LA NUOVA PRIMAVERA DI AVIS SOS
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003/conv. in L. 27/02/2004 n.46 -art.1 comma 1 LO/ MI- Anno LXVI- numero 1 - aprile 2014 LA NUOVA DI AVIS SOS PRIMAVERA 1
LE NEWS DI D a questo numero inauguriamo Durante il forum i giovani avisini si sono una nuova rubrica di AVIS SOS, confrontati sul tema “MotivAzione: dalla Buone nuove: notizie positive scelta del dono all’impegno associativo” per un mondo migliore, che riprendo- grazie all’aiuto di numerosi docenti e dei no le notizie diffuse su Radio Sivà, la lavori di gruppo. to alla malattia. Prende il via ad Aprile e web radio ufficiale di AVIS. Potete ri- Uno dei gruppi di lavoro era dedicato si snoda attraverso diverse iniziative fino trovare tutte le notizie su www.radio- proprio alla nostra Radiosivà, le temati- a luglio, con apice nella corsa al Parco siva.it, ma intanto ecco un assaggio. che saranno approfondite ulteriormente di Monza del prossimo 8 giugno, orga- Radiosivà donatori di emozioni, da per diventare patrimonio di tutta la no- nizzata da A.I.G.P. Associazione Italiana oggi anche su AVIS SOS stra associazione. Giovani Parkinsoniani. A fare da testimo- nial il campione olimpico, Jury Chechi. I l meccanismo che porta alla forma- zione delle metastasi nei pazienti con cancro al colon, è stato ricostruito e de- scritto in uno studio tutto italiano grazie al programma di ricerca Airc finanziato con i contributi del 5 per mille. Oggetto dello studio le cellule staminali tumora- li, capaci di autorigenerarsi e dare vita a un infinito numero di cellule figlie che alimentano il cancro. La scoperta per- metterà di trovare nuove strategie di cura. Allo studio ha preso parte anche l’Istituto superiore di sanità. L ’Università di Siena ha studiato e prodotto il pane che aiuta a con- trastare gli effetti della menopausa e a mantenere le donne in salute. “Il pane delle donne” è un prodotto artigiana- le, con ingredienti provenienti da agri- coltura biologica e arricchito di soia: abbassa il contenuto di carboidrati, au- O T ltre 400 giovani provenienti da tut- orna Run For Parkinson’s, l’iniziativa menta quello di proteine, riduce il ri- ta Italia hanno preso parte al Forum che promuove la sensibilizzazione schio di sviluppare malattie cardiache e Nazionale Avis Giovani che si è svolto a della malattia in tutto il mondo. Si tratta allevia i sintomi della menopausa grazie Roma il 15 e 16 marzo. del più grande evento al mondo dedica- alla presenza di isoflavoni.
Sommario AVISLAB percorsi di qualità e di innovazione p.4 AVIS SOS si veste di nuovo p.5 AVIS E GENERE Una nostra inchiesta sull’altra metà della medicina p.6 È il Fattore X la nuova frontiera della salute pubblica p.7 L’innovazione passa dall’analisi di genere p.8 Medicina di genere: una sfida tutta europea p.10 Uno su tre è donna ma nel mondo sono il 50% p.11 Presidenti & donatrici: determinate e motivate p.12 Se l’8 marzo diventa avisino p.14 Diventa Teatro il tradizionale Forum dell’Avis Toscana p.15 AVIS E SPORT A tutta vasca per la solidarietà p.16 Un’avisina in punta di fioretto p.17 L’attività fisica che fa bene al cuore p.18 I Gruppi di cammino le esperienze in Avis p.19 AVIS PAURE E FOBIE Donatori ed esami del sangue p.20 Il paziente e la comunicazione dei problemi di salute p.22 DIRETTORE EDITORIALE/ Responsabile SEGRETERIA DI REDAZIONE IN COPERTINA Vincenzo Saturni Ufficio Stampa LA NUOVA PRIMAVERA “Albero della Vita”. Anno LXVI, n. 1 Presidente Avis Nazionale Avis Nazionale DI AVIS SOS Struttura in ferro zincato aprile 2014 viale E. Forlanini, 23 COORDINATORE EDITORIALE modellata (unico filo 20134 Milano senza interruzioni) +30 Periodico trimestrale Claudia Firenze Tel. 0270006786 Responsabile Comunicazione e 32 mondini (tessuti di informazione e cultura FOTOGRAFIE compattati con filo ferro poi dell’Avis Nazionale COORDINATORE GRAFICO colorati e resinati) cm 98 Reg. Trib. Milano n° 305 Archivio Avis Nazionale Nereo Marchi x 130 x 5. Opera dell’artista del 26.09.1969 Archivio “Dono & Vita” Mazzocca&Pony, anno 2014 1 Viale E. Forlanini, 23 - 20134 Milano REDAZIONE Beppe Castellano Tel. 0270006786 Fax 0270006643 Beppe Castellano (c.r.) STAMPA “FSC è un sistema comunicazione@avis.it Michela Rossato Ed. Stimmgraf s.r.l. di certificazione che avis.nazionale@avis.it redazione.dono-vita@avis.it consente al con- S. Giovanni Lupatoto (VR) sumatore finale di ufficio.stampa@avis.it Filippo Cavazza riconoscere i pro- http://www.avis.it Boris Zuccon dotti fabbricati con materie prime che provengono da foreste gestite in n° verde 800261580 ufficio.stampa@avis.it modo corretto, dal punto di vista ambientale e so- Avis - Associazione Hanno collaborato: Questa pubblicazione è ciale, in cui il taglio è controllato e non pregiudica la Volontari Italiani Sangue Agnese Testadiferro, Viviana Bossi associata all’USPI salute globale della foresta”.
