Torino Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE

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Mensile indipendente di attualità e cultura   ALLEGATO DIGITALE

Torino
EDIZIONE LOCALE
Torino Scomodo n 42 ALLEGATO DIGITALE
01
         03
         13
         25
INDICE

         39
          Scomodo n° 42
EDITORIALE
*01

 BO C C I AT A
               S TA
*03

    PR O   P
           laO
    LEONE
 BINARI
                                 Il lobbying di Libera
                                 mette un freno alla
*13                              ludopatia a nord-ovest

MORTO     O
                Il movimento No-Tav discute per ridefini-
                re il concetto di progresso

TU T TA M IA
*25

   LA  CITTÀ
                                 Quanto ancora è per-

 È
                                 vasiva l’odonomastica
                                 coloniale a Torino

MOSTRI
*39

                Scomodo racconta i luoghi abbandonati
                di Torino / Caserma la Marmora

      Torin
EDIZIONE
 LOCALE     o
EDITORIALE
 di Alessio Civita

                            “I nomi sono suoni inerti, che non suscitano
                alcuna immagine di vita, che piombano nel fondo della
                coscienza materiale, morta, che non legano al passato,
            che strappano, con un atto violentemente illogico, i legami
                tradizionali tra l'Uomo e la Via.” Così annotava Antonio
             Gramsci sulle pagine dell’”Avanti” di Torino, tra le strade
             di una città infestata da denominazioni risorgimentali che
                                non sembravano appartenere a nessuno;
                                       erano i primi anni del novecento.

                              La redazione torinese di Scomodo cerca da
                           tempo di mettere in risalto realtà locali a volte

01
                           lontane dagli occhi, rispedite al margine della
                                  città, come la casa circondariale Lorusso
                                 Cutugno delle Vallette, o luoghi in stato di
                        abbandono, come il “mostro” a pochi passi dalla
                             Gran Madre, l’ex- Caserma La Marmora (già
                             Caserma Dogali), snodo cruciale della storia
                                                   della resistenza torinese.
                         L’attenzione è indirizzata a riconsegnare questi
                          luoghi all’immaginario cittadino, troppo spesso
                               ancora impigliato in un campanilismo ormai
                                       esausto, per dare nuova vita e inediti
                                                   significati a queste realtà.
                            Tuttavia nel tessuto urbano convivono anche
                            spazi che rientrano a pieno titolo nella nostra
                                 quotidianità, eppure ugualmente estranei,
                                collocati idealmente ai margini della nostra
                             memoria. E’ in quest’ottica che le redattrici e
                              i redattori di Scomodo Torino hanno provato
                            a ricostruire le tappe del colonialismo italiano
                                           attraverso l’odonomastica locale,
                            la quale conserva ancora oggi, poco sopra le
                            nostre teste, numerose tracce di una vicenda

                                                   Scomodo n° 42
E   quasi del tutto rimossa e che richiede di
    approcciarsi con una rinnovata consapevolezza.
    Con questo intento si è tentato di scuotere, di
    nuovo con le parole di Gramsci, il “cimitero di
    illustri ignoti” pietrificato sulle targhe delle strade,
    analizzando tentativi di guerriglia odonomastica
    compiuti in chiave anti-colonialista in diverse
    città italiane. Ma da altre zone, oltre il ristretto
    perimetro torinese, in Val Susa, tra paesi dove
    non è raro che sulla targa di una qualsiasi “Via
    Roma” si trovi subito sotto una ben più locale
    “Rua d’Viera”, da tempo partono prospettive
    di progresso alternative, dal basso. Grazie al
    racconto di diversi attivisti, le voci del movimento
    No-Tav permettono di ripercorrere l’identità e la
    lotta che da più di vent’anni anima queste valli. Il
    tentativo è quello di allontanarsi dalla narrazione
    pigra su cui si attardano i media, impegnati a

                                                                  02
    ripetere espressioni ormai vuote come “black
    bloc”, per valorizzare invece le istanze di più
    ampio respiro portate avanti dalle comunità che
    abitano la Valle, esigenze che vanno oltre l’Alta
    Velocità.
    Il confronto continuo con realtà attive e radicate
    sul territorio è stato (ed è) parte indispensabile
    della ricerca per restituire un quadro cittadino
    e regionale più complesso. Il confronto con il
    territorio, assieme alla discussione e alla ricerca,
    sono gli strumenti con cui la Redazione di
    Scomodo Torino vuole ridare “immagini di vita” a
    nomi e a realtà che ci siamo abituati a ignorare
    o, nella migliore delle ipotesi, a guardare distratti.

    Per allontanarsi da dati e fatti svuotati di qualsiasi
    significato è necessario dare corpo alla realtà torinese
    nella sua specificità, per potersi finalmente riappropriare
    della sua storia e dei suoi spazi, costruendo nuovi legami
    con il passato, certo, ma soprattutto con il presente.

    EDIZIONE  Torin
     LOCALE         o
BOCCIATA
LA PROPOSTA
LEONE
Il lobbying di Libera
mette un freno alla
ludopatia a nord-ovest
at
 tua
   li
    tà

   04
In mancanza, ancora oggi, di una
     normativa nazionale specifica,
     il costante aumento del
     numero dei giocatori d’azzardo
     patologici ha spinto le Regioni
     a intervenire per tutelare la
     salute dei cittadini prevenendo e
     contrastando il gioco d’azzardo
     patologico. Per molto tempo,
     infatti, la regolamentazione
     del gioco d’azzardo è stata
05   considerata di competenza
     esclusiva statale, rientrando
     in materia di ordine pubblico
     e sicurezza. Questo indirizzo
     è stato superato in seguito
     alla sentenza n. 300/2011 della
     Corte Costituzionale e ribadito
     con le sentenze n. 108/2017
     e n. 27/2019 che hanno posto
     in rilievo il tema della salute e
     quindi hanno ritenuto legittimi
     gli interventi regionali in materia.

                             Scomodo n° 42
at

               a z z a r d
                                                                                 tua
                                                                                   li

                           o
                                                                                    tà

              ’
             L italiano
L’irrefrenabile impulso di      za. Tutti potenzialmente        di euro, dato in aumento
scommettere il proprio          sono dei “giocatori socia-      rispetto agli anni prece-
denaro e sperare che il         li”, motivati a giocare allo    denti. Nel nostro paese
cavallo scelto vinca, che       scopo di socializzare o         circa il 3% degli italiani
la pallina si fermi sul “ven-   per spirito di competizio-      è affetto dall’incapacità
titrè rosso” o che esca un      ne e per i quali il costo       di contrastare l’impulso
“triplo sette” ha un nome       è contenuto. Tuttavia la        ad effettuare scommes-
nell’ambito delle dipen-
denze patologiche: ludo-
                                trappola del gambling è         se o a giocare d’azzardo,
                                                                arrivando a trascurare
                                                                                               06
patia. Non che passare                                          affetti, lavoro, studio e a
una serata al Casinò di                                         commettere azioni illegali
Montecarlo, o alle Video-                                       come furti o frodi. Imbro-
lottery del bar sotto casa                                      gli insomma, pur di sod-
sia il male assoluto ma                                         disfare il proprio impulso.
se si percepisce una in-                                        Un’indagine pubblicata
capacità di resistere a                                         nel 2018 (l’unica finora
un impulso, o ad un de-                                         disponibile fra le maglie
siderio impellente, o alla                                      del sito del Ministero del-
tentazione di compiere                                          la Salute) dall’ISS ha ap-
un’azione pericolosa per                                        purato che Il 36,4% degli
sé e per gli altri e suc-       insidiosa perché rischia        italiani ha giocato d’az-
cessivamente si avverte         di colpire soggetti di ogni     zardo almeno una volta
una sensazione di ecci-         genere, adolescenti e           nei dodici mesi antece-
tamento dopo aver com-          adulti, compromettendo          denti l’intervista. Il gioco
piuto l’azione, di piacere      le loro relazioni, i loro af-   d’azzardo ha interessato
e gratificazione, allora ci     fetti e le loro finanze.        quasi un uomo su due fra
si può trovare davanti a        In Italia nel 2018 sono         il 2017 e il 2018, e una
una pericolosa dipenden-        stati giocati 106,8 miliardi    donna su tre.

