Nathan l'illuminato sindaco e massone - Nathan l'illuminato sindaco e massone
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ISSN 2499-1651 Anno VI - numero 4 Notiziario del GOI Aprile 2021 Nathan l’illuminato sindaco e massone Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Roma Aut C/RM/07/2016 21 aprile 1901. Ernesto Nathan inaugura la sede del Grande Oriente a Palazzo Giustiniani
La Tavola Smeraldina «È vero senza menzogna, certo e verissimo, che ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli di una sola cosa. E poiché tutte le cose sono e provengono da una sola, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento. Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l’ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande ingegno. Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l’oscurità fuggirà da te. Questa è la forte fortezza di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. Da ciò deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo. Completo è quello che ho detto dell’operazione del Sole.». Il testo era inciso su una lastra di smeraldo ed è stato tradotto dall’arabo al latino nel 1250. Esso rappresenta il documento più celebre degli scritti ermetici ed è attribuito allo stesso Ermete Trismegisto, dagli egizi riconosciuto nel dio Thot. Esso apparve per la prima volta in versione stampata nel De Alchemia di Johannes Petreius (1541).
Aprile 2021, Numero 4 Anno VI Sommario ISSN 2499-1651 Anno VI - numero 3 Notiziario del GOI mArzo 2021 Nathan l’illuminato sindaco e massone Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Roma Aut C/RM/07/2016 in copertina: 21 aprile 1901. Ernesto Nathan inaugura la sede del Grande Oriente a Palazzo Giustiniani 21 aprile 1901. Ernesto Nathan inaugura la sede del Grande Oriente a Palazzo Giustiniani Erasmo Notiziario del GOI Periodico mensile Anno VI - Numero 4 Aprile 2021 ASSOCIATO Anniversari Direttore Responsabile 4 Un grande uomo, un grande massone Stefano Bisi 21 aprile 1901 Consulente di Direzione Velia Iacovino 8 Nathan e la Massoneria Editore Pandemia e rinascita Associazione 15 Il mondo che verrà... Grande Oriente d’Italia, Via di San Pancrazio 8, Armando Corona Roma 20 Il Gm che espulse Gelli Legale rappresentante: Gran Maestro Stefano Bisi 700 anni 21 Sommo poeta e icona pop Direzione Redazione Amministrazione 25 Dante e la scienz del tempo Erasmo Notiziario del Goi Via di San Pancrazio 8 Massoneria e Chiesa 00152 Roma 26 Non siamo una setta Tel. 065899344 Fax 065818096 1943-1944 Kenya Mail: erasmonotizie@grandeoriente.it 27 Nel campo di Eldoret nacque la loggia Italia Stampa Libri Consorzio Grafico srl 31 L’alchimia svelata Castel Madama (RM) di David Mosseri Registrazione Tribunale di 29 News & views Roma n. 177/2015 del 20.10.2015 AVVISO AI FRATELLI ROC n. 26027 Invitiamo tutti i Fratelli e tutte le logge a inviare d’ora in avanti le notizie pubblicabili del 13.11.2015 sulle testate del Grande Oriente – Sito, Erasmo e Newsletter – a questo indirizzo di posta elettronica: In caso di mancato recapito inviare al CSL Stampe Roma redazione.web@grandeoriente.it per la restituzione al mittente A questo stesso indirizzo potranno anche essere inviate lettere, alcune delle quali previo pagamento resi verranno pubblicate nella rubrica www.grandeoriente.it La parola è concessa
Anniversari Cento anni fa passava all’Oriente Eterno Ernesto Nathan Un grande uomo, un grande massone Il Goi celebra e ricorda questa figura straordinaria di libero muratore che per due volte resse il supremo maglietto e che credeva nella bellezza e bontà dei principi massonici come mezzo per condurre gli uomini sulla via del perfezionamento morale e civile 4 e che fu primo cittadino di Roma Notiziario del GOI 4 2021
Anniversari I l Goi celebra i cento anni del dallo spiccato pragmatismo, fu tra Roma passaggio all’Oriente Eterno, i principali protagonisti della sua il 9 aprile 1921, di Ernesto Na- than, Gran Maestro per due volte, epoca. Figlio di un agente di cambio tedesco, Moses Meyer Nathan e di In un video dal 1896 al 1903 e dal 1917 al 1919 e indimenticabile sindaco di Roma, Sara Levi, amica e collaboratrice di Giuseppe Mazzini, era nato a Lon- l’omaggio carica che ricoprì dal 1907 al 1913. Una figura straordinaria di uomo, dra il 5 ottobre 1845. Si trasferì in Italia nel 1859 e visse l’adolescenza e al sindaco più amato di politico e di massone, dimensioni la prima giovinezza tra Firenze, Lu- che in lui si intrecciano e si fondo- gano, Milano (dove diresse il gior- no in quella che fu la missione della nale l’Unità d’Italia) e la Sardegna. sua vita sia nella veste di ammini- L’influenza di Mazzini e di Aurelio Dal 9 aprile, giorno dell’anniver- stratore della cosa pubblica che di Saffi, amici di famiglia dai tempi lon- sario della scomparsa fino al 21 libero muratore, una missione che dinesi, incise fortemente sulla sua aprile – Natale della capitale – la coincideva con gli alti scopi dell’Ar- formazione e sul suo orientamento città è stata riempita dalle idee e te Reale, che per lui erano quelli di culturale e politico. Nathan giunse dai progetti di Ernesto Nathan “risvegliare nelle anime assopite l’a- nella Città Eterna nel 1870 all’in- attraverso la voce di Massimo spirazione al riscatto morale”, “tem- domani della Breccia di Porta Pia, Wertmüller, le note del Premio prare le coscienze, col sentimento per lavorare a organizzare il nuovo Oscar Nicola Piovani e le imma- del dovere civile, all’amore fraterno, giornale settimanale mazziniano La gini della “sua” Roma. Il video alla fraterna difesa contro l’ingiusti- Roma del Popolo e fu in questo pe- è stato voluto dall’associazione zia; piantare profonde radici della riodo che cominciò a occuparsi in Roma Bpa – Mamma Roma e i idealità, che fondendo la fede con maniera attiva di politica. Acquisì suoi Figli Migliori – e grazie a Te- la scienza, sollevi in alto l’essere”. la cittadinanza italiana nel 1888 e, lesia è stato trasmesso in loop sul- Nathan credeva nella bellezza e l’anno successivo, fu tra i fonda- le linee metropolitane della città bontà dei principi iniziatici masso- tori della Società Dante Alighieri, e in versione integrale su www. nici come mezzo per condurre gli insieme a Giosuè Carducci. Diven- romabpa.it. Due date simboli- uomini sulla via del perfezionamen- ne consigliere provinciale a Pesaro che, scelte proprio con l’idea di to morale e civile e nell’educazione (1889-1895) e consigliere comunale ricordarlo nei luoghi della quoti- del cuore e della mente che doveva a Roma (1895-1902), lavorando al dianità del popolo romano. “Er- portare all’esercizio della virtù inte- progetto di un raggruppamento di nesto Nathan – ha spiegato