemente dall’età, dallo status econo- le condizioni croniche trova ampia possibilità di mico e dal livello di abilità. Tale obiettivo, avendo risoluzione all’interno dell’abitazione. Pertanto, come conseguenza il differimento dell’istituzio- molta attenzione è stata posta allo studio del- nalizzazione e la riduzione della spesa sanitaria, le connessioni tra caratteristiche architettoni- trova ampio consenso non solo tra glia anziani, che e fattori di rischio per la salute degli anzia- ma anche tra i decisori politici e gli operatori sa- ni e all’individuazione dei fattori predittivi della nitari (Lux and Sunega 2014; Wiles et al. 2012). soddisfazione abitativa. Di minore consistenza Funzionale alla messa in atto delle politiche di sono, invece, gli studi che propongono strumen- ageing in place è l’adeguatezza delle abitazioni ti operativi per la valutazione della qualità abita- alle quali è demandato il compito di supporta- tiva fondati su criteri misurabili attraverso i quali re l’individuo nelle fasi più avanzate della vita decodificare le caratteristiche dell’ambiente do- colmando il gap tra fragilità e ostacoli posti mestico e indagarne l’adeguatezza alle esigenze dall’ambiente2 circostante. In questo senso, è della vecchiaia. il concetto stesso di adeguatezza che deve es- Anche in Italia, paese in cui l’invecchiamento sere definito individuando quei requisiti di qua- della popolazione sta avanzando a uno tra i ritmi lità dell’ambiente domestico che si configurano più elevati d’Europa (ISTAT 2019), la progetta- come condizioni imprescindibili per l’ageing in zione degli spazi domestici è priva di riferimenti place. La messa a punto e la diffusione di tali all’anzianità a meno delle norme sul supera- criteri, oltre a permettere la valutazione ex post mento delle barriere architettoniche. Queste ul- del patrimonio abitativo, agirebbe come guida time, però, oltre a rimandare al binomio anzia- per la progettazione degli interventi sugli immo- no-disabile ormai superato da tempo, riducono bili esistenti e su quelli di nuova costruzione. Di- la questione della qualità abitativa a un mero sporre di metriche attraverso cui progettare gli discorso di accessibilità fisica dello spazio che, spazi domestici per l’anzianità e attraverso cui seppur rappresenti un grave pericolo per la sa- valutarli, quindi, si configura come una tappa lute e sia un ostacolo all’indipendenza e all’au- obbligata nel processo di inclusione abitativa tonomia degli anziani, è solo uno dei numerosi degli over 65. aspetti da considerare quando si approccia alla La ricerca scientifica ha promosso numerosi progettazione age-friendly. studi funzionali all’individuazione delle condi- Definire le caratteristiche di un’abitazione a mi- zioni ambientali che impattano positivamente sura di anziano e convertirle in standards, signi- sul benessere degli anziani e questo affinché ficherebbe disporre di una guida condivisa per si moltiplichino i luoghi di cura e di assistenza approcciare alla progettazione dei nuovi spazi al di fuori delle strutture sanitarie. L’aumento abitativi ma anche per intervenire su quelli esi- dell’aspettativa di vita richiede, infatti, l’acces- stenti che, in Italia, costituiscono una risorsa pre- so alle cure a un numero sempre più elevato di ziosa con cui far fronte all’emergenza abitativa. 2 Per ambiente si intende l’ambiente fisico e sociale. 8
1.2. OBIETTIVO DELLA RICERCA L a ricerca è stata sviluppata nell’ambito del sistema di misurazione della qualità dell’ambiente XXXII Ciclo di Dottorato in Ingegneria dei domestico che, attraverso un indicatore comples- Sistemi Civili presso la Facoltà degli Studi so, traduce in un giudizio sintetico e quantitativo la di Napoli Federico II in collaborazione con capacità dell’abitazione di accogliere le esigenze la School of Engineering and the Built Environment della vecchiaia. L’indicatore ha lo scopo di guidare i dell’Anglia Ruskin University, Chelmsford (United tecnici nella progettazione degli interventi sugli edi- Kingdom). I tutor che hanno supervisionato e col- fici esistenti o su quelli di nuova costruzione e, inol- laborato al lavoro di ricerca sono il Prof. Francesco tre, consente agli stakeholders di valutare il patri- Polverino (Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e monio immobiliare secondo un linguaggio comune Ambientale – Federico II) e la Dr. Federica Pascale attraverso il quale definire obiettivi e monitorare gli (Faculty of Science and Engineering – Anglia Ru- effetti delle misure proposte. skin University). La ricerca, infine, propone uno strumento digitale L’obiettivo della ricerca è la creazione di un indica- - Scorecard - attraverso cui operare la rilevazione tore per la valutazione della