318 DAL 1977LA RIVISTA ITALIANA DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA - Vending Magazine
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Sped. in abb. post. - 45% - Art.2 - C. 20B - L. 662/96 - Filiale di Torino - Mensile - n°8 318 D A L 1977 L A R I V I S TA I TA L I A N A D E L L A D I S T R I B U Z I O N E A U T O M AT I C A
sommario sommario Numero 318 - Anno XXXIX - Ottobre 2015 4 Editoriale 34 MangiarsanoGerminal a tutto Editore: VENDING PRESS S.r.l. “Bio” nel Vending 6 Riforma del lavoro: le novità per le Aumentate del 20% le vendite nella Distribuzione Sede: aziende del Vending Automatica per MangiarsanoGerminal, realtà ai Via Vittime di Piazza Fontana, 28 Affrontata, in un convegno a Milano organizzato da massimi livelli in Italia e in Europa nel comparto 10024 Moncalieri (TO) (Italy) Confida, la nuova normativa sul lavoro introdotta dal degli alimenti salutistici, biologici e funzionali Pubblicità e Abbonamento: Jobs Act che andrà a incidere nel rapporto tra aziende e Tel. 011 6602900 - Fax 011 6600638 dipendenti/collaboratori 36 Covim Incontri: successo per il roadshow di Padova Sito internet: www.vendingpress.it 10 Il controllo a distanza dei lavoratori: Eccellenti riscontri per l’ultima tappa del format e-mail: magazine@vendingpress.it cosa cambia con il Jobs Act portato in giro per l’Italia dalla torrefazione Stop al divieto assoluto di utilizzo di impianti e strumenti genovese Direttore Responsabile: Luca Fassio per il controllo a distanza dei dipendenti. Ma bisogna rispettare alcune regole 44 Le macchine Spinel conquistano Redazione: il mondo Enrico Capello 14 Jobs Act e Vending: analisi delle L’azienda salentina dal 2014 ha investito Segreteria/pubblicità: nuove forme contrattuali senza precedenti in risorse umane, strategie Silvana Ferrero Vediamo cosa potrà cambiare per le aziende del nostro commerciali e nuove macchine, ottenendo settore in merito, soprattutto, ai contratti di appalto, un’importante crescita di fatturato. Diverse le Grafica e impaginazione: novità presentate alla fiera Host di Milano Luisella Torta somministrazione e alle varie forme di collaborazione Collaboratori: 18 Le vendite ai d.a. nel Sud Italia: quali 52 New Factor: nel Vending Franco Bompani, Mario Majo, Orsola Mallozzi, sono i prodotti che vanno di più? premiata la qualità Bruno Scacchi Lo specialista della frutta secca tostata e salata Prosegue l’analisi di VM sui nuovi trend di consumo nel Stampa: Stamperia Artistica Nazionale S.p.a. Vending. Dopo il Nord Italia ci trasferiamo in Meridione presidia il segmento delle arachidi grazie alla sua presso l’azienda pugliese DIA Vending Srl. expertise verticale. Il mercato della Distribuzione - Registro Nazionale della stampa Automatica sta rispondendo ottimamente n° 5361 del 24/9/96 Questo studio vuole rappresentare un’opportunità all’offerta dell’azienda riminese con numeri di - C.C.I.A. Torino 518064 per i gestori che applicano i principi del category vendita molto importanti nel 2015 - Cod. Fiscale/Partita IVA 01704690013 management nel preparare i menu dei loro distributori - Reg. Giornali e periodici Trib.Torino automatici n° 2652 del 8/12/1976 - Banca: Intesa San Paolo S.p.a. 28 Caffitaly porta l’innovazione RUB RI C H E filiale di Trofarello nel Vending - C/C Postale n° 27341106 Il gruppo bolognese sbarca a Host 2015 con - Pubblicità inferiore al 45% importanti novità, sia per il domestico che per i canali 38 Panorama aziendale ABBONAMENTO 2015 professionali. La crescita del fatturato di 100 milioni 46 Nuovi Prodotti di Euro in 5 anni e la forte expertise nel settore Italia: € 75 56 Dati&Indici caffè consentono a Caffitaly investimenti di altissimo SUBSCRIPTION profilo 58 Mostre&Fiere Europe: € 95 Overseas: € 121 32 Terre di Puglia: le ricette 60 Calendario eventi È vietata la riproduzione anche parziale della tradizione diventano snack di testi e/o immagini, senza il consenso scritto L’azienda pugliese sviluppa il suo business nella 61 Annunci economici di Vending Press S.r.l. Distribuzione Automatica grazie alle linee di taralli e 62 Imprese di gestione in Italia Corrispondenti esteri (associati WWVPA) tarallini presenti in molte macchine delle più importanti Copyright condiviso con Vending Press S.r.l. imprese di gestione 64 Elenco inserzionisti - Regno Unito - Rephoto Publishing, Automatic Vending - Germania - Es-Verlvending Report, Vending Report - Spagna - Hipala Communication, Hostel Vending - U.S.A. - Cignus Business Media, American Merchandiser
editoriale Flessibilità nel mondo del lavoro in arrivo con il Jobs Act T ema dominante di questo numero di VM è il mondo del lavoro e la sua riforma legata al Jobs Act di cui, a fine settembre, sono stati pubblicati in “Gazzetta Uf- ficiale” gli ultimi decreti attuativi. Dettagli e approfondimenti per ciascun inqua- dramento vengono presentati negli articoli contenuti nella prima parte della Rivista. Sono due gli ambiti in cui è intervenuto il Jobs Act che riguardano più direttamente le imprese del Vending: il contratto di lavoro a tutele crescenti, il controllo a distanza dei lavoratori. Questo perché il mondo delle gestioni utilizza spesso personale in outsourcing o con partita I.V.A. che svolge la gran parte della sua attività in esterno, presso le locazioni dove sono posizionati i distributori. Il contratto di lavoro a tutele crescenti, ad esempio, ha introdotto un nuovo regime per i licenziamenti prevendendo un’indennità risarcitoria proporzionale alla vita lavo- rativa in azienda. In sostanza sarà più facile licenziare: la reintegrazione nel posto di lavoro è sostituita, pressoché universalmente, da un indennizzo economico. Più flessibilità anche per un altro aspetto molto delicato per il nostro settore: i controlli a distanza dei lavoratori. Il Jobs Act ha modificato addirittura “un’istituzione” come l’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori. Stop, quindi, al divieto assoluto di utilizzo degli impianti audiovisivi e di altri strumenti di controllo a distanza dei lavoratori il cui uso in azienda, infatti, non sarà più vietato in linea di principio ma consentito limitatamente a tre ipotesi: esigenze organizzative o produttive, sicurezza del lavoro, tutela del pa- trimonio aziendale. Maggior flessibilità lavorativa dovrebbe tradursi in ripresa economica. La politica ne parla ormai da troppo tempo, purtroppo senza risultati concreti, e molti sorridono sar- casticamente sentendo certe dichiarazioni roboanti in merito. I periodici dati dell’Istat sull’occupazione – che registrano un aumento dei contratti a tempo indeterminato – possono indurre, però, a un timido ottimismo che dovrà essere “irrobustito” nel tempo, passando anche attraverso un decisa riduzione della tassazione sul lavoro sia per le imprese che per i lavoratori. In realtà nel Vending qualche segnale di ripresa comincia a vedersi, ma solo in alcune zone del Paese e solo in alcune realtà aziendali. Di sicuro il Jobs Act permetterà ai gestori di accantonare la preoccupazione di dover assumere personale in vista di qualche appalto di una certa dimensione ma il cui rinnovo è tutt’altro che scontato. l.fassio@vendingpress.it
