LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS

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LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003/conv. in L. 27/02/2004 n.46 -art.1 comma 1 LO/ MI- Anno LXVI- numero 1 - aprile 2014

                                                                                                                                                    LA NUOVA

                                                                                                                                                    DI AVIS SOS
                                                                                                                                                    PRIMAVERA

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LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
LE NEWS DI
D
         a questo numero inauguriamo       Durante il forum i giovani avisini si sono
         una nuova rubrica di AVIS SOS,    confrontati sul tema “MotivAzione: dalla
         Buone nuove: notizie positive     scelta del dono all’impegno associativo”
per un mondo migliore, che riprendo-       grazie all’aiuto di numerosi docenti e dei
no le notizie diffuse su Radio Sivà, la    lavori di gruppo.                             to alla malattia. Prende il via ad Aprile e
web radio ufficiale di AVIS. Potete ri-    Uno dei gruppi di lavoro era dedicato         si snoda attraverso diverse iniziative fino
trovare tutte le notizie su www.radio-     proprio alla nostra Radiosivà, le temati-     a luglio, con apice nella corsa al Parco
siva.it, ma intanto ecco un assaggio.      che saranno approfondite ulteriormente        di Monza del prossimo 8 giugno, orga-
Radiosivà donatori di emozioni, da         per diventare patrimonio di tutta la no-      nizzata da A.I.G.P. Associazione Italiana
oggi anche su AVIS SOS                     stra associazione.                            Giovani Parkinsoniani. A fare da testimo-
                                                                                         nial il campione olimpico, Jury Chechi.

                                                                                         I   l meccanismo che porta alla forma-
                                                                                             zione delle metastasi nei pazienti con
                                                                                         cancro al colon, è stato ricostruito e de-
                                                                                         scritto in uno studio tutto italiano grazie
                                                                                         al programma di ricerca Airc finanziato
                                                                                         con i contributi del 5 per mille. Oggetto
                                                                                         dello studio le cellule staminali tumora-
                                                                                         li, capaci di autorigenerarsi e dare vita a
                                                                                         un infinito numero di cellule figlie che
                                                                                         alimentano il cancro. La scoperta per-
                                                                                         metterà di trovare nuove strategie di
                                                                                         cura. Allo studio ha preso parte anche
                                                                                         l’Istituto superiore di sanità.

                                                                                         L    ’Università di Siena ha studiato e
                                                                                              prodotto il pane che aiuta a con-
                                                                                         trastare gli effetti della menopausa e a
                                                                                         mantenere le donne in salute. “Il pane
                                                                                         delle donne” è un prodotto artigiana-
                                                                                         le, con ingredienti provenienti da agri-
                                                                                         coltura biologica e arricchito di soia:
                                                                                         abbassa il contenuto di carboidrati, au-

O                                          T
    ltre 400 giovani provenienti da tut-        orna Run For Parkinson’s, l’iniziativa   menta quello di proteine, riduce il ri-
    ta Italia hanno preso parte al Forum        che promuove la sensibilizzazione        schio di sviluppare malattie cardiache e
Nazionale Avis Giovani che si è svolto a   della malattia in tutto il mondo. Si tratta   allevia i sintomi della menopausa grazie
Roma il 15 e 16 marzo.                     del più grande evento al mondo dedica-        alla presenza di isoflavoni.
LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
Sommario
AVISLAB percorsi di qualità e di innovazione                                                             p.4

AVIS SOS si veste di nuovo                                                                               p.5
   AVIS E GENERE
Una nostra inchiesta sull’altra metà della medicina                                                      p.6

È il Fattore X la nuova frontiera della salute pubblica                                                  p.7

L’innovazione passa dall’analisi di genere                                                               p.8

Medicina di genere: una sfida tutta europea                                                              p.10

Uno su tre è donna ma nel mondo sono il 50%                                                              p.11

Presidenti & donatrici: determinate e motivate                                                           p.12

Se l’8 marzo diventa avisino                                                                             p.14

Diventa Teatro il tradizionale Forum dell’Avis Toscana                                                   p.15

   AVIS E SPORT
A tutta vasca per la solidarietà                                                                         p.16

Un’avisina in punta di fioretto                                                                          p.17

L’attività fisica che fa bene al cuore                                                                   p.18

I Gruppi di cammino le esperienze in Avis                                                                p.19
   AVIS PAURE E FOBIE
Donatori ed esami del sangue                                                                             p.20

Il paziente e la comunicazione dei problemi di salute                                                    p.22

                                        DIRETTORE EDITORIALE/ Responsabile   SEGRETERIA DI REDAZIONE                                      IN COPERTINA
                                        Vincenzo Saturni                     Ufficio Stampa                               LA NUOVA
                                                                                                                          PRIMAVERA       “Albero della Vita”.
              Anno LXVI, n. 1           Presidente Avis Nazionale            Avis Nazionale                               DI AVIS SOS
                                                                                                                                          Struttura in ferro zincato
              aprile 2014                                                    viale E. Forlanini, 23
                                        COORDINATORE EDITORIALE                                                                           modellata (unico filo
                                                                             20134 Milano                                                 senza interruzioni) +30
Periodico trimestrale                   Claudia Firenze                      Tel. 0270006786
                                        Responsabile Comunicazione                                                                        e 32 mondini (tessuti
di informazione e cultura
                                                                             FOTOGRAFIE                                                   compattati con filo ferro poi
dell’Avis Nazionale                     COORDINATORE GRAFICO                                                                              colorati e resinati) cm 98
Reg. Trib. Milano n° 305                                                     Archivio Avis Nazionale
                                        Nereo Marchi                                                                                      x 130 x 5. Opera dell’artista
del 26.09.1969                                                               Archivio “Dono & Vita”
                                                                                                                                          Mazzocca&Pony, anno 2014
                                                                                                                                      1

Viale E. Forlanini, 23 - 20134 Milano   REDAZIONE                            Beppe Castellano
Tel. 0270006786 Fax 0270006643          Beppe Castellano (c.r.)              STAMPA                                                                  “FSC è un sistema
comunicazione@avis.it                   Michela Rossato                      Ed. Stimmgraf s.r.l.                                                    di certificazione che
avis.nazionale@avis.it                  redazione.dono-vita@avis.it                                                                                  consente al con-
                                                                             S. Giovanni Lupatoto (VR)                                               sumatore finale di
ufficio.stampa@avis.it                  Filippo Cavazza                                                                                              riconoscere i pro-
http://www.avis.it                      Boris Zuccon                                                                                                 dotti fabbricati con
                                                                                                                materie prime che provengono da foreste gestite in
n° verde 800261580                      ufficio.stampa@avis.it                                                  modo corretto, dal punto di vista ambientale e so-
Avis - Associazione                     Hanno collaborato:                   Questa pubblicazione è             ciale, in cui il taglio è controllato e non pregiudica la
Volontari Italiani Sangue               Agnese Testadiferro, Viviana Bossi   associata all’USPI                 salute globale della foresta”.
LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
AVISLAB
                                               percorsi di qualità
                                               e di innovazione
                                                                                                                    di Vincenzo Saturni

