Veronese DICEMBRE - Collegio Geometri di Bergamo
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il Geometra 12 veronese Mensile di informazione ed aggiornamento professionale DICEMBRE Anno LI n° 12 - Dicembre 2011 - Poste Italiane Spa - Sped. In A.P. 70% DCO VR - Formazione, la chiave per entrare nel futuro - Corso Linee vita - Il Governo Monti ed il mondo dei professionisti - Pubblica consultazione Standard di Qualità - Indice generale 2011 COLLEGIO dei GEOMETRI - Società Cooperativa Geometri Veronesi - Vicolo Orologio, 3 - 37129 VERONA
Il Presidente ed il Consiglio del Collegio, il Consiglio di Amministrazione della “Società Cooperativa Geometri Veronesi”, la Redazione de “Il Geometra Veronese” e la Segreteria del Collegio augurano a tutti un
... in copertina La Bella Verona “L’Arena”, incisione anonima (1830). Oggi gioiello della centrale piazza Bra’, l’anfiteatro romano all’origine non aveva corollario urbano, trovandosi al di fuori delle mura. Costruito nel I sec. d.C. in blocchi di marmo veronese, si innalzava per tre cinte concentriche, di cui la prima esterna è testimoniata ora solo dalla cosiddetta “ala”. Le misure: gli assi della platea misurano circa m. 73 e m. 43; gli assi dell’intero edificio m. 138 e m. 109 ( m. 152 e m. 123 compresa la cinta dell’ala). Il perimetro della platea attuale è di m. 391, con l’ala m. 435. L’altezza è di circa m. 30 ed in ogni piano vi sono 72 arcate (l’ala ne conserva quattro per piano); i gradoni sono in media alti cm. 41 e larghi tra i cm. 63 e 71. Le gradinate sono 45 e 64 i vomitori (le aperture per La struttura subì l’inondazione dell’Adige del 589, vari terremoti, l’entrata e l’uscita degli spettatori). ingiurie di invasori; fu depredata di parte del suo materiale Gladiatori, belve, martiri cristiani, eretici, meretrici, cavalieri, lapideo, utilizzata come cava; negli arcovoli fecero dimora le artisti: l’Arena nel corso dei secoli vide sangue, vizi, spettacoli, prostitute, fino trionfi e morte. In epoca romana fu platea di combattimenti, al 1537, scacciate e sostituite da artigiani e commercianti e da alcune iscrizioni funebri ne ricordano le vittime: il reziario un sentimento di conservazione che ne arrestò il degrado e Generoso, il secutore Edone, Gauco che fu seppellito nella favorì i primi scavi archeologici, verso il Settecento. necropoli di San Zeno. Nel Medioevo e fino alla metà del Importanti lavori furono condotti dalla Soprintendenza alle Settecento fu la volta di tornei e giostre (l’ultima nel 1716), poi Antichità dal 1954 al 1960, dallo sgombero di tutti gli arcovoli spettacoli musicali, sportivi, teatrali e di e dal 1913 la lirica ne adibiti a magazzini e botteghe, alla demolizione di tutte le fece il suo luogo d’elezione, inaugurato dell’”Aida”. strutture non originarie e consolidamento delle parti antiche.
il Geometra veronese SOMMARIO Anno LI n°12 - Dicembre 2011 Pubblicazione Mensile GEOSSERVATORIO del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Verona Standard di qualità: dal CNG un’iniziativa Autorizzata dal Trib. c.p. di VR ecumenica per stabilire i parametri 1 con decreto n. 140 del 22 dicembre 1960 Redazione-Amministrazione VITA DEL COLLEGIO 37129 Verona - Vicolo Orologio, 3 Tel. 045 8031186 - Fax 045 8009861 Formazione, la chiave per entrare nel futuro 3 www.collegio.geometri.vr.it La marcatura CE dei dispositivi di e-mail: sede@collegio.geometri.vr.it collegio.verona@geopec.it ancoraggio realizzati in conformità alla norma UNI EN 795:2002. 5 Direttore Responsabile Geom. Pietro Calzavara Adeguato l’orientamento di tariffa sulla sicurezza cantieri 11 Comitato di Redazione Geom. Gianluca Fasoli Fabbricati fantasma e sopralluoghi, Geom. Fiorenzo Furlani il ringraziamento dell’Agenzia del Territorio Geom. Pietro Guadagnini al Collegio di Verona 15 Geom. Davide Sabaini Geom. Matteo Xamo BIANCO E NERO Segretario di Redazione Rag. Maurizio Buin 50 anni 1961-2011 17 Hanno collaborato: FATTI E NOTIZIE Elisa Tagliani Alessandra Moro Il governo Monti ed il mondo dei Progetto Grafico professionisti 19 e Coordinamento Editoriale Formazione sempre più decisiva 21 tagliani,grigoletti Immagine e Comunicazione srl Interesse legale al 2,5% dal 1° gennaio 2012 23 37121 Verona - Via Macello, 17 Tel. 045 8009179 - Fax 045 8018980 Pubblica consultazione Standard di Qualità 24 www.taglianigrigoletti.it ufficiostampa@taglianigrigoletti.it CULTURA DEL TERRITORIO Pubblicità Santa Lussia 25 OEPI Pubblicità 37122 Verona - P.zza Cittadella, 9 Tel. 045 596036 - Fax 045 8001490 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE e-mail: grafica@oepipubblicita.it www.oepipubblicita.it No alla caldaia sul balcone se il regolamento vieta qualsiasi variante Stampa alla facciata 27 Sprinter srl - Via Meucci, 24 37036 San Martino B.A. (VR) La nuova classificazione per gli impianti Editore elettrici negli ambienti residenziali 30 Società Cooperativa Impianti sportivi di quartiere: Geometri Veronesi 37129 VERONA - Vicolo Orologio, 3 opere di urbanizzazione secondaria 31 Il “Geometra Veronese” è un mensile di ATTI E DOCUMENTI DEL COLLEGIO informazione e aggiornamento professionale edito dalla “Società Cooperativa Geometri Veronesi”. Consiglio Direttivo del 30 novembre 2011 35 La collaborazione è aperta agli organi rappresentativi di categoria e a tutti i singoli professionisti. INDICE ANNO 2011 Ogni redattore risponde delle proprie Indice generale 2011 36 affermazioni ed il suo nome è sempre reperibile presso la redazione. Dicembre 2011
il Geometra veronese GEOSSERVATORIO a cura di Pietro Calzavara Standard di qualità: dal CNG un’iniziativa ecumenica per stabilire i parametri Termine di riferimento sarà la best practise, ma prima e sopra tutto ogni professionista deve porre l’etica Il CNG, in collabora- amareggiano e meritano la pubblica condanna: sul zione con UNI, inten- sito web Groupon, che vende oggetti e servizi con de stabilire proce- particolari sconti, sono apparsi annunci per pra- dure standardizzate, tiche a prezzi stracciati: l’architetto che offre una sulla base delle quali consulenza a 24 euro anziché 500, l’ingegnere che uniformare lo svolgi- chiede 49 euro (invece che 250) per una certifica- mento delle presta- zione energetica, l’avvocato che propone un proce- zioni professionali dimento stragiudiziale a 39 euro al posto di 500, il della nostra catego- cardiologo che svende a 39 euro una visita che ne ria. costa ordinariamente 160. L’iniziativa si propo- I casi coinvolgono varie categorie (nemmeno la no- ne alla pubblica con- stra ne è immune, anche se non appare nello spe- sultazione nella forma più allargata, acquisendo cifico Groupon) ed il polverone che ne è derivato è pareri ed osservazioni dai colleghi per i prossimi dunque professionalmente trasversale, così come cinque mesi, poi i commenti pervenuti verranno va- l’indignazione, alla quale mi unisco. gliati, per formulare i parametri specifici, tenendo Che non sia un momento