Fase 2, il Pd presenta una proposte
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Fase 2, il Pd presenta una serie di proposte programmatiche Un documento programmatico con una serie di proposte per la ripartenza del Paese. La Fase 2 del Partito Democratico di Salerno è gia cominciata da tempo: “Non siamo rimasti alla finestra-ha spiegato Piero De Luca-abbiamo sfruttato questo periodo per raccogliere le istanze di sindaci, amministratori e segretari di circolo cosi’ da farci trovare pronti per l’avvio di questa nuova fase che apre, inevitabilmente,scenari diversi per il nostro Paese”. I confronti delle scorse settimane, sono stati serrati. Al deputato Dem, il compito di farsi portavoce in Parlamento delle sollecitazioni degli amministratori del territorio. “Ho già trasmesso il documento definito negli aspetti salienti-ha detto De Lucacon le misure a sostegno del territorio provinciale e della città di Salerno per far fronte alla crisi causata dall’emergenza Coronavirus” I punti cardine del documento sono diversi, si va dal sostegno ai Comuni a quello per il Turismo, passando per il superamento del Digital Divide, alle risorse per il rilancio degli investimenti pubblici, al pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione, le Proposte Fiscali e la Semplificazione Amministrativa. Ampio spazio al tema degli Enti Locali a cui, spiega Piero De Luca. “E’ fondamentale assicurare sostegno economico garantendo fondi sufficienti per recuperare i mancati introiti derivanti dalle Tasse di Soggiorno, attività delle municipalizzate, occupazione di suolo pubblico e quant’altro”. L’Anci, che è l’associazione nazionale dei Comuni Italiani ha stimato le perdite degli Enti a causa dell’ emergenza sanitaria e del lungo lockdown in cinque miliardi di euro. “Il Governo al momento ne ha stanziati tre e mezzo- continua De Luca- è necessario quindi-l’incremento di ulteriori 1,5 miliardi di euro e l’istituzione di un fondo di
anticipazione straordinaria con interessi a carico dello Stato. Abbiamo inoltre proposto, il prolungamento automatico dei mutui contratti con Cassa Depositi e Prestiti e l’accesso diretto alle anticipazioni di cassa per garantire liquidità immediata agli Enti.Il sostegno ai Comuni è decisivo in questo momento, anche per fornire adeguata assistenza a tutti i cittadini”. Altro settore nella lente di ingrandimento del Pd provinciale è il turismo che, in Campania, rappresenta una parte rilevante del PIL: “Per quanto riguarda il comparto turistico-continua De Luca-mi sono fatto portavoce, d’accordo con il Ministro Franceschini, dell’estensione al prossimo 2033 delle concessioni demaniali in corso. Stiamo lavorando anche su altro, ad esempio sulla fornitura alle aziende del settore di incentivi a fondo perduto, per i dispositivi sanitari già attivati da Invitalia che vanno rafforzati e sulla proposta di sospensione dei tributi locali almeno fino al prossimo mese di settembre. Qualora i Comuni ricevano fondi congrui dallo Stato, i tributi andrebbero dimezzati per l’anno in corso. Stiamo ragionando sugli Holiday Bonus, ossia le risorse alle famiglie con reddito medio basso per consentirgli di andare in vacanza e sostenere l’economia legata al settore turistico. C’è inoltre bisogno, nell’ immediato, di protocolli di sicurezza per l’adeguamento dei luoghi di lavoro dopo le recenti disposizioni in materia sanitaria”. Ma non è tutto. Tra le misure previste nell’articolato documento illustrato da Piero De Luca, non manca la semplificazione burocratica perchè “chi deve adeguare le nuove strutture alle recenti prescrizioni in materia di sicurezza sanitariadice il deputato Dem-deve poterlo fare in tempi brevi e con comunicazioni semplici agli Enti o Istituzioni interessate”. Stessa logica si applicherebbe anche alle attività commerciali con la sospensione dei tributi locali ed ipotesi dimezzamento nel caso di fondi congrui ai Comuni da parte dello Stato. Diverse le proposte specifiche per la città di Salerno, due su tutte: “L’idea- spiega Piero De Luca- è la riapertura, non appena le condizioni lo consentano e secondo le linee guida dettate dalla task force nazionale, dell’Arena del Mare nel