C
         arissimi amici, questo numero         azioni: dai malati - garantendo loro la          perseguimento di obiettivi strategici “di
         del nostro periodico, aggiornato      miglior terapia trasfusionale, ai donatori       sistema”, cioè l’autosufficienza di sangue
         nella veste grafica e nell’impo-      - valorizzando al massimo il loro gesto,         intero, emocomponenti, plasma derivati
stazione, precede la nostra Assemblea          alle singole Avis, alle Istituzioni, al volon-   da “conto lavoro”, ottenuti da donato-
Generale di maggio dal tema: “AVISLAB:         tariato e alla società per un “ben-essere”       ri volontari, periodici, non remunerati,
percorsi di qualità e innovazione”.            diffuso.                                         anonimi e responsabili, in quantità suf-
Percorsi: Perché desideriamo dare il           Innovazione: che non va limitata                 ficiente, della massima qualità, effica-
senso della forte dinamicità della nostra      all’ambito tecnico-scientifico, ma allar-        cia terapeutica e sicurezza possibili, in
Associazione e del dibattito sempre vivo       gata ad ogni settore. L’analisi delle in-        modo equo e sostenibile, e “di missione
al nostro interno, tipico delle grandi reti,   novazioni dimostra che sono i miglio-            allargata” finalizzati alla promozione di
e volto ad affrontare efficacemente le         ramenti piccoli nel tempo, ma continui           stili di vita sani e positivi, al monitoraggio
sfide che ci si presentano quotidiana-         a produrre il vero cambiamento. La               dello stato di salute ed alla prevenzione,
mente.                                         nostra innovazione non può che esse-             alla diffusione dell’associazionismo e del
Qualità: Tali percorsi mirano a qualifi-       re guidata da principi etici, dal deside-        ben-essere.
care il sistema AVIS a vantaggio dell’ef-      rio di produrre qualcosa di buono e di           Molti temi saranno trattati in assemblea
ficacia dei servizi offerti e dei risultati    bello di portata collettiva. Innovatore è        (vedasi box); in plenaria ci saranno inter-
che il nostro sistema raggiunge nel            colui che riesce a sognare qualcosa di           venti su: “Prima donazione differita” e “Le
suo complesso, anche con un corretto           diverso, di migliore per tutti, portandosi       UdR verso la scadenza del 31.12.2014” e
utilizzo delle risorse economiche e di         oltre quanto è nella quotidianità. Per noi,      anche 4 seminari per far partecipare at-
quelle naturali con rispetto dell’ambien-      in qualità ed innovazione, rimane fon-           tivamente tutti i delegati:
te esterno e dell’ambiente di lavoro. Nu-      damentale l’investimento “umano” che             1. Conoscere l’associazione: dal Li-
merosi studi effettuati sul sistema qualità    passa attraverso la formazione costante                 bro Bianco al Centro Studi;
applicato al non profit, spiegano come         e qualificata e la valorizzazione del no-        2. Vivere in associazione: laboratorio
la qualità non venga garantita esclusi-        stro volontariato.                                      “etico”;
vamente attraverso rigidi standard per i       Infine il tema della sostenibilità, non          3. Le professioni sanitarie nel percor-
servizi o con verifiche sistematiche tra       strettamente economica, ma anche                        so di accreditamento. Corso ECM;
prestazioni erogate e protocolli definiti,     sociale e ambientale: il tenere insieme          4. Dalla donazione all’impegno asso-
ma soprattutto grazie ad un percorso           tutti e tre questi aspetti deve essere fon-             ciativo: la motivazione dei volon-
culturale che deve permeare le nostre          damentale nella programmazione delle                    tari.
attività. Punto centrale è, dunque, l’in-      nostre azioni.                                   Buona lettura, buon lavoro e arrivederci
dividuazione dei destinatari delle nostre      La discussione assembleare verterà sul           a Chianciano Terme.

                       •   Raccolta e disponibilità di documentazione e             •   Rendicontazione, monitoraggio e risorse
I temi
                           dati, loro analisi, avvio di studi e ricerche            •   Mantenimento dell’autosufficienza e salvaguar-
della 78a              •   Comunicazione, Formazione, Giovani e Scuola                  dia del principio di gratuità del dono anche per
Assemblea              •   Rete associativa e suo sviluppo sul territorio,              il plasma ed i plasma derivati
                           organizzazione interna                                   •   Prima donazione differita
nazionale              •   Partecipazione ad “EXPO 2015”                            •   Modifiche normative sul Terzo Settore,
di Chianciano          •   Unità di raccolta ed accreditamento                      •   Servizio Civile Nazionale,
                       •   Diffusione della Carta etica                                 sulle convenzioni ed applicazione dei nuovi
Terme                  •   Attività internazionale                                      Decreti trasfusionali

4
LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
AVIS SOS
si veste di nuovo
Il periodico cambia la “forma”, ma non i valori
                                                                                                                   di Claudia Firenze

I
      nizio con una citazione dal film Ber-     parliamo in questo numero. Siamo si-           cui riprendiamo i temi e li approfondia-
      linguer ti voglio bene: “la donna, la     curi che ce ne sono mille altre sparse         mo, portando la posizione della nostra
      donna, la donna, o l’omo???”. Al di       per l’Italia, perciò vi chiediamo di farcele   associazione. Lo scorso numero aveva-
là del sorriso che questa frase può ge-         conoscere! Aiutateci a raccontare quan-        mo affrontato fobie di ogni tipo e que-
nerare in chi ha visto il film (ad un certo     to bella e viva è la nostra associazione       sto numero approfondiamo un tema
punto vi è un divertente dibattito ante         e quante buone pratiche sono disse-            delicato: quello della comunicazione
litteram sulla parità di genere) in realtà      minate su tutto il territorio nazionale.       degli esami e l’atteggiamento dei dona-
riassume un po’ il portato di questo nu-        Siamo convinti che occorra lavorare a          tori. Intervistiamo su questo tema il dott.
mero di Avis SOS:                               tutti i livelli per assicurare pluralismo e    Cambié. Quanto trattato su Avis SOS
Un Avis SOS rinnovato, nella forma e nei        parità di condizioni, ma poi dobbiamo          sarà approfondito sul sito. Il prossimo
contenuti. Abbiamo dato una rinfrescata
alla grafica e trattato una miscellanea di
argomenti associativi, scientifici, storie e      “Il nostro giornale deve essere uno
testimonianze. “Un’Avis SOS che è anche
rispettoso dell’ambiente: siamo infatti           strumento per far conoscere e crescere
certificati FSC”.
Il nostro giornale deve essere uno stru-          l’Avis e per farlo ancor meglio abbiamo
mento per far conoscere e crescere l’A-
vis e per farlo ancor meglio abbiamo bi-
                                                  bisogno di tutti voi... in termini di idee,
sogno di tutti voi. Abbiamo bisogno del           input, sollecitazioni e sostegno”.
vostro contributo in termini di idee, in-
put, sollecitazioni, ma anche del vostro
sostegno per diffonderlo più adeguata-          lavorare tutti insieme, uomini e donne,        numero sarà interamente dedicato alle
mente. Con soli 6 euro all’anno potete          l’una e l’altra metà del cielo. In questo      tematiche che affronteremo alla 78ª As-
aiutarci a farci conoscere a tutti i livelli.   numero abbiamo ricostruito il punto di         semblea Generale di Chianciano Terme.
E più abbiamo una voce condivisa e più          vista di dirigenti associative, mediche e      E infine veniamo allo stato dell’arte del-
riusciamo a farci sentire.                      scienziate.                                    la comunicazione: siamo al lavoro con
Ma torniamo alle donne (e agli uomini):         Un altro tema che abbiamo affrontato e         la nuova campagna, che presenteremo
in questo numero il tema del genere la          che ci è molto caro è quello dello sport.      presto, intanto abbiamo lanciato il nuo-
fa da padrone. In occasione delle mani-         Chi dona il sangue conduce un corret-          vo video in collaborazione con Yalla Ita-
festazioni dell’8 marzo ne abbiamo ap-          to stile di vita che si sposa in pieno con     lia al Festival del Volontariato di Lucca
profittato per fare un po’ il punto sul ver-    lo sport inteso come sano antagoni-            con l’iniziativa “Terre diverse stesso san-
sante associativo, ma anche, allargando         smo e competizione leale. Ma siccome           gue”. Abbiamo dato l’adesione al mani-
il campo, su quello medico scientifico          in questo numero il “Fattore X” (che tra       festo del terzo settore #inmovimento
della medicina di genere. Sulle donne           l’altro un libro interessante che abbia-       presentato da Vita Non Profit e siamo
in Avis è stato detto e scritto molto. La       mo recensito) è preponderante abbia-           stati presenti a “Fa la cosa giusta” a Mi-
questione si può così riassumere. Vi è          mo intervistato anche due donne, due           lano. Sul fronte radio abbiamo lanciato
maggiore parità di genere tra i nuovi do-       sportive, due amiche: Federica Pellegrini      una nuova rubrica su Radio Sivà, Voci
natori e nelle Avis Comunali e Provin-          e Giovanna Trillini, abbiamo dato voce         Solidali, con i protagonisti del terzo set-
ciali, sempre meno paritari sono invece         ai gruppi di cammino e a Walk of life di       tore e siamo pronti a sbarcare in FM con
i consessi regionali e quello nazionale.        Telethon, nostro partner storico.              il nuovo format PositivaMENTE.
Ma qualche buona esperienza c’è e ne            Avis SOS vuole essere anche un luogo in        Buona nuova Primavera a tutti!