florido, che sia lecito presente che non si terrà come riferimento il livello competere, che vadano còlte le nuove opportunità massimo di qualità, ma quello che normalmente si del web, ma sbracare in questa maniera, alla fac- riscontra sul mercato, la best practise. cia di tariffari costruiti con scrupolo e norme etiche Questo è quanto ci dice il presidente Savoldi e le imprescindibili è deplorevole e rimando alla sana varie associazioni interne sono già al lavoro per lettura del codice deontologico, con suggerimento raccogliere indicazioni e arrivare ad una corretta di riflessione sulla sezione II: definizione delle competenze del geometra. Della sleale concorrenza Ma tanto impegno collettivo deve essere supporta- 10. Il geometra deve astenersi dal compiere atti di to individualmente a monte da una professione vis- concorrenza sleale. Configurano distinte fattispecie suta ogni giorno all’insegna dell’etica, per rispetto di sleale concorrenza: dei colleghi, della categoria, della committenza. a) la riduzione sistematica dell’onorario o la sua Svendere prestazioni, lavorare in saldo, proporre incompleta o irregolare documentazione; operazioni sottocosto, come nei grandi magazzini b) qualunque attività volta a procacciare clienti, sotto Natale – e siamo in tema – è assolutamente anche avvalendosi di intermediari. riprovevole, rema contro i propositi sopra illustrati, c) l’impiego di qualunque altro mezzo scorretto o svilisce la figura del geometra, lede la fiducia del illecito volto a procurarsi la clientela, in spregio al cliente: il giusto prezzo significa garanzia. decoro e al prestigio della Categoria. E la libera concorrenza non si identifica con offerte Passate delle buone feste: ci ritroveremo a gennaio speciali da supermercato. con un numero speciale, dedicato ai giovani, per Voglio essere ancora più esplicito, perché questi aprire l’anno nuovo con le nuove generazioni, a cui esempi di totale indifferenza per la deontologia, mi va tutto il nostro appoggio e la nostra attenzione. Dicembre 2011 1
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO Formazione, la chiave per entrare nel futuro Formazione, la chiave per entrare nel futuro Il Collegio prosegue la sua costante proposta con il corso “Linee vita” Il futuro è quello: la formazione. Sarà il termine sul re, ho voluto e strutturato (sotto il cappello del quale si declinerà sempre più l’attività del Colle- Collegio) il corso in questione. Nell’ambito della gio, già nel presente impegnato regolarmente in mia attività professionale e di quella istituzionale tal senso, come testimonia l’ultimo, in ordine di all’interno del Collegio, ho riscontrato la neces- tempo, corso di aggiornamento professionale, or- sità di approfondire a favore dei colleghi la nor- ganizzato tra il mese di novembre e dicembre. Nel- mativa e le problematiche di questo innovativo la sede di vicolo Orologio si è approfondito il tema argomento riguardante la sfera delle costruzioni, delle “Linee vita – predisposizione delle misure sia per sensibilizzare i progettisti geometri ai fini preventive per l’accesso, il transito e l’esecuzione della prevenzione dei rischi d’infortunio nei can- dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di tieri, sia perché la documentazione progettuale sicurezza da applicare agli edifici”. atta ad ottenere un titolo abilitativo deve obbli- Suddiviso in due turni di quattro giornate ciascu- gatoriamente contenere idonee misure preventi- no, il programma ha ottenuto piena adesione, ri- ve e protettive che consentano anche nella suc- lasciando agli iscritti otto crediti formativi e l’at- cessiva fase di manutenzione l’accesso, il transito testato di partecipazione, oltre che un importante e l’esecuzione dei lavori in quota in condizioni di bagaglio tecnico, come hanno confermato voci rac- sicurezza. Ho dato vita a questa iniziativa invi- colte in aula: la geometra Stefania Tirapelle lo ha tando l’Ingegnere Fabrizio Righetti che ho cono- definito «un corso dal taglio pratico, con contenuti sciuto ad un altro corso (ma sempre dedicato in utili per l’applicazione nel lavoro quotidiano del- ambito geometri), un docente preparato e nello la normativa, in effetti piuttosto complicata, nella stesso tempo affabile relatore, per un corso dal sua attuale formulazione», «importante momento taglio pratico». Senza fronzoli, come nel suo stile, di aggiornamento - le fa eco il geometra Matteo il geometra Furlani ha ideato un momento forma- Fraccaroli - e ben condotto; sono soddisfatto». tivo ad illustrare e spiegare norme da conoscere, per una applicazione concreta e corretta nel quo- tidiano lavoro dei Geometri. «Abbiamo raccolto – sottolinea – circa cento adesioni, un successo che ci ha fatto organizzare al momento due turni, per accogliere quasi tutti gli aderenti, e che ci impone una prossima replica». Fabrizio Righetti, ingegnere libero professionista di Verona, identifica il corso veronese: «abbiamo dato le definizioni normative ed illustrato lo stato dell’arte, non con i tempi di un simposio, ma di un’applicabilità operativa immediata. I problemi sono reali – ed i geometri sono esposti in prima da sx: Isidoro Ruocco, Fabrizio Righetti, Fiorenzo Furlani linea - ed è necessario formare ed aumentare co- stantemente la cultura della sicurezza». Concorde Fiorenzo Furlani, promotore, racconta: «nell’am- Furlani: «sono in gioco due aspetti basilari, uno bito dell’attività della Società Cooperativa Geome- è la salvezza della vita, l’altro è l’urgenza di una tri Veronesi che ho l’onore e l’onere di presiede- progettazione per i lavori in quota». Dicembre 2011 3
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO Formazione, la chiave per entrare nel futuro «Il riscontro è stato tale - conclude Righetti - da farci capire quanto sia sentito questo tema: giu- sto dunque offrire le risposte e in un contesto concreto». La relazione di Isidoro Ruocco, formatore con spe- cializzazione sulla sicurezza e responsabile di un ufficio tecnico aziendale, ha portato le novità dal mondo della produzione, anche quelle normative, ad esempio l’obbligo della marcatura CE, che, tut- tavia, «spesso si scontrano con burocrazia com- plessa, mentalità desuete, interpretazioni distor- te o letture parziali delle leggi, con conseguente fallace applicazione. È un aspetto da non sottova- lutare, perché, oltre a quelle italiane, i produttori meglio tra gli obblighi penalmente sanzionati dal devono confrontarsi con norme sovranazionali. Le decreto 81, rispetto agli altri, di tipo amministra- corrette istruzioni per la progettazione, che spes- tivo ed urbanistico, gestiti dai comuni, ma altret- so mancano, sono quelle che fanno la differenza tanto passibili di penali». tra un prodotto di qualità ed uno scadente: ricor- Ma la normativa oggi è perfettibile? «direi di no, diamo che ai dispositivi di ancoraggio la gente ma dovrebbe essere più limpida, soprattutto più affida la