GERMOGLI DI UN'ALTRA UMANITÀ - Riflessioni educative in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 - Mieac

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GERMOGLI DI UN'ALTRA UMANITÀ - Riflessioni educative in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 - Mieac
del Movimento di Impegno Educativo di A.C.

                                                                                                                                                                                      Quadrimestrale n. 1/15 — gennaio-aprile 2015
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 Aut. GIPA/C/RM - Una copia € 10,00 (sp. spediz. incluse)

                                                                                                                                                                                                                   GERMOGLI DI
                                                                                                                                                                                                                   UN’ALTRA UMANITÀ
                                                                                                                                                                                                                   Riflessioni educative in preparazione
                                                                                                                                                                                                                   al Convegno ecclesiale di Firenze 2015

                                                                                                                                                                                    ph. familymwr 1 - flickr.com                               www.impegnoeducativo.it
GERMOGLI DI UN'ALTRA UMANITÀ - Riflessioni educative in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 - Mieac
Indice
                                                                                    Link                                 ANNO XXIV
                                                                                                                        NUMERO 1/15
                                                                                                                     gennaio-aprile 2015
                                                                                                                                                             Uomini nuovi in vista?
                                                                                                                   Proposta Educativa                             Certo, si fa fatica a dire “umano” considerate le atrocità, le violenze, che
                                                                                                                     Quadrimestrale del Mieac                quotidianamente sono sotto i nostri occhi. Le lezioni della storia non basta-
                                                                                                                             Movimento                       no mai: quando sembra che l’umanità abbia compiuto passi da gigante sul
                                  Quale futuro per l’uomo                                                              di Impegno Educativo                  versante del valore sommo della vita e della dignità della persona, ecco che
                                                                                                                                                             puntualmente vicende terribili la costringono a riprendere il cammino quasi
                                              (Paolo Nepi)                                                               di Azione Cattolica
                                                                                                                     Reg. c/o Tribunale di Roma              da capo. Anche l’uomo di questo nostro tempo è chiamato a fare i conti con
                      R&M                                                      pag. 7                                 n. 516/89 del 13-9-1989
                                                                                                                                                             la sua «scienza esatta persuasa allo sterminio».
                                                                                                                                                                  E non solo le stragi, le raccapriccianti azioni di morte mettono in discussio-
                                                                                                                           ISSN 1828-3632                    ne “l’umano”: una pesante coltre di violenza grava innanzitutto sulle relazioni
                                  Futuro incerto, passioni tristi (Benasayag M.-Schmit G.)              pag. 8
                                                                                                                                                             interpersonali e sociali, segnate quotidianamente da intolleranza, esasperazio-
                                                                                                                  Direttore editoriale: Matteo Truffelli     ne, rabbia, cattiveria… Tutti contro tutti… per le strade, nei quartieri, nei posti
                                                                                                                 Direttore responsabile: Franco Venturella   di lavoro e perfino nelle famiglie, senza fermarsi neanche dinnanzi ai più deboli
                                  Maria, donna di parte (don Tonino Bello)                             pag. 11       Comitato di redazione: E. Brugè,        e indifesi: bambini, donne, vecchi, malati; con il rischio, altrettanto pericoloso,
                                                                                                                  M. Arcamone, N. Bruno, S. Carosi,          della rassegnazione, della paura, dell’assuefazione.
                                                                                                                         E. Girlanda, V. Lumia,                   In tale contesto, uccelli neri di ogni risma non perdono l’occasione di trarne
                                                                                                                       A. Mastantuono, M. Scirè,             vantaggi economici e politici, tanto a livello nazionale che internazionale, sof-
                                                                                                                             D. Volpi, A. Zenga              fiando sul fuoco, facendo emergere e alimentare istinti primordiali di sangue,
                                                                                                                                                             di vendetta.
                       Umanesimo cristiano e nuove sfide educative                                                         Editore: Fondazione
                                                                                                                      Apostolicam Actuositatem
                                                                                                                                                                  Parole d’ordine e chiamate alle armi si susseguono contro i nemici di turno,
                                            (Pierpaolo Triani)                                                                                               inutili guerre e crociate si invocano quali toccasana, facili capri espiatori vengo-
                                                                                                                       Direzione e Amministrazione:          no dati in pasto ad un’opinione pubblica umorale e facilmente influenzabile.
                      R&M                                                    pag. 13                              Via Aurelia, 481 – 00165 Roma –                 Mentre un’élite potente e incontrollata si impossessa delle risorse della
                                                                                                                             tel. 0693578728                 terra, saccheggia e distrugge i beni naturali, traffica e si arricchisce… cresce nel
                                  Umanesimo cristiano (Wikipedia)                                      pag. 14        Impaginazione: Nunzio Bruno            mondo il numero dei diseredati, dei poveri assoluti, privi dell’essenziale, umiliati
                                                                                                                                                             e offesi nella dignità più profonda.
                                                                                                                     www.impegnoeducativo.it                      Eppure non mancano scelte e stili di vita che testimoniano la volontà dei
                                  Per un’educazione degli adulti (V Conf. Intern. Educazione Adulti)   pag. 20    segreteria@impegnoeducativo.it             più di essere e restare “umani”, di vivere in pace, fratellanza e solidarietà. Quel
                                                                                                                                                             che manca, però, è un progetto condiviso di umanità con solide ed esplicite
                                                                                                                 Abbonamento annuale ordinario: € 25,00      basi culturali, etiche, antropologiche… ad ampio respiro, planetario, capace di
                                                                                                                 Per versamenti: CCP n. 78136116 in-         guardare a tutte le dimensioni dell’essere umano e di innervare, raccordare,
                                                                                                                                                             guidare i processi sociali, culturali, politici, economici in atto.
                                                                                                                 testato a Fondazione Apostolicam                 È vero, la politica risulta essere la grande assente, ridotta com’è a ruota di
                                                                                                                 Actuositatem Riviste - Via Aurelia,
                        Verso il Convegno Ecclesiale di Firenze 2015                                             481 - 00165 Roma;
                                                                                                                                                             scorta di un mercato senza regole che non siano quelle del profitto fine a
                                                                                                                                                             se stesso, costretta a navigare a vista, a operare scelte di piccolo cabotaggio,
                                           (Franco Venturella)                                                   CCB presso Credito Valtellinese -           impotente di fronte agli innumerevoli problemi e resa ancora più squalificata
                      R&M                                                    pag. 24                             Codice IBAN:
                                                                                                                 IT17I0521603229000000011967
                                                                                                                                                             da corruzione, affarismo, scandali, immoralità.
                                                                                                                                                                  Ma la crisi nella quale siamo impantanati affonda in cause e origini ben più
                                  Due montagne (Paul Klee) Libertà (Paul Eluard)                       pag. 28   Codice BIC SWIFT: BPCVIT2S                  profonde, che chiamano in causa la responsabilità di ciascuno e rimandano
                                                                                                                 intestato a Fondazione Apostoli-            all’identità stessa dell’uomo, al senso del suo essere e del suo vivere, fino a
                                                                                                                 cam Actuositatem – Via Aurelia,             farci chiedere ancora una volta: «Chi è l’uomo?», «Quale uomo?», «Cosa è
                                                                                                                 481 – 00165 Roma                            umano?». Domande sulle quali tornare ad interrogarci non per il gusto di fare
                                                                                                                 Una copia: € 10,00 (comprese spese          accademia, ma per trovare insieme il bandolo del groviglio e risollevarci.
                                                                                                                                                                  La sfida torna ad essere quella di rifare l’uomo, di ritrovare e ampliare
                                                                                                                 di spedizione)                              l’umano, sia sul versante dell’interiorità, per un mondo interiore proteso alla
                               Sfide all’educazione dei giovani                                                  Una copia-saggio: inviare francobollo       ricerca di valori, di significati positivi; sia nella direzione della relazionalità inter-
                                            (Cesare Nosiglia)                                                    da € 2,00 per la spedizione                 personale e sociale perché non violenza, rispetto dei diritti umani, cultura della
                                                                                                                 Stampa: Grafica Ripoli snc – Villa          legalità democratica, sviluppo equo e sostenibile, convivialità delle differenze
                      Zoom                                                   pag. 29                             Adriana – Tivoli (Rm)                       costituiscano il quadro valoriale di riferimento per nuove relazioni di comunità.
                                                                                                                                                                  Una sfida che esige la volontà e la capacità di investire seriamente in cul-
                                  Giovani, famiglia e futuro (Rapporto Giovani 2014)                   pag. 30   Foto: tratte da flickr.com e utilizzate     tura e in educazione. Educazione e cultura soprattutto in ordine al “senso”,
Danushka Senadheera

                                                                                                                 sotto licenza Creative Commons              per rimettere a tema i perenni interrogativi esistenziali, gli aspetti più profondi
                                                                                                                                                             dell’animo umano, i bisogni, i desideri, le aspirazioni… senza dare nulla per
                                                                                                       pag. 33                                               scontato e nella convinzione che solo apparentemente i grandi perché sono

                       ↔                                                                                                                                                                                                         ↔
                                  I mille e uno educatori di oggi (Marco Rossi-Doria)                            Finito di stampare Aprile 2015
                                                                                                                                                             mutati o non trovano più motivo d’essere.