                                                                                                                                         5
LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
UNA NOSTRA INCHIESTA
SULL’ALTRA METÀ
DELLA MEDICINA
                                                                                                di Filippo Cavazza e Beppe Castellano

È                                                                        P
         di stretta attualità, anche nel dibattito politico, la que-             ierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Affa-
         stione delle “quote rosa”. L’attenzione verso parità dei                ri sociali alla Camera, ha presentato il 5 agosto 2013
         sessi e le pari opportunità è sempre più marcata nella                  la proposta di legge “Norme in materia di medicina
società italiana. Lungi dal voler entrare nella diatriba politica e      di genere”, che mira a inserire la medicina di genere fra gli
elettorale, abbiamo voluto dedicare una buona parte di questo            obiettivi del Piano sanitario nazionale attraverso specifiche
numero, tra l’altro il primo con un nuovo “vestito”, a un argo-          linee guida per la diffusione di una corretta informazione
mento che ci riguarda più da vicino: la Medicina. La Medicina            sulle diversità di genere”.
“per” le donne e, anche, “fatta” nel nostro caso da donne in             Vargiu ha subito riconosciuto la portata rivoluzionaria di que-
Avis. Ne è scaturita una vera e propria inchiesta a più voci.            sta impostazione:“Ringrazio quelli che mi hanno avvicinato
Fulcro la Medicina di Genere che sembra destinata ad ave-                alla conoscenza della medicina di genere, senza pregiudizi si
re in futuro , è il caso di dirlo, “roseo”. Un futuro che sembra         è in grado di imparare cose nuove ogni giorno. Come medico
assicurato, in tempi di razionalizzazione delle cure mediche             sapevo dei diversi metabolismi dei farmaci, ma non sospetta-
dettata anche da questioni economiche, anche da queste ulti-             vo la vastità dell’universo da considerare.
me. È infatti confermato da più parti come una Medicina il più           Oggi la spesa pubblica del Servizio sanitario nazionale tende
possibile “mirata”, e in questo caso “differenziata”, contribuisca       ad aumentare per l’invecchiamento della popolazione, le in-
in misura notevole a pesare sempre meno sul bilancio dello               novazioni tecnologiche e i cambiamenti legati a domande di
Stato. In termini di euro e soprattutto di Salute. In Italia si è ini-   salute e nuovi diritti. Per mantenere la situazione preesistente,
ziato a parlare seriamente di questo argomento anche grazie              sarebbe necessaria una crescita del 2% e invece le dimensio-
all’opera di divulgazione di due giornaliste (vedi pagina accan-         ni del fondo sanitario italiano subiscono importanti riduzioni
to). Ora la questione è approdata anche in Parlamento, mentre            economiche”.
scienziate che si occupano da tempo di Medicina di Genere                La funzione strategica è chiara, secondo Vargiu, infatti, “dob-
entrano in assessorati regionali importanti. Come Flavia Fran-           biamo ipotizzare interventi strutturali per continuare a ga-
coni, una delle principali esperte di farmacologia di genere in          rantire i livelli d’assistenza. La libera circolazione europea ci
Italia e nel mondo, che è il nuovo assessore alle Politiche della        imporrà di essere attrattivi nell’offerta sanitaria, per evitare il
persona e vicepresidente della Regione Basilicata.              (B.C.)   crescere della mobilità passiva. Nella contrazione complessiva
                                                                         delle disponibilità di denaro la medicina di genere può rap-
                                                                         presentare una nuova impostazione culturale. In sanità il non
                                                                         introdurre innovazioni diventa cattiva scelta”.
                                                                         Lo abbiamo intervistato sugli sviluppi della proposta di legge:
                                                                         “In questo momento la commissione sta discutendo due leggi
                                                                         molto attese: quella sul rischio professionale e quella sul gioco
                                                                         d’azzardo patologico. Il rischio è che le logiche dell’emergenza
                                                                         quotidiana non ci aiutino a trattare temi di prospettiva. Spero,
                                                                         invece, che la portata innovativa di una legge sulla medicina di
                                                                         genere sia nella sensibilità di tutta la politica: è indispensabile
                                                                         per ottenere risultati”.
                                                                         Quanto alle motivazioni che lo hanno spinto ad avviare una
                                                                         simile proposta, Vargiu ha ribadito che “la consapevolezza che
                                                                         un sistema sanitario che non affronta la sfida dell’innovazione
                                                                         è condannato al disastro e rinuncia a garantire i diritti di salute
                                                                         del cittadino. La medicina che tiene conto del genere guada-
                                                                         gna in appropriatezza: significa che offre prestazioni migliori,
                                                                         contenendo i costi. È insensato non tenerne conto”.           (F.C.)

6
LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
È IL FATTORE X
LA NUOVA FRONTIERA
DELLA SALUTE PUBBLICA
                                                                                                                     di Beppe Castellano

È
         da pochi anni, in Italia, che la        donne a spiegare almeno in parte per-
         questione “Medicina di Genere” è        ché alcuni disturbi neurologici colpisca-
         uscita da una, pur se qualificata,      no più i maschi (autismo, Parkinson) e
ristretta cerchia di specialisti. Sì può ben     altri più le donne (ansia, depressione...
dire che il “confine” sia stato l’anno 2010      obesità).
con la pubblicazione del libro “Il Fattore       Dal cervello al cuore il passo si fa ve-
X”. Un volume di 148 pagine in cui, sia          ramente breve. Anche nel campo delle
pur con rigore scientifico proprio delle         malattie cardiovascolari vengono sfatati
due autrici (vedi sotto), il linguaggio e lo     miti ben radicati: come quello che siano
stile di scrittura rendono gli argomenti         più prerogativa degli uomini che del-
facilmente fruibili dal grande pubblico.         le donne. Nei paesi occidentali, infatti,
Si parte dal concetto che la Medicina, fi-       sono la prima causa di morte della po-
nora, è sempre stata “singolare maschile”        polazione femminile soprattutto perché
anche per motivi prettamente econo-              gli stessi medici non sono “allenati” a ri-
mici e “privati”.                                conoscerne i sintomi nelle pazienti. Dal-
Da sempre, infatti, le più importanti ri-        le malattie respiratorie, a quelle dell’ap-
cerche cliniche e farmacologiche hanno           parato digerente, alla terapia del dolore,
come “base” il genere maschile, sicura-          fino alla farmacologia e al diverso impat-
mente più stabile fisiologicamente di            to di ogni tipo di farmaco in base al ge-
quello femminile perché non esposto              nere, le curiosità e gli spunti per riflettere
alle variazioni ormonali cicliche.               non mancano.
Tanto per non lasciar spazio a dubbi di          Uno in particolare, come abbiamo letto
sorta, il primo capitolo del libro si intitola   nella pagina accanto, ha fatto riflettere        “differenziata” sarebbe in grado di far ri-
“Fra mente e cervello”. Sono le differen-        a fondo anche la stessa classe politi-           sparmiare immensi “patrimoni” in euro e
ze biologiche del cervello fra uomini e          ca: una più corretta e diffusa Medicina          salute dei cittadini.

                                                 IL “CHI È” DELLE DUE AUTRICI

                                                 L
                                                        etizia Gabaglio ed Elisa Mana-            L’Espresso e i mensili Le Scienze e Men-
                                                        corda, giornaliste, sono ambe-            te&Cervello. È docente presso il Master
                                                        due laureate rispettivamente in           in comunicazione della scienza dell’U-
                                                 Filosofia e in Filosofia del linguaggio.         niversità Sapienza di Roma. Elisa è di-
                                                 Sono fondatrici fin dal 1996 della media         rettore di Galileo e scrive per Panorama,
                                                 company Galileo, specializzata in servizi        Wired, Il Corriere delle Comunicazioni. È
                                                 editoriali scientifici ed editrice del gior-     docente al Master SGP “Le scienze della
                                                 nale di divulgazione scientifica Galileo         vita nel giornalismo e nei rapporti politi-
                                                 (www.galileonet.it). Scrivono di scien-          co-istituzionali” della Sapienza di Roma.
                                                 za e tecnologia per le principali testate        Coordina la redazione del sito dell’Asso-
                                                 italiane ed estere. Letizia collabora con        ciazione nazionale malati reumatici.