pelle». Ruocco ha poi indagato il tenta- compresa, il che significa anche meglio spiegata, colare settore delle norme regionali: «la cosa che o almeno letta con maggior ponderazione». spesso i tecnici tendono a confondere è il fatto Dunque occasioni come il momento formativo “Li- di poter applicare solamente le norme regionali nee vita” arrivano con giusto tempismo , dibattito sulla sicurezza lavori in quota, rispetto a quelle costruttivo, con attenzione della platea, domande generali; questa confusione è molto pericolosa e appropriate, risposte esaustive. con questo corso abbiamo cercato di chiarire que- sto aspetto, per permettere ai tecnici di orientarsi Alessandra Moro Il decreto 81 (TUSL) Il TUSL, testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, comprende le norme del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 che - in attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 - ha riformato e riordinato le disposizioni di numerose precedenti normative in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, succedutesi nell’arco di quasi sessant’anni, così da adeguare il corpus normativo all’evolversi della tecnica e del sistema di organizzazione del lavoro. Info e testo: www.puntosicuro.it/testo-unico-decreto-81-sicurezza-salute/?iExpandPage1=3 4 Dicembre 2011
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO La marcatura CE dei dispositivi di ancoraggio La marcatura CE dei dispositivi di ancoraggio realizzati in conformità alla norma UNI EN 795:2002. Riflessioni a valle del seminario di Trento del 27 ottobre 2011 È da qualche tempo che si discute il tema della mar- illegittima. Ma siccome le norme non operano mai catura CE dei dispositivi di ancoraggio realizzati se- singolarmente, perché essere operano integrandosi condo norma UNI EN 795:2002. Oggi pare che l’ar- una con l’altra in un sistema di gerarchie che trova- gomento sia divenuto non “una”, ma “la questione” no in cima alla piramide la Costituzione ed immedia- da risolvere. tamente dietro, le norme di emanazione europea. È in atto tra i Produttori un confronto sulle certifica- Dunque prima di indagare la validità della legge zioni e marcatura dei prodotti, teso a dare maggiori provinciale, occorre analizzare le norme europee garanzie ai consumatori. Confronto, che partito a se- che regolano la materia della sicurezza del lavoro e guito dell’emanazione della l. p. n. 3/2007, P.A.T. ora quella della sicurezza dei prodotti da costruzione. pare allargarsi a territori regionali più ampi. Ricordo Questa è un’analisi che parte da lontano e pretende che quella è la prima norma a prevedere espressa- alcuni chiarimenti preliminari. mente il requisito essenziale della marcatura CE dei I Produttori, che realizzano prodotti tra regole (eu- dispositivi di ancoraggio. ropee e quelle nazionali) e mercato, si trovano nella I vari Organismi, competenti sull’argomento, han- scomoda posizione di dover assecondare le prime no idee diametralmente opposte. Alla domanda se per potersi posizionare nel secondo, con prodotti occorre la marcatura CE, le risposte che essi danno conformi alle norme tecniche, ad un costo competi- possono catalogarsi nelle seguenti tre categorie: tivo che permetta loro di acquisire clientela, ma ga- 1) sicuramente no; rantendo soprattutto la sicurezza degli stessi. 2) sicuramente sì, ma solo a determinate Proviamo a fare il punto su questi argomenti, par- condizioni. tendo dalla sentenza della Corte di Giustizia euro- 3) sicuramente sì; pea (atto n. 00038 dd. 21 ott. 2010), la quale si è espressa in dettaglio su una questione sollevata da un’azienda (la Latchways plc) sull’appartenen- za o meno di un dispositivo di ancoraggio in classe A1 della norma EN 795, alla direttiva 89/686/CEE (direttiva DPI), ovvero appartenente alla direttiva 89/106/CEE (direttiva prodotti da costruzione). Tralascio molti dei riferimenti di contorno contenu- ti nella sentenza, sottolineando, però, forse quello di maggior interesse, cioè l’allegato 1 B della “deci- sione 93/465”, nel quale sono indicati i “principali orientamenti per l’apposizione della marcatura CE”, La contrapposizione delle risposte 1) e 3) potrebbe che in dettaglio si possono riassumere come segue: evidenziare una normazione che supera l’ambito di a) La marcatura CE concretizza la conformità a tutti competenza disegnato dallo Statuto di Autonomia. gli obblighi che spettano ai fabbricanti in relazione Se la norma fosse stata emanata in violazione del- al prodotto ai sensi delle direttive [dell’Unione] che le competenze statutarie, evidentemente sarebbe ne contemplano l’apposizione;… Dicembre 2011 5
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO La marcatura CE dei dispositivi di ancoraggio b) La marcatura CE apposta sui prodotti industriali ritiro dal commercio secondo le procedure previste attesta il fatto che la persona fisica o giuridica che dalle clausole di salvaguardia. ha svolto o fatto svolgere l’apposizione si è accer- Ricapitolando, quindi, non v’è ombra di dubbio che tata che il prodotto è conforme a tutte le direttive una marcatura “ingannevole” espone il produttore [dell’Unione] totali che ad esso si applicano e che è a tutte le sanzioni del caso. Diversamente invece, stato sottoposto alle appropriate procedure di valu- la persona fisica o giuridica dovrebbe, stando a tazione della conformità; (…) quanto sopra indicato, accertare la conformità del e) Ogni prodotto industriale disciplinato dalle di- prodotto che immette sul mercato secondo tutte le rettive di armonizzazione tecnica fondate sui prin- Direttive dell’Unione applicabili a quel prodotto, poi cipi dell’approccio globale deve essere munito della procedere alla marcatura CE. marcatura CE, fatte salve le eccezioni previste dalle Di rilievo è pure l’affermazione che vieta l’apposizio- direttive specifiche; si tratta non di derogare alla ne di “ogni altra marcatura che possa trarre in in- marcatura, ma di derogare a procedure amministra- ganno i terzi sul significato e sul simbolo grafico…”, tive per la valutazione della conformità, ritenute, in nel senso che il simbolo CE che sottende, ad esem- determinati casi, troppo complesse. Non vi saranno pio, il significato di Cina export in Europa, non può quindi eccezioni o deroghe alla marcatura, se non essere utilizzato. giustificate. Soltanto la marcatura CE attesta la con- formità dei prodotti industriali alle direttive fondate sui principi dell’approccio globale. A questo titolo gli Stati membri si astengono dall’in- trodurre nella loro regolamentazione nazionale segni di marcature diversi dalla marcatura CE per quanto riguarda la conformità a tutte le disposizio- ni di cui alle direttive che prevedono tale marcatura CE. (…) i) È vietato apporre ogni altra marcatura che possa trarre in inganno i terzi sul significato e sul simbolo grafico della marcatura CE. Gli Stati membri devono adottare tutte le disposi- zioni di diritto interno atte ad