EDIZIONE   Torin
 LOCALE          o
Il 3%
 degli italiani
è un giocatore
  d’azzardo

    %%     %

       Scomodo n° 42
at
La stessa indagine ha ri-
levato che fra gli studenti
                               settore, a fronte di una
                               tassazione che non ha            tua
                                                                  li
in Italia, nella fascia 14-
17 anni, il 29,2% dichia-
                               portato i guadagni spe-
                               rati nelle casse pubbli-
                                                                   tà
ra di aver praticato gioco     che. Nel corso del 2020,
d’azzardo almeno una           i ricavi fiscali per lo Stato
volta nel 2017. Oltre un       ammonterebbero a meno
milione e mezzo di italia-     di 7 miliardi di euro, 4,5
ni presenterebbero rischi      miliardi in meno rispetto
moderati di gioco patolo-      al 2019. L’Italia detiene
gico, dai più giovani (fra i   poi il primato europeo
14 e 17 anni) agli over 65.    per quanto concerne il
Un fattore da non sot-         tasso di slot machine per
tovalutare sono i luoghi       abitante: sono una ogni
di gioco: chi è affetto da     151 cittadini, nettamente
questa dipendenza ten-         di più rispetto a Spagna
derebbe a preferire luo-       (una ogni 245) e Germa-
ghi lontani dalla propria      nia (una ogni 261).
abitazione o dal luogo
di lavoro/studio per tu-
telare la propria privacy.     Altro aspetto da        08
I villain della storia sono
le slot machine e le VLT       considerare, molto
(Videolottery) con un vo-
lume di gioco pari a 48,6
                               complicato da
miliardi di euro, i mazzi di   controllare, è il
                               gioco d’azzardo
carte spingono gli italiani
a buttare circa 19,7 mi-

                               illegale, un’economia
liardi, mentre i bookma-
ker sportivi e le lotterie
hanno causato un esbor-
so complessivo di circa        sommersa in mano alla
20 miliardi. A peggiorare
la situazione di rischio è     criminalità organizzata
il gioco d’azzardo online
con 31,4 miliardi di euro
                               che, secondo la Polizia
giocati nel 2018. Sem-         Postale, nel 2020
                               avrebbe fruttato oltre
bra chiara la responsa-
bilità dello Stato per una

                               20 miliardi di euro.
politica di apertura e di
concessione ai privati del

EDIZIONE   Torin
 LOCALE          o
La legge n. 9/2016:
 il dibattito Piemontese
                               Ultimamente si è aperto        baccherie e in alcuni bar
                               un dibattito intorno a que-    vicini ai luoghi sensibili
                               sta legge, in particolare      iniziano a scomparire le
                               all'articolo cinque che        prime macchinette”. Tut-
                               disciplina le distanze,        tavia durante la campa-
                               misurate in base al per-       gna elettorale per le ele-
                               corso pedonale più bre-        zioni regionali del 2019,
                               ve, imposte tra i luoghi di    in un dibattito promosso
             Nel panorama      gioco e quelli considerati     da Libera Piemonte e
        dell’ ordinamento      sensibili (almeno cinque-      aperto al pubblico, tra i
           amministrativo      cento metri nei comuni         candidati alla presiden-
 piemontese, parlando          con popolazione superio-       za della Regione, il can-
         di leggi regionali    re a cinquemila abitanti       didato del centrodestra
09      sulla prevenzione
        e sul contrasto al
                               e almeno trecento metri
                               nei comuni con popola-
                                                              Alberto Cirio, l’attuale
                                                              Presidente, ha ammes-
          gioco d’azzardo      zione fino a cinquemila        so la volontà di cambia-
         patologico, viene     abitanti). La normativa        re la legge n. 9/2016.
 spesso citata la legge        opera con efficacia retro-     Contrariamente all’opi-
   n. 9/2016, approvata        attiva e coinvolge quindi      nione politica del centro-
 quasi all’unanimità in        tutte le licenze attive pri-   destra, lo scorso 28 gen-
     Regione Piemonte,         ma dell’entrata in vigore      naio la giunta Cirio ha
              è frutto di un   della suddetta legge che       presentato una relazione
      ventennio durante        avranno a disposizione         sugli effetti della legge n.
           il quale il gioco   un lasso di tempo stabili-     9/2016 dalla quale, attra-
               d’azzardo ha
    vissuto una grande         to per adeguarsi. Questo,      verso dati ed evidenze
   espansione su tutto         secondo alcuni, ha mes-        scientifiche, emerge l’ef-
 il territorio nazionale;      so in crisi l’intero com-      ficacia della norma che
          nel 2016, infatti,   parto. “Quando la legge        ha determinato una forte
     l’Italia figurava tra i   inizia il suo corso”, rife-    diminuzione delle perdi-
      primi dieci paesi al     risce Maria Josè Fava,         te dei giocatori e dei vo-
 mondo con il mercato          referente      piemontese      lumi di gioco, dal 2016
     da gioco d’azzardo        di Libera intervistata da      al 2019 rispettivamen-
        legale più esteso.     Scomodo, “in alcune ta-        te del 16% e dell’11%.

                                                              Scomodo n° 42
at
Dai dati emerge inoltre
come il non utilizzo di slot
                                un orientamento più re-
                                strittivo contro il gioco, il    tua
                                                                   li
machine e videolottery
non sia stato compen-
                                consigliere leghista Clau-
                                dio Leone ha firmato la n.
                                                                    tà
sato, se non in minima          99; quest’ultima ha come
parte, dall’utilizzo di altre   obiettivo l’eliminazione
tipologie di giochi e come      della retroattività del ri-
l’andamento del gioco           spetto delle distanze per
d’azzardo online sia ri-        chi aveva già installato
masto, invece, costante.        apparecchi prima dell’en-
Sempre tra il 2016 e il         trata in vigore della legge
2019, si legge nella rela-      n. 9/2016, la revisione
zione, i pazienti in carico     della distanza di 500 me-
nei servizi sanitari pie-       tri rispetto ai luoghi sen-
montesi per dipendenza          sibili.
da gioco sono diminuiti
oltre il 20%.                   Nell’aprile 2021 però, la
Recentemente sono pas-          maggioranza di Alberto Cirio
sate all’attenzione del         ha sospeso la discussione
consiglio regionale diver-      in consiglio regionale per
se proposte di legge ed         la “proposta Leone”; lo             10
emendamenti. Nel giu-           annuncia con gioia Libera
gno 2020 la Giunta Re-          che da anni, insieme ad altre
gionale del Piemonte ha         realtà, si spende in difesa
presentato un emenda-           della norma 9/2016.
mento al DDL Omnibus
per modificare la legge
n. 9/2016; la proposta di
modifica viene presenta-
ta all’interno di un maxi
provvedimento,        nono-
stante il consiglio regio-
nale piemontese aves-
se prima promesso un
confronto con le realtà
che da anni si occupano
di gioco d’azzardo e so-
vraindebitamento conse-
guente. L’ex M5S Giorgio
Bertola ha firmato la pro-
posta di legge n. 53 con

EDIZIONE   Torin
 LOCALE          o
Gioco Duro
      La rete di associazioni     chi assiste, o è vittima, di
               di Libera infatti  episodi di stampo mafio-
             si schiera contro    so o di corruzione ed of-
            mafie, corruzione     fre quindi i primi mezzi ai
                 e fenomeni di    denuncianti per poter poi
       criminalità ma anche,      proseguire in autonomia
         profondamente, per       verso i canali istituzionali.
          la giustizia sociale,   L’attenzione di Libera
              per la ricerca di   Piemonte per il gioco
           verità, per la tutela  d’azzardo era presen-
            dei diritti, per una  te già nell’aprile 2008,
         politica trasparente,    quando è scattata nel to-
              per una legalità    rinese l’operazione Gio-
        democratica fondata       co Duro che ha portato
             sull’uguaglianza,    all’arresto di sei persone
             per una memoria