qualità dell’ambiente della qualità abitativa: tale applicativo si presta a domestico (indicatore di age-friendliness) intesa essere facilmente impiegato da tutti coloro che vo- come l’insieme dei requisiti spaziali e prestazionali gliono approfondire gli aspetti dell’age-friendliness dell’abitazione che consentono a un anziano di vi- di un’abitazione, ivi compresi i residenti. vere in condizioni di autonomia e sicurezza. L’indi- Una schematizzazione degli obiettivi della ricerca, catore funge da certificatore della qualità abitativa dei fattori di originalità e delle potenzialità applica- e i criteri su cui fonda derivano dal confronto tra i tive è riportata in Fig. 1. bisogni della popolazione anziana, i principi dell’a- ge-friendliness condivisi a livello internazionale e il Fig. 1 – Gap, Obiettivi, Fattori di originalità e Potenzialità applica- parere degli esperti. Lo ricerca propone, quindi, un tive della ricerca. GAP OBBIETTIVO assenza di una definizione «operativa» di abitazione age-friendly creazione di un indicatore di age-friendiness assenza di strumenti di valutazione di qualità abitativa riferita alle esigenze dell’anziano delle abitazioni assenza di set di dati rappresentativi delle esigenze abitative degli anziani in italia assenzaq di guide per intervenire sul patrimonio edilizio in italia FATTORI DI ORIGINALITÀ POTENZIALITÀ APPLICATIVE definizione delle caratteristiche di un’abitazione a supportare la fase decisionale a più scale di intervento misura di anziano valutare e monitorare con un linguaggio condiviso la individuazione dei criteri per la valutazione del livello qualità delle abitazioni in relazione alle esigenze degli di age-friendliness di un’abitazione anziani individuazione dei criteri per guidare la progettazione rispondere agli obiettivi della who e del miur in di nuovi edifici o per modificare quelle esistenti riferimento alla necessità di dotarsi di standard di qualità relativi alle abitazioni per gli anziani messa appunto di uno strumento di rilevazione e il monitoraggio della qualità abitativa 9
1.3. FASI DELLA RICERCA L o studio è stato articolato in diverse fasi, gole metriche di valutazione. L’indicatore è stato ciascuna caratterizzata da una propria quindi articolato in tre livelli: il primo livello cor- metodologia di ricerca (Fig. 2): risponde all’indicatore complessivo di age-frien- dliness dell’abitazione; il secondo livello è costi- q Definizione del framework: tuito dagli otto sub-indicatori corrispondenti ai la struttura dell’indicatore di age-friendliness domini del framework; il terzo livello è formato deriva dalla guida “Global Age-Friendly Cities: A da 73 indici, distribuiti tra gli otto sub-indicato- Guide” redatta dall’Organizzazione Mondiale del- ri, che specificano le caratteristiche di qualità da la Sanità (WHO 2007) nella quale viene definito rilevare nell’ambiente domestico. Tali indici tra- uno standard universale della città age-friendly. ducono in termini quantitativi le informazioni de- La guida elenca gli otto determinanti della città rivanti dalla ricerca bibliografica e costituiscono age-friendly -tra cui l’abitazione- e, per ciascu- le unità minime di rilevazione per la misurazione no di essi, fornisce una checklist dei parametri dell’age-friendliness dell’abitazione. Per ciascun di valutazione. indice è stata costruita una scala di punteggio da Sulla base della checklist riferita all’abitazione, 1 a 5, allo scopo di articolare la valutazione per il framework dell’indicatore è stato strutturato in livelli di qualità. L’indicatore attribuisce il punteg- otto domini: Sostenibilità economica, Con- gio più basso se il requisito descritto dall’indice nessione alla comunità, Accesso ai servizi, è assente o se non corrisponde alla performance Sicurezza, Impianti, Caratteristiche dell’a- minima prevista dalla metrica, mentre attribui- bitazione, Modificabilità, Manutenibilità; sce il punteggio più alto se nell’abitazione sono presenti i tutti i requisiti compresi nella metri- q Definizione delle metriche: ca. La rappresentazione grafica della struttura ciascun dominio dell’indicatore è stato indaga- dell’indicatore è riportata in Figura 3; to attraverso l’analisi della letteratura scientifica esistente che ha portato alla definizione delle sin- Fig. 2 – Fasi della ricerca. MILESTONES E METODOLOGIA DI RICERCA definizione ne e e definizione definizione ni zio ion zi on a zio framework ini he i daz e ini indicatore scorecard lic f l f p de ric t va rich de i ap t s me me pe approfondimento experts’ questionario bibliografico opinion 10