Paolo sa come azione. tutte le forze della sinistra laica e Masini, presidente di Romabpa e democratica che fosse in grado di ideatore dell’iniziativa “Ernesto Protagonista del suo tempo contrastare la maggioranza conser- Nathan 100” – è stato il sinda- vatrice. Un progetto che continuò co più illuminato e lungimirante Ebreo laico, mazziniano, riforma- a portare avanti, tra molti ostacoli, di Roma, che ancora oggi porta tore dalla visione ampia ma anche anche quando tra il 1907 e il 1913 l’impronta del suo passaggio e dei suoi pensieri lunghi, attuati con grande rigore. La conferma che, anche se non ci si nasce, si può diventare veri romani. Amandola e rispettandola”. La figura di Nathan sindaco, che fu in carica dal 1907 al 1913, è sta- ta approfondita anche all’interno del laboratorio “Memorie: una città, mille storie” il contenitore che l’associazione insieme a una rete di scuole romane, ha lancia- to nella Capitale e nelle altre città italiane per tramandare la storia delle città e dei quartieri alle ge- nerazioni future. Il video è stato realizzato grazie alle immagini e al montaggio di Generative Solu- A sinistra Ernesto Nathan tion. 5 Notiziario del GOI 4 www.grandeoriente.it 2021
Anniversari fu alla guida della giunta capitolina te” la coscienza, la sete dell’ideale. talia. Il 7 novembre 1903 Nathan si costituita da un Blocco laico demo- Quanto all’atteggiamento politico dimise dalla carica di Gran Maestro, cratico, che comprendeva liberali, della Massoneria, per Nathan, che anche se formalmente la cessazione demo-costituzionali, repubblicani, era uomo politico, doveva essere del suo primo mandato si fa risalire radicali e socialisti. quello di riaffermare l’esistenza di al 14 febbraio 1904. una grande nazione unita e degna Nathan massone di gloriosissime tradizioni, anelante Nathan politico a progresso e libertà, al di là di ogni Nathan venne iniziato il 24 giugno scuola o partito. Tornò così ad abbracciare a pie- 1887, a 42 anni, nella loggia Propa- no ritmo l’attività politica pubblica ganda massonica di Roma e nove A Palazzo Giustiniani e nel 1907, mentre era a capo del anni più tardi – precisamente il 1° “Blocco popolare”, fu eletto sinda- giugno 1896 – fu eletto, per la prima Durante il suo magistero il Grande co di Roma, diventando ben presto volta ai vertici del Goi succedendo Oriente d’Italia si trasferì nella sede modello da seguire per una miriade ad Adriano Lemmi, il grande finan- di Palazzo Giustiniani. Ed è entra- di comuni italiani di unione delle ziatore del movimento patriottico to nella storia il discorso di inau- forze laiche e popolari contro con- risorgimentale. Come Gran Mae- gurazione che Nathan pronunciò servatori e filoclericali. Una formula stro si pose come obiettivo primario nella sala Zuccari il 21 aprile 1901 di successo, alla quale contribuì con quello di traghettare l’Istituzione alla presenza di deputati e senato- una serie di leggi a favore di Roma, nel nuovo secolo e di farla cono- ri, magistrati, alti funzionari, uffi- anche Giovanni Giolitti, con cui scere all’esterno, attraverso confe- ciali, professori, intellettuali e oltre Nathan condivideva riformismo e renze pubbliche mirate a divulgare duecento signore. Alla sua sinistra volontà di modernizzare il paese, un i principi massonici, primo tra tutti il tavolo per la stampa. E a loro, ai altro libero muratore, al suo terzo quello della fraternità, che rendeva “profani” si rivolse spiegando, per mandato come presidente del Con- la Massoneria, dagli altri sodalizi, e la prima volta nella storia del Goi, siglio. Quando divenne primo citta- che era a fondamento della sua natu- cosa fosse la Massoneria e quali fos- dino della capitale, Nathan aveva 62 rale aspirazione alla pace universale sero i suoi scopi, chiarendo la posi- anni, ed era considerato un uomo e all’accordo tra i popoli attraverso zione dell’Ordine nei confronti del- e un politico rigoroso, competen- la vittoria del diritto sulla forza, e al le varie fedi religiose, della politica, te, responsabile e attento. Il blocco perseguimento del sogno Stati Uniti delle donne e dell’istruzione, l’idea popolare guidò Roma fino al 1913 d’Europa. Particolare rilievo Na- di fratellanza e di solidarietà e sof- e ne facevano parte Achille Ballo- than impresse all’educazione, alla fermandosi sul tanto deprecato pre- ri, Meuccio Ruini, Giovanni Mon- formazione dei giovani, in chiave sunto segreto massonico…e persino temartini, Gustavo Canti, Ivanoe laica ed etica. “Siamo – amava ripe- sul divorzio. Cosa che che portò la Bonomi, Giovanni Antonio Vanni, tere – un’associazione educatrice”, curia a potenziare il suo attacco alla Tullio Rossi Doria. Occupa un po- il cui compito era quello, appunto Massoneria, attraverso l’azione con- sto speciale nella storia capitolina il di “risvegliare nelle anime assopi- centrica di tutte le parrocchie d’I- discorso di insediamento che tenne. 6 L’inaugurazione del Vittoriano (1911) avvenuta durante il mandato da sindaco di Ernesto Nathan Notiziario del GOI 4 2021
Anniversari “Qui raccolti uomini di vari partiti e zioni sportive. Nathan si battè per Editoria di varie scuole, ascritti e fedi diverse, l’apertura di circa 150 asili comu- siamo venuti su questo sacro colle in nome della grande ed elevata politica nali per l’infanzia e terminò il suo mandato nel 1913. Allo scoppio del Libri dedicati la quale ha avuto la virtù di riunirci in fascio; la politica nazionale di fron- te alla antiunitaria, la politica della primo conflitto mondiale si arruolò volontario. Aveva 70 anni e com- battè sul Col di Lana. Nel 1917, fu a Nathan libertà di fronte a quella dell’intolle- di nuovo eletto Gran Maestro del A Ernesto Nathan è dedicata ranza, la politica del progresso di fron- Grande Oriente d’Italia dopo che un’ iniziativa editoriale coordi- te a quella della reazione”. Se non il candidato già scelto, il suo amico nata dalla professoressa Marisa sono queste le parole di un massone? Achille Ballori fu assassinato da un Patulli Trythall per Accademia Scuola, casa, problemi di bilancio, pazzo a Palazzo Giustiniani. Na- Nova Delphi. Due raccolte di sanità pubblica, municipalizzazioni, than fu giudicato il più autorevole saggi hanno già visto la luce e istruzione, sostegno di formazione a gestire l’Istituzione massonica in una terza seguirà a breve con l’o- professionale, furono i punti chiave uno scenario devastato dal conflit- biettivo di ripercorrere “gli anni del suo programma. Nathan cono- to mondiale. Ma a causa dell’età e della sua sindacatura, ma anche il percorso etico e politico che lo mosse”. Il primo volume è stato Ernesto Nathan. L’etica di un sin- daco. Il secondo 150 anni sulla breccia. Roma, una