Torino Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
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Scomodo n°42 € 0,00 Mensile indipendente di attualità e cultura ALLEGATO DIGITALE Torino EDIZIONE LOCALE
EDITORIALE *01 BO C C I AT A S TA *03 PR O P laO LEONE BINARI Il lobbying di Libera mette un freno alla *13 ludopatia a nord-ovest MORTO O Il movimento No-Tav discute per ridefini- re il concetto di progresso TU T TA M IA *25 LA CITTÀ Quanto ancora è per- È vasiva l’odonomastica coloniale a Torino MOSTRI *39 Scomodo racconta i luoghi abbandonati di Torino / Caserma la Marmora Torin EDIZIONE LOCALE o
EDITORIALE di Alessio Civita “I nomi sono suoni inerti, che non suscitano alcuna immagine di vita, che piombano nel fondo della coscienza materiale, morta, che non legano al passato, che strappano, con un atto violentemente illogico, i legami tradizionali tra l'Uomo e la Via.” Così annotava Antonio Gramsci sulle pagine dell’”Avanti” di Torino, tra le strade di una città infestata da denominazioni risorgimentali che non sembravano appartenere a nessuno; erano i primi anni del novecento. La redazione torinese di Scomodo cerca da tempo di mettere in risalto realtà locali a volte 01 lontane dagli occhi, rispedite al margine della città, come la casa circondariale Lorusso Cutugno delle Vallette, o luoghi in stato di abbandono, come il “mostro” a pochi passi dalla Gran Madre, l’ex- Caserma La Marmora (già Caserma Dogali), snodo cruciale della storia della resistenza torinese. L’attenzione è indirizzata a riconsegnare questi luoghi all’immaginario cittadino, troppo spesso ancora impigliato in un campanilismo ormai esausto, per dare nuova vita e inediti significati a queste realtà. Tuttavia nel tessuto urbano convivono anche spazi che rientrano a pieno titolo nella nostra quotidianità, eppure ugualmente estranei, collocati idealmente ai margini della nostra memoria. E’ in quest’ottica che le redattrici e i redattori di Scomodo Torino hanno provato a ricostruire le tappe del colonialismo italiano attraverso l’odonomastica locale, la quale conserva ancora oggi, poco sopra le nostre teste, numerose tracce di una vicenda Scomodo n° 42
E quasi del tutto rimossa e che richiede di approcciarsi con una rinnovata consapevolezza. Con questo intento si è tentato di scuotere, di nuovo con le parole di Gramsci, il “cimitero di illustri ignoti” pietrificato sulle targhe delle strade, analizzando tentativi di guerriglia odonomastica compiuti in chiave anti-colonialista in diverse città italiane. Ma da altre zone, oltre il ristretto perimetro torinese, in Val Susa, tra paesi dove non è raro che sulla targa di una qualsiasi “Via Roma” si trovi subito sotto una ben più locale “Rua d’Viera”, da tempo partono prospettive di progresso alternative, dal basso. Grazie al racconto di diversi attivisti, le voci del movimento No-Tav permettono di ripercorrere l’identità e la lotta che da più di vent’anni anima queste valli. Il tentativo è quello di allontanarsi dalla narrazione pigra su cui si attardano i media, impegnati a 02 ripetere espressioni ormai vuote come “black bloc”, per valorizzare invece le istanze di più ampio respiro portate avanti dalle comunità che abitano la Valle, esigenze che vanno oltre l’Alta Velocità. Il confronto continuo con realtà attive e radicate sul territorio è stato (ed è) parte indispensabile della ricerca per restituire un quadro cittadino e regionale più complesso. Il confronto con il territorio, assieme alla discussione e alla ricerca, sono gli strumenti con cui la Redazione di Scomodo Torino vuole ridare “immagini di vita” a nomi e a realtà che ci siamo abituati a ignorare o, nella migliore delle ipotesi, a guardare distratti. Per allontanarsi da dati e fatti svuotati di qualsiasi significato è necessario dare corpo alla realtà torinese nella sua specificità, per potersi finalmente riappropriare della sua storia e dei suoi spazi, costruendo nuovi legami con il passato, certo, ma soprattutto con il presente. EDIZIONE Torin LOCALE o
BOCCIATA LA PROPOSTA LEONE Il lobbying di Libera mette un freno alla ludopatia a nord-ovest
at tua li tà 04
In mancanza, ancora oggi, di una normativa nazionale specifica, il costante aumento del numero dei giocatori d’azzardo patologici ha spinto le Regioni a intervenire per tutelare la salute dei cittadini prevenendo e contrastando il gioco d’azzardo patologico. Per molto tempo, infatti, la regolamentazione del gioco d’azzardo è stata 05 considerata di competenza esclusiva statale, rientrando in materia di ordine pubblico e sicurezza. Questo indirizzo è stato superato in seguito alla sentenza n. 300/2011 della Corte Costituzionale e ribadito con le sentenze n. 108/2017 e n. 27/2019 che hanno posto in rilievo il tema della salute e quindi hanno ritenuto legittimi gli interventi regionali in materia. Scomodo n° 42
at a z z a r d tua li o tà ’ L italiano L’irrefrenabile impulso di za. Tutti potenzialmente di euro, dato in aumento scommettere il proprio sono dei “giocatori socia- rispetto agli anni prece- denaro e sperare che il li”, motivati a giocare allo denti. Nel nostro paese cavallo scelto vinca, che scopo di socializzare o circa il 3% degli italiani la pallina si fermi sul “ven- per spirito di competizio- è affetto dall’incapacità titrè rosso” o che esca un ne e per i quali il costo di contrastare l’impulso “triplo sette” ha un nome è contenuto. Tuttavia la ad effettuare scommes- nell’ambito delle dipen- denze patologiche: ludo- trappola del gambling è se o a giocare d’azzardo, arrivando a trascurare 06 patia. Non che passare affetti, lavoro, studio e a una serata al Casinò di commettere azioni illegali Montecarlo, o alle Video- come furti o frodi. Imbro- lottery del bar sotto casa gli insomma, pur di sod- sia il male assoluto ma disfare il proprio impulso. se si percepisce una in- Un’indagine pubblicata capacità di resistere a nel 2018 (l’unica finora un impulso, o ad un de- disponibile fra le maglie siderio impellente, o alla del sito del Ministero del- tentazione di compiere la Salute) dall’ISS ha ap- un’azione pericolosa per purato che Il 36,4% degli sé e per gli altri e suc- insidiosa perché rischia italiani ha giocato d’az- cessivamente si avverte di colpire soggetti di ogni zardo almeno una volta una sensazione di ecci- genere, adolescenti e nei dodici mesi antece- tamento dopo aver com- adulti, compromettendo denti l’intervista. Il gioco piuto l’azione, di piacere le loro relazioni, i loro af- d’azzardo ha interessato e gratificazione, allora ci fetti e le loro finanze. quasi un uomo su due fra si può trovare davanti a In Italia nel 2018 sono il 2017 e il 2018, e una una pericolosa dipenden- stati giocati 106,8 miliardi donna su tre. EDIZIONE Torin LOCALE o