                                                                                                                                            7
LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
L’INNOVAZIONE PASSA
   DALL’ANALISI DI GENERE
   Intervista a Londa Schiebinger, uno dei massimi esperti di questioni
   di genere in ambito scientifico.
                                                                                                                    di Boris Zuccon

                                                                    È
                                                                             ormai un dato di fatto     Potrebbe fornirci qualche
                                                                             che l’analisi di genere    esempio di come la medi-
                                                                             può favorire l’innova-     cina di genere può favorire
                                                                    zione e il progresso in conte-      una più corretta sommini-
                                                                    sti molto importanti della no-      strazione dei medicinali e
                                                                    stra vita. Ne abbiamo parlato       delle cure in generale?
                                                                    con Londa Schiebinger, do-          L’anno scorso l’agenzia sta-
                                                                    cente di Storia della Scienza       tunitense per gli alimenti e
                                                                    presso la Stanford University,      i medicinali (U.S. Food and
                                                                    tra i più grandi esperti a livel-   Drug Administration) per la
                                                                    lo mondiale di questioni di         prima volta ha stabilito che
                                                                    genere nella scienza e nella        il dosaggio di un particola-
                                                                    tecnologia.                         re composto denominato
                                                                                                        zolpidem, indicato nel trat-
                                                                    Perché l’analisi di sesso e         tamento dell’insonnia, nel-
                                                                    genere migliora la quali-           le donne vada ridotto della
                                                                    tà e la sicurezza in ambito         metà rispetto agli uomini.
                                                                    scientifico e tecnologico?          Va sottolineato che tale so-
                                                                    I pregiudizi di genere diffusi      stanza è sul mercato da ben
                                                                    in questi due contesti deri-        20 anni e soltanto ora si è
                                                                    vano dai precontetti presenti       giunti a queste importanti in-
                                                                    nella nostra società e nelle        dicazioni!
                                                                    istituzioni. In particolare, è      Gli studi dimostrano che ci
                                                                    bene sottolineare che questi        sono differenze persino nel-
                                                                    tabù rischiano di provocare         le capacità terapeutiche del-
                                                                    effetti molto costosi in termi-     le cellule staminali di origine
                                                                    ni economici e di vite umane,       maschile o femminile.
                                                                    limitando anche la creatività       Le cellule staminali musco-
                                                                    scientifica, l’eccellenza e i       lari, ad esempio, mostrano
                                                                    benefici per tutta la colletti-     variabilità nella proliferazio-
                                                                    vità. Per esempio, negli ultimi     ne e differenziazione, come
                                                                    anni ben dieci farmaci sono         dimostrato dal fatto che le
                                                                    stati ritirati dal mercato sta-     cellule XX (di origine fem-
                                                                    tunitense per effetti dannosi       minile) sembrano avere una
Professore di Storia della Scienza presso la Stanford University,   sulla salute e otto di questi       capacità rigenerativa più ele-
Londa Schiebinger ha dedicato la sua carriera allo studio           sono risultati più pericolosi       vata rispetto alle cellule XY
                                                                    per le donne. Tali medicinali       (di origine maschile). Questa
dell’analisi di genere.
                                                                    sono costati miliardi di dollari    scoperta può rappresentare
Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo “Gendered             e hanno rischiato di mettere        un’importante sfida a livello
Innovations in Science and Engineering “, “Nature’s Body:           in serio pericolo la salute del-    clinico, ma richiede ulteriori
Gender in the Making of Modern Science”, “Feminism in               le donne, poiché in molti casi      indagini di approfondimento.
                                                                    sono stati testati prevalente-      Sempre in questo ambito,
Twentieth-Century Science, Technology, and Medicine”.
                                                                    mente su soggetti o animali         un’equipe norvegese in col-
                                                                    di sesso maschile.                  laborazione con un team

  8
LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
australiano ha impiantato         che sono necessari studi ran-
cellule staminali emopoie-        domizzati su larga scala per
tiche femminili in cavie di       comprendere meglio la pato-
entrambi i sessi. Poiché negli    fisiologia e le terapie ottimali
esemplari maschi si è regi-       per uomini e donne.
strato un tasso maggiore di       Vent’anni di analisi nelle ma-
decessi, sono state effettuate    lattie cardiache hanno mi-
ulteriori indagini che hanno      gliorato la conoscenza della
portato alla conclusione che      diagnosi e dei trattamenti dif-
la corrispondenza di sesso        ferenziati per sesso e anche
tra donatore e ricevente de-      le campagne di prevenzione
termina maggiori probabilità      hanno adottato un approccio
di successo.                      di genere per poter meglio
                                  promuovere comportamen-
In quali campi secondo Lei        ti salutari per il cuore, come
l’analisi di sesso e genere       l’esercizio fisico e l’astinenza
sta affrontando le sfide più      dal fumo di tabacco. Ma mol-
importanti?                       to deve essere ancora fatto.
In ambito cardiaco, per           Spostando la nostra atten-
esempio, ci si è resi conto       zione sull’osteoporosi, gene-
che la coronarografia (detta      ralmente si ritiene che essa
anche angiografia coronari-       colpisca soprattutto le don-
ca, ndr) rivela più frequente-    ne in menopausa. Questa
mente la presenza di malattie     patologia è stata per lungo            Nel corso della Sua carrie-         ni si è assistito a un aumento
coronariche tra gli uomini        tempo non adeguatamente                ra, Lei si è occupata del le-       della percentuale di donne
che accusano dolore toraci-       diagnosticata negli uomini,            game tra genere, scienza e          impiegate nel campo della ri-
co, mentre tra le donne que-      poiché il gruppo di riferimen-         innovazione, cercando di            cerca, ma bisogna compiere
sto esame spesso non è in         to comprendeva solo donne,             analizzare il problema del          ancora molti passi in avanti.
grado di individuare la causa     mentre oggi è noto che essa            persistente sottorappresen-         Cambiamenti strutturali sono
                                                                                                             avvenuti nelle università e
                                                                                                             numerosi interventi, quali
                                                                                                             l’introduzione dell’orario fles-
                     “I pregiudizi di genere rischiano di provocare                                          sibile e di politiche favorevoli
                                                                                                             alla famiglia, sono stati effet-
              effetti molto costosi in termini economici e di vite                                           tuati nei luoghi di lavoro per
                                                                                                             permettere ai cittadini di en-
                umane, limitando anche la creatività scientifica,                                            trambi i sessi di accedere alle
                  l’eccellenza e i benefici per tutta la collettività”.                                      stesse opportunità di crescita
                                                                                                             professionale. L’ambito in cui
                                                                                                             si sono registrati i cambia-
                                                                                                             menti più significativi è quel-
del dolore poiché non rileva      colpisce il 30% degli uomini           tazione delle donne in que-         lo della ricerca, dove l’analisi
particolari ostruzioni coro-      in età avanzata, che presen-           sti settori. Che cosa bisogna       di genere sta assumendo una
nariche. Recenti studi han-       tano anche un più elevato in-          fare per incrementare la            rilevanza sempre maggiore.
no infatti evidenziano come       dice di mortalità rispetto alle        loro partecipazione?                Per citare qualche esempio,
oltre il 50% delle donne che      donne per lesioni all’anca.            Possiamo individuare tre dif-       la Commissione europea ha
accusano dolore toracico ed       Gli sviluppi della ricerca sono        ferenti approcci per promuo-        indicato questo tema tra gli
effettuano      coronarografia    stati resi possibili quando, sul       vere l’uguaglianza di genere        obiettivi della strategia Eu-
abbia coronarie normali o         finire degli anni Novanta, per         in campo scientifico e tecno-       ropa 2020, mentre in Nord
quasi rispetto al 15% riscon-     la prima volta dei soggetti di         logico, strettamente connessi       America la Fondazione Bill
trato negli uomini in analoga     sesso maschile sono stati in-          l’uno all’altro: incrementare la    Gates, l’Istituto canadese di
situazione. Sebbene diverse       clusi nei campioni di popola-          partecipazione delle donne          Ricerca sulla Salute o riviste
pubblicazioni      considerino    zione osservati. Queste inda-          nei percorsi formativi e lavo-      scientifiche quali “Science” o
che il dolore toracico senza      gini hanno focalizzato la loro         rativi, riorganizzare e riforma-    la “Clinical Orthopaedic and
ostruzione coronarica rap-        attenzione non solo sulle dif-         re la struttura delle istituzioni   Related Research Journal”
presenti una condizione a         ferenze di genere, ma pure su          scientifiche ed educative e         hanno ormai da tempo in-
basso rischio, queste donne       quelle etniche, culturali, geo-        infine migliorare l’eccellenza      serito l’analisi di genere tra i
hanno in realtà una proba-        grafiche, connesse ai diversi          integrando l’analisi di genere      requisiti fondamentali per la
bilità doppia di sviluppare in-   stili di vita, ai tassi di esercizio   nella ricerca scientifica e tec-    presentazione e la pubblica-
farti o ictus. Questo dimostra    fisico e all’alimentazione.            nologica. Negli ultimi decen-       zione di progetti di studio.