sottopiazza della Concordia per offrire in questa fase un luogo condiviso alle associazioni cittadine culturali, artistiche, teatrali e musicali. In questo modo riprenderebbero corsi e laboratori che non potrebbero svolgersi all’ interno dei loro locali. Anche in altre zone della città-continua De Luca-sarebbe utile individuare delle aree all’ aperto per lo svolgimento di questo tipo di attività. Per gli operatori commerciali infine,crediamo utile una maggiore flessibilità degli orari di apertura delle attività giacchè, con l’ampliamento delle fasce orarie, sarebbero scadenzati anche gli ingressi o gli appuntamenti”. Un buon pranzo d’asporto con la tradizione marinara salernitana Un pranzo d’asporto con la tradizione marinara salernitana. Un menù mare da gustare a casa, nell’intimità familiare, alla riscoperta delle antiche radici cittadine. Al take away, partito ieri, è pronto il ristorante pizzeria “Luna Rossa” di Daniela Mastantuono. Le molte richieste arrivate durante la fase iniziale del delivery food, e purtroppo non esaudite per la mancanza di autorizzazioni giunta solo da ieri, hanno indirizzato il servizio anche a domicilio del locale nel cuore della città. A un passo dagli Enti, Comune e Provincia, ma anche la stessa Prefettura, la pausa pranzo senza dimenticare le proprie radici locali può ripartire. «E’ quello che pensiamo di fare, cerchiamo di reinventarci dopo i disastri di questa pandemia. – avvisa la titolare Daniela Mastantuono – Certo, per la nostra posizione centrale, era fondamentale la movida che adesso è diventata una realtà lontana. Con la
nostra clientela che si fermava molto a pranzo, vista la vicinanza con uffici di Enti fondamentali per la vita di Salerno. Ma ora bisogna ripartire, magari dandoci tutti una mano cercando di ricostruire il futuro di tutta la comunità, magari anche in modo migliore». La voglia di ripartire, di lasciarsi alle spalle quanto accaduto in questi due mesi senza dimenticare chi non c’è più. Ma soprattutto con l’ansia, e soprattutto la voglia, di ripartire. Magari con semplice cose, da quelle più umili ma anche più vere e gustose. Come ad esempio il “cuoppo”, la frittura “povera” che dà sostanza ed energia. «Ripartiremo dal cuoppo, oggi più che mai, un alimento tipico da asporto. – riprende la Mastantuono – Anche se c’era chi non lo disdegnava di vederselo servito al tavolo. Triglie, anelli di totano, calamari e anche filetto di baccalà che non guasta. Il povero baccalà che è un alimento principe per le tradizioni marinare. Ma anche il polpo di mare, da gustare in tutte le varianti fino ad arrivare alla classica e saporita insalatina». Ma anche scarpariello o scialatiello ai frutti di mare, quando si passa ai primi piatti. «Portiamo nelle case dei salernitani, e non solo, la fragranza dei nostri cibi da tavolo. – riprende – Ma non dimenticherei nemmeno la tartufata con tarfufo, noci, salsiccia e funghi porcini e il nostro menù di terra. A questo aggiungerei, l’offerta del nostro banco rosticceria e le pizze, dalla più classica a quella più lavorata». Ma la novità è dietro l’angolo. «Tempo qualche giorno ancora e presenteremo il nostro menù mare da asporto, con la tradizione salernitana sui tavoli di casa dei salernitani». Traffico di auto rubate,
operazione della Polizia di Frontiera nel Porto di Salerno Traffico internazionale di auto rubate e destinate al riciclaggio e alla vendita al mercato estero. La Polizia di Frontiera Marittima e Aerea di Salerno ha fermato la motonave Genoa Express proveniente dal Canada – diretta, dopo una sosta di un solo giorno, al porto di Mersin, in Turchia. La Polizia di Toronto ha segnalato il furto di due vetture di pregio: una Toyota Rav 4 Hybrid, 180 cavalli, di colore bianco del valore di oltre 41.000 euro e una Jeep Wrangler Unlimited Sahara, di colore nero, del valore di oltre 58.000 euro. Dopo una intensa attività di analisi, il personale della squadra di polizia giudiziaria e frontiera di Salerno ha dedotto che le auto potessero celarsi all’interno di un container a bordo della nave porta contenitori diretta proprio in Medio Oriente. Infatti sia lo spedizioniere dal Canada che il committente sono di nazionalità turca. Per riuscire a localizzare le auto rubate gli uomini della squadra di polizia giudiziaria hanno dovuto recarsi sul ponte della nave e, con l’ausilio della strumentazione tecnologica, procedere ad una ricerca accurata tra centinaia di containers. Le due auto erano state imbarcate nel porto di Montreal in Canada e, dopo una breve sosta nel porto di Salerno, erano destinate al porto turco di Mersin, ove se ne sarebbero perse per sempre le tracce. Una volta individuato il container, aperti i portelloni, sono comparse le due auto di pregio poste una dietro l’altra. Grazie al tempestivo intervento del personale della Polizia di Frontiera di Salerno le due auto compendio di furto, dopo i rilievi e gli accertamenti del caso, saranno restituite ai legittimi proprietari. Le indagini della squadra investigativa proseguiranno al fine di trarre in arresto il ricettatore, per il quale occorrerà una rogatoria internazionale che sarà avviata dalla Procura della Repubblica di Salerno.