 2                      link   Proposta Educativa ● 1/2015                                                                                                                             1/2015 ● Proposta Educativa link                             3
GERMOGLI DI UN'ALTRA UMANITÀ - Riflessioni educative in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 - Mieac
Editoriale
                                    Per fare ciò occorrono strade nuove, esperienze “reali”, linguaggi genuini,
                                liberi dalla retorica e dall’astrattezza, percorsi che muovano dalla vita vera, dal-    R&M↔FUTURO
                                le condizioni “autentiche”, che sappiano interpellare e smuovere le coscienze,
                                aiutare a scoprire la peculiarità, la bellezza, la dignità dell’essere umano, di ogni
                                essere umano, nessuno escluso, in profonda armonia e pieno rispetto di tutto
                                il creato.
                                    «Il tempo delle “speculazioni” è finito. Rifare l’uomo, questo è l’impegno».
                                Rifare l’alfabeto, il vocabolario dell’umano, riscoprire nella vita vissuta le scelte
                                e i comportamenti che mettono in essere e ampliano l’umanità.
                                                                                                                                                                                                 Ton Haex

                                    Un impegno che deve vedere in prima linea gli educatori cristiani e la co-
                                munità ecclesiale tutta. È necessario ridire, in primo luogo con la testimonianza
                                e la coerenza dei comportamenti, chi è l’uomo secondo le Scritture, secondo
                                il Vangelo di Gesù e riprendendo, attualizzandoli, i mirabili documenti del Con-
                                cilio Vaticano II a tale proposito.                                                                                            Quale futuro
                                                                                                                                                        PER L’UOMO
                                    Occorre ribadire, senza mai stancarsi, le conseguenze che derivano dalla
                                verità di Dio sull’uomo ed elevare alta, sempre e comunque, la voce in difesa
                                della dignità e del valore di ogni vita umana: «la gloria di Dio è l’uomo vivente»,
                                fatto dal Creatore a Sua immagine e somiglianza, di «poco meno degli angeli e
                                coronato di onore e di gloria». Una creatura talmente cara al Creatore da in-                                                                                                        Paolo Nepi
                                viare nel mondo il Suo Figlio, il quale ha tanto amato ogni uomo da dare la Sua
                                vita per ciascuno. Una creatura che ha come legge suprema quella dell’amore:            Preludio                                                   Qualche pregiudizio da superare
                                «amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato». Senza mai dimenticare la sua

                                                                                                                                                                                   O
                                condizione di essere creato da Dio e, quindi, mai lui stesso Dio, né di se stesso,
                                né di chiunque altro. Dimenticare ciò ha sempre significato solo rovina, morte,         «Sei ancora quello della pietra e della fionda,                     ccorre innanzitutto, di fronte al tema
                                distruzione; ha prodotto falsi salvatori e messia; ha fatto riporre speranze in         uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,                             del quinto Convegno ecclesiale na-
                                lupi travestiti da agnelli.                                                             con le ali maligne, le meridiane di morte,                          zionale, che si terrà a Firenze dal 9
                                    È quanto ci testimonia con le azioni e il magistero Papa Francesco, è ciò
                                che la Chiesa italiana si ripromette di evangelizzare con più forza e determi-          t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,        al 13 novembre 2015, superare due pregiudizi
                                nazione, a partire dal Convegno ecclesiale di Firenze «In Gesù Cristo il nuovo          alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,                 diffusi anche nel popolo dei credenti. Il pri-
                                umanesimo».                                                                             con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,         mo pregiudizio, di fronte al tema scelto, In
                                                                                            Vincenzo Lumia
                                                                                 Responsabile Formazione MIEAC          senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,              Gesù Cristo il nuovo umanesimo, è che si tratti
                                                                                                                        come sempre, come uccisero i padri, come uccisero          di un discorso astratto, molto intellettuale per
                                                                                                                        gli animali che ti videro per la prima volta.              non dire cerebrale, che non riguarda quindi

                                                                              Autori
                                                                                                                        E questo sangue odora come nel giorno                      la vita quotidiana delle persone e delle nostre
                                                                                                                        Quando il fratello disse all’altro fratello:               comunità (sia civili che ecclesiali). Il secondo
                                                                                                                        «Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,            pregiudizio, conseguenza del primo, è che si
                                                                                                                        è giunta fino a te, dentro la tua giornata.                tratti pertanto di un discorso riservato solo a
                                                                                                                        Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue                  qualche specialista, ovvero che sia un argo-
                                                                                                                        Salite dalla terra, dimenticate i padri:                   mento che interessa solo gli studiosi, e soprat-
                                                                                                                        le loro tombe affondano nella cenere,                      tutto gli studiosi cosiddetti umanisti – poeti,
           Vincenzo Lumia, Responsabile Settore Formazione del Mieac                                                    gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore»         letterati e filosofi – e semmai qualche teologo
                                                                                                                                                        (Salvatore Quasimodo)      dotato di spiccato afflato teoretico.
           Paolo Nepi, Professore di Filosofia morale, Università di Roma Tre                                                                                                      Questi due pregiudizi, che non è difficile
                                                                                                                                                                                   riscontrare ai vari livelli della comunità ec-
           Pierpaolo Triani, Professore associato di Didattica generale, Università Cattolica                           «Quante strade deve percorrere un uomo prima che lo        clesiale, fino alle sue più alte responsabilità,
           del Sacro Cuore                                                                                              si possa chiamare uomo?»                                   rendono molto difficile la preparazione e,
                                                                                                                                                                  (Bob Dylan)      in prospettiva, il conseguimento dei frutti
           Franco Venturella, Pubblicista e Direttore responsabile di Proposta Educativa                                                                                           dell’appuntamento di Firenze. Il Convegno si
                                                                                                                                                                                   colloca infatti, storicamente, al culmine della
           Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino                                                                       «Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio        crisi mondiale che da alcuni anni ha colpito
                                                                                                                        dell’uomo perché te ne curi?»                              sopratutto il mondo economico e del lavo-

    ↔                                                                                                                                                                                                              ↔
                                                                                                                                                                    (Salmi, 8,5)   ro, creando difficoltà crescenti nelle famiglie,