AVISLAB percorsi di qualità e di innovazione di Vincenzo Saturni C arissimi amici, questo numero azioni: dai malati - garantendo loro la perseguimento di obiettivi strategici “di del nostro periodico, aggiornato miglior terapia trasfusionale, ai donatori sistema”, cioè l’autosufficienza di sangue nella veste grafica e nell’impo- - valorizzando al massimo il loro gesto, intero, emocomponenti, plasma derivati stazione, precede la nostra Assemblea alle singole Avis, alle Istituzioni, al volon- da “conto lavoro”, ottenuti da donato- Generale di maggio dal tema: “AVISLAB: tariato e alla società per un “ben-essere” ri volontari, periodici, non remunerati, percorsi di qualità e innovazione”. diffuso. anonimi e responsabili, in quantità suf- Percorsi: Perché desideriamo dare il Innovazione: che non va limitata ficiente, della massima qualità, effica- senso della forte dinamicità della nostra all’ambito tecnico-scientifico, ma allar- cia terapeutica e sicurezza possibili, in Associazione e del dibattito sempre vivo gata ad ogni settore. L’analisi delle in- modo equo e sostenibile, e “di missione al nostro interno, tipico delle grandi reti, novazioni dimostra che sono i miglio- allargata” finalizzati alla promozione di e volto ad affrontare efficacemente le ramenti piccoli nel tempo, ma continui stili di vita sani e positivi, al monitoraggio sfide che ci si presentano quotidiana- a produrre il vero cambiamento. La dello stato di salute ed alla prevenzione, mente. nostra innovazione non può che esse- alla diffusione dell’associazionismo e del Qualità: Tali percorsi mirano a qualifi- re guidata da principi etici, dal deside- ben-essere. care il sistema AVIS a vantaggio dell’ef- rio di produrre qualcosa di buono e di Molti temi saranno trattati in assemblea ficacia dei servizi offerti e dei risultati bello di portata collettiva. Innovatore è (vedasi box); in plenaria ci saranno inter- che il nostro sistema raggiunge nel colui che riesce a sognare qualcosa di venti su: “Prima donazione differita” e “Le suo complesso, anche con un corretto diverso, di migliore per tutti, portandosi UdR verso la scadenza del 31.12.2014” e utilizzo delle risorse economiche e di oltre quanto è nella quotidianità. Per noi, anche 4 seminari per far partecipare at- quelle naturali con rispetto dell’ambien- in qualità ed innovazione, rimane fon- tivamente tutti i delegati: te esterno e dell’ambiente di lavoro. Nu- damentale l’investimento “umano” che 1. Conoscere l’associazione: dal Li- merosi studi effettuati sul sistema qualità passa attraverso la formazione costante bro Bianco al Centro Studi; applicato al non profit, spiegano come e qualificata e la valorizzazione del no- 2. Vivere in associazione: laboratorio la qualità non venga garantita esclusi- stro volontariato. “etico”; vamente attraverso rigidi standard per i Infine il tema della sostenibilità, non 3. Le professioni sanitarie nel percor- servizi o con verifiche sistematiche tra strettamente economica, ma anche so di accreditamento. Corso ECM; prestazioni erogate e protocolli definiti, sociale e ambientale: il tenere insieme 4. Dalla donazione all’impegno asso- ma soprattutto grazie ad un percorso tutti e tre questi aspetti deve essere fon- ciativo: la motivazione dei volon- culturale che deve permeare le nostre damentale nella programmazione delle tari. attività. Punto centrale è, dunque, l’in- nostre azioni. Buona lettura, buon lavoro e arrivederci dividuazione dei destinatari delle nostre La discussione assembleare verterà sul a Chianciano Terme. • Raccolta e disponibilità di documentazione e • Rendicontazione, monitoraggio e risorse I temi dati, loro analisi, avvio di studi e ricerche • Mantenimento dell’autosufficienza e salvaguar- della 78a • Comunicazione, Formazione, Giovani e Scuola dia del principio di gratuità del dono anche per Assemblea • Rete associativa e suo sviluppo sul territorio, il plasma ed i plasma derivati organizzazione interna • Prima donazione differita nazionale • Partecipazione ad “EXPO 2015” • Modifiche normative sul Terzo Settore, di Chianciano • Unità di raccolta ed accreditamento • Servizio Civile Nazionale, • Diffusione della Carta etica sulle convenzioni ed applicazione dei nuovi Terme • Attività internazionale Decreti trasfusionali 4
AVIS SOS si veste di nuovo Il periodico cambia la “forma”, ma non i valori di Claudia Firenze I nizio con una citazione dal film Ber- parliamo in questo numero. Siamo si- cui riprendiamo i temi e li approfondia- linguer ti voglio bene: “la donna, la curi che ce ne sono mille altre sparse mo, portando la posizione della nostra donna, la donna, o l’omo???”. Al di per l’Italia, perciò vi chiediamo di farcele associazione. Lo scorso numero aveva- là del sorriso che questa frase può ge- conoscere! Aiutateci a raccontare quan- mo affrontato fobie di ogni tipo e que- nerare in chi ha visto il film (ad un certo to bella e viva è la nostra associazione sto numero approfondiamo un tema punto vi è un divertente dibattito ante e quante buone pratiche sono disse- delicato: quello della comunicazione litteram sulla parità di genere) in realtà minate su tutto il territorio nazionale. degli esami e l’atteggiamento dei dona- riassume un po’ il portato di questo nu- Siamo convinti che occorra lavorare a tori. Intervistiamo su questo tema il dott. mero di Avis SOS: tutti i livelli per assicurare pluralismo e Cambié. Quanto trattato su Avis SOS Un Avis SOS rinnovato, nella forma e nei parità di condizioni, ma poi dobbiamo sarà approfondito sul sito. Il prossimo contenuti. Abbiamo dato una rinfrescata alla grafica e trattato una miscellanea di argomenti associativi, scientifici, storie e “Il nostro giornale deve essere uno testimonianze. “Un’Avis SOS che è anche rispettoso dell’ambiente: siamo infatti strumento per far conoscere e crescere certificati FSC”. Il nostro giornale deve essere uno stru- l’Avis e per farlo ancor meglio abbiamo mento per far conoscere e crescere l’A- vis e per farlo ancor meglio abbiamo bi- bisogno di tutti voi... in termini di idee, sogno di tutti voi. Abbiamo bisogno del input, sollecitazioni e sostegno”. vostro contributo in termini di idee, in- put, sollecitazioni, ma anche del vostro sostegno per diffonderlo più adeguata- lavorare tutti insieme, uomini e donne, numero sarà interamente dedicato alle mente. Con soli 6 euro all’anno potete l’una e l’altra metà del cielo. In questo tematiche che affronteremo alla 78ª As- aiutarci a farci conoscere a tutti i livelli. numero abbiamo ricostruito il punto di semblea Generale di Chianciano Terme. E più abbiamo una voce condivisa e più vista di dirigenti associative, mediche e E infine veniamo allo stato dell’arte del- riusciamo a farci sentire. scienziate. la comunicazione: siamo al lavoro con Ma torniamo alle donne (e agli uomini): Un altro tema che abbiamo affrontato e la nuova campagna, che presenteremo in questo numero il tema del genere la che ci è molto caro è quello dello sport. presto, intanto abbiamo lanciato il nuo- fa da padrone. In occasione delle mani- Chi dona il sangue conduce un corret- vo video in collaborazione con Yalla Ita- festazioni dell’8 marzo ne abbiamo ap- to stile di vita che si sposa in pieno con lia al Festival del Volontariato di Lucca profittato per fare un po’ il punto sul ver- lo sport inteso come sano antagoni- con l’iniziativa “Terre diverse stesso san- sante associativo, ma anche, allargando