                                                                                                                                            9
LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
MEDICINA DI GENERE:
 UNA SFIDA TUTTA EUROPEA
 Ineke Klinge, professore della Maastricht University, ci illustra
 le nuove sfide introdotte in medicina grazie all’analisi di genere.
                                                                                                                           di Boris Zuccon

 I
      l ontesto sociale di ge-      e donne in tema di salute e
      nere è stato spesso tra-      malattie. Le analisi basate
      scurato a favore della        esclusivamente sul sesso non
 convinzione che la diversità       permettono di comprendere
 di esiti in tema di salute de-     del tutto tali diversità, mentre
 rivi essenzialmente dalle dif-     l’introduzione del concetto di
 ferenze biologiche tra uomini      genere ha permesso ai me-
 e donne. Questo è uno dei          dici di rivolgere la loro atten-
 concetti cardine del pensie-       zione anche sulle relazioni
 ro di Ineke Klinge, docente        sociali, per avere una più am-
 all’Università di Maastricht       pia comprensione dei mec-
 che ha coordinato numerosi         canismi che differenziano i
 progetti europei su temati-        sintomi, i risultati e le reazioni
 che legate alla medicina di        alle malattie, con il vantaggio
 genere.                            di individuare trattamenti più
                                    accurati e mirati.
 Professoressa, quali sono i        Prendiamo in considerazione
 nuovi paradigmi introdotti         l’obesità, che contribuisce in
 dalla medicina di genere?          modo significativo all’insor-
 Prima di tutto è opportuno         gere di malattie non trasmis-
 definire bene il significa-        sibili come l’infarto, il diabe-     nomeno, occorre analizza-             innovativo che osserverà in
 to di sesso e genere. Con il       te e il cancro. Ad eccezione         re i diversi fattori sociali che      maniera equa la popolazione
                                                                         influiscono sugli stili di vita e     femminile e quella maschile.
                                                                         in particolare sull’attività fisica   Il primo appuntamento pub-
                       “EUGenMed: piano per                              e l’alimentazione corretta di
                                                                         donne e uomini.
                                                                                                               blico è stata una conferen-
                                                                                                               za di presentazione che si è
                implementare l’analisi di sesso                                                                tenuta a Bruxelles il 7 aprile,
                                                                         Lei sarà direttamente coin-           alla quale seguiranno 4 work-
                      e genere in biomedicina                            volta nel programma deno-             shop in programma nei pros-
                          e ricerca sanitaria...”                        minato EUGenMed (Euro-                simi mesi.
                                                                         pean Gender Medicine), che            Durante questo incontro i
                                                                         punta a creare un network             partner e gli interlocutori del
 primo termine indichiamo           delle nazioni più sviluppate,        europeo sulla medicina di             progetto si confronteranno
 quell’insieme di fattori biolo-    dove i tassi di obesità sono         genere. Quali sono le prin-           per valutare lo stato dell’arte
 gici come i geni, i cromoso-       pressoché identici tra donne         cipali finalità di questo pro-        della medicina di genere in
 mi, la fisiologia e l’anatomia,    e uomini, nel resto del mon-         getto e quali le prossime             Europa.
 mentre le caratteristiche di       do l’aumento eccessivo di            fasi di realizzazione?                Ciò servirà a porre le basi
 genere derivano dai processi       peso corporeo risulta essere         Compito principale dell’EU-           per la definizione di alcune
 socio-culturali che regolano       un fenomeno più diffuso tra          GenMed sarà la definzione             linee guida e raccomanda-
 il divenire uomo e donna in        le prime e nei Paesi a bas-          di un piano d’azione per im-          zioni che saranno diffuse tra
 una data società. Prendere in      so o medio-basso reddito la          plementare l’analisi di sesso e       medici, associazioni e so-
 considerazione sia il sesso,       percentuale di donne obese           genere in biomedicina e nel-          cietà scientifiche, insegnanti,
 sia i cosiddetti “ruoli di gene-   addirittura raddoppia rispet-        la ricerca sanitaria. L’obiettivo     studenti, ricercatori, aziende
 re” è dunque fondamentale          to a quella degli uomini. Per        generale è quello di migliora-        farmaceutiche, responsabili
 per comprendere l’insorge-         comprendere meglio questi            re la salute dei cittadini euro-      delle politiche sanitarie, poli-
 re di esiti distinti per uomini    dati e le cause di questo fe-        pei attraverso un approccio           tici e istituzioni varie.

10
UNO SU TRE È DONNA
MA NEL MONDO SONO IL 50%
                                                                                                                      di Filippo Cavazza

S
         e in Italia le donatrici      donatrici che è circa il 33%
         di sangue donne sono          del totale: la Grecia. Anche in
         circa il 33% del totale,      Grecia, come nella nostra pe-
in altri Paesi (europei e non) il      nisola, alle donne in età fertile
rapporto maschi/femmine è              è permesso donare per non
vicino alla parità. Quali sono         più di due volte all’anno, con-
le ragioni di questa signifi-          tro le tre di Olanda, Spagna e
cativa differenza? Se lo sono          Portogallo e le quattro di Fin-
chiesti, attraverso una pubbli-        landia, Francia e Germania.
cazione sulla rivista “Transfu-        In tutte queste altre Nazioni,
sion and apheresis science”,           il rapporto uomini/donne è
tre ricercatori italiani: Marco        molto vicino alla parità e ad-
Bani (psicologo e docente              dirittura in Finlandia il gentil
all’Università di Milano Bicoc-        sesso sopravanza i maschi
ca), Mariagrazia Strepparava           (55% a 45%). Bani, Streppa-
(docente di Psicologia clinica         rava e Giussani concludono
presso il medesimo ateneo)             sostenendo che “questo lun-
e Barbara Giussani, emato-             go intervallo interdonaziona-
logo e responsabile Unità di
Raccolta dell’Avis provinciale
Bergamo. La ricerca si è svol-                                             Uomini    Donne    donazioni/anno uomini   donazioni/anno donne
ta tra il 2008 e il 2009 e si è                          ITALIA              67        33              4                       2
basata su un campione di cir-                            GRECIA              66        34              4                       2
                                                         LUSSEMBURGO         58        42              4                       3
ca 220 donatori (di entrambi                             OLANDA              49        51              5                       3
i sessi) che senza apparen-                              CANADA              49        51              6                       6
ti motivi di salute avevano                              FINLANDIA           45        55              6                       4
smesso di donare nei due                                 FRANCIA             49        51              6                       4
anni precedenti. Abbastanza                              SPAGNA              54        46              4                       3
                                                         PORTOGALLO          57        43              4                       3
simili sono state le risposte
                                                         DANIMARCA           50        50              4                       3
in tema di motivazioni a do-                             REGNO UNITO         47        53              3                       3
nare, così come abbastanza                               GERMANIA            54        46              6                       4
coincidenti sono state le due                            USA                 50        50              6                       6
principali cause del mancato                             BRASILE             48        52              4                       3
proseguimento          dell’attività
donazionale: poco tempo a              le appare il principale fattore     al limite di 2 donazioni/anno    per 2 anni con differenti fre-
disposizione e problematiche           per spiegare una percentua-         previsto in Italia per le don-   quenze donazionali (12, 10, 8
lavorative. I tre studiosi han-        le marcatamente bassa di            ne, un limite che non trova      settimane per gli uomini e 16,
no poi messo a confronto la            donne donatrici nella popo-         riscontro in nessun altro Pa-    14, 12 per le donne). Non è
direttiva 2004/33 dell’Unione          lazione italiana, anche se c’è      ese. È un’ipotesi che, pur ri-   difficile notare che le 24 set-
Europea sul livello minimo             bisogno di ulteriori studi per      chiedendo ulteriori verifiche,   timane previste in Italia per le
di emoglobina per le donne             verificare se un cambiamen-         credo vada nella giusta dire-    donatrici sono molto lontane
e per gli uomini (rispettiva-          to in questo tipo di strategia      zione, tanto che nel Regno       e - questo è ciò che ipotizzo-
mente ≥ 125 g/L e ≥ 135 g/L)           può condurre a un aumento           Unito è in corso un grande       impediscono la fidelizzazio-
e i valori richiesti nei princi-       di questa percentuale”. “L’ipo-     studio (su 50.000 donatori)      ne delle donatrici. Nella let-
pali Paesi extraeuropei, senza         tesi – prosegue ancora Bani         proprio per verificare qual è    teratura scientifica è risaputo
notare significative differen-         - è che questa differenza non       l’intervallo ideale tra le do-   che uno degli indicatori più
ze. Oltre all’Italia, in Europa        sia dunque legata a questioni       nazioni di sangue intero per     forti della fidelizzazione del
esiste un solo altro Paese con         tipicamente di genere (livello      uomini e donne. I donatori       donatore è proprio l’interval-
una percentuale di donne               di ferritina, gravidanze...), ma    vengono invitati a donare        lo tra le prime 2-3 donazioni”.