4   link   Proposta Educativa ● 1/2015                                                                                                                                              1/2015 ● Proposta Educativa link             5
GERMOGLI DI UN'ALTRA UMANITÀ - Riflessioni educative in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 - Mieac
Futuro↔R&M                  R&M↔Futuro

molte delle quali si sono in poco tempo trova-       disegnano lo stesso volto umano: lo testimo-               a confronto non solo con l’umanesimo fioren-            La Chiesa si autodefinisce esperta in umanità
te sulla soglia della povertà se non addirittura     niano con il linguaggio dell’arte tante opere              tino del Quattrocento, ma soprattutto con gli           non tanto in ragione di una pretesa supremazia
in condizione di vera e propria miseria. Mi          della contemporaneità, dagli uomini senza                  umanesimi contemporanei.                                dottrinale, cosa che la metterebbe in concor-
pare tuttavia fuorviante obiettare che, di fron-     volto di Magritte alle fisionomie distorte e               La Chiesa, interpretando lo smarrimento in cui          renza con le infinite dottrine, religiose e laiche,
te alla portata della crisi, discutere di uma-       disfatte di Francis Bacon» (dalla Traccia per              è precipitata l’umanità contemporanea, invita           che affollano la scena di questo mondo. Essa
nesimo rappresenta un diversivo per distrarre        il cammino verso il quinto Convegno Ecclesiale             dunque i fedeli a interrogarsi, insieme a tutti gli     si sente autorizzata ad autodefinirsi esperta in
l’attenzione dai problemi veri dell’umanità          Nazionale, Roma, 9 novembre 2014).                         uomini di buona volontà, sulla corsa parossistica       umanità per le tante testimonianze di donne e
del nostro tempo.                                                                                               di un progresso misurato su un parametro unica-         uomini nella cui vita è apparso il segno incon-
Sarebbe infatti miope limitare la portata            Firenze 2015.                                              mente quantitativo, chiedendosi se tutto questo         fondibile di una umanità nuova, di un nuovo
della crisi agli aspetti di natura economico-        In Gesù Cristo il nuovo umanesimo                          ha contribuito, come diceva la Populorum progres-       umanesimo. E solo per questo si sente chiama-
finanziaria, scambiando le conseguenze con le                                                                   sio (1967), al vero progresso di tutto l’uomo e di      ta non ad imporre, ma a mettere a disposizio-

                                                     L
cause. Alcuni spiriti illuminati, già agli inizi            a Chiesa italiana, come ormai è consue-             tutti gli uomini. A che titolo la chiesa si fa inter-   ne di tutti gli uomini di buona volontà i tanti
e nel corso del Novecento, avevano denun-                   tudine, a metà di ogni decennio celebra             prete di tale proposta? Credo con i titoli con cui      esempi di umanità autentica offerti da tutti
ciato i limiti della crisi di civiltà occidentale.          un Convegno nazionale, interrogando-                Paolo VI si presentò, nell’ottobre del 1965, all’as-    coloro, e sono tantissimi, che hanno preso sul
Tutti gli anni tra la prima e la seconda guerra      si su quello che le è richiesto per essere nel             semblea delle Nazioni Unite: «Questo incontro,          serio il Vangelo di Cristo. Anche la questione
mondiale sono attraversati da una acuta per-         mondo segno visibile ed efficace della fede,               voi tutti lo comprendete, segna un momento              della verità («Io sono la via, la verità e la vita»)
cezione di crisi della civiltà e della coscienza     della speranza e della carità evangeliche. Il              semplice e grande. Semplice, perché voi avete           acquista, in questa prospettiva, una dimensio-
europea, come si può riscontrare nelle opere         primo di tali Convegni, nel quadro del pro-                davanti un uomo come voi; egli è vostro fratel-         ne del tutto nuova rispetto ai ricorrenti pericoli
più diverse e di più diversa ispirazione. Basta      getto pastorale Evangelizzazione e sacramenti,             lo, e fra voi, rappresentanti di Stati sovrani, uno     di fondamentalismo dottrinale.
pensare anche solo a Freud, Huizinga, Spen-          si tenne a Roma sul tema Evangelizzazione e                dei più piccoli, rivestito lui pure, se così vi piace
gler, Benda, Maritain, Mounier, Husserl,             promozione umana nel 1976. Quindi ci sono                  considerarCi, d’una minuscola, quasi simbolica          Motivi per porsi
tutti pensatori che invitano a riconsiderare il      stati Loreto, su Riconciliazione cristiana e co-           sovranità temporale, quanta Gli basta per esse-         la domanda sul futuro dell’uomo
nostro mondo occidentale alla luce della ca-         munità degli uomini (1986); Palermo, su Il                 re libero di esercitare la sua missione spirituale, e

                                                                                                                                                                        C
tegoria della crisi di civiltà, e quindi nel suo     Vangelo della carità per una nuova società in              per assicurare chiunque tratta con lui, che egli è              i sono motivi per porsi alcune do-
complesso, e non solo in qualche suo aspet-          Italia (1995); Verona, su Testimoni di Cristo              indipendente da ogni sovranità di questo mondo.                 mande intorno all’uomo e al suo de-
to particolare per quanto importante, fossero        risorto, speranza del mondo (2006).                        […] Questo messaggio viene dalla Nostra espe-                   stino? Provo ad accennare ad alcuni
anche l’economia o la politica.                      Il quinto Convegno ecclesiale, come si è detto,            rienza storica: Noi, quali esperti in umanità…».        di tali motivi.
Anche la crisi odierna è infatti soprattutto una     si terrà a Firenze, per il valore simbolico che,
crisi di ordine etico e culturale, ed è su questo    in tema di umanesimo, riveste la città toscana.
aspetto della crisi che il convegno di Firenze       «Diretti a Firenze, vogliamo ricordare l’antica
richiama l’attenzione della Chiesa e di tutti        ricchezza culturale, religiosa e umana con cui
gli uomini di buona volontà. E parlare di crisi      si presenta la comunità cristiana che ci ospite-
di civiltà equivale a prendere coscienza della       rà. In questa città si respira una cura per l’uma-
crisi dell’idea di uomo su cui essa ha posto le      no che si è espressa particolarmente con il lin-
sue fondamenta. «L’individualismo esasperato         guaggio della bellezza, della creazione artistica
che ha dominato, nella civiltà occidentale, il       e della carità senza soluzione di continuità»
tempo dell’espansione economica fino a por-          (Firenze, “narrazione” di un’esperienza antica,
tare alla crisi attuale, antropologica ed etica      dalla Traccia, op. cit.). La città toscana è stata
prima che economica, non solo ha dramma-             dunque scelta anche in relazione al tema che
ticamente allentato i legami che rinsaldano la       sarà al centro della riflessione, ovvero il nuovo
collettività e la rendono un popolo con le sue       umanesimo che Cristo ha rivelato. È evidente,

    ↔                                                                                                                                                                                                     ↔
                                                                                                          Bev Goodwin                                                      MARIA ROSA FERRE
istituzioni, ma ha anche indebolito i nessi che      tuttavia, che l’umanesimo cristiano sarà messo

6      link     Proposta Educativa ● 1/2015                                                                                                                              1/2015 ● Proposta Educativa link                 7
GERMOGLI DI UN'ALTRA UMANITÀ - Riflessioni educative in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 - Mieac
Futuro↔R&M                         R&M↔Futuro