q Validazione delle metriche: letteratura scientifica di settore e dal parere de- per validare l’indicatore e accertare la sua ade- gli esperti, il loro peso tiene in considerazione guatezza alla valutazione della qualità abitativa direttamente il parere dell’anziano; per la popolazione anziana, è stato coinvolto un Fig.3 – Struttura dell’indicatore. panel di esperti. Il panel è stato selezionato per essere quanto più eterogeno possibile: i suoi membri, infatti, afferiscono a diversi ambiti di studio ciascuno interessato alla definizione del- le caratteristiche dell’abitazione necessarie per supportare il benessere degli anziani. Agli esper- ti è stato chiesto di rispondere a un questiona- AGE-FRIENDLY HOUSES rio, inviato tramite mail, contenente un riassunto FRAMEWORK della ricerca, la struttura dell’indicatore con la specificazione delle metriche e le scale di pun- teggio associate. È stata garantita agli esperti la partecipazione reciprocamente anonima (nel senso che i partecipanti non conoscevano i nomi degli altri membri del panel) in modo da evitare condizionamenti nelle risposte nel caso in cui si fosse reso necessario reiterare le domande e ri- portare i commenti degli altri esperti. Gli esperti hanno espresso il loro accordo su una scala a cinque punte (da 1= in completo disaccordo a 5= in completo accordo) e hanno argomentato 1. SOSTENIBILITÀ ECONOMICA 1.1. COSTI DELL’ABITAZIONE i loro giudizi mediante risposte aperte. Durante un workshop condotto dal team di ricerca pres- 2. CONNESSIONE ALLA COMUNITÀ so l’Anglia Ruskin University di Chelmsford (Uni- 2.1. PRESENZA DEGLI SPAZI PRIVATI ESTERNI 2.2. RELAZIONE CON I LUOGHI DI SOCIALIZZAZIONE ted Kingdom) sono stati analizzati i risultati –sia 2.3. PRESENZA DI SPAZI DI CONDIVISIONE attraverso analisi quantitative che qualitative- e, in accordo con il giudizio degli esperti, sono sta- 3. ACCESSO AI SERVIZI 3.1. DISTANZA DAI SERVIZI ESSENZIALI te revisionate le metriche oggetto di disaccordo (Fig. 4); 4.SICUREZZA 4.1. SICUREZZA DAL RISCHIO CADUTA 4.2. SICUREZZA DALL’INTRUSIONE DI ESTRANEI q Definizione dei pesi delle metriche: per con- 4.3. CONDIVISIONE DELL’AMBIENTE DOMESTICO sentire l’aggregazione dei punteggi associati alle metriche e ricavare il dato di sintesi –ovvero 5. IMPIANTI 5.1. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO il valore totale dell’age-friendliness dell’abita- 5.2. IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO zione- è stato necessario definire il peso delle 5.3. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE variabili che compongono l’indicatore. I ricerca- 5.4. DOMOTICA tori hanno interpretato il peso da dare alle me- 6. CARATTERISTICHE DELL’ABITAZIONE triche come l’importanza che gli anziani stessi 6.1. DIMENSIONI attribuiscono a ciascuna di essa. Per indagare 6.2. TIPOLOGIA DI AMBIENTI 6.3. LAYOUT tale dato, pertanto, è stato somministrato un 6.4. ACCESSIBILITÀ questionario a un gruppo di individui ultra65en- ni che hanno espresso le proprie preferenze 7. MODIFICABILITÀ 7.1. MODIFICABILITÀ PER RAGGIUNGERE L’ACCESSIBILITÀ abitative associando a ciascuna metrica uno specifico livello di importanza (cfr. approfon- 8. MANUTENIBILITÀ dimento al paragrafo 2). Questo vuol dire che, 8.1./8.2./8.3./8.4./8.5. VALUTAZIONE DEL RISCHIO MANUTENZIONE mentre i punteggi dell’indicatore derivano dalla 11
Fig.4 – Esempio di metrica finale con i relativi punteggi. La metrica è riferita al dominio “Connessione alla Comunità”. q Definizione dei pesi dei domini: al mede- consente di attribuire una misura del livello di simo panel di esperti coinvolto nella validazione age-friendliness delle abitazioni attraverso uno del framework dell’indicatore è stato chiesto di strumento applicativo –RAHS Resilient Ageing partecipare al Budget Allocation che è un me- Housing Scorecard- a uso dei soggetti interes- todo attraverso il quale vengono attribuiti i pesi sati alla valutazione della qualità del patrimonio relativi a dei set di indicatori (nel caso in esame i immobiliare esistente o da costruire. La Score- sei di indicatori sono gli otto domini dell’indica- card si presta a essere uno strumento di facile tore di age-friendliness). Servendosi dello stesso compilazione, a disposizione dei progettisti o del questionario utilizzato per validare le metriche, è legislatore, che elabora le informazioni contenu- stato chiesto agli esperti di distribuire un credito te nel modello dell’indicatore, sintetizzandole in di 100 punti tra gli otto domini dell’indicatore di forma grafica e numerica. Le informazioni che age-friendliness proporzionalmente all’impor- ne derivano restituiscono un’inedita misura della tanza relativa di ciascuno di essi. Mediando il to- qualità dell’ambiente domestico riferendola alla tale dei budget distribuiti dal panel, sono derivati sua capacità di supportare l’ageing in place. La i pesi dei domini. Scorecard consiste in un