evitare ogni possibile confusione ed ogni abuso nell’impiego della marca- La Corte conclude confermando quello che già emer- tura CE. (…) geva dalla decisione della Commissione, dd. 4 feb. l) Fatte salve le disposizioni della direttiva in que- 2000 e cioè l’inesistenza della “presunzione di con- stione relative all’applicazione della clausola di sal- formità con le disposizioni della Direttiva 89/686/ vaguardia, ogni constatazione da parte di uno Stato CEE”, precisando che “si deve giungere alla conclu- membro di apposizione indebita della marcatura CE sione che siffatti dispositivi garantiscono la sicurez- comporta per il fabbricante o il suo mandatario sta- za dell’impiego o del funzionamento del tetto delle bilito nell’[Unione europea] o, eccezionalmente, se opere di costruzione, ai sensi del punto 4 dell’alle- le direttive specifiche lo prevedono, per il respon- gato I della direttiva 89/106”. Quindi per i prodotti sabile dell’immissione del prodotto in questione sul in classe A, C e D, quando questi non siano stati pro- mercato [dell’Unione], l’obbligo di conformare tale gettati e realizzati per essere portati dall’utilizzatore prodotto e di far cessare l’infrazione alle condizioni o rimovibili a fine utilizzo, rientrano a pieno titolo stabilite da tale Stato membro. Nel caso in cui persi- tra i prodotti di cui alla direttiva 89/106/CEE, all’op- sta la mancanza di conformità, lo Stato membro de- posto, se essi posseggono le caratteristiche sopra ve adottare tutte le misure atte a limitare o vietare indicate debbono essere considerati a tutti gli effetti l’immissione del prodotto sul mercato o garantirne il rientranti nella direttiva 89/686/CEE. 6 Dicembre 2011
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO La marcatura CE dei dispositivi di ancoraggio 93/465 escluderebbe l’apposizione, a titolo facolta- tivo, della marcatura «CE» su un prodotto che non rientra nell’ambito di applicazione della direttiva ai sensi della quale essa viene apposta, anche qualora tale prodotto soddisfacesse i requisiti tecnici defini- ti dalla medesima direttiva o norma tecnica. Mi pare che si possa palesemente ritenere che la conclusione che escluda la marcatura CE dei pro- dotti in classe A, C e D realizzati secondo la EN 795, basata sulle esposte tesi sia errata. Infatti, emerge anche dal testo letterale della de- cisione la mancata “presunzione di conformità” di Purtroppo, la stessa Corte di Giustizia europea ha un prodotto al contenuto della Direttiva 89/686/ tralasciato ogni indicazione sulla ulteriore necessi- CEE, non escluda (anzi) che gli stessi non possano tà di applicare una specifica procedura per arrivare rientrare a pieno titolo nella competenza di altra alla marcatura del prodotto. Infatti, se è vero, com’è Direttiva. E, nel caso particolare, stante proprio al stato sancito, che i prodotti in questione (classe A, richiamo contenuto nell’appendice ZA della EN 795, C e D, EN 795) rientrano nella Direttiva 89/106/CEE, alla Direttiva dei prodotti da costruzione, è facile considerato che la EN 795 non è tra le norme armo- dedurre che proprio a quest’ultima occorre fare rife- nizzate nella medesima Direttiva, sarebbe stato co- rimento in tema di marcatura CE, quando i prodotti sa utile l’aver indicato la specifica procedura che i immessi sul mercato hanno le caratteristiche della Produttori debbono seguire per poter immettere sul non trasportabilità, della non indossabilità e soprat- mercato il frutto della loro attività d’impresa, mu- tutto siano stati realizzati dal Produttore per essere nita della richiesta marcatura. Sull’argomento, più fissati e costituire un elemento strutturale del tetto. avanti preciseremo brevemente le procedure gene- Il secondo assunto si commenta da solo, è sempli- rali previste per arrivare alla marcatura in assenza di cemente privo di fondamento giuridico. La regola norma armonizzata. generale è quella che vede le norme valutate nelle Torniamo alla prima categoria di risposte che danno loro molteplici relazioni, fanno “sistema”. indicazioni negative rispetto alla marcatura dei di- Difficilmente troveremo un elenco (esaustivo) di spositivi di ancoraggio. prodotti che rientrino nell’ambito di applicazione Sinteticamente, posso indicare due filoni di pensie- della Direttiva 89/106/CEE. Dunque, tutto ciò che è ro che portano alla stessa conclusione. prodotto da costruzione deve essere trattato come Il primo fa perno sulla decisione della Commissio- tale, ivi compresa questione marcatura, se prevista. ne del 4 febbraio 2000, sopra richiamata. Il motivo A conclusione dell’argomento, comunque, la Corte starebbe nel fatto stesso che la stessa decisione di giustizia con la richiamata sentenza, al n. 3 delle della Commissione escludendo la presunzione di dichiarazioni, ha stabilito che “Dispositivi di anco- conformità dei prodotti in classe A, C e D alla Diret- raggio come quelli di cui trattasi nella causa princi- tiva 89/686/CEE, automaticamente ne ricaverebbe pale, che fanno parte dell’opera di costruzione alla la (generale) non marcabilità dei manufatti. Una quale sono fissati al fine di garantire la sicurezza conclusione questa forse un tantino affrettata, se si d’impiego o di funzionamento del tetto di tale opera, considera che essa non tiene assolutamente conto rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva delle correlazioni esistenti tra le norme. del Consiglio 21 dicembre 1988, 89/106/CEE, rela- La seconda idea poggia sul fatto che non esistendo tiva al ravvicinamento delle disposizioni legislative, una norma che obblighi specificatamente la mar- regolamentari e amministrative degli Stati Membri catura dei prodotti di cui alla EN 795, la marcatura concernenti i prodotti da costruzione, come modifi- stessa non sia da fare. Ciò in virtù della decisione cata dal regolamento n. 1882/2003.”. Dicembre 2011 7
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO La marcatura CE dei dispositivi di ancoraggio Alla luce di quanto esposto, l’unico motivo che per- metterebbe di escludere la marcabilità CE dei di- spositivi di ancoraggio realizzati secondo la norma EN 795, sarebbe la mancata armonizzazione della Direttiva, in quanto non essendo self executive ne- cessita di una norma interna di armonizzazione. Diversamente, la Direttiva 89/106/CEE ha trovato attuazione attraverso il DPR 20 aprile 92, n. 246, come modificato dal DPR 10 dicembre 97, n. 499. Non solo, ma pure il D. M. 14 gennaio 2008, “Nuo- ve norme tecniche per le costruzioni”, al capitolo 11, lett. C, prevede che per i prodotti non rientranti nelle tipologie A) o B), il produttore potrà pervenire La teoria però, come detto, pare essere fallace, se alla marcatura CE in conformità a benestare Tecnici è vero, com’è vero che esistono regole, contenute Europei (ETA)… prima nel D.P.R. 246/1993, ribadite ora dal D.M. In conclusione, anche da questo profilo, l’afferma- 14 gennaio 2008, Nuove norme tecniche per le