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Riforma del lavoro: le novità per le aziende del Vending Affrontata, in un convegno a Milano organizzato da Confida, la nuova normativa sul lavoro introdotta dal Jobs Act che andrà a incidere nel rapporto tra aziende e dipendenti/ collaboratori Il tavolo dei relatori a Milano l Jobs Act e i successivi decreti at- ti, rispettivamente, a pag. 10 e pag. servazione del trattamento retri- Ituativi hanno introdotto importan- ti modifiche nella disciplina che regola i rapporti di lavoro. In molte 14 – abbiamo approfondito alcuni decreti attuativi del Jobs Act che più da vicino interessano il mondo del butivo in godimento, fatta eccezione per gli elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento aziende del Vending sono subito sor- Vending. della precedente prestazione lavora- ti dubbi e, conseguenti, esigenze di tiva. certezza riguardo la normativa: Possono essere stipulati accor- t Forse in azienda si stanno uti- MANSIONI DEI LAVORATORI di individuali di modifica delle lizzando forme contrattuali Il decreto legislativo n. 81/2015 mansioni, della categoria lega- che sono state eliminate? interviene sull’articolo 2103 del le e del livello di inquadramen- t Cosa succede ai contratti in Codice Civile che regola la possi- to e della relativa retribuzio- essere? bilità di variare le mansioni del ne, nell’interesse del lavoratore t Ci sono nuove opportunità e lavoratore. alla conservazione dell’occupazione, maggiore flessibilità nella ge- In caso di modifica degli assetti all’acquisizione di una diversa pro- stione dei collaboratori? organizzativi aziendali che inci- fessionalità o al miglioramento del- de sulla posizione del lavoratore, lo le sue condizioni di vita (ad esempio, Per analizzare la riforma, Confida stesso può essere assegnato a man- maggiore tempo da dedicare alla fa- ha organizzato, mercoledì 16 settem- sioni appartenenti al livello di inqua- miglia in caso di nascita di un figlio). bre, presso l’Hotel Melià di Milano, dramento inferiore purché rientranti un workshop, avvalendosi della col- nella medesima categoria legale (di- In caso di assegnazione a man- laborazione di due qualificati esper- rigenti, quadri, impiegati, operai). sioni di livello superiore (che il ti: il Prof. Avv. Francesco Basen- Il mutamento di mansioni è ac- lavoratore può anche non accet- ghi, Orinario di Diritto del Lavoro compagnato, ove necessario, tare), il periodo di svolgimento presso l’Università di Modena e Reg- dall’assolvimento dell’obbligo oltrepassato il quale l’assegna- gio Emilia; il Dott. Alberto Rus- formativo, il cui mancato adempi- zione diventa definitiva sale da so, Ricercatore di Diritto del Lavoro mento non determina comunque la 3 mesi a 6 mesi. Tale termine tro- presso la Fondazione “Marco Biagi” nullità dell’atto di assegnazione alle va applicazione soltanto in assenza di Modena nuove mansioni. In questo caso, però, di un diverso periodo stabilito dalla al lavoratore non potrà essere impu- contrattazione collettiva. In questo articolo e attraverso i con- tata l’imperizia per eventuali errori La promozione automatica non scat- tributi dei nostri collaboratori Bruno nello svolgimento della mansione. ta in caso di sostituzione di altro la- Scacchi e Franco Bompani – presen- Il lavoratore ha diritto alla con- voratore in servizio. 6 ottobre 2015
90 ANNI DI ESPERIENZA, UNA QUALITÀ CHE LASCIA IL SEGNO. Caffè Carraro PADIGLIONE 13 STAND n. M16, M22, N15, N23 Carraro Vending è certificato CSQA Se non bastava la firma Carraro a garantire la qualità dei nostri prodotti vending da oggi c’è un segno in più: la certificazione CSQA. CSQA - Confida (DTP 114) è l’unico esempio di certificazione di qualità per le miscele di caffè destinato ai distributori automatici, un sistema che identifica parametri qualitativi superiori e aggiuntivi rispetto a quelli già definiti per legge, associabili www.caffecarraro.it alle caratteristiche funzionali del caffè tostato utilizzato nei distributori automatici.
LA RIFORMA DEL PART-TIME collocazione temporale della disoccupazione). prestazione e variarne in au- x Nel decreto sulle semplifica- Il decreto legislativo n. 81/2015 ha mento la durata, nel limite del zioni trovano posto la revisione introdotto anche alcune significative 25% della normale prestazio- dei controlli a distanza dei lavo- modifiche nelle modalità di fruizione ne. Tali modifiche dell’orario com- ratori, una misura per il contra- del contratto di lavoro a tempo par- portano il diritto del lavoratore a sto alle dimissioni “in bianco”, la ziale (part-time), nell’ottica di una una maggiorazione della retribu- possibilità per i lavoratori di maggiore flessibilità. zione oraria pari al 15%, cedere le ferie ai colleghi bi- In particolare, sono previste le se- x viene esteso il campo di appli- sognosi di assentarsi per pro- guenti modifiche: cazione della trasformazione blemi familiari, nuove misure x nel caso in cui i contratti col- del rapporto di lavoro a tempo sul collocamento obbligatorio dei lettivi applicati al rapporto pieno in part-time, in caso di disabili, “il libro unico” del lavoro di lavoro non contengano una assistenza a una persona con- telematico. specifica disciplina, è prevista vivente con gravi patologie la facoltà, per il datore di lavoro, x L’altro provvedimento, il decreto cronico-degenerative ingra- che riordina il sistema delle poli- di richiedere al lavoratore lo vescenti (fino a oggi previsto svolgimento di prestazioni di tiche attive, prevede l’istituzione solo per le malattie oncologi- di un’Agenzia Nazionale per lavoro supplementare, in ogni che); caso in una percentuale non su- l’Occupazione (Anpal) con di- x si introduce la possibilità, per il versi compiti, tra cui la realizza- periore al 25% delle ore di lavoro lavoratore, di chiedere, per una settimanali concordate. In tale zione di un sistema informativo sola volta, in luogo del congedo ipotesi il lavoro supplementare è unico delle politiche del lavoro parentale, la trasformazione del retribuito con una percentuale di (in cooperazione con Inps e Inail) rapporto di lavoro da full-time a maggiorazione sull’importo