Il primo motivo deriva dalle origini della                     è data dal fatto che ormai gli uomini prefe-                                                                                                stiche (cf. M. Benasayag-G. Schmit, L’epoca
                                                                                                                                  Isaì Moreno
nostra civiltà, che rimandano all’umanesimo                    riscono conoscere gli astri e il mondo ester-                                                                                               delle passioni tristi, Feltrinelli, Milano 2004 e
della Grecia classica. Le radici greco classiche               no più di loro stessi: «Ho creduto di trovare                                                                                               successive edizioni).
della nostra civiltà vennero raccolte, dopo la                 molti compagni nello studio dell’uomo, e che                                                                                                In realtà la nozione di «passioni tristi» mi
crisi dell’ellenismo, dalla civiltà romana. La                 questo fosse lo studio che gli è proprio. Mi                                                                                                sembra applicabile a tutte quelle attività uma-
nostra civiltà nasce appunto sulla spinta della                sono ingannato: ce ne sono meno di quelli                                                                                                   ne che, se non inserite in un determinato or-
domanda intorno all’uomo e al suo destino:                     che studiano la geometria. È solo perché si                                                                                                 dine di valori, producono noia e insoddisfa-
l’espressione «conosci te stesso» (gnothi se-                  è incapaci di studiare l’uomo che si cerca il                                                                                               zione crescenti. Pensiamo alla scienza, vissuta
auton, che divenne in latino nosce te ipsum),                  resto… è meglio per lui ignorarsi, per essere                                                                                               come pura ricerca di nuovi contenuti di sape-
che i Sette Sapienti posero come epigrafe sul                  felice?» (Pensieri, n. 80, ed. Chevalier).                                                                                                  re, senza riferimento allo sviluppo umano che
frontone del tempio di Apollo a Delfi, sug-                    La razionalità scientifica, nel corso della Mo-                                                                                             essa può procurare. Ci sono medici, ci dicia-
gerisce un comportamento di saggezza, che                      dernità, prende il sopravvento su quella uma-                                                                                               mo talvolta, che sono più attenti alla malattia
tenga conto del fatto che l’uomo deve cono-                    nistica. Al termine della Modernità occorre                                                                                                 e al suo decorso che alla persona del malato
scere anche i limiti della propria natura per                  tuttavia chiedersi se tutto questo abbia rap-                             lo breve» (la definizione è dello storico inglese                 con le sue diversificate esigenze. Anche una
non irritare gli dèi. Questo tema risultò con-                 presentato un vero guadagno o abbia com-                                  Eric Hobsbawm), anche se sotto alcuni aspetti                     Politica vissuta come ricerca ossessiva del
geniale anche ai grandi pensatori cristiani,                   portato anche qualche consistente perdita. Vi                             si è trattato di un secolo lunghissimo. Si tratta                 potere di pochi, anziché come perseguimen-
come attesta l’invito di sant’Agostino a «non                  è stato certamente un innegabile guadagno                                 della nozione di «passioni tristi», che secondo                   to del bene comune, diventa una «passione
uscire fuori da se stessi» (noli foras ire), e a ri-           da tanti punti di vista. Ma anche le perdite                              Spinoza caratterizzano l’uomo che misura il                       triste». L’Economia, che dovrebbe regolare
entrare in se stessi (in te ipsum redi), poiché                sono ormai sotto gli occhi di tutti. Proverò a                            senso del futuro che lo attende con sentimenti                    la giusta distribuzione dei beni, e che invece
solo nell’interiorità abita la verità (in interiore            vedere se possiamo individuarne un sintomo                                di angoscia, timore e tremore, senza rendersi                     mira al profitto di qualcuno anziché al perse-
homine habitat veritas).                                       sul piano esistenziale, attraverso quel «male di                          conto che il destino di ciascuno è già scritto da                 guimento del benessere della moltitudine, è
Tale riflessione viene ripresa in toni ancora                  vivere» di cui parlava agli inizi del Novecento                           sempre e che si tratta solo di accettarlo con ra-                 indubbiamente una «passione triste». Perfino
più accorati alle origini del pensiero moder-                  Eugenio Montale: «Spesso il male di vivere                                zionale rassegnazione. La nozione di «passioni                    la ricerca spasmodica del piacere, come diceva
no, quando le scoperte scientifiche sembrano                   ho incontrato» (Ossi di seppia).                                          tristi» è stata recentemente divulgata da due                     Kierkegaard a proposito della figura simboli-
portare l’attenzione, più che sull’uomo, sulle                 Se la nozione di «male di vivere» ha aperto il                            psichiatri, Benasayag e Schmit, e utilizzata per                  ca del seduttore (il Don Giovanni), produce
infinite dimensioni dello spazio cosmico. Se-                  Novecento, un’altra nozione può essere consi-                             spiegare la sindrome di tristezza che attanaglia                  alla fine noia e insoddisfazione, rivelandosi
condo Pascal, la conseguenza di tutto questo                   derata lo stigma della fine del cosiddetto «seco-                         soprattutto la gioventù delle società consumi-                    come la «passione triste» per eccellenza.

Futuro incerto, passioni tristi          L’Occidente ha fondato i suoi sogni        tà pura si trasforma in negatività, la               mo in un’epoca dominata da quelle         contrariamente al parere di molti con-         Siamo convinti che il pessimismo
                                         di avvenire sulla convinzione che la       promessa diventa minaccia. Certo,                    che Spinoza chiamava le “passioni         temporanei, che tendono a imbocca-             diffuso di oggi sia esagerato alme-
Assistiamo, nella civiltà occidentale    storia dell’umanità sia inevitabilmente    le conoscenze si sono sviluppate in                  tristi”. Con questa espressione il fi-    re le diverse vie dell’irrazionalismo, l’in-   no quanto l’ottimismo di ieri […] La
contemporanea, al passaggio da           una storia di progresso […] Oggi c’è       modo incredibile ma, incapaci di                     losofo non si riferiva alla tristezza     certezza che persiste, quell’incognita         configurazione del futuro dipende
una fiducia smisurata ad una diffi-      un clima diffuso di pessimismo che         sopprimere la sofferenza umana, ali-                 del pianto, ma all’impotenza e alla       che vanifica la promessa dello scien-          in buona parte da ciò che sapremo
denza altrettanto estrema nei con-       evoca un domani molto meno lumi-           mentano la tristezza e il pessimismo                 disgregazione […]                         tismo non è affatto, a nostro parere,          fare del presente.
fronti del futuro. Ma si tratta davve-   noso, per non dire oscuro… Inquina-        dilaganti. È un paradosso infernale.                 Lo sviluppo dei saperi non ci ha in-      sinonimo di fallimento. Al contrario,          Pensiamo infine che, come diceva
ro dello stesso futuro? Sicuramente      menti di ogni tipo, disuguaglianze so-     Le tecnoscienze progrediscono nel-                   stallati in un universo di saperi de-     quell’incertezza consente lo svilup-           Antonio Gramsci, occorra saper con-
no. Il futuro non è semplicemente        ciali, disastri economici, comparsa di     la conoscenza del reale, gettandoci                  terministici e onnipotenti, tali da       po di una molteplicità di forme non            ciliare l’ottimismo della volontà con
ciò che ci capiterà domani o dopo-       nuove malattie: la lunga litania delle     contemporaneamente in una forma                      consentirci di dominare la natura e il    deterministiche di razionalità. In altre       il pessimismo della ragione… Con
domani, ma ciò che ci distacca dal       minacce ha fatto precipitare il futuro     di ignoranza molto diversa ma forse                  divenire: al contrario il XX secolo ha    parole, il fatto che il determinismo e lo      questo stato d’animo intendiamo svi-
presente ponendoci, contempo-            da un’estrema positività a una cupa e      più temibile, che ci rende incapaci di               segnato la fine dell’ideale positivista   scientismo siano caduti dal piedistallo        luppare, di fronte al dilagare delle pas-
raneamente, in una prospettiva, in       altrettanto estrema negatività.            far fronte alle nostre infelicità e ai pro-          gettando gli uomini nell’incertezza.      non implica affatto il crollo della ra-        sioni tristi, una prassi governata dalle
un pensiero, in una proiezione… In       Il futuro, l’idea stessa di futuro, reca   blemi che ci minacciano.                             Questa incertezza, peraltro, non si-      zionalità, che essi avevano arbitraria-        passioni gioiose.
sintesi, il futuro è un concetto […]     ormai il segno opposto, la positivi-       Per dirla in termini più chiari, vivia-              gnifica una sconfitta della ragione:      mente monopolizzato […]                              Benasayag M.-Schmit G.