co- zione che i prodotti realizzati secondo la norma EN struzioni, che al capitolo 11.1 prevedono l’obbligo 795, in classe A, C e D non debbano essere marcati di utilizzare in cantiere solo prodotti marcati CE, in CE, appare destituita di fondamento. particolare: Analizzati, dunque, i profili normativi europei, ap- “C) materiali e prodotti per uso strutturale innovati- pare legittima la richiesta della legge provinciale n. vi o comunque non citati nel presente capitolo e non 3/2007, della P.A.C., la quale richiede la marcatura ricadenti in una delle tipologie A) o B). dei dispositivi di ancoraggio installati sulle copertu- In tali casi il produttore potrà pervenire alla Marca- re, non per atto velleitario ma per rispetto alle nor- tura CE in conformità a Benestare Tecnici Europei me gerarchicamente sovra ordinate di provenienza (ETA), ovvero, in alternativa, dovrà essere in posses- europea. Una riflessione differente deve essere so di un Certificato di Idoneità Tecnica all’Impiego svolta sulle risposte della categoria 2), quelle che rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale sulla base di afferiscono all’ipotesi affermativa della marcatura Linee Guida approvate dal Consiglio Superiore dei CE, ma condizionata. Questa seconda corrente di Lavori. … pensiero fa perno sull’idea che solo le norme armo- Ad eccezione di quelli in possesso di Marcatura CE, nizzate diano la possibilità di portare alla marcatura possono essere impiegati materiali o prodotti con- dei manufatti. Di conseguenza, sarebbe possibile formi ad altre specifiche tecniche qualora dette spe- marcare CE solo i prodotti in classe B ed E della nor- cifiche garantiscano un livello di sicurezza equiva- ma UNI EN 795:2002, in quanto, a seguito della De- lente a quello previsto nelle presenti norme. cisione della Commissione del 2000, risulta armo- Tale equivalenza sarà accertata attraverso procedu- nizzata nella direttiva DPI solo parte delle EN 795, re all’uopo stabilite dal Servizio Tecnico Centrale del quell’appunto relativo alle classi B ed E. Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, sentito lo E, diversamente, ancorchè detti dispositivi in clas- stesso Consiglio Superiore. Per i materiali e prodotti se A, C e D siano stati identificati dalla Corte di Giu- recanti la Marcatura CE sarà onere del Direttore dei stizia prodotti da costruzione, ricorrendo all’errato Lavori, in fase di accettazione, accertarsi del posses- presupposto che non essendo la norma UNI EN 795 so della marcatura stessa e richiedere ad ogni forni- armonizzata nella direttiva prodotti da costruzione, tore, per ogni diverso prodotto, il Certificato ovvero essi non dovrebbero essere marcati CE per essere Dichiarazione di Conformità alla parte armonizzata immessi sul mercato. Tante sono le aziende che, della specifica norma europea ovvero allo specifico seguendo questo indirizzo, oggi non marcano CE i Benestare Tecnico Europeo, per quanto applicabile. prodotti che commercializzano. Sarà inoltre onere del Direttore dei Lavori verificare 8 Dicembre 2011
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO La marcatura CE dei dispositivi di ancoraggio che tali prodotti rientrino nelle tipologie, classi e/o prescritte da numerose norme, prima delle quali il famiglie previsti nella detta documentazione. D.P.R. 380/2001, che all’art. 64 prescrive agli stes- Per i prodotti non recanti la Marcatura CE, il Diretto- si l’onere di garantire la rispondenza dell’opera al re dei Lavori dovrà accertarsi del possesso e del re- progetto e soprattutto la “qualità dei materiali im- gime di validità dell’Attestato di Qualificazione (ca- piegati”. Analogamente, come sopra precisato, tale so B) o del Certificato di Idoneità Tecnica all’impiego onere è previsto anche dal più recente D.M. 14 gen- (caso C) rilasciato del Servizio Tecnico Centrale del naio 2008, cap. 11, ove appunto prescrive i requisiti Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.”. minimi dei materiali e prodotti per uso strutturale. Dunque, parrebbe che il Legislatore, ipotizzando Questa la sintesi delle riflessioni scaturite dal semi- anche la possibilità che talune norme tecniche di nario svolto a Trento il 27 ottobre scorso, che natu- prodotto avrebbero potuto non essere armonizzate, ralmente pretendono un ulteriore approfondimento, abbia indicato con precisione la procedura per giun- che possa giungere sino all’esame delle procedure gere a marcare CE i prodotti che verranno utilizzati di dettaglio che permettono ai Produttori di perve- nei cantieri. Quindi non parrebbe fuori luogo chie- nire alla marcatura CE dei manufatti. Qui ci limitia- dersi perché, stante le norme sopra citate, arrivano mo ad anticipare che, ove non fossimo in presenza e sono accettati nei cantieri così tanti prodotti non di una norma armonizzata, si può giungere al BTE/ dotati di marcatura CE, né di Benestare Tecnico Eu- marcatura CE attraverso le procedure indicate da ropeo (BTE). Una ulteriore considerazione riguarda dalle Linee guida ETAG. Tuttavia, pare che l’otteni- i dispositivi di ancoraggio dotati di certificazione mento di un Benestare tecnico sia ancora oggi cosa di marcatura CE dei prodotti in classe A, C e D, rila- molto difficile, vista la non totale copertura delle li- sciate secondo la direttiva 89/686/CEE, i quali, sep- nee guida ETAG per tutti i prodotti da costruzione e, pure realizzati con caratteristiche apparentemente soprattutto, l’appannaggio tedesco degli Organismi strutturali, sono stati progettati dal produttore per preposti al rilascio delle stesse. La sintesi di quanto essere rimovibili al termine dell’uso. A tal proposi- esposto, porta senz’altro a ritenere assolta la norma to varrebbe la pena che il Legislatore si decidesse a trentina, che prescrive l’uso sulle coperture giacenti fornire un’opportuna indicazione sull’idoneità degli sul territorio provinciale di dispositivi di ancoraggio stessi a sostituire e/o integrare i prodotti/manufatti marcati CE. L’esposizione qui fatta propone ulteriori certificati secondo la direttiva PdC. quesiti, stante il massiccio prolificare sulle coper- Le risposte rientranti nella categoria numero 3), ture di prodotti non marcati CE, chi controlla che la quella che ammette la certificazione tout court, fon- prescrizione normativa realmente trovi attuazione? da le proprie convinzioni sul fatto che le norme (na- Gli Ispettori dell’UOPSAL, i tecnici comunali? Cosa zionali ed europee) vadano rispettate. Totale adem- accade per le concessioni edilizie/DIA non rispetto- pimento normativo, che vede Produttori e Direttori se dei parametri richiesti dalla legge trentina? Quali lavori allineati sulle medesime posizioni. Da un lato, sono le procedure che i Coordinatori per la sicurezza quindi, troviamo Produttori, che si attrezzano nella ed i Direttori dei lavori devono seguire per la scelta difficile “arte” esegetica, tesa a recuperare elemen- dei dispositivi e l’accettazione dei materiali in can- ti procedurali che permettono CE la marcatura dei tiere? La marcatura CE dei prodotti da costruzione è prodotti. Cosa questa tutt’altro che facile al giorno ad appannaggio della sola P.A. di Trento o, all’oppo- d’oggi. Dall’altro lato, troviamo i Direttori del Lavo- sto, vale in tutta Europa (Italia compresa)? ri che correttamente richiedono che i dispositivi di Domande tutte estremamente stimolanti che ci au- ancoraggio, come tutti gli altri prodotti da costruzio- guriamo possano aprire un dibattito, a cui prove- ne che arrivano in cantiere, siano accompagnati dai remo ad apportare il primo contributo nei prossimi certificati attestanti la marcatura CE. numeri della rivista, anche con l’aiuto degli avvocati Naturalmente, la richiesta documentale risulta in- che hanno partecipato all’evento. dispensabile per proteggere l’attività dei tecnici, i quali altrimenti si troverebbero esposti alle sanzioni Isidoro Ruocco Dicembre 2011 9