della e di un portale unico per la regi- part-time, per un periodo corri- retribuzione oraria globale di fat- strazione della rete nazionale dei spondente, con una riduzione d’o- to pari al 15%. Ove il CCNL non servizi per le politiche del lavoro. rario non superiore al 50%. regoli il lavoro supplementare, il x Due gli strumenti per aiutare lavoratore potrà rifiutare lo svol- la ricollocazione dei disoccu- gimento del lavoro supplementare pati. Il patto personalizzato, che IN GAZZETTA UFFICIALE ove giustificato da comprovate esi- potrà essere stipulato dai disoccu- GLI ULTIMI 4 DECRETI genze lavorative, di salute, fami- pati e da coloro che sono a rischio ATTUATIVI DEL JOBS ACT liari o di formazione professionale. di disoccupazione. Gli apparte- x si prevede la possibilità di con- Una settimana dopo il convegno di nenti a queste categorie verranno cordare clausole “elastiche” Confida, sono stati pubblicati sul assegnati ad una classe di profi- relative alla variazione della col- Supplemento Ordinario n. 53 alla lazione, allo scopo di valutarne il locazione temporale della presta- Gazzetta Ufficiale n. 221 del 23 set- livello di occupabilità, e saranno zione lavorativa. Il datore di la- tembre 2015 gli ultimi decreti attua- convocati dai Centri per l’Impiego voro, con preavviso di 2 giorni ti del Jobs Act. per la stipula di un “Patto di Ser- lavorativi, può modificare la Si tratta del decreto sulle politi- vizio” personalizzato. Il Patto do- che attive, sugli ammortizzatori vrà inoltre riportare la disponibi- sociali in costanza di rapporto lità del richiedente a partecipare di lavoro, sulla semplificazione a iniziative di carattere formativo dei rapporti di lavoro e, infine, e di riqualificazione e ad accetta- quello riguardante la razionaliz- re congrue offerte di lavoro. An- zazione dell’attività ispettiva. I che i beneficiari di prestazioni a provvedimenti sono entrati in vigore il 24 settembre 2015. sostegno del reddito, che non ab- Tra le misure più importanti: biano riottenuto una occupazione, x L’estensione della cassa inte- saranno chiamati a stipulare il grazione ai lavoratori delle “Patto di Servizio” personalizzato. aziende da 5 a 15 dipendenti L’altro strumento è l’assegno con una durata massima pari di ricollocazione, a favore dei a 24 mesi in un quinquennio soggetti disoccupati, percet- mobile (36 mesi massimo per le tori della NASpI, la cui disoc- imprese che ricorrono ai Fondi di cupazione ecceda i 4 mesi. La Solidarietà). somma sarà spendibile presso i x La stabilizzazione della dura- Centri per l’Impiego o presso i sog- ta massima della Naspi (Nuo- getti accreditati a svolgere funzio- va prestazione di Assicurazione ni e compiti in materia di politiche Sociale per l’Impiego) a 24 mesi attive del lavoro. L’assegno non anche per gli eventi di disoccu- costituirà reddito imponibile. pazione intervenuti dopo il 2016; la proroga in via strutturale dei Fonti: www.fiscoetasse.com; nuovi congedi e dell’Asdi (Assegno www.ipsoa.it, www.pensionioggi.it 8 ottobre 2015
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Il controllo a distanza dei lavoratori: cosa cambia con il Jobs Act Stop al divieto assoluto di utilizzo di impianti e strumenti per il controllo a distanza dei dipendenti. Ma bisogna rispettare alcune regole l D.Lgs. 151 del 14 settembre 2015, a cui il Governo controllo a distanza dei lavoratori il cui utilizzo in I ha dato il via libera definitivo con la pubblicazione sulla G.U. n. 221 del 23/09/2015 – S.O. n. 53 – e che è in vigore dal 24/09/2015, modifica l’articolo 4 dello azienda, infatti, non sarà più vietato in linea di principio ma consentito limitatamente a tre ipotesi: t esigenze organizzative o produttive, Statuto dei lavoratori (controlli a distanza) in ambi- t sicurezza del lavoro, to lavorativo. Non ci sono grosse novità per quanto t tutela del patrimonio aziendale. riguarda l’installazione di “impianti audiovisivi“, ov- vero le telecamere, per i quali servono ancora l’accordo COMPUTER, TABLET, SMARTPHONE E BADGE sindacale o l’autorizzazione da parte del Ministero del Con il Jobs Act tutti questi strumenti di lavoro potranno Lavoro, mentre discorso diverso avviene per il controllo quindi essere controllati dall’azienda senza un prece- sugli “strumenti che servono al lavoratore per ren- dente accordo sindacale. Sulla base dei dati raccolti, dere la prestazione lavorativa” – cioè pc, tablet e l’azienda potrà prendere provvedimenti disciplinari smartphone – e gli “strumenti di registrazione de- nei confronti dei dipendenti. La norma riguarda sia i di- gli accessi e delle presenze”, cioè i badge. In questo spositivi forniti dal datore del lavoro, sia quelli di pro- caso il Datore di Lavoro potrà procedere, controllando prietà del lavoratore che l’impresa gli chiede di portare i dispositivi in totale assenza di accordi con le or- in azienda, nei limiti in cui sono usati per lo svolgimento ganizzazioni sindacali. del proprio lavoro, con la possibilità che, se il lavoratore In buona sostanza, stop al divieto assoluto di utiliz- sarà sorpreso a usare questi strumenti per fini non lavo- zo degli impianti audiovisivi e di altri strumenti di rativi, potrà essere sottoposto a sanzioni. Le nuove regole dei controlli a distanza mediante impianti audiovisivi Quando è possibile Permane il divieto per l’utilizzo di impianti audiovisivi e di strumenti simili che abbiano come esclusiva finalità il controllo a distanza dell’attività dei lavoratori. L’utilizzo di tali impianti è possibile quindi esclusivamente per esigenze di carattere organizzativo e produttivo, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale. Quale procedura adottare L’installazione degli impianti audiovisivi può avvenire previo specifico accordo collettivo con le RSU o le RSA o, nel caso di aziende con più unità produttive dislocate sul territorio, con le Associazioni di categoria più rappresentative in ambito nazionale e, in assenza di accordo sindacale, previa autorizzazione della D.T.L. (Direzione Territoriale del Lavoro). Le sanzioni previste Sono previste sanzioni variabili da €. 154 ad €. 1.549 o arresto da 15 giorni a 1 anno, mentre, nei casi accertati più gravi, è prevista l’applicazione sia di ammenda che di arresto. Il Giudice può, inoltre, aumentare l’entità della sanzione fino a quintuplicarne l’importo (€. 7.745) se lo ritiene adeguato alle condizioni economiche del Datore di Lavoro. 10 ottobre 2015