Il 3% degli italiani è un giocatore d’azzardo %% % Scomodo n° 42
at La stessa indagine ha ri- levato che fra gli studenti settore, a fronte di una tassazione che non ha tua li in Italia, nella fascia 14- 17 anni, il 29,2% dichia- portato i guadagni spe- rati nelle casse pubbli- tà ra di aver praticato gioco che. Nel corso del 2020, d’azzardo almeno una i ricavi fiscali per lo Stato volta nel 2017. Oltre un ammonterebbero a meno milione e mezzo di italia- di 7 miliardi di euro, 4,5 ni presenterebbero rischi miliardi in meno rispetto moderati di gioco patolo- al 2019. L’Italia detiene gico, dai più giovani (fra i poi il primato europeo 14 e 17 anni) agli over 65. per quanto concerne il Un fattore da non sot- tasso di slot machine per tovalutare sono i luoghi abitante: sono una ogni di gioco: chi è affetto da 151 cittadini, nettamente questa dipendenza ten- di più rispetto a Spagna derebbe a preferire luo- (una ogni 245) e Germa- ghi lontani dalla propria nia (una ogni 261). abitazione o dal luogo di lavoro/studio per tu- telare la propria privacy. Altro aspetto da 08 I villain della storia sono le slot machine e le VLT considerare, molto (Videolottery) con un vo- lume di gioco pari a 48,6 complicato da miliardi di euro, i mazzi di controllare, è il gioco d’azzardo carte spingono gli italiani a buttare circa 19,7 mi- illegale, un’economia liardi, mentre i bookma- ker sportivi e le lotterie hanno causato un esbor- so complessivo di circa sommersa in mano alla 20 miliardi. A peggiorare la situazione di rischio è criminalità organizzata il gioco d’azzardo online con 31,4 miliardi di euro che, secondo la Polizia giocati nel 2018. Sem- Postale, nel 2020 avrebbe fruttato oltre bra chiara la responsa- bilità dello Stato per una 20 miliardi di euro. politica di apertura e di concessione ai privati del EDIZIONE Torin LOCALE o
La legge n. 9/2016: il dibattito Piemontese Ultimamente si è aperto baccherie e in alcuni bar un dibattito intorno a que- vicini ai luoghi sensibili sta legge, in particolare iniziano a scomparire le all'articolo cinque che prime macchinette”. Tut- disciplina le distanze, tavia durante la campa- misurate in base al per- gna elettorale per le ele- corso pedonale più bre- zioni regionali del 2019, ve, imposte tra i luoghi di in un dibattito promosso Nel panorama gioco e quelli considerati da Libera Piemonte e dell’ ordinamento sensibili (almeno cinque- aperto al pubblico, tra i amministrativo cento metri nei comuni candidati alla presiden- piemontese, parlando con popolazione superio- za della Regione, il can- di leggi regionali re a cinquemila abitanti didato del centrodestra 09 sulla prevenzione e sul contrasto al e almeno trecento metri nei comuni con popola- Alberto Cirio, l’attuale Presidente, ha ammes- gioco d’azzardo zione fino a cinquemila so la volontà di cambia- patologico, viene abitanti). La normativa re la legge n. 9/2016. spesso citata la legge opera con efficacia retro- Contrariamente all’opi- n. 9/2016, approvata attiva e coinvolge quindi nione politica del centro- quasi all’unanimità in tutte le licenze attive pri- destra, lo scorso 28 gen- Regione Piemonte, ma dell’entrata in vigore naio la giunta Cirio ha è frutto di un della suddetta legge che presentato una relazione ventennio durante avranno a disposizione sugli effetti della legge n. il quale il gioco un lasso di tempo stabili- 9/2016 dalla quale, attra- d’azzardo ha vissuto una grande to per adeguarsi. Questo, verso dati ed evidenze espansione su tutto secondo alcuni, ha mes- scientifiche, emerge l’ef- il territorio nazionale; so in crisi l’intero com- ficacia della norma che nel 2016, infatti, parto. “Quando la legge ha determinato una forte l’Italia figurava tra i inizia il suo corso”, rife- diminuzione delle perdi- primi dieci paesi al risce Maria Josè Fava, te dei giocatori e dei vo- mondo con il mercato referente piemontese lumi di gioco, dal 2016 da gioco d’azzardo di Libera intervistata da al 2019 rispettivamen- legale più esteso. Scomodo, “in alcune ta- te del 16% e dell’11%. Scomodo n° 42
at Dai dati emerge inoltre come il non utilizzo di slot un orientamento più re- strittivo contro il gioco, il tua li machine e videolottery non sia stato compen- consigliere leghista Clau- dio Leone ha firmato la n. tà sato, se non in minima 99; quest’ultima ha come parte, dall’utilizzo di altre obiettivo l’eliminazione tipologie di giochi e come della retroattività del ri- l’andamento del gioco spetto delle distanze per d’azzardo online sia ri- chi aveva già installato masto, invece, costante. apparecchi prima dell’en- Sempre tra il 2016 e il trata in vigore della legge 2019, si legge nella rela- n. 9/2016, la revisione zione, i pazienti in carico della distanza di 500 me- nei servizi sanitari pie- tri rispetto ai luoghi sen- montesi per dipendenza sibili. da gioco sono diminuiti oltre il 20%. Nell’aprile 2021 però, la Recentemente sono pas- maggioranza di Alberto Cirio sate all’attenzione del ha sospeso la discussione consiglio regionale diver- in consiglio regionale per se proposte di legge ed la “proposta Leone”; lo 10 emendamenti. Nel giu- annuncia con gioia Libera gno 2020 la Giunta Re- che da anni, insieme ad altre gionale del Piemonte ha realtà, si spende in difesa presentato un emenda- della norma 9/2016. mento al DDL Omnibus per modificare la legge n. 9/2016; la proposta di modifica viene presenta- ta all’interno di un maxi provvedimento, nono- stante il consiglio regio- nale piemontese aves- se prima promesso un confronto con le realtà che da anni si occupano di gioco d’azzardo e so- vraindebitamento conse- guente. L’ex M5S Giorgio Bertola ha firmato la pro- posta di legge n. 53 con EDIZIONE Torin LOCALE o
