GERMOGLI DI UN'ALTRA UMANITÀ - Riflessioni educative in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 - Mieac
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del Movimento di Impegno Educativo di A.C. Quadrimestrale n. 1/15 — gennaio-aprile 2015 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 Aut. GIPA/C/RM - Una copia € 10,00 (sp. spediz. incluse) GERMOGLI DI UN’ALTRA UMANITÀ Riflessioni educative in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 ph. familymwr 1 - flickr.com www.impegnoeducativo.it
Indice Link ANNO XXIV NUMERO 1/15 gennaio-aprile 2015 Uomini nuovi in vista? Proposta Educativa Certo, si fa fatica a dire “umano” considerate le atrocità, le violenze, che Quadrimestrale del Mieac quotidianamente sono sotto i nostri occhi. Le lezioni della storia non basta- Movimento no mai: quando sembra che l’umanità abbia compiuto passi da gigante sul Quale futuro per l’uomo di Impegno Educativo versante del valore sommo della vita e della dignità della persona, ecco che puntualmente vicende terribili la costringono a riprendere il cammino quasi (Paolo Nepi) di Azione Cattolica Reg. c/o Tribunale di Roma da capo. Anche l’uomo di questo nostro tempo è chiamato a fare i conti con R&M pag. 7 n. 516/89 del 13-9-1989 la sua «scienza esatta persuasa allo sterminio». E non solo le stragi, le raccapriccianti azioni di morte mettono in discussio- ISSN 1828-3632 ne “l’umano”: una pesante coltre di violenza grava innanzitutto sulle relazioni Futuro incerto, passioni tristi (Benasayag M.-Schmit G.) pag. 8 interpersonali e sociali, segnate quotidianamente da intolleranza, esasperazio- Direttore editoriale: Matteo Truffelli ne, rabbia, cattiveria… Tutti contro tutti… per le strade, nei quartieri, nei posti Direttore responsabile: Franco Venturella di lavoro e perfino nelle famiglie, senza fermarsi neanche dinnanzi ai più deboli Maria, donna di parte (don Tonino Bello) pag. 11 Comitato di redazione: E. Brugè, e indifesi: bambini, donne, vecchi, malati; con il rischio, altrettanto pericoloso, M. Arcamone, N. Bruno, S. Carosi, della rassegnazione, della paura, dell’assuefazione. E. Girlanda, V. Lumia, In tale contesto, uccelli neri di ogni risma non perdono l’occasione di trarne A. Mastantuono, M. Scirè, vantaggi economici e politici, tanto a livello nazionale che internazionale, sof- D. Volpi, A. Zenga fiando sul fuoco, facendo emergere e alimentare istinti primordiali di sangue, di vendetta. Umanesimo cristiano e nuove sfide educative Editore: Fondazione Apostolicam Actuositatem Parole d’ordine e chiamate alle armi si susseguono contro i nemici di turno, (Pierpaolo Triani) inutili guerre e crociate si invocano quali toccasana, facili capri espiatori vengo- Direzione e Amministrazione: no dati in pasto ad un’opinione pubblica umorale e facilmente influenzabile. R&M pag. 13 Via Aurelia, 481 – 00165 Roma – Mentre un’élite potente e incontrollata si impossessa delle risorse della tel. 0693578728 terra, saccheggia e distrugge i beni naturali, traffica e si arricchisce… cresce nel Umanesimo cristiano (Wikipedia) pag. 14 Impaginazione: Nunzio Bruno mondo il numero dei diseredati, dei poveri assoluti, privi dell’essenziale, umiliati e offesi nella dignità più profonda. www.impegnoeducativo.it Eppure non mancano scelte e stili di vita che testimoniano la volontà dei Per un’educazione degli adulti (V Conf. Intern. Educazione Adulti) pag. 20 segreteria@impegnoeducativo.it più di essere e restare “umani”, di vivere in pace, fratellanza e solidarietà. Quel che manca, però, è un progetto condiviso di umanità con solide ed esplicite Abbonamento annuale ordinario: € 25,00 basi culturali, etiche, antropologiche… ad ampio respiro, planetario, capace di Per versamenti: CCP n. 78136116 in- guardare a tutte le dimensioni dell’essere umano e di innervare, raccordare, guidare i processi sociali, culturali, politici, economici in atto. testato a Fondazione Apostolicam È vero, la politica risulta essere la grande assente, ridotta com’è a ruota di Actuositatem Riviste - Via Aurelia, Verso il Convegno Ecclesiale di Firenze 2015 481 - 00165 Roma; scorta di un mercato senza regole che non siano quelle del profitto fine a se stesso, costretta a navigare a vista, a operare scelte di piccolo cabotaggio, (Franco Venturella) CCB presso Credito Valtellinese - impotente di fronte agli innumerevoli problemi e resa ancora più squalificata R&M pag. 24 Codice IBAN: IT17I0521603229000000011967 da corruzione, affarismo, scandali, immoralità. Ma la crisi nella quale siamo impantanati affonda in cause e origini ben più Due montagne (Paul Klee) Libertà (Paul Eluard) pag. 28 Codice BIC SWIFT: BPCVIT2S profonde, che chiamano in causa la responsabilità di ciascuno e rimandano intestato a Fondazione Apostoli- all’identità stessa dell’uomo, al senso del suo essere e del suo vivere, fino a cam Actuositatem – Via Aurelia, farci chiedere ancora una volta: «Chi è l’uomo?», «Quale uomo?», «Cosa è 481 – 00165 Roma umano?». Domande sulle quali tornare ad interrogarci non per il gusto di fare Una copia: € 10,00 (comprese spese accademia, ma per trovare insieme il bandolo del groviglio e risollevarci. La sfida torna ad essere quella di rifare l’uomo, di ritrovare e ampliare di spedizione) l’umano, sia sul versante dell’interiorità, per un mondo interiore proteso alla Sfide all’educazione dei giovani Una copia-saggio: inviare francobollo ricerca di valori, di significati positivi; sia nella direzione della relazionalità inter- (Cesare Nosiglia) da € 2,00 per la spedizione personale e sociale perché non violenza, rispetto dei diritti umani, cultura della Stampa: Grafica Ripoli snc – Villa legalità democratica, sviluppo equo e sostenibile, convivialità delle differenze Zoom pag. 29 Adriana – Tivoli (Rm) costituiscano il quadro valoriale di riferimento per nuove relazioni di comunità. Una sfida che esige la volontà e la capacità di investire seriamente in cul- Giovani, famiglia e futuro (Rapporto Giovani 2014) pag. 30 Foto: tratte da flickr.com e utilizzate tura e in educazione. Educazione e cultura soprattutto in ordine al “senso”, Danushka Senadheera sotto licenza Creative Commons per rimettere a tema i perenni interrogativi esistenziali, gli aspetti più profondi dell’animo umano, i bisogni, i desideri, le aspirazioni… senza dare nulla per pag. 33 scontato e nella convinzione che solo apparentemente i grandi perché sono ↔ ↔ I mille e uno educatori di oggi (Marco Rossi-Doria) Finito di stampare Aprile 2015 mutati o non trovano più motivo d’essere. 2 link Proposta Educativa ● 1/2015 1/2015 ● Proposta Educativa link 3