L’APPLICABILITÀ DELLA NORMA NEL VENDING che il lavoratore, nell’esecuzione della prestazione lavo- rativa, usi la diligenza dovuta (art. 2104, del codice civi- La conoscenza diretta del Vending, di cui ci occupiamo le), osservi le disposizioni impartitegli (sempre art. 2104), ormai da oltre 20 anni, ci porta a fare alcune considera- rispetti gli obblighi di fedeltà (art. 2105 del Codice Ci- zioni circa l’attività svolta on-field da molti lavorato- vile), anche al fine di poter poi esercitare un’eventuale ri del nostro settore (A.R.D., tecnici esterni, addetti azione disciplinare nel caso in cui rilevi l’inosservanza commerciali) che, secondo noi, sarebbe interessante di tali obblighi (art. 2106 del Codice Civile e art. 7 dello approfondire per la parte che riguarda il controllo sui Statuto dei Lavoratori). badge aziendali in quanto potrebbero esserci rischi e contestazioni per mancato rispetto della privacy del la- Il potere di controllo può essere esercitato diretta- voratore. mente dal datore di lavoro oppure da personale gerar- La premessa è che bisognerebbe fare una distinzione chicamente preposto (direttori del personale, capi ufficio tra gli strumenti che registrano il semplice ingresso ecc.) o mediante personale specializzato (anche esterno). e uscita quotidiani dal circuito aziendale e quelli che In ogni caso, il potere di controllo non può valicare i segnalano i movimenti del lavoratore per lo svol- limiti imposti dalla legge n. 300/1970 (Statuto lavora- gimento dell’attività interna-esterna (entrate ed tori) per quanto concerne la disciplina dei controlli a di- uscite per l’espletamento del servizio). Infatti, se libera- stanza, delle perquisizioni (o visite personali di controllo) lizzare il controllo sulle entrate e uscite mediante bad- e degli accertamenti di carattere sanitario. ge è legittimo, perché permette di tenere traccia degli Quanto ai controlli, il datore di lavoro può effettuar- orari di lavoro, non bisogna dimenticare che esistono an- li per motivi organizzativi o di sicurezza e, in che impianti di controllo con i quali si possono monito- ogni caso, saranno ritenuti leciti solamente se nel ri- rare gli spostamenti del lavoratore nei diversi per- spetto dei principi di pertinenza e di non eccedenza. corsi di viaggio (comprese le pause tra un intervento di Esempio: per i sistemi software è obbligatorio che essi sia- rifornimento-assistenza tecnica della vending machine no programmati e configurati in modo tale da cancellare e l’altra). Questo controllo, più invasivo, violerebbe il periodicamente e automaticamente i dati personali rela- diritto alla riservatezza e alla libertà del lavoratore tivi agli accessi a internet e al traffico telematico, qualora che discende dai principi costituzionali. In questo caso la conservazione non sia necessaria. si potrebbe ipotizzare un eccesso di delega, cioè uno Per quanto riguarda l’utilizzo di telecamere (o ap- sforamento rispetto ai criteri fissati dalla legge, con pos- parecchi simili), dopo il Jobs Act, in linea di principio, sibili ricorsi per incostituzionalità del provvedimento. un divieto resta: quello, cioè, di poter far “uso di impianti È più che necessaria, quindi, per le imprese vending, la audiovisivi e di altri strumenti che abbiano quale finali- definizione di una policy aziendale e di un regolamen- tà esclusiva il controllo a distanza dell’attività dei lavo- to preventivo attraverso cui l’azienda dovrà indicare ratori”. Rispetto alla precedente norma, il nuovo dettato cosa il lavoratore “può fare” e “non può fare” e se e come dell’art. 4 ha di più quell’ “esclusiva”: pertanto, il divieto sarà operato il controllo sul suo lavoro. A tale riguardo vi rimandiamo all’articolo “Privacy e lavoro nel Vending”, è ridimensionato all’unica ipotesi in cui l’utilizzo degli uscito a pag. 26 del numero di luglio-agosto (n. 316) di impianti abbia il fine “esclusivo” di controllare l’at- VM, in cui erano stati dati alcuni consigli pratici per una tività dei lavoratori. Non c’è divieto, invece, nel caso corretta gestione dei controlli sui lavoratori in un’impre- l’utilizzo di determinate apparecchiature (da cui sa della Distribuzione Automatica. possa derivare un controllo dell’attività dei lavoratori) sia necessario all’attività lavorativa stessa (esigenze or- IL NUOVO APPARATO SANZIONATORIO ganizzative o produttive) o per la sicurezza del lavoro o ancora per la tutela del patrimonio aziendale. In Con una modifica al D.Lgs. 196/2003 la Riforma introdu- base alla nuova formulazione, dunque, l’utilizzo di que- ce una specifica sanzione per i casi d’inosservanza della sti impianti e apparecchiature non è più un’eccezione a nuova disciplina sugli impianti audiovisivi (cioè sull’art. una regola, ma una facoltà del datore di lavoro det- 4 della legge n. 300/1970), ossia la sanzione già prevista tata da specifiche esigenze e comunque subordinata dall’art. 38 dello Statuto dei Lavoratori. Pertanto, sal- all’osservanza di una specifica procedura. vo che il fatto non costituisca più grave reato, la sanzio- Le informazioni raccolte attraverso gli impianti e stru- ne sarà l’ammenda da €. 154 ad €. 1.549 o l’arresto menti restano, infatti, in ogni caso soggetti alla condizioni da 15 giorni a 1 anno, con applicazione di entrambe di utilizzo solo a patto che sia stata fornita al lavorato- le pene (ammenda e arresto) nei casi più gravi e ferma re adeguata informazione delle modalità d’uso degli restando la possibilità, per il giudice, di quintuplicare strumenti e di effettuazione dei controlli e nel ri- l’ammenda (fino quindi ad arrivare ad € 7.745) qualora spetto di quanto disposto dal D.Lgs. 196/2003. dovesse ritenerla inefficace negli importi ordinari, sulla Quindi, come già sottolineato in precedenza, il chiarire, in base delle condizioni economiche del datore di lavoro. anticipo, attraverso policy e regolamenti scritti, “diritti” Considerando le pesanti implicazioni di carattere san- e “doveri” di tutti e come verranno applicati i controlli – zionatorio previste per le inadempienze, è necessario nel rispetto della legge – servirà a creare un clima sereno quindi fissare alcuni punti che valgono anche come sin- e collaborativo in azienda per prevenire comportamenti tesi di quanto finora spiegato. scorretti ed evitare lunghi e costosi ricorsi in giudizio. LA VIGILANZA, IL CONTROLLO, I DIVIETI Bruno Scacchi Il datore di lavoro ha la facoltà (diritto) di verificare l’e- S.A.I. CONSULTING S.a.s. satto adempimento degli obblighi gravanti sul lavorato- Sicurezza Lavoro & Ambiente re. Infatti, il datore di lavoro ha il potere di controllare consult.626@gmail.com 12 ottobre 2015