foglio di calcolo digita- Questa metodologia “mista” di attribuzione le suddiviso in nove sezioni di cui otto relative ai dei pesi, che ha fatto ricorso sia al giudizio de- domini dell’indicatore e una contenente i risultati gli utenti finali (per il peso delle metriche) che a della valutazione espressi in forma numerica e quello degli esperti del settore (per il peso dei do- grafica (cfr. approfondimento al paragrafo 3); mini), ha rafforzato l’affidabilità della valutazione associandola a una pluralità di pareri espressi da q Applicazioni: la prima fase di applicazione differenti stakeholders; dell’indicatore, ancora in corso di svolgimen- to, ha lo scopo di raccogliere le valutazioni su q Definizione dell’indicatore: una volta defi- un’ampia casistica di condizioni abitative per nite le metriche e i set di pesi con cui aggregare i individuare dei valori soglia di age-friendliness punteggi, è stata scritta la formula finale dell’in- rispetto ai quali classificare i risultati. Quando lo dicatore: con dq = peso strumento arriverà a essere testato su un nume- del sub-indicatore q-esimo e sq= valore di ro consistente di casi reali, quindi, sarà possibile age-friendliness del sub-indicatore q-esimo; interpretare gli esiti numerici della scorecard in maniera qualitativa implementando la fruibilità q Costruzione della Scorecard: l’indicatore dello strumento. 12
2. FOCUS: IL QUESTIONARIO 2.1. STRUTTURA E SOMMINISTRAZIONE L o studio dell’abitare non può prescin- Il questionario è stato strutturato in 76 doman- dere dagli individui e dalle relazioni con de, prevalentemente chiuse. I rispondenti, quin- l’ambiente in cui vivono che, soprattutto di, hanno generalmente dovuto scegliere una ri- in età avanzata, assumono un significa- sposta (o, raramente, più risposte) tra un set di to molto profondo. alternative proposte. Solo in tre casi sono state Secondo la letteratura di settore, oltre alle carat- poste delle domande aperte. teristiche fisiche e prestazionali dell’abitazione, anche la percezione dell’ambiente domestico è Le domande sono state suddivise in tre sezioni un aspetto importante del benessere poiché è in tematiche: dati personali, contesto abitativo, grado di impattare su diversi domini dello stato qualità dell’ambiente domestico. Le prime due di salute: un anziano che non è soddisfatto della sezioni hanno rilevato le “variabili indipenden- propria abitazione, infatti, ha più probabilità di ti” ovvero le caratteristiche invarianti personali incorrere in disturbi quali ad esempio la depres- (es. età, sesso, livello di istruzione, etc.) e del sione (Kylén et al. 2014). Coinvolgere gli anziani contesto abitativo (es. tipologia edilizia, presen- nel processo di valutazione dell’ambiente do- za di barriere architettoniche, etc.) che la ricerca mestico e registrarne percezioni e aspettative, lega alla soddisfazione abitativa e alla sua per- pertanto, consente di definire in maniera più ef- cezione da parte degli anziani. In particolare, la ficace il concetto di qualità abitativa rivolgendo sezione sui dati personali si è avvalsa di diversi l’attenzione tanto alle caratteristiche spaziali e strumenti comunemente impiegati in geriatria morfologiche quanto alle considerazioni pro- per la Valutazione Multidimensionale dell’An- prie dei residenti. ziano (VMD) come il test SF36 per conoscere Raccogliere dataset sulle preferenze abitative lo stato di salute percepito e i test di Katz e di degli over 65 è il presupposto fondamentale per Lawton per misurare l’autonomia nello svolgi- soddisfare la richiesta di spazi abitativi adegua- mento delle attività quotidiane. ti all’anzianità, nell’ottica di una progettazione L’individuazione dei set di variabili indipendenti incentrata sull’utente –user centered design-. da cui dipendono le preferenze della popolazio- In Italia non c’è stata una raccolta sistematica ne (preferenze espresse rispetto agli otto domi- di tali informazioni e rare sono le ricerche di ni dell’indicatore), ha reso i dati raccolti di note- settore su larga scala (generalmente il contesto vole interesse e ha arricchito la struttura stessa di osservazione è rivolto a piccoli gruppi di po- dell’indicatore. polazione). Per questo motivo, una fase fonda- La sezione sulla qualità dell’ambiente domesti- mentale della ricerca è stata l’elaborazione e la co, invece, è stata suddivisa in nove sotto-sezio- somministrazione di un questionario, da diffon- ni ciascuna dedicata a un dominio dell’indicato- dere sull’intero territorio nazionale. Il questio- re di age-friendliness (a meno di quella riferita nario ha avuto lo scopo principale di verificare alle alternative abitative che non è presente nel- in che misura le metriche dell’indicatore, ovvero la struttura dell’indicatore): costi, connessione le caratteristiche dell’ambiente domestico con- alla comunità, accesso ai servizi, sicurezza, siderate dalla ricerca scientifica come incidenti impianti, caratteristiche dell’abitazione, mo- sul benessere degli anziani, siano effettivamen- dificabilità, manutenibilità, alternative abi- te riconosciute importanti per le proprie condi- tative. Le domande appartenenti a tale sezione zioni di vita dagli anziani stessi. possono essere suddivise in tre categorie: 13