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     ↔   link       Proposta Educativa ● 1/2015                                                                                                                                                              1/2015 ● Proposta Educativa link
                                                                                                                                                                                                                                                      ↔                 9
GERMOGLI DI UN'ALTRA UMANITÀ - Riflessioni educative in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 - Mieac
Futuro↔R&M           R&M↔Futuro

                                                      ra della natura matrigna, che anzi domina e        po dell’umanesimo cristiano. La Gratia plena                  va Eva. Il parallelismo Adamo-Cristo trova già
                                                      sottomette al suo potere.                          non è infatti solo simbolo di pienezza cele-                  in san Paolo una forte connotazione teologica
                                                      Il secondo mito rappresentativo dell’umane-        ste, ma anche terrestre, analogamente a Cri-                  che avrà molti sviluppi in seguito: «Se a causa
                                                      simo moderno, secondo anche in ordine di           sto che non è solo totalmente natura divina,                  di un uomo venne la morte, a causa di un uomo
                                                      tempo, speculare al primo in quanto rappre-        come riteneva l’eresia docetista, ma anche na-                verrà anche la risurrezione dai morti; e come
                                                      senta in un certo senso la sua coscienza criti-    tura umana in tutta la sua pienezza. Si tratta                tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno
                                                      ca, ovvero la consapevolezza dei limiti e dei      pertanto di vedere in che modo in Maria, la                   la vita in Cristo» (1 Cor. 15,21-22). In Gesù
                                                      fallimenti del progetto prometeico, è il mito      Madre di Gesù, si manifesta la figura di una                  Cristo si compiono pertanto tutte le profezie:
                                                      di Sisifo. L’astuto Sisifo, che cerca di ingan-    umanità autentica, cioè vera e piena.                         «Cristo, che è il nuovo Adamo, rivelando il
                                                      nare gli dèi, viene da questi condannato ad        La storia della Salvezza, secondo i Padri della               mistero del Padre e del suo Amore svela anche
                                                      una pena che dovrà scontare per tutta l’eter-      Chiesa, procede infatti attraverso figure che,                pienamente l’uomo all’uomo e gli rende nota
                                                      nità. Egli dovrà infatti spingere un masso fino    nella loro contrapposizione, si richiamano e si               la sua altissima vocazione» (Gaudium et spes, n.
                                                      alla cima di una montagna, e quando l’avrà         spiegano a vicenda. Come quindi Cristo è il                   22a). Con Cristo l’uomo è pertanto in grado
                                                      raggiunta il masso ridiscenderà a valle e Sisifo   nuovo Adamo, parallelamente Maria è la nuo-                   di apprendere, in un medesimo movimento, il
                                                      dovrà ricominciare la faticosa risalita. Celebre
                                                      a questo riguardo il saggio di Albert Camus,
                                                      secondo cui, se accettata con rassegnazione, la     Maria, donna di parte
                                                      fatica a cui è sottoposto Sisifo può addirittura
                                                      renderlo felice.                                    No, non fu neutrale. Basta leggere il Magnificat per rendersi conto che Maria si è schierata. Ha preso posi-
                                                                                                          zione cioè dalla parte dei poveri, naturalmente. Degli umiliati e offesi di tutti i tempi. Dei discriminati dalla
                                                      In realtà, anche la titanica potenza di Prome-      cattiveria umana e degli esclusi dalla forza del destino. Di tutti coloro, insomma, che non contano nulla
     oscarlopezmillan
                                                      teo e la «disincantata rassegnazione» di Sisifo     davanti agli occhi della storia.
                                                      sono al fondo due passioni tristi.                  Non mi va di avallare certe interpretazioni che favoriscono una lettura puramente politica del Magnificat,
Questo tipo di riflessioni ci induce a ten-                                                               quasi fosse, nella lotta continua tra oppressi e oppressori, una specie di marsigliese ante litteram del fronte
                                                                                                          cristiano di liberazione. Significherebbe ridurre di gran lunga gli orizzonti dei sentimenti di Maria, che ha
tare un bilancio critico degli umanesimi              Maria, figura di nuova umanità                      cantato liberazioni più profonde e durature di quelle provocate dalle semplici rivolte soci a li. I suoi accenti
della Modernità. Molto si potrebbe dire

                                                      G
                                                                                                          profetici, pur includendole, vanno oltre le rivendicazioni di una giustizia terrena, e scuotono l’assetto di ben
al riguardo, e molte sarebbero le forme di                    li antichi umanesimi avevano, pur           più radicali iniquità.
                                                                                                          Sta di fatto, però, che, sul piano storico, Maria ha fatto una precisa scelta di campo. Si è messa dalla parte
umanesimo da prendere in considerazione.                      senza esserne consapevoli e senza af-       dei vinti. Ha deciso di giocare con la squadra che perde. Ha scelto di agitare come bandiera gli stracci dei
Si potrebbe tuttavia ricondurre a due model-                  fermarlo esplicitamente, una marcata        miserabili e non di impugnare i lucidi gagliardetti dei dominatori.
li fondamentali il conflitto degli umanesimi          caratteristica maschilista. Il nuovo umanesi-       Si è arruolata, per così dire, nell’ esercito dei poveri. Ma senza roteare le armi contro i ricchi. Bensì, invitandoli
che si sono contesi, nella loro specularità, la       mo non potrà dunque non tener conto della           alla diserzione. E intonando, di fronte ai bivacchi notturni del suo accampamento, perché le udissero dall’
                                                                                                          alto, canzoni cariche di nostalgia. Ha esaltato, così, la misericordia di Dio. E ci ha rivelato che è partigiano
cultura dell’uomo moderno, e che si possono           rivoluzione culturale che è avvenuta nel corso      anche Lui, visto che prende le difese degli umili e disperde i superbi nei pensieri del loro cuore; stende il suo
rappresentare attraverso due grandi racconti          del Novecento, che ha emancipato la donna           braccio a favore dei deboli e fa rotolare i violenti dai loro piedistalli con le ossa in frantumi; ricolma di beni
mitologici della civiltà greca. Il primo, anche       liberandola, non senza qualche equivoco al          gli affamati e si diverte a rimandare i possidenti con un pugno di mosche in mano e con un palmo di naso
in ordine cronologico, è il mito di Prome-            riguardo, dalla sua millenaria subordinazione.      in fronte.
                                                                                                          Qualcuno forse troverà discriminatorio questo discorso, e si chiederà come possa conciliarsi la collocazione
teo, il titano che ruba il fuoco agli déi per         Qui vorrei tentare un discorso un po’ “teme-        di Maria dalla parte dei poveri con l’universalità del suo amore e con la sua riconosciuta tenerezza per i pec-
dotare l’uomo del potere di forgiare i metalli        rario”, non tanto per i tradizionali e ormai        catori, di cui i superbi, i prepotenti e i senza cuore sono la razza più inquietante.
e quindi di costruirsi strumenti che poten-           consolidati presupposti dottrinali da sempre        La risposta non è semplice. Ma diventa chiara se si riflette che Maria non è come certe madri che, per amor
                                                                                                          di quieto vivere, danno ragione a tutti e, pur di non creare problemi, finiscono con l’assecondare i soprusi
ziano la sua forza. Il «Prometeo scatenato»,          acquisiti e riconosciuti dal Magistero, ma          dei figli più discoli. No. Lei prende posizione. Senza ambiguità e senza mezze misure. La parte, però, su cui
di cui parla Hans Jonas, è dunque il simbolo          per alcuni aspetti che ritengo in ogni caso         sceglie di attestarsi non è il fortilizio delle rivendicazioni di classe, e neppure la trincea degli interessi di un
dell’uomo moderno, che con le conoscen-               non privi di qualche giustificazione anche sul      gruppo. Ma è il terreno, l’unico, dove lei spera che un giorno, ricomposti i conflitti, tutti i suoi figli, ex oppressi
ze acquisite con la nuova scienza e con gli           piano dottrinale e teologico. Vorrei dunque         ed ex oppressori, ridiventati fratelli, possano trovare finalmente la loro liberazione.