Gioco Duro La rete di associazioni chi assiste, o è vittima, di di Libera infatti episodi di stampo mafio- si schiera contro so o di corruzione ed of- mafie, corruzione fre quindi i primi mezzi ai e fenomeni di denuncianti per poter poi criminalità ma anche, proseguire in autonomia profondamente, per verso i canali istituzionali. la giustizia sociale, L’attenzione di Libera per la ricerca di Piemonte per il gioco verità, per la tutela d’azzardo era presen- dei diritti, per una te già nell’aprile 2008, politica trasparente, quando è scattata nel to- per una legalità rinese l’operazione Gio- democratica fondata co Duro che ha portato sull’uguaglianza, all’arresto di sei persone per una memoria 11 e centoquindici denunce viva e condivisa, per bische clandestine per una cittadinanza tra cui spiccano nomi noti all’altezza dello spirito come i fratelli Giuseppe e e delle speranze della Domenico Belfiore. Que- Costituzione. sto ha portato alla luce quella zona grigia dove Proprio per questo com- i confini legale e illega- batte le dipendenze quali le si mescolano facendo la ludopatia e mira a tu- emergere come la crimi- telare le conseguenti vit- nalità organizzata e il gio- time di povertà, sovrain- co d’azzardo si incontrino debitamento e usura. A in più punti. Se da un lato tal proposito è a disposi- infatti le mafie gestiscono zione lo sportello Linea il gioco illegale, dall’al- Libera: un servizio gratui- tro sfrutta il gioco legale to (rintracciabile al nume- come canale di pulizia ro 800.582727 o all’email per il denaro provenien- linealibera@libera.it) che te da attività illecite. si offre come punto di Tornando alla legge n. ascolto e consiglio per 9/2016, l’opposizione in Scomodo n° 42
at Consiglio Regionale si è attivata per bloccare l’iter realtà, durante l’incontro con Fava, un concetto è t ua Scomodo li della proposta di modifi- ca, attraverso la presen- stato ribadito più volte: l’obiettivo non è proibire con la Regione tà Lazio nel progetto tazione di una serie di il gioco legale ma far sì "Ludopatia minorile" emendamenti che aveva- che sia regolamentato, è da tempo no l’obiettivo dichiarato di preferibilmente in ma- impegnato nell'analisi bloccare i lavori dell’aula niera uniforme a livello del gioco d'azzardo, consiliare. Dopo il die- nazionale, garanten- tramite un'analisi trofront di Forza Italia e do tutela delle persone scientifica ed una di Fratelli d’Italia, non coinvolte da entrambi i inchiesta giornalistica completamente d’accor- lati. La paura più grande verranno approfonditi do con la linea promos- è che questa polarizza- i fattori scatenati sa dal consigliere Leone, zione dialettica “noi con- e le principali la Lega si è ritrovata da tro loro” (Centrodestra problematiche sola. Il risultato è una vit- e lavoratori del settore territoriali che toria provvisoria per la vs. Centrosinistra e as- riguardano quella che società piemontese, per sociazioni) contribuisca ad oggi è una delle Libera e per le altre as- ad alimentare in realtà patologie più diffuse sociazioni e realtà che una guerra fra poveri. nel nostro paese. da anni contrastano le In piena crisi economi- Una pubblicazione ed 12 attività illecite della cri- ca dovuta alla pandemia un sito saranno nei minalità organizzata e, togliere le poche limita- prossimi mesi di riflesso, difendono la zioni in atto porterebbe dedicati alla salute e il benessere dei i soggetti più deboli, già diffusione e cittadini. Ma la promessa colpiti duramente dall’e- prevenzione della Lega di non mollare mergenza sanitaria, a sul punto viene mantenu- “tentare la fortuna”, ri- ta e a metà maggio viene schiando di innescare depositato un disegno un circolo vizioso. La di legge che ha riaperto soluzione più adatta sa- la possibilità di rivede- rebbe quindi quella di re la legge n. 9/2016, trovare un bilanciamen- cercando di accelerare to tra la tutela dei luoghi drasticamente le tempi- sensibili, e quindi delle stiche di approvazione. persone che li frequenta- La critica mossa a chi so- no, e i lavoratori del com- stiene la legge del 2016 parto offrendo loro i so- è quella di non conside- stegni adeguati così che o Indelicato rare le difficoltà dei i la- si adattino alle limitazioni di Antonin voratori del settore. In che la normativa impone. Vittoria Moglia EDIZIONE Torin LOCALE o
BINARIO MORTO Il movimento No-Tav discute per ridefinire il concetto di progresso
at tua li tà
La lotta del movimento No-Tav si fonda fin dai primi presidi sulla sensibilizzazione e l'informazione intorno alle falle di un sistema che 15 propone innovazioni e traiettorie di progresso calate dall’alto verso il basso, incurante delle necessità e delle prospettive del territorio. Nonostante la spinta per l’attivazione popolare sia l’opposizione al progetto di costruzione di una grande opera pubblica come il Tav, il movimento oggi propone delle pratiche alternative che attraverso un’azione quotidiana costruiscono un bacino di resistenza alle dinamiche più invasive di sfruttamento della terra. Scomodo n° 42
at Genealogia di tua li un’opera pubblica tà E’ il 1988: è primavera seguito l’Unione Europea Secondo la Corte dei Con- quando arrivano a To- inserisce la Torino-Lione ti Europea dal progetto rino le prime voci di un nella lista dei quattordici l’opera vale 8,6 miliardi progetto francese per progetti prioritari delle reti ed è finanziata per il 40% estendere all'Italia la rete transeuropee di trasporto dall’Europa. L'accordo in- di Treni a Grande Velo- e nel 1991 il progetto vie- tergovernativo per la re- cità con una linea Gre- ne presentato in Senato. alizzazione della ferrovia noble-Torino che passi viene firmato il 29 gennaio sotto il Monginevro. Ma il La prima intesa tra 2001 a Torino e, poco dopo, compartimento ferrovia- Italia e Francia risale nel capoluogo piemontese rio Italiano si mostra criti- al 1992, mentre per sfila un corteo di protesta co, preferendo i program- quanto riguarda il di sindaci e attivisti No-Tav mi in corso per migliorare movimento nel 1995 ma il trattato verrà poi ra- la linea esistente. In se- a Sant’Ambrogio si tificato dal governo italia- guito la Francia palesa la assiste alla prima no il 19 settembre 2002. 16 sua intenzione di esten- manifestazione No- La natura eterogenea del dere all’Italia i suoi colle- Tav popolare. Il primo movimento è stata chiara gamenti ad alta velocità. studio del progetto fin dalle sue origini. Gli atti- La grande svolta per avviene nel 1996, della visti e le attiviste intervista- questa iniziativa avviene Torino-Lione si parla da ti raccontano come il movi- a settembre alla Fonda- trent’anni. mento sia nato dalla spinta zione Agnelli dinanzi una aggregativa dal gruppo Ha- nuova proposta france- La progettazione della bitat, un collettivo ambien- se che raccoglie ancora Torino-Lione passa attra- talista che unendo le forze oggi consensi nel capo- verso più di dieci fasi pro- con i gruppi locali dei cat- luogo piemontese. gettuali, otto delibere del tolici di base e con il primo Sono gli anni novanta, CIPE (Comitato Intermi- comitato di lotta popolare quando durante un sum- nisteriale per la Program- ha costruito i primi passi mit in Costa Azzurra, il mazione Economica), della lotta per la preser- governo italiano e quel- contando cinque valuta- vazione della valle dalle lo francese decisero di zioni di impatto ambien- grandi opere inutili. Habitat studiare un nuovo colle- tale e sette tra trattati e faceva sentire agli abitan- gamento tra i due paesi accordi internazionali, ti il rumore che avrebbero che attraversasse il var- l’ultimo dei quali ratifi- sentito al mattino una volta co alpino-occidentale, in cato dai due parlamenti. che fosse costruito il treno. EDIZIONE Torin LOCALE o
