CORAGGIO DI VIVERE O PAURA DI MORIRE? - Benedetto Tangocci, Flaminia Elettra De Rossi, Marina Thellung, Rosanna Camerlingo, Patrizia Scanu, Marina ...

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CORAGGIO DI VIVERE O
  PAURA DI MORIRE?

    Benedetto Tangocci, Flaminia Elettra De Rossi,
       Marina Thellung, Rosanna Camerlingo,
          Patrizia Scanu, Marina Bonadeni

        Agosto 2020
CORAGGIO DI VIVERE O PAURA DI MORIRE?

__________________________________________________________________________________________
Di Benedetto Tangocci*, Flaminia Elettra De Rossi*, Marina Thellung*, Rosanna Camerlingo*, Patrizia Scanu*
e Marina Bonadeni*.
                                        *Firmatari https://comunicatopsi.org/.

                                                                 “Chi ha paura muore ogni giorno,
                                                              chi non ha paura muore una volta sola.”

                                                                                                 Paolo Borsellino

    La citazione del grande magistrato italiano (para-            La psicologia ha molto da dire, e molto ha
frasi di un passo del Giulio Cesare di Shakespeare)           detto, sulla paura, sullo stato ansiogeno conse-
racchiude in due poetiche affermazioni l'alternativa tra      guente, sulle fobie e sulle conseguenze a lungo
il lasciarsi sopraffare dalla paura e il riuscire superarne
                                                              termine di un evento traumatico (PTSD). Sappia-
il potere paralizzante. Naturalmente la morte quotidia-
                                                              mo che la paura detiene un'importante funzione
na si colloca su un piano diverso rispetto alla morte fi-
                                                              evolutiva, ci allerta rispetto a un pericolo e attiva
sica, nondimeno il valore ad essa attribuito non è sen-
                                                              rapidamente le risorse per fronteggiarlo immedia-
tito affatto inferiore. Molte altre citazioni avrebbero
potuto aprire questo articolo con analoga efficacia, ci-
                                                              tamente (fight, flight, or freeze). Secondo il noto

tazioni tratte dalla narrativa, dal cinema o da grandi        neurobiologo Joseph LeDoux (1996), uno stimolo
biografie, come in questo caso. Ma che cosa ha da dire        percettivo (ad esempio una canna da irrigazione in
a proposito la psicologia, che cosa sappiamo sulla qua-       giardino) raggiunge il talamo che smista il segnale
lità della vita conseguente al vivere nella paura oppure      “grezzo” sia all'amigdala che alla corteccia senso-
– nelle parole di Amleto – “to take arms against a sea        ria. La prima via è rapida, ma imprecisa e se lo
of troubles, and by opposing end them”?                       stimolo può sembrare pericoloso (ad esempio un
                                                              serpente) mette immediatamente in allerta, susci-

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tando una rapida risposta. In alcuni casi una fra-                Quanto invece alla capacità di gestire e supe-
zione di secondo può fare la differenza. La secon-           rare la paura, che comunemente chiamiamo “co-
da via è più lenta, ma elabora accuratamente il se-          raggio”, che cosa ne sappiamo? Il termine è facil-
gnale, e riconoscendolo correttamente (no, è solo            mente comprensibile a tutti, sebbene come per
una canna da irrigazione), può interrompere lo               molte parole di uso comune non sia così facile of-
stato di allerta, se riconosciuto come improprio.            frirne una definizione. Già nel Lachete, Platone fa
La paura ci è quindi necessaria in limitate e speci-         chiedere a Socrate, “Prova dunque a dire cos'è il
fiche situazioni. Sappiamo tuttavia anche che se             coraggio?”, iniziando così la ricerca di una defi-
l'attivazione indotta dalla paura permane a lungo            nizione che il dialogo non arriva a formulare, seb-
termine, o diviene cronica, non solo non è più               bene senta come essenziale, poiché solo “dopo
adattiva, ma comporta numerosi effetti negativi,             potremo indagare come darlo ai giovani, per
sia psicologici che somatici. La risposta emotiva è          quanto possibile, attraverso l'esercizio e lo stu-
biologicamente funzionale unicamente di fronte               dio”. Tuttavia una definizione sufficientemente
ad un pericolo immediato, urgente e di breve du-             condivisa (che sarà argomento del prossimo para-
rata.                                                        grafo) dovrà attendere ancora molti secoli. Mal-
      Nondimeno la branca della psicologia che si            grado ciò il coraggio è stato centrale in molte in-
occupa delle strategie di persuasione raccomanda             fluenti visioni: viene considerato da Platone nella
come altamente funzionale per favorire l'adesione            Repubblica come caratteristica essenziale della
a comportamenti socialmente desiderati, il ricorso           classe dei guardiani; da Aristotele nell'Etica Nico-
a tecniche che sfruttano l'induzione alla paura,             machea come prima delle virtù etiche; e successi-
con il conseguente suggerimento di adottare il               vamente, col nome di Fortezza (Fortitudo), anno-
comportamento desiderato per evitare le spaven-              verato tra le virtù cardinali da Sant'Ambrogio, da
tose conseguenze. Si tratta di tecniche la cui fun-          Sant'Agostino e da Tommaso d'Aquino.
zionalità allo scopo stabilito è stata dimostrata,
ma che dire dei possibili effetti collaterali sulla               Il coraggio nella psicologia
popolazione e, soprattutto, della loro valenza eti-               Solo recentemente la psicologia si è occupata
ca?                                                          di coraggio, soprattutto grazie ad esponenti della
                                                             cosiddetta “Psicologia Positiva”. Come ai tempi