capitale in tra- sformazione. Il terzo, in stampa nei prossimi mesi, sarà dedicato all’anniversario. Numerosi gli stu- diosi che hanno partecipato all’i- niziativa. Nel libro dal titolo Noi massoni, Bastogi dà alle stampe due famosi discorsi di Nathan: il primo, pronunciato da Gran Ma- estro all’inaugurazione di Palazzo Giustiniani nel 1901, il secondo da sindaco a Porta Pia il 20 set- tembre 1910. I due documenti sono preceduti da una nota bio- grafica di Salvatore Loi, pubblica- Ernesto Nathan ta nel 1981 a cura della loggia Er- nesto Nathan n. 548 di Roma. Tra sceva bene le necessità di Roma, che delle sue condizioni di salute resse le più appassionate studiose della pur essendo ricca di tesori storici, il supremo maglietto solo per due figura di Nathan è senz’altro An- artistici, archeologici, versava in con- anni. Morì a Roma il 9 aprile 1921. namaria Isastia, autrice di diversi dizioni di estrema arretratezza. Nel pomeriggio dell’ 11 aprile, il saggi, tra cui Ernesto Nathan 1896 Consiglio Comunale dedicò la se- 1904, 1917 1919 nel volume Gran Gli ultimi anni duta alla sua commemorazione. Ri- Maestri d’Italia a cura di Giovan- posa in una tomba monumentale al ni Greco (Mimesis), Ernesto Na- Nel 1909 fu approvato il primo pia- Cimitero del Verano, poco distante than, sindaco di Roma 1907 1913 no regolatore della città e prese il via dal Pantheon dei Gran Maestri e dei nel volume Maestri per la città a la municipalizzazione del servizio Grandi Dignitari del Grande Orien- cura di Giovanni Greco, Storia tranviario e dell’energia elettrica. te. (tra le fonti Scritti politici di Er- di una famiglia del Risorgimento. Nathan avviò anche una politica di nesto Nathan (Bastogi), Annamaria Sarina, Giuseppe, Ernesto Nathan realizzazione delle opere pubbliche. Isastia, Ernesto Nathan 1896 1904, (Associazione Università Popola- Nel 1911 in occasione del cinquan- 1917 1919 nel volume Gran Maestri re Editore). Nel 2006 Walter Vel- tenario dell’Unità d’Italia, furono d’Italia a cura di Giovanni Greco troni, all’epoca sindaco di Roma, inaugurati il Vittoriano, il Palazzo (Mimesis), Annamaria Isastia, Er- firmò la prefazione della biografia di Giustizia, la passeggiata archeo- nesto Nathan, sindaco di Roma 1907 di Nathan scritta da Alessandro logica e lo stadio al Flaminio, primo 1913 nel volume Maestri per la città Levi negli anni Venti e censurata impianto moderno per le manifesta- a cura di Giovanni Greco) dal regime fascista. 7 Notiziario del GOI 4 www.grandeoriente.it 2021
21 aprile 1901 Nathan e la Massoneria Ecco alcuni stralci del discorso di inaugurazione della sede del Grande Oriente d’Italia a Palazzo Giustiniani che l’allora Gran Maestro tenne 120 anni fa È il 21 aprile del 1901, il giorno gnore. Un tavolo è stato allestito per è rimasta nella storia, ha per titolo dell’inaugurazione della nuo- i giornalisti. È la prima conferenza Massoneria: sua azione, suoi fini. In va sede del Grande Oriente stampa organizzata dal Goi nella essa Nathan illustra i principi guida d’Italia, che si era trasferito a Palaz- sua storia. Protagonista è il Gran dell’Istituzione, il cui ruolo nell’I- zo Giustiniani in febbraio, affittan- Maestro, eletto ai vertici della Co- talia del tempo, venne consacrato do per 11000 lire annue tutto il pri- munione nel 1896, Ernesto Nathan, proprio da questo evento. Ne ripor- mo piano dell’edificio che nel 1911 di cui quest’anno celebriamo il cen- tiamo alcuni stralci. sarà acquistato per intero dal Goi. tenario del passaggio all’Oriente La magnifica Sala Zuccari, tempio Eterno. Il suo obiettivo è traghet- Si squarci il preteso mistero maggiore della Comunione, addob- tare il Grande Oriente nel nuovo bata in occasione della cerimonia secolo all’insegna della trasparenza, Oggi si inaugura la modesta sede del- con gonfaloni, corone di alloro e far conoscere la Libera Muratoria ai la Massoneria Italiana, modesta nel fiori, è gremita di gente: deputati, “profani” e farla apprezzare. Non suo allestimento e decorazione, non senatori, magistrati, alti funzionari a caso la “Balaustra”, che tiene in tanto nella sua tradizione…perchè la dello stato, ufficiali, professori, si- questa specialissima occasione e che Massoneria, se nelle varie sue incar- Palazzo Giustiniani 8 Notiziario del GOI 4 2021
21 aprile 1901 nazioni si perde davvero nella notte dei tempi, ha resistito all’urto dei se- coli, e tuttora vive e fiorisce per essersi di volta in volta tuffata nell’acqua lu- strale del progresso, assimilando ogni nuova fase di civiltà, il più delle volte divenendone banditrice. (…)Tacciati di subdola azione, ravvolta nelle te- nebre, abbiamo voluto inaugurare la nuova sede invitandovi a sentire, a parole chiare e senza sottintesi, cosa siamo, cosa vogliamo, in nome di che ci riuniamo. (…) Si squarci una buo- na volta il preteso mistero; sappiano gli uomini di buona fede il valore di grossolane menzogne e stolte calun- nie inventate dal livore partigiano in nome della carità cristiana. Voglia- mo il vero per comparire alla sbarra dell’opinione pubblica, non come dei colpevoli, ma come degli offesi che hanno diritto a riparazione. Sala Zuccari, all’epoca tempio maggiore del Grande Oriente I nostri strumenti trinomio Libertà, Uguaglianza, Fra- stirpi, i quali, per virtù di un patto A parte l’origine, la ricostruzione tellanza, assai prima di comparire morale, tendono la mano l’uno all’al- laboriosa, incerta, archeologica, le come sintesi delle aspirazioni della tro, si soccorrono, si consigliano a antiche corporazioni dei muratori Repubblica francese, era massi ma vicenda e preludiano a quella pace e degli scalpellini (guilds) coi loro fondamentale delle Logge, afferma- internazionale, a quell’accordo fra i maestri, compagni ed apprendisti, zione inconcussa della libertà delle popoli (…);_nel lontano orizzonte si trasformarono da professionali opinioni di ognuno, dello spirito fra- come la suprema vittoria del diritto in Associazioni di propaganda. (…) terno che doveva regnare fra gli as- sulla forza. Voi vedete, o signori, se La partecipazione di filosofi, di mi- sociati, dell’assoluta uguaglianza, che siamo poca cosa, siamo pure il germe stici, credenti negli antichi misteri, non riconosceva differenza di stato o dei vagheggiati Stati Uniti d’Europa, determinò l’innesto di riti e di ordi- di claasse. E cotesta formala – riunen- e ritenendo insufficiente quel territo- namenti tratti dagli ordini cavallere- do nella solidarietà predicata da Cri- rio, quei milioni, guardiamo più in schi; d’onde una milizia fortemente sto tutti gli uomini – uscì dalle Logge là, oltrepassiamo i mari e nei vincoli disciplinata, oggi definita felicemen- per divenire il credo della