                                                                                                                                             11
PRESIDENTI
 & DONATRICI
 Bilancio dei primi 12 mesi dalle nuove presidenti regionali
 delle Avis di Trentino (Adriana Faccini), Friuli Venezia Giulia
 (Lisa Pivetta) e Svizzera (Ilaria Giacosa Gozzini)
                                                                                                di Michela Rossato e Beppe Castellano

I
       niziamo questa breve carrellata su      da dirigente in un centro commerciale          possibili, o almeno alle assemblee delle
       donne e impegno nel volontariato,       sono abituata a gestire il lavoro mio e        Avis e realtà più grosse, e mi coordino
       intervistando la prima delle nostre     di altre persone. Ma penso anche alle          con gli altri componenti dell’Esecutivo,
 tre presidenti di Avis regionali, Adriana     donne che lavorano o hanno lavora-             perchè qualcuno di loro possa esse-
 Faccini dell’Avis parificata regionale del    to nell’ambiente socio-sanitario e che         re presente dove io non riesco. Non si
 Trentino.                                     sanno muoversi in questo ambiente.             lavora da soli, ma in squadra. I risultati
 Primo anno da presidente. Che bilan-          Ci sono tante componenti da valutare,          migliori si ottengono insieme.
 cio personale si sente di fare?               oltre ad una certa apertura mentale alle       Che cosa si sente di dire, sulla base
 Il bilancio è sicuramente positivo, nel       cose nuove, alle sfide.                        della propria esperienza, alle donne
 senso che ho imparato ciò che non sa-         E lei come è riuscita a conciliare tutto?      che in Avis potrebbero in futuro occu-
 pevo e sono riuscita a fare abbastanza        Io riesco a conciliare perchè ho una fa-       pare ruoli dirigenziali? Come far loro
 quel che pensavo di fare. Entusiasmo          miglia ormai indipendente, dal momen-          superare eventuali perplessità?
 e buona volontà ci sono, i primi risul-       to che i figli sono adulti. Mio marito è       Dico che considerino la propria situa-
 tati anche, come la rinascita del Grup-       avisino, quindi capisce il mio impegno         zione familiare e lavorativa.
 po giovani, la scuola di formazione... Mi     e mi sostiene, altro aspetto importante.       Se è adatta o comunque adattabile al
 sono dovuta organizzare da un punto           Poi, da un punto di vista logistico, dedico    ruolo dirigenziale, e se se la sentono
 di vista logistico, perchè la sede Avis re-   un intero giorno alla settimana alla sede      di affrontare questo tipo di impegno, si
 gionale dista un po’ da casa mia, ma sta      regionale, cioè sono fisicamente in sede       sentono predisposte ed hanno buona
 andando tutto bene. L’impegno è note-         per tutte le pratiche, gli appuntamenti e      volontà, che lo facciano. Non è un im-
 vole, certo, però io ci tengo e ci credo      gli impegni che necessitano della mia          pegno “rose e fiori”, specie in questi tem-
 molto nell’associazione e in quello che       presenza.                                      pi di crisi e di fondi sempre scarsi, ma è
 faccio, quindi non mi pesa ed anzi mi         Per quanto riguarda il territorio, cerco di    sicuramente possibile. Con una buona
 porta soddisfazione.                          partecipare a più assemblee ed iniziative      organizzazione, ci si riesce!           M.R.
 Essere una donna presidente le ha fat-
 to incontrare qualche difficoltà?

                                                   PURE OLTRE CONFINE
 Non ci nascondiamo che un po’ di scet-
 ticismo e certi pregiudizi verso le donne
 dirigenti ci sono in Avis e quindi anche
 nei miei confronti.
 D’altra parte, quello del presidente re-

                                                   A
 gionale è, lo ripeto, un ruolo forte e im-                bbiamo intervistato anche Ilaria          segretaria. Qui in Svizzera c’è una situazione
 pegnativo, che richiede tempo e grande                    Giacosa       Gozzini,     presidente     un po’ particolare rispetto alle regioni
 dedizione.                                                dell’Avis regionale Svizzera.             italiane: non abbiamo delle Avis provinciali
 Essere donna non è peggio o meglio                Da quanto tempo guida l’Avis Svizzera?
 che essere uomo. Essere donna signi-              Sono presidente dalla scorsa assemblea
 fica, però, dover conciliare tanti aspetti        regionale, svoltasi a Baden il 21 aprile 2013.
 insieme, dalla famiglia al lavoro, dall’im-       Presidente da un anno, quindi, di una
 pegno associativo ad eventuali altri in-          regionale diversa dalle altre. Che bilancio
 teressi e passioni. Forse è un po’ più dif-       sente di fare, a oggi, di questa esperienza?
 ficile, ma dipende molto dalla persona,           Il bilancio è estremamente positivo e
 dal carattere che ha, anche dal lavoro            questo è forse dovuto al fatto che sono
 che fa o che ha fatto. Io, ad esempio,            in Avis dal 1981. Ho lavorato prima nella
                                                   mia Comunale di Zurigo, nella quale
                                                   sono ancora attiva, poi sono entrata nella
                                                   Commissione verifica poteri regionale
                                                   e infine nel Direttivo regionale come
12
A
               bbiamo intervistato anche Lisa          dibattito aperto dove ti confronti, e a
               Pivetta, preidente regionale Avis       volte ti scontri, in particolare con le Isti-
               Friuli Venezia Giulia.                  tuzioni. Ma sono difficoltà che possono
       Primo anno da presidente che dire?              essere superate lavorando in team. Fon-
       Prima di tutto che è stato un anno bel-         damentale lavorare in rete.
       lissimo, pur con un carico di lavoro e          Donna, volontaria impegnata e vita
       di impegni non indifferente. Abbiamo            privata...