smo e competizione leale. Ma siccome gue”. Abbiamo dato l’adesione al mani- il campo, su quello medico scientifico in questo numero il “Fattore X” (che tra festo del terzo settore #inmovimento della medicina di genere. Sulle donne l’altro un libro interessante che abbia- presentato da Vita Non Profit e siamo in Avis è stato detto e scritto molto. La mo recensito) è preponderante abbia- stati presenti a “Fa la cosa giusta” a Mi- questione si può così riassumere. Vi è mo intervistato anche due donne, due lano. Sul fronte radio abbiamo lanciato maggiore parità di genere tra i nuovi do- sportive, due amiche: Federica Pellegrini una nuova rubrica su Radio Sivà, Voci natori e nelle Avis Comunali e Provin- e Giovanna Trillini, abbiamo dato voce Solidali, con i protagonisti del terzo set- ciali, sempre meno paritari sono invece ai gruppi di cammino e a Walk of life di tore e siamo pronti a sbarcare in FM con i consessi regionali e quello nazionale. Telethon, nostro partner storico. il nuovo format PositivaMENTE. Ma qualche buona esperienza c’è e ne Avis SOS vuole essere anche un luogo in Buona nuova Primavera a tutti! 5
UNA NOSTRA INCHIESTA SULL’ALTRA METÀ DELLA MEDICINA di Filippo Cavazza e Beppe Castellano È P di stretta attualità, anche nel dibattito politico, la que- ierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Affa- stione delle “quote rosa”. L’attenzione verso parità dei ri sociali alla Camera, ha presentato il 5 agosto 2013 sessi e le pari opportunità è sempre più marcata nella la proposta di legge “Norme in materia di medicina società italiana. Lungi dal voler entrare nella diatriba politica e di genere”, che mira a inserire la medicina di genere fra gli elettorale, abbiamo voluto dedicare una buona parte di questo obiettivi del Piano sanitario nazionale attraverso specifiche numero, tra l’altro il primo con un nuovo “vestito”, a un argo- linee guida per la diffusione di una corretta informazione mento che ci riguarda più da vicino: la Medicina. La Medicina sulle diversità di genere”. “per” le donne e, anche, “fatta” nel nostro caso da donne in Vargiu ha subito riconosciuto la portata rivoluzionaria di que- Avis. Ne è scaturita una vera e propria inchiesta a più voci. sta impostazione:“Ringrazio quelli che mi hanno avvicinato Fulcro la Medicina di Genere che sembra destinata ad ave- alla conoscenza della medicina di genere, senza pregiudizi si re in futuro , è il caso di dirlo, “roseo”. Un futuro che sembra è in grado di imparare cose nuove ogni giorno. Come medico assicurato, in tempi di razionalizzazione delle cure mediche sapevo dei diversi metabolismi dei farmaci, ma non sospetta- dettata anche da questioni economiche, anche da queste ulti- vo la vastità dell’universo da considerare. me. È infatti confermato da più parti come una Medicina il più Oggi la spesa pubblica del Servizio sanitario nazionale tende possibile “mirata”, e in questo caso “differenziata”, contribuisca ad aumentare per l’invecchiamento della popolazione, le in- in misura notevole a pesare sempre meno sul bilancio dello novazioni tecnologiche e i cambiamenti legati a domande di Stato. In termini di euro e soprattutto di Salute. In Italia si è ini- salute e nuovi diritti. Per mantenere la situazione preesistente, ziato a parlare seriamente di questo argomento anche grazie sarebbe necessaria una crescita del 2% e invece le dimensio- all’opera di divulgazione di due giornaliste (vedi pagina accan- ni del fondo sanitario italiano subiscono importanti riduzioni to). Ora la questione è approdata anche in Parlamento, mentre economiche”. scienziate che si occupano da tempo di Medicina di Genere La funzione strategica è chiara, secondo Vargiu, infatti, “dob- entrano in assessorati regionali importanti. Come Flavia Fran- biamo ipotizzare interventi strutturali per continuare a ga- coni, una delle principali esperte di farmacologia di genere in rantire i livelli d’assistenza. La libera circolazione europea ci Italia e nel mondo, che è il nuovo assessore alle Politiche della imporrà di essere attrattivi nell’offerta sanitaria, per evitare il persona e vicepresidente della Regione Basilicata. (B.C.) crescere della mobilità passiva. Nella contrazione complessiva delle disponibilità di denaro la medicina di genere può rap- presentare una nuova impostazione culturale. In sanità il non introdurre innovazioni diventa cattiva scelta”. Lo abbiamo intervistato sugli sviluppi della proposta di legge: “In questo momento la commissione sta discutendo due leggi molto attese: quella sul rischio professionale e quella sul gioco d’azzardo patologico. Il rischio è che le logiche dell’emergenza quotidiana non ci aiutino a trattare temi di prospettiva. Spero, invece, che la portata innovativa di una legge sulla medicina di genere sia nella sensibilità di tutta la politica: è indispensabile per ottenere risultati”. Quanto alle motivazioni che lo hanno spinto ad avviare una simile proposta, Vargiu ha ribadito che “la consapevolezza che un sistema sanitario che non affronta la sfida dell’innovazione è condannato al disastro e rinuncia a garantire i diritti di salute del cittadino. La medicina che tiene conto del genere guada- gna in appropriatezza: significa che offre prestazioni migliori, contenendo i costi. È insensato non tenerne conto”. (F.C.) 6
È IL FATTORE X LA NUOVA FRONTIERA DELLA SALUTE PUBBLICA di Beppe Castellano È da pochi anni, in Italia, che la donne a spiegare almeno in parte per- questione “Medicina di Genere” è ché alcuni disturbi neurologici colpisca- uscita da una, pur se qualificata, no più i maschi (autismo, Parkinson) e ristretta cerchia di specialisti. Sì può ben altri più le donne (ansia, depressione... dire che il “confine” sia stato l’anno 2010 obesità). con la pubblicazione del libro “Il Fattore Dal cervello al cuore il passo si fa ve- X”. Un volume di 148 pagine in cui, sia ramente breve. Anche nel campo delle pur con rigore scientifico proprio delle malattie cardiovascolari vengono sfatati due autrici (vedi sotto), il linguaggio e lo miti ben radicati: come quello che siano stile di scrittura rendono gli argomenti più prerogativa degli uomini che del- facilmente fruibili dal grande pubblico. le donne. Nei paesi occidentali, infatti, Si parte dal concetto che la Medicina, fi- sono la prima causa di morte della po- nora, è sempre stata “singolare maschile” polazione femminile soprattutto perché anche per motivi prettamente econo- gli stessi medici non sono “allenati” a ri- mici e “privati”. conoscerne i sintomi nelle pazienti. Dal- Da sempre, infatti, le più importanti ri- le malattie respiratorie, a quelle dell’ap- cerche cliniche e farmacologiche hanno parato digerente, alla terapia del dolore, come “base” il genere maschile, sicura- fino alla farmacologia e al diverso impat- mente più stabile fisiologicamente di to di ogni tipo di farmaco in base al ge- quello femminile perché non esposto nere, le curiosità e gli spunti per riflettere alle variazioni ormonali cicliche. non mancano. Tanto per non lasciar spazio a dubbi di Uno in particolare, come abbiamo letto sorta, il primo capitolo del libro si intitola nella pagina accanto, ha fatto riflettere “differenziata” sarebbe in grado di far ri- “Fra mente e cervello”. Sono le differen- a fondo anche la stessa classe politi- sparmiare immensi “patrimoni” in euro e ze biologiche del cervello fra uomini e ca: una più corretta e diffusa Medicina salute dei cittadini. IL “CHI È” DELLE DUE AUTRICI L etizia Gabaglio ed Elisa Mana- L’Espresso e i mensili Le Scienze e Men- corda, giornaliste, sono ambe- te&Cervello. È docente presso il Master due laureate rispettivamente in in comunicazione della scienza dell’U- Filosofia e in Filosofia del linguaggio. niversità Sapienza di Roma. Elisa è di- Sono fondatrici fin dal 1996 della media rettore di Galileo e scrive per Panorama, company Galileo, specializzata in servizi Wired, Il Corriere delle Comunicazioni. È editoriali scientifici ed editrice del gior- docente al Master SGP “Le scienze della nale di divulgazione scientifica Galileo vita nel giornalismo e nei rapporti politi- (www.galileonet.it). Scrivono di scien- co-istituzionali” della Sapienza di Roma. za e tecnologia per le principali testate Coordina la redazione del sito dell’Asso- italiane ed estere. Letizia collabora con ciazione nazionale malati reumatici. 7