Editoriale Per fare ciò occorrono strade nuove, esperienze “reali”, linguaggi genuini, liberi dalla retorica e dall’astrattezza, percorsi che muovano dalla vita vera, dal- R&M↔FUTURO le condizioni “autentiche”, che sappiano interpellare e smuovere le coscienze, aiutare a scoprire la peculiarità, la bellezza, la dignità dell’essere umano, di ogni essere umano, nessuno escluso, in profonda armonia e pieno rispetto di tutto il creato. «Il tempo delle “speculazioni” è finito. Rifare l’uomo, questo è l’impegno». Rifare l’alfabeto, il vocabolario dell’umano, riscoprire nella vita vissuta le scelte e i comportamenti che mettono in essere e ampliano l’umanità. Ton Haex Un impegno che deve vedere in prima linea gli educatori cristiani e la co- munità ecclesiale tutta. È necessario ridire, in primo luogo con la testimonianza e la coerenza dei comportamenti, chi è l’uomo secondo le Scritture, secondo il Vangelo di Gesù e riprendendo, attualizzandoli, i mirabili documenti del Con- cilio Vaticano II a tale proposito. Quale futuro PER L’UOMO Occorre ribadire, senza mai stancarsi, le conseguenze che derivano dalla verità di Dio sull’uomo ed elevare alta, sempre e comunque, la voce in difesa della dignità e del valore di ogni vita umana: «la gloria di Dio è l’uomo vivente», fatto dal Creatore a Sua immagine e somiglianza, di «poco meno degli angeli e coronato di onore e di gloria». Una creatura talmente cara al Creatore da in- Paolo Nepi viare nel mondo il Suo Figlio, il quale ha tanto amato ogni uomo da dare la Sua vita per ciascuno. Una creatura che ha come legge suprema quella dell’amore: Preludio Qualche pregiudizio da superare «amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato». Senza mai dimenticare la sua O condizione di essere creato da Dio e, quindi, mai lui stesso Dio, né di se stesso, né di chiunque altro. Dimenticare ciò ha sempre significato solo rovina, morte, «Sei ancora quello della pietra e della fionda, ccorre innanzitutto, di fronte al tema distruzione; ha prodotto falsi salvatori e messia; ha fatto riporre speranze in uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, del quinto Convegno ecclesiale na- lupi travestiti da agnelli. con le ali maligne, le meridiane di morte, zionale, che si terrà a Firenze dal 9 È quanto ci testimonia con le azioni e il magistero Papa Francesco, è ciò che la Chiesa italiana si ripromette di evangelizzare con più forza e determi- t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche, al 13 novembre 2015, superare due pregiudizi nazione, a partire dal Convegno ecclesiale di Firenze «In Gesù Cristo il nuovo alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu, diffusi anche nel popolo dei credenti. Il pri- umanesimo». con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, mo pregiudizio, di fronte al tema scelto, In Vincenzo Lumia Responsabile Formazione MIEAC senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, Gesù Cristo il nuovo umanesimo, è che si tratti come sempre, come uccisero i padri, come uccisero di un discorso astratto, molto intellettuale per gli animali che ti videro per la prima volta. non dire cerebrale, che non riguarda quindi Autori E questo sangue odora come nel giorno la vita quotidiana delle persone e delle nostre Quando il fratello disse all’altro fratello: comunità (sia civili che ecclesiali). Il secondo «Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace, pregiudizio, conseguenza del primo, è che si è giunta fino a te, dentro la tua giornata. tratti pertanto di un discorso riservato solo a Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue qualche specialista, ovvero che sia un argo- Salite dalla terra, dimenticate i padri: mento che interessa solo gli studiosi, e soprat- le loro tombe affondano nella cenere, tutto gli studiosi cosiddetti umanisti – poeti, Vincenzo Lumia, Responsabile Settore Formazione del Mieac gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore» letterati e filosofi – e semmai qualche teologo (Salvatore Quasimodo) dotato di spiccato afflato teoretico. Paolo Nepi, Professore di Filosofia morale, Università di Roma Tre Questi due pregiudizi, che non è difficile riscontrare ai vari livelli della comunità ec- Pierpaolo Triani, Professore associato di Didattica generale, Università Cattolica «Quante strade deve percorrere un uomo prima che lo clesiale, fino alle sue più alte responsabilità, del Sacro Cuore si possa chiamare uomo?» rendono molto difficile la preparazione e, (Bob Dylan) in prospettiva, il conseguimento dei frutti Franco Venturella, Pubblicista e Direttore responsabile di Proposta Educativa dell’appuntamento di Firenze. Il Convegno si colloca infatti, storicamente, al culmine della Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino «Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio crisi mondiale che da alcuni anni ha colpito dell’uomo perché te ne curi?» sopratutto il mondo economico e del lavo- ↔ ↔ (Salmi, 8,5) ro, creando difficoltà crescenti nelle famiglie, 4 link Proposta Educativa ● 1/2015 1/2015 ● Proposta Educativa link 5
Futuro↔R&M R&M↔Futuro molte delle quali si sono in poco tempo trova- disegnano lo stesso volto umano: lo testimo- a confronto non solo con l’umanesimo fioren- La Chiesa si autodefinisce esperta in umanità te sulla soglia della povertà se non addirittura niano con il linguaggio dell’arte tante opere tino del Quattrocento, ma soprattutto con gli non tanto in ragione di una pretesa supremazia in condizione di vera e propria miseria. Mi della contemporaneità, dagli uomini senza umanesimi contemporanei. dottrinale, cosa che la metterebbe in concor- pare tuttavia fuorviante obiettare che, di fron- volto di Magritte alle fisionomie distorte e La Chiesa, interpretando lo smarrimento in cui renza con le infinite dottrine, religiose e laiche, te alla portata della crisi, discutere di uma- disfatte di Francis Bacon» (dalla Traccia per è precipitata l’umanità contemporanea, invita che affollano la scena di questo mondo. Essa nesimo rappresenta un diversivo per distrarre il cammino verso il quinto Convegno Ecclesiale dunque i fedeli a interrogarsi, insieme a tutti gli si sente autorizzata ad autodefinirsi esperta in l’attenzione dai problemi veri dell’umanità Nazionale, Roma, 9 novembre 2014). uomini di buona volontà, sulla corsa parossistica umanità per le tante testimonianze di donne e del nostro tempo. di un progresso misurato su un parametro unica- uomini nella cui vita è apparso il segno incon- Sarebbe infatti miope limitare la portata Firenze 2015. mente quantitativo, chiedendosi se tutto questo fondibile di una umanità nuova, di un nuovo della crisi agli aspetti di natura economico- In Gesù Cristo il nuovo umanesimo ha contribuito, come diceva la Populorum progres- umanesimo. E solo per questo si sente chiama- finanziaria, scambiando le conseguenze con le sio (1967), al vero progresso di tutto l’uomo e di ta non ad imporre, ma a mettere a disposizio- L