11
                                  e centoquindici denunce
             viva e condivisa,    per bische clandestine
        per una cittadinanza      tra cui spiccano nomi noti
      all’altezza dello spirito   come i fratelli Giuseppe e
      e delle speranze della      Domenico Belfiore. Que-
                  Costituzione.   sto ha portato alla luce
                                  quella zona grigia dove
      Proprio per questo com- i confini legale e illega-
      batte le dipendenze quali le si mescolano facendo
      la ludopatia e mira a tu- emergere come la crimi-
      telare le conseguenti vit- nalità organizzata e il gio-
      time di povertà, sovrain- co d’azzardo si incontrino
      debitamento e usura. A in più punti. Se da un lato
      tal proposito è a disposi- infatti le mafie gestiscono
      zione lo sportello Linea il gioco illegale, dall’al-
      Libera: un servizio gratui- tro sfrutta il gioco legale
      to (rintracciabile al nume- come canale di pulizia
      ro 800.582727 o all’email per il denaro provenien-
      linealibera@libera.it) che te da attività illecite.
      si offre come punto di Tornando alla legge n.
      ascolto e consiglio per 9/2016, l’opposizione in

                                   Scomodo n° 42
at
Consiglio Regionale si è
attivata per bloccare l’iter
                                realtà, durante l’incontro
                                con Fava, un concetto è                       t ua
                                                               Scomodo          li
della proposta di modifi-
ca, attraverso la presen-
                                stato ribadito più volte:
                                l’obiettivo non è proibire
                                                               con la Regione    tà
                                                               Lazio nel progetto
tazione di una serie di         il gioco legale ma far sì      "Ludopatia minorile"
emendamenti che aveva-          che sia regolamentato,         è da tempo
no l’obiettivo dichiarato di    preferibilmente in ma-         impegnato nell'analisi
bloccare i lavori dell’aula     niera uniforme a livello       del gioco d'azzardo,
consiliare. Dopo il die-        nazionale,       garanten-     tramite un'analisi
trofront di Forza Italia e      do tutela delle persone        scientifica ed una
di Fratelli d’Italia, non       coinvolte da entrambi i        inchiesta giornalistica
completamente d’accor-          lati. La paura più grande      verranno approfonditi
do con la linea promos-         è che questa polarizza-        i fattori scatenati
sa dal consigliere Leone,       zione dialettica “noi con-     e le principali
la Lega si è ritrovata da       tro loro” (Centrodestra        problematiche
sola. Il risultato è una vit-   e lavoratori del settore       territoriali che
toria provvisoria per la        vs. Centrosinistra e as-       riguardano quella che
società piemontese, per         sociazioni) contribuisca       ad oggi è una delle
Libera e per le altre as-       ad alimentare in realtà        patologie più diffuse
sociazioni e realtà che         una guerra fra poveri.         nel nostro paese.
da anni contrastano le          In piena crisi economi-        Una pubblicazione ed        12
attività illecite della cri-    ca dovuta alla pandemia        un sito saranno nei
minalità organizzata e,         togliere le poche limita-      prossimi mesi
di riflesso, difendono la       zioni in atto porterebbe       dedicati alla
salute e il benessere dei       i soggetti più deboli, già     diffusione e
cittadini. Ma la promessa       colpiti duramente dall’e-      prevenzione
della Lega di non mollare       mergenza sanitaria, a
sul punto viene mantenu-        “tentare la fortuna”, ri-
ta e a metà maggio viene        schiando di innescare
depositato un disegno           un circolo vizioso. La
di legge che ha riaperto        soluzione più adatta sa-
la possibilità di rivede-       rebbe quindi quella di
re la legge n. 9/2016,          trovare un bilanciamen-
cercando di accelerare          to tra la tutela dei luoghi
drasticamente le tempi-         sensibili, e quindi delle
stiche di approvazione.         persone che li frequenta-
La critica mossa a chi so-      no, e i lavoratori del com-
stiene la legge del 2016        parto offrendo loro i so-
è quella di non conside-        stegni adeguati così che                    o Indelicato
rare le difficoltà dei i la-    si adattino alle limitazioni    di Antonin
voratori del settore. In        che la normativa impone.           Vittoria Moglia

EDIZIONE   Torin
 LOCALE          o
BINARIO
MORTO
Il movimento No-Tav discute per
ridefinire il concetto di progresso
at
 tua
   li
    tà
La lotta del movimento No-Tav
        si fonda fin dai primi presidi sulla
        sensibilizzazione e l'informazione
       intorno alle falle di un sistema che
15
       propone innovazioni e traiettorie di
        progresso calate dall’alto verso il
       basso, incurante delle necessità e
          delle prospettive del territorio.
      Nonostante la spinta per l’attivazione
     popolare sia l’opposizione al progetto
       di costruzione di una grande opera
       pubblica come il Tav, il movimento
     oggi propone delle pratiche alternative
      che attraverso un’azione quotidiana
      costruiscono un bacino di resistenza
          alle dinamiche più invasive di
             sfruttamento della terra.

                                  Scomodo n° 42
at
Genealogia di                                                                     tua
                                                                                    li
un’opera pubblica                                                                    tà

E’ il 1988: è primavera         seguito l’Unione Europea         Secondo la Corte dei Con-
quando arrivano a To-           inserisce la Torino-Lione        ti Europea dal progetto
rino le prime voci di un        nella lista dei quattordici      l’opera vale 8,6 miliardi
progetto francese per           progetti prioritari delle reti   ed è finanziata per il 40%
estendere all'Italia la rete    transeuropee di trasporto        dall’Europa. L'accordo in-
di Treni a Grande Velo-         e nel 1991 il progetto vie-      tergovernativo per la re-
cità con una linea Gre-         ne presentato in Senato.         alizzazione della ferrovia
noble-Torino che passi                                           viene firmato il 29 gennaio
sotto il Monginevro. Ma il         La prima intesa tra           2001 a Torino e, poco dopo,
compartimento ferrovia-          Italia e Francia risale         nel capoluogo piemontese
rio Italiano si mostra criti-     al 1992, mentre per            sfila un corteo di protesta
co, preferendo i program-          quanto riguarda il            di sindaci e attivisti No-Tav
mi in corso per migliorare        movimento nel 1995             ma il trattato verrà poi ra-
la linea esistente. In se-        a Sant’Ambrogio si             tificato dal governo italia-
guito la Francia palesa la         assiste alla prima            no il 19 settembre 2002. 16
sua intenzione di esten-          manifestazione No-             La natura eterogenea del
dere all’Italia i suoi colle-    Tav popolare. Il primo          movimento è stata chiara
gamenti ad alta velocità.         studio del progetto            fin dalle sue origini. Gli atti-
La grande svolta per            avviene nel 1996, della          visti e le attiviste intervista-
questa iniziativa avviene       Torino-Lione si parla da         ti raccontano come il movi-
a settembre alla Fonda-                 trent’anni.              mento sia nato dalla spinta
zione Agnelli dinanzi una                                        aggregativa dal gruppo Ha-
nuova proposta france-          La progettazione della           bitat, un collettivo ambien-
se che raccoglie ancora         Torino-Lione passa attra-        talista che unendo le forze
oggi consensi nel capo-         verso più di dieci fasi pro-     con i gruppi locali dei cat-
luogo piemontese.               gettuali, otto delibere del      tolici di base e con il primo
Sono gli anni novanta,          CIPE (Comitato Intermi-          comitato di lotta popolare
quando durante un sum-          nisteriale per la Program-       ha costruito i primi passi
mit in Costa Azzurra, il        mazione        Economica),       della lotta per la preser-
governo italiano e quel-        contando cinque valuta-          vazione della valle dalle
lo francese decisero di         zioni di impatto ambien-         grandi opere inutili. Habitat
studiare un nuovo colle-        tale e sette tra trattati e      faceva sentire agli abitan-
gamento tra i due paesi         accordi      internazionali,     ti il rumore che avrebbero
che attraversasse il var-       l’ultimo dei quali ratifi-       sentito al mattino una volta
co alpino-occidentale, in       cato dai due parlamenti.         che fosse costruito il treno.