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO Adeguato l’orientamento di tariffa sulla sicurezza cantieri Adeguato l’orientamento di tariffa sulla sicurezza cantieri Vista la proposta dei responsabili della commissione “sicurezza cantieri” e della commissione “revisione parcelle” di aggiornare la tariffa professionale relativa agli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/2008, il Consiglio Direttivo del Collegio Geometri di Verona nella seduta del 30 novembre 2011 ha approvato la nuova tabella proposta, che ha il solo scopo di “orientamento” ed intende uniformare i compensi a tutela dell’immagine della categoria. Rimane inalterato l’impianto della precedente delibera del 1997. TARIFFA PROFESSIONALE PER ADEMPIMENTI DEL D.Lgs. n. 81/08 La tariffa si riferisce alle prestazioni previste dal D.Lgs. 81/08 e s.m. per il Coordinatore per la progettazione e per il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori. La presente tariffa è da intendersi orientativa, ed ha lo scopo di uniformare i compensi dei colleghi a tutela dell’immagine della categoria. A) DEFINIZIONE DELLE PRESTAZIONI COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE (art. 89 lettera e) Come definito dall’art. 89 lettera e). COORDINATORE PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI (art. 89 lettera f ) Come definito dall’art. 89 lettera f ). B) VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Le competenze come sotto determinate si intendono a discrezione e quindi già comprensive di vacazioni e spese. Il calcolo delle competenze viene effettuato sulla base della seguente formula IxRxPxα Dove : I = importo dei lavori in appalto, al lordo dei ribassi d’asta R = coefficiente di rischio, determinato in funzione della classe e categoria dell’opera sulla base dei tassi di rischio definiti dall’INAIL (v/ tavella 1) P = percentuale di applicazione, determinata in base a specifiche analisi sull’attività da svolgere e variabile come riportato in tabella 2. α = quota parte del compenso totale in funzione dell’attività svolta e precisamente: 100% per l’incarico completo (progettazione + esecuzione) 30% per il solo coordinamento per la progettazione 70% per il solo coordinamento per l’esecuzione Dicembre 2011 11
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO Adeguato l’orientamento di tariffa sulla sicurezza cantieri 1. Le competenze sono aumentabili per particolari difficoltà di progetto e/o di esecuzione connesse ai seguenti aspetti: • numero di appalti superiore a 1 (maggiorazione 10%); • eventuale assunzione anche degli obblighi connessi con le funzioni di Responsabile dei Lavori (maggiorazione 30%); • interventi su edifici soggetti a vincolo storico (maggiorazione del 15%). • Nel caso in cui sia richiesta la prestazione di coordinatore nella sola fase di progettazione o di esecuzione, il compenso, ripartito come sopra indicato sarà aumentato del 25%. • Se un lavoro interessa più di una classe individuata dai coefficienti di rischio di cui a Tabella 1 allegata, i compensi verranno commisurati separatamente agli importi dei lavori di ciascuna classe e non globalmente. • Nel caso che il coordinatore per l’esecuzione dei lavori rivesta anche la figura di D.L., il compenso spettante alla sola voce coordinatore per l’esecuzione dei lavori, va moltiplicata per coefficiente 0,60. • In ogni caso le competenze non potranno essere inferiori a: € 1.200,00 per incarico completo € 450,00 per incarico di solo coordinamento per la progettazione € 950,00 per incarico di solo coordinamento per l’esecuzione. TABELLA n. 1 COEFFICIENTE TIPOLOGIA DEI LAVORI DI RISCHIO R 1. Costruzioni rurali, industriali, civili, artistiche e decorative 1,36 2. Impianti industriali completi 0,73 3. Impianti di servizi generali 0,49 4. Impianti elettrici 4a - Impianti termoelettrici, impianti dell’elettrochimica e dell’elettrometallurgia 0,73 4b - Centrali idroelettriche, stazioni di trasformazione e di conversione, impianti di trazione elettrica 0,73 4c - Impianti di linee e reti per trasmissione e distribuzione di energia elettrica, telegrafia, telefonia, radiotelegrafia e radiotelefonia 1,07 5. Ferrovie e strade 1,28 6. Bonifiche, irrigazioni, impianti idraulici per produzione di energia elettrica per forza motrice opere portuali e di navigazione interna, sistemazione di corsi d’acqua e di bacini montani, opere analoghe, escluse le opere d’arte di importanza da computarsi a parte 7. Bonifiche di irrigazione a deflusso naturale, sistemazione di corsi d’acqua e di bacini montani 1,24 7a - Bonifiche di irrigazione con sollevamento meccanico di acqua (esclusi i macchinari). Derivazioni d’acqua per forza motrice e produzione di energia elettrica 1,60 7b - Opere di navigazione interna e portuali 1,11 8. Impianti per provvista, condotta, distribuzione d’acqua - Fognature urbane 1,44 9. Ponti, manufatti isolati, strutture speciali 1,60 12 Dicembre 2011
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO Adeguato l’orientamento di tariffa sulla sicurezza cantieri TABELLA n. 2 PERCENTUALE DI APPLICAZIONE P IMPORTO LAVORI in APPALTO P Fino a € 50.000,00 2,87% € 150.000,00 1,50% € 500.000,00 0,74% € 1.500.000,00 0,44% Per importo dei lavori in appalto intermedi si procede per interpolazione lineare. Per importo dei lavori in appalto superiori a quanto previsto in tabella, si applica lo 0,44 . ESEMPIO di CALCOLO • costruzioni civili (coefficiente R - 1,36) • importo parcellabile € 150.000,00 INCARICO COMPLETO € 150.000,00 x 1,36 x 1,50% € 3.060,00 INCARICO limitato alla PROGETTAZIONE € 150.000,00 x 1,36 x 1,50% x 0,30 x 1,25 € 1.147,50 INCARICO limitato all’ESECUZIONE € 150.000,00 x 1,36 x 1,50% x 0,70 x 1,25 € 2.677,50 Il GEOMETRA è PROFESSIONISTA di primo piano nella GEOMETRA società dello sviluppo e del lavoro, aggiornato interprete del progresso tecnico, protagonista in un ampio quadro Professione orientata al futuro operativo, sempre attento all’evoluzione tecnica ed al futuro. 37129 VERONA - Vicolo Orologio, 3 www.collegio.geometri.vr.it tel. 045 8031186 - fax 045 8009861 e-mail: sede@collegio.geometri.vr.it www.diventogeometra.it Dicembre 2011 13