Jobs Act e Vending: analisi delle nuove forme contrattuali assunti a tempo determinato e i di- me al nuovo apprendistato e ai con- Vediamo cosa potrà rigenti). tratti a termine, secondo il decreto, cambiare per le Le stesse disposizioni si applicano anche nei casi di conversione a tem- saranno le nuove forme prevalenti di lavoro e comporteranno il progressi- aziende del nostro po indeterminato di contratti a tem- po determinato e di conferma di con- vo superamento delle collaborazioni a progetto (ex d.lgs. 276/2003). settore in merito, tratti di apprendistato avvenute successivamente all’entrata in vigo- APPALTI soprattutto, ai re del decreto (7 marzo 2015). Inoltre, trovano applicazione anche Il Jobs Act è intervenuto anche contratti di appalto, nei confronti dei lavoratori assunti prima dell’entrata in vigore del de- in materia di appalto, su come si calcola l’anzianità del dipenden- somministrazione e creto, se questi ultimi prestano la te. In caso di cambio di appalto, infatti, propria attività lavorativa presso un alle varie forme di datore di lavoro che, dopo l’entrata il computo dell’anzianità di servizio del lavoratore che passa alle dipen- in vigore del decreto, effettui nuove collaborazione assunzioni a tempo indeterminato denze dell’azienda subentrante do- vrà tenere conto di tutto il periodo di superando i 15 dipendenti. impiego nell’attività appaltata (come In pratica, in caso di licenzia- precisa l’art. 7 del Dlgs 23/2015). L a Riforma del Lavoro del go- mento accertato come illegitti- Nel caso di licenziamento accer- verno Renzi, il “Jobs Act”, ha mo dal giudice del lavoro (salvi i tato come illegittimo del lavo- modificato diversi rapporti di casi di reintegro previsti per i licen- ratore a seguito del cambio di lavoro. ziamenti discriminatori, nulli o per- appalto, l’anzianità e il calcolo Data la presenza, in numerose azien- ché intimati in forma orale, ovvero delle indennità risarcitorie do- del Vending, di collaboratori titolari quando sia accertata l’insussistenza di partita I.V.A. (in particolare gli vranno tenere conto di tutto il del fatto materiale contestato al la- ARD), questo tema ha generato nu- periodo durante il quale il lavo- voratore nel licenziamento discipli- merose “apprensioni” a cui cerchia- ratore è stato impiegato nell’ap- nare), se è accertato che non ricor- mo di dare delle risposte in questo palto. rono gli estremi del licenziamento articolo. Per fare un esempio, se un lavorato- per giustificato motivo oggettivo o re è licenziato illegittimamente dopo per giustificato motivo soggettivo o LE TUTELE CRESCENTI un anno dal subentro del nuovo da- giusta causa, il dipendente avrà di- Con il decreto legislativo 23/2015 tore di lavoro, ma lavorava sull’ap- ritto a un indennizzo di 2 mensili- è stato introdotto il “Contratto a tà dell’ultima retribuzione di ri- palto già da due anni, quest’ultimo Tempo Indeterminato a Tutele ferimento per il calcolo del TFR periodo, come previsto nell’articolo Crescenti”. per ogni anno di anzianità azien- 7 del Dlgs 23/2015, si aggiungerà al In caso di licenziamento, questo pre- dale, in misura comunque non precedente ai fini del calcolo delle in- vede un indennizzo economico inferiore a 4 e non superiore a 24 dennità previste dal contratto a tute- certo e crescente con l’anzianità mensilità. le crescenti. di servizio, comporta l’esclusione Nelle aziende fino a 15 dipenden- In generale, il dualismo di tutele del reintegro del lavoratore nel posto ti, il licenziamento illegittimo è introdotto con il Contratto a Tute- di lavoro per i licenziamenti econo- sanzionato con un’indennità le Crescenti tra “vecchi” e “nuovi” mici e limita il diritto al reintegro ai pari alla metà delle mensilità do- assunti in materia di tutela contro licenziamenti nulli e discriminatori, vute per le grandi aziende, con i licenziamenti illegittimi (la data oltre che a specifiche fattispecie di un massimo di 6 mensilità. spartiacque, come sopra riportato, è licenziamento disciplinare ingiusti- Se il recesso del datore è intima- il 7 marzo 2015) è destinato a trovare ficato. to senza aver rispettato l’obbligo di una replica, con analoghe modalità, Le disposizioni del Jobs Act tro- mettere per iscritto la motivazione anche negli appalti, alla luce delle vano applicazione nei confronti – ovvero la procedura disciplinare vigenti disposizioni che disciplinano dei lavoratori assunti a tempo prevista dall’articolo 7 della legge i cambi di appalto, che garantiscono indeterminato dalla data di en- 300/70 – la norma prevede un’inden- ai “vecchi assunti” – coloro i qua- trata in vigore del decreto legi- nità pari a 1 mensilità per ogni anno li erano già stati assunti e occupa- slativo 23/2015, ossia il 7 marzo di anzianità aziendale in misura non ti sull’appalto in epoca precedente 2015, con qualifica di operai, im- inferiore a 2 e non superiore a 12. all’entrata in vigore del nuovo con- piegati e quadri (esclusi i lavoratori Il contratto a tutele crescenti, insie- tratto – il mantenimento delle stes- 14 ottobre 2015
mente come contratti di lavoro subordinato, qualora il commit- tente si occupi di organizzare la prestazione del collaboratore; il requisito sussiste, ad esempio, se il committente ha il potere di decidere il luogo e il tempo della prestazione del collaboratore. La presunzione di subordinazione se condizioni precedentemente agli siano organizzate dal commit- non si applicherà per alcuni setto- stessi applicabili. tente anche con riferimento ai ri speciali: quelli nei quali esiste un Questo dualismo è comunque desti- tempi e al luogo di lavoro. accordo collettivo che regola l’attivi- nato ad essere rapidamente superato Non sarà dunque più possibile at- tà dei collaboratori; i professionisti nel settore dell’affidamento di servi- tivare un contratto di co.co.pro ma iscritti agli albi; i membri di consigli zi, proprio in ragione della frequenza quelli già in essere potranno arriva- di amministrazione e collegi sindaca- con la quale si verificano i cambi di re a regolare scadenza. li; i collaboratori di società sportive appalto. I datori di lavoro che entro il 31 dilettantistiche. Potranno “sfuggire” dicembre 2015 trasformeranno alla presunzione, inoltre, i contratti CONTRATTO DI un contratto di collaborazione che saranno certificati presso una SOMMINISTRAZIONE continuata e continuativa o a delle commissioni abilitate dalla leg- progetto, o con partita I.V.A. in ge a svolgere tale attività (universi- Sono stati ridisegnati i limiti e le un contratto subordinato a tem- tà, ordini dei consulenti del lavoro, modalità di gestione del rapporto di po indeterminato beneficeranno direzioni territoriali del lavoro, ecc.). somministrazione. dell’estinzione degli illeciti am- Per lo staff leasing, ossia il rap- ministrativi, contributivi e fi- PARTITE I.V.A. NEL VENDING porto di somministrazione a scali connessi all’utilizzo