EDIZIONE   Torin
 LOCALE          o
Il motivo principe dell’at-     inoltre molto spesso i tre-
   tivazione era la diminu-        ni utilizzati si muovono a
   zione della vivibilità del      diesel, causando un in-
   proprio territorio a seguito    quinamento maggiore di
   della costruzione dell’o-       quanto non potrebbero.
   pera. Il treno di per sé        In aggiunta i monitoraggi
   nasce come un progetto          sull’utilizzo dei treni merci
   pensato per il trasporto        ad oggi in uso registrano
   di persone, ma a seguito        un sottoutilizzo delle tratte
   delle prime ondate di con-      già attive, quindi anche dal
   tro informazione e sensi-       punto di vista del mero in-
   bilizzazione degli attivisti    cremento di efficienza eco-
   che ne sottolineavano l’i-      nomica il progetto non trova
   nutilità strutturale, il pro-   giustificazioni particolari.
   getto è stato trasformato       I cinquecento posti di la-
   in un treno per il trasporto    voro che sono stati persi
   merci. In nessuno dei due       nella mancata implemen-
   casi il progetto risponde       tazione della stazione di
   a degli effettivi bisogni       controllo di sicurezza per
   strutturali o economici         i treni, sono per esempio
17 del territorio. Dal punto       una delle alternative che
   di vista degli spostamen-       al tempo il movimento
   ti di persone la zona ha        proponeva come forma di
   già numerose stazioni di        lavoro che non sfrutta la-
   treni ad alta e bassa ve-       voratori e terra.
   locità; piuttosto, racconta
   Nicoletta Dosio attivista       Inoltre il treno, riconosciuto come
   storica del movimento,          opzione meno inquinante per lo
   la zona di Bussoleno se-        spostamento di persone e merci,
   condo il Piano Ferroviario      soprattutto in alternativa al trasporto
   Nazionale avrebbe dovu-         su gomma, risulta avere un’impronta
   to ospitare la stazione di      ecologica minore solo nella misura
   manutenzione a supporto         in cui lavora in modo funzionale alle
   di altre 1500 stazioni lo-      necessità economico-sociali del
   cali limitrofe. Bussoleno è
                                   territorio in cui viene costruito.
                                   Oltre al fatto che l’utilizzo del
   un piccolo hub ferroviario,     trasporto su gomma per lo
   ma il progetto della Tav        spostamento di merci in Valsusa
   ha adombrato ogni sfor-         non è stato diminuito a fronte del
   zo per rendere più effi-        progetto di costruzione della TAV,
   ciente il servizio della rete   anzi sono in aumento le infrastrutture
   ferroviaria già esistente,      per supportarne il passaggio.

                                                                   Scomodo n° 42
at
Tensione                                                             tua
                                                                       li
non ad altissima quota
                                                                        tà

Il primo momento       Si tratta del risultato di mesi
   di tensione vero    di pressioni dall’Europa che
      intorno al Tav   chiede un riscontro all’Italia
                       a seguito dei fondi erogati,
avviene dieci anni
                       l’8 dicembre 2005 il cantiere
     dopo nel 2005     viene occupato. In seguito
     a seguito della   il progetto viene modificato
    costruzione del    e nel 2012 vengono spo-
     primo cantiere    stati a Chiomonte i lavo-
   per la creazione    ri per la costruzione della
     di una galleria   prima galleria geognostica.
     geognostica a     Dopo il 2012 sono state
            Venaus.    individuate per l'opera tre
                       tratte: una prima tratta in-                           18
                       ternazionale, i cui costi sa-
                       ranno in parte rimborsati
                       dall'Unione europea e due
                       tratte nazionali - circa 175
                       kilometri complessivi - a
                       spese dei singoli Stati e
                       successive alla tratta inter-
                       nazionale. Da allora, tutti i     Quindi per
                       progressi effettivi si sono ar-   non perdere i
                       restati fino all’ ottobre 2020    finanziamenti
                       quando l’Unione Europea,          comunitari sono
                       che si è inizialmente pro-        ricominciati
                       posta di rimborsare fino al
                                                         i lavori per
                       40% delle spese sostenute
                       per i collegamenti transfron-
                                                         allestire un
                       talieri della rete di trasporto   nuovo cantiere al
                       centrale dell’Unione in cui       confine del quale
                       rientra anche la Torino-Lio-      è nato il Presidio
                       ne, voleva tirarsi indietro per   permanente dei
                       il grande ritardo palesato.       Mulini.
       Torin
EDIZIONE
 LOCALE      o
Dall'ottobre 2001 al feb-      A coordinare i lavori di
   braio 2015 sono stati          progettazione della se-
   svolti solo studi, ricogni-    zione      transfrontaliera
   zioni e lavori preliminari     c’è la TELT (Tunnel Eu-
   per la realizzazione della     ralpin Lyon Turin sas),
   nuova linea, i lavori ef-      un'azienda francese di
   fettivi del Tav ancora non     proprietà al 50% dello
   sono iniziati, il progetto è   stato francese e al 50%
   in una fase di stallo in cui   delle Ferrovie dello Sta-
   viene dichiarato il com-       to Italiano, con sede in
   pletamento dello scavo di      Francia e con lo scopo di
   circa il 18% delle gallerie    progettare, realizzare e
   previste. Su un totale di      successivamente gestire
   164 kilometri ne sono sta-     la sezione transfrontalie-
   ti terminati appena trenta.    ra della futura linea ferro-
   Sono state realizzate due      viaria Torino-Lione.
   discenderie - tunnel ge-
   ognostici che ad opera         Nella primavera 2020,
   completata diventereb-         quando l’economia mondiale
   bero gallerie di ventila-
19 zione e uscite di sicurez-     si è fermata per la prima ondata
                                  pandemica, l’Europa
   za - a Modane e Saint
   Martin la Porte, in territo-
                                  a posto la TELT davanti ad
   rio francese, oltre al cuni-
                                  un aut-aut politico oltre che
   colo esplorativo di Chio-      economico vincolando il
   monte. A Saint Martin          pagamento dei lavori solo a
   la Porte è in costruzione      fronte di progressi nei cantieri
   un tunnel geognostico di       che rispettassero gli standard
   circa nove km. Questa          concordato dalle istituzioni
   galleria, nonostante sia       comunitarie. Questa spinta
   delle dimensione e sul         ha portato la TELT a
   tracciato del futuro tunnel    ricominciare i lavori in nuove
   di base, ufficialmente non     zone della Valle, istituendo
   viene considerata come
   tale a causa del ritardo
                                  delle zone di esproprio e
   nell'assegnazione degli        fronteggiando le azioni del
   appalti. Pertanto allo sta-    movimento che hanno portato
   to attuale sono stati rea-     alla più recente occupazione
   lizzati appena nove km di      popolare che è ancora
   linea, una parte margina-      oggi in corso nel presidio
   le dell’intera opera.          dei Mulini.