Il motivo principe dell’at- inoltre molto spesso i tre- tivazione era la diminu- ni utilizzati si muovono a zione della vivibilità del diesel, causando un in- proprio territorio a seguito quinamento maggiore di della costruzione dell’o- quanto non potrebbero. pera. Il treno di per sé In aggiunta i monitoraggi nasce come un progetto sull’utilizzo dei treni merci pensato per il trasporto ad oggi in uso registrano di persone, ma a seguito un sottoutilizzo delle tratte delle prime ondate di con- già attive, quindi anche dal tro informazione e sensi- punto di vista del mero in- bilizzazione degli attivisti cremento di efficienza eco- che ne sottolineavano l’i- nomica il progetto non trova nutilità strutturale, il pro- giustificazioni particolari. getto è stato trasformato I cinquecento posti di la- in un treno per il trasporto voro che sono stati persi merci. In nessuno dei due nella mancata implemen- casi il progetto risponde tazione della stazione di a degli effettivi bisogni controllo di sicurezza per strutturali o economici i treni, sono per esempio 17 del territorio. Dal punto una delle alternative che di vista degli spostamen- al tempo il movimento ti di persone la zona ha proponeva come forma di già numerose stazioni di lavoro che non sfrutta la- treni ad alta e bassa ve- voratori e terra. locità; piuttosto, racconta Nicoletta Dosio attivista Inoltre il treno, riconosciuto come storica del movimento, opzione meno inquinante per lo la zona di Bussoleno se- spostamento di persone e merci, condo il Piano Ferroviario soprattutto in alternativa al trasporto Nazionale avrebbe dovu- su gomma, risulta avere un’impronta to ospitare la stazione di ecologica minore solo nella misura manutenzione a supporto in cui lavora in modo funzionale alle di altre 1500 stazioni lo- necessità economico-sociali del cali limitrofe. Bussoleno è territorio in cui viene costruito. Oltre al fatto che l’utilizzo del un piccolo hub ferroviario, trasporto su gomma per lo ma il progetto della Tav spostamento di merci in Valsusa ha adombrato ogni sfor- non è stato diminuito a fronte del zo per rendere più effi- progetto di costruzione della TAV, ciente il servizio della rete anzi sono in aumento le infrastrutture ferroviaria già esistente, per supportarne il passaggio. Scomodo n° 42
at Tensione tua li non ad altissima quota tà Il primo momento Si tratta del risultato di mesi di tensione vero di pressioni dall’Europa che intorno al Tav chiede un riscontro all’Italia a seguito dei fondi erogati, avviene dieci anni l’8 dicembre 2005 il cantiere dopo nel 2005 viene occupato. In seguito a seguito della il progetto viene modificato costruzione del e nel 2012 vengono spo- primo cantiere stati a Chiomonte i lavo- per la creazione ri per la costruzione della di una galleria prima galleria geognostica. geognostica a Dopo il 2012 sono state Venaus. individuate per l'opera tre tratte: una prima tratta in- 18 ternazionale, i cui costi sa- ranno in parte rimborsati dall'Unione europea e due tratte nazionali - circa 175 kilometri complessivi - a spese dei singoli Stati e successive alla tratta inter- nazionale. Da allora, tutti i Quindi per progressi effettivi si sono ar- non perdere i restati fino all’ ottobre 2020 finanziamenti quando l’Unione Europea, comunitari sono che si è inizialmente pro- ricominciati posta di rimborsare fino al i lavori per 40% delle spese sostenute per i collegamenti transfron- allestire un talieri della rete di trasporto nuovo cantiere al centrale dell’Unione in cui confine del quale rientra anche la Torino-Lio- è nato il Presidio ne, voleva tirarsi indietro per permanente dei il grande ritardo palesato. Mulini. Torin EDIZIONE LOCALE o
Dall'ottobre 2001 al feb- A coordinare i lavori di braio 2015 sono stati progettazione della se- svolti solo studi, ricogni- zione transfrontaliera zioni e lavori preliminari c’è la TELT (Tunnel Eu- per la realizzazione della ralpin Lyon Turin sas), nuova linea, i lavori ef- un'azienda francese di fettivi del Tav ancora non proprietà al 50% dello sono iniziati, il progetto è stato francese e al 50% in una fase di stallo in cui delle Ferrovie dello Sta- viene dichiarato il com- to Italiano, con sede in pletamento dello scavo di Francia e con lo scopo di circa il 18% delle gallerie progettare, realizzare e previste. Su un totale di successivamente gestire 164 kilometri ne sono sta- la sezione transfrontalie- ti terminati appena trenta. ra della futura linea ferro- Sono state realizzate due viaria Torino-Lione. discenderie - tunnel ge- ognostici che ad opera Nella primavera 2020, completata diventereb- quando l’economia mondiale bero gallerie di ventila- 19 zione e uscite di sicurez- si è fermata per la prima ondata pandemica, l’Europa za - a Modane e Saint Martin la Porte, in territo- a posto la TELT davanti ad rio francese, oltre al cuni- un aut-aut politico oltre che colo esplorativo di Chio- economico vincolando il monte. A Saint Martin pagamento dei lavori solo a la Porte è in costruzione fronte di progressi nei cantieri un tunnel geognostico di che rispettassero gli standard circa nove km. Questa concordato dalle istituzioni galleria, nonostante sia comunitarie. Questa spinta delle dimensione e sul ha portato la TELT a tracciato del futuro tunnel ricominciare i lavori in nuove di base, ufficialmente non zone della Valle, istituendo viene considerata come tale a causa del ritardo delle zone di esproprio e nell'assegnazione degli fronteggiando le azioni del appalti. Pertanto allo sta- movimento che hanno portato to attuale sono stati rea- alla più recente occupazione lizzati appena nove km di popolare che è ancora linea, una parte margina- oggi in corso nel presidio le dell’intera opera. dei Mulini. Scomodo n° 42