democrazia di fratellanza abbracciamo quanti po- te da un pensatore geniale «i tem- mondiale. (…) Da noi finalmente il poli civili abitano il globo; siamo ben plari della democrazia». Rimasero movimento massonico corrisponde a noi che, in nome di quel principio di immutati gli emblemi del mestiere, quello per la indipendenza e per l’u- fratellanza, abbiamo iniziato, spinto martello, squadra, compasso, ecc. nità, eminentemente politico, insom- innanzi il movimento per la pace e intesi simbolicamente; di guisa che ma, (…) per l’arbitrato, che nel suo lento in- il lavoratore della pietra grezza ado- cedere, contrastato dalle passioni dei perava gli strumenti suoi per affina- Il vincolo di fratellanza popoli e dagli interessi dei potentati, re, squadrare, anzichè il rozzo sasso, conquista ogni giorno terreno e fi- materiali umani intenti all’innal- Ma per quanto – come ho cercato nirà, quandochessia, per trionfare. zamento d’un edificio morale per il assai sommariamente di indicare – i miglioramento dell’umanità. Massoni in ogni paese si propones- Riti e simboli sero obietti specifici e distinti, una Il trinomio massonico caratteristica li raccoglie, li accomu- Abbiamo simboli, riti e consuetudini na e diversifica la Massoneria da d’altri tempi, in apparenza anacro- E secondo le attitudini delle varie qualsiasi altra associazione. È quella nismi; usiamo segni, vocaboli che ai nazioni, delle esigenze loro, degli uo- del vincolo di fratellanza, il quale, profani sembrano arnesi fuori d’u- mini all’avanguardia, si determinava varcando i confini, oltrepassando i so. Ebbene, una delle ragioni per le l’indirizzo dell’Associazione. (…) Il mari, riunisce gli uomini di tutte le quali manteniamo intatto tutto quel 9 Notiziario del GOI 4 www.grandeoriente.it 2021
21 aprile 1901 cerimoniale, che potrebbe sembrare determinano i riti ed i gradi, poi il 14 il Garibaldi, il Villamarina, il Bixio, ferravecchio da museo, è che, nel- prosegue: «Se il fine dell’Istituzione il Govean, il Cibrario, il Bertani, il la sua universalità, costituisce per è il perfezionamento dell’uomo, è in- Petroni, il Mazzoni, l’Antinori, il Fa- noi un linguaggio internazionale, il dispensabile che il Libero Muratore brizi, il Farini, il Dolfi, il Saffi, il Ce- passaporto mediante cui siamo rico- pratichi la vera morale, che suppone neri, il Fabretti, il Dezza, il Regnoli, nosciuti, il nostro stato massonico la cognizione e l’esercizio dei doveri il Palasciano, l’Asproni, il Libertini, accertato. (…) Del resto, cotesta cri- e dei diritti dell’uomo. Egli deve es- il Cordova, il Bòttego e potrei conti- stallizzazione della forma non è as- sere quindi giusto, umano, sincero, nuare (….) soluta; come nella lingua, una certa benefico verso ogni specie di persone, tolleranza dialettale in alcu- Come si entra nel Goi ni rapporti, la modifica. Per esempio. Non siamo gente (…) Non pretendo per questo così lugubre da non avere le affermare che tutti i Massoni nostre festive commemora- siano a loro pari, od anche zioni; per le due feste rituali adempiano alle prescrizioni noi in Italia abbiamo stabilito statutarie. Dovrebbe essere due date per noi simboliche: così, e la severità nel regolare quella d’oggi, la leggendaria le ammissioni dovrebbe assi- nascita di Roma; quella del curarlo, perchè non conosco 20 settembre, il giorno che consesso ove tanto rigore si la vide unita l’Italia, libera, eserciti per evitare l’accettazio- nelle sue gloriose tradizioni, ne di elementi impuri. Sentite ad inoltrarsi sulla via del pro- come si procede. Quando vi è gresso, di nuovo banditrice di una domanda di ammissione, civiltà fra le genti. (…). Così chiesto preventivamente alla commemoriamo i nostri morti Loggia se intende prenderla il 10 marzo, quando disparve in considerazione, tre Com- il Grande Apostolo ed edu- missari sono nominati per as- catore d’italianità, Giuseppe sumere informazioni se le re- Mazzini (…) L’utilità dei riti lazioni loro non sono unanimi e dei simboli adottati non si nel riconoscere la moralità del restringe per altro a dei segni candidato, non è neppure am- convenzionali fra nazioni; messo allo scrutinio. Quando hanno ognuno, intrecciato, riferiscono favorevolmente, un alto significato morale e allora egli deve ambire, in filosofico, e non pochi sono tre sedute plenarie della Log- intelligentemente escogitati Il Corriere della sera dedica una pagina alla notizia dell’inaugurazione gia, tre successivi ballottaggi, per rafforzare l’organizzazione, di Palazzo Giustiniani in ognuno dei quali bastano per inculcare lo spirito di tem- tre palle nere per escluderlo peranza e di fratellanza, per discipli- e soprattutto buon padre, buon figlio, dall’Ordine, due per sospendere la nare le discussioni (…) buon fratello, buon marito, buon sua accettazione fino a nuove e più cittadino’. Estendendosi lo scopo esaurienti indagini. Chi siamo della Istituzione al perfezionamento di tutta la specie umana, il Libero Dipinti come setta Chi siamo? È una interrogazione un Muratore impiega tutti i mezzi di po’ indiscreta per una Associazione fortuna e d’ingegno per giungervi”. Con questo rigore di procedura e la quale mantiene il segreto su coloro Tale è, o signori, la definizione del colla definizione massonica testè let- che ne fanno parte; e non ne tacerò Libero Muratore nei nostri Statuti; ta, come si spiega nel volgo la poca più oltre le ragioni. Intanto vogliate come voi vedete, è proprio l’apoteo- benevolenza per l’Associazione, le sentire la definizione del Massone, si di Satana e degli interessi indivi- impressioni preste ad addossarle tut- quale appare negli articoli 1, 14, 15 duali, come vorrebbero i sapienti e te le colpe, a dipingerla come sètta degli Statuti Generali: «L’Ordine dei teologici scrittori di cose massoniche! intesa a promuovere interessi loschi, Liberi Muratori appartiene alla clas- Ed in quei diabolici intenti ci prece- a salvare colpevoli, a protezioni mu- se degli Ordini cavallereschi: ha per dettero, su quella via, uomini i quali tue, mercè il più spudorato favori- fine il perfezionamento degli uomi- seppero immedesimare ed illustrare tismo, le più illecite influenze? Po- 10 ni”. Gli articoli seguenti fino al 13 il concetto massonico:’uomini come nete insieme le fiabe della stampa Notiziario del GOI 4 2021
