PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020 - ARTICOLO ORIGINALE - Springer Healthcare

Pagina creata da Vittoria Fiore
 
CONTINUA A LEGGERE
PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020 - ARTICOLO ORIGINALE - Springer Healthcare
ARTICOLO ORIGINALE
 PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020
 Valutazione riabilitativa di minima della
 persona con Grave Cerebrolesione Acquisita
 COMITATO PER LA ELABORAZIONE DEL PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020
 Dott. Susanna Lavezzi (Ferrara) Coordinatore; Dott. Stefano Bargellesi (Treviso); Dott. Anna Cassio (Piacenza); Dott.
 Antonio De Tanti (Fontanellato, PR); Dott. Giordano Gatta (Ravenna); Dott. Francesco Lombardi (Correggio, RE); Dott.
 Andrea Montis (Oristano); Dott. Federico Posteraro (Viareggio, LU); Dott. Federico Scarponi (Foligno, PG); Dott. Ma-
 riangela Taricco (Bologna).

 REVISORI ESTERNI
 Dott. Paolo Boldrini (Ferrara); Prof.ssa Francesca Cecchi (Firenze)

 Presentazione e descrizione generale            traumatica (Post Traumatic Amnesia,            maggior parte delle nazioni industria-
                                                 PTA) o della perdita di coscienza (Loss        lizzate.
 Ai fini di questo protocollo di valuta-         Of Consciousness, LOC).                        Per la Medicina Riabilitativa, il tratta-
 zione, per “Grave Cerebrolesione Ac-            Una persona affetta da GCA necessita           mento dei pazienti affetti da queste
 quisita” (GCA) s’intende un danno               di ricovero ospedaliero per tratta-            patologie e la presa in carico delle lo-
 cerebrale connesso ad un evento pa-             menti rianimatori o neurochirurgici            ro famiglie costituiscono un compito
 tologico di natura non congenita né             di durata variabile da alcuni giorni ad        impegnativo ed estremamente com-
 perinatale né degenerativa, tale da             alcune settimane (fase acuta). Dopo            plesso, non solo sul piano clinico, ma
 determinare una condizione di coma              questa fase, sono in genere necessari          anche su quello organizzativo.
 con peggior punteggio alla Glasgow              interventi medico-riabilitativi di tipo        La valutazione della persona con
 Coma Scale (GCS) della fase acuta ≤ 8           intensivo, anch’essi da effettuare in          GCA, ai fini della presa in carico riabi-
 e di durata superiore alle 24 ore. Tale         regime di ricovero ospedaliero, che            litativa, rappresenta elemento fonda-
 danno può essere di origine vascola-            possono durare da alcune settimane             mentale ed indispensabile nel percor-
 re, traumatica, anossica, infettiva,            ad alcuni mesi (fase post-acuta o ria-         so terapeutico-riabilitativo della per-
 tossico-metabolica, neoplastica ed è            bilitativa). Nella maggior parte dei ca-       sona in ogni sua fase e richiede un
 in grado di provocare menomazioni               si, dopo la fase di ospedalizzazione,          approccio multidimensionale ed in-
 senso-motorie, cognitive e/o compor-            permangono sequele che rendono                 terprofessionale, che tenga conto
 tamentali multiple e complesse che              necessari interventi di carattere sani-        dell’insieme delle problematiche che
 conducono a severa disabilità.                  tario e sociale a lungo termine, volti         influiscono sulla sua condizione di sa-
 Per meglio definire la severità della           ad affrontare menomazioni, disabilità          lute, compresi i fattori ambientali.
 cerebrolesione acquisita, riportiamo            persistenti e difficoltà di reinserimen-
 le indicazioni del gruppo ERABI (Evi-           to famigliare, sociale, scolastico e la-       Caratteristiche generali e sviluppo
 dence-based Review of moderate to               vorativo (fase del reinserimento o de-
 severe Acquired Brain Injury) un                gli esiti).
                                                                                                del protocollo
 team riconosciuto a livello interna-            Gli esiti disabilitanti delle gravi cere-      Questa seconda revisione del          proto-
 zionale di clinici e ricercatori che con-       brolesioni costituiscono un problema           collo di valutazione riabilitativa di minima
 dividono l’obiettivo di migliorare              di particolare rilevanza sanitaria e so-       della persona con grave cerebrolesione
 l’outcome dei pazienti attraverso la            ciale nel nostro paese, come nella             acquisita   nasce dalla volontà di aggior-
 ricerca delle evidenze(1). La cerebrole-
 sione è classificata (TABELLA 1)(2)
                                                 Tabella I. (tradotta e modificata) (2)
 come lieve, moderata, severa o molto
 severa, in relazione al livello di altera-       Lieve                       Moderata         Severa                 Molto Severa
 zione della coscienza, valutata non              GCS tra 13 e 15             GCS tra 9 e 12   GCS tra 3 e 8          GCS tra 3 e 8
 solo con la GCS, ma in alternativa an-           PTA 7 giorni
                                                  LOC
PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020 - ARTICOLO ORIGINALE - Springer Healthcare
ARTICOLO ORIGINALE

nare la versione elaborata nel 2007(3)           quisite”(9,10,11,12), sia dei risultati dei    rientamento e l’amnesia anterograda,
che aveva visto la modifica ed il supe-          conseguenti numerosi studi multi-              ma anche l’amnesia retrograda, risul-
ramento del protocollo originale de-             centrici (13,14,15,16,) coinvolgenti più       tando spesso più sensibile al recupero
nominato “Protocollo di minima per               centri del territorio nazionale. Tutte         della PTA e meno influenzata da tera-
la valutazione riabilitativa della per-          queste fonti ed esperienze conferma-           pie farmacologiche interferenti23.
sona con trauma cranio-encefalico                no la necessità di adottare protocolli         In questa nuova versione, il protocol-
(TCE)” pubblicato nel 1998(4); questi            condivisi sul piano valutativo, quale          lo fa sempre riferimento alla classifi-
strumenti sono stati elaborati e pro-            base di ogni presa in carico della per-        cazione ICF della OMS(24,25), ma la sua
posti da un gruppo di lavoro della So-           sona con GCA, puntando ad una                  organizzazione è stata totalmente ri-
cietà Italiana di Medicina Fisica e Ria-         omogeneizzazione degli strumenti,              vista in funzione della metodologia
bilitativa (SIMFER) per creare una               nella logica di sviluppare un ‘experti-        del Progetto Riabilitativo Individuale
base culturale solida per i professioni-         se’ condivisa ed ampia, capillare ed a         (PRI) orientato all’outcome e secon-
sti della riabilitazione, mettendo a lo-         garanzia di una presa in carico di qua-        do le aree di intervento della scheda
ro disposizione una sorta di “cassetta           lità.                                          di programma riabilitativo(26,27).
degli attrezzi” cui attingere per la va-         Il gruppo di revisione ha concordato           Il Progetto Riabilitativo Individuale,
lutazione delle persone con GCA nei              sulla messa a punto del protocollo             che si realizza attraverso uno o più
diversi contesti di cura lungo il percor-        principalmente per un uso clinico e            programmi riabilitativi, rappresenta
so terapeutico – riabilitativo.                  per una popolazione in età adulta.             un piano generale, descrittivo, che
I motivi che hanno spinto alla revisione         Nella selezione delle variabili si è te-       indirizza verso l’outcome e le aspetta-
attuale della versione del protocollo del        nuto conto dei seguenti aspetti:               tive desiderate dalle persone, basato
2007 sono i seguenti:                             necessità di avere un sufficiente            sui punti di forza, abilità, necessità e
– La necessità di verificare a distan-               valore informativo;                        preferenze, così come sugli outcome
    za di tempo l’attualità e il concreto         necessità di mantenere un livello            raggiungibili con il contributo di tutto
    utilizzo degli strumenti contenuti               “di minima”;                               il team riabilitativo, coordinato dal fi-
    nel protocollo, alla luce dei muta-           possibilità di reperire effettiva-           siatra(26,27).
    menti in tema di presa in carico e               mente i dati nella maggior parte           Quindi le aree d’intervento esplorate
    cura delle persone con GCA;                      dei contesti.                              nel protocollo sono:
– Provvedere ad un aggiornamento                                                                A. Area stabilità internistica
    degli strumenti valutativi in linea          Anche se alcuni strumenti del proto-           B. Area funzioni vitali di base
    con le modifiche ed innovazioni              collo sono stati validati solo in specifi-     C. Area menomazioni comunicativo
    proposte e già in atto nella pratica         che popolazioni di pazienti (anche                  relazionali e cognitivo comporta-
    clinica e nella letteratura, oltre           non GCA) o in contesti culturali di-                mentali
    che nelle Linee Guida Internazio-            versi, il gruppo di revisione, in base         D. Area menomazioni senso motorie,
    nali.                                        ad una pratica clinica riabilitativa                mobilità e trasferimenti
                                                 consolidata, ha scelto di estenderne           E. Area autonomia nelle attività della
Sul piano metodologico il gruppo di              l’uso a tutte le GCA.                               vita quotidiana
redazione ha operato secondo le se-              Va anche precisato che alcuni degli            F. Area adattamento e reinserimento
guenti tappe:                                    strumenti di valutazione proposti in                sociale
A. Verifica collegiale degli obiettivi           questa revisione 2020, pur essendo
   del protocollo;                               stati validati solo nella versione origi-      Struttura del protocollo
B. Rilettura del protocollo già esi-             nale, sono di fatto in uso nei vari set-
   stente in tutte le sue parti e per            ting riabilitativi italiani, poiché con-       Il protocollo è costituito di tre parti:
   tutti gli ambiti esplorati;                   sentono una valutazione quantitativa           1. Informazioni anamnestiche mini-
C. Discussione collegiale;                       di aspetti clinici rilevanti. In partico-          me da raccogliere necessariamente
D. Avanzamento delle proposte di                 lare, per la scelta dello strumento di             al momento del primo contatto
   modifica;                                     valutazione della amnesia post trau-               con la persona con GCA, indipen-
E. Condivisione e redazione della ver-           matica (PTA), è stata fatta una accu-              dentemente dal setting di valuta-
   sione finale.                                 rata revisione17 degli strumenti più               zione;
                                                 utilizzati nella pratica clinica (anche        2. Strumenti di valutazione clinica,
La versione attuale tiene conto sia              se non validati in lingua italiana), va-           utilizzabili nelle diverse fasi del
delle esperienze già note dei Registri           lutando la Galveston Orientation and               percorso di cura e nei diversi set-
dedicati(5,6,7,8), sia dei risultati delle tre   Amnesia Test (GOAT)18,19, la scala di              ting in cui sono effettuati gli inter-
Conferenze Nazionali di Consenso                 Artiola20 e la sua evoluzione nella                venti. Per ciascun’area di inter-
sulle GCA sviluppate dalla SIMFER a              Westmead Post-Traumatic Amnesia                    vento vengono indicati i principali
partire dal 2000, che hanno visto il             Scale (WPTAS)21,22. La scelta finale è             potenziali problemi che possono
loro completamento nel 2010 con la               ricaduta ancora sulla GOAT, già pre-               richiedere un intervento valutati-
3°Conferenza di Consenso di Salso-               sente nella versione originale del pro-            vo o terapeutico e relativi stru-
maggiore “Buona Pratica Clinica nel-             tocollo, in quanto, pur essendo un                 menti valutativi;
la Riabilitazione Ospedaliera delle              test apparentemente più “grezzo” ri-           3. Strumenti globali di valutazione
persone con Gravi Cerebrolesioni Ac-             spetto agli altri, valuta non solo l’o-            multidimensionale dell’outcome.