      ↔                                                                                                                                                                                                        ↔
                                                                                                                                                                                                           don Tonino Bello
strumenti della tecnologia non ha più pau-            fare di Maria, la madre di Gesù, il prototi-

10           link       Proposta Educativa ● 1/2015                                                                                                                      1/2015 ● Proposta Educativa link 11
GERMOGLI DI UN'ALTRA UMANITÀ - Riflessioni educative in preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze 2015 - Mieac
Futuro↔R&M
                                                                                                          R&M↔ LE NUOVE SFIDE

vero volto di Dio («Chi vede me vede il Pa-          casa, e non, come ci si sarebbe potuto aspetta-
dre») e il vero volto dell’uomo («Ecce homo»).       re, nello spazio sacro del Tempio. Il suo dialo-
Giustino (100-165?), considerato il patrono          go con l’Arcangelo avviene tra le mura dome-                                                                           Georgie Pauwels

dei Padri della Chiesa, fu il primo che stabilì      stiche, nello spazio occupato dalle quotidiane
l’audace parallelismo Eva-Maria. Nel Dialogo         faccende e dalle comuni esperienze della vita.
con Trifone, Giustino enuncia questa dottrina,
basandosi quasi certamente sulla tradizione
                                                     Anche questo costituisce un tratto di parti-
                                                     colare rilevanza. Potremmo dire che Maria, e                              Umanesimo cristiano e
                                                                                                               NUOVE SFIDE EDUCATIVE
più antica della Chiesa. Giustino afferma che        Dio attraverso di lei, riscatta in tal modo l’umi-
Dio ha deciso di realizzare la salvezza degli        le vita dei semplici. Potremmo quindi vedere
uomini rovesciando la procedura attraverso la        anche in questo un tratto dell’umanesimo cri-
quale era stato commesso il peccato, e a causa       stiano: l’umanesimo della vita quotidiana.                                                                                               Pierpaolo Triani

                                                                                                          L’
di ciò erano entrate nel mondo la rovina e la        Il Magnificat è dunque l’ideale pendant del
morte del genere umano: «Il Figlio di Dio si è       Discorso della montagna. Mentre il mondo                             intenzione di questa riflessione    taglio più modesto che cerchi di “istruire” al-
fatto uomo per mezzo della Vergine, affinché         celebra la potenza dei forti, il Discorso della                      è quella di evidenziare alcune      cune riflessioni e “descrivere” alcune sfide che
la disobbedienza provocata dal serpente fosse        montagna afferma che solo i miti saranno be-                         delle principali “sfide” educa-     l’analisi dell’esperienza educativa delle attuali
annullata attraverso la stessa via per la quale      ati. E nel Magnificat si dice che Dio abbatte i                      tive che emergono dal rilegge-      comunità cristiane sembra porre con evidenza.
prese inizio. Come infatti Eva, che era vergi-       potenti dai troni e innalza gli umili. E anche                       re il contesto attuale alla luce
ne e incorrotta, dopo aver accolto la parola del     questo è un tratto dell’umanesimo cristiano:         della centralità del tema del valore dell’uomo,     Perché ritornare a parlare di umanesimo
serpente, partorì disobbedienza e morte, allo        l’umanesimo dei miti e degli umili.                  della sua dignità, interpretato nell’orizzon-

                                                                                                                                                              L
stesso modo Maria, la Vergine, avendo ricevu-                                                             te della fede cristiana. L’educazione, infatti,            a tensione educativa della comunità cri-
to dall’Angelo Gabriele il buon annuncio che         Conclusione                                          è un compito permanente e sempre nuovo il                  stiana nasce innanzitutto da una prospet-
lo Spirito Santo sarebbe disceso su di lei e che                                                          quale richiede che ai fini da perseguire si ac-            tiva umanistica che, prima di essere un

                                                     I
la potenza dell’Altissimo l’avrebbe adombrata,           l tema dell’umanesimo ci interroga inevita-      compagni una costante intelligenza del pre-         insieme di idee, è un atteggiamento di atten-
concepì fede e gioia, per cui il santo nato da lei       bilmente su quale sarà il futuro dell’uomo.      sente e un’assunzione rinnovata dell’impegno        zione e di cura e la sottolineatura di un valore.
sarebbe stato il Figlio di Dio. Perciò rispose:          La domanda sul futuro è oggi spesso asso-        verso il bene. Vale certamente ancora oggi          Parlare di umanesimo, infatti, non significa
«Mi avvenga secondo la tua parola» (Lc 1,38).        ciata ad un senso di angoscia e di timore. Ango-     quando scritto al n. 9 della Gaudium et spes        guardare all’indietro verso un periodo cultu-
Così per mezzo di lei è nato colui a proposito       sce esistenziali e comunitarie; timori sul piano     «il mondo di oggi si presenta a un tempo po-        rale, particolarmente fecondo (anche se non
del quale, come abbiamo dimostrato, sono sta-        individuale e collettivo. La domanda sul futuro      tente e debole, capace di operare il meglio e       privo di contraddizioni), quanto piuttosto
te dettate tante Scritture. Per mezzo di lui Dio     è comunque sempre una domanda accompa-               il peggio, mentre gli si apre davanti la strada     porre uno sguardo all’oggi, cercando di porre
abbatte anche il serpente, insieme a quegli an-      gnata anche da un sentimento di speranza. Ed         della libertà o della schiavitù, del progresso o    al centro l’uomo e la sua vita nelle sue mol-
geli e a quegli uomini che sono divenuti simili      è la speranza che vince le «passioni tristi».        del regresso, della fraternità o dell’odio. Inol-   teplici dimensioni e connessioni, rifuggendo
a lui» (Dialogo con Trifone, n. 100). In alcune      Per i cristiani e per le comunità cristiane dis-     tre l’uomo si rende conto che dipende da lui        da visioni riduzionistiche e banalizzazioni. La
raffigurazioni pittoriche dell’Annunciazione,        seminate nel tessuto vivo del nostro Paese si        orientare bene le forze da lui stesso suscitate e   crisi antropologica di cui spesso si parla e che
come nelle meravigliose e celeberrime tavole         impone dunque un compito: avere e dare spe-          che possono schiacciarlo o servirgli. Per que-      si esprime in molteplici modi si caratterizza,
del Beato Angelico, vi è infatti sullo sfondo        ranza. Prima di tutto averla, questa meravi-         sto si pone degli interrogativi».                   infatti, sempre per una mortificazione di una
rappresentata la cacciata dei progenitori dal        gliosa virtù teologale. E poi darla, sapendola       I limiti della presente riflessione stanno nella    o più dimensioni dell’umano.
Paradiso terrestre.                                  dare nel modo che le è proprio.                      prospettiva attraverso la quale si intende de-      L’uomo attraverso le sue scoperte scienti-
Va poi notato che l’annuncio a Maria avvie-          Si dice spesso, e giustamente, che finché c’è vita   clinare l’intenzione stessa: non si vuole qui       fiche e tecnologiche può crescere in cono-
ne in maniera insolita per la concezione del         c’è speranza. Io vorrei concludere provando          affrontare in modo esaustivo il complesso           scenza, saggezza, perizia, efficacia, ma può
Sacro che avevano gli antichi (certamente gli        anche a rovesciare i termini. E allora potrem-       quadro teorico che la categoria di umanesi-         anche incorrere in una semplificazione di sé
ebrei ma non solo). Essa viene infatti raggiun-      mo dire non solo finché c’è vita c’è speranza,       mo e il suo rapporto con quella di educazione       e della propria comprensione. È il timore di

     ↔                                                                                                                                                                                          ↔
ta dall’Arcangelo Gabriele nella sua modesta         ma soprattutto che finché c’è speranza c’è vita.     comportano, quanto piuttosto assumere un            un uomo “semplificato”, ad esempio, quello

12     link     Proposta Educativa ● 1/2015                                                                                                                    1/2015 ● Proposta Educativa link 13
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Nuove sfide↔R&M                     R&M↔Nuove sfide

che esprime J. M Besnier in un suo saggio:                 le sue preoccupazioni, vive le sue esperienze:
«L’uomo semplificato è l’ultima conquista di               l’uomo inteso, però, non solo nella sua essen-                     L’orizzonte dell’umanesimo cristiano
una concezione tecnoscientifica del mondo.                 za, bensì nella sua storicità, e più esattamente