       DETERMINATE
       E MOTIVATE
       provato a mettere in atto nuovi modi di         Per quanto riguarda l’impegno Avis da
       operare con il Consiglio regionale, ho          armonizzare con la mia vita privata (Lisa
       cercato di dare una nuova impostazione          è sposata e ha una figlia di 3 anni, ndr),
       anche alle riunioni.                            anche qui è questione di organizzazio-
       Per esempio?                                    ne. In sede regionale ci sono fisicamen-
       Innanzitutto, ho proposto che le riunio-        te una volta alla settimana, per il resto
       ni del Consiglio si svolgano non più con        si può operare anche tramite internet.
       presidente e esecutivo di fronte agli altri     Non è scritto da nessuna parte che il
       consiglieri, ma tutti in cerchio, per sen-      presidente deve essere dappertutto.
       tirsi più liberi e “uguali”. C’è chi dice che   Infatti, pur non essendo io dovunque,
       ho portato una ventata di aria fresca, ho       l’Avis regionale non è mai mancata agli         ché si può riuscire benissimo. Non sto
       anche voluto che al Consiglio partecipi-        appuntamenti anche delle Avis di base.          parlando di “quote rosa” in Avis, perché
       no sempre i responsabili delle varie aree       Bisogna, infatti, saper delegare, anche         è una cosa in cui non credo. Non sono
       di lavoro e anche quelli che si impegna-        così la gestione dell’associazione cam-         e non parlo da femminista, ma sicura-
       no in queste ultime.                            bia in positivo e diventa più corale. Tra       mente come donne in Avis siamo e
       Difficoltà di donna-presidente?                 l’altro ho la fortuna di avere al mio fianco    possiamo essere un valore aggiunto.
       In un periodo, come questo, di “pas-            ottimi collaboratori, sempre disponibili a      Molte cose le vediamo con un’ottica
       saggio” dell’intero Servizio trasfusionale      sostenermi.                                     e un punto di vista differente. Ma oltre
       non solo regionale, con tutte le novità         Sulla base della sua esperienza che             ad essere noi un valore aggiunto per
       e i cambiamenti in divenire le difficol-        cosa direbbe alle donne che in Avis             Avis, anche Avis può essere un motivo
       tà sono quelle che avrebbe incontra-            potrebbero occupare ruoli dirigenzia-           di crescita per ognuna di noi personal-
       to qualsiasi altro presidente. Faccio un        li? Come far loro superare eventuali            mente. È un bel mondo, in questo anno
       esempio: la necessità di arrivare a una         perplessità?                                    da presidente ho avuto modo davvero
       programmazione delle donazioni. Un              Direi semplicemente di “buttarsi”, per-         di conoscere tanta bella gente e tante
                                                                                                       belle realtà. Gli impegni non mancano,
                                                                                                       ma possiamo guardare tranquillamente
e i rapporti con le Comunali vengono            abbastanza fluido: dove non arriva uno,                al futuro.
tenuti direttamente dal Regionale, quindi       arriva l’altro. In particolare, il precedente          Ultima domanda e curiosità, da quan-
ho il polso della situazione generale. Il       presidente regionale, Vittorino Marsetti,              to è donatrice? In precedenza espe-
fatto di conoscere da anni i membri dei         mi aiuta molto. Dove io non so, chiedo e               rienze come dirigente?
vari Consigli direttivi comunali, con i quali   si risolve insieme.                                    Praticamente sono donatrice da sem-
ho ottimi rapporti di amicizia, mi facilita     Lei dice di non aver incontrato difficoltà             pre, dall’età di 18 anni quando ho fatto la
certamente il lavoro.                           come donna presidente. Questo                          mia prima donazione. Poi mi sono im-
Essere una donna presidente le ha fatto         potrebbe far decidere in positivo le                   pegnata nella mia Comunale e negli ul-
incontrare qualche difficoltà?                  donne che vogliano assumere un ruolo                   timi 8 anni come segretario in regionale.
Nel mio caso, assolutamente no.                 di responsabilità in associazione? Ha                  Sua figlia, fra 15 anni, diventerà anche
Il suo ruolo è impegnativo, come lo             qualche suggerimento da dare loro?                     lei donatrice e... volontaria Avis tout
concilia con la vita familiare e il lavoro?     Il mio primo istinto sarebbe di dire: se siete         court?
Non è sempre facile conciliare tutti i ruoli.   sposate, coinvolgete i mariti. Se entrano              Che diventi donatrice presto è probabi-
Molte volte bisogna lavorare di più per         nell’associazione anche loro, molti                    le, anzi certo. Che si impegni come me,
potersi ritagliare il tempo sufficiente per     problemi sono risolti. Si lavora insieme ed            chissà. Dipende da quanto riusciremo a
seguire l’associazione.                         è anche divertente. Se non siete sposate,              non “levarle la mamma” a causa dell’Avis.
Personalmente, però, devo dire che              non abbiate alcuna perplessità, lavoro o               Sono fiduciosa anche in questo.       B.C.
è fondamentale il gruppo con cui si             studio e Avis sono conciliabili. Basta un
lavora. Lavoriamo insieme e ci aiutiamo         po’ di programmazione.
vicendevolmente. I ruoli vengono                E poi l’impegno in Avis è gratificante e
rispettati, ma il lavoro è gestito in modo      ripaga dal surplus di lavoro.             M.R.
                                                                                                                                                 13
SE L’8 MARZO
 DIVENTA AVISINO
 Breve viaggio fra le nostre sedi in occasione della Giornata della Donna 2014
                                                                                                                     di Filippo Cavazza

                                                                                              diffuse: l’arteriosclerosi e le malattie del-
                                                                                              la ghiandola tiroidea. L’Avis di Latina ha,
                                                                                              inoltre, previsto screening gratuiti anche
                                                                                              per le donne che l’8 marzo non avessero
                                                                                              avuto l’occasione di presentarsi. Scree-
                                                                                              ning oncologici gratuiti ci sono stati an-
                                                                                              che a San Felice a Cancello (Ce), dove
                                                                                              l’Avis ha organizzato l’iniziativa insieme
                                                                                              all’assessorato alle pari opportunità e
                                                                                              all’Asl di Maddaloni. L’8 marzo avisino
                                                                                              non è stato solo all’insegna di mimose
                                                                                              e prevenzione. L’Avis comunale di Pa-
                                                                                              lermo ha invitato tutti i soci allo spetta-
                                                                                              colo teatrale “Donne d’amore uccise” di

L
         a festa della donna dell’8 marzo      donne che si registrano”. Incentrata sul       Giuditta Lelio. La pièce è un dramma di
         ha sbizzarrito la fantasia di molte   tema della prevenzione, è stata l’iniziati-    teatro civile per ricordare la tragedia dei
         sedi nell’organizzare iniziative o    va della Comunale di Latina “Avis ti vuo-      femminicidi. Due donne sul palcosce-
 eventi, anche in collaborazione con gli       le bene”. Nell’ambito delle attività avvia-    nico, interpretate da Danila Laguardia
 assessorati comunali alle pari opportu-       te dall’associazione a tutela della salute     e Micaela De Grandi, hanno dato voce
 nità. L’Avis comunale di Reggio Calabria      dei donatori, è stata proposta un’intera       ad altre donne che, soffocate, non pos-
 (intitolata proprio a una donna, la con-      giornata di screening dedicata al mon-         sono più denunciare l’uomo che le ha
 tessa Evelina Plotino Giuffrè) ha ripetuto    do femminile avisino. La giornata 2014         ossessionate per gelosia e ne ha usato
 “Goccia di Rosa”, giornata di dono del        è stata dedicata alla diagnosi precoce         violenza per dimostrare il proprio potere
 sangue riservata alle donne. In Toscana,      gratuita di due patologie divenute molto       assoluto.
 l’Avis di Taverne d’Arbia ha chiamato a
 raccolta le donatrici di sangue anche per
 ricordare il delicato tema della violenza
 di genere. “Un gesto spontaneo e dal
                                                        Storie e leggende sull’8 marzo
                                                        L
 profondo significato – ha sottolineato                         a leggenda, pare sia proprio tale,    a controllo delle fonti, non è secondo
 il presidente dell’Avis locale, Umberto                        dice che la Festa della Donna sia     a nessuno. Storie vere o leggende, in
 Bongini - Le donne della nostra associa-                       stata istituita l’8 marzo per un      ogni caso l’8 marzo fu ufficialmente
 zione sono in prima fila per ogni attività             luttuoso avvenimento che provocò la           sancita nel 1945 dalle Nazioni Unite
 ricreativa e di volontariato che portiamo              morte di 129 operaie nel 1908 a New           come “Giornata per i diritti delle Donne
 avanti nell’arco dell’anno, ma fare una                York. Dell’incendio nella fabbrica tessile    e... della Pace Internazionale”.
 donazione in occasione dell’8 marzo, ha                Cotton, però, non c’è nessuna traccia         Un binomio da non dimenticare... E la
 voluto ricordare a tutti quanto la solida-             negli archivi della città di New York. C’è    mimosa? “Colpa” di due italiane: Tere-
 rietà abbia un’accezione tutta femminile.              invece una ponderosa documentazio-            sa Mattei e Rita Montagnana, attiviste
 Non solo, il segnale delle nostre iscritte             ne fotografica di un grande incendio          dell’UDI (Unione Donne in Italia) che
 assume un valore simbolico molto più                   nel marzo del 1911 alla fabbrica di ca-       proposero nel 1946 un fiore ad hoc per
 ampio anche contro il femminicidio.                    micie “Triangle Shirtwaist Company”,          l’8 marzo. Molte avrebbero anche allora
 Con un piccolo gesto hanno contrap-                    dove lavoravano, sempre in condizioni         preferito un’orchidea. Non avendo po-
 posto il sangue donato a quello versa-                 di semi segregazione ben 500 donne e          tuto essere come costo fiore alla porta-
 to nei numerosi casi di violenza sulle                 un centinaio di uomini.                       ta di tutte (e di tutti) le due attiviste “in-
                                                        Le vittime fra le donne furono molte più      ventarono” di sana pianta una leggenda
                                                        di 129. Il servizio, frutto di un’ampia ri-   cinese secondo la quale l’economico
                                                        cerca storica, fu riportato l’8 marzo del     arbusto spontaneo avrebbe rappresen-
                                                        2004 sul Corriere della Sera dal giorna-      tato il calore familiare e la gentilezza
                                                        lista Gian Antonio Stella che, in quanto      femminile. (b.c.)
14
DIVENTA TEATRO IL
TRADIZIONALE FORUM
DELL’AVIS TOSCANA
                                                                                                                    di Viviana Bossi