cause. Alcuni spiriti illuminati, già agli inizi a Chiesa italiana, come ormai è consue- tutti gli uomini. A che titolo la chiesa si fa inter- ne di tutti gli uomini di buona volontà i tanti e nel corso del Novecento, avevano denun- tudine, a metà di ogni decennio celebra prete di tale proposta? Credo con i titoli con cui esempi di umanità autentica offerti da tutti ciato i limiti della crisi di civiltà occidentale. un Convegno nazionale, interrogando- Paolo VI si presentò, nell’ottobre del 1965, all’as- coloro, e sono tantissimi, che hanno preso sul Tutti gli anni tra la prima e la seconda guerra si su quello che le è richiesto per essere nel semblea delle Nazioni Unite: «Questo incontro, serio il Vangelo di Cristo. Anche la questione mondiale sono attraversati da una acuta per- mondo segno visibile ed efficace della fede, voi tutti lo comprendete, segna un momento della verità («Io sono la via, la verità e la vita») cezione di crisi della civiltà e della coscienza della speranza e della carità evangeliche. Il semplice e grande. Semplice, perché voi avete acquista, in questa prospettiva, una dimensio- europea, come si può riscontrare nelle opere primo di tali Convegni, nel quadro del pro- davanti un uomo come voi; egli è vostro fratel- ne del tutto nuova rispetto ai ricorrenti pericoli più diverse e di più diversa ispirazione. Basta getto pastorale Evangelizzazione e sacramenti, lo, e fra voi, rappresentanti di Stati sovrani, uno di fondamentalismo dottrinale. pensare anche solo a Freud, Huizinga, Spen- si tenne a Roma sul tema Evangelizzazione e dei più piccoli, rivestito lui pure, se così vi piace gler, Benda, Maritain, Mounier, Husserl, promozione umana nel 1976. Quindi ci sono considerarCi, d’una minuscola, quasi simbolica Motivi per porsi tutti pensatori che invitano a riconsiderare il stati Loreto, su Riconciliazione cristiana e co- sovranità temporale, quanta Gli basta per esse- la domanda sul futuro dell’uomo nostro mondo occidentale alla luce della ca- munità degli uomini (1986); Palermo, su Il re libero di esercitare la sua missione spirituale, e C tegoria della crisi di civiltà, e quindi nel suo Vangelo della carità per una nuova società in per assicurare chiunque tratta con lui, che egli è i sono motivi per porsi alcune do- complesso, e non solo in qualche suo aspet- Italia (1995); Verona, su Testimoni di Cristo indipendente da ogni sovranità di questo mondo. mande intorno all’uomo e al suo de- to particolare per quanto importante, fossero risorto, speranza del mondo (2006). […] Questo messaggio viene dalla Nostra espe- stino? Provo ad accennare ad alcuni anche l’economia o la politica. Il quinto Convegno ecclesiale, come si è detto, rienza storica: Noi, quali esperti in umanità…». di tali motivi. Anche la crisi odierna è infatti soprattutto una si terrà a Firenze, per il valore simbolico che, crisi di ordine etico e culturale, ed è su questo in tema di umanesimo, riveste la città toscana. aspetto della crisi che il convegno di Firenze «Diretti a Firenze, vogliamo ricordare l’antica richiama l’attenzione della Chiesa e di tutti ricchezza culturale, religiosa e umana con cui gli uomini di buona volontà. E parlare di crisi si presenta la comunità cristiana che ci ospite- di civiltà equivale a prendere coscienza della rà. In questa città si respira una cura per l’uma- crisi dell’idea di uomo su cui essa ha posto le no che si è espressa particolarmente con il lin- sue fondamenta. «L’individualismo esasperato guaggio della bellezza, della creazione artistica che ha dominato, nella civiltà occidentale, il e della carità senza soluzione di continuità» tempo dell’espansione economica fino a por- (Firenze, “narrazione” di un’esperienza antica, tare alla crisi attuale, antropologica ed etica dalla Traccia, op. cit.). La città toscana è stata prima che economica, non solo ha dramma- dunque scelta anche in relazione al tema che ticamente allentato i legami che rinsaldano la sarà al centro della riflessione, ovvero il nuovo collettività e la rendono un popolo con le sue umanesimo che Cristo ha rivelato. È evidente, ↔ ↔ Bev Goodwin MARIA ROSA FERRE istituzioni, ma ha anche indebolito i nessi che tuttavia, che l’umanesimo cristiano sarà messo 6 link Proposta Educativa ● 1/2015 1/2015 ● Proposta Educativa link 7
Futuro↔R&M R&M↔Futuro Il primo motivo deriva dalle origini della è data dal fatto che ormai gli uomini prefe- stiche (cf. M. Benasayag-G. Schmit, L’epoca Isaì Moreno nostra civiltà, che rimandano all’umanesimo riscono conoscere gli astri e il mondo ester- delle passioni tristi, Feltrinelli, Milano 2004 e della Grecia classica. Le radici greco classiche no più di loro stessi: «Ho creduto di trovare successive edizioni). della nostra civiltà vennero raccolte, dopo la molti compagni nello studio dell’uomo, e che In realtà la nozione di «passioni tristi» mi crisi dell’ellenismo, dalla civiltà romana. La questo fosse lo studio che gli è proprio. Mi sembra applicabile a tutte quelle attività uma- nostra civiltà nasce appunto sulla spinta della sono ingannato: ce ne sono meno di quelli ne che, se non inserite in un determinato or- domanda intorno all’uomo e al suo destino: che studiano la geometria. È solo perché si dine di valori, producono noia e insoddisfa- l’espressione «conosci te stesso» (gnothi se- è incapaci di studiare l’uomo che si cerca il zione crescenti. Pensiamo alla scienza, vissuta auton, che divenne in latino nosce te ipsum), resto… è meglio per lui ignorarsi, per essere come pura ricerca di nuovi contenuti di sape- che i Sette Sapienti posero come epigrafe sul felice?» (Pensieri, n. 80, ed. Chevalier). re, senza riferimento allo sviluppo umano che frontone del tempio di Apollo a Delfi, sug- La razionalità scientifica, nel corso della Mo- essa può procurare. Ci sono medici, ci dicia- gerisce un comportamento di saggezza, che dernità, prende il sopravvento su quella uma- mo talvolta, che sono più attenti alla malattia tenga conto del fatto che l’uomo deve cono- nistica. Al termine della Modernità occorre e al suo decorso che alla persona del malato scere anche i limiti della propria natura per tuttavia chiedersi se tutto questo abbia rap- lo breve» (la definizione è dello storico inglese con le sue diversificate esigenze. Anche una non irritare gli dèi. Questo tema risultò con- presentato un vero guadagno o abbia com- Eric Hobsbawm), anche se sotto alcuni aspetti Politica vissuta come ricerca ossessiva del geniale anche ai grandi pensatori cristiani, portato anche qualche consistente perdita. Vi si è trattato di un secolo lunghissimo. Si tratta potere di pochi, anziché come perseguimen- come attesta l’invito di sant’Agostino a «non è stato certamente un innegabile guadagno della nozione di «passioni tristi», che secondo