                                                                          Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa   11
PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020 - ARTICOLO ORIGINALE - Springer Healthcare
ARTICOLO ORIGINALE

 Riferimenti bibliografici                               acuta, criteri di trasferibilità in strutture
                                                         riabilitative e indicazioni a percorsi ap-
                                                                                                               cheostomica nelle persone con grave
                                                                                                               cerebrolesione acquisita: consenso a un
 1.   The ERABI Group. A systematic review               propriati - Documento Conclusivo della                protocollo condiviso. MR Giornale Ita-
      of the rehabilitation of moderate to se-           Giuria e Raccomandazioni - Giornale                   liano di Medicina Riabilitativa 2013
      vere acquired brain injuries. Brain                Italiano di Medicina Riabilitativa 2001;              April;27(1):9-16
      Injury 2007;21(2):101-12                           15(1): 29-42                                    17.   Forrester G, Encel J, Geffen G. Measu-
 2.   The ERABI Group. A systematic review         10.   Taricco M, De Tanti A, Boldrini P, Gatta              ring post-traumatic amnesia (PTA): an
      of the rehabilitation of moderate to se-           G. National Consensus Conference.                     historical review. Brain Injury, 1994,
      vere acquired brain injuries, Module               The rehabilitation management of                      vol. 8, no. 2, 175-184
      Introduction and Methodology, version              traumatic brain injury patients during          18.   Levin HS, O’Donnell VM, Grossmann
      13.0 oct. 2019 https://erabi.ca/wp-con-            the acute phase: criteria for referral and            R: The Galveston Orientation and Am-
      tent/uploads/2019/09/Module-1_In-                  transfer from intensive care units to                 nesia Test: a practical scale to assess co-
      troduction-and-Methodology-V13.pdf                 rehabilitative facilities (Modena June                gnition after head injury. The Journal
 3.   Taricco M, Bargellesi S, Protocollo di             20-21, 2000). Eura Medicophys. 2006                   of Nervous and Mental Disease,
      valutazione riabilitativa di minima del-           Mar;42(1):73-84                                       167:675-684, 1979
      la persona con grave cerebrolesione ac-      11.   Avesani R, Taricco M, Gambini M, De             19.   Bode RK, Heinemann AW, Semik P.
      quisita (GCA): presentazione. MR Gior-             Tanti A, Fogar P, Documento prepara-                  Measurement properties of the Galve-
      nale Italiano di Medicina Riabilitativa            torio alla Conferenza Nazionale di Con-               ston Orientation and Amnesia Test
      2007 March;21(1):53-4                              senso “Bisogni riabilitativi ed assisten-             (GOAT) and improvement patterns du-
 4.   Gruppo di lavoro - Sezione S.I.M.F.E.R.            ziali delle persone con disabilità da gra-            ring inpatient rehabilitation. J Head
      sulla riabilitazione del traumatizzato             ve cerebro-lesione acquisita (GCA) e                  Trauma Rehabil 2000, 15(1):637-55
      cranio-encefalico.     Raccomandazioni             delle loro famiglie, nella fase post-ospe-      20.   Artiola L, Fortuny I, Briggs M,
      per la valutazione riabilitativa del pa-           daliera” www.gcla.it                                  Newcombe F, Ratcliff G, Thomas C.
      ziente con esito di trauma cranio-ence-      12.   De Tanti A, Zampolini M, Pregno S;                    Measuring the duration of post trau-
      falico. Protocollo di valutazione riabili-         CC3 Group. Recommendations for cli-                   matic amnesia. Journal of Neurology,
      tativa di minima per il paziente con               nical practice and research in severe                 Neurosurgery, and Psychiatry, 1980,
      esito di trauma cranio-encefalico. Gior-           brain injury in intensive rehabilitation:             43, 377-379
      nale Italiano di Medicina Riabilitativa            the Italian Consensus Conference. Eur           21.   Shores EA, Marosszeky JE, Sandanam
      1998; 3:5-25                                       J Phys Rehabil Med 2015 Feb;51(1):89-                 J et al. Preliminary validation of a clini-
 5.   Zampolini M, Lo studio GISCAR sulle                103                                                   cal scale for measuring the duration of
      gravi cerebrolesioni acquisite. Aspetti      13.   Scarponi F, Zampolini M, Zucchella C,                 post-traumatic amnesia. Med J Aust
      metodologici e dati preliminari. Gior-             Bargellesi S, Fassio C, Pistoia F, Bartolo            1986; 144:569–72
      nale Italiano di Medicina Riabilitativa            M. Identifying clinical complexity in           22.   Marosszeky NEV, Ryan L, Shores EA, et
      2003; 17: 15-30                                    patients affected by severe acquired                  al. The PTA Protocol. Guidelines focu-
 6.   Boldrini P, Maietti A, Basaglia N. Pro-            brain injury in Neurorehabilitation: a                sing the Westmead Post-Traumatic Am-
      gettazione e realizzazione di un registro          cross sectional survey. Eur J Phys Reha-              nesia (PTA) Scale. Sydney: Wild &Woo-
      regionale delle gravi cerebrolesioni ac-           bil Med 2019 April;55(2):191-198. DOI:                ley, 1998
      quisite in Emilia-Romagna. Europa                  10.23736/S1973-9087.18.05342-X                  23.   Marshman LAG, Hennessy M, Delle
      Medicophysica 2004; 40 (Suppl.1 to           14.   Bargellesi S, Cavasin L, Scarponi F, De               Baite L, Britton G. Utility of retrograde
      No.3): 9-11                                        Tanti A, Bonaiuti D, Bartolo M, Boldri-               amnesia assessment alone, compared
 7.   Chiavaroli F, Derraik JG, Zani G, Lavez-           ni P, Estraneo A; on behalf of Heteroto-              with anterograde amnesia assessment
      zi S, Chiavaroli V, Sherwin E, Basaglia            pic Ossification Cross Sectional Survey               in determining recovery after traumatic
      N, Epidemiology and clinical outcomes              group (HOCSS)*. Occurrence and pre-                   brain injury: prospective cohort study.
      in a multicentre regional cohort of pa-            dictive factors of heterotopic ossifica-              World Neurosurgery, 2018, 110, 830-
      tients with severe acquired brain injury.          tion in severe acquired brain injured                 834
      Disabil Rehabil 2016 Oct;38(20):2038-              patients during rehabilitation stay:            24.   OMS Classificazione Internazionale
      46                                                 cross sectional survey. Clinical Rehabi-              delle menomazioni, disabilità e degli
 8.   Avesani R, Roncari L, Khansefid M,                 litation 2018, Vol. 32(2) 255–262                     handicap (ICIDH), Cles, 1980
      Formisano R, Boldrini P, Zampolini M,        15.   De Tanti A, Scarponi F, Bertoni M, Ga-          25.   OMS Classificazione internazionale del
      Ferro S, De Tanti A, Dambruoso F, The              sperini G, Lanzillo B, Molteni F, Poste-              Funzionamento, della Disabilità e della
      Italian National Registry of severe ac-            raro F, Vitale DF, Zampolini M; ITB Ita-              Salute (ICF), Erickson, Trento, 2001
      quired brain injury: epidemiological,              lian Group. Management of intrathecal           26.   Basaglia N. Progettare la Riabilitazione
      clinical and functional data of 1469 pa-           baclofen therapy for severe acquired                  – Il lavoro in team interprofessionale,
      tients. Eur J Phys Rehabil Med 2013                brain injury: consensus and recom-                    Edi-Ermes Milano, 2002
      Oct;49(5):611-8                                    mendations for good clinical practice.          27.   Basaglia N. Medicina Riabilitativa, Idel-
 9.   Giuria della Consensus Conference –                Neurol Sci. 2017 Aug;38(8):1429-1435                  son Gnocchi Napoli, II Edizione, 2009
      Modalità di trattamento riabilitativo del    16.   Bargellesi S, Reverberi C, De Tanti A,                Medicina Fisica e Riabilitazione principi
      traumatizzato cranio-encefalico in fase            Pregno S. La gestione della cannula tra-              e pratica

