Giornale delle Comunità - Ri-generati dalla parola - Erigenda Unità Pastorale Palazzolo sull ...
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Giornale Giornale Palazzolo delle Comunità sull'Oglio delle Comunità 2 Dicembre 2020 Parrocchie di Palazzolo s/O Ri-generati dalla parola 05 13 24 Un nuovo Amministrati Le Settimane Messale i sacramenti Icfr educative 2021
Giornale SOMMARIO delle Comunità I nostri preti EDITORIALE Cosa ci manca? 3 CHIESA UNIVERSALE Don PAOLO SALVADORI - parroco Forti nella fede. Solo lui è il Salvatore 4 Vicolo Molini, 2 – parrocchia S. Maria Assunta. Tel 030-6950677 interno 201 – Il nuovo Messale 5 cell 3333617082. Email: ilforestiero@libero.it; palazzolosantamaria@diocesi. The Economy of Francesco 6 Un anno con San Giuseppe 7 brescia.it; palazzolosacrocuore@diocesi.brescia.it; palazzolosangiuseppe@ diocesi.brescia.it; palazzolosanpaolo@diocesi.brescia.it CHIESA DIOCESANA “Amoris Laetitia” in diocesi 8 don GIOVANNI BONETTI - vicario parrocchiale IN CAMMINO Oratorio “S. Sebastiano”, Via Palosco, 4 La Responsabilità dei laici nella Chiesa 10 Chiesa domestica 12 Tel 030-6950677 interno 202 – cell 3494357344 Prime Comunioni e Cresime 14 giombot@yshoo.it Prime Confessioni 2019-2020 17 La Chiesa, casa della comunità 18 don GIGI MORETTI - vicario parrocchiale Preghiera della comunità 19 Con lo sguardo rivolto al cielo 20 Via Verdi, 14 – parrocchia S. Giuseppe Giovani, i giorni al tempo del Covid 21 Tel 030-6950677 interno 215 – cell 3288517755 L'ora di religione a scuola 22 mordongigi@inwind.it Accompagniamo il cammino di Diego Piccitto e suor NoemiRadici 23 Settimane educative 24 don GIOVANNI POLLINI - vicario parrocchiale Via Gavazzino 10 - parrocchia S. Paolo in S. Rocco CARITAS... UP Un anno di Caritas 25 Tel 030-6950677 interno 216 – cell 3924416378 dongiovannipollini@libero.it MISSIONI Buon Natale dalla Tanzania 26 Mons ROSARIO VERZELETTI – sacerdote collaboratore DAI CONSIGLI PARROCCHIALI San Paolo in San Rocco 27 Via Attiraglio, 1 - parrocchia S. Cuore Santa Maria Assunta 28 Tel 030-6950677 interno 204 – cell 3393939221 TERRITORIO rosarioverzeletti@gmail.com In prima linea, oggi come ieri 29 CALENDARIO LITURGICO 30 Mail oratori: parrocchie.palazzolo@gmail.com sacrocuoreoratoriopalazzolo@gmail.com STORIA PALAZZOLESE 32 sangiuseppeoratoriopalazzolo@gmail.com segreteria@oratoriosanrocco.org Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 04/2020 del 21/02/2020 per saperne di più vedi sito interparrocchiale: www.parrocchiepalazzolobs.it e segui la radio interparrocchiale: 96.00 Mhz, Radio InBlu Giornale Giornale Palazzolo delle Comunità sull'Oglio delle Comunità 2 Dicembre 2020 COSTO COPIA 3 EURO GRAZIE A AGENZIA FOTO S. MARCO Parrocchie di Palazzolo s/O Un anno di copertine Per la scelta grafica delle copertine di questo anno pastorale, abbiamo voluto dare rilie- vo e importanza a quegli elementi liturgici che compongono l’edificio chiesa e che, da sempre, sono la catechesi vivente della Chiesa. L’itinerario parte dal fonte battesimale per poi fare sosta davanti alle “due mense”, ovvero l’ambone e l’altare sulle quali “la Chiesa imbandisce per i suoi figli la Parola di Dio e il Pane Eucaristico”. Usciremo infine all’esterno, sul sagrato, luogo della missione del popolo di Dio. Tutti gli elementi foto- grafati sono presi dalle nostre quattro chiese parrocchiali. Ri-generati Ri-generati dalla Parola dalla parola Nel testo di Genesi, alla narrazione della creazione del mondo, quando Dio crea l’uomo, 05 13 24 egli dialoga, conversa e l’uomo esiste, vive. Adamo nasce dalla parola, da una voce che Un nuovo Amministrati Le Settimane Messale i sacramenti Icfr educative 2021 gli rivolge una relazione di vita: “tu sei perché ti rivolgo la mia parola”. I Padri della Chiesa dicevano che l’uomo “diventa ciò che ascolta”. Ma questa parola non è semplice- mente una voce esortativa a “fare del bene”: la sua è un Parola che genera vita e fa rimanere in vita le cose. Cristo, Verbo del Padre, crea e fa esistere ogni cosa e continuamente va vivere la sua Chiesa che si pone in ascolto della “bella notizia” (vangelo) di salvezza. L’importanza dell’ascolto si è tradotto in un luogo bene preciso all’interno della chiesa, ovvero l’ambone. Artisticamente ricco o soltanto un semplice leggio, esso ci ricordano che siamo generati figli dalla parola. Nel tempo natalizio ri-generati dalla parola è l’invito a lasciarsi plasmare nuovamente dal Verbo della vita fatto carne perché, dice un Padre della Chiesa, “è la Parola che ci plasma e noi l’ascoltiamo per avere il pensiero di Dio come nostro respiro”. 2 DICEMBRE 2020
Giornale delle Comunità Chiesa Il parroco universale Cosa ci manca? varci nell’informalità, senza DPI, prima e dopo le riunioni, dopo la S. Messa festiva per il caffè o l’aperiti- vo nel bar del nostro oratorio. Ci è L a vita delle nostre comunità, nonostante la riapertura delle Chiese dello scorso maggio, risul- sta a cuore, ma “non ci è mancato niente!”.Chissà se, provocati dagli effetti di questa pandemia, anche mancato poter crescere nel “voler- ci bene”, sperimentare che questo è il dono più grande, che a questo ta ancora tanto compromessa. Ne sull’impostazione pastorale del- dobbiamo tendere e che su questo è stata prova l'estate, nella quale le nostre Comunità, riusciremo a saremo giudicati. è stata limitata la proposta di tut- mettere in discussione quell’effi- Questo è il dono del Natale! Dio, ti gli appuntamenti che ogni anno cientismo che spesso tanto ci af- che è Amore, si fa uomo per inse- segnano in modo incisivo i nostri fatica e, soprattutto, non raggiunge gnarci ad AMARE COME AMA LUI. ragazzi, adolescenti e giovani. Non l’obiettivo di essere strumento - meno ha subito limitazioni l’inizio non fine - per crescere nella fede. Diciamocelo tra cristiani e dicia- di un nuovo anno pastorale e so- Riusciremo, noi, gente del nord, a molo al mondo. prattutto la proposta di catechesi non tornare a fare tutto come pri- Lui è l’origine e la fonte di quel- alle varie fasce d’età. Tutto in for- ma o comunque non nello stesso lo che anche il mondo cerca e si ma ridotta! Eppure in questi ultimi modo? aspetta dal Natale e che tutti noi tempi mi sono chiesto: “Che cosa ci Questa nei prossimi mesi sarà la tanto temiamo che quest’anno manca? Ci manca davvero qualco- sfida, soprattutto per noi preti e per venga compromesso. sa per vivere da cristiani oggi?”. Mi i Consigli Pastorali! L’impostazione Dire che “ci è mancato tutto” può sono dato questa risposta: “Niente che abbiamo dato all’inizio di que- starci solo se rimanda e ci aiuta a e, nello stesso tempo, tutto!”