to del bene comune, diventa una «passione uscire fuori da se stessi» (noli foras ire), e a ri- da tanti punti di vista. Ma anche le perdite Spinoza caratterizzano l’uomo che misura il triste». L’Economia, che dovrebbe regolare entrare in se stessi (in te ipsum redi), poiché sono ormai sotto gli occhi di tutti. Proverò a senso del futuro che lo attende con sentimenti la giusta distribuzione dei beni, e che invece solo nell’interiorità abita la verità (in interiore vedere se possiamo individuarne un sintomo di angoscia, timore e tremore, senza rendersi mira al profitto di qualcuno anziché al perse- homine habitat veritas). sul piano esistenziale, attraverso quel «male di conto che il destino di ciascuno è già scritto da guimento del benessere della moltitudine, è Tale riflessione viene ripresa in toni ancora vivere» di cui parlava agli inizi del Novecento sempre e che si tratta solo di accettarlo con ra- indubbiamente una «passione triste». Perfino più accorati alle origini del pensiero moder- Eugenio Montale: «Spesso il male di vivere zionale rassegnazione. La nozione di «passioni la ricerca spasmodica del piacere, come diceva no, quando le scoperte scientifiche sembrano ho incontrato» (Ossi di seppia). tristi» è stata recentemente divulgata da due Kierkegaard a proposito della figura simboli- portare l’attenzione, più che sull’uomo, sulle Se la nozione di «male di vivere» ha aperto il psichiatri, Benasayag e Schmit, e utilizzata per ca del seduttore (il Don Giovanni), produce infinite dimensioni dello spazio cosmico. Se- Novecento, un’altra nozione può essere consi- spiegare la sindrome di tristezza che attanaglia alla fine noia e insoddisfazione, rivelandosi condo Pascal, la conseguenza di tutto questo derata lo stigma della fine del cosiddetto «seco- soprattutto la gioventù delle società consumi- come la «passione triste» per eccellenza. Futuro incerto, passioni tristi L’Occidente ha fondato i suoi sogni tà pura si trasforma in negatività, la mo in un’epoca dominata da quelle contrariamente al parere di molti con- Siamo convinti che il pessimismo di avvenire sulla convinzione che la promessa diventa minaccia. Certo, che Spinoza chiamava le “passioni temporanei, che tendono a imbocca- diffuso di oggi sia esagerato alme- Assistiamo, nella civiltà occidentale storia dell’umanità sia inevitabilmente le conoscenze si sono sviluppate in tristi”. Con questa espressione il fi- re le diverse vie dell’irrazionalismo, l’in- no quanto l’ottimismo di ieri […] La contemporanea, al passaggio da una storia di progresso […] Oggi c’è modo incredibile ma, incapaci di losofo non si riferiva alla tristezza certezza che persiste, quell’incognita configurazione del futuro dipende una fiducia smisurata ad una diffi- un clima diffuso di pessimismo che sopprimere la sofferenza umana, ali- del pianto, ma all’impotenza e alla che vanifica la promessa dello scien- in buona parte da ciò che sapremo denza altrettanto estrema nei con- evoca un domani molto meno lumi- mentano la tristezza e il pessimismo disgregazione […] tismo non è affatto, a nostro parere, fare del presente. fronti del futuro. Ma si tratta davve- noso, per non dire oscuro… Inquina- dilaganti. È un paradosso infernale. Lo sviluppo dei saperi non ci ha in- sinonimo di fallimento. Al contrario, Pensiamo infine che, come diceva ro dello stesso futuro? Sicuramente menti di ogni tipo, disuguaglianze so- Le tecnoscienze progrediscono nel- stallati in un universo di saperi de- quell’incertezza consente lo svilup- Antonio Gramsci, occorra saper con- no. Il futuro non è semplicemente ciali, disastri economici, comparsa di la conoscenza del reale, gettandoci terministici e onnipotenti, tali da po di una molteplicità di forme non ciliare l’ottimismo della volontà con ciò che ci capiterà domani o dopo- nuove malattie: la lunga litania delle contemporaneamente in una forma consentirci di dominare la natura e il deterministiche di razionalità. In altre il pessimismo della ragione… Con domani, ma ciò che ci distacca dal minacce ha fatto precipitare il futuro di ignoranza molto diversa ma forse divenire: al contrario il XX secolo ha parole, il fatto che il determinismo e lo questo stato d’animo intendiamo svi- presente ponendoci, contempo- da un’estrema positività a una cupa e più temibile, che ci rende incapaci di segnato la fine dell’ideale positivista scientismo siano caduti dal piedistallo luppare, di fronte al dilagare delle pas- raneamente, in una prospettiva, in altrettanto estrema negatività. far fronte alle nostre infelicità e ai pro- gettando gli uomini nell’incertezza. non implica affatto il crollo della ra- sioni tristi, una prassi governata dalle un pensiero, in una proiezione… In Il futuro, l’idea stessa di futuro, reca blemi che ci minacciano. Questa incertezza, peraltro, non si- zionalità, che essi avevano arbitraria- passioni gioiose. sintesi, il futuro è un concetto […] ormai il segno opposto, la positivi- Per dirla in termini più chiari, vivia- gnifica una sconfitta della ragione: mente monopolizzato […] Benasayag M.-Schmit G. 8 ↔ link Proposta Educativa ● 1/2015 1/2015 ● Proposta Educativa link ↔ 9
Futuro↔R&M R&M↔Futuro ra della natura matrigna, che anzi domina e po dell’umanesimo cristiano. La Gratia plena va Eva. Il parallelismo Adamo-Cristo trova già sottomette al suo potere. non è infatti solo simbolo di pienezza cele- in san Paolo una forte connotazione teologica Il secondo mito rappresentativo dell’umane- ste, ma anche terrestre, analogamente a Cri- che avrà molti sviluppi in seguito: «Se a causa simo moderno, secondo anche in ordine di sto che non è solo totalmente natura divina, di un uomo venne la morte, a causa di un uomo tempo, speculare al primo in quanto rappre- come riteneva l’eresia docetista, ma anche na- verrà anche la risurrezione dai morti; e come senta in un certo senso la sua coscienza criti- tura umana in tutta la sua pienezza. Si tratta tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno ca, ovvero la consapevolezza dei limiti e dei pertanto di vedere in che modo in Maria, la la vita in Cristo» (1 Cor. 15,21-22). In Gesù fallimenti del progetto prometeico, è il mito Madre di Gesù, si manifesta la figura di una Cristo si compiono pertanto tutte le profezie: di Sisifo. L’astuto Sisifo, che cerca di ingan- umanità autentica, cioè vera e piena. «Cristo, che è il nuovo Adamo, rivelando il nare gli dèi, viene da questi condannato ad La storia della Salvezza, secondo i Padri della mistero del Padre e del suo Amore svela anche una pena che dovrà scontare per tutta l’eter- Chiesa, procede infatti attraverso figure che, pienamente l’uomo all’uomo e gli rende nota nità. Egli dovrà infatti spingere un masso fino nella loro contrapposizione, si richiamano e si la sua altissima