12       Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020 - ARTICOLO ORIGINALE - Springer Healthcare
ARTICOLO ORIGINALE

                   PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020
                          Valutazione riabilitativa di minima della
                        persona con Grave Cerebrolesione Acquisita
PARTE 1 Informazioni Anamnestiche
PARTE 2 Strumenti di valutazione clinica
PARTE 3 Strumenti globali di valutazione multidimensionale dell’outcome

                                           PARTE 1
                                  INFORMAZIONI ANAMNESTICHE
Questa parte comprende le informazioni significative minime da raccogliere al momento del primo contatto
con la persona con GCA e possono essere documentate utilizzando il format proposto, oppure altre modalità
di documentazione, a discrezione dell’utilizzatore.
Dati Demografici ed Anamnestici
Data nascita:      _______________________
Sesso:             uomo        donna
Nazionalità:       Italiana UE           Extra UE       Non nota
                   specificare _______________________________________
Residenza: ____________________________________________________________________________________________________
Lingua madre: ______________ Parla Italiano:Sì            No
Scolarità:          (n° anni superati)    specificare ___________________________
Occupazione:       Dipendente;       Lav. auton.;   Studente;       Casalinga;       Disoccupato/a; Pensionato/a;
                   Altro (es. lavoro a termine) specificare______________               Non nota
Situazione abitativa premorbosa: Domicilio       Struttura protetta     Altro		       Non nota
specificare _________________________________
Condizioni abitative Vive solo/a       Familiari-Conviventi     Persone di assistenza
                        Altro specificare _________________________________ Non noto
Presenza di condizioni premorbose che comportavano necessità di assistenza
 No            Sì        Non noto specificare _____________________
Problematiche socio-ambientali preesistenti
No               Sì       Non noto specificare _____________________
Invalidità Civile:          No          Iter avviato Sì
Amministratore sostegno: No             Iter avviato Sì ______________
Altre Forme di tutela sociale (INAIL, Legge 104 ecc.): ________________________________
Caregiver:        Da identificare       Presente _________________________
Data dell’evento:        ___________________

Eziologia (possibili più risposte):
 Traumatica                               Emorragica                                 Tossico metabolica
 Anossica                                 Ischemica                                  Neoplastica
 Vascolare                                 Infettiva                                 Altro specificare __________________

Sede Danno
(a prescindere da eziologia; scegliere il quadro neuroradiologico peggiore. Possibili più risposte)
 Diffuso
 Focale (se multifocale segnare più sedi)
		                        Emisferico        dx sin     bilaterale
                          Fossa cranica posteriore
                          Tronco

                                                                 Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa   13
PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020 - ARTICOLO ORIGINALE - Springer Healthcare
ARTICOLO ORIGINALE

 Gravità della Cerebrolesione
 Punteggio totale GLASGOW COMA SCALE (GCS)(1)                           __ __
 Scegliere il peggiore punteggio della fase acuta

 Durata del coma (in ore, giorni ecc. dall’evento fino all’apertura degli occhi stabile e non episodica)        _________
 Eventuale durata totale del disordine di coscienza: 		                                                         _________
 Eventuale durata della Amnesia Post Traumatica:		                                                              _________

 Comorbilità
     (precedenti al danno; possibili più risposte)

  Cardiovascolari                                     Respiratorie               Dismetaboliche/Endocrine 		  Neurologiche
  Psichiatriche                                       Infettive                  Neoplastiche
  Ortopedico-Reumatol.                                Altro (specificare) ____________________________________

 Eventuali danni associati all’evento
 (possibili più risposte)

  Scheletrico                                         Massiccio facciale        Mielico				  Toraco-addominale
  SNP                                                 Organi di senso           Altro (specificare) ________________

 Eventuali interventi chirurgici sul danno cerebrale primario e/o sui danni associati
 (possibili più risposte)

  Neurochirurgico                                   specificare ____________________________________________
  Ortopedico                                        specificare ____________________________________________
  Altro                                             specificare ____________________________________________

14             Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020 - ARTICOLO ORIGINALE - Springer Healthcare
ARTICOLO ORIGINALE

                                                    PARTE 2
                                        STRUMENTI DI VALUTAZIONE CLINICA
In questa parte si trovano, organizzate in ottica ICF, le valutazioni previste all’interno delle differenti aree di intervento
dei programmi riabilitativi.