. Nei sto anno pastorale, che ci accompa- capire e sperimentare questo: l’A- mesi scorsi abbiamo celebrato pri- gnerà per i prossimi tre anni, penso more di Dio riempie la vita e fa di me Comunioni e Cresime con i soli sia la strada giusta per vincere la sfi- noi “Fratelli tutti”. ragazzi, genitori, padrini e madri- da. Eppure dicevo che, nello stesso Se questo non ci è chiaro rischie- ne e senza la possibilità di “fare la tempo, “ci è mancato tutto!”. Ci è remo sempre di “essere usati”, di festa!”. In più occasioni ho detto mancato quello al quale il Natale, “essere distributori automatici di loro che queste limitazioni poteva- anche quello mondano, rimanda. Sacramenti per gestire i possibili no trasformarsi in dono: il dono di Ci è mancato ritrovarci e frequen- sensi di colpa”, di fare delle nostre potere, una buona volta, celebrare tarci, conoscerci sempre di più e strutture una risposta ai nostri bi- e vivere solo “la fede”. Parola di stare semplicemente bene insieme. sogni di questa o quella particolare Dio, Vita Sacramentale, catechesi, Ci sono mancate le chiacchierate, stagione della nostra vita… ma non formazione e Carità in questi mesi a volte serie e a volte leggere, sotto saremo seminatori e coltivatori non sono venute meno, seppur vis- gli stand delle nostre feste di quar- del Vangelo del Natale, del Vange- sute in forme diverse dalle quali tiere. Ci è mancata la formazione lo dell’Amore. Questo allora il mio non eravamo abituati; non possia- e la catechesi “in presenza”! Ci è augurio per il Natale e per il nuovo mo dire di essere stati privati di ciò mancata la festa per i “doni della anno, condiviso anche con i con- che alimenta e custodisce la vita fede” ricevuti. Ci è mancato ritro- fratelli preti: crescere nella consa- del cristiano. pevolezza che “ci manca nien- I nostri bar e i cortili dei nostri te e ci manca tutto”! Il nostro oratori erano chiusi, le nostre pensiero è soprattutto per chi attività culturali e sportive so- nella vita, per i più svariati mo- spese, le feste vietate, le infini- tivi, si trova privo o compro- te riunioni ridotte all’essenzia- messo nel “tutto”, nell’Amore. le… Eppure mi sono chiesto: Abbiano ad incontrare comu- “Chi voleva custodire e ali- nità e singoli i quali, proprio mentare la sua fede è stato pri- perché alimentati quotidia- vato degli elementi essenziali namente da ciò “che non ci e determinanti?”. Di certo tutti manca”, cioè la fonte dell’A- siamo stati obbligati ad assu- more, hanno Amore da dona- merci più responsabilità nella re in abbondanza! cura della nostra vita cristiana e della vita cristiana di chi ci don Paolo - parroco DICEMBRE 2020 3
Giornale delle Comunità Chiesa universale Forti nella fede. Solo lui è il Salvatore di mons. Gabriele Filippini A volte lasciano senza fiato le notizie di corruzione da parte di ecclesiastici nella gestione dei poteri legati al loro ufficio L o storico tedesco barone Ludwig von Pastor, autore di una monu- mentale “Storia dei Papi” dal Me- custodisce la cattedra del successo- re di Pietro? Infatti le cronache par- lano di scandali, corruzioni, abusi di dicare, ma di convertirci continua- mente. Inoltre se, come Noè nella Bibbia, chi ci deve essere padre si dioevo alla soppressione dello Stato potere anche con protagonisti cardi- addormenta nudo e ubriaco noi non Pontificio, sul letto di morte nel 1928 nali, vescovi, monsignori, sacerdoti... dobbiamo deridere e accusare come ricevette la visita di un amico che, Uomini di Chiesa, insomma, che fece il figlio Cam, ma proteggere, pur come tanti altri, gli chiese: “Tu che come pastori del popolo di Dio do- con sofferenza, col mantello della hai consultato archivi di ogni tipo e vrebbero essere integerrimi esempi pietà, della misericordia e della pre- avvicinato fonti autorevoli per scri- di fedeltà alla vita cristiana e di alta ghiera il padre errante, come fecero vere la storia del papato, come hai moralità. A volte lasciano senza fiato i figli Sem e Iafet. Inoltre non dob- fatto a mantenere le fede di fronte a le notizie di corruzione da parte di biamo essere sprovveduti: il tam tam tanti scandali, incoerenze, tradimen- ecclesiastici in campo economico, massmediale e la pubblicistica scan- ti del Vangelo, corruzioni da parte nella vita affettiva e sessuale, nella dalistica che rende molto con poco dei vertici della Chiesa in tanti seco- gestione dei poteri legati al loro uffi- di attendibile sono un meccanismo li?”. “Proprio per questo, caro ami- cio. Che fare? Andarcene dalla Chie- perverso. La verità non si vende mai co – rispose von Pastor – mi sono sa sbattendo la porta? Proprio no! convinto della origine divina della Prima di tutto perché Gesù ha detto a tanto al chilo. Anche papa France- Chiesa: perché le debolezze, i pec- con chiarezza che prima del com- sco, molto duro verso gli errori degli cati e gli errori dei suoi uomini non pimento del suo Regno ci saranno ecclesiastici e i difetti delle Curie, ha l'hanno distrutta e la Chiesa conti- scandali oltre a tante altre cose brut- detto chiaramente che è utile distin- nua nel tempo la sua missione”. E te. Questi devono rafforzarci nella guere fra peccato e corruzione. Al von Pastor inviò un messaggio a Pio fede: solo Lui è il Signore, il salvatore peccato vi è rimedio, alla corruzione XI per dire che offriva le sofferenze dell'umanità. I suoi ministri riman- no. Alcuni casi sbandierati dai media della sua agonia per il papa e per la gono uomini, poveri peccatori come come corruzione clericale in realtà Chiesa. Grande esempio! Sono pas- tutti. Tutti siamo nella stessa barca sono stati passi falsi dovuti a ingenu- sati quasi cent'anni da quel dialogo e di Pietro che pur aveva tradito il Si- ità, non di rado strumentalizzata da ancora siamo qui a chiederci in tanti: gnore. Ma si è pentito e convertito. furbastri laici che non hanno perso il cosa sta succedendo nella Chiesa di Il nostro atteggiamento più consono vizio di “servirsi” della Chiesa invece Cristo, cosa capita in Vaticano che alla vita cristiana è quello di non giu- che servirla. 4 DICEMBRE 2020