vocazione» (Gaudium et spes, n. alla cima di una montagna, e quando l’avrà spiegano a vicenda. Come quindi Cristo è il 22a). Con Cristo l’uomo è pertanto in grado raggiunta il masso ridiscenderà a valle e Sisifo nuovo Adamo, parallelamente Maria è la nuo- di apprendere, in un medesimo movimento, il dovrà ricominciare la faticosa risalita. Celebre a questo riguardo il saggio di Albert Camus, secondo cui, se accettata con rassegnazione, la Maria, donna di parte fatica a cui è sottoposto Sisifo può addirittura renderlo felice. No, non fu neutrale. Basta leggere il Magnificat per rendersi conto che Maria si è schierata. Ha preso posi- zione cioè dalla parte dei poveri, naturalmente. Degli umiliati e offesi di tutti i tempi. Dei discriminati dalla In realtà, anche la titanica potenza di Prome- cattiveria umana e degli esclusi dalla forza del destino. Di tutti coloro, insomma, che non contano nulla oscarlopezmillan teo e la «disincantata rassegnazione» di Sisifo davanti agli occhi della storia. sono al fondo due passioni tristi. Non mi va di avallare certe interpretazioni che favoriscono una lettura puramente politica del Magnificat, Questo tipo di riflessioni ci induce a ten- quasi fosse, nella lotta continua tra oppressi e oppressori, una specie di marsigliese ante litteram del fronte cristiano di liberazione. Significherebbe ridurre di gran lunga gli orizzonti dei sentimenti di Maria, che ha tare un bilancio critico degli umanesimi Maria, figura di nuova umanità cantato liberazioni più profonde e durature di quelle provocate dalle semplici rivolte soci a li. I suoi accenti della Modernità. Molto si potrebbe dire G profetici, pur includendole, vanno oltre le rivendicazioni di una giustizia terrena, e scuotono l’assetto di ben al riguardo, e molte sarebbero le forme di li antichi umanesimi avevano, pur più radicali iniquità. Sta di fatto, però, che, sul piano storico, Maria ha fatto una precisa scelta di campo. Si è messa dalla parte umanesimo da prendere in considerazione. senza esserne consapevoli e senza af- dei vinti. Ha deciso di giocare con la squadra che perde. Ha scelto di agitare come bandiera gli stracci dei Si potrebbe tuttavia ricondurre a due model- fermarlo esplicitamente, una marcata miserabili e non di impugnare i lucidi gagliardetti dei dominatori. li fondamentali il conflitto degli umanesimi caratteristica maschilista. Il nuovo umanesi- Si è arruolata, per così dire, nell’ esercito dei poveri. Ma senza roteare le armi contro i ricchi. Bensì, invitandoli che si sono contesi, nella loro specularità, la mo non potrà dunque non tener conto della alla diserzione. E intonando, di fronte ai bivacchi notturni del suo accampamento, perché le udissero dall’ alto, canzoni cariche di nostalgia. Ha esaltato, così, la misericordia di Dio. E ci ha rivelato che è partigiano cultura dell’uomo moderno, e che si possono rivoluzione culturale che è avvenuta nel corso anche Lui, visto che prende le difese degli umili e disperde i superbi nei pensieri del loro cuore; stende il suo rappresentare attraverso due grandi racconti del Novecento, che ha emancipato la donna braccio a favore dei deboli e fa rotolare i violenti dai loro piedistalli con le ossa in frantumi; ricolma di beni mitologici della civiltà greca. Il primo, anche liberandola, non senza qualche equivoco al gli affamati e si diverte a rimandare i possidenti con un pugno di mosche in mano e con un palmo di naso in ordine cronologico, è il mito di Prome- riguardo, dalla sua millenaria subordinazione. in fronte. Qualcuno forse troverà discriminatorio questo discorso, e si chiederà come possa conciliarsi la collocazione teo, il titano che ruba il fuoco agli déi per Qui vorrei tentare un discorso un po’ “teme- di Maria dalla parte dei poveri con l’universalità del suo amore e con la sua riconosciuta tenerezza per i pec- dotare l’uomo del potere di forgiare i metalli rario”, non tanto per i tradizionali e ormai catori, di cui i superbi, i prepotenti e i senza cuore sono la razza più inquietante. e quindi di costruirsi strumenti che poten- consolidati presupposti dottrinali da sempre La risposta non è semplice. Ma diventa chiara se si riflette che Maria non è come certe madri che, per amor di quieto vivere, danno ragione a tutti e, pur di non creare problemi, finiscono con l’assecondare i soprusi ziano la sua forza. Il «Prometeo scatenato», acquisiti e riconosciuti dal Magistero, ma dei figli più discoli. No. Lei prende posizione. Senza ambiguità e senza mezze misure. La parte, però, su cui di cui parla Hans Jonas, è dunque il simbolo per alcuni aspetti che ritengo in ogni caso sceglie di attestarsi non è il fortilizio delle rivendicazioni di classe, e neppure la trincea degli interessi di un dell’uomo moderno, che con le conoscen- non privi di qualche giustificazione anche sul gruppo. Ma è il terreno, l’unico, dove lei spera che un giorno, ricomposti i conflitti, tutti i suoi figli, ex oppressi ze acquisite con la nuova scienza e con gli piano dottrinale e teologico. Vorrei dunque ed ex oppressori, ridiventati fratelli, possano trovare finalmente la loro liberazione. ↔ ↔ don Tonino Bello strumenti della tecnologia non ha più pau- fare di Maria, la madre di Gesù, il prototi- 10 link Proposta Educativa ● 1/2015 1/2015 ● Proposta Educativa link 11
Futuro↔R&M R&M↔ LE NUOVE SFIDE vero volto di Dio («Chi vede me vede il Pa- casa, e non, come ci si sarebbe potuto aspetta- dre») e il vero volto dell’uomo («Ecce homo»). re, nello spazio sacro del Tempio. Il suo dialo- Giustino (100-165?), considerato il patrono go con l’Arcangelo avviene tra le mura dome- Georgie Pauwels dei Padri della Chiesa, fu il primo che stabilì stiche, nello spazio occupato dalle quotidiane l’audace parallelismo Eva-Maria. Nel Dialogo faccende e dalle comuni esperienze della vita. con Trifone, Giustino enuncia questa dottrina, basandosi quasi certamente sulla tradizione Anche questo costituisce un tratto di parti- colare rilevanza. Potremmo dire che Maria, e Umanesimo cristiano e NUOVE SFIDE EDUCATIVE più antica della Chiesa. Giustino afferma che Dio attraverso di lei, riscatta in tal modo l’umi- Dio ha deciso di realizzare la salvezza degli le vita dei semplici. Potremmo quindi vedere uomini rovesciando la procedura attraverso la anche in questo un tratto dell’umanesimo cri- quale era stato commesso il peccato, e a causa stiano: l’umanesimo della vita quotidiana. Pierpaolo Triani L’ di ciò erano entrate nel mondo la rovina e la Il Magnificat è dunque l’ideale pendant del morte del genere umano: «Il Figlio di Dio si è Discorso della montagna. Mentre il mondo intenzione di questa riflessione taglio più modesto che cerchi di “istruire” al- fatto uomo per mezzo della Vergine, affinché celebra la potenza dei forti, il Discorso della