at Sentieri diversi tua li tà Benchè il Questo è avve- movimento in u nuto attraverso e No-Tav nasca le assemblee un evidentemente collettive e i pre- a come risposta sidi, nati già agli popolare e po- albori del movi- Va l l e c o n litica ad una ver- mento come stru- m tenza specifica, gli mento concreto di anni di lotta e di con- salvaguardia del terri- divisione di spazi di con- torio contro la sua occupa- fronto e discussione tra zione e devastazione e che attivisti stanno costruen- e la capillarità è paragona- si sono poi evoluti in gruppi do un pensiero condiviso bile a quella messa in atto di attivismo a trecentoses- riguardo alle pratiche per dal fascismo”, passaggi santa gradi. Altro legante creare un’alternativa allo storici vivi nella memo- fondamentale tra i militanti stile di vita iperproduttivo ria collettiva di una delle è stata la condivisione ca- e performativo della città. Valli della resistenza par- pillare di informazioni e l'e- 20 Rifiutando di far trasforma- tigiana del Nord Italia. Nei ducazione della popolazio- re la Val Susa in un mero primi tempi quindi la lotta ne riguardo ai rischi del Tav tunnel di collegamento assume caratteristiche legati alla salute, battaglie tra l’Italia e la Francia, le fortemente territoriali. Ma portate avanti già dai primi azioni del movimento af- l’insieme delle esperienze anni novanta da professori fermano la volontà delle e la loro elaborazione col- universitari e dai medici di soggettività che abitano la lettiva nel tempo hanno base attivi nell’area della zona di farne un luogo di permesso al movimento di Val Susa. Iniziative di que- vita comunitario, che rifug- passare da rivendicazioni sto tipo ricordano come le ga dalle dinamiche econo- territoriali a prospettive di lezioni della sinistra nove- miche che speculano sullo lotta più ampie ed unifica- centesca siano vive nel- sfruttamento della terra. te. Ben presto però il mo- la mente dei militanti, che Come racconta un militan- vimento assume le carat- esattamente come le que- te storico, Maurizio Poletto, teristiche di “Un’unione di sture di Torino e della Val il movimento inizialmente una parte di pancia della Susa, hanno vissuto gli anni nasce da uno “spirito di valle che si sente colpita di piombo e le dinamiche valle” che si ribella alla mi- nella sua identità e nella divisive che hanno caratte- litarizzazione del proprio sua stessa condizione di rizzato la disgregazione dei territorio, una “militarizza- vita e una parte più poli- grandi movimenti ideologici zione che per l’intensità ticizzata e consapevole”. della fine del novecento. EDIZIONE Torin LOCALE o
Infine è fondamentale che il lavoro di cura della ter- Intorno al 2005/2006 il movimento, dopo le in- ra, che viene riconosciuta nell’acciaieria che ades- certezze iniziali, abbia come “una delle colonne so è di fronte all’autoporto saputo trovare una linea fondanti del capitalismo". che vorrebbero costruire unitaria riguardo alla pro- Il modello di produzione ce n'eravamo occupate pria prassi, cioè al modo di estrattivo disprezza eco- perchè c’era un tasso mol- condurre le azioni, riven- nomicamente il lavoro di to alto di endometriosi. dicando come legittimo il cura e la cura della terra, Poi facendo un’assem- sabotaggio e rifiutando la che viene invece sostituita blea partecipatissima di logica della divisione dei da un incentivo alle pra- più di duecento donne militanti in violenti e isti- tiche sfruttamento inten- venne fuori che tante di tuzionalizzati. Coniando sivo della natura e delle noi avevano l’endome- slogan come “siamo tutti risorse. Rispetto a questo triosi, ed erano tutti esiti black bloc” il movimento modello in cui il Tav si in- dell’inquinamento." Oltre si pone in modo critico ri- serisce "ovviamente re- a ricavarsi spazi indipen- spetto alla propria lettura agiamo non solo da am- denti di dialogo le donne mediatica, dimostrando bientaliste e amanti della sono state protagoniste fin una solidarietà che am- natura in senso largo, ma dall'inizio del movimento, mette l’esistenza di un anche da transfemministe organizzando i presidi per- approccio differente all’at- anticapitaliste", ribadisce manenti e temporanei che 21 tività politica e non stigma- A. Quindi c'è un incontro man mano si andavano tizza chi li persegue. e un'unione della lotta am- costituendo sul territorio. Alla base della lotta non bientalista e di quella fem- Quello che all'inizio era c'è più solo il no alla Tav minista radicale, in aperto un lavoro quasi esclusiva- ma una serie di sì, primo contrasto con il modello di mente femminile, ovvero fra i quali quello relati- produzione e performati- l'allestimento dei presidi e vo alla cura della terra. A vità orientato prevalente- l'accoglienza degli e delle questo proposito un'altra mente al profitto. “La lotta attiviste, è stato gradual- militante del movimento, ci femminista si è sviluppata mente trasferito agli uomi- spiega che questo è uno spontaneamente all'in- ni, in un processo di redi- dei capisaldi del movimen- terno del movimento No- stribuzione più equa del to tutto e in particolare del- Tav”, come spiega E. alla lavoro di cura. le Fomne contra'l Tav - un redazione di Scomodo. comitato femminile nato Già nell'epoca degli scon- I presidi sono lo strumento all'interno della lotta al Tav tri di Venaus del 2005 si di costruzione di spazi di - "Il disprezzo per il lavoro erano creati degli spazi di lotta principe della pratica di cura, con cui non si in- aggregazione femminile. del movimento No-Tav. Fin tende solo il lavoro di cura Per esempio, dice E., "qui dall'esperienza di Venaus delle donne classico, di in valle abbiamo fatto mol- e della Maddalena: l’oc- care nel senso più comu- te attività sulla salute delle cupazione di uno spazio in ne del termine, ma anche donne. una zona limitrofa al can- Scomodo n° 42
at tiere, o che secondo il pro- getto deve essere sgom- uranio e amianto. A parte la chiusura al dialogo di al- tua li berata per fare spazio ad un nuovo scavo è il motore cuni lavoratori, la maggior parte risponde così: "Pre- tà dell’attività del movimen- ferisco morire di malattia to. Liberando uno spazio domani che di fame oggi". al suo interno si crea una Maurizio Poletto individua comunità che lo gestisce nella questione del lavoro e che si organizza per te- "una contraddizione pro- nerlo in vita ed abitarlo con fonda, [...] un problema più pratiche inclusive e dibat- complessivo, che coinvol- titi stimolanti. Le pratiche ge le questioni di classe di autoproduzione e di vita cioè la condizione di lavo- comunitaria culminano in ro e salario, di capitale e esperienze come i presidi lavoro". Questa contrad- in cui l’abitare insieme fisi- dizione a suo avviso è ri- co assume un significato masta anche al netto della politico rivoluzionario. campagna del movimento che pure era necessaria, Un altro tema centrale af- ma che si scontra con una frontato dal movimento è condizione socio-econo- 22 quello del lavoro, trami- mica di cui andrebbero te la campagna "lavoro & modificati i rapporti di forza lavoro", in cui riafferma la a livello nazionale ed inter- necessità di un lavoro li- nazionale. berato, che non sfrutti chi lo compie e la natura ver- Al netto delle so cui è rivolto. A questo conquiste e delle lavoro liberato si contrap- rivendicazioni pone simbolicamente il odierne del lavoro nei cantieri del Tav, movimento, sul che devasta e inquina la territorio rimane una natura e facendo questo comunità coesa che ha saputo dare vita provoca danni alla salu- ad un modello di vita te dello stesso lavoratore. comunitario ed è in Nicoletta Dosio, racconta continuo contatto come spesso si sia cercato con altri movimenti, un dialogo con i lavoratori come quello degli dei cantieri Tav per sen- indigeni Mapuche sibilizzarli anche rispetto o dei rivoluzionari al rischio di inalazione di zapatisti. EDIZIONE Torin LOCALE o