L’Adam’s Burger, un cult per interi nuclei familiari E’ un mondo tutto nuovo il delivery food per La Birroteca a Torrione. Ma l’Adam’s Burger potrebbe diventare un cult per interi nuclei familiari che, solitamente, non popolano i pub. Un panino da un chilo e mezzo farcito con carni di prima qualità e su cui vige il più assoluto segreto della casa. «Può anche essere considerato la corazzata della casa. – afferma il titolare Francesco Leone – Carni di prima scelta di animali di cui seguo l’iter di crescita. E’ un servizio nuovo per il mio esercizio commerciale che, francamente, non avevo considerato quando ho aperto l’attività oltre sette anni fa. Mi rivolgo a un certo tipo di clientela, grazie al fatto di poter avere preziose e gustose birre artigianali che posso presentare alla mia clientela. Ma in questo momento particolare è importante mettersi in gioco e, soprattutto, riprendere a lavorare con la passione di sempre». Una particolare nicchia che, grazie a questo nuovo servizio, potrebbe allargare gli orizzonti in modo vicendevole. Perché i panini, i fritti, gli arancini e i bruschettoni sono fatti con alimenti di qualità e d’origine controllata. Come il pesto al pistacchio d’origine siciliana di Bronte che arriva da Messina. Ma anche la porchetta che arriva direttamente da Ariccia, per quello che è un vero percorso del gusto tutto italiano e non solo. «Nel nostro menù
vantiamo appunto bruschettoni, arancini, ma anche polpette di melenzane ma soprattutto panini. – riprende Leone – Come il Black Angus, con carne di bisonte americano o l’ultimo proposto come il panino Salentino con burrata pugliese e pesto di pistacchio di Bronte». Ma c’è anche la birra, quella artigianale che non è sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione. In pratica un must per i cultori di una delle bevande più popolari nel mondo. «In molti, anche fuori dal Comune venivano a sorseggiare un boccale di birra, magari accompagnato da un hamburger. E anche in questo caso possiamo offrirne di vari tipi di carne, da quella chianina a quella di bufala, particolarmente magra, prediletta da chi pratica sport». Un menù vasto che presenta anche insalate e piatti tipici messicani e della cultura bavarese che ben si coniugano con la birra. «Cerchiamo sempre di offrire il meglio ai nostri clienti. – conclude Francesco Leone – Soprattutto carni d’origine rigidamente controllate dal sottoscritto. Nel frattempo, vorrei ringraziare personalmente l’assessore comunale Dario Loffredo che, in questo momento particolarmente oscuro per il commercio salernitano si è speso tantissimo per il settore. Oltre a preoccuparsi personalmente, so che ha fatto di tutto per una maggiore flessibilità per gli orari di apertura dei locali, affinchè la vita possa riprendere. Dimenticando, si spera, la brutta avventura del coronavirus». La Pizza sospesa da nonno Matteo, asporto e solidarietà
da “Mi manda Super pizza” Un sogno importante, che ha fatto ripartire la voglia di rimettersi in gioco. Soprattutto dopo una mazzata come quella della pandemia da covid-19, che ha reso estremamente nebuloso il futuro. «Avevo pensato di mollare tutto, di non alzare più la saracinesca. Invece nonno Matteo mi è venuto in sogno e mi ha spronato a stringere i denti, invitandomi a non mollare e a rialzarmi e ricostruire tutto. Ed eccomi qua». Nonno Matteo è il compianto Matteo Schiavone, chi non lo conosceva in città, e il nipote è Luca Ianniello della pizzeria “Mi manda Super pizza”. E, non a caso, la pizza Nonno Matteo è la corazzata del locale. «Salame, funghi porcini, pomodorini, mozzarella