è quella di evidenziare alcune cune riflessioni e “descrivere” alcune sfide che la disobbedienza provocata dal serpente fosse montagna afferma che solo i miti saranno be- delle principali “sfide” educa- l’analisi dell’esperienza educativa delle attuali annullata attraverso la stessa via per la quale ati. E nel Magnificat si dice che Dio abbatte i tive che emergono dal rilegge- comunità cristiane sembra porre con evidenza. prese inizio. Come infatti Eva, che era vergi- potenti dai troni e innalza gli umili. E anche re il contesto attuale alla luce ne e incorrotta, dopo aver accolto la parola del questo è un tratto dell’umanesimo cristiano: della centralità del tema del valore dell’uomo, Perché ritornare a parlare di umanesimo serpente, partorì disobbedienza e morte, allo l’umanesimo dei miti e degli umili. della sua dignità, interpretato nell’orizzon- L stesso modo Maria, la Vergine, avendo ricevu- te della fede cristiana. L’educazione, infatti, a tensione educativa della comunità cri- to dall’Angelo Gabriele il buon annuncio che Conclusione è un compito permanente e sempre nuovo il stiana nasce innanzitutto da una prospet- lo Spirito Santo sarebbe disceso su di lei e che quale richiede che ai fini da perseguire si ac- tiva umanistica che, prima di essere un I la potenza dell’Altissimo l’avrebbe adombrata, l tema dell’umanesimo ci interroga inevita- compagni una costante intelligenza del pre- insieme di idee, è un atteggiamento di atten- concepì fede e gioia, per cui il santo nato da lei bilmente su quale sarà il futuro dell’uomo. sente e un’assunzione rinnovata dell’impegno zione e di cura e la sottolineatura di un valore. sarebbe stato il Figlio di Dio. Perciò rispose: La domanda sul futuro è oggi spesso asso- verso il bene. Vale certamente ancora oggi Parlare di umanesimo, infatti, non significa «Mi avvenga secondo la tua parola» (Lc 1,38). ciata ad un senso di angoscia e di timore. Ango- quando scritto al n. 9 della Gaudium et spes guardare all’indietro verso un periodo cultu- Così per mezzo di lei è nato colui a proposito sce esistenziali e comunitarie; timori sul piano «il mondo di oggi si presenta a un tempo po- rale, particolarmente fecondo (anche se non del quale, come abbiamo dimostrato, sono sta- individuale e collettivo. La domanda sul futuro tente e debole, capace di operare il meglio e privo di contraddizioni), quanto piuttosto te dettate tante Scritture. Per mezzo di lui Dio è comunque sempre una domanda accompa- il peggio, mentre gli si apre davanti la strada porre uno sguardo all’oggi, cercando di porre abbatte anche il serpente, insieme a quegli an- gnata anche da un sentimento di speranza. Ed della libertà o della schiavitù, del progresso o al centro l’uomo e la sua vita nelle sue mol- geli e a quegli uomini che sono divenuti simili è la speranza che vince le «passioni tristi». del regresso, della fraternità o dell’odio. Inol- teplici dimensioni e connessioni, rifuggendo a lui» (Dialogo con Trifone, n. 100). In alcune Per i cristiani e per le comunità cristiane dis- tre l’uomo si rende conto che dipende da lui da visioni riduzionistiche e banalizzazioni. La raffigurazioni pittoriche dell’Annunciazione, seminate nel tessuto vivo del nostro Paese si orientare bene le forze da lui stesso suscitate e crisi antropologica di cui spesso si parla e che come nelle meravigliose e celeberrime tavole impone dunque un compito: avere e dare spe- che possono schiacciarlo o servirgli. Per que- si esprime in molteplici modi si caratterizza, del Beato Angelico, vi è infatti sullo sfondo ranza. Prima di tutto averla, questa meravi- sto si pone degli interrogativi». infatti, sempre per una mortificazione di una rappresentata la cacciata dei progenitori dal gliosa virtù teologale. E poi darla, sapendola I limiti della presente riflessione stanno nella o più dimensioni dell’umano. Paradiso terrestre. dare nel modo che le è proprio. prospettiva attraverso la quale si intende de- L’uomo attraverso le sue scoperte scienti- Va poi notato che l’annuncio a Maria avvie- Si dice spesso, e giustamente, che finché c’è vita clinare l’intenzione stessa: non si vuole qui fiche e tecnologiche può crescere in cono- ne in maniera insolita per la concezione del c’è speranza. Io vorrei concludere provando affrontare in modo esaustivo il complesso scenza, saggezza, perizia, efficacia, ma può Sacro che avevano gli antichi (certamente gli anche a rovesciare i termini. E allora potrem- quadro teorico che la categoria di umanesi- anche incorrere in una semplificazione di sé ebrei ma non solo). Essa viene infatti raggiun- mo dire non solo finché c’è vita c’è speranza, mo e il suo rapporto con quella di educazione e della propria comprensione. È il timore di ↔ ↔ ta dall’Arcangelo Gabriele nella sua modesta ma soprattutto che finché c’è speranza c’è vita. comportano, quanto piuttosto assumere un un uomo “semplificato”, ad esempio, quello 12 link Proposta Educativa ● 1/2015 1/2015 ● Proposta Educativa link 13
Nuove sfide↔R&M R&M↔Nuove sfide che esprime J. M Besnier in un suo saggio: le sue preoccupazioni, vive le sue esperienze: «L’uomo semplificato è l’ultima conquista di l’uomo inteso, però, non solo nella sua essen- L’orizzonte dell’umanesimo cristiano una concezione tecnoscientifica del mondo. za, bensì nella sua storicità, e più esattamente L Affetto dalla sindrome del tasto asterisco, nella sua storia reale. Per questo la vera que- a concezione dell’uomo nella prospet- riuscirà a provare nostalgia per la profondità stione sociale oggi è diventata la questione tiva cristiana si presenta radicata “in” che le macchine compiacenti gli risparmiano, antropologica: la difesa dell’integrità umana va Gesù Cristo. Con parole altissime ce lo mentre nello stesso istante, gli chiudono que- di pari passo con la sostenibilità dell’ambiente ricorda la Gaudium et spes: «In realtà solamen- gli “occhi interiori” che ama evocare Marta e dell’economia, giacché i valori da preservare te nel mistero del Verbo incarnato trova vera Nussbaum nel tentativo di ridestare la causa sul piano personale (vita, famiglia, educazio- luce il mistero dell’uomo. Egli è «l’immagine umanistica?» (J.M. Besnier, L’uomo sempli- ne) sono pure determinanti per tutelare quelli dell’invisibile Dio» (Col 1,15). Egli è l’uomo ficato, Vita e Pensiero, Milano 2013, p. 133). della vita sociale (giustizia, solidarietà, lavoro)» perfetto, che ha restituito ai figli di Adamo la Nenyaki Parlare di umanesimo significa dire che si (CEI, Invito al Convegno, Roma ottobre 2013, somiglianza con Dio, resa deforme già subito prende sul serio la dignità della vita umana, nell’edizione EDB, Bologna 2013, pp. 18s). agli inizi a causa del peccato. Poiché in lui la Strettamente connessa alla trascendenza si che si ha a cuore la