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di Socrate, si è riproposta così la questione di tro-        ripetuti atti di coraggio in situazioni analoghe.
vare una definizione del costrutto. Tra le molte,            L'autore, studiando professionalità esposte a forti
tra le più adottate, e ad avviso di chi scrive tra le        rischi, conclude che “yes, it is possible for people
più convincenti definizioni di coraggio, troviamo:           to attain the noble quality of courage by study and
“(a) a willful, intentional act, (b) executed after          training” (ivi, 105) e che “the successful practice
mindful deliberation, (c) involving objective sub-           of courageous behavior leads to a decrease in sub-
stantial risk to the actor, (d) primarily motivated          jective fear and finally to a state of fearlessness.”
to bring about a noble good or worthy end, (e)               (ivi, 106). Pertanto la precisazione di Rate che la
despite, perhaps, the presence of the emotion of             paura può essere, o meno, presente, appare
fear.” (Rate et al., 2007, 95).                              preferibile ad altre definizioni che ne sottolineano
    Riguardo ai punti (a) e (b), altri autori (Pury          invece la necessaria presenza.
& Starkey, 2010) distinguono tra una dimensione                    Più delicata è la parte (d) della precedente de-
di stato, che come nella definizione appena ripor-           finizione. Infatti la percezione di “noble good or
tata giunge al coraggio attraverso un processo               worthy end” è altamente soggettiva e talvolta opi-
consapevole, e una dimensione di tratto di perso-            nabile. A titolo di esempio:
nalità, più costante e inconsapevole. Tuttavia, e                  running into a burning building to save a child is
sebbene indubbiamente esistano persone più incli-            courageous; running into a burning building to save a

ni ad atti di coraggio, il costrutto così definito è         favorite computer is probably not. What about running
                                                             into a burning building to save a pet? The appraised
risultato vago e poco utile alla ricerca, che ha per-
                                                             courageousness of this action probably depends on the
ciò prevalentemente preferito guardare al corag-
                                                             observer’s opinion about pets. (Pury & Starkey, 2010,
gio come a un processo.
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    Relativamente al punto (e), Rachman (2010)
                                                                   La percezione di un atto di coraggio o di co-
afferma che “approaching a potentially dangerous
                                                             dardia può tuttavia ulteriormente essere complica-
situation in the absence of subjective and physio-
                                                             ta. Supponiamo, ad esempio, di avere ricevuto la
logical indices of fear is regarded as fearlessness,
                                                             diagnosi di un grave tumore ad uno stato avanzato
not courage.” (ivi, 93). Tuttavia la mancanza di
                                                             e il suggerimento di intraprendere un percorso
paura può essere congenita; può essere pura inco-
                                                             chemioterapico che potrebbe ritardare il decesso.
scienza; ma può anche essere conquistata tramite
                                                             Immaginiamo uno scenario in cui dover scegliere