Giornale delle Comunità Chiesa italiana universale Il nuovo Messale di don Giovanni Pollini C on l’Avvento 2020 ha preso avvio l’uso del nuovo Messale Romano, il libro liturgico fonda- mentale della Chiesa universa- le che serve per la celebrazione restia da parte di tutta l’assemblea c’è un’altra modifica, questa volta dell’Eucarestia. È uno strumento che si vuole raggiungere anche dovuta ad una corretta traduzio- prezioso per tutta la comunità cri- attraverso una ritrovata fedeltà ai ne della versione latina: l’aggiunta stiana, perché, con le sue preghiere testi liturgici più antichi, tradotti e della congiunzione “anche” nella e i suoi testi, profondamente ispi- riproposti in molte parti della Mes- frase “Come anche noi li rimettia- rati alle Sante Scritture, contribui- sa, ma anche nelle nuove versioni mo ai nostri debitori”. sce in modo speciale alla crescita di testi come il Gloria a Dio e il Pa- Per quanto riguarda il CONFESSO ed educazione della fede del popo- dre nostro. E con questo anche il durante l’atto penitenziale, si è op- lo di Dio. Con l’approvazione del- desiderio di contribuire a far vivere tato per un linguaggio “inclusivo”: la Costituzione dogmatica Sacro- la celebrazione del mistero di Cri- dove si diceva “Confesso, a Dio sanctum Concilium, il 4 dicembre sto nell’Eucarestia, perché diventi onnipotente e a voi fratelli…”, do- 1963, il Concilio Vaticano II si die- sempre più capace di parlare e di vremo dire “Confesso a Dio onni- de avvio alla riforma del Messale nutrire una fede incarnata nell'oggi. potente e a voi, fratelli e sorelle...”. Romano e degli altri libri liturgici, Il termine “sorelle” viene inserito i cui primi frutti si ebbero nel 1970, LE NOVITÀ PRINCIPALI anche in altre preghiere dove il Ce- quando fu pubblicato il Messale Nel GLORIA A DIO: il nuovo testo lebrante diceva solamente “fratel- del Vaticano II. Nel 1975, invece, prevede le parole “E pace in terra li”. fu pubblicata la seconda edizione agli uomini amati dal Signore” al Un’altra novità importante riguar- tipica del Messale Romano e, nel posto di “E pace in terra agli uomi- da l’atto penitenziale. le formule 2002, la terza edizione, quella che ni di buona volontà”. Il cambio è in lingua greca: “Kýrie, eléison” e abbiamo utilizzato fino ad oggi. È dovuto a una migliore traduzione “Christe, éleison”, avranno nor- proprio su questa edizione tipica del testo originale greco (Lc 2,14). malmente la precedenza. del Messale Romano, che costitu- La preghiera del PADRE NOSTRO: Anche l’invito al MOMENTO DEL- isce la base per le traduzioni nel- non diremo più “Non ci indurre LA PACE cambia leggermente. le lingue nazionali, che i Vescovi in tentazione” ma “Non abban- Non sentiremo più “Scambiatevi italiani hanno concentrato il loro donarci alla tentazione”. Non si un segno di pace” ma “Scambiate- sforzo nella delicata opera di tra- tratta di una traduzione letterale vi la pace”. duzione. Tra le ragioni fondamen- del testo greco, stavolta, ma per INVITO ALLA COMUNIONE tali che hanno portato alla nuova dirla con parole di papa Francesco, cambia l’ordine delle frasi: non più edizione del Messale possiamo ri- “dobbiamo escludere che sia Dio il “Beati gli invitati… Ecco l’Agnel- cordare la necessità di favorire una protagonista delle tentazioni che lo di Dio…” ma “Ecco l’Agnello di partecipazione più piena e comu- incombono sul cammino dell’uo- Dio… Beati gli invitati…”, per fedel- nitaria alla celebrazione dell’Euca- mo”. Nel testo del Padre Nostro tà al testo latino. DICEMBRE 2020 5
Giornale delle Comunità Chiesa universale The Economy of Francesco di Rosella Perletti Non solo produrre: noi giovani e l'economia del prendersi cura E ra settembre dello scorso anno quando leggendo un discorso di Papa Francesco decisi di par- Siamo partiti dall’esempio di San Francesco “spogliandoci” dall’idea di economia ridotta al circolo vi- ni, strumenti, e come tali vanno guardati, per vederne tutta la loro potenzialità, ma anche tutta la loro tecipare a The Economy of France- zioso di produzione/consumo e fi- “bruttezza” che spesso è solo tem- sco, evento internazionale voluto nalizzata alla massimizzazione del poranea incompiutezza. A tal pro- proprio dal Papa a cui noi giovani profitto (con le logiche di scarto posito ci è stato detto: “trasforma- economisti siamo stati invitati per umano e materiale e di competi- te lo sdegno verso il mondo malato riflettere insieme su come ridare zione che ne derivano), per acco- in creatività per cambiarlo inizian- un’anima all’economia. gliere e farci carico della possibilità do dal piccolo”. Se da un lato la pandemia ha ri- che essa possa e debba tornare alla “Francesco va! Ripara la mia casa mandato l’evento previsto ini- sua “vocazione” originale: la gestio- che come vedi è in rovina”. Da zialmente a marzo, dall’altro è di- ne delle risorse per il bene comune. questa frase che il Signore rivolse ventata l’occasione tangibile per Un’economia che, come dice il a Francesco, lui iniziò a cambiare vedere i danni che la “cultura dello Papa, sia a servizio della persona e la realtà partendo dai mattoni della scarto” ha causato, sottolineando della Terra e non viceversa. Dove chiesa di San Damiano. Così anche l’urgenza di una nuova mentalità la persona smetta di essere solo noi siamo chiamati ad agire come in ambito economico. “il cliente” (oggetto da cui trarre lievito nella realtà in cui già ci tro- A fronte di questo invito in 3000 guadagno), ma diventi il soggetto viamo. Non si cambia il mondo giovani da 120 Paesi ci siamo vir- di cui prendersi cura. Qui la do- senza cambiare la propria azienda tualmente ritrovati ad Assisi lo manda provocatoria che ci è stata e lo si fa semplicemente comin- scorso novembre per proporre a rivolta: “col tuo lavoro, di chi ti stai ciando a proporre un nuovo sguar- due premi Nobel, professori ed prendendo cura?” do, una nuova narrazione. “Le vo- economisti, idee e progetti nati nei Per far questo non bisogna demo- stre università, le vostre aziende e “villaggi” tematici in cui ci siamo nizzare l'economia e la finanza che le vostre organizzazioni sono già riuniti in questi mesi. non sono altro che prodotti uma- cantieri di speranza… per pro- porre nuovi stili di vita”. Solo così, con la cura del posto dove già siamo, “si trasforma l’uto- pia di cambiare il mondo in profe- zia” che non è astratta, ma sempre concreta sebbene aspiri a qualcosa che non è ancora realizzato. Quello che si è svolto a novembre è solo l’inizio di un processo che avrà il suo apice nell’evento in pre- senza del 2021. A noi giovani di Assisi è stato chie- sto di operare nelle nostre realtà lo- cali, ma l’esortazione conclusiva del Papa è rivolta a tutti: “… o siete coin- volti o la Storia vi passerà sopra!” 6 DICEMBRE 2020