q Domande di progetto: sono le domande riferite laborazione con l’associazione nazionale Auser e ad alcune variabili incluse nell’indicatore di cui è sta- l’associazione Abitare e Anziani, partner della ricer- ta indagata la rispondenza tra l’evidenza della lette- ca. Al campione di anziani è stato chiesto di com- ratura scientifica e il parere degli anziani (es. agli an- pilare il questionario, già sottoposto al giudizio di ziani è stato chiesto quanto tempo sono disposti a accademici e di membri di vertice delle associazioni camminare per raggiungere un determinato servizio, partner, e di riportare eventuali difficoltà nel com- da quali ambienti vorrebbero che fosse composta la prendere i quesiti, nel comprendere le risposte o nel loro abitazione, etc. e le risposte sono state confron- dover rispondere ad alcune domande. Il ricercatore tate con i risultati dei principali studi internazionali); ha svolto il ruolo di somministratore introducendo gli obiettivi del questionario e le sezioni in cui esso q Domande esplorative: sono le domande che è suddiviso e leggendo le domande. Durante la ri- hanno indagato il parere degli intervistati rispetto levazione, sono state riportate in forma cartacea le ad alcuni temi di grande interesse per la ricerca di note degli intervistati e sono state discusse insieme settore come le forme dell’abitare condiviso, già am- le modifiche necessarie che hanno riguardato la ri- piamente diffuse in molte città europee, e l’uso della scrittura di alcune domande in forma più chiara e tecnologia per l’ottimizzazione della gestione della l’eliminazione o la rimodulazione dei quesiti troppo casa e del monitoraggio dello stato di salute; personali. Dalla validazione, inoltre, è emersa la ne- cessità di redigere un glossario di alcuni termini che q Domande di importanza: sono le domande cor- hanno destato perplessità negli intervistati (es. tele- rispondenti alle variabili dell’indicatore in cui gli inter- medicina, domotica). vistati hanno espresso il grado di importanza della Una volta validato il questionario, è partita la cam- presenza di quella caratteristica o di quella presta- pagna di somministrazione; quest’ultima è avve- zione nella propria abitazione. Gli anziani hanno indi- nuta online, tramite la compilazione di un modulo viduato la risposta su una scala di ranking variabile sulla piattaforma digitale Google Drive (Fig. 5). La da 1 a 5 e l’insieme delle risposte è stato convertito somministrazione online è stata scelta allo scopo nel sistema di pesi dell’indicatore. di raggiungere più facilmente gli utenti, controllare Prima di procedere alla diffusione, il questionario l’avvenuta compilazione di ogni campo di indagine è stato validato attraverso una somministrazione e di archiviare in maniera più efficace i dati registrati, pilota a un gruppo di circa 15 soggetti ultra65en- agevolando la successiva fase di analisi. Il tempo di ni. La validazione è avvenuta presso la sede Auser compilazione del questionario è stato stimato in cir- Campania di Napoli ed è stata organizzata in col- ca 25 minuti. Fig.5 – Copertina del questionario da Google Drive ed esempio di quesito. 14
Il questionario è stato distribuito grazie alla col- degli intervistati sulla piattaforma online. Dispor- laborazione con le associazioni Auser-Associa- re dei somministratori, coincidenti con i volonta- zione per l’invecchiamento attivo e Abitare e ri Auser informati sulle finalità della ricerca, ha Anziani con le quali è stato attivato un protocollo consentito di ottenere due grandi vantaggi: di intesa finalizzato alla collaborazione nell’atti- vità di ricerca scientifica. Grazie al supporto delle q L’inclusione di una popolazione eterogenea associazioni, che contano su una rete di sedi dif- nel campione. Tutti gli iscritti Auser hanno potuto, fuse in maniera capillare sul territorio nazionale, potenzialmente, partecipare alla ricerca senza che il questionario è stato distribuito in tutta Italia. fosse chiesto loro di essere abili nell’uso del com- Auser e Abitare e Anziani, che hanno già suppor- puter o di cimentarsi in prima persona nell’appro- tato altre ricerche scientifiche di rilievo nazio- fondimento dei temi trattati nella ricerca; nale, si sono occupate