di bufala e qualche foglia di basilico ed eccola qua. – spiega Luca Ianniello – La feci per omaggiare la sua memoria e lui adesso è tornato per darmi forza. Perché questo locale era nato per il servizio ai tavoli, per il contatto diretto con la clientela. Ma adesso ci adeguiamo per ricominciare, per ritornare, anche se gradualmente alla normalità. Ed è per questo che lancio adesso una iniziativa, per dare una mano a chi non ce la fa in questo momento. Pizza sospesa da me, a chi non ha le possibilità. Una pizza per chi non può anche in nome e memoria di nonno Matteo». La pizza sospesa come il caffè, nella speranza che anche qualche cliente, un tantino più facoltoso, possa seguire l’esempio di Luca Ianniello e lasciare il conto già saldato per chi non può, spezzato in due da questa emergenza. Ma c’è dell’altro. «E’ il mio piccolo contributo, perché questa emergenza ha creato danni. Mi auguro che la pizza sospesa dia la forza per ricominciare così come mio nonno, venutomi in sogno, l’ha data a me». Ma di pizze non c’è che l’imbarazzo della scelta, oltre a tutto il catalogo tipico della rosticceria. «Crocchè ed arancini sono tutti di nostra produzione. – riprende – Una tradizione di famiglia che portano avanti anche i miei fratelli Simone e Gianni rispettivamente a Paradiso di Pastena e ai Picarielli. Per la mia clientela cerco di offrire nelle pizze alimenti tipici.
Come nella pizza crema di zucca, con mozzarella di bufala e pancetta. Ma anche crema di noci con spianata e funghi porcini. Certo, la pizza va gustata ai tavoli ma ora abbiamo questa emergenza. Ci adattiamo, nell’attesa di vincere questa battaglia e ritornare alla normalità. Ce la faremo con l’aiuto di tutti e quello di Nonno Matteo». Operazione Tortuga al Porto di Salerno, ecco chi è coinvolto Traffico internazionale di rifiuti riconducibili a due spedizionieri doganali ad altri soggetti di etnie africana. Sono state sequestrate 60 tonnellate di rifiuti speciali: 1000 pannelli fotovoltaici e 1000 accumulatori di energia elettrica di provenienza furtiva siglati destinati al continente africano. I dettagli sono stati resi noti oggi dal procuratore Giuseppe Borrelli. Il direttore Stefano Fasolino ed del vice direttore Felice Pessolano dell’Agenzia delle Dogane ma anche altri 15 funzionari doganali che in complicità con 6 funzionari sanitari, 22 spedizionieri doganali, 10 operatori portuali, 2 avvocati, 1 dipendente amministrativo in servizio presso la procura della Repubblica di Salerno, 1 militare della Guardia di Finanza e 10 soggetti privati hanno messo in piedi un articolato sistema di corruzione e sottrazione di merci: per la precisione i reati contestati a diverso titolo riguardano il contrabbando di tabacco estero, peculato, corruzione, traffico internazionale di rifiuti ricettazione, accesso abusivo a sistema informatico in rivelazione di segreto di ufficio, falso in atto pubblico, traffico di influenze illecite, favoreggiamento personale,
commessi tutti nell’area portuale salernitana. Ecco i nomi delle persone coinvolte ( comunicato Procura della Repubblica) Custodia cautelare ai domiciliari (39 persone) Ammendola Eugenio (Funzionario Doganale) Angrisani Pasquale (Funzionario Doganale) Annunziata Luigi (Fitosanitario) Bevilacqua Davide (Dipendente Sct) Crescenzo Orazio (Funzionario Doganale) Di Agostino Saverio (Usmaf) Fiorillo Antonio (Fitosanitario) Gambardella Andrea (Funzionario Doganale) Giordano Alfonso (Funzionario Doganale) Giordano Pasquale (Funzionario Doganale Gia Capo Area Verifiche E Contr.) Granato Emiliano (Funzionario Doganale Capo