Giornale delle Comunità Chiesa universale “Patris Corde” – Con cuore di padre Un anno con San Giuseppe di don Giovanni Pollini N ella solennità dell’Immacolata, ricorrendo il 150° anniversario della dichiarazione di San Giusep- la tenerezza di Dio ed è verosimile pensare che, proprio guardan- pe quale patrono della Chiesa uni- do a san Giuseppe, il versale, il Papa ha scritto la Lettera Signore abbia preso Apostolica “Patris Corde” con la spunto per narrare la quale ha indetto un anno giubilare in meravigliosa parabola onore di San Giuseppe, con lo scopo del padre misericor- di “accrescere l’amore verso questo dioso. San Giuseppe è l’uomo a cui grande Santo, per essere spinti a Dio si è rivelato in modo speciale sona e famiglia e “ci invita e trovare implorare la sua intercessione e per attraverso i suoi sogni. In sogno Giu- strade che ci impegnino a dire: nes- imitare le sue virtù e il suo slancio”. seppe fu guidato a prendere con sé sun giovane, nessuna persona, nes- In questa Lettera, il Papa delinea i la sua Sposa, perché da Lei sarebbe suna famiglia senza lavoro!”. tratti essenziali della figura di San dovuto nascere il Salvatore; in sogno Giuseppe fu, infine, padre nell’om- Giuseppe, condividendo alcune sue l’angelo del Signore lo esortò a fug- bra e nel nascondimento, ma con la riflessioni personali che, specie con gire in Egitto, insieme a Maria e al sua sollecitudine e col suo amore ca- l’esperienza della pandemia, hanno Bambino, per difenderlo dalla furia sto fu in grado di amare in maniera rafforzato in lui la convinzione che omicida di Erode; sempre in sogno straordinariamente libera sia Gesù le pagine decisive della storia sono l’angelo invitò Giuseppe a tornare in che Maria. La società e la Chiesa spesso scritte da persone semplici, Israele e successivamente ad andare hanno bisogno di padri come Giu- come San Giuseppe, che ogni giorno a stabilirsi a Nazaret. San Giuseppe seppe, cioè di persone che si pren- sanno infondere pazienza, speranza fu uomo accogliente: accolse Maria dano responsabilmente cura di noi. e, invece che spargere panico, solle- senza porre condizioni. Dio si fida Questo anno giubilare sarà una oc- citano la corresponsabilità. di quest’uomo che ebbe a cuore la casione preziosa per la Chiesa intera San Giuseppe è, come sottolinea custodia di Maria e del Bambino; per e anche per le nostre comunità cri- Papa Francesco, un padre amato: il questo egli è invocato quale Patrono stiane: una delle nostre Parrocchie è popolo di Dio lo ha sempre predilet- della Chiesa, poiché Essa è il prolun- proprio dedicata a san Giuseppe e, to, manifestando verso di lui, in mol- gamento del Corpo di Cristo nella sia nella chiesa di S. Maria Assunta ti modi, la devozione verso questo storia: continuando a proteggere la che a Sacro Cuore, abbiamo due al- uomo giusto e pio. Egli ha fatto della Chiesa, egli continua a proteggere il tari dedicati a san Giuseppe. sua esistenza un dono totale a servi- Bambino. Faremo tesoro di questa opportuni- zio del mistero della incarnazione di San Giuseppe che fu umile lavora- tà per vivere al meglio questo anno Gesù. Egli è colui attraverso il quale tore, ci ricorda anche che il lavoro giubilare, sicuri della paterna prote- Gesù stesso ha fatto esperienza del- è strumento di dignità per ogni per- zione di San Giuseppe. DICEMBRE 2020 7
Giornale delle Comunità Chiesa diocesana “Amoris Laetitia” in diocesi N ei mesi che hanno precedu- to all’avvio della pandemia, il vescovo Tremolada aveva chiesto al consiglio presbiterale e a quel- lo pastorale diocesano di aiutarlo nella riflessione sul capitolo VIII di Amoris Leatitia, l’esortazione apo- stolica di papa Francesco al termi- ne del Sinodo dei Vescovi sulla fa- miglia celebrato tra il 2014 e il 2015. Il Papa dedicava il capitolo in que- stione al tema dell’accompagna- mento delle famiglie di difficoltà e al discernimento delle situazioni dette “irregolari”, un’attenzione Chiesa, istituita per condurre a sal- Direi un doppio criterio, quello del raccomandate anche alle singo- vezza tutti gli uomini, non poteva discernimento e quello della sino- le diocesi. Il lavoro svolto da una abbandonare a sé stessi coloro che dalità. Discernimento per esami- apposita commissione diocesana e passavano a nuove nozze. E che nare, stimare, soppesare, saggiare, le riflessioni dei due organismi di i pastori, per amore della verità, verificare per bene e per il bene, partecipazione, sarebbero serviti a erano obbligati a ben discernere le con l’aiuto dello Spirito invocato, mons. Tremolada per la stesura di varie situazioni. Anche papa Bene- la qualità del tema affrontato. E una nota diocesana. I limiti impo- detto XVI, nel 2005, affermava che affrontato insieme, anzitutto con sti dall’emergenza sanitaria si sono nessuno poteva dettare una norma una apposita Commissione, com- fatti sentire anche su questo pro- assoluta poiché le situazioni sono posta da alcuni rappresentanti del cesso, anche se non dovrebbe es- sempre diverse. Ecco, papa Fran- clero e dei laici, poi con i sacerdoti sere lontano il momento della pre- cesco nell’Amoris Laetitia ricorda riuniti nelle Congreghe, coi sacer- sentazione del documento a cui lo ai vescovi che i divorziati in nuova doti del Consiglio presbiterale, col stesso Vescovo ha lavorato. In at- unione fanno parte della Chiesa, Consiglio episcopale e con i laici tesa di questo momento abbiamo non sono “scomunicati” e forma- e religiosi del Consiglio pastorale chiesto a Mario Sberna, vice diret- no comunque la comunione eccle- diocesano: un camminare insie- tore dell’Ufficio per la famiglia di siale, pur nella situazione irrego- me, sinodalmente, per un discer- aiutarci a conoscere le ragioni che lare. E che la loro situazione esige nimento guidato dallo Spirito. Un un attento discernimento e un ac- percorso composto quindi da più hanno guidato mons. Tremolada. compagnamento rispettoso. Così, tappe, ognuna delle quali ha occu- il nostro Vescovo Pierantonio, ha pato nella preghiera, nel pensiero Perché il Vescovo ha voluto un deciso di stilare un proprio docu- documento diocesano sul Capi- e nella riflessione, centinaia di per- mento al fine di accompagnare, tolo VIII di Amoris Laetitia? sone e per un tempo significativo. discernere e integrare le fragilità, Anzitutto dobbiamo premette- le coppie ferite, ben sapendo, col Quali le priorità che hanno gui- re che Papa Francesco nella sua Salmo 33, che “Il Signore è vicino a dato il lavoro? Esortazione ribadisce un’atten- chi ha il cuore ferito”. zione che era già stata fortemente Direi senz’altro quelle indicate dal espressa dai suoi due predecessori: Quale è stato il criterio che ha capitolo VIII di Amoris Laetitia: San Giovanni Paolo II, nella Fami- guidato il Vescovo nel suo per- anzitutto il responsabile discerni- liaris Consortio, affermava che la corso? mento personale e pastorale dei 8 DICEMBRE 2020