della diffusione dei que- stionari e della gestione della loro compilazione. q La standardizzazione della rilevazione. Tutti i Preliminarmente alla diffusione dello strumento centri Auser hanno diffuso ai somministratori un di ricerca, è stato definito un piano di campio- Manuale dell’Intervistatore (Fig.6) redatto come namento in funzione della distribuzione regiona- guida alla compilazione del questionario. All’inter- le della popolazione over 65 (sulla base dei dati no di tale documento sono stati chiariti gli obiettivi Istat al 1° gennaio 2018) in modo da chiedere della ricerca e le finalità di ciascuna sezione in è alle regioni una partecipazione proporzionale al stato suddiviso il questionario. Questo ha ridotto numero di anziani residenti. L’obiettivo è stato la libera interpretazione delle domande, garanten- stimato in circa 1300 interviste. do una rilevazione dei dati omogenea e coerente Fondamentale per il rigore scientifico della rile- con gli obiettivi di indagine prefissati. vazione è stata la figura del Somministatore che Il questionario è stato somministrato da maggio ha condotto le interviste e ha riportato le risposte a novembre 2019. Fig.6 – Copertina del Manuale dell’Intervistatore e Glossario 15
Risultati – Variabili Indipendenti del campione femminile maggiore rispetto a q Dati descrittivi di base quella maschile (Fig.7). All’indagine hanno partecipato 1118 persone (492 uomini e 626 donne). L’età media degli in- tervistati è di 74 anni con una variabilità per età Fig. 7 – Suddivisione per età e sesso del campione intervistato. 75 100 50 25 90 0 UOMINI 80 50 60 70 80 90 100 DONNE 0 70 25 60 50 50 UOMINI DONNE 75 Tutte le regioni (ad eccezione del- la Valle d’Aosta) hanno partecipato all’indagine seppur con percentuali di adesione diffrenziate in relazione al piano di campionamento (Fig. 8). In particolare, in Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria è stato somministrato il numero di que- stionari previsto dal piano di campio- namento consentendo di estrarre dei dati statistici rappresentativi. Fig. 8 – Distribuzione nazionale del campione intervistato. 16
Titolo di studio e posizione lavorativa tato come la capacità di performare le attività Significativa è la percentuale di intervistati con necessarie all’autosufficienza (Passi d’Argento un titolo di studio inferiore al diploma di scuola 2013; SIGG 2018). Tale rilevazione si basa sulla superiore (Fig. 9). Come prevedibile, gran parte compilazione di due test che specificano i livelli del campione è in pensione ma è da segnalare di capacità nello svolgimento di alcune attività il 2% dei rispondenti che dichiara di non essere fondamentali: la scala di Katz per le Activities of in pensione e di non avere alcuna occupazione Daily Living (ADL) e la scala di Lawton e Brody (Fig. 10). per le Instrumental Activitities of Daily Living (IADL) (Passi d’Argento 2013; SIGG 2018; WHO Stato di salute 2015). Le ADL sono le attività che la persona Una caratterizzazione importante del campio- deve svolgere per vivere senza bisogno di assi- ne è quella relativa allo stato funzionale, valu- stenza continuativa o periodica (muoversi da una TITOLO DI STUDIO LICENZA ELEMENTARE DOPLOMA DI SCUOLA MEDIA DOPLOMA DI SCUOLA SPERIORE LAUREA NESSUNO POSIZIONE LAVORATIVA LAVORO SALTUARIAMENTE LAVORO A TEMPO PIENO NON HO OCCUPAZIONE E NON SONO IN PENSIONE SONO UNA CASALINGA SONO IN PENSIONE Figg. 9, 10 – Titolo di studio e Posizione lavorativa del campione intervistato. 17
stanza all’altra, lavarsi, farsi il bagno o la doccia, dall’Istituto Superiore di Sanità (Passi d’Argento vestirsi, mangiare, usare i servizi per fare i propri 2013). Gli anziani sono stati quindi raggruppati in bisogni, essere continenti3). Le IADL, invece, sono tre categorie: in buona salute se autonomi nello attività più complesse che l’individuo può svolge- svolgimento di tutte le ADL ma non autonomi in al re anche al di fuori della propria abitazione e che massimo 1 IADL; con segni di fragilità se auto- sono necessarie affinché possa condurre una vita nomi nello svolgimento di tutte le ADL ma non au- autonoma (usare il telefono, prendere le medicine, tonomi in 2 o più IADL; disabili se non autonomi fare la spesa o altre compere, cucinare, riscalda- nello svolgimento di 1 o più ADL4. re i pasti, prendersi cura della casa, fare il bucato, Seguendo questa classificazione, la gran par- spostarsi fuori casa coi mezzi pubblici o con la te del campione intervistato è in buona salute propria auto, pagare conti e bollette). Per ciascu- (Fig.11) anche se il 23% ha dichiarato di esse- na delle ADL e IADL è stato chiesto all’anziano il re stato ricoverato negli ultimi 12 mesi. Anche la grado di autonomia nello svolgimento. Le rispo- percezione del proprio stato di salute è general- ste sono state decodificate secondo quanto fat- mente buona (solo il 12% ha riferito che la pro- to nella sperimentazione Passi d’Argento operata pria salute va male o molto male) (Fig.12). VALUTAZIONE DELLO STATO FUNZIONALE DISABILI CON SEGNI DI FRAGILITÀ IN BUONA SALUTE PERCEZIONE STATO DI SALUTE DISABILI CON SEGNI DI FRAGILITÀ IN BUONA SALUTE 3 Questo dato non è stato richiesto agli intervistati poiché è stato ritenuto troppo personale, soprattutto in considerazione della presenza dell’intervistatore durante la somministrazione. 