Servizio Vigilanza Antifrode) Grimaldi Luigi (Funzionario Doganale) Ieromazzo Marco (Ausiliario Doganalista) La Torre Claudio (Funzionario Doganale) La Torre Gianfranco (Funzionario Doganale) Mattera Daniela (Funzionario Doganale) Morrone Giovanni (Usmaf) Santorelli Rita (Usmaf) Sollazzo Sergio (Funzionario Doganale) Stella Giuseppe (Fitosanitario) Esposito Carmine (Dipendente Socofasa) Di Mauro Vincenzo (Rapp. Legale Iasa Srl) Iacomino Giovanni (Spedizioniere) Iacomino Raffaele (Ausiliario Doganalista) Bellosguardo Emidio (Spedizioniere) Bisogno Antonio (Spedizioniere) Caravano Salvatore (Spedizioniere) Del Pezzo Luigi (Spedizioniere) Fausto Ciro (Ausiliario Doganalista)
Grillo Vincenzo (Spedizioniere) Sguazzo Antonio (Spedizioniere) Vece Alfonso (Spedizioniere) Bance Abdoulaye (Private) Bazie Narcisse (Private) Cisse Faysal (Private) Kagambega Wendyam Fulbert (Private) Okia Loukou Daniel (Private) Salbre Wahabou (Private) Sambare Adama (Private) Tot. 12 Funzionari Doganali Divieto Di Dimora Nel Comune Di Salerno (N. 21) Avagliano Andrea (Dipendente Socofasa) Bottigliero Claudio (Spedizioniere) De Rosa Giampaolo (Spedizioniere) De Rosa Giovanni (Dipendente Socofasa) Granozzi Antonio (Spedizioniere) Grillo Alfredo (Dipendente Socofasa) Grimaldi Massimo (Dipendente Sct) Irpino Raffaele (Spedizioniere) Pacileo Antonio (Spedizioniere) Paradiso Vincenzo (Spedizioniere) Luongo Michele (Dipendente Sct) E Marchetta Alessandro (Spedizioniere) Marrese Marco (Spedizioniere) Pagano Barbara (Private) Pepe Daniele (Spedizioniere) Riccio Guido (Dipendente Socofasa) Ruocco Paolo (Dipendente Lasa Srl) Savelli Ernesto (Spedizioniere) Stabile Aniello (Dipendente Sct) Verace Mario Aniello (Spedizioniere)
Vitiello Angelo (Dipendente Sct) Misure Interdittive (N. 9) Sospensione Pubblico Servizio Mesi 10 Del Gaudio Aniello (Impiegato Presso La Procura ) Iagulli Maurizio (Brig. Gdf In Servizio Al Porto) Fasolino Stefano (Gia Direttore Ad Interim Dogana Salerno) Pessolano Felice (Gia Funzionario Delegate, Vice Direttore Dogana Salerno) Romano Assunta (Funzionario Doganale) Guerra Carmine (Funzionario Doganale) Nardi Andrea (Funzionario Doganale) Sospensione Della Professione Mesi 10 Martello Marco (Avvocato) Sospensione Professione Avvocato Mesi 10 Corbisiero Maddalena (Avvocato) Sospensione Professione Avvocato Mesi 10 Assembramenti in Largo Sinno, due pattuglie di Carabinieri Largo Andrea Sinno, nel rione Carmine, diventa luogo sensibile di assembramenti. Solo nel pomeriggio di ieri (guarda qui) una pattuglia di carabinieri è stata costretta ad intervenire per disperdere le persone riuniti in pericolosi assembramenti. Questa mattina, invece, due pattuglie hanno presidiato la zona, con obiettivo di essere da deterrente per improvvisati, ma soprattutto pericolosi, capannelli di persone. Non sarebbero mancati anche verbali da parte dei militari
dell’Arma. Cimitero di Salerno verso la normalità, orario continuato ma…prudenza Dalla giornata di domani il Monumentale cittadino sarà aperto anche nelle ore pomeridiane. Ripristinato l’orario dei cancelli dalle 7 fino alle 18, con quello principale che resterà aperto fino alle 19 per l’accoglimento delle salme. “Vengono ripristinati gli orari di apertura del cimitero cittadino. – scrive il sindaco Napoli – Chi si è recato al cimitero in questi giorni si è dimostrato rispettoso delle disposizioni senza creare assembramenti e caos. Pertanto abbiamo deciso di ripristinare gli orari di apertura e chiusura. Invitiamo comunque la collettività a continuare ad indossare la mascherina e a non fare assembramenti”. Superata