In corso d’opera Gli aspetti contraddittori vera 2021 la costruzione te ha di fatto dimostrato che si articolano attorno al di un nuovo autoporto a come anche un approccio progetto del treno ad alta San Didero, per sostituire razionale o funzionalista velocità sono molteplici e quello di Susa. alla decisione di costruire la loro somma determina L’evoluzione del proget- l’opera porterebbe ad un l’appartenenza al movi- to nel corso del tempo rifiuto di proseguire. L’o- mento No-Tav anche da è stata accompagnata stinazione della TELT e parte di persone che non dalle pressioni dei princi- delle parti politiche coin- abitano il territorio e non pali detentori di interessi volte, Conte stesso che vivono la lotta su base nelle sorti delle gare di ha alla fine spinto per quotidiana. appalto. Le organizzazio- negoziare con l’Europa La costruzione del treno si ni e le persone che si ri- nuove scadenze e par- incrocia anche con lo svi- uniscono attorno al tire con una nuova fase luppo di altre grandi ope- del progetto alla fine della re pubbliche che aprono primavera 2020, risponde i cantieri nella valle nel ad una dinamica che non 23 corso degli anni: a Susa è in nessun modo positi- c’è un autoporto che verrà va per la popolazione che smantellato per fare posto abita la valle e il territorio. ai 68 mila metri quadrati Il movimento nel tempo si di stazione internazionale è evoluto e ha acquistato per l’alta velocità. Nono- consapevolezza politica stante la narrazione delle movi- mento allontanandosi dal mo- pubblicità sull’ottica gre- hanno sempre denuncia- dello NIMBY (Not In My en adottata dal progetto, to la presenza di infiltra- BackYard), costruendo che promette un impat- zioni mafiose all’interno una rete di solidarietà che to ambientale minimo e del progetto per il treno e supera le differenze di ap- il ripristino di aree non Susa è stato uno dei primi proccio alla lotta o le pra- compromesse dall’opera comuni in Italia a venire tiche messe in atto singo- al momento della chiu- indagato per ‘ndrangheta, larmente. Questo tipo di sura dei cantieri, viene in seguito il processo Mi- evoluzioni si sono anche demolita una stazione notauro e i fatti degli anni sviluppate a seguito della per costruirne un’altra. In successivi hanno confer- necessaria reazione da ar- aggiunta l’autoporto non mato alla luce di quali in- ticolare in risposta al con- scompare di fronte all’al- teressi è nato il progetto. tinuo inasprimento della ternativa della stazione, è La recente analisi costi repressione portata avan- infatti iniziata nella prima- benefici ordinata da Con- ti dalle forze dell’ordine. Scomodo n° 42
at La Val Susa può esse- re considerata come un torica del terrorismo sono culminati alla fine degli tua li caso studio per il livello di stigmatizzazione dell’ap- anni novanta con il suicidio, omicidio di stato, di Sole e tà partenenza ideologica. Baleno, due attivisti accu- Sono numerosi i casi di sati di aver portato avanti attivisti coinvolti in attività azioni terroristiche dalla del movimento che ven- procura e poi scagionati gono in seguito relegati mesi dopo la loro morte. a misure come la sorve- In aggiunta intorno al mo- glianza speciale, la deten- vimento ci sono molti mo- zione domiciliare, il divieto vimenti che non fanno del di dimora o il foglio di via. Tav la loro priorità ma che si Anche i metodi di conte- ritrovano per sostenere la nimento del dissenso non lotta, come gli attivisti e at- sono tradizionali, la zona tiviste di Fridays For Future è considerata calda, si ap- Val Susa, proprio perché plicano metodi repressivi la lotta propone qualcosa pensati per contenere azio- che può coinvolgere tutti ni terroristiche difficilmen- in più campi e in più modi. te osservabili oggi in altre zone d’Italia: come il lancio Il movimento No Tav si in- serisce in una rete di mo- 24 di lacrimogeni ad altezza vimenti presenti in tutta uomo, il fermo e la perqui- Italia come i No Tap, No sizione quotidiana dagli Terzo Valico, No al Ponte attivisti e le attiviste e l’isti- a Siracusa o in altre regio- tuzione di zone di espropri ni Europee come la ZAD sorvegliate dall’esercito. in Francia. Nonostante le Per quanto il movimento sigle dei movimenti sia- abbia accettato le pratiche no caratterizzate da ne- di sabotaggio all’interno gazioni, necessarie come delle sue iniziative queste risposta alla forza dell’im- sono state applicate nel posizione dei progetti da senso proprio del termine parte dello stato e dei pri- un numero molto limitato vati, di fatto si tratta di un r t a B e rnardi di volte, la maggiorparte network di laboratori di di Ma delle pratiche sono invece alternative, capaci di spe- Eleonora Pizz lliiche concentrate su azioni di rimentare a partire dall’op- informazione, sensibilizza- posizione al sistema vigen- e Rebecca De Bortoli zione, mutuo aiuto e lotta te, tentando di decostruire Con la collaborazione di politica. Gli effetti della re- le sue strutture portanti. Nicole Larotonda EDIZIONE Torin LOCALE o
Tutta mi
cul u tra ia è la città 26 Quanto ancora è pervasiva l’odonomastica coloniale a Torino
L a percezione che gli italiani hanno del proprio passato coloniale occupa un ruolo marginale nella coscienza collettiva del Paese: l’idea che il colonialismo italiano sia stato in qualche modo meno “feroce” rispetto a quello delle altre potenze europee e la mancanza di una riflessione critica nel secondo Dopoguerra sulle responsabilità italiane in Africa, unite a una buona dose di vittimismo, hanno contribuito a creare il mito degli “italiani 27 brava gente” e a relegare la memoria dell'esperienza coloniale italiana a un breve e trascurabile episodio. Il colonialismo non viene affrontato nei programmi scolastici e quando capita è spesso patinato da toni neutri o quasi celebrativi che ne esaltano l’aspetto della conquista e della funzione civilizzatrice senza offrire una riflessione critica sull’impatto che esso ha avuto nei paesi occupati. Scomodo n° 42