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tra la prospettiva di un anno di vita in cui dover           raggio. Lasciamo quindi all’individuo il compito
convivere con frequenti ospedalizzazioni e forti             di giudicare se stesso con sincerità e passiamo a
nausee o quella di pochi mesi trascorsi nel luogo            valutare gli esiti del vivere consigliati dalla paura
che più ci aggrada, liberi da effetti collaterali.           o dal coraggio.
Quale scelta sarebbe coraggiosa e quale no? La ri-
sposta è inevitabilmente soggettiva. Probabilmen-                 Conseguenze della paura o del coraggio
te un materialista riterrebbe codardia sottrarsi alle             Come già scritto nell’introduzione, la paura è
terapie e coraggio affrontarle. Altri tuttavia               un’emozione necessaria alla rapida risposta in una
potrebbero ritenere codardia tentare di prolungare           situazione di pericolo immediato, ma altamente
la mera esistenza fisica a discapito della qualità           dannosa se prolungata nel tempo. Sulle conse-
della vita da loro ritenuta prioritaria.                     guenze, sia psicologiche che fisiche, dello stress
    Rimanendo strettamente legati alla definizio-            provocato da stati di paura intensi e/o duraturi
ne di coraggio avrebbero entrambi ragione, dal               sono stati scritti migliaia di libri e di articoli. Tra i
loro punto di vista. Come nell'esempio dell'edifi-           possibili esiti psicologici troviamo lo sviluppo di
cio in fiamme, siamo tutti facilmente concordi che           depressioni, ansie, fobie, attacchi di panico, di-
rischiare la vita per salvare un bambino sia un atto         sturbo da stress post traumatico; e per ognuno di
coraggioso, come pure che rischiarla per salvare             questi aspetti esiste una nutrita letteratura a ri-
un computer sia folle; ma rischiarla per salvare un          guardo. Quanto ai possibili esiti somatici, occorre
animale è coraggioso o folle? E non farlo è saggio           innanzitutto osservare che, sebbene l'ipotesi che
o vile? Poiché la risposta è soggettiva, lo è inevi-         uno stato emotivo possa influenzare dinamiche fi-
tabilmente anche la percezione di chi agisce, i cui          siologiche sia stata osteggiata per anni, e non sia
vissuti soggettivi di coraggio o di codardia sono            ancora stata pienamente recepita dai medici meno
riconoscibili come tali unicamente da chi ne con-            aggiornati, la ricerca ne ha chiaramente dimostra-
divide i valori. Se dall'esterno è quindi sempre             to la validità oramai da decenni. Con la nascita
possibile il fraintendimento del vissuto soggetti-           della PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia),
vo, per l'individuo è tuttavia più semplice distin-          disciplina che indaga le interazioni tra psiche, si-
guere tra scelte effettuate seguendo i suggerimenti          stema nervoso, endocrino e immunitario, sono ar-
della paura o scelte compiute per impulso del co-            rivate le prime verifiche sperimentali, e ad oggi si

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possono considerare appurati almeno due princi-              aimed at a noble purpose, and this characteristic
pali percorsi biologici tra il vissuto psicologico e         has a powerful effect on flourishing” (ibidem).
la risposta somatica (Ader, 2006): l'asse HPA (hy-           Una ricerca sulla relazione tra coraggio, benessere
pothalamic-pituitary-adrenal – ipotalamo-ipofisi-            psicologico e sintomi somatici nella popolazione
corticale del surrene), che stimola la produzione            generale (Keller, 2016) rileva che “higher courage
di cortisolo da parte della corticale del surrene; ed        scores were found to predict lower somatic symp-
il percorso SAM (sympathetic-adrenal medullary               tom scores” (ivi, 62) e che “courage was shown to
– simpatico-adrenomidollare) che lega il locus               significantly predict PWB [Psychological Well-
coeruleus all'attività del sistema neurovegetativo           being]” (ivi, 64). Non ci risultano studi psicologi-
simpatico e, tramite essa, alla produzione di cate-          ci più approfonditi sul tema. Ciò nonostante, poi-
colamine da parte della midollare del surrene                ché il coraggio è, per definizione, un atto inten-
(Kern, Rohleder, Eisenhofer, Lange, & Ziemssen,              zionale che comporta per chi lo esegue un rischio
2014). Stati particolarmente intensi o prolungati            oggettivo e sostanziale, implica necessariamente
di paura comportano le sopracitate reazioni fisio-           la capacità di gestione della paura, se presente, e
logiche da stress e col tempo l’iperattivazione del-         pertanto sembra lecito affermare che il coraggio
la produzione ormonale può portare a patologie               sia in grado di proteggere dai rischi sopra esposti
anche gravi.                                                 connessi con uno stato di paura particolarmente
    Lo studio degli effetti del coraggio sulla qua-          intenso o prolungato. Infine, per quanto non ci ri-
lità della vita è invece ancora agli inizi e consta di       sulta siano stati studiati gli effetti derivanti dal vi-
pochi studi. Tra questi si annoverano principal-             vere – o anche solo dal leggere – sensazioni ana-
mente quelli condotti nell'ambito dell'applicazione          loghe a quelle trasmesse dalla frase in epigrafe a
della Psicologia Positiva al mondo del lavoro,               questo testo, credo, e spero, che ognuno abbia
molti dei quali concordano nel concludere che                provato almeno una volta in vita sua l’emozione
“courage was found to mediate the relationship               correlata e sia in grado di ricordarne la forza per-
between psychological capital and flourishing                vasiva che ne deriva, anche senza doverne leggere
[letteralmente “fiorire”: prosperare]” (Santisi et           in una ricerca scientifica.
al., 2020, 9) e che “this is probably linked to the
fact that courage was intrinsically constituted and