Giornale delle Comunità Chiesa diocesana singoli casi particolari, poiché il grado di responsabilità non è dato una volta per tutte. Perciò: chi, come, dove, esplicitare il compito di accompagnare le persone inte- ressate sulla via del discernimento. E poi: quale cammino di conversio- ne e di integrazione nella vita ec- clesiale per una crescita nella fede delle persone? Da questo punto di vista, una esperienza in Dioce- si è già stata realizzata, coi Gruppi no a trovare il proprio modo di in Diocesi solo 4 parrocchie, su “Galilea” che, in alcuni luoghi riu- niscono persone che hanno una si- partecipare alla vita ecclesiale; 400, abbiano attuato i Gruppi Ga- tuazione irregolare per pregare in- valutazione della validità o meno lilea la dice lunga sull’attenzione sieme e fare appunto un cammino del primo matrimonio, con l’ausi- ecclesiale alle coppie di separati, di fede. E infine: come preparare i lio di persone competenti; il rico- divorziati o risposati. Anche per fedeli alla comprensione di situa- noscimento, dopo approfondito questo, certo, il nostro Vescovo zioni eccezionali, che non implichi discernimento, in certi particolari ha ritenuto importante e urgente il nascondimento o l’attenuazione casi, dell’assenza di colpa grave e, stimolare la Diocesi in tal senso. dell’ideale più pieno, come invita a quindi, possibile aiuto anche dei Perché la parrocchia non può tra- fare la stessa Esortazione apostoli- Sacramenti. lasciare di invitare ad entrare nel- ca al numero 308. la comunità ecclesiale coloro che Le parrocchie a suo dire sono stanno fuori o ne sono usciti. La Quali saranno i punti qualifi- in questo momento sufficiente- canti del documento? parrocchia, lo diceva San Paolo VI, mente attente al tema delle fa- è il cemento che fa di una popo- Come sappiamo Il nostro Vescovo miglie in difficoltà? lazione varia, diversa e sparsa, un ha fin dal suo ingresso in Diocesi No, direi proprio di no. Il fatto che cuor solo e un’anima sola. preso molto sul serio sia il discer- nimento che la sinodalità. Perciò il documento, oltre a quanto lo Spirito suggerirà al nostro Pastore, avrà certamente come punti qua- lificanti anche quelli emersi dal confronto con le realtà ecclesiali prima ricordate: Commissione, Congreghe, Consigli episcopale, presbiterale e pastorale diocesano. Perciò, in particolare: accoglienza delle persone che desiderano rive- dere il proprio cammino di fede e il proprio stato di partecipazione alla vita ecclesiale; accompagnamento attraverso percorsi con presbiteri preparati e capaci di cura pastora- le verso quelle situazioni coniugali che hanno attraversato l’esperien- za della fragilità, aiutando ciascu- DICEMBRE 2020 9
Giornale delle Comunità In cammino Due incontri formativi per tutti gli operatori impegnati nelle nostre parrocchie La Responsabilità dei laici nella Chiesa di Giuseppe Fremondi I l tempo della terribile pandemia che stiamo vivendo ha sconvolto il nostro modo di vivere: lascia- Don Carlo ci pone un interrogati- vo: quanto accaduto può avere un senso per noi cristiani in rapporto Dare spazio alla creatività che solo lo Spirito che è in noi è capace di suscitare. te abitudini consolidate, riviste le alle nostre scelte future? Come posso vivere il mio batte- nostre relazioni, l’uso dei beni, del Ecco allora la necessità di tornare simo? In un duplice movimento, tempo, degli ambienti, abbiamo all’essenziale, di confrontarci con come il pulsare del cuore: il pri- sperimentato la nostra fragilità, la nostra identità, di puntare su ciò mo respiro è stare con il Signore l’impotenza, la nostra vulnerabili- che costituisce il cuore dell’espe- con la preghiera, la partecipazione tà, il senso del limite. rienza cristiana, di conferire alla all’Eucaristia, ai sacramenti e il se- nostra vita una forma ben precisa. condo è l’aprirsi agli altri, calarsi Ciascuno di noi nel battesimo ha nell’umanità. La nostra comunità… ricevuto i doni dello Spirito che ci le nostre quattro parrocchie…noi vengono elargiti continuamente, dobbiamo aprirci a questa consa- non per noi stessi ma per il bene pevolezza, senza voltarci indietro, di tutti, carismi che non sono solo volgere lo sguardo al passato, rim- funzionali ma esprimono la co- piangere quello che abbiamo alle munione, l’affetto,, il volersi bene, spalle, cercare di riprodurre, rige- hanno il volto dell’amicizia, dell’a- nerare, replicare un passato che more, della solidarietà. Quando non torna più. E’ chiaro che non si dico Chiesa non penso più alla può non ricordare con gratitudine vecchia immagine di una piramide e riconoscenza quanto è stato fat- con al vertice la SS.ma Trinità e più to, ma il Signore prepara il meglio sotto il papa, i vescovi, i sacerdo- per noi non nel passato ma nella ti e alla base i laici; il volto della strada che abbiamo di fronte, ba- Chiesa è un altro, espresso molto sta dare spazio alla creatività che bene dalle scritture; ovile, gregge, solo lo Spirito che è in noi è ca- campo di Dio, corpo, popolo, co- pace di suscitare. L’impegno di noi munità… battezzati è quello di rendere visi- 10 DICEMBRE 2020
Giornale delle Comunità In cammino bile l’umanesimo di Gesù con l’a- more, la fraternità; i primi cristiani si convertivano non per il fascino della dottrina ma per quello che vedevano: “guarda i cristiani come si vogliono bene”. Da una chiesa fondata sul binomio clero-laicato ad una chiesa di soggetti. E’ quan- to viene sottolineato dalla dott.ssa Vigano’ nella sua conversazione sulla corresponsabilità di noi laici. Dobbiamo constatare nelle nostre comunità un allontanamento si- annullano la personalità dei cri- stionali, ma tutti con pari dignità, lenzioso dalla chiesa, dalla vita di stiani, distruggono il carattere di perché tutti nel battesimo siamo comunità e purtroppo dalle fede. una comunità, di un popolo in sacerdoti, re e profeti; la totalità Dobbiamo prendere coscienza cammino. La forza dello Spirito, ri- dei doni dello Spirito si trova nella che ci troviamo di fronte ad una cevuto nel battesimo, si manifesta totalità dei credenti di una comu- società complessa che esige una con i suoi doni in tutta la comu- nità. In questo momento storico risposta altrettanto complessa che nità; noi, soggetti diversi mettiamo segnato da una particolare fragilità deve coinvolgere direttamente e insieme i nostri doni per il bene umana, abbiamo bisogno di tesse- a pieno titolo tutti noi battezzati. di tutta la comunità. Molti sono i servizi, compiti particolari e mini- re legami improntati alla fraternità, Il binomio “Clero e Laicato” non dovrebbe più esistere; da chi co- steriali che invocano il nostro im- alla condivisione ed aprire percorsi manda a chi ubbidisce, da chi in- pegno, dai più umili e nascosti ai condivisi di fede per la costruzione segna a chi impara, da chi celebra più appariscenti, dall’accudire alla di comunità nelle quali ci si pos- a chi assiste, queste componenti pulizia e abbellimento della chiesa sa riconoscere tutti come fratelli e dovrebbero scomparire perché a responsabilità formative e ge- sorelle. DICEMBRE 2020 11