L’INNOVAZIONE PASSA DALL’ANALISI DI GENERE Intervista a Londa Schiebinger, uno dei massimi esperti di questioni di genere in ambito scientifico. di Boris Zuccon È ormai un dato di fatto Potrebbe fornirci qualche che l’analisi di genere esempio di come la medi- può favorire l’innova- cina di genere può favorire zione e il progresso in conte- una più corretta sommini- sti molto importanti della no- strazione dei medicinali e stra vita. Ne abbiamo parlato delle cure in generale? con Londa Schiebinger, do- L’anno scorso l’agenzia sta- cente di Storia della Scienza tunitense per gli alimenti e presso la Stanford University, i medicinali (U.S. Food and tra i più grandi esperti a livel- Drug Administration) per la lo mondiale di questioni di prima volta ha stabilito che genere nella scienza e nella il dosaggio di un particola- tecnologia. re composto denominato zolpidem, indicato nel trat- Perché l’analisi di sesso e tamento dell’insonnia, nel- genere migliora la quali- le donne vada ridotto della tà e la sicurezza in ambito metà rispetto agli uomini. scientifico e tecnologico? Va sottolineato che tale so- I pregiudizi di genere diffusi stanza è sul mercato da ben in questi due contesti deri- 20 anni e soltanto ora si è vano dai precontetti presenti giunti a queste importanti in- nella nostra società e nelle dicazioni! istituzioni. In particolare, è Gli studi dimostrano che ci bene sottolineare che questi sono differenze persino nel- tabù rischiano di provocare le capacità terapeutiche del- effetti molto costosi in termi- le cellule staminali di origine ni economici e di vite umane, maschile o femminile. limitando anche la creatività Le cellule staminali musco- scientifica, l’eccellenza e i lari, ad esempio, mostrano benefici per tutta la colletti- variabilità nella proliferazio- vità. Per esempio, negli ultimi ne e differenziazione, come anni ben dieci farmaci sono dimostrato dal fatto che le stati ritirati dal mercato sta- cellule XX (di origine fem- tunitense per effetti dannosi minile) sembrano avere una Professore di Storia della Scienza presso la Stanford University, sulla salute e otto di questi capacità rigenerativa più ele- Londa Schiebinger ha dedicato la sua carriera allo studio sono risultati più pericolosi vata rispetto alle cellule XY per le donne. Tali medicinali (di origine maschile). Questa dell’analisi di genere. sono costati miliardi di dollari scoperta può rappresentare Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo “Gendered e hanno rischiato di mettere un’importante sfida a livello Innovations in Science and Engineering “, “Nature’s Body: in serio pericolo la salute del- clinico, ma richiede ulteriori Gender in the Making of Modern Science”, “Feminism in le donne, poiché in molti casi indagini di approfondimento. sono stati testati prevalente- Sempre in questo ambito, Twentieth-Century Science, Technology, and Medicine”. mente su soggetti o animali un’equipe norvegese in col- di sesso maschile. laborazione con un team 8
australiano ha impiantato che sono necessari studi ran- cellule staminali emopoie- domizzati su larga scala per tiche femminili in cavie di comprendere meglio la pato- entrambi i sessi. Poiché negli fisiologia e le terapie ottimali esemplari maschi si è regi- per uomini e donne. strato un tasso maggiore di Vent’anni di analisi nelle ma- decessi, sono state effettuate lattie cardiache hanno mi- ulteriori indagini che hanno gliorato la conoscenza della portato alla conclusione che diagnosi e dei trattamenti dif- la corrispondenza di sesso ferenziati per sesso e anche tra donatore e ricevente de- le campagne di prevenzione termina maggiori probabilità hanno adottato un approccio di successo. di genere per poter meglio promuovere comportamen- In quali campi secondo Lei ti salutari per il cuore, come l’analisi di sesso e genere l’esercizio fisico e l’astinenza sta affrontando le sfide più dal fumo di tabacco. Ma mol- importanti? to deve essere ancora fatto. In ambito cardiaco, per Spostando la nostra atten- esempio, ci si è resi conto zione sull’osteoporosi, gene- che la coronarografia (detta ralmente si ritiene che essa anche angiografia coronari- colpisca soprattutto le don- ca, ndr) rivela più frequente- ne in menopausa. Questa mente la presenza di malattie patologia è stata per lungo Nel corso della Sua carrie- ni si è assistito a un aumento coronariche tra gli uomini tempo non adeguatamente ra, Lei si è occupata del le- della percentuale di donne che accusano dolore toraci- diagnosticata negli uomini, game tra genere, scienza e impiegate nel campo della ri- co, mentre tra le donne que- poiché il gruppo di riferimen- innovazione, cercando di cerca, ma bisogna compiere sto esame spesso non è in to comprendeva solo donne, analizzare il problema del ancora molti passi in avanti. grado di individuare la causa mentre oggi è noto che essa persistente sottorappresen- Cambiamenti strutturali sono avvenuti nelle università e numerosi interventi, quali l’introduzione dell’orario fles- “I pregiudizi di genere rischiano di provocare sibile e di politiche favorevoli alla famiglia, sono stati effet- effetti molto costosi in termini economici e di vite tuati nei luoghi di lavoro per permettere ai cittadini di en- umane, limitando anche la creatività scientifica, trambi i sessi di accedere alle l’eccellenza e i benefici per tutta la collettività”. stesse opportunità di crescita professionale. L’ambito in cui si sono registrati i cambia- menti più significativi è quel- del dolore poiché non rileva colpisce il 30% degli uomini tazione delle donne in que- lo della ricerca, dove l’analisi particolari ostruzioni coro- in età avanzata, che presen- sti settori. Che cosa bisogna di genere sta assumendo una nariche. Recenti studi han- tano anche un più elevato in- fare per incrementare la rilevanza sempre maggiore. no infatti evidenziano come dice di mortalità rispetto alle loro partecipazione? Per citare qualche esempio, oltre il 50% delle donne che donne per lesioni all’anca. Possiamo individuare tre dif- la Commissione europea ha accusano dolore toracico ed Gli sviluppi della ricerca sono ferenti approcci per promuo- indicato questo tema tra gli effettuano coronarografia stati resi possibili quando, sul vere l’uguaglianza di genere obiettivi della strategia Eu- abbia coronarie normali o finire degli anni Novanta, per in campo scientifico e tecno- ropa 2020, mentre in Nord quasi rispetto al 15% riscon- la prima volta dei