Data della valutazione: ___________________

Setting al momento della valutazione:
Unità di degenza per acuti              Degenza riabilitativa ordinaria            Degenza Post-Acuzie (cod. 60)
Domicilio proprio                       Domicilio familiari                       Residenza protetta
RSA                                     Altro __________________

DOMINIO ICF: STRUTTURA E FUNZIONI
A) Area della Stabilità Internistica
Rilevare le problematiche cliniche internistiche/complicanze in atto al momento della valutazione (possibili più risposte)
• Infettive		                                                                                               
• Respiratorie (es. stenosi tracheali, ingombro bronchiale, atelettasie ecc.):                              
  specificare: _______________________
• Ipertensione arteriosa                                                                                    
• Cardiovascolari (es. scompenso cardiaco, aritmia, TVP ecc.)                                               
  specificare: _______________________
• Malnutrizione                                                                                             
• Epilessia		                                                                                               
     non compensata                                                                                         
     compensata                                                                                             
• Iperattività Simpatica Parossistica                                                                       
PSH-AM Paroxysmal Sympathetic Hyperactivity-Assessment Measure(2)                                      pt.________
• Craniolacunia                                                                                             
     Sindrome del Trefinato/Sinking flap syndrome                                                           
     Fungo Cerebrale                                                                                        
• Dilatazione ventricolare (atrofia, idrocefalo non trattato)                                               
• Idrocefalo/Ipertensione endocranica trattata (DVP, DVA, DVS)                                              
• Lesioni cutanee da pressione (LDP)                                                                        
  Numero totale LDP:                                                                                     _______
Stadio NPUAP/EPUAP(3,4)(considerare la lesione più grave)                                                _______
• Problemi endocrinologici dell’asse ipotalamo ipofisario                                                   
   specificare: _______________________
• Presenza di Percezione del Dolore
NCS-R Nociception Coma Scale-Revised(5,6,7,8)                                                          pt._______
• Presenza di dolore non stimolo indotto
PAINAD - Pain Assessment in Advanced Dementia(9,10,11) (persona non collaborante)                      pt._______
VAS - Visual Analogue Scale(12) (persona collaborante)                                                 pt._______
B) Area delle Funzioni Vitali di Base
Rilevare il livello di autonomia nelle funzioni vitali di base, in atto al momento della valutazione
Respirazione
Presenza di Cannula Tracheale           Sì                    No
Tipo di ventilazione     Autonoma      Assistita             Mista
                         Arricchimento di O2
Alimentazione (possibili più risposte)
Per OS                                 Artificiale:            PEG/J-PEG              SNG            Nutrizione Parenterale
Disfagia                  Sì            No

                                                                        Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa   15
PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020 - ARTICOLO ORIGINALE - Springer Healthcare
ARTICOLO ORIGINALE

 DOSS – Dysphagia Outcome and Severity Scale(13,14)                                                       pt._______
 • Funzione Urinaria
    Continente          Catetere             Sistemi di raccolta
 • Funzione Intestinale
    Continente          Sistemi di raccolta
 • Accessi Venosi
    No                  Sì
    CVC                  Midline         PICC
 • Complessità clinica assistenziale legata alla sfera delle funzioni vitali di base
 ERBI-Early Rehabilitation Barthel Index(15,16)                            Sez. A ___          Sez. B ___         Totale_____
 C) Area delle Menomazioni Comunicativo Relazionali e Cognitivo Comportamentali
 Si valutano lo stato di coscienza e le menomazioni della sfera cognitivo-comportamentale attuali. Per una più precisa valutazione qua-
 li-quantitativa dei disturbi cognitivo-comportamentali si rimanda all’utilizzo di protocolli ad hoc previsti in setting di riabilitazione
 neuropsicologica
 Disordine di Coscienza
 LCF - LEVELS OF COGNITIVE FUNCTIONING(17,18,19)                                             Categoria       _______
 CRS-R - COMA RECOVERY SCALE – REVISED (20,21,22,23,24,25)                                   pt.             _______
 • Categorizzazione              :
                        (26,27,28)

        PAZIENTE IN COMA (occhi chiusi, non parla, non esegue)
        PAZIENTE IN STATO VEGETATIVO (VS)
        STATO MINIMAMENTE CONSCIO (MCS)
        EMERGENZA DALLO STATO DI MINIMA COSCIENZA
        LOCKED-IN SYNDROME (LIS)
        MUTISMO ACINETICO

 CRS-R - COMA RECOVERY SCALE – REVISED (20,21,22,23,24,25)                                   pt.             _______
 Monitoraggio Amnesia Post Traumatica o post GCA (PTA)(29,30,31,32,33)
 GOAT - GALVESTON ORIENTATION and AMNESIA TEST(34,35)                                        pt.             _______
 (o questionario retrospettivo)
      Presente
      Non Valutabile
      Conclusa
         Durata PTA (calcolata a partire dall’evento acuto)                                  gg              _______
 Disturbi delle Funzioni cognitive focali e diffuse (funzioni da valutare nell’ambito del bilancio clinico di una GCA, possibili più risposte)

    Orientamento                                                          Funzioni esecutive
    Linguaggio                                                            Prassie
    Memoria                                                               Funzioni visuo-spaziali
    Attenzione                                                            Consapevolezza

 Disturbi comportamentali (possibili più risposte)

 Disturbi in eccesso                                                    Disturbi in difetto
  Agitazione                                                            Apatia
  Disinibizione                                                         Abulia
  Aggressività                                                          Inerzia
  Discontrollo                                                          Scarsa iniziativa
  Irritabilità                                                          Rallentamento ideomotorio
  Impulsività                                                           Demotivazione
                                                                         Trascuratezza
                                                                         Ottundimento emotivo

16       Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020 - ARTICOLO ORIGINALE - Springer Healthcare
ARTICOLO ORIGINALE

D) Area delle Menomazioni Senso Motorie - Mobilità e Trasferimenti
Si propone un elenco di possibili disturbi della sfera senso-motoria, senza suggerire strumenti specifici di valutazione, per la cui quan-
ti – qualificazione si rimanda all’utilizzo di scale specifiche per le singole menomazioni
Pattern motorio(36)(possibili più risposte)
 Emiplegia/emiparesi dx                                                      Tetraplegia/tetraparesi
 Emiplegia/emiparesi sin                                                     Sdr. cerebellare atassica
 Doppia emiplegia                                                            Sdr. atetoide-pseudobulbare
Disturbi senso-motori (indicare la presenza di alterazioni; possibili più risposte)

   Deficit acuità visiva                           Alterazioni del tono:
   Deficit uditivo                                  In eccesso (ipertonia)
   Deficit Motricità Oculare Estrinseca             In difetto (ipotonia)
   Motricità passiva ed attiva segmentaria AS dx   Movimenti involontari (tremori, atetosi, mioclonie ...)
   Motricità passiva ed attiva segmentaria AS sin  Bradicinesia
   Motricità passiva ed attiva segmentaria AI dx   Controllo del capo
   Motricità passiva ed attiva segmentaria AI sin  Controllo del tronco da seduto
   Retrazioni muscolo tendinee                     Equilibrio
    Sedi: ___________________                       Passaggi posturali a letto
   Para Osteo Artropatie (POA)		                   Passaggi posturali letto-sedia carrozzina
    Sedi: ___________________                       Ortostasi
 Deficit Sensitivo                                                           Schema del passo
                                                                               Alterato
                                                                               Impossibile

DOMINIO ICF: ATTVITÀ
E) Area dell’Autonomia nelle Attività della Vita Quotidiana
BARTHEL INDEX Modificato sec. Shah(37,38,39,40,41)
 ITEM                                                                                                                                     PT
 Alimentazione (pt:10-8-5-2-0)
 Igiene Personale (pt:5-4-3-1-0)
 Farsi il bagno o la doccia (pt:5-4-3-1-0)
 Abbigliamento (pt:10-8-5-2-0)
 Trasferimenti carrozzina/letto(pt:15-12-8-3-0)
 Uso del WC (pt:10-8-5-2-0)
 Continenza urinaria (pt:10-8-5-2-0)
 Continenza intestinale (pt:10-8-5-2-0)
 Deambulazione (pt:15-8-5-2-0)
 Uso della carrozzina (compilare questa parte solo se il paziente ha preso “0” alla Deambulazione) (pt:5-4-3-1-0)
 Scale (pt:10-8-5-2-0)
                                                                                                                    PUNTEGGIO TOTALE /100

DOMINIO ICF: PARTECIPAZIONE
F) AREA dell’Adattamento e Reinserimento Sociale
Al fine di valutare le possibilità di vita autonoma e/o sociale con o senza supervisione al momento della dimissione dal setting ospeda-
liero o in setting territoriale
SRS - Supervision Rating Scale(42,43)                                                            pt. _______
Al fine di valutare specificamente la dimensione partecipativa della persona una volta restituita al territorio
CIQ – Community Integration Questionnaire(44,45,46,47,48,)                                       pt. _______

                                                                                 Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa   17
ARTICOLO ORIGINALE

                                           PARTE 3
                  STRUMENTI DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE DELL’OUTCOME
 Si tratta di strumenti valutativi indispensabili per individuare l’outcome complessivo dopo una GCA, utilizzabili lungo
 tutto il percorso di cura della persona, anche nel monitoraggio longitudinale nei differenti setting. In questa parte ven-
 gono inseriti anche strumenti che guardano alla dimensione della qualità della vita, quale indicatore di outcome parti-
 colarmente utile nella fase degli esiti.
 GOS-E - GLASGOW OUTCOME SCALE Extended(49,50,51,52,53)