il Geometra veronese VITA DEL COLLEGIO Fabbricati fantasma e sopralluoghi, il ringraziamento dell’Agenzia del Territorio Fabbricati fantasma e sopralluoghi, il ringraziamento dell’Agenzia del Territorio al Collegio di Verona Riceviamo e pubblichiamo i ringraziamenti da parte dell’Agenzia del territorio indirizzati al Collegio di Verona per il contributo volontario al catasto nei sopralluoghi relativi alle rendite dei fabbricati fantasma, nell’ambito del protocollo d’intesa con l’ufficio provinciale dell’Agenzia, rientrante in un accordo di più ampio respiro tra CNG e Agenzia nazionale. Il GRAZIE si somma a quello del presidente Calzavara e di tutti gli iscritti ai colleghi che hanno prestato la loro professionalità, sotto il cappello del Collegio intero. Dicembre 2011 15
il Geometra veronese IN BIANCO E NERO 50 anni 1961 - 2011 Dicembre 1961 - “ll Geometra Veronese festeggia il suo primo compleanno. Concepito e tradotto in atto da una improvvisa situazione di fatto, ha trovato nel tempo una accoglienza veramente calorosa e simpatica, e di questo ringraziamo iscritti, autorità, enti pubblici, ditte e professionisti ai quali viene gratuitamente inviato”. (Nino Conca) Dicembre 2011 17
il Geometra veronese FATTI E NOTIZIE Il governo Monti ed il mondo dei professionisti Il governo Monti ed il mondo dei professionisti Cnel dimezzato (dal governo Berlusconi), riforme in sospeso: le urgenze dei nuovi dicasteri. A Verona, intanto, viene approvato il secondo piano casa Momento di riavvio per il governo italiano: sulle confronto con gli Ordini professionali anche per scrivanie dei vari dicasteri si ammucchiano que- quanto concerne l’applicazione delle norme in stioni da affrontare, nodi da sciogliere, provvedi- materia di riforma delle professioni». menti da raddrizzare, modificare, emettere. Calderone ricorda che «le professioni italiane, con Un lavoro che ha bisogno di tempo in primis per i 27 ordini, mettono disposizione i saperi e i valori l’organizzazione e la calendarizzazione, poi per la di cui sono portatrici, con la certezza che ogni pro- realizzazione. Cosa urge? cesso riformatore non possa essere attuato senza Antonio Catricalà, sottosegretario alla presiden- l’apporto di chi ha fatto della specializzazione e za del Consiglio, deve rimediare, secondo quanto delle conoscenze tecniche e scientifiche il princi- chiede il gruppo delle libere professioni interno pio ispiratore di ogni propria azione. (…) Il mon- al Consiglio nazionale dell’economia e del lavo- do delle professioni oggi in Italia conta 2.100.000 ro (Cnel), ad una delle ultime decisioni prese dal iscritti, la metà dei quali ha meno di 45 anni di governo Berlusconi, che – con il dl 138/2011 con- età. I giovani professionisti hanno però necessità vertito con la legge 148/2011 – ha modificato la di veder valorizzati i loro sforzi al pari di tutti gli composizione dello stesso Cnel, riducendo la pre- altri lavoratori, con interventi legislativi che non senza delle parti sociali: del 50% quella di Con- vanifichino i loro sacrifici e l’investimento in co- findustria, sindacati, organizzazioni del mondo noscenze e competenze che ogni giorno mettono artigianale, cooperativo e dei liberi professionisti. al servizio dei cittadini». Roberto Orlandi, capogruppo libere professioni Cnel, ha scritto al premier Monti chiedendo di non Dal fronte istituzionale, Mario Monti, incontrando pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale il dpr approva- le parti sociali (e l’organo di rappresentanza dei to dal precedente governo, ascoltando le repliche liberi professionisti) durante le consultazioni del dei soggetti colpiti dal decurtamento e varando 15 novembre a palazzo Giustiniani, ha confermato eventualmente un dpr correttivo. la disponibilità ad «avviare un percorso di colla- borazione e dialogo costruttivo per uscire dalla Per arrivare al pareggio del bilancio, si ventilano crisi e dalle difficoltà che hanno colpito il paese e reintroduzione dell’Ici, aumento dell’Iva, patri- i professionisti». Il presidente di Confprofessioni, moniale e revisione delle rendite catastali (preci- Gaetano Stella, ha còlto l’occasione per presenta- samente rivalutazione: il valore in base al quale re l’intesa sottoscritta con gli organismi sindacali viene calcolato il prelievo fiscale sugli immobili ri- per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di sulta inferiore al valore di mercato, le percentuali lavoro per i dipendenti degli studi professionali, sono ferme dal 1996 al 5%). nell’ottica di dare migliori opportunità «per l’in- Nel frattempo, dalle pagine del Corriere della Se- serimento dei giovani nel settore professionale». ra, Marina Calderone, presidente del Comitato Confprofessioni non si oppone all’esercizio delle unitario permanente (Cup) degli Ordini e colle- professioni anche in forma societaria, sempre che gi professionali, ha indirizzato a fine novembre «le misure approvate nell’ultimo maxiemenda- una lettera aperta a Monti, «per non privarsi del mento alla legge di stabilità, che già contengono Dicembre 2011 19
il Geometra veronese FATTI E NOTIZIE Il governo Monti ed il mondo dei professionisti questa novità, avvengano con gradualità e con dell’interesse generale, come la preparazione modalità che non marginalizzino il contenuto pro- professionale dei membri e la qualità dei servi- fessionale rispetto all’apporto predominante di zi, dedicandosi meno all’autoregolamentazione capitali (…). In nessun paese europeo esiste una economico e tariffaria. (...) In un mercato aperto legge dove il socio di capitale esterno può dete- alla concorrenza è improbabile che i prezzi rego- nere la maggioranza. Così di certo – ha dichiarato lamentati garantiscano prezzi inferiori ai livelli Stella - non si aiutano i professionisti, al di là del concorrenziali. Quanto alla qualità dei servizi, se fatto che nascerebbe un conflitto di competenze ci sono professionisti senza scrupoli è difficile im- tra il Ministero dello Sviluppo Economico, che maginare che i prezzi fissi impediscano l’offerta regola la società, e quello della Giustizia, riferi- di servizi scadenti. Bisogna rispettare il criterio mento dei professionisti. Siamo, una componente della proporzionalità, trovare meccanismi meno economica e sociale importante, al pari di tante restrittivi della fissazione dei prezzi». altre, per la crescita e lo sviluppo del Paese: vor- Sia da commissario che da accademico (docente e remmo essere considerati fattore di modernità e rettore della Bocconi), Monti ha osteggiato mono- di sviluppo e non relegati alla definizione, al luo- poli e restrizioni del mercato, ribadendo nel suo go comune, di un settore privilegiato che vive sul- discorso di insediamento la necessità di «rimuo- la