                                                                                                                              L
Affetto dalla sindrome del tasto asterisco,                nella sua storia reale. Per questo la vera que-                           a concezione dell’uomo nella prospet-
riuscirà a provare nostalgia per la profondità             stione sociale oggi è diventata la questione                              tiva cristiana si presenta radicata “in”
che le macchine compiacenti gli risparmiano,               antropologica: la difesa dell’integrità umana va                          Gesù Cristo. Con parole altissime ce lo
mentre nello stesso istante, gli chiudono que-             di pari passo con la sostenibilità dell’ambiente                   ricorda la Gaudium et spes: «In realtà solamen-
gli “occhi interiori” che ama evocare Marta                e dell’economia, giacché i valori da preservare                    te nel mistero del Verbo incarnato trova vera
Nussbaum nel tentativo di ridestare la causa               sul piano personale (vita, famiglia, educazio-                     luce il mistero dell’uomo. Egli è «l’immagine
umanistica?» (J.M. Besnier, L’uomo sempli-                 ne) sono pure determinanti per tutelare quelli                     dell’invisibile Dio» (Col 1,15). Egli è l’uomo
ficato, Vita e Pensiero, Milano 2013, p. 133).             della vita sociale (giustizia, solidarietà, lavoro)»               perfetto, che ha restituito ai figli di Adamo la                            Nenyaki
Parlare di umanesimo significa dire che si                 (CEI, Invito al Convegno, Roma ottobre 2013,                       somiglianza con Dio, resa deforme già subito
prende sul serio la dignità della vita umana,              nell’edizione EDB, Bologna 2013, pp. 18s).                         agli inizi a causa del peccato. Poiché in lui la                         Strettamente connessa alla trascendenza si
che si ha a cuore la realizzazione di ogni uomo            Logicamente a partire dall’affermazione del-                       natura umana è stata assunta, senza per questo                           pone l’attenzione della Chiesa verso un uma-
nella concretezza della sua realtà: «L’appello             la centralità dell’uomo possono sorgere posi-                      venire annientata, per ciò stesso essa è stata                           nesimo integrale, che riconosce e valoriz-
all’umano, fatto proprio dal Concilio, chia-               zioni diverse. Maritain nell’introduzione ad                       anche innalzata a una dignità sublime» (n. 22).                          za nell’uomo l’insieme delle sue dimensioni
ma in causa valori, grazie ai quali e per i quali          Umanesimo integrale osserva come umanesi-                          In Gesù Cristo l’uomo coglie i tratti del suo                            costitutive: corporea, affettiva, intellettuale,
l’uomo formula le sue rivendicazioni, affronta             mo sia “parola ambigua”. «È chiaro – scrive il                     essere creato «ad immagine di Dio», si com-                              spirituale, sociale. Un umanesimo consape-
                                                           filosofo francese – che colui che la pronuncia                     prende come figlio amato, fratello, com-par-                             vole della grandezza, ma anche della ferita
                                                           impegna senz’altro tutta una metafisica, ed è                      tecipe al Mistero dell’amore che fonda la vita.                          della vita umana, della capacità degli uomini
  Umanesimo cristiano                                      chiaro che l’idea, che ci si farà dell’umanesi-                    Alla luce della sua radice cristologica, l’uma-                          di compiere il bene, ma anche della loro pos-
                                                           mo, avrà risonanze del tutto diverse, secon-                       nesimo cristiano si qualifica come trascenden-                           sibilità di operare, tragicamente, il male. In-
  Indica quella particolare corrente umanista, dif-
  fusa nel XVI secolo soprattutto in Francia, Fian-        do che nell’uomo c’è o no qualcosa la quale                        te, in quanto ritiene che il senso più autentico                         fatti: «Così l’uomo si trova in se stesso diviso.
  dre e Germania, che intendeva conciliare i principi      respira oltre il tempo e una personalità i cui                     dell’uomo stia nel suo essere costitutivamente                           Per questo tutta la vita umana, sia individuale
  base dell’Umanesimo con il cristianesimo. In tal         profondi bisogni oltrepassano tutto l’ordine                       in relazione con “Dio”. «Solamente fidando-                              che collettiva, presenta i caratteri di una lotta
  senso questa corrente metteva l’uomo al centro           dell’universo» (J. Maritain, Umanesimo in-                         ci di Gesù Cristo, conosciamo che il destino                             drammatica tra il bene e il male, tra la luce e
  della Chiesa, quindi valorizzava il rapporto perso-
  nale e individuale con Dio, inoltre favoriva lo stu-     tegrale, Borla, Roma 1980, p. 58.).                                dell’uomo è partecipare della sua stessa figlio-                         le tenebre» (Gaudium et spes, n. 13).
  dio filologico dei testi sacri, al fine di ricavare la   L’umanesimo espresso dalla comunità eccle-                         lanza; è chiamato ad oltrepassarsi incessante-                           La cura delle diverse dimensioni dell’umano,
  lezione originale di tali testi, non condizionata        siale, nella sua cura verso gli uomini nella con-                  mente, non per divenire altro da sé, bensì per                           però, si esprime con accentuazioni diverse a
  da traduzioni o da adeguamenti. Anche nei mo-
  nasteri si videro esempi di umanesimo cristiano,         cretezza e nell’affermazione del valore invio-                     assumere la propria identità grazie alla rela-                           seconda delle culture e dei contesti. Per que-
  come nel caso di Ambrogio Traversari e di alcune         labile di ogni uomo, senza alcuna distinzione,                     zione con l’Altro» (CEI, Invito al Convegno,                             sta ragione all’interno di una visione unitaria
  monache umaniste, quale ad esempio Camilla da            si qualifica perciò con caratteristiche proprie.                   op. cit., p. 10).                                                        di fondo, l’umanesimo cristiano si presenta
  Varano. Il maggiore esponente di questa corren-          Si può parlare a questo riguardo di umane-                                                                                                  anche plurale, in quanto si caratterizza per
  te era Erasmo da Rotterdam. La raffinata opera di                                                                           Strutture politiche e libertà, citato in J. Maritain, Per un umanesi-
  Erasmo, la sua critica moderata e la sua idea di rin-    simo cristiano, precisando però come que-                          mo cristiano. Passi scelti dagli scritti, Introduzione di G. Galeazzi,
                                                                                                                                                                                                       una differenziazione di espressioni, di elabo-
  novamento portarono a una rapida diffusione di           sta espressione vada intesa come un quadro                         Edizioni Messagero Padova, Padova 1984, p. 55: «Il dibattito             razioni culturali, di forme di vita personale e
  questo movimento all’interno della stessa Chiesa,        concettuale di riferimento e non una dottrina                      che divide i nostri contemporanei e che obbliga tutti noi ad un          sociale.
  e anche in nazioni fortemente conservatrici dal                                                                             atto di scelta è tra due concezioni dell’umanesimo: una conce-
  punto di vista religioso, come la Spagna.
                                                           filosofica chiusa, storicamente determinata e                      zione teocentrica o cristiana e una concezione antropocentri-            L’umanesimo cristiano inoltre, proprio per-
  Tuttavia con il tempo la corrente umanista venne         nella consapevolezza delle diverse forme d’u-                      ca di cui lo spirito del Rinascimento è il primo responsabile. La        ché strettamente interpellato e coinvolto nel
                                                                                                                              prima specie di umanesimo può essere chiamata umanesimo
  fortemente osteggiata dalle gerarchie ecclesiasti-       so che essa ha avuto nella storia della cultura                    integrale, la seconda umanesimo inumano. Importa, tuttavia,
                                                                                                                                                                                                       processo storico, può essere qualificato come
  che, soprattutto perché molti umanisti si avvicina-      e del pensiero cristiano.1                                         comprendere che l’umanesimo integrale o “teocentrico” di cui             dinamico, in quanto teso a declinare il mes-
  rono sempre più alle idee riformatrici estremiste.                                                                          parliamo è tutt’altra cosa dell’“umanesimo cristiano” (o natu-           saggio cristiano nell’oggi, ma anche perché

     ↔                                                                                                                                                                                                                                 ↔
                                        da Wikipedia       1
                                                             Ad esempio dei diversi usi dell’espressione, si prenda in con-   ralismo cristiano) che è prosperato a partire dal XVI secolo e
                                                           siderazione a questo proposito quanto scriveva Maritain in         la cui esperienza è stata fatta fino alla nausea».                       aperto a nuove consapevolezze in un processo