                                                                 Scomodo n° 42
at
                 Sentieri diversi                                                  tua
                                                                                     li
                                                                                      tà
Benchè          il                                                                Questo è avve-
movimento     in u                                                                nuto attraverso

                                                                  e
No-Tav nasca                                                                     le assemblee

                                                             un
evidentemente                                                                   collettive e i pre-

                          a
come risposta                                                                  sidi, nati già agli
popolare e po-                                                                albori del movi-

                                 Va l l e c o
                   n
litica ad una ver-                                                          mento come stru-

                                                        m
tenza specifica, gli                                                     mento concreto di
anni di lotta e di con-                                                salvaguardia del terri-
divisione di spazi di con-                                        torio contro la sua occupa-
fronto e discussione tra                                          zione e devastazione e che
attivisti stanno costruen-       e la capillarità è paragona-     si sono poi evoluti in gruppi
do un pensiero condiviso         bile a quella messa in atto      di attivismo a trecentoses-
riguardo alle pratiche per       dal fascismo”, passaggi          santa gradi. Altro legante
creare un’alternativa allo       storici vivi nella memo-         fondamentale tra i militanti
stile di vita iperproduttivo     ria collettiva di una delle      è stata la condivisione ca-
e performativo della città.      Valli della resistenza par-      pillare di informazioni e l'e- 20
Rifiutando di far trasforma-     tigiana del Nord Italia. Nei     ducazione della popolazio-
re la Val Susa in un mero        primi tempi quindi la lotta      ne riguardo ai rischi del Tav
tunnel di collegamento           assume         caratteristiche   legati alla salute, battaglie
tra l’Italia e la Francia, le    fortemente territoriali. Ma      portate avanti già dai primi
azioni del movimento af-         l’insieme delle esperienze       anni novanta da professori
fermano la volontà delle         e la loro elaborazione col-      universitari e dai medici di
soggettività che abitano la      lettiva nel tempo hanno          base attivi nell’area della
zona di farne un luogo di        permesso al movimento di         Val Susa. Iniziative di que-
vita comunitario, che rifug-     passare da rivendicazioni        sto tipo ricordano come le
ga dalle dinamiche econo-        territoriali a prospettive di    lezioni della sinistra nove-
miche che speculano sullo        lotta più ampie ed unifica-      centesca siano vive nel-
sfruttamento della terra.        te. Ben presto però il mo-       la mente dei militanti, che
Come racconta un militan-        vimento assume le carat-         esattamente come le que-
te storico, Maurizio Poletto,    teristiche di “Un’unione di      sture di Torino e della Val
il movimento inizialmente        una parte di pancia della        Susa, hanno vissuto gli anni
nasce da uno “spirito di         valle che si sente colpita       di piombo e le dinamiche
valle” che si ribella alla mi-   nella sua identità e nella       divisive che hanno caratte-
litarizzazione del proprio       sua stessa condizione di         rizzato la disgregazione dei
territorio, una “militarizza-    vita e una parte più poli-       grandi movimenti ideologici
zione che per l’intensità        ticizzata e consapevole”.        della fine del novecento.

EDIZIONE    Torin
 LOCALE           o
Infine è fondamentale che        il lavoro di cura della ter-      Intorno al 2005/2006
   il movimento, dopo le in-        ra, che viene riconosciuta        nell’acciaieria che ades-
   certezze iniziali, abbia         come “una delle colonne           so è di fronte all’autoporto
   saputo trovare una linea         fondanti del capitalismo".        che vorrebbero costruire
   unitaria riguardo alla pro-      Il modello di produzione          ce n'eravamo occupate
   pria prassi, cioè al modo di     estrattivo disprezza eco-         perchè c’era un tasso mol-
   condurre le azioni, riven-       nomicamente il lavoro di          to alto di endometriosi.
   dicando come legittimo il        cura e la cura della terra,       Poi facendo un’assem-
   sabotaggio e rifiutando la       che viene invece sostituita       blea partecipatissima di
   logica della divisione dei       da un incentivo alle pra-         più di duecento donne
   militanti in violenti e isti-    tiche sfruttamento inten-         venne fuori che tante di
   tuzionalizzati. Coniando         sivo della natura e delle         noi avevano l’endome-
   slogan come “siamo tutti         risorse. Rispetto a questo        triosi, ed erano tutti esiti
   black bloc” il movimento         modello in cui il Tav si in-      dell’inquinamento." Oltre
   si pone in modo critico ri-      serisce "ovviamente re-           a ricavarsi spazi indipen-
   spetto alla propria lettura      agiamo non solo da am-            denti di dialogo le donne
   mediatica, dimostrando           bientaliste e amanti della        sono state protagoniste fin
   una solidarietà che am-          natura in senso largo, ma         dall'inizio del movimento,
   mette l’esistenza di un          anche da transfemministe          organizzando i presidi per-
   approccio differente all’at-     anticapitaliste", ribadisce       manenti e temporanei che
21 tività politica e non stigma-    A. Quindi c'è un incontro         man mano si andavano
   tizza chi li persegue.           e un'unione della lotta am-       costituendo sul territorio.
   Alla base della lotta non        bientalista e di quella fem-      Quello che all'inizio era
   c'è più solo il no alla Tav      minista radicale, in aperto       un lavoro quasi esclusiva-
   ma una serie di sì, primo        contrasto con il modello di       mente femminile, ovvero
   fra i quali quello relati-       produzione e performati-          l'allestimento dei presidi e
   vo alla cura della terra. A      vità orientato prevalente-        l'accoglienza degli e delle
   questo proposito un'altra        mente al profitto. “La lotta      attiviste, è stato gradual-
   militante del movimento, ci      femminista si è sviluppata        mente trasferito agli uomi-
   spiega che questo è uno          spontaneamente          all'in-   ni, in un processo di redi-
   dei capisaldi del movimen-       terno del movimento No-           stribuzione più equa del
   to tutto e in particolare del-   Tav”, come spiega E. alla         lavoro di cura.
   le Fomne contra'l Tav - un       redazione di Scomodo.
   comitato femminile nato          Già nell'epoca degli scon-        I presidi sono lo strumento
   all'interno della lotta al Tav   tri di Venaus del 2005 si         di costruzione di spazi di
   - "Il disprezzo per il lavoro    erano creati degli spazi di       lotta principe della pratica
   di cura, con cui non si in-      aggregazione femminile.           del movimento No-Tav. Fin
   tende solo il lavoro di cura     Per esempio, dice E., "qui        dall'esperienza di Venaus
   delle donne classico, di         in valle abbiamo fatto mol-       e della Maddalena: l’oc-
   care nel senso più comu-         te attività sulla salute delle    cupazione di uno spazio in
   ne del termine, ma anche         donne.                            una zona limitrofa al can-

                                                                      Scomodo n° 42
at
tiere, o che secondo il pro-
getto deve essere sgom-
                                 uranio e amianto. A parte
                                 la chiusura al dialogo di al-     tua
                                                                     li
berata per fare spazio ad
un nuovo scavo è il motore
                                 cuni lavoratori, la maggior
                                 parte risponde così: "Pre-
                                                                      tà
dell’attività del movimen-       ferisco morire di malattia
to. Liberando uno spazio         domani che di fame oggi".
al suo interno si crea una       Maurizio Poletto individua
comunità che lo gestisce         nella questione del lavoro
e che si organizza per te-       "una contraddizione pro-
nerlo in vita ed abitarlo con    fonda, [...] un problema più
pratiche inclusive e dibat-      complessivo, che coinvol-
titi stimolanti. Le pratiche     ge le questioni di classe
di autoproduzione e di vita      cioè la condizione di lavo-
comunitaria culminano in         ro e salario, di capitale e
esperienze come i presidi        lavoro". Questa contrad-
in cui l’abitare insieme fisi-   dizione a suo avviso è ri-
co assume un significato         masta anche al netto della
politico rivoluzionario.         campagna del movimento
                                 che pure era necessaria,
Un altro tema centrale af-       ma che si scontra con una
frontato dal movimento è         condizione socio-econo-                   22
quello del lavoro, trami-        mica di cui andrebbero
te la campagna "lavoro &         modificati i rapporti di forza
lavoro", in cui riafferma la     a livello nazionale ed inter-
necessità di un lavoro li-       nazionale.
berato, che non sfrutti chi
lo compie e la natura ver-       Al netto delle
so cui è rivolto. A questo       conquiste e delle
lavoro liberato si contrap-      rivendicazioni
pone simbolicamente il           odierne del
lavoro nei cantieri del Tav,     movimento, sul
che devasta e inquina la         territorio rimane una
natura e facendo questo          comunità coesa che
                                 ha saputo dare vita
provoca danni alla salu-         ad un modello di vita
te dello stesso lavoratore.      comunitario ed è in
Nicoletta Dosio, racconta        continuo contatto
come spesso si sia cercato       con altri movimenti,
un dialogo con i lavoratori      come quello degli
dei cantieri Tav per sen-        indigeni Mapuche
sibilizzarli anche rispetto      o dei rivoluzionari
al rischio di inalazione di      zapatisti.