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       Sinergetica, Movimento di Libera Psicolo-              tempo mura via via sempre più soffocanti. A volte
gia                                                           a tal punto che per tenere fuori i pericoli ci trovia-
       Nel particolare momento storico legato alla            mo a respirare più anidride carbonica che ossige-
primavera/estate 2020, in Italia, un gruppo di col-           no, come avviene indossando le mascherine. Ri-
leghi psicologi e psichiatri ha sentito il bisogno di         nunciare ai più elementari rapporti umani sembra
sottoscrivere     un     comunicato        di    allarme      a molti indispensabile per proteggersi, forse per-
(https://comunicatopsi.org/) relativo gli aspetti             ché come scriveva Michele Lauro (2016) “il
psicologici della gestione dell’emergenza in atto.            marketing della paura ha un ufficio stampa molto
Successivamente alcuni di noi hanno ritenuto ne-              efficiente: serve per aumentare il consenso, eser-
cessario dare vita ad un gruppo che coordinasse               citare il controllo, assumere il potere”, e così trop-
attivamente le iniziative scaturite da tale analisi,          po facilmente rischia di farci dimenticare che “il
che si è dato il nome di Sinergetica, Movimento               coraggio non è l’assenza di paura, ma piuttosto il
di Libera Psicologia. L’alternativa tra lasciarsi so-         giudizio che c’è qualcosa di più importante della
praffare dalla paura o coltivare il coraggio è tema-          paura” (frase attribuita a Ambrose Redmoon).
tica da noi sentita come centrale. Riteniamo che                   Poiché il coraggio è avere cuore, ma non solo:
oggi più che mai il coraggio sia indispensabile per           il coraggio è lanciare il cuore oltre l’ostacolo,
recuperare la serenità e la fiducia in sé e negli al-         quando non si sa cosa ci sarà dopo. Il coraggio
tri.                                                          sarà dire “No!” quando vorranno zittire la nostra
       Per la sua etimologia “coraggio” rimanda al            umanità; quando vorranno far sparire la coscienza
cuore. Solo chi ama ha coraggio. Per questo                   come un ornamento inutile. Il coraggio sarà paga-
l’amore è l'antidoto alla paura. “Coraggio!” è an-            re un prezzo, se ci sarà da pagarlo, per un mondo
che una comune esortazione a proseguire nono-                 migliore che non vedremo. Il coraggio è quello di
stante le difficoltà, i piccoli timori o i grandi scon-       Antigone che decide di dare sepoltura al cadavere
forti, a confrontarsi con i propri limiti e a crescere        del fratello Polinice contro la volontà del re di
ogni giorno di più, a rincuorarsi. Per fiorire infatti        Tebe che l’ha vietata con un decreto. Per la sua di-
occorre innanzitutto trovare il cuore di uscire dal-          sobbedienza morirà murata viva in una grotta, ma
la propria cosiddetta “comfort zone”, dove le co-             per Antigone la legge divina è superiore alle leggi
modità e le sicurezze rischiano di essere al con-             umane. Oggi la chiameremmo “disobbedienza ci-

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vile”, dal titolo del celebre saggio di Herry David          way out is always through”. Oggi occorre infatti
Thoreau che ha ispirato, tra gli altri, il Mahatma           soprattutto il coraggio della consapevolezza che
Gandhi, Martin Luther King, o Nelson Mandela.                ripetere a se stessi il mantra “andrà tutto bene” è
A ben vedere si potrebbe affermare che ogni con-             solo una forma di rassicurazione, mentre la posta
quista civile, dall’abolizione della schiavitù al            in gioco è proprio la qualità della vita, più impor-
suffragio universale, è in debito verso individui            tante della stessa sopravvivenza. Questa consape-
che hanno avuto il coraggio di sfidare leggi uma-            volezza è necessaria giacché – come nel nome
ne accettate dai più, ma da loro ritenute inique in          della celebre acquaforte di Francisco Goya – “il
virtù di principi considerati superiori, divini o na-        sonno della ragione genera mostri”, e questo non
turali che siano.                                            è il momento di obbedire e “restare a casa”, bensì
    Inoltre, accanto al coraggio dei grandi leader           quello di svegliarsi, attivarsi e riunirsi.
che hanno fatto la storia e combattuto per i diritti
civili, ci sono forme di coraggio “più silenziose”,               Conclusioni
meno evidenti, ma altrettanto importanti. Il corag-               Gli studi sul coraggio come costrutto psicologico
gio di non arrendersi e continuare a sperare. Il co-         sono ancora agli inizi e ci auguriamo di avere contri-