realizzazione di ogni uomo Logicamente a partire dall’affermazione del- natura umana è stata assunta, senza per questo pone l’attenzione della Chiesa verso un uma- nella concretezza della sua realtà: «L’appello la centralità dell’uomo possono sorgere posi- venire annientata, per ciò stesso essa è stata nesimo integrale, che riconosce e valoriz- all’umano, fatto proprio dal Concilio, chia- zioni diverse. Maritain nell’introduzione ad anche innalzata a una dignità sublime» (n. 22). za nell’uomo l’insieme delle sue dimensioni ma in causa valori, grazie ai quali e per i quali Umanesimo integrale osserva come umanesi- In Gesù Cristo l’uomo coglie i tratti del suo costitutive: corporea, affettiva, intellettuale, l’uomo formula le sue rivendicazioni, affronta mo sia “parola ambigua”. «È chiaro – scrive il essere creato «ad immagine di Dio», si com- spirituale, sociale. Un umanesimo consape- filosofo francese – che colui che la pronuncia prende come figlio amato, fratello, com-par- vole della grandezza, ma anche della ferita impegna senz’altro tutta una metafisica, ed è tecipe al Mistero dell’amore che fonda la vita. della vita umana, della capacità degli uomini Umanesimo cristiano chiaro che l’idea, che ci si farà dell’umanesi- Alla luce della sua radice cristologica, l’uma- di compiere il bene, ma anche della loro pos- mo, avrà risonanze del tutto diverse, secon- nesimo cristiano si qualifica come trascenden- sibilità di operare, tragicamente, il male. In- Indica quella particolare corrente umanista, dif- fusa nel XVI secolo soprattutto in Francia, Fian- do che nell’uomo c’è o no qualcosa la quale te, in quanto ritiene che il senso più autentico fatti: «Così l’uomo si trova in se stesso diviso. dre e Germania, che intendeva conciliare i principi respira oltre il tempo e una personalità i cui dell’uomo stia nel suo essere costitutivamente Per questo tutta la vita umana, sia individuale base dell’Umanesimo con il cristianesimo. In tal profondi bisogni oltrepassano tutto l’ordine in relazione con “Dio”. «Solamente fidando- che collettiva, presenta i caratteri di una lotta senso questa corrente metteva l’uomo al centro dell’universo» (J. Maritain, Umanesimo in- ci di Gesù Cristo, conosciamo che il destino drammatica tra il bene e il male, tra la luce e della Chiesa, quindi valorizzava il rapporto perso- nale e individuale con Dio, inoltre favoriva lo stu- tegrale, Borla, Roma 1980, p. 58.). dell’uomo è partecipare della sua stessa figlio- le tenebre» (Gaudium et spes, n. 13). dio filologico dei testi sacri, al fine di ricavare la L’umanesimo espresso dalla comunità eccle- lanza; è chiamato ad oltrepassarsi incessante- La cura delle diverse dimensioni dell’umano, lezione originale di tali testi, non condizionata siale, nella sua cura verso gli uomini nella con- mente, non per divenire altro da sé, bensì per però, si esprime con accentuazioni diverse a da traduzioni o da adeguamenti. Anche nei mo- nasteri si videro esempi di umanesimo cristiano, cretezza e nell’affermazione del valore invio- assumere la propria identità grazie alla rela- seconda delle culture e dei contesti. Per que- come nel caso di Ambrogio Traversari e di alcune labile di ogni uomo, senza alcuna distinzione, zione con l’Altro» (CEI, Invito al Convegno, sta ragione all’interno di una visione unitaria monache umaniste, quale ad esempio Camilla da si qualifica perciò con caratteristiche proprie. op. cit., p. 10). di fondo, l’umanesimo cristiano si presenta Varano. Il maggiore esponente di questa corren- Si può parlare a questo riguardo di umane- anche plurale, in quanto si caratterizza per te era Erasmo da Rotterdam. La raffinata opera di Strutture politiche e libertà, citato in J. Maritain, Per un umanesi- Erasmo, la sua critica moderata e la sua idea di rin- simo cristiano, precisando però come que- mo cristiano. Passi scelti dagli scritti, Introduzione di G. Galeazzi, una differenziazione di espressioni, di elabo- novamento portarono a una rapida diffusione di sta espressione vada intesa come un quadro Edizioni Messagero Padova, Padova 1984, p. 55: «Il dibattito razioni culturali, di forme di vita personale e questo movimento all’interno della stessa Chiesa, concettuale di riferimento e non una dottrina che divide i nostri contemporanei e che obbliga tutti noi ad un sociale. e anche in nazioni fortemente conservatrici dal atto di scelta è tra due concezioni dell’umanesimo: una conce- punto di vista religioso, come la Spagna. filosofica chiusa, storicamente determinata e zione teocentrica o cristiana e una concezione antropocentri- L’umanesimo cristiano inoltre, proprio per- Tuttavia con il tempo la corrente umanista venne nella consapevolezza delle diverse forme d’u- ca di cui lo spirito del Rinascimento è il primo responsabile. La ché strettamente interpellato e coinvolto nel prima specie di umanesimo può essere chiamata umanesimo fortemente osteggiata dalle gerarchie ecclesiasti- so che essa ha avuto nella storia della cultura integrale, la seconda umanesimo inumano. Importa, tuttavia, processo storico, può essere qualificato come che, soprattutto perché molti umanisti si avvicina- e del pensiero cristiano.1 comprendere che l’umanesimo integrale o “teocentrico” di cui dinamico, in quanto teso a declinare il mes- rono sempre più alle idee riformatrici estremiste. parliamo è tutt’altra cosa dell’“umanesimo cristiano” (o natu- saggio cristiano nell’oggi, ma anche perché ↔ ↔ da Wikipedia 1 Ad esempio dei diversi usi dell’espressione, si prenda in con- ralismo cristiano) che è prosperato a partire dal XVI secolo e siderazione a questo proposito quanto scriveva Maritain in la cui esperienza è stata fatta fino alla nausea». aperto a nuove consapevolezze in un processo 14 link Proposta Educativa ● 1/2015 1/2015 ● Proposta Educativa link 15