EDIZIONE    Torin
 LOCALE           o
In corso d’opera
   Gli aspetti contraddittori      vera 2021 la costruzione       te ha di fatto dimostrato
   che si articolano attorno al    di un nuovo autoporto a        come anche un approccio
   progetto del treno ad alta      San Didero, per sostituire     razionale o funzionalista
   velocità sono molteplici e      quello di Susa.                alla decisione di costruire
   la loro somma determina         L’evoluzione del proget-       l’opera porterebbe ad un
   l’appartenenza al movi-         to nel corso del tempo         rifiuto di proseguire. L’o-
   mento No-Tav anche da           è stata accompagnata           stinazione della TELT e
   parte di persone che non        dalle pressioni dei princi-    delle parti politiche coin-
   abitano il territorio e non     pali detentori di interessi    volte, Conte stesso che
   vivono la lotta su base         nelle sorti delle gare di      ha alla fine spinto per
   quotidiana.                     appalto. Le organizzazio-      negoziare con l’Europa
   La costruzione del treno si     ni e le persone che si ri-     nuove scadenze e par-
   incrocia anche con lo svi-      uniscono        attorno al     tire con una nuova fase
   luppo di altre grandi ope-                                     del progetto alla fine della
   re pubbliche che aprono                                        primavera 2020, risponde
   i cantieri nella valle nel                                     ad una dinamica che non
23 corso degli anni: a Susa                                       è in nessun modo positi-
   c’è un autoporto che verrà                                     va per la popolazione che
   smantellato per fare posto                                     abita la valle e il territorio.
   ai 68 mila metri quadrati                                      Il movimento nel tempo si
   di stazione internazionale                                     è evoluto e ha acquistato
   per l’alta velocità. Nono-                                     consapevolezza politica
   stante la narrazione delle      movi-                mento     allontanandosi dal mo-
   pubblicità sull’ottica gre-     hanno sempre denuncia-         dello NIMBY (Not In My
   en adottata dal progetto,       to la presenza di infiltra-    BackYard),       costruendo
   che promette un impat-          zioni mafiose all’interno      una rete di solidarietà che
   to ambientale minimo e          del progetto per il treno e    supera le differenze di ap-
   il ripristino di aree non       Susa è stato uno dei primi     proccio alla lotta o le pra-
   compromesse dall’opera          comuni in Italia a venire      tiche messe in atto singo-
   al momento della chiu-          indagato per ‘ndrangheta,      larmente. Questo tipo di
   sura dei cantieri, viene        in seguito il processo Mi-     evoluzioni si sono anche
   demolita una stazione           notauro e i fatti degli anni   sviluppate a seguito della
   per costruirne un’altra. In     successivi hanno confer-       necessaria reazione da ar-
   aggiunta l’autoporto non        mato alla luce di quali in-    ticolare in risposta al con-
   scompare di fronte all’al-      teressi è nato il progetto.    tinuo inasprimento della
   ternativa della stazione, è     La recente analisi costi       repressione portata avan-
   infatti iniziata nella prima-   benefici ordinata da Con-      ti dalle forze dell’ordine.

                                                                  Scomodo n° 42
at
La Val Susa può esse-
re considerata come un
                                     torica del terrorismo sono
                                     culminati alla fine degli                            tua
                                                                                            li
caso studio per il livello di
stigmatizzazione dell’ap-
                                     anni novanta con il suicidio,
                                     omicidio di stato, di Sole e
                                                                                             tà
partenenza          ideologica.      Baleno, due attivisti accu-
Sono numerosi i casi di              sati di aver portato avanti
attivisti coinvolti in attività      azioni terroristiche dalla
del movimento che ven-               procura e poi scagionati
gono in seguito relegati             mesi dopo la loro morte.
a misure come la sorve-              In aggiunta intorno al mo-
glianza speciale, la deten-          vimento ci sono molti mo-
zione domiciliare, il divieto        vimenti che non fanno del
di dimora o il foglio di via.        Tav la loro priorità ma che si
Anche i metodi di conte-             ritrovano per sostenere la
nimento del dissenso non             lotta, come gli attivisti e at-
sono tradizionali, la zona           tiviste di Fridays For Future
è considerata calda, si ap-          Val Susa, proprio perché
plicano metodi repressivi            la lotta propone qualcosa
pensati per contenere azio-          che può coinvolgere tutti
ni terroristiche difficilmen-        in più campi e in più modi.
te osservabili oggi in altre
zone d’Italia: come il lancio
                                     Il movimento No Tav si in-
                                     serisce in una rete di mo-
                                                                                                      24
di lacrimogeni ad altezza            vimenti presenti in tutta
uomo, il fermo e la perqui-          Italia come i No Tap, No
sizione quotidiana dagli             Terzo Valico, No al Ponte
attivisti e le attiviste e l’isti-   a Siracusa o in altre regio-
tuzione di zone di espropri          ni Europee come la ZAD
sorvegliate dall’esercito.           in Francia. Nonostante le
Per quanto il movimento              sigle dei movimenti sia-
abbia accettato le pratiche          no caratterizzate da ne-
di sabotaggio all’interno            gazioni, necessarie come
delle sue iniziative queste          risposta alla forza dell’im-
sono state applicate nel             posizione dei progetti da
senso proprio del termine            parte dello stato e dei pri-
un numero molto limitato             vati, di fatto si tratta di un
                                                                                 r t a B e rnardi
di volte, la maggiorparte            network di laboratori di              di Ma
delle pratiche sono invece           alternative, capaci di spe-            Eleonora Pizz
                                                                                           lliiche
concentrate su azioni di             rimentare a partire dall’op-
informazione, sensibilizza-          posizione al sistema vigen-       e   Rebecca De Bortoli
zione, mutuo aiuto e lotta           te, tentando di decostruire           Con la collaborazione di
politica. Gli effetti della re-      le sue strutture portanti.              Nicole Larotonda

EDIZIONE     Torin
 LOCALE            o
Tutta mi
cul
                                u
                               tra

ia è la città
                                     26

        Quanto ancora è pervasiva
 l’odonomastica coloniale a Torino
L  a percezione che gli italiani hanno del
     proprio passato coloniale occupa un ruolo
       marginale nella coscienza collettiva del
      Paese: l’idea che il colonialismo italiano
      sia stato in qualche modo meno “feroce”
          rispetto a quello delle altre potenze
     europee e la mancanza di una riflessione
         critica nel secondo Dopoguerra sulle
        responsabilità italiane in Africa, unite
       a una buona dose di vittimismo, hanno
     contribuito a creare il mito degli “italiani
27       brava gente” e a relegare la memoria
        dell'esperienza coloniale italiana a un
             breve e trascurabile episodio.
       Il colonialismo non viene affrontato nei
       programmi scolastici e quando capita è
        spesso patinato da toni neutri o quasi
      celebrativi che ne esaltano l’aspetto della
       conquista e della funzione civilizzatrice
          senza offrire una riflessione critica
       sull’impatto che esso ha avuto nei paesi
                        occupati.