    1 (1)= Morte
    2 (2)= Stato Vegetativo
    3 (3)= Disabilità grave, completamente dipendente dagli altri
    4 (3)= Disabilità grave, dipendente dagli altri per alcune attività
    5 (4)= Disabilità moderata, lavoro ad un livello inferiore di performance
    6 (4)= Disabilità moderata, ritorno alla precedente attività con adattamenti
    7 (5)= Buon recupero con deficit fisici o mentali minori
    8 (5)= Buon recupero
 Tra parentesi l’attribuzione del punteggio secondo la GOS originale
 DRS - Disability Rating Scale(47,54,55,56,57,58,59)
 Punteggi complessivi   Categoria di disabilità
 VIGILANZA     _______   1 Nessuna disabilità              (0)
 		  2 Disabilità lieve                                    (1)
 ABILITÀ COGN. _______   3 Disabilità parziale             (2-3)
 		  4 Disabilità moderata                                 (4-6)
 LIVELLO FUNZ. _______   5 Disabilità moderatamente severa (7-11)
 		  6 Disabilità severa                                   (12-16)
 IMPIEGABILITÀ _______		 7 Disabilità estremamente severa  (17-21)
 		  8 Stato vegetativo                                    (22-24)
 		                                            9 Stato vegetativo grave            (25-29)
 DRS pt Totale        _______                  10 Morte                            (30)

 QOLIBRI OS - Quality Of LIfe after BRain Injury Overall Scale(60,61)                         pt.   ______

18      Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE

Bibliografia relativa agli strumenti                  nals of Rheumatological Disease, 1979;             sment scales for disorders of consciou-
                                                      38, 560                                            sness: evidence-based recommenda-
utilizzati nel protocollo                       13.   O’Neil KH, Purdy M, Falk J, Gallo L.               tions for clinical practice and research.
1.  Teasdale G, Jennett B. Assessment of              The Dysphagia Outcome and Severity                 Arch Phys Med Rehabil 2010 Dec;
    coma and impaired consciousness: a                Scale. Dysphagia 1999, 14 (3):139–145              91(12):1795-813
    practical scale. Lancet 1974, 2: 81-84      14.   Zarkada A, Regan J. Inter-rater Reliabi-     25.   Bodien YG, Carlowicz CA, Chatelle C,
2. Baguley IJ, Perkes IE, Ortega JFF., Ra-            lity of the Dysphagia Outcome and Se-              Giacino JT. Sensitivity and Specificity
    binstein AA, Dolce G, and. Hendricks              verity Scale (DOSS): Effects of Clinical           of the Coma Recovery Scale-Revised
    HT. Paroxysmal Sympathetic Hype-                  Experience, Audio-Recording and Trai-              Total Score in Detection of Conscious
    ractivity after Acquired Brain Injury:            ning. Dysphagia. 2018 Jun;33(3):329-               Awareness. Arch Phys Med Rehabil.
    Consensus on Conceptual Definition,               336                                                2016 March; 97(3): 490–492
    Nomenclature, and Diagnostic Criteria.      15.   Schonle PW. The Early Rehabilitation         26.   American Congress of Rehabilitation
    Journal of Neurotrauma 2014, 31:1515–             Barthel Index (ERBI) – an early rehabi-            Medicine; Recommendations for Use of
    1520                                              litation focused extension of the Bar-             Uniform Nomenclature Pertinent to
3. National Pressure Ulcer Advisory Pa-               thel Index. Rehabilitation 1995, 34: 69-           Patients with Severe Alterations in
    nel, European Pressure Ulcer Advisory             73                                                 Consciousness; Arch Phys Med Rehabil
    Panel and Pan Pacific Pressure Injury       16.   Rollnik JD. The Early Rehabilitation               1995;76:205-9
    Alliance. Prevention and Treatment of             Barthel Index (ERBI). Rehabilitation         27.   Giacino JY et al. The minimally con-
    Pressure Ulcers: Quick Reference Gui-             (Stuttg) 2011;50:408-11                            scious state. Definition and diagnostic
    de. Emily Haesler (Ed.). Cambridge          17.   Hagen C, Malkmus D, Durham P. Co-                  criteria. Neurology 2002;58:349-353
    Media: Osborne Park, Australia; 2014              gnitive assessment and goal setting. In      28.   Latronico N, Alongi S, Guarneri B,
4. Prevenzione e Trattamento delle Ulcere             Rehabilitation of the head injured                 Cappa S, Candiani A. Approccio al pa-
    da Pressione: Guida Rapida di Riferi-             adult: comprehensive management.                   ziente in stato vegetativo. Parte I: La
    mento © National Pressure Ulcer Advi-             Downey Ca: professional staff associa-             diagnosi.
    sory Panel, European Pressure Ulcer               tion of Rancho Los Amigos Hospital,                Latronico N, Antonini L, Taricco M, Vi-
    Advisory Panel e Pressure Pan Pacific             Inc., 1979                                         gnolo A, Candiani A. Approccio al pa-
    Injury Alliance; traduzione italiana-li-    18.   Gouvier WD, Blanton PD, La Porte KK                ziente in stato vegetativo. Parte II: La
    nee-guida-epuap-final-version-upda-               et al. Reliability and Validity of the Di-         diagnosi differenziale.
    ted-jan2016.pdf                                   sability Rating Scale and the Levels of            Latronico N, Alongi S, Facchi E, Taricco
5. Schnakers C, Chatelle C, Vanhau-                   Cognitive Functioning Scale in monito-             M, Candiani A. Approccio al paziente
    denhuyse A, Majerus S, Ledoux D,                  ring recovery from severe head injury.             in stato vegetativo. Parte III: La progno-
    Boly M, Bruno MA, Boveroux P, De-                 Archives of Physical Medicine and                  si. Minerva Anestesiologica 2000; 64:
    mertzi A, Moonen G.,Laureys S. The                Rehabilitation 1987, 68: 94-97                     225-248
    Nociception Coma Scale: A new tool to       19.   Formisano R, Bivona U, Penta F, Giusti-      29.   Russell W.R. Cerebral involvement in
    assess nociception in disorders of con-           ni M, Buzzi MG, Ciurli P, Matteis M,               head injury. Brain, 1932, 55: 549-603
    sciousness. Pain 2010;148(2):215-9                Barba C, Della Vedova C, Vinicola V,         30.   Forrester G, Encel J, Geffen G. Measu-
6. Chatelle C, Majerus S, Whyte J, Lau-               Taggi F. Early clinical predictive factors         ring post-traumatic amnesia (PTA): an
    reys S, Schnakers C. A sensitive scale to         during coma recovery. Acta Neurochir               historical review. Brain Inj 1994 Feb-
    assess nociceptive pain in patients with          Suppl. 2005;93:201-5                               Mar; 8(2):175-84
    disorders of consciousness. J Neurol        20.   Giacino JT, Kalmar K, Whyte J. The           31.   Jennett B and Teasdale G. Management
    Neurosurg Psychiatry 2012;83:1233–                JFK Coma Recovery Scale-Revised:                   of head injuries. Philadelphia: FA Da-
    1237                                              measurement characteristics and dia-               vis, 1981
7. Sattin D, Pagani M, Covelli V, Giovan-             gnostic utility. Arch Phys Med Rehabil       32.   McMillan TM, Jongen ELM, Greenwo-
    netti AM, Leonardi M. The Italian ver-            2004 Dec;85(12):2020-9                             od RJ. Assessment of post-traumatic
    sion of the Nociception Coma Scale.         21.   Schnakers C, Vanhaudenhuyse A, Gia-                amnesia after severe closed head
    International Journal of Rehabilitation           cino J, Ventura M, Boly M, Majerus S,              injury: retrospective or prospective?
    Research 2013, 36:182–186                         Moonen G and Laureys S. Diagnostic                 Journal of Neurology, Neurosurgery
8. Bagnato S, Boccagni C, Sant’Angelo A,              accuracy of the vegetative and mini-               and Psychiatry, 1996, 60:422-427
    Alito A, Galardi G. Pain assessment               mally conscious state: Clinical consen-      33.   Kosch Y1, Browne S, King C, Fitzgerald
    with the revised nociception coma sca-            sus versus standardized neurobehavio-              J, Cameron I..Post-traumatic amnesia
    le and outcomes of patients with unre-            ral assessment. BMC Neurology 2009,                and its relationship to the functional
    sponsive wakefulness syndrome: resul-             9:35                                               outcome of people with severe trauma-
    ts from a pilot study. Neurological         22.   Lombardi F, Gatta G, Sacco S, Muratori             tic     brain    injury.      Brain     Inj
    Sciences (2018) 39:1073–1077                      A, Carole A. The Italian version of the            2010;24(3):479-85
9. Warden V, Hurley AC, Volicer L. Deve-              Coma Recovery Scale-Revised (CRS-R)          34.   Levin H.S., O’Donnell V.M., Grossmann
    lopment and psychometric evaluation               Functional Neurology 2007; 22(1): 47-              R.: The Galveston Orientation and Am-
    of the Pain Assessment in Advanced                61                                                 nesia Test: a Practical scale to assess co-
    Dementia (PAINAD) scale. Am Med Dir         23.   Estraneo A, Moretta P, De Tanti A, Gat-            gnition after head injury. The Journal
    Assoc 2003; 4(1):9-15                             ta G, Giacino JT, Trojano L and Italian            of Nervous and Mental Disease, 1979,
10. Herr K, Bjoro K, Decker S. Tools for as-          CRS-R Multicentre Validation Group.                167:675-684
    sessment of pain in nonverbal older               An Italian multicentre validation study      35.   Bode RK, Heinemann AW, Semik P.
    adults with dementia: a state-of-the-             of the coma recovery scale-revised Eur             Measurement properties of the Galve-
    science review. J Pain Symptom Mana-              J Phys Rehabil Med 2015 Oct;51(5):627-             ston Orientation and Amnesia Test
    ge 2006;31(2):170–92                              34. Epub 2014 Mar 6                                (GOAT) and improvement patterns du-
11. Costardi D, Rozzini L, Costanzi C,          24.   Seel RT, Sherer M, Whyte J, Katz                   ring inpatient rehabilitation. J Head
    Ghianda D, Franzoni S, Padovani A,                DI, Giacino JT, Rosenbaum AM, Ham-                 Trauma Rehabil 2000, 15(1):637-55
    Trabucchi M. The italian version of the           mond FM, Kalmar K, Pape TL, Zafonte          36.   Griffith ER, Mayer NH. Hypertonicity
    pain assessment in advanced dementia              R, Biester RC, Kaelin D, Kean J, Zasler            and movement disorders. In: Rosenthal
    (PAINAD) scale. Arch Gerontol Geriatr.            N. American Congress of Rehabilitation             M. et al (Eds): Rehabilitation of the
    2007 Mar-Apr;44(2):175-80                         Medicine, Brain Injury-Interdiscipli-              adult and child with traumatic brain
12. Scott J, Huskisson EC (1979) Vertical or          nary Special Interest Group, Disorders             injury, II Ed. FA Davis, Philadelphia,
    horizontal visual analogue scales. An-            of Consciousness Task Force. Asses-                1990