Cambio di paradigma tire dall’unità e succes- va coscienza storica. Nonostante sivamente nel ventennio In Italia si è cominciato il tentativo fascista, l’Italia è stata a parlare di “guerriglia di rimuovere riempita di odonimi che odonomastica antico- le nostre celebravano le imprese loniale” nel 2015 a Bo- responsabilità coloniali italiane e molti logna, con la nascita di storiche, parlare di questi sopravvivono Resistenze in Cirenaica di colonialismo ancora oggi. Nonostan- (RiC). Questo “cantiere è quanto mai te oggi l’odonomasti- culturale permanente” attuale, per ca non assuma più un prende il nome dal rione comprendere ruolo celebrativo, è pur Cirenaica, quartiere non sia il razzismo vero che queste intito- lontano dal centro del- sistemico che lazioni esistono ancora: la città che costituisce pervade la il loro significato non un esempio eclatante di nostra società in può essere considerato odonomastica coloniale, relazione ai flussi neutro e non devono es- essendo stato edificato 28 migratori verso sere dimenticate. Piutto- a ridosso della guerra l’Italia, sia per sto, considerate come italo-turca di Libia (1911- quanto riguarda un’opportunità per ri- 1912) e avendo ricevuto gli interessi appropriarsi dei luoghi di conseguenza odoni- commerciali delle città italiane, sen- mi come “via Libia”, “via italiani nelle ex za subirli passivamente. Tripoli” e “via Bengasi”, colonie. poi nel dopoguerra mu- Luca Cinquemani, arti- tati in nomi di caduti In effetti, l’espansione sta, attivista e filosofo per la Liberazione. Que- coloniale ha giocato membro del collettivo sta iniziativa ha dato lo un’influenza determi- palermitano Fare Ala slancio vitale per la na- nante nel consolidamen- e Wu Ming 2, scrittore scita di molteplici collet- to dell’Italia e della sua le- membro del collettivo tivi basati sul modello di gittimità in quanto stato. bolognese Wu Ming, RiC ed esportati in tante Di questo passato oggi raccontano a Scomo- altre città italiane tra cui resta ampia testimonian- do della propria espe- Palermo, Reggio Emilia, za nella odonomastica rienza con le iniziative Carpi, Milano, Padova, cittadina, ossia nei nomi di guerriglia odonoma- che dal 2021 convivono con cui vengono intitola- stica e dell’importanza sotto il nome di Federa- te strade e piazze: a par- di costruire una nuo- zione delle Resistenze. EDIZIONE Torin LOCALE o
Viva! Tra le iniziative L’iniziativa prende il più importanti nome dal grido con cui in questi anni anarchici e socialisti all’abbattimento di alcune statue di vecchi schiavisti in varie città degli Stati spiccano “Viva acclamavano Menelik II, Uniti nell’ambito delle Menelicchi!” e negus d’Etiopia, durante proteste di Black Lives “Viva Zerai!”. una manifestazione a Matter. In Italia azioni e Palermo per protestare discussioni simili sono La prima è stata contro la politica state fatte, ad esempio, un’intensa giornata coloniale di Crispi sul personaggio di Indro 29 di eventi a tema, all’indomani della Montanelli, giornalista svoltasi nel 2018 a sconfitta italiana nella del ventennio fascista Palermo nell’ambito battaglia di Adua. tristemente famoso della Biennale “Viva Zerai!” invece, per aver comprato d’arte Manifesta, in è un lungo processo come sposa Destà, una collaborazione con informativo che ha bambina eritrea di dodici collettivi artistici come condotto alla creazione anni. Fare Ala e con Wu di una mappa digitale Ming 2, già impegnato con segnate tutte le Questi sfoghi nella guerriglia tracce dimenticate del iconoclasti erano odonomastica dai colonialismo in Italia. Il stati inquadrati tempi di RiC. Le nome a cui è ispirato lo nel fenomeno performance ebbero slogan si riferisce a Zerai più ampio della molto successo Deres, patriota eritreo cancel culture, e posero le basi morto internato in un tendenza alla per la fondazione ospedale psichiatrico in eliminazione di sul territorio della Italia. Poco meno di un testimonianze del Rete Anticoloniale anno fa il dibattito sulla passato giudicate Siciliana, una delle rimozione di tracce del non in linea con realtà più attive sul passato si era infuocato la mentalità del tema in Italia. in seguito presente. Scomodo n° 42
Ma cancellare più efficaci le un nome o un iniziative dal basso monumento che puntano a una rischia di contestualizzazione seppellire ancora dell’odonimo. più in profondità È con queste le nostre consapevolezze responsabilità che si fa guerriglia passate, e anche odonomastica: l’idea sostituire un nome è anti-colonizzare sconosciuto con invece di de- 30 un altro altrettanto colonizzare, cioè trasparente agli rimuovere le tracce occhi dei passanti del colonialismo non è la soluzione. e cercare di Inoltre, rinominare dimenticarle, seguendo assolvendo così il i percorsi proprio passato. istituzionali è Ciò che serve è complicato e una spinta uguale costoso per via e contraria che delle modifiche contrasti il fenomeno, anagrafiche e i nomi sulle targhe necessarie per sono un’occasione chiunque viva o per far riemergere il lavori in quel luogo rimosso imperialista ed è poco efficace e comprenderlo, se non coinvolge togliendogli potere la popolazione. e costruendo una Risultano pertanto società migliore. EDIZIONETorin LOCALE o
Tra guerriglia e spazi. di riappropriazione Proprio perché la guerri- battaglia in cui un soldato monumento mancante, il glia tocca una parte di sto- italiano spara in faccia a cui sequestro rappresenta ria non superata, per agire un etiope. La via ha infat- la negazione istituzionale sulle intitolazioni si devono ti visto nel 2016 il tentato del passato imperialista percorrere sempre nuove omicidio di Yusupha Sus- dell’Italia. strade, facendo attenzio- so, senza alcun movente Un ulteriore esempio ne ai contesti, pensando se non il razzismo. Ema- giunge di nuovo dalla Si- alle conseguenze anche a nuele Rubino, poi condan- cilia, da Castellamare del lungo termine delle azioni nato a dodici anni, provò Golfo. Nella cittadina è e mettendosi costante- a ucciderlo con un colpo presente una piazza inti- 31mente in discussione. di pistola in testa e l’uo- tolata a Giorgio Almiran- Anche la modifica del mo si salvò per miracolo. te, redattore della rivista nome di una via può ri- Il disegno lega l’episodio “La difesa della razza” e sultare un'arma efficace, al colonialismo, dato che Ministro della propagan- come nel caso dell’e- entrambi gli eventi scatu- da fascista. Dopo che un voluzione di via Rodi in riscono dall’odio razziale funzionario comunale di “via Comunità Ebraica di e dal disprezzo per la vita Forza Italia aveva ripetu- Rodi”, in ricordo alle vitti- umana. tamente