Giornale delle Comunità In cammino La famiglia Chiesa domestica L 'anno che stiamo vivendo lo ri- corderemo per la Pandemia... questa parola il cui significato non ci era ben compreso. Ecco che im- provvisamente ci siamo ritrovati in una situazione irreale, senza preav- preghiera serale, tutti insieme, con to la Santa Messa alla Tv e a seguire viso abbiamo dovuto lasciare i luo- la recita del Santo Rosario, guidati l'Angelus del Papa. Grazie di cuore ai ghi di lavoro, le scuole... per rinchiu- dai canali radio e tv. E quando non è nostri preti e ai catechisti che non ci derci nelle nostre case. La paura era stato possibile raggiungere la nostra lasciano soli. il sentimento vissuto con angoscia, Chiesa, la domenica abbiamo segui- Famiglia Zamboni il timore della malattia per i nostri cari... il dolore per le tante vittime Erigenda UNITÀ PASTORALE morte sole e che ancora oggi pur- Parrocchie S. Maria Assunta, Sacro Cuore, troppo ci lasciano. In questo con- S. Giuseppe artigiano, S. Paolo in S. Rocco testo ci siamo resi conto di quanto Vicolo Molini, 2 - 25036 PALAZZOLO s/O - BS gli affetti, la famiglia, le amicizie fossero la cosa più importante, la CONCORSO priorità su tutto. Nonostante tutto non ci siamo mai sentiti soli. I no- PRESEPE 2020 stri bambini e ragazzi hanno potuto, Per le famiglie ICFR e soprattutto grazie agli strumenti in- preadolescenti formatici e alla volontà e dedizione dei loro maestri, professori e cate- Manda 3 foto una panoramica, chisti, proseguire il loro percorso una dall’alto e un particolare formativo. La Scuola e l'Oratorio del presepe sono entrati in casa e questo ci ha Per tutti un attestato di dato la possibilità di rimanere uniti partecipazione anche se distanti. La parrocchia donerà per ogni iscrizione 5 € Un ringraziamento speciale ai ca- techisti e ai Don che ogni fine set- alla SANTA INFANZIA. timana ci hanno raggiunto e ci stanno raggiungendo ancora oggi, Epifania del Signore inviandoci un pensiero, del materia- 6 gen. GIORNATA le per svolgere le attività, le preghie- DELLA SANTA re, mantenendo forte il legame con INFANZIA. le famiglie e tenendo viva la fede. Abbiamo sperimentato un nuovo Alla Santa Messa modo di essere famiglia, con tutte le benedizione dei bambini difficoltà gestionali... e di conviven- e consegna dell’attestato za, ma ci siamo ritrovati maggior- mente uniti. Abbiamo riscoperto la Iscrizioni via mail : per S. Maria e s. Cuore: sacrocuoreoratoriopalazzolo@gmail.com 12 DICEMBRE 2020 per S. Rocco: segreteria@oratoriosanrocco.org per S. Giuseppe: sangiuseppeoratoriopalazzolo@gmail.com
Giornale delle Comunità In cammino I cammini di Iniziazione cristiana esempio, un modello e uno stimolo per i nostri ragazzi. Questo tempo ha Prime Comunioni sicuramente fatto emergere i nostri limiti, le nostre miserie e i nostri fal- limenti, ma certo come la panna nel e Cresime latte ora è tempo di cogliere ciò che è essenziale, unico e capace di rendere felice il mondo intero. Quale uomo, donna vogliamo formare per il doma- Ottobre-Novembre 2020 ni? A questi ragazzi lo Spirito Santo dona ciò che gli permette di cresce- re nelle virtù e nel cuore capace di A vverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo to santo è dono di vita piena capace di essere nel mondo segno di salvez- za e di amore. Lo sguardo del Signo- fare scelte libere: timor di Dio, pietà, scienza, fortezza, consiglio, intelletto e sapienza. Dio Padre dona suo Figlio padrone –, sei stato fedele nel poco, re è così grande da guardare lontano: nell’Eucarestia per avere nutrimento, ti darò potere su molto; prendi par- cosa che serve ed è utile per questi te alla gioia del tuo padrone. Queste forza e così essere nel mondo, in ogni ragazzi per affrontare il loro futuro. Sì sono le parole del Vangelo che Do- circostanza della vita sia personale e perché ciò che deve starci a cuore è il menica 15 nov hanno accompagnato comunitaria un dono di paradiso e di loro futuro e con loro anche il nostro. l’ultimo gruppo dei ragazzi che han- speranza per chi gli incontra. Non si A noi adulti il compito di accompa- no ricevuto lo Spirito Santo e l’Eu- nasce eroi, buoni, fedeli, onesti, soli- gnare il loro cammino nel crescere carestia nelle nostre quattro parroc- dali, miti, mansueti, generosi e sere- come “buoni cristiani e onesti cittadi- chie. Celebrazioni che abbiamo vis- ni, ma lo si diventa. E Dio illumina, ni”. Ciò che seminiamo ora crescerà suto in modo particolare nella fede, riscalda e sostiene questo cammino domani e sarà il mondo di domani. nell’essenzialità e nelle ristrettezze scegliendo di esserci e camminare Abbiamo donato ad ogni ragazzo un covid. Comunità coinvolte nell’ac- con noi come i discepoli di Emmaus libretto sul beato Carlo Acutis: ragaz- compagnare con la preghiera e con che stanchi e abbattuti hanno riaper- zo di 15 anni morto nel 2006. Un gio- l’esempio questi nostri ragazzi. Non vane che viveva con intensità la sua to gli occhi e la speranza nell’ascolta- è stata la festa che eravamo soliti vi- vita in oratorio, a casa, con il compu- re la parola di Dio e nello spezzare il vere. Festa che abbiamo rimandato a ter e alimentava il suo cuore con l’Eu- pane. Lasciamoci guardare da Dio. tempi più sereni. Si poteva, era ne- carestia e il rosario giornaliero. Un Don Gigi Moretti cessario, era proprio indispensabile vivere questo momento, i nonni, gli zii esclusi e il diritto alla festa come una volta…. con tutto quello che si sente. Ai nostri occhi certo queste sono le considerazioni umane che salgono dentro di noi, ma agli occhi di Dio. Dio come osserva tutto que- sto? Il suo sguardo buono, miseri- cordioso, onnipotente come giudica questo? Come un dono grande, uni- co e generoso. In Lui il desiderio di essere con i nostri ragazzi è grande. Per Lui lasciarsi mangiare nell’Euca- restia è Vita Eterna. Con Lui lo Spiri- DICEMBRE 2020 13
Giornale delle Comunità In cammino Il gruppo di San Paolo in San Rocco Il 1° gruppo di San Giuseppe Cresime e Comunioni 25 ottobre 8 novembre S. Paolo in S. Rocco S. Giuseppe 1 Beatrice Aglioni Flavia Arrighetti Marta Ferraris Filippo Chiari Sofia Bani Giulia Frattini Lorenzo Falarti Carlo Bazzardi Martina Gatti Mara Galli Daniele Berardi Manuel Gozzini Lorenzo Bernasconi Giorgia Inverardi Mattia Marini Christian Bertazzoli Carolina Jareci Anna Masia Alessandra Bordogna Stefano Loda Filippo Mondini Tommaso Borgogni Matilde Maifredi Alessandro Savoldi Giovanni Calabria Giorgio Alejandro Marchetti Chiara Terzi Emma Capoferri Matteo Marchetti Andrea Vaccari Sara Careri Martina Marella Federico Zanardi Lisa Cincotti Giovanni Mingardi Gabriele Clivio Mattia Muratori Sara Cominardi Gabriele Pasinetti Roberto Corioni Claudio Sepati Sofia De Vecchi Daniele Tripputo Chiara Facchi Daniele Vignoni 14 DICEMBRE 2020
Giornale delle Comunità In cammino Il 2° gruppo di San Giuseppe Il 1° gruppo di S. Maria Assun ta - Sacro Cuore 8 novembre 15 novembre S. Giuseppe 2 S. Maria Assunta - Sacro Cuore 1 FeSamuel Marra Cristian Abete Viola Nozza Andrea Masneri Marco Celotti Alice Pognani Andrea Miracolo Chiara Cermelli Ilaria Pontoglio Giorgio Muca Erica Chiappa Andrea Racanelli Giuliana Del Giudice Caterina Sbardolini Federico Nee’ Mario Della Giovanna Sofia Smorgoni Giulia Nee’ Filippo Lanzini Chiara Strabla Aurora Ogliosi Nicolas Maffei Emma Pagani Diego Valenti Giorgia Mangili Gianpietro Vecchi Mattia Pagani Alessandro Marcandelli Francesco Zanni Aurora Palmeri Alessandro Milani Justin Zota Filippo Pedrali Martina Patalano Andrea Piantoni Caterina Sbardolini Samuele Raccagni Sofia Smorgoni Laura Simoni Chiara Poma Dalila Romano Chiara Strabla Manuela Termini Diego Valenti Isabella Savoldelli Maria Chiara Termini Gianpietro Vecchi Vittoria Tagliabue Filippo Turra Mattia Varisco Francesco Zanni Matteo Turra Marco Vezzoli Justin Zota Manuel Venturetti Giorgia Magri Valeri Stefano Davide Vietti Giuditta Morelli Zaccaria Gaia DICEMBRE 2020 15