                                                                            Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa           19
ARTICOLO ORIGINALE

 37. Shah S, Vanclay F and Cooper. Impro-               extension. Journal of Head Trauma                  of Rappaport’s Disability Rating Scale
     ving the sensitivity of the Barthel Index          Rehabilitation, 1995, 10: 41-53                    in subjects with acute brain dysfun-
     for Stroke rehabilitation. J Clin Epide-     47.   Hall KM, Mann N, High W et al. Fun-                ction. Physical Therapy, 1984, 64:
     miol (1989) 42:703-9                               ctional measures after traumatic brain             1357-1361,
 38. Mahoney FL, Barthel DW. Functional                 injury: ceiling effects of FIM, FIM+FAM,     56.   Hall KM, Cope DN, Rappaport M. Gla-
     evaluation: the Barthel Index. Mary­               DRS and CIQ Journal of Head Trauma                 sgow Outcome Scale and Disability Ra-
     land State Med J 1965; 14:61-65                    Rehabilitation, 1996, 11: 27-39                    ting Scale: comparative usefulness in
 39. Wade DT and Collin C. The Barthel            48.   Lombardi F, Orsi P, Mammi P et al. Va-             following recovery in traumatic head
     ADL index: a standard measure of phy-              lidità del Community Integration Que-              injury. Archives of Physical Medicine
     sical disability. International Disability         stionnaire (CIQ) e dati normativi per              and Rehabilitation, 1985, 66: 35-37
     Studies 1988 11; 89-92                             l’Italia. Giornale Italiano di Medicina      57.   Gouvier WD, Blanton PD. La Porte KK
 40. Yee Sien NG, Chua Karen SG. States of              Riabilitativa, 1997, 11: 23-34                     et al. Reliability and Validity of the Di-
     severely altered consciousness: clinical     49.   Jennett B, Bond M. Assessment of                   sability Rating Scale and the Levels of
     characteristics, medical complications             outcome after severe brain damage.                 Cognitive Functioning Scale in monito-
     and functional outcome after rehabili-             Lancet, 1975, 1:480-484                            ring recovery from severe head injury.
     tation. Neuro Rehabilitation, 2005: 20:      50.   Jennett B, Snoek J, Bond MR et al. Di-             Archives of Physical Medicine and
     97-105                                             sability after severe head injury: obser-          Rehabilitation, 1987, 68: 94-97
 41. Shah S et al. A comparison of rehabili-            vation on the use of the Glasgow             58.   Hall KM, Hamilton BB, Gordon WA et
     tation outcome measures for traumatic              Outcome Scale, J Neur Neurosurg and                al. Characteristics and comparisons of
     brain injury. OTJR, 2003, 23: 2-9                  Psyc. Apr 1981                                     functional Assessment indices: Disa-
 42. Boake C. Supervision rating scale: a         51.   Levin HS, Boake C, Song J, Mc Cauley               bility Rating Scale, Functional Inde-
     measure of functional outcome from                 S, Contant C, Diaz Marchan P, Brunda-              pendence Measure and Functional
     brain injury. Arch Phys Med Rehabil                ge S, Goodman H, Kotria KJ. Validity               Assessment Measure. Journal of Head
     1996 Aug;77(8):765-72                              and sensitivity to change of the exten-            Trauma Rehabilitation, 1993, 8: 60-
 43. Cantagallo A, Maietti A, Hall KM, Bu-              ded GOS in mild to moderate TBI.                   74
     shnik T. Comparison among functional               Journal of Neurotrauma 2001; 18: 575-        59.   Fleming JM, Thy BO, Maas F. Prognosis
     outcome measures for traumatic brain               584                                                of rehabilitation outcome in head
     injury: assessment in the Italian com-       52.   Teasdale GM, Pettigrew LE, Wilson JT,              injury using Disability Rating Scale. Ar-
     munity. Eur Med Phys, 2000, 36:171-                Murray G, Jennett B. Analyzing outco-              chives of Physical Medicine and Reha-
     182                                                me of treatment of severe head injury:             bilitation, 1994, 75: 156-163
 44. Willer B, Rosenthal M, Kreutzer JS et              a review and update on advancing the         60.   Von Steinbuechel N, Petersen C, Bul-
     al. Assessment of community integra-               use of the GOS. Journal of Neurotrau-              linger M and QOLIBRI Group. Asses-
     tion following rehabilitation for trau-            ma 1998 15: 587-597                                sment of health-related quality of life
     matic brain injury. Journal of Head          53.   Wilson JT, Pettigrew LE, Teasdale GM.              in persons after traumatic brain
     Trauma Rehabilitation 1993, 8:75-87                Structured interviews for the GOS and              injury--development of the Qolibri, a
 45. Willer B, Ottenbacher K, Coad ML. The              the GOS -E: guidelines for their use Jour-         specific measure. Acta NeurochirSuppl.
     Community Integration Questionnaire:               nal of Neurotrauma 1998 :15 573-585                2005;93:43-9
     a comparative examination. American          54.   Rappaport M, Hall KM, Hopkins K, et          61.   Von Steinbuechel N, Wilson L, Gibbons
     Journal of Physical Medicine and Reha-             al. Disability rating scale for severe             H, et al. QOLIBRI Overall Scale: a brief
     bilitation, 1994, 73: 103-111                      head trauma: coma to community. Ar-                index of health-related quality of life
 46. Corrigan JD, Deming R. Psychometric                chives of Physical Medicine and Reha-              after traumatic brain injury. J Neurol
     characteristics of the Community Inte-             bilitation, 1982, 63: 118-23                       Neurosurg Psychiatry 7 · July 2012,
     gration Questionnaire: replication and       55.   Eliason M, Topp B. Predictive validity             83(11):1041