soggetti di logico, strettamente connessi America la Fondazione Bill trato negli uomini in analoga sesso maschile sono stati in- l’uno all’altro: incrementare la Gates, l’Istituto canadese di situazione. Sebbene diverse clusi nei campioni di popola- partecipazione delle donne Ricerca sulla Salute o riviste pubblicazioni considerino zione osservati. Queste inda- nei percorsi formativi e lavo- scientifiche quali “Science” o che il dolore toracico senza gini hanno focalizzato la loro rativi, riorganizzare e riforma- la “Clinical Orthopaedic and ostruzione coronarica rap- attenzione non solo sulle dif- re la struttura delle istituzioni Related Research Journal” presenti una condizione a ferenze di genere, ma pure su scientifiche ed educative e hanno ormai da tempo in- basso rischio, queste donne quelle etniche, culturali, geo- infine migliorare l’eccellenza serito l’analisi di genere tra i hanno in realtà una proba- grafiche, connesse ai diversi integrando l’analisi di genere requisiti fondamentali per la bilità doppia di sviluppare in- stili di vita, ai tassi di esercizio nella ricerca scientifica e tec- presentazione e la pubblica- farti o ictus. Questo dimostra fisico e all’alimentazione. nologica. Negli ultimi decen- zione di progetti di studio. 9
MEDICINA DI GENERE: UNA SFIDA TUTTA EUROPEA Ineke Klinge, professore della Maastricht University, ci illustra le nuove sfide introdotte in medicina grazie all’analisi di genere. di Boris Zuccon I l ontesto sociale di ge- e donne in tema di salute e nere è stato spesso tra- malattie. Le analisi basate scurato a favore della esclusivamente sul sesso non convinzione che la diversità permettono di comprendere di esiti in tema di salute de- del tutto tali diversità, mentre rivi essenzialmente dalle dif- l’introduzione del concetto di ferenze biologiche tra uomini genere ha permesso ai me- e donne. Questo è uno dei dici di rivolgere la loro atten- concetti cardine del pensie- zione anche sulle relazioni ro di Ineke Klinge, docente sociali, per avere una più am- all’Università di Maastricht pia comprensione dei mec- che ha coordinato numerosi canismi che differenziano i progetti europei su temati- sintomi, i risultati e le reazioni che legate alla medicina di alle malattie, con il vantaggio genere. di individuare trattamenti più accurati e mirati. Professoressa, quali sono i Prendiamo in considerazione nuovi paradigmi introdotti l’obesità, che contribuisce in dalla medicina di genere? modo significativo all’insor- Prima di tutto è opportuno gere di malattie non trasmis- definire bene il significa- sibili come l’infarto, il diabe- nomeno, occorre analizza- innovativo che osserverà in to di sesso e genere. Con il te e il cancro. Ad eccezione re i diversi fattori sociali che maniera equa la popolazione influiscono sugli stili di vita e femminile e quella maschile. in particolare sull’attività fisica Il primo appuntamento pub- “EUGenMed: piano per e l’alimentazione corretta di donne e uomini. blico è stata una conferen- za di presentazione che si è implementare l’analisi di sesso tenuta a Bruxelles il 7 aprile, Lei sarà direttamente coin- alla quale seguiranno 4 work- e genere in biomedicina volta nel programma deno- shop in programma nei pros- e ricerca sanitaria...” minato EUGenMed (Euro- simi mesi. pean Gender Medicine), che Durante questo incontro i punta a creare un network partner e gli interlocutori del primo termine indichiamo delle nazioni più sviluppate, europeo sulla medicina di progetto si confronteranno quell’insieme di fattori biolo- dove i tassi di obesità sono genere. Quali sono le prin- per valutare lo stato dell’arte gici come i geni, i cromoso- pressoché identici tra donne cipali finalità di questo pro- della medicina di genere in mi, la fisiologia e l’anatomia, e uomini, nel resto del mon- getto e quali le prossime Europa. mentre le caratteristiche di do l’aumento eccessivo di fasi di realizzazione? Ciò servirà a porre le basi genere derivano dai processi peso corporeo risulta essere Compito principale dell’EU- per la definizione di alcune socio-culturali che regolano un fenomeno più diffuso tra GenMed sarà la definzione linee guida e raccomanda- il divenire uomo e donna in le prime e nei Paesi a bas- di un piano d’azione per im- zioni che saranno diffuse tra una data società. Prendere in so o medio-basso reddito la plementare l’analisi di sesso e medici, associazioni e so- considerazione sia il sesso, percentuale di donne obese genere in biomedicina e nel- cietà scientifiche, insegnanti, sia i cosiddetti “ruoli di gene- addirittura raddoppia rispet- la ricerca sanitaria. L’obiettivo studenti, ricercatori, aziende re” è dunque fondamentale to a quella degli uomini. Per generale è quello di migliora- farmaceutiche, responsabili per comprendere l’insorge- comprendere meglio questi re la salute dei cittadini euro- delle politiche sanitarie, poli- re di esiti distinti per uomini dati e le cause di questo fe- pei attraverso un approccio tici e istituzioni varie. 10
UNO SU TRE È DONNA MA NEL MONDO SONO IL 50% di Filippo Cavazza S e in Italia le donatrici donatrici che è circa il 33% di sangue donne sono del totale: la Grecia. Anche in circa il 33% del totale, Grecia, come nella nostra pe- in altri Paesi (europei e non) il nisola, alle donne in età fertile rapporto maschi/femmine è è permesso donare per non vicino alla parità. Quali sono più di due volte all’anno, con- le ragioni di questa signifi- tro le tre di Olanda, Spagna e cativa differenza? Se lo sono Portogallo e le quattro di Fin- chiesti, attraverso una pubbli- landia, Francia e Germania. cazione sulla rivista “Transfu- In tutte queste altre Nazioni, sion and apheresis science”, il rapporto uomini/donne è tre ricercatori italiani: Marco molto vicino alla parità e ad- Bani (psicologo e docente dirittura in Finlandia il gentil all’Università di Milano Bicoc- sesso sopravanza i maschi ca), Mariagrazia Strepparava (55% a 45%). Bani, Streppa- (docente di Psicologia clinica rava e Giussani concludono presso il medesimo ateneo) sostenendo che “questo lun- e Barbara Giussani, emato- go intervallo interdonaziona- logo e responsabile Unità di Raccolta dell’Avis provinciale Bergamo. La ricerca si è svol- Uomini Donne donazioni/anno uomini donazioni/anno donne ta tra il 2008 e il 2009 e si è ITALIA 67 33 4 2 basata su un campione di cir- GRECIA 66 34 4 2 LUSSEMBURGO 58 42 4 3 ca 220 donatori (di entrambi OLANDA 49 51 5 3 i sessi) che senza apparen- CANADA 49 51 6 6 ti motivi di salute avevano FINLANDIA 45 55 6 4 smesso di donare nei due FRANCIA 49 51 6 4 anni precedenti. Abbastanza SPAGNA 54 46 4 3 PORTOGALLO 57 43 4 3 simili sono state le risposte DANIMARCA 50 50 4 3 in tema di motivazioni a do- REGNO UNITO 47 53 3 3 nare, così come abbastanza GERMANIA 54 46 6 4 coincidenti sono state le due USA 50 50 6 6 principali cause del mancato BRASILE 48 52 4 3 proseguimento dell’attività donazionale: poco tempo a le appare il principale fattore al limite di 2 donazioni/anno per 2 anni con differenti fre- disposizione e problematiche per spiegare una percentua- previsto in Italia per le don- quenze donazionali (12, 10, 8 lavorative. I tre studiosi han- le marcatamente bassa di ne, un limite che non trova settimane per gli uomini e 16, no poi messo a confronto la donne donatrici nella popo- riscontro in nessun altro Pa- 14, 12 per le donne). Non è direttiva 2004/33 dell’Unione