errato tempo indeterminato, se da un Tutte queste novità sui “collaborato- della collaborazione, tranne gli lato viene esteso il campo di appli- ri” aziendali cosa significano in ter- illeciti eventualmente accertati cazione dell’istituto contrattuale, mini pratici per quanto riguarda le prima dell’assunzione. Per godere eliminandone le causali, dall’altro si collaborazioni a Partita I.V.A. di questa sanatoria è però necessario stabilisce un limite percentuale presenti nelle aziende del Ven- che il lavoratore metta per iscritto all’utilizzo, pari al 20%, calcolato ding? Sono ancora valide le soluzio- che rinuncia a eventuali pretese per sul totale dei dipendenti a tem- ni trovate nel recente passato per su- il precedente rapporto lavorativo, po indeterminato dell’impresa perare le presunzioni definite dalla mentre il datore di lavoro non potrà utilizzatrice. In caso di sforamen- Legge Fornero? licenziare il dipendente per 12 mesi to di detto limite scatta una sanzio- Con il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, salvo che per giustificato motivo sog- ne pari al 50% della retribuzione è stata abrogata la disciplina con- gettivo. mensile. Si prevede inoltre la facol- tenuta negli articoli dal 61 a 69 bis La nuova disciplina che riordina i tà per i contratti collettivi di lavoro del D.Lgs. 276/2003, mettendo fine contratti di lavoro lascia perciò in di stabilire regole diverse da quelle – come già rimarcato in precedenza vita la collaborazione coordinata e contenute nel Jobs Act. – alle collaborazioni a progetto e, di continuativa nella sua forma genui- Per quanto riguarda il rapporto di conseguenza, a quel complicato si- na, il vecchio co.co.co per intenderci. somministrazione a tempo determi- stema di presunzioni riguardanti le L’abbandono del lavoro a proget- nato la disciplina riproduce, in buo- cosiddette “Partite I.V.A.” introdotto to e il ritorno alle collaborazioni na parte, quanto già disposto dal de- dalla Legge Fornero (L. 92/2012) con cosa comporta in concreto? Non è creto legislativo 10 settembre 2003 l’art. 69 bis del D.Lgs. 276/2003. Di più necessario individuare una data n. 276 come da ultimo modificato dal conseguenza, se non è più invocabi- di scadenza del rapporto ma, soprat- Decreto Legge 34/2014 . le tale norma, la contestazione della tutto, diventa più facile scrivere un Da segnalare che non occorre qualificazione di lavoro autonomo contratto di collaborazione, in quan- più individuare le causali giusti- non potrà beneficiare di alcun genere to non è più necessario individuare ficative e che i limiti quantitati- di presunzione e i presupposti di un uno specifico progetto da collegare vi di utilizzo sono decisi dai con- rapporto di lavoro subordinato con il alla prestazione del collaboratore. tratti collettivi applicati (anche committente dovranno essere dimo- Non essendo più obbligatoria la scrit- aziendali). strati. In altre parole dovremmo tura del progetto, l’unico parame- tro da rispettare è quello dell’au- tornare alla situazione pregres- CONTRATTI A PROGETTO sa rispetto alle problematiche tonomia del collaboratore: questo A partire dal 1° gennaio 2016, si non può e non deve essere soggetto introdotte dalla legge Fornero. applica la disciplina del rappor- al potere direttivo, organizzativo e Questo è un tema che richiede ulte- to di lavoro subordinato anche disciplinare del committente, altri- riori approfondimenti e su cui torne- ai rapporti di collaborazione che menti il rapporto si trasforma a tem- remo in un prossimo numero della riguardano prestazioni di lavoro po indeterminato. rivista. esclusivamente personali, conti- Dal 1° gennaio del 2016 tutti i Franco Bompani nuative, di contenuto ripetitivo contratti di collaborazione sa- Stefano Cuccaroni e le cui modalità di esecuzione ranno considerati automatica- www.eidosconsulting.it 16 ottobre 2015
Le vendite ai d.a. nel Sud Italia: quali sono i prodotti che vanno di più? Prosegue l’analisi di VM sui nuovi trend di consumo nel Vending. Dopo il Nord Italia ci trasferiamo in Meridione presso l’azienda pugliese DIA Vending Srl. che opera in Puglia e Basilicata nelle provincie di Matera, Bari, BAT (Barletta-Andria-Trani) e Fog- Questo studio vuole gia con un parco macchine di circa 2.500 unità (in- cluso OCS). rappresentare un’opportunità per Anche con la gestione delle famiglie Raffaele e Policoro – che ringraziamo per la preziosa collaborazione – si è i gestori che applicano i principi deciso di lavorare ad ampio raggio analizzando snack, freddo e caldo. del category management Il lasso di tempo considerato per lo studio va da settembre 2014 ad agosto 2015. I dati emersi sono nel preparare i menu dei loro stati analizzati sia in forma generale che per le cinque principali tipologie di locazioni in cui ope- distributori automatici ra la DIA Vending: t Associazioni & club sportivi & palestre, t Imprese produttive, t Ospedali&enti pubblici, iù al Sud. Nel corso del 2011 – sui numeri di genna- G io (271) e settembre (277) – e del 2012 – sui numeri di settembre (n. 287), ottobre (n. 288) e novembre (n. 289) – VM aveva iniziato a pubblicare una serie di t Scuole, t Uffici, call-center e servizi in genere. I dati ricavati da questa ricerca sono di natura statisti- ca e provengono direttamente “dal campo”. Sono quindi analisi dei dati riguardanti le vendite di prodotti trami- espressione reale delle preferenze dei consumatori che te distributori automatici. Eravamo partiti con gli snack hanno avuto modo di scegliere tra una vasta gamma di che, grazie all’avvento dei d.a. a spirali, hanno visto am- prodotti, per lo più di marche diffuse in tutto il territorio pliarsi, in modo massiccio, il loro utilizzo da parte dei nazionale. gestori. A fornirci i dati era stata la Nuova Cigat Srl di Consigliamo ai nostri lettori – per poter fare un raffron- Torino la quale – essendo stata storicamente un impor- to “geografico” tra Nord e Sud Italia e verificare quali tatore di macchine snack – ha avuto da sempre molta fa- prodotti vanno di più nei d.a. – di consultare i precedenti miliarità con questa categoria merceologica di prodotto. studi usciti tra il 2011 e il 2012 (vedere i numeri specifici Avevamo proseguito lo studio, l’anno seguente, sempre di VM in apertura di questo articolo). con una gestione del Nord-Italia, la Eos Srl di Izano (Cremona), azienda da circa 3,5 milioni di fatturato. METODOLOGIA DI LAVORO Con l’impresa lombarda avevamo allargato l’analisi an- che alle vendite del “freddo” e del “caldo”. Per comprendere meglio l’incidenza delle categorie mer- ceologiche nel complesso delle vendite, siamo partiti da Ora, mantenendo fede a quanto annunciato nei prece- una fotografia generale dei dati di erogazione del- denti interventi, VM ha allargato la ricerca ad altre aree la DIA Vending, indicando le percentuali di vendita geografiche d’Italia e si è spinto fino in Puglia e, più delle tradizionali categorie caldo, freddo e snack. I dati precisamente, a Cassano delle Murge (Bari), presso la estratti si riferiscono a locazioni con più di un distributo- DIA Vending Srl (www.diavending.it), azienda con un re, ovvero non solo il caffè. Le locazioni con solo d.a. del fatturato di circa 3,4 milioni di Euro (storicamente caldo condizionerebbero, infatti, troppo le statistiche a presente nella classifica delle “Top 100” del Vending ita- favore di caffè ed affini. liano e nella rubrica “Compagnie di gestione in Italia”) Si è passati, quindi, all’analisi specifica delle vendite. 18 ottobre 2015