Giornale delle Comunità In cammino Il 2° gruppo di S. Maria Assunta - Sacro Cuore 15 novembre S. Maria Assunta - Sacro Cuore 2 Federico Alghisi Federico Fratus Vincent Adomako Vittoria Maria Furlan Daniel Baldelli Anna Gamba Asia Maria Barraco Michela Lamera Chiara Bertoli Carolina Lancini Rosa Maria Bonamano Martina Leone Anna Brescianini Giselle Lancini Beatrice Capoferri Christoper Malzani Pietro Capoferri Gabriella Malzani Nadia Congiu Chiara Marella Pietro De Vecchi Beatrice Mariani Giorgia Dotti Marco Novali Simone Duina Glenda Paterno’ Leonardo Finazzi Daniele Pirlo Luca Finazzi Andre' Rizzi 16 DICEMBRE 2020
Giornale delle Comunità In cammino Il gruppo di San Giuseppe Il gruppo di San Paolo in San Rocco Prime Confessioni... 2019 - 2020 N el corso dell’Avvento le nostre Comunità cristiane hanno an- che celebrato le prime Confessioni educatori alla fede dei figli. La par- tecipazione alla S. messa festiva non ha fatto mancare la dimensio- ne comunitaria della celebrazione della fede che ha nell’Eucarestia la sua “fonte e il suo culmine”. dei gruppi che non hanno potuto vivere questa importante tappa del cammino di Iniziazione la scorsa primavera a causa delle restrizioni Covid. Il Rito è stato celebrato a S. Giu- seppe il 6 dicembre, a San Paolo in San Rocco sabato 5, a Santa Maria e a Sacro Cuore nel fine settimana 19 e 20 proprio nei giorni della distri- buzione di questo nuovo numero. La celebrazione è sempre stata preceduta o seguita dalla parteci- pazione a una delle S. Messe festi- ve della rispettiva Comunità. Quest’anno la preparazione prossi- ma a questo Sacramento ha visto la famiglia protagonista. Sicuramente per i genitori è stata una sfida ma I fanciulli di Santa Maria Assunta e Sacro Cuore hanno vissuto il primo incontro con anche un dono per crescere sem- il "Padre misericordioso" sabato 19 e domenica 20 dicembre, giorni di uscita di questa pre di più nella presa di coscienza edizione del "Giornale delle comunità". Eccoli, in una foto d'archivio, alla consegna della loro responsabilità di primi del "Padre nostro", il 26 ottobre 2019. DICEMBRE 2020 17
Giornale delle Comunità In cammino La Chiesa, casa della comunità Il 50° di consacrazione della nuova parrocchiale di S. Paolo in S. Rocco L o scorso 24 ottobre ricorreva il 50° anniversario dell’inaugura- zione e consacrazione della chiesa cresciuto nella Parrocchia. Numero- sa e partecipata la presenza dei fe- deli, alcuni dei quali già presenti alla trovò il tempio profanato e dove pronunciò la famosa frase “Portate via queste cose e non fate della casa Parrocchiale di San Paolo in San cerimonia inaugurale del 1970. Han- del Padre mio un mercato”; e dove Rocco da parte dell’allora Vescovo di no partecipato anche il Sindaco di parlava del suo stesso corpo come Brescia mons. Monstabilini. Palazzolo Zanni Gabriele e l’Asses- tempio, casa di Dio. sore Marcandelli Francesco. Mons. La cerimonia è terminata con il rin- Per ricordare questa importante ri- Fontana ha portato i saluti augurali correnza si è svolta una solenne con- graziamento rivolto ai suoi ex par- del Vescovo Pier Antonio Tremola- celebrazione presieduta da Mons. rocchiani da parte di un emoziona- da ed è poi passato ai ringraziamenti Gaetano Fontana, Vicario generale tissimo Don Giovanni Mondini, se- del clero e di tutte le persone che in della Diocesi di Brescia, con la par- guito da un lungo e caldo applauso questi 50 anni si sono prodigati a fa- tecipazione del Parroco Don Paolo, vore della chiesa. Ha poi sottolinea- da parte dei fedeli presenti che non dei suoi quattro collaboratori, di to l’importanza della chiesa in quan- hanno dimenticato il suo apostolato Don Giovanni Mondini, ultimo par- to casa del Signore, commentando durato 14 anni. roco e di Don Gianni Zini, sacerdote il Vangelo di Giovanni, dove Gesù Giuseppe Vavassori 18 DICEMBRE 2020
Giornale delle Comunità In cammino Preghiera della comunità Signore, ti ringraziamo per i doni che ci hai fatto per mezzo della vita e della missione della nostra parrocchia. La scomparsa Nella comunità, che si raduna in questa nostra chiesa parrocchiale, di don Giovanni costruita e consacrata cinquant’anni fa, Pierani abbiamo ricevuto tante volte l'Eucaristia, la Parola di Dio, Lo scorso 31 ottobre ha il dono dello Spirito Santo e il perdono dei peccati! fatto ritorno alla casa del Padre Giovanni Pierani. Qui siamo stati educati nella vita di fede, Aveva 95 anni, ed è morto abbiamo maturato la capacità di amare, nella casa di riposo della siamo stati aiutati a vivere la nostra vocazione. sua Orzinuovi, città in cui era tornato ad abitare, Dona, o Signore, alla nostra parrocchia di san Paolo in Rocco circondato dall’affetto e alle nostre parrocchie sorelle di sacro Cuore, dei fratelli e dei nipoti, dopo circa trent’anni di santa Maria e san Giuseppe, parroco al Divin Redentore la grazia di rinnovarsi per svolgere, anche oggi, nella città di Brescia. A la loro missione nella fedeltà a Te e all'uomo, celebrare i suoi funerali secondo i bisogni di questo tempo. è stato il vescovo mons. Pierantonio Tremolada. O Maria, guidaci ad essere assidui all'ascolto della Parola di Dio, Don Giovanni Pierani, perseveranti nella preghiera, uniti nell'assemblea eucaristica, primo di 4 fratelli, aveva ferventi nella comunione e nella carità verso il prossimo, scelto la strada sacerdotale gioiosi testimoni di Cristo nel mondo fin dalla sua giovane età e e coraggiosi annunciatori dei valori del Vangelo. fu ordinato a Brescia nel 1952. Da quel momento Benedici, o Madre, insieme ai nostri Santi Patroni, iniziò il suo peregrinare: da Castrezzato a Palazzolo tutte le parrocchie, sull’Oglio, dove fu curato perché continuino ad essere fuochi d'amore, fari di luce, tra il 1956 e il 1960, comunità di vita, sorgenti di comunione e di speranza. fino a Vobarno, per poi approdare a Brescia nel Amen. 1969 come delegato vescovile. E fu proprio lui a fondare la parrocchia del Divin Redentore, nel quartiere Pendolina, alla periferia nord ovest di Brescia. Alla parrocchia cittadina ha donati gli anni del suo ministero, prima del ritorno a Orzinuovi. DICEMBRE 2020 19