lazione italiana, anche se c’è ese. È un’ipotesi che, pur ri- difficile notare che le 24 set- Europea sul livello minimo bisogno di ulteriori studi per chiedendo ulteriori verifiche, timane previste in Italia per le di emoglobina per le donne verificare se un cambiamen- credo vada nella giusta dire- donatrici sono molto lontane e per gli uomini (rispettiva- to in questo tipo di strategia zione, tanto che nel Regno e - questo è ciò che ipotizzo- mente ≥ 125 g/L e ≥ 135 g/L) può condurre a un aumento Unito è in corso un grande impediscono la fidelizzazio- e i valori richiesti nei princi- di questa percentuale”. “L’ipo- studio (su 50.000 donatori) ne delle donatrici. Nella let- pali Paesi extraeuropei, senza tesi – prosegue ancora Bani proprio per verificare qual è teratura scientifica è risaputo notare significative differen- - è che questa differenza non l’intervallo ideale tra le do- che uno degli indicatori più ze. Oltre all’Italia, in Europa sia dunque legata a questioni nazioni di sangue intero per forti della fidelizzazione del esiste un solo altro Paese con tipicamente di genere (livello uomini e donne. I donatori donatore è proprio l’interval- una percentuale di donne di ferritina, gravidanze...), ma vengono invitati a donare lo tra le prime 2-3 donazioni”. 11
PRESIDENTI & DONATRICI Bilancio dei primi 12 mesi dalle nuove presidenti regionali delle Avis di Trentino (Adriana Faccini), Friuli Venezia Giulia (Lisa Pivetta) e Svizzera (Ilaria Giacosa Gozzini) di Michela Rossato e Beppe Castellano I niziamo questa breve carrellata su da dirigente in un centro commerciale possibili, o almeno alle assemblee delle donne e impegno nel volontariato, sono abituata a gestire il lavoro mio e Avis e realtà più grosse, e mi coordino intervistando la prima delle nostre di altre persone. Ma penso anche alle con gli altri componenti dell’Esecutivo, tre presidenti di Avis regionali, Adriana donne che lavorano o hanno lavora- perchè qualcuno di loro possa esse- Faccini dell’Avis parificata regionale del to nell’ambiente socio-sanitario e che re presente dove io non riesco. Non si Trentino. sanno muoversi in questo ambiente. lavora da soli, ma in squadra. I risultati Primo anno da presidente. Che bilan- Ci sono tante componenti da valutare, migliori si ottengono insieme. cio personale si sente di fare? oltre ad una certa apertura mentale alle Che cosa si sente di dire, sulla base Il bilancio è sicuramente positivo, nel cose nuove, alle sfide. della propria esperienza, alle donne senso che ho imparato ciò che non sa- E lei come è riuscita a conciliare tutto? che in Avis potrebbero in futuro occu- pevo e sono riuscita a fare abbastanza Io riesco a conciliare perchè ho una fa- pare ruoli dirigenziali? Come far loro quel che pensavo di fare. Entusiasmo miglia ormai indipendente, dal momen- superare eventuali perplessità? e buona volontà ci sono, i primi risul- to che i figli sono adulti. Mio marito è Dico che considerino la propria situa- tati anche, come la rinascita del Grup- avisino, quindi capisce il mio impegno zione familiare e lavorativa. po giovani, la scuola di formazione... Mi e mi sostiene, altro aspetto importante. Se è adatta o comunque adattabile al sono dovuta organizzare da un punto Poi, da un punto di vista logistico, dedico ruolo dirigenziale, e se se la sentono di vista logistico, perchè la sede Avis re- un intero giorno alla settimana alla sede di affrontare questo tipo di impegno, si gionale dista un po’ da casa mia, ma sta regionale, cioè sono fisicamente in sede sentono predisposte ed hanno buona andando tutto bene. L’impegno è note- per tutte le pratiche, gli appuntamenti e volontà, che lo facciano. Non è un im- vole, certo, però io ci tengo e ci credo gli impegni che necessitano della mia pegno “rose e fiori”, specie in questi tem- molto nell’associazione e in quello che presenza. pi di crisi e di fondi sempre scarsi, ma è faccio, quindi non mi pesa ed anzi mi Per quanto riguarda il territorio, cerco di sicuramente possibile. Con una buona porta soddisfazione. partecipare a più assemblee ed iniziative organizzazione, ci si riesce! M.R. Essere una donna presidente le ha fat- to incontrare qualche difficoltà? PURE OLTRE CONFINE Non ci nascondiamo che un po’ di scet- ticismo e certi pregiudizi verso le donne dirigenti ci sono in Avis e quindi anche nei miei confronti. D’altra parte, quello del presidente re- A gionale è, lo ripeto, un ruolo forte e im- bbiamo intervistato anche Ilaria segretaria. Qui in Svizzera c’è una situazione pegnativo, che richiede tempo e grande Giacosa Gozzini, presidente un po’ particolare rispetto alle regioni dedizione. dell’Avis regionale Svizzera. italiane: non abbiamo delle Avis provinciali Essere donna non è peggio o meglio Da quanto tempo guida l’Avis Svizzera? che essere uomo. Essere donna signi- Sono presidente dalla scorsa assemblea fica, però, dover conciliare tanti aspetti regionale, svoltasi a Baden il 21 aprile 2013. insieme, dalla famiglia al lavoro, dall’im- Presidente da un anno, quindi, di una pegno associativo ad eventuali altri in- regionale diversa dalle altre. Che bilancio teressi e passioni. Forse è un po’ più dif- sente di fare, a oggi, di questa esperienza? ficile, ma dipende molto dalla persona, Il bilancio è estremamente positivo e dal carattere che ha, anche dal lavoro questo è forse dovuto al fatto che sono che fa o che ha fatto. Io, ad esempio, in Avis dal 1981. Ho lavorato prima nella mia Comunale di Zurigo, nella quale sono ancora attiva, poi sono entrata nella Commissione verifica poteri regionale e infine nel Direttivo regionale come 12
A bbiamo intervistato anche Lisa dibattito aperto dove ti confronti, e a Pivetta, preidente regionale Avis volte ti scontri, in particolare con le Isti- Friuli Venezia Giulia. tuzioni. Ma sono difficoltà che possono Primo anno da presidente che dire? essere superate lavorando in team. Fon- Prima di tutto che è stato un anno bel- damentale lavorare in rete. lissimo, pur con un carico di lavoro e Donna, volontaria impegnata e vita di impegni non indifferente. Abbiamo privata... DETERMINATE E MOTIVATE provato a mettere in atto nuovi modi di Per quanto riguarda l’impegno Avis da operare con il Consiglio regionale, ho armonizzare con la mia vita privata (Lisa cercato di dare una nuova impostazione è sposata e ha una figlia di 3 anni, ndr), anche alle riunioni. anche qui è questione di organizzazio- Per esempio? ne. In sede regionale ci sono fisicamen- Innanzitutto, ho proposto che le riunio- te una volta alla settimana, per il resto ni del Consiglio si svolgano non più con si può operare anche tramite internet. presidente e esecutivo di fronte agli altri Non è scritto da nessuna parte che il consiglieri, ma tutti in cerchio, per sen- presidente deve essere dappertutto. tirsi più liberi e “uguali”. C’è chi dice che Infatti, pur non essendo io dovunque, ho portato una ventata di aria fresca, ho l’Avis regionale non è mai mancata agli ché si può riuscire benissimo. Non sto anche voluto che al Consiglio partecipi- appuntamenti anche delle Avis di base. parlando di “quote rosa” in Avis, perché no sempre i responsabili delle varie aree Bisogna, infatti, saper delegare, anche è una cosa in cui non credo. Non sono di lavoro e anche quelli che si impegna- così la gestione dell’associazione cam- e non parlo da femminista, ma sicura- no in queste ultime. bia in positivo e diventa più