CONSUMI GENERALI DIA VENDING Uffici, call- Totale Tipologia Associazioni & club Imprese Ospedali & Scuole center e servizi prodotto sportivi & palestre produttive enti pubblici complessivo in genere CALDO 41,48% 65,00% 62,15% 26,62% 60,75% 58,18% FREDDO 33,09% 19,82% 21,96% 22% 21,41% 22,00% SNACK 25,43% 15,18% 15,89% 51,38% 17,84% 19,82% Totale 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% complessivo CONSUMI GENERALI SNACK SU BASE CATEGORIA PRODOTTO N° Categoria prodotto Incidenza sul Totale Ordine 1 Prodotti da forno salati e cracker 31,32% 2 Snack dolce generico e wafer 16,74% 3 Patatine 14,61% 4 Barrette cioccolato 13,94% 5 Prodotti da forno dolci 10,60% 6 Bio + prodotti salutistici 5,66% 7 Salatini e frutta secca 3,58% 8 Fresco 2,76% 9 Caramelle e Chewingum 0,80% CONSUMI GENERALI SNACK SU BASE LOCAZIONE ASSOCIAZIONI & CLUB SPORTIVI & PALESTRE N° Categoria prodotto Incidenza sul Totale Ordine 1 Prodotti da forno salati e cracker 27,49% 2 Patatine 26,95% 3 Barrette cioccolato 13,43% 4 Snack dolce generico e wafer 12,85% 5 Prodotti da forno dolci 7,70% 6 Bio + prodotti salutistici 6,80% 7 Salatini e frutta secca 3,29% 8 Caramelle e Chewingum 0,88% 9 Fresco 0,61% IMPRESE PRODUTTIVE N° Categoria prodotto Incidenza sul Totale Ordine 1 Prodotti da forno salati e cracker 27,61% 2 Snack dolce generico e wafer 21,02% 3 Prodotti da forno dolci 17,53% 4 Barrette cioccolato 13,18% 5 Patatine 11,98% 6 Bio + prodotti salutistici 5,95% 7 Salatini e frutta secca 1,33% 8 Fresco 0,71% 9 Caramelle e Chewingum 0,69% 20 ottobre 2015
OSPEDALI & ENTI PUBBLICI N° Categoria prodotto Incidenza sul Totale Ordine 1 Prodotti da forno salati e cracker 23,18% 2 Snack dolce generico e wafer 22,97% 3 Prodotti da forno dolci 16,51% 4 Barrette cioccolato 11,53% 5 Patatine 9,38% 6 Bio + prodotti salutistici 8,70% 7 Fresco 4,71% 8 Caramelle e Chewingum 1,74% 9 Salatini e frutta secca 1,28% SCUOLE N° Categoria prodotto Incidenza sul Totale Ordine 1 Prodotti da forno salati e cracker 36,86% 2 Patatine 15,82% 3 Barrette cioccolato 15,30% 4 Snack dolce generico e wafer 12,83% 5 Salatini e frutta secca 6,03% 6 Prodotti da forno dolci 4,86% 7 Bio + prodotti salutistici 4,20% 8 Fresco 3,56% 9 Caramelle e Chewingum 0,52% UFFICI, CALL-CENTER E SERVIZI IN GENERE N° Categoria prodotto Incidenza sul Totale Ordine 1 Prodotti da forno salati e cracker 28,40% 2 Snack dolce generico e wafer 17,35% 3 Patatine 17,03% 4 Prodotti da forno dolci 13,24% 5 Barrette cioccolato 13,20% 6 Bio + prodotti salutistici 6,60% 7 Fresco 1,93% 8 Salatini e frutta secca 1,37% 9 Caramelle e Chewingum 0,89% LA “TOP 20” DEGLI SNACK PIÙ VENDUTI N° Ordine Categoria prodotto N° Ordine Categoria prodotto 1 TARALLI 11 MILKA ZACK 2 HIGHLANDER CLASSICHE 12 HIGHLANDER TOMATO 3 KINDER BUENO 13 FIESTA FERRERO 4 NIC NAC'S 14 MILKA TAVOLETTE 5 BAIOCCHI 15 CIOCCOERISO SCOTTI 6 FONZIES 16 GRISBI CLASSIC 7 CROCK SNACK 17 PATATINE CLASSICHE SAN CARLO 8 KINDER DELICE 18 RINGO GOAL 9 TUC POKET SAIWA 19 CIPSTER SAIWA 10 CROSTATINA FALCONE ALBICOCCA 20 VITASNELLA SNACK FRUTTA ottobre 2015 21
CONSUMI GENERALI FREDDO SU BASE CATEGORIA PRODOTTO N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ACQUA 71,33% 2 LATTINE 33 CL 21,48% 3 PET 25 CL 5,83% 4 PET 33 CL 1,07% 5 PET 50 CL 0,29% CONSUMI GENERALI FREDDO SU BASE LOCAZIONE ASSOCIAZIONI & CLUB SPORTIVI & PALESTRE N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ACQUA 72,13% 2 LATTINE 33 CL 12,79% 3 PET 25 CL 7,62% 4 PET 33 CL 6,92% 5 PET 50 CL 0,53% IMPRESE PRODUTTIVE N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ACQUA 73,19% 2 LATTINE 33 CL 21,88% 3 PET 25 CL 4,44% 4 PET 33 CL 0,46% 5 PET 50 CL 0,03% 22 ottobre 2015
OSPEDALI & ENTI PUBBLICI N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ACQUA 81,97% 2 LATTINE 33 CL 11,37% 3 PET 25 CL 5,27% 4 PET 33 CL 1,08% 5 PET 50 CL 0,32% SCUOLE N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ACQUA 53,45% 2 LATTINE 33 CL 37,45% 3 PET 25 CL 7,47% 4 PET 33 CL 0,98% 5 PET 50 CL 0,64% UFFICI, CALL-CENTER E SERVIZI IN GENERE N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ACQUA 77,60% 2 LATTINE 33 CL 15,57% 3 PET 25 CL 6,36% 4 PET 33 CL 0,31% 5 PET 50 CL 0,17% LA “TOP 10” DELLE BEVANDE FREDDE PIÙ VENDUTE N° Ordine Categoria prodotto N° Ordine Categoria prodotto 1 ACQUA NATURALE 6 LATTINA 33 CL LIMONATA 2 ACQUA FRIZZANTE 7 LATTINA 33 CL ARANCIATA 3 PEPSI 8 LATTINA 33 CL CHINO' 4 LATTINA 33 CL THE LIMONE 9 YOGA ACE 25CL 5 LATTINA 33 CL THE PESCA 10 YOGA FRUTTA E FIBRE 25 CL ottobre 2015 23
CONSUMI GENERALI CALDO SU BASE CATEGORIA PRODOTTO N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ESPRESSO 47,88% 2 COMPOSTI CON ESPRESSO 26,13% 3 CIOCCOLATO 9,70% 4 THE 8,21% 5 GINSENG 6,45% 6 ALTRI SOLUBILI 1,31% 7 ORZO + DEK 0,33% CONSUMI GENERALI CALDO SU BASE LOCAZIONE ASSOCIAZIONI & CLUB SPORTIVI & PALESTRE N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ESPRESSO 38,92% 2 COMPOSTI CON ESPRESSO 29,76% 3 CIOCCOLATO 14,09% 4 THE 8,99% 5 GINSENG 7,41% 6 ALTRI SOLUBILI 0,66% 7 ORZO + DEK 0,18% IMPRESE PRODUTTIVE N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ESPRESSO 58,80% 2 COMPOSTI CON ESPRESSO 20,75% 3 GINSENG 7,14% 4 CIOCCOLATO 6,09% 5 THE 5,81% 6 ALTRI SOLUBILI 1,30% 7 ORZO + DEK 0,10% 24 ottobre 2015