raggio di non fermarsi alla superficie e di appro-           buito a fare il punto della situazione. Tuttavia, il co-
                                                             raggio è virtù morale da molti secoli, centrale e tra-
fondire tutto, accettando in tal modo di cambiare
                                                             sversale alla religione, all’arte, alla letteratura e al sen-
anche se stessi. Il coraggio di affrontare la solitu-
                                                             tire comune. Coltivarlo protegge dai pericoli legati al
dine di coloro che percorrono territori ancora ine-
                                                             vivere prolungati stati di paura e migliora la qualità
splorati. Il coraggio di chi addomestica la paura
                                                             della vita. Purtroppo invece, come afferma in una re-
accogliendo il prossimo con amore. Il coraggio di            cente intervista (Amorosi, 2020) Stefano Fais, dirigen-
chi sente la responsabilità verso i propri ideali,           te di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, “stanno
verso i propri figli e verso il mondo che un doma-           gestendo il Coronavirus con la paura. Ma la paura è
ni lasceremo loro. Non vogliamo risvegliarci un              una malattia che indebolisce e rende più fragili. Così
giorno e scoprire che ci è mancato il coraggio ne-           masse di persone vengono rese facilmente prede pro-
cessario quando era ancora possibile fare tutto              prio dei virus”. Il distanziamento sociale e il timore

ciò, poiché crediamo che – come scrisse il poeta             del prossimo percepito come possibile untore compor-
                                                             tano pericolose conseguenze psichiche e psicosomati-
Robert Frost in Servant to Servants – “the best

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che che nel migliore dei casi sono state completamente              Qui desideriamo concludere evocando l’immagi-
ignorate.                                                      ne del celebre dipinto La Danse II di Henri Matisse, e
    Oramai da vari decenni sappiamo che il benessere           riportando il commento che l’opera ha suscitato in De-
psicofisico dipende in gran parte dalla qualità delle re-      rio Olivero (2019), vescovo di Pinerolo: “L’essenza
lazioni interpersonali. Innumerevoli studi, svolti da au-      della vita sta nel ‘tenerci per mano’, sta nel creare un
tori di varie discipline, lo hanno ampiamente dimostra-        cerchio. Tutto il resto scompare. Sotto questo cielo,
to e interi orientamenti psicoterapeutici, come la Psi-        sulla nostra terra, la cosa più essenziale è riuscire a
canalisi Relazionale o la Psicoterapia Interpersonale,         prenderci per mano.” (ivi, p. 18). Non sappiamo se in
basano l’efficacia dei loro interventi su questa consa-        questi mesi il vescovo abbia mutato opinione o se
pevolezza. Non riteniamo pertanto necessario appro-            adesso riscriverebbe la stessa frase. Sappiamo però
fondire questa conclamata evidenza, riguardo la quale          che per noi, oggi, è quanto mai urgente riscoprire que-
rimandiamo all’amplissima letteratura esistente. Peral-        sta dimensione e soppesare con il necessario coraggio
tro, che la qualità delle relazioni sia parte imprescindi-     che cosa stiamo perdendo in cambio dell’illusione del-
bile di quella che chiamiamo “qualità della vita”, è ri-       la sicurezza. Per non correre il rischio di cui ci ha av-
saputo anche in ambiti non psicologici, e da ben prima         vertiti Benjamin Franklin (1755): “Those who would
che la psicologia lo abbia dimostrato. Azioni un tempo         give up essential Liberty, to purchase a little temporary
quotidiane, come sorridere a viso scoperto, stringersi         Safety, deserve neither Liberty nor Safety”. Di questo
la mano, abbracciarsi o accogliere l’altro a una distan-       coraggio abbiamo urgente bisogno, per la nostra salute
za di prossimità, sono socialmente, evolutivamente e           individuale, per quella della società in cui viviamo e
psichicamente così importanti da rendere necessario            per quella della società che lasceremo ai nostri figli.
che gli effetti della loro soppressione siano dettagliata-
mente analizzati in un prossimo lavoro.

             Per citare questo articolo, il riferimento bibliografico è:
            TANGOCCI, B., DE ROSSI, F. E., THELLUNG, M., CAMERLINGO, R.,
            SCANU, P., BONADENI, M. (2020). Coraggio di vivere o paura di morire?
            Piesse (www.rivistapiesse.it) 6 (8-1).

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