14      link       Proposta Educativa ● 1/2015                                                                                                                                                          1/2015 ● Proposta Educativa link 15
Nuove sfide↔R&M                       R&M↔Nuove sfide

di sempre maggior profondità di comprensio-         all’attenzione di tutta la realtà sociale e innan-                     Una prima categoria è quella della plurali-                   più veloci e diffuse, ma porta con sé anche
ne e realizzazione dell’umano (cf. ivi, n. 54).     zitutto alla stessa comunità ecclesiale.                               tà: delle culture, stili di vita, fonti di sapere,            il rischio di confondere il vedere con il com-
Affermare, da parte della Chiesa, la pienezza       Cercherò di farlo nella consapevolezza che                             realtà formative. Pluralità dice ricchezza di                 prendere, di separare il reagire, il sentire dal
dell’umano in Gesù Cristo significa ricono-         l’impegno educativo è un fatto concreto che                            possibilità e insieme frammentazione. Dice                    riflettere e collegare.
scere che Egli è per gli uomini di tutti i tem-     deve fare i conti con l’oggi, le sue potenzialità                      ricchezza dell’incontro con l’altro e rischio di              Tenendo sullo sfondo queste categorie, cerco
pi non semplice “nozione”, ma «via, verità e        e i suoi nodi.                                                         perdersi in un relativismo sterile.                           di mettere in luce ora alcune questioni basilari
vita», novità perenne, irriducibile ad una par-     «L’opera educativa della Chiesa è stret-                               Una seconda categoria è la soggettività, con il               che la comunità ecclesiale pone all’attenzione
ticolare cultura, fonte inesauribile di umaniz-     tamente legata al momento e al contesto                                primato della realizzazione personale e del be-               di se stessa e dell’intera società.
zazione per le persone e le diverse società.        in cui essa si trova a vivere, alle dinamiche                          nessere. Soggettività dice centralità dei vissuti
                                                    culturali di cui è parte e che vuole contri-                           e delle scelte personali e dice anche rischio di              Alcune questioni di fondo
Le categorie portanti                               buire a orientare. Il “mondo che cambia” è                             solitudine e chiusura su di sé. Al centro della

                                                                                                                                                                                         L
e le sfide educative del presente                   ben più di uno scenario in cui la comunità                             dinamica culturale delle nostre società sta il                       a prima questione riguarda il senso stes-
                                                    cristiana si muove: con le sue urgenze e le                            singolo soggetto, la sua soddisfazione, la sua                       so dell’educare.

U
         na visione radicata, integrale e dina-     sue opportunità, provoca la fede e la respon-                          salute, la sua realizzazione, la sua salvaguar-                      Nella cultura occidentale contempora-
         mica dell’uomo ha in sé una forte ten-     sabilità dei credenti. È il Signore che, do-                           dia. Si tratta di una conquista di non poca                   nea l’assunzione individualistica del principio
         sione pedagogica. L’uomo è un essere       mandandoci di valutare il tempo, ci chiede                             rilevanza. È anche grazie a questa sensibilità                di autodeterminazione, accompagnata anche
“in cammino” e il compito di umanizzazio-           di interpretare ciò che avviene in profondità                          che è cresciuta l’attenzione verso i diritti dei              dalla constatazione tragica dei danni delle
ne investe costantemente ogni generazione e         nel mondo d’oggi, di cogliere le domande e                             più deboli. Sono altrettanto evidenti alcuni                  educazioni totalitarie, ha portato al sorgere
ogni singola persona. Come ha evidenziato           i desideri dell’uomo […] Compiendo tale                                nodi problematici. La centralità del benessere                di un sospetto pedagogistico (cf. G. Angeli-
Maritain: «Niente è più importante per cia-         discernimento, la Chiesa si pone accanto a                             personale fine a stesso accresce l’egoismo so-                ni, L’educazione cristiana. Congiuntura storica
scuno di noi e niente è più difficile che di-       ogni uomo condividendone gioie e speranze,                             ciale, rende le persone chiuse su loro se stesse,             e riflessione teorica, in «La Rivista del Clero
venire un uomo. Così il compito principale          tristezze e angosce e diventando così solida-                          paurose e incapaci di guardare oltre.                         Italiano», 7/8(2009) p. 571), teso a leggere
dell’educazione è soprattutto quello di forma-      le con il genere umano» (CEI, Educare alla                             Una terza categoria potrebbe essere chiama-                   l’educazione come atto di costrizione e limi-
re l’uomo, o piuttosto di guidare lo sviluppo       vita buona del Vangelo, Orientamenti pastorali                         ta orizzontalità, espressa dall’attenzione della              tante la libertà personale. A questo proposito
dinamico per mezzo del quale l’uomo forma           dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-                         cultura contemporanea a leggere i processi del                Benedetto XVI ha parlato di un falso concet-
se stesso ad essere uomo» (J. Maritain, Per         2020, Roma ottobre 2010, n. 7).                                        mondo umano come fini a loro stessi. Oriz-                    to di autonomia dell’uomo, secondo il quale
una filosofia dell’educazione, La Scuola, Brescia   Vi sono state in questi anni molte analisi sul                         zontalità dice importanza assegnata all’effica-               «l’uomo dovrebbe svilupparsi solo da stesso,
2001, p. 60).                                       rapporto tra l’educazione e la nostra società                          cia delle azioni e del pensiero e all’efficien-               senza imposizioni da parte di altri, i quali
Il compito educativo, come ha evidenziato           che ne hanno messo in luce la problematicità;2                         za delle scelte operate, crescita nella perizia               potrebbero assistere il suo autosviluppo, ma
Benedetto XVI (Lettera alla Diocesi e alla cit-     certamente siamo in presenza di uno scenario                           tecnica, e insieme rischio di perdere di vista                non entrare in questo sviluppo» (Benedetto
tà di Roma sul compito urgente dell’educazione,     culturale caratterizzato da alcune categorie                           il senso generale dei processi, l’atrofizzazione              XVI, Discorso alla 61° Assemblea generale della
Roma 21 gennaio 2008), non è questione di           portanti che concorrono in modo significativo                          della capacità di “grandi narrazioni”.                        CEI, Roma 27 maggio 2010).
automatismi da attivare e applicare, interpella     a determinare l’attuale contesto formativo.3                           Una quarta categoria è la forza dell’imma-                    Per paura di non rispettare il soggetto, si rinun-
invece la libertà delle persone, la loro capacità   2
                                                       Cf. Comitato per il Progetto culturale della CEI, La sfi-           gine. Oggi la costruzione della visione del                   cia così ad educare. Questa linea tuttavia appare
di delineare dei fini, di leggere la situazione,    da educativa, Laterza, Bari 2009; G. Angelini, L’educazione            mondo passa principalmente attraverso la                      non solo impraticabile nei fatti, in quanto anche
                                                    cristiana. Congiuntura storica e riflessione teorica, in «La Rivista
di scegliere delle strade.                          del Clero Italiano», 7/8(2009) pp. 516-534; Id., L’educazione          mediazione di immagini, facilmente repli-                     il solo regolare o il solo istruire veicolano dei
Si può educare perciò in modi diversi. Come         cristiana. I nodi teorici fondamentali, in «La Rivista del Clero       cabili e quindi a facile diffusione, accompa-                 significati, ma anche fortemente impoverente.
interpretare oggi nell’orizzonte dell’umane-        Italiano», 1(2010) pp. 32-46; P. Triani–N. Valentini (a cura           gnate da commenti rapidi potenzialmente                       Per vivere gli uomini non hanno bisogno che
                                                    di), L’arte di educare nella fede. Le sfide culturali del presente,
simo cristiano il compito educativo? Senza          Edizioni Messagero, Padova 2008.                                       indefiniti. La nuova centralità dell’imma-                    sia imposto un senso, hanno invece necessità
alcuna pretesa di esaustività proverò ad evi-       3
                                                      È bene precisare che richiamo qui alcune riflessioni sulle ca-       gine apre a nuove forme di partecipazione,                    che sia suscitato in loro un «desiderio di senso»
denziare tre questioni basilari e alcuni temi       tegorie portanti già esposte in modo più analitico in altri miei                                                                     attraverso la proposta di significati che attivino

     ↔                                                                                                                                                                                                                    ↔
                                                    contributi. Accanto alla categoria di pluralità e soggettività ho      magine. Non ho invece preso in considerazione, diversamente
cruciali che la pedagogia cattolica può porre       inserito però in questo contributo quelle di orizzontalità e im-       da altre volte, quella di professionalizzazione.              la loro libertà e la loro responsabilità.

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