cancellato gli in- me deportate dall’ex colo- terventi fatti sull’odonimo, nia italiana, quando, dopo A Milano invece, il Can- il collettivo Fare Ala stam- l’8 Settembre, l’Italia fornì tiere, dopo la rimozione pò una sagoma a gran- ai nazisti le liste dei mille- della statua a Thomas dezza naturale di Almiran- ottocento ebrei residenti Sankara, presidente del te e la posizionò davanti al sull’isola. Burkina Faso battutosi Municipio: l’idea era che il Una soluzione più artico- contro la pressione colo- suo spettro, svegliato da lata è di certo quella arti- niale dell’Occidente, ha tanto clamore avvenuto stica. Questa è stata mes- installato un enorme pun- in quei giorni, avesse de- sa in atto anche durante to di domanda nel Parco ciso di uscire dalla sua l’iniziativa “Viva Menelic- di Porta Venezia. Inqua- piazza e vagare per la chi!”, con l’affissione in via drando l’opera con un’ap- città, passando davanti Fiume del dipinto di una posita app si può vedere il al municipio per salutare Scomodo n° 42
i suoi amici all'interno. La scrittrice italiana di origine guerriglia aveva ottenuto somala, ha raccontato di il suo scopo: smuovere le “Roma negata”. Percorsi coscienze. postcoloniali nella città, libro di cui è autrice in- Proprio raccontando sieme a Rino Bianchi. Si dell’intervento in piazza tratta di un approccio, di- Almirante, Luca Cinque- verso dalla guerriglia odo- mani ha spiegato a Sco- nomastica, alle tracce del modo l’idea di una diversa colonialismo italiano nelle struttura del sistema odo- città; le parole di Scego e nomastico: “La semplice le fotografie di Bianchi at- cancellazione elimina non traversano Roma e la rap- solo il fatto che l’Italia ab- presentano sotto una luce bia avuto un personaggio diversa. come Giorgio Almirante, ma che in quella città qual- I luoghi simbolo del passato cuno dell'amministrazione coloniale vengono liberati abbia pensato di intitolar- dalla loro apparente gli una piazza. Cancellare neutralità, la loro storia significherebbe anche as- viene raccontata e il loro solvere, amnesia ha mol- spazio viene occupato da 32 to a che fare con amnistia. corpi, quelli dei soggetti (...) Io sarei per una odo- fotografati, che rivendicano nomastica molto più com- giustizia e memoria. Piazza plessa in cui si racconti dei Cinquecento, la stele di in che modo si è arrivati Dogali, Palazzo Brancaccio a questa trasformazione e si racconti chi era Almi- sono solo alcuni dei luoghi rante, con l'installazione, che fanno da sfondo ai volti ad esempio di pannelli, di persone originarie del che riportino il processo Corno d’Africa giunte, e in collettivo di intitolazione, alcuni casi nate, in Italia. di codici QR e con la crea- L’alternativa qui proposta alla zione di un archivio aperto cancellazione è risignificare: alla cittadinanza”. riappropriarsi degli spazi e Nell’ambito di alcuni in- ribaltare quella narrazione contri organizzati dal Sa- che il collettivo Wu Ming lone del libro in collabo- definisce “tossica” perché razione con l’Università caratterizzata dalle stesse di Torino, Igiaba Scego, distorsioni e omissioni. EDIZIONE Torin LOCALE o
L'alternativa alla cancellazione 33 é risignificare Scomodo n° 42
Impronte coloniali a Torino Una passeggiata di un’ora fascista del colonialismo Questa intitolazione e mezza nella parte ovest italiano, è via Francesco apre una riflessione della città permette di os- Azzi, in zona Cenisia, la sul significato politico servare la presenza di cui targa recita: “1914- della odonomastica: odonimi coloniali a Torino 1935, Medaglia d’oro”. dietro al nome di e di ripercorrere le tappe Ciò che più interessa di una via intitolata geografiche e cronologi- questo odonimo, al di là a un personaggio che del colonialismo italia- del fatto che celebri una secondario nella no in Africa. I primi quattro Medaglia d’oro al valore vicenda coloniale, punti del percorso dise- militare ottenuta dal vo- sconosciuto ai più e gnano, infatti, la mappa lontario nella guerra d’E- quindi apparentemente dei territori colonizzati fin tiopia, è la storia di questa neutro, si cela una dagli anni ottanta dell’ot- intitolazione. Nella crona- duplice storia di tocento: da via Mogadi- ca cittadina de La Stam- violenza e razzismo, 34 scio, breve tratto di strada pa del 20 Giugno 1940, contro la popolazione intitolato alla capitale della il trafiletto “Nomi italia- etiope da un lato, Somalia, si giunge a piaz- nissimi a vie con deno- contro la comunità za Massaua, il cui nome, minazioni anglo-francesi” ebraica dall’altro. condiviso dalla fermata riporta un elenco di corsi della metropolitana, dal e vie seguiti dalle loro ri- cinema e da molti dei ne- nominazioni. In coda ai gozi che ospita, rimanda toponimi anglo-francesi alla città portuale dell’Eri- vi sono però i nomi di due trea, e quindi agli esordi personaggi che non han- del colonialismo italiano; no nulla a che fare con gli proseguendo lungo cor- Alleati: Cesare Lombro- so Francia si incontrano so e Graziadio Ascoli, un via Eritrea, dal nome del- medico e un glottologo la prima colonia italiana e ebrei. Proprio la via intito- via Cirenaica, regione libi- lata a quest’ultimo viene ca assoggettata nel 1912. cambiata nel 1940 in Via Tappa conclusiva del per- Francesco Azzi, nome corso, legata al periodo che conserva ancora oggi. EDIZIONE Torin LOCALE o
Eredità distorte Finché le strade avranno il nome di colonizzatori e l’odonomastica non servirà ad acquisire conoscenza di ciò che è stato, allora sì, il colonialismo continuerà a riguardarci. Ma il 35 colonialismo ha molti volti, e l’odonomastica non è che uno di questi. Il razzismo viene para- 2012, con fondi pubblici, ta di fare i conti con le gonato, da Paola Tabet nella città di Affile (RM), tracce del passato ma di in “La pelle giusta”, ad di un mausoleo dedica- contrastare la sua esal- un motore dal ronzio a to a Rodolfo Graziani, tazione nel presente. volte impercettibile ma gerarca fascista e crimi- L’insensatezza del razzi- comunque pronto a ri- nale di guerra responsa- smo si manifesta anche partire. Fondamentale bile, tra le altre cose, del nei confronti di coloro è riconoscere e con- massacro di Addis Abe- che arrivano in Italia dal- trastare i sintomi della ba e dell’utilizzo di gas le ex colonie, persone sua messa in moto: un in Etiopia. Questo è un che si sentono parte in- esempio, raccontato da esempio di situazione tegrante della penisola. Scego in “Roma nega- in cui la cancellazione è Le scuole frequentate in ta”, è la costruzione nel necessaria: non si trat- patria hanno insegnato Scomodo n° 42
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