21 aprile 1901 avversa, gli interessati attacchi della legge che governa l’essere suo; ma va questioni le quali implicano il bene potente organizzazione clericale, le più oltre. (….)a noi, collettivamente della nazione, la sua esistenza, il suo avversioni di coloro che ci temono, suffraga il pensiero del creatore nella prestigio, delle veramente nazionali la propensione a pensare male di co- manifestazione complessiva del cre- ci investiamo e ci preoccupiamo; del- loro che non ci conoscono, la credu- ato. Per noi ogni fede, sinceramente le altre implicanti la lotta dei partiti lità della maggioranza nell’accoglie- professata e seguita, che guida e man- (…) ci disinteressiamo (…) re tutto ciò che sa di misterioso ed tiene onesto l’uomo attraverso la vita indemoniato, la nostra indifferenza è degna di ogni rispetto. I nostri nemici a difenderci, sicuri nella nostra in- tegrità, e non mancano certo coef- Noi e la politica Ecco l’avversario contro cui si schiera ficienti per risolvere il non difficile la Massoneria: combatte, non la reli- problema del perchè, quando salta Vi piace affrontare la politica? (…) gione, bensì gli organismi e le sètte fuori un delinquente, (…) senza La varietà dei colori politici usata dai che della religione si prevalgono per l’ombra di un principio di prova, ce tecnici della materia per classificarci, un detestabile ed antipatriottico fine lo appioppi. E novantanove volte su lascerebbe la ragionevole presunzione politico; combatte il clericalismo non cento, a torto: costui non è mai stato che i più sono affetti da daltonismo, il cattolicismo; combatte gli usurpa- dei nostri. È se per ipotesi dannata eppure non è così. (…)Voi sapete che tori della fede non la fede; combatte i Io fosse, saremmo i primi a promuo- la luce rifratta attraverso il prisma farisei non i principi morali sfruttati verne la punizione esemplare (…) ci dà l’iride; ebbene, la Massoneria nel commercio di temporalità e nella aspira ad essere la luce. Il colore poli- sete di dominio! (...) Rispettiamo tutte le fedi tico suo è il bianco, la sintesi di tutti gli altri colori ad eccezione del nero, Il segreto massonico Cosa pensiamo? In fatto di religione, negazione di luce. Per uscire di meta- ci vogliono atei, bestemmiatori di fora, come nella religione accogliamo Non pochi uomini di valore mi han- Dio, intenti a rovesciare tutti gli al- gli onesti di ogni fede, rispettandone no ripetutamente detto: «perché tari, distruggere tutti gli ideali basati le convinzioni, così nella politica ac- v’ostinate ad ammantarvi nel segre- sull’impercettibile, sull’imperscru- cogliamo gli onesti di ogni partito, to? I fini vostri sono così nobili e tabile per sostituirvi il più esoso e purchè sentano italianamente, cre- lodevoli che noi pure saremmo con crasso materialismo. È una semplice dano nella nazionalità, non facciano voi se il mistero di cui vi circonda- favola, messa in circolazione da co- riserve sulla unità d’Italia, sulla sua te non si prestasse a tutti i sospet- loro i quali convertono la religione capacità di progresso, sul suo compito ti». A loro ho risposto su per giù in un proficuo strumento di traffico. di civiltà, qual popolo libero da ogni quanto dico qui. Come voi vedete, Non solo la Massoneria, accogliendo dispotismo teocratico od aristocrati- da pubblicazioni fatte, dall’istessa uomini di tutte le fedi, professa ed co, tramezzo ai popoli. In altre paro- vostra presenza qui, gli atti, i fini usa il massimo rispetto per il senti- le, nel senso generalmente accettato nostri, i simboli, i riti sono ormai mento individuale intento a penetra- della parola, non siamo un’associa- di dominio pubblico; il segreto si re il mistero della vita, e, nella legge zione politica, bensì un’associazio- restringe soltanto alle persone di che governa l’universo, a ricercare la ne patriottica. Delle grandi, vitali coloro che operano. Siamo soggetti Filatelia Una busta con annullo dell’Aifm per la Gran Loggia Anche le Poste Italiane hanno voluto commemorare Ernesto Nathan, indimenticabile sindaco di Roma nel cente- nario della morte dedicandogli un francobollo e l’Aifm, l’Associazione italiana di Filatelia Massonica ha realizzato una proprio busta con l’annullo primo giorno che sarà presentata l’1 e 2 ottobre a Rimini nel corso Gran Loggia 2021 dove verrà allestito un corner all’interno dello spazio filatelia in cui sarà visibile una biografia con tutto il materiale fotografico e documentale che l’Associazione italiana di Filatelia Massonica ha avuto la possibilità di reperire grazie alla collaborazione del Servizio Biblioteca e con l’aiuto di Dino Fioravanti Gran Bibliotecario del Goi. l’Aifm prevede di realizzare anche un folder per presentare nel miglior modo possibile la busta e tratteggiare al meglio la figura del nostro illustre fratello. 11 Notiziario del GOI 4 www.grandeoriente.it 2021
21 aprile 1901 ad una guerra ad oltranza, guerra (religiose ndr). Lo Stato deve ri- legame matrimoniale ed al focolare alle nostre persone, alla nostra ri- spettare tutte le fedi; nessuna ha domestico date ai fanciulli quando, putazione, ai nostri interessi, por- motivo di elevare a dogma, perchè per la proibizione del divorzio, inca- tata fin nel focolare domestico; in nessuna adempie al suo massimo tenate due coniugi insieme affinchè, parte i nostri avversari sono noti, in còmpito: quello d’insegnare per legalmente separati, insegnino ai figli parte si nascondono sotto mille par- sviluppare l’intelletto, d’educare la legalità e l’opportunità dell’adulte- venze; chi sa se non ve ne siano qui, per sviluppare il cuore, addestrarlo rio, o, riuniti sotto il medesimo tet- felici se dalle mie parole potranno all’esercizio della virtù quale do- to, abbiano ogni giorno ad imparare raccogliere materiali per assalirci! vere civile. Quindi insegnamento quale abisso separi coloro che ((Dio)) Alcuni fra noi, per temperamento laico fondato sopratutto su edu- ha riuniti! (…) o condizioni speciali, si sentono cazione morale. Nelle parole di corazzati; ma abbiamo il diritto di quel grande che scolpisce in sè la Economia Una breve parola sulla questione eco- nomica (…). I liberisti talvolta ci vo- gliono socialisti, viceversa nella fitta ed intricata selva del socialismo, ove varie essenze si contrastano il suolo, veniamo da taluni gratificati di molti epiteti, fin di quelli non consegna- ti nei trattati di economica politica. Come fra i partiti, così le ire delle scuole tenzonanti s’addensano su co- loro i quali non vogliono sposare le loro teorie; e siam fra quei. Abbiamo un campo comune di dottrina econo- mica, che tutti dovrebbe raccogliere; ln una deduzione del nostro principio fondamentale di fratellanza; questa, propugniamo, in essa prevedendo una solu zione al fatale contrasto fra le classi, fra i fattori della produzione. È la cooperazione, la unione di capi- tale e lavoro; nelle sue varie applica- Uno scorcio della mostra su Nathan allestita a Casa Nathan, centro polifunzionale del Goi zioni alla produzione, al consumo, al e sede romana della Comunione credito, la educazione al dovere eco- nomico; la