la prova, dunque, con il provvedimento che arriva anche in previsione della Festa della Mamma. “Da un primo screening, il flusso è stato regolare e senza assembramento. – afferma il direttore dei servizi cimiteriali, Filomeno Di Popolo – Ma non bisogna abbassare la guardia e mantenere vivo il protocollo di sicurezza ad iniziare dal distanziamento sociale. Sarà possibile diluire, così, nell’arco della giornata le visite presso le tombe dei propri cari, con il provvedimento che arriva in tempo per la prossima festività della Mamma. Si raccomanda, però, di scaglionare le visite, con una pattuglia dei vigili urbani che continuerà a sorvegliare che tutto sia rispettato all’interno del Cimitero”.
Il Mc Donald fa il pieno, Mercatello in tilt Mercatello bloccata o quasi da una lunga fila d’auto. Tutti a correre al Mc Drive del Mc Donald per acquistare un panino. Forse anche qualcosa di più, con la fila d’auto che dal punto vendita si è snodata lungo la nazionale. All’interno del punto vendita alcuni addetti che hanno cercato di disciplinare il traffico, indirizzando le auto verso il punto di ritiro del prezioso alimento. All’interno dei veicoli anche interi nuclei familiari, con bambini al seguito. Una scena inusuale, con l’alta concentrazione degli avventori che hanno sorpreso un po’ tutti. Certo i contatti sono stati minimi anche nulli, visto che le modalità di ritiro non prevedono accostamenti pericolosi. Resta, però, il traffico ma anche un assembramento, questa volta di vetture, davvero eccezionale. E meno male che per tutta la giornata si erano registrati continui messaggi alla responsabilità e al buonsenso in una fase 2 che è pur sempre sperimentale. Perché la battaglia contro il covid-19 non è stata ancora vinta con i pericoli che restano ancora tanti. Una risposta, quella di ieri sera, totalmente inadeguata. Per un panino c’è sempre tempo. Per salvare la vita…il tempo stringe. “Continuiamo ad essere
penalizzati” Pasticceri ma anche baristi in agitazione. In molti si lamentano delle misure stringenti di distanziamento, con l’ultima che riguarda la serrata all’entrata dell’esercizio commerciale. Tavolini a sbarrare il passo, misura anche necessaria per evitare che qualcuno s’introduca arbitrariamente negli esercizi commerciali, perché la vendita diretta non è ancora possibile. L’asporto a molti pasticcieri, con quest’ultima misura che mantiene rigidamente fuori dal negozio la clientela non piace proprio. «Stiamo osservando tutte le regole. – osserva Giuseppe Faiella dell’omonima pasticceria – Ma ci sembra, e lo ripeto, che tutte queste normative igieniche siano state adottate soltanto per queste categorie. Non vediamo e non notiamo ancora che altri esercizi commerciali, in materia alimentare, si attrezzino come stiamo facendo noi. Sembriamo dei chirurghi nei nostri esercizi commerciali, e con tutto il dovuto e giusto rispetto per la categoria. Ma non si poteva evitare anche il tavolino a sbarrare l’ingresso?». Un’ulteriore chiusura, dunque, che non è piaciuta ma che, forse, è necessaria, per evitare pericolosi contatti che restano banditi. Del resto, l’asporto non presuppone contatti e soprattutto la necessaria entrata all’interno dell’esercizio commerciale. «Capisco che l’emergenza c’è ancora, ma c’è anche il timore che tutto questo faccia da deterrente con la clientela che potrebbe anche allontanarsi. Ci stiamo rimettendo in gioco, per passione ma anche per necessità. Vogliamo rimettere in moto l’economia e ritornare alla vita. Ma datecene la possibilità».
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