corale. Tra mente come donne in Avis siamo e Difficoltà di donna-presidente? l’altro ho la fortuna di avere al mio fianco possiamo essere un valore aggiunto. In un periodo, come questo, di “pas- ottimi collaboratori, sempre disponibili a Molte cose le vediamo con un’ottica saggio” dell’intero Servizio trasfusionale sostenermi. e un punto di vista differente. Ma oltre non solo regionale, con tutte le novità Sulla base della sua esperienza che ad essere noi un valore aggiunto per e i cambiamenti in divenire le difficol- cosa direbbe alle donne che in Avis Avis, anche Avis può essere un motivo tà sono quelle che avrebbe incontra- potrebbero occupare ruoli dirigenzia- di crescita per ognuna di noi personal- to qualsiasi altro presidente. Faccio un li? Come far loro superare eventuali mente. È un bel mondo, in questo anno esempio: la necessità di arrivare a una perplessità? da presidente ho avuto modo davvero programmazione delle donazioni. Un Direi semplicemente di “buttarsi”, per- di conoscere tanta bella gente e tante belle realtà. Gli impegni non mancano, ma possiamo guardare tranquillamente e i rapporti con le Comunali vengono abbastanza fluido: dove non arriva uno, al futuro. tenuti direttamente dal Regionale, quindi arriva l’altro. In particolare, il precedente Ultima domanda e curiosità, da quan- ho il polso della situazione generale. Il presidente regionale, Vittorino Marsetti, to è donatrice? In precedenza espe- fatto di conoscere da anni i membri dei mi aiuta molto. Dove io non so, chiedo e rienze come dirigente? vari Consigli direttivi comunali, con i quali si risolve insieme. Praticamente sono donatrice da sem- ho ottimi rapporti di amicizia, mi facilita Lei dice di non aver incontrato difficoltà pre, dall’età di 18 anni quando ho fatto la certamente il lavoro. come donna presidente. Questo mia prima donazione. Poi mi sono im- Essere una donna presidente le ha fatto potrebbe far decidere in positivo le pegnata nella mia Comunale e negli ul- incontrare qualche difficoltà? donne che vogliano assumere un ruolo timi 8 anni come segretario in regionale. Nel mio caso, assolutamente no. di responsabilità in associazione? Ha Sua figlia, fra 15 anni, diventerà anche Il suo ruolo è impegnativo, come lo qualche suggerimento da dare loro? lei donatrice e... volontaria Avis tout concilia con la vita familiare e il lavoro? Il mio primo istinto sarebbe di dire: se siete court? Non è sempre facile conciliare tutti i ruoli. sposate, coinvolgete i mariti. Se entrano Che diventi donatrice presto è probabi- Molte volte bisogna lavorare di più per nell’associazione anche loro, molti le, anzi certo. Che si impegni come me, potersi ritagliare il tempo sufficiente per problemi sono risolti. Si lavora insieme ed chissà. Dipende da quanto riusciremo a seguire l’associazione. è anche divertente. Se non siete sposate, non “levarle la mamma” a causa dell’Avis. Personalmente, però, devo dire che non abbiate alcuna perplessità, lavoro o Sono fiduciosa anche in questo. B.C. è fondamentale il gruppo con cui si studio e Avis sono conciliabili. Basta un lavora. Lavoriamo insieme e ci aiutiamo po’ di programmazione. vicendevolmente. I ruoli vengono E poi l’impegno in Avis è gratificante e rispettati, ma il lavoro è gestito in modo ripaga dal surplus di lavoro. M.R. 13
SE L’8 MARZO DIVENTA AVISINO Breve viaggio fra le nostre sedi in occasione della Giornata della Donna 2014 di Filippo Cavazza diffuse: l’arteriosclerosi e le malattie del- la ghiandola tiroidea. L’Avis di Latina ha, inoltre, previsto screening gratuiti anche per le donne che l’8 marzo non avessero avuto l’occasione di presentarsi. Scree- ning oncologici gratuiti ci sono stati an- che a San Felice a Cancello (Ce), dove l’Avis ha organizzato l’iniziativa insieme all’assessorato alle pari opportunità e all’Asl di Maddaloni. L’8 marzo avisino non è stato solo all’insegna di mimose e prevenzione. L’Avis comunale di Pa- lermo ha invitato tutti i soci allo spetta- colo teatrale “Donne d’amore uccise” di L a festa della donna dell’8 marzo donne che si registrano”. Incentrata sul Giuditta Lelio. La pièce è un dramma di ha sbizzarrito la fantasia di molte tema della prevenzione, è stata l’iniziati- teatro civile per ricordare la tragedia dei sedi nell’organizzare iniziative o va della Comunale di Latina “Avis ti vuo- femminicidi. Due donne sul palcosce- eventi, anche in collaborazione con gli le bene”. Nell’ambito delle attività avvia- nico, interpretate da Danila Laguardia assessorati comunali alle pari opportu- te dall’associazione a tutela della salute e Micaela De Grandi, hanno dato voce nità. L’Avis comunale di Reggio Calabria dei donatori, è stata proposta un’intera ad altre donne che, soffocate, non pos- (intitolata proprio a una donna, la con- giornata di screening dedicata al mon- sono più denunciare l’uomo che le ha tessa Evelina Plotino Giuffrè) ha ripetuto do femminile avisino. La giornata 2014 ossessionate per gelosia e ne ha usato “Goccia di Rosa”, giornata di dono del è stata dedicata alla diagnosi precoce violenza per dimostrare il proprio potere sangue riservata alle donne. In Toscana, gratuita di due patologie divenute molto assoluto. l’Avis di Taverne d’Arbia ha chiamato a raccolta le donatrici di sangue anche per ricordare il delicato tema della violenza di genere. “Un gesto spontaneo e dal Storie e leggende sull’8 marzo L profondo significato – ha sottolineato a leggenda, pare sia proprio tale, a controllo delle fonti, non è secondo il presidente dell’Avis locale, Umberto dice che la Festa della Donna sia a nessuno. Storie vere o leggende, in Bongini - Le donne della nostra associa- stata istituita l’8 marzo per un ogni caso l’8 marzo fu ufficialmente zione sono in prima fila per ogni attività luttuoso avvenimento che provocò la sancita nel 1945 dalle Nazioni Unite ricreativa e di volontariato che portiamo morte di 129 operaie nel 1908 a New come “Giornata per i diritti delle Donne avanti nell’arco dell’anno, ma fare una York. Dell’incendio nella fabbrica tessile e... della Pace Internazionale”. donazione in occasione dell’8 marzo, ha Cotton, però, non c’è nessuna traccia Un binomio da non dimenticare... E la voluto ricordare a tutti quanto la solida- negli archivi della città di New York. C’è mimosa? “Colpa” di due italiane: Tere- rietà abbia un’accezione tutta femminile. invece una ponderosa documentazio- sa Mattei e Rita Montagnana, attiviste Non solo, il segnale delle nostre iscritte ne fotografica di un grande incendio dell’UDI (Unione Donne in Italia) che assume un valore simbolico molto più nel marzo del 1911 alla fabbrica di ca- proposero nel 1946 un fiore ad hoc per ampio anche contro il femminicidio. micie “Triangle Shirtwaist Company”, l’8 marzo. Molte avrebbero anche allora Con un piccolo gesto hanno contrap- dove lavoravano, sempre in condizioni preferito un’orchidea. Non avendo po- posto il sangue donato a quello versa- di semi segregazione ben 500 donne e tuto essere come costo fiore alla porta- to nei numerosi casi di violenza sulle un centinaio di uomini. ta di tutte (e di tutti) le due attiviste “in- Le vittime fra le donne furono molte più ventarono” di sana pianta una leggenda di 129. Il servizio, frutto di un’ampia ri- cinese secondo la quale l’economico cerca storica, fu riportato l’8 marzo del arbusto spontaneo avrebbe rappresen- 2004 sul Corriere della Sera dal giorna- tato il calore familiare e la gentilezza lista Gian Antonio Stella che, in quanto femminile. (b.c.) 14