OSPEDALI & ENTI PUBBLICI N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ESPRESSO 44,91% 2 COMPOSTI CON ESPRESSO 29,04% 3 THE 8,31% 4 CIOCCOLATO 7,72% 5 GINSENG 7,58% 6 ALTRI SOLUBILI 1,60% 7 ORZO + DEK 0,83% SCUOLE N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 COMPOSTI CON ESPRESSO 36,96% 2 ESPRESSO 25,91% 3 CIOCCOLATO 22,30% 4 THE 9,87% 5 GINSENG 3,60% 6 ALTRI SOLUBILI 1,19% 7 ORZO + DEK 0,17% UFFICI, CALL-CENTER E SERVIZI IN GENERE N° Ordine Categoria prodotto Incidenza sul Totale 1 ESPRESSO 49,55% 2 COMPOSTI CON ESPRESSO 23,42% 3 THE 11,35% 4 CIOCCOLATO 8,66% 5 GINSENG 5,67% 6 ALTRI SOLUBILI 1,13% 7 ORZO + DEK 0,23% L’ANALISI DELLE VENDITE DELLA DIA VENDING Il dottor Nicola Policoro, Responsabile IT di DIA D’altro canto però, il consumatore di oggi è più attento Vending Srl – in collaborazione con Rita Piscazzi, agli acquisti, che risultano essere più ponderati e ocula- Responsabile Acquisti – ha analizzato per VM il trend ti. Infatti, se da una parte registriamo una contrazione, delle vendite della gestione pugliese. Sono emerse alcune dall’altra emerge una predilezione sempre più signifi- considerazioni molto interessanti cativa verso prodotti di fascia e qualità medio-alta. Di qui la nostra ricerca mirata ad assecondare la sud- Dottor Policoro, quali sono le tendenze più recenti detta tendenza con l’impegno che ci siamo dati nel pro- che registrate sulle vendite degli snack? muovere e incentivare i consumi di prodotti “salutistici”, Come evidenziano i dati periodici della Confida sul “Mer- e comunque qualitativamente superiori, attraverso una cato della Distribuzione Automatica in Italia”, anche noi sistematica rotazione delle referenze in macchina, della DIA Vending rileviamo un notevole calo del fat- oltre che attraverso iniziative mirate all’informazione e a turato pro-capite degli snack, motivato dalla difficile rendere sempre più coinvolgente l’esperienza dell’utente situazione economica che in questo periodo grava pesan- consapevole. Basti pensare ai nostri progetti “Speak”® e temente sulle famiglie del nostro Paese. “SANAVOGLIA”®. ottobre 2015 25
Quali sono le tipologie di snack che stanno avendo esaustiva dei prodotti offerti, le macchine glass-front maggiore successo tra gli utenti dei vostri d.a.? sono lo strumento ideale perché favoriscono le ven- Essendo in Puglia, il prodotto principe delle nostre stati- dite ad impulso. I distributori a colonna li utilizziamo stiche è il tarallo. Lo acquistiamo da aziende del territo- solo nei casi in cui si registrano altissimi consumi di ac- rio facendo attenzione alle materie prime e ai processi di qua. produzione. La qualità con il tempo paga. Nel caldo, caffè a parte, quali sono le tipologie di Gestite il salutistico? Qual è andamento delle ven- bevande che vanno di più? dite? In quest’ultimo periodo stiamo notando un’impennata Sì, in tempi non sospetti, abbiamo creato il marchio “SA- nelle vendite del cioccolato. Questo perché stiamo uti- NAVOGLIA”. L’obiettivo del progetto è rendere la scelta lizzando una qualità decisamente superiore oltre all’aver dell’utente consapevole. fatto conoscere all’utente, attraverso i nostri sistemi di co- Non creiamo distributori automatici dedicati al sa- municazione, caratteristiche e pregi del nuovo prodotto. lutistico ma preferiamo inserire nell’offerta anche i prodotti “SANAVOGLIA”, notificando, in modo chiaro, Usate il sistema a doppia campana? al consumatore le differenze. In valore assoluto il saluti- No, perché non promuoviamo alternative alla qualità… stico è ancora un’entità irrisoria ma, per quanto già spie- gato in precedenza, i consumi stanno crescendo. Nell’allestire i d.a. seguite particolare strategie di category management? Nelle scuole i ragazzi sono sempre affezionati alla Assolutamente sì. Tutti i nostri investimenti futuri mira- classica merendina “di marca” o guardano anche a no all’ottimizzazione di questo aspetto. Abbiamo svilup- nuovi target di prodotto? pato dei software specifici che supportano e agevo- Il prodotto di marca è quello che va di più ma, se si pro- lano le analisi e le strategie di assortimento all’inteno pone qualcosa di nicchia ma buono, le vendite funzio- dei distributori. Questo obiettivo passa, anche e soprat- nano, anche se inizialmente i prodotti più “particolari” tutto, dalla formazione degli ARD che, attraverso i nostri fanno fatica ad imporsi. Devo dire, però, che nelle scuole sistemi, riescono a “reagire” per primi ai cambiamenti la nostra parola d’ordine è: rotazione periodica e pondera- delle esigenze del consumatore. Abbiamo ancora tanto da ta delle referenze. fare. Stiamo sviluppando dei nuovi metodi per ottimizza- Qual è secondo lei il prezzo medio di vendita “equo” re i tempi e fidelizzare la nostra clientela. di uno snack al distributore? Ad esempio con l’applicazione Speak, presentata Se si propongono prodotti di effettiva qualità, non meno al Venditalia Special Edition dello scorso maggio? di 50 cent. per la fascia medio-bassa. Sì, penso proprio al progetto Speak, il nostro sistema pro- Nelle bevande fredde, acqua a parte, quali sono le prietario per lo scambio d’informazioni tra utente e di- referenze che vanno di più? stributore. Gli utenti, attraverso la lettura di un QR Sicuramente le lattine da 33 cl. Questo perché i media e Code o tag NFC con il loro smartphone, possono la cultura del nostro tempo spingono verso i consumi delle scoprire tutte le informazioni riguardanti i prodot- bevande gassate di grandi marchi. Ciò avviene anche in ti venduti, e non solo: consultare i propri movimenti eventi planetari come l’Expo di Milano che dovrebbe, inve- e acquisti; gestire il loro profilo cashless; visualizzare le ce, esprimere valori “puri” come l’alimentazione sana e so- informazioni nutrizionali e le scadenze dei prodotti; cono- stenibile. Sono gli stessi “benpensanti” che poi puntano scere iniziative promozionali; acquisire informazioni su- il dito contro il nostro settore perché ritenuto responsabile gli ultimi interventi di manutenzione del d.a. (es. analisi della cattive abitudini alimentari dei ragazzi. delle acque); dare preferenze sui prodotti; contattare l’a- zienda per comunicare problemi o fornire consigli. Quanto incide sulle vendite l’utilizzo di distributo- Noi crediamo che la crescita di una società di ge- ri automatici glass front, a vetrina e con ascensore, stione non passi solo dall’acquisizione di nuove po- rispetto al classico d.a. a caduta? stazioni ma soprattutto dall’ottimizzazione delle Tantissimo. Nell’ottica di una presentazione chiara ed performance del parco già installato. Eidos Consulting S.r.l. è la società di consulenza e formazione leader in Italia nel settore del Vending. Consulenza di Direzione Controllo di Gestione e Budget Due Diligence e valutazione d’azienda Gestione Risorse Umane e Sviluppo Organizzativo Qualità e Certificazione ISO 9001:2008 Certificazione Ambientale ISO 14001:2004; Sicurezza Ohsas 18001:2007; Sicurezza Alimentare ISO 22000:2005; IFS; BRC; Modello Organizzativo 231; Certificazione Sociale SA 8000:2008; Bilancio Sociale; Progetti di CSR; Formazione; Ricerca di finanziamenti Eidos Consulting S.r.l. 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