20       Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE

    ISTRUZIONI per l’UTILIZZO degli STRUMENTI del PROTOCOLLO DI MINIMA GCA 2020
      Valutazione riabilitativa di minima della persona con Grave Cerebrolesione Acquisita

Aree di intervento: definizioni                NALI E COGNITIVO COM-                          delle strategie di trattamento speci-
                                               PORTAMENTALI:                  include         fico per la prevenzione delle retra-
A. AREA della STABILITÀ IN-                    aspetti quali il livello di responsi-          zioni muscolo-scheletriche e sti-
   TERNISTICA: riguarda aspetti re-            vità e di contatto ambientale, le              molazione dei pattern di recupero
   lativi alla presenza o meno di pro-         capacità comunicative di base, di              utili. Riguarda anche la valutazio-
   blematiche prettamente cliniche             orientamento e di consapevolezza               ne di aspetti quali gli spostamen-
   riferite anche a differenti apparati,       generale di situazione, di iniziati-           ti-trasferimenti, la deambulazione
   quali ad esempio l’equilibrio nutri-        va, le competenze sociali di base              e locomozione
   zionale, metabolico, cardiocircola-         (quali la capacità di interagire con        E. AREA            dell’AUTONOMIA
   torio e respiratorio, le lesioni cuta-      altri in situazioni quotidiane ordi-           NELLE ATTIVITÀ DELLA
   nee da decubito, problematiche              narie), di cui si prevede la valuta-           VITA QUOTIDIANA: compren-
   infettive e legate a condizioni inter-      zione per l’individuazione di in-              de le valutazioni funzionali ri-
   correnti come possibili alterazioni         terventi mirati a facilitare l’incre-          guardanti l’autonomia nell’igiene
   pressorie, crisi epilettiche, o pre-        mento dei contenuti di coscienza               personale, nella gestione degli
   senza di dolore etc.; le valutazioni        di sé e dell’ambiente circostante,             sfinteri,        nell’alimentazione,
   devono anche essere finalizzate             recupero dell’interazione ambien-              nell’abbigliamento
   all’identificazione delle possibili         tale e della comunicazione. Com-            F. AREA dell’ADATTAMENTO E
   condizioni di rischio di instabilità        prende anche la valutazione di                 REINSERIMENTO SOCIALE:
   clinica. Nel presente protocollo ci si      aspetti relativi a menomazioni co-             comprende la valutazione dell’a-
   riferisce alla individuazione di            gnitive e del comportamento quali              dattamento del paziente e del suo
   complicanze/problematiche in atto           il linguaggio, l’attenzione, la me-            entourage alla situazione di disa-
   al momento della valutazione                moria, la pianificazione, ecc.                 bilità (livello di accettazione della
B. AREA delle FUNZIONI VITA-                D. AREA delle MENOMAZIONI                         disabilità inemendabile), la valu-
   LI DI BASE: comprende aspetti               SENSO MOTORIE - MOBILITÀ                       tazione delle “risorse” famigliari,
   riguardanti la funzione respirato-          E TRASFERIMENTI: comprende                     sociali in funzione della program-
   ria, l’alimentazione e la funzione          tutti gli elementi relativi agli aspetti       mazione degli interventi assisten-
   sfinterica, con la valutazione degli        motori (forza muscolare, articolari-           ziali a lungo termine, del recupero
   elementi utili per l’identificazione        tà, equilibrio, coordinazione, de-             dell’autonomia nelle ADL secon-
   del potenziale di recupero, e l’ado-        strezza etc.) e alle funzioni sensiti-         darie (gestione della casa, fami-
   zione di protocolli di trattamento          ve, con le relative menomazioni, la            glia, finanze, del tempo libero, uso
   specifici                                   valutazione dei pattern motori/                dei trasporti ecc.), del reinseri-
C. AREA delle MENOMAZIONI                      sensitivi alterati e delle componen-           mento sociale, famigliare, scolasti-
   COMUNICATIVO RELAZIO-                       ti conservate, per la individuazione           co e lavorativo

                                                                     Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa   21
ARTICOLO ORIGINALE

                    STRUMENTI DI VALUTAZIONE CLINICA ED ISTRUZIONI DI COMPILAZIONE
                                                   A) AREA della STABILITÀ INTERNISTICA
                                       PSH-AM - Paroxysmal Sympathetic Hyperactivity-Assessment Measure(2)

 Strumento per la valutazione dell’i-                       le-CFS) e la probabilità della diagnosi               sessment Measure PSH (PSH-AM): pun-
 perattività simpatico-parossistica ba-                     (Diagnosis Likelihood Tool – DLT). La                 teggio < 8 diagnosi improbabile, 8-16
 sato su due componenti: la severità                        somma dei punteggi determina l’As-                    possibile, > 17 probabile
 dei segni clinici (Clinical Feature Sca-

 Scala manifestazioni cliniche (Clinical Feature Scale CFS)
                                   0                            1                            2                              3                       Score
     Frequenza cardiaca            < 100                        100-119                      120-129                        ≥ 140
     Frequenza respiratoria        < 18                         18-23                        24-29                          ≥ 30
     Pressione arteriosa           < 140                        140-159                      160-179                        ≥ 180
     sistolica
     Temperatura                   < 37                         37-37.9                      38-38.9                        ≥ 39.0
     Sudorazione                   Nessuna sudorazione          Lieve: pelle umida           Moderata: gocce sudore         Profusa
     Postura durante le crisi      Nessun cambiamento di        Ipertono che aumenta         Ipertono difficilmente         Ipertono con rigidità
                                   tipologia o gravità di       durante gli episodi, ma è    riducibile
                                   ipertono durante crisi       facilmente riducibile
                                                                                                                            CFS subtotale
                                                                                                       Nessuno                     0
                                                                                                       Medio                      1-6
                                                                                                       Moderato                 7-12
                                                                                                       Severo                   ≥ 13

 Strumento di probabilità di diagnosi - Diagnosis Likelihood Tool (DLT)
     Le manifestazioni cliniche si verificano contemporaneamente
     Gli episodi sono di natura parossistica
     Iperreattività simpatica a stimoli normalmente non dolorosi
     Le manifestazioni persistono per ≥ 3 giorni
     Le manifestazioni persistono per ≥ 2 settimane dopo la lesione cerebrale
     Le manifestazioni persistono nonostante il trattamento di diagnosi differenziali alternative
     Farmaci somministrati per ridurre le caratteristiche dell’attività simpatica
     ≥ 2 episodi al giorno
     Assenza di manifestazioni cliniche di attività parasimpatica durante gli episodi
     Assenza di altre presunte cause delle manifestazioni cliniche
     Cerebrolesione antecedente
     (Score 1 punto per ciascuna caratteristica presente)							DLT subtotale

 PSH-Assessment Measure
     Totale combinato (CFS + DLT)
     Probabilità diagnostica ISP                                                                                      Improbabile            17

22           Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE

                    Sistema Internazionale di Classificazione delle Ulcere da Pressione
                        secondo National Pressure Ulcer Advisory Panel (NPUAP),
                           European Pressure Ulcer Advisory Panel (EPUAP)(3,4)