4 Nella seconda misurazione effettuata nella ricerca dell’ISS, la categoria degli anziani in buona salute è stata scissa in “in buona salute a basso rischio di malattia” e “in buona salute ma a rischio di malattia e fragilità” in relazione agli stili di vita e ai fattori di rischio quali, ad esempio, il fumo. Tuttavia questa ulteriore categorizzazione non è stata effettuata nella presente ricerca. 18
La forma di assistenza principale ricevuta per le pante, invece, è il grande numero di anziani che attività in cui non gli intervistati hanno dichiarato afferma di non ricevere alcun aiuto. di non essere autonomi è quella familiare (Fig.13) in perfetto accordo con la più comune forma di gestione della non autosufficienza in Italia che Fig. 13 – Forme di aiuto ricevute per le attività in cui gli intervi- spesso sostituisce le reti di assistenza formale stati non sono autosufficienti (il campione ha potuto scegliere con l’assistenza domiciliare informale. Preoccu- più di una risposta). FORME DI AIUTO RICEVUTE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA NESSUNO, NON RICEVO AIUTO 525 FAMILIARI 476 ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO 139 PERSONA INDIVIDUATA, PAGATA IN PROPRIO, AD ESEMPIO BADANTE 124 CONOSCENTI, AMICI 91 ASSISTENZA A DOMICILIO DA PARTE DI OPERATORI DEL SERVIZIO PUBBLICO 36 CONTRIBUTI ECONOMICI AD ESEMPIO ASSEGNO DI CURA, ACCOMPAGNAMENTO 28 ASSISTENZA PRESSO CENTRO DIURNO 9 0 200 400 600 19
Attività e relazioni sociali (Fig.14). Ben il 92% del campione ha affermato Oltre alle informazioni personali e allo stato di sa- di frequentare regolarmente amici, conoscenti e lute, il questionario ha indagato anche il coinvolgi- parenti. Questo vuol dire che la ricerca ha raggiun- mento degli intervistati nelle attività sociali ovvero to degli anziani in buona parte attivi e coinvolti in la frequenza con cui gli anziani escono di casa, attività sociali (come del resto era prevedibile dato la tipologia di luoghi frequentati (circoli ricreativi, che l’indagine è stata estesa agli individui membri parchi, etc.) e gli hobbies. La maggioranza di essi di associazioni culturali e ricreative). Tale osser- (54%) ha riportato di uscire più volte al giorno e vazione è fondamentale per contestualizzare la solo il 9% meno di due/tre volte alla settimana ricerca e limitarne la generalizzabilità dei risultati. FREQUENZA NELL’USCIRE DI CASA MENO DI DUE/TRE VOLTE A SETTIMANA MEDIAMENTE DUE/TRE VOLTE A SETTIMANA ALMENO UNA VOLTA AL GIORNO PIÙ VOLTE AL GIORNO Figg. 14 - Frequenza nell’uscire di casa del campione intervistato 20
Familiarità lita utilizzare il personal computer e lo smartpho- con la tecnologia ne; il 45% del campione, invece, ha dichiarato di Di grande rilievo è la sezione del questionario utilizzare solo i dispositivi privi di connessione che indaga la familiarità degli intervistati con la internet (TV, radio, decoder, dvd, telefono fisso) tecnologia poiché è presumibile che questo dato (Fig. 15). Inoltre, il 49% del campione ha soste- abbia influenzato altre risposte, come la predi- nuto di avere una familiarità molto bassa con in- sposizione ad affidarsi alla gestione da remoto ternet o, addirittura, di non saperlo utilizzare per dell’abitazione oppure alla telemedicina. niente (ben il 36%) (Fig. 16). Come parametri di valutazione sono stati scelti il Questo dato deve far riflettere su quanta strada numero e il tipo di dispositivi tecnologici corren- deve compiersi ancora affinché anche gli anziani temente utilizzati dagli intervistati (dal telefono abbiano accesso all’informazione e ai servizi in fisso allo smartphone) e la familiarità con inter- una società sempre più votata alla digitalizzazio- net. Secondo i risultati, il 53% degli anziani è so- ne che rischia di lasciare indietro i più fragili. TIPOLOGIA DI DISPOSITIVI TECNOLOGICI UTILIZZATI NESSUNO/SOLO DISPOSITIVI SENZA CONNESSIONE INTERNET SMARTPHONE E PERSONAL COMPUTER TUTTI I DISPOSITIVI FAMILIARITÀ CON INTERNET NULLA, NON SO USARE INTERNET SUFFICIENTE BUONA MOLTO SCARSA OTTIMA Figg. 15, 16 – Tipologia di dispositivi tecnologici utilizzati e Familiarità con Internet del campione intervistato. 21