                                    Scomodo n° 42
Cambio di paradigma
                                 tire dall’unità e succes-    va coscienza storica.
         Nonostante              sivamente nel ventennio      In Italia si è cominciato
          il tentativo           fascista, l’Italia è stata   a parlare di “guerriglia
       di rimuovere              riempita di odonimi che      odonomastica antico-
             le nostre           celebravano le imprese       loniale” nel 2015 a Bo-
    responsabilità               coloniali italiane e molti   logna, con la nascita di
 storiche, parlare               di questi sopravvivono       Resistenze in Cirenaica
   di colonialismo               ancora oggi. Nonostan-       (RiC). Questo “cantiere
       è quanto mai              te oggi l’odonomasti-        culturale permanente”
         attuale, per            ca non assuma più un         prende il nome dal rione
      comprendere                ruolo celebrativo, è pur     Cirenaica, quartiere non
    sia il razzismo              vero che queste intito-      lontano dal centro del-
     sistemico che               lazioni esistono ancora:     la città che costituisce
          pervade la             il loro significato non      un esempio eclatante di
 nostra società in               può essere considerato       odonomastica coloniale,
relazione ai flussi              neutro e non devono es-      essendo stato edificato 28
   migratori verso               sere dimenticate. Piutto-    a ridosso della guerra
     l’Italia, sia per           sto, considerate come        italo-turca di Libia (1911-
  quanto riguarda                un’opportunità per ri-       1912) e avendo ricevuto
         gli interessi           appropriarsi dei luoghi      di conseguenza odoni-
        commerciali              delle città italiane, sen-   mi come “via Libia”, “via
   italiani nelle ex             za subirli passivamente.     Tripoli” e “via Bengasi”,
              colonie.                                        poi nel dopoguerra mu-
                                 Luca Cinquemani, arti-       tati in nomi di caduti
In effetti, l’espansione         sta, attivista e filosofo    per la Liberazione. Que-
coloniale ha giocato             membro del collettivo        sta iniziativa ha dato lo
un’influenza        determi-     palermitano Fare Ala         slancio vitale per la na-
nante nel consolidamen-          e Wu Ming 2, scrittore       scita di molteplici collet-
to dell’Italia e della sua le-   membro del collettivo        tivi basati sul modello di
gittimità in quanto stato.       bolognese Wu Ming,           RiC ed esportati in tante
Di questo passato oggi           raccontano a Scomo-          altre città italiane tra cui
resta ampia testimonian-         do della propria espe-       Palermo, Reggio Emilia,
za nella odonomastica            rienza con le iniziative     Carpi, Milano, Padova,
cittadina, ossia nei nomi        di guerriglia odonoma-       che dal 2021 convivono
con cui vengono intitola-        stica e dell’importanza      sotto il nome di Federa-
te strade e piazze: a par-       di costruire una nuo-        zione delle Resistenze.

EDIZIONE    Torin
 LOCALE           o
Viva!
     Tra le iniziative  L’iniziativa prende il
      più importanti nome dal grido con cui
      in questi anni   anarchici e socialisti
                                                            all’abbattimento di alcune
                                                            statue di vecchi schiavisti
                                                            in varie città degli Stati
     spiccano “Viva acclamavano Menelik II,                 Uniti nell’ambito delle
      Menelicchi!” e negus d’Etiopia, durante               proteste di Black Lives
       “Viva Zerai!”.  una manifestazione a                 Matter. In Italia azioni e
                               Palermo per protestare       discussioni simili sono
         La prima è stata           contro la politica      state fatte, ad esempio,
    un’intensa giornata            coloniale di Crispi      sul personaggio di Indro

29      di eventi a tema,          all’indomani della       Montanelli, giornalista
      svoltasi nel 2018 a       sconfitta italiana nella    del ventennio fascista
    Palermo nell’ambito            battaglia di Adua.       tristemente famoso
           della Biennale        “Viva Zerai!” invece,      per aver comprato
     d’arte Manifesta, in        è un lungo processo        come sposa Destà, una
     collaborazione con           informativo che ha        bambina eritrea di dodici
 collettivi artistici come     condotto alla creazione      anni.
      Fare Ala e con Wu         di una mappa digitale
  Ming 2, già impegnato           con segnate tutte le      Questi sfoghi
          nella guerriglia      tracce dimenticate del      iconoclasti erano
       odonomastica dai        colonialismo in Italia. Il   stati inquadrati
         tempi di RiC. Le      nome a cui è ispirato lo     nel fenomeno
   performance ebbero         slogan si riferisce a Zerai   più ampio della
         molto successo         Deres, patriota eritreo     cancel culture,
         e posero le basi        morto internato in un      tendenza alla
       per la fondazione       ospedale psichiatrico in     eliminazione di
       sul territorio della    Italia. Poco meno di un      testimonianze del
      Rete Anticoloniale       anno fa il dibattito sulla   passato giudicate
     Siciliana, una delle      rimozione di tracce del      non in linea con
     realtà più attive sul    passato si era infuocato      la mentalità del
            tema in Italia.             in seguito          presente.

                                                            Scomodo n° 42
Ma cancellare          più efficaci le
un nome o un           iniziative dal basso
monumento              che puntano a una
rischia di             contestualizzazione
seppellire ancora      dell’odonimo.
più in profondità      È con queste
le nostre              consapevolezze
responsabilità         che si fa guerriglia
passate, e anche       odonomastica: l’idea
sostituire un nome     è anti-colonizzare
sconosciuto con        invece di de-            30
un altro altrettanto   colonizzare, cioè
trasparente agli       rimuovere le tracce
occhi dei passanti     del colonialismo
non è la soluzione.    e cercare di
Inoltre, rinominare    dimenticarle,
seguendo               assolvendo così il
i percorsi             proprio passato.
istituzionali è        Ciò che serve è
complicato e           una spinta uguale
costoso per via        e contraria che
delle modifiche        contrasti il fenomeno,
anagrafiche            e i nomi sulle targhe
necessarie per         sono un’occasione
chiunque viva o        per far riemergere il
lavori in quel luogo   rimosso imperialista
ed è poco efficace     e comprenderlo,
se non coinvolge       togliendogli potere
la popolazione.        e costruendo una
Risultano pertanto     società migliore.
EDIZIONETorin
 LOCALE       o
Tra guerriglia
             e spazi.
       di riappropriazione
  Proprio perché la guerri-        battaglia in cui un soldato    monumento mancante, il
  glia tocca una parte di sto-     italiano spara in faccia a     cui sequestro rappresenta
  ria non superata, per agire      un etiope. La via ha infat-    la negazione istituzionale
  sulle intitolazioni si devono    ti visto nel 2016 il tentato   del passato imperialista
  percorrere sempre nuove          omicidio di Yusupha Sus-       dell’Italia.
  strade, facendo attenzio-        so, senza alcun movente        Un ulteriore esempio
  ne ai contesti, pensando         se non il razzismo. Ema-       giunge di nuovo dalla Si-
  alle conseguenze anche a         nuele Rubino, poi condan-      cilia, da Castellamare del
  lungo termine delle azioni       nato a dodici anni, provò      Golfo. Nella cittadina è
  e mettendosi costante-           a ucciderlo con un colpo       presente una piazza inti-
31mente in discussione.            di pistola in testa e l’uo-    tolata a Giorgio Almiran-
  Anche la modifica del            mo si salvò per miracolo.      te, redattore della rivista
  nome di una via può ri-          Il disegno lega l’episodio     “La difesa della razza” e
  sultare un'arma efficace,        al colonialismo, dato che      Ministro della propagan-
  come nel caso dell’e-            entrambi gli eventi scatu-     da fascista. Dopo che un
  voluzione di via Rodi in         riscono dall’odio razziale     funzionario comunale di
  “via Comunità Ebraica di         e dal disprezzo per la vita    Forza Italia aveva ripetu-
  Rodi”, in ricordo alle vitti-    umana.                         tamente cancellato gli in-
  me deportate dall’ex colo-                                      terventi fatti sull’odonimo,
  nia italiana, quando, dopo       A Milano invece, il Can-       il collettivo Fare Ala stam-
  l’8 Settembre, l’Italia fornì    tiere, dopo la rimozione       pò una sagoma a gran-
  ai nazisti le liste dei mille-   della statua a Thomas          dezza naturale di Almiran-
  ottocento ebrei residenti        Sankara, presidente del        te e la posizionò davanti al
  sull’isola.                      Burkina Faso battutosi         Municipio: l’idea era che il
  Una soluzione più artico-        contro la pressione colo-      suo spettro, svegliato da
  lata è di certo quella arti-     niale dell’Occidente, ha       tanto clamore avvenuto
  stica. Questa è stata mes-       installato un enorme pun-      in quei giorni, avesse de-
  sa in atto anche durante         to di domanda nel Parco        ciso di uscire dalla sua
  l’iniziativa “Viva Menelic-      di Porta Venezia. Inqua-       piazza e vagare per la
  chi!”, con l’affissione in via   drando l’opera con un’ap-      città, passando davanti
  Fiume del dipinto di una         posita app si può vedere il    al municipio per salutare