Giornale delle Comunità In cammino Pastorale giovanile Con lo sguardo rivolto al cielo mo fatti compagni di cammino. Ma presenza e dare loro degli appunta- di don Giovanni Bonetti questa situazione così particolare ci menti. Questi gesti manifestano l’in- impone la necessità di interrogarci tenzione, nei fatti avvertita, di essere L ’entusiasmo per la ripresa dei cammini in presenza di prea- dolescenti, adolescenti e giovani e riflettere sul nostro fare pastorale giovanile, individuando opportuni- una presenza amicale e adulta; una vicinanza emotiva pronta a racco- tà e strade nuove all’annuncio del gliere e decifrare i pensieri del cuore. ha ricevuto, come noto, una brusca Vangelo. In generale, potremmo dire L’educatore non è quello che dà ri- frenata a causa delle restrizioni della che questo maremoto globale, nella sposte, ma sguardi; non soluzioni ma seconda ondata pandemica. Il colpo scelta delle limitazioni sociali, ha fat- orizzonti nuovi per decidere. Esserci più forte di questo tsunami lo hanno to emergere in maniera chiara la fra- è già un’opera di prossimità gran- ricevuto i nostri stessi adolescenti, gilità di un annuncio improntato su de. Oltre alla presenza, l’educatore confinati in casa e costretti a rivive- convocazioni “istituzionali”, a volte adulto sa che accanto a questa serve re le condizioni del primo lockdown con una adesione un po’ staccata e anche una proposta; occorre portare con le stesse, se maggiori, incertezze da spettatore, facendo invece emer- un “messaggio presente”. Non uno e lontananze. Anche la nostra pasto- gere la necessità di una pastorale da dei tanti messaggi di positività balle- rale giovanile ha subito gli strascichi più parti chiamata “della prossimi- rina che intercettano la nostra gior- delle nuove restrizioni. Gli educatori tà” o “in uscita”. Dire che la pasto- nata: non basta un generico “ce la si sono messi subito all’opera, me- rale giovanile si fa prossima, vicina, faremo” per dare luce agli eventi. Ai mori del tempo di marzo, e non si o meglio si fa presenza viva e non nostri giovani manca un racconto di sono lasciati demotivare dalla situa- ideale, si è tradotta in concreto nel speranza. La speranza, per il cristia- zione; vicini ai ragazzi, presenti nelle contattare i ragazzi personalmente, no, è vedere i contorni di qualcosa chat e negli incontri online, ci sia- convocarli alle riunioni online o in che c’è ma ancora non è giunto, ma che sta già arrivando; la speranza è alzare lo sguardo verso un cielo per ricordarci che esiste una promessa di felicità. Esserci senza rinunciare a consegnare il messaggio di libertà e verità, anche dentro gli spazi li- mitati di un confinamento, perché soprattutto questi limiti possono di- ventare delle scusanti per rimandare sempre ad un dopo l’annuncio. Ma non esiste un dopo; per l’educatore cristiano esiste un "adesso", poiché la speranza è “già” ora e domanda di 20 DICEMBRE 2020
Giornale delle Comunità In cammino Giovani, i giorni non rinunciare al proprio compito di essere una Chiesa in uscita. Al contrario, i limiti possono diven- tare “tempo favorevole”, opportuni- tà nuove. Il coraggio di annunciare questa promessa di felicità sempre al tempo del Covid e comunque, chiede a tutti la forza di non rinunciare a fare pastorale. Da più parti oggi si avverte tra i cristiani una stanchezza nel trasmette la fede, un arrancare faticoso nei sentieri di un oggi sempre più indifferente alla novità di vita di Cristo. Ma l’invito evangelico a non indietreggiare, a non respingere l’appello missionario è oggi più che mai attuale. Sempre Giulia Zanni Matteo Venturelli il Maestro ci invita a non rinunciare anche a chiedere “un di più” ai ragaz- Un tempo per capire Amicizie e affetti virtuali zi: lo abbiamo fatto, domandando al Per i diciott’anni che compirà il “Non è stato facile accettare, per loro di provare a prendere l’impegno 24 dicembre prossimo non aveva via dell’emergenza sanitaria, il a esserci in questo tempo di Av- immaginato particolari festeggia- ridimensionamento di progetti vento, con la presenza alla S. Messa menti, quindi questo tempo di limi- coltivati a lungo. Il sogno del primo domenicale delle 18.00 in S. Maria; tazioni forzate, almeno da questo viaggio da soli, da maggiorenni, ma anche agli incontri on-line e in aspetto non andrà a incidere più di senza mamma a papà, il sogno presenza, alla preghiera personale e tanto sulle aspettative di Giulia che di dimostrare loro che sappiamo nella condivisione in piccoli gruppi. frequenta l’ultimo anno del liceo cavarcela, ha dovuto fare i conti con Chiedere di più. Proprio qui la sor- classico a Bergamo. Credeva che l’e- il Covid che si è abbattuto come un presa: proprio quando si chiede di sperienza della dad dei mesi scorsi limite su tutto questo”. più, e perciò più determinazione, forse destinata a rimanere un’espe- È amareggiato Matteo, 18 anni, più volontà, più coraggio nelle scel- rienza unica, ma sin dai primi giorni studente di 5ª liceo, quando elenca del nuovo anno scolastico ha capito, ciò che la pandemia gli “ha rubato”, te, la risposta non è mai deludente. con mezzi di trasporto sovraffol- per la rinuncia forzata alle relazioni. Questo tempo natalizio, vissuto in lati, che l’ipotesi di un ritorno alle “Ci dipingono come la generazione clima differente dal solito ma non lezioni da casa era tutt’altro che dei nativi digitali, che si trova a suo meno inteso e ricco di grazia, ci ri- peregrina. E, come molti coetanei agio con l’uso dei social. Ma anche corda che proprio il Verbo di Dio impegnati in oratorio, oltre alle noi abbiamo bisogno di fisicità per si è fatto prossimo a noi, portan- lezioni ha dovuto misurarsi anche dare qualità alle nostre relazioni. do un lieto messaggio di speranza con la “pad”, la pastorale a distan- Le ore trascorse in chat con gli amici reale. La sua presenza, luce che ri- za, con incontri settimanali vissuti non arrivano a sostituire la bellezza schiara le tenebre, ci sprona a non davanti a un computer, così come dell’incontro personale”. indietreggiare di fronte alle notti gli incontri di catechesi. “Da que- Questo vale anche per gli affetti? degli eventi ma ad avanzare con sto punto di vista – racconta – mi è “Sì, forse anche di più – è la risposta coraggio, domandano all’uomo di mancata molto la relazione diretta, di Matteo, costretto come tanti altri mirare alto, con lo sguardo rivol- il poter condividere senza la media- coetanei a vivere a distanza questa to al cielo. Una provocazione che zione dello schermo del computer dimensione – . Perché l’incontro gioie ed emozioni”. Per fortuna c’è personale carica di tanti significati la pastorale giovanile delle nostre stata la pausa estiva con il grest in anche i silenzi, gli sguardi, i gesti, le comunità dovrà tenere stretta per presenza. “I mesi scorsi – conclude emozioni. Davanti al monitor di un non smarrirsi. – mi hanno fatto capire quelle che computer, che pure dà modo di avere sono le relazioni autentiche su cui contatti più lunghi, DICEM tutto B R Ediventa 2 0 2 più 0 21 puntare”. freddo”.
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