DIVENTA TEATRO IL TRADIZIONALE FORUM DELL’AVIS TOSCANA di Viviana Bossi R endere protagonisti uomini e un’attività di promozione sul sito e sul- stato un viaggio meraviglioso”. donne comuni, coinvolgerli in la pagina Facebook dedicata all’evento Ne è uscita una bellissima rappresen- un progetto sul tema “Il dono è e al dialogo sulle politiche e tematiche tazione di quello che sono le gioie, i donna” e farli addirittura salire sul palco di genere di Avis Toscana. In esso, si dolori, le prevaricazioni, le mancate op- per raccontarsi, si può? Sì… ed è quello chiedeva al pubblico indifferenziato di portunità, la forza e la complessità della che è accaduto a Firenze l’8 marzo scor- inviare un contributo sul tema proposto. donna. Un momento di grande energia so, in occasione del Forum Donne di Nei mesi successivi, Andrea Kaemmer- e ironia, pretesto o occasione annuale Avis Toscana. In una bella e gremita sala le, attore e regista teatrale, ha passato in di Avis Toscana per approfondire le te- della Villa del Poggio Imperiale, storico rassegna quanto arrivato, individuando matiche legate al mondo femminile e al ruolo della donna nell’attuale società come volontaria, lavoratrice, mamma, Un contest nazionale di idee e contributi, casalinga... “La formula innovativa pro- posta per il Forum era funzionale a un’e- cui hanno partecipato tantissime persone, sigenza di ricerca di partecipazione, in teatro per raccontare come il dono può è scaturito un vero spettacolo corale. essere donna, ma anche per arricchire la presenza delle donne all’interno di Avis. educandato fondato dal Granduca di quello che poteva essere oggetto di una Degli oltre 80.000 soci Avis in Toscana Toscana nel 1823 per l’educazione delle rappresentazione teatrale. nel 2013, il 36% è costituito da donne e signorine, oltre quindici i pezzi cantati e In verità, pochi degli attori che sono il dato è cresciuto fino al 43% tra i nuovi recitati da questi autori non di profes- saliti sul palco hanno replicato quanto donatori. Il 13% dei presidenti delle Avis sione. Al risultato della nona edizione originariamente inviato perché, come in Toscana sono donne e il 30% sono del Forum si è giunti dopo tanti mesi ha raccontato Kaemmerle “quello che impegnate nei Consigli direttivi. di lavoro, passando attraverso il lancio hanno inviato nascondeva ricchezze “Sono numeri che possono e devo- del Contest nell’autunno del 2013, con maggiori, le ho volute tirare fuori ed è no ancora crescere - ha detto Lucia- no Franchi, presidente di Avis Toscana, a fine evento - Da questo contest mi aspettavo che emergessero dettagli non ancora indagati e che potessero venire fuori aspetti della solidarietà che con- trasta egoismi e particolarismi con una sensibilità verso l’altro indistinto. Così è stato, ed è stata un’esperienza unica e arricchente”. Non ha dissipato il suo entusiasmo nep- pure Andrea Kaemmerle, che forse non si aspettava un risultato così coinvol- gente: “Dopo aver incontrato personal- mente tutte le persone che hanno in- viato contributi per il progetto, speravo di riuscire a camminare sul filo di alle- grezza, della comicità, del romanticismo e in profondità, cadendo sul morbido, e anche per me così è stato”. 15
A TUTTA VASCA PER LA SOLIDARIETÀ La più giovane atleta tipizzata di midollo osseo, impegnata in tante campagne sociali di Michela Rossato L a più giovane e prima atleta del nuoto italiano ad iscri- versi al Registro dell’Admo, di cui è diventata testimo- nial, ma anche testimonial dell’Aido, della campagna per la prevenzione delle malattie renali, della Lilt nel campo della prevenzione del tumore al seno, della ricerca scientifica sulle malattie rare per Telethon, della prevenzione dei disturbi alimentari, in maglia avisina su Twitter per “Avis x la vita”... La plurimedagliata Federica Pellegrini, volto notissimo nel pano- rama sportivo mondiale, non ha solo oro e record tra i propri obiettivi di vita. Oltre ad aver fatto sentire la propria voce l’8 marzo scorso contro il femminicidio e tutte le violenze sulle donne, sin da giovanissima l’atleta veneta ha condiviso “fuori dall’acqua” la mission di alcune realtà di volontariato impegna- te nel campo della salute. Di ritorno dagli Stati Uniti, “Avis Sos” le ha rivolto alcune domande per conoscere meglio anche questo suo impegno. Perchè, Federica, hai scelto di sposare la causa di tutte que- ste associazioni di volontariato? Sono da sempre molto vicina alle campagne di solidarietà e impegnata in prima linea quando i temi sono sociali. Sulla do- nazione, in particolare, ho iniziato tanti anni fa, contribuendo a Federica Pellegrini, classe 1988, è la prima italiana ad avere sensibilizzare sul tema della donazione di midollo osseo. vinto una medaglia d’oro nel nuoto ai Giochi olimpici, Oltre che testimonial di campagne e manifesti, tu hai infatti nel 2008 a Pechino. Ha vinto quattro titoli mondiali aderito all’Admo diventando socia e potenziale donatrice. nei 200 e 400 m stile libero. Ha realizzato 11 volte il record Sei stata, infatti, la prima atleta del nuoto italiana e la più del mondo, nelle specialità 200 m stile libero (vasca da 25 giovane tipizzata di midollo osseo. Era il 2007, a Verona, e da 50 m) e 400 m stile libero (vasca 50 m). prima degli esami di maturità. Che cosa ha rappresentato, per te, quel momento? È stato un importante momento di presa di coscienza e di Credo sia un gesto meraviglioso proprio perché può dare un adesione ad un progetto bello e fondamentale per salvare la grande aiuto a chi è malato o deve subire interventi. La cosa vita di altre persone. Cosa può esserci di più prezioso se non il più bella è il fatto che sia un gesto gratuito e totalmente disin- fatto di poter contribuire a salvare vite umane con un proprio teressato. Un piccolo, ma enorme gesto di amore. gesto di amore? Come la conosci, la nostra associazione, tra l’altro molto Quanto ritieni importante, per un personaggio noto e mol- attiva nella terra e nella regione in cui sei nata e cresciuta? to seguito come te, trasmettere in prima persona il mes- La conosco attraverso le belle campagne di sensibilizzazione saggio della solidarietà e del dono? portate avanti negli anni e al lavoro instancabile dei volontari, Penso sia fondamentale, perché spesso rappresentiamo un spesso attivi nelle piazze e quindi in mezzo alla gente. esempio per i giovani. Far capire loro l’importanza della do- Potresti considerare l’idea di sposare a tutto tondo anche la nazione e di amare il prossimo anche attraverso piccoli gesti, mission dell’Avis, come testimonial e perchè no, un giorno, credo possa dare un importante contributo allo sviluppo di anche come donatrice? una società più civile. L’idea e la mission le sposo volentieri. Per un impegno da do- Nel nutrito elenco di associazioni per cui hai fatto da testi- natrice sono certa, al tempo stesso, che verrà compreso come monial, l’Avis ha ancora uno spazio limitato. Sappiamo che in questa fase della mia vita la priorità sia dettata dagli impegni per una sportiva del tuo livello, con ritmi molto sostenuti, del nuoto agonistico. è quasi impossibile donare il sangue con regolarità. Ma tu, E noi ti aspettiamo, Federica, augurandoti, intanto, un in bocca che ne pensi della donazione del sangue e di chi la compie? al lupo per tutti gli impegni futuri! 16
Puoi anche leggere