                                                                  Scomodo n° 42
i suoi amici all'interno. La     scrittrice italiana di origine
guerriglia aveva ottenuto        somala, ha raccontato di
il suo scopo: smuovere le        “Roma negata”. Percorsi
coscienze.                       postcoloniali nella città,
                                 libro di cui è autrice in-
Proprio         raccontando      sieme a Rino Bianchi. Si
dell’intervento in piazza        tratta di un approccio, di-
Almirante, Luca Cinque-          verso dalla guerriglia odo-
mani ha spiegato a Sco-          nomastica, alle tracce del
modo l’idea di una diversa       colonialismo italiano nelle
struttura del sistema odo-       città; le parole di Scego e
nomastico: “La semplice          le fotografie di Bianchi at-
cancellazione elimina non        traversano Roma e la rap-
solo il fatto che l’Italia ab-   presentano sotto una luce
bia avuto un personaggio         diversa.
come Giorgio Almirante,
ma che in quella città qual-     I luoghi simbolo del passato
cuno dell'amministrazione        coloniale vengono liberati
abbia pensato di intitolar-      dalla loro apparente
gli una piazza. Cancellare       neutralità, la loro storia
significherebbe anche as-        viene raccontata e il loro
solvere, amnesia ha mol-         spazio viene occupato da          32
to a che fare con amnistia.      corpi, quelli dei soggetti
(...) Io sarei per una odo-      fotografati, che rivendicano
nomastica molto più com-         giustizia e memoria. Piazza
plessa in cui si racconti        dei Cinquecento, la stele di
in che modo si è arrivati        Dogali, Palazzo Brancaccio
a questa trasformazione
e si racconti chi era Almi-
                                 sono solo alcuni dei luoghi
rante, con l'installazione,
                                 che fanno da sfondo ai volti
ad esempio di pannelli,          di persone originarie del
che riportino il processo        Corno d’Africa giunte, e in
collettivo di intitolazione,     alcuni casi nate, in Italia.
di codici QR e con la crea-      L’alternativa qui proposta alla
zione di un archivio aperto      cancellazione è risignificare:
alla cittadinanza”.              riappropriarsi degli spazi e
Nell’ambito di alcuni in-        ribaltare quella narrazione
contri organizzati dal Sa-       che il collettivo Wu Ming
lone del libro in collabo-       definisce “tossica” perché
razione con l’Università         caratterizzata dalle stesse
di Torino, Igiaba Scego,         distorsioni e omissioni.
EDIZIONE    Torin
 LOCALE           o
L'alternativa
  alla cancellazione
33  é risignificare

             Scomodo n° 42
Impronte coloniali
         a Torino
Una passeggiata di un’ora        fascista del colonialismo       Questa intitolazione
e mezza nella parte ovest        italiano, è via Francesco       apre una riflessione
della città permette di os-      Azzi, in zona Cenisia, la       sul significato politico
servare la presenza di           cui targa recita: “1914-        della odonomastica:
odonimi coloniali a Torino       1935, Medaglia d’oro”.          dietro al nome di
e di ripercorrere le tappe       Ciò che più interessa di        una via intitolata
geografiche e cronologi-         questo odonimo, al di là        a un personaggio
che del colonialismo italia-     del fatto che celebri una       secondario nella
no in Africa. I primi quattro    Medaglia d’oro al valore        vicenda coloniale,
punti del percorso dise-         militare ottenuta dal vo-       sconosciuto ai più e
gnano, infatti, la mappa         lontario nella guerra d’E-      quindi apparentemente
dei territori colonizzati fin    tiopia, è la storia di questa   neutro, si cela una
dagli anni ottanta dell’ot-      intitolazione. Nella crona-     duplice storia di
tocento: da via Mogadi-          ca cittadina de La Stam-        violenza e razzismo,
                                                                                         34
scio, breve tratto di strada     pa del 20 Giugno 1940,          contro la popolazione
intitolato alla capitale della   il trafiletto “Nomi italia-     etiope da un lato,
Somalia, si giunge a piaz-       nissimi a vie con deno-         contro la comunità
za Massaua, il cui nome,         minazioni anglo-francesi”       ebraica dall’altro.
condiviso dalla fermata          riporta un elenco di corsi
della metropolitana, dal         e vie seguiti dalle loro ri-
cinema e da molti dei ne-        nominazioni. In coda ai
gozi che ospita, rimanda         toponimi anglo-francesi
alla città portuale dell’Eri-    vi sono però i nomi di due
trea, e quindi agli esordi       personaggi che non han-
del colonialismo italiano;       no nulla a che fare con gli
proseguendo lungo cor-           Alleati: Cesare Lombro-
so Francia si incontrano         so e Graziadio Ascoli, un
via Eritrea, dal nome del-       medico e un glottologo
la prima colonia italiana e      ebrei. Proprio la via intito-
via Cirenaica, regione libi-     lata a quest’ultimo viene
ca assoggettata nel 1912.        cambiata nel 1940 in Via
Tappa conclusiva del per-        Francesco Azzi, nome
corso, legata al periodo         che conserva ancora oggi.

EDIZIONE    Torin
 LOCALE           o
Eredità distorte
            Finché le strade avranno
            il nome di colonizzatori
              e l’odonomastica non
               servirà ad acquisire
              conoscenza di ciò che
                è stato, allora sì, il
            colonialismo continuerà
               a riguardarci. Ma il
35            colonialismo ha molti
             volti, e l’odonomastica
            non è che uno di questi.

 Il razzismo viene para-     2012, con fondi pubblici,      ta di fare i conti con le
 gonato, da Paola Tabet      nella città di Affile (RM),    tracce del passato ma di
 in “La pelle giusta”, ad    di un mausoleo dedica-         contrastare la sua esal-
 un motore dal ronzio a      to a Rodolfo Graziani,         tazione nel presente.
 volte impercettibile ma     gerarca fascista e crimi-      L’insensatezza del razzi-
 comunque pronto a ri-       nale di guerra responsa-       smo si manifesta anche
 partire. Fondamentale       bile, tra le altre cose, del   nei confronti di coloro
 è riconoscere e con-        massacro di Addis Abe-         che arrivano in Italia dal-
 trastare i sintomi della    ba e dell’utilizzo di gas      le ex colonie, persone
 sua messa in moto: un       in Etiopia. Questo è un        che si sentono parte in-
 esempio, raccontato da      esempio di situazione          tegrante della penisola.
 Scego in “Roma nega-        in cui la cancellazione è      Le scuole frequentate in
 ta”, è la costruzione nel   necessaria: non si trat-       patria hanno insegnato

                                                            Scomodo n° 42
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