Categoria/stadio I                             Categoria/stadio III                         fascia, i tendini o la capsula articola-
                                                                                            re) favorendo l’osteomielite. Le ossa/
Eritema non riducibile per compressio-         Perdita di tessuto a spessore totale. Il     tendini sono visibili o direttamente
ne (“non sbiancabile”). Cute intatta con       grasso sottocutaneo può essere visibi-       palpabili.
rossore non sbiancabile di una zona lo-        le ma le ossa, i tendini o i muscoli non
calizzata solitamente su una prominen-         sono esposti. Il tessuto devitalizzato
za ossea. La cute pigmentata di scuro          (slough) può essere presente, ma non
può non avere uno sbiancamento visi-           oscura la profondità della perdita di
bile; il suo colore può differire dalla zona   tessuto. Può includere sottominature
circostante. L’area può essere dolorosa,       e tunnelizzazioni. La profondità della
solida, morbida, più calda o più fredda        Categoria/Stadio III delle ulcere da
rispetto al tessuto adiacente. La Catego-      pressione varia in base alla posizione
ria/Stadio I può essere difficile da rileva-   anatomica. Il ponte del naso, l’orec-
re nei soggetti con tonalità di pelle scu-     chio, l’occipite e i malleoli non hanno
ra. Può indicare persone “a rischio” (un       tessuto sottocutaneo e le ulcere di Ca-      Non stadiabili
segno foriero di rischio).                     tegoria/Stadio III possono essere poco
                                               profonde. In contrasto, nelle aree di        Profondità sconosciuta. Perdita di
                                               significativa adiposità si possono svi-      tessuto a spessore totale in cui la
                                               luppare ulcere da pressione estrema-         base dell’ulcera è coperta da tessuto
                                               mente profonde di Categoria/Stadio           devitalizzato (slough) (giallo, marro-
                                               III. Le ossa/tendini non sono visibili o     ne chiaro, grigio, verde o marrone)
                                               direttamente palpabili.                      e/o escara (marrone chiaro, marrone
                                                                                            o nero) nel letto della ferita. Fino al
                                                                                            momento in cui lo slough e/o l’esca-
                                                                                            ra non vengono rimossi per rendere
Categoria/stadio II                                                                         visibile la base dell’ulcera, la vera
Perdita di spessore parziale del derma                                                      profondità e pertanto la Categoria/
che si presenta come un’ulcera aperta                                                       Stadio non può essere determinata.
superficiale con un letto della ferita ros-                                                 L’escara stabile (asciutta, aderente,
so rosa, senza tessuto devitalizzato                                                        intatta senza eritema o fluttuanza)
(slough). Può anche presentarsi come                                                        sui talloni serve come “copertura na-
                                                                                            turale (biologica) del corpo” e non
una vescica intatta o aperta/rotta piena       Categoria/stadio IV
di siero. Si presenta come un’ulcera su-                                                    deve essere rimossa.
                                               Perdita di tessuto a spessore totale
perficiale lucida o secca senza tessuto
                                               con esposizione ossea, tendinea o
devitalizzato (slough) o come ecchimo-
                                               muscolare. Il tessuto devitalizzato
si (l’ecchimosi indica una sospetta le-
                                               (slough) o l’escara possono essere
sione dei tessuti profondi). Questa cate-
                                               presenti in alcune parti del letto della
goria/stadio non deve essere usata per
descrivere lacerazioni cutanee, ustioni,       ferita. Spesso include lo scollamento
dermatiti perineali, macerazione o             e la tunnelizzazione dei tessuti. La
escoriazioni.                                  profondità delle ulcere da pressione
                                               di Categoria/Stadio IV varia dalla po-
                                               sizione anatomica. Il ponte del naso,
                                               l’orecchio, l’occipite e i malleoli non
                                                                                            Sospetto danno profondo del tessuto
                                               hanno tessuto sottocutaneo e queste          Profondità sconosciuta. Area localiz-
                                               ulcere possono essere poco profonde.         zata di colore viola o marrone di cute
                                               Le ulcere di Categoria/Stadio IV pos-        intatta scolorita o flittene pieno di
                                               sono estendersi nel muscolo e/o nelle        sangue, dovuta al danno sottostante
                                               strutture di supporto (ad esempio, la        dei tessuti molli causato dalla pressio-

                                                                      Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa   23
ARTICOLO ORIGINALE

 ne e/o dalle forze di taglio. L’area può                 questo stadio può includere una sotti-
 essere preceduta dalla presenza di                       le vescica su un letto di ferita scuro.
 tessuto doloroso, solido, pastoso,                       La ferita può evolvere ulteriormente
 melmoso, più caldo o più freddo ri-                      coprendosi con un’escara sottile. L’e-
 spetto al tessuto adiacente. Le lesioni                  voluzione può essere rapida esponen-
 del tessuto profondo possono essere                      do strati aggiuntivi di tessuto anche
 difficili da rilevare negli individui con                in presenza di un trattamento ottima-
 tonalità di pelle scura. L’evoluzione di                 le.

                                           NCS-R - Nociception Coma Scale-Revised(5,6,7,8)
 La scala NCS-R valuta la capacità di                     gli arti superiori del paziente in                      minimo di 5‘‘ e deve essere interrotto
 percepire il dolore nella persona con                    estensione, per quanto possibile. Gli                   non appena si verifica una risposta
 GCA e disordine di coscienza. Per la                     stimoli dolorosi sono costituiti dalla                  comportamentale. Le risposte com-
 valutazione, la condizione ideale è il                   pressione del letto ungueale del dito                   portamentali vengono registrate per
 mantenimento dell’apertura sponta-                       medio della mano sinistra, e quindi,                    10‘‘ dopo lo stimolo doloroso. A pun-
 nea degli occhi; per la somministra-                     della mano destra (o in alterativa dei                  teggio maggiore corrisponde miglio-
 zione vengono portate due stimola-                       piedi). Lo stimolo deve perdurare un                    re capacità di percezione
 zioni dolorose, dopo aver posizionato

     ITEM                           Tipo di risposta                                                                                              Punteggio
     Risposta motoria
     Localizzazione dello stimolo   L’arto non stimolato deve localizzare e toccare la parte stimolata nel punto di applicazione dello stimolo.   3
     doloroso
     Risposta flessoria di          Reazione di allontanamento in flessione ad almeno un arto. L’arto deve muoversi in allontanamento dal         2
     allontanamento                 punto di stimolazione
     Postura anomala                Una lenta, stereotipata flessione o estensione degli AASS o AAII si manifesta immediatamente dopo             1
                                    l’applicazione dello stimolo.
     Nessuna risposta               Non vi sono movimenti dopo l’applicazione di una stimolazione dolorosa per il tono muscolare ipertonico o     0
                                    flaccido.

     Risposta verbale
     Verbalizzazione                Produzione di parole in risposta alla stimolazione dolorosa. Ogni verbalizzazione deve contenere almeno       3
     comprensibile                  1 sequenza consonante/vocale/consonante (C-VC). Per esempio “AIE” non può essere accettato, ma
                                    “STOP” o “FA MALE” sì.
     Vocalizzazione/movimenti       Almeno un episodio di movimento orale e/o vocalizzazione non riflessa in risposta alla stimolazione (come     2
     orali                          “AH” o “AIE”).
     Lamento                        Si osservano lamenti non spontanei ma in risposta alla stimolazione dolorosa                                  1
     Nessuna risposta               Nessuna risposta agli item precedenti                                                                         0

     Espressioni facciali
     Pianto                         Non si osserva del pianto spontaneo ma solo in risposta allo stimolo doloroso.                                3
     Smorfia                        Non si osservano delle smorfie spontanee ma solo in risposta allo stimolo doloroso.                           2
     Movimenti orali riflessi       Serrare la mandibola, schioccare la lingua, sbadigliare, movimenti di masticazione.                           1
     Nessuna risposta               Nessuna espressione facciale percettibile segue la stimolazione dolorosa.                                     0

24             Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa
ARTICOLO ORIGINALE

                              PAINAD - Pain Assessment IN Advanced Dementia(9,10,11)

Questa scala è stata studiata per la            dolore è spesso sottostimato. La sua                  senza o meno di dolore è di norma
valutazione del dolore nelle persone            applicazione è facile e veloce e può                  affidata all’osservazione degli ope-
con demenza moderata-grave, nelle               essere utilizzata da tutti gli operato-               ratori.
quali è presente un declino cogniti-            ri sanitari. In caso di gravi problemi
vo con incapacità a comunicare e il             cognitivi la valutazione della pre-

                                  0                               1                                         2
Respiro (indipendente dalla       Normale                         Respiro a tratti alterato                 Respiro alterato Iperventilazione
vocalizzazione)                                                   Brevi periodi di iperventilazione         Cheyene-Stokes
Vocalizzazione                    Nessuna                         Occasionali lamenti                       Ripetuti richiami Lamenti Pianto
                                                                  Saltuarie espressioni negative
Espressione facciale              Sorridente o inespressiva       Triste ansiosa contratta                  Smorfie
Linguaggio del corpo              Rilassato                       Teso                                      Rigidità articolare
                                                                  Movimenti nervosi Irrequietezza           Ginocchia piegate
                                                                                                            Movimento afinalistico, a scatti
Consolabilità                     Non necessita di consolazione   Distratto o rassicurato da voce o tocco   Inconsolabile: non si rassicura né si
                                                                                                            distrae
TOTALE

                                               VAS - Visual Analogue Scale(12)

                                                                          Vol. 34 - N. 4 - Giornale italiano di Medicina Riabilitativa              25
Puoi anche leggere