Condizione abitativa degli anziani vive in case di proprietà e di questi Perfettamente in accordo con il rapporto pub- il 34,9% vive da solo, l’81% del campione inter- blicato da Auser e Abitare e Anziani a cura di C. vistato ha dichiarato di vivere in una casa di pro- Falasca (Falasca 2015) sulle condizioni abita- prietà (sua o del convivente) (Fig. 17) e il 34% di tive degli anziani in Italia, secondo cui l’80,3% vivere da solo (Fig. 18). STATO DI OCCUPAZIONE DELL’ABITAZIONE DI PROPRIETÀ IN AFFITTO DA SOGGETTO PRIVATO DI PROPRIETÀ DI UNO DEI CONVIVENTI (CONIUGE, ETC.) IN USOFRUTTO/ COMODATO D’USO IN AFFITTO DA ENTE PUBBLICO CONDIVISIONE DELL’ABITAZIONE CON UNO O PIÙ MEMBRI DELLA FAMIGLIA DA SOLO CON BADANTE CON ALTRI COABITANTI Figg. 17, 18 – Stato di occupazione e Condivisione dell’abitazione. 22
Quanto all’accessibilità, il 51% dei rispondenti Tab. 1 – Ostacoli nell’uscire di casa. che vive in appartamento ha affermato che nel Scale 43,0% proprio edificio è presente l’ascensore o un si- stema per il sollevamento persone (piattaforma Altro (es. condizioni climatiche) 15,0% elevatrice, servoscala). Tuttavia, tra coloro che Problemi fisici 11,8% hanno dichiarato di dover superare un dislivel- Inaccessibilità dell’edificio 8,6% lo per entrare in casa e di non poter contare su Percorso fatiscente 5,0% nessuno dei sistemi elencati, il 67% abita oltre il primo piano ed è quindi esposto al rischio di Traffico 4,3% dover ridurre le proprie attività outdoor nel pros- Scarsa sicurezza degli attraversamenti 4,3% simo futuro. stradali Questo dato richiama l’attenzione sul problema Sconvenienza dei mezzi pubblici 2,3% dell’accessibilità degli edifici che è un requisito Dipendenza dall’uso dell’auto 2,0% fondamentale delle abitazioni in grado di sup- portare l’ageing in place; tale requisito è anco- Dipendenza da altri 2,0% ra più importante quando gli anziani vivono da Delinquenza della zona 1,6% soli e non hanno alcun convivente che può aiu- tarli nello svolgimento delle attività quotidiane Tab. 2 – Ostacoli nello svolgimento delle ADL. (Chan and Ellen 2017). I ricercatori concordano sulle principali conseguenze dell’inaccessibili- Scale 42,9% tà dell’abitazione: perdita di indipendenza, iso- Problemi fisici 16,4% lamento sociale, elevato rischio infortuni, ridu- Dimensione dell’abitazione 15,8% zione della soddisfazione verso la propria vita e maggiore richiesta di cure mediche (Smith et Accessibilità degli spazi dell’abitazione 14,7% al. 2012; Leung 2015; WHO 2018; Granbom Dipendenza da altri 5,6% et al. 2016; Eriksen, Greenhalgh-Stanley, and Inadeguatezza di arredi e componenti 4,5% Engelhardt 2015; Petersson et al. 2014; AARP 2008). Una misura degli ostacoli che un ambiente inac- ottimali per un’abitazione a misura di anziano. La cessibile pone agli anziani deriva dalle risposte letteratura scientifica evidenzia come gli spazi ri- alle due domande aperte in cui è stato chiesto stretti impediscano la mobilità e lo svolgimento di elencare le principali difficoltà nello svolgi- delle attività quotidiane in sicurezza (Brookfield mento delle attività quotidiane e nell’uscire di et al. 2015) mentre include tra i benefici di un’a- casa. Dalle risposte emerge che, in entrambi i bitazione di grandi dimensioni quello di incenti- casi, l’ostacolo più frequentemente menzionato vare il numero di passi giornalieri (Cress, Orini, è la presenza delle scale (intese sia come i di- and Kinsler 2011; Ahrentzen et al. 2015). Tutta- slivelli interni di un’abitazione che come scale via, un alloggio troppo ampio inibisce la mobilità condominiali) (Tabb.1,2). Le barriere architetto- degli anziani e rende più difficoltosa la gestione niche, quindi, non solo costituiscono un perico- domestica (Ervet 2007; Brookfield et al. 2015). lo per la sicurezza degli anziani, ma inibiscono Resta difficile da stabilire, pertanto, quando è lo svolgimento delle attività indoor e outdoor da dirsi adeguata la dimensione di un’abitazione con risvolti negativi sullo stile di vita. essendo tale valutazione influenzata dalle capa- cità e dalle risorse dell’anziano che mutano nel Dalla tabella 2 emerge anche un dato di interes- tempo (Kamin, Beyer, and Lang 2016). Secondo se relativo alla dimensione dello spazio abitativo gli studi, i giovani anziani (65-80 anni) riportano che viene riconosciuta dai rispondenti come un maggiore soddisfazione quando vivono in abi- ostacolo allo svolgimento delle attività quoti- tazioni più grandi mentre gli anziani (80 anni e diane. Ad oggi non sono stati definiti degli stan- oltre) preferiscono abitazioni più piccole. Questo dards specifici sulle superfici minime/massime perché con l’avanzare dell’età cambia il modo di 23
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