conservazione». vere gli ostacoli strutturali alla crescita, affrontan- do resistenze e chiusure corporative. Con rassegna stampa retroattiva, interessante In tal senso, è necessario un disegno organico da rileggere è l’intervento dell’attuale presidente volto a stimolare la concorrenza, con particolare del Consiglio risalente al 2003, quando ricopriva riferimento al riordino della disciplina delle pro- la carica di Commissario europeo alla concorren- fessioni regolamentate, anche dando attuazione za: «non si può negare che gli enti professionali a quanto previsto nella legge di stabilità in mate- svolgano un servizio pubblico nel certificare una ria di tariffe minime».. certa qualità del servizio offerto dai propri mem- Il nuovo governo ha tempo fino al 12 agosto 2012 bri, nel garantire l’aggiornamento e la formazio- (un anno dalla data di entrata in vigore del dl ne continua, nell’assicurare un comportamento 138/2011) per emanare un dpr che riformi gli ordi- etico onorevole. Per tutti questi compiti il ruolo namenti professionali; con i nuovi regolamenti, le degli ordini è essenziale, mentre non credo che attuali norme vigenti saranno abrogate. gli ordini dovrebbero essere coinvolti nella sfera Nel frattempo, news di casa nostra, il consiglio economica dei professionisti, dettando regole sul comunale scaligero ha approvato il secondo pia- comportamento nel mercato dei loro iscritti, come no casa per Verona, valido per i prossimi due anni, per esempio fissando le tariffe o vietando la pub- con la possibilità di ampliare di un ulteriore 15% blicità» (Italia Oggi). nel caso di interventi di riqualificazione su interi E al Sole24Ore nel 2004: «L’Italia è uno dei paesi edifici residenziali con miglioramento della pre- in cui la regolamentazione statale è molto forte. stazione energetica (classe B). Vediamo positivamente gli sforzi, che però dura- Per le prime case, ampliamenti fino al 45% della no da un po’ tanto tempo, per organizzare una ri- cubatura, eccetto centri storici, centri storici mi- forma del settore. Ne seguiamo attentamente gli nori e corti rurali; per seconde case, attività com- sviluppi. Spero che Governo e Legislatore tenga- merciali, aziende, uffici l’innalzamento di nuovi no conto dell’azione di advocacy che la Commis- piani non dovrà superare il fabbricato più alto vi- sione europea sta compiendo. cino. Si potrà, inoltre, demolire e ricostruire fino Che non significa un attacco agli ordini, che man- al 40% in più rispetto alla cubatura, a condizione terranno le loro funzioni essenziali. di installare impianti per il risparmio energetico. Però credo sia un vantaggio per le professioni se gli ordini si concentrano sulle funzioni di tutela Elisa Tagliani 20 Dicembre 2011
il Geometra veronese FATTI E NOTIZIE Formazione sempre più decisiva Formazione sempre più decisiva Dal diritto tecnico alla Sem le specializzazioni dei professionisti Chiamata a raccolta in Sicilia lo scorso 18 e 19 no- Non solo, ma studiare le norme che concorrono vembre tra formazione e nuove prospettive lavora- all’evoluzione in materia di Ll.pp. apre anche nuo- tive. Due giornate di seminari organizzate dal colle- ve prospettive lavorative. gio di Trapani, sotto l’egida del Consiglio nazionale Il diritto tecnico, infatti, è un’opportunità lavora- geometri e geometri laureati e in collaborazione con tiva adatta a una categoria professionale come due delle Associazioni di categoria: A.g.e.ll.pp. (As- quella del geometra, che ha saputo sviluppare e sociazione geometri edilizia e lavori pubblici) e Don- alimentare il grande patrimonio di conoscenze e ne geometra. competenze che da sempre la contraddistingue. La prima giornata di lavori è stata dedicata, con E dal tema dall’edilizia si passa al tema dell’edi- A.g.e.ll.pp., al tema del nuovo regolamento di ese- ficio, nel secondo seminario delle giornate di for- cuzione e attuazione del codice dei contratti pubbli- mazione trapanesi, condotto dall’Associazione ci entrato in vigore lo scorso 8 giugno, con le novità nazionale donne geometra. introdotte dal decreto sviluppo. L’A.g.e.ll.pp. è una Focus sulla Sem, la sindrome dell’edificio malato. delle più giovani tra le associazione di categoria, na- Ma cosa si intende per Sem? Nel 1982 l’Organizza- ta nel 2009, con lo scopo di promuovere e divulgare zione mondiale per la sanità (Oms) ha coniato la la normativa in materia di edilizia, lavori pubblici e definizione di Sich building sindrome - Sindrome urbanistica. dell’edificio malato (Sem) per descrivere una se- Laboratorio di idee, scambio e dialogo continuo, rie di disturbi riportati dagli occupanti di un edifi- questa la cifra di A.g.e.ll.pp. La forza dell’associa- cio, tali da poterlo definire «malato». zione è soprattutto, infatti, nelle persone che la Si tratta di specifici malesseri avvertibili solo ed compongono e la sostengono con passione e deter- esclusivamente durante la permanenza all’inter- minazione. Una vera e propria task force di esperti, no dell’edificio che possono essere associati a che mette a disposizione della categoria tutte le ca- determinate stanze e settori, oppure generalizzati pacità, le conoscenze e le competenze acquisite nel all’intera costruzione, e colpiscono i nostri appa- proprio lavoro, studiando le leggi in materia di edili- rati vitali come ad esempio quello respiratorio o zia di urbanistica e di lavori pubblici e divulgando le cardiocircolatorio o digerente o il sistema neuro- evoluzioni stabilite dalle disposizioni legislative in logico e immunitario. materia di volta in volta vigenti. Tra le possibili cause che provocano la sindrome “La nostra associazione punta sulla formazione, per dell’edificio malato si rilevano: inadeguata venti- integrare la professionalità e sviluppare nuove com- lazione, presenza di inquinanti chimici provenien- petenze”, ha dichiarato Leo Crocetti, presidente di ti da fonti interne e da fonti esterne, contaminanti A.g.e.ll.pp., che continua: «Noi geometri siamo una biologici che possono facilmente proliferare nei categoria professionale insostituibile e dobbiamo condotti degli impianti di climatizzazione e scar- guardare avanti puntando alla formazione e ai gio- sa ventilazione in ambienti con alte percentuali di vani». La conoscenza della normativa di settore è in- umidità. fatti fondamentale per l’attività del professionista, Tali fattori possono combinarsi con altri elemen- unitamente all’esperienza maturata in cantiere. ti, come condizioni non idonee di temperatura, Essere competenti in merito alle attività, ai processi, umidità, illuminazione e rumorosità ambientale e ai concetti civilistici e contrattualistici e obbligazio- determinare una generale diminuzione del com- nari e procedura civile è infatti la garanzia maggiore, fort ambientale e un conseguente rischio per la per essere dei professionisti idonei alla prestazione. salute. Dicembre 2011 21
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