R
         endere protagonisti uomini e         un’attività di promozione sul sito e sul-      stato un viaggio meraviglioso”.
         donne comuni, coinvolgerli in        la pagina Facebook dedicata all’evento         Ne è uscita una bellissima rappresen-
         un progetto sul tema “Il dono è      e al dialogo sulle politiche e tematiche       tazione di quello che sono le gioie, i
donna” e farli addirittura salire sul palco   di genere di Avis Toscana. In esso, si         dolori, le prevaricazioni, le mancate op-
per raccontarsi, si può? Sì… ed è quello      chiedeva al pubblico indifferenziato di        portunità, la forza e la complessità della
che è accaduto a Firenze l’8 marzo scor-      inviare un contributo sul tema proposto.       donna. Un momento di grande energia
so, in occasione del Forum Donne di           Nei mesi successivi, Andrea Kaemmer-           e ironia, pretesto o occasione annuale
Avis Toscana. In una bella e gremita sala     le, attore e regista teatrale, ha passato in   di Avis Toscana per approfondire le te-
della Villa del Poggio Imperiale, storico     rassegna quanto arrivato, individuando         matiche legate al mondo femminile e
                                                                                             al ruolo della donna nell’attuale società
                                                                                             come volontaria, lavoratrice, mamma,
              Un contest nazionale di idee e contributi,                                     casalinga... “La formula innovativa pro-
                                                                                             posta per il Forum era funzionale a un’e-
             cui hanno partecipato tantissime persone,                                       sigenza di ricerca di partecipazione, in
                                                                                             teatro per raccontare come il dono può
                   è scaturito un vero spettacolo corale.                                    essere donna, ma anche per arricchire la
                                                                                             presenza delle donne all’interno di Avis.
educandato fondato dal Granduca di            quello che poteva essere oggetto di una        Degli oltre 80.000 soci Avis in Toscana
Toscana nel 1823 per l’educazione delle       rappresentazione teatrale.                     nel 2013, il 36% è costituito da donne e
signorine, oltre quindici i pezzi cantati e   In verità, pochi degli attori che sono         il dato è cresciuto fino al 43% tra i nuovi
recitati da questi autori non di profes-      saliti sul palco hanno replicato quanto        donatori. Il 13% dei presidenti delle Avis
sione. Al risultato della nona edizione       originariamente inviato perché, come           in Toscana sono donne e il 30% sono
del Forum si è giunti dopo tanti mesi         ha raccontato Kaemmerle “quello che            impegnate nei Consigli direttivi.
di lavoro, passando attraverso il lancio      hanno inviato nascondeva ricchezze             “Sono numeri che possono e devo-
del Contest nell’autunno del 2013, con        maggiori, le ho volute tirare fuori ed è       no ancora crescere - ha detto Lucia-
                                                                                             no Franchi, presidente di Avis Toscana,
                                                                                             a fine evento - Da questo contest mi
                                                                                             aspettavo che emergessero dettagli non
                                                                                             ancora indagati e che potessero venire
                                                                                             fuori aspetti della solidarietà che con-
                                                                                             trasta egoismi e particolarismi con una
                                                                                             sensibilità verso l’altro indistinto. Così è
                                                                                             stato, ed è stata un’esperienza unica e
                                                                                             arricchente”.
                                                                                             Non ha dissipato il suo entusiasmo nep-
                                                                                             pure Andrea Kaemmerle, che forse non
                                                                                             si aspettava un risultato così coinvol-
                                                                                             gente: “Dopo aver incontrato personal-
                                                                                             mente tutte le persone che hanno in-
                                                                                             viato contributi per il progetto, speravo
                                                                                             di riuscire a camminare sul filo di alle-
                                                                                             grezza, della comicità, del romanticismo
                                                                                             e in profondità, cadendo sul morbido, e
                                                                                             anche per me così è stato”.

                                                                                                                                       15
A TUTTA VASCA
 PER LA SOLIDARIETÀ
 La più giovane atleta tipizzata di midollo osseo, impegnata in tante campagne sociali
                                                                                                                    di Michela Rossato

 L
        a più giovane e prima atleta del nuoto italiano ad iscri-
        versi al Registro dell’Admo, di cui è diventata testimo-
        nial, ma anche testimonial dell’Aido, della campagna
 per la prevenzione delle malattie renali, della Lilt nel campo
 della prevenzione del tumore al seno, della ricerca scientifica
 sulle malattie rare per Telethon, della prevenzione dei disturbi
 alimentari, in maglia avisina su Twitter per “Avis x la vita”... La
 plurimedagliata Federica Pellegrini, volto notissimo nel pano-
 rama sportivo mondiale, non ha solo oro e record tra i propri
 obiettivi di vita. Oltre ad aver fatto sentire la propria voce l’8
 marzo scorso contro il femminicidio e tutte le violenze sulle
 donne, sin da giovanissima l’atleta veneta ha condiviso “fuori
 dall’acqua” la mission di alcune realtà di volontariato impegna-
 te nel campo della salute. Di ritorno dagli Stati Uniti, “Avis Sos”
 le ha rivolto alcune domande per conoscere meglio anche
 questo suo impegno.
 Perchè, Federica, hai scelto di sposare la causa di tutte que-
 ste associazioni di volontariato?
 Sono da sempre molto vicina alle campagne di solidarietà e
 impegnata in prima linea quando i temi sono sociali. Sulla do-
 nazione, in particolare, ho iniziato tanti anni fa, contribuendo a      Federica Pellegrini, classe 1988, è la prima italiana ad avere
 sensibilizzare sul tema della donazione di midollo osseo.               vinto una medaglia d’oro nel nuoto ai Giochi olimpici,
 Oltre che testimonial di campagne e manifesti, tu hai infatti           nel 2008 a Pechino. Ha vinto quattro titoli mondiali
 aderito all’Admo diventando socia e potenziale donatrice.               nei 200 e 400 m stile libero. Ha realizzato 11 volte il record
 Sei stata, infatti, la prima atleta del nuoto italiana e la più         del mondo, nelle specialità 200 m stile libero (vasca da 25
 giovane tipizzata di midollo osseo. Era il 2007, a Verona,              e da 50 m) e 400 m stile libero (vasca 50 m).
 prima degli esami di maturità. Che cosa ha rappresentato,
 per te, quel momento?
 È stato un importante momento di presa di coscienza e di              Credo sia un gesto meraviglioso proprio perché può dare un
 adesione ad un progetto bello e fondamentale per salvare la           grande aiuto a chi è malato o deve subire interventi. La cosa
 vita di altre persone. Cosa può esserci di più prezioso se non il     più bella è il fatto che sia un gesto gratuito e totalmente disin-
 fatto di poter contribuire a salvare vite umane con un proprio        teressato. Un piccolo, ma enorme gesto di amore.
 gesto di amore?                                                       Come la conosci, la nostra associazione, tra l’altro molto
 Quanto ritieni importante, per un personaggio noto e mol-             attiva nella terra e nella regione in cui sei nata e cresciuta?
 to seguito come te, trasmettere in prima persona il mes-              La conosco attraverso le belle campagne di sensibilizzazione
 saggio della solidarietà e del dono?                                  portate avanti negli anni e al lavoro instancabile dei volontari,
 Penso sia fondamentale, perché spesso rappresentiamo un               spesso attivi nelle piazze e quindi in mezzo alla gente.
 esempio per i giovani. Far capire loro l’importanza della do-         Potresti considerare l’idea di sposare a tutto tondo anche la
 nazione e di amare il prossimo anche attraverso piccoli gesti,        mission dell’Avis, come testimonial e perchè no, un giorno,
 credo possa dare un importante contributo allo sviluppo di            anche come donatrice?
 una società più civile.                                               L’idea e la mission le sposo volentieri. Per un impegno da do-
 Nel nutrito elenco di associazioni per cui hai fatto da testi-        natrice sono certa, al tempo stesso, che verrà compreso come
 monial, l’Avis ha ancora uno spazio limitato. Sappiamo che            in questa fase della mia vita la priorità sia dettata dagli impegni
 per una sportiva del tuo livello, con ritmi molto sostenuti,          del nuoto agonistico.
 è quasi impossibile donare il sangue con regolarità. Ma tu,           E noi ti aspettiamo, Federica, augurandoti, intanto, un in bocca
 che ne pensi della donazione del sangue e di chi la compie?           al lupo per tutti gli impegni futuri!

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