Nuove sfide↔R&M R&M↔Nuove sfide di sempre maggior profondità di comprensio- all’attenzione di tutta la realtà sociale e innan- Una prima categoria è quella della plurali- più veloci e diffuse, ma porta con sé anche ne e realizzazione dell’umano (cf. ivi, n. 54). zitutto alla stessa comunità ecclesiale. tà: delle culture, stili di vita, fonti di sapere, il rischio di confondere il vedere con il com- Affermare, da parte della Chiesa, la pienezza Cercherò di farlo nella consapevolezza che realtà formative. Pluralità dice ricchezza di prendere, di separare il reagire, il sentire dal dell’umano in Gesù Cristo significa ricono- l’impegno educativo è un fatto concreto che possibilità e insieme frammentazione. Dice riflettere e collegare. scere che Egli è per gli uomini di tutti i tem- deve fare i conti con l’oggi, le sue potenzialità ricchezza dell’incontro con l’altro e rischio di Tenendo sullo sfondo queste categorie, cerco pi non semplice “nozione”, ma «via, verità e e i suoi nodi. perdersi in un relativismo sterile. di mettere in luce ora alcune questioni basilari vita», novità perenne, irriducibile ad una par- «L’opera educativa della Chiesa è stret- Una seconda categoria è la soggettività, con il che la comunità ecclesiale pone all’attenzione ticolare cultura, fonte inesauribile di umaniz- tamente legata al momento e al contesto primato della realizzazione personale e del be- di se stessa e dell’intera società. zazione per le persone e le diverse società. in cui essa si trova a vivere, alle dinamiche nessere. Soggettività dice centralità dei vissuti culturali di cui è parte e che vuole contri- e delle scelte personali e dice anche rischio di Alcune questioni di fondo Le categorie portanti buire a orientare. Il “mondo che cambia” è solitudine e chiusura su di sé. Al centro della L e le sfide educative del presente ben più di uno scenario in cui la comunità dinamica culturale delle nostre società sta il a prima questione riguarda il senso stes- cristiana si muove: con le sue urgenze e le singolo soggetto, la sua soddisfazione, la sua so dell’educare. U na visione radicata, integrale e dina- sue opportunità, provoca la fede e la respon- salute, la sua realizzazione, la sua salvaguar- Nella cultura occidentale contempora- mica dell’uomo ha in sé una forte ten- sabilità dei credenti. È il Signore che, do- dia. Si tratta di una conquista di non poca nea l’assunzione individualistica del principio sione pedagogica. L’uomo è un essere mandandoci di valutare il tempo, ci chiede rilevanza. È anche grazie a questa sensibilità di autodeterminazione, accompagnata anche “in cammino” e il compito di umanizzazio- di interpretare ciò che avviene in profondità che è cresciuta l’attenzione verso i diritti dei dalla constatazione tragica dei danni delle ne investe costantemente ogni generazione e nel mondo d’oggi, di cogliere le domande e più deboli. Sono altrettanto evidenti alcuni educazioni totalitarie, ha portato al sorgere ogni singola persona. Come ha evidenziato i desideri dell’uomo […] Compiendo tale nodi problematici. La centralità del benessere di un sospetto pedagogistico (cf. G. Angeli- Maritain: «Niente è più importante per cia- discernimento, la Chiesa si pone accanto a personale fine a stesso accresce l’egoismo so- ni, L’educazione cristiana. Congiuntura storica scuno di noi e niente è più difficile che di- ogni uomo condividendone gioie e speranze, ciale, rende le persone chiuse su loro se stesse, e riflessione teorica, in «La Rivista del Clero venire un uomo. Così il compito principale tristezze e angosce e diventando così solida- paurose e incapaci di guardare oltre. Italiano», 7/8(2009) p. 571), teso a leggere dell’educazione è soprattutto quello di forma- le con il genere umano» (CEI, Educare alla Una terza categoria potrebbe essere chiama- l’educazione come atto di costrizione e limi- re l’uomo, o piuttosto di guidare lo sviluppo vita buona del Vangelo, Orientamenti pastorali ta orizzontalità, espressa dall’attenzione della tante la libertà personale. A questo proposito dinamico per mezzo del quale l’uomo forma dell’Episcopato italiano per il decennio 2010- cultura contemporanea a leggere i processi del Benedetto XVI ha parlato di un falso concet- se stesso ad essere uomo» (J. Maritain, Per 2020, Roma ottobre 2010, n. 7). mondo umano come fini a loro stessi. Oriz- to di autonomia dell’uomo, secondo il quale una filosofia dell’educazione, La Scuola, Brescia Vi sono state in questi anni molte analisi sul zontalità dice importanza assegnata all’effica- «l’uomo dovrebbe svilupparsi solo da stesso, 2001, p. 60). rapporto tra l’educazione e la nostra società cia delle azioni e del pensiero e all’efficien- senza imposizioni da parte di altri, i quali Il compito educativo, come ha evidenziato che ne hanno messo in luce la problematicità;2 za delle scelte operate, crescita nella perizia potrebbero assistere il suo autosviluppo, ma Benedetto XVI (Lettera alla Diocesi e alla cit- certamente siamo in presenza di uno scenario tecnica, e insieme rischio di perdere di vista non entrare in questo sviluppo» (Benedetto tà di Roma sul compito urgente dell’educazione, culturale caratterizzato da alcune categorie il senso generale dei processi, l’atrofizzazione XVI, Discorso alla 61° Assemblea generale della Roma 21 gennaio 2008), non è questione di portanti che concorrono in modo significativo della capacità di “grandi narrazioni”. CEI, Roma 27 maggio 2010). automatismi da attivare e applicare, interpella a determinare l’attuale contesto formativo.3 Una quarta categoria è la forza dell’imma- Per paura di non rispettare il soggetto, si rinun- invece la libertà delle persone, la loro capacità 2 Cf. Comitato per il Progetto culturale della CEI, La sfi- gine. Oggi la costruzione della visione del cia così ad educare. Questa linea tuttavia appare di delineare dei fini, di leggere la situazione, da educativa, Laterza, Bari 2009; G. Angelini, L’educazione mondo passa principalmente attraverso la non solo impraticabile nei fatti, in quanto anche cristiana. Congiuntura storica e riflessione teorica, in «La Rivista di scegliere delle strade. del Clero Italiano», 7/8(2009) pp. 516-534; Id., L’educazione mediazione di immagini, facilmente repli- il solo regolare o il solo istruire veicolano dei Si può educare perciò in modi diversi. Come cristiana. I nodi teorici fondamentali, in «La Rivista del Clero cabili e quindi a facile diffusione, accompa- significati, ma anche fortemente impoverente. interpretare oggi nell’orizzonte dell’umane- Italiano», 1(2010) pp. 32-46; P. Triani–N. Valentini (a cura gnate da commenti rapidi potenzialmente Per vivere gli uomini non hanno bisogno che di), L’arte di educare nella fede. Le sfide culturali del presente, simo cristiano il compito educativo? Senza Edizioni Messagero, Padova 2008. indefiniti. La nuova centralità dell’imma- sia imposto un senso, hanno invece necessità alcuna pretesa di esaustività proverò ad evi- 3 È bene precisare che richiamo qui alcune riflessioni sulle ca- gine apre a nuove forme di partecipazione, che sia suscitato in loro un «desiderio di senso» denziare tre questioni basilari e alcuni temi tegorie portanti già esposte in modo più analitico in altri miei attraverso la proposta di significati che attivino ↔ ↔ contributi. Accanto alla categoria di pluralità e soggettività ho magine. Non ho invece preso in considerazione, diversamente cruciali che la pedagogia cattolica può porre inserito però in questo contributo quelle di orizzontalità e im- da altre volte, quella di professionalizzazione. la loro libertà e la loro responsabilità. 16 link Proposta Educativa ● 1/2015 1/2015 ● Proposta Educativa link 17
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