elevazione dell’assalariato sottoporre altri men difesi ad insi- potenza della fede, oggi quando la allo stato di libero produttore. (…) die siffatte? fede si smarrisce, nelle parole di Leone Tolstoi: «Si lasci credere ai Fratelli uguali Come siamo organizzati cittadini in Dio come a loro piace meglio». A proposito dei doveri reciproci dei La organizzazione nostra (…) si ri- Massoni, si parla a vanvera della assume in una serie di Logge od as- Divorzio disonesta protezione, della malsana sociazioni locali sparse nei vari cen- solidarietà massonica. Risponda a tri, libere della loro azione singolare (….)E nel pensiero dell’educazione questo proposito l’art. 6 delle nostre periferica, ma sotto la direzione ed il non siamo amici tepidi di due misure Costituzioni’: «Il numero dei Liberi governo unificatore di un Consiglio civili già istituite presso altre nazio- Muratori è illimitato. Chiamansi vi- centrale (detto Grande Oriente). ni, a noi tuttora negate. Quale edu- cendevolmente Fratelli: non esistono (…) cazione date alla gioventù intorno ai fra loro differenze di origini, di classi, doveri di famiglia, quando, median- di credenze e di condizioni sociali, e Educazione te la proibizione della ricerca della si distinguono l’uno dall’altro soltan- paternità, esonerate il seduttore da to pei gradi e gli uffici nell’Ordine. L’Educazione del cuore e della ogni obbligo verso la sedotta e ver- Si debbono reciprocamente insegna- mente si compie, e si deve compie- so la propria creatura? E quale mai mento, consiglio, protezione e soccor- 12 re, pur astraendo da quelle forme educazione intorno alla santità del so, entro i limiti del giusto e dell’one- Notiziario del GOI 4 2021
21 aprile 1901 sto». È chiaro? Quindi l’azione delle Le donne La nostra storia Logge consiste nella mutua istruzio- ne ed educazione, per lo più estrin- In ultimo si è domandato: devoti a Nel 1911 secata nello studiare, determinare e proseguire l’opera collettiva pel bene così lodevoli fini, a propaganda così sana e civile, dove l’opera della don- il Goi acquistò altrui, nel fraterno aiuto a coloro i quali per infermità, dolori, sventure na potrebbe dare spesso causa vinta, come mai la si esclude dalle nostre Palazzo Giustiniani economiche ed ingiustizie patite in- Logge? La si ha forse in poco pregio? Dopo il trasferimento ufficiale vocano tacitamente una giusta, santa Al contrario. La questione fu spesso nel 1901 al primo piano di Palaz- solidarietà. (…) discussa (…) Sappiamo e riconoscia- zo Giustiniani, affittato nel 1899 mo tutto il pregio dell’opera fem- con contratto quinquennale per Riservati nella beneficienza minile, sappiamo come la donna sia 11 mila lire l’anno, il 18 marzo migliore di noi, più forte nel dolore, 1910 il Grande Oriente d’Italia Abbiamo una regola, io credo, otti- più tenace nel sacrificio, più duratu- firmò il compromesso per l’ac- ma. Come non pubblichiamo i nostri ra negli affetti, educatrice e consola- quisto di tutto lo storico edificio, nomi così non pubblichiamo per le trice; e cerchiamo, all’infuori delle sito in Roma via della Dogana cantonate quel po’ di bene che arri- rituali prescrizioni, di associarla alle Vecchia al n. 29, costituendo a viamo a fare; e per due ragioni. L’u- nostre imprese. Ma è precisamente il questo scopo la Società Urbs nel na morale: il bene si deve fare per rispetto per lei, il pensiero per la sua cui cda figuravano l’allora Gran sè, senza speculare sulla ricompensa, immagine tersa, rispecchiata nei no- Maestro Ettore Ferrari, il Gran come dobbiamo compiere il dovere stri cari, che ci ha trattenuto. Vorrem- Maestro Aggiunto Achille Ballori senza sperare di ritrarne frutto usu- mo forse assoggettarla alle malignità e i membri di giunta. L’atto venne raio nè ora nè in paradiso; l’altra di che la buaggine umana accetta come perfezionato il 16 febbraio 1911. opportunità: per prevenzioni, ini- monetacorrente? No, la sua coopera- L’immobile, costato un milione- micizie, preconcetti una iniziativa zione sarebbe acquisita a troppo caro cinquantacinquemila lire, consi- partita dalla Massoneria sarebbe av- prezzo: la chiederemo e l’otterremo steva in sette piani e 405 vani. La versata nei suoi esordì per quanto ec- quando la bonifica della pubblica opi- Comunione vi organizzò la pro- cellente ed avrebbe minor probabilità nione avrà decimato gli anofeli della pria sede nazionale con gli uffici di sfondare. Sicchè, imitiamo il buon calunnia. del Gran Maestro, dei Dignitari Samaritano (…) potrei narrarvi i fat- dell’Ordine e dei Riti, scegliendo ti nostri quando infieriva il colera, Le conclusioni come Tempio maggiore la Sala la carestia e con essa i tristi tumulti; magnificamente affrescata da Fe- potrei dirvi di altre iniziative, altre Ho cercato darvi elementi di giu- derico Zuccari, preposta anche a associazioni ammirevoli e ammirate dizio attendibili, forse nuovi; ora ospitare riunioni di loggia, conve- che hanno prosperato (…) Ma così fa- ponderate e giudicate imparzialmen- gni e nazionali e internazionali. Il cendo si velerebbe la figura del buon te. Ma prima guardatevi intorno; decreto legge n. 2192 del 25 no- Samaritano, e voglio che rimanga consultate la vostre esperienza e la vembre 1925, approvato ad hoc nelle nitide parvenze emblema della storia contemporanea del movimen- dal regime di Mussolini acquisì nostra azione. to delle Associazione civili e politi- al Demanio il Palazzo, mettendo che del nostro paese ad incomposte contemporaneamente al bando la Come viviamo ire, ingordigie rapaci; pensate se, fra Massoneria. Caduto il fascismo, l’incerta, sfrenata corsa alla ricerca nel 1947 il Grande Oriente d’Ita- Sareste per avventura curiosi di sape- del benessere, e l’arresto del moto lia rivendicò la proprietà dellim- re come viviamo, cosa possediamo? nazionale nella cristallizzazione del mobile con un atto di citazione Anche su questo un po’ di segreto mi dogma, il libero incedere delle co- nei confronti del Demanio dello sarà concesso, quando i milioni del scienze individuali unite dalla fra- Stato ma nel 1985 fu costretto nostro patrimonio corrono su molte tellanza, dalla fede nel progresso, forzatamente ad abbandonare la bocche. Ogni massone contribuisce dalla scienza e dalla coscienza non sua storica sede. Iniziò così una alla sua Loggia in ragione delle spese rappresenti una forza morale prezio- vicenda giudiziaria che è prose- necessarie e manda un piccolo contri- sa per riscuotere le assopite energie guita fino ai giorni nostri passan- buto annuo per le spese della Direzio- dell’anima italiana; e quando tut- do attraverso sentenze e ricorsi ne centrale. Abbiamo abbastanza per to avete ponderato, tutto valutato, in Cassazione. E il cui epilogo è vivere modestamente, siamo lontani tutto pesato negateci allora, se così ancora tutto da scrivere. assai dall’avere quanto ci abbisogna detta la coscienza, l’inapprezzabile (fonte Palazzo Giustiniani...Una questione per toccare, come vorremmo, le alte beneficio della vostra cooperazione ancora aperta Dossier documentario a cura cime della beneficenza. morale. di Carlo Ricotti e Elisabetta Cicciola) 13 Notiziario del GOI 4 www.grandeoriente.it 2021
Gran Loggia La Gran Loggia 2021 si terrà l’1, 2 ottobre La Giunta del Grande Oriente d’Italia, in seguito alle disposizioni contenute nel Dpcm governativo per contenere la diffusione della pandemia, ha deciso di variare la data della Gran Loggia che era stata prevista in un primo momento per il 9 e 10 aprile prossimi. In conseguenza di tale decisione, presa con grande senso di responsabilità e in rispetto delle norme dettate dalle pubbliche autorità, la Gran Loggia 2021 si svolgerà sempre a Rimini l’1 e il 2 ottobre con le modalità già previste. Si invitano tutti i fratelli a stringersi più che mai in catena d’unione in questo delicato momento causato dalla crisi pandemica, a stare vicini a coloro che dovessero trovarsi in difficoltà e a guardare con coraggio e fiducia al futuro. Certi che presto la situazione si evolverà in senso positivo e i liberi muratori del Grande Oriente d’Italia torneranno presto al lavoro nel grande cantiere del Tempio. FRATELLI IN VIAGGIO PER RIVEDER LE STELLE 14 Notiziario del GOI 4 2021
Pandemia e rinascita Il mondo che verrà... Dibattito online sul dopo Covid 19 con Politi De Masi, Perroni, Filipponeri Pergola e il Gran Bibliotecario Fioravanti. Ha concluso il Gran Maestro Bisi con l’invito “a lavorare per migliorare se stessi” “O ggi è il 10 aprile e do- logo Domenico De Masi, la teologa peste, la rinascita (Laterza) di Marco vevamo essere a Rimi- Marinella Perroni e lo psicoterapeu- Politi, evento che era in programma ni per la Gran Loggia, ta Rocco Filipponeri Pergola, mo- per la Gran Loggia di Rimini. Un che si terrà in ottobre. Noi siamo derati dal Gran Bibliotecario e Gmo libro che analizza il modo inedito fiduciosi. Torneremo a riveder le Bernardino Fioravanti che ha anche in cui il Vaticano ha reagito all’ir- stelle… Il messaggio di Dante ci introdotto i lavori. Comune deno- rompere, nel febbraio 2020, dell’e- dà conforto e sostegno in questo minatore del dibattito, il cui tema pidemia di Coronavirus. Per la pri- momento complesso per l’umani- è stato affrontato da punti di vista ma volta dopo secoli, ha osservato tà …Un momento che dobbiamo assolutamente diversi, l’esigenza da il giornalista, la Chiesa in tempo di saper trasformare in un’occasione tutti sottolineata di uscire dalla cata- peste non è apparsa come prota- per migliorare noi stessi e imparare strofe che ci ha colpiti non come se gonista. Sotto i riflettori la scienza, comportamenti nuovi”. È l’invito nulla fosse accaduto, ma consape- sugli schermi medici, esperti, infer- che il Gran Maestro Stefano Bisi ha voli di dover ricostruire un mondo mieri e politici. E cosa ha fatto Fran- lanciato concludendo il convegno nuovo. cesco? Dopo un primo momento di “Guarire la società. Pandemia e ri- smarrimento, ha raccontato Politi, nascita”, che si è tenuto il 10 aprile Il futuro indicato da Bergoglio il papa ha reagito riconquistando la sulla piattaforma online del Grande scena con la liturgia del 27 marzo Oriente, al quale hanno preso parte Il dibattito ha preso il via con la e la Via Crucis del Venerdì santo. il vaticanista Marco Politi, il socio- presentazione del libro Francesco, la Due cerimonie straordinarie per Da sn in alto Marco Politi, Dino Fioravanti, Marinella Perroni, Rocco Filipponeri Pergola, il Gm Stefano Bisi e Domenico De Mas 15 Notiziario del GOI 4 www.grandeoriente.it 2021
Pandemia e rinascita impatto visivo e psicologico. Il vuo- che la grande prova cui sono sot- aperta sia ai fedeli di tutte le religio- to fantasmagorico di piazza San Pie- toposte oggi tutte le società non è ni sia ai non credenti, la “Giornata tro è stato trasformato in uno spa- frutto di un medievale “giudizio di di fratellanza, digiuno e preghiera” zio planetario in cui Francesco ha Dio” e neanche di una generica ven- del 14 maggio 2020. I fedeli, disse in riaffermato il valore della fede come detta della Natura, ma rappresenta quella occasione il cardinale Miguel portatrice di speranza, alimento di una chiamata alla responsabilità dei Angel Ayuso Guixot, pregheranno, solidarietà, trasmettendo la visione contemporanei. Questo è il messag- i non credenti sosteranno per un di un Dio che, proprio perché vici- gio che arriva da Francesco, che ha “pensiero spirituale, una riflessio- no alle vittime e all’umanità piagata creato in Vaticano, ha riferito Politi, ne sulla condizione umana”. Quel dal morbo, sollecita il giudizio e la una commissione di studio per va- giorno il papa sottolineò che “siamo responsabilità di ciascuno nel deci- lutare gli effetti sociali, economici e tutti fratelli”, mettendo il dito nelle dere quale società ricostruire dopo culturali della pandemia. Una visio- piaghe del nostro tempo: l’inequità il disastro. Il “dopo” è il vero nodo, ne religiosa e sociale la sua, che vie- delle condizioni sociali esistenti, le un “dopo” che porti alla creazione ne a incontrarsi con il pensiero laico disuguaglianze crescenti, le nuove di una società che superi le disu- attento all’analisi degli effetti storici schiavitù, la catastrofe umanitaria guaglianze, che difenda il sistema delle grandi crisi. Che possono pro- del fenomeno migratorio, l’intrec- liberaldemocratico dai linguaggi e vocare collassi irreversibili. Oppure cio tra degrado ambientale e degra- do della situazione umana. Rinasce- re dopo la pandemia, per Bergoglio ha così acquistato il significato di costruire una società inclusiva, in cui non ci siano “scartati” ed emar- ginati. In cui il “noi” prevalga sull’ “io”. “O siamo fratelli o crolla tut- to” ha detto. Ed è un’affermazione la sua da leader religioso, che è an- che protagonista geopolitico come ha dimostrato ancora una volta il suo recente viaggio in Iraq, convin- to che la fratellanza si concretizzi nei fatti, in un agire orientato ad un bene comune incentrato sulla dignità umana. Non è un caso che il 2020 abbia visto la pubblicazione dell’enciclica “Fratelli tutti” in cui l’afflato di fraternità del cristiane- 27 marzo 2020, in piena Pandemia, l’omelia solitaria di papa Francesco su Piazza San Pietro simo si intreccia ai principi ideali di quella rivoluzione delle menti e dei cuori che si è prodotta nel 1789: dagli atteggiamenti totalitari che lo aprire la strada a modelli innovatori, Liberté, Egalité, Fraternitè. Non minacciano. come accadde negli Stati Uniti dopo c’è libertà senza eguaglianza, non il 1929 con il New Deal di Franklin c’è eguaglianza senza fratellanza, ha Nessuno si salva da solo Delano Roosevelt e dopo la II Guer- concluso Politi. ra mondiale quando l’Europa si è ri- Con lo stile che gli è proprio, ha alzata attraverso l’economia sociale Le Costituzioni di Anderson rimarcato il vaticanista, Jorge Ma- di mercato. rio Bergoglio non è intervenuto Principi, che sono i pilastri della con toni ex cathedra o con parole L’incontro con il pensiero laico Massoneria, ne esprimono lo spiri- genericamente consolatorie. Rivol- to intrinseco e le finalità, ha sotto- gendosi ad ogni persona, al di là dei Oggi il papa argentino pone la que- lineato, prendendo poi la parola il recinti confessionali o filosofici, ha stione cruciale della visione a cui Gran Bibliotecario Fioravanti, che messo in evidenza che nessuno si ispirare la ricostruzione, ha ribadito ha ricordato anche che l’Arte Reale salva da solo e che unicamente uno Politi, ricordando che l’anno scorso da sempre si propone di realizzare il sforzo solidale permetterà di con- è stata organizzata in Vaticano, per bene dell’umanità come è prescrit- trastare la tempesta rovinosa che si la prima volta nella sua storia, una to nelle stesse Costituzioni di An- 16 è abbattuta sul mondo. A rimarcare giornata di preghiera e di riflessione derson del 1723, ossia la Carta che Notiziario del GOI 4 2021
Pandemia e rinascita detta i doveri dei liberi muratori e momento di consapevolezza collet- altro livello di elaborazione, che cer- di cui l’attore Achille Brugnini ha tiva dei cattolici in Italia. tamente non trova spazio nei mezzi di letto un passo significativo proprio comunicazioni, progionieri dell’infor- a questo riguardo. Bisogna mettersi all’opera mazione minuta quotidiana. Quella rigenerazione di cui parla il Papa, ha La teologa attacca il clero Ci si chiede allora come possa avveni- concluso, richiede ben altro motore e re quella rigenerazione, auspicata dal lavoro sotterraneo. Molto critico nei confronti del papa. Le sue due encicliche Laudato clero e del modo in cui ha reagito si’ (24 maggio 2015) e Fratelli tutti (3 Dal caos un ordine nuovo all’emergenza della pandemia l’in- ottobre 2020), ha sottolineato la teo- tervento della biblista e teologa loga, contengono un vettore di idee Dal caos possiamo configurare un cattolica Marinella Perroni, fonda- che vanno realizzate, indicano un nuovo ordine, possiamo trarre ri- trice del Coordinamento teologhe percorso, il percorso che dobbiamo sorse e nuova vita, perché ogni cri- italiane e docente al Pontificio Ate- affrontare per risanare il pianeta e noi si può diventare un’opportunità di neo Sant’Anselmo di Roma. Non stessi, riconoscendoci fratelli. Ma c’è progresso. È il messaggio lanciato saprei dire, ha premesso, come qualcuno che si è messo all’opera? da Filipponeri Pergola, docente di abbiano reagito gli ambienti reli- Chi c’è tra le indicazioni del pontefi- Psicologia dello Sviluppo e dell’E- giosi delle altre fedi del mondo a ce e la Chiesa italiana? E dov’è quel ducazione (Università di Roma Tor questo tsunami che ci ha investito. Vergata), che però ha avvertito che Ma il contesto cattolico e italiano affinchè ciò possa avvenire, a livello non si è mostrato finora in grado personale occorre vivere i limiti che di confrontarsi con il linguaggio viviamo come soglie di attraversa- completamente nuovo di una crisi mento, tendendo a nuova meta, os- planetaria enorme e capillare, che sia ampliare le nostre risorse di signi- di tanto in tanto sembra possiamo ficato (capitale semiotico). A livello riuscire a controllare ma che poi ci pratico, ha detto lo psicanalista, oc- sovrasta. Siamo rimasti esterrefatti corre ridisegnare le nuove regole nel costatare che la prima risposta della casa comune, ossia rifondare è stata quella di spolverare vecchi ecologia ed economia (òikos in gre- linguaggi religiosi, e a questo non si co antico significa “casa” e nomos è sottratto neppure il papa, che co- regola) basandola sulla circolazione munque ha potuto contare sulla sua dei Beni Relazionali, quali reciproci- forza e sul carisma. I nostri vescovi tà, cooperazione e fiducia, che costi- hanno dimostrato non solo di non tuiscono il capitale sociale; e questo riuscire a entrare nel mondo nuovo nella convinzione che le risorse, pa- in cui abbiamo vissuto in questi ul- radossalmente, si moltiplicano nel- timi decenni, ma tantomeno di es- la distribuzione, come avviene nel sere capaci di dialogare nel linguag- Costituzioni di Anderson (1723) racconto della “moltiplicazione dei gio della pandemia e abbiamo visto pani e dei pesci” o nella teoria dei cose incredibili, ostensori portati su giochi di Nash. Oggi più che mai, furgoncini, crocifissi issati su piaz- laicato cattolico che oggi dovrebbe ha osservato Filipponeri Pergola, ze vuote… In un silenzio generale e essere in grado di garantire una ela- c’è un intreccio tra libertà, crescita in uno sgomento generale, il nostro borazione comprensibile anche a chi e diritti, che implica la considera- clero ha evidenziato la sua incapa- credente non è e intervenire nel dialo- zione di una cittadinanza terrestre cità di rendersi conto o dimostrare go per la sanatio del mondo? Siamo in consapevole, per ricostruire un nuo- che i cambiamenti del mondo sono una situazione, ha concluso Perroni, vo equilibrio tra le società umane e stati recepiti dalla Chiesa. E sono in cui dovremmo cominciare a porci l’ambiente naturale, passando dalla inevitabilmente emersi i limiti del la questione di quali saranno i sogget- hybris all’intelligenza ecologica. Per confronto tra scienza e religione, la ti deputati a intessere ciò che France- questo occorre un nuovo approccio difficoltà della struttura ecclesiasti- sco con grande slancio ci ha indicato. psicologico, che è quello della “Po- ca di trovare un orizzonte di senso Dovremmo cominciare, ha aggiunto, lisAnalisi”: una clinica del sociale, anche religioso a quello che stava a studiare delle ipotesi, vie praticabili utile per guarire le “patologie civili”, succedendo. Non dico che fosse fa- per sanare il pianeta e perché gli uo- quali xenofobie, fondamentalismi e cile. Ma non c’è stata elaborazione mini lo abitino con relazioni fraterne, totalitarismi, sfruttamento ambien- pubblica, non c’è stata capacità di al di la dei numeri….delle statistiche, tale... L’intento è, ha spiegato, di trasformare questo momento in un delle previsioni e dei bilanci, con un contribuire